1
ANNO LXXIII )
Spett. BiWio«« VaW-e
\ . va"*'.
Torre PelHce, 2 Ottóbre 1942-XX
R 40
Rigruardale alla rocela onde foste tagrliatl
(Isaia LI ; 1)
S«BMiaman«ile» «l«ll<
«a VMld«i
/
Italia e Impero
Estero
abbonamenti
i . . Anno L. 15 - Semestre L. 8 )
. . . » » 25 — » » 15
Nulla sia pi& forte della vostra fede I
' ■' • (Gianavello)
QIreltere c Prof. (UNO CCfSTABKL
AMMtNIBT^'XiSlbNB: Via Carlo Alberto.*^ 1 bis.-. Toaae Piìluo*
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - Torre Pelligk
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia.
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ÌM
“ í4^
I
Il Ministero della «Speranza ^
Alla Chiesa di Cristo è affidato il ministero della vera speranza, vera perchè si alimenta del continuo di quell’olio prezioso, che viene soltanto dall’Eterno, vera perchè si protende in
alto verso le vette sublimi delle realtà
più eccelse, dei nuovi cieli e diella nuova terra.
ILa speranza della Chiesa è fondata
sulla roccia delle' eterne promesse delriddio vivente.
La Parola di Dio è tutta una proI messa di risurrezione e di vita, di arI monia e di pace; e su questa parola, dì
I cui neppure una lettera cadrà che, non
IV Eia adempiuta, si fonda la speranza
Ìdei credenti.
La speranza della Chiesa sì alimenta
___'<lel continuo per la -conferma che lo
^ Spinto di Dio dà al nostro spirito delle
sue rivelazioni; l’esperienza produce
I speranza (Rom. 5: 4), per la forza dello
Spirito Santo noi abbondiamo in spe^ ranza (Rom. 15; 13); e la speranza non
& £o^onde (Rom. 5: 4) perchè quelli che
^ sperano- n^TEitetMo -ncwi aatóitno dbiì-'
|, fusi'. (Isaia 49; 23).
-■ E la speranza della Chie.sa è vera
perchè raggiunge le vette più alte delle
I realtà promesse da Dio.
I' Essa è efficace perchè non s’accon^ tenta del meschino miglioramento effimero che gli uomini da per sè stessi
I possono raggiungere. La Chiesa di Crir sto, la vera Chiesa, ama la follia delle
V sparanze ^i|ù eccelse. Mentre è disperB ratamente pessimista nei riguardi delf le realizzazioni che dipendono dagli
ì uomini, è illimitatamente ottimista
» nell’attesa delle liberazionii di Dio.
^ Quando la Chiesa di Cristo annunzia
la salvezza a coloro ohe sono perduti,
t' la vita a coloro che sono morti, la liberazione ai prigionieri, la consolazione a coloro che piangono e la vittoriia
I* a coloro che cadono, la Chiesa sa di
^ parafrasare le parole del Cristo; per
p questo non teme , che la sì accusi di
i follia, di utopia, di mancanza di senso
I pratico o di opportunità; essa prosegue
impavida nella sua missione, nel suo
m'inistero di speranza a cui si consacra
senza restrizioni.
Talvolta la Chiesa si è buttata nella
mischia, non sempre. Ha fatto bene.
f Ma è caduta in errore quando ha limiI tato la propria speranza, quando si è
I adeguata alle circostanze, quando ha
p preferito la;^ ragionevolezza delle cose
umane alla follia delle cose di Dio;
p* quando si è fermata a contare le prop prih magre vittorie invece di rimanere
j fedele all’annunzio, delle più grandi e
['definitive vittorie dì Dio...
Come un buon medico non si adatta
-- a divenire un empirico che cura con
palliativi le manifestazioni del male,
ma lo attacca alla radice, cosi la Chiesa di Cristo, se è fedele, non si adatta
alle speranze mediocri ed ai sogni ragionevoli agli pcchi del mondo; pur
- non trascurando tutto ciò ohe è buono,
giusto, ed opportuno, la Chiesa ha il
.ministero della speranza in un senso
più alto e più assoluto. La sua fiaccola
Giunto al termine del suo dire, l’afratore si rivolge ai giovani cgnd. theol.
Gustavo Bouchard e post. Aldo Shajfi.
è quella di una speranza- univer.sale,
di una redenzione senza confini, dì una
vita che oggi soltanto in forma confusa
si può intravedere, ma che un giorno
si vedrà faccia a facciia, quando lo
Sposo -sarà giunto.
Ma l’ordine di Gesù: « Vegliate ». significa ancora: « Mantenere accésa la
fiaccola della fede »:
Il ministero della fede è la conquista
di una fede assoluta e la sua proclamazione al mondo; fede che nòn si conquista se non con la diuturna rinunzia
a credere in altra forza al mondo, che
non sia il Vincitore in persona; « Noi
passiamo ogni cosa per Colui che ci
fortifica ». « Noi siamo più che vincitori per Colu* che ci ha amati ».
Mentre annunziavamo a parole la
nostra fede in Dito, non abbiamo noi
troppo spesso dimostrato di avere fede
in noi medesimi, nella nostra organizzazione, nelle nostre forze e nei' nostri
mezzi, nel numero delle persone o nella potenza persuasiva dei discorsi, nei
deliberati delle assemiblee ed in mille
TEhaÌe' aKH mezzi’-futti'biìoni e tutti
inuSi, che spesso feriscono (come la
canna rotta la mano che vi( si appoggia?
Vegliare non 'vuol dire percare di
sostituirsi allo sposo, ma attendere lo
sposo, vuol dire avanzare al largo anche quando e soprattutto quando per
avanzare bisogna buttare a mare ì pesi inutili e le precauzioni umane, avanzare al largo fiduciosi (nella certezza
che « se Dio è con noi, chi sarà contro
a noi? » avanzare al largo, sapendo che
ogni cosa dipende da un Dio di amore,
il quale sa le cose che sono necessarie
così che ogni cosa ritorna in bene a coloro che amano Dio.
Inseparabile dalla fede e dalla speranza, nel nvnistero di vigilanza dei
credenti, è l’amore :
Il ministero della vigilanza che il Signore affida alla sua Chilesa è un miniBtero di sconfinato, amore.
.11 mondo oggi muore dissanguato
perchè gli uomini si odiano; perchè,
nella migliore, ipotesi, essisi amano
soltanto a parole, ma sono intimamente e profondamente ilndifferenti gli uni
alla mala sorte degli altri.
Un egoismo formidabile attanaglia
tutti i cuori ed anche la Chiesa Cristiana è paralizzata, avvelenata, da questa odiosa negazione della missione da
Cristo affidata ai suoi discepoli, negazione che si camuffa sotto mille diversi
aspetti, ma che rimhlne fondamental■mente sempre la stessa. ,
NeU’attesa dello Sposo, che è l’Amore in persona ed è Colui che stabilirà
in eterno il regno deiramore, nel quale
soltanto si avvera la perfetta armonia,
il mondo ha bisogno di vedere l’amore
operante; e se anche lo spethicolo dell’amore operante non convince il mondo, Famore possiede in sè stes.so la potenza; dileggiato, esso non cessa dii produrre i suoi frutti di liberazione e di vita.
. ; E voi, carij giovani, che vi apprestate
à donare in modo più decisivo le vostre
mani, la vostra mente, il vostro cuore,
ì '*! *
I lievita vostra all’opera di Dio, non di
I inÀticate che il ministero che vi è stà
I ta affidato è un ministero santo, un
■S^to servizito, perchè è! ministero di
caiità.
Nulla è più santo della carità; e nella carità si compie la suprema santità.
''-#oi amate l’opera. Ma ricordate che
dovete amare i fratelli, non l’opera.
< Non vi fidate giammai dij voi medesimi, saggiate le vostre parole e le opere vostre alla pietra di paragone che è
l'amore di Cristo, ed umiliatevi giorno
■per giorno della pochezza della vostra
carità.
:Ma. non temiate, voi non siete ministri delFamore vostro, bensì dell’amore
di Dio manifestato in voi.
\ yT- ^
,Voi siete i tralci, ma egli| è la vite.
Attingete da Lui, giorno per giorno la .
carità che. è la linfa vitale della sua
essenza e così, arricchiti e trasformati
dall’amore di( Dio, veglierete operando
nella carità, aspettando il giorno del
Signore.
« Ecco il Signore viene! » dice lo Spirito.
Sì, ™ni, SighÒf Gesù », risponde”
la Chiesa.
« Beati quei servitori che il Signore
troverà vigilanti... ». G. Comba
(Dal Sermone dì apertura del Sinodo).
€!«»■!■ un icailN»
Dal 1° ottobre il Cassiere della Tavola si trova a Roma, Via Quattro Novembre, 107.
L’indirizzo del Moderatore, (Casa
Valdese, Torre Pellice) rimane invariato fino al giorno 15 ottobre.
SFIQOLflTURC
C. l 0. Y.
. Una sigla misteriosa; tutti i giorni ne
appare qiuilcuna di nuova.
E’ un segno dei,' tempi.
Il segna della velocità, della motorizzazione.
Non si ha più tempo da perdere per
le lunghe diciture.
Commissione d^gli Istituti Ospitalieri Valdesi: è lungo^ eppoi non svuona
tanto armoniosamente.
Ospitalieri...:
Tintinnio di vetri, di boccette: infermeria, ospedale !
C. I. O. V..
Un suono misterioso: orfanotrofi.
Con l’ospedale non ci ha niente a che
fare.
Sono a Torre Pellice trentanove ragazze: dieoline e diecine e diecine di migliaia di lire costa il vitto di 39 ragazze;
ma in tutto l’anno si sono spese L. 569
per medicinali.
E’ anche questo un primato, di buona
salute, di savia amministrazione, di
cura intelligente.
E sono interessanti le cifre.
Il bilancio dell’Orfanotrofio di Torre
Pellice si chiude con un attivo per l’anno 1941.
Anche il verziere ha il suo posto in
questi bilanci.
« Il grande pergolato di viti, che era
quasi scomparso per vecchiaia, è stato
completamente rifatto. »
Un pergolato...
Nostalgia di bei giorni serenf e di
spensierata allegria !
Ecco, ha fatto bene la C. I. O. V. a
non lasciarlo scomparire, ha fatto bene
a ringiovanirlo. Agli uccelli spetta pur
sempre il diritto delle pi(imizie, il diritto deìJft,,-pHma beccato al primo fico
maturo, al primo grappolo dorato. Impareranno poi, e sarà sempre troppo
presto, che gli uomini sono avari e
mangiano gli uccelli.
Così le orf ancelle « ne hanno degustato i primi prodotti ».
Un gusto ed un sapore che non di* menticheranm più
Precisq.mente, lettori, precisamente.
Sano ben 157 ly re e 81 centesimij più
un piccolo deposito in Banca.
157 Lire sono qualche cosa !
Ma preferisco'i centesimi !
81 centesimi !
Quell’uno mii commuove.
C’è un po’ tutta la storia dell’Orfanotrofio, tutte le preoccupazioni della C.
I. O. V.. che nulla si perda, neppure un
centesimo; tutto deve essere valorizzato.
I centesimi fanno le lire.
Forse è per quello che i Valdesi danno tanto volentieri alcuni centesimi e
conservano le lire.
39 orfanelle, con un complesso di
12843 giornate di presenza. La statistica è precisa e continua: 5 di Torre Pellice, 2 di Ferrerò, 2 di Luserna San
Giovanni^ e via, g via, passano i nomi
delle nostre parrocchie del primo distretto.
Nomi e cifre.
Ma non sono nomi astratti e cifre
convenzionali!
Dietro ci sono testoline brune e bionde, visi sorridenti e sguardi impauriti,
ragazzine che sono contente di andare
a scuola e bambine che preferirebbero
non dover fare i compiti...
Perchè l’orfanotrofio è una famiglia,
viva e l'umorosa, dove si educano le
osp'ti: la mente, il cuore...: ricordo ài
belle frasi che erano stampate néi vecchi libri di lettura, e che sono rimaste
un’eredità preziosa, una realtà operante
in amore negli istituti della C. I. O. V.
Non è facile dirigere un istituto così,
quando 3 ragazze hanno meno di sei
anni, e 15 meno di dieci, e 17 meno di
quattordici, g 4 meno di diciasette.
Non è facile, quando poi arfvano
ancora, di lontano, di là dai monti, di
là dal mare due sorelline di cui uv.a
appena dell’età di anni due e mezzo.
Non è facile, ma una soluzione c’è.
La relazione della C. I. O. V. lo dice
semplicemente, quasi burocraticamente, dii sfuggita, come una cosa naturale.
« Immedesimandoci di un caso pietoso ».
Ecco, forse, ami, senza forse, è proprio lì il segreto:
i m,m ed es j m:ar s i.
E la Commissione degli-1. Ospitalieri
2
■■ 1^' ■ . ' , . - ;jr JÌ?S! _
Valdesi ha -presa-qiteatfah^^dine, diciamo così, in parole^poàffe.' ' '*
* Quando c’è un caso pietosp, bisogna
troware -uno soluzione: aprire^ te braccia; dire: su, nel nome di Gesù.
--^Quando si «pedono così awthentare
le incombenze » d^ dMgrcnid bisogna"
semplicemente, in tutta umiltà,^ con un
sorriso, ripetere: su, nel nome dì Gesùl
Per la C. I, O. V. è per i dirigenti dei
nostri' istituti è cosa naturale, tanto naturale che non c’è bisogno di dirlo.
Ma c’è forse un pericolo.
Quelli che passano per la strada g vedono le orfamile sfilare a due a due,
corrette e chiacchierine net loro grembiule di bucato, con i quaderni sotto il
braccio, possono dimenticare tutta la
santa pazienza che. ci vuole, tutto l’amore che si prodiga senza calcolo, tutti i sacrifizi di tempo, e diciamolo anche, di danaro,...
Possono dimenticare che bisogna saper almeno dire grazie.
E lo spigolatore si è soffermato perciò un istante su queste brevi pagane
della 'Relazione della Commissione Aniministrativa degli Istituti Ospitalieri
Valdesi dedicate all’Orfanotrofio femminile di Torre Pellice per dire questa
volta la parola della riconoscenza.
Lo spigolatore.
ECUMENISMO
te
All’inizio defH’Estäte, .carne riferisce
La Vie Protestante, con una cerimonia
sempli(ce ed austera è stata posta la prima pietra deH’edificio (Che a Buenos
Ayres accoglie la Facoltà Evangelica
di Teologia.
L’awenimento ci interessa in modo
specialissimo poidiè vi troviamo strettamente collegato l’avvenire delle nostre Chiese Valdesi del Sud America,
ie quali ne hanno, per confo loro sentito
tutta l’importanza, dandovi la loro
fattiva adesione.
L’edificio potrà ospitare nella capitale dell’Argenttna una trentina di studenti; comprenderà ilnoltre una cappella con organo elettrico, una biblioteca,
un convitto per gli studenti e gli appartamenti per 5 professori; un fondo
permanente di 60.000 pesos dovrà permettere la concéssione di 5 borse di
studio a giovani origijnari dell’Argentina, Bolivia, Cile, Perù, Uruguay. Nel
prossimo aprile dovrebbe aver luogo
l’inaugurazione della nuova costruzione.
La prima cerimonia ha rivestito un
particolare carattere ecumenico, poiché vi hanno preso parte M. Juan E.
Gattinoni, vescovo della Chiesa Metodista, che l’ha presieduta, il pastore J.
D. Montgomery, della Chiesa dei discepoli di Cristo, e il pastore E. GaUand,
in rappresentanza della Federazione
delle Chiese evangeliche Valdesi del
Rio de la Piata.
Sulla pietra angolare, accanto alle
parole « Embajadores 'en nombre de
Cristo » (Ambasciatori nel nome di
Cristo) erano scolpite tre, date: 18841922-1942. La prima dì queste tre date ricorda l’anno in cui il pastore valdese D. Armand-Hugon esordiva nell’insegnamento, nel Sud-America, e
con tenaci sforzi riusciva a fondare
quel Liceo che ancora oggi, a Colonia
Vaidense, è un vanto dell’opera evangelica Valdese, sotto la direzione del
pastore e professore E. Tron.
Vari aratori di diverse denominazioni
ecclesiastiche, hanno sottolineato l’importanza deU’awenimento, che ha dimostrato una volta di pi}ù come soltanto sul terreno ecclesiastico, nel reciproco rispetto confessionale, sia possibile una fa^iva collaborazione ecume
luca.
X.
«(»nfortantl.risnltoè? :
■■ r-S . ì,
' Probabilmentè i .nostri lettori ricor-i
derèìno l’ampio resoconto ^chè, a suot
tempo, pubblicammo della Conferenza
del' I Distretto. /E forse ^'ricorderanno a,
pure, alcuni, la discussione che ne è se~*^
guita su questo nostro foglio. Dipiamo
probabilmente e forse, perchè questa
relazione, in se stessa, non aveva nuli
di speciale: era un fedele resoconto che;
non nascondeva le ombre e non si esal-fs
tava per qualche progresso, per cui non|
ci stupiremmo che qualche lettore l’a-|
vessa letta distrattamente; e la discu.«-1
sione non aveva altro scopo che di met-|
tere in maggiore evidenza quelle cheì
possono essere le j|nevitabili lacune dii
una attività umana, anche quando vo-|
glia ispirarsi alla luce del Vangelo, an- ■
zi, appunto quando alla proclamazione,.;
Evangelica voglia mantenersi fedele. ¡
Insomma: una normale manifesta-.:
zione di vita ecclesiastica, e nel senso
sopra chiarito, una confortante manifestazione di vita ecclesiastica.
Ma tale non è stato il giudizio di Fides, l’organo ufficiale, se non erriamo,,
della Pontificia opera per la Preservazione della Fede, in Roma, la quale ha
affidato ad un suo autorevole collaboratore e nostro vecchio... amico, il rev.
Ottonello, il compito dì interessarsi alle discussioni che si fanno in casa nostra.
E il suddetto, se non sullodato, reverendo, ha fatto il suo dovere, forse più
del suo dovere, ispiirato da un sacro
santo ardore che quasi quasi ci factwa
supporre che non soltanto di preservazione della Fede si debba parlare, ma di
estirpazione degli eretici. Dunque il reveirendo Ottonello attraverso la fine- ’
stra, anzi la porta aperta della relazio-^
ne della Conferenza del primo distretto, ha fatto alcune scoperte: ^
1 - I pastori Valdesi ed i delegati d#
I distretto hanno discusso, e talora dissentito.
2 - La Conferenza del I distretto ha
ufficialmente riconosciuto che la vita
religiosa del I Distretto, anche se ha
fatto qualche progresso, è lungi ancora
dall’essere quello che dovrebbe essere.
I 3 - Il sistema presbiteriano porta
amari frutti.
Sconfortanti risultanze^ nota... addolorato ü rev. Ottonello, che tra una deformazione ed una insinuazione, tra Un
airbitrario accostamento e volute omissioni si compiace di volare fra le nebbie delle generalizzazioni inconsistenti.
Non è quindi proprio il Caso, come
vorrebbero i numerosi lettori che ci
hanSo segnalato il suddetto articolo,
che noi ci soffermiamo a di|scutere le
jjnterpretazioni ed i travisa(mienti del
rev. Ottonello, chè sarebbe tempo completamente perso, inutilmente. Ci troviamo cioè sempre di fronte alla stessa posizione ufficijale del pensiero cattolico, il quale ammette bensì, come
osserva anche il nostro contradittore,
che vi possano essere come vi sono anche fra gli studiosi cattolici, delle diversità di vedute teologiche « ma solamente nelle quistioni disputate e Ubere». E’ sempre cioè la stessa posizione
ufficiale di voluta incomprensione per
ciò che forma l’essenza, la dignità e il
rischio, del pensiero protestante: la .rivendicazione del Ubero esame in quanto esso compoirta di più nobile e di più
doloroso per lo spirito umano: auto-critica ed auto-disciplina. Incoqiprensione diciamo, ancorché il sempre più frequente ricorrere ad una esposizione
puramente arbitraria, volgarmente caricaturale dei dati fatta da certa stampa,
lasci supporre che possa anche trattarsi di una congenita incapacità a sentire
quanto dij profondamente tragico vi è
in questo travaglio.
Ma tutto questo richiederebbe un
lungo discorso, che forse non sarebbe
inutile , e speriamo che im nostro collaboratore ci tornerà sopra, pier chiarire
ed illustrare. ' Cl.
..... ,il........‘ñ ■
una Mona intesa
Confidiamo che i nostri fratelli dissidenti non vorranno, nella loro cortesia, farci 'I viso dell’armi perchè si esprime il pensiero cattolico in merito a
certe situazioni e dottrine della Chiesa
Valdese, Dissentire e (Mscutere non
significa affatto odiarsi od insultarsi.
Non sarebbe nè cristiano nè evangelico.
Così, fra l’altro, ha scritto, qualche
tempo fa, il mio buon am.ico G. B. Ottonello, in Fides, riviista mensile della
Pontificia Opera per la Preservazione
della Fede.
Veramente dissentire e discutere secondo me significherebbe pure che non
bisogna cambiare le carte in tavola, ma
il mio vecclrio amico considera questo
come un innocente passatempo; e veramente, per discutere onestamente,
prima di esprimere il pensiero cattol'co
in merito a certe situazioni e dottrine
della Chiesa Valdese, mi pare che '¡1
mio vecchio G. B. avrebbe fatto meglio
ad esprimere il pensiero cattolico in
merito a certe... diciamo così... curiosità dì casa sua.
Comunque, mi è capitato fra le mani
.una graziosa pagellina, riccamente illustrata, stampata con approvazione
ecclesiastica, e che si può richiedere al
R. P. Rettore della Scuola Apostolica
del S. Cuore, di Albino (Bergamo).
Ho archiviato la immagine della prima pagina, e qui ne dò il testò:
Biglietto d’ingresso al Paradiso.
Possibile ?...
l
Sì, lo ha promesso. Gesù, Lui, il Padrone del Paradiso; ed ecco le sue parole:
« A tutti quelli che per nove mesi di
seguito si comunicheranno al primo venerdì di ogni mese, prometto la grazia
della salvezza dell’anima ». Non è dunque la promessa del Paradiso? E chi fa
' i pT^ mi nove venerdì come lì vuole Lui, ,
Gesù, non può dire di avere in mano il
biglietto del paradiso?
Animo dunque, o Cristiani, a comperarlo tutti. Costa così poco...! E voi, o
mamme, quando i vostri bambini han
fatto la prima Comunione, state attente
e fate in modo che Vabbiano ad acquistare subita. Che bel conforto per voi e
che bella sicurezza di avere un giorno
con voi i vostri figli in cielo.
E parole non ci aggiungo!
Sono infatti quasi d’accordo con un
collega di G. B. Ottonello, don Paolo,
che ha recentemente pubblicato un sintomatico artilcolo: Molteplicità di opere
spirituali, sul periodico mensile Vita
pastorale di Alba. Don Paolo è evidentemente preoccupato di qualche cosa
che non va nel campo delle divozioni
maggiori e minori. (Interessante non è
vero, questa classilficazione!) Infatti cgli è, ripreto, preoccupato perchè come
egli scrive « pullulano d’ogni parte devozioni come quelle: Sant’Antonio,
Santo Espedito, S. Rita da Cascia, S.
Odila, ecc. » (L’ecc. non nè nostro, ma
del testo che abbiamo sott’occhio). Eld
anche, qui crediamo che non farebbe
male Fides a preservare la sm fede,
prima dii preoccuparsi con tanto zelo di
quella altrui; a dire una parola chiara e
definitiva in materia di devozioni maggiori e minori, non fosse altro che per
togliere « ai fratelli separati » (oh, dolcezza di mellifluo linguaggio e di mefistofelici sorrisi) ogni occasione di
perplessità e di dubbio. Perplessiità e
dubbio che sono poi, guarda che caso,
gli stessi del sullodato D. Paolo quando, con molta prudenza» scrive, sempre sul periodico Vita poistoroile; «Com' batteri dirqttarruente questa molteplicità di pratiche, mettere qualcuna in ridicolo - come quelle che si riferisaono
ai santi Antonio, Spedito, Rita da Cascia, Odila, ecc. - questo assolutamente
no,, Spiritus uhi pulì spirat. Quando umili an'me trovano un certo di fede e
consolazione iji qweste devozioni, non è
proprio il coso di' disturbarle... »
&
H guaio è come ossenra Don Giafco- I
" mo, se non erriamo, n^lo Scoglio di 1
^ Santa Rita, organo dell’ara di Santa |
V Rita;-^’polenibK5aindo col- suo confratello
P. Paolo, il‘guaio è che dire che vi sono
ideile devozioni «che si possono làseiar
<yiuerè ». significa «.che sono appena da
tollerare, ma che certamente non fanno onore a chi le pratica » (sono Sempre parole di D. Paolo e del suo colle-'
ga!)
Non crede Tìnclito turiferario che |
con tanta disinvoltura dirige Fides, organo magno della Pontificia opera, per
la preservazione della /ede/'^é qùàlche
cosa da preservare qui ci sia? Non fos-^
s’altro che per chiarire bene come soltanto « nel campo discipl nare e liturgico delle Chiese dissidenti non è possi- %
bile aver direttive obbligatorie o solo i
proposte! » ' . ||
Se poi egli volesse aggiungere in quale Vangelo, sia pur deuterocanonico,' si
trovano le parole di Gesù, o nieglio le
parole attribuite a Gesù dalla sullodata
pagellina, oh! allora gli saremmo, veramente riconoscenti. Il fotografo.
Segnalazioni
VaU’! Nostre, * l’artistico calendario .
illustrato, dovuto alla collaborazione
dell’arte fotografica dì R. Jahier, ed edìtoriale delle Arti grafiche L’Alpina,
è ritornato, in veste nuova, e ci sembra,,
più fine. Le difficoltà dei tempi non
hanno spaventato questo nostro fedele
amico, che è oramai idiventato Tospitegradito ed indispensabile delle nostre
camerette, dove porta un po’ di luce
coi suoi beil paesaggi, ed una parola
che vorremmo chiamare una parolad’ordine per ogni mese. Abbiamo oarlàto di veste nuova, ed in realtà questo-«
è giusto solo parzialmente, - per la di- |
sposizione dei giorni, e per lo spazio
b|anco lasciato libero per le eventuali;
aiinotàzìòinìf péF^' i*esto, il dàìMààfiÓ
è tornato all’antico: un foglio per ogni ;>
mesa con suo manifesto vantaggio; gli i|
diamo il più cordiale benvenuto e lo'
segnaliamo ad nostri lettori. f
' '-ai
4. ' i
Il manuale ** di religione per le-p
scuole elementari ha continuato ad es-’'^
sere l’oggetto delle assidue cure del'ia
prof. Miegge e dell’intenso amore della.*“*
Claudiana. Siamo così giunti al volu- 1
me per la classe quinta elementare.
Non staremo qui a ripetere le meritate ^
lodi che abbiamo avuto occasione di |
considerare per il passato, in riferì- |
miento ai precedenti volumi, come il ]
giusto riconoscimento di un lavoro pa- |
ziente ed intelligente.
Ricorderemo qui soltanto che anche
per questo volume è stato mantenuto j
il piano che già precedèntemiente ave-,^
va dato buona prova di sè;. la 1 metà
del corso è consacrata allo studio del
l’Antico Testamento (vengono delineate
le vicende dei regni dii Giuda e d’isra- |
eie, e tratteggiate alcune delle princi- i
pali personalità profetiche); la II parie ^
invece è consacrata allo studio i^del i
Nuovo Testamento (l’inizio della storia«»
della Chiesa Cristìana ed il suo esten- ;
dersi nel mcmdo, con particolare ri- j
guardo ai viaggi missionari di Paolo. 1
AljCune illustrazioni rendono la let-j
tura più piacevole, e due carte faciilite-|
ranno lo studio. Il prezzo delle 88 pa
gine è contenuto entro i limiti della
più incredibile modestia. C.
* Valli nostre: Calendario a foigli men-|
sili 1943 - XXI - L. 4,50 la copia
Oltre 10 copie L. 4. - L’Alpina - Torr|
re Pellice.
Lezioni di religione. (Classe quintail
(ad uso delle classi elementari evan-Ì
geliche) 1 voi. 88 pagine, con . illu*J
strazioni e 2 carte - L. 5. »F
3
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WK>* ^•¿í;:ir= ' ••!-’^-^'-rfTi
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IN MEMORIA DI ELENA PONS
congiunti; cordoglianze additando le di
0
Casa Valdese delle Diaconeis^
Chiesa di Angrogna ^
XUbiega di Toire Pellice i
Orfanotrofio di Torre Pellice 300,Asilo per Vecichi, S.’ Giovanni200,—-C'
Kilugio Re'*Carlo Alberto, San'^S s»
Giovanni.,,. '■* ■ ’"f|.;‘^fí'200,'
?
m
doni in favore dell’Orfanotrofio Fém^
minile di 'Forre Pelpce; ,
Console^ gejaerale di Finlandia Dott.
Fed. e sig.ra Laura Weil , L. 500,—
Avv. Bruno e signora Pia Ascarelli
50,—
Soc. An. Italo Finlandese, Milano 500,—
í'íf.-:
PERSONAUA
r "'ll,
CRONACA VALbESC
ANOHOONA (Capoluogo)
Durante l’estate la nostra parrocchia
ha avuto il privilegio dì udire gli sva-iriati messaggi!, che le sono stati portati dai seguenti predicatori; prof. Dauide Bosio, stud. V. Bensi, pastori L.
Coisson, A. Sbaffi, N. Giampiccoli, A.
Deodoito, T. Balma, R. Comba, e prof
G. Costabel.
Gi/unti alla fine della staigione li ricordiamo con riconoscenza ed inviando
loro un fervidp ringraziamento, auguriiaanò che il Signore li benedica abbondantemente nel loro canppo di lavoro
invernale.
— Giovedì 24 settembre, nel tempio
del Capoluogo, ornato di bi/anchi fiori,
si univano in matrimonio Bertin Davide, del Piantà (Crosa) e Peyronel Rosetta del Vemet. Agli sposi, miembri attivi delle nòstre Unioni Giovanili, l’augurio di rinnovate benedizioni dal Signore.
— Lo stesso giorno veniva piamente
deposta, nella tomba di famiglia, la
spoglia mortale della signorina Elena
Pons, figlia dell’antico pastoie-evangelista Giovanni! Pons. La .signorina Pons
usava venire ogni anno nella casa paterna degli Albarins, dove trascorreva
alcuni mesi, e dove sapev.a, con la sua
dolcezza e col suo carattere cristiano,
mantenere buone relazioni con tutti.
Della sua soavità e della sua fermezza
rimarrà quii buona memoria.
POMAHETTO
Abbiamo simpatizzato vivamente
con la famiglila Pastre Augusto dei Blegieri di Pomaretto che il giorno 24 settembre ha avuto il dolore di perdere in
età dij soli 6 mesi la piccola Ines. Invochiamo ancora sugli afflìtti genitori
■’«icome ,su tutti i parenti le consolazioni
da Alto.
Lunedì, 28 settembre, abbiamo ripreso la via del cimitèro per accompagnarvi la spoglia mortale dèi nostro
fratello Ribet Luigi del Robert di Inverso Pinasca deceduto in seguito a
lunga iinfermità in età dì 79 anni. Egli
era molto conosciuto fra noi per avere
fedelmente ricoperto durante 26 anni
la carica di anziano del quartiere della
Faiola. Dal 1920, anno in cui aveva dimissionato per ragioni di salute, faceva
parte'del Concistoro i|n qualità di membro onorario. Ricordando quel lungo
periofdo di attività svolta a favore della Chiesa, essa rivolge' alla sua memoria un pensiero di viva riconoscenza.
Ai numerosi figli come alle loro fa
no inviltati a parteciparvi. Dopo il cul' tò saranno distribuiti i premi di merito
. Le più vive felicitazioni al nostro
correligionario cav. uff. Ernesto Gay
per la sua promozione a tenente colonnello
■ d*
Ci felicitiamo pure col canitano Luigi
Mv'fglia per la medaglia d’a’gento che
ha premiato l’esemp o costante del suo
ardimento “ le sue eccezionali doti di
comandante durante un lungo ciclo operativo.
miglile "ed a tutti i parenti rinnoviamo
*’■. tnore celesti.
^ Domenica, prossima, 4 ottobre '
' j, corrente, il culto del mattino nel tempio alle ore 10,30 sarà culto dì inaugu
razione dei corsi di istruzione refilgioe«-,
^ • Tutti, i bambini delle nostre Scuole
domenicali ed ì‘ catecumeni di 1 - II
■¿III a IV anno con le loro famiglie so
^i|dei bambini delle Scuole domenicali.
■n... Onde evitare equivoci comunichiamo
mo che potranno frequentare il primo
corso di catechismo i ragazzi nati nel
1929 e le ragazze nate nel 1930.
—- I membri del Concistoro sono convocati' in seduta ordinaria per domenica prossima 4 córrente, alle ore 14,30
al Presbiterio.
PINERpLO
Il 13 settembre scorso il culto prin
cipale fu presieduto dal membro della
Tavola Valdese dott. A. Ribet che ringraziamo per suo apprezzato messaggio.
— Ultimamente è deceduto all’età di
74 anni il nostro fratello Daniele Gardiol .del Eric di S. Secondo. Rinnoviamo alla famiglia afflitta le nostre condoglianze cristiane.
— Domenica 27 settembre, dal nostro pastore L. Marauda' furono uniti
in matrimonio Emanuele Gardiol della
Rivoira di S; Secondo e Teresa Ricotto.
Facciamo i migliori auguri per la felicità coniugale dei novelli sposi.
— I membri della nostra Comunità
tengano presente guanto segue:
Domenica 11 ottobre: si ri|tomerà all’orario invernale per il culto (alle ore
10,30 anziché alle 10); vi ,sarà ,Dio volendo , l’assemblea di Chiesa per esaminare la Relazione annuale e intendersi sulle varie attività da svolgere.
Si riiapriranno le Scuole domemcali.:
alle 9 in città, alle 14 a S Secondo. I
Catecumeni dei quattro Corsi non devono mancarvi essendo necessario prendere accordi importanti.
FRALI
Domenica 4 ottobre, il culto avrà luogo alle'ore 10,30 e sarà presieduto dal
nostro Moderatore, il quale rivolgerà
un secondo messaggio, pure nel Tempio, alle ore. 21.
E’ stata 'battezzata Pascal Nella di
Francesco e di Grill Adelina, degli Indiritti. Il Signore benedica e protegga
questa piccola.
— Ringraziamo il pastore Gustavo
Bouchard ed il sig. Jacopo Lombardlni
i quah hanno presieduto rispettivamente i culti del 30 agosto e del 27 settembre. , :
PRAMQLLO
Riingraziamo il pastore sig. Paolo Bosio il quale ha presieduto una ritinìone nel quartiere della Ruatà nel pomeriggio della domenica 20 settemlbre.
Egli ha presentato brevemente quelle
che sono le risposte dell’Evangeló alle
mille preoccupazioni destate nei nostri
cuori daH’ora presente, ed ha ihviltato
tutti quanti i Pramóllini a seguire non
solo col ricordo, ma con la preghiera e
con la corrispondenza assidua i cari
giovani militari! i quali hanno bisogno
di affetto e di incoraggiamento.
— La domenica 27 settembre abbiamo avuto la gioia idi ricevere la vìsita
del nostro Moderatore. Egli ha presieduto il culto del mattino, ed ha rivolto
ai numerosi uditori un edificante messaggio che rimarrà-vivo non solo nella
mente ma nel cuore di quanti l’hanno
pentito. Al termine del culto il Pastore
della comunità ha rivolto a nome del
Concistoro e di tutta la Parrocchia un
caldo e cordiale benvenuto al Moderatore, e lo ha ringraziato per questa sua
visita che i Pramóllini aspettavano con
goia.
Il pomeriggio fu. ccmsacrato ad una
^ simpatiBa riunione tenutasi nella sala
delle attwìtà unionistiche della Ruata,
alla quale i .Pramóllini intervermerQ in
massa malgrado il tempo poco favorevole.^DopQ un breve culto parlò il pa; ...Btore locale il quale ^ tratteggiò breve. 'mente le vicèndè 'di PiramoUo nel quadro della 'storia valdese, e si soffermò
'!> in modo speciale.^, ad ifiustrare l’opera
;.dei 33 pastori di! questa parrocchia dalsua fondazione (1599) sino ad oggi.
Ip, questa occasione venne “ inaugurato
un grande quadro contenente nómi, da
''' ■ te;'luogo di nascita, ecc., dei vari conduttori spirituali di questa Chiesa.
i"Quadri| contenenti le fotografie di 10
iXpastori di PramoUo ornavano le pareti
-della sala. ' '
Parlò in seguito il sig. Moderatore, il
quale, prendendo lo spunto da quanto
era. stato detto sulla storia della Par
, ' rocchia, esortò i Pramóllini alla fedel
’tà sacra e tenace di cui hanno dato pro
va così luminosa gli antichi 'Valdei. « Il
non e
.jpostro scopo - ha egli detto
-----” di opporre un altare ad un al
'tro!: il nostro scopo è invece di proclamare e di seguire con fedeltà l’Evangelo che noi, come cristiani e 'Validesi, ab,jffbiamo il privilegio di conoscere».
;^iSta scritto (Ebrei 13: 7): « Ricorda-^tevi dei vostri conduttori i quali vi
v'hanno annaunziato la Parola di Dio»;
'l'possiamo noi ricoirdarci dell’opera dei
‘^"'nostri pastori praticamente, e che cioè
quella Parola ch’essi ci hanno annunziato sia veramente la luce della noistra
vita, e che Fesempio di fedeltà, eh’essi
ci hanno lasciato sia un motivo d:. più
che ci spinga a domandare a Dio di aiutaroi ad essere fedeli, noi pure, nella
nostra vita, snella nostra testimonianza.
I nostri pastori sono stati, degli stru■ menti nelle mani di Dio: essi hanno
piantato, annaffiato, ma è Dio che ha
fatto crescere (1 Cor. 3: 7): non a loro
quindi, dobbiamo rendere gloria; ma unicamente a Dio il quale ha permesso
che la Sua Parola fosse proclamata senza ibterruzione in questa valle per
chiamare alla salvezza i peccatori. «Date all’Eitemo la glorila dovuta al Suo nome! » (Salmo 25: 2).
Terminata questa riunione, i meinbri
del Concistoro, dell’Unione Giovanile e
dell’Unione delle Madri di famigli.a,
hanno voluto trascorrere col Moderatore ancora qualche istante, o dopo un
piccolo rinfresco e il canto di alcune
belle canzoni valdesi eseguito dai giovani, si è conclusa questa giornata che
lascia nel cuore di tutti un rv.’ordo benedetto. .
