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Torre Pèllice, 5 J^JÌen94(KXVHl
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Riguardate alia roccia onde foste tagiìati !
(Isaia LI, 1)
S«e€t9manailc» cI«s4Ìììb:''Cr.l«i«»sca Vaild
ABBONAMENTI
Italia e Impero .... Anno L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie del Primo Distretto . » » 12 — » » 7
Estero . . . . . » »25 — » »15
1-^ “
Nulla sia più forte della vostra fede!
(Giana vello)
DlreUor* i Prof. GINp COSTABEL
A M MINI S.T R A ZIO N E: Via Carlo Alberto, 1 bis - Tobse Pìiucb
REDAZIONE; Via Arnaud, 27 - ToRRB Pkli.ice •
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
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IChe mi manca ancora?
6 S. Matteo XIX, 20.
Un giovane aveva avuto una visione
splendente, la visione di una vita forte
B pura, tutta spesa al servizio del suo
: Dio, della sua Patria, e della sua reli■ _ gione. La visione non era di ieri; per
'5^'molti anni l’aveva gelosamente custodita
]7*nel cuore, aveva cercato di innalzarsi
^ verso di essa, eppure un segreto tormentò
'’■ continuava ad agitarlo. La visione era
sempre presente, ma quando stendeva
7 )e mani, eccola allontanarsi, nè per
quanti sforzi facesse, riusciva a raggiun
|£ gerla, «Cosa dovrò dunque fare per
i
’’avere la vita eterna?* Tale fu la do
manda ansiosa con cui un giorno decise
'«i. .di rivolgersi a Gesù. La risposta invero
non lo soddisfece. ‘Tu sai i comanda^•menti... • Ma il giovane non lo lasciò
'finire : «Tutte queste cose le ho osserife„>vate fin dalla mia giovinezza ; che mi
manca ancora ? ».
Che mi manca ancora ? • Chissà se
^j^.'zioni i catecumeni si sono presentati
davanti ai Concistori per ottenere quello
ì.:\
^/fra quelle centinaia di Catecumeni che
^ -durarrte la Setti maua. Sarrta s&no - stati i
« confermati » nelle nostre Valli, qualcuno
^ non si sarà rivolto questa domanda? E
quali sono i sentimenti che l’hanno in^ spirata ?
Molti, senza dubbio» considerano liff -'
pi;,,« prima comunione» come la meta della
loro istruzione religiosa. Bambini, hanno
ricevuto il segno del battesimo, il segno
P della loro predestinazione ; poi hanno següito la trafila ecclesiastica delle Scuole
Domenicali e dei corsi di Catechismo.
Adesso hanno, le giovani 15 anni, i giovani 16, da compiersi entro l’anno solare... Dunque « che mi manca ancora ? »
V E in base a queste evidenti constata
>r che nessuno potrebbe loro negare, quello
T'che argutamente G. Bertin definiva in
À- ijuesfo giornale « il diploma dell’indipenilenza e della maturità ».
Ma nessuna cerimonia, per quanto
solenne, nessuna iscrizione ufficiale nei
,’vf registri delle nostre Chiese, potrà nascon^ àerci la realtà, ed è che qualcosa manca
Nel caso del giovane ricco quel che
mancava era un amore caldo e generoso
^4 per Dio, quell’amore che gli avrebbe
inspirato la lieta rinunzia al mondo, per
lui rappresentato dalle sue vaste possessioni.
Per voi, cari giovani, quello che vi
^ manca ancora è innanzi tutto di sentire
g, Che vi manca qualcosa. Oltre all’istruP zione religiosa, oltre ai 15 o 16 anni,
^ oltre alla Bibbia che il Pastore vi ha
^ messo nelle mani, probabilmente vi
^ manca ancora il sentimento del vostro
peccato, e sopratutto vi manca un pro*Ì' fondo amore per il Signore.
I^'ì « Ma cosa volete pretendere da questi
ragazzi, che sono appena all’inizio della
^7 loro esperienza ? » Cosi si ode spesso
,4 ripetere da quelli che al di sopra di
f-‘tutto temono di veder rimuovere le acque tranquille della tradizione.
• A questa obiezione io penso al Signor
'V’Oesù dodicenne, che nel Tempio di Gefusalemme «doveva» occuparsi delle
, cose del Padre suo ; penso al bambino
Samuele e alla sua risposta : « Parla, Signore, il tuo servo ascolta». E penso
■ anche che fra tutti quei catecumeni confermati ve ne saranno pure alcuni che
avranno sentito l’insufficienza della loro
esperienza religiosa.
A loro il Signore dice : « Va, vendi
tutto quello che hai - rinunzia ai tuoi
ideali mondani, alla tua leggerezza, al
tuo peccato ; poi vieni e seguimi ».
Udendo questa voce, alcuni, forse
molti, se ne andranno più o meno tristi,
criticando la Chiesa che è divenuta cosi
stretta di idee, cosi intollerante, e non
comprende che si è giovani una volta
sola.
Ma qualche altro certamente sentirà la
potenza dell’appeilo, e in questi giorni
in cui mediterete sulle promesse pronunziate, in qualcuno di voi maturerà il desiderio di una consacrazione più grande,
di una vita interamente spesa al servizio del Signore, e nel vostro cuore comincerà a delinearsi la vocazione del
ministro di Dio, o della diaconessa, o
del testimone la cui preoccupazione sarà
una sola; quella di essere assolutamente
fedele. R. N.
SETTIMANA DI RINDNZIA
(4> List«)
Chiesa di Taranto (l** vers.) L. 700,—
Brindisi
Grottaglie
• Latiano
3 Villar Penice
! Cerignola
Orsara
'Corato
Bari
Messina (2® versaniehto)
Reggio (2® versamento)
Riesi (1® versamento)
Vittoria (2® versamento)
Palermo
Torre Pellice
Milano (2® versamento)
. 333,—
105,—
111,.1900,—
350,—
260,—
300,
700,
360,—
» 200,—
» 734,—
* 164,85
» 1055,—
» 4060,—
» 4800,95
Roma, Via IV Nov. (2° v.) » 1915,
Cponaca
CHICAGO, 11 XVII in quella città ebbe
carattere quasi unicamente sociale per 11
fatto che nessun pastore valdese potè
portarvisi. Però, prima dell’agape, che
ebbe luogo sotto al tetto degli sposi
Alberto e Maria Peyrot la sera del 17
stesso, il fratello Enrico Grill, Sr., ricordò
il Significato della festa, comunicò un
messaggio scritto del pastore valdese di
New-York e innalzò a Dio una preghiera.
Fu da tutti notato il vuoto lasciato dalla
dipartenza del pastore emerito Filippo
Grilli che in tale ricorrenza era sempre
felice di unirsi ai « suoi » e dir loro quel
che gli dettava il cuore.
Questo sappiamo in parte da Enrico
Grill, Jr., che ci ha mandati per le Istituzioni Ospitaliere Valdesi e qual prodotto della colletta fatta al XVII, dollari
27,50. Diciamo « colletta » perchè le
sottoscrizioni individuali per le suddette
istituzioni saranno sollecitate più in là.
G. da N. Y.
LUSERNA SAN GIOVANNI. Domenica dopo pranzo, 31 Marzo, ha avuto
luogo il funerale del sig. Paolo Frache,
deceduto ai Lantaret in età di 88 anni.
Ai figli, al fratello, a tutti i parenti rinnoviamo l’espressione della nostra profonda simpatia.
— Da Cannes è giunta inattesa e perciò tanto più dolorosa la notizia della
dipartita della sig.ra Adelfina Serre nata
Bertin, deceduta dopo breve malattia, il
23 Marzo scorso, all’età di anni 50. A
tutti coloro che sono provati da questo
lutto ed in modo speciale al sig. Luigi
Bertin, cui non è stato possibile nè di
rivedere la sua sorella nè di assistere ai
funerali celebratisi il giorno 25, inviamo
le nostre commosse sentite condoglianze.
NEW-YORK. La Domenica 25 Febbraio, nell’assenza del nostro Pastore, il
pulpito in Chiesa nostra fu occupato dal
giovane psichiatra, nostro correligionario,
dott. Jervis, come fece in questi ultimi anni
in simile occasione. Della qual cosa la
nostrai^Congregazione gli è sinceramente
grataT'
— Un affettuoso messaggio per il XVII
da parte deH’Unione Valdese di Marsiglia e a mezzo del nostro fedele amico
Henri Peyran, ci è giunto dieci giorni
dopo la data opportuna. Ringraziamo»
ciononostante, vivamente i nostri cugini
di Francia del gentil pensiero, specie in
questi tempi di generale sconvolgimento.
Noi di New-York, temendo ritardi o
disguidi postali, non mandammo loro
neppure un rigo per l’occasione; ma...
cercheremo di far meglio in avvenire.
PERRERO-MANIGLIA. La Domenica
delle Palme sei catecumeni sono stati
ammessi alla Confermazione. Essi sono :
Giaichecco Alma (Saretto), Peyran Rina
(Lorenzo), Ferrerò Eli (Pumarat), Gelato
Serafino (Pumarat), Poet Alberto e Poet
Oreste (Grangette).
— Sono stati presentati al Santo Battesimo i seguenti bambini : Ferrerò Rina
(Grangette) di Augusto e di Genre Alina ;
Tosetti Marisa (Traverse) di Francesco
e di Balma Lidia ; e Poet Renato (Cloutes) di Poet Emma.
— Il 30 Marzo è stato celebrato il
matrimonio di Bertalot Enrico {Y‘romo\\o)
e di Poet Alma (Grangette). Non soltanto
i numerosi invitati hanno partecipato
alla gioia degli sposi, ma tutta la Chiesa,
poiché Alma Poet è molto stimata per
l’attività grande esplicata in seno alla
nostra comunità. Auguriamo agli sposi
una vita benedetta 1
PRAROSTINO. La Domenica delle
Palme, abbiamo avuto la gioia di ricevere, quali nuovi membri di Chiesa, i 20
catecumeni che avevano terminato il
triennio di istruzione.
— Il culto del Venerdì Santo è stato
poco frequentato, mentre quello serale
del Giovedì, con celebrazione della Santa
Cena, raggruppò buona parte della nostra
gioventù. La Domenica di Pasqua, assemblea imponente che ci fa sentire la po
vertà della frequentazione dei culti nelle
Domeniche ordinarie. La nostra Corale
è sempre presente nelle grandi occasioni
con l’esecuzione di cori speciali.
— Ringraziamo il pastore sigi A. Deodato che, il 31 Marzo, ha presieduto la
Scuola Domenicale e il culto.
— L’Unjone Giovanile ha terminato
le sue attività il 28 Marzo con una riunione speciale alla quale sono stati invitati i giovani e le giovanette recentemente confermati.
— Battesimi amministrati nel corso
del mese di Marzo: Forneron Erminia t
Giulia di Luigi ; Rostan Clemente Gioacchino di Giov. Giacomo ; Paschetto
Franca di Guido e Godino Edoardo di
Filippo.
— Matrimonio. Rivoir Rinaldo e
Monnet Pierina Elvira, il 10 Marzo.
Imploriamo da Dio ogni benedizione
su questa nuova famiglia.
— Funerali. Barn/ Alessandro di 73
anni, deceduto l’il Marzo a Prapistun.
Originario da Massello, si è spento improvvisamente senza grandi sofferenze.
Forneron Francesco di anni 81, deceduto
il 21 Marzo alla Ruà. .Uomo affezionato
alla Chiesa, fu per parecchi anni membro del Concistoro. Era-infermo da alcuni .anni e riceveva sempre con gioia
le .visite del .Pastore. -ì —.. ..
Alle famiglie provate dal lutto, rinno-^'
viamo l’espressione della nostra simpatia.
RODORETTO. Una schietta e profonda, spiritualità ha caratterizzato i culti
delia Settimana Santa. Tanto il Venerdì
quanto la Dqpttenica di Pasqua, il messaggio sulla mone e sulla risurrezione di Cristo, è stato annunziato ad assemblee imponenti, per il numero. Il giorno del Venerdì Santo, ebbe luogo la solenne cerir
monia della Confermazione dei catecumeni ; essi sono: Balme Enrico, Genre
Susanna, Meytre Ettore, Pascal Giuliano,
Pons Alberto e Tron Nello. Iddio aiuti
questi giovani a mantenere le promesse
fatte. A Pasqua, il nostro tempio era
letteralmente gremito, un buon numero
di fedeli si è avvicinato alla Mensa del
Signore.
— Il pastore di P’errero, dott. Oreste
Peyronel ci ha fatto una gradita visita^
Egli è stato in mezzo a noi nei giorni
27, 28 e 29 Marzo ed ha presieduto tre
'riunioni. Gli rinnoviamo i nostri sentiti
ringraziamenti per i suoiàrdenti messaggi.
— Il 9 Marzo, abbiamo accompagnato
al campo del riposo, Balme Margherita,
delle Coste, all’età di 76 anni. Essa
nacque a S. Peyre (Cuneo) da una famiglia cattolica, abbracciò la nostra religione
quando venne sposa a Paolo Balme, che
fu per diversi anni anziano della nostra
Chiesa. Sulla famiglia afflitta, invochiamo
la benedizione di Dio.
— La Domenica di Pasqua, è stato
amministrato il Battesimo a BouvierMarta
di Michele e di Tron Ernestina, delle
Fontane. Il Signore protegga e guidi
nelle sue vie questo piccolo agnello.
RORA’. Abbiamo avutoli piacere di
avere due delle nostre riunioni settimanali presiedute da ospiti di passaggio.
La prima a Mourcious dove lo scrittore
evangelico Jacopo Lpmbardini ha pronunziato una bella conferenza su Giosuè
Gianavello ed in un secondo tempo, ter
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Ai giovani delle. Valli Valdesi
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« S'amor fraterno 'continui fra, voi *.
'■ €br. 13, 1.
-i Quando, a Pinerolo, dopo dodici giorni
di> permanenza" fra voi, nelle vostre
Unioni, stavo riprendendo il treno'per
Firenze, guardando i nostri monti avevo
in cuore la preghiera evangelica : » l’amor'
fraterno continui fra voi » ! Sì, l’amor
fraterno continui fra voi, miei giovani
fratelli delle Valli f
Questo amore che non è umano ma
di Dio e dono di Dio alia comunità cristiana e che in noi assume l’aspetto ed
il nome di amor fraterno, l’ho ritrovato
alle vostre adunanze ed è divenuto
l’orecchio con cui voi avete ricevuto il
mio messaggio e la bocca colla quale ve
l’ho recato. Assai spesso non ci si conosceva, ma pure si era come ben co-nosciuti in Cristo, per il quale anche
l’amore nostro non era finzione ina realtà.
Che cosa sarebbero stati quei raduni
senza amor fraterno ? Che valore avrebbe
avuto la stessa predicazione se non accompagnata da tale amore ? ’
Se la gioia di rivedere amici e'colleghi è sempre grande, non minore è quella
di conoscere fratelli finora mai visti, ma
ugualmente amati secondo l’esperienza
antica che faceva dire anche all’osservatore estraneo : « si amano vicendevolmente quasi prima d’essersi conosciuti ».
Cosi, ,ora, tornato alla mia comunità
e ringraziandovi tutti deiraccoglienza affettuosa^ non mi resta se non desiderare
che quell’amor fraterno che è il segno
distintivo della chiesa cristiana, delle vostre chiese, continui ita voi, regni incontrastato nelle vostre’ adunanze, vi con
f", ':-Ì ■ ■ ■ ■
duca nella^vita, rivesta e^sia l’anima
delle vostre azioni. Come esso ci ha uniti
in quelle brevi riunioni, cosi nutra e
rafforzi la nostra fratellanza,'ci sostenga
nella comune missione, ci conforli nelle
difficoltà, ci rallegri nella speranza. Sia
il segno vivo e palpitante ohe il Signore
regna fra noi 1 Tullio Vinay.
il liai'm
La chiesa, secondo la nota e significativa immagine di S. Paolo, è un corpo
di cui Cristo è il capo. In questo corpo
vi son varie membra, ognuna delle quali
ha le sue funzioni ed i suoi compiti.
L’apostolo elenca anche molti dei doni
che contraddistinguono le varie membra:
sono veramente molti e diversi se pur
uniti e collegati fra loro. Ho spesso pensato che runione giovanile, costituita
da un elemento vigoroso e pronto, abbia, nella chiesa di cui fa parte, una posizione analoga a quella del braccio rispetto al corpo. Pur ricordandoci della
cautela che bisogna usare con simili pa
ragoni, esaminiamo|un po’, sotto questo
aspetto,^ la posizione* dell’unione nei riguardi della chiesa tutta.
Il braccio dipende dal capo. Il capo è
Cristo. La sua volontà dev’essere la sola
a regnare nell’unione, come, del resto,
nella chiesa. L’unione tutta deve dipendere prima di tutto da lui per cercare
lui in ogni sua azione ed in ogni suo
servigio. E’ facile che fra giovani sorgano delle ambizioni o dei personalismi,
ma essi tendono a mettere innanzi noi
stessi 0 gli altri, non già Cristo. Ogni
volta che noi, membri di unione giovanile, cerchiamo il nostro tornaconto o
quello di qualche persona a noi più
simpatica ricordiamoci che così siamo
un braccio che non vuol obbedire al
capo e vuol far il comodo suo. Braccio
ribelle e pazzo, braccio malato che soffre e fa soffrire tutto il corpo e, non seguendo i consigli del capo, va alla sua
rovina. Il capo è per comandare le membra, le membra per obbedire. .
IL braccio non è separato dal corpo.
L’attività della unione deve essere collegata, anzi coordinata con quella di
tutta la chiesa. Nell’ordinamento delle
attività ecclesiastiche deve rientrare la
sua attività, nella vita della chiesa, non
fuori nè accanto, la sua vita. Perciò
molto saggiamente dispone il Regolamento della F.U.V. quando dice che
l’unione giovanile dipende dal consiglio
di chiesa, al quale spetta la direzione
minata la riunioncj ha raccontato con parole efficacissime, la sua conversionet Al
Centro il Ten. Osvaldo Goisson di Torre
Pollice tenne uno studio molto interessante sui Valdesi di Calabria.
- — Aspettiamo ora la visita del sig.
Enrico Margiunti di Torre Pellice che
visiterà le nostre ?Unioni,^ delegato dal
Comitato di Gruppo F. U. ¥. delle Valli
Valdesi.
— L’ammissione dei catecumeni è stata
rinviata alla Domenica 5 Maggio vigilia
di Pentecoste. Frattanto le lezioni dei tre
corsi continueranno regolarmente.
—Le riunioni quartierali ài Mourcious,
Centro, _Rumer, e Rounc, continueranno ad aver luogo fino a Pentecoste
e vi studieremo gli ultimi capitoli del
libro dell’Apocalisse.
SAN GERMANO CHISONE. E’ stata
richiamata dal Signore, nel suo 80“ anno
di età, il 22 Marzo, dopo alcuni mesi
d’infermità, Anna Scheller, dell’Asilo dei
Vecchi, simpaticamente conosciuta nel
nostro ambiente.
— Sono stati presentati al Santo Battesimo : M 24 Marzo, Avondet Fausta di
Enrico e di Comba Ines ; il 31 Marzo,
Baret 'Olga di Giovanni e di Costabel
Emilia. Alle care bambine, ai loro genitori e rispettive famiglie auguriamo abbondanti benedizioni celesti !
— Sarà fra .poco distribuito in parrocchia il Resoconto delle offerte per l’Organo. Vorremmo inviarlo a tutti gli amici
lontani che hanno versato una contribuzione, ma non di tutti abbiamo l’indirizzo.
Preghiamo perciò le famiglie della parrocchia dì inviarne una copia ai loro
parenti lontani che si sono interessati a
questa lodevole iniziativa.
A quanti ci hanno chiesto se la spesa
era stata coperta, dobbiamo purtroppo
rispondere che vi è ancora posto per
molti doni prò OrganOi
— Non tutti i Valdesi della parrocchia
hanno approfittato dei ' numerosi Culti
della Settimana Santa e di Pasqua. E
Saremmo tentati di considerare fallito il
tentativo di dare a tutti la possibilità di
celebrare cristianamente la Passione e la
Risurrezione del Signore e trarne motivo
di tristezza e di scoraggiamento. Ma
l’Apostolo ci ricorda che la nostra fatica
« nel Signore » non è vana. Infatti, abbiamo veduto ai culto di Santa Cena del
Giovedì sera, così raccolto ed edificante,
molti fedeli che non avrebbero potuto
partecipare al culto del Venerdì Santo,
ed alcuni altri al culto della sera di Pasqua impediti di venire al cultOj,solenne
della mattina.
Il Giovedì sera, ad esempio, s’è avvicinato alia Mensa del Signore un gruppo
di persone che rappresentavano quasi
tutta la popolazione di un piccolo villaggio dì un quartiere lontano.
Sono queste delle soddisfazioni che
non consolano — è inamissibile che dei
cristiani bene in gamba trascorrano la
Settimana Santa senza andare in chiesa
— ma rendono sopportabile, le amarezze
del ministerio pastorale.
— Domenica prossima 7 Aprile, nel
tempio, alle ore avrà luogo una conferenza con proiezioni luminose sulle
* Catacombe di Poma*. Seguiranno delle
vedute su alcune belle chiese protestanti
svizzere. ' ' . G. B.
TORRE PELLICE. Una simpatica festicciuola ha avuto luogo nel pomeriggio
di Doméììiìca Scorsa in onore delle cafecumene cbnfefinatè e ammesse alla prima
comunione a PaSquà. Come gli anni
scorsi è all’Unione delie Madri che si
deve questa gentile iniziativa per la cui
realizzazione essa può contare nella collaborazione delle giovani dell’Unione
Cristiana. L’Aula Magna del Collegio era
piena di pubblico fémminile venuto da
tutti i quartieri della parrocchia quando
si iniziò il programma ben nutrito e vario
che le giovani unioniste avevano preparato. La sig.ra Ida Jalla rivolse buone
ed appropriate parole alle mamme ed
alle giovanotte che non le dimenticheranno; aggiunse brevi esortazioni la sig.ra
Maghit Lecomte. Con una eccellente tazza
di tè con brioches offerto dalle mamme
terminò la ben riuscita festa.
— L’annunciato film riproducente le
principali celebrazioni del 5“ cinquantenario del Glorioso Rimpatrio attirò un
pubblico talmente numeroso come raramente si è visto nell’Aula Magna, la
quale era letteralmente Strapiena. E l’aspettativa non fu delusa. Passarono successivamente sullo schermo i vari mo
menti della giornata della Balziglia, poi
la Domenica celebrativa a Torre Pellice
con l’inaugurazione della Sala Sinodale
rimessa a nuovo, del Museo Valdese.
In un secondo tempo rivedemmo i
campisti della F. U. V. nelle loro visite
a Rorà, al Ciabas, a-San Lorenzo,
i Poi fummo trasportati a Forano, a
‘Roma, a Napoli in mezzo ai nostri correligionari.
Infine assistemmo all’inaugurazione
del nuovo tempio dì Messina.
Gli applausi del pubblico hanno detto
al pastore sig. Guido Comba quanto
fosse stato interessante la serata ch’egli
volle procurarci e ancora qui lo vogliamo
, ringraziare.
VILLASECCA. Nella scuola dell’Albarea, il 17 Marzo, è stata battezzata
Micol Elsa Luigia di Cesare e di Calcasio
Enrìchetta.
— Il 21 Marzo, è deceduta alle Peyronne di Bovile, la bambina Costantino
E/sa dUQiov. Pietro e di Ribet Caterina,
di anni 4. Ai genitori afflitti vada ancora
l’espressione della nostra profonda simpatia. ..
— Il Venerdì Santo sono stati ammessi
in Chiesa 14 catecumeni.
— Domenica prossima D. v,, avremo
la visita di alcuni membri della Pra del
Torno i quali oltre alla Scuola Domenicale ed al culto principale presiederanno
le seguenti riunioni : Chiotti, Albarea,
Bovile, Combagarino, Linsardo. Le collette che saranno fatte andranno in favore
delle Missioni.
VILLAR PELLICE. Dipartenza. Sabato 30 Marzo, Iddio ha richiamato a
Sè, dopo breve malattia, in età di
65 anni, la signora Susanna Isner nata
Michelin-Salomon, del Teynaud. Il giorno
seguente un lungo corteo dì parenti,
amici e béheîicâti della nostra generosa
sorella ne hanno accompagnalo la spoglia mortale all’ultimo riposo.
