1
ECO
DELLE VALLI VALDESI
Elillatsîa Valissa
T03SE FSLLICE
Quindicina!a
delia Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXn — Num. 6
Una copia L. 20
ABBONAMENTI
(
Eco; L. 600 per Tinterno Eco e La Luce; L. 1000 per Tinterno | Spediz. abb. postale] II ^Gruppo
L. 1000 per Teslero
L. 1600 per l’estero | Cambio d'indirizzo Lire 30,—
TORRE PELLICE — 15 Marzo ±95&
Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17537
\
Il "no,, della Bibbia
Nella stessa pagina e allo stesso posto in
cui è stato pubblicato l'articolo in questione ” Operine come il Padre ” di G. F.
Peyronel, pubblichiamo ora l’articolo del
nostro collaboratore A. Bensi, il cui messaggio vuol essere un caldo richiamo alla
jedeltà alla eterna Parola di Dio. E di ciò
10 ringraziamo, assicurandolo che non è
nostra intenzione di offrire ai lettori del
giornale una vaga filosofia umana o una
comoda religione dell’umanità, ma la Verità che in Cristo si è incarnata, s'intende non un Cristo fatto a misura d'uomo,
ma il Cristo dei Vangeli, della Risurrezione. il Cristo Figliuol di Dio del (¡itale, (lime Pietro, potremmo dire; ’’ Signore, a
chi ce ne andremmo noi? tu hai parole di
vita eterna: e noi abbiamo credulo ed abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di
Dio ".
Dolio una nuova lettura deU'articolo in
(jiiestione. ci permettiamo tuttavia di aggiungere che, a parer nostro, l’autore non
intendeva dire che (¡ualsùisi lavoro fosse
un servizio reso a Dio. cioè al Padre e nello Spirito del Padre. Ma piuttosto che, per
11 cristiano, (voi ed io siamo eliiamati a
¡iloiiiicare Iddio con tolta la nostra attività
sulla terra) ogni lavoro può essere considerato un servizio oltre che a se stesso e
all’umanità, anche a Dio.
La qual cosa è forse difficile da realizzare in un mondo dove il lavoro rischia
di vincidrire Fuomo alta macchina, come un
servo id suo padrone ed è litiasi sempre in
funzione dell’uomo, della società, dell’economia. della politica, di Mammona o della guerra.
Ma è pur vero che i cristiani sono chiamati ad operare con uno spirito nuovo, con
lo spirito di Cristo. ” Quulunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa
nel nome del Signor Gesù_______ Red.
Da qualche tempo appaiono sui
nostri giornali religiosi espressioni
o articoli intesi a valorizzare l’opera (leil’uomo, la sua fatica, i suoi
ideali. Sembra una parola d’ordine
che nei periodici ha molto rilievo
anche per la notorietà di chi scrive.
Dà l’impressione di un desiderio di
svincolarsi dalle formulazioni dommatiche o teologiche o da una visione strettamente religiosa della vita
per passare ad una visione più semplice, più pratica che tenga conto
delle reali esigenze deH’uomo e della società. Mi domando però se questo modo di procedere è sul piano
della Rivelazione della Bibbia o se
non sia piuttosto un umanizzare la
Bibbia.
Rimango, per esempio perplesso,
leggendo frasi come queste: « Tutto quello che riguarda professioni o
affari va considerato CQine un mezzo di auto-realizzazione, sia per l’individuo che per la collettività; quindi, qiutlunquo sia la natura, possiamo considerarli servizi che l’individuo, impegnato in essi, rende a se
stesso, all’umanità ed a Dio )> G. F.
Peyronel su « Eco » N. 2). Ho l’imjtressione che si stia esagerando. E’
bensì vero che l’autore dell’articolo
aggiunge che bisogna lavorare con
Dio e per Dio: (f Gran parte della
depressione umana, nell’epoca attuale, è il rjsultato del fatto cbe la
maggior parte degli individui sono
troppo concentrati su se stessi a spese della collettività. Ma l’individuo
e la collettività dejteriscono, quando ognuno si chiude nel duro guscio
del proprio egoismo: solo chi opera
con Dio e come. Dio (?) opera veramente per il bene dell’umanità ».
Sono verità sacrosante queste ma
molto vaghe e non riescono a dissipare la impressione cbe si prova leggendo il periodo prima riportato.
Preghiera e lavoro
Che cosa .significa lavorare con Dio?
E come j)uò l’uomo ‘lavorare « come Dio »? E’ l’adoperarsi alle proprie professioni ed affari « qualunque ne sia la natura »? Ed è jter
questo adojjrarsi che il Signore ci
dirà « Va bene buono e ledei servitore... »? Non è questo un modo un
poco arbitrario di interpretare la
Scrittura? Viene citato anche il dello: « Chi lavora prega ». Non è cerlamente biblico questo detto e non
è nemmeno giustificato dallo spirilo della Bibbia. Una cosa è lavorare
e l’altra è pregare. Gesù operava
Il con il Padre » e « per il Padre »
come nessun altro, ma dedicava molte ore alla preghiera. L’Apostolo
Paolo comandava ai Tessalonicesi :
« che se alcuno non vuol lavorare,
neppur« deve mangiare » Ed ordinava di « mangiare il proprio pane
quietamente lavorando » ma non dà
l’impressione di voler confondere il
lavoro con la preghiera e questo lavoro con le « opere di Dio ». Mi è
sempre stato insegnato cbe l’opera
di Dio è il sentire in noi stessi prima
l’aspirazione alla vita eterna, alla
salvezza ed il conoscere il modo di
conseguirla ed in seguito proclamare
questa realtà agli altri. Questa era
« l’opera di Dio » dei discepoli e della Chiesa primitiva in relazione alle
parole del Vangelo: « Cercate prima
il regno di Dio e la sua giustizia e
tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte ». Ed ancora: « Questa è la
vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo ». Io capirei il lavoro deH’uomo considerato come opera di Dio in un mondo nel quale
la conoscenza di Dio e di Cristo sia
così connessa con la vita degli uomini da indurli a operare con gioia ed
in fraterna comunione di intenti e
di spirito alla gloria di Dio. Ma questo mondo deve ancora arrivare e
non sono certamente gli uomini che
lo debbono stabilire. Quando, come
dice Isaia a ogni carne sarà ripiena
della conoscenza di Dio », saranno
stabiliti i nuovi cieli e la nuova terra in cui abiti la giustizia. Non prima. Questo uomo peccatore, che
non vuol saperne di andare a Cristo
come al suo unico Salvatore; questo
uomo peccatore che non ha bisogno
del sangue di Cristo per essere lavato del proprio peccato, no, questo
uomo non può stabilire qui ed ora
il regno della giustizia e non può
« lavorare come Dio ». Bisognerebbe prendere la Bibbia e metterla da
un canto e creare la nuova religione
del l’uomo. Ma non c’è bisogno di
( rearla, c’è già. Basta guardarsi attorno. Non c’è bisognò di dire all’uomo che il suo lavoro è santo, che la
sua fatica è utile all’umanità e rende gloria a Dio. Se lo dice da solo.
Guardiamola questa umanità che lavora, che si agita, che si affatica intorno ai suoi ideali, alle sue sante
cause. Si ha l’impressione che sia
Dio il pensiero dorninante di questa
gente? Si dice: inconsciamente essi
servono Dio anche se non lo sanno.
Ma allora perchè si predica l’Evangelo? Perchè il Signore ha ordinato: (C andate per lutto il mondo predicate l’Evangelo ad ogni creatura »?
Provate ad uscire dalla Chiesa e ad
andare in mezzo agli uomini per parlar loro del Vangelo, e vedrete quale
accoglienza vi sarà riservata! Quando non si tratta di ostilità e di persecuzione. Provate a chiedere in
questa Italia cattolica, quante persone conoscono il Vangelo, hanno
coscienza del loro jJcccato e della
grazia offerta in Cristo Gesù! E’ una
miseria spirituale cominciando dalle
classi umili le quali hanno la scusante di essere male guidate. Ma non
credo occorra andar molto lontano
dalle nostre chiese... Quanti membri di chiesa, evangelici, nutriti (li
Bibbia fin dai loro anni giovanili,
sono spinti dalla loro coscienza religiosa a testimoniare di quella grazia che hanno ricevuta, di quella fede che è un prezioso dono dello Spirito? Ed è così, solo cosi che la evan
gelizzazione si compie, che si compiono « le opere di Dio », altrimenti è inutile perder tempo ai Sinodi
in discussioni sn iipiesto argomento.
Ho udito da amici, membri autorevoli della loro chiesa, tuHati fino
al collo negli affari, esclamare: « No^')«tutti sono chiamati a predicare il
Vangelo ». Ma questi tali si sentirebbero disonorati di fronte al mondo
se dovesse'ro vivere con lo stipendio
di un predicatore del Vangelo, dal
(piale pretendono molto, ed anche
un bel funerale alla loro morte.
Parole ammonitrici
Sì, l’apostolo Paolo, che era persona di un meraviglioso buon senso
pur nella sua viva passione spirituale, scrive al fedele Timoteo: (c A
quelli che son ricchi in questo mondo ordina che non siano d’animo altero, che non ripongano la loro speranza nell’incertezza delle ricchezze,
ma in Dio, il quale ci somministra
copiosamente ogni cosa perchè ne
godiamo; che facciano del bene, che
.siano ricchi in buone opere, pronti
a dare, a far parte dei loro averi,
in modo da farsi un tesoro ben fondato per l’avvenire a fin di conseguire la vera vita ». Parole di vita
pratica, dette a modo di concessione. Ma allo stesso discepolo serive:
« Or sappi questo, che negli ultimi
giorni verranno dei tempi difficili;
perchè gli uomini saranno egoisti,
amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti
ai genitori, ingrati, irreligiosi, senz’affezione naturale, mancatori di
fede, calunniatori, intemperanti,
spietati, senza amore jier il bene,
traditori, temerari, gonfi, amanti del
piacere anziché di Dio, aventi le
forme della pietà, ma avendone rinnegata la potenza. Anche costoro
schiva! » E lo esorta: (c Io te ne
scongiuro nel cospetto di Dio e di
Cristo Gesù che ha da giudicare i
vivi ed i morti e per la sua apparizione e per il suo regno: Predica la
Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo ».
Ho l’impressione che siamo agli
ultimi tempi.
A. Bensi
Agape ha accolto, per la seconda volta
nel giro di pochi mesi, un convegno di giovani delle Valli. L’altra volta, in Dicembre,
”cl eravamo incontrati per discutere sull’andamento delle nostre Unioni : questa volta
(1 e 2 Marzo) ci siamo occupati delle filodrammatiche, che rappresentano una'"parte
molto importante dell’attività delle Unioni. Dopo un brillante studio di Sandro
Sarti, che ha messo a fuoco il problema, ahhiamo avuto un interessantissimo scambio
di idee: ne è emerso che: 1) il dramma valdese (che fino a qualehe anno fa era d’obbligo al XVII Febbraio) comincia a non
essere più sentito ed apprezzato e si pone
il problema della sua successione; 2) le
commedie brillanti, il cui uso è legittimo
quando si voglia dare semplicemente ad
una comunità la possibilità di riunirsi in
fraterna letizia, non possono esaurire il lavoro di una filodrammatica valdese, il cui
compito è di dare attraverso al teatro un
messaggio cristiano o un messaggio su cui
si possa innestare una predicazione cristiana.
1 rappresentanti delle varie unioni hanno elencato i lavori (numerosi davvero!;
presentati dalle rispettive filodrammatiche:
da questo lungo elenco sono stati scelti i
lavori che non si limitano a dìyertb'e o a
commuovere, ma che riescono 'a"- dtttà, .attraverso la scena, un vero e profondo messaggio all’uomo d’oggi che è, come tutti
sanno, dominato dalla radio e dal cinema.
Ricorderemo tra gli altri « Pastor Hall » di
Toller, « (Jn ispettore a casa Bearling » di
Priestley, « Profonde sono le radici » di
Gow e D’Usseaux, il « Drama Christi »,
e diversi lavori di Vittorio Calvino, il noto drammaturgo valdese (La torre sul pollaio, L’arciere, Cosi ce ne andremo. Una
cometa si fermò). Chi desiderasse qualcuno
di questi lavori, non ha che da rivolgersi
al pastore Roberto Comba (Roma, via Marianna Dionigi, 57).
L’unione di Pomaretlo ha presentato una
breve ma esilarante farsa, ed il past. Lebet
ha letto parte di un bellissimo dramma
francese: « Or le temps approchait ». Il medesimo pastore Lebet ha poi guidato i giovani in numerosi giochi, che hanno chiuso
in letizia il convegno. Mentre ci rammarichiamo che alcune Unioni non abbiano
sentito la necessità di partecipare a questo
convegno, ci rallegriamo del suo buon sue
cesso. G. B.
LE DEVOIR SIMPLE
Le devoir sipiple c’est le devoir prochain. Une très commnne faiblesse empêche bien des gens de trouver intéressant ce qni est tout près
d’eux; ils ne le voient que par ses côtés mesquins. Le lointain au contraire les attire et les enchante. Ainsi se dépense inutilement une somme fabuleuse de bonne volonté. On se passionne pour l’humanité, pour
le bien public, pour les lointains malheurs, marchant à travers la vie,
les yeux fixé.s sur des objets merveilleux (jui nous captivent là-bas aux
confins de l’borizon, tandis qu’on marebe sur les pieds des passants,
ou qu’on les coudoie sans les remarquer.
Singulière infirmité qui vous empêche de voir ceux qui sont là à
vos côtés! Plusieurs ont fait des lectures étendues, de grands voyages;
mais ils ne connaissent j)as leurs concitoyens, grands ou jietits; ils vivent grâce au concours d’une quantité d’êtres dont le sort leur demeure
indifférent.
D’autres vont bien plus loin encore. Pour certaines femmes leur
mari'est un inconnu, et réciproquement. Il y a des parents (jui ne connaissent pas leurs enfants. Leurs développement, leurs pensées, les dangers qu’ils courent, les espérances qu’ils nourissent sont jtour eux un
livre fermé. Bien des enfants ne connaissent pas leurs jtarents, n’ont
jamais soupt^onné leurs peines, leurs luttes, ni pénétré leurs intentions.
Et je ne parle pas des mauvais ménages, de ces tristes milieux, où toutes les relations sont faussées, mais d’bonnêtes familles composées de
braves gens. Seulement tout ce monde est très absorbé. Chacun a son
intérêt ailleurs (jui lui prend tout son temps. Le devoir lointain, fort
attirant, je n’en disconviens point, les réclame tout entiers et ils n’ont
pas conscience du devoir du prochain, je crains qu’ils ne perdent leur
jteine. La base d opération de chacun est le champ de son devoir immédiat. Négligez cette base et tout ce que vous entreprendrez au loin
sera compromis. Soyez donc d’abord de votre pays, de votre ville, de
votre maison, de votre église, de votre atelier, et, s’il se peut, parlez
de là pour aller au delà, c’est la marche simple et naturelle.
Mais quelque simple que soit le devoir, encore faut-il avoir la force de l’accomplir. Cette force, en quoi consiste-t-elle et où se trouve-telle? On ne saurait se lasser d’en parler.
Cette force intérieure est l’amour. Quand un homme déteste son
métier ou s’y livre avec nonchalance, toutes les puissances de la terre
sont inhabiles à le lui faire exercer avec entrain. Mais celui qui aime
sa fonction marebe tout seul; non seulement il est inutile de le contraindre, mais il serait impossible de le détourner. Il en est pour tous ainsi.
La grande chose, c’est d’avoir éprouvé ce qu’a de saint et d’immortellement beau notre obscure destinée; c’est d’avoir été déterminés par
une série d’expériences à aimer cette vie pour ses douleurs et pour son
espérance, à aimer les hommes pour leur misère et pour leur noblesse,
et à être de l’humanité par le coeur, l’intelligence et les entrailles. Alors
une force inconnue s’empare de nous, comme le vent s’empare des voiles d’un navire, et nous emporte vers la pitié et la justice. Et cédant à
cette poussée irrésistible, nous disons: « Je ne puis faire autrement, c’est
plus fort que moi ».
En s’exprimant ainsi les hommes de tous les âges et de tous les
milieux désignent une puissance qui est plus haute que l’homme, mais
cpii ne peut demeurer dans le coeur des hommes. Et tout ce qu’il y a
en nous de vraiment élevé nous apparaît comme une manifestation de
ce mystère qui nous dépasse. Les grands sentiments comme les grandes
pensées, comme les grands actes, sont chose d’inspiration. Lorsque
l arbre verdit et donne son fruit c’est qu’il puise dans le sol les forces
vitales, et reçoit du soleil la lumière et la chaleur. Si un homme, dans
son humble sphère, au milieu des ignorances et des fautes inévitables,
se consacre sincèrement à sa tâche, c’est (ju’il est en contact avec la
source éternelle de bonté.
C. Wagner.
2
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
Industrie valdesi negli Stati Uniti
Lo scorso anno si è celebrato a Valdese
il primo Cinquantenario della fondazione
delle Maglierie (Waldènsian Hosiery Müls)
di quella industre cittadina della Carolina del T^ordf negli Stati Uniti, Una elegante pubblicazione, ricca di suggestive
illustrazioni, fa spiccare dinnanzi agli occhi nostri il forte contrasto fra la costruzione di cinquant’anni fa e quella di oggi:
primitiva, unica e semplice baracca in legname ricoperta di lamiera ondulata, nel
1901; quattro splendidi modernissimi stabUimenti, nel 1951.
La trasformazione miracolosa è avvenuta
per opera di alcune famiglie di pionieri
che hanno profuso tutta la loro intelligenza; tutte le loro energie, morali e finanziarie, in questa industria che è diventaUi
caratteristica di Valdese, e che dà alla cittadina Ü suo più bel lustro e il suo più
ambito vanto.
Tale lustro e tale vanto odierni si devono agli iniziatori di tale attività, alle famiglie Garrou e Grill, entrambe di Proli,
I rappresentanti delle quali, Giovanni,
Francis ed Antonio, dopo essersi recati da
Valdese a Manning, nella Carolina del Sud,
per far pratica in tal genere di lavori a maglia, ritornarono nella città di adozione e
vi impiantarono, nel 1901, pieni di speranza nell’avvenire, la prima fabbrica di calze,
inaugurata i’8 maggio di quell’anno, con
venti operai.
n
' HENRY GRILL
Vtee’-Pres7dello ‘ IVoldcnsian Hostery Mills
ALBERT F. GARROU
Presidente della ‘ Waldènsian Hosiery Mills,
Le difficoltà iniziali furono parecchie ed
i tre pionieri dovettero impegnarsi completamente per sormontare le ‘situazioni dijficili che incontrarono negli anni che vanno
dal 1901 a/ 1909, anno quest’ultimo in cui
la direzione della Manifattura passò dalle
mani degli iniziatori in quelle dei loro figli, Questi (i tre fratelli Garrou, non avendo avuto figli il Sig. Antonio Grill) ma
in modo particolare John Louis si erano
perfezionati nella lavorazione dei prodotti
in maglia e si erano impratichiti di tutti
i suoi segreti, e riuscirono ad interessare
alla fabbrica gli uomini di affari ed i capitali di Morganton, coi quali, verso il
1914, si potè dare nuovo e più solido assetto alla ìValdensian Hosiery Mills \
A poco a poco questa Società si rafforzò
sempre di più, altre fabbriche si aggiunsero, si perfezionarono macchine e metodi
di lavoro, si creò un ufficU} per le vendile
a Nuova York^ si rinnovarono edifici ed
impianti in modo da creare una modernissima industria, con tulle le più utili e
pratiche provvidenze di carattere socùde,
che fanno di Valdese una città modello di
vita attiva, di progresso tecnico, di opere
sociali: sì che alla fine della seconda guerra mondiale era già stata assorbita nella costruzione dei macdiiìiari la rispettabile cifra di due milioni di dollari!
