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DEÏXE
LONGO- SELlîA
Casa Valiese
70nns PELLICB
Settimanale
della Ciiiesa 7aldase
Gettat6 lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le guai! ttvete peccato, e lotevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anne LXXXVIII ■ N. 16
Una copia L. 30
ABBONAMENTI
}
Eco: L. 1.200 per rintano | Eco e La Luce: L. 1.800 per Tiirtemo | Spediz. idib. poetale • li Grappo
^ P” I L. 2.500 per-a’eatero | Cambio d'indirizzo Lire 40,
TORRE PELUCE —18 Aprile 1958
Ammin. Claodiana Totre Pdlice • C.C.P. 2-17557
Per un rinn<^amento
nel nostro Paese
I cristiani evangelici hanno una parola da dire sui problemi cristiani
più autentici = Questo articolo è un invito a prenderne conoscenza
Chi, non conoscendo il nostro Paese, nè il nostro popolo, si trovasse in
mezzo a noi per la prima volta e vedesse ad ogni passo, nelle pubbliche
vie, templi numerosissimi e edicole
con immagini sacre contornate da un
corredo, più o meno ricco, di lapidi
votive, dovrebbe concludere che il
popolo italiano è molto religioso.
Ma se quel tale dimorasse in mezzo a noi più a lungo si da divenire
familiare con lo svolgimento della
nostra vita nazionale nei suoi vari settori, dovrebbe concludere che la religione del popolo italiano non è immune da sfiducia nella Chiesa, la quale nonostante il suo prestigioso potere politico-religioso, non si salva da
critiche e riserve.
La religiosità prevalente nel nostro
popolo, a chi ben l'osservi, si rivela
piuttosto come rassegnata adesione a
forme cariche di riverenza, ma vuote
di calore vitale; come conformismo
prodotto più dal timore di non essere
considerati religiosi che dalla convinzione nella validità cristiana di
dette forme.
Quanto poi all'istituzione religiosa
molti, pur parlandone con rispetto,
la vorrebbero diversa da quella che
è, specialmente per quanto riguarda
l'azione e l'influenza eccessiva del
clero di ogni ordine, nella vita civile.
Ed alla base di questo modo di
sentire — ne siamo sicuri — non c'è
soltanto il principio di una saggia divisione di competenze per una vita
nazionale più sana, ma anche il desiderio di essere religiosi senza umiliazione e di essere italiani senza pesanti ipoteche ecclesiastiche.
Il fatto è che la riverenza concessa
alla Chiesa cattolica come istituto religioso è servita a rafforzare gli elementi politici dell'istituzione e l'ha
spinta fuori del recinto del tempio.
La Chiesa pretende ed esercita — dove e quando le riesce — un dominio
totalitario, cui il credente non può
sottrarsi, ma sotto il quale non riesce
a vivere senza grave e continuo disagio.
Il conflitto di doveri, esistente per
ogni coscienza, per la coscienza del
cattolico acquista aspetti drammatici :
Capitolare di fronte al magistero ecclesiastico, anche nel dominio che la
coscienza ritiene estraneo all'autorità
e competenza della Chiesa? Rinunziare ad ogni autonomia della personalità umana, oppure entrare in conflitto con la Chiesa col rischio di essere considerato ribelle, quando tale
non si è sul terreno religioso? Correre il rischio, ancora più grave, di rigettare l'autorità della religione cristiana non potendo approvare l'invadenza delia Chiesa in campi che non
le appartengono? Poiché, il totalitarismo della Chiesa romana, nonostante le molte distinzioni, è reale. La
Chiesa, si afferma, si occupa soltanto
della fede e della morale. Ma tutto
quello che può essere sentito e pensato entra nel dominio della fede,
come tutto quello che può essere fatto ( politica compresa ) entra nel campo dell'azione, e quindi della morale.
Come uscire da questa drammati
co che vuol essere credente, e uorho
del suo tempo, da questo dilemma?
A chi sente questo disagio, vorremmo rivolgere l'esortazione a diventare più consapevolmente e direttamente cristiani. Secoli di consuetudini hanno impresso nella mente e
nella coscienza dei più che la Chiesa
cattolico-romana sia l'unica legittima
espressione e manifestazione del cristianesimo. La Chiesa s'è messa al
posto di Dio e di Gesù Cristo onde la
religione cristiana è stata concepita
come una relazione fra l'individuo e
la Chiesa. Questa determina la regola
del credere e dell'operare; questa è
l'arca della salvezza ; questa si identifica con la salvezza stessa. L'anima
non può incontrare Gesù Cristo, il
suo Salvatore, Maestro e Signore,
senza la mediazione della Chiesa, che
fra loro s'interpone e che monopolizza Cristo per le anime.
Essere cristiani più consapevolmente e più direttamente, significa arrivare a Cristo ed affermare il diritto
di ricevere direttamente da Lui luce.
FIRENZE • 25-26 APRILE
IV Congresso della Gleventù Evangelica d’Italia
Chiese Valdesi - Metodiste - Battiste
Tema del conQìe.ìà'O
La riconciliazione in Cristo
VENERDÌ’ 25 APRILE
Ore 10 - Culto di Apertura.
Ore 15-17 - 1» Relazione : Il ministero della Riconciliazione.
Ore 21 -2« Relazione: Il nostro impegno per la riconciliazione nel
l’attuale momento storico.
SABATO 26 APRILE
Ore 9,30 - 3» Relazione : La via della Croce.
Ore 15 - Relazione del Consiglio della Gioventù.
Ore 19,30 - Culto di Santa Cena.
DOMENICA 27 APRILE
Ore 10,30 - Culto finale in comune con la Comunità Battista di Firenze.
ispirazione, guida. Significa credere
veramente che il Cristo è il vivente
Signore della Chiesa^’assente di corpo, ma non di spirito; Signore non
in esilio, nè tanto rr^no dimissionario.
Essere cristiani piu direttamente e
consapevolmente significa ricondurre
la Chiesa al Cristo perchè sia più obbediente e più soggletta a Lui, cioè
più religiosa; significa ricondurre la
Chiesa alla sua funzione profetica di
testimone del Cristo, per la salvezza
delle anime, che deve servire ministrando loro l'EvangSlo e non il diritto canonico; servire_,e non signoreggiare. Ìj;, . ,
Se tutti gli italiani' facessero così,
essi sarebbero dei cristiani più consapevoli della loro dignità cristiana
ed umana e concorre.rebbero potentemente a liberare il clero dal suo
complesso di dominio; che, in ultima
analisi, è un complessò di inferiorità.
Il prete ritornerebbe fratello fra fratelli. Il laico non sarfòbe più un intruso nelle cose deiftì Chiesa ed il
. , ..e^tlaoaa-JieJie-XQSfc.
della vita. Fratello fra fratelli nel recinto della Chiesa, diventerebbe concittadino fra concittadini nella società
civile, con quanto guadagno del cristianesimo e della libertà delle istituzioni civili, ognuno può prevedere
da sè.
♦
Ma perchè questo avvenga, Gesù
Cristo deve essere veramente Maestro, Salvatore e Signore. La Sua parola — l'Evangelo — deve correre liberamente senza ipoteche di sorta.
Egli deve poter “parlare direttamente
a tutti.
Gesù Cristo ancora oggi ammaestra
con autorità dalle pagine degli Evangeli. Egli continua à dichiarare: Venite a me voi tutti^ehe siete travagliati ed aggravati ùd io vi darò riposo... Imparate da -me... e voi troverete riposo alle anime vostre (Evangelo secondo Matteo C. ì 1 v. 28-29).
Se perseverate nella mia parola, siete
veramente miei discepoli ; e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi (Evang. secondo Giovanni C. 8
V. 31-36).
Per la vostra dignità di credenti e
di cittadini ricercate, leggete, accettate l'Evangelo.
1 cristiani evangelici sono pronti
ad aiutarvi.
La presenza dei cristiani evangelici in Italia è una presenza secolare
contraddetta e sprezzata dal magistero della Chiesa di Roma, e tuttavia
consapevole di avere una parola da
dire sui valori cristiani più autentici,
a tutti coloro che sono sensibili al
problema. »
Nell'orientamento dato da una fede fondata rigorosamente sull Evangelo, si fa una riscoperta straordinaria della forza, grazia e allegrezza
cristiana.
Bisogna tornare all'Evangelo in una
ricerca personale avviata sui testi sacri e in cammino comune con coloro
che si alimentano alla medesima sorgente.
E' convinzione e ferma fiducia dei
cristiani evangelici che per questa via
possa essere dato un contributo originale e fecondo al rinnovamento religioso del nostro popolo.
Organizzato dal Comitato Nazionale FUV
Congresso Nazionale F. U. V.
27 aprile 1958 = Firenze = Via Manzoni, 21
Ore 8,30 - Apertura del Congres,so e nomina del Seggio.
Ore 9 - I.,ettura della Controrelazione.
Ore 10,30 - Partecipazione al culto di chiusura del Congresso Nazionale
delia Giov. Evang. Ital nella Chiesa Battista di Firenze.
Ore 12,30 • Pranzo.
Ore 15 - Discussione della Relazione e della Controrelazione.
Ore 19,30 - Gena.
Ore 21 - Elezioni e conclusione.
Norme per la partecipazione;
« Il Congresso è convocato dal C. N. d’intes'a ccn la Tavbla. Ne fanno parte, con voto deliberativo, i rappre.sentanti delle Unioni, i CapiGruppo, 1 Membri del C. N. e liella Tavola, il Direttore di Agape. L’Unione di ogni Chiesa 'Valdese sarà rappresentata al Congresso dal suo Pastore (o da un suo sostituto) e da un delegato. Inoltre, le Unioni che
abbiano più di 50 membri avranno diritto ad un altro rappresentante
per ogni successiva cinquantina di membri o frazione di essa. Potranno
essere rappresentate al Congresso solo le Unioni che siano in regola
cól pagamento dello quote» (Reg. FUV, art. X).
I Pastori e ì delegati che parteciperanno al Congresso sono pregati
di darne comunicazione al Segretario Generale Past. Alberto Taccia
entro il 25 Marzo 1958.
IN TEMA DI DEVOZIOi^E MARIANA
lonriles e i ProlBslanti
« Un milione di pellegrini a Lourdes è meno interessante di dieci prjti-operai» (pag. 5). Ci sono nel cattolicesimo moderno, specialmente
francese, molti elementi positivi, molti sforzi di rinnovamento, un’ansia
di predicare l’Evangelo all'uomo moderno e un interesse per lo studio
delia Bibbia che sono estremamente
incoraggianti. Ma c’é anche nel cattolicesimo tutta una serie di fenomeni deteriori in cui si sollet-ca il naturale paganesimo delle masse, il loro ottuso sentimentalismo religioso,
sconfinando largamente nella Idolatria e nell’eresia.
Lourdes, con la sua devozione mariana, le sue piscine, rosarii, pelle
gnnaggi ecc. appartiene a questa seconda serie di fenomeni. E' sconcertante osservare come il papato si
preoccupi di sostenere con la sua auLorità queste cose, riservando i suoi
sospetti e le sue misure repressive a
certe riviste e movimenti d'avanguaraia o al preti-operai.
Anche se i preti-operai ci interessano più dei peilegrini di Lourdes,
questi ultimi ed il fenomeno in cui
credono meritano di essere studiaci
particolarmente quest’anno in Cui i
cattolici festeggiano il centenario delle visioni e presentano i fatti di
Luuraes come una prova : « Se le
guarigioni esistono, essi dicono, a/,
et;e la visione di Bernadette è divina,
e poiché la visione diceva « Io son-j
rimmacolata Concezione» ecco cne
la dottrina cattolica si trova conx.^rmata dal miracolo; e voi Protestant.
cne cosa avete da dire? ».
Il pensiero protestante lo esporle
ct.n chiarezza, con fermezza e con
carità Pierre Petit nel volumetto di
cui ci occupiamo. Con carità, pruna
di tutto: ricordando tutto quello che,
sulla base della Scrittura, si può approvare o ammirare, come la recitazione del Credo da i>axte aei pellegrini di Loudres; momento veramente solenne in cui tutta l immensa
moltitudine confessa la sua fede nei
Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Anche caritatevole è ii tono dei
Petit quando paria di Maria, l’ancelia del Signore che noi conosciamo umi
le nei Vangeli e che viene indebitamente esaltata a Lourdes ed in tutta
la teologia cattolica. Ma di passo con la carità vanno la chiarezza
e la fermezza nelTaflermare i principi biblici: neghiamo noi i miracoli
di Lourdes? No certo, ma ne ringraziamo il Signor Gesù Cristo (p. 62)
e non una creatura umana come Mar
ria; e ricordiamo inoltre, come dice
la Confessione di Fede detta della
Rochelle, che «...nè i Concilii, nè le
visioni, nè i miracoli possono venire
contrapposti a questa Sacra Scrittura, ma che, al contrario, ogni cosa
dev’essere esaminata, regolata e riformata sulla base di essa» (p. 64).
Nemmeno i miracoli di Lourdes possono convincerci della dottrina della
Immacolata Concezione che la Bibbia ignora, altrimenti saremmo non
più « nella Chiesa Universale ma in
una setta che inventa il contenuto ed
il metodo della sua predicazione »
(p. 68).
L’autore sorvola sugli aspetti esteriori della devozione mariana e sul
gros.so e poco edificante commercio
connesso con Lourdes perchè giustamente ritiene di dover concentrare
la sua attenzione sugli aspetti dottrinali; e lo fa in modo serio, ma semplice. Questo scritto non vuole essere
il « libretto definitivo che si può tenere in tasca e che dispenserebbe dall’ascoltare la Parola di Dio assieme
all’interlocutore con cui ci troviar
mo» (p. 9) ma vuol guidare il protestante a riflettere evangelicamente
su Lourdes in modo da permettergli
di dare la sua testimonianza meditar
ta.
Un libro che raccomandiamo vivamente. Può essere trovato alla Claudiana. a. c.
PIERRE PETIT : Lourdes, les protestants et la tradition chrétienne. Collection « Les Bergers et les Mages »,
47 rue de Clichy, Paris, pag. 136, franchi fr. 360.
Libri
che raccomandiamo
Jean Calvin
BREVE INSTRUCTION
CHRETIENNE
L. 600
Karl Barth
LA THEOLOGIE EVANGELIQUE
AU XIX SIECLE
L. 500
J. G. Davies
LE VIE QUOTIDIENNE DES
PREMIERS CHRETIENS
L. 1.300
H. Gollwitzer
LA JOIE DE DIEU
Commentaire de l’Evangile de Luc
L. 2.140
Ordinazioni alla Libreria Claudiana
Torre Pellice (Torino)
2
i —
li’ECO DBU^ TAIXJ VALDESI
lí
Rispetto per la vita
C3on questo titolo presentiamo il
volume che raccoglie in forma anto
logica pagine scelte delle opere
di Albert Schweitzer, il ben noto medico missionario protestante. Considerazioni filosofiche e teologiche, notacioni estetiche, riflessioni morali si
alternano ai ricordi autobiografici di
una vita intensamente vissuta nel
pensiero e neH’azione.
Il motivo dominante e che conferisce unità a questo magnifico volume è, come lo dice il titolo stesso, il
rispetto per la vita. Con l’etica del
rispetto per la vita come affermazione della vita stessa in ogni sua forma, Schweitzer appone al pessimismo
del pensiero orientale un accorato richiamo ad im’azione personale e responsabile nel mondo.
Il volume è corredato da im’introdazione biografica, da una ricca cronologia, da una bibliografia completa delle opere e da im indice dei brani scelti. E’ pubblicato dalle Edizioni
di Comunità in una forma che non
si potrebbe desiderare migliore e che
siamo lieti di raccomandare vivamente a quanti amano leggere dei buoni
libri, utili alla condotta della vita come airorientamento dei propri pensieri.
Infatti, qm si tratta di leggere non
dei lunghi e pesanti capitoli ma dei
brevi pensieri sgorgati dalla meditazione, daH’esperienza, dalla conoscenza delle religioni, dal contatto con
l’uomo e soprattutto da una seria ed
onesta riflessione davanti a Dio. Albert Schweitzer è considerato come
una delle più eminenti figure etiche
e spirituali del nostro tempo da cen
tinaia di persone di differenti nazionalità. Non si può non esser beneficati dal contatto spirituale con un
uomo che per tutta la vita ha chiara
mente indicato la via di un cristianesimo pratico, basato sul servizio di
Dio nell’amore del prossimo.
«Molti dei suoi libri non si stampano più, alcuni non sono mai stati
tradotti dal francese e dal tedesco
lingue che egli usa con ugual facilità.
Essi comprendono un vasto campo di
argomenti; filosofia, teologia, etica,
biografia, autobiografia, musica, medicina. Qualunque sia rargomento,
tutti ugualmente pervade la bellezza
di anni ben spesi, di una mente dotata, di uno spirito arricchito e abbellito dalla rinunzia, dalla dedizione e da un rispetto senza limiti per
la vita». Così si legge nella prefazione e non c’è che da esser grati per
l’idea di rendere disponibile gran parte di quanto è ora sparso e inaccessibile, dì raccogliere insieme quel brani di libri pubblicati o di scritti inediti che hanno oggigiorno un significato per noi e una possibilità d’ispirazione.
E’ un libro che merita d’esser conosciuto e meditata. Ci conduce sulla
via dell’umiltà; e, come dice l’autore, «solo quando diviene veramente
umile il pensiero può incamminarsi
sulla via che conduce al sapere ».
ALBERT SCHWEITZER - Rispetto
per la vita - Un volume di 400 pagine - Edizioni Comunità - Prezzo
L. 3.000 - In vendita alla Claudiana
- Torre Penice.
IL MESSAGGIO DELLA PAROLA
Disciplina fraterna
Fratelli, quand'anche uno sia stato colto in qualche fallo, voi che
siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. E bada bene a te
stesso, che talora anche tu non sia tentato (Ep. ai Calati 6: 1).
Le nostre chiese, come anche le comunità apostoliche, non sono
delle assemblee di uomini e di donne infallibili ma delle assemblee di
cradont; ai à annunj-Lato il perdono di Dio e chfii Ge5Ù_CrÌStp_chiatL
ma a vivere una vita nuova nella fede e per opera dello Spirito Santo.
L'atteggiamento settario di quanti si rinchiudono dentro il recinto della
loro sicurezza o della loro perfezione morale è sempre suscettibile di
orgoglio e di farisaica giustizia.
« Fratelli », scrive l'Apostolo, « quand'anche uno sia stato colto in
qualche fallo... ». Non si tratta dei peccatori induriti ed impenitenti, ma
dei credenti stessi i quali hanno anche imparato a « spogliarsi del vecchio uomo che si corrompe ed a rivestire l'uomo nuovo che si va creando all'immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono
dalla verità ». A questi credenti San Paolo dice : « Quand'anche uno sia
stato colto in qualche fallo... »
Lutero diceva : « Le cupidigie della carne non sono spente, ma riprendono sempre vigore; non v'è carne di fedele che sia tanto buona
da non omettere qualche parte del comandamento della carità ».
Effettivamente lo Spirito di Dio è all'opera e si manifesta in tanti
modi nella vita dei cristiani ; ma anche il tentatore è all'opera : « va
attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare ».
Quale dev'essere, nella Chiesa, l'atteggiamento dei fratelli di fronte
a coloro che, in un momento di debolezza, sono caduti nel peccato?
Quando un fratello pecca, e pecca forse gravemente, lo spirito di
orgoglio ci fa pensare ad una nostra superiorità morale; lo spirito di
maldicenza ci spinge alia critica spietata ed astiosa ; lo spirito di egoismo
ci separa dal fratello che viene abbandonato alla sua sorte.
San Paolo invece dice: « Voi, che siete spirituali, rialzatelo! » cioè
voi che siete mossi dallo Spirito di Dio: rialzatelo!
La disciplina imposta dalle leggi non raggiunge sempre l'effetto
desiderato; le scomuniche rischiano di allontanare i peccatori; la pratica della carità che non chiude gli occhi davanti al male e non si trasforma in pericolosa indulgenza è ancora nella Chiesa la via migliore
da seguire. « Fratelli miei », dice San Giacomo, « se qualcuno si svia
dalla verità e uno lo converte, sappia colui che chi converte un peccatore dall'error della sua via salverà l'anima di lui dalla morte e coprirà
moltitudine di peccati ».
Gli uomini e le donne « spirituali » sono dunque chiamati a rialzare
i fratelli caduti, invece di adoperare, come si fa purtroppo spesso, l'arma
del severo giudizio o dello spietato disprezzo.
Ma come rialzare il peccatore? Innanzi tutto con « spirito di mansuetudine ».
Nella comunità dobbiamo ricordarci che non abbiamo davanti a noi
delle creature indegne di solidarietà, ma delle anime nelle quali, con
l'aiuto della grazia di Dio, dobbiamo almeno tentare di gettar l'ancora
della salvezza e verso le quali è necessario tendere la mano di aiuto,
« con spirito di mansuetudine ».
Poi con umiltà : infatti « bada bene a te stesso, che talora anche tu
non sia tentato». E' facile criticare gli altri e giudicarli; è più diffìcile
ricordarci che abbiamo una natura simile alla loro, che siamo esposti
come loro alle tentazioni e che, in ogni modo, come loro abbiamo bisogno di credere che soltanto « il sangue di Gesù ci purifica da ogni pee
cato :
La disciplina fraterna nella Chiesa ci richiama tutti al senso della
nostra responsabilità ed esige da tutti una umile, fraterna vigilanza.
Ermanno Rostan.
In ntoixo a/ Pentecostali
LA BIBBIA A BENEVENTO
Problemi religiosi e sociali nelVItalia Meridionale
Il rinnovamento cristiano operato dalV Evangelo
Con questo titolo il giornalista Giovanni Russo ‘ ha pubblicato sul
cc Mondo » del 14 Gennaio u. s. un
interessante articolo intorno ad un
movimento pentecostale nella provincia di Benevento. L’articolista ba
visitato le località di Ponte, Centra
da Staglio, dove, nel giro di un de
cennio un centinaio di contadini so
no venuti alla conoscenza del Van
gelo, ed ba pure ricordato che a Be
nevento dal 1940 ad oggi 200 lavo
ratori della terra ed artigiani si sono
convertiti. 11 numero dei proselit
aumenta dovunque ogni anno, anciie
nella provincia di Avellino dove persino un ingegnere ba aderito alla
comunità pentecostale.
La comunità ai Contrada Staglio
trae la sua origine dalla testimonianza di un emigrato che aveva cono
scinto rCvangelo in Brasile ed aveva
portalo a Ponte la Bibbia con grande zelo; così la piccola fiamma aveva incendiato i cuori di molti proletari contaiimi ed artigiani determinando lu iormàzione di gruppi, comunità viventi dove lo Spirito di Dio
soffia e raniore regna. Il giornalista
cita il giudizio, della borghesia locale la quale ritiene che quegli uomini semplici sono « mentalmente
tarati » e quindi destinati, per inferiorità razziale ad essere preda di
superstizioni e del comuniSmo e giudica il movimefito cc fenomeno di ignoranza e di superstizione ».
Orbene, le osservazioni del Russo
accennano invece ad un profondo
rinnovamento spirituale e morale ad
un tempo, determinato dalla potenza della Bibbia e precisato nella testimonianza dell’anziano della Comunità, a nome Gelsomino, il quale
dichiara con estrema convinzione :
cc io fumavo, bestemmiavo, quando
Ivssi pet' la pr^a-^voi(ta il Vangelo
c le parole che mi colpirono di più
furono quelle di San Giovanni al
cap. V: 39-43: ’’Voi investigate le
Scritture, perchè pensate aver per
mezzo di esse la vita eterna... eppure non volete venire a me per avere la vita! Dopo che mi sono
convinto — prosegue l’anziano —
non mi sono più ubriacato, non ho
bestemmiato, i^on ho fornicato più.
Vivo da allora! sempre nella comunione con Diolpì Ad una precisa domanda del giornalista. Gelsomino
spiega la morale pentecostale con
queste parole : f « il pentecostale de
frutti ^
^ di una irita cristiana
mente neUa condotta dei Valdesi,
come lo attesta un inquisitore del
tempo quando dice: cc Si può riconoscerli dai loro costumi e dai loro
discorsi... sono casti sobri, non frequentano nè le bettole, nè i balli,
perchè non gustano siffatte frivoli
tà... rifuggono dalla maldicenza e
da ogni parlare buffonesco ed ozioso, come dal mentire... ». Queste
parole è bene ripeterle e ricordarle
alla nostra generazione, alle nostre
comunità di giovani ed anziani, i
quali, quando la Bibbia tace e l’Evangelo non è più nè fermento nè
lievito per la loro vita, si affannano a cercare nelle smodate passioni,
in tutte le forme di moderni divertimenti un mezzo per colmare il
vuoto, il vuoto profondo del cuore.
Prima di tutto
cQuoscere la Bibbia
ve sempre restare m comunione con
Dio; noi non ! andiamo al cinema,
non balliamo, noit fumiamo, non ci
ubriachiamo fferchè il corpo è il
tempio dello Spirito ed ogni piacere del corpo anche il più lieve dev’essere bandito per vivere in purezza di spiritp. Viviamo in accordo tra di noi é ci aiutiamo a vicenda; la terra non rende molto e alcuni di noi sono poveri; il più agiato aiuta il più bisognoso ».
In riferimento alla propaganda
ed allo spirito che anima i pentecostali di contrada Staglio non possia
mo non umiliarci per quanto noi
non facciamo e raccogliere il richiamo dell’articolista del cc Mondo »
cjuando dice: cc le chiese Protestanti
ufficiali. Valdesi, Metodista e Battista anche se relativamente più fiorenti d’un tempo, hanno nel Sud.
capacità di proselitismo e di espansione molto inferiori a quelle sette... ». Eppure non difettiamo di
preparazione, di cultura teologica,
di conoscenza del pensiero cristiano
attraverso i secoli; difatti i nostri
docenti della Facoltà di teologia in
Roma si preoccupano di curare
scrupolosaraente la preparazione
dei futuri Pastori in vista dell’opera per la quale Iddio li ha chiamati.
La cultura è utile, utilissima, anzi è deprecabile la carenza di preparazione catechetica, direi bibblica dei nostri inembri di chiesa per
PARABOLA
Un ombrello Inutile
IN eli’articoli è fatto cenno al fanatismo ed alla tendenza mistica del
movimento che sono del resto caratteristica d’una fede rozza ma non
per questo meno sincera; d’altra
parte si fa menzione del nuovo sentimento di libertà di coscienza nonché del diritto a rispettare le proprie idee; da Questo sentimento scaturisce una dignità particolare sconosciuta negli'altri contadini e che
esprime il rinnovamento nel loro
intimo.
La lettura dell’articolo, sebben<‘
conoscessimo il movimento pentecostale di altre zone ci ba profondamente colpiti sia per la sorprendente coerenza tra le idee che professano e la vita morale, sia per lo
zelo, l’entusiasmo con cui diffondono il Vangelo] in ubbidienza all’invito del Cristo di andare ed ammaestrare tutti i popoli.
Per quanto concerne la loro vita
morale e spirituale il resoconto del
giornalista ci ^ fa pensare al clima
del Valdismo medievale là dove la
vita spirituale incideva profonda
Un giovane sul punto di uscire
dalla casa di una sua vecchia zia,
a cui aveva fatto visita, si accorge,
che piove. Prende senz’ altro un
ombrello che stava accuratamente
riposto in un angolo e si disuone
ad aprirlo. Apriti cielo! La vecchia
signora si slancia verso di lui per
strappargli dalle mani l’ombrello,
gridando: et ISo, no, mai! Son ventitré anni che tengo questo ombrello e non è ancora .stato bagnato;
non voglio che lo sia adesso ».
La religione di certa gente ra.ssomiglia molto a quell’ombrello gelosamente custodito : non porta nes.suna traccia dell’uso che se ne fa.
E’ una cosa molto preziosa, che, non
bisogna lasciar bagnare dalle dirotte. piogge della vita quotidiana. Collocato in cantuccio, non se ne deve
far uso che in caso di grave malattia
o di morte. Ho dei dubbi sullo stato
in cui si trova realmente quel caro
vecchio amico a cui tien tanto la
vecchia zia: dubito as.sai che coi
suoi ventitré anni di età non sia
logorato nelle pieghe, in modo da
.sembrare uno straccio, se per caso
lo si dovesse aprire sotto la pioggia.
Ma quello di cui sono certo è che
non può mancare di logorarsi quella religione che si tira fuori solo nei
giorni .solenni o nel dì estremo, ma
che non esercita nessuna influenza
.sidla vita giornaliera di chi la possiede.
Spurgeon
i quali la Bibbia è un libro chiuso,
salvo in situazioni di .emergenza.
D’altra parte è urgente pregare di
più perchè lo Spirito Santo inondi
le anime dei nostri parrocchiani.
Non è forse la dinamite dello Sjdrito Santo che ci fa balbettare il
nome di Padre, che ba fatto si « che
degli uomini da parte di Dio parlassero perchè sospinti dallo Spirito
Santo? » Non è forse ricca di attualità la promessa di Cristo « voi riceverete Potenza quando lo Spirito
Santo verrà su di voi e mi sarete
testimoni... fino alle estremità della
terra? » I fedeli delle chiese non
ufficiali, pur non possedendo molta cultura ma ferrati sulla conoscenza del Vangelo si muovono e con([uistano delle anime a Cristo mentre molte delle nostre comunità languiscono e riscliiano di imitare il
gesto della mummia egiziana che
fu trovata con un pugno chiuso
contenente un seme che non era
mai stato seminato. Che Iddio ci
ispiri e ci rianimi colla potenza dello Spirito noi e le nostre chiese in
vista dell’opera di testimonianza
nella nostra Italia in ubbidienza al
mandato ricevuto per la salvezza
di tutte le anime.
Gustavo Bouchaku
Concerto
di musiche corali
La Corale Valdese di Torre Pellice
invita caldamente la popolazione al
Concerto di musiche corali sacre c
profane che avrà luogo SABATO 19
aprile ALLE ORE 21 nell’Auta
Magna del Collegio di Torre Pellice.
Si raccomanda questa manifestaizione a quanti amano il canto e vogliono trascorrere una serata serena
mente e lietamente benefica.
Direttore: Prof. Gino Costabel
Pubblicaz, autorizzata dal Tribunale
di Pinerolo con decreto del 1-1-195.5
CllllVf|lllO ili lllOllitol'i
a Valleii’osia
Nelle trascorse vacanze pasquali ha
avuto luogo alla Casa Valdese di Vallecrosia un convegno di monitori di
colonie. L’incontro è stato particolarmente buono ed efficace in quanto
abbiamo avuto modo di trovarci sia
con monitori coi quali avevamo già
lavorato precedentemente sia con mo
nitori stranieri. Era ospite della Casa
Valdese una colonia di bambini svizzeri del « Centre Social de Genève »
che abbiamo potuto vedere nelle loro
varie attività guidati da valenti monitori coi quali abbiamo parlato sia
di problemi tecnici sia di finalità educative della colonia.
Sono stati presentati alcuni studi,
seguiti da vive discussioni, sull’anda
mento pratico della colonia e soprattutto sulle caratteristiche della colonia evangelica.
La colonia evangelica deve infatti
differenziarsi dalle altre in quanto
non ha solo un fine materiale, ma
anche spirituale. Dal loro soggiorno
in colonia i bambini non devono ricavare solo un maggior benessere fi
sico; debbono anche migliorare tutta
la loro piccola vita spirituale continuando e facilitando l’opera della famiglia e della scuola. Per la realizzazione di tale fine, data anche la
brevità del turno di colonia, abbiacreduto opportuno dividere i bambini in gruppi di 8-10 in modo da poterli seguire più da vicino con un
rapporto individuale senza dimenticare però di approffittare della vita
'comunitaria per prepararli a quella
che sarà la loro vita di domani ed
ai vari problemi ad essa relativi.
Alternando le ore di lavoro a quelle
di canto e di svago siamo giunti feheemente al momento della partenza non senza portare con noi un grato ricordo delle giornate trascorse.
B. e P.
PERSONALIA
Il Moderatore della Chiesa Valdese, Pastore Achille Deodato e la sua
Signora, sono felicemente tornati
dal loro viaggio negli Stati Uniti.
Ringraziandoli delle notizie che
hanno inviato ai lettori del giornale,
li salutiamo cordialmente in mezzo
a noi.
3
II
L’ECO DELLE TALLI VALDESI
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^ ome dunque avete ricevuto
Gesù Cristo il Signore, così camminate uAiti a lui, es
sendo radicati ed edificati in
lui e confermati WUa fede. Tu
persevera nelle cose che hai imparate e delle quali sei stato accertato, sapendo che fin da fan
ciullo hai avuto conoscenza degli Scritti Sacri,^ i quali possono renderti savio per la salvezza mediante la fede che è in
Cristo Gesù.
(Dalla SiUìra Scrittura)
Il gruppo dei giovani confermati a Luserna S. Giovanni
I catecumeni entrano in Chiesa a Torre Pellice
IVotizìe dalle nostre Comunità
La Settimana Santa a Villasecca
La Dc-menlca delle Palme sei catecumeni hanno confermato l’alleanza
del loro battesimo con la pubblica
dichiarazione della loro fede. Essi sono: Pierino Ribet (Albarea), Nino
Peyronel (Peyroneo), Ines Bara!
(Chiotti), Elsa Bounous (Albarea), Ida Genre (Bovile), Elsa Giacomino
(Rivoira).
Mentre chiediamo ancora al S-gnore di aiutare questi nostri fratelli e
sorelle a mantenere il loro impegno
con fedeltà, ricordiamo alla Comunità la sua vocazione di incoraggiare
e di lottare con loro per la causa dell’Evangelo.
La domenica precedente alcuni di
questi giovani erano saliti ad Agape
per rincontro dei catecumeni prendendovi viva parte e difendendo con
successo i colori della Parrocchia nel
(' Lascia o raddoppia? » di storia Valdese.
Durante la Settimana Santa, in
diversi quartieri fra i più lontani è
stata celebrata la Santa Cena per i
fratelli che a causa della età o per altre cause, no-n. avrebbero -potuto -scendere al tempio dei Chiotti. La Comunione è anche stata portata in alcune
famiglie dove la malattia o gli anni
avevano impedito a qualcuno dei loro
membri di venire alla riunione quartierale.
La gioia di molti fratelli e sorelle
ed il senso vivo della presenza di Dio
che hanno accompagnato queste celebrazioni della Cena del Signore soro stati per ognuno una grande benedizione.
Il culto di Venerdì Santo è stato
celebrato dall’evangelista Carlo Davite.
Particolarmente numerosa e molto
raccolta l’assemblea presente al cui
to di Pasqua, durante il quale i Catecumeni si sono accostati alla Santa
Cena.
« Se Cristo non è risuscitato vana
è la vostra fede ». Riceviamo per que
sto con riconoscenza le testimonianze della sua Resurrezione e ci dia Iddio che tutta la nostra vita e non solo il culto di Pasqua sia centrato su
questa Resurrezione e ne tragga for
za e salvezza dalla sua potenza.
La corale ha dato il suo valido con
tributo a quésto culto ed esprimiamo
la nostra riconoscenza a quanti vi
hanno messo la voce e l’impegno.
La domenica dopo Pasqua, secondo una antica tradizione della nostra
Parrocchia, è stata celebrata la Santa Cena per coloro che avevano dovuto rimanere a casa la domenica
precedente.
Non ostante il tempo particolarmente avverso (nei quartieri alti la
neve aveva raggiimto metri 1 o 1,20
di altezza e le piste non erano anco
ra battute) Ta-flluenza è stata maggiore di quanto non si potesse prevedere e la partecipazione alla Comunione è stata quasi totalitaria.
Domenica 23 Marzo è stato amministrato il Battesimo a Paola Jourdan di Enrico e di Guglielmet Albertina (Serre Giors) ed il 29 dello stesso mese è stato celebrato il Matrimonio fra Elmina Giraud (Chiotti) e
Luciano Barus (Dubbione).
Il Signore benedica questa bimba
ed i suoi genitori e voglia essere l’ospite quotidiano del nuovo focolare
che si è aperto fra noi.
MASSELLO
Nous avons eu la joie d’assister à
la confirmation de 6 catéchumènes
le jour du Vendredi Saint: Ugo Leger,
Franca Micol, Gabriella Pons, Viviana Pons, Arnaldo Tron, Claudio Tron.
Ce chiffre dérisoire pour beaucoup
de paroisses ne manque pas de nous
étonner et il se passera, sans doute,
beaucoup de temps avant que nous
soit renonvelé ce “privilège, car il faut
considérer comme un privilège que
Dieu nous accorde le fait de pouvoir
accueillir dans l’Eglise des frères plu,=
jeunes que nous, qui pourtant appar
tiennent comme nous au Seigneur et
le veulent servir. Nous implorons sur
eux les bénédictioiis de l’Esprit, et
quoique les exemples ne manquent
pas de promesses trahies par des existences non chrétiennès, nous voulons,
malgré tout, croire à la fidélité de
Dieu qui nous est révélée en ce jour.
La cérémonie a certes été touchante,
pour tous, il faut bien l’avouer, mai.s
si les sentiments, meme les meilleurs
subissent bien vite le sort de toutes
nos réalités humaines, ce qui demeu
rera pour nos jeunes gens plus sûr
que leur promesse c’est la parole qui
leur a été annoncée.
Le culte de Pâques à été comme
d’habitude bien fréquenté et nous avons rem.arqué qu’un groupe assez
compact de personnes a communié,
dont plusieurs jeunes. La Chorale a
chanté en cette occasion, comme elle
l’avait fait lors du culte du Vendredi
Saint deux cantiques de notre recueil. Il nous paraît superflu, en exprimant notre reconnaissance à tous
ceux qui ont participé à cette activité, de souligner qu’il s’agit d’un témoignage que de chanter dans un
culte et que l’assemblée n’assiste pas
à une sorte de concert gratuit, mais
que loin de là elle participe à la même prière de louante ou d’invocation
que-Mes 'membres: ^ sa choraîe expriment en son nom. Et il est édifiant
et utile pour l’église que d’entendre
ses cantiques reprendre leur rythme
originel et en recevoir un sens nouveau. ■ ’
Nuovi membri di chiesa il giorno di Pasqua a Pinerolo
Attività ecclesiastica e opere pubbliche a Pramollo
Tempo freddo ed incerto la mattina di Pasqua: strade fangose, un leggero velo di bianco nei prati ed un
cielo nero che minaccia di regalarci
altra neve ed altro freddo. Malgrado
questo un’assemblea veramente imponente si è raccolta nel tempio per
offrire il suo culto al Signore e per
udire il grande e lieto annunzio di
Pasqua. Durante il culto hanno confermato il voto del loro battesimo, e
sono stati ammessi quali membri comunicanti di chiesa, i seguenti catecumeni: Bounous Vanda; Gardiol
Margherita, Long Alice, Ribet Ada,
Sappè Ada, Bounous Ferdinando,
Long Ezio, Long Luciano, Travers
Ferruccio. Essi si sono in seguito avvicinati per la prima volta al tavolo
della Santa Cena.
Domandiamo a Dio di confermare
questi giovani nella determinazione
da loro presa di voler amare e servire
il Signore.
La domenica 30 marzo è stato presentato al S. Battesimo il piccolo Gil
berto Clot, di Guido e Irene, degli
Alfieri.
Lo benedica il Signore, facendolo
crescere non solamente in statura,
ma anche in grazia ed in bontà davanti a Lui e davanti agli uomini.
Durante il mese di marzo la nostra
Comunità ha ricevuto due gradite visite: anzitutto quella di due Diaconesse Svizzere: Suor Cécile e Suor
Lina, della Casa di St. Loup, e di una
Diaconessa Valdese, Suor Ermellina
Pons, venute a parlarci del diaconato
femminile nella Chiesa e della loro
vocazione personale. Le mamme e le
catecumeno sono accorse in blocco ad
udire il loro commovente messaggio.
In seguito sono venuti gli Studenti
della Società Missionaria « Pra del
Torno ». Essi hanno parlato in tutte
le scuole quartierali e la domenica 23
marzo hanno presieduto il culto.
La somma da essi raccolta in favore
delle Missioni ha superato le 23.00D
lire. Ringraziamo questi graditi ospiti per la loro visita.
