1
ANNO LXXV
Torre.Pellice, 27vQiuglio Ì944>XX11
ç\‘‘ « r V,v^ V:
H < N. 19
L’ECO DELLE VALLI
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Nulla sia più torte della vostra fedel
. (OlanavSUo)
SITTIMIINAI.E DELLA
ABBONAMENTO
Italia e Impero . . Anno L. 20 — Semesitre L. 10
Eatero.....................> > 90— » » ig
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira— La copia Cent. 40
CNI ESA VAL DE
Rlrellorei Prel. OINO COSTABIL
AMMINISTRAZIONE e REDAZIONE;
_________ Via Carlo Alberto, I bis — TORRE PEIXICE
TESTIMONI DELLA VERITÀ
(0
GIOVANNI 8: 12-19, 30-51
I « O Dio, tu ci hai rigettati, ci hai
dispersi, tu ti sei adirato; deh, ci
ristabilisci 1 Tu hai fatto tremare la
terra, tu l’hai schiantata; restaura
le ' sue rotture, perchè , vacilla. Tu
hai fatto vedere al tuo popolo cose
dure; tu ci hai dato a bere un vino
che stordisce. Ma tu hai dato a'
quelli che ti temono una bandiera,
perchè si levino in favor della verità». Salmo 80: 1-4.
E’ nella loro vivente attualità che noi
vogliamo ascoltare le parole dell’antico
salmista; le vogliamo udire, come individui |6 come Chiesa, siorzandoci di
scorgere, nel messaggio che esse ci trasmettono, accanto alla cupa visione d’un
popolo e d’un mondo in distretta, l’inconfondibile e precisa testimonianza
che i credenti sono chiamati a dare, nel
nonle e con l’aiuto di Dio.
Gh anni che noi abbiamo vissuto, da
alcuni decenni a questa parte, sono stati definiti un po’ da tutti come anni di
crisi. La parola, per quanto diventata
di dominio pubblico, ha servito a definire il profondo travaglio che si è maniiestato in tutti i campi della vita, con
le ripercussioni spirituali, morali, economiche e sociali che voi tutti conoscete.
Effettivamente oggi, in un tempo di
sofferenza e di tribolazione per tutti i
popoli della terra, siamo in grado di
comprendere e di giustamente valutare
10 stato d’animo dell’antico salmista; ci
sentiamo cioè quanto mai vicini a lui,
ripetendo le parole da lui pronunziate
in un’ora di profonda depressione morale del suo prapolo, e forse anche di
distretta materiale: « O Dio, tu ci hai rigeitati, ci hai dispersi, tu ti sèi adirato!».
Le calamità del tempo presente, se,
da un lato, hanno servito a maturare
la vita religiosa di certe anime a ciò
preparate, d’altro lato hanno prodotto
in molti la sensazione che Iddio avesse abbandonato gli uomini al loro destino e, rigettandoli da Lui nel suo furore, avesse assunto un atteggiamento
di indifferenza riguardo all’umanità.
Chi, del resto, oserebbe affiermare che
non c’è, nella prova in cui il mondo è
oggi sottoposto, una manifestazione dell’ira e del giudizio di Dio? Chi potrebbe dubitare che l’esperienza dolorosa di
questi anni non abbia veramente disperso gli uomini?
Anzi, tu hai fatto di più, come dice
11 salmista: « Tu hai fatto tremare la
terra, tu l hai schiantata, lessa vacilla /».
Sono troppo realistiche, troppo impressive queste espressioni perchè non
ne afferriamo tutta la portata, noi che,
a secoli di distanza dai tempi del salmista e in circostaiìze ben diverse, abbiamo talvolta avùto la sensazione che .
veramente, con gli attuali metodi di
distruzione, la terfa tremasse e si
schiantasse.
Abbiamo poi tutti ujsto cose dure,
come si esprime ancora il salmista; abbiamo cioè fatto dure esperienze, se
pure m maggiore o minore misura, qui
nelle nostre Valli, nelle città, sui campi di battaglia; abbiamo tutti, in raag- giore 0 minore quantità, bevuto un vino
che stordisce, il vino ohe simboleggia la
collera di Dio ed i cui effetti, purtroppo così visibili negli uomini del nostro
tempw, sono la corruzione dei caratteri
e dei sensi, l’angoscia di, quanti lion
" dove riporre la loro fiducia.
Ndl’attuale triste stato di cose, la
preghiera che sgorga naturalmente dal
cuore di molte creature non può essere
di^versa da quella del salmista: « 0 Dio,
r che ci hai ngettaiio e ctispersi, ora ci ristabilisci ì Tu, che hai fatto tremare la
(1) Per mancanza di spazio slamo
a pubblicare solo alcuni passi di queX sermone che è stato pronunziato alla Coniereii*a distrettuale.
tèrra e Vhai schiantata, otr restaum le
sue roitture ! ».
II.
La preghiera, abbiamo detto, sembra
debba essere oggi più che mai ü sospiro
di molte creature verso tempi migliori.
Più di tutti, la Chiesa cristiana; consapevole delle sue sofferenze ma anche
delle sue responsabilità, deve elevare a
Dio la sua voce, con profonda umiliazione e con più profonda fede.
La preghiera, però, non è il solo atteggiamento che oggi ci è richiesto. Iddio esige da noi e dalle nostre chiese
una testimonianza che nessun altro può
dare e che il salmista ha cosi ben concepita nelle ultime parole del nostro te^
sto: « Tu hai dato a Quelli che ti temono unà bandiera, perchè si levino in favor della verità ».
In mezzo alle incertezze, alle angosce,
agli errori ed al tormento di questo
tempo, i credenti hanno il dovere di
rendere testimonianza alla verità. E la
chiesa cristiana, raccolta come una milizia attorno ad un unico ed inconfondibile vessillo, ha il dovere di sollevarsi al di sopra delle confuse - voci del
mondo, per additare agli uomini la verità. '*
Ma il turbamento degli spiriti è tale
che, spesso, anche da chi si professa
cristiano, ci par di udire la domanda rivolta un giorno da Pilato a Gesù: «Che
cos’è verità? ».
Effettivamente i tempi di icrisi che
abbiamo attraversato hanno condotto
gli uomini ad alterare considerevolmente o a falsificare la veritò. Molte volte,
la verità ha perso il suo valore dissoluto. Verità è qualcosa, se e in quanto
giova per un certo tempo. Uno spirito
male sgrossato potrebbe facilmente dedurne: la tal cosa giova, dunque è vera.
Non parliamo poi delle molte falsificazioni della verità che affiorano continuamente in campo religioso e ,dei
vari miti.
La Chiesa cristiana, che ha nella sua
bandiera un segno di distinzione e di appartenenza a qualcuno, non ha dubbi
circa la natura della verità; come diceva Alessandro Vinet, essa sa che « la
verità non è una formula bensì una
v ita »; perciò essa confessa che la Verità è Cristo e Cristo soltanto, nella pienezza della sua missione di Rivelatore
e di Salvatore, secondo le sue stesse dichiarazioni: « Io son la via. La verità, la
vita ». « lo son venuto nel mondo 'per
testimoniare della verità; chiunque è
perula verità aiscolta la mia voce ».
La testimonianza del popolo dei credenti, bell’ora che volge, dev’essere una
testimonianza resa alla verità cioè a
Gesù Cristo.
Non abbiamo sempre assolto il nostro
compito, noi cristiani. Pastori e fedeli
delle nostre Chiese Valdesi. Talvolta, riconosciamolo um.ilmente, abbiamo parlato in favor della verità ’nel tempio ma
fuori, nel mondo e forse anche in mezzo ai nostri fratelli, abbiamo ripiegato
la nostra bandiera, abbiamo taciuto il
nome xii Gesù Cristo.
Ma la verità non la sì può impunemente imprigionare o calpestare, per interesse proprio 0 per timore del mondo. ,
La verità, la si serve con coraggio è con
dedizione; Iddio si può servire di questa
nastra testimonianza per illuminare molte anime oggi turbate ed oppresse, per
proclamare ad un mondo ohe sembra
aver smarrito il senso dei valori morali
della vita dò che veramente è giusto,
buono, vero e fraterno, per mettere in
luce 4e esigenze e i diritti di Dio, di
fronte alle invadenze, alle deviazioni, '
agli errori ed alle superstizioni del
mondo.
Dire, lealmente ciò che la nostra coscienza cristiana ci suggerisce, non è
sempre facile; confessare apertamente
davanti al mondo che per noi non vi
sono due o più verità, poiché Cristo solo
è la Verità che deve ispirare i nostri
pensieri e le nostre azioni, anche nei pericfiii così detti di crisi, non è neppure
esente da rischi. Ma è precisamente allora, quando c’è"difficoltà e rischio, che
la testimonianza alla verità è più utile,
più necessaria che mai.
j Quel che sarà la nostra Chiesa'in un
domani noi non lo sappiamo. Sappiamo
però con certezza che, qualunque sia la
Conferenza Distrettuale
La Conferenza del I Distretto ha avuto
luogo a Pinerolo, giovedì 15 giugno. E! stata
preceduta da un culto presiediuto dal pastore E. Rostan. Del suo, seraione diamo alcuni passi in questo numero del nostro giornale.
Il Seggio è così costituito: E. Rostan, preiùdente; T. Ben, vice-presidente; C. Toum,
segretario.
-;I1 capo distretto R. Niabet legge la relazione della Gommiissione DMrettuale e viene ringraziato dalTAssemblea per l’energia
trascinatrice che egli ha svòlto nello svolgimento del suo compito, e per la fedeltà della sua testimonianza.
La relazione della Commissione distrettuale che esordisce con un commosso limo
di riconoscenza « all’Eterno, eccelso, e che
. pure ha riguardo agli umili... che stride la
mano contro" l’ira dei nostri nemìtì... là'^uì
dèstra salva »; ricorda quindi i compagni
d’opera caduti nel corso dell’anno ecdesiastico, ed alla loro memoria rivolge il pensiero" riconoscente. Il pensiero dell’Assemblea si porta in modo speciale verso le Chiese del Mezzogiorno, dì Homa, della Toscana,
della Liguria così provate, e si invia un cordiale saluto al Moderatore ed agU altri Pastori di Roma.
Si procede quindi all’esame dei singoli arScmenti trattati dalla Commissione d’esame.
GLI UOMINI E IL CULTO
In merito all’assenteismo degli uomini nel
culto, che è un fenomeno generale delle nostre parrocchie, viene ricordato quanto la
precedente Conferenza aveva suggerito di attuare, e che le circostanze eccezionali non
hanno permesso. Viene notata ancora una
deficienza nell’organizzazione maschile della
nostra attività eoclesdastica. 11 pastore E Rostan riferisce quanto si è tentato, con qualche successo, a Torino.
ASSEMBLEE DI CHIESA.
La Commissione distrettuale attira l’attenzione dei delegati sul fatto che le Assemblee di Chiesa continuano ad essere di scarso
rendimento. Pur tenendo conto delle particolari circostanze in cui si è svòlta ques. anno la n^tra attività ecclesiastica è evidente che si tratta di un problema che va
esaminato sotto tutti 1 suoi aspetti. Perciò
la Commissione, dopo aver ricordato l’ordine del giorno sinodale ohe domandava che
SI fissasse per ogni parrocchia una data percentuale di elettori come minimum, senza il
quale non si potesse considerar valida un’assemblea elettorale, domanda alla Conferenza di voler riesaminare il problema e dare
direttive in materia.
Alla discussione prendono parte numerosi
delegati e pas.tori (E. Benech, G. Miegge R
Nisbci C.Pons, L. Bertolè. A. tiomba’ T.
Ben, R. Jahier, E. Rostan, R. Combat G. Ber
prospettate varie soluzioni e
suggeriti vari rimedj.
Viene cosi domandata una maggiore nubblicità alle Assemblee di Chi^f deTidt
personalmente sui
singoli m^bri di Chiesa, creando in essi
'^®"®tPevolezza dei loro doveri e diritti di membri elettori, fin dalla loro
catecumeni
eleuni accorgimenti pra^ convocazione delle assemblee, ore piu favorevoli, che non sia
un appendice del culto. Si esamina poi paiticolarm^te 11 problema della formazione
elettorali, che si manifesta súbito
come 11 punctum dolens della quistlone. Inratti, come è noto, si procede ogni anno alla
revisione delle liste elettorali. Ora come si
procede a «questa revisione? Esiste una certa uniformità di criteri? La discussione mette in luce la grande complessità del problema, la difficoltà in cui si trovano 1 Òoncistori di depennare i nomi di quanti non rispondono ai requisiti prescrìtti dai regolamenti. Indubbiamente, come viene osservato, il fondo della quistlone è sempre lo stesso: si tratta di un aspetto della vita spirituale delle nostre Comunità, e la soiluzlone
non dovrebbe cercarsi sul terreno spirituale.
Purtroppo si è dovuto constatare quanto sia
dimclle parlare un linguaggio spirìtuole con
chi non ha se non scarsa vita spirituale. Bisogna perciò mettersi sul terreno dei regola
SANTIFICAZIONE DELLA DOMENICA
cisivo ».
RIUNIONI DI PREGHIERA
La sola parrocchia di Villar Pelllce segnala una « riunione di credenti che si in'contrano al presbiterio » a questo scopo. La
Conferenza si sofferma su questa carenza
che sembra alla Commissione un sintomo
preoccupante: « Ci sembra impossibile che
in mezzo alle centinaia di membri di chiesa che abbiamo nelle nostre parrocchie, non
se ne trovino dieci, venti disposti a ritrovarsi insieme un’ora alla settimana per una
riunione di preghiera. Forse la ragione è che
in generale non crediamo abbastanza alla
potenza della preghiera, ma se noi volessimo, Senza indugio, avviare queste riunioni
in uno spirito di umiltà e di fede, vedremmo miracolosamente dissolversi quelle nubi
che ancora oscurano il cielo delle nbstre
- chiese ».
11'prof. G. Miegge, il pastore R. Jahier si
associano a queste parole della relazione e
citano esempi di prodigiose llberazlMif.
STAMPA
La Conferenza prende atto con soddisfazione dei piani di lavoro che la Commissione delle pubblicazioni ha in animo per l’avvenire, di alcuni suggerimenti e dell’attività
dell’Eco delle Valli.
NUOVE CHIESE
In seguito a mandato ricevuto dal Sinodo, e che dice: « Il Sinodo Valdese invita la
Commissione e la Conferenza del I Distretto a studiare l’opportunità di istituire una
nuova parrocchia in San Secondò ed ai Coppieri e di portare un plano concreto per la
realizzazione di quanto sojrra al Sinodo», la
Commissione riferisce sugli studi e sull’opportunità.
Risulta cioè che mentre la parrocchia di
Torre Pelllce si è pronunziata ih modo recisamente negativo suH’opportunità di costì
1 Í
sistemazioriie che il mondo darà a sè
stesso dopo la crisi che lo ha così fortemente scosso,'Iddio ci benedirà e farà
prosperare l’opera ch’Egli ha affidato
alle nostws deboli mani, nella misura in
cui, insieme a tutti quelli che nel mondo
temono il Signore, noi ci leveremio per
confessare che Gesù Cristo è la Vmtà
e per combattere in favor della verità.
Così sia ! E. Rostan.
manti e la Conferenza cerca di definire 1 criteri di massima che dO'Vrebbero essere tenutiypresenti nella compilazione e nella revisione delle liste elettorali.
In merito alla funzione dell’Assemblea di
Chiesa viene evocata la sua importanza *in
seno al nostro ordinamento presbiteriano; si
indagano le cause dèlia sua degenerazione, e
se ne rivendicano le alte finalità.
Come conclusione viene approvato il seguente ordine del giorno presentato dal professor G. Miegge:
La Conferenza distrettuale preso atto delle
difficoltà che hanno impedito di studiare nelle parrocchie il problema un muggior potenziamento delle Assemblee di Chiesa —
raccomanda che, venga tenuto presente all’attenzione delle parrocchie e se ne riferisca
alla prossima Conferenza distrettuale — e
ritiene che la soluzione debba cercarsi anzitutto in una revisione più rigorosa e generale delle liste elettorali ed in seguito alla
fissazione di un numero legale, conformemente all’art. 24 degli Atti del Sinodo.
La relazione della Commissione non ha
accenti molto ottimistici su questo argomento. Pur tenendo conto delle circostanze eccezionali, essa deve purtroppo notare come ^
una delle parrocchie che ha un rapporto. Ottimista, debba segnalare una frequenza media che non arriva al 13 per cento dei membri comunicanti; « neU’insieme di 15 parrocchie (senza tener conto di Torino, che si
trova in circostanze speciali), osserviamijr che
su 9584 membri di Chiesa, la media del
membri partecipanti ai culti è di 1897, con
una percentuale che non raggiunge il 20 *
per cento ». . ,
La Commissione propone pertanto di imperniare l’attività ecsclesiastica del prossimo
anno su questo problema, « con una campapagna collettiva di tre settimane, insistendo
sul dovere e sul privilegio della frequentazlone dei culti». Essa si augura «riunioni e
visite in cui si metta l’accento su questo argomento, con la collaborazione energica degli anziani e dei diaconi, con uno scambio
generale di pulpiti, con articoli sull’« Eco
delle Valli » ed eventualmente con la distribuzione di un opuscoletto popolare ed in-
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quale la-vcostltuzàone di utSai nuova parrocal,.Cimieri'qeB ii^qly^fhjje, a problema mu vasto fii.Torro. _____ _
Ìèrthi^jolo 1400 mem
^^■_a^preScthdtì^%4Ìle ra^iòhi storiche, geograflchei ed leldooomlehaidie sconsigliano, se
Dfaton contatane'la validità delle argomenta^nl,i]^a Conferenza affeflma anzitutto Topportvplt^,: in lin^ jdi massima, della creanuove parrocchie, con
28 voti favorevoli,? e 0 astenuti. ‘
^ necessaria sussistendo m -taluni il dubbio che l’ordine del
*”““f®stasse solo un invito
® non costituisse un mandato
Inipegnativo a presentare piani concreti.
seco^a fase della discussione verte inmodo particotere sulla costituzione della
U Secondo. H pastore
1 spinto
* ^^^®nciston interessati a porre alcune
ccnd^oni, cui abbiamo accennato, e che essi
* tentativo. Dopo che anche queste
proposte sono state passate al vaglio^della
reiK^^di^i+Ìf^ oratori, la Confe
-f^ approva con 23 voti favore®,.^t®"uti, il seguente ordine
iret?uate° - dàlia Commissione di
vo^fibmth^^ ^ esaminata la
posstbam e la convenienza di creare due
Secondo
Coppieri di Torre Pellice,
'*®*'**® ossegfnare alle parccfeie di Torre Pellice e Prarostino-Pinerolo un coadiutore per stabilire praticam^te
/«nzionomento autonomo di
queste due nuove parrocchie.
FINANZE
La Relazione della Commissione è lieta di
^gn^are chfe per il nostro distretto « i veramenti per la Cassa culto, compresa la ri
raiS^n’t® emeritazione hanno
rag^unto un aumento globale del 35»/» In
^esta ral esiste gara di g«ierositf Tdedi nota lo sforzo di Angrogna-Serre
77 »/» ^ Versamenti dei
77 /». Vero è che ci sarebbe da chiedersi se
questo aumento è reale, se cioè ha seguito
Ma^Toi r della ^^...
vogliamo ugualmente rallegrarci di
tutti* nerTf^r^ ® ringraziare vivajaente
tutti per la buona volontà dimostrata Ri
»SSSS.?'“""’** "■* Si*taSe
relazioni varie
La Commissyyne Pro Valli non ha potuto,
ragioni, svolgere che una attività
Ìi^ espresso il d^iderio da
un pallore che la S.S.V. raccolga il materiale che può contribuire ad una obiettiva
in questo
La Commissione del Canto Sacro non pred presidente, pastore A.
‘*® i membri, si erano ac
X*'r,ni P PP? °“™® intenzioni, ma anche qui le circostanze non hanno permesso
che una limitata attività In poche pa^cSe
Il . capo-gruppo della F.U.V., astore G
te quella che è ste
*^®cessariamente ridotta delle
culto ^’uon successo del
teito ^ stato at
risultato della sottoscriziomemoria del
cappellano A. Rostain. A questo periodo di
gerire *iLa necessariamente
tX le ^ potenziamento di
_J^e le attività, con nuovi campi di lavoro
collaborazione dei laici iti
®"«"® giovani Xkni
n^ità foggiare la loro pe^
naJità spirituale e morale
del a cfov ‘*^‘® Presidente
ueiia Illustra alla Conferenza la ai
te^ne dei nostri Istituti di benefliua
Ss con le sue luci e te^e
Pio,« r®* momento per quanto si riferisce ai
dove? impossibile di
«opporre, proprio ora, un aflievoliri^*o generosità cristiana. Oi augu
Pr“S,nf, Tll. cfST"’,!»^■'
.icun, a« »o,‘prSÌ2.T ,,1Si/ÌS”''
ELEZIONI
^*®trettuale procede quindi
Ì® '^®^®«®ti al Sinodo; “rcomPrTvaiu Commissione del Canto Sacro e la
„®JffIIl! «legge quali vice-presidente e seCommissione distrettuale il
doti. L. Bertolè e il pastore E. Rostan.
uopo i ringraziamenti al Seggio, per 11
con cui ha diretto i lavori, la Conferenza ha termine col canto del Te Deum.
a.
^ Bi^gna dire, éoì gesti, con le parole,
con il modo di vestire e tenendo alta
l asta della bandiera che pesa: « Io sono
cristiano», ^ P.J.
' Sfotto gli auspici della P.opagcmda
. Miifeè stata pubblicata una conferenza
dell’abate M. Vüla'¡n. Si tratta di un opuscolo di 24 pagine, munito del nihil obstat del direttore generale della Propagan^ Fide, e "deirimpnmatur ' del vicario generale di Lione. L’oratore ha
. parlato - dalla cattedra universitaria di
Storia delle Missioni nelle Facoltà ..cattoliche di Lione, ed espone con chiarezza e franchezza il problema delle relazioni reciproche delie Missitìnl cattoliche icd acattoliche, particolarmente
protestanti.sri , ¿hì*’-'
■ íííCoine è purtroppo notò, una rivalità,
spesse volte ostile, ha messo di fronte
le Missioni cattoliche.« quelle protestanti. La storia offre molteplici esempi, anche recenti, in Africa ed a Madagascar, di una rivalità le cui manifestazioni esteriori semibrano ispirarsi
ad un grossolano fanatismo. Ora l’abate Fillain'denunzia con energia questa
mentalità settaria, così contraria alla
preghiera del Salvatore {¡Giov. 17: 2023), e tale da costituire un doloroso
ostacolo alla propagazione deU’Evangelo. E rende personalmente una bella
testimonianza ai missionari non cattolici, quando coraggiosamente scrive;
, « Io sono stupito e scandalizzato di
òònstatàre che i documenti dai quali
ho, attinto le mie informazioni (e sono
i documenti uffioiaM della Chiesa Cattolica) non accordano alcuna attenzione
all’idea che l’espansione delle Missioni
protestànti ed i loro successi, potrebbero pure, al postutto, essere dovuti al
soffio dello Spirito Santo, aUo zelo disinteressato ed alla indiscutibile santità dei pionieri ».
L autore indica poi quale dovrebbe
essere l’attitudine dei cattolici nei confronti dei frateUi separati affinchè si ^
possa realizzare « dall’alto » un incontro h^nedetto da Dio. Perciò l’abate ^
Viitlain domanda che i missionari, jed i
sacerdoti in generale, ricevano un adeguato insegnamento che dia loro una
buona conoscenza dei problemi economici; li supplica di lavorare in un clima ^ pace; raccomanda in ultimo, ai
misàonari di tutte le confessioni, una
spirituale emulazione e la preghiera di
reciproca intercessione:
« Noi ci augiu-iamo che il prete e il
pastore rivalizzino nel disinteresse nel1 abnegazione, nella santità,, cose che
non sono incompatibili — anzi ! — con
un ministero vissuto ex abundantia cor^
ìs. Se così sarà, dovranno, scomparire
i procedimenti indelicati, le espressioni malevoli o ingiuste; si dovranno stabilire relazioni pacìfiche ed anche cordiali. E perchè, oltre i rapporti di buon
vicimto e di assistenza sociale, non dovrebbero essi concedersi il conforto di
sapere che essi pregano, nel segreto,
1 uno per l’altro? Il Signore non può che
ascoltare favorevolmente questa preghiera disinteressata; egli purificherà
queste anime di apostoli parimenti sincere, ispirando loro una predicazione
ed un ministero più .evangelici; la Ventà non perderà alcuno dei suoi diritti,
perche nell’amore risplenda la luce».
fi con gioia e riconoscenza che abbiamo letto quest’opuscolo che contribuirà a rasserenare gli spiriti, aiutandoci a
meglio comprendere gli altri, dopo che
avremo meglio conosciuto noi stessi. “
i E S
(Tradotto dal Journal des M. E.). ,
patta, con la certezza che Iddio st^so li alutera nal loro dolore. - U'’' %
'■ ■ • l‘
PRALI
m
Il storno di Pentecoste abbiamo battezzato Dino Ghigou di Alberto. Abbiamo la certezza che resemplo dei genitori, le preghiere wntinue possano fare crescere i nostri
bambini in dirittura e col timore del1 Eterno,
L’Assemblea di Chiesa ha udito la lettera della relazione annua la domenica U
^ugno. Dopo il culto si è proceduto all’elezione dei delegati alla Conferenza . distrettuale e al Sinodo e sono risultati eletti: En(C^gerer^ (Gthigou) e Francesco Martinat
RODORETTO
Stonaca Valdese
BOBBIO PELLICE
itnV« 1 colpito la famiglia di
Italo e Maria Bonjour per la dipartenza della loro Armanda, ^entasi in età di 32 mesi,
bimhfni ®,°”8iunti privati dell’unica loro
SS-M.’ ^ 'Iella nastra simpatia
R.
PPAMOLLO
Dopo lunghe sofferenze sopportate con fiducia In Colui che guida ogni cosa per il
vero bene dei Suoi figlioli, ha lasciato que
celeste la nostra sorella in fede Luigia Long, di anni 67 del
quartiere della Ruate. Inv^lamot prezlS
^ consolazioni del Padre sui familiari tetti,
tentenP’"**^®^*' ®
— Dopo brevissime ma acute sofferenze è
deceduto, in tragiche circostanze, il nostro
jfi f anp. <11 «nnl 68, abitante nel
villaggio dei Ribetti. Il triste e repentino avv®imKito è una nuova e significativa prova
del dovere di tenersi pronti come servltta-l
che non sanno nè il giorno nè l’ora in cui
Signore Rinnoviamo al parenti
afflitti rassicurazione della nostra viva slm
» t'i associamo di vero, .èuorè ai dolore del
fratello Eugenio Tron per la tragica morte
di suo figlio Beniamino, di anni 20. Mentre
si crea il vuoto ne! cuore umano cerchiamo
seinpre più di confidare nel Signore misericonhcKo, CUI appartiene la vera consolazione del cuore.
Martedì 6 giugno abbiamo accompagnato
la salma di Roberto Talmon, ancora In tenera età e battezzato* recentemente. Un lungo,
corteo ha accompagnato la bara ed in tale.
occasione il Signore ci ha concesso di annunciare il suo Evangelo di speranza e di fiducia. Il Signore benedica le famiglie in lutto
e le consoli abbondantemente.
— Domenica 11 giugno abbiamo battezzato Artero Riceli di Luigi, Chiediamo a Dio
di assistere colla sua grazia la sua tenera
gre^ia e di custodirla da ogni male e da
ogni pencolo. '
— L’Assemblea ha nominato come delegati alla Conferenza distrettuale e al Sinodo 1 signori Renato Tron e Giulio Pascal
SAN GERMANO CHISONE
»
Due giovani del quartiere della Costabella danno trovato tragica e improvvisa morte’
Armando Bouchard, l’8 giugno, ai Trossieri
(Ferrerò); Edoardo Soulier, il 17 giugno al
Sangle. . ’
Alle famiglie piombate nel dolore, esprimiamo la nostra fraterna e profonda simpatia. Esse ringraziano tutti coloro che hanno
ayteo cura delle salme ed hanno partecipato
ai lunerali.
domenica 11 corrente è stato
presieduto dal pastore emerito signor Bartoprivilegio per un predicatore dell Evangelo di poter salire sul pulfn?“ ®.®II®"°.®nno di età ed annunciare con
forza 11 consiglio dell’Eterno! E quale gioia e
quale beneficio spirituale per i fedeli !
^tvwrTrwrrwrwwrrrrfrrvwwwvrwr
Biblioteca Valdese
Si invita i lettori a restituire entro il corrente^ mése i volumi avuti in prestito
luèdo^***“**r rimarrà chiusa nel mese di
Torre Pellice, 15 giugno 1944.
I bibliotecari
Litui t liNla Media Paiegoiata faldete
SCUOLA media
Classe I A: Agostinelli Pier Giorgio, Baimas Bruno, Balmas Dino, Beri Ettore, Bissoni Achille, Bonifetto Vincenzo, Bounous Giorno, Cairus Glov. Pietro, Callegari Gian Carlo, Calvi Eugenio, Ceruzzi Giuseppe, Eynard
Italo, Galliano Mario, Giampiccoli Gustavo
Jouvenal Enrico, Magretti Umberto, Marcante Renato, Mathieu Bruno, Miegge Mario
Ollivero Giovanni, Oddone Giovanni. Pevrot
Guido, Pallone Elio.
Classe I B: Benedicenti Paola, Ceresole
Mnka^ Ceretto Liliana,, Cougn Liliana, Cucchi Mmea, Deslex Fiorenza, Gamba Giovanna, Ganglio Maria, Geymonat Ada, Geymonat Fiammetta, Giordano Liliana, Hugon Lia,
Lobbiani Graziella, Long Giovanna, Margiunti Laura, Mazzonis Francesca, Michelin Salomon Elena, Peyrot Marcella, Peyrot Mana, Princlvalle Antonio, Princivalle Renato
Prochet Edina, Proverà Nicoletta
Classe II A: Bozzola Antonia, Coisson Anna
I^, Coisson Paola, Comba Letizia, Costebel
Eleonora, Cuniolo Anna Maria, Geuna Enrica, Molino Maria Giuseppina, Monnet Renate, Mourglia Liliana, Pasquet Vera, Peyrot
Susetta, Plesciti Ermelinda, Rostagnol Clelia,
Sforzini Maria.
Classe II B: Alilo Davide, Benech FranceSCO, Gabella Renato, Carta Quirico, Cervesato Sergio, Charbonnier Aldo, Custer Giovanni, Devecchi Pierangelo, Durand Luigi, Eynard Eergio, Gayet Rodolfo, Geymonat Dante Grill Elio, Grivetto Luciano, Lisa Ettore,
Prochet Enrico, Prochet Giacomo, .Spagnol
Pier Luigi, Tourn Giorgio, Tron Orlando,
Var^e Franco.
Classe 111 A: Aggradi Renzo, Amari Roberto, Avondet Erlch, Bertin Umberto, Buttier Filippo, Chauvie Franco, Coisson Mario,
Cordoni Lionello, Costabel Bruno, Decanale
Andrea, Dultcchìo Pier Giorgio, Ferraris
Gian Carlo, Grandi Vlncenzina, Henking
Emilio, Leumann Roberto, Mazzonis Giovanni, Michialino Marco, Nisbet Giorgio, Passini Danilo, Pellegrini Elio, Penna Luciano,
Peyronel Luigi, Peyrot Alberto, Pons Franco, Prochet Giorgio, Rosati Ottorino, Savio
Giuseppe, Tornassi Ermanno, Vidossich Giuseppe, Volpe Franco.
Classe III B: Balmas Liliana ■ Bonifetto
Carla, Bouissa Lia, Bunino Piera, Cairus
Ada, Cantameiisa Rosanna, Croce Anna Maria, Della Chà Maria Zina, De Magistris Ada,
^Illrp®'^® Olùllana, Gay Liliana, Gaietto
Giuliana, Gallia Maria Laura, Gottero Fanny, Hugon Germana, Long Alda, Merlo Luigia, Micol Adrtana, Oddino Maria, Peyrot
'<^a„,Pont6t‘"ilaIla,'‘Revello Elvira, Ricca
®tollé Vanna, Tros^.sarclh Lidia, Vallenzasea Luigina.
%0
Cl^se IV A; Maggiore Giovanni, Mazzo
n' ? '^®*Tuccio, Pennacini Adriano, Togmi Silvano. i ' - .
Angiolillo Franca, ' Benech
fÌìfw Borcassa Maria
i Alda, Buzzolan Luciana, Ca
®^I^’ chentre Elsa,
®®^ Laura,. Pascal Ettorina, Pastre Enrica;*Prochet Elena, Vesce Ive.
LICEO
Classe I: Bertalot Silvio, Bocca Maria Lo¿.dovica, Bounous Gustavo, Bozzola Riccardo;
Cordoni Liliana, Corsani Ferruccio, Ducco
Fausto, Fattori Emilio, Odin Ezio, Pennacl-i
ni Nicola, Rambaldi Roberto, Turin Matti-.
Geno-veffa, Visconti Antonio.
Classe II: Bonini Maria Rita, Braun Marte, Gabella Alberto, De Carolis Attillo, DeJMarcella^ Gianetto Agostino Graia Armando, I^gostena Laura, Lesca Corrado, Lo
Paglianf- Lorenzo,
Peyrot Emilio. a, ..¡«n
... ,
Esame ammissione ai lAceo: Archetti Lu
ciana,
jji'® iatuiglie LONG, riconoscenti per il iributo ih affetto ricevuto in occasione della dipartenza della loro cara
Luigia Long
ringraziano quanti hanno partecipato al loró
dolore.
« Ritorna, anima mia, al tuo riPoso»- Salmo 116: 7.
Pramollo (Ruata),_12 giugno 1944.
Conserva la tua serenità; è un segno
di sconfitta per tutti i nemici della tua
anima, un onore reso a Dio, dal seno
dell’oscurità; un atto di fede fra i più
alti ed 1 più puri. Ch. Wagner.
Forse soffrire non è altro che vivere
più profondamente. Vinet.
Dio ha preparato per ognuna delle
su,e creature un flore da cogliere, uria
lacrima da versare. j. Desplands.
Io avevo conqepito'la vita come
un’azione. Mi sopo sbagliato; essa è obbedienza. D’azione e il riposo dipendono
non dal servitore, ma dal Maes.tro.
Tommy Fallot.
Di tutto fare un’elevazione, una preghiera, un amore; della propria anima
fare una pagina di libro di pietà, e del
proprio corpo la preziosa copertina.
Sertiianges.
Lavora in modo che la tua compaignia
non sia mai un indebolimento, ma una
forza per quelli ohe ti circondano.
X..
CSEOiflETRA.
RENATO GARDIOL
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herausgegeben von Meyer (Enciclopedia In
48 volumi). Edizione: 1851. —. Rivolger«* alla
Direzione del giornale.
Prof. Giro CcìStabbl, birettore respomat’ile
Autorizzazione Min. Cultura Popolare N. 10
del 7 gennaio 1944-XXlI
ARTI ÓRAFICRE »’L'ALPINA „ - Torre Pellice