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[ Aniio LXXyin . N. 44 '
i TORRE PELLICE, 5 Novembre 1948
f ' Spedisìone in abbonamento postale - I Gruppo
SETTIMANALE DELLA
L’flLBERO fE
I'
In unia Ibrève nota ad tm mio soritto
pubblicato sotto l’identioo titolo il 15
giugno u. s. ho parlato di ima chie^
’’che le caratteristiche Seà Tessalonicesi riproduce assai bene”. Si tratta
giust'appunto della ’’piccola com/uniita
di credenti eüangelici, priüa di un
pastore affieiah”, menzionata dai.
giornale ¡stesso. Preziosissime, 'chia
miai, le linee cbe il Direttore si oompiacque di riprodurre da una lettera
prioota (il che ne aumenta il pregio)
di uno dei suoi membri.
Vediamo ora di provarlo comim
ciando dai passi dottrinali ; <( Qui
la comunità - scrive l’incognito featel
lo - insiste molto, nei culti, sul ritorno del Signore e sul rapimento delta
Chie^, fondandosi sulle scfiiilure che
stanno adempieiodosi per il popolo
d'Israele ».
In pochi dietti, tre ptmti essenziali,
qui, della nostra fede e della nostra
speranza. Sul primo dei quali essendo
mi già dififtiso, vorrei solo aggiungere,
sintetizzsmdo, che non si esagera di
cerio sostenendo che, per t.ante manière, la iseconda venuta sta (o dovrebbe
stare) alla Cristianità come la prima
stette (o avrebbe dovuto ìStaie) ad Israele
Or come si spiega che mentre è una
nime l’acicoido nel 'riconoscere , il'ruoto
preminente del imessiaiiismo avanli
(insto, si contrasta invece, si dubita, si
svaluta, Kjuando veniiamo al Cristo die
deve itocnare ? Che proprio la cecità
d’Israele e le sue nefaste ripercussioni
non debbano averci inseg;nato nulla o
po.co meri che nulla ? (Giov- 7: 40-53 ;
Luca 19; 42-44, eoe). '
Un teologo moderno (cattolico), ebbe
a scrivere che l’aspettazione rii un ¡Salvatore costituisce l’idea tematica à
tutto f Antico Testamento.
Esatto, ed altri- pure, autorevolissimi
io rilevarono: Dio ha fatto degli uomini del V- T', gli araldi del tiglio che
dooeoa oenire (Agostino). Il motto che
jiassume tutto il V- T. dalla caduta fino a G. Battista, è il moUo: i’Eterno
oierm (Godet).
Ma li teoloigo in parola non coglie
più nel segno soggiungendo che l’idea
tematica del N. f-, invece, è «Gesù
aspettato e venuto»
No : più ancora che al passato e al
presente, è verso il iuturo chei il N'. Tvuole or-ientcìici. Eppure il medesimo
abbaglio non manca di fax capolino anche ha noi, auspice in primo grado certa mentalità icritica che di escatologia
non vuol saperne, dato che Gesù,
maestro interiore, è sempre spiritualmente presente in chiunque gli! è discepolo o aspiri divenirld. In spirito —
rispondiamo —' egli era presente andie Dximia della sua prima apparizione
e tuttavia ■— vedi caso — furono proprio coloro che più ne sentivano la comunione a desiderarne il visibile awen,to; Qhl squarciassi tu pure i cieli e
scendessi! piegava Isaia, per dire di
lui, solamente (Is. 64= I). Duqpo perciò non istancarsi di ripetere che la verit e diversa; che l’idea tematica del
N. T- è un’altra, cioè quella precisamente che le dette pagine svdlgono di
continuo, da - Matteo all’Apocalisse,
offrendocela infine, miiabUinente com^
pendiiata nel versetto 8 del capitolo 4
di quest’ultimo libro dove Gesù Cristo viene definito come colui che era,
dìe è e che üiepe.
Formula perfetta alla quale si coiir
formarono — Tessalonicesi in testa —
le chiese -apostoliche ; Situata fra la
risurrezione e il ritorno del Signme, la
comunità primitiva si diede qud missione di condurre tattì gli uomini dia
conmo-inza di dò che era aovemdo e rd
Jl/fegìiounpiaffo'cl^tirhé, cìòr^i
r€,'eh§ un .bov* ingrowio» dùv'è i^çdioT t
------«Sì------r-ï-------
(Proverbi 15: 17)
,__________________.. .
.6T
^ ‘'iti!
CHIESA VALDESE
pinsUri di Cutero
l'attesa di ciò che doDetto qiJUenire ( P.
Bonnard ). • . .
Formula perfetta, quindi, alila quale
— ed a più forte ragione, perchè la
salvezza s’è avvicinata di altri 19 secoli (Rom- 13; 11) —dovrebbero ugMlmente conformarsi le comunità dei gioivi nostri tutte e quante ; Egli viene —
iota K. fiaith — e il nostro avvenire è
questo, soltanto questo; così come nel
fatto ch’egli >è vemtto, e solo in quello,
sta il nostro presente
Formula perfetta alla qualle, frattano, sappiamo che si ooniforma il nucleo
lei credenti oggetto di queste osserva
zioni, traendo indubitabilmente dalle
medesime cause i medesimi salutari effetti
^CET Iisi^-TEX^
Uno straoriiinario
evento
E veniamo al punto secondo, cioè al
rapimento dtìlla Chiesa che nelle riportate ri^e appare collegato ma non conuso col ritorno del Signore.
Tale ai profila inlfatti chiaramente, e
come sarebbe bene iche simile distinzione fosse meglio studiata« divulgata!
Due sono le frasi preponderanti del
l’atteso straordinario evento' il Signore che viene per assumere a 'sè la sua
Chiesa;- ’l Signore che, in un secondo
fompo, si manifesta al mondo CON là
iua Chiesa.
, Nella prima fase i esciusivamente i
suoi lo vedranno (Ebrei 9: 28) ; nella
seconda »ogni occhio lo vedrà» (Apoc.
I : 17). Scampati dall’ira nel primo ca„ so; additati all’ira nell’altro i(I Tess,
i ; 10; 5: 1-9; Giov- 3: 36, elee.),
Diecine e diecine i luoghi che cotak
differenze istabiliscono all’evidenza e
basti a certificarlo ciò iche lèggiamo in
Luca 17 ; 34-36; 21 : 28, 36; Giov.
14: 3, 19, 21 ; 1 Cor- 15; 22, 23; Ef.
5: 27; Fil. 3: 20, 21 ; Col 3; 4; 1
Tess. 4: I3i- 18; Ciiuda vers. 14,
15 (I). Si^ifiicante, d’altronde, il
parallelo esistente fra Israele e la
Chiesa anche rispetto a queste due epifanie. Già nel suo primo avvenimento,
dilatti, fu nelila terr^. deli suo popolo
che (besù volle nascì&e ; fu al popblo
suo ch’egli volile anfl^tutto manitestàrsi
id al <)uale volle esa|re annunziato.
Io — diceva * sono stato man
dato che alle pecore perdute dTpraele.
(ilVlatt. IO; 5, ò; l!|; 24)- Analogamente, la stessa prionS è destinata a nvu|nniicarsi nei conflrr^i de^' credenltiil.
Viale a dire della Q^esa la quale appunto costituisce quel |popolo nuovo che
vjesù, respinto dai |[iudei, s’è acquisJato a prezzo del sud inellabile siacri
iicio (Atti 15; 14, iTit. 2: 13, 14;
Atti 20; 28). j
Attenzione petlantq a ben discemere, coi posto di comtlittimento e le armi indicate, robieltìSvo pure che ci è
posto dinnanzi e il prèmio che si tratta
di ricevere alla venata del celeste renuneratore (Fil- 3 ; 1^, 14; 2 Tim- 4:
f, 8; Giac- i : i2;il Tietro 5 ; 1,4;
,Ap. 21’: I). Tf
Attenzione inso
1 esempio dei Te;
tesoreggiato dalla ngià la quale inoltre
insiste molto su ' qu
dosi e siamo al pénto terzo ^ sulle
iscrill'ute che «tarmo ^adempiendosi per
1 popolo d’Israele».
Ma è poi veramente... vero che un
àie adempimento stik attuandosi ? E
v’è egli alcun che -aneora da utilizzare
nello stralcio di lettera che ci serve da
canovaccio ? ; ... - ;i.
Domande non superflue cui, piacendo al Signore e con la benevolenza del
Oireltore, cercheremo altresì di dare,
iù avanti, una non si^ierflua risposta
D. Argentieri.
anche qui, aliceu così ben:a minuscola gregcome vedemmo',
cose «fondan
.(1) Perdoni il lettore se tanto spesso lo rimianido alle bilbliohe .fonti. La
sublimità deirargomento e la sua inaooessibilità dal punto di vista del
solo umano raziocinio, è ciò dh® mi
consiglia di abbondar© in questo sen
so.
desta è la grandezza della fede : Non sapere dove
si vada' nè quel ohe si faccia,
nè quel che si debba soffrire,
ma mettere al servizio di IMo
tutte le facoltà dell’intelligenza e della volontà e obbedire unicamente alla voce di Dio, lasciarsi condurre più che agire
per propria iniziativa.
^ jrÉNTRE viviamo quaggiù usiamo dei beni terreni e
delle cose necessarie albi vita
materiale, come nn ospite in
luogo stranierò alberga la notte e la mattina se ne va, al quale nulla occorre se non il cibo
ed un Ietto per pura necessità,
nè osa dire; Questo è mio, qui
voglio rimanere! ■
DANDO Dio fa sentire agli
VJ» uomini il suo amore, egli
ama dei peccatori, degli uomini malvagi, stolti 'c deboli, con
l’intmziòne di renderli giusti,
buoni, savi, forti; egli si espande in loro e dona loro il suo .bene. .1 peccatori sono belli, perchè ¿ono amati, e non sono amati perche sono belli. Gli uomini non amano i peccatori, ma
Cristo li ha cercati. Ecco l’amore della croce, nato dalla
croce e che va non dove troverebbe della gioia, ma dove può
fare del bene ad un peccatore
o ad un disgraziato. E’ pià felice cosa il dare che il ricevere.
à l’Albert Hall de 'Lonidres, il n’y a
pas bien, longtemps, dans laquelle les
croisés ’’ancien r^ime” se sont conr
fèndus à dès chrétiens de bien autre
formation spiritiuèüè, afin. pousser *
le monde vers lia haine; vers là division,
vers là guerre, s’il le faut {à leur avis,
s’entend !), au lieu de bénir ceuK qui
maudissent”, de prier ’’pour ceux qui
persécutent” etc. etc. ?
Là-haut, à l’Albert Hall,- quel contraste entre André FMiip, protestant,
dléputé, ci-deVant ministre de iFramce,
affirmant qu’il ne faut absolument pas
favoriser, ni parler db slogan’ ’’OrientOccident”, ni en favoriser l’esprit tout
fasciste, mais qu’il faut pàiîer uniquement d’union ’’totale” européenne si
l’on veut ipafler ’’d’unité totale” parmi les hommes ; quel contlraste, dis-je,
entre lui et notre concitoyen IM. le dé- /
puté Igilno Giord'ano, directeur du v
journal officiel de la D- G, chez nous,
lequel n’a su que souligner la nécessi:
té d’alimSàter la'’lutte entre ’’Lenan et
Christ”. C’est textuel. Mais je ne sache pas ce qu’en penserait, surtout, le
Christ ! %
Et Maurice Schuman, M. iR- P. et
ministre dé Fiance, très ’’croisé” lui
aussi, de pousser à la lutte entre ’’tyrannie et liberté”, savoir, à l’avis des
’’croisés”, entre le socialeommunismeet
FE^gliSe' fde Rome, ^s*ètKeiidt); tandis
, que IM- lEigbert Enunen, secrétaire génial des Elglises Réfonnees de l’Lbllande rappelait la nécessité de l’action
effective en vue de l’union non seuleirtent des nations mais au^i de celle,
effective et chrétienne, dès classes.
Onze orateurs ont parlé, parmii lesquels Lord Halifax, Miss Florenoe
Hancock, Sir Staffrwd Cripp®, Adolf
Grimme, ministre de l’Insttaction de'
Saxe, et Karl Adam, catholique àllemand, et 'flè déliégué suédois (M^. Hamilton et le belge .Auguste dé Schii
ver.
sur
la
guerre !...
Sur tous planait la convlnctioh généirale que, ’’sans la religion, Jb politique
répétera fatalement ce qu’elle a déjà
commis : îmqtdiés et ferres”. Ce sont
là paroles textuelles de Mi. Igino
Gioidani. ¡Elt ce sont là choses bien
^ - S*Sffitse petti-elle être
pour la guerre?
graves.
iMais ne seront-elles pas plus graves
encore si, un jour, la^litiquè allàit
les répéter ”<i0ec la religion” ?.•
Bst-il possible que l’Eglise de Christ
ne soit pas capable de condamner, de
la façon la plus absolue, la guerre, toutes les guerres et de prendre une position nette corntlre elle, ou mieux contre
elles, sans exception ? Méditez sur le
grand crime, sur les deuilfe affreux, sur
les pleurs de tant d’innocents, qiui ont
suivi la demière guerre et demandezvous ce qu’ont fait, contte tout cela,
les lEgiMses, toutes les Eglises qui se réclament du Christ, de l’amour dè Christ ?
Je ne demande peis ce qu’a fait la pa>auté; je demande ce que l’on a fait à
Amsterdam ?
A^-on pensé que la dernière guerre a
.tué :
en Russie un homme sur l(X), soit,
au total 12.000-000 hommes,
en Angleterre un homme sur 150,
soit au total, 400-000 hommes,
en France un homme sur 200, soit au
total, 200.000 hommes,
aux Etats-Unis un homime, sur 500,
soit, au total, 296-000 hommes,
en Allemagne un homme sur 25, soit,
au total, 2.850.000 hommes
au j-apon un homme sur 46, soit au
total, 1.850-000 hommes,
en Italiie un homme sur 50, soit, au
total, 350-000 hommes,
Faites sur ces chiffres toutes les observations, toutes les comparaisons, -toutes les meditations nécessaires et possible, mais n’oulbliez pas de vous demander ñ vr aiment le tu ne tueras pasi
ne doit pas se rapporter à ces tueties
en m-asse ; 17.946.000 morts!
C’est la conscience individuelle et
cdlle collective de nos églises qui
doivent y lépondre et prendre position.
2 - Odeur de Croisade..,
Rousseau eut Æt ’’puanteur de Croisade” et peut-être autait-il été plus
juste- Les Groisades, pour lui, ce n’était point du tout du christianisme.'
Quant à moi, écrivait-il, je ne con
nais point de troupes dhréliennes. On
me citera les Croisades. Sans di^rtiter
sur la Valeur des croisés, je qemarqaerai que, bien loin d’être dns chrétierts,
c’étaient des soldats du prêtre, c’étaient des citoyens de l’Eglise: ifs se
battaient pour son frays spirituel, qu’elle avait rendu temporel on ne sait comment. /
A 'le bien prendre, ceci repire dans
le paganisme’'■
N’est-ce pas là, à peu près, la même impression qué l’on ressent dans
nombre d’assemblées qu« l’on dit
”Chrétienmes” et qui ne le sont parfois, pas ibeau'coup, ou à peu près ?
D’un côté ne voyons-nous pas l’Eglise catholique qui cherche'à augmenter,
comme ell© l’a fait si souvent, soit les
terreiurs d’iciibas, soit celles de l’audelà, sachant bien que, comme dit HSpeiKer; ”h pouvoir tempore/ s’asmjettU à d/dhi spirituel, toutes les fois
que, dam la société la foi devéent aveugle et la terreur irédnse”
N’y avait-il pas cette senteur de
croisade, de sainte croisade, dans cette réunion dè la Clmidim A ction, tenue
3 - Jrotjle de là paix, suivant Jdûniesguieu: **Zous
contre tous,i.
’’Chaque monarque, dit iMbntesquieu (Esprit des Lois, XIII, 17), ti«it
sur pied toutes les années qu’il pourrait avoir si ses peuples étaient en dan^
gei d’êtte extènninés, et on nomme
PAIX o®t état d’effort de tous contre
tous”.
'Est-ce-Ià Christianisme?-. S. P
ABBONAMENTI A
l’fU DELLE mu nUIEII„
ANNUALE SEMESTR.
Italia .
Estero
L. 500 280
L. 900 500
Ogni cambiamento d’indirizzo
costa Lire DIECI
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La Chiesa Anglicana
non e tutta "High Church"
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Im queste ultime settiitìfiiw ho avuto ' ra tìiTà®ftia0ri«f, per esempio^ le società
il grandissimo privilegió di rivìflitàro^ anglicajieeviìngfìUche oompioiLa'ben più
le Valli Valdesi, facendo V riAnovando^ dtólla’TOStà di tutto, il lavoro. La
« ühuPqh Mti^^oniirpvSoidet'!/ », di cii/rattefè'^ prettatóiént© evangelico, che
molte amicizie. Uma coeaoke mi piii^ìjrj^
un po’ strana fu il seguente dialogo
che dovetti più volt© sostenere:
— Ah, mi diceva qualche amico valdese, Lei è Pastore inglese, dunque sarà della Chiesa Piiesbitoriana? —
— Io 'uo, rispondevo, sono Pastore
anglicano, della Charch of England —
—Allora Lei è della «High Church».
— Ma no, rispondevo, sono evangelico, © ipoi ceroavo di spiegare come un
meimibro della Chiesa Anglicana possa
essore evangelico.
'Supponendo che forse ci saranno al.
tri' ohe credono che la Chiesa Anglicana sia tutta « High Churdh », cioè
Anglo-cattolica, mi è venuto in mente
l’idea di scrivere queste linee per mettere in rilievo la posizione della Ghie,
sa alla quale ho l’onore'di appartenere’
Bai punto ■di vista storico la Chiesa Anglicana ha una tradizione ininteirotta nei 'secoli. Quando nel ’500 sotto Enrico Vili la lOhiesa si staxxsò dal
giogo del Papato, pecr una ventina di
anni non ci furono cambiamenti nè di
teologia, nè di liturgia. Ma, morto
Enrico, i Riformatori, guidati dall’Ar.
pivesoovo Cranmer, si misero a riformare la disciplina e la liturgia della
Chiesa, rimettendola nella via e nello -Spirito del Vangelo.
Là liturgia, ed i Trentanove Articoli
di Fede di quei tempi sono ancora, in
vigore nella Chiesa idi egèi. Q-i-dli che
hanno studiato questi ' documenti potrebbero eeeetr sorpresi dallo spirito
quasi calvinistico ohe compenetra gran
numero degli articoli. La ‘Chiesa Anglicana è una Ghiesa riformata..e nei
primi secoli dopo la Riforma ebbe
.strettissime relazioni colle Chiese'Ri.
formate deH’EiUPopa.
Oggi però la situazione non è così
'8etn.pl iee. Vi furono sethpre coloro i
quali tend-evàno verso le pratiche de!