Sono arrivate le carriole e sono
stati dati i primi colpi di piccone
per la progettata scuola comunale. Il
tetto della cosidetta vecchia « posta »
è già scomparso e presto scompariranno i muri e quelli del vecchio municipio. per cedere il posto ad un
moderno edificio comprendente diverse aule e tutti i servizi igienici.
Una squadra di operai è al lavoro;
speriamo, prima che finisca l’estate,
di veder completato il tetto di que
sta importante opera. Intanto anche
nella borgata Sapiatti sono state gettate le fondamenta di una moderna
casa di abitazione, di proprietà dei
Sigg.ri Ernesto e Irma Long, attualmente residenti a Torino. Questo ci
fa piacere perchè è segno che non
tutti ancora sono decisi ad abbandonare i nostri cari e bei monti. Ci
auguriamo che l’esempio possa venire non solamente ammirato e lodato ma anche seguito.
Visite gradite nella Chiesa di Pomaretto
Il 2 marzo, durante un’assenza del
pastore, la comunità ha ascoltato con
gratitudine il messaggio portato dal
sig. B. Bellion, presidente della Pra
del Torno; lo ringraziamo ancora vivamente.
Anche a noi il past. Gagnebin e
Suor Jacqueline hanno parlato, il 15
marzo della loro opera e della gioia
che può dare il servizio cristiano attuato nel diaconato: è stata un’occasione davvero unica di conoscere da
vicino questo lavoro, e ci rammarichiamo che solo pochissimi giovani
abbiano approfittato di questa opportunità.
Anche per Pasqua, come già per il
17 febbraio, alcuni unionisti si sono
volenterosamente assunti l’incarico
di aiutare il pastore nelle riunioni
quartierali preparatorie.
Il culto di Pasqua ha visto una foltissima assemblea, che ha largamente partecipato alla S. Cena, e alla
presenza della quale i seguenti catecumeni hanno confessato la loro fede: Barai Elena, Baret Elda, Charrier Irene, Garceu Frida, Giaicro Lztura, Monnet Edda ,Ribet Laura, Vinçon Nadina; Bertalotto Livio, Costantino Livio, Coucourde Bruno, Coucourde Umberto, Gallian Arturo, Gen
re Mario, Genre Nino, Giacomino Livio, Jahier Gianni, Maurino Silvio,
Pastre Ugo, Refourn Italo, Vinçon
Renzo : il Signore aiuti questi cari
giovani ad approfondire la loro fede
ed a perseverare in essa. Un grazie
di cuore alla Corale che, diretta con
energia e competenza dalla sig.na
Speranza Grill, ha sottolineato con
la sua voce la gioia di Pasqua tanto
all’Ospedale quanto al Tempio.
Domenica 13 marzo, l’Unione del
le Madri ha accolto con piacere la
missionaria sig.na V. Spelta, che per
quarant’anni ha lavorato a Tahiti;
quanto ella ha detto sullo sviluppo
aell'opera evangelistica e scolastica
nei lontani mari del Sud, e le bellis
sime diapositive che ha mostrato, hanno portato un sole radioso in un am
biente quasi polare, ed ha vivamente
interessato le intervenute. Ancora
grazie sentite.
La comunità ha circondato per due
volte in questi ultimi tempi le famiglie Revel e Griot che hanno conosciuto l’ora del lutto colla dipartenza
dei fratelli Oreste Revel e Margheri
ta Griot. A quanti sentono il peso
della separazione noi rinnoviamo la
espressione della nostra simpatia cristiana e ricordiamo le promesse divine.
V R A L 1
Il 22 marzo scorso è stata sepolta
nel cimitero di Ghigo la signora Margherita Bounous ved. Peyrot, deceduta il giorno precedente in tarda età.
Era il membro più anziano della nostra parrocchia e da anni sopportava
con pazienza i malanni inerenti alla
età ed alla sua salute malferma, che
si erano ancora accentuati durante
l’inverno. Dopo che tutti i suoi figli
erano partiti per l’America aveva trovato accoglienza presso un nipote. Anziano di Orgere, la cui famiglia l’ha
amorevolmente assistita. Ai familiari in lutto rinnoviamo l’assicurazione
della nostra simpatia cristiana.
Il Venerdì Santo in un culto solenne sono stati confermati i seguenti
catecumeni: Bruno Artus, Francesco
Grill, Carlo Spiezio, Clara Barus,
Leontìna Garrou, Ersilia Grill, Bruna
Leger, Anita Peyrot. Nella stessa occasione è stata ammessa come membro di Chiesa la signora Silvana Ghigo Pascoli, proveniente dal cattolice
simo. Ci rallegriamo per queste nuove forze che entrano nella Chiesa e
nel chiedere al Signore la Sua benedizione su di loro li esortiamo a mantenere fedelmente le promesse che
hanno pronimciato.
A causa della prossima assenza del
Pastore è stata anticipata al 30 marzo l’Assemblea di Chiesa che ha approvato la Relazione annua del Concistoro ed eletto i delegati alla Conferenza distrettuale Alberto Richard
e Oreste Grill ed il delegato al Sinodo Alberto Grill (supplente Renaldo
Ghigo). Sono stati eletti inoltre come revisori dei conti l’avv. Ettore Serafino ed il sig. Emanuele Barus.
I culti di Pasqua e Venerdì Santo
sono stati solennizzati dal canto di
inni di circostanza eseguiti da un coro di voci tedesche formanti parte
del gruppo di giovani del Württemberg che ha soggiornato ad Agape.
Più tardi la Chiesa riformata di Grenoble, che i pastori Vinay e Comba
avevano visitati in autunno, ha mandato un gruppo di catecumeni ad Agape sotto la direzione del pastore
Sautter; assieme a questi sono venuti ad Agape dei catecumeni svizzeri
di Losanna guidati dai pastori Paschoud e Prodhomme.
Per brevi ore è stato' ospite di Prall
il sig. Henri Poèt, di Marsiglia, accompagnato dalla Signora. Il signor
Poèt è presidente dell’Unione Valdese di quella città, e sta lavorando attivamente per consolidare i vincoli
che uniscono i valdesi marsigliesi. Egli si è molto interessato al progetto
di costruzione del nuovo Tempio di
Prali.
RODORETTO
Portiamo in noi un ricordo benedetto delle celebrazioni della Settimana Santa che, malgrado il tempo
ancora freddo' e nevoso, sono state
allietate da una viva allegrezza cristiana.
Una buona assemblea, in cui spiccavano le candide cuffie valdesi, ha
preso parte al culto di Venerdì Santo, nel corso del quale sono stati confermati i quattro catecumeni di IV
anno: Bouvier Ida (Fontane), Genre
Fernanda, Tron Graziella (Campo
Clot) e Pascal Renato (Fontane).
Voglia il Signore accompagnare questi nuovi membri della Sua Chiesa,
fortificandoli nella fede e mantenendoli fedeli alla promessa fatta.
Un grazie di cuore alla Corale che
ha espresso a questi giovani con un
inno di circostanza, l’affetto che tutta la chiesa nutre per loro.
L’assemblea compatta del culto di
Pasqua ha recato ad ognuno la gioia
di essere convenuti tutti insieme per
ricordare la risurrezione del nostro
Signore e per raccoglierci attorno alla tavola della Comunione, alla quale si sono avvicinati per la prima volta i catecumeni confermati ed un
numero particolarmente elevato di
fedeli. Anche in questa circostanza la
Corale, diretta dall’insegnante sig. E.
Tron, ha concorso col canto di due
inni dei nostri innari.
Ci rallegriamo con la famiglia del
sig. Genre Pietro Augusto, anziano
del quartiere di Serrevecchio, che è
stata allietata dalla nascita di una
vispa bambina.
Con un po’ di ritardo ricordiamo
la visita fatta l’il Marzo scorso alle
Madri ed alle Giovani del quartiere
delle Fontane dalle Diaconesse Svizzere: Suor Cécile, direttrice della Casa di St. Loup, e Suor Lina, accompagnate dal Pastore Roberto Nisbet,
direttore delle nostre Diaconesse. La
loro testimonianza ed il loro messaggio ci harmo delineato le caratteristiche del servizio nel diaconato femminile, sottolineando la vocazione che
il Signore rivolge ad ognuno e la responsabilità che i»rtiamo davanti a
lui. Insieme al ricordo le accompagni il nostro auugrio per la loro opera.
4
La rìsurrezione non pui essere
una fede vittoriosa se non per
coloro che si trovano in vivente
unione col Cristo vivènte.
L. Ragaz
L'Eco delle Valli Valdesi
che s impegna contro la miseria,
l'ingiustizia, la morta, anche nella forma delia guerra.
L. Ragaz
Una bella casa
per i nostri figli
La CASA VALDESE PER LA GIOVENTÙ’ EVANGELICA DI
VALLECROSIA segnala per l’estate 1958 le seguenti attività dedicate
ai suoi ospiti di lingua italiana. Per informazioni dettagliate rivolgersi aUa Direzione della Casa Valdese, Vallecrosia (Imperia) Italia.
COLONIE MARINE (6-12 anni)
25 giugno - 20 luglio.
Ili“ Colonia internazionale. Posti 120.
Quota: L. 2.000 per iscrizione, spiaggia, ecc.; quota giornaliera a discrezione delle famiglie, ciascuno secondo le possibilità.
Documenti: cartella sanitaria compilata dall’ufficiale sanitario del Co
mime di origine, certificato di nascita.
1 - 26 settembre.
1“ Colonia prescolastica. Posti 30.
Quota e documenti come sopra. Ai bambini è assicurata da una insegnante qualificata una breve lezione giornaliera di ripasso; portare i
testi scolastici usati.
CAMPI CADETTI
25 giugno - 20 luglio.
Campo cadette (13-16 anni). Posti 30.
Quota: L. 2.000 iscrizione, spiaggia, ecc.; L. 650 giornaliere.
Documenti: certificato nascita, le tre vaccinazioni, dichiarazione medica dalla quale non risultino malattie infettive.
8 luglio - 2 agosto.
1° Campo mobile Cadetti (14-18 anni). Posti 25.
Itinerario: raduno a Torre Pellice; primo soggiorno in niontagiia, nella Conca del Pra; tappa probabile nel Vallone delle Meraviglie (Tenda); dal 20 luglio a Vallecrosia.
Quota: L. 2.000 iscrizione, ecc.; L. 650 giornaliere. Viaggio dal monte al mare a carico (1500 L. circa).
Documenti : certificato nascita, sana costituzione, le tre vaccinazioni,
dichiarazione assenza malattie infettive.
V CAMPO FERIE (18-.... anni)
20 luglio - 2 agosto. Posti 25.
Quota: L. 2.000 iscrizione, ecc.; L. 700 giornaliere.
Documenti: dichiarazione del Pastore o dell’Anziano della comunità
di origine.
Un convegno giovanile
di San Germano Chisone
Considerando il successo ottenuto nei
due precedenti convegni similari, precisamente quelli di Angrogna e di Rorà, il
Comitato di gruppo ha pensato di continuare l’esperimento di questi piccoli convegni, ristretti a poche unioni, in altre
località.
Infatti domenica pomeriggio 13 Aprile
u. s. si è tenuto un convegno riservato alle
unioni di PramoUo, Pomaretto e S. Germano; purtroppo a causa di questo strano
inizio di primavera con la neve, rincontro è stato menomato per quanto riguarda
la partecipazione delle unioni di Pramollo
e Pomaretto.
Tuttavia più di una trentina di giovani
erano riuniti nella sala delle attività, soprattutto perchè l’unione di S. Germano
era rappresentata da un bel gruppo.
11 tema del convegno era il seguente:
« Che cosa è l’unione giovanile ». Tale tema era già stato presentato e discusso nei
due convegni suddetti, forse qualcuno troverà superfluo ritornare su queste cose, ma
è pur sempre un argomento di attualità
che interessa tutti gli unionisti. Si cerca in
questi incontri di suscitare una discussione
molto semplice fra tutti i presenti, affinchè
da essa si possano ricavare degli elementi
utili e concreti per le attività delle unioni.
11 Past. Bruno Tron ha indicato su quali
basi deve poggiare l’Unione: essa non ha
scopi simili a quelli di un club o di una
qualsiasi associazione, ma ha intenti e Scopi precisi, per riunire e preparare i gio
Prof. Dr. A. Boniscontro
Libero docente
in Clinica Odontoiatrica all'Università
MALATTIE
DELLA BOCCA E DEI DENTI
Pinerolo - Via Palestre, 7 - Tel. 24-98
Tutta la settimana tranne domenica
e lunedi
vani cristiani al servizio di Cristo e alla
testimonianza. Si è constatato innanzi tutto, che le Unioni hanno attualmente un’altra fisionomia, forse più moderna e più
pigra che non dieci anni fa e quindi in un
certo senso i problemi sono mutati; un
esempio pratico ci viene dato dai convegni
generali che allora raggruppavano centinaia di giovani pieni di entusiasmo.
Una vivace discussione è scaturita su come deve essere fatta la scelta di uno studio, il sistema per trattarlo e la conclusione è stata questa: i giovani amano gli argomenti di attualità, sociali, di lavoro e
anche culturali, tenendo sempre in considerazione il punto di vista cristiano, naturalmente intercalando fra questi qualche
studio biblico.
La parte ricreativa dell’unione è stata
oggetto di scambi d’idee assai importanti.
Riguardo ai giuochi che si fanno normalmente all’unione e che i giovani spesse
volte trovano noiosi ed antipatici, si è detto che il giovane non deve cercare nel
giuoco tanto il divertimento vero e proprio, quanto l’affiatamento con gli altri
membri dell’unione.
Si è parlato inoltre di un altro aspetto
ricreativo e cioè di quello sportivo.
Considerando, però, alcune difficoltà, come la posizione geografica delle Valli, il
lato finanziario e la relativa competenza e
abilità tecnica necessaria per raggruppare
in una unica organizzazione tutte le unioni del gruppo valli, si è pensato che sarebbe bene che in avvenire alcune unioni
fossero promotrici loro stesse, indipendentemente dalle altre, di alcune manifestazioni sportive. Una unione, ad esempio, si
dovrebbe occupare delle gare di sci, un’altra di quelle delle bocce, un’altra ancora
di un torneo di pallavolo o di p’ng-pong.
Infine un vivo ringraziamento vada alla
U.G.V. di San Germano che gentilmente ci
ha ospitati ed ha contribuito quindi alla
buona riuscita del convegno e che inoltre,
prima di separarci, ci ha offerto una buona tazza di tè. Un partecipante.
Richiesta di mano
d'opera
Nel corso del mio recente giro in Svizzera ho avuto occasione di incontrare la
Direttrice del Personale deU’Ospedale di
Grenchen (Cant. Solothurn), dove lavorano attualmente alcune giovani valdesi di
Orsara di Puglia.
Si tratta di un ospedale civile, in una
zona mista evangelico-cattolica. L’Ospedale non è molto grande ed è modernissimo,
con belle stanze per il personale ed un’ottima attrezzatura.
La Direttrice, figlia di un Pastore svizzero e molto affezionata al suo personale,
sarebbe lieta di avere nel personale altre
ragazze italiane ed evangeliche.
Il salario, oltre alTalloggio, al vitto, alla
divisa di lavoro ecc., parte da 150 frs. mensili.
Chi desidera maggiori informazioni può
mettersi direttamente in contatto con la
Sig. GselL Krankenhaus - Grenchen (Solothurn), in tedesco, francese od eventualmente anche italiano. Franco Davite.
GIOMIVII
in iiisìta
Ricordandosi che .Coazze fa parte
del primo di.stretto, il Comitato di
gruppo della FUV, decise tempo fa di
fare una visita a quell’unione. Non
voleva essere una visita di... «ispezione» e perciò il Comitato ci invitò
a partecipare a quella che fu più che
altro una bella scampagnata del Lunedi di Pasqua.
Il tempo ci ha favoriti molto, infatti la mattinata era splendida e
proprio per que.stc c’era da aspettarsi
un gruppo più folto di giovani delle
Valli. Comunque, il numero dei convenuti si aggirava sulla ventina. In
attesa che tutti arrivassero, abbiamo
dato un’occhiata alla piccola Chiesetta valdese e ci siamo fermati a
cantare alcuni dei nostri inni. Quando ormai ci sembrò che fossimo tutti
li, in ben ordinata fila, guidata dalla
« Topolino » del pastore Vetta, ci siamo recati verso una bella radura a
monte di Coazze.
Verso mezzogiorno arrivarono tre
pentoloni di ottima pasta al sugo,
MLDESI
a Coazze
preparata da alcune gentili famiglie
coazze^ che mettevano anche a nostra disposizione piatti, posate e bicchieri.
Le poche ore del pomeriggio sono
passate di volata fra canti e giochi,
fra i quali segnaliamo una riuscitissimo « caccia al tesoro » organizzata
dal past. Vetta e dalla sua gentile signora.
Al momento di tornare a Coazze per
prendere ancora una tazza di tè, alcune gocce di pioggia ci hanno fatto
temere di peggio; salutati i pochi
Coazzesi e il loro pastore, ce ne siamo andati contenti della bella giornata trascorsa insieme. Donde si vede che anche queste giornate, senza
programmi e senza pretese, magari
con un ridotto niunero di partecipanti, sono però sempre gradite, purché
animate da un buon spirito.
Ai signori Vetta e alla comunità di
Coazze ancora un grazie di cuore!
Un partecipante
Dalla Valle del Pellice
BOBBIO PELLICE
Il 12 marzo, abbiamo avuto la gradita visita di due diaconesse svizzere della Casa di St. Loup, accompagnate dal loro Direttore, pastore Gagnebin. I nastri ospiti di eccezione
hanno rivolto il loro apprezzato messaggio ad una numerosa assemblea,
riunita nella scuola dei Campi. Il
pastore Gagnebin ha inoltre presieduto il culto domenicale del 16 marzo.
Al Convegno dei Catecumeni, tenutosi ad Agape il 19 marzo, hanno partecipato 12 dei nostri confermandi.
Tutti sono ritornati felici da Frali.
Il lunedì di Pasqua i giovani del
Capoluogo hanno fatto ima gita a
Vallecrosia, affettuosamente ricevuti
dal Pastore L. Santini, mentre il 13
corr. i giovani dèi Podio e dei Campi
si sono recati a visitare Como e Milano.
Durante l’inverno, abbiamo ricevuto la visita di una rappresentanza
delle Unioni del Teynaud, del Capoluogo del Villar, di Angrogna S. Lo
renzo, di Pràrostino e di Lusema S.
Giovanni. A tutti rinnoviamo i nostri ringraziamenti.
Il giorno del Venerdì Santo sono
stati confermàti nelTalleanza del loro battesimo 14 giovani: Berten Elda> Catalin Luciano, Charbonnier Renato, Charbonnier Stefano, Davit Enrico, Geymonat Edina, Gönnet Elma,
Gönnet Fernanda, Grand. Marisa,
Gras Umberto, Lausarot Giovanni,
Mondon Graziella, Mondon Marin
Emma, Pontet Ermanno. Un inno di
circostanza è stato cantato dalla Corale e due dai confermandi. Domandiamo alla Chiesa di pregare per questi suoi nuovi membri, affinchè, con
l’aiuto di Dio, sappiano coraggiosamente testimoniare di Cristo.
A Pasqua il tempio era gremitissimo ed alcune centinaia di fedeli si
sono avvicinati alla Mensa del Signore. La Corale ha efficacemente contribuito aH’edificazione del culto. Domandiamo ora al Signore che il Cristo risorto e vivente dimori nei nostri
cuori.
Sono stati battezzati: Pontet Italo
di Giovanni e di Gras Margherita
(Podio) e Gay Cesare di Giovanni e
di Michelin Anna (Centro). Il Signore accompagni con la sua grazia questi cari bimbi.
Si sono sposati; Artus Giovanni e
Garnier Margherita, il 29 marzo;
Gönnet Davide e Garnier Maddalena
il 5 aprile. Il Signore sia l'ospite costante di questi focolari.
Sono deceduti: Charbonnier Susanna ved. Grand, il 20 marzo a Perlà,
all’età di 84 anni; Catalin Anna ved.
Catalin, il 28 marzo al Laus, all’età
di 69 anni; Michelin Salomon Saiomone, il 7 aprile ai Carbonieri, all’età
di -34 anni. Tutti e tre lasciano il ricordo di una fede sincera, vissuta al
servizio della famiglia e della Chiesa. Alle famiglie afflitte rinnoviamo
l’espressione della nostra solidarietà
nel dolore.
LIJSERHId S. GIOVAMI
Il tempo poco primaverile non ha
impedito la buona partecipazione della comunità ai culti della Settimana
Santa a S. Giovanni, al Ciabas, agli
Airali, a Mourcious.
A Pasqua il grande tempio è stato
insufficiente ad accogliere alcuni ultimi giunti. Larghissima la partecipazione alla Sacra Mensa. La Domenica delle Palme abbiamo avuto la
gioia di ricevere nella piena comunione della Chiesa 31 cari giovani:
Clara Benech (Revel), Margherita
Chiavia (Bricherasio), Paola Di Francesco (Nazzarotti), Vera Fenouil
(Eric), Franca Gaydou (Luchera),
Maria Goss (Mourcious), Marisa
Mourglia (Mourcious), Brunella Pastore (Bricherasio), Irene Peyrot (Lunardera). Bruna Turaglio (Airali),
Franca Zoppi (Beilonattì), Piero Baimas (Bricherasio), Paolo Baridon
(Curt), Guido Benech (Airali), Ettore Bertin (Stallè), Franco Cangioli
(Airali), Luciano Cannariato (Rocciamaneut). Marco Charbonnier (Ricoun), Riccardo Chiavia (Bricherasio), Vittorio Chiavia (Malanot), Alberto Fornerone (Airali), Livio Fra
schia (Nazzarotti), Corrado Giordano (Stallè), Marco Gnone (Casteluset). Renato Meynet (Nazzarotti), Ugo Morel (Malanot), Ferruccio Parise (Nazzarotti), Renzo Pons (Ca’
Bianca), Osvaldo Rivoira (Bellonatti), Italo Roman (Bricherasio), Enrico Rostan (Bellonatti), ai quali si
sono aggiunti a Pasqua, per la loro
prima comunione due catecumeni semi-torinesi; Elda Caffarel di Federico e Giovanni Marco Ribet di Guido.
Anche al culto della prima Domenica dopo Pasqua e malgrado l’abbou
dante nevicata, una buona assemblea
ha partecipato al culto, beneficando
dell’ottima visita del pastore E. Rostan di Pinerolo che la comunità ringrazia per la gradita sorpresa.
Domenica 13 corrente abbiamo avuto la gioia di partecipare all’« Uliveto », con la bella famiglia dei nostri
rifugiati russi, alla celebrazione della Pasqua secondo il rito ortodosso.
Liturgia della morte e della vita.
Il lo aprile al Rifugio Re C. Alberto, il Pastore G. Bertinatti ha presieduto il servizio religioso per la dir
partenza di Andrée Feré richiamata
dal Signore in età di 55 anni. La no
stra sorella apparteneva alla Chiesa
dei Fratelli di Asti che intervenne
con numerosa rappresentanza alle esequie. Ella lascia anche fra noi la
testimonianza di una fede radiosa
nella dura e lunga prova. Un’altra
cara sorella si è dipartita da noi con
la morte all’Asilo dei Vecchi; la signora Giuseppina Bianchi vedova
Godino serenamente ritornata al suo
Signore, dopo 81 anni di pellegrinaggio terreno. Al servizio religioso presieduto il 12 aprile dal pastore Giorgio Bouchard intervennero da Torino parenti ed amici della dipartita.
Lo stesso giorno, abbiamo celebrato il matrimonio di Giovanni Gnani
da Ferrara con Dora Emiliana Benech di Augusto e il 29 marzo avevamo unito nel sacro vincolo Davidc
Enrico Malan e Albina Danna.
Nella prova o nella allegrezza sia
sempre con le nostre famiglie la forza e la pace del Signore. r. j.
Il direttore dell’istituto di teologia protestante, Edmondo Schlinck, ha accettato
l’invito del patriarca di Mosca di tenere
una serie di conferenze agli studenti delle
facoltà teologiche ortodosse di Mosca e di
Leningrado. Egli visiterà anche Riga in
Lettonia e Revai in Estonia. (ANSA)
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