Al marito, che si trova attualmente a
Nuova York, ai parenti e particolarmente
all’affezionato nipote Pietro e famiglia
rinnoviamo l’espressione della nostra cristiana simpatia. j.
della comunità tutta e quindi anche del-|
l’unione. Se il braccio si separa dal'j
corpo non può aver vita, e cosi l’unioneì
se avesse una vita indipendente non por
trebbe prosperare ma, come si è vistoj
più volte, dopo-un certo periodo di entusiasmo finirebbe con disgregarsi e corij
sperdersi. Nella chiesa, invece, organi»
smo che vive, essa ha la sua vita e lai
forza della sua attività dalla Parola che^
vi vien predicata.
Il braccio é la parte più attiva deh
corpo. Così deve essere l’unione nellat?
chiesa. Vi sono dei servizi che non sld
possono richiedere alle persone anziane^
e neppure ai fanciulli, mentre i giovani
li possono fare facilmente e senza tanta'!
pena. I giovani inoltre hanno delle ne-’
cessità che altri non hanno : più da imparare, più da discutere, più bisogno di;|
affetto, di comunione reciproca. CosLS
l’unione deve essere pronta ad ogni ser-:
vizio, sia per sè come per tutta la chiesa^»;
dato che anche ha più possibilità e ne«^
cessità di farlo. E ciò ci conduce ad*
un’ultima considerazione.
Il braccio non lavora solo per sè ma’!
per tutto il corpo. Una caratteristica delle^
nostre unioni deve essere, appunto, quella||
del servizio a tutta la chiesa, oltreché?^
per sè stesse. Quando una unione avrà^
lavorato sia pur bene per sè, avrà fattoi
sempre poca cosa se non ha dato i suoi |j|
servizi alla chiesa. A chi si rivolgeranno
gli anziani per tante piccole o grandi
necessità, che sempre ci sono in ogni:5|
chiesa, se i giovani che han braccia forti»
e cuore ardito non voglion fare ? se essljfl
voglion pensare solo a loro stessi, alla w
loro unione ? No, come in una famigliaci
il padre non lavora solo per conto prò-J
prio, nè il figliuolo lavora per conto
proprio, ma ognuno per sè e per gli al- *^.
tri, come in un corpo il braccio non fa*
solo per sè, ma anche per le altre'^M
tica
membra, le quali a lor volta gli sono,
utili, così l’unione, zelante braccio della
chiesa, deve lavorare per sè e per tutta
la comunità. ^
Ci dia Cristo, nostro Signore, e lo dia‘J
alle nostre unioni, una chiara visione
del nostro servizio ed un cuore nuovo:;
e fedele per poterlo compiere alla gloria^^
del Suo nome e per il bene delle nostre'^
chiese.
amico.
‘1
Convegno Giovanile F.U.Vl
dèlia Unioni Qlovanili Valdasl^
dal Gruppo Calabro-Siculo
Messina, 3 Marzo 1940.^^
Alle ore 15.30 precise il pastore Co-^
lucci, capogruppo F.U.V., apre la riu-^
nione del Convegno con la preghiera.,^
La nuova Sala di attività, che viené^
inaugurata, è letteralmente piena.
Sono presenti, oltre il Moderatore, fj
pastori Emilio Corsani, Guido Comba,,
Misda, Morèschihi, Castiglione, Bai ma, ^
Cielo, Colucci ed il pastore emerito sb
gnor Enrico Pons. Con viva gioia notiamo anche le signore Edina Comba,"
Laura Pons, Emma Castiglione, Lidia*
Balma e Elvira Colucci. E’ anche presente Suor L. Stallé, dell’Asilo per i.
Vecchi di Vittoria.
Numerosissimi sono i giovani venuti da J
Reggio Calabria, Catania, Palermo, Vit- J
toria, Caltanissetta, Patti, nonché i gio-j^
vani di Messina.
Il tema proposto allo studio è il se-,3
gufehte : « Giuro di vivere e di morire
per Te, Signore*.
La prima parte è svolta dal pastore'^
Balma,-Ja seconda dal signor Davide
Cielo. • ■
Dopo questi due studi prende la parola il pastore Moreschini, che parla,
sul tema : «// coraggio della crisi ».
I tre argomenti sono stati Seguiti da
tutti i presenti con vivissimo interesse.
II Convegno si è chiuso con il canto
del « Giuro di Sibaud ».
Un simpatico trattenimento è seguito:?
3
LVECO DEIUWU Hl-DKI
maggior
m
«esso è servito ad affratellare
mente i molti intervenuti.
Nell’intervallo tra gli studi ed il trattenimento, è stata scoperta una»-lapide
posta sulla parete laterale del Tempio
prospiciente il giardinetto, e così concepita:
Alla memoria
<lei Fratelli e delle Sorelle nel Signore
periti nel terremoto del 1908 :
La Chiesa Valdese
di Messina ^
3 Marzo 1940 A. D.
Indi sono stati offerti dei fasci di fiori
alle Signore dei Pastori, ed al Moderatore è stato presentato un ricordo di
■carattere prettamente siciliano.
La sera, alle ore 20, nella Sala delle
Attività, il pastore Guido Comba ha
proiettato il film * Campeggi della F.U.V.
.nelle Valli ed in altre località», proiezione che ha vivamente interessato i
moltissimi presenti,
Iddio ci dia ora la Sua forza ed il
Suo aiuto per poter compiere, con fe■deltà, il nostro compito.
Un presente.
«r
il leanza Giovanile Evangelica
- f.
è
Livorno, 10 Marzo 1940.
All’arrivo a Livorno, uri breve giro
**4
Ore
li
haK'
pi-”
i". .»
per la città, poi ecco la bella e ospitale,
cosa a noi sopra tutto gradita. Chiesa
Valdese che ci accoglie: nei cuori di
tutti noi, che nello stesso modo aspiriamo a una vita cristiana, animati tutti
■dalla stessa fede anche se apparteniamo
a diverse denominazioni, scende ora la
parola del pastore P. Bosio, tanto cara
ai giovani poiché essi conoscono la profonda fede che la detta, unita a un grande
amore per la gioventù evangelica, e un
magnifico coro offerto dalla Chiesa di
Livorno innalza le anime nostre verso
Dio in completia dedizione.
Ore 12.30 : i gruppi convenuti hanno un
* pranzo, in comune grande allegria
ed altrettanto affiatamento ognuno
può osservare alle tavole dove regna ben poca disciplina. Ma è questa unione di gioventù che dà gioia,
che lascia un gradito ricordo in tutti,
ricordo che ci servirà quando soli
dovremo affrontare le difficoltà della
vita.
