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Quindicina!e
della Chiesa Valdese
DELLE VALLI VALDESI
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Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXÍI — Num. 25 Ì Eco: L. 600 per rintemo Eco c La Luce: L. ÌOOO per 1 interno Spedii, abb. postale II Groppo TORRE PELLICE, 5 Dicembre 1952
Una copia 1., 20 ABBONAMENTI l. 1000 per Teatero ] L. 1660 per Teatero Cambio d'indirizzo Lire 30» — Ammin. Olandiana Torre Pelliee - C.C.P. 2-175.S7
Un latto... senza
Generalmente un articolo dovrebbe porre un problema o risolverlo
o porre le basi per uno Scambio di
idee. Sia senz’altro avvertito il lettore che questo articolo non pone
problemi nè domanda discussione;
vuole semplicemente limitarsi a riferire un fatto!
Or dunque, lo scorso anno è stato
pubblicato un libro: « Conversando
con Hitler, al suo quartier generale,
durante gli anni 1941-42 ». Se n’è
parlato molto un po’ dovunque; un
po’ meno da noi. Si tratta di una
raccolta delle conversazioni che intorno alla tavola da pranzo, prima
o dopo pranzo, si sono svolte, come
indica il titolo stesso, al Gran Quartier Generale di Hitler; conversazioni per modo di dire, poiché chi
paria è sempre lui, il Fiihrer; gli altri, da dodici a ventiquattro uditori,
sono soltanto delle comparse, che
gcUano qua e là qualche osservazione cdìe permette ad Adolfo di lanciarsi in divagazioni pseudofilosofiche su tutti gli argomenti dello scibile umano.
Sulla» donna
La funzione della donna, nella
nuova società, non deve, esser svaTufafà.~Sì,■"nella sua gioventii egli
non si è molto curato delle donne,
ma ora, beh, ora egli, Hitler, il Fiihrer, riconosce che senza la donna
n(»n si può vivere. « Nella mia gioventù riconoiico dì esser stato piuttosto solitario... Ora invece non posso più star solo e trovo che è una
cosa deliziosa pranzare con una donna, ».
Il lettore sospettoso è pregato di
notare che non ci troviamo qui in
presenza di manoscritti raffazzonati
ad arte, dopo la fine; siamo in presenza del testo autentico, raccolto,
a SVIO tempo da Martin Bormann e
destinalo alla pubblicazione d’accordo con Hitler.
De l resto, nella mente del Fiihrer,
la donna ha anche un’altra funzione: la maternità; naturalmente in
vista dell’esercito e della potenza,
perchè il numero è potenza e le sole lacrime che egli versa in tutto il
suo interminabile monologare, sono
su « quelle povere ragazze » a cui
una barbara vocazione toglie la gioia di avere sulle ginocchia un fanciullino.
Sulla religione
Su questo argomento Hitler ha
molto da dire. A dire il vero, è un
argomento che egli non tratta mai
ex professo; è sempre qualche accenno altrui che lo obbliga ad intervenire ed allora egli perde le staffe;
e siccome le staffe le perde spesso,
non c’è che l’imbarazzo della scelta
nelle sfuriate. Notate bene: è il sentimento religioso degli uomini che
10 esaspera, perchè la religione significa dipendenza da Dio, rinunzia
alla virilità, alla umanità. Chi piega le ginocchia davanti a Dio non è
un uomo, e se non è un uomo, non
potrà mai essere un super-uomo, di
pura razza nordica.
E poiché il Fiihrer non mortificava la sua carne, e il pranzo era buono, e l’entusiasmo degli eletti alla
mensa hitleriana non conosceva limiti, eccolo assumere il tono più
raccolto della eonfide«aa, Ecc©> i.«*?
se, egli potrebbe fare una eccezione
per una religione: per quella di
Maometto : cc Sì, il Maomettismo potrebbe forc.c ispirarmi per il cielo! »
11 cielo: il paradiso di Maometto con
le sue delizie concrete? Ad ogni modo, sia ben chiaro che il paradiso
cristiano non lo attira: cc Ah! quando penso a questo paradiso cristiano! Che insulsaggine! Non si fa altro che cantaro degli Alleluia, dimenare palme, tutti assieme, lattanti e
vecchioni! E pensare che abbiamo
avuto, sulla terra, un Riccardo Wagner! »
Sulle Chiese
Sul piano storico, Hitler non fa
differenze: si equivalgono tutte!
tutt’al più riconosce alla Chiesa Cat
tolica una curiosa superiorità; «.Essa, ricca di una esperienza secolare
e nutrita immediatamente di spirito
ebraico, permette per lo meno, all’uomo, di peccare durante il carnevale, — del resto non potrebbe impedirglielo —; poi, col mercoledì
delle Ceneri lo atterrisce con la descrizione delle pene inferruili in modo da fargli aprire il borsellino a
pro della Chiesa, finché di nuovo
ritorna carnevale, in cui se la può
di nuovo spassare allegramente ».
Per le varie chiese protestanti vale una sola spiegazione; sono « una
nordica spettrale faritasmagoria ».
Purtroppo esse esistono ed esiste
un problema ecclesiastico anebe se
egli sa.
Già ! