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Anno LXXVII
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Torre PelHce, 3i gennaio lf>47
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NUlta sia più forte della'vostra-_.- .
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ABBONAMENTO ANNUALE E SEMESTRALE
Italia . . . Lire 250 150 Francia^“’'/ Franchi 250 150
Svizzera . . Franchi 4 3 Stati Uniti Dollari 2 1,25
Ogni cambiamento d'indirizzo costa Lire CINQUE - La copia Lire CINQUE
CHIESA VALDESE
iRKìiwardalc iitliàl^Gcla onde fòistc ta|rliaìi g
Isaia LI: 1.
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REDAZIONE : Via dei Mille, 1 - Pinerolo
AMMINISTRAZIONE : Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
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Lft VIA DELLA FEDE
L’Eterno disse
che camminino
¡sreele è in marcia. Dopo la dura oppressione può alfine tornare verso la terra dei
padri, ed esultante intrapreruiere il nuovo
cammino.
Dietro a ,sè v'è la nazione che per si
lungo tempo lo ha tenuto schiavo, ormai umiliata dalia potente mano deli Eterno; davanti, si stende la dia che condurrà aita
mèta così ardentemente desiderata.
Ma proprio quando tatto sembra facile e
sicuro, ecco il capovolgimento della situa,
zione : dinnanzi ad Israele sorge un ostacolo insormontabile, il mare; alle sue spalle
un altro pericolar un potente esercito che
Faraone lancia all’inseguimento. Israele
schiacciato fra i due pericoli, stretto in un
angusto spazAp di arido deferto, mormora
contro DÌO: non era forse meglio morire come schiavi in Egitto, anziché dover soccombere in quella morsa? Ed il mormorio si fa
ognor più forte sino a diventare grido di di.
spe razione.
Giunge allora la risposta dell'Eterno. E’
un ordine : <( Dì ai figlinoli d'Israele che
camminino! ». Non poteva esser questo un
ordine assurdo? Eseguirlo non significava
forse andare incontro a sicura morte ? Ma il
popolo ubbidisceil mare .si apre e l’esercito
di Faraone è annientato, a Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio » (Luca
18: 27),
Questa pagina di storia d’Israele non narra
forse la storia di ogni credente ?
Scelti, chiamati da Dio per essere il " suo
popolo » affrancati daltu schiavitù del moie,
non per mefiti umani, ma unicamente per virtù di Din. condotti dalla grande Guida, il
Crislo, verso la Canaan celeste, i cristiani
s'iTnmagino spesso che la Provvidenza di Dio
de bba manifestarsi in modo da allontanarti
dalla prova. Ma la realtà è diversa: la si.
iuazione del credente è molto spesso uguale
a quelìfl d’Israele strétto fra le difficoltà ed
i pericoli senza che, umanamente, vi sia alcuna via d’uscita. Sia nella vita materiale
e sia. più ancora, nella vite spirituale, ecco
ergersi davanti a noi i ntille ostacoli per cui
anche la speranza sembra talora diventare
una vana parola...
E conosciamo allora le ore di sconforto e
di dubbio, le ore in cui la fede sembra perdere la sua forza, e dal cuore deluso ed attristato si eleva non più la preghiera fiducia,
sa verso Colui che è la nostra sola via di salvezza, bensì il mormorio o il grido della ribellione. E, rifacendo l’esperienza di Asaf,
invidiamo coloro che vivono lontano da Dio
e che non sembrano essere provati come noi:
(( Costoro sono empi, eppure tranquilli sempre... Invano ho purificato il mio cuore... per_
chè sono percosso ogni giorno (Sai. 73; 1213). Come Israele, ci volgiamo indietro ed
escSpmiamo : <( non era forse meglio rimanere in Egitto? », calcare la via più comoda,
la via larga e spaziosa che non esige tanti
sacrifici ?
Per uscire da quella situazione angosciosa che tanti credenti hanno conosciuto, non
v'è che un mezzo solo.- è quello di Asaf,
di cui abbiamo citato le parole di ansia:
(( Entrare nel santuario di Dip e riflettere »
(Salmo 73: 16). E' uria sola via: quella se.
guita da Israele nel deserto mentre già disperava della sua salvezza: cioè, dopo aver
gridato a Dio la nostra distretta, aspettare la
Sua risposi^. La Sua risposta, come' in pas.sato per Israele , come per migliaia di credenti ieri, è per noi oggi ancora: ''GAMMI.
NA, AVANZA ! ” Pazzia agli occhi dell’uomo che non sa nè cóme nè dove egli potrà
avanzare; ma pazzia che è superiore alla
saggezza umana. Dio, le cui vie sono superiori alle nostre vie ed i cui pensieri sono al
di sopra dei nostri pensieri, ci ordina di camminare, ed Egli sa come e, dove ci fivà
avanzare mediante Cristo, thè Egli ci ha dato
per unica Guida.
E' un ordine. Dio è nostro Padre, non so.
lo perchè Creatore nostre e di tutte le cose.
a Mosè: Di ai figliuoli d’tsraele
tv (Esodo 14: 15)
ma perchè, nella sua misericordia infinita, ci
ha gene/iqti in Cristo ad una vita nuova; come Padre, Egli vuole la nostra ubbidienza.
Ubbidienza non di schiavi, per paura, ma di
figliuoli, per amore, per fiducia e per gru.
titudine. Egli esige la nostra fiducia. I suoi
figlioli non sono esenti dalla proqa, anzi al
par degli altri uomini, e talvolta più degli
altri, devono fronteggiare an.ùe e difficoltà
Ma essi sanno di avere nell’Eterno il Padre
che li ama, che ha pietà di loro, il loro scudo, il loro rifugio, l’Iddio degli eserciti, cioè
il potente Liberatore che nell’ora e nel modo
più convenienti saprà intervenire. Colui che
può valersi del male e della prova slessa per
l'educazione spirituale dei Suoi eletti, facen,
do, secondo la Sua Parola, cooperare ogni
cosa per il bene di coloro che Lo amano
(Rom. 8: 28).
Non ave\\a, Iddio in mille modi manifestato
ad Israele la Sua grazia ed il Suo potente aiuto ? Non \doveva dunque Israele, stretto
fra pericoli umanamente insormontabili, confidare nell’Eterno che tante prove aveva dato
della Sua pietà e dèlia Sua forza? Non deve
'oggi il nuovo Israele che Dio si è sceltb in
Cristo, confidare in Colui che nella storia e
nel tempo presente gli ha dato continue prove di amore?
Se oggi i Cristiani .si sentono così piccoli
e deboli dinnazi (i tanti mali, quasi smarriti
in seno ad una. generazione che s’è allontana,
la da Dio, ascoltino essi l'ordine che D
stesso dà: “CAMMINA! ” Possano le svariate prove in mezzo alle quali si dibatte la
Chiesa di Cristo spingere i fedeli ’a sentire
vieppiù la loro miseria umana, ed a riporre
tutta quanta la bore fede nel loro vero Capo,
Dio, il quale s’è manifestato in Cristo Gesù!
Ed ubbidendo all’ordine di Dio, sentire sempre più distintamente che. se essi possono
avanzfare e tròvar la via d’uscita, non è per
vittù propria, ma soltanto perchè il coraggio
e la forza necessari vengono da Dio. "EgU
comanda, ma attesi fortifica e sostiene,
consente alla nostra misèria di superare gli
ostacoli. (( Quando "son debole, allora sono
forte» ( 2 Cor. 12: 10).
Quando il popolo, ubbidendo alla voce di
Dio, si mosse, l’Eterno stesso combattè in
suo favore.- il mare si aprì, ed il nemico numeroso e pieno di baldanza (letteralmente
" -a mano levata ”) fu distrutto secondo la
promessa che Dio aveva fatta a Mòsè :
a Gli Egiziani sapranno che Io sono l’Etemo
quando avrò tratto gloria da Faraone, dai
|ìuoi carri e dai suoi cavalieri ».
4 La Chie.sa di Cristo cammina, avanza, con
questa certezza che è la sua forza.- che Dio
combatte per i Suoi, e nella vigilanza e nel.
la preghiera aspetta l’annientamento definitivo delle forze del male, quando lutti riconosceranno che EgU è l’Eterno, il vero Dio
di amore e giustizia. '
Dio combattè per il suo popolo inerme e
debole; Dio camminò altresì dinnazi al suo
popolo che igru>rava la viai giusta. Una densa
nuvoh di'giorno, e, di rutUe , una colonna di
fuoco erano i segni della presenza dell’Eterno che insegnava ad Israele la via sconosciuta. Sempre, quando stU nostro cammino
quotidiano è giorno e splende il sole della
felicità 0 quando calano le ombre della proVfi
e brctficoliamó nelle incertezze di fronte ad
un avvenire che non ci appartiene. Iddio
cammina davanti ai Suoi in Cristo che è la
nostra via.
