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DELLE
Qalnd icin al•
della Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e iatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
LXXXIV Num. 1 I ( £co: L. 700 per rinterm* Et» • Lm Luce; L.'^12S0 per rintern» Spedi«. »W. peetele II Gnrvpp«
Uneeopie giS j ABBONAMENTI ^ ^ ^200 per r,,t,re |________L. ISSO per l'eitere
d'indîrimx* Lire 40« —
TORRE PELLICE — 1 Gennaio 1954
Aaunin. Cleudiene Torre PeUiee - C.C.P. 2-17557
Perchè è
• eee
Nessun « nato di donna » sorti natali più umili e più celebrati di Colui che oggi ancora, dopo tanti secoli, rimane nel mondo come il « fatidico segno a cui si contradice ».
Se, dopo la sua sparizione corporea dalla scena terrestre, la pietà
popolare volle circondare la sua culla di soave poesia, di canti ispirati
e di mistiche visioni, ciò non toglie
che la nascita di Gesù, come la sua
infanzia e la sua gioventù, rimane
avvolta in im velo di modestia e di
oscurità. Ma da quella oscurità si è
poi sprigionata una tale luce di vita
che la sua umile origine ne rimane
tutta soffusa di celestiale chiarore.
E allora è naturale che ogni suo discepolo cerchi di dare una chiara risposta al rinnovato quesito che coinvolge nella sua risoluzione tutto il
significato della sua grande opera:
Perchè un sì grande spirito è venuto in questo mondo di lotta e di
tenebre? Il perchè è stato l’oggetto
di infinite dispute teologiche, di ponderose speculazioni metafisiche e di
faticose «ostruzioni dottrinali.
A noi bastano due risposte che a
vicenda si completano e si chiariscono. Nella prima echeggia soave e
suadente la voce di Gesù stesso; nella seconda. Paolo ci precisa il significato storico della sua messianità
spirituale nel seno del suo popolo.
----------- ... . ^ ^ ....
Ogni spirito che s’incaina in questo mondo ha un’esperienza da fare, un compito da svolgere, ima missione da compiere. Se ciò è vero per
tutti gli uomini, non poteva mancare di essere vero in sommo grado
ABBONAMENTI
Chi paga i suoi debiti si arricchisce, dice un vecchio proverbio. L’abbonamento non pagato è un debito!
Lettori, arricchitevi con sollecitudine e, sopratutto, ricordate l’esatto
ammantare del vostro debito: Lire
700, per abbonamento annuo all’Eco; L. 1.200, per abbonamento cumulativo: Eco e Luce.
per Colui che si elevò alla statura
di Uomo fatto, e che rappresenta
perciò la fulgida mèta del nostro divenire verso la divina perfezione.
Quando il significato della sua venuta divenne perfettamente chiaro
alla sua coscienza umana, Gesù ne
definì la portata messianica in questi termini semplici e profondamente significativi: « Il Figliuol dell’uomo non è venuto per essere servito
ma per servire, e per dare la vita
sua... ». Servire, servire Dio nel seno dell’umanità: tale è la suprema
ragione della sua incarnazione. Ma
per servire così il Padre, l’Iddio « unico e Padre di tutti, che è sopra
tutti ed in tutti », per servirlo con
piena libera dedizione, nel seno di
una umanità ancora in gran parte
ignara del proprio destino,, e perciò
faticosamente curva verso la terra,
per cercarvi una felicità che solo il
cielo può largirle, bisogna aver rinunziato ad ogni sogno di gloria personale, ad ogni tormentosa chimera
di potenza mondana. Soltanto un amore incommensurabile e puro da
ogni germe di egoismo può darne la
forza e l’eroica volontà. E la ragione occulta di questa potenza dell’amore che trionfa nell’umiltà e nel
sacrificio, trova il suo riscontro nel
fenomeno naturale della vita che si
rinnova e si moltiplica nella distruzione della forma che la contiene,
limitandola: « In verità, in verità io
vi dico che, se il granello di frur
mento caduto in terra non muore,
riman solo; ma se muore, produce
molto frutto ».
Come il Maestro ha servito, così
deve servire il discepolo. Ma il servizio che ogni discepolo offre a Dio,
si rivela sterile di frutti vitali, se
esso ha soltanto per scopo di procurare merito, considerazione, gloria e potenza a colui che agisce in
vista del premio terrestre o celeste.
£ non conosce la gioia celata del servizio colui che compie l’azione buona e ne aspetta per se stesso il frutto.
Certo non può partecipare alla gioia
delia liberazione spirituale dell’umanità chi non è pronto a rinunziare
a se stesso ed a dare la sua vita in
sacrificio sull’altare dell’amore che
compie ogni giustìzia nell’umiltà e
nella pace.
Non vi sono due verità e due vie:
la croce per il Maestro e la gloria
immeritata per il discepolo. Perciò
servire in umiltà e letizia di cuore,
anche in mezzo al tumulto dell’incomprensione e dell’ingratitudine umana, è la sola ragion d’essere di ogni vita d’uomo in questo mondo.
>N >i! >|1
£ se vogliamo comprendere l’occulta ragione storica della manifestazione del Cristo in una vita d’uomo,
dobbiamo considerare l’economia
dei Regno di Diò come l’antitesi dei
regni di iquesto mondo sig. pqhtici
ché sàèédfeìaR. ”
Paolo dice che, quando fu giimta
« la pienezza dei tetnpi, -Dio mandò
il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge... ». L’uomo Gesù
non nacque dunque a caso, in un
qualunque paese del mondo. Egli
nacque in un paese che rappresentava il nodo stradale più importante
fra le vie di comunicazione tra l’Oriente misterioso e l’Occidente che
vantava i lumi della sapienza greca
e della civiltà romana; egli nacque
nel seno dì un popolo che sì gloriava soverchiamente deUa sua secolare epopea religiosa e -razziale, quando la vita sociale e religiosa della
razza ebraica era già precipitata in
un baratro di squallore morale e di
gretto formalismo, privo di vigore
spirituale, e quando le divinità pagane della Grecia e di Roma cadevano dai loro altari ed erano l’oggetto deUe mordaci apostrofi degli
spiriti più acuti di quell’epoca.
Ad un mondo decrepito neUe sue
opere e nella sua sbiadita religiosità, Gesù di Nazaret doveva rivelare
una nuova primavera della vita, un
nuovo senso della dignità umana nella libertà dello spirito. Ed egli tentò
di innestare pazientemente questo
potente virgulto deU’albero della vita sul vecchio tronco deH’ebraismo,
col fermo proposito di « riscattare
quelli che erano sotto la legge ». La
legge religiosa era ormai diventata
un cumulo imponente, ma vano, di
precetti sacerdotali e di prescrizioni
rabbiniche, che gravavano sulle coscienze come il giogo sulla cervicedei bùoi. La casuistica degli scribi
e dei farisei falsava il significato della legge morale e ne faceva uno strumento di dominio più che un mezzo
di elevazione spirituale delle masse.
Con R Reto annunzio del veniente Regno di Dio, Gesù vuol liberare
il suo popolo da quel servaggio sacerdotale, già tanto inquinato di vacuo conformismo e di farisaica ipocrisia. Egli vuole ridare Dio al popolo ed il popolo a Dio, mediante
la comunione diretta di ogni anima
d’uomo con l’Iddio-Spirito, col Padre che manifesta la sua potenza ed
il suo amore in tutto ciò che vive
sulla terra e nei cieli. L’amore e
la misericordia sono l’unica liturgia,
Fincenso deUa qgiale salga veramente fino al cuore del Padre celeste.
L’uomo che spontaneamente agisce secondo l’impiSso interiore dell’Amore divino generatore dì vita e
di armonia, è riscattato daUa schiavitù della legge esi^iore e si libera
da ogni forma di soggezione umana,
perchè a 1’ amor perfetto caccia la
paura ». Il fariseismo di tutti i tempi ha sempre fattoT della pietà una
ossessionante preoogupazione di pietà legalistica. Ma la legge interiore
proclamata da Gesù è una potenza
liberatrice che emancipa l’uomo dalla tirannia del priorie egoismo, e
rende perciò inutilè la dura economia della lettera che uccide.
Il nostro mondo giace tuttora nell’oscurità delle sue illusioni e nella
servitù del suo stesso desiderio di
libertà e di potenza» La razza umana dà però segni evidenti di una
profonda inquietudine che prelude a
nuove conquiste della mente sulla
realtà nascosta nel Informe del mondo materiale; l’uRiànità rassomiglia
ad un viandante eh a. aguzza lo sguardo sul sentiero, per-t^iare nel futuro il profilarsi delia mèta verso cui
tendono la sua mìlhiaiiaria stanchezza e il suo rovente' desiderio di liberazione da ogni servaggio del corpo e della mente, nella pace deUo
spirito.
Nel gioco delle luci e delle ombre
che rendono penso# le anime anelanti .al (iÌ^5&,~M'l®téS8ég§Ìo
liberatore di Gesù viene a ricordarci che la salvezza è ancora un atto
di speranza. Ma questa speranza comincia a diventare certezza per tutti
coloro che sono disposti a crocifiggere l’uomo deU’egoismo, in perpetuo dissidio con la legge, affinchè
possa nascere l’ncmio spirituale, libero da ogni servitù verso R mondo,
ma servo di Dio per amore.
Se il Natale non ha per noi questo significato, non so perchè lo celebreremmo ancora. Ma se siamo
pronti a servire, perchè siamo entra,
ti nell’economia dello Spirito, « non
siamo più servi tremanti, ma figliuoli liberati; e se siamo figliuoli, siamo anche eredi per la grazia di
Dio ».,
G. Francesco Peyronee
Au nom de Dieu, Amen
A
Les calamités doni Dieu a affligé divers peuples, les châtiments dont
il nous a visités nous mêmes ces dernières années par la ténuité des récoltes (seule ressource des habitants de ces Vallées), qui en a réduit la plupart
à un état de pauvreté lamentable, et plus que celà l’accroissement de la
corruption, dans de si tristes circonstances, étant des voix qui nous appellent fortement à une humiliation extraordinaire, il sera célébré sur la fin de
l'hiver, ou au commencement du printemps prochain, dans toute nos Eglises, un jour de jeûne, d’actions de grâces et de prières, pour bénir Dieu de
ce que, dans sa colère il s’est souvenu d’avoir compassion et ne nous a pas
réduits aux déplorables extrémités que tant d’autres ont éprouvées, pour
reconnaître en sa présence, avec l’humilité la plus profonde, l’abus que
nous avons fait de ses faveurs et les peines dont nous nous sommes rendu
dignes par notre ingratitude, et pour le supplier de nous exempter de ces
peines, si justement méritées, par un effet de sa miséricorde infinie et en
considération du sacrifice de Jésus Christ son fils, de nous inspirer un dessein ferme et une attention constanté à renoncer pour toujours au vice,
qui ne pourrait enfin que nous les attirer, et à régler désormais notre vie
sur ses sainte lois, et de vouloir nous perpétuer sa protection...
...Mr. le Modérateur, au choix duquel ce jour est laissé, l’annoncera
un mois à l’avance à M.rs ses collègues et on se promet du zèle dont ils
doivent tous être animés, qu’ils ne négligeront rien pour exciter dans leurs
auditeurs une componction qui leur soit salutaire, en les portant à un sérieux amendement de vie et à chercher tout leur bonheur dans le soin de
pleure à Dieu.
(Acte n. 5 du Synode tenu au Vülar le 19 avril 1768).
Scrivono all'Eco...
Bibliotechine di classe
. Ho visitato alcune scuole deUe
Valli‘e mi sopo accorto che tutte,
più e,m^n, .di^ta]m di l^L adatti
per 1# bibRotechina di classe. Questo è male: se noi vogliamo che, finite le elementari, i giovani ricerchino neUa lettura un piacevole divertimento, dobbiamo proprio nell’età deRa scuola dare dei libri adalti e interessanti. Come averli, se
costano così caro? Ci furono alcune
scuole privilegiate che ebbero ultimamente alcuni volumi deUa « Collana di Zia Mariù », per interessamento di persone generose.
Ora penso che in molte case sonvi dei libri che da anni riposano
in fondo ad un armadio o di un baule... il mio vuol essere un appello
perchè questi libri, praticamente
non più letti da chi R possiede, siano offerti aRe scuole di montagna.
La Segreteria A.l.C.E. (presso
Maestra Fiorentina Axnoulet - Via
Condrè, 3 - Torre PeRice) si incarica di distribuire tutti i libri e le
riviste che le perverranno da parte
di benefatpxri.
Coraggio, cari amici, e se non volete spedire, avvisate solo per cartolina, ci sarà chi passerà per R ritiro.
Tutto può servire: Rbri (anche
rotti), riviste, stampe, dizionari.
Un piccolo sacrificio porterà buon
frutto. Dosio Levi—
Il Signore deve amare la gente
semplice, perchè tanta ne ha creata
di quella specie e così poca delle altre. Lincoln.
Non v’è maggior soddisfazione del
rendere un qualsiasi angolo del creato più fecondo, migliore, più degno
di Dio; di rendere un cuore umano
più saggio, più felice, meno infelice.
Carlyle.
CASA VALDESE DELLE DIACONESSE
E' rislifulo che prepara al minislero di diaconessa le giovani desiderose di consacrare la loro vifa al
servizio di Dio e del prossimo, come:
- Infermiere diplomale
- Personale di servizio negli Isliluli Evangelici.
" Direllrici di IsliluH per vecchi
- Direllrici di Orfanolrofì
- Assislenli di Chiesa
- Insegnanli elemenlari
La Casa delle diaconesse provvede anche a inviare alla Facollà di
Teologia le giovani idonee agli studi di Pastori.
Richiedere informazioni alla Casa
delle Diaconesse - Torre Pellice.
Giovane cristiana! Questo è un appello per te, se nel tuo cuore arde il
desiderio di una vita completa, luminosa
al servizio del tuo Signore Gesù Cristo!
2
2 —
L'EGO'DEIXE VALDESI
Tra i Ubri
Eucim V. Hoff: Les maeignements du
Nouveau Testament iur la ^ du monde, le retour de Jésus-Christ et la vie
étemelle. Comptoir de Librairie I*rotestante — La Chanx-de-Fonds (Srizaera).
di Ulta' naa zona della doterina Beoteàta*
mentaria' che fa certamente parte déha Verità ritr^fa e che ha bisogno di essere seriamente additata ai credenti. L’antore non
lu faticato ineano cnrrandosi, pensoaot sa
questi grandi e smnprè attnali prohleini. .
DOPO DIO
*
In nn rolnmetto di 70 pagine è difficile,
per non dire impossibile, esporre in modo
completo una cosi vasta materia escatologica come quella che è espressa nel titolo del
libro. L’antore lo riconosce ed il suo scopo
non è di penetrare a fondo nei problemi de-.
gli idtimì tempi, ma di riassnmere in uno
studio breve e sobrio i capitoli fondamentali della escatologia cristiana.
Insistiamo sulla sobrietà di nn tale studia; essa contribuisce non poco a rendere
chiara ed ntile la lettura del libro, Del resto, è il caso di dire che la sobrietà non è
mai troppa in questa materia; ma accanto
ad essa, c’è fedeltà ai dati essenziali del
Nuovo Testamento ed una accurata preparazione personale. Gli insegnamenti del
Nuovo Testamento sulla fine dei tempi e
sulla vita oltre la morte non trovano spesso
il posto che è loro dovuto nella predicazione della Chiesa e rischiano di diventare monopolio di certi gruppi settari, sicuri della
propria infallibilità. Questo volume è utile
alle nostre comunità: è un buon strumento
di riflessione e di lavoro. Può darsi che non
trovi sempre tutti consenzienti nelle sue
conclusioni, ma riesce a guidare i lettori,
con prudenza ed amore, nella cososcenza
Rocxb Mehl: Notré>vie et notre itmrb
ciété centrale d’évangélisation • 47 Rue
de Clit^y - Paris IX ■ [uix fr. 250.
Siamo sempre nella linea precedentemente indicata. Il valore della nostra vita, il
senso della nostra morte, l’atteggiamento
del cristiano davafiti alla sofferenza ed alla
morte, la risurrezione, la vita eterna, son»
i grandi problemi che la fede cristiana deve
a&entare, se non vuol rimanere nel vago <>
nel-buio. Troppi errori, troppe Ulùrioni ci
sono in questo campo; molti cristiani cercano di allontanare da sè il pensiero ddle
cose che devono accadere. Ma la morte è
un» realtà, una seria, tremenda realtà. Bisogna prendere coscienza della sua serietà e
la'ieiafsi illuminare dalla fede in Gesù Cristo.
%Oger Mehl, professore aU’Università di
StcgibUrgo, ha ■ raccolto in questo volume
a^ao' conferenze familiari da lui pronunziate in precedenza. E si è onestamente
sforzato, con serietà di teologo e di pensatore, di. impostare i problemi in modo da
rimmd^e alle doinande, ai dubbi, aUe inquietudini, alle obbiezioni ed anche alla
fede dei suoi uditori e lettori.
iur buon volume, scritto con fede non
di^iunta da profonda preparazione culturale. Buona veste tipografica, formato tascabile, -adatto alla lettura in vista della
testimoñiañza. 0. r.
In una nuOv« %;CoUana di lavori
teatrali diretta iKi Ti Balmàì», T.
Balma presenta Jan de Hartog;
Padrone dopo
Come già a attempo fu annunziato, si tratta «^it^na pubblicazione
che viene messa ^.disposizione delle
nostre iìlodrammii^iche. Non'Sappiamo quale uso es||0 ne faranno e se
esse ncm sì lasciewaio.... spaventare
dal fatto che fra ^[ùindici personaggi non vi è nessit^.. donna. Quindi
nessuna scena coti^tta « d’amore »;
nessuna prima dowa. Eppure le nostre filodmmma^he dovranno almeno porsi il proMema di fare il ten
tativo; e le qosti
ro studiarlo, e
be leggerlo quesi
è un’opera forte,'
ràìiioni dovrebbe^ÿbbblico dovrebbrdramma, perchè
*e scuote, che ob
bliga a pensare : non è « ricreativa »
(divertente) e n^pure « edificati
va » (drammi di storie Valdesi).
E’ tm grido appassionato, che-sgorga dal più profondo di un cuore, che
non lascia pace, e che pure, in definitiva, ci riconcilia con noi stessi e
dà la pace.
Che dice il dramma?
E’ la storia di un uomo e della sua
nave: una nave da carico; un triste
carico umano: profughi ebrei, cacciati dal loro paese d’origine, perchè
la follia nazista li vuole per i suoi
campi di sterminio. Cercano scampo i profughi, ma nessuno li vuole;
da tutti i porti sono respinti.! E il
dolente carico umano soffre e prega
l’Iddio d’Israele. E l’equipaggio è
stanco e preoccupato e non ama questo carico di vite umane.
E il capitano è solo, padrone a
bordo « dopo Dio ». Ma è egli veramente sicuro di essere « con Dio »?
Perchè tutti, autorità civili e religiose gli dimostrano che egli è « contro Dio ». Capitan Kniper è solo,
nella grande lotta, nell’ ora della
grande tentazione.
Proprio solo? No! Non c’è dicevamo, un’attrice, ma una donna è presente, la moglie lontana; e la sua voce arriva nell’ora più cupa: « Chi
ama padre o madre più di me, non
è degno di me; e chi ama figliuolo
o figliuola più di me, non è degno
dì me; e chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è de
gno di me ».
Capitan Kniper può prender la sua
croce; salverà il suo carico e perderà
la sua nave. Sarà la rovina materiale, forse la prigione. Ma il « carico »
sarà salvo!
E’ un’opera che si deve leggere.
lector.
Il piacere più delicato consiste nel
favorire l’altrui felicità.
La Bruyère.
CONFERENZE PISTRETTUALI
I Distretto
Sorta come trasformazione del
Convegno per Anziani e Diaconi degli anni passati, questa Conferenza
ha visto un eccezionale numero di
presenti non ufficialmente delegati,
soprattutto provenienti dai vari Concistori delle Valli. Cosa non solo
simpatica, ma anche di notevole utilità pratica poiché una Assemblea
che riunisca solo delegati « ufficiali »
e dei cc tecnici » rimane per necessità di cose lontana dalle comunità,
o per essere più precisi: le Comunità rimangono lontane da essa!
Programma densissimo, come sempre, e, come sempre, non condotto
».«ernnn» m tnH® la f' »
Situazione finanziaria
La situazione finanziaria viene esposta in modo assai realistico dal
Sovrintendente il quale illustra il
criterio con cui la Commissione Distrettuale ha fissato la meta da raggiungere nei versamenti di ciaseuna
Chiesa. La divisione delle varie Comunità in cinque categorie cerca di
tener conto delle varie situazioni,
necessità e possibilità delle singole
Chiese. Purtroppo alla richiesta del
Pastore Nisbet di precisare se le somme proposte dalla Commissione Distrettuale fossero ritenute eque e raggiungibili, nessun delegato ha risposto, Naturalmente i soliti maligni osservano che non è possibile dire che
non siano eque, ma quanto al ritenerle raggiungibili — o si fa brutta
figura alla fine, o ci si rimette di
tasca propria!
Anche la questione dei versamenti delle Chiese che cominciano a
giungere a metà dell’anno amministrativo, con tutte le conseguenze del
caso, è messo in giusta luce. E’ giusto che le contribuzioni di una Chiesa come quella di Torre Pellice debbano essere tutte impiegate per saldare gli interessi passivi causati dai
prestiti che si sono dovuti contrarre
presso le Banche, solo a causa dei
ritardi nelle contribuzioni?
Di questo dobbiamo ben renderci
conto se vogliamo comprendere il
problema per il suo giusto verso e
sperare di risolverlo.
Dall’altra parte esiste anche un
problema tecnico: la situazione sarebbe meno grave se il denaro versato — a parte ogni aumento — venisse versato per tempo. Le nostre
Chiese considerano già un notevole
passo avanti quando raccolgono le
contribuzioni tre volte all’anno; ma
le Comunità estere presso cui noi
collettiamo si impongono ben 52 versamenti annui! Non si potrebbe cercare una strada di tfiezzó e inòorag'con
sili? Alcune Chiese già lo hanno adottato con buoni risultati. In fondo — osserva il Pastore Nisbet —
si discute tanto e ci si allarma tanto
nelle Comunità e tutto potrebbe essere risolto con L. 150 mensili per
ogni membro comunicante! Può
sembrare impossibile che non si arrivi a trovare questa somma come
media (per chi non può c’è chi può
di più), ma la situazione è quella
che è, non dissimile da quella di
chi annega in un mastello d’acqua!
A conclusione della. discussione
protrattasi per quasi tutta la seduta
antimeridiana viene approvato il seguente 0. d. G.
« La Conferenza Distrettuale si
impegna, entro i limiti del possibile, a raggiungere la mèta finanziaria
fissata dalla Commissione Distrettuale, e invita le Comunità a versare
mensilmente la loro disponibilità alla Cassa Centrale ».
Testimonianza itinerante
Gli interventi dei Pastori Rostan
e Sommani mettono chiaramente in
luce come la questione, almeno nella sua prima parte, sia soprattutto di
carattere spirituale. Abbiamo l’esempio di piccole chiese, composte
anch’esse di lavoratori e persone non
ricche, che danno dieci volte più
di noi per l’opera del Signore.
Poiché di questo si tratta: per il
Signore. Per Lui e non per una Chiesa, per « mantenere » i Pastori o le
nostre Opere. Di fronte a Lui e non
ad un uomo dobbiamo rendere conto delle nostre cose e — per conseguenza — anche dell’uso che facciamo del nostro denaro. E se questo
denaro viene speso da uomini — il
Regno di Dio non è annunziato dagli angeli — essi cercano ancora di
farlo servire per la Sua gloria e non
per il trionfo di una Chiesa o di
cause umane o personali.
re meglio i particolari di un ministero che si riallàccia in modo così
chiaro alla predicazione dei Barbi
del primo Moviménto Valdese in Europa. >
C. l.pO. V.
La seduta pon^idiana è dedicata
a vari argomenti,^
La CIOV. Il Pastore Bert illustra
la situazione dei. nostri Istituti, le
loro necessità e possibilità, nonché
le modalità richièste per il ricovero
al Rifugio ed all’Asilo dei Vecchi.
Annunzia pure clm' è stato condotto a
buon fine l’accorqo con la cc Mutua
Coltivatori Diretti» per cui i nostri
agricoltori potra^o appoggiarsi ad
essa per il ricovegÙ nei nostri duè 0spedaR. Sono hj^^so trattative anche con altri Enti mutualistici. L’argomento solleva im appassionata discussione sui vantaggi e svantaggi
delle Mutue e :sulla possibilità, o
meglio, impossibilità di averne una
nostra.
F. U. V.
Si ascolta in seguito l’interessantissimo messaggio recato dal Pastore francese De Robert. Un uomo che
ha saputo impegnarsi a fondo nella
opera di testimonianza cristiana nel
suo paese, anche a costo di rinunciare a formarsi una famiglia a causa
del modo particolare con cui essa si
svolge. Si tratta infatti di un lavoro
itinerante condotto in collaborazione con alcuni giovani laici disposti
a dare un anno di vita per preparare la pace come l’Evangelo l’annunzìa, come si è costretti a dare
altrettanto tempo per prepararsi alla guerra. Esercitando il proprio
mestiere nei vari paesi percorsi —
radiotecnico, meccanico, impagliatore di sedie nella équipe attualmente al lavoro — è possibile entrare
in contatto personale e diretto con
ogni tipo di ambiente e di persone
e lì, da uomo a uomo, annunziare
quell’aspetto dell’ Evangelo che la
meditazione comune del mattino ha
messo in luce e creare così una rete
sempre più fitta di conoscenza di
interesse e, se Dio lo vorrà, di impegno per l’Evangelo e per la pace
che porta fra gli uomini. Purtroppo
l’ora già avanzatissima non ci ha permesso di trattenerci maggiormente
col Pastore De Robert per conosce
L’argomento della Gioventù vede
interventi del Pastore Bouchard,
Marco Gay in rappresentanza del
Capogruppo FUV, Pastori V. Sommani e Davite, C’è nella nostra gioventù molta perplessità, disorientamento e poco impegno. Ma non sarà forse il segno che nelle nostre
Comunità e non solo nella Unione
Giovanile, abbiamo perso quello che
ci unisce e ci spinge ad impegnarci?
Il segno che la vivente Parola di Dio
è solo più in teoria alla base della
nostra vita e della nostra fede? Se
è così non c’è da stupirci ed anzi alcuni segni di rinnovato interesse biblico nei giovanissimi di alcuni settori della nostra Chiesa possono farci sperare che Dib metta fine ad una
situazione così preoccupante.
U Pastore Ayassot per la Pro Valli illustra le difficoltà e le speranze
circa l’insegnamento del Francese
nelle nostre VaU^ e riafferma la solidarietà, modesta ma sentita, della
Pro Valli per quanti si impegnano
in questo senso nelle varie Chiese
del Distretto. '
Giunge in fine' — sorpresa gradita a tutti — il niessaggio del Moderatore, improvvisamente giunto nel
pomeriggio, reduce da un viaggio all’estero. Sono le ultime notizie del
lavoro che purtròppo corrispondono
alle ultime difficoltà create dalle non
diminuite pressioni sui vari organi
del Governo e della Amministrazione; ma è anche l’incoraggiante serenità di chi sente! su di sè e su tutta
la nostra Chiesa la mano di Dio che
ci tiene fermamente e non ci abbandona. Franco Davite
II Distretto
La Conferenza del 2“ Distretto si
è aperta con un culto serale presieduto dal Past. Lorenzo Rivoira. Subito dopo hanno avuto inizio i lavori sotto la direzione del Seggio nominato nelle persone di Past. E. Eynard, presidente; F. Sommani, vice
presidente, C. Tagliabue, segretario.
Anche il problema degli inni è
lontano da una soluzione soddisfacente. Si è a questo proposito richiamata l’attenzione sulla sobrietà
dei Canti della Riforma.
* ♦ *
11 Capo Distretto ha dato notizia
dei pochi cambiamenti avvenuti quest’anno in seno al 2“ distretto per
quanto riguarda gli operai ed ha voluto rivolgere un particolare saluto
di riconoscenza al Pastore Fuhrmann
emeritate con rultimo Smodo..
* é é
Dopo aver ricordato U centenario
del Tempio ¿di Torino alla cui commemorazione tutte le chiese del 2°
Distretto si sentono profondamente
legate, si è parlato di organizzare
dei convegni per gruppi ecclesiastici che nutrono uno stesso, in ter esse.
Perciò oltre ai colloqui Pastorali si
è accennato: ad un eonvegno di anziani di Chiesa da tenersi possibilmente a Torino, ad un convegno di
monitori a Milano per il 6 gennaio
1954 e ad un convegno primaverile
a Felónica Po.
« * *
Il centro della discussione è stato
l’aumento del 50% richiesto per garantire la stabilità dei bilancio. Non
si è giunti ad una conclusione concreta delle numerose discussioni generantesi, ma si è voluto sottolineare
la necessità di quest’anno anche per
evitare che l’eccessiva preoccupazione finanziaria danneggi l’attività
principale della_ Chiesa : J’evai^elizzazibne. ' '
. C’è chi ha voluto vedere nell’art.
8 della Costituzione italiana la possibilità di aiuto governativo, essendo la Chiesa Cattolica aiutata finanziariamente dallo Stato ed essendo
garantita ad ogni altra confessione
parità di diritti.
e * *
E’ questo un problema sul quale
si è soffermata in modo particolare
l’attenzione della Conferenza distrettuale. Il numero degli isolati aumenta sempre più e il numero degli operai diminuisce. La varietà della di
scussione si e poi concretata in un
ordine del giorno approvato dall’assemblea. « La Conferenza del 2° Distretto rivolge ai Consigli di Chiesa
ed ai Pastori un caldo invito affinchè
curino assiduamente gli isolati a loro affidati per mezzo di visite, corrispondenza e invio di stampa evangelica. Invita la Commissione Distrettuale a preparare uno schedario
degli isolati del Distretto sulla base
dei dati forniti dai singoli pastori
entro il 31 dicembre 1953 allo scopo
di tenere costantemente al corrente
i conduttori delle comunità interessate e in vista della costituzipne di
un centro di corrispondenza per gli
isolati. Invita il comitato di gruppo
e il segretario della F.U.V. a tener
conto della esigenza degli isolati nel
formulare ì programmi regionali e
nazionali, invitando personalmente
gli isolati ai convegni e ai campi
procurando loro ove possìbile delle
facilitazioni per parteciparvi »,
* * *
Un nostro lettore' sarebbe desideroso di
rintracciare nna copia di nn opnscolo di
circa 30 pagine, in 12«, di Giov. E. Meille:
« Gli Evangelici (chi sono, cosa credono,
cosa vogliono) ». Eventnali informazioni
possono esser mandate a: Direzione Eco
delle Valli, presso i Claudiana (Torre Pellice).
In generale si è lamentata la mancanza di un programma di lavoro,
che alcuni vorrebbero esteso ad un
periodo di quattro o cinque anni. Si
è notato che il manuale è scarso di
informazioni esegetiche e che comunque non è adatto a bambini che hanno superato il quattordicesimo anno
d’età. Per quest’ultimi si è proposto
l’uso dì filmine, con particolare riferimento alla Palestina.