Ed oggi le fabbriche di Valdese possono
offrire ai consumatori di ogni paese circa
un milione di dozzine di paia di calze per
uomo e duecentocinquantamila dozzina di
paia per donne : tutti prodotti di prima qualità, che s’impongono sui mercati internazionali per la perfezione del lavoro e la
qualità eccezionale della materia prima,
rigidamente controllata.
Tutto ciò è dovuto alla capacità, alla tenacia, alla onestà dèi fondatori della prinui
fabbrica ed alla perseveranza, alTintelligenza, alla abnegazione dei figli e nipoti della
famiglia Garrou^ che ha fino ad oggi quasi
personificato in Valdese Vattivitii industriale e Valacrità realizzatrice della piccola
colonia d’oltre atlantico nel campo della
maglieria,
E* quindi con giusto compiacimento che
la ” Waldènsian Hosiery Mills ” di Valdese
ha celebrato durante .il decorso 1951, il 50*^
anniversario della propria esistenza.
” AD MULTOS AI^NOS ” auguriamo alVattiva Ditta Garrou della Carolina del
Nord e Vinvito a non dimenticare la piccola patria valdese dalla quale sono partiti
59 anni fa i futuri promotori di tale provvidenziale industria in quella progressive
Il complesso degli stabilimenti di maglieria femminile (Waldènsian
Hosierg Mills) e di calze di Valdese, facenti parte del ‘'Grupvo Garroa,, di cui parla il nostro giornale.
La più grande sciocchezza!
town ” che è Valdese,
P.
"T LGUIS W. GARROU
Viee-Pres.’della ‘ Waldènsian Hosiery Mills
Autocarri delle famose “Panetterie Valdesi,, (fondatore J. P. Rostanj pronti a trasportare Uovo prodotti nel
vasto territori) della Carolina del Nord e del Sud - Più di 200 persone impiegate, macchmurt moderili, qualità
e servizio apprezzati
Février a Geneve
« C’est ici la journée que l’Eteruel a faite: qu’elle soit pour nous un sujet d’allégresse et de joie! » Ce verset du psaume
118, nous y avons pensé, en ce dimanche
17 février 1952, en voyant les Vaudoi» de
Genève et de Suisse Romande se diriger,
au son des cloches, vers la cathédrale de
Saint Pierre, pour assister au culte célébré
par le pasteur Ermanno Rostan. Une nombreuse assemblée se pressait dans la nef du
vénérable sanctuaire où prêcha Jean Calvin. Dans les bancs situés aux pieds de I»
chaire, on notait la présence d’un groupe
de Vaudoises, courageuses, qui avaient revêtu le traditionnel costume des dallées.
Le Pasteur Rostan prit pour texte de sa
prédication la parole de Jeremie: e Maudit
soit l’homme qui se confie dans l’homme ..
Béni soit l’homme qui se confie dans l’Eternel ».
Il montra, très justement, combien 1 avertissement du prophète est actuel, car R
s’adresse également aux institutions et tout
particulièrement à l’Eglise qui peut :tre
tentée, elle aussi, de se fier en sa propre
sagesse et qui ne retrouvera les bénédictions assurées, qu’en recherchant sa vraie
forre en Dieu. Il évoqua ensuite Itrièvement le témoignage que représente l’existence même de l’Eglise Vaudoise. Cette remarquable prédication a suscité des commentaires très favorables dans les milieux
du protestantisme genevois. Apres la bénédiction, l’organiste de la cathédrale, Mr.
Pierre Segond, exécuta à l’orgue le « Serment de Sibaud » pendant que la foule s’écoulait lentement et que les Vaudois se
groupaient pour se rendre à l’Hôtel de Genève on avait lieu le banquet.
A 14 b. 30, ce fut la partie officielle et
la commémoration de l’Emancipation. Elle
fut présidée par Mr. Georges Rostan, en
l’absence de Mr- Emile Pasquet, retenu
loin de Genève par des obligations professionnelles et dont l’absence fut regrettée
par chacun. L’assemblée se leva pour bo
norer la mémoire des disparus et particu
lièrement celle du secrétaire de la société
de secours mutuels, Mr. Louis Gay.
Mr. G. Rostan donna lecture de nombreux
messages reçus, parmi lesquels nous avons
noté: un télégramme des Eglises Vaudoises
de Zurich et Bâle, une lettre du modérateur, Mr. Deodato, et une autre du pasteur
Pradervand, de l’Alliance Réformée mon
diale, donnant d’intéressantes nouvelles des
Vaudois de l’Uruguay.
Le pasteur E. Rostan prit ensuite la parole et dans un discours très remarqué, il
souligna la responsabilité de ceux qui
jouissent de la liberté et exorta les Vaudois
de Suisse à être toujours plus conscients de
leurs devoirs. On entendit également avec
plaisir le pasteur Maurice Gardiol de Lau•sanne dont l’entrain coutumier fit la joie
de toute l’assistance; il rappela tous les
liens qui l’unissent aux Vallées. Ce fut ensuite Mr. le pasteur E. Marion, directeur
du service de presse protestant, qui apporta les voeux des Eglises de Suisse Romande. Après cette partie oratoire, on procéda
à l’appel des paroisses des Vallées, puis le
pasteur Daniel Buscarlet présenta une série de l)eaux clichés en couleurs sur Genève et les Vallées. Cette partie récréative
se termina par des chants des membres des
Unions et des productions d’un jeune vaudois. Henri Bertin; enfin l’assemblée se sépara, après avoir chanté le cantique: « Poi
ch’è giunto ornai Pistante ».
Mais quelques instants plus tard, 48 jeunes vaudois de Genève et Lausanne se retrouvaient, en compagnie du pasteur Rostan, pour un petit « convegno » dan.s la salle de l’Union vaudoise et la soirée fu agrémentée par de nombreuses productions.
Nous ne pouvons mieux conclure le récit de cette fêle qu’en relisant ce qu’écrivait un vaudois au soir du dimanche 17 février 1850: «Puisse eetle commémoration
contribuer à vivifier notre amour pour le
Dieu de nos pères, duquel la fidélité dure
d’âge en âge; un grand privilège impose
de grands devoirs. Vaudois, ne l’oublions
jamais! » /■ Picot,
Dalle Edizioni ReJigiose A. Biglqelli,
Via V. Veneto 120, Arezzo, si può avere,
richiedendolo, il Dizionario Biblico Sehaff
riveduto da L. Zibelli ed edito da S. F.
Vanni, New York. E’ un volume di circa
uflO pagine, rilegato in tutta tela, con titolo
in oro. Prezzo L. 5.000 da effettuarsi sul
c. c. p. 5-9462, Firenze.
Convegno a Ghivasso
Sotto gli auspici del Sovrintendente del
Il Distretto, avrà luogo, a Dio piacendo,
un Convegno regionale di appello e di studio a Chivasso, il 19 marzo prossimo.
Sano invitati fraternamente a questo
convegno i gruppi e le comunità circonvicini: Torrazzo, Rondissone, Santhià, le comunità di Ivrea, Aosta, Vercelli, Asti; e
quanti hanno a Cuore lo studio dei problemi della fede cristiana nel tempo presente.
Tema generale delle conferenze, degli
studi e delle discussioni sarà un argomento di palpitante attualità:
[gne ti si conigrit a Ctisli
Verranno esaminate le conversioni al
cattolicesimo romano, le conversioni alla
religione evangelica, il problema degli inconvertiti, i mezzi e i modi per richiamare
alla necessità della conversione i nostri frnlelli. Si studierà il problema della evangelizzazione dal solo punto di vista che non
è stalo ancora approfondito, e che pure è
il solo valido: il convertilo aU’Evangelo
in mezzo alla maggioranza da cui si è allontanato.
Oratori e relatori daranno il fruito della
loro esperienza.
Parleranno i Pastori Ernesto Ayussot, Gustavo Bouchard, Alberto Ribet.
La Comunità di. Chiva.sso disporrà un ser.
vizio di ospitalità per i partecipanti provenienti da più lontano.
Chiediamo a tutti i fratelli che si interessano al lavoro di evangelizzazione, di oregare per il successo del convegno.
T. Balma.
liO dico subito : la più grande delle
soiocohezze — e la più grossolana delle superstizioni — è quella della così
detta Astrologia, .cioè la lettura e la
interpretazione del « linguaggio degli
astri ». .
Nei tempi medioevali gii astrologi,
grindovini, gii alchimisti coi loro filtri
0 i loro alambicchi, e più degli altri
gli appassionati a scoprire la « pietra
filosofale » cercavano nell’Astrologia
una base e una guida per i loi'o studi,
' loro responsi, le loro sentenze più o
meno astruse e assurde. Oggi i cosi
detti chiivvianii — coloro ohe, leggendo nella, mano, pretendono arnmannire al loro prossimo la conoscenza anticipata di avvenimenti futuri — e,
naturalmente, guadagnarci sopra tanio
da vivere... discretamente — si sou
buttati airAstrologia per soddisfare
;.i suon di contanti, la curiosità, la passione, la smania di conoscere prima
del tempo ciò che concerne gli affari,
la corrispondenza, i viaggi, le malattie, le disgrazie, i tesori nascosti, i fidane attieniti ;• ■ i nSatrimoni/ lé"-tínssite.
le morti e chi più ne ha più ne meflai...
B così, oggi, non c è quasi un per’odico che si rispetti (rivista illustrata,
foglio settimanale e anche quotiaia
no) il quale non paghi un apposito
collaboratore per alimentare la speciale rubrica astrológica consultando la
quale i nati da tal giorno di tal mese,
a tal altro giorno di tal altro mese —
mentre la, terra è sotto 1’« influenza »
( !) di uno dei segni dello Zodiaco ; Pesci, Gemelli, Ariete, Cancro, Bilance, Vergine, Leone, Toro e gli altri —
possono sapere in anticipo tutto quello ohe desiderano o banno bisogno di
sapere.
Incredibilmente numeroso è il gregge di questi creduloni e di questi superstiziosi. Ma per questo appunto —
per far comprare il giornale — la rubrica astrologica è talmente diffu-a
nella stampa dei nostri giorni. A noi
dispiace adoperare questi trucchi e non
voghamo ricorrere a simili speculazioni sulla dabenaggine umana !
* * *
Ma non tutti hanno a loro disposi.zione un qualsiasi periodico da leggere, sopratutto so desiderano consultarlo di frequente. E allora ecco un opuscolo, sempre pronto per le più svariate informazioni. B ’ scritto — meno
male —■ in lingua inglese. Dico meno
male perchè ciò- contribuisce un poco
a sfatare la tradizione, la leggenda che
ad essere superstiziosi siamo soltìinlo
noi, le pecore nere, gl’italiani.
Semplicissima, la consultazione del
Manualetto che fa da... Sibilla ,-ta.inpnta e pronuncia gli oracoli attesi da
tutte le persone che vanno a consultarla. L’opuscolo, di 20 paginette «tascabili», intitoiato IL LIBEO
CHE DICE LA EOKIDNA. si apre
con una Tabella composta di 2.''i caselle in ciascuna delle quali si trova il
nome di un... Brofeta. Confesso che
ialuni di questi nomi mi erano — sino
ad oggi — completamente ignoti. Eccoli : Adamo, Set, Adris, Noè, Hav/d,
Salali, Abramo, Samuele, Isacco, (Lacobbe, Giuseppe, Giobbe, Tetro, Mosè, Aronne, Davide, Salomone, Elia,
Kizar, Zaccaria, Yahiya, Giona, Girvanni, il Grande Profeta, gli Spiriti.
In che modo questa Tabella va consultata? Non si può farlo, con un soddisfacente risultato se non sono state
prese certe, chiamiamole così, precau
zioni che l’ineffabile Autore del Manuale « tratto e tradotto da un antico
manoscritto conservato nel Museo Lntaimico di Londra ( ') enumera come
segue ;
1. — Ripulitevi’ e fato un bagli ).
(Ottimo consiglio!).
2. — Dite le vostre preghiere.
8. — Pensate alle cose che, desiderate conoscere.
4. —- Leggete la Tabella dei 2;j i’roieti.
r>. — Dite tre volte : « Santi Profi li, la. pace sia con tutti voi! ».
0. — Chiudete gii occhi e ponete il
dito sopra il nome di uno dei Proicti.
7. — Cercate nel libro la vostra fortuna sotto il nome del Profeta sul ijiiale il vostro dito si è fermato.
Dopo essersi scrupolosamente conformato a questa tassativa Regola, il
«Cercatore»... trova delle perle di
([uesto genere :
Sotto ADAMO : O Cercatore, la tua
stella si sta muovendo da una ciittiva
posizione ad un’altra molto migliore
è, dopo di ciò, sarai rùjco.
Sotto SET ; O Cercatore, tu avrai ;;ii
luimbirio. C’è un segno, sotto il iaio
petto, che indica lunga vita. (Il cercatore si spoglia e va alla ricerca del
« segno » ! !).
Sotto ADRIS : O Cercatore, quc.sta
settimana tienti in disparte perchè la
tua stella è nel buio (?). Aspetta Iindiò sia venuta nella luce (?).
Sotto HAWD ; 0 Cercatore, quando sarà la luna nuova, fissa lo sguardo in una turchese, poiché ciò ti fa-,
vorisce. (In dialetto milanese si dice ;
gramo).
Sotto SAMUELE ; 0 Cercatore, una donna sta pregando del continuo
per te e il Gran Dio accoglierà le sue
preghiere e ti darà la salvezza. (Medesimo effetto della turchese).
Sotto ISACCO : 0 Cercatore, qualunque cosa fai, devi dire ; « lo comincio nel nome dellTddio misericordioso », poi cantare un Salmo. E avrai
successo. (Come dire : « Sii religioso
se vuoi riuscire ». Scandaloso mercimonio tra la fede e i buoni affari).
Potrei continuare, ma proprio non
ne vale la pena. Più stupido di cosi...
Che scempiaggini e che baggianate !
Ci sarebbe da scoppiare in un’omerica risata se non ci si sentisse sconccr
tati dalla
disgusto.
compassione e avviliti dal
Giovanni E. Meille.
Quando facciamo un lavoro manwde dovremmo cantare. Cantare fa bene all’anima
e al corpo. Se il nostro canto disturba qualcuno cantiamo lungi da esso sottovoce. E
se ciò non è possibile, lasciamo cantare la
nostra memoria silenziosamente. Cantiamo
tutti gli inni che abbiamo imparato a mente e impariamone sempre dei nuovi. E
quando siamo stanchi d’imparare e che non
sappiamo più che cosa cantare, cantiamo
su melodie note, magari mondane, ma serie, le lodi del Signore. Le melodie di
Beethoven, sopra tutto, s adattano magnificamente allo scopo, poiché sembrano sovente scese dal cielo. E cantiamo intere
preghiere ispirate dalle circostanze in cui
ci troviamo, oppure diciamo semplicemente: a Signore, abbi pietà di noi, perdonaci
i nostri falli, facci camminare sulla via che
conduce a te e dacci la pace! » E poi lodi,
lodi, di cui i nostri canti devono abbonda-'
re. E sentiamo Dio vicino a noi.
F. Maurin.
« In memoriam » del Pastore Giovanni
Bonnet per la Cassa Enieritazione, i figli
L. 15.000.
3
■J
.10
je
e
.a
-o
)!’
:ai
'SO
.e!
.ri
zv~
lai
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
— S
La Voce delle Comunità
'il
do
ma
mU
E
la
TUO
eri
E
'lon
imo
se
di
tifi
so
lere
cui
ieri’
taci
che
odi,
tda-'
anni
figli
Alessandria
La sera del 16 febbraio i Valdesi residen.
ti in Alessandria hanno celebrato, conte già
l’anno scorso, la ricorrenza delia data
cara al cuore di ogni Valdese, riunendosi
nella accogliente, fraterna ospitalità della
famiglia Piccotti.
Dopo brevi parole di circostanza del
prof. Emilio Tron, il canto del « Giuro di
Sibaud », poi di altri inni e di canzoni delle Valli, seguiti dall'immancabile thè riccamente guarnito.
11 17, il prof Tron presiedè il culto nella
locale chiesa evangelica metodista, terminato con la benedizione del pastore rev.
Bazzoli, commemorando la storica data ed
esortando i presenti ad essere degni del retaggio trasmesso dai Padri valdesi, con una
vita veramente cristiana e una vivente testimonianza, affinchè la luce del Vangelo
possa risplendere nelle tenebre dei tempi
nostri.
Biella
Si è notato un risveglio in questa piccola
comnuità, risveglio dovuto all’iniziativa ed
all’entusiasmo del fratello signor Lgo Zeni proveniente dalla Chiesa di Genova. Egli
Ila commemorato con un magnifico culto
la tanto cara data del 17 febbraio; inoltre
presiede i culti nelle domeniche in cui il
pastore Rivoira è trattenuto dalla Chiesa di
Ivrea.
l’.on piacere abbiamo pure assistito, il 17
febbraio, al debutto della piccola Corale
di Biella, costituita e curata con tante amore dalla sorella signora Giovanna Ber^
Hahn.
Sono pure in programma per la prossima primavera gite a scopo di visitare i
memliri di Chiesa che abitano nei dintorni
della città.
E’ stata notata ai culti, la presenza di diversi simpatizzanti, alcune persone saranno presto ammesse quali membri di Chiesa.
Bari e diaspora
17 Febbraio a Bari e Diaspora.
Anche fra noi, qui, fra quelli che con
felice immagine militaresca, il Direttore
della Luce chiama le teste di ponte della
Chiesa Valdese, il 17 febbraio è stato ricordato in uno spirito di fervore non disgiunto da intimo raccoglimento. Così come è possibile quando per necessità di cose la manifestazione deve essere ridotta ai
minimi termini.
Mè occorre a volte un locale di Culto,
la sera del 15 li.niamo la riunione in una
casa privata, una vcnlina i convenuti, ma
tale e il raccoglimento c!ie quando accorgendomi di aver parlato più di un’ora accenno a finire mi si dice: « ¡Noi vi ascolteremmo fino a domani, sono cose che nessuno ci ha detto ».
Nelle Comunità che sono Chiese già costituite come Corato, Bari, la ricorrenza assume tonalità diverse, i giovani si sono riuniti nella sala dell’Unione ove l’Anziano
ha sostituito il Pastore tenendo il Culto e
invitando a pregare, sono seguiti i canti,
il Giuro che i nuovi catecumeni dell’anno
hanno trovato bellissimo.
La mattina del 17 la giornata era bellissima; tanto a Corato che a Bari il Cullo
è solenne, seguito dalla S. Cena; lo si sente, esso vuol essere l’atto della consacrazione personale al servizio di Cristo.
A Bari poi la raccolta delle buste che ogni fedele offre nell’atto stesso di accostarsi
alla S. Cena, a.ssume tutto il carattere di una
gioiosa offerta, come dire alla Chiesa:
« Eccomi, considerami presente ». 11 Consiglio di Chiesa subito dopo il culto apre
le buste, la cifra ogni anno è leggermente
superiore a quella dell’anno precedente e
viene subito rimessa al Cassiere della Tavola. Anche i bimbi della Scuola Domenicale hanno oflerta la loro busta e sono commoventi le motivazioni della loro piccola
mai grande rinunzia. C’è chi ha rinunziato
aH’uovo, dii al tram per andare a Scuola,
chi al cinema.... danaro veramente sacro
quello.