Quella stessa nuvola e quella stessa colonna di fuoco, dice il sacro testo, erano costaniemente\ ^Msibili ad IsPaéle, mentre rimanevano oscuri per il nemico- Possiamo noi
far parte dì quel popolo eletto, dell'Israele
dello Spirito che avanza vèrso Canaan, verso
la patria promessa, con lo sguardo della fede
proteso verso Dio, il quale rimane visibile
all’anima del credente.
<( Dì ai figliuoli d'Israele che camminino»
Iddio ci chiama a far parte di quel popolo di
credenti, ci ordina di avanzare fidando in Lui
e ci vuol guidare per mezzo di Cristo verso
la vera ■ patria.
P. Marauda
T i a libertà di stampa, com’è concepita da
certi giornalisti contemporanei, s'identifka
anche con là libertà di calunniare e di mentire. —
Quando poi si tratti del Protestantesimo
e delie sue ripercussioni nel mondo e nella
storia della civiltà, si direbbe che ci sia del
gusto a mentire, ben sapendo che, a lungo
andare, la menzogna e la calunnia incidono
notevoJmente nella formazione dell'opinione
pubblica e nei giudizi che essa è costretta
a formulare. —^
La qual cosa non ci meraviglia eccessivamente da lungo tempo siamo stati abituati
in Italia a veder falsificata la verità storica
riguardo al Protestantesimo e potremmo anche non farci più caso; è questione di mancanza di onestà e non è soltanto nel campo
dei giudizi storici che lo si deve constatare.
Da alcuni anni a questa parte, però, si parla con particolare fervore della infallibilità,
della universalità, della stabilità della Chiesa Cattolica Romana, di fronte ai due pericoli mortali ohe la società contemporanea deve nuovamente affrontare e da cui è minac.data in tutte , le sue istituzioni : da un lato il
bolscevismo, dairaltro lato il Protestantesimo
di Martin Lutero.
Non è sempre facile formulare dei giudizi
avventati o delle accuse infondate su! bolscevismo, per timore di po.ssibili ripercussi; :
politiche e diplomatiche. E’ jnvece assai più
comodo riversare il proprio -disprezzo sul Protestantesimo, accusandolo d’essere la fonte
di tuttti i mali politici, sociali, spirituali del
nostro tempo.
La propaganda cattolica o filo-cattolica,
fatta da sacerdoti e da laici, sì muove su
questo piano. Bisogna ad ogni costo trovare
qualcuno sul quale far ricadere la colpa della disastrosa situazione attuale, situazione di
travaglio e di crisi, e chi, più del Protestantesimo, è fautore di anarchia spirituale èd intellettuale, d| ribellione alle leggi, di degenerazione morale, di divisioni e di sètte, di
negazioni e di dubbi? Non si vuol far passare
oggi il .nazismo (e perchè non il fascismo?)
come Fultima eredità del luteranesimo?
SuH’esempio di Mons. Siri
Riassumendo il discorso di Mons. Siri,
arcivescovo di Genova, in occasione de! IV
Centenario del Concilio di Trento, l'Eco del
Chisone, settimanale cattolico, scriveva tempo addietro che : (( La dottrina di Lutero, come ha scoronato l'uomo negandogli la libertà, cosi ha avuto nei secoli delle conse.
guenze tristissime. Essa ha portata al determinismo biologico, alla teoria della razza,
Le violenze e le crudeltà di questi anni dolorosi che Hanno visto l'uomo vilipeso e
’Lutero... e la mistica fascista
calpestato, traggono la loro origine dall’er.
rare teorico di Lutero. Oggi, a quattro secoli di distanza, è lecito chiederci quale sarebbe stata la sorte dell'umanità abbandpnatfz
al capriccio dette ideologie protestantiche, se
a difendere la dignità dell’uomo non si fosse levata la Chieda Cattolica con il Conci,
ho di Trento. Oggi l’umanità sta scontando
le conseguenze dell’errore teoretico di Lutero )). —^ _______
Dobbiamo pensare che ovvero certe autorità ecclesiastiche cattoliche sono incapaci
di esaminare e di valutare obbiettivamente,
senza pregiudizi dottrinali e senza obblighi di
coscienza, alla stregua di un qualsiasi onest’uomo, il Pnotestantesimo nella sua fisionomia storica e spirituale ovvero che quelle
stesse autorità non temono di mentire e di
falsificare ia verità storica » per ¡¡a maggior
gloria di Dio e di Santa Madre Chiesa v.
Pertohè Jl Protestantesimfoi, come qualsiasi
altro movimento spirituale che si diffonda in
mezzo agli uomini, può essere incolpato di
errori nelle sue manifestazicmi storiche,- ma
nessun onesto studioso della Riforma vorrà
depaujKrare il Protestantesimo dei suoi originali caratteri e delle sue genuine connotazioni spirituali, nessuno che si avvicini con
animo sincero al Protestantesimio di Martin
Lutero potrà negare ohe esso abbia voluto
essere innanzi tutto e sopra tutto un ritorno
alla purezza dell’insegnamento di Cristo ed
alla fedeltà alla dottrina degli apostoli. Non
Io spirito della Riforma e dei veri Protestanti sono la causa delle violenze, delle crudeltà, degli erramend del nostro temipo, ma
fattori di altra specie di cui portiamo tutti
la responsabilità, in campo cattolico come in
campo protestante. —
Del resto, vorremmo chiedere a Mons. Siri : ohe cosa pensa dei vari tribunali dell’inquisizione che. in tempi non troppo lontani,
usavano su per giù i mezzi adopera.ti dai
nazisti nei torturare le loro vittime, sotto
la protezione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana? Che cosa pen.sa delle violen
ze e delle crudeltà commesse in questi anni di guerra non soltanto nella Germania
nazista, ma nell’Italia fascista da autentici
cattolici apostolici romani, j quali sono stati
degni seguaci dei loro maestri e talvolta li
hanno addirittura superati? Erano anche esse il frutto'"ifeirerrore teorico di Luterò e
delle ideologie protestantiche ?
La voce di un giornalista
Un altro cattolicci, Indro Montanelli, in un
articolo apparso su! Nuovo Corriere della
Sera del 17 ottobre u. s., trova modo di accusare il Protestantésimo di tutte le nefan.
dezze dei nostri tèmpi. Egli se là prende innanzi tutto con ir Pastore Niemoller a causa delle parole ohe questi avrebbe pronunciato un giorno : « La mia anima appaitiene
a Dio, ma io devo compiere il mio dovere
verso la mia patria senza preoccuparmi di
sapere se essa ha ragione o torto ». Secondo il corrispondente del giornale milanese,
la mentalità dei tedéschi e dei protestanti tedeschi in partìcolarè è ben Caratterizzata da
queste parole : 1’aiiima a Dio, il corpo al
mondò ed alle sue istituzioni, senza preoccuparsi di Dio.
Cosi Niemoller, il. Pastore ohe per opposizione all’ideoktgia dì Hitler sopportò molti anni di prigionia, diviene un volgare servo deH’autorità dello Stato e Martin Lutero,
l’uòmo che riscoprì l’autorifà dèlia Parola di
Dio nel campo della fede e dèlia viBi, diviene il sovvèrlitore dell’ordine stabilito, lo
scatenatore di guerfè, il fondatore dèlia «vera scuola di mistica /ascista » (ma non era
sorta ih Italia per opera di alcuni zelanti fascisti e cattolici romani?).
Noi, Protestanti, siamo i primi a riconoscere che il Pixitestantesimo di Martin Lutero riÒh è immune da coljte e da deficienze. Lutero non è per noi un idolo e la sua
parola non è per noi un nuovo Vangelo. Ci
rendiamo conto che una scissione si è spesso operata nella vita dei tedeschi (e purtroppo non soltanto dei tedeschi) tra fi mondo
dello spirito e il mondo delle realtà storiche
e concrete. Ma è essa veramente un fenomeno tipico dei Protestantesimo? Si deve oneslamente addossarne la colpa alla dottrina della giustificazione per fede e alla libertà del cristiano? Il sud-ovest tedesco, l’unica plaga germanica che, secóndo ! Montanelli, «il cattolicesimo e Vamanesimo hanno
serbato relativamente immune dal cancro luterano v, non hanno forse conosciuto le abérrazioni del nazismo? Hitler non era forse un cattolico romano e la cattolica Baviera non era forse il luogo dove il dittatore
tedesco veniva ogni anno a celebrare le glorie de! nazismo neU’intimità degli amici?