* é *
Il Cristianesimo e il Lavoro. Il relatore Past. Alberto Ribet, dopo un
esame di alcuni testi biblici, ha messo in evidenza la necessità, per la
Chiesa, di predicare il lavoro come
un dovere dell’uomo. La discussione ha poi sottolineato la nota del
servizio del pròssimo che dovrebbe
stare alla base del nostro atteggiamento. Un intervento molto apprezzato del rappresentante deUa Chiesa di Aosta ha messo in luce il rispetto dell’individuo che lavora. La
nota pessimista, che non è mancata
al riguardo, ha voluto far notare
che le suddette conclusioni potevano essere sottoscritte da qualunque
pagano al di fuori della Rivelazione di Cristo. Che cos’è che la Chiesa deve fare e che nessun altro può
fare in sua vece?
La S. Cena. Con lo studio presentato dal Pastore P. Bosio e con la
discussione che ne è seguita si è voluto notare l’atmosfera di mistero e
di superstizione che regna riguardo
alla partecipazione alla S, Cena, da
parte di alcuni elementi delle nostre comunità. Bisogna adoprarsi in
modo da non cadere nell’errore della Chiesa cattolica o negli errori ad
essa affini come un accentuato spiritualismo. Sarebbe opportuno, per
favorire una maggior partecipazione alla S. Cena, di attenersi, per
quanto riguarda la liturgia, alla lettura dell'istituzione ed evitare il severo ammonimento che Paolo rivolge ai Corinti in una data situazione
che non è sempre la nostra.
La Conferenza ecumenica di Evanston. Il Past. Girardet ha presentato i problemi della conferenza
sia quelli di carattere sostanziale che
non sono che un’eco della Conferenza di Amsterdam, sia quelli di
carattere organizzativo derivanti
dalla scelta della località. Saranno
concessi i passaporti per gli Stati Uniti ai rappresentanti delle Chiese
{continua a pag. 3)
3
L*ECO DELLB TAIXl TALDESl
ìwsewwn*“
Ricordando Andrea Grlstadoro
A noi della Chiesa di Taranto che
gli siamo stati accanto per tanti anni, Andrea Cristadoro appariva come la personificazione del servitore
dai cinque talenti, di cui parla Gesù
nella sua parabola (Matt. 25: 14-30).
Egli aveva ricevuto, infatti, dal Signore tutti i doni più desiderabili;
doni fisici, doni intellettuali e morali, doni spirituali.
Egli era fisicamente im gigante
forte e vigoroso, e sembrava fatto di
una materia speciale contro cui nulla poteva l’opera distruttrice del tempo. Noi che a quarant’anni siamo dei
vecchi, guardavamo stupiti l’olimpica tranquillità con cui egli sfidava
le intemperie della vita, che piegano
e stroncano i cornimi mortali. Ed anche quando è arrivata per lui l’ora
di chiudere gli occhi al termine della sua giornata terrena, quasi abbiamo avuto l’impressione che non sia
stata la morte ad avere il sopravvento su di lui, ma che egli abbia volontariamente varcato il limite che separa il mondo visibile dal mondo invisibile per rispondere alla chiamata
del suo Signore.
Alla sua vigoria fisica corrispondeva una ricchezza non meno eccezionale di doni intellettuali e morali. Malgrado gli anni, aveva conservato un intuito finissimo, una memoria ferrea, una capacità non comune
subito l’essenziale delle
una facilità ed una spontaneità
commoventi nel far proprie le preoccupazioni, le ansie, le sofferenze
degli altri. E perciò tutti coloro che
vivevano nel cerchio della sua esistenza erano attratti irresistibilmente verso di lui, tpiasi affascinati dalla
sua superiorità.
Ma tutti questi doni fisiei, intellettuali e morali erano soverchiati e
come sublimati dal dono della fede,
per cui si capiva che, se egli ci lasciava ammirati per il suo vigore di
uomo forte e sano e per l’ascendente che riusciva ad esercitare così facilmente su tutti, era unicamente
perchè era un credente, im « uomo
di Dio ». Sì, certamente, era la sua
fede che costituiva la sorgente del
suo sorridente ottimismo, che gli permetteva di vedere sempre — anche
nelle situazioni più negative — il lato buono e beUo delle cose. Era la
sua fede che lo rendeva così ansioso
di comunicare agli altri la felicità
interiore che aveva trovata per sè e
che egli non poteva fare a meno di
irradiare intorno a sè, dovunque si
trovava: tra i suoi familiari, tra i
suoi compagni di lavoro, tra i fratelli della sua Chiesa. Era la sua fede
che costituiva il segreto della sua perenne giovinezza spirituale. Egli era
quel che era unicamente perchè aveva trovato in Cristo la ragione della sua vita.
Ora il cuore del « servitore dai cinque talenti » si è fermato e la sua
voce si è taciuta; ma noi sappiamo
che egli è andato ad accrescere la
schiera trionfante dei fedeli testimoni di* Cristo, accolto dalla parola di
approvazione del divino padrone:
« Va bene, buono e fedele servitore.,
entra nella gioia del tuo Signore ».
G. E. Castiglione.
Libri della Claudiana’
di cogliere
A proposito di “auguri,,
Dal vocabolario della lingua valdese
DISSUETUDINE (s. f„ non comune; disusanza). (E’ comune l’espressione: cadere in dissuetudine, cioè in disuso). Nel linguaggio valdese si riferisce ad uno stato di cose molto comune, che si riscontra frequentemente
nella patologia ecclesiastica. Leggi, regolamenti, tradizioni che cadono in
dissuetudine, ma si conservano; non
si osservano forse più ed allora bisogna sostituirli con altre leggi, regolamenti; talvolta, addirittura non si sostituiscono, di guisa che si hanno interpretazioni contrastanti. Leggi, regolamenti, disciplina ecclesiastica dovrebbero essere la manifestazione esteriore della Vita; sennonché, talora, si
ha l’impressione che la vita non ci sia
più, che rimanga solo più l’armatura.
L’équipe française du service de paix, reconnaissante de l’accueil
qu’elle a reçu à Agape et dans plusieurs paroisses des Vallées, adresse à
ses amis une fraternelle salutation et ses voeux pour une année de nouvelle fidélité.
André de Robert
Gérard Markoff
Qaude Blachère.
Principe :
Puisqu’il y a un service militaire obligatoire où l’on se prépare à faire
la guerre et puisqu’on donne un an et demi de sa vie à cette préparation,
il doit y avoir aussi un service de paix où tous ceux qui en sentent l’appel, dans leur conscience, puissent consacrer une année de leur vie aux
chances de la paix.
Nous croyons que ces chances sont plutôt du côté de l’Evangile que
de la politique.
Règles:
Pas d’argent. La puissance que donne l’argent est déjà équivoque.
« Tu vivras de ton travail ».
Pas de propagande. A quelques-uns les explications nécessaires, à
tous le service gratuit de la joie.
Pas de rancune. Ce service est incompréhensible pour beaucoup. Si
l’on se moque de toi ou qu’on te fasse un tort, parle calmement et va plus
loin.
Pas de sectarisme. Ecoute volontiers qui ne pense pas comme toi et
cherche à le comprendre. La paix surpasse toute intelligence.
En 1953-54, trois compagnons se sont engagés pour ce service de paix:
André de Robert, comme horloger
Claude Blachère, comme horloger
Gérard Markhoff, comme dépanneur radio et rempailleur de chaises.
"Sînérdre : Départ de Glay (Doubs) — Lyon — Briançon — Turin —
Avignon — Perpignan — Millau (Aveyron) Le Puy Roanne
Montbéliard — Nord de la France — Peut-être Berlin et la Hollande.
Fin du service: 30 Juin 1954.
On peut écrire au secrétariat:
« Service de Paix » : L rue Mignard, Paris (16*).
^ J
On peut s’abonner aux nouvelles mensuelles de 1 équipe itinérante
auprès de Madame MONOD, 1 rue Mignard, Paris (16°) - compte postal.
Paris 10-384-01 (250 francs).
Un esempio caratteristico: i bañes
et les places de l’EgUse.
II sinodo del 1736, riunito ai « Clots,
Vallèe de S. Martin », alia presenza
del marchese di Crevanzone, o intendente » della provincia di Pinerolo,
deve occuparsi di questa annosa quistione e vota un o. d. g. consacrato
negli atti del Sinodó, con cui si deferisce ai singoli Concistori la competenza di giudicare inappellabilmente
quando sorgono conflitti in merito al
diritto di precedenza nell’usufruire di
determinati banchi. Perchè le famiglie
hanno il loro banco in Chiesa e tengono al loro banco* (indirettamente
quindi anche al Culto?)
Ci tengono tanto'il sinodo del
1745, contrariamente^’a quanto precedentemente stabilito^ deve intervenire
ée'r pòWera'pacè’Sl® Cfii^ iìf
(Prali) turbata dallfe proteste di due
famiglie perchè i loro banchi in chiesa sono stati sposati! Anche gli anziani tengono al lòìo banco e il Sinodo del 1752 deplora severamente certe
persone « turbulentos » che presumono
di poter sedersi arbitrariamente, in
chiesa, dove loro non spetta.
n Sinodo del 177¡7 deve nuovamente intervenire per dar soddisfazione al
notaio Giuseppe Bvpz di San Giovanni che vuole tutelati i suoi diritti al
suo banco, contro l^rzi che ne vogliono usufruire. :
Il Sinodo del 1780 getta nuova luce
sulla complessa vicenda. Si è verificato
il caso in cui alcuni'proprietari di banchi hanno venduto ì loro banchi ed i
loro presunti diritti sul terreno della
Chiesa su cui sono’ posati i banchi,
creando grave turbamento nella vita
delle comunità. Qqesta arbitraria interpretazione viene pondannata dal Sinodo che delibera; svenda il proprietario il suo banco ad altri o ne faccia
quel che vuole; ma io spazio occupato
dal banco è di proprietà della Chiesa
che ne dispone senza riguardo a ricchezza ed autorità!
Dopo un vano appello del Sinodo
del 1791 a tutti i pfoprietari di banchi
di rinunziare al loro diritto in favore
della Chiesa, il Sinodo del 1801 prende atto e fa sua una deliberazione del
« citoyen Geymet, Modérateur des Eglises Vaudoises et sous Préfet de
Conierenza rial II Dlslretlo
{continua dalla 2» pagina)
che abitano nei paesi ad influenza
sovietica? Il Past. E. Eynard ha in
seguito presentato i sei volumetti dei
lavori preparatori della conferenza.
La conferenza del secondo distretto si è conclusa con un culto di evangelizzazione presieduto dal Past.
Naso e con la partecipazione della
corale della Chiesa di Milano.
Da queste coloràie rinnoviamo il
nostro ringraziaménto alla comunità di Brescia per Ìa sua fraterna ed
apprezzata accoglienza.
R. B.
Mammina, mi ami?
Neir attesa di una jdii adeguata recensione, segnaliamo ai nostri lettori questa traduzione del celebre libro di Hélène J. Rocker, diventato
oramai un classico nel suo genere.
Precisiamo: chi dice classico intende spesso dire: tecnico, o scolastico,
o... noioso: sacrés ils soni, personne
n’y touche. Questi 29 quadri invece
sono pieni di colore, vivaci bozzetti
piali di garbo e non privi di humour,
in cui ìa vita e Veducaàone del bambino sono seguiti giorno per giorno.
Non è un manuale di pedagogia; anzi, a pensarci bene, non è un trattato di pedagogia; è qualcosa di meglio: è una trama finemente tessuta
di osservazioni acute, dove i problemi vengono affrontati senza falsi pu-'
dori, nella luce serena del servizio
cristiano: la maternità, l'educazione: un servizio cristiano!
Un libro che dovrebbe entrare in
ogni famiglia valdese e che si legge
come un ronumzo. Siamo grati alla
Signora Delia Beri che ci ha dato
una traduzione aderente al testo, alla Claudiana che ne ha curata una
decorosa veste tipografica.
l’Arrondissement de Pignerol » che,
visto il ripetersi di spiacevoli incidenti, (siamo del resto in clima di égcdité)
autorizza i fedeli a sedersi dove vogliono, senza più alcun riguardo ai diritti od alla tradizione dei proprietari
di bancs d’église.
E così la quistione è chiusa.
Sono rimasti i banchi; anzi, col
passar del tempo, il loro numero è aumentato; ma la gente seduta nei banchi è diminuita.
Perchè, tutta questa storia dei bancs
d’Eglise ha pure un suo significato.
Ci può far sorridere questa insospettata pretesa aristocratica del buon valdese, che non vuol esser confuso col
menu peuple e vuole il suo banco, col
può fat .socrid^&qas^
tenace attaccamento ai suoi presimti
diritti, per cui il buon valdese rivendica anche il valore materiale di un pezzettino di terreno del tempio (l’attaccamento alla sua terra, forza e debolezza del buon valdese!)
Sorridiamo pure, ma che , peccato
che il bone d’église sia caduto in dissuetudine! Che peccato che i Valdesi
non rivendichino più, con energia, il
loro diritto al loro posto in Chiesa!
Ci sono tanti posti vuoti, oggi!
Ma essi litigavano, per il loro posto;
litigavano, ma andavano al loro posto.
Oggi, i Valdesi litigano, ma nel banco di Chiesa non si siedono. Un amico mi dice: « E’ un progresso; c’è meno ipocrisia ».
Può darsi, come può anche darsi
che fosse invece un’esasperata affermazione di malintesa primogenitura
spirituale. Peccato che la quistione sia
definitivamente chiusa!
* • *
In questo primo numero dell’anno
1954 L’Eco delle Valli ha voluto farsi
eco del saluto e dell’augurio dei banchi vuoti; non è una cosa molto originale, ma sono molto più originali i
molteplici : auguri?
Auguri!
Auguri...!
Auguri di che cosa?
E chi ci pensa al « che cosa »?
Auguri!
E’ una formula di saluto, oramai,
una espressione convenzionale, standardizzata; tant’è che tutto il suo valore sta nel tono di voce, nel sorriso,
nella stretta di mano, nei puntini di
sospensione.
Auguri!
Fa piacere e non impegna: tu vai
per la tua strada, io per la mia.
I banchi vuoti non ti augurano
niente! Ti dicono soltanto che il tuo
posto è sempre libero, per te, nella
Chiesa vuota, che è la tua Casa, perchè è la Casa del Signore.
La tua presenza, cioè il tuo impegno sono necessari perchè l’anno 1954
sia anno c di grazia ».
a.
Hélène J. Kocher : Mammina, mi
ami? - Ed. Claudiana - L. 350. .
Siciiia, terra dì miracoli
Se un recensore segnalasse una pubblicazione scrivendo: l’edizione è
già esaurita, ciò potrebbe sembrare
non molto originale, a sfondo reclamistico. Perciò non lo scriveremo,
anche se, per involontario ritardo
nella segnalazione, la prima edizione
dell’opuscolo del pastore P. V. Panasela (’’’) sia già realmente quasi esaurita. Segno indubbio della bontà
dello studio che merita di essere ampiamente difluso, come presentazione del punto di vista evangelico in
fatto di miracoli. Lo spunto è stato
offerto all’autore dalle lacrime della Madonna di Siracusa ed altre località sicule. Poiché, dopo la recente presa di posizione dell’episcopato siculo che ha dato, in un certo
qual pnnm riccmosetaieu
to ufficiale all’autenticità di dette lacrime, è da prevedere che, nel-corso
deH’anno melano, si avrà più d’una
volta l’occasione di risentir parlare
di batuffoli di cotone impregnati di
sacre lacrime, ci rallegriamo di questa pubblicazione che, senza astiosa
procedura polemica, chiarisce, alla
luce dell’Evangelo il vero significato
dei miracoli di Gesù.
(*) P. V. Panascia: Sicilia - terra
dei miracoli (Ed. Claudiana - Torre
Pellice - pag. 20).
Occasione
LA BIBBIA, con note - traduz. Giovanni Lazzi. — 12 volumi con mobiletto oltre ai volumi «c La religione cristiana secondo la sua fonte originaria » e « La Bibbia in
Italia » del medesimo autore. Lire 10.000.
LA BIBBIA, Ediz. Diodati 1875, in
pelle e oro, formato cm. 24x33 ottima conservazione. L. 6.000.
Ordinazioni alla Claudiana - Taire
Pellice - c. c. p. 2-17557.
Una nuova rivista
Diamo il benvenuto a « L’interprete della Bibbia »; una nuova rivista, espressione del pensiero teologico battista. Sommario del primo
numero: Il Vangelo ed il predicatore (H. C. Phillips); La elezione divina (J. R. Montey); Una interpretazione della dottrina del servizio
(G. B. Kelsey); « Battezzati per i
morti » (Roy F. Starmer).
NOTTE
Notte die scendi, immensa e silenziosa
a ricoprir d’un vel caldo e discreto
ogni opra umana, ogni essere, ogni cosa;
in tua serena quiete, ecco penetro,
che suscita alti pensieri. Penso
l’eterno tempo, il nuiresser mio
e il divino e il sublime. E provo un senso
di pace in me, chè vedo e sento DIO.
Firenze, novembre 1953.
Paolo Ricca.
4
4 —
L’ECO DELLE VALU VALDEST
Pramollo
Al principio di dicembre hanno lasciato
PramoUo, per dirigersi verso la lontana America del Snd dove vanno a raggiungere
il loro figliuolo Eli, i coniugi Emilio e Lidia Bouchard con i figli Aldo, Gino e Elisa. Qualche giorno prima della loro partenza, in occasione di ima riunione tenuta
alla Ruata, la Comunità si è stretta intorno
a questi fratelli per esprimer loro tutto il
suo affetto e consegnare in seguito un piccolo ricordo.
1 nostri voti augurali li accompagnano
neRa loro nuova residenza.
I NOSTRI SCOMPARSI.
La sera del 31 ottobre, dopo una lunga
malattia e molte sofferenze sopportate con
grande fede, ha chiuso la sua g'omata terrena Giovanna Luigia Long, Vedova Bounous, di Pomeano. Aveva 85 anni. Essa ci
lascia l’esempio di una fede viva e sincera.
Al figlio Eli, ex anziano della nostra Comunità, alla figlia stabilita a S. Martino, al
fratello, aUe sorelle ed a tutti i numerosi
parenti, vada l’espressione della nostra fraterna simpatia.
Due mesi appena dopo la celebrazione
del suo matrimonio, ha avuto il grande dolore di perdere a Feurire (Svizzera) il compagno della sua vita la nostra giovane sorella in fede Giulietta Balmas in Landry, di
Pomeano.
La Comunità, che ha molto e sinceramente simpatizzato con lei, desidera assicurarla
deUa sua cristiana solidarietà.
« Io, dice Gesù, sono la risurrezione e la
vita ; chi crede in' me, anche se muoia, vivrà » (Giov. 11: 25).
Sono stali presentati al S. Battesimo :
Mara Jahier, di Livio e Ivonne (Ciotti) il
18 Ottobre' è Nino Bounous, di Claudio e
Anna (Pomeano), il 25 ottobre.
La benedizione del Signore riposi su questi bambini e sulle loro famiglie.'
Ezio Long, del PeHenchi, battezzato il 28
giugno e di cui al N. 19 dell’Eco delle Valli, pregasi leggere di Enrico ed Irene anziché di Levi e Clotilde.
Ivrea
La nostra Comunità è stata allietata recentemente da alcune fauste giornate.
Sabato '31 ottobre si sono celebrate le
nozze della signorina Augusta Balmas con
il geom, Raffaele Regali, entrambi membri
della nostra Chiesa. I giovani sposi sono
stati festeggiati da un numeroso stuolo di
amici, di compagni di lavoro e simpatizzanti. Le nozze furono celebrate dal nostro
Pastore. Auguriamo alla giovane coppia
lunga e serena felicità benedetta dal Signo
— La doménica 15 corrente la nostra sala di culto si gremiva per una manifestazione particolarmente gioiosa: si trattava della celelnrazione di ben due battesimi di
neonati, ft^o verum^tte eccezionale per la
nostra Comunità, che ha tenuto a confermare la sua viva simpatia alle famiglie interessate.
Il valoroso mutilato di guerra sig. Renzo
Marangoni e la sua Signora hanno presentato il lóro piccolo Roberto, ed il sig. Bruno Buffa, alpino reduce di guerra, il suo
piccolo Ivo Marco.
Il nostro Pastore doti. Bahna ha impartito il battesimo ai piccoli, cui è seguito
un sermone d’attualità intonato alla manifestazione calda di affettuosa simpatia.
Mentre rinnoviamo i nostri migliori auguri per una vita benedetta da Dio ai due
pargoletti, esprimiamo ancora alle famiglie le nostre vive felicitazioni. D. J.
C, I. O. V.
36.000 — Valdesian Relirf Committe di
Valdese N. C. 15.675 — N. N. Torre Pellice riconoscente 1.000 — Maria Musso Gamero 1.000 — E. e R. Pons 1.000 — Berge
200 Unione delle Madri di Trussan-Villasecca 7.500 — Davide Franco e Maria
Luisa 2.500 — Amici del ViUar 3.000 —
A. N. Torre PeUice 1.600 — Longo Elba
2.000 — G. H. A.jH. 400 — Ghigo Abele e
Ida 2.500 — Alice Coisson 750 — Alfano
Adele 2.000 — Merlettificio Turck 3.000 —
Gunetti lima 1.000 — Coucourde Giulia e
Caterina 1.000 — Tommasini Rodolfo e
Giovanni 2.000 — W. Appia 1.000 — Prof.
Ernesto Bein 500 — Ada Cavazzani 500 —
Irma Pizzicarro 1.530 — Chiesa Valdese
Roma Piazza Cavout 10.000 — Germana e
Roberto Jouvenal 3.000 — Cav. Impalà Salvatore 800 — Chiesa Valdese di Catania
5.000 *— Felice e Carolina Abbena, nel 25.o
anno di matrimonio 2.000 — Scuole Domenicali di Villar Pellice 8.065 — N. N. San
Secondo 1.000 — Società di cucito di San
Germano Chisone 5.000 — Chiesa Valdese
di Torre PeUice 2.500 — Colonia Valdese
di -Parigi 12.000 — Chiesa Valdese di Como 5.000 — Chiesa Valdese di Pramollo
3^0 —: Giornata deUa Madre a Torre Pellice 16.164 — Sig. Bianchine 9.800 — Prof.