Accanto aH’aspetlo intimo della ricorrenza vi è quello, diciamo così, ufficiale
quest’anno esso ha assunto un nuovo simpaticissimo tono : quello dell’unità ecumenica. Per la prima volta rappresentanze
delle Chiese Evangeliche so^relle vollero
unirsi a noi nel ricordo della data di emancipazione: titolo della conferenza: Esiste
in Italia la libertà religiosa? Seguirono brevi appropriate parole dell’Anziano Laurora che sottolineò l'aspetto nuovo della manifestazione e ne trasse auspici per l’avvenire.
A coronamento della ricorrenza domenica 24 l’U. G. V. intrattenne per ben due
ore una altrettanto; numerosa assemblea
con la recita del dramma religioso: Acque
riva.
Durante gli intervalli apparvero anche
delle cuffie Valdesi che fecero rivivere in
poesia aspetti dell’epica lotta per la libertà
religiosa
Vada agli orgn.iizzatori della riuscitissima serata il nostro grazie. In modo speciale
all inialieabile anziano Giuseppe La Scola,
ai giovani Ugo La Scola e Lamanna coadiuvati in modo perfetto dai fratelli Luigi e
Samuele Cavazza e dalle Signorine Vigliano.
17 febbraio senza bandiere al vento come a Torre Pelliee, senza i falò di gioia
come nelle Valli, senza bimbi incolonnati
che recitano... i bimbi, la Chiesa di domani. Nelle teste di ponte si vive veramente alla giornata... Tutto è intimo, riservato.
raccolto. E ehi sarebbe disposto a pensare
alia gioia spirituale di questi piccoli gruppi di credenti? Fuori impazza il Carnevale
e nessuno potrebbe capire che, così, con
le preghiere coi canti, celebriamo la libertà vera, quella di Cristo che rende gli
uomini' ''veramente liberi. Ma forse per
questo la fiamma di questi altri falò non
ha guizzato lo stesso verso l’Alto dai cuori
dei nostri bimbi e dei nostri giovani? Si
l’abbiamo vista e contemplata con l’occhio
dello spirito in tutta la sua bellezza e ci
ha confortato ancora .una volta. E il silenzio, l’incomprensione, la strana apatia dell’ambiente circostante era in fondo la reale
cornice di quella fiamma che appunto da
questo si giustifica : le tenebre che ci avvolgono.
Alla prima generazione cristiana l’Apostolo S. Paolo scriveva parole come queste
vere per tutti i cristiani di tutti i tempi,
sempre attuali : « Siate irreprensibili e schietti figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo
ad una generazione storta e perversa nella
([naie voi risplendete come luminari nel
mondo, tenendo alta la parola della vita »
Filippcsi 2: 15. Il Cronista.
membri di chiesa, si è recata a Ciatèl dove è stato cantato il Giuro. Poi culto solen.
ne in chiesa. Numerosissimo pubblico in
mezzo al quale spiccavano molte cuffie.
\ erso l’una del pomeriggio più di 70 conmensali (53 alla Ruata e più di 20 a Pomeano) si sono ritrovati per il tradizionale
pranzo in comune, ottimamente servito dalle famiglie Attilio Jahier e Erminio Bounous. Alla sera bella recita offerta dalla
Gioventù. Il programma comprendeva un
dramma valdese, una commedia briUante
in un atto, alcuni canti e cori della Corale
e diversi pezzi di musica eseguiti dall.i
Banda. Tutti gli artisti si sono distinti nella
loro parte ed i calorosi applausi loro tributati dimostrarono quanto il pubblico abl)ia gradito la serata.
Ad opera di alcuni appassionati di musica è risorta, sotto la direzione del Sig.
Alberto Long, la Banda di Pomeano. Plaudiamo a questa iniziativa. Auguriamo al
nuovo complesso una lunga e benefica atti
vità ed a noi la gioia di potere presto e
spesso essere dilettati dalle sue buone melodie.
quali hanno presieduto Culti e Riunioni
Riconoscenti, rinnoviamo loro i nostri vivi ringraziamenti e domandiamo a Dio di
benedire, per il- bene della nostra Chiesa,
la loro visita ed il loro messaggio.
Ogni nostro villaggio o borgata ha acceso il tradizionale falò per annunziare la festa del 17 febbraio, che, grazie a Dio, con
un tempo meravigliosò,\è ben riuscita con
il corteo dove spiccava un folto gruppo di
soreUe in costume valdese, con la commemorazione nel Tempio di Perrero dove la
Corale, diretta dal Maestro Sig. A. Pascal,
ha cantato vari cori di circostanza e i bambini, preparati dai loro Insegnanti, hanno
svolto un programma di recite e di canti,
con l’agape fraterna alla «Locanda Appennini » ed il trattenimento familiare offerto
la sera dalla gioventù.
Nel Tempio di Maniglia è stato celebrato il matrimonio civile-religioso di Micol
Enrico fu Enrico (Lorenzo), e di Peyran
Alba fu Giovanni (Serre). Possa il Signore
concedere sempre a questi giovani sposi le
sue ricche benedizioni.
Ho detto all’uomo che si trovava sulla soglia dell’anno nuovo: dammi una luce
affinchè io possa camminare senza pericolo verso l’ignoto domani. Ed egli mi ha
risposto: entra neli’oscurità e metti la tua mano nella mano di Dio. Ciò sarà più
utile per te della luce e tu sarai anche più sicuro che in una strada conosciuta.
Giorgio VI, fu Re d'Inghilterra
Coazze
Anche a Coazze è stalo i'esleggialo il 17
iebbraio. Il pomeriggio del 17 la comunità
si è raccolta nella salelta. Dopo Tiiitrodu'
zione d’uso e la rievocazione di alcune pagine della nostra storia, si è fatto un esame
delle relazioni che devono intercorrere tra
lo Stato e la Chiesa affinchè la libertà religiosa possa avere la sua piena applicazione;
ed anche qui l’esortazione alla comunità
di essere ferma nell’esigenza dei nostri diritti alla parità di trattamento con la maggioranza nel campo della libertà religiosa.
Le giovani dell’Unione fecero rivìvere il
dramma di Maria Durand, recitando con
sentimento (di motto inciso » e l’ariiva
Monitrice con due bambine presentò un
commovente dialogo.
(( Il Giuro di Sibaud » cantato a Susa cd
a Coazze, non ebbe il solo valore di un
inno caro e bello, ma fu anche una rinnovata promessa di fedeltà a Dio.
Pinerolo
—- Nell’assenza del Pastore Rostan, in
missione all’estero, la Chiesa è stata .affidala alle cure del cand. in teol. Salvatore
Urlante al quale la comunità tutta invia un
pensiero di riconoscenza per il lavoro compiuto con amore e con viva sensibilità cristiana.
— 11 culto del 17 febbraio è stato dedicato al ricordo di una festa cara al nostro
cuore. La giornata è stata vissuta in una
atmosfera di gratitudine e di solidarietà
valdese. La Corale, diretta egregiamente
dal Sig. Giovanni Vicino, ha eseguito un
coro di circostanza. Due pranzi in comune:
uno a Pinerolo, l’altro a S. Secondo, messaggi vari, tra cui quelli del Doti. 1. Mathieu e dell’Avvocato A. Pittavino, una
lettera del Pastore dalla Svizzera, canti e
sana allegrezza valdese. 11 ricordo del passato e l’impegno del presente sono stati
posti di fronte a tutti. La testimonianza
cristiana e valdese continua ad essere una
necessità nella Chiesa e nella patria.
La sera del 24 febbraio, un gruppo di
giovani della U. G. V. di S. Germano Chisone ha offerto ad un attento pubblico una
simpatica ed applaudita serata.
— In gennaio, il Past. emerito V. Sommani ha presieduto a Pinerolo un culto
domenicale ed il Past. P. Bosio una riunione molto affollata a S. Secondo. La visita di questi collaboratori nel lavoro della Chiesa ha lasciato in tutti un grato ricordo.
— Ricordiamo i nomi di alcune persone
che ci hanno lasciato in questi ultimi tempi, rispondendo alla suprema chiamata:
Gurdiol Augusta, deceduta in un ospedale
di Torino, dopo lunga malattia in ancor
giovane età, Rivoiro Marianna n. Avondetto, di Miradolo, nella sua vecchiaia e
Paschetto Federico, delle Paglierine, largamente conosciuto nella zona.
Alle famiglie colpite dal lutto esprimia
mo la nostra fraterna simpatia e additiamo
la via della vita e della speranza cristiana.
Nell’assenza del Pastore, il messaggio
della fede è stato recato in occasione de>
funerali anche dai Pastori U. Bert e L. Marauda che ora ringraziamo.
Pramollo
...e poi si parli ancora dell’immancabile
« pias » del 17 Febbraio ! Dopo Natale, anche per il 17 tempo magnifico, quasi primaverile, e senza un bricciolo di neve. Come sempre la storica data è stata ricordata
dalla nostra Comunità con grande entusiasmo e manifestazioni di sentita gioia. La
sera del 16 numerosi « falò », accesi nei
punti più elevati, hanno inondato di luce il
nostro bel vallone. Il 17 mattino un lungo
corteo, formato dalle scolaresche, dai membri del Concistoro, dalla ricostituita Banda
di Pomeano, dalla Corale e da numerosi
Il 26 gennaio abbiamo ricevuto con molto piacere la visita della Filodrammatica
di Prarostino, accompagnata dal Pastore
Sig. Giovanni Peyrot. C’è stata offerta una
magnifica serata che ha lasciato in tutti un
ottimo ricordo.
Ringraziamo di cuore i giovani amici
prarostinesi, sperando anche di poter avere
presto di nuovo la gioia di un altro incontro.
Al culto della domenica 27 gennaio abbiamo avuto il privilegio di udire il messaggio portatoci dal Pastore Sig. Giovanni
Peyrot di Prarostino, al quale esprimiamo
la nostra riconoscenza.
Come in molti altri luoghi delle Valli,
anche a Pramollo abbiamo avuto nel corso
delle ultime settimane una epidemia di
morbillo. Sono state colpite diverse persone adulte. Grazie a Dio tale epidemia si
■sta ora esaurendo i sfibriamo di poter presto vedere di ritorno alla Scuola Domenì
cale e al Catechismo i poihi bambini ancora colpiti.
Il 1 Marzo il -Dott. Alberto Coucourde
ci ha lasciato per la sua nuova destinazione
di Bohbio-Villar Pelliee.
Ci sia concesso esprimergli ancora una
volta il nostro vivo e sincero ringraziamento per quanto egli ha fatto dorante il suo
soggiorno nella Condotta di S. Germano
Chisone od i voti di molte soddisfazioni nel
suo nuovo campo di lavoro.
/ nostri scomparsi.
Il 1“ febbraio ci è stato inaspettamentc
tolto, dopo pochi giorni di malattia, Beux
Giovanni, di anni 67, dei Pellenchi. Colpito da male inesorabile egli ha accolto con
grande serenità e con fede l’ora della partenza. Egli lascia un Vivo ricordo di sè e
l’esempio di una vita di lavoro. Al suo
accompagnamento funebre ha preso parte
un grande numero di conoscenti ed amici.
Alla vedova, ai figli ed ai parenti tutti
la Chiesa porge ancora una volta la sua
parola di viva e sentita simpatia.
Perrero-Maniglia
La nostra Chiesa ha avuto il privilegio
di avere la gradita visita del Vice Moderatore Past. E. Rostan con il Dott. I. Mathieu
e dei Pastori Sig.ri P. Bosio di Brescia e
Verona ed E. Ayassot di Torre Pelliee i
Simpatizziamo cordialmente con i congiunti del bimbo Cariuccio Tossiti di Ernesto e di Lidia Balma, Traverse, di mesi
13, della Signora Mical Peyran ved. Zaninetti, Milano, e del Signor Enrico Menusan, New-York i quali piangono la dipar
tenza dei nominati loro Cari pur essendo
confortati dalla certezza che Cristo è la risurrezione e la vita.
Rodoret
Semaine missionnaire: La semaine de
Noël à Nouvel an a été consacréee à la
mission. Nous avons eu le privilège d’avoir
à cet effet la visite de deux candidats à la
mission. L’un pour Laos (Indo-Chine); l’autre pour l’Afrique (Angola ou Soudan).
Les conférences tenues le soir à Rodoret
et aux Fontaines ont permis à tous de voir
le travail en Indo-Chine. Mr. Heniger de
Genève montra de très beaux clichés, son
compagnon Mr. Stauffer l’accompagna pour
divers 'chants indo-chinois anferprétés à
deux voix et fort goûtés de l’auditoire. A
part ces réunions, nos amis missionnaires
ont encore animé une seance de l’Union
chrétienne. Chaque jeune se souviendra de
cette rencontre. A Mess. Heniger et Stanffer nous disons encore notre chaleureux
merci et les assurons de nos prières et pensées pour la grande et périlleuse tâche qui
les attend dans ces lointaines contrées.
Rougeole. La rougeole a paralysé l’activité des écoles et du catéchisme pour un
mois. Plusiems adultes ont aussi été atteints par l’épidémie.
XVII Février. La préparation de la fête
fut entravée par la rougeole et ce n’est
q'a’hâtivement que chacun s’est mis au
travail. Les récitations ont été très goûtées
ainsi que les chants. L’Union Chrétienne
se produisit avec un choeur, nous remercions à cet effet Mr. et M.me Jourdan Insti,
tuteurs et M.me Breuza pour la peine qu’ils
se sont donnée.
Décès. La bourgade des Fontaines s’est
vue privée de deux de ses habitants très
aimés. Il s’agit de M.me Catherine Genre
enlevée à l’affection des siens à l’âge de 80
ans et de Mr. Cesare Barus, retiré à sa famille après une longue maladie à l’âge de
41 ans. Aux familles en deuil nous disons
notre profonde sympathie et les entourons
de notre affection fraternelle.
Ne te sépare pas de ton Eglise
Malgré toute m faiblesse et ses infidélités, ne te sépare pas de la paroisse dans laquelle Dieu t’a plat-é,
ce serait blesser, déchirer le corps de
Christ.
Si elle est faible, invoque sur elle
la puissance de l’Esprit.
Si elle est divisée, unisria dans la
foi.
Si elle est tiède, réchauffe-la par
l’amour du Christ.
Si elle est froide, sois bouillant en
elle.
Si elle est infidèle, porte-toi responsable devant Dieu de son infidélité, intercède. Et toi, sois fidèle.
Partage la souffrance de Christ en
son corps malade. Reçois en toi la
vie rédemptrice de Christ, en fonction de ton Eglise.
Gagne un autre de tes frères à cette lutte de la foi. A deux ou trois,
vous serez plus forts et vous gagnerez les autres.
Ne critique pas, confesse à Dieu
ce péché de l’Eglise dont tu es un
membre, dont tu portes ta ¡mrt de
responsabilité.
Ne critique pas, demande pardon.
Pour toi comme pour eux.
Ne critique pas, obéis. Mets-toi au
service de Dieu, prêt à faire ce qu’il
voudra, où il voudra, comme il voudra.
Ne critique pas, aime. La charité
croit toute choses possibles à Dieu.
Dans l’amour et dans la foi, il te sera donné de remonter le courant, de
créer un contrecourant, et finalement le fleuve de vie qui vient d’Enhaut circulera de nouveau dans l’Eglise. ^
Et toujours souviens-toi que Dieu
est Celui qui peut faire pour nous
beaucoup plus, infiniment plus que
tout ce que nous demandons et comprenons, par la puissance de son
Esprit qui agit en nous. A lui soit la
gloire, dans l’Eglise en Jésus Christ,
de génération en génération. Amen.
« Le tentps de l’Eglise ».
Rorà
L'inverno mite, mitissimo ci ha permesso di svolgere il lavoro ecclesiastico, con
mfnor sforzo fisico. U lavoro e la tensione
spirituale sono stati come sempre, stimolati dalla visione di anime assonnate o quasi. La malattia non ha risparmiato la nostra comunità e, comunque, un certo numero di famiglie, nelle quali, in quel periodo cruciale del dolore c’è sete del
Vangelo. Ma, fatto il miracolo, la sete del
Dio Guaritore si attenua, o si estingue e si
continua a trafficare e a camminare per le
strade a testa alta, con un po’ più di rispetto per il Pastore esorcista, il quale,
con una bella preghiera ha fatto calare la
febbre e preparata la via della guarigione!
Per fortuna, ci sono delle anime che hanno saputo « rientrare in loro stesse » e riconoscere di aver tanto bisogno del Dio che
salva, per ciò che conforta e rinnova. A
tutte le famiglie provate inviamo la nostra
parola di simpatia.
In. assenza del Pastore l’anziano Aldo
Tourn ha dato la sua collaborazione per
i culti e le riunioni. Lo ringraziamo per
il modo serio con cui prepara i suoi messaggi, e per lo spontaneo e gioioso spirito
di consacrazione che lo anima, e che è motivo di incoraggiamento per quanti hanno
posto mano all’aratro.
Ringraziamo pure i membri deUa Società
Pra del Torno, gli ufficiali dell’esercito
della salvezza, specialmente la Maggiore
Riccio per i messaggi tenuti alle riunioni
di quartiere.
Recentemente è stato celebrato il servizio funebre di « magna Nancy » conosciuta dai rorenghi e specialmente dai signori
villeggianti. E’ spirata dopo pochi giorni
di malattia. Ricordiamo, la sua figura Caratteristica e saremo spiacenti di non più
incontrarla d’estate agli alpeggi e venirci
incontro tutta contenta di udire i canti e
il messaggio dell’evangelo.
La festa del 17 febbraio ha perduto, per
fortuna, tutto il suo apparato coreogrtifico.
Scomparsi i cortei, le bandiere, le recite
dei bambini, la tradizionale celebrazione
s’è svolta con estrema sobrietà. Alla vigilia
la gioventù ed i bambini in special modo
hanno cantato a lungo attorno ai fuochi di
gioia preparati in antecedenza. U giorno
del 17 abbiamo avuto un culto con santa
cena, il pranzo organizzato dall’unione delle madri e la sera: recita dei giovani. All’agape fraterna il Signor Tourn Aldo, anziano ha fatto una bella rievocazione di
Rorà nei tempi passati, mettendo in luce
le figure dei Pastori e degli insegnanti rorenghi. Il Sindaco Maurizio Tourn, il vicesindaco Dr. Roberto Meynet nonché alcuni consiglieri comunali erano presenti al
pranzo tradizionale.
Il Dr. Meynet ed il Pastore hanno pronunciato brevi discorsi di circostanza. 1
bambini della scuola hanno trascorso alcune
ore assieme ed hanno ascoltato una breve
rievocazione storica fatta dalla loro insegnante: Signorina Tourn Albina.
Ringraziamo l’unione delle Madri, i giovani della filodrammatica e quanti si sono
adoprati per la riuscita della celebrazione
del 17 febbraio.
Susa
La data della Emancipazione, cara ad
ogni cuore valdese, è stata ricordata ne)
pomeriggio del 16, in uno spirito di perenne riconoscenza a Dio.