RORA’
Domenica 2Ó settembre abbiamo amministrato il battesimo al pi(ccolo Durand Enzo Giorgio di Luigi e di Lina
Tourn Boncoeur. Padrini Durand Giovanni e Melania. Conceda il Signore ai
genitori ed ai padrini di poter mantenere le solennij promesse fatte dinanzi
¡alla Chiesa.
«
— Mercoledì 23 settembre, abbiamo
accompagnato al nostro piccolo cimitero di Rorà, le spoglie mortali dell’anziano emerito della MouUlassa, Giov.
Giacomo Pdvarin. Per pi|ù di venti anni membro del nostro Concistoro, era
benvoluto da tutti per'il suo carattere
mite e buono ed in particolare i Pastori
che lo avevano avuto come collaboratore, serbavano di lui rm affettuoso ri‘iordo. Sopportò con pazienza la lunga
malattia che lo trascinò a poco a poco
fino alla tomba. Meditammo, dinnanzi
alla sua bara le parole del vecchio Simeone: « Lascia ora il tuo servo andare in pace perchè gli occhi miei han
veduto la tua salvezza» (S. Luca 2;
29).
SAN QERMANO CHISONE
Nelle domeniche 20 e 27 settembre
è stato amministrato il Santo Battesimo a Rostan Enrico di Aldo e dì Nella
Cougn, a Gallian Lpàgina e Luciano fu
Arturo e di Martinat Augusta, Pomarè
,’■'3-
..rtifjfc,-,/'.
..Vera di 'Vincenzo e di Martinat Augusto, Borio Mariaa GrazieUa di Egidio e
di Peyronel Aldina, Combo Sergio,
Rida, Silvano Giullq e ¿li Martinat
Irma,
Che la benedizione di Dio riposi su
questi fanciulli e sulle loro famiglie !
A causa^ della, penuria dei Nuovi
Testamenti .la. Scuola’domenicale non
può più donare iH Sacro Libro ai bhnbi
che son stati presentati al Battesimo.
Approfittiamo dell’occasione per raccomandare a tutti i fanciulli della
Scuola domenicale ed ai Catecumeni di
aver cura del loro Nuovo Testamento.
—Domenica prossima alle ore 10,30
avrà luogo il culto d’nndzio della Scuola
domenicale. Tutti i fanciulli della parrocchia e loro famiglie sono pregati
d’intervenire.
Nel pomerìggio alle ore 14 avrà inizio il corso di Ripetizione per i Catecumeni che non sono stati approvati alFesame. Le famiglie interessate hanno
ricevuto l’avviso scritto.
Iscrizioni al 1 Anno di Catechismo.
I genitori dei fanciiullì che devono frequentare quest’anno il primo corso di
Catechisipo sono pregati d’iscrivere i
loro figliuoli presso il pastore, entro il
15 ottobre. Non saranno ammessi alle
lezioni il Catecumeni nop regolarmente
iscritti.
— Domenica 20 settembre abbiamo
celebrato un culto speciale nel quale
abbiamo letto il nome di tutti i militari della parrocchia e pregato per essi.
Avremmo desildarato vedere nell’assemblea tutte le famiglile dei militari e
particolarmente i padri. La prossima
riunione d’ preghiera avrà luogo, a Dio
piacendo, in gennaio.
— Il culto della scorsa domenica è
stato xxresieduto dai pastore Gustavo
Bouchard. Con l’animo grato a Dio abbiamo ascoltato l’annuncio della Verità
fatta con convinzione p con dignità da
un figliuolo della nostra parrocchia. 'Voglia Iddio susciStare ora d’infra poi altri
giovani che si preparino al S. Ministerio.
— All’Asilo dei Vecchi si sono addormentati nel Signore Quara Maria di
anni 74 e Allasio. Paolo O'.useppe di
anni 70.
TORRE PELLICE
Sabato scorso fu celebrato il matrimonio del sig. Ernesto Bonjour di Bobbio Pellice e della sig.na Germana Toscano (Filatoio). Sugli spori, che fissano
la loro residenza in Torre Pellice, invochiamo le celesti benedizioni.
— Il 23 agosto, quando già si faceva
sera, passava all’altra rivà l’anima della signorina Elena Pons, Era arrivata
da Roma al principio dell’estate, con ’I
desiderio di salire alla sua casa estiva
di Angrogna dopo qualche settimana di
riposo a Torre. La sua malattia non Io
permise, anzi il male andò rapidamente
aggravandosi. Ella sofferse molto, ma
fu una v’ivente testimonianza della for^
za che dà la fede in Dio Padre d’amore
che non esaudisce sempre le nostre preghiere come lo vorremmo, ma che sempre ci dona la sua pace ed il conforto
della sua presenza. Chi ebbe il privilegio di visitarla durante la sua prova
non dimenticherà la sua serenità d’anv
mo, la sua obbedienza figliale alla volontà del Padre celeste, il suo abbandono fiducioso in Dio che fa concorrere tutte le còse al bene di quelli che
lo amano.
— Domenica scorsa abbiamo accompagnato al Campo santo la spoglia mortale della signora Maddalena Costabel
vedova Arman-Hugon dei Coppieri di
Villa che Iddio ha richiamato da questo
mondo all’età di 82 anni. Durante la
sua lunga esistenza ella fu l’oggetto di
non poche benedizioni divine, ma non
le fu risparmiata la prova che sopportò
cribtianamente, perchè credente in Colui che non è mai tanto vicino a noi
come nella sofferenza fisica o morale.
Alle famiglie in lutto rinnoviamo Fespres.rione della nostra vivente simpa
” li
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tia cristiana.
4
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I congiuiiti di^ Elena Pons ringrazift,\iio sericamente il Sig. Moderatore V.
Sommani, sigg.' pastori: Giulio Tron,
,Arnaldo Corfiba, Roberto Nisbet; le
Diaconesse dell’Ospedale Valdese, Va, nijica supr Angiolina Santacroce, suor
Rina Rosabr^sin, il dott: Gar-dwl, la si- gnorina Adelina SelÙ e quanti recarono
alla diletta iéferma il conforto dell’ajrn(cizia e’convennero da Luserna San
_Giovanni, Torre Pellice e Angrogna il
24 corrente a- portare l’estrerrio tributo
di affetto.
Torre Pellice,' 3o ^ttembre 1942.
L'ECO .DELLE VALÙ VALDESI
■ ■■ ■ •• .•••. ■ • '."i..',
•' La famiglia dell'amata
:,CO$TABiL MADDALENA
ned. Armand-HuAon
ringrazia sentitamente tutte le persone
che in vario modo presero parite, al suo
dolore ed accompagnarono la cara salma al campo del riposo.