E’ indubbio che Lutero rimane ancora oggi uno dei-più grandi rappresenianti della
libertà di coscienza ; e se, dopo di lui, in
Germania e altrove, v’è stato chi ha fatto
abuso di quella libetià sotto l’influsso di umane filosofie e di ideologie politiche, non è
certo cotesta una ragione buona ver condannarlo.
(seguè In quarta pagina)
2
Scopo di questa pagina, che apparirà una
volta al mese, è quello di diffondere il più
possibile fra noi le notizie più interessanti e
più significative intorno lolla vita della Chiesa nel mondo.' E ciò non soltanto a scopo in.
formativo, ma anche e sopralutto per destare
nelle nostre Comunità delle Valli il senso
universale della Chiesa, di cui le nostre parrocchie non sono che una parie : una parte
che non pud e non deve isolarsi soddisfatta
nel suo piccolo ambiente, nei suoi piccoli
problemi, ma che deve avere sempre il senso chiaro della sua appartenenza al Corpo
di Cristo che è la Chiesa nel mondo, che
deve sempre avere uno sguardo fraterno rivolto verso le altre membra del medesimo
corpo, con un sincero spirito di amichevole
simpatia. Il movimento ecumenico continua
il suo cammino con speranza e con fede:
noi non possiamo ignorarlo nè dimenticarloChiunque avesse segnalazioni interessanti da fare, o desiderasse pubblicare articoli
di carattere ecumenico che interessano questa pagina, è pregato di rivolgersi al pastore
Neri Giampicooli, Perrero per Rodoretto
iTorinoi ; un vivo grazie fin d'ora a quan/i
vorranno collaboriare.
Attività del Consiglio
Ecumenico delie Chiese
Già fervono i lavori di preparazione per
la prima assemblea del Consiglio ecumenico
delle Chiese, che avrà luogo a Amsterdam
dal 24 agosto al 5 settembre 1948. Il Comitato provvisorio del Consiglio ecumenico ha
deciso che il tema principale di discussione
sarà: il disordine dell’uomo e il piano di
D>o. Quattro sezioni di questo tema saranno
studialte da quattro apposite commissioni :
1) La Chiesa universale nel piano di Dio; 2)
il piano di Dio e la testimonianza dell’uomo ,•
3) la Chiesa e il disordine della società:
4) la Chiesa e i problemi internazionali.
Due rapporti sono recentemente apparsi
su questi argomenti ■ il primo cerca anzitutto di definire il significato del termine
(1 piano di Dio », e lo ritrova nella vita della
Chiesa, nel mondo, malgrado Ü peccato che
lo sfigura, negli sforzi intrapresi dagli uomini per stabilire una giustizia economica, u_
na libertà politica, un ordine internazionale.
Ma il piano di Dio non potrà manifestarsi
pienanfcnte che quando Dio stesso compirà
l’opera cominciata in Cristo.
Il secondo rapporto verte sul tema : il
piano di Dio e la testimonianza deH’uomo.
^ Dopo aver notato che ormai la più gran parte dei metodi tradizionali di evangelizzazione ha fatto fallimento, il rapporto si sofferma a considerare alcuni « punti strategici »
ove la Chiesa è chiamata a rendere la sua
testimonianza: I) vi sono al mondo milioni
di esseri umani che npn hanno mai ascoltato l’Evangelo come un messaggio a loro personalmente diretto ; 2) in molti paesi che
vanno sotto il nome di cristiani sono popolati
da gente perfettamente pagana, anche se certi
principi morali e certi punti di vista cristiani
sono inconsapevolmente accettati ; 3) spesso la comparsa del cnstianesimo è stata sostituita da altri sistemi anti-cristiani : 41 per
certuni 1 Evangelo è cosa ormai superata e
inconciliabile con una concezione scientifica
del mondo ; 5) infine vi è la categoria di coloro la cui evangelizzazione è più difficile ; i
soddisfatti, quelli ohe vanno in chiesa e ne
escono senza che nulla cambi in loro.
E’ necessario dunque prendere in considerazione questi quattro problemi relativi al
problema dell’Evangelizzazione .Il- - Qual’è la sostanza permanente deJl’Evangek)?
2). - Quali Sono i fattori dell’attuale situazione che differiscono da quelli con cui avevano a che fare gli araldi dell’Evangelo
nel tempo passato?
31. - Quali sono i metodi di evangelizzazione che si sono mostrati veramente efficaci?
4.1 • A quali piani possono le Chiese collaborare per rispondere ai bisogni de] mondo n^erno e rendere efficace la proclamazione dell’Evangelo ? (riassunto dal
Service Oecumenique de presse et d’inform'.ation).
ta Chieia confetta
H sue peccato
in Germania
Il 17 novembre il vescovo luterano
Wurm ha pronunciato un sermone sul testo : (( la tristezza secondo Dio produce un
ravvedimento che mena alla salvezza, e del
quale non c’è mai da pentirsi : ma la tri
LA CHIESA NEL MONDO
stezza del mondo produce la morte » (2 Cor.
7 ; 101. Dopo aver osservato che se il mondo può trovare facilmente un sollievo alla
coscienza della colpa nel constatare le colpe degli altri, ciò non vale per chi scende
più nel prdfondo, là dove non si trova nessuna scusa che valga, il vescovo Wurm, riferendosi alla confessione di peccato fatta
dal Consiglio della Chiesa evangelica tedesca neirottobre 1945, così continùp : <( à
cette de'claration les Eglises chrétiennes des
aunes pays ont répendu en confessant leur
propre culpabilité et leur faillite. Nous pouvons dire dès maintenant que nous ne nous
repentiron jamais de notre repentance...
Ce dont le peuple allemand a besoin c’est
de s’unir dans une reconnaisance commune
des causes profondes de notre détresse et
de se mettre en marche sur des voies nouvelles. en n’effrayant plus le monde par des
menaces et des violences qui ne font qu’entraîner des représaillesi, mais en cherchant
à gagner sa confiance par des actions nobles
et pacifiques» (S.OE.'P.I.Î.
I conversione degli Indiani al cattolicesimo »•
La federazione delle Chiese evangeliche
ha protestato contro questo decreto, ed apprendiamo ora ohe tale decreto non è stato
: presentato all'approvazione del Senato co
i me contrario ad una delle libertà essenziali
; dilla Costituzione argentina.
in Spagna .
La rivista Americana Theology Today descrive la situazione religiosa in Spagna :
« La nuova legislazione della Cortes spagnuole non offre reale libertà religiosa ai protestanii. Tre articoli riguardano questa quistione :
Art. 1 - Lo Stato Spagnolo proclama il rispetto per la dignità e la integrità della
libertà della persona umana come principio informatore di ogni sua azione...
Art. 6 - La professione e la pratica della
religione Cattolica Romana, che è quella
dello Stato spagnuolo, gode di protezione
ufficiale.
/tt .sono lì hiuiii pastori' : il buon pastorr mette ìa sua vita per le sue pevore. Esse asroltev
. ranno ìa mia vare, e ri sarà un solo j^rej^ge, un solo pastore.
in Ungheria
Il Consiglio libero riformato, è un gruppo che in seno alla Chiesa Riformata ungherese tende a suscitare un risveglio religioso ; in una recente conferenza è stato approvato un messaggio al popolo ungherese, in
cui dopo aver esipresso sentimenti di riconoscenza verso Dio che ha custodito il popolo
ungherese attraverso la lunga prova, è detto :
(( Notre gratitude fait naître en .nous le
scTiitiment de notre culpabilité, de la culpabilité de tout le peuple hongrois, et de la
repentance nécessaire. Il n y qu’une attitude possibile, devant Dieu, celle dont parle
Daniel.- » A toi Seigneur appartient la justice, à nous la honte et la confusion » (Daniel
9: 7). La sincérité de cette repentance ne
peut se prouver que par l’obéissance à l’esprit nouveau». (S.OE.P.L).
Attentati alla
libertà religiosa
in Argentina
Un decreto del governo argentino stabiliva alcuni mesi or sono l’istituzione di un registro nazionale dei culti non romani, contenente, 'e seguenti indicazioni ; data dello stabilirsi nel paese di ogni confessione ; nome
e nazionalità delle autorità ecclesiastiche, dei
pastori e dei fedeli ; luogo oji^ si trovano i
templi e gli altri locali. Tali misure erano
prese pe(r stabilire le neoeseariel relazioni
che debbono esistere tra il governo e le
Chiese, per mettere ordine nei conflitti dovuti all’anarchia delle confessioni non cattoliche, per tenere informato lo Stato, e per
il fatto che la Costituzione raccomanda la
Art. 16 • Gli Spagnuoli possono riunirsi ed
associarsi liberamente per qualsiasi scopo, in conformità a quanto disposto dalla
legge. —.
La libertà così garantita è limitata. Le
Chiese Protestanti non possono lanciarsi in
alcuna opera evangelistica ; possono celebrare solo servizi privati. Nessuna cerimonia
o manifestazione aU’aria aperta, aH’infuori
di quelle della Chiesa Cattolica Romana, è
permessa. __
La legge protegge i protestanti dall’oppressione a motivo delle foro convinziioni
religiose e dall’o'bbligo di istruire i loro figliuoli nella religione cattolica. Ma il decreto suH’educazione elementare del luglio 1945
stabilisce che » tutta l’educazione deve essere impartita in Spagna con un forte spirito
cattolico e deve essere subordinata in O'gni
dettaglio alla spirituale sorveglianza delle
autorità ecclesiastiche cattoliche ». La legge non concede alcun locale per l’isitruzione
dei bambini protestanti nella fede dei loro
genitori, nè Ìslifuti pubblici nè privati. Impossibile avere in Spagna delle scuole protestanti. _ __
in Egitto
L’arcivescovo di York (anglicano) parlando a Londra alla Camera de{ Lorda ha denunciato le violazioni ai diritti delle minoranze religiose ohe vengono compiute in .Jugoslavia, in Turchia e specialmente in Egitto. dove il governo prende misure che para
Siamo lieti di annnmsiare che il Pa.'itore Neri
Giampieeoli ha accettato l’incarico di redattore
della Pagina ecumenica dell’Eco delle Valli.
Essa aftcicÀ alla fine di ogni mese e sarA una
finestra aperta sni mondo.
Possano t lettori affacciarsi a quella finestra
e_ contemplare, con un senso di fraterna solidarietà, 1 unita della Chiesa di Cristo fedele all’ETangelo.
lizzano sempre di‘'più la libertà d’azione della Chiesa Copta, una delle più antiche Chiese Cristiane : nelle scuole di stato l’insegnamento del Corano è obbligatorio e altre misure violano il principio della libertà religiosa.
notizie brevi
Germania
Durante il periodo deH’Avvento è stato
letto nelle chiese evangeliche tedesche un
messaggio rivolto a tutti i popoli della terra
per ottenere il rimpatrio dei cinque milioni
di prigionieri di guerra. Il messaggio così
conclude ; « Come noi cerchiamo e troviamo nel perdono di Gesù Cristo la consolazione del nostro peccato, allo stesso modo
domandiamo Ohe grazie al perdono fraterno,
una nuova società umana possa stabilirsi e
che Dio possa nuovamente compiacersi in
noi ».
Gran Bretagna
La compagnia delle radiodiffusioni inglesi
(B.B C.), che lavora in stretta collaborazione con le chiese, ha recentemente televisionato un culto; l’esperienza fu un vero successo dal punto di vista tecnico ed è probabile che sarà ripetuta.
In Scozia un pastore prese alcuni anni or
sono l’iniziativa di presentarsi la vigilia di
Natale in un cinematografo, per annunziare
al pubblico l’Evangelo della nascita di Cristo. Da allora l’iniziativa si è estesa, e quest’anno ben 80 cinematografi nella città dì
Glasgow e quasi altrettanti nelle altre città della Scozia hanno ricevuto la visita di
un pastore. Migliaia di ipersone hanno così
ascoltato l’Evangelo di Natale
Le Chiese inglesi hanno già raccolto la
somma di mezzo milione di sterline per l’opera di ricostruzione delle Chiese d’Europa.
Norvegia
Il dott. John R. Mott è stato designato
come uno dei laureati del premio Nobel per
la Pace, in riconoscimento dell’attività caritatevole intrapresa sotto la sua guida e per
il suo Impulso da tre grandi organismi ecumenici : le Associazioni Cristiane dei Giovani, la Federazione degli studenti cristiani
e il Consiglio internazionale delle missioni.
Il vescovo Bergrav di Norvegia ha in tale
occasione inviato al dott. Mott una lettera in
cui rende testimonianza all’opera insigne
svolta da questo grande apostolo dell’unità
cristiana.
U. R. S. S.
Il 1" ottobre scorse sì è aperta a Mosca
l’Accademia di teologia ortodossa. Gli esami di ammissione vertevano, oltre che sulle
discipline teologiche (omiletica. Antico e
Nuovo Testamente, ecc.) anche sulla Costituzione dell’Unione Sovietica.
Stali Uniti d’America
Doipo lunghi aani di negoziati la Chiesa Evangelica e laChiesa dei fratelli uniti in Cristo si sono fuse, dando origine alla Evangeli,
cal United Brethren Cburch; questa Chiesa
conta ora più di settecentomila membri. Ambedue le Chiese erano state formate al principio del secolo scorso da gruppi di emigranti tedeschi.
Un culto solenne, a! quale hanno partecipato numerosi delegati delle Nazioni Unite. è stalo celebrato a New York il 10 novembre, i.n occasione della conferenza delle
Nazioni Unite. Oratori erano John Poster
Dull e il pastore Harry Emerson Fosdick.
1! pastore Martin Nieinoller ha compiuto
un viaggio negli Stati Uniti, su invito del
Consiglio federale delle Chiese di Cristo.
Egli è il primo rappresentante della Chiesa
Evangelica Tedesca invitato dalle Chiese Americane dopo la guerra.
La Divisione di aiuto materiale del Dipartimento di Ricostruzione nel suo primo atto
di esistenza ha speso già la somma dì quattro milioni di dollari. Diciannove paesi d’Europa ne hanno beneficiato.
Giappone
Secondo la nuova costituzione giapponese,
rimperatore non sarà più considerato un dio.
In un decreto ufficiale rimperatore Hiroschito ha dichiarato di rinunciare alla sua divinità. Questo fatto è di grande importanza per
i cristiani : essi non corrono più il rischio di
essere punti per il loro rifiuto di adorare
!’imperatore.
3
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
IA CARICATURÉ
.,V, - i- , . ..... :.í
qutt nous portons tous on nous
Nous publions intégralement « Le Point
de vue de Rejorme, » que cet excellent heb.
domeâûire a fait paraître à propos de la semaine de prière universelle pour l'unité
chrétienne. Le voici:
Du 18 au 25 janvier se déroule la semaine de prière universelle pour l’unité chrétienne.
Comme c’est à nos yeux, quelque chose
de plus important que les 5 % de baisse, l’élection du président de la République, l’action courageuse du gouvernement et les apiQu^beeinient retioenits des dlfférentis partis ; quelque chose de plus important que
nos sentiments sur les évènements d’Indochine ou de Palestine, sur tout le train quotidien, dramatique ou puéril, admirable ou
stupide du vaste monde dont la figure passe-.. ou comprendra que nous y prenions un
peu en avance pour l’annoncer et en parler.
Ainsi, durant cette semaine-là, le chrétiens de la terre entière sont conviés par le
truchement de leurs autorités ecclésiastiques — en réalité par leur Seigneur, — à
prier les uns pour lees autres, à prier pour
l’unité de la chrétienté
Nous ferons bien d’être très attentifs, en
présence de cet évènement au sourire da
l’incrédule. Sil est historien, il évoquera
tout le sang versé avec l’assentiiment des Eglises; psychologue, les réactions souvent
affligeantes des chrétiens -des différentes confessions à l’égard les uns des autres; tant
soit peu théologien, le fait que le terme d’
<( unité chrétienne » a un sens différent dans
la bouche d’un catholique, d'un orthodoxe,
d'un-protestant.
Oui, nous ferons bien d’être très attentifs à cette critique mordante et lucide que
le monde porte sur les chrétiens; non pas
pour la rejeter du haut de notre vérité, mais
pour nous demander en quoi ©lie est fondée. Cette investigation nous fera certainement saisir tout ce qu’il y a d’amertume cachée et d’espoir trahi dans la phrase cou
rante; « tes chrétiens? iis ne sont pas meU*
leurs que tes autres ». ' ^
Etre attentifs enfin au dédain du monde à
r^fd de -la vie intérieure, de la connaissance de soi, de la maîtrise de la pensée ;
à l’égard de la prier© en un mot, dans laquelle il ne voit qu’une technique usée, pour les
uns; utile cependant selon d’autres plus
perspicaces en la matière, mais aussi vains
que le premiers dans leurs jugements.
La faute à qui? N’a-t-on pas jugé et ne
juge-t-on pas toujours l’arbre à ses fruits?
Cet exercice spirituel nous mettra en excellentes dispositions pour aborder le fond
de la question car il fera surgir la caricature du protestant que nous iportons tous peu
ou prou en nous, comme le catholique porte peu ou prou sa propre caricature.
El de se voir tel que les autres nous
voient nous amène à découvrir notre véritable visage; qui n’est point beau.
Mais, et c’est la grâce incluse dans la vérité, cette découverte qui nous dépouille de ^
nos oripeaux, nous rend du même coup capables de comprendre le prochain et de l’aimer. de lui restituer sa caractéristique essentielle qui est d’être un frère pour lequel
Jésus-Christ est mort. —
C’est là, j’imagine un des aspects de ce
que voulait dire 'Pascal avec son : (( des humiliations aux inspirations».
Le fond de la question. Et nous pensons qu’il convient de considérer comme très
important, non seulement du point de vue
direct de l’unité de l’Eglise, —i cette unité
est en espérance, l’attente d'un avenir qui
est entre les mains de Dieu ■—mais du
point de vue des rapports entre les hommes et des relations des hommes entre eux
cette semaine de prière qui replacera tous
ceux qui l’observeront devant la question
que le Fils de l’homme posait à Pierre ;
«M’aimes-tu?».
Quand on se penche sur le passé et qu’on
cherche à analyser l’extraordinaire essor du
christianisme à son aurore, on est enclin à
en trouver l’explication dans ce cri de la
foule pa'ienne en presence des martyrs :
i( Voyez comme ils s’aiment ! »
Et quand on pense aux lamentables caren
I '3 ■
c^s de la chrétienté moderne, on est amené à se dire ; « «Ju’U y a peu d’amour ».
Nous n’avons que quelques mots à faire
suivre pour mettre ces pensée FEU sur
notre cas particulier.
D’abord l'unité chrétienne est pour tous
ceux qui aimeni le Christ êçtns leur prochain et non CONTRE n'importe qui, même
pas CONTRE les incroyants.
Çar, a bien y regarder, les incroyants
dont l'article nous parle — ne sont-ils pas
INCROYANTS, ne sont-ils ptas desi Sfetiis
Dieu précisément parceque nous, les chrétiens, les avons portés par NOTRE CONDUITE à devenir des SANS DIEU?
Et encore il y a aujourd'hui drais le monde un gi\and mouvement parmi les Chrétiens (nous disons ceux qui se DISENT
chrétiens ) pour former un front unique des
Chrétiens contre les.... non chrétiens: di
sons clairement que cela n’est pas chré-.
tien. Ce front unique, nous le savons, a
beaucoup de succès parceque on a toujours
été chrétien et il fait si bon manger soupe...
(et son beurre à 1000 lires le kilo et acheter
les produits industriels à des, prix prohibitifs) en pensant qu'on est un bon chrétien
c’est consolant, c'est rassurant, ça ne change
pas les habitudes... même s'ü y a d'autres
frères qui ne mangent pas) de beurre.
Ce qu'ils y a de pire (mais cela ne nous
étonne pas) c'est qu’à la tête de ce front
unique il y a une très grande église chrétienne et des nations également chrétiennes.
Mais dans cette débâcle de notre foi chrétienne ayons ceci de fermement établi: nous
pouvons voir le chrétien dans celui qui confesse son péché et reconnaît son indignité et
prie pour le salut en fésus Ciftrisf qui est
mort pour nous et sans lequel il n'y
a pas de salut. Nous, ici, rnaintenant, dans
notre pays, nous devons avoir LE COURAGE de dire que nous ne POUVONS PAS accepter l'assurance de ceux qui disent: nous
sommes les chrétiens, nous POSSÉDONS
la vérité, tous les autres sont dans l'erreur!
Nous sommes chrétiens dans la mesure
où nous confessons d’être aussi dans l’erreur et dans le péché et que nous voulons
marcher VERS la vérité! E. R.
A propos du centenaire de la naissance dTdmondo de Amicis
UN LIVRE “SANS DIEU,,? CDORE D'ERMONDO DE AMICIS
Son origine
De tous les livres d’Edmondo De Amicis,
dont l'Italie célèbre cette année le centenaire,
le plus connu et le plus discuté, aussi, est
sans contredit (( Cuore ». ou « Grands
Coeurs » comme le titre en a été plus trahi
que traduit.
Je dis « trahi » parce qu’il eût suffi au traducteur de s’enquérir de la façon dont le livre est ,né et du motif pour lequel son auteur
l’a appelé « Cuore » pour ne pas en changer
s: foncièrement le titre- D’ailleurs l’esclandre
suscité lors même de sa parution eût pu illuminer le traducteur.
Mais .allons au fait, puisqu’il s’agit véritablement de « faits » et. je dirais presque de
«faits et gestes», tellement la chose a été
outrée.
Quel fut le grand motif, du moins celui officiel, de l’esclandre? Ce fut que oe livre ne
mentionne, paraît-il, jamais «Dieu». Mais,
demandons-nous, combien n’y en a-t-il pas
de livres, ou d’ouvrages littéraires qui te
mentionnent, ou qui le mentionnent avec respect, ou même qui eussent miex fait de ne
même pas le mentionner? Tagore n’a-t-il pas
un peu raison lorsqu’il avertit que souvent,
lorque l’on prétend d’enseigner trop Dieu et ,1a
religion, l’on ne fait que ((Soulever de la
poussière Sur la route »? Et combien de livres qui foisonnent du nom de Dieu peuventils bien se vanter d’être véritablement inspirés de Lui et de son Esprit?
Mais, comme je viens de le dire, allons au
fait.
...(( Pour faire un livre nouveau et fort il
faut que je le fasse en m’inspirant de cette
faculté par laquelle je me sens supérieur à
autrui : par le coeur ». Devons-nous voir
dans ce mot une sotte prétention de son auteur ou ne devons-nous pas plutôt le considérer comme l’expression même du trèsfonds qui l’inspire, permeUez-moi le mot,
presque divinement?
C’est ainsi, en tout cas, que De Amicis
écrivait, .fin février 1878, à son ami l'éditeur
Emile Treves, de Milan. C’est du coeur, donc
de notre écrivain qu’a jailli, comme eau de
source, cet ouvrage, si chanceux, dont le tirage va atteindre le million et demi de copies,
dans sa seule édition italienne.
Médité dans la solitude de son coeur, bercé dans les vertes prairies de Cumiana et de
Piscina, aux abords de Pignerol, à la lisière
même de ces Vallées Vaudotses du Piémont,
qu'il a chantées et célébrés si hautement dans
son ouvrage (( Aile Porte d’Italia », <( Cuore » trouva son inspiration première dans
VAmour de Michelet,
((J’ai lu les oeuvres de Michelet. Son dernier ouvrage ce fut VAmour. Toute mon âme
s est comme tout à coup réveillée. Le voilà
mon livre, me suis-je dit.
Le titre de mon livre : Coeur. L’affection,
la bienveillance, la bonté, étudiées, voulues,
appliquées dans les différentes périodes de la
vie —' de l’enfance à l’âge critique — quand
on a encore un pied dans la jeunesse et un
déjà dans l’àge mûr ce seraient observations
croquis,, ébauches, le tout coordonné au sujet
comme dans Amour .. ».
Qu’était-ce donc que ce livre sur VAmour.
au plus lyrique des historiens de France? —
qui est. à coup .sûr, l’un des moins connus
M. Tocci, dans la traduction italienne qu’il
en fit, en 1914. observait que (( Michelet eut
un culte quasi-instinctif de l’amour; il en eut
la plus( intime pénétration et la notion la plus
organique et la plus complexe ; ce fût, on peut
bien l’affirmer, le fontfament panthéiste de
toute son oeuvre... ».
Et le traducteur de noter encore comment l’écrivain interroge k le mystère ineffable de l’amour avec la mêm© révérence
trépidante avec laquelle l’ascète sonde le
sens caché des Saintes Ecritures ». Aussi
l’amour se révèle-t-il, à lui je ne saurais
dire si toujours clair et pur, puisque te passion est obscure et tortueuse toujours, mais
dans ses origines elle revêt les formes les
plus belles et les plus consolantes. Or c’est
bien de ces formes-là qu’a manqué, beaucoup trop la vie de De Amicis.
En reliisant lest pensées de Mioheitet il
nous paraît ouir tons les préceptes qui sont
à la base même de l'édifice, si attrayant,
que De Amicis a su y élever.
(( L’amour est un tel sentiment qu'il domine toute circonstance. Un palais, une mansarde. un trône, une petite boutique, pour
lui tout cela est égal... ".
(( L’amour est certainement une flamme.
Mais c'esi aussi une éducation... »
Partout où il y a l’amour, il y a le coeur,
U y a la femme, la famille, le foyer dorrtestique, le fonds même de toute vie sociale.
a Le secret pour s'aimer longuemerit consiste à s’occuper beauço>up l’un de loutre, à
vivre beaucoup ensemble, le plus près que
l’on peut, le plus que l’on peut.
