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ECO
DELLE WIT VALDESI
Spett.
BIBLIOTECA VALDESE
TORRE PELLICB
(Torino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno XCV - Num. 33 ABBONAMENTI
Una copia Lire 4 0
L. 2.800 per Testerò
Eco: L. 2.000 per Tinterno
Spedizione in abbonameato postale 1 Gruppo
I Cambio di indirizzo Li^ 50
TORRE PELLICE — 20 Agosto 1965
Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P, 2-17557
Dna nuova opera della Chiesa Valdese
Il convitto per minori ritardati psichici
presso l’Uliveto di Luserna S. Giovanni
Già fin (jiialche mese si era sparsa
la notizia che iin convitto specializzato per minori ritardati psichici
avrebbe, dovuto essere creato all’IJliveto di Luserna San Giovanni
SII iniziativa della Chiesa Valdese di
Torino.
Solo ora però la Chiesa di Torino
ne dà ufficialmente comunicazione
alle Comunità Valdesi, avendo essa
deliberato che le pratiche relative
al nuovo Istituto fossero [ concretamente avviate e i lavori occorrenti
afììi stabili fossero iniziati.
V('/ fare questa comunicazione
desidera inoltre in modo molto succialo indicare l’origine di questa
iniziativa ed accennare allo spirito
VOI azionale con il quale, il nuovo
coi’ipito è stato assunto.
ili’inizio del 1963 su invito dell'iìilorn Assessore all’igiene della
^^Pi! ivi uria, Sim. Prof. Cesare Rotta,
la Commissione dell’Ospedale ha
preso in esame la eventualità della
creazione di una, scuola-convitto per
minori ritardati psichici delle Valli.
/ dati informativi largamente forniti dalla Direzione psico-medicosoeiale della Provincia e in particolare dal Prof. Tmsso, che con
grande dedizione .segue questo speciele ramo dell’assistenza medica,
lui a no posto in evidenza la necessità
di olmare una lacuna delle opere
deila nostra Chiesa. Si tratta in so
stanza di assistere ed educare se
coiaio precise tecniche i bimbi mi
ni! (Iti ricuperandoli fin dove è pos
sih le. ful una vita sociale normale
Si ratta in altre parole di una azio
ne i cui effetti possono essere parti
coinrinente benefici per dei giovani
friiìelli e sorelle che in difetto potrebbero essere condannati ad una
esistenza menomata, oltre ad essere
di peso alle famiglie.
Senza voler entrare in più ampi
particolari, il Consiglio della Chiesa di Torino ha ravvisato in quanto
prospettato dai Sigg.ri Seri. Prof.
Rotta e Prof. Lusso, un appello al
quale non poteva .sottrarsi. Attraverso la Commissione dell’Ospedale ha
quindi svolto tutte le pratiche necessarie, in pieno accordo con la Venerabile Tavola ed in specie con il
Moderatore Pastore Rostan.
¡/Ospedale di Torino ha a tale
zione edilizia e di ambientazione
dello stabile.
La grande cortesia dell'Assessore
alla assistenza della Provincia, Signora Giróla Gallesio, del Capo Divisione Aiìiministrativa, Pro]. Gaboardi e del Capo Sezione Assistenza Don. Pifferi, per la parte
amministratila e del Prof. Lusso
per la parte più chiaramente tecnica
ha permesso il perfezionamento degli accordi in un tempo veramente
breve.
La Commissione Amministrativa
dell'Ospedale è quindi ora autorizzata a dure pubblico avviso di questa iniziativa della Chiesa di Torino
e di specificare, almeno in grandi linee, le modalità da seguire per la
accettazione ilei minori nel nuovo
istituendo Istituto.
Inizialmente il ('.onrillo airà una
disponibilità di 20 posti letto e potranno essere accolti i minori ili età
compresa fra i 6 e i 9 anni.
Di nonna i ininori potranno re
Conferenza
pubMioa
Nel corso delle due giornate storiche sull'eresia ed ì movimenti religiosi in Italia (venerdì e sabato 20 e
21 agosto, alla Casa Valdese, con invito al pubblico) è stata prevista per
venerdì 20 alle ore 21 nella Sala Sinodale una conferenza pubblica del
prof. Eugenio Duprè Theseider, dell'Università di Bologna, sul tema :
« Dante e l'eresia ».
Data l'attualità dell'argomento (centenario dantesco) e la competenza
dell'oratore, il pubblico è cordialmente invitato.
stare nel Convitto fino all’età di
13 anni. La permanenza dei minori
sarà completamente gratuita, in
(¡llanto che l'Ospedale sta perfezionando lina regolare convenzione con
la Provincia nel (¡uadro delle provvidenze della Provincia .stessa nei
confronli dei minori ritardati psichici.
J/assistenza sarà curata da maestre, possibilinenle munite di diploma di tipo Iliontessoriano, mentre i
controlli sanitari specialistici saranno .segniti direttainente dalla Direzione psico - medico - sociale della
Provincia.
Ci risulta inoltre che, essendo.si
fatta promolrice P Amministrazione
Provinciale, -7 Provveditorato agli
Studi prorvedeià ad istituire classi
differenziale [nesso le Scuole pubbliche.
Le famiglie interessate ad iisiifriiire di qiiesla nuova opera della
Chiesa Valdese sono invitate a presientan* doinanda. alla Direzione
dell'Ospedale che provvederà a segnalare i casi alla Direzione psicomedico-sociale (Iella Provincia, solo
Ente che potrà decidere per la definitiva (icci*tt(iziotiti ' dei convittori.
E’ chiaro che trattandosi di un
istituto strettamente specializzato,
non potranno essere in nessun caso
portale variazioni alle decisioni dell’Ente di controllo.
La Commissione deU’Ospedale rimane a disposizione per fornire in
ria privata ogni altra ev(*ntiiale informazione agli int(*ressati.
Presumibilmente, s.p.a.D., I inizio della attività di (¡uesta nuova
Istituzione avrà luogo ni primi di
ottobre del corri*nte anno.
il Concistoro di Torino
La Commissione dell’Ospedale
COMUNICATO
Il Sinodo della Chiesa Valdese si aprirà, D. v.
DOMENICA 22 AGOSTO
alle ore 15,30
con un culto nel Tempio Valdese di Torre Pellice presieduto dal Pastore
Pietro Valdo Panasela, con la consacrazione al Santo Ministero dei Candidati Renato Co'isson, Jean François Rebeaud, Salvatore Ricciardi e la
presentazione del Pastore Eugenio Rivoir.
I Membri del Sinodo sono convocati per le ore 15 nell Aula Sinodale
della Casa Valdese per alcuni atti preliminari.
Subito dopo il culto, i membri del Sinodo si riuniranno nell'Aula
Sinodale per costituirsi in Assemblea, sotto la presidenza del più anziano
di età tra i ministri di culto in attività di servizio e per procedere alla
nomina del Seggio definitivo.
ERAAANNO ROSTAN
Moderatore
della Tavola Valdese
Torre Pellice, 12 agosto 1965.
Forse nel 1969 una soluzione finale
Verso Inniope dc^li aoglicani
e dei metodisti in Inghilterra
Dopo due anni di discussioni al livello delle comunità locali e degli orsani distrettuali, le m;issime assemblee della Chiesa Anglicana, d’Inghilterra, e la conferenza della Chiesa
Metodista, hanno approvato in linea
di massima il progetto di unione prerarata dalla commissione mista, ma
ambo le parti sono stati richiesti
schiarimenti su molti pimti particolari, ed è stata nominata una nuova
cortìmissicne mista incaricata di studiarli e presentare soluzioni conciete
per il 196il, se possibile. Si spera che
nel I960 potrà essere presa una decisione finale, dopo che il rapporto de;ia
commissione sarà studiato e discusso
al livello locale e distrettuale.
11 dibattito in seno alla conferenza
metodista uresenta un quadro chiaro
e completo delle divergenze di opimone che esistono in quella chiesa, e il
Cronaca prosinodate
_j_+ TTiTro
Il giorno 4 agosto si riuniva nell’Aula sinodale il Corpo pastorale per
l’esame di fede dei Candidati al n.
Ministero. , ,, j „ ;
Erano presentati dal Moderatore i
Sieri Renato Co'isson, Jean Francois
Ribeaud, Salvatore Ricciardi ed Eugenio Rivoir.
L Ospedale ai i ormo i Sig.ri teo
acqui,i,o. con „n parmclare
accordo con la Tavola, la proprietà ^ loro anno di prova
dell’Uliveto in Luserna San Giovan- j,jspettivamente a Rodorett^Fontane
ni, rimasto disponibile in previsto- ^ ^
cld ,m,leri,nen,o SirS?SS Ulogi
Valdese di Economia diimestica a ^ da due anni si trova
Torre Pellice, ha svolto le pratiche servizio della nostra Chiesa quale
relative alla istituzione del convitto coadiutore .^«1 'lVj^jato°alÌa
Ospedalfi ValdfiSG di Torino
minori ritardati psichici dell'Uliveto, Luserna
S.„ or;.Ì'nntTo.";J.U V.,d«= di Torin. «r» i,
1 ) una Direttrice ;
2) tre maestre elementari, possibilmente con diploma di tipo
montessoriano ;
3) una persona di servizio.
„ ................
.mmlnislr». d'“.„Lo indiranl. impenon»!.
„.„,e’„Ìrc::tisr:“n.mini,.r..i.. d.lPO.p.d.U V.ld... d, T.„»
Via Silvio Pellico, 19.
trato al servizio nella Chiesa Retica
nella Svizzera italiana) dove è stato
consacrato Pastore. Egli ha chiesto di
essere accolto nella Chiesa Valdese 6
nel corso delTanno passato ha svolto
la sua opera nella Chiesa di Catanzaro.
. Quest’anno i Pastori intervenuti a
questa importante riunione sono stati particolarmente numerosi. Il puh
blico è stato invece assai scarso.
A questo riguardo forse si dovrebbe
rivedere in parte la procedura della
riunione: fissare cioè in mc^o preciso
rorario nel quale i Candidati sono
chiamati ad esporre il loro pensiero
sugli argomenti richiesti dal Corpo
pastorale, di modo che tutti i membri
di chiesa che prendono parte viva
alla vita della chiesa sappiano esattamente quanto possono venire ed essere ammessi nella sala sinodale oer
ascoltare l’esposizione dei Candidati
Quest’anno le domande rivolte ai
Candidati erano le seguenti;
a) L’autorità della Parola di Dio
b) L’opera redentrice di Cristo.
c) L’annuncio della Parola, oggi.
d) La propria vocazione.
Il modo col quale i nostri giovani
Candidati affrontano questo «Esame
di fede» varia nel tempo. Una volta
si udivano dei piccoli « concentrati »
di dogmatica con citazioni varie dei
teologi più in voga; poi seguì il me
todo della risposte telegrafiche: con
una o due frasi si rispondeva alle domande; adesso siamo giunti ad un
maggiore equilìbrio e si sono ascoltate
delle chiare e piane esposizioni sui
diversi argomenti; se ci è permesso
esprimere una osservazione critica, a
molti queste esposizioni sono parse
un po’ fredde e distaccate; ad esempio un argomento come quello della
Evangelizzazione ci faceva sperare una
più viva e calda partecipazione da
parte degli espositori. Ad ogni modo
il Corpo pastorale ha dato con viva
gioia e riconoscenza al Signore la sua
approvazione ai quattro Can.ditati.
Il giorno 11 agosto nel tempio dei
Coppieri si è riunita ima numerosa
Assemblea per il culto nel quale tre
Candidati hanno fatto il loro sermone di prova (il Past. E. Rivoir m
quanto già Pastore non era chiamato
a questa prova). Anche in questa circostanza abbiamo ascoltato tre messaggi efficaci, ascoltati con viva partecipazione ^ edificazione dalla Assemblea. , ..