Eugenio Davit 2.500 — Bertalot Paolo 200
— Chiesa Valdese di Perrero Maniglia
2.000 — Chiesa di Brescia 3.000 — Chiesa
di Verona 3.000 —• Chiesa di San Remo
2.000 — Ausonia Raima 500 — N. N. Prarostino 1.000 — Gay Giosuè 500 — Godino
Elisa 500 — Rivoira Elisabetta 1.500 —
Bard 1.000 — Coniugi Caleb Franciosi
4.800 — Ing. Arturo Long 2.000 —■ Parrocchia di Pomaretto in occ. deUa visita deUe
orfaneUe 10.000 — Chiesa Valdese di Sampierdarena 3.000 — Chiesa Valdese di Roma, Via IV Novembre 25.000 — Chiesa Valdese di Genova 20.500 — Alimonda Giuseppe 1.000 — Carrozzino Rina 2.000 —
Cionìni Jenny 2.000 — Comba Gustavo e
Ketty 4.000 — Peroni Armando e Ada 1.000
—• Persico Clelia 500 — Chiesa Valdese di
S. Germano per entrambi gli orfanotrofi
6.058 — Chiesa Valdese di Losanna 8.035 —
Pauline Peyrot 2.000 — Giaiero Valdo e Evelina 500 — Olga Gasperini 500 — WiUi
Lutz 3.000 — Enrico e Rosina Buffa 20.000
— In occ. Battesimo, con. Rivoiro 1.500 —
In occ. battesimo Rinesi, i padrini Giordan Niviane e Nanni 1.000 — Jean Pierre
Benech 1.000 ^ Kovacs Antonio 1.000 —
Cassa di Risparmio 20.000 — Zanetti 500
— Borsa di studio A.l.C.E. per studentessa 20.000 — Annaclara Scartazzini 1.000 —
Le doime G. L. nel X ann. formazione V.a
Divisione Alpina Partigiani 1.500 — Ferrucci Bonetti 2.000 — N. N. Basilea 704 —
Lilia Malacrida 2.000 — Comune di Torre
Pellice 50.000 — Davite Franco e fam.
2.500 — Unione deU'lnverso di Torre Pellice 1.000 — Waldesian Presbyterian Church
Chicago 9.130 — Cav. Attilia 200 — Malan
Pietro 100 — Hilda Bruschettini Roland
8.000 — Chiesa Valdese di ViUar Pellice in
occ. visita delle orfaneUe 7.012 — Borsa dei
poveri valdesi — Angrogna 500 — Renato
CasteUani, 440 — Ray Williams 1.000 —
Doti. Stanislao Rocchi 1.000 — Selma Longo 5.000 — Rocchi Biagio 6.000 — Mario
Machioro 500 — Coniugi Farina 2.000.
TEMPIO DEL CIABAS
In Gennaio, D. v., i Culti avranno luogo (alle ore 15) nelle Domeniche: 3 (ital.), 17 (frane.) e 31
(ita!.).
Doni per l’Orfanotrofio
Rocchi Biagio 6.000 — Sparti Alfio 5.000
—' Meta Gallian Bauer, Madrinato 12.000
— Bitterling Walter 3.000 — LiUa Peretta
1.000 — Chiesa Valdese di PramoUo 3.000
— Maria Elisa Fiorio 2.000 — Chiesa Valdese di New York 25.600 — Capii. Stephens
1.730 — N. N. Roma 12.000 — Signore della Chiesa di Zurigo 15.000 — Francesco ImmoviUi 1.000 — N. N. Angrogna 75 — N.
N. Torre PeUice, riconoscente 1.000 — Ada
Jalla I.OOO — Unione deUe Madri di Bobbio Pellice in occ. visita 1.502 — Prof. Paolo Baridon 1.000 — Alcuni Amici di Villar PeUice 1.000 — Goss Giulio 500 —
Charlin Carla 500 — Impiegati e Maestranze della RIV in occ. del 17 febbraio 34.250
— Chiesa Metodista Ev. Cristiana di Colosso 3.000 — Uo Rivoiro PeUegrini 10.000 —
Laura G. Willingham per il gruppo Mercoledì sera deUa Chiesa Presbiteriana di Syracuse N. Y. 15.902 — Jenny Leger Charrier 500 — Melanie Peyronel 1.000 — N.
N. Torino per il 1953, 1.500 — Elvira e
Guido Decker 3.000 — Maria e Luigi Martinat 1.000 — Ida e Giorgio Maggiore 1.300
— Jaqueline RolUer per un Madrinato
jote.
TELEVISORI - RADIO
VENDITE E RIPARAZIONI
Laboratorio Rodiotecnico
G. RICCA
Vio Palestre, 1 / PinOrolo
Progetti e costruzioni radiofoniche — Assistenza tecnica con personale specializzato in TV — Laboratorio coi piu moderni attrezzi
CONCORSO
La Libreria Bditrice Claudiana
bandisce un concorso per una pubblicazione di circa 50 pagine del formato « Storia letteraria della Bibbia », sull’argoménto del divorzio,
considerato nei sboi aspetti teologici, giuridici e sociaU.
I manoscritti, possibilmente scritti a macchina in duplice copia, debbono recare un motto o uno pseudonimo, ripetuto su una busta chiusa, contenente il nome e l’indirizzo
dell’autore, e debbono pervenire alla Claudiana entro la fine di Aprile 1954.
Al vincitore* verrà attribuito un
premio di L. 20.000, e il manoscritto rimarrà di proprietà della Claudiana.
Il Comitato di pubblicazioni
della Libraio Ed. Claudiana'
La Casa delle diaSmésse' porge un vivo
ringraziamento alla Corale di Torre Pellice e a tolte le numerose persone che si sono
gentilmente prestate per la realizzazione
del film sull’opera delle diaconesse.
Doni ricevuti dai Cassiere
detta Tavota Vatdese
Per Cassa Culto:
Idino Donini L.
Milca Cornelio, in mem. Matilde
e Ferdinando Falchi, per Evang.
Sanna Paoletti Matilde, in mem.
cara mamma, le sorelle Paoletti
e il fratello Giotto
Pro Crollegio e Scuola Latina:
G. Ribet, per Scuolà Latina
In mem. Valdo Murri, già allievo
del Collegio, il figlio Robert e
la mamma Elisa Tron v. Murri
Per Istituto Gould:
Lechner
Bianconi Amleto, in mem. genitori
Per Istituto Evang, Femm. di
Firenxei
Bianconi Bianca, in memoria genitori
Per Asilo di Sicilia:
Prof. Lingria, in mem. madre
Fam. Lingria
N. N.
Per Asilo Italia:
N. N.
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Doni In memoria del Past. Augusto
Jahier per la Casa delle diaconesse
La vedova e i figli f'
Berteli Giulia, Milano
Sig. William May^^Ìoeino
Sig. John May, Twno
Suor Italia Rostan, Luserna S. Giov.
Suor Lidia Perrou ;
Suor Lidia Pasquet '
Suor Rina Rosa Brùsin
Sig.ra Bovolenta
Sig.ra Cougn
L. 25.000
1.000
INMEMORIAM
Nous venons d’apprendre, de Chicago, lU., la douloureuse nouvelle
du départ de M. Ernest E. Mûris,
rappelé par le Seigneur le 18 Septembre, à l’âge de 71 ans.
Né à Torre Pellice, M. Mûris avait travaillé en Suisse, Angleterre,
Allemagne, France, pour s’établir
enfin dans les Etats Unis, où, à Chicago, il était membre fidèle de l’Eglise Vaudoise.
Le souvenir nostalgique des Vallées Vaudoises ne s’était jamais affaibli dans son coeur tout le long de
ses pérégrinations, et même dans les
Etats Unis d’Amérique, la lecture
de « L’Eco delle Valli Valdçsi » était pour lui une source de grande
Sig.na Ribet e Sigjra Edina
Sig. Decker
Sig.ra PorceUi
Sig.na Gay
Sig.ra Minetti
Sig.na Melile
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Sig.ra Lopre.sti
Sig.na Antinori
Lidia Fontana
Margherita S...
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Tombolau Clara
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2.000
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Le iamiglie di
Rivoira Cléante
ved.va Grill
Pour honorer sa mémoire, les Vaudois de Chicago ont envoyé une somme de 30 dollars collectés entre eux
pour le Refuge. Nous les remercions
vivement et nous voulons dire à la
veuve de notre frère, Mme Nancy
née Lequatre, aux enfants, à sa soeur
an Californie, aux frères à Paris et
à Londres, au beau-frère Anthony
Pons de Chicago, toute notre sympathie fraternelle. A. D.
Luserna S. Giovanni, 8 die. 1953.
Direzione e Redazione: Past. Frmanno
Rostan - Via dei Mille 1 - Pinerolo ■
Telef. 2009.
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Pinerolo, con decreto del 27XI-1950. , _______________
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stanza.
Un grazie particolare ai Pastori Bertinatti. Pascal e Jahier per le buone parole di
conforto.
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