Cattoli'oesimo e un centinaio di anni
fa vi fu infatti un ri-sveglio del Catto,
licesimo sotto la forma del Movimento
di Oxford, iniziato nel 1833. Alouuii di
questi heo-'cattolici lasciarono addirittura la 'Chiesa Anglicana per la Ch’e.
sa di Roma. Altri rimasero con l’inteazione di propagare i riti cattolici nell’ambiente della loro Chiesa. Ora che lo
slancio di^li anglo- cattolici si è un pò
attenuato nell.a Chiesa Anglicana vi so• no tre gruppi : gli evangelici, i liberali,
e gii anglo-cattolici. Tutti sono riuniti
in luna fratellanza di spirito nel servizio
della 'Chiesa, c del loro Signore, ma
non nascondono le loro distinzioni di
pensiero e di vita cristiana.
La gran maggioranza dei memlbrl
della Chiesa è fedele ai principii evangelici della Riforma, e sebbene la Ohie.
sa Anglicana non possa srampre parlare con urna sola voce, rimane p.ur vero che l’espressione attuale della vita
evangelica non ha penduto niente del
silo antico vigore. Nel camipo dell’ope
serve l’Africa, l’India c la Cuna, è la
più forte fra le dieoi società missionarie anglicane. Belle altre, ancora tre
o quattro sono evangeliche, qua’ i la
tcS.ud American Mimsionary Ñocwty»
che svolge il suo lavoro neirArgentina
e nel Cile, la « Cìmreh to
Jev'k » che lavora per convertire gii
E Crei, la « Coloni^ <md f mvt'inentaL
Vhurch Society » che, lavora nell’Europa, meli’Australia o nelle parti più
remote del Canadá.
Ba tutta quest’opera missionaria risulta che la Chiesa Anglicana non h
più come una volta la senipli-oe « ChurOh
of Eingland». In ogni continente ci sono diocesi anglioane. fLe 'Ohicse Episcopali degli iStati Uniti isonò pure
nella oomunioinc anglicana. Così,
quando questa estate i veswvi si sono
riuniti ' a Lam-beth, la maggior parte
di essi non . provenivano punto 'dalla
diocesi della Gran Bretagna. La proporzione era-presso a poco di uino dalla
Gran Bretagna per ogni otto dalTestero. In vista di questa grande espansione, anche in Inghilterra cominciamo' a
parlare meno della (¡ Church of.En-*
gTand », ohe darebbe l’idea di -una
Ghiesa puramente nazionale, e di più
della ((Chiesa Anglicana» : cioè della comunione 'di quella chiesa La quale, col
mirabile genio d'egli Inglesi per il
<x>mpfomie®so, ha riteinu.to nella sua sostanza tutto ciò thè aveva, valore uella
vecchia tradizione,; |far ritornando coi
Riformatori ai j^Ttnèipìi della fede del
Nuovo TestaraflWtCí. ^
. . "S.L
' Questa è l*.0^&a (stabilita diella
Cuan Bretagna, ne riceve pociii
privilegi Non è j|lunto sovvenzionata
dallo iStato, ciò cho le lascia piena liLeità d’azione. La relazione collo Sta.
to è che il Re d’Inghilterra è Capo del.
la Chiosa. Egli ha il diritto, mediante
i suoi ministri, di nominare i vescovi
e. gli arcivescoivi, mas so-ltanto 'delle
Pirovincie di Cante-rbury c York, Nelle altre diocesi all’estero la nomina del
ve.soovo viene fatta- per lo più dopo
una elezione dal Sinodo della diocesi.
Da questo fatto .si deduce ohe lo Stato
in Inghilterra non può essere del tilt,
to »'colare e ohe ci sono dell© opportunità per lo Spiritò (del -Oristiianeisimo
di penelrare nelle regioni ove tioppn
■ipesso legna uno -spirito di scetticismo.
Nessuno vuol dire olle il sistema è
¡perfetto, ma insomma è u.n sietiona elle
offre al servitore del :Signore ampio R
libero campo per compiere il suo m:nistero.