14: il pastore di Livorno, dott. A.
Ribet, che ha organizzato tutto, posti siamo dire senza esagerare affatto,
perfettamente, chiama a raccolta i
giovani che, divisi in gruppi, visiteranno la città.
Ore 15: ritornano i gruppi nel chiaro
locale della Chiesa per le discussioni
del Convegno e risuonano i canti
mentre si aspettano gli ultimi partecipanti.
Viene nominato all’unanimità presidente del Convegno il pastore A. Ribet ;
vice-presidente il sig. R. Cavo, segretaria la sig.na A. Doria Tron. Dopo il saiuto e il benvenuto della Chiesa di Livorno, prende la parola il pastore Attilio Arias, che in una chiarissima esposizione ci parla della morale cristiana e
del suo valore e della sua differenza di
fronte alle varie morali esistenti, introducendo così l’argomento. In seguito
parla il pastore A. Ribet su un soggetto
molto interessante : Il problema dei sessi.
Questo studio fu seguito con molto interessamento poiché si può dire non esista giovane che non abbia affrontato praticamente il problema. Per l’assenza del
pastore B. Saccomanni, di cui viene letto
il telegramma di saluto, il terzo punto
viene trattato dal pastore P. Bosio e si
viene .a riaffermare la necessità di una
^alda vita morale per una vita vittoriosa
di fronte al male.
Prima di lasciare libera la discussione
ai giovani rivolge alcune parole ad essi
il pastore battista I. Rivera. Dopo di lui,
anzi in seguito ad una sua domanda, è
iniziata la discussione delle varie opinioni, che dimostrò come già ognuno si
fosse interessato di risolvere il problema
nella propria anima. Terminata la discussione sono invifati il pastore T. Vinay,
il pastore 1. Rivera, il pastore L. Vergnano a rivolgere un messaggio ai convenuti e con lé loro parole essi dimostrarono la reale esistenza della unione
spirituale di tutta la gioventù evangelica
italiana nella lotta continua per la vittoria dell’EvangelO nel mondo.
Viene fatto l’appello dei gruppi vaidesi, battisti e wesleyani presenti : sono
rappresentate Roma, Lucca, Cecina, Pisa,
Piombino, Barga, Firenze, Carrara, La
Spezia, Pontèdera. Il pastore A. Ribet
rivòlge il suo saluto a ogni gruppo e
per chiudere il Convegno il pastore P. Bosio invoca la benedizione celeste su tutti.
Ore 18 : la instancabile Congregazione
Livornese non vuol lasciar partire
i gruppi senza prima offrire una
tazza di té servita alla sede del
Circolo Svizzero, gentilmente concessa.
E certo non sarebbe giusto finire senza
ringraziare ancora la Congregazione di
Livorno per averci dato la possibilità di
unirci tutti in questo ‘Convegno, tanto
bene organizzàtb,'in'cùi ognuno ha ritemprato le proprie forze nella comunione dello Spirito é della fede.
Ornellà Vergnano.
La teria, la
e gai giovani
■Ci é pervenuta la lettera seguente, che
pubblichiamo.
Caro amico.
Ho letto col più vivo interesse, nell’ultima Pagina Giovanile dell’Ecò, l’articolo
di O. Bertin, « La terra, la macchina e
noi giovani ». ’ Il problema che tocca è
quanto mai vivo alle nostre Valli e merita di essere studiato con amore dalle
chiese e specialmente dalla parte più giovane di esse, dalle unioni giovanili.
La qualità' del nostro lavoro quotidiano, per quel che porta con sè (ambiente, durata del servizio, influenze varie) ha; oggi ‘specialmente, una enorme
importanza per la nostra vita spirituale
e per gli impedimenti che pone aila nostra fedeltà cristiana. Perciò la scelta
della via è cosa essenziale e, per noi
credenti, quella scelta non deve essere
■ detèrminata dal benessere di quaggiù :
esso rappresenta un soprappiù che può
essere preso come dono aggiunto, ma
non ricercato come primo e vero bene.
La scelta deve essere determinata dalla
fedeltà al Signore: se la nostra via ci
aiuterà ad essa, se ci faciliterà nella nostra tnissione cristiana. E’ comprensibile
che certe occupazioni attraggano assai
più d’altre meno redditizie e più faticose,
ma il servizio a Cristo non può esser
messo al Secondo posto !
Sarebbe ’bétiè che Varticolo fosse studiato e ben meditato nelle nostre unioni
valdesi.
Ricevi i miei affettuosi saluti.
Tuo S. I.
Notiziario delle limoni
Torino- L’Unione Giovanile ha proseguito regolarmente il suo lavoro, offrendo
ài giovani la possibilità di ritrovarsi
ogni Martedì sera per trascorrere insieme
alcune ore di studio e di amichevole
conversazione. La sua attività si é quasi
tutta condensata nella trattazione di varí
argomenti adatti a suscitare l’interesse
dei giovani per i problemi della vita religiosa ed ecclesiastica. *
Fra gli studi presentati, ricordiamo i
seguenti : Riflessioni post-natalizie - La
legge di Dio - Il culto pubblico (tre riunioni) - Le cause di Dio e le cause dell’uomo - Il regno di Dio.
Nel corso dì alcune riunioni -libere
anche a tutti i membri di chiesa, sono
stati trattati argomenti come questi : Monica, la madre di Sant Agostino - Il significato religioso della Santa Cena.
In occasione del 17 Febbraio è stata
organizzata, sotto gli auspici dell’Unione
Giovanile, una bella e fraterna riunione
per tutta la comunità.
Per il culto di famiglia
(Meditazioni preparate sul testi del Calendario Biblico della Brüdergemeinde)
Lunedi
B
Lettura: Salmo 78, 1-20 '
« E, rivoltosi ai suoi discepoli
disse loro in. disparte : Beati gli
occhi che vedono le cose che- voi
Luca 10, 23.
vedete ».
E’ questa^ senza dubbio, la più bella
delle beatitudini. Le altre del Sermone
sul Monte (Matteo V), qualche volta,
urtano rudemente la debolezza della nostra
'umanità: beati quelH che fanno cordoglio... beati'i perseguitati... lo non posso
mai leggere queste parole senza provare
involontariamente, un senso d’angoscia.