Membri ed amici della nostra Chiesa,
sono giunti non solo dai paesi limitrofi, ma
anche da lontane località della valle; una
sorella di Chiomonte si è fatta sei ore a
piedi! Gradita fu la visita di una rappresentanza della Scuola Biblica Battista di
Rivoli, guidata dal Pastore Lo Bue e dal
Dott. Brown Craighead. Una volta ancora
la nostra Sala si è dimostrata troppo piccola.
Dopo la lettura di alcuni Salmi ed una
preghiera di ringraziamento a Dio, è stata
brevemente ricordata la storia della libertà
religiosa in Italia, con particolare riferimento alle attuali condizioni, esortando la
comunità a tener ferma l’esigenza di questa libertà basilare, che non deve essere
concessa come una grazia, ma come un diritto inalienabile.
La ben riuscita recita di un bozzetto, fu
fatta nella Sala per mancanza di locali adat.
ti. La Corale ha egregiamente partecipato
con inni di occasione ed uno studente della Scuola Bibblica presentò in proiezione
alcune vedute della Scuola di Rivoli; poi
fu il turno delle nostre filmine con « La
storia dei Valdesi » e « L’opera Valdese in
Italia ».
Due ore e mezza passarono rapidamente,
e se non fosse l’orario della ferrovia che
non ammette... commemorazioni, si sarebbe continuato ancora.
Torre Pelliee
Le celebrazioni del 17 Febbraio si sono
svolte col massimo rispetto delle ormai inveterate tradizioni: Falò, Festa dei piccoli,
commemorazione per i grandi, pranzo e
serata. 11 tutto nella cornice di un tempo
quasi primaverUe e con molto successo per
ogni numero del programma sopratntto
per la coincidenza della festa con il giorno
domenicale. Sebbene non ci sia stato alcun
declino o diminuzione visibile nella partecipazione al pranzo ed alla serata abbiamo
notato un certo intiepidirsi deU’entusiasrao
popolare per tali manifestazioni, mentre si
e accentuato il lato nettamente religioso
della manifestazione valdese.
4
4
r
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
' Nella vita della Comunità non vi sono
state ultimamente note di molto rilievo.
Culti, riunioni di quartiere, riunioni speciali mensili per gli uomini (Associazione
Enrico Arnaud) per le Madri ecc,.. continuano ad essere normalmente frequentate.
Notevole il contributo della collaborazione
laica che permette quasi ogni sera della
settimana lo svolgimento di due riunioni
quartierali contemporanee in diversi quartieri della Parrocchia e che permette la
contemporaneità ogni domenica mattina di
più classi di catechismo oltre alle 5 Scuole
Domenicali della Comunità. Tutto un lavoro tanto più utile e benefico quanto meno appariscente.
Un notevole successo di questo inverno
è stata la decisione presa in autunno di riu.
nire periodicamente la Assemblea di Chiesa per lo studio di argomenti di interesse
ecclesiastico. Quando si pensi come in certi casi sia difficile convocare con successo
, Assemblee di Chiesa due o tre volle
all’anno è davvero rimarchevole il fatto
che la stessa Assemblea di Chiesa abbia
chiesto riunioni più frequenti e che tali
riunioni siano state ben seguite e sorgente
di attivo interessamento.
Poiché in una Parrocchia vasta e numerosa il segreto di un lavoro proficuo sta,
come abbiamo accennato, nella collaborazione di un numero sempre maggiore di
laici e poiché tale collaborazione é possibile e utile in proporzione appunto della
preparazione religiosa e tecnica dei laici
stessi, nel periodo tra Pasqua ,e Pentecoste
approfitteremo della sosta delle riunioni di
quartiere per svolgere un corso accellerato
di perfezionamento per i collaboratori laici della Parrocchia e per quanti vorranno
unirsi a loro per approfondire le loro cono.scenze bibliche. Il Corso consterà di due
lezioni serali ogni settimana svolgenti due
distinti programmi, il primo di studio biblico e il secondo di apologetica della fede evangelica. Il primo - tema verterà su
« I PROFETI E LE PROFEZIE », il secondo su alcune dottrine evangeliche maggiormente discusse e attaccate dai Cattolici,
Una giornata di particolare interesse sarà
oiferta alla Parrocchia dalla VISITA DI
CHIESA fissata per Domenica 23 Marzo
con il seguente programma:
Ore 9: Riunione generale di tutti i Catecumeni (Pastore Rostan).
Ore 10,30: Culto (Pastore Rostan).
Ore 14,30: Grande riunione generale pei
udire messaggi e studi del Capodistretto
Sig. Rostan e del Doti. I. Mathieu Vilepresidente della Commissione Distrettuale.
Ore 17 : Seduta conclusiva del Concistoro
con i Membri della Commissione Distrettuale.
timo permise una parentesi familiare dei
Coralisti assieme ai Signori Rivoir, i grandi responsabili della visita e del suo suc
GITA DELLA CORALE A MARSIGLIA.
Un avvenimento molto atteso e prejiarato
con cura sia di qua che di là delle Alpi e
che"^ ha avuto un successo davvero rallegrante. Mentre da noi la Direttrice delia
Corale Sig.na Revel e i coralisti mettevano
a punto i cori in vista dei vari concerti, e
il Rag. D. Abate preparava con meticolosa
precisione il lato turistico della gita in
Francia, i Signori Rivoir con il Comitato
Valdese di Marsiglia ed il benevolo aiuto
dei Pastori locali preparavano il programma del ricevimento che non avrebbe potuto esser migliore. Una ospitalità .ale da
sorpassare le più ottimistiche aspettative
dei Torresi. Un tempo primaverile ha sorriso ai gitanti per tutti e quattro i giorni
della gita che si é svolta con il seguente
programma:
Alla sera nella Chiesa di Rue Tilsit il
Pastore dava ad un -numeroso ed attento
pubblico tma « causerie » suU’evangelisrao
italiano e coglieva l’occasione per rivolgere un ultimo saluto agli amici marsigliesi
con i quali due giorni di intima e fraterna
comunione avevano rinsaldato i tradizionali vincoli di affetto.
Martedì, giorno del ritorno, la bellezza
della riviera percorsa in tutta la sua estensione compensa in parte la mestizia che
vela ogni cosa bella 'che volge al termine ..
Sosta a Cannes, e saluto ad alcuni Valdesi
convenuti per il nostro passaggio, fugace
visione di Nizza in pieno carnevale, -e rientro alla base ad ora piuttosto tarda... con
molta stanchezza ma con molta gioia e riconoscenza nel cuore.
Ancora un grazie sentito a coloro che ci
hatmo così fraternamente ricevuti e la assicurazione che la loro ospitalità generosa
ha servito e servirà certo ancora per lungo
tempo a rafforzare i legami di fraternità
che ci uniscono in una medesima fede.
Y. T.
« L’Arco di Tito ». L’oratore ha ricordato
che quello é un monumento che ricorda
un anno triste per la storia del popolo
d’Israele - la distruzione di Gerusalemme
dell’anno 70 - ma ricorda anche le verità
eterne di cui quel popolo é stato depositario e le parole eterne di Cristo che hanno compimento in ogni evento storico. 11
tempio fu saccheggiato, ma Dio non può
essere né vinto, nè saccheggiato : il Regno
dei Cieli nell’apparente declino- delle cose
belle si afferma con la sua potenza eterna.
Se il candeliere di Gerusalemme è scomparso, l’anima umana chiamala da Dio
arde di desiderio e si placa nell’amore di
Cristo. L’Arco di Tito è un monumento
profetico, è una pietra che grida specialmente quando gli uomini non sanno parlare. FILADELFO.
- (continua nel prossimo numero).
Torino
Culti del tempo di Quaresima:
Domenica 16 marzo — tempio di Corso
Vittorio ore 10,30 e 17,30: Pastore
Doti. Enrico Tron di Aosta.
Domenica 23 marzo — tempio di Corso
Oddone, ore 10,30: Pastore Dott. Carlo
Gay di Firenze — Tempio di Corso
Vittorio ore 17,30: Past. DoU. Carlo
Gay di Firenze.
Villar Penice
Il 28 febbraio u. s., nel nostro tempio
tutto fiorito come in tempo di festosa pri
mavera, sono state celebrate le nozze della nostra giovane sorella Bouissa Margherita del Teynaud con il sig. Poet Renato
Enrico dei Chabriols di Torre Pellice. La
cerimonia ricevette parUeolare solennità
per il fatto che i giovani sposi erano sul
punto di salpare per l’America del Sud..
« Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre nel paese
che io li mostrerò »... disse l’Eterno ad
Abramo e ripete talvolta oggi ancora ai nostri figli. E la partenza non può mai avvenire senza lacrime ma quel che importa
si è sempre che i nostri passi muovano nella direzione indicata dal nostro Dio.
Nel pomeriggio, a Torre, in mezzo ad
una folla di parenti proseguirono i festeggiamenti: buoni e sani, alla maniera valdese con canto di inni a Dio c con allegrez
za serena...
Auguri ancora fraterni e cordiali.
Quest’anno le dipartenze non si dan Ire
gua
Sabato 23 partenza da Torre Pellice nelle ore antelucane. Viaggiatori alquanto insonnoliti malgrado l’eccitazione della prima tappa del giro...
Traversata dei Colli del Sestrière c del
Monginevro, rapide soste a Gap, Avignone ecc... il minimo indispensabile per un
po’ di riposo e di cibo e finalmente alle
17, puntuali come un orologio, arrivo a
Marsiglia. Prime festose accoglienze e alla
sera il concerto di musica sacra nel Tempio centrale della Città. Ottima serata, buon
pubblico, cortesissimo, e, malgrado la slanéhezza del viaggio, buona esecuzione del
programma. La sera accolti qua e là nelle
famiglie degli amici e dei parenti i Torresi hanno potuto rendersi conto delle esimie capacità ospitali dei Marsigliesi.
Domenica é stata la gran giornata della
visita. Al mattino Culto, presieduto dal
Pastore Ayassot, e accompagnato da due
canti della Corale. Tempio gremito... i
Valdesi di Marsiglia sono saltati fuori, come per incanto un po’ da ogni dove al richiamo della voce della piccola Patria e i
protestanti di Marsiglia hanno dato in mas•sa una entusiastica adesione alla manifcsla
Da Filadelfia è giunta notizia della morte di Marcello Glandel marito della nostra
cara sorella Susanna Allio del Teynaud
avvenuta dopo lunga malattia.
Recentemente era partito dal Villar p
un soggiorno di qualche mese a Ne-w Tori
il nostro fratello Umberto Allio di anni 72.
Ma non vi restò che undici giorni poiché
improvvisa ed inattesa gli giunse la chiamata da Alto.
Mancano ancora i dettagli della sua dipartenza perchè i telegrammi non possono
recare < he brevi comunicazioni, ma tanto
basta perchè i suoi figli sappiano che non
potranno più abbracciarlo su questa terra
e noi, che abbiamo perduto un nobile e
caro Amico al quale molte volte abbiam
richiesto aiuto per questo o quella attività
ecclesiastica e che sempre ci ha risposto
con bontà e con entusiasmo.
Un’altra dipartenza quasi improvvisa è
stata quella di Gönnet Giovanni Luigi di
72 anni di Fienminuto deceduto il 6 marzo
a 15 mesi di distanza dalla sua compagna
Anna ed a 12 mesi dal suo fratello Stefano,
Molti conoscenti ed amici circondarono i
figlioli in lutto e dissero loro con quanta
simpatia fraterna i credenti sanno vrnirsi
nell’ora della prova.
Sulle varie famiglie afflitte da questi
lutti invochiamo da Dio le sue celesti he
nedìzioni e consolazioni.
ROMA
Dopo il Culto il pranzo commemorativo
con oltre 120 partecipanti tra cui i Pastori
della Città, un Console Italiano in rappresentanza ufficiale del Consolato Italiano di
Marsiglia e... naturalmente, molta allegria
e vari discorsi di circostanza.
Nel pomeriggio, con una sala più i-he
gremita di gente, il Concetto di canti popolari e folklorislici ha un successo dei
più lusinghieri ed i numeri del programma si succedono applauditi dopo breve presentazione del pastore Ayassot.
La sera una cena in comune raccoglie un
numero ancor più grande di convitati di
quanti non ne avesse raccolti il pranzo ed
una aerata organizzala dai Marsigliesi concede ai Torresi alcune ore di svago c di
riposo trasformandoli, questa volta, in spettatori di una bella recita, magistralmente
interpretata, e di alcune riuscitissime scenette di piccante spirito marsigliese.
Il Lunedi era destinato allo svago turistico, da cui non fu disgiunta una nota di
commossa rievocazione storica al Castello
di IF nel golfo di Marsiglia ove il Pastore
Meyer ricordò i Valdesi che nello storico
luogo furono imprigionati e condannati alle galere, alla fine del 17.mo secolo.
■Una visita nella Città al pomeriggio coronò la giornata nella quale un pranzo in
VENDONSI
In Luserna S. Giovanni a
200 mi. sfazione ferroviaria
negozio e alloggi 3-4 vani, bagno, canfine, garage
comodità moderne, Impresa geom. GardioI R. - Pinerolo - Via Fiume, 6 - telefo2177.
no
Direzione; Via dei Mille, 1 -Pinerolo
Telefono 2009
Amministrazione: Claudiana - Torre
Pellice
C. C. Postale 2-17557 della Libreria
Claudiana -— Torre Pellice
Dir. Resp. Ermanno Roslan
Autorizzazione Decreto 27 ■ XI - 1950
Tribunale di Pinerolo
Tip. Subalpina,s.^p. a, - Torre Pelliee
IL marito Luigi e la figlia Fiorentine, profondamente commossi e riconoscenti per le
grandi dimostrazioni di affetto e di simpatia, ringraziano di vivo cuore tutte le persone che, con scritti, con fiori o con la
presenza al funerale, si unirono all’immenso
dolore per la dipartita delia loro amata
Moglie e Mamma *
Margherita Arnoulet
nata Jourdan
In particolare rin^azmmo i parenti tutti, il Dottor Gardiól, il Pastore Sig. Ayas^
sot, la Sig.na Jervis, le famiglie Cougn,
Léger e Griglio, gli amici che furono di
sì confortevole aiuto, nella triste circostanzaTorre Pellice js febbraio 1952.
Nel suo 85» anno di età il Signore ha chiamato e se
Maddalena Bertin
vedova Bertalot
Addolorati ma fidenti nelle promesse del
Signore ne danno il mesto annunzio la figlia Margherita coi nipoti, il genero, il cognato, i cugini ed i parenti tutti.
La famiglia ringrazia quanti hanno preso parte al suo dolore e si sono prestati
per la loro cara Estinta.
Beati i morti che muoiono nel Signore: sì certo dice lo Spirito; affinchè si riposino delle loro fatiche c
le loro opere li seguitano.
Apocalisse 19: 19.
La Ruà, Luserna S. Giovanni, 1 marzo 1952
Dichiarazione di morte
presunta
Il Tribunale di Pinerolo con sentenza 8
Febbraio 1952 dichiara presunta alle ore
24 del 12 Marzo 1941 in Buenos Ayres la
morte di MORERO LUCIA fu Giuseppe
nata a Torre Pellice il 16 Novembre 1892
Avv. Vincenzo Giochino.
[eiitiD l'imM di [Hlluia
AVVISI ECONOMICI
Il Centro Evangelico di Cultura di Roma ha ripreso le sue attività, con il sabato
2 febbraio. 11 nuovo Consiglio direttivo
che ha per presidente il Pastore Mario
.Sbaffi si è messo all’opera, desideroso solo di continuare con ledellà il lavoro fin
(lui compiuto.
11 programma del mese di febbraio era
ricco e vario e ne diamo qui un compendioso riassunto.
11 Prof. Valdo Vinay ba parlalo su u La
politica di Pio NI e Pio XII nel giudizio
di Ernesto Buonaiuti ». 11 Buonaiuti fa
una diagnosi severa della Chiesa romana dei
nostri tempi, scorgendo in lutti i suoi
istituti i segni di una decrepitezza spiri
tuale e di un conseguente esaurimento del
suo ciclo storico e della sua funzione nel
mondo, pur attendendo una palingenesi
nella Chiesa spirituale che da Gioacchino
da Flore aveva imparato a sperare. Il Buonaiuli giudica l’azione dei due ultimi pon
telici considerando come la Curia nel nostro tempo ha affrontato la questione sociale con spirito conservatore inadeguato
all’ora pre.sente, come ha svolto la sua
polìtica concordataria con gli Stali totalitari neopagani imbavagliando sè stessa,
come ha cercato di difendere la sua neutralità colpevole durante il secondo conflitto mondiale, mancando alla sua missione profetica.
# ili
11 23 febbraio il pastore Mariano Moresclvin'i ha tenuto una ciVifefenza su
PER FAMIGLIA svizzera Neuchàlel cercasi donna dai 20-30 anni, capacità lavoro,
coscienziosa, fedele, per lavori di casa e
due bambini. Rivolgersi Pastore Rostan.
Pinerolo.
CERCA.Sl per servizi in piccolo orfanotro
fio ragazzi svizzero giovanella valdese disposta lavoro di casa. Rivolgersi al Pas!.
Rostan, Pinerolo.
VITI «MERICAHE PIANTE FRUTTIFERE
OSCAR CODINO - Pinerolo |
Merce Perfetta ■ Garanzia assoluta
ORECCHI
NASO - GOLA
Doti. DANIELE ROCHAT
rice ve in Torre Pellice viale
Fuhrman 1 (presso Dr, GardioI)
il venerdì*
dalle ore IO alle 12.
a Torino riceve gli altrigiorni,
dalle ore 14,30 alle 16 in via
Bertkollet, 36 ( OspedaleEvan^
gelico).
Dino inzzeno
— Ottimi prezzi per sposi
— Orologi di tutte le mareke
— Oggetti da regalo
Riparazioni e vendite rateali
/
Via C. Lequio, 2 — PINEROLO
Comunicato HOOVER
Abbiamo il piacere di comunicare che h stata iniziala
la vendita della famosa
Lavatrice elettrica HOOVER
e di tutti gli apparecchi HO OVER (lucidatrici, aspirapolvere, battitapfieto) con rate da 6-9-12 mesi,
Informazioni piii dettagliate presso il
Concessionario per la Valle del Pellice
Ditta PELLENC ROBERTO
Torre Pellice Tel. 2-12
. Frigoriferi originali SIEMENS - SHUCHERT
Impianti e materiali elettrici - Radiofonia - Nuovo ed attrezzato laboratorio per le riparazioni di qualsiasi tipo di apparecchi radio
RIPARAZIONI TECNICAMENTE CONTROLLATE
E GARANTITE
Macchine da cucire di primarie case garantite per 25 am
a prezzi incredibilmente ribassati
OROLOGERIA
OREFICERIA
Le migliori case svizzere - Riparazioni accuratissime
PINEROLO
Giuseppe Chiapperò, 8
(già Via Carlo Alberto)
Massima garanzia -
come su misura
Nel più vasto assortimento - Solo con tessuti scelti
Lavorazione speciale artigiana
Prezzi inferiori alla concorrenza - Visitateci !!!
Sartoria CAFFARO - Via Duomo - Pinerolo - Tel. 20.69
( z s
f 1 . muq 1C
mino
Concess. RADIO MINERVA
PEROSA ARGENTINA
Via Roma, 8
S. GERMANO CHISONE
Via Prà grò, 6
Apparecchi radio delle migliori marche
Pagamento rateale - Cambi - Riparazioni
Prezzi convenienti !