In quanto alle relazioni coi Valdesi
siamo fieri "di ricordare che la WaL
densian Church Missio'nB Society, la
Società òhe raccogliie rdinteresse d'i v-aT'ie denominazioni, fu fondata dall’Angli'Oaino Gilly, Dean della Cattedrale 'di Durham,; che l’attuale presidente è il Vescovo di Rochester, vice-presidente. il nuovo Vescovo -di Barking, segretario il 'Pastore anglicano
Scutt, e che altri,Pastori e laici Anglicani sono insieme a loro.
N'0.n di-co questo''per vantarmi della
m-ia ''Chiesa, ma soltanto 'per dimostrare cam-è sia maturale ohe ,un Pastore
inglese che si trovi nell© Valli Valdesi
possa essere anglicano, ma non « High
Church ».
GORDON D. JACKSON
LA YOGE DELLE COMDNITA’
ANGOONÀ (Capoluogo)
Dopo otto anni di ministero in
questa parroocbia il pastore Arnaldo
Comfoa, e 'la signora Oomba, 'hanno
preso congedo dai loro parrocchiani,
pu.1* .non allontanandosi dalla valle
di Angrogna. Domenica 4 ot^^re dopo una rinnovata proclamazione della grazia del 'Signore, il culto è terminato -con la S. 'Cena. -L’Unione delle Madri e la Parrocchia tutta hanno tenuto a manifestare alla (Signora
Comiba ed a.l Pastore il loro riconoscente affetto con doni molto apprezzati. Èssi porgono un vivo ringraziamento alla Comunità ed'in modo particolare agli Anziani che hanno collaiborato con loro in questi anni.
PRÀMOLLO
Alla presenza di numerosa atssemblea è stato insediato la domenica 24
Ottobre, il pastore Edoardo Aime,
nuovo titolare della Chiesa di Angrogna ' San Lorenzo, d’resiedeva il culto il Sovraintendente, pastoi-'C Allierto Rioca, il quale dopo la cerimonia
Qome intendere la parola "libertà,,?
Libertà è il diritto di ogni uomo a
vioere d’accordo con l& stelle, coi suoi
Pioinf e COTI Bio
Libertà è Vatmosfera di una sconfinata immaginazione che ingenera conr
passioné per tutto dò che è debole e
misero. E’ anche la oolonià del oento;
rimprevedibile diserto di una falda
di neve; l'attitudine a scegliere dhe
Dio ha concesso all uomo; la fantadica variazione dei colori itàTatmosfera
all’ora del tramonto.
Libertà è la giusta collera di un popolo in rivolta conko Voppressione ed il
diritto di protesta contro lo sfrùiìmiento coUeitioo ed il diritto dei governanti ad aveste Voce nel governo.
Libertà è l’atmosfera vitale della
ricerca sdenti fica; è il diri irlo di atterrare le idee stolte; di sfi darò tutte le
premesse e di costruire ponti per sor
montare i pregiudìzi.
Libertà è il diritto dei genitori 4i suggerire ai fidinoli la scelta del loto av
Venire, come dei fidinoli a sce^ierlo
da sé
Libertà consiste nel gettare le spaile
indietro e camminare a testa alta, sce
glierido i propri passi ed i propri amici.
Libertà è il diritto di piantare edberi; di costruire barchette che sajgaono
la corrente e di poter sognare ad occhi
aperti senza esseri nwlestati.
Libertà consiste nel condurre la più
amara guerra pditica tra opposti partiti e nel poter armonizzare gli interessi
convergenti in politica esteraLibertà è il cameratismo che non ammette Volerità nemmeno in una tanaLibertà è il premio dhe spetta a chi
salva daU’oblio certe parole come
’’giustizia” e ’’libertà’’ per tradurle
in cmaggio indomito, in seteinità ed in
azione Monfrmtc.