' Ma qui, è tutta un’altra cosa, il sole
tofna a risplendere sfolgorante nel mio
cielo! Gesù ha testé udito i racconti dei
70, reduci dal loro viaggio missionario.
A due a due sono andati, predicando il
regno di Dio e, ripieni della potenza
della fede, guarendo gli ammalati e cacciando i demoni. '•
E Gesù con santa allegrezza esclama :
lo mirava Satana cader dal cielo a guisa
dì folgore... Eppoi, li proclama beati !
- Ed io penso che questa beatitudine è
per te e per me, fratello mio, poiché
questo è il tempo deH’eyangelizzazione,
:cóme per 1 70;' eM'àrtimò miò trabocca
di luce e dì gioia.
Martedì
9 Binile
Lettura . Apocalisse 5
» Siete venuti... a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell’aspersione che parla meglio di quello di Abele. Guardate di non rifiutare
colui che parla». Ebrei 12, 24-25.
Ma che cosa dice il sangue di Abele? .
Ricordi quella tragica scena all’alba !
della storia umana ? L'eterno dice a
Caino: • Che hai tu fatto? La voce del i
sangue di tuo fratello Abele grida a me ;
dalla tèrra ». Il sangue di Abele, li primo sangue innocente sparso su questa
terra, chiede giustizia.
Il sangue di Cristo, sparso da criminali mille volte più odiosi di Caino, non
chiede giustizia ; domanda misericòrdia :
Padre, perdona loro, perché non sanno
squello che fanno ».
Oh guai a me, se un giorno dovessi ;
udire delle voci chiedenti giustizia contro
’ di me; le voci degli innocenti ai quali
i_ _ ‘ lirt ór»otiri-oli*7*7iltì !
ho fatto dei torti, ch’io ho scandalizzati.
dei qùàii bo forsé’cOntribuiìoih qualche i
modo a spargere il sangue... '
No, ch’io non oda giammai simili voci ! i
Una voce sola vo’ udire, quella ai cui
accenti vibra tutta l’anima mia e trabocca
di gioia il mio cuora: * Padre, perdonalo,
ho sparso il mìo sangue per luì! »
Mercoledì * Lettura : Apocalisse 6, 1-8
■in liKiln »Beati voi quando v’óltragitl lilllllB geranno e vi perseguiteranno...
^ Rallegratevi e giubilate, perchè il
vostro premio è grande nei cieli*.
Matteo 5, U-12.
Queste parole, o Signore, danno alla
mia carne un brivido ch’io non so padroneggiare. La persecuzione è cosa si crudele ed io son così debole e frale! Pure,
se tu la dovessi permettere sulla mia
via, che altro potrei fare se non accettarla, dopo tutto quello che^ hai fatto per
me, dòpo la salvezzà che mi hai guadagnata a prezzo della più crudele fra tutte
le persecuzioni ?
Ma io parlo da stólto, dì queste cose,
come se non sapessi nulla deH’immensìtà
del tuo arnore e delle tue misericordie.
Tu non parli del passato per incoraggiarmi alla fedeltà, ma deH’avvenìre, di
un nuovo premio merav|glioso che mi
hai preparato lassù, nel 'tuo cielo... Si,
o Signore, voglio esserti fedele sempre
ed ho la certezza che, nei momenti in
cui vacillerà la mia carne, mi sosterrà
la tua forza..
m
Errata. Nelle meditazlohi della settimana
scorsa, si è avuto una spiacevole confusione di
testi e di itneditàzioiii: Sótto il testo del
3 Aprile è stata messa la meditazione del 4;
sotto il testo idei 4 la meditazione del 5; sotto
il testo del S la meditazione del 3.
Ne siamo molto spiacenti e ne domandiamo
scusa ai lettorL
Giovedì
tiimiui
Lettura : Apocalisse 6. 9-17.
€ Non siete' voi che avete scelto
me ma son io che ho scelto voi,
e v’ho costituiti perchè andiate e
portiate frutto.,.- », Giovanni 15, 16.
Quante vOlìe, in passato, quando non
eravamo Ìncor enrti della nostra salvezza
ci siam chiesti con angoscia se il nostro
nome era scritto sui libri di Dio 1 Ma
poi a poco a poco, abbiam conosciuto
più da vicino il nostro Salvatore ed egli
Ci ha ripetuto : non siete voi che avete
cercato me, son io che v’ho scelti!
"'Dipoi, la preoccupazione di noi stessi,
nella nostra vita, ha ceduto il posto a
quella dell’opera del Signore. Con i talenti svariati ch’egli ha affidati a ciascuno
di noi, ci sentiamo in grado di far tante
cose, ma poi, il peccato ci forza la mano,
e»rovina buona parte di ciò che abbiam
fatto. E’ questo, io credo, il tormento
della maggior parte fra noi.., , ,,
Eppure, la Parola del Signore e 1),
dinanzi a noi e non permette incertezze;
noi dobbiamoi portare, noi porteremo,
molto frutto. All’opera adunque, fratelli,
ci aspetta un’altra impresa e noi la-compiremo, perchè il Signore lo ha detto e
la sua parola è un ordine ed una profezia.
Venerdì Lettura : Apocalisse 7, 1-4
... * Siavi dunque noto, fratelli,
tZ ABmB ché permezzodi fui v’èannun
- - ™ ztata la remission dei peccati*.
• . Atti 13, 38.
San Paolo ha tenuto nella sinagoga di
Antiochia di PlSidia, per invito dei giudei, un gran discorso nel quale ha commemorato l’epopea di Israele e annunziato la morte e la risurrezione di Gesù.
Ora, egli s’avvia alla conclusione, l’attenzione si fa più tesa... qual è mai lo scopo
' di questa visita e di tutto questo discorso?
Ecco : • Per mezzo di lui v’è annunziata
la remission dei peccati 1 » L’attesa mon
è andata delusa, la conclusione déll’apo, stelo è la stessa deH’Evangelo, della
vita e dell’opera del Cristo.
Come allora, anche oggi. Lo acopo di
ogni culto, di Ogni riunione religiosa, di
ogni predicazione, di tutte le attività della
Chiesa, da quelle giovanili a quelle assii stenziali, fino a quelle missionarie, è sem
- pre Io stesso : annunziare in Gesù la remissione dei peccati. „ o
L'hai tu inteso questo, fratello, sorella f
Sono rimessi i tuoi peccati?