C’est dans le coeur qu’est !e fondement
de tout bien. (( Le manque de coeur suffit
à expliquer tout mal... : quand manque le
coeur rien ne peut le remplacer)).
Le coeur est lui-même un livre -. o Le
seul livre où la fem.me veut écrire, c’est le
coeur de l’homme qu’elle aime)). La femme
qui aime lit dans ce coeur -. a Tout ce qui
pourra se passer dans mon coeur, dans ma
personne qui t’hppartient, comment ne pourras-tu ne pas le voir? ». La femme qui aime
est te coeur même de la famille, tandis
que l’homme est la force qui la soutient.
L’un et l’autre sont nécessaires et ils se soutiennent à l’envi; un simple reflet de l’amour suffit à (( enflammer notre coeur », à
nous pousser à l’action, à nous rendre meilleurs, à nous transformer. Telle est la puissance du coeur qu’elle est (( apte » à transformer toute chose.
Rien d’étrange, donc, si de telles pensées,
que De Amicis pouvait glaner au hasard
dans l’ouvrage de Michelet, devaient résonner profondément dans son l’âme si foncièrement bonne et former comme les primes
racines d’où prit naissance son Cuore,
La réaction catholique
Quant à l’accueil que l’on fit .à ce livre,
dès sa parution, l’on peut en juger par les
I journaux politiques mêmes de l’époque.
L’on était en pleine lutte cléricale cl antiI cléricale : c’étaient, au fond les deii.x partis
I de l’époque.
La voix du premier se fit bientôt entendre
î sur L’Unità Cattoilca, qui para’ssaif alors à
Turin. Le 14 novembre ¡886 Cuor.t venait
de paraître vers la tn'-octobre - un article
de son directeur Margoîti mettait en garde
tes pères de famille, a l égard d’un livre si
dangereux. Oh! si les pères de ‘an. ’le ai
ment l’âme et le coeur de leurs enfants,
qu'ils ne mettent pas dans leurs mains r.uore d'Edmondo De Amicis et des Itères Treves (les éditeurs). Pourquoi donc? Parce
que ce livre n’est pas comme celui (( très
beau, disait-il, du Révérend Père Ventura,
alors réimprimé à Palerme de par le Vicaire
Général de l’Ordre des Teatini, sur Le
Très Saint Coeur de Jésus. Pour le directeur de L'Unità CattOlica, la parution du
plus célèbre de tous les ouvrages de De Amicis ce n’est que le symptôme pur et sim.
pie que « Ton met en dérision le coeur très»
Saint du Rédempteur du monde... « Et le
très chrétien Margotti de se moquer des récits de De Amicis où, è son avis très éclairé sans doute, l’on exalte les gar
çons qui « étudient peu », l’on note et Ton
rit d’un «petit bossu chétif», l’on commé^
more les hommes qui «se plantent un couteau en plein coeur », où l’on laisse la fantaisie et la fausseté aller « kHn< à vouloir
faire croire que « te fils d’un fendeur de
bois, trouve 1e temps nécessaire pour charger et décharger le bois, pour la boutique
de son père, tout en étudiant ses leQOt»»,
où l’on fait preuve d’une si profonde aridité de coeur à faire dire, par un maître d’écoje mourant, à îon propre fils ces seules
paroles de consolation (?) ; « Je te quitte,
mais toi tâche de te fortifier en arithmétique H.
La contre-réaction protestante
En guise de réaction à une telle sotte
campagne de dénigration contre un ouvrage
qui, comme eût dit Giusti :
tanti petti ha scosso e inebriati
et qui a réellement fait le plus grand bien
à la jeunesse italienne, avant qu’on eût cru
de l’abreuver de haine et de fiel; maintes
voix autorisée s’élevèrent un peu partout.
A ce chorus de louanges vraiment méritées
et à cette prise de position en faveur du
livre Coeur, et de son auteur, le Protestantisme italien a su donner son appui et son
apport. . ,
Bien plus, un «véritable foyer de vénération, au dire de M.me Mimi Mosso, (1)
(( pour Cuore, s’allume bientôt au sein des
petites communautés vaudoises et protestantes qui florissaient et qui prospèrent encore en Piémont ». et il n’est point étonnant
si Pignerol et La Tour ont eleve chacune
son petit monument à la mémoire d’Edmond
De Amicis.
Mais de tous les plaidoiers par ceux qui
ne sentaient nul besoin de voir rappelé (( le
Sacré Coeur de Jésus » dans ce livre profane, pour en faire, en.dépit de tout, un livre excellent et grandement moral et bienfaisant, celui qui toucha le plus Edmond De
Amicis ce fut celui qu’en fit le pasteur protestant Braobetto de « l’Eglise Libre Italienne ». Fort, polémiden de ce to' vieux
temps, il comprit que ce livre,
ne devoir être, de l’avis de Mgr. Margotti,
qu’une exaltation de la morale sans Dieu,
était dicté, et avait été conçu, par un
écrivain profondément humain et chreti^,
à la fois, éloigné de toute forme ecclesiastique, il est vrai, mais vivant de cet amour
de l’humanité souffrante dans lequel 1 oeuvre entière du Christ se résumé et prend
un sens humain et concret. C était la, d ailleurs ce qui 'avait pousse De Amicis a ad.
hérer au Parti Socialiste de 1 epoque, lequel n’était point encore divise pas plus
des idéals communistes que de ceux tout
simplement <( réformistes », comme 1 on disait autrefois. En tout cas le pasteur Brachetto comprit que ce livre renfermait toute
une irradiation de spiritualité divine _qu',
peut-être même expressément, se passait et
avait voulu se passer de toute forme ou formule figée, ou consacrée, ou même sacree.
C’était là hardi, mais c’était une leçon que
l’écrivain allait donner, et entendait donner,
aux secs prêcheurs de formules, aux vides
sectateurs de rites. Pour lui aussi, tout comme pour le scribe parlant à Jésus, l’amour
du prochain valait «plus que tous les olocaustes et que tous les sacrifices ». Edmond
De Amicis n’eut pas le plaisir d’entendre te
pasteur Brachetto, mais voici ce qu il en ecrivit bientôt à son éditeur, le 6 décembre
1886.
(( ...E’ peccato che tu non abbia assisitfo
alla conferenza pubblica annunciata dai giornali e tenuta ieri sera, do^menica 5. nella sala consueta di Via Harki Vittoria, dal reverendo ministro protestante B. Brachetto. I
giornali annunciavano la conferenza col titolo : « Il Cuore di De Amicis e il cuore della «Unità Cattolica ».Gì andò molta gente,
protestanti e qpttolici. Il Brachetto fece una
carica a fondo contro l’articolo della Unita
Cattolica Cd un'apologià eloquente del libro,
leggendone vari squarci, molto bene, tra i
quali l'apostrofe all’Italia. e immedkdamen.
te dopo il periodo peggiore deli'Unità che
destò un movimento generale di meraviglia
e di ribrezzo. Il Margotti fu conditto e conciato per le feste. Lesse anche un articolelto entusiastico d’un ministro protestante di
Napoli (2). Terminò raccomandando a tutti
signori e poveri, di comprare il libro e di
farlo comperare e la conferenza fu chiusa
con una preghiera solenne di tutti per Edmondo De Amicis. lo non fui preserite, come pnoi capire, ma ci avevo degli amici
che nii riferirono tutto dopo essersi molto
divertiti ed anche commossi. Te ne dò notizia per consoìftrti un poco degli attacchi
clericali che mi pare ti abbiano fatto deplorare in cuor tuo, ch’io non abbia nel mio
libro santificato il Natale, la Pasqua e la Risurrezione.
Ti saluto affettuosamente
il tuo Edmondo ».
Je ne sache pas si, ces messieurs du
clergé, ont changé d’avis. S’ils ne se sont
point amandes qu’ils veuillent bien s’enqué-
4
I
DU^ VALLI VAU?ESI
rir auprte ,des pères, des mères, de la jeu
nè^ ou mëxTle ties' vieHards de ^liotre' cWè
pour savoir si vraiment lé «rCtioré >) d‘E<M¿ftd ‘be Amié1s‘''a'‘ fa
, - .......... „ ‘fait .tant'de
mal’.., Ep revjendront-ils de leur erreur?.:,
vënfë'' je'nW ^espérer, mais qui
Silvlo Ppns'."'
(t). Illustrazione Italiana, r ottobre 1022.
121,"QaeIqu'ttnipoiimiit4I nuos faire savoir qui
était ce pasteur? -,
:ì- ru>. K ..ríLíT.’!'. »iv>’
Lutero... e la mietica> fascistaj
(conthiuaalone) >1
In realtà, nelle violenze e nelle iniquità
di questo nostro secolo, ciascuno ha la sua f
parte di responsabilità. Bisognerebbe dimostrare che gli Stati a maggioranza cattolica
sono sempre stati refrattari alle dittature ed
agli assolutismi polfttcii ptrhammettere che il
iProtestantesimo e legato alla peggior forma
di autoritarismo statale. Ma gli Stati cattolici
s^o lungi dall’essere imra.uoi dai totalitarismo e molti Stati protestanti hanno dato
una cosi energica prova di resistenza e di
ri^jéttoi della: libertà e della dignità umana
che, invece di disprezzare volgarmente il
Protestantesimo, certi scrittori cattolici dor
vrébbe-o ^ientrare in sè stessi e riflettere seriamente.
Non sulla menzogna e sulla calunnia si
edifica una nuova società e si stringono nuovi rapportii ma sulla confessione delle colpe
recìproche e sulla comune attrazione verso
la carità e la verità.
Ermanno Rostan
alfe Valli Mdesi
Nel numero del 30 gennaio, della Luce apparirà il seguente trafiletto : '
Riceviamo da due insegnanti alle Valli vaidesi una lettera su ((manovre» delle autorità cattoliohe tendenti in tutti i modi, legali
o illegali, a ((romanizzare» quelle regioni... ^ i servendosi, anche e sopratutto della
scuola! I fatti denunciati sono dolorosi. E’
bene che tutti ne siano a conoscenza- Li
acceiìniamo brevemente,
1) Ad una insegnante valdese doveva toccacare, per merito di,., graduatoria, la sede vacante di Pradeltorno. La nomina a
P-radeltomo, come in aitrj casi similari ri.guardàmi sèdi rimaste vacanti perchè riflu
tate dagli aventi'diritto della graduatoria
generale,' era di spettanza, per disposizione dello stesso Provveditore agli Studi,
del direttore didattico locale che doveva
basarsi sulle graduatorie locali. Ma dopo
una : settimana di attesa, il Provveditore
fa una ecotone per Pradeltorno e vi invia direttamente una insegnante tratta dalla graduatoria generale, ledendo palesa^mente i diritti delle provenienti dalle
graduatorie locali. Ma la nominata era di
confessione cattolica, & da fonte sicura risulta ohe il caso di. Pradeltorno era stato
asfeiintp ipenson'^Imentef dhl PpoVvieditore
perchè, d’intesa con le autorità cattoliche
locali, si voleva ad ogni o)sto inviare colà urta insegnante appartenente alla religione ufficiale dello Stato... Si potrebbe
<)pp0fre che a Pradeltorno la magi
gioranza della popolazione è cattolica : nta risulta in modo certo che quest’anno, in luoghi esclusivamente valdesi
sono stati inviati nella quasi totalità maestri cattolici ! Una inchiesta è in corso.
2) Il secondo fatto potrebbe indurci, se non
desideràsstmó rimanere discepoli di
Cristo sopratutto nell’amore dell’avversario, a servirci dell’ebraica legge del taglione ! Questa volta, una insegnante valdese è inviata in supplenza in up paese
esdosivomenfe cattolico. Dopo un solo
giorno di lezione, il parroco la consiglia
vivamente ad abbandonare il luogOi pronosticandole una situazione oltremodo difficife, con una popolazione avversa che
non avrebbe più mandato i bambini a
scuola, ecc. Poiché anche la Direttrice
della Scuola era dello stesso parere quasi ordinando la... ritirata, pare che l’insegnanfe si rassegnò a perdere il suo mese
di supplenza!
Tali fatti, aggiunti agli innumerevoli soprusi che ancora oggi in clima -di... liberazione ci vengono perpetrati in tutti i campi
dell’amminastrazione pubblica per le ancora
'sussistenti ben note collusioni tra autorità
politiche e autorità ecclesiastica, sono a testimonianza che il nostro paese vuol ad ogni
costo scherzare con ìe quattro libertà, che
pure il Trattato di Pace lo impegnerà a trattare. E siccome la maggioranza non ha. nessuna intenzione di rispettare i più comuni
diritti delle minoranze, queste non si perdano d’animo ; nell’ultima delie ipotesi un
semplice ricorso all’O.N.U, potrà forse far
riflettere chi delle libertà è fautore soltanto
per rincremenfo della ptopria parte. •
g- g.
Tre avvenimenti dominmo la' scena politic(T' natioiiale ■ di (¡uest'ultima settimana: la
conelosiotié àéT viaggiò del PresidetUe del
Consilio, on. De>‘<jasperi, negli Stati Uniti e il suo ritorno in Patria; il congresso
del P.S.l.U.P. a Roma; le dimissioni improvvise delVon. De Gasperi e conseguentemente del governo- A questi avveramenti
sétiiàr dubbUt legati tra di loro e conseguenti
Tunó' all'altro, può aggiungersi il Congres-'
so del Pfirtito Repubblicano tenutosi a BologOà 'da cui è scOturitò un atto di accusa alla
incapacità ed allá paralisi governativa, che
Ton. De Gasperi ha indicfzto come uno dei
non ultimi moventi del suo gesto.
Su tatto dómina Tincerto spesso angoscioso senso di attesa del popolo cui non vengono rispdrmiate ulteriori privazioni, a cominciare dalla crisi ormai preoccupante dell’energia Elettrica, che pfiralizza lo svolgersi
normale della vita civile con lunghe interruzioni nell’illuminazione e negli altri servizi,
e che arresta il ritmo produttivo delle aziende industriali.
Gii Stali Uniti hanno tributato grandi accoglienze ài PrèSidòrite del Cónsìglw ed alle personalità che lo accompagnavano.- Ton.
Campilli, Ministro per il Commercio Estero,
il dótt. Menìchella, direttore della Banca d’Italla ed altri. Nei colloqui avuti con Truman, Byrnes ed altri, nelle nipnif e stazioni
di simpàiia di cui sono stati oggetto, i rappresentanti della Repubblica italiana hanno
potato afferrare sempre una nota di cordialità e>’di oomptensiorie che dà bene a sperare 'sui rappormfuturi con quella grande nazione. Qaatvto ai risultati pratwi degli incontri, mentre purtroppo non “c’è da sforare
che siano prese in considerazione proposte' di
modtftche al trattato di pace (firmato da Byrnes il 19 c. m.)n è stato concesso all’Italia un
prestito di cento milioni di dollari, sono state cedute attre navi mercantai Liberty, è
stato assicurcUo un intensificato invio di rifornimenti al nostro paese.- tanto che in seguito
alla nostra allarmante situazione granaria sei
piroscafi di frumento destinati ad 'filtri paesi
sono stati dirottati in pieno oceano verso porti italiani
in assenza del Primo Ministro importanti
avvenimenti maturavano in Italia. A Romia,
nel congresso del PSWP si risolveva la crisi latente ormai da mesi nelle file di quel
partito, imperniata suU’antitesi di due correnti, la fusionista, mifianfe ad una più stretta intesa coi comunisti, e Tantifusionista ; i
due laeders, rispettivamente Nenni e Sara.
gat hanno finalmente rinunciato formule di compromesso dandosi battaglia. Ed il
secondo, con un grave atto di accusa contro
il Partito, ha rotto i ponti, dando vita in un
contemporaneo congresso a Palazzo Barberini, al Partito Sochlista dei Lavoratori Ita.
liani. Il vecchio PSIUP è ritornato all’antica.
denominazione di P. S. I..- vi sono rimasti,
oltre Nenni, tra i nomi più noti. Roniita,
Basso. Pertini, mentre nel nuovo Partito Saragat è staio seguito (tagli on. Matteotti (figlio del Martire), d'Aragona, Carmagnola,
Calosso, ed Anpelica Badaìanoff. E’ uscito
a Rìpma il primo quotidiano dei P.S.Ld\.
L'Umfinità,
La scissione verificatasi in campo socialista ha posto le premesse di un rimpasto governativo rendendosi autontaticamente ne.
cessarla una ridistribuzione dei portafogli in
seguito al diverso orientarsi dei ministri di
quel partito per Tuna o per Taltdfr tendenza.
Ma nessuno sospettava che si giungesse al
colpo di mena del 20 corrente con le dimissioni deé’intèto governo. Oda suU'ltfiia è
sospeso ancora una volta un grande punto
interrogativo. Il suo gesto. De Gasperi lo
ha tracciato nel cielo tutTaliro che sereno
della nostra Patria in questo secondo duro
inverno di cosidetta pdce. Chi ha guidato la
sua mano ed ispirato il suo gesto? Crisi socialista e dichiarazioni di accusa del Partito
Repubblicano non sono certo che la giustificazione normale ed immediata dell’atto. Altri partiti hanno subito già vicende del genere, altri uomini hanno spietatamente appun.
tato i loro facili strali sull’azione governativa: mai si ebbero però ripercussioni così
gravi. La coincidenza del gesto del nostro
Primo Ministro col suo ritorno dalla Repubblica Stellata, non è solamente mera casua.
lità- Gli Stati Uniti, ha detto il Premier /¡aliano, daranno credito ed aiuti solo ad un
paese il cui Governo offra garanzia dì stabilità, equilibrio, spirito democratico- Dava
un simile affidamento il Governo dimissio.
.nariq? Senza stare ad esaminare respùnsabilità e colpe,, indubbiamente collettive, nes.
san ottimista potrebbe rispondere affermativamente addurla simile domandi,
requisiti P
Ma sarà possibile formarne uno con tali
Dalla risoluzione di questo problema possono dipendere le sorti del Paese : degli errori sarebbero fatali, potrebbero gelare TI.
ialia nel disordine e dividere senza rime
dm-il"nostro popolo; Una grave responsabilità'pesa sulle direzioni dei Partiti e stille
spalle del Presidente della Repubblica; che
rie-lHé' aule severe di Petazzo Giustiniani ha
inaiato le consultazioni 'dèi più eminenti uo.:
mini politici.
Anche noi. Valdesi, aspettiamo. Le decisioni^ inmtinenti diranno anche alla nos^rjh
minoranza se ci sarà possibile sperare in tin
Italia rispettosa della libertà', della giùsUzia e della dignità umana, non schiava di
tradizioni ed interessi di parte.
Ckiedianio à Dio, nel nome delia pace
nostra e di tutte le genti, di ispirare gli uomini di buona volontà.
•rili ' 1' .. . g, ^
£i gnr.D- £3üion;
Dalla Svizzera
— Giunge not^ziii che a Losanna, il 21 dicembre u. s. è morto quasi improvvisamente,
alla matura età di 80 anni, il dott. GIORGIO
ANTONIO BRIDEL. della famiglia della conosciuta Casa Editrice svizzera di quel nome, notissimo erudito e storico della sua città, ricercatore
e studioso infaticabile delle tradizioni storiche,
aitcistiche, etnp^aflche, leitterarie, folcloristiche
di'Lésaiiila e della Svizzera romanda, che egli
illustrò con numerosissime pubblicazioni e con
l’organizzazione del Museo storico etnografico di
quella città e delia sua ricca biblioteca. Era presidente dell’Accademia 'LoBannese e deM’Associ^ione del Vieux-Lausanne. circondato daH’ammirazione devota dei concittadini_ Era un antico
amico ed ammiratore della Chiesa e del popolo
valdese- Sua moglie. Maria Gonin era d’origine
valdese ,- egli -stesso aveVa visitato più volte le
Valli e ne conosceva ed apprezzava molto la storia e la vita. Sono state interessanti le sue ri(serche sui Valdesi di passaggio a Losanna. Alla
sua memoria vada il nostro reverente e riconoscente oma^io.
A. J.
C O Ifl UNI CATO
Indetto dal Comitato per il Piemonte delle Y.
M^C.A. domenica e lunedì 5-6 gennaio u. s. si
svolse ir preannunziato Convegno Regionale al
Colle della Vaooera.
Il tema del ' Convegno : « p giovane cristiano
e lo sport» fu trattato nella riunione della domenica sera dal sig. Abate e fu seguito da ampia
discussione sulle finalità e compiti delle Y.M.
C.A, .nei vari^ ambienti’ e campi di lavoro- Prima della trattazione del tema in programma Io
st^so sig. Abate ha presieduto un breve culto
prendendo come tema della sua meditazione il
Salmo 121.
_ Al lunedi disputa del Trofeo « Jacopo Lombardini » offerto dai Partigiani del V Divisione Alpina G. L- e vinto brillantemente dalla Associazione cristiana dei giovani di Luserna San Giovanni per merito di Favout Ernesto - Gay Dante
e Pons Renato
Ricordiamp il Convegno delle Y.M.C.A. del
Piemonte ohe avrà luogo a Luserna San Giovanni, domenica 2 febbraio alle ore 15, durante il
quale verranno anche fatte le .premiazioni ufflcia!i della gara sciistica della Vaccera
Jl Corriere delle Ulaeonesse
Doni ricevuti per la Casje. Valdese delle
Diaconesse :
Pellegrini Umberto, Bussoieno 20 — Gallo Maria Luisa. Almese Re Alberto, Avigliana 58 —
De Bottini Elvira,, in memoria di suor Eugenia
SO — Anonimo, San Germano 500 — Rocchi Biagio, Roma 600 — Mieal Micci Tron, Massello,
ricordando la cara mamma 100 — Varallo Carlo’
Vercelli 50 — Bass Küster Lidia, Torino 2000
— Staube "«^alter, Zurigo 2000 — Gino Jahier e
signora, in memoria di Teresa Downie 2000 —
Ida Hofer 100 — Pasquet Tourn. Torre Pellice,
in memoria di suor Eugenia lÓO — -Jordaney
Bosco 500 — Sara Petrai, in memoria di Giovanni e Alessandrina Trincherà !00 — Rocchi Biagio, Roma 300 — Maiotti Giuseppe, Vercelli
100 —- Famiglia Codino Emilio. Pinerolo, in memoria della foro cara Elda 200 — Famiglia Cardio! Pons, S. Secondo 500 — Maria Freidl, San
Giovanni 200 — Prof. Valdo Vinay, Roma 400
— Lidia Sappè Chauvie, Angrogna, in memoria
della sua bambina .50 — La famiglia riconoscente'
in memoria di Sara Hugon 1000.
I doni sano ricevuti con riconoscenza dal
direttore, pastore R, Nisbet - Conto corrente
postale 2-19254.
ERMANNO ROSTAN, Direttore
Autorizzazione N. P. 356 dell’A. P. B.
-Arti Grafiche «L’ALPINA» Torre Pellice
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via fiume, 6
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Via Pramollo
itfcv le .iRAostrarono simpatia in occasione deìfa dipartenza ; detta diletta., ¿ t «. *.• -»
Eliana
S'S't'i " .
e porge un ridgradiomen/o particolare a àufe
coloro,fihe le furono d'aiuto nel corso della lunga malattia ed al Pastore per l'affettuosa assistema
Brancato di Perosa Arg., 10 gennaio 1047.
Le famiglie Pons e Chambou commosse per
le innumerevoli testimonianze di simpatia ricevute in occasione della angosciosa separazione del
loro amatissimo
Bruno
ringraziano qUàriti pììsefo^firte al loro dolóre
e tributarono gli onori funebri al loro diletto éstinto
Pomaretto di Perosa Arg., 16 gennaio 1047.
Marie Cimbro-Bonnet remercie de tout son
coeur les personnes qui Tant entourée de leur
sympatie lorsque son compagnon de vie ■— le
»f aoidr ñu Altillo Cimbro
Ta quittée pour aller continuer son évolution
d’âme sur un plan de vie plus élevé.
Elle dit sa reconnaissance émue a leur ami
le docteur Giancarlo De Bettini pour ses soins
filiaux au pasteur Ernesto Ayassot pour son as¡¡%ance deiicai^. et compréhensive, aux bonnes
diaconesse, a. sii chère amie Madalaine Revel, à
Louiseite Prache-Charbonniér et à Lydie Buffa
pour leurs soins si dévoues et affectueux.
«Heureux ceux qui ont le coeur pur car
us verront Dieu» fMattWeu, V- 8),
La famiglia Barai, commossa per le grandi
manifestazioni di simpatia ricevute nella dipartenza della Sua diletta
Barai Caterina n. Tron
ringrazia sentitamente tutte le persone che hanno preso parte al suo dolore: e speciaìmenie le
Amiche che assistettero la sua diletta riella lunga agonia.
Per espressa volontà delTEstinta. la famiglia
non prende il lutto.
Chiotti Inf, (Riclaretto) 15 gennaio 1947.
Nel terzo anniversarie del Suo sacrificio per
l'ideale sublime della libertà della Sua carz Patria. a Mamma ed il Nonno di
Giannino MariaRl
con irnmutato dolore Le ricordano a quanti Gli
vollero bene e lo ebbero caro.
«L’Etierlito riprend'e colui ch’egli ama»
Prov. 3 : 12
((Nessuno ha amore più grande che
quello di dar la sua vita per i suoi amici».
Giovanni 1.5 : 13
Torre Pellice, 25 gennaio 1947
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