Domenica 22 agosto, nel culto di
apertura del Sinodo presi^uto dal
Past. Pietro 'Valdo Panaseda i tre Candidati al S. Ministero saranno consacrati mentre il Past. E. Rivoir sarà
presentato alla Chiesa.
Tutta la Chiesa interceda per quo
sti giovani chiedendo al Signore di
benedire il cammino che essi intrapprendono quali servitori della Parola.
F. S.
Società di Studi Valdesi
L'Assemblea annua dei soci della
Società di Studi Valdesi è convocata
per domenica 22 agosto alle ore 21
nella Sala Sinodale con il seguente
ordine del giorno :
Relazione morale e finanziaria sull'anno sociale 1964-65; Conferenza
del dottor Osvaldo Coisson ; Reperti
preistorici in Val Pellice ; Elezione del
Seggio; Varie.
Il pubblico è caldamente invitato
ad intervenire.
Il Presidente
Prof. Augusto Armari Hugon
voto finale ha dato i seguenti risultati: favorevoli 488, contrari 137, percentuale in favore 78,08.
E’ interessante nota,re ì punti controversi su cui schiarimenti e ■nr.oposte concrete dovranno essere fomiti
dalla Commissione mista e approvati
dalle due chiese, prima che diventi
operativa la intercomunione fra di
loro. Essi formano una Usta imponente di più di 12 capi, relativi a;
La dottrina - Definizione del « sacerdozio », la Santa Scrittura e la Tradizione, il battesimo dei bambini.
La struttura ecclesiastica - Nomina
e funzione dei vescovi nella chiesa
metodista, posizione dei pastori provenienti da altre chiese non conformiste, assunti da questa chiesa.
Problemi legali - Modifiche ai regolamenti ecclesiastici, e alle leggi che
regolano le relazioni fra Chiesa e
Stato
Questioni relative alla liturgia e particolarmente alla S .Cena Chi può
essere ammesso alla Mensa del Signore, l’uso di vino non fermentato, la
possibilità per un laico di presiedere
un culto di S. Cena.
Problemi relativi alle relazioni con
i vari rami del metodismo nel mondo,
e con le .altre chiese non-confonniste.
La disciplina dei matrin,oni - Matrimoni di divorziati
Su tutti questi punti (e la lista non
è completa) vi sono divergerize più o
meno profonde fra Anglicani e Metodisti. ed anche in seno ad ogni chiesa ;
trovare una soluzione ragionevole e
che tutti possano accettare sarà compito difficile e a vista umana praticamente impossibile. Però bìso'gna tener presente due fattori: l’uno è la
profonda convinzione dei promotori
che questo movimento verso l'unione
è ispirato dallo Spirito Santo, e l’altro
è la pressione abbastanza forte che
viene dal basso e particolarmente dai
giovani. Già in molte località, culti e
attività comuni fanno parte della vita
normale delle comunità, e richieste
per ottenere il permesso di celebrare
il culto di S. Cena in comune diventano sempre più frequenti. A questa
pressione locale si aggiun.ge quella ohe
viene esercitata dal di fuori e cioè
dalle chiese fondate dalla missione
metodista in Asia, in Africa, ed in.
America, che in molti paesi sono esse
pure impegnate in conversazioni per
unirsi ad altre chiese protestanti, e
aspettano, con fiducia, ispirazione e
guida dalla madre chiesa.
Sarà pertanto molto interessante e
istruttivo seguire i lavori della commissione mista e osservare le discussioni che seguiranno la presentazione
del suo rapporto, nelle chiese interes
R.C.
2
pag. ¿
N. 33 — 20 agosto 19ò5
11 SHfii
sulla —
il cammino
VHi senza gioia,.
Zia no
Su « Réjorme » del 24-7- 65 abbiamo letto
questo articolo del corrispondente da Washington del settimanale protestante francese. Ci pare interessante nella descrizione che
dà dell'opposizione, ancora limitata, almeno
nella sua espressione, che si delinea nei confronti della politica estera johnsoniana. e ci
fa piacere di notare che essa è notevole in
'ambienti ecclesiastici'.
II presidente Johnson non è molto soddisfatto. Malgrado i suoi sforzi considerevoli
per fare accordare lutti i .settori dellopinione pubblica americana alle sue vedute in
fatto di politica estera, le critiche mosse alle
sue decisioni per il Vietnam e S. Domingo
continiian-j a esistere. E' anzi po.ssibile che
si manifesteranno in modo anche più forte
nei mesi prossimi.
E vero che tjuesta opposizione è infinitesimale nel punto in cui potrebbe davvero
contare, cioè alla Camera e al Senato (in
quest ultimo, tuttavia, si fanno sentire ultimente maggiori dissensi. N.d.r.). Johnson,
1 antico leader della maggioranza democratica al Senato, vi regna ancora con mano di
ferro. Non permette all'opposizione di manifestarsi in queste due assemblee. Continuando una politica 'dura del genere di
quella preconizzala da Goldwater. si è cattivato le simpatie dei repubblicani, che altrimenti sarebbero i suoi più acerbi critici.
Quanto ai democratici, parla loro di disciplina di partilo c dell'unità della nazione
davanti al pericolo esterno. Essi tacciono.
Ma non lutti. Due senatori democratici, noti
per la loro indipende^iza, Gruening e Morse,
attaccano costantemente le decisioni del presidente. Altri senatori e anche dei rappresen.
tanti farebbero senza dubbio altrettanto. Non
osano, per timore delle conseguenze : il loro
avvenire politico potrebbe essere compromesso in un partito di cui il presidente tiene
fortemente le redini.
E vero che anche la stampa americana,
nella sua grande maggioranza, appoggia il
presidente nella sua politica estera. Tuttavia
esiste anche qui un'opposizione. notevole
non santo quantitativamente quanto qualitativamente. Il giornale d'opposizione più importante è il « New York Times », che espri.
me .spesso gravi riserve circa la politica presidenziale. Il giornalista Walter Lippmann.
i cui editoriali compaiono in un gran numero di giornali americani, non è neppure
lui d accordo con Johnson in fatto di politica e.stera.
Piu esplicito e più preciso ancora è il
« New Repiihlic ». il .settimanale degli intellettuali socialeggianti. Gli editoriali sul
Vietnam vi .--ono scritti da Bernard Fall, professore universitario a Washington La sua
autorità in fatto di Vietnam è incontestata
anche negli ambienti militari americani,
poiché i marines' sbarcano sulle spiagge
vietnamite con il mitra in una mano e nel1 altra i! libro di Bernard Fall. « La via senza gioia » (Street without Joy) divenuto lettura obbligatoria per tutti i 'marines' degli
o. U.
L opposizione alla politica johnsoniana si
manifesta anche maggiormente fra gli studenti e fra i professori delle università americane. Coloro che. altra volta, applaudivano
il presidente impegnato nella lotta per l'uguaglianza razziale, io criticano oggi per la ”sua
politica estera. Sono stati organizzati pubblici contradditori, nel corso delia primavera. un po dappertutto per gli Stati Uniti,
da parte dei professori e dei loro studenti.
In questi teach-ins i rappresentanti governativi si sono spesso fatti malmenare (intellettualmente parlando) dai giovani.
Tuttavia quest'opposizione dei giovani non
spaventa il presidente. Dichiarandosi d'accordo con il principio dei teach-ins c dichiaramro pubblicamente che quest'opposizione
er.a necessaria, che anzi costituiva un fermento fc indispensabile » nel processo democratico. Johiiion ha preso in mano il moto
studentesco. Privato di un « lupo mannaro »
alla Casa Bianca, il movimento ron si è
allargalo e si è accontentato di argomenti
molto teorici. La di.spersione delle vacanze
ha tatto d resto. Le tappe rapide deli'« escalation .> nel corso dell'eslate metteranno gli
studenti davanti al fatto compiuto, alla ripresa. Le dispute d'intellettuali non spaventano iJ jjrcsiclentt*.
Una sola cosa. però, egli teme nella situazione attuale: la possibilità che la rivolta si
c.stenda, non fra grintellettuali, ma alla rattici- Stessa del suo potere politico, fra sii
uomini della strada. Per questo non gli piace quel che si trama nelle chiese cristiane,
dove sta costituendosi un movimento contro
la sua politica vietnamita. Non si parla molto di questa rivolta delle chiese, mila stam
'r pace »
di 200 clergyinen dalla Casa Biaima al Pentagono era impressionante. Non si parla neppure delle petizioni per la pace nel Vietnam
che circolano eostantcìnenle fra gli ecclesia■stici^ americani; a ogni tappa della 'escalation aumenta il numero dei firmatari, [ohnson non e contento: .sente benissimo che questa opposizione da parte dei cristiani impegnati minaccia l'cdilicio stesso del 'conseiisus'
politico^ su cui si regge. Poiché se l'opposizione uei capi spirituali è seguita dalle parrocchie di cui hanno la cura, aumenterà con.
siderevolmentc la pressione esercitata sul
Loiigrcftso.
Un giorno, forse, i deputati cnmliieranno
avviso, e i giornali condanneranno, in nome
di un isolazionismo sempre latente, gU interventi americani all'estero. E' possibile che
un giorno gli intellettuali e gli studenti ame.
ncani trionfino grazie all’azione dei capofila
protestanti e cattolici.
Tuttavia, diciamolo francamente, questa
rivolta delle chiese, per quanto spiacevole
per Johnson, non è ancora molto forte. Si
tratta ancora di un movimento embrionale,
di una semplice minaccia. Ma una minaccia
che Johnson ha deciso di prendere sul serio;
ed è entrato in azione: è riuscito a cattivarsi il clero cattolico partecipando al balte
simo di sua figlia, pur sperando che le gaffes commesse in occasione di questa conversione scateneranno un movimento anticattolico piuttosto che anti-Johnson fra i protestanti. Sembra essere riuscito. La sua offensiva dalla parte protestante non si farà attendere.
Vi sono dunque negli S.U. dei movimenti
in favore della pace nel Vietnam. Tuttavia
il loro raggio d'azione è ancora limitato e i
loro mezzi di pressione sulle autorità politiche ancora lontani dal minimum necessario.
Infatti — e qui Johson ha manovrato bene
— il presidente ha ancora in mano un assegno in bianco da parte del Congresso. Questo, un anno fa, al momento degli incidenti
nel golfo del TonkÌno, ha votato una risoluzione che permette al presidente di k prendere
tutte le misure necessarie per far fronte alla
aggressione nel Sud-Est asiatico ». Johnson
insiste su questa clausola: «Tutte le misure
necessarie » —afferma — può voler dire 150
mila uomini nel Vietnam e bombardamenti
massicci su qualsiasi obiettivo civile o militare.
L opposizione alla politica estera di Johnson esiste dunque negli S.L'. E’ possibile che
un giorno si estenda. Tuttavia, e fino a nuovo ordine, il nostro cavaliere solitario, montato ora sul cavallo dell « onore patriottico »
preso in prestito dai repubblicani goldwateriani, è saldamente in sella. Almeno per un
certo tempo.
Pierre Séguy
Not.a - Nelle ultime settimane i Comitati
esecutivi della C.C.A.l. e del C.E.C. hanno
pure preso posizione sulla politica johnsoniana. sia pure piuttosto cautamente. Neirultimo
numero di « Presenza Evangelica », che riporta anche una acuta corrispondenza di
Giovanni Cazzaniga. si dà notizia di una lettera aperta, pubblicata recentemente sul
« Netv York Times », diretta al presidente
Johnson dal ^Movimento americano della Riconciliazione: la lettera era firmata da oltre
2.700 pastori, preti e rabbini. La medesima
sezione americana del M.Ì.R. ha inviato nei
giorni scorsi nel Vietnam una missione con
/ incarico di prendere contatto con gli esponenti responstibili delle due parti: fanno
parte di questa missione il vescovo anglicano
illiam Grittenden, il pastore battista L. T.
fJahloerg, il rabbino ]. Weinstein. il pastore
melodista negro J. M. Laivson.
Moti
mìssiunuriu
La Società delle Missioni di Basilea celelira quest anno jl L5C® anniversario della sua
fondazione, li suo primo direttore fu il
Pastore Christian Gcltlieb Blumhardt, che
era stato precedentemente molto attivo in un
movimento per il risveglio dell'ortodossia
evangelica, chiamato « Società del Cristianesimo ».
Partendo da :in inizio molto modesto, la
Società estese rapidamente le sue attività che
compresero le seguenti regioni del mondo:
Cina, India Meridionale, Indonesia, Ghana,
Cameroun. Attualmente vi sono 281 missionari in attività, 58 pronti per la partenza,
e 1.3 studenti nella Scuola Missionaria. Questa scuola ron offre più un corso completo
di studi teologici, come era il caso fino a
poco fa. ma soltanto un anno di specializzazione in vista del ministero missionario.
ÌNel Sudan meridionale le misure coercitive del governo attuale non hanno colpito
soltanto i missionari, ma anche le comunità
cristiane locali. Migliaia di uomini e donne
e bambini Si sono rifugiati oltre il confine
nell Etiopia, in una regione di dense foreste e paludi. Essi vivono in accampamenti
provvisori, in condizioni di grande miseria.
^ La -Missione Presbiteriana Americana di
Etiopia ha progettalo di costruire per loro,
con 1 aiuto finanziario del Consìglio Ecumenico, dei villaggi permanenti in una regione
più salubre. Al ¡.rincipio sì prevede che sarà
probabilmente difficile persuaderli ad allontanarsi dal confine Eiiopico-Sudanese, perchè
nioiti desiderano tornare nel loro paese, ma
i ml.ssifilari sperano che riusciranno a iiec
suadere alcune famiglie, e che poi le altre
seguiranno gradualmente.
La Chiesa Battista e la Chiesa Evangelica
del Camerún dirigono un complesso di scuole elementari e medie importante, con un
totale di 55,000 alunni, che rappresentano
il 10 del totale degli alunni del Cameroun
orientale, dove si esercita Tattività di queste
due chiese, il 14 ';’o degli alunni delle scuole
private, e jl 50 Ci di quelli che frequentano
scuole protestanti. ,
11 governo concede dei sussidi alle scuole
private, ma questi sono rimasti immutati dal
1959, e in avvenire si prevede che la sua
politica tenderà a limitare io svilupp.) di tali
scuole. Le chiese dovranno allora nnunciare
ad avere molte piccole scuole rurali, per
concentrare le loro possibilità finanziarie e
umane su .alcune siuiole centrali.
{Dal «Journal des Missions Evangéliques»
de Paris, Juin-Jmllet 1965, scelta e traduz. di R Coisson).
Redenzione
totale...
« ... Che cosa vuol dire evangelizzare nei nostro tempo? Evangelizzare significa annunziare la salvezza di Dio in Gesù Cristo, predicare
1 Evangelo nella sua integrità. E un fatto però che questo Evangelo si
illumina per ogni generazione in un punto particolare, dal quale poi si
afierra il resto con sorprendente rilevanza...
Come si rivela a noi oggi l’Evangelo'’ In quale punto particolare si
illumina sì che possiamo afferrare Tintero messaggio in tutta la sua potenza di salvezza per la nostra generazione? Il teologo Carlo Barth, polemizzando in un suo scritto con i filosofi Heidegger e Sartre, parla della
manifestazione, nel nostro tempo, particolarmente violenta, di ciò che
egli chiama il nulla, che non è semplicemente ciò che non esiste, ma il
rnale, il caotico, 1 orrido, ciò che Dio ha reietto nella sua volontà di creazione e di redenzione. Il nulla è la minaccia sempre presente, come un
baratro senza fondo che vuole inghiottire la creazione e ogni singola
creatura..;
Forse questa nostra situazione, questa nostra esistenza così spaventosamente minacciata dal nulla, è molto simile alla situazione alTesislenza delle prime generazioni cristiane che avevano la coscienza di
combattere non « contro sangue e carne, ma contro... le forze spirituali
della malvagità » (Efesini 6: 12), contro le potenze demoniache che
emergevano dal nulla come ministre del maligno per perdere ogni creatura. Quelle generazioni cristiane hanno inleso TEvangelo come redenzione totale delTuomo e del mondo dalla minaccia del nulla incombente
come perdizione totale. Questa redenzione era riassunta in Gesù Cristo
che incarna Tamore creatore e redentore di Dio, Tamore di Dio per Tuome e per tutto ciò che è umano, anche per la città delTuomo. per la cultura, ner la ua civiltà, la sua arte, la sua economia, la sua politica e la
sua filosofia. Che cosa c’è di umano che non sia proprio di Dio? quando
ciò che è stato salvato in Cristo e da Cristo, salvato dalla possessione demoniaca, dalla minaccia e dalla distruzione del nulla? quando ciò che è
umano sta sotto la podestà di Cristo, che è l’agape di Dio, ed è riferito
al suo regno veniente?
Questa redenzione totale delTuomo dal nulla, perchè il nulla è stalo
vinto dall amore di Dio in Cristo, non sarà forse anche il messaggio evangelico che va rivolto al nostro popolo di oggi? Non sarà la nostra evangelizzazione? L evangelizzazione nelle nostre comunità e l’evangelizzazione fuori di esse? La salvezza di Dio predicata in segreto nella reciproca consolazione fraterna e la salvezza di Dio gridata dai tetti? Non è
forse questo il vero argomento della nostra proclamazione, della nostra
teologia, del nostro insegnamento catechistico e di ogni fatica dell’amore
di Cristo operante nelle nostre comunità?... ».
Chiese e i problemi mondiali
A metà luglio si sono riuniti a Ginevra il * _
A metà luglio si sono riuniti a Ginevra il
Comitato esecutivo del Consiglio ecumenico
delle Chiese e quello della Commissione delle Chiese per gli Affari Internazionali (organo del C.E.C.): essi hanno esaminato la situazione mondiale in relazione a vari problemi, particolari e generali, e hanno steso
due dichiarazioni in cui prendono posizione
al riguardo. Riproduciamo in parte, parallelamente, questi due documenti preparati da
personalità cristiane di undici nazioni asiatiche. africane, europee e nordamericane: la
fonìe è il S.oe.p.i.
Liberia reiìgiosa
L esecutivo della C.C.A.l. — Raccomanda
il riconoscimento di una norma internazionale sulla libertà religiosa, che non sia sottoposta alle restrizioni delle costituzioni e delle leggi nazionali. « Si dovrebbe fare di tutto
perchè le costituzioni e le leggi nazionali
siano rese conformi alla norma internazionale ». A varie riprese il Comitato esecutivo della C.C.A.l. « ha espresso la sua preoccupazione di fronte a situazioni in cui il cat.
tolicesimo romano c la religione dominante »: « saluta gli sforzi attuali per garantire
la libertà religiosa » e nota che è stata incoraggiata dairatteggiarnento nuovo che si riflette nella ‘Pacem in terris" di Giovanni
AXJII. Il Comitato « attribuisce particolare
importanza al fatto che lo schema sulla libertà religiosa, contenente un'affermazione
precisa sui principi della libertà religiosa, è
-Stato preparato per essere esaminato nella
prossima sessione del Vaticano II. Esprimiamo la sjieranza di vederlo adottalo c promul.
gaio senza indebolimenti c senza interpretazioni restrittive ». Ed ecco le sette « esigenze
e.ssenziali » per la libertà religiosa:
1. Pur mantenendo una base nettamente
cristiana per la libertà religiosa, la libertà
civile che i cristiani richiedono per sè deve
essere garantita owinque a tutti gli uomini,
quaiunque sia la loro religione o la loro con.
vinzione.
2. La libertà religiosa include la libertà
per 1 individuo di mutare religione o credenza senza che il ^uo status sociale, economico
e IJoIitico ne sia infirmato. Questo diritto include implicitamente quello di conservare
la propria credenza o la propria incredulità
senza incorrere in alcuna costrizione o incapacità daireslerno.
3. La libertà religiosa comprende inoltre
la libertà di manifestare la propria religione
o convinzione. Il culto, 1 insegnamento, la
mes.sa in pratica e 1 osservanza dei riti sono
forme fondamentali della manifestazione religiosa e ogni elaborazione d'una norma sulla libertà religiosa deve espressamente garantirle.
4. Il diritto di manifestare la propria religione o credenza dev'essere garantito a
chiunque, singolarmente e collettivamente,
in pubblico quanto in privalo.
5. La libertà religiosa compreiiiìe pure la
libertà di mantenere vincoli individuali e
collettivi con comunità o associazioni religiose il cui carattere trascende i confini nazionali; comprende pure la libertà di esprimere le proprie opinioni o convinzioni e di
comunicare informazioni e idee attraverso
Prese di posizione di due importanti "esecutivi" ecumenici
La crisi Vietnamita
qualsiasi mezzo d'espressione, senza considerazione di frontiere.
6. La norma della libertà religiosa dovrebbe essere internazionale. Non dovrebbe essere interpretata in modo restrittivo per renderla conforme alle costituzioni e leggi nazionali esistenti, ma si dovrebbe far dì tutto
perchè le costituzioni e leggi nazionali siano
rese conformi alla norma internazionale.
- . L esercizio della libertà religiosa, come
quello dì altri diritti civili, può essere sotto,
posto alle limitazioni deiiiiile dalla legge uni.
eamente neirinteresse deirordine pubblico.
I diritti religiosi saranno validi por tutti,
senza alcuna distinzione di religione o di
convinzione.
L'esecutivo del C.E.C. - Nella sua dichiarazione,^ adottata all unanimità, rifacendosi a quella presentata dalla C.C.A.L, data
I importanza del tema e per una migliore
comprensione fra le Chiese. « esprime la
speranza che Io schema sulla libertà religiosa. che sarà discusso nella pro.ssima sessione
del Vaticano IL sarà adottato e promulgalo
senza alcun indebolimento del suo eonlenulo
e .senza interpretazione reslritliva ».
Rapporti
con ia Chiesa Romana
E esecutivo del C.E.C. . Ila preso cono
seenza del rapporto sulla prima sessione del
gruppo misto di lavoro, organizzato dal
C.E.C. e dalla Chiesa callolieo-romana, che
Ila avuto luogo dal 22 al 24 maggio scor.so
all Istituto ecumenico di Bossey. Come risulta da tale rapporto, i partecipanti avevano ¡1 compito principale di precisare i] mandato del gruppo e definirne i melodi di lavoro. futlavia, poiché il grujipo non ha alcuna autorità propria, deve riferire sui suoi
lavori aib' istanze davanti a cui è responsabile: il comitato esecutivo del C.E.C. e il
Segretariato vaticano per runionc dei cristiani: tali relazioni non potranno essere
pubblicate se non con l'espressa autorizzazione dei due organi. La seconda sessione del
gruppo misto avrà luogo a fine d'anno.
Rapporti con Ì3 chiese
Bvangeiiche conservatrici
L esecutivo del C.E.C. - li segretario generale. W. A. Visser t Hooft, ha .sottolinealo
nel suo rapporto che il C.E.C. si sforza di
mantenere e di estendere i suoi contatti con
le Chiese « evangeliche conservatrici » non
affiliale al Consiglio. Allo scopo è stato organizzato in maggio un incontro aH'lstiluto
ecumenico di Bossey fra rappresentanti di
queste Chiese e delle Chiese membri del
C.E.C., per discutere la natura del movimeii.
to ecumenico e del Consiglio.
La iV Assembiea
dei C.E.C.