Sabato
13
Lettura: Apocalisse 8, 1-5
« ...v’^ allegrezza dinanzi agli
angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede».
Luca 15, 10.
Vieni con me in disparte un istante,
fratello, e meditiamo su queste parole
che ci dischiudono tutto un mondo nuovo
al quale non siamo avvezzi ! V’è parlato
di allegrezza degli angeli ed il mondo
facilone se li figura sempre in festa ; ma
non ti par egli di intravedere, qui, la
tristezza del cielo per coloro che si traviano? V’è nella Parola dì Dio un sàcro
pudore per cui essa ci nasconde sempre,
con cura, le lacrime del padre del figliuol
prodigo... ma io le sento,' quelle lacrime,
ed esse mi dischiudono dinanzi un abisso
incommensurabile di dolore.
E/considera l’allegrezza di questi angeli per un solo peccatore ravveduto.
Non v’è nulla, qui, di quel moltitudinismo
dì quei milioni di cui il mondo ha piena
la bocca. Uno solo. * . . .
Anche per te, per me, insignificanti
creature corrotte dal peccato, ma ravvC'dute, risuonano lassù degli alleluia e dei
Canti ! Questo è troppo bello e troppo
grande per me, il mio cuore è profon-damente commosso ed ì miei occhi si
riempiono di lacrime. Dimmi, fratello,
Tamore di Dio, non ti appare più grande
e sconfinato ancora di questo cielo che
s’apre sul nostro capo?
E. Geymet.
DOMENICA 14 Aprile
Leggere la meditazione in prima pagina
Alcuni giovani rievocarono un episodio del tempo della Riforma a Carignano, in cui il nobile esempio d’una
giovane sposa e del suo marito, entrambi
fedeli all’Evangelo, rifulse in tutta la sua
vivida luce.
I giovani intervengono abbastanza nu
merosi alle riunioni ; ma si attende da
loro una più reale pietà cristiana, un
maggiore spirito di collaborazione, un
più ardente entusiasma giovanile.
Speriamo di avere tra poco alcune
possibilità di incontrarci con altri giovani di altre comunità.
4
\rv.
VECO ÙÌLlk VAÉLI VALDESI
w
Í:-;
liriHi di [isHiI Opiifl! Viui
Angrogna — Pastore: Roberto Nisbet
Angrogna (Serre)— Pastore: A. Deodato.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto Ricca.
Luserna S. Qiov. — Pastore : Lor. Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Penero — Pastore : Oreste Peyronel.
Pinerolò — Pastore : Luigi Marauda.
Poiharetio — Pastore : G. Mathieu.
Prati — Pastore : Lamy Co'isson.
Pramollo — Pastore Erm. Rostan.
Prarostino — Pastore Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore A. Janavel.
Rodoretto — Cand. Theoi. A. Genre.
Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone — Pastore G. Bertin.
Torre Pellice — Pastore Giulio Tron.
vaiar Pellice — Pastore Roberto Jahier.
ir
* *
Ufficio di ptesidenza della Tavola Valdese — Prof. Ernesto Comha, moderatore - Past. Guido Comba, cassiere
— Via IV Novembre, 107, Roma (101).
Facoltà di Teologia — Via Pietro Cossa,
42, Roma (126) — Professori : Ernesto Gomba, Davide Bosió, Giovanni
Miegge.
Liceo-Ginnasio Pareggialo — Torre Pellice — Preside : Prof. A. Tron.
Libreria Editrice Claudiana — Torre Pellice — Direttore : Past. Paolo CoTsson.
Commissione delle Pubblicazioni : Prof. D.
Bosio, presidente ; V. Sommani, Teod.
Balma, M. Moreschjni.
Convitto Maschile — Torre Pellice — Direttore : Pastore Davide Forneron.
Istituto Femminile Valdese —' Vallecrosia
— Direttore: Pastore Davide Pons.
Orfanotrofio Femminile — Torre Pellice
— Direttrice : Sig.na Lidia Fini.
Istituto Evangelico Femminile — Via del
Gignoro, 14, Firenze - Direttrice : Signorina Maria Coucourde.
Orfanotrofio Maschile (Istituto Gould) —
Via Serragli, 51, Firenze — Direttore:
Pastore Emilio Corsani.
Orfanotrofio Maschile — Pomaretto —
Direttrice : Sig.na Adele Pons.
Istituto Artigianelli Valdesi — Torino —
Direttore : Enrico Bounous, Via Berthollet, 34.
Ospedali Valdesi — A Torre Pellice, a
' Pomaretto, aTorinofViaBerthollet,36).
Casa delle Diaconesse — Sede : Torre
Pellice (Torino) —Direttore: Pastore
Roberto Nisbet, Angrogna.
Rifugio Re Carlo Alberto, per incurabili
— Luserna Sap^ Giovanni.
Asilo per Vecchi, Luserna San Giovanni.
Asilo pei Vecchi, San Germano Chisone
— Direttore : B. Souller, past. emerito.
Asilo per Vecchi, Vittoria.
ColoDie Valdesi neirAmerica del Sod
URUGUAY
Colonia Vaidense (Dep.to Colonia) —
Pastore: Ernesto Tron.
Colonia Cosmopolita - Via Rosario
(Dep.to Colonia) — Past.: Em. Ganz.
Tarariras e Annessi (Dep.to Calonia) —
Pastore: Daniele Breeze.
Ombùes de Lavalle (Dep.to Colonia) —
Pastore : Carlo Negrin.
Colonia Miguelete (Dep.to Colonia) —
Pastore Carlo Negrin, da Ombùes.
San Salvador (Dep.to Soriano) — Pastore :
Giovanni Tron (residenza: Dolores).
Nueva Vaidense e Nin y Silva — Visitate periodicamente.
ARGENTINA
Colonia Belgrano (Prov. Santa Fe - Estación Wildermuth F. C. C. A.) — Evangelista: Carlo Alberto Oriot.
Colonia Iris (Pampa Central) — Pastore Silvio Long, Est. Jacinto Araùz - F.C.S.
Colonia El Sombrerìio (Prov. Santa Fe :
Est. Paul Groussac - F.C.S.F.) e Calchaqui (Prov. Santa Fe - F.C.S.F.) —
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