Torre Pellice, 28 settembre, 1942 XX.
Proi. Oiwo CosTABBL, direttore responsabile
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affitto, pel prossimo S. Martino; rivolgersi al sig. ardici Oscar Lombarda S.
Secondo.
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino —■ Pastore : Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore : Alfredo Janavel.
Rodoretto n— Pastore : Arnaldo Genre.
jRord — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice — Pastore : Giulio Tron.
Torino — Chiesa: Corso Vittorio Em.
II (angolo Via Principe Tommaso) Cappella: Corso Prìncipe Oddone, 73
- Pastori: Elio Eynard, Via Pio V, 15
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Angrogna — Pastore : Arnaldo Comba.
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Bobbio Pellice — Pastore : Alberto
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Massello — Pastore : Enrico Tron.
Ferrerò — Pastore : Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : Guido Mathieu.
Frali — Pastore: Arnaldo Genre.
Abbazia: « Chiesa di Cristo ». Culto alle 16 - Pastore C. Gay, da Fiume.
Aosta: Chiesa: 11, Via Croce di Città Pastore: V. Subilia, Via XXIII marzo
n. 1.
Bergamo: Chiesa: Viale Vittorio Emanuele, 4 - Pastore: M. Moreschlni,
Viale Vittarlb Emanuele, 52.
Biella: Chiesa: Piazza Funicolare Culto: la I, III, V domenica del mese
(da Ivrea).
Brescio: Chiesa: Via dei Mille, 4 - Pastore: D. Forneron (ivi).
Carema: Da Ivrea: seconda domenica..
Como: Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore: Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze: Chiesa Valdese.
Cormaiore: Chiesa Valdese: Pastore
Vittorio Subilia.
Felonica Po: Chiesa Valdese - Pastore
Lami Coisson. —
Fiume: Chiesa Valdese - 6 e 8 Via Pascoli (culto ore 10) - Pastore C. Gay,
Salita F. Colombo, 8.
Ivrea: Chiesa Valdese: Corso Botta, 5
- Pastore A. Vinay, Casa Bavera,
Via Cascinette.
Torre Pellice
Luserna S. Giov.
BricHerasio
Pinerolo
AIraSca
None
Torino
Orario Ferrovia TORRE PELLICE - PINEROLO -TORINO
4 58 7 04 12 35 16 40 18 26 (1) 19 45 (2) 21 08 Torino 4 25 6 30 8 12 13 10
5 02 7 08 12 39 16 44 18 30 J9 50 21 12 None 4 55 7 03 8 38 13 43
5 12 7 21 12 49 16 54 18 40 20 01 21 22 Airasca 5 02 7 12 8 44 13 54
5 33 6 56 7 41 13 11 17 14 19 05 20 25 21 42 Pinerolo 5 29 7 39 8 59 14 18
5 58 7 16 8 — 13 33 17 38 19 28 20 49 22 06 Bricherasio 5 58 8 05 9 14 14 41
6 11 7 26 13 46 17 49 19 35 21 03 22 20 Luserna S. Giov. 6 12 8 17 9 27 14 54
6 48 8 — 8 30 14 20 18 25 20 05 21 35- 22 55 Torre Pellice 6 17 8 21 9 30 14 58
17 10
17 46
17 56
18 19
18 37
18 52
18 56
(3)
18 30
19 01
19 08
19 32
19
19 25
19 46
20 06
20 22
20 27
21 15
21 45
21 52
22 14
Ferrovia Eletfrica PINEROLO-PEROSA ARGENTINA
Pinerolo 6 25
S. Germano 6 53
Villar Perosa 7 —
Porosa Argent. 7 20
7 52
8 19
8 26
8 45
9 15
9 42
9 49
10 05
10 45 13 10 14 42 16 40 18 25 (2) 19 54 Perosa Argent. 6 40 7 27 9 30 10 15 12 05 14 40 16 10 Í7 55 (2) 20 45
Il 10 13 39 15 10 17 09 18 51 2018 Villar Perosa 7 01 7 45 9 48 10 35 12 23 15- 16 35 18 13 21 02
11 17 13 55 15 20 17 15 18 58 20 24 S. Germano 7 07 7 52 9 55 10 42 12 31 15 09 16 42 1821 21 08
11 40 14 14 15 40 17 35 19 16 20 40 Pinerolo 7 30 8 20 10 25 11 10 13 05 15 40 17 09 18 50 21 32
AUTOCORRIERA PINEROLO-ORBASSANO-TORINO
Pinerolo Torino (2) 5 29 6 57 7 45 9 11 11 05 12 31 13 08 14 34 16 45 18 12 (2) 18 45 20 16
Torino Pinerolo 5 27 6 53 (2) 8— . 9 26 11 20 12 46 14 20 15 46 17 — 18 26 (2) 18 55 20 26
AUT. PEROSA-FENESTRELLE-PRAGELATO-SESTRIERE
Perosa (5) 9 10 19 30 — Sestriere (5) 16 05
Fenesfrelle 950 20 10 — Pragelato 16 30
Pragelato 10 21 — Fenesfrelle 5 45 16 55
Sestriere 10 55 — ' Perosa 6 25 17 40
AUTOCORRIERA TORRE PELLICE-BOBBIO
Torre Pellice
S. Margherita
Chabriols
Villar Pellice
Via Fourca
Bobbio Pellice
830
8 35
8 42
« 49
8 55
9
19 05
19 10
19 17
19 24
19 29
1935
Bobbio Pellice
Via Fourca
Villar Pellice
Chabriols
S. Margherita
Torre Pellice
6 15
6 20
6 26
6 33
6 41
6 45
15 50
15 55
16 01
1608
16 ÍS
16 20
AUTOCORRIERA SAN SECONDO-PINEROLO
San Secondo 7 —
Pinerolo 7 15
(4)
9 —
9 15
18 18 15
— Pinerolo 7 50
— San Secondo 8 05
(4)
11 —
11 15
18 30
18 45
AUTOCORRIERA PEROSA-PERRERO
Perosa 9 10
Perrero 9 35
930
9 55
Perrero 6 —
Perosa 6 25
17 15
17 40
(1) Ferrìale — (2) Festivo ~ (3) Non si effettua alla Domenica — (4) Si
effettua solo al Sabato — (.5) Al Martedì le corse si effettuano solo tra Perosa
e Pragelato.
I servizi automobitistici
sono sospesi nei giorni
festivi eccetto sulla linea
Pinerolo-Orbassano - Torino e Perosa-Sestriere e
Perosa-Perrero
ìik.,,,