Avrà luogo, secondo le istruzioni del Comitato centrale, nel 1968 e avrà per tema
« Ecco, io faccio ogni cosa nuova ». Il lavoro
.Sara suddiviso in sei sezioni che tratteranno: L unità cristiana in un mondo sempre
più unificato - - La testimonianza in e presso un mondo non cristiano - li compito
delle Chiese nell'evoluzione sociale — La lot.
ta delle Chiese per la pace e la gimlizìa _
Il culto di Dio in un epoca secolarizzata —
La gioventù in cerca di un nuovo stile di
vita. Si prevedono circa 2.000 partecipanti,
di cui (53 delegati ufficiali.
La crisi Dominicana
L'esecutivo della C.C.A.l. — Tutte le par.
ti doverbbero accettare l'obiettivo che il popolo della Repubblica Dominicana sia autorizzato a cercare la soluzione del suo problema che a lui pare migliore, nel contesto delia pace e della sicurezza internazionale (...).
Per realizzare quest'obiettivo, la Repubblica
Domenicana dovrà essere proietta contro la
ingerenza di forze esterne unilaterali o non
autorizzate, si tratti di sovverisone comunisla incoraggiata e sostenuta dalfestcrno o di
unità militari distaccale unilateralmente dagli Stali Liuti (...). Il Consiglio di sicurezza
delle N.L. dovrebbe restare investito del problema della Rejjubblica Dominicana, in modo da esser pronto ad agire in caso che Lazio,
ne regionale autorizzata non fosse realmente
multilaterale o clip azioni destinate a restaurare la pace e un gov^erno costituzionale dovessero fallire; potrebbe considerare l'utilità
di autorizzare una presenza delle N.U. nella
Repubblica Dominicana per sostenere i fini
proposti dall OSA e incoraggiare un regolamento pacifico, conformemente ai fini e ai
principi della Carta delle N.U. ».
L esecutivo del C.E.C. —- Constata con
gratitudine che le Chiese negli S. U. si sono
pronunciale nettamente sui suoi aspetti morali; chiede alle Chiese dell'America del Sud
e del Nord di «prendere tutte le possibili
iniziative pei ristabilire Lintesa cristiana e
instaurare la pace e la giustizia »: assicura
ai cristiani della Repubblica Dominicana la
propria intercessione, la propria assistenza
materiale in caso di necessità e ogni aiuto
in suo potere per giungere a una soluzione
socldisfacenie e giusta; chiede alle Chiese
rnembri del C.E.C. di unirsi a questi sforzi;
riconosce infine c< la necessità imperiosa » di
« sostenere nell America Latina i movimenti
che cercano di suscitare una trasformazione
creatrice delle strutture sociali, politiche ed
economiche ».
L'espcutivo della C.C.A.l. — « (...) Ncilc
circostanze attuali, in cui una situazione di
guerra impedisce ogni stabilità, le parti impegnate nel conllitto nel Vietnam dovrehheo
dichiarare puhhlicamente le loro ìnlenzioiii,
ondo permettere a tutte le parti di esaminare
cfiiaii misLife si potrebbero prendere in vista
di una soluzione durevole. Una tale dichiarazione da parte degli S.U. dovrebbe essere
preceduta da consultazioni con ì goicriii in
questa regione, i quali, senz'essere direttamente impegnati in questo conililto. sono
tuttaiva sommamente interessati al problema
d'insieme del Sud-Est asiatico. Se tale dichiarazione potesse essere fatta collcllivameiite da un gruppo di nazioni nel corso di
una conferenza eventualmente convocata dalle N. U. su domanda degli S.U., avrebbe una
autorità anche maggiore».
esecutivo del C.E.C. — Nella sua (ìiebiarazione adottata alLunanimità, chiodo « a
tutte le parti interessate, da entrambi i Iati,
di esaminare ogni possibilità e di sostenere
ogni iniziativa che potesse portare alla cessazione delle ostilità e alla formulazione ili
proposte per risolvere i problemi politici e
economici di questa regione »; raccomanda a
tutti i cristiani di pregare per la pace
c per il popolo vietnamita. La dichiarazione
constata con riconoscenza che la Conferenza
crishana dell’Asia orinetale è in grado di
venire m aiuto, con l’appoggio del Dipartimento di Assistenza q di Servizio alle Chiese e di Aiuto ai Rifugiati del C.E.C., alla
popolazione vittima del conflitto, tanto nel
lYord che nel Sud del paese. Infine, la dichiarazione raccomanda alla C.C.A.T. di
contimiare a cercare una soluzione a tale
problema.
Sud Africa
L'espciaivo della C.C.A.l. ~ « Il comitato (...) considera con costante preoccupazione la tragica situazione ~ che di fatto si
aggrava - - nella parte meridionale deirAfrica. ove il principio deirescrcizio del potere
da parte della minoranza bianca è fondamento della politica e in cui tale principio
e mantenuto con forme diverse di repressione (...). Un'opinione prevalente fra certi
gnippi europei nel Sud-Africa affeima che
le iniziative africane tendenti all’autodeterminazione e all'indipendenza nei confronti
(Iella tutela degli europei, siano promosse in
primo luogo dalle forze comuniste esterne.
Spiegazioni cosi semplicistiche di un’evoluzione storica dovrebbero essere considerate
con prudenza e soggette a esame minuzioso.
La vera natura delle aspirazioni degli Africani a un posto dignitoso in seno alla razza
umana dev’essere riconosciuta (...). La simpatia internazionale per la causa clell’avanzamento degli Africani nell’Africa meridionale SI manifesterebbe più facilmente se i
dirigenti africani riuscissero a metter fine
alle loro dispute e rivalità politiche (...). Queste danno infatti un certo peso alla critica
.secondo cut gh Africani non sarebbero pronti ad assumere una responsabilità politica.
CONTINUA
IN QUARTA PAGINA
3
20 ago.«?to 1965 — N. 33
pag. 3
Libertà religiosa
nel servizio militare
A seguito di talune manifestazioni
di intolleranza religiosa a danno ai
militari evangelici, in data 5 aprile
scorso venne inoltrato im appunto al
Ministero della Difesa da parte delrUfflcio Legale del Consiglio Federale
delle Chiese Evangeliche d^talia. segnalando i casi lamentaci e chiedendo
disposizicni ohiarifìcative in materia
(v. Eco-Luce, n. 32 del 6 agosto).
Il Ministro della Difesa, On.le Andreotti, risnose all’esposto assicurando
il suo intervento, sia per il caso allora
pendente, sia per l’emanazione di opportuni chiarimenti.
Desidero trascrivere la lettera relativa al caso specifico di un militare
evangelico, ner il quale il Mmistro. in
data 20 aprile, precisava ; « Sono lieto
comunicare che ho disposto affinchè
lo stesso (segue il nominativo) venga
lasciato libero la mattina della domenica per consentirgli di recarsi alla
Chiesa Evangelica di Venaria Beale,
come desiderato ».
Le disposizioni del Ministro della
Difesa ai Ministeri interessati ed agli
Stati Maggiori sono le seguenti:
« Come è noto i regolamenti in vigore stabiliscono che debbono essere
date a ciascun militare le facilitazioni
necessarie ad assolvere i doveri della
propria religione.
Poiché sembra che in qualche caso
siano state frapposte ai giovani di
confessione ebraica o evangelica difficoltà non oggettivamente necessarie,
richiamo rattenzione di tutti i Comandi sul carattere restrittivo delle
eccezioni possibili Deve cioè trattarsi
di ima effettiva e non altrimenti sormontabile necessità di servizio».
Prendiamo atto con compiacimento
delle disposizioni impartite dal Ministro bella Difesa in favore dei militari
non cattclici romani per quanto riguarda la loro libertà di coscienza e
di l'Ulto.
Il rispetto dei nostri diritti dipende
non soltanto dalla sensibilità altrui,
ma anche dalla nostra. Per quanto
riguarda il servizio militare e la libertà religiosa è necessario tener conto delle seguenti norme:
1) Prima di tutto i giovani evangelici in partenza per il servizio militare dovreibbero essere informati circa i diritti che spettano loro per assistere al culto ed essere esonerati dal
presenziare alla messa in caserma;
2) Pastori e famiglie dovrebbero
curarsi di segnalare i nomiirativi dei
giovani „militari _alle coipunltà evangeliche più vicine alla residenza dei
milit ari stessi. A questo riguardoi non
esiste una sufficiente informazione e
spesso si viene a sapere, per caso, che
dei giovani militari Valdesi sono isolati nella tale o tal’altra località;
:ì) I giovani militari evangelici,
penso in modo speciale ai giovani Vaidesi, dovrebbero essere animati da
uno spirito di franchezza nella confessione della loro fede, evitando ogni
complesso di inferiorità, ma anche
ogni tentativo di spavalderia. La fede
cristiana evangelica è una cosa seria;
dev’essere confessata con chiarezza,
nel rispetto della fede altrui e dei
doveri religiosi della maggioranza.
A Questo punto non faccio che accennare ad un problema di cui sento
Timportanza e che interessa tu ite .e
Chiese Evangeliche in Italia : si tratta
dell’assistenza religiosa ai giovani militari anche in tempo di pace. Le nostre Chiese intendono curarsi dei .giovani evangelici; li seguono nella vita
della Chiesa e li inviano ai campi giovanili. Che cesa fanno le Chiese e le
organizzazioni giovanili per i militari
evangelici durante molti mesi di servizio, quando la loro fede ha bisogno
d’essere fortificata per tradursi in atti
di ubbidienza a Cristo e di testimonianza? Molti giovani Valdesi non frequentano le Unioni nè i centri di incontri ecumenici : chi li segue nel loro
isolamento spirituale durante il servizio militare?
Il problema esiste e non può lasciarci indifferenti. Esso riguarda la
Chiesa nel suo insieme le organizzazioni giovanili, 1 Pastori e le famìglie.
Personalmente spero che esso riguar
derà anche la futura Pederazione delle Chiese Evangeliche in Italia.
Dopo tutto, non si tratta soltanto di
un problema, ma di una responsabilità *e di un impegno di fronte ai quali
non si può rimanere indifferenti, se
veramente ci si preoccupa prima di
ogni altra cosa di aiutare 1 giovani
delle nostre Chiese ad essere « radicati ed edificati in Gesù Cristo e conì ermati nella fede »
Ermanno Bosi.in
.^ssiii'iiùiiini' Amici
ilei l'(illcjiii) Yiiliicsc
Prenderà parte al Concerto di Musica Sacra, alle ore 21 del 21 Agosto
o v„ nel Tempio di Torre Pellice, il
Cero degli Amici del Collegio, formatosi in questi mesi per iniziativa di
a’Clini Anùci e sotto la vigile e competente guida del Prof. F. Corsam.
Il pic'gramrna, già in distribuzione,
comprende musiche di Dufay, Gibbau, P.sges, Frank, Mendelssohn, Baci. ’All’organo il M. F. Corsani, accompagnerà anche il baritono Carlo
Arnoulet.
a mostra
tavolo iiiibaoditi
•oramiclie
t! |)ittiira
Pi-fiso l'Aula Magna del Collegio Valdese,
in Torre Pellica è stala aperta dal 9 al
29 agosto, una Mostra di Ceramiche della
Sig.iia T. Chauvie e dei suoi allievi. L iniziativa del Comitato Femminile C.R.I. presieduto dalla Sig.ra Ade Varese, presenta pure
la ricosìruzione di una cucina valligianu. arredala latta con mobili autentici, concessi dal
Museo Valdese.
Iff' '"avole imbandite sono opera di gcnlili
Signor' che hmno saputo dare uno spcHacoìo d' gusto elegante e fine. Il pranzo delriiuìossaìncc {Ade Vare^^c- Isabella Chauvìcj.
Nozze d'oro (Nora Martinengo), Tefnpo di
t'ungdii (G. Slrani), L'angolo della Nonna
(Saodra Ghigo). Invito a pranzo (Jolanda Rivoira Lollcgrin). Poesia del Natale (Bice
Long). Sinfonia marina (Ade Varese),
70 di fi.bmzamenio (Nora Mavtinengo),^ iMarito solo in città (Gianna Santoro), Téle a
tele ne! Medio Evo (Germaine Revel). Colazione in campagna (Lidia Astengo). La decorazione iloreale è stata curata dalla Sig.ia
Lala GardìoL
Le ceram ielle esposte (delle quali parte
sono in vendita) sono tutte della scuola della
Sigma Bebelle Chauvie che ha saputo creare
una artistica espressione con mezzi semplici
ma locnicamentc perfetti.
Vi sono pure quadri della stessa Sig.na
Chauvie. delia giovane Daniela Giorcelli e di
Paola Di Francesco oltre ad un giovane allievo Aulolitano. Infine una parete porta i
disegni e gli acquarelli di B. Appia,
Il pittore Filippo Scroppo ha fatto dono
di un pregevole quadro che sarà messo m
vendita a favore delle nostre opere C.R.L
Hanno validamente contribuito all allestimento ed alla decorazione della sala le ditte
Mazzonis, F.lli Pasquet, Cullino fiorista.
Orario: dalle 17 alle 19 tutti i giorni.
Festivi dalle 10 alle 12 e martedì, giovedì e
sabato dalle 20.30 alle 22,30. Ingresso libero.
Offerte prò opera C.R.I. locale.
Solenne dichiarazione
delle Chiese Riionnate
La Giornata del Collegio è stata fissata al 29 c. m. con ritrovo alle 11,30
nel cortile dell’Istituto per recarsi
alla stazione della Seggiovia Vandalino e salita facoltativa (a prezzo speciale) fino alla Sea. Alle 13 pranzo sociale presso il Ristorante della Seggiovia a Rio Grò. Presso la Casa Valdese seduta sociale alle 15. Alla fine
della seduta visita ai lavori eseguiti
nel Collegio e ritrovo sul campo del
Convitto con un buffet sul posto. In
caso di maltempo ritrovo alla Foresteria.
Bollettino. - Il numero 26 è uscito
pochi giorni fa ed è unito ad un opuscoletto con dati statistici sugli allievi con relative prefessioni nomi e
date di frequenza delle classi del Liceo
Ginnasio.
,'i Une giugno il Comitato Esecutii'O dell'Alleanza Riformata Mondiale si è riunito,
per la prima volta in .4sia. a Baguio, nelle
Filippine. Sono stati esaminati i rari campi
d'attività dell'.i.R.Al.. i problemi particolari
di alcune chiese, sono state accolte le richieste d'affratellamento di tre nuove chiese riformate. Al termine dei lavori, il presidente e il segretario generale hanno inviato a
tutte le Chiese membri dell'.A.R.M. — e i
nostri lettori sanno che anche la Chiesa Valdese è fra queste — il messaggio seguente.
Noi. membri del Comitato Esecutivo dell'Alleanza Riformata Mondiale, riuniti per
la prima volta in Asia, e in particolare nella
zona della Chiesa Unita del Cristo nelle Filippine. siamo mossi a inviare un messaggio
di incoraggiamento e di saluto a tutte le
Chiese membri dell'Alleanza,
La partecipazione di molti membri del
Comitato Esecutivo al centenario della Chiesa Presbiteriana di Formosa, considerato il
centenario della presenza cristiana in Taiwan,
è stata un'occasione di grande ispirazione
per tutti noi.
In questo nostro incontro a Baguio, nelle
Filippine, abbiamo dato il benvenuto quali
nuoi'i membri delTAlleanza al Sinodo malese della Chiesa Cristiana Cinese, alla Geredja Protestan di Indonesia (Chiesa Prote
Stato e
attualità
L'articolo che se^ue e apparso sul numero (li luglio-agosto (l(> rÌj epoca nuova».
mensile rppuhhUcaiw.
11 risveglio di spirito laico, maiiifeslalosi
in vicende come quelle de « H Vicario ». dei
finaiiziamenìi alla scuola privala, nonché.
})cr certi aspetti innegai»ili anche se parziali
nella stessa elezione del Capo dello Sialo,
testimonia di una siluazione generale alquanlo mutala, o almeno in via di mutamenlo, in ciò ohe riguarda ralleggiamerito
delle forze politiche in materia di rapport i
fra Slato e Chiesa, fra potere civile e potere
ecclesiastico, fra religione e politica. Alle
reazioni—ejMflodwhr“ e'^crrcostrritte ristreili
settori tradizionalmente sensibili al problema. in cui in un passato anche recente avevano dato luogo caso non meno critici (si
pensi a quello del Vescovo di Prato), succedono ora più vasti movimenti di opinione
pubblica, che arrivano a coinvolgere gruppi
ed ambienti dello stesso campo dichiaratamente cattolico, e tendono ad investire i pro.
hlemi fondamentali del tipo di convivenza
fra società civile e società religiosa che più
si addica all’epoca moderna.
Le ragioni di ciò sono molteplici, e proprio la loro molteplicità sta a dimostrare
che la nuova situazione non può essere considerata come una effimera increspatura di
.superficie, ma c invece da riguardare come
un sostanziale prodotto di maturazione storica.
Vi sono state, anzitutto, novità, e grosse,
nel seno medesimo della Chiesa cattolica:
alle audacie del pensiero di Theilhard de
Chardin, che hanno introdotto un fermento
destinato a sviluppi forse impensahili. ha
fatto seguito il pontificato di Papa Giovanni,
spinto alla riconquista del « mondo » non
da riposte mire strumentali e imperialistiche,
ma dalla piena traboccante di quelLamore
per tutti ^li uomini - senza discriminazioni —- che dal messaggio del Cristo si irradia come ’a luce più autentica, troppo spesso offuscata dalla rapida involuzione in senso dogmatico e istituzionale delLintero movimento erj.slìano, culminante nelLesclusivismo auloeratico del cattoJicesinio.
“Il Tevere
più largo,,
La i'volta giovannea, nel suo più vitale signibcalo ili restituzione al « temporale » di
una dignità e legittimità autonome, non poteva non riflettersi .«ulle cose d'Italia, inevitabilmente .soggette, in maniera assolutamente peculiare, a risentire di quanto avviene dentro li città leonina. Dal discorso del
« Tevere più largo >i. alla coraggiosa conferenza dcU'allora Cardinal Montini, alla vieilia delTassisc ecumenica, che suonava incondizionato ed anche autocritico riconoscimento dello spirito e dei risultati della vicenda risorgimentale, è apparso chiaro che
alla società italiana poteva aprirsi un futuro
di minori intrusioni e interferenze esterne
nel dominio dei propri destini.
Nel clima cosi creatosi, poteva finalmente
avviarsi a realizzazione la foi-mula del centro sinistra, tanto auspicata come unica risposta possibile alle istanze di uno sviluppo
in senso democratico e moderno del paese.
Aumentava il peso specifico, nella nuova
maggioranza di governo, delle forze autenticamente laiche, mentre la destra rivelava il
suo 'tipico slrumentalismo in materia religiosa, assumendo nella propria strategia di
opposizione atteggiamenti contraddittori, che
andavano dal proporsi — più realista del re
— come baluardo a difesa dì un cattolicesimo tradito dai suoi rappresentanti politici
ufficiali (si assisteva all'ameno spettacolo del
partito di Cavour che si presentava come
« secondo partito cattolico »), ai farisaici sus.
suiti di laicismo contro una Chiesa colpevole
di consegnare lo Stato ai « marxisti », per
suoi fini particolari.
RISVEGLIO DELLO SPÌRITO LAICO
Chiesa:
di un problema
In verità, l'accesso di una più consistente
r:ip|;reientanza laica alla gestione del potere
è avvenuta su una |)ialtaforma di intesa programmatica dominata da istanze rifunnatriei
di prevalente carattere eeimomico-soeiale,
sicché ipiasi imispi'ltati sono venuti al pettine i nodi del prolileraa religioso, cogliendo
iiit|n'C])a re. ! i (jniiidi avevano ,sotto\ ahi tato la
tenacia eoulcssiona!’.' della d.c., o eoioro pei
quali una nazionalizzazione vai bene una
messa, e costringendo, d altra parte, a riflettere sulla dilfereiiza che passa fra le comode
sponde della opposizione c l’insidioso terreno delle responsabilità e corresponsabilità sul
quale un pai tito viene a compromettere —
\olcnte o no - lutto intero il suo patrimonio ideologico, quando accetta di entrare in
una coalizione governativa.
Cosi, indipendentemente dalla volontà degli uomini, la forza stessa delle cose introduceva il iiroblema, fra quelli condizionanti
la stabilità della nuova maggioranza; il che,
se aggiungeva nuove difficoltà a quelle già
notevoli che agli alleati laici della d.c. impone una collaborazione non certo facile,
rendeva manifesto come il centro sinistra rechi in sé medesimo una spinta oggettiva a
non poter trascurare certe questioni di fondo. il cui accantonamento poteva trovare una
qualche giustificazione solo nella troppo marcata sproporzione di forze delle precedenti
coalizioni.
Questa rraltà. del resto, è risultata cosi
evidente da imporsi all’attenzione dello stesso mondo cattolico, e mentre la parte più re.
triva di esso non ha mancato di trarne nuovo argomento per la sua ostilità al centro
sinistra, le pattuglie di punta del cattolicesimo di sinistra hanno voluto darsi carico
del problema con una notevole apertura mentale, quale si è rivelala nella recente iniziativa del gruppo tacente capo a « Questitalia ».
Ancora una volta, i fatti hanno dimostrato
che anche ambienti chiusi e dogmaticiquando conservino un sostanziale raccordo
con la realtà storica (e ciò vale innegabilmente per ii mondo cattolico come per quello comunista), .subiscono salutari crisi evolutii'e come contraccolpo dell azione di coloro
che più direttamente. daU'esterno. tengono
vive e fanno maturare le istanze perenni
di progresso della umanità.
Sarebbe, perciò, grave errore delle
laiche arrendersi alle prime e già scontate
dilficoltà. laseianilo cadere preziose occasioni
o anche adeguandosi opportunisticamente ad
elusive o comunque, non chiare impostazioni
del prolilema. Bene ha fatto, a nostro avviso.
Giovanni 'Ferrara, pur accettando il dialogo
meritoriamente aperto da Dorigo, a precisare
gli aspetti culturali di fondo dai quali i .suoi
stessi iniziatori non possono rifuggire, dovendo tenersi disposti a rischiare non solo
« nella fede ». hensi pure » della fede ».
Abrogazione
o revisione?
Il Dunto essenziale, naturalmente, è d\
sapere cosa si debba fare in concreto. La
prospettiva di una abrogazione o di una revisione del Concordato non va considerata
come un’utopia quale non si osi nep
pure pensare : ciò non solo perchè non è
escluso — come possono far sperare quei fer.
menti del mondo cattolico cui abbiamo accennato — che la stessa Chiesa possa indursi
ad accettare modifiche consensuali almeno di
alcune norme concordatarie in evidente contrasto con la Costituzione (soluzione, tuttavia, che da qualcuno, e non infondatamente,
viene paventata come una specie di definitiva (( consacrazione » delle altre norme tenute in vita), ma anche perchè, al limite, lo
schieramento parlamentare non è troppo lon.
tano dalLoffrire una possibile maggioranza
assoluta, per una modifica dell’art. 7 della
Costituzione, che liberi lo Stato italiano dal
vincolo della procedura consensuale, ponendolo nella condizione di operare, magari gradualmente. un adeguamento unilaterale del
forze
la propria legislazione nelle materie disciplinate (lai pitti. Una siffatta avenlualità accentua fin da ora la forza contrattuale dei
laici.
Ma far dipendere ogni rinnovamento dalla revisione del Concordalo o deU’art. 7 presenta il pericolo di accettare ingiustificatamente la situazione di fatto attuale, come
se il dato normativo comportasse senza ombra di dubbio clic essa debba iiieliillahilmen.
te essere quale è. Da parte clericale si bara
troppo spesso al gioco, quando si cerca di
dare per scontalo quello che. in molli casi
concreti, è lull’altro che pacifico. I problemi
delLapplicazione del Concordalo, specialmente nei suoi rapporti con la Costituzione, sono
controversi fra gli stessi giuristi, sicché la
scelta fra Luna o l'altra interpretazione può
bene adombrare un indirizzo politico in senso confessionale ovvero in senso laico. Quando Taviani fa della questione de « H Vicario » una questione di osservanza del Concordato (sulla quale, comunque, sarebbe stato conveniente che, per competenza, fosse
chiamato a pronunciarsi anche il Guardasigilli), omettendo dì dare qualche serio chiarimento su cosa debba giuridicamente intendersi per (( carattere sacro » della città di
Roma (la città della dolce vita, con larga
partecipazione di aristocrazia nera...), e di
spiegare in che cosa la critica all'operato di
un papa contrasti con tale non ben definito
carattere, deve essere ben chiaro, che egli non
è mosso da un imparziale scrupolo di leali.smo verso obblighi internazionali, ma compie una scelta politica affatto opinabile, che
come tale va imputata al suo partito, e solo
indirettamente al Concordato. alLart. 7, al
mai abbastanza deprecato voto dei comunisti
alla Costituente, e ad altri diversivi del genere.
Sono equivoci questi, nei quali i laici non
debbono lasciarsi irretire, specialmente quan.
do Lesplodere di un « casus belìi » offra la
possibilità concreta di denunciare al paese
le responsabilità dirette ed attuali della Democrazia Cristiana, ed il ricatto che questa
consuma condizionando alla propria politica
confessionale lo stesso perdurare della coalizione governativa, e quindi l'attuazione del
pattuito programma di riforme, quasi a voler... prendere per fame le classi lavoratrici
che quelle riforme attendono. Non bisogna
mai dimenticare la ben diversa posizione morale dei laici, che difendono interessi superiori dell'intera collettività, rispetto a quella clericale, che è una dichiarata difesa di
interessi di parte.
1 repubblicani hanno coraggiosamente affermato la priorità assoluta della esigenza di
restaurazione dello Stato, contro tutti i particolarismi. pubblici o privati, che usurpano la sua autorità o la sviano dallo scopo
di servire all'interesse generale: non poca
parte di questo recupero — se davvero si
vuol creare il clima adeguato — passa attraverso la giusta impostazione dei rapporti con
la Chiesa.
G. P.
stante in Indonesia) e alla Gredja Kristan
DJawi ^ etan (Chiesa Cristiana di Giava
Orientale): i rappresentanti di queste Chiese
sono stati accolti tutti insieme, in comunione fraterna, in un momento in cui Malesia
e Indonesia sono in serio conflitto.
Siamo profondamente consci, con viva simpatia. dei problemi e delle perplessità che le
nostre Chiese-membri incontrano in questa
ora critica in cui ¡1 mondo sta mutando. Nel.
la marcia verso Lunità molte Chiese apprezzano profondamente la guida e gli alti intenti del Consiglio ecumenico delle Chiese;
al tempo stesso sentono che esso è giunto
a una tappa importante del suo sviluppo.
Inoltre, colpiti dai segni di rinnovamento
nella Chiesa di Roma, molti sollevano la
questione di quale significato il Concilio Va.
ticano II abbia per il mondo cristiano nel
suo insieme. Il tema di Francoforte e la
preghiera ’"Vieni, Spirito Creatore!’, rimane la nostra ispirazione e la nostra speranza.
In tutte le nostre debolezze e perplessità, incoraggiamoci a vicenda a star di buon animo, rivolgendoci con tutto il cuore a Cristo
nostro Signore e confidando nella guida del
suo Spìrito.
Sotto Limpulso di Dio le Chiese Riforma,
te hanno dato nella loro vita determinate
accentuazioni. E" nostro privilegio e nostro
compito in questo momento particolare di
metterle in evidenza e di offrirle alla veniente pienezza della Chiesa.
La Parola di Dio. Ci rallegriamo del fatto
che Dio ha affidato LEvangelo di Gesù Cristo al suo popolo e che ci ha dato -una viven.
te testimonianza a questo Evangelo nella Sacra Scrittura. Il nostro Signore ha detto:
(( Voi indagale le Scritture perchè pensate
di avere in esse la vita eterna: c sono esse
che mi rendono testimonianza » (Giov. 5 ; 39).
Salvezza. Noi riconosciamo con gratitudine che la nostra salvezza riposa interamente
su nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo —
il perdono dei peccati, la vita e la benedizione — e che non ci possiamo rivolgere a nessun altro per aiuto. Ci è detto: «C'è un
solo Dio e un solo mediatore fra Dio e gli
uomini. Gesù Cristo uomo, che ha dato se
stesso per il riscatto di tutti, il testimone
naio al tempo stabilito» (I Tlm. 2: 5).
Servizio. Rendiamo grazie perchè ognuno
di noi e noi lutti insieme siamo chiamati
dal Signore al Suo servizio. Rendiamo grazie perche ci sono dati i molteplici doni del
Suo Spirito per adempiere le nostre svariate
vocazioni, senza distinzioni d'importanza o
di valore. Coloro che sono chiamali e ordinati a un ministero particolare riconosciuto,
hanno bisogno del ministero degli altri membri; ad esempio il ministero deH'intercessione e delLammonìmento. Il servizio più umile
può essere spesso di valore maggiore di quel.
10 che desta più attenzione (I Cor. 12: 24;
11 Cor. 1: 24).
Libertà. Ci rallegriamo che il nostro Signore ci renda capaci di star saldi nella libertà in cui ci ha posti: non siamo quindi
soggetti ad alcun ’potere' (Rom. 8: 38) nè
ad alcun sistema inalterabile di ministeri. Il
governo necessario nella Chiesa e nella congregazione dev'essere configurato in modo
tale elle ricerchiamo insieme, in fraterno col
FEDER AZ. FEMMINILE VALDESE
i!it«ri’Ro hMmi
alla Rocciajllia di Praileltorno
28 - 29 Agosto
Tema: li prezzo della Grazia, nella
vita del credente e della comunità.
Relatore: Giorgio To'arn.
Quota: L. 1.600 circa. Prenotarsi entro il 26 Agosto presso : Etiennette
Jalla, San Germano Chisone; Louise
Rochat, Strada Provinciale, 9, Torre
Pellice.
Riproduciamo con piacere quest'articolo
intelligente, anche se siamo meno positivi
nel ralutare la portata profonda della ascolta » giovannea. red.
Si chiede un certifìcato
Per ottenere un impiego, in Grecia, ci
vuole un ’certificato dì lealtà*. Lo si richiede alla polizia. E quindi ogni cittadino greco. in tutto il paese, è schedato, ha la sua
cartella in questura. E per ciascuno c'è un
timbro : nazionalista (che è la sola categoria
approvata), comunista A. comunista B (i B
sono da sorvegliare più degli A, e gli A sono
probabilmente i sospetti di generiche inclinazioni a sinistra), comunista pericoloso.
{da c( L'Espresso »)
loquio. il volere del Signore, lasciandoci con.
durre da Lui. 11 nostro Signore ha detto:
« Avete un solo maestro, e voi siete tutti
fratelli ». e (( Dove due o tre sono riuniti
nel mìo nome, là sono io in mezzo a loro »
(Matt. 23: 8: 18: 20).
Evangelo. Rendiamo grazie perche, affìdan.
doci questo servizio d’amore, il nostro Signore ci libera da ogni auto-sufficienza ecclesiastica e ci sollecita a rivolgerci a Lui. si
da essere sempre più uniti a Lui. da essere
rinnovati e da render testimonianza di Lui
fra le nazioni, a Sua lode e gloria. « Dicendo
la verità in carità, cresciamo in ogni cosa
verso Cristo, che è il capo» (Ef. 4: 15).
« Splenda la vostra luce al cospetto degli
uomini, affinchè vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei
cieli» (Matt. .5: 16).
Rimanendo saldi in queste ffrandi verità,
date da Gesù Cristo ella Chiesa, crediamo
che le Chiese Riformale in lutto il mondo
hanno in questo momento da dare un grande e positivo contributo al rinnovamento
della famiglia cristiana universale. Perciò vi
inviamo questa parola di saluto e d'incoraggiamento. « Grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal nostro Signore Gesù Crisio ».
A nome del Comitato Esecutivo
Milhelm Niesel, presidente
Marcel Pradervand. srgr. gen.
4
pag. 4
N. 33 — 20 agosto 1965
I lettori
Cl
scrivono
Egregio Direttore,
leggo il commento del signor Arturo Bogo sul mio articolo « Santa
Maria sportiva ». Certe manifestazioni dei nostri fratelli cattolici assumono l’aspetto di un paganesimo così
ridicolo che non riesco a parlarne se
non in chiave ironica, onde evitare
parole grosse. Rido per non « piangere» , non per far ridere. Scrivo per
informare, e ci riesco. Scrivo per far
pensare e spero di riuscirci, anche
con l’ironia. E non credo che la stragrande maggioranza dei lettori, come
crede il signor Bogo, si sia stancata
a leggere ciò che ho scritto per come
l’ho scritto. A prescindere dai molti
confratelli e dai pastori che ini hanno
espresso il loro compiacimento, per
conoscere il giudizio di tutti i lettori
bisognerebbe « interviistarli » tutti
e non vale certo la pena ner un
mio articolo che, intlufobiamente, può
non essere piaciuto a molti altri, così
come a molti, forse, non piacque
l’articolo sentitamente « ecumenico »
che scrissi in memoria di Giovanni XXIII.
In quanto aU’ecumeniGmo che,
« voglia o no Marco, ci porterà tutti
ai piedi del Cristo » mi creda, il signor Bogo, che Marco lo vuole con
tutta l’anima, ma che sia ecumenismo vero. Per ora non ne vedo traccia. Vedo soltanto le preghiere stampate e fatte circolare (vedi il mio arti,
colo « Due preghiere » che un pastore di Torino ha fatto stampare e circolare a sua volta), vedo ribattezzare
i protestanti convertiti (ed è stato
molto chiaro e senza ironia il signor
Renzo Garufi) e vedo quell’edificante
copertina a colori di Famiglia Cristia~
na dove « il Protestantesimo avanza
come una piovra ». Tutto, inoltre,
parla di « ritorno », tutto e lutti, dal
Papa all ultimo sacrestano, compresi
gli opuscoli ed i santini.
L’ecumenismo ci porterà « tutti ai
piedi del Cristo » ma se i cattolici se.
guitano a intenderlo alla loro maniera, dopo un quarto d’ora che sono ai
piedi del Cristo si rialzeranno per andare all’altare di destra dove c’è la
statua della Madonna, poi a quello di
sinistra dove c’è la statua di San
Giuseppe, poi a quello di fondo e
infine a casa dove c’è l’altarino dedicato a Padre Pio (come si fa a non
fare dell’ironìa?).
E io seguiterò a scrivere articoli
anche « peggiori » perchè « nuocere »
a quel tipo di ecumenismo lo ritengo
un dovere, com’è un dovre non farsi
pericolose illusioni.
Distinti saluti
Marco
Una buona iniziativa fae a Mannheim
»
La Scuola Evang^eUca di Economia
Domestica comunica l’apertura delle
i^rizioni per 1 corsi invemali che inizieranno il lo ottobre e termineiranno
con la fine di maggio.
Vi sono ancora posti liberi per le ragazze fisse alle quali la Scuola prov
vederà il vitto e ralloggic mentre le
esterne potranno tornare a casa oer i
pasti oppure accordarsi con la Direzione per poter usufruire del pranzo o
della cena.
Per soddisfare le richieste pervenute accanto al classico Corso di taglio
verrà istituito un Corso pratico e fan.iliare di cucito e confeziooie utilizzando sia stoffe nuove sia indumenti
usati che si desiderano aggiustare o
rimodernare. Questa esigenza è stata
particolarmente sentita dalle mamrne e da quelle persone alle quali non
interessa tanto l’abilitazione all’insegnamento dei taglio quanto possedere
le nozioni pratiche per i più comuni
e semplici lavori di sartoria. Siamo
lieti che il desiderio sia stato accolto
e possa essere esaudito. Sappiamo che
per facilitare in ogni senso le intereste sono stati contemplati, nel caso
risultassero necessari, anche dei Corsi serali.
Ai Corsi di lingue, pronto soccorso,
puericultura e contabilità è stata aggiunta come materia facoltativa la
dattilografia con naturalmente i vari
rami d’insegnamento dell’ economia
domestica propriamente detta.
A tutti i genitori che hanno a cuore il futuro delle loro figliole che i>er
varie ragioni non desiderano continuare gli studi oltre le Medie, facciamo rilevare ancora una volta l’utilità
di dare loro anche nel campo dell’Economia una speciaii^azione ; specializzazione aperta a tutte le ragazze (senza limiti di età) che ancora non hanno trovato la loro giusta via nel mondo del lavoro.
In questi mesi estivi ha funzionato, con generale soddisfazione il laboratorio di ricamo, cucito e lavori a
maglia, e l’insegnamento di queste
materie continuerà anche durante
l’inverno.
Le persone interessate sono pregate
di rivolgersi alla Direziane della Scuola : Casa Gay, Dagotti di Torre Pellice.
G. P.
iiiiiiiiiiiiiiiiimimijiiiin
libri
Incontro con Piero Jahier
Di Piero Jahier l’editore Vallecchi (Firenze) presenta oggi l’opera poetica : Poesie
(238 pp., L. 1.500).
E’ un’occasione buona per riprendere ocnlatto con questo scrittwe, che fu uno degli
esponenti di quel movimento che, agli inizi
del Novecento, creò una nuova prosa letteraria — reazione al culto di D’Annunzio —,
e nel quale egli portò una nota personale,
profondamente originale, di « impegno » mo.
rale, di austerità e di rigore, che lo apparentano aH’anticonformismo dì Scipio Slapater
e ne fanno uno scrittore, il quale dovrebbe
pure aver qualcosa da dire anche alle nuove
generazioni.
Piero Jahier è entrato, ormai, nella storia
della Letteratura italiana; la sua opera è diventata argomento di studio per gli studenti
liceali, e di tesi di laurea; ma la sua poesia
rimane viva, appunto perchè è poesia. Come,
pure, viva e spietatamente presente quella
sua origine regolarmente sottolineata nei testi scolastici : discendente da famiglia valdese, figlio dì pastore valdese.
Culto radio
ore 7.40
Domenica 22 Agosto
Pastore IDELMO POGGIOLI
Domenica 29 Agosto
Pastore AURELIO SBAPFI
FRA LE RIVISTE
— L’ultimo nunu'To di « Etudes Théologiques et Religieuses » — la rivista trimestrale della Facoltà Teologica di Montpellier — è dedicato quasi interamciite a
« La place de la femme dans l’Eglise »,
riportando relazioni presentate a un recente convegno di studio riformato francese:
F. Florentin-Smith, Cc que la Bible ne
diit pas de la femme; P. Y. Emery, Féminité de l’Eglise et féminité dans l’Eglise;
.■V. Dumas, Similttude et diversité des sexes
devant le pian de Dien; seguono alcuni
interv'enti di una donna pastore, di una
assistente di chiesa, di un membro di una
comunità femminile, c di una moglie di
una moglie di pastore. Il voto deH’ultimo
Sinodo generale della (chiesa Riformata di
Francia, che riconosceva, sia pure con
qualche riserva sul problema del pastorato
nel suo insieme, il ministero pastorale femminile, è in qualche modo commentalo da
questi testi, anche se cronologicamente
precedenti.
— Il n. di giugno 1965 dei « Cahiers de
la réconcilialion » è quasi interamente costituito da un ampio studio del prof. Amedeo Molnar su « La non-violence dans la
premierò Réformc », diviso in due parti :
« Caractére prophétiqne de la première Réforme » (questo testo è pure comparso sull’nltimo numero di « Protestantesimo) e
« I.a non-violence de.s Vaudiois et des Hussites ». Noi; sappiamo in die misura le Comunità siano riuscite, quest’anno a studiare come aveva chiesto il Sinodo 1964 il
problema della violenza e del disarmo, e
se il Sinodo prossimo potrà esaminarlo;
comunque indichiamo ai lettori questi testi, die possono precisare le nostre idee,
quando parliamo della « tradizione » valdese.
— E’ uscito il n. 117 (giugno’ 65) del
« Bollettino della Società di Studi Valdesi », un fascicolo particolarmente denso di
pp. 156. Eccon'; il sommario: Giorgio Peyrot - Augusto Armand-Hugon . Origine e
svüuppo degli Istilnti Valdesi d’istruzione
nelle vaUi del Pinerolese (questo studio è
pure stato pubblicalo, a parte, in opuscolo,
e distribuito dalla Claudiana, in vista del
dibattito sinodale su tale problema); L.
Santini : La Comunità Evangelica Valdese
di Como in un secolo di vita (1863-1963);
G. Gönnet: Le confessioni di fede valdesi
prima della Riforma (prima parte); A.
Pascal: Le Valli Valdesi negli anni del
martirio e deUa gloria (1686-1690) (segui
to); note e documenti, recensioni, segnala»ioni.
— L’ultimo numero di « Protestantesimo »
(2-1965) è quasi interamente occupato da un
ampio studio di Vittorio Subilia su L’ecclesiologia del Concilio Vaticano 11; seguono
alcune recensioni.
Questo ampio studio, che analizza la
<c Constitutio dogmatica De Ecclesia », è
stato pure pubblicato, in estratto dalla rivista,
in un fascicolo di p. 60, al prezzo di L. 500;
esso può essere ottenuto presso la Claudiana,
a Torino o a Torre Pellice, ovvero presso
la Libreria di Cultura Religiosa, Piazza Cavour 32, Roma.
Ricordiamo che il prof. Subilia è stato
i< osservatore delegato » deU’Alleanza Riformala Mondiale presso il Vaticano II durante
le passate sesisoni; Tincarico gli è tato riconfermato per la quarta (ultima?) sessione,
che si aprirà il 14 settembre p. v.
— Il quaderno 7-8 (luglio-agosto) 1965
de « Il Gallo » è interamente dedicato al
problema della libertà. Se raccomandiamo
sempre con calore la lettura di questo vivo
mensile cattolico genovese, lo facciamo in
modo particolare per questo fascicoio (L. 250;
« Il Gallo », Casella Postale 1242, Genova
Centro), che contiene tutta una serie di
articoli, di note, di citazioni, che sono interessantissimi non soltanto per farci conoscere le posizioni e il pensiero di un’ala avanzata del cattolicesimo su questo problema
bruciante, che dovrà pure tornare (almeno
per ciò che riguarda la libertà religiosa) in
discussione al Vaticano II: essi ci offrono
pure spunti di meditazione e di approfondimento di cui possiamo essere fraternamente
grati. La libertà è esaminata nei suoi vari
aspetti e nelle sue implicazioni; e viene pure
fatto un posto dignitoso alla « parte dei laicisti ». Se constatiamo con piacere che, più
di quanto sia stato fatto in concilio, si cerca
la base biblica della problematica deUa libertà, e se si ascolta la a parte laicista »,
almeno in modo esplicito pare inesistente
ogni dialogo con le posizioni protestanti, ed
è peccalo. Il valore del fascicolo, comunque,
PRO VALU
Offerte per la « Gianavella » : L. Pennington de Jongh. Roma, L. 10.000; Chiesa di
S. Giovanni 100.000; Sig. Gustavo Albarin
(3® vers.) 1.000. La cc Pro Valli » ringrazia.
Origine non amala, ma non rinnegata...
Quanto dì essa rimane nella cc satira amara
della prosa » spietata consacrata alla miseria
contemporanea del suo Travet: Resultanze in
merito alla vita e al carattere di Gino Bianchi?
Senza interrogativo questa odiata-araata
presenza c’è in Ragazzo : pagine dolorose e
addolorate, dove ogni parola incide nella
carne e nello spirito.
E, rileggendo la sua raccolta : Poesie, si
rimane pensosi: si pensa a... Calvino: un
Calvino senza la Grazia.
Rileggo il canto col quale s’epre questa
raccolta :
cc Voltati verso il collega: vediti accanto
la cosa che sarai ira vent’aniii :
il tuo sguardo polveroso, il tuo cuore rugginoso, il tuo stomaco ventoso.
Tutto sei previsto, .spesato e sistemato.
Non ci stupirai, noi che abbiamo sottomano
la tua ’’Posizione Personale’’ :
Generalità: Non ebbe aumenti speciali;
Censurato per ritardo nell’orario;
che sappiamo i conlini del tuo mestiere:
milledue a levante e tremila a ponente ».
Leggo in calce una data : Col Luisàs, estate
1913; e ricordo un altro poeta che sulla cima del monte Ventoux, da lui cc conquistato » tanti secoli or sono, apriva le pagine del.
le Confessioni di S. Agostino.
E rileggo la sua cc personale » nota autobiografica; lo riconosco: è ancora lui, un
vecchio valdese, che ha perso una fede, ma
conserva un altissimo senso dei valori etici;
che si trova accanto a Papini, a Soffici, a
Slapater, cammina con loro, ma non marcia
con loro; è diverso: lo sentono anche i compilatori di manuali scolastici! Ma non approfondiscono questa diversità; accennano cautamente alla sua cc origine » valdese.
Però, che cosa strana questi Valdesi, scesi
dai monti, chiamati a far l’esperienza del
duro pane quotidiano nella nebbia della pianura, dove scrìvono Vultiina disposizione:
(c Vigliacchissima città liella
come non riposò il cuore
così il corpo non riposi
nella tua perfezione.
Riportatemi alla mia terra alpina
che patisce e assale
Imporri la mia croce uguale
ogni stagione ».
Una croce con la minuscola, la sua croce;
eppure questa poesìa è così viva, — è la
poesia del suo tempo e dei suoi problemi,
della sua guerra (1914-18) (si rilegga: Wir
müssen: Noi dobbiamo ammazzare), della
fame, delle rivendicazioaij sociali (si rilegga
Pane) — cJie non è mai il canto uno che
sia senza speranza.
Parlare di valori morali non basta; c’è
qualcosa di più.
Nella « Ballata dell'uomo più Ubero » alcuni versi ancora :
(.( ...Quando scopersi la mia fede :•
credevate non ce ne volesse
per vivere senza fede!...
Rendetemi, dunque, il mio peso
perchè non barcolli
perchè non perda piede
sul sentiero segnato.
Se siamo miseri,
se siamo deboli, se siamo stremati
abbiam diritto al più acuto
grido di gioia
disperato ». L. A. V.
Da circa un anno le edizioni ginevrine
Labor et Fides hanno lanciato una « Collection oecuménique », che ha già vari volumi
interessanti al suo attivo :
NEWBIGIN L. - L’universalisme de la foi
chrétienne, - L. 1.450.
VISSER’T HOOFT W. A. - L’Eglise face au
syncrétisme. La tentation du mélage religieux. - L. 1.785.
WEBER H. R. - L’Eglise militante - L. 1.700
BEA A., BOEGNER M., VISSER’T HOOFT*
W. A., NISSIOTIS N., CULLMANN O. Rencontre oecuménique à Geneve. ■ Lire
1.100.
NILES D. T. - Sur la terre... - La mission
de Dieu et de son Eglise. - L. 2.600.
Abbiamo fatto una corsa di olire cento
km. in macchina per giungere in tempo a
Sohmie quartiere i nord della città dì
Maiinheini Siamo due pastori della Chiesa
Valdese iVillar Perosa e Genova) con i loro
huniliari per assistere alle nozze di una
giovanetla delle Valli iVillar Pellice), da
qualche anno assistente di chiesa in Germania e ora sposa con un suo collega. Non
siamo attesi, la città di Mannheim è immensa e fatta come un labirinto, fatichiamo lua giungiamo in tempo lo stesso e ci
accampiamo davanti al tempio. Presto comincia a giunger gente, mentre il carillon
del campanile suona a distesa: sul viale
appare un . orleo : lo aprono, la nostra Al*
l>erta con il tradizionale vestito bianco ed
il suo sposo. Seguono il papà di .Alberta
giunto dall’Italia eppoi numerosi parenti ed
amici del mondo germanico. Noi, rappresentanti della Chiesa Valdese, ci presentiamo agli sposi la cui emozione è facile di
immaginare, mentre stanno per entrare in
chiesa. Segue, nel tempio affollato, la cerimonia nuziale molto solenne e abbellita
da canti dell’assemblea, da due inni della
corale, da brani di organo e dall’assolo di
un baritono. Presiede il pastore professor
Herrmann, direttore del Seminario dì Freiburg, maestro di entrambi gli sposi e nipotino del pastore Calvino di Torre Pellice.
E’ stala distribuita ai presemi una liturgia
della cerimonia redatta in tedesco e in francese. Un interprete traduce in francese il
discorso del celebrante.
Lo spirilo visibilìmente affettuoso dell’assemblea ha fallo mirabilmente corona alla
bella cerimonia.
Poco più tardi, in mezzo ai numerosi parenti ed amici convenuti ci è possibile recare ai presenti il saluto dalPItalìa:
i( S« oggi tu avessi potuto essere a Villar
Pellice, cara Alberta, tu avresti certo avuto
anche, attorno a te un tempio gremito,
ma qui. i nostri occhi lo han visto chiaro,
tu non sei senza patria nè senza parenti ed
amici.
« Noi, tuoi fratelli d’Italia, Membro della
Tavola rimo e tuo pastore d’infanzia e gioventù l’altro, rechiamo a te ed al tuo sposo
l’augurio nostro e di quanti laggiù ti hanno
voluto bene ed hanno osservato con edificazione il modo come seguivi la via che Dio
li tracciava.
« Ora, lasciandoti quj con quella vocazione in cuore alla quale, attraverso i secoli, tanta nostra gente valdese ha risposto,
noi ti raccomandiamo, dopo che a Dio, al
tuo sposo e a quanti vi circonderanno. »
Ci sono lacrime benedette, amare e dolcissime insieme, note e care da tanto tempo
tra di noi valdesi e dovunque sì sappia
qualche sapore di tra gedia dì gloria e soprallulto di presenza di Dio siano legate
alla storia di ogni vocaziime...
Queste lacrime e questa commozione profonda abbiamo offerto alla sposina di
MannlieUn. Ci son sembrate come i fiori
migliori che potessimo offrire alla fanciulla
valdese che, lontano dai suoi monti legava
la sua vita ad un compagno in vista del servizio del Signore nella Chiesa del Baden.
Enrico Geymet
Scuola Latina
di Pomaretto
Pro « Campana Scuola Latina » in occasione del Centenario : Enrica e Marilena
Jahier (Pomaretto); Coucourde Enrico (Porosa) 1.000; Graziella e Claudio Tron (Massello) 5.000; Viglielmo Amandina (Chiotti)
2.000; Viglielmo Elena (Chiotti) 2.000; Ven.
turini Rina (Chiotti) 1.000: Ernesto e Angela Chambón (Perosa) .3.000; A.C.D.G. per.
che la Scuola vìva, 50.000: Elisabetta Avondetto (Milano) 5.000; Coucourde Andrea (Pinasca) 6.000; Pons Loris (S. Germano) 5.000;
Pascal Arnaldo (Torino) 5.000; Griset Emanuele 10.000; Past. Francesco Peyronel (Torino) 10.000; Bleynat Alberto (S. Germano
Chisone) 3.000; Alessio Leila (Verona) 5.000;
Bouchard Ebe 3.000; Forneron Attilio (Arona) 30.000; Edoardo Giraud (Pinerolo) 5.000;
Guido e Elsa Gay (Milano) 8.600; Orietta
Rostan (Frali) 5.000; Anita Pascal (Maniglia) 5.000; Coucouixle Ferruccio (Pinasca)
3.000; Jahier Gianni (Perosa) 5.000; Travers
Marina (Pomaretto) 2.000: Anita Pons Micol
5.000; Edoardo e Paolo Micol (Villar Pellice) 5.000; Balma Enrico (Pomaretto) 5.000;
Genre Amato (Frali) 2.000; Bertelto Lina
(Pinasca) 1.000; Forneron Latirenzia 5.000;
Meynier Vera, Nella. Franca (S. Germano)
15.000; Coppolìno Sergio (S. Germano)
3.000; Elena Fattori (Luserna) 5.000; Dott.
Enrico Peyrot (Luserna) 5.000; Speranza
Grill (Pomaretto) 5.000: Beri Paolina (Pomaretto) 500; Sergio Rostagno (Frali) 5.000.
Grill Franco (Frali) 2.000; Grill Romano
(Frali) 2.000; Doli. Franco Operti (Torino)
20.000; Olga Bounous (S. Germano) 5.000;
Adelina Peyronel (Villar Pellice) 5.000;
Avv. Stefano Peyrot (Torre Pellice) 100.000;
Genre Mary in Campese (Pinerolo) 2.000;
Adele Tron-Ribet (Perosa) 5.000; Franco Davite (Frali) 5.000; Bernard Arturo e Giacomino (Pomaretto) 5.000; Daniela Romano
2.000; Beux Franco (S. Germano) 2.000;
Bernard Claudio e Fernanda (Pomaretto)
1.000; Arnaldo e Anita Eynard (Torino)
20.000; Luciana Vola Mathieu 5.000: Gay
Clotilde e Anita 10.000; Rico-Artus Giovanna (Torino) 10.000; Coìsson Assely (Inverso
P.) 2.000; Dosio Levi Trento 2.000; Ilda
Rivoir (S. Germano) 5.000; Beux Ettore e
Itala (Torino) 5.000; Rostagno Emilio (To
rino) 10.000; Elsa e Arturo Raima 10.000;
Deodato Achille (Pinerolo) 5.000; Pons Mar.
cello (Perosa) 10.000; Marco e Enrico Co
stantino (Pinerolo) 5.000; Avv. Arnaldo Pit
lavino (Pinerolo) 5.000.
Il Comitato cc Amici Scuola Latina » ringrazia sentitamente anche tutti coloro che
hanno inviato offerte in denaro e oggetti
per il Bazar.
SEGUE DALL?( SECONDA PAGINA
e i problemi mondiali
Sarebbe pure auspicabile che i dirigenti africani potessero indicare i}uale posto pensano
di dare, fra loro, alla comunità bianca e
quale forma assumerebbero in avvenire i
rapporti fra gruppi razziali diversi (..,)».
Gommoiroio
per lo sviluppo
L esecutivo della C.C.A.l. — La dichiarazione saluta la costituzione della Conferenza
per il commercio e lo sviluppo, quale ente
permanente delle N.U. e raccomanda cc un
impegno congiunto da parte delle nazioni
nell estendere in modo continuato ma accelerato il commercio con i paesi in fase di
sviluppo, (...) una riduzione e un’eliminazione progressiva delle barriere commerciali
che impediscono ai paesi in fase di sviluppo
1 esportazione, (...) un aiuto positivo per apri,
re sbocchi ai prodotti di tali paesi, (...) misure concertate per ridurre le ampie fluttuazioni dei prezzi dei prodotti-base. (...) Torien.
lamento di una parte maggiore dell’assistenza internazionale verso un accrescimento
delle capacità commerciali dei paesi in fase
di sviluppo: (...) che l’assistenza internazionale aiuti tali paesi a superare gii ostacoli
al commercio che esistono proprio in seno
al mondo sottosviluppato, e infine che si
compiano sforzi per ridurre il crescente carico dei debiti esterni, che per i paesi in fase
di sviluppo sono rappresentati dagli utili
sulle valute straniere ».
L esecutivo del C.E.C. — Raccomanda alL"
Chiese di sostenere la campagna della FAQ
contro la fame e gli sforzi paralleli di altri
organi delle N.U. in favore dello sviluppo
sociale ed economico dei giovani continenti,
e di partecipare in misura più larga agi:
sforzi ecumenici e nazionali in questo cam]><
Naxiottì UnÈÌB
L esecutivo della C.C.A.T, — (c L Organi/
zazione delle Nazioni Unite, giurila al su.,
ventesimo anno di vita, si troav m una .ìtuazione di crisi il cui aspetto finanziari,.^
(dovuto al costo delle operazioni per il mai:
lenimento della pace) non è che il segno lif
un conflitto più profondo che concerne l i
interpretazione della Carta e le coinpeten;.’
dell assemblea generale. Altro elemento u t
questa situazione è la diversità sempre ma.;
giore dei punti di vista risultante dairaumenlo dei membri deHorganizzazione. pasali da 51 Stati membri, quanti erano aUi
origine, a 114 oggi. Benché parecchie naziu
ni. comprese alcune fra le maggiori, nuu
abbiano ancora il loro seggio alle N.U.. loiganizzazione. sebbene costituita oggi da pi';
nazioni che alForìgine, si trova oggi indebolita nel suo aspetto e nei suoi metodi. Mei;.,
tre riflette più largamente Passetto mondi.le, questo diluirsi del consen.«o internazio
naie indebolisce le basi di un’azione corno
ne, ma le realizzazioni dell’organizznzione nu
risultano anche più importanti ».
Direttore resp. : Gino Conte
Reg. a] Tribunale di Pinerolo
n. 175, 8-7-1960
fio. Subalpina g.p.a. - Torre Pellice (Toì
avvisi economici
CAUSA malattia cedesi trattoria-bar in \’il.
lar Perosa. Rivolgersi A. Beux, piazza Celi,
tenario . Villar Perosa (To).
CAUSA età, cedesi adeguatamente AlbergoPensione Bobbio Pellice. Rivolgersi Clandiana.
CONIUGI ]iiemontesi referenziati, 40enni
■;moglie tuttofare, marito autista, cameriere, domestico) cercano occupazione piccola
famiglia. .Monticene, Via Saluzzo 30 . To
rino.
Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita
eterna. (Giov. VI: 68)
II fratello dott. Luigi Roohat con la
moglie, i nipoti Jahier e Rochat partecipano addolorati la morte di
Maria Emma Rochat
di anni 84
avvenuta il S agosto u. s. a Torre Pellice ed esprimono la loro viva riconoscenza per le amorevoli cure prestatele alla Casa delle Diaconesse. '
Il 2 agosto in S. Secondo di Pinerolo
il Signore ha richiamato a Se, tril’età
di 81 anni
Adele Pons
ne danno il triste annunzio : la cognata, i nipoti e parenti tutti.
La mia grazia ti basta, perchè
la mia potenza si dimostra
perfetta nella debolezza.
(II Corinzi 12: 9)
La famiglia ringrazia quanti hanno
preso parte al suo dolore.
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