TORINO
M. Coornel
ADUNANZA EOUMENIOA. Nel
pomeriggio di domenica 17 ottobre,
provenienti da Milano dove già avevano partecipato -al culto antimeridiano in quella Chiesa, sono giunti fra
noi il 'Moderatore della Chiesa Valdese .pastore GUglieliiio Del Pesco, accompagnato dal dott. Benjamin Bush
con la sua signora, dal pastore Marcel
Pradervand e dal Rev. Charles Arbuthnot.
I nostri amici hanno trovato la Comunità compatta e raooolta nel Tempio di Corso Vittorio, consapevole, con
la sua ipi'osen'Za, di compiere una solenne afferinazioine di adesione al movimento eouinenioo. ./ ..
Iniziatosi il culto sottoda presidenza del pastore Elio Eynard, rivoleero
successivamente il loro m-es-saggio il
Moileratore, il -d-ott. Bush rappresentante il Consiglio Jkg*ttìW)ieo'^’^8ÌÌa
Chiesi' Presili ter i»^.e
‘i d’Amerioa; il ;^«stpfe PE^fe|faiqd
addetto a] Consiglio JEeuineni'Co con
particolarie lesponsabili-tà. dei. Paesi
Latini.
I Messaggi .efficaci ed accolti dali’Asi^emblea un profondo larexiglimen
to lasciarono una impressione benedetta.
E la Chiesa di Torino rispondenido
con slancio e c-on fede ha manifestato
con il calore 'del cauto e con la profonda attenzione, to,n quanta simpatia segua li movimento ecum'enico.
Orticoltura,
mentii impianti,
piante da fruir
ta, viti innestar
te e selvatiche
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!
Boachard Ulderico
POUT E (Prov. di Torino)
Dir. Resp. ERMANNO ROSTAN
Arti Grafiche ‘‘L’ALPINA,. Torre Pelliie
Za famiglia della, com-pianta
Estir Armand'Hugon
cmivmosfia dalle numcrase te-itmioniwnze di simpatia, ringrazia, 'vivamente
tutti coloro che. hanno pr-eso ¡Ktrte al
stia dolore, t che. w* tanti -modi hanno
a.fsi.'itito e. CAmfortato la loro cara durante le. -me penose sofferenze. In modo particolare esprime la .ma, vi,va riconoscenza, ai pastori Arias g. Ayassot,
a.l Cav. Giom.n-m e. signora Paola
Ma.zzoms, al dott. Gherairli, alle, sciare, dficjli Ospedali, all’Uniow dei Sivwumls, al.lr compagne di lavoro del
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dell’insediamento e un breve messaggio scendeva dal pulpito © vi saliva
il nuovo conduttore. Quindi il pastore Aime proniunziava un ineissaggio
incisivo, denso di pensiero, seguito con
attenzioine 'dalla Comunità.
Auguriamo al pastore Aim© un lungo e fecondo ministero in iseno alla
sua' nuova 'Chiesa.
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Il dr. DANIELE AOCHAT
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tutti i venerdì dalle
10 'alle 12 presso il
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Insediamento di Pastore. Il pastore
Edoardo iMmol, mandato dalla Tavola Valdese ad ©sercitaT-e il suo ministerio in questa iiarrocchia, vi è giunto il '29 ottobre accolUr 'dalla popolazione nel modo cordiale e tradizionale quassù. La domenica 31 una muinerosissima assemblea accorreva al tempio per dargli il loenvenuto.
Il pastore Arnaldo Coinba, del-egato
dalla Coinmi'Ssionc Distrettuale procedeva alli-nsediameiito ufficiale oo,n
un in-essaggio d’attualità © d’affettO'.
Dopo di che il nuovo pastore rivolgeva all’aaeemblea il suo messaggio d'i
presentazione appoggiandosi alle parole 'delTaipostolo Paolo Bom. 1 ; 10,12.
Iddio lo benedica e gli conceda di
poter largamente raggiungere lo scopo al quale egli dedicherà butte le sue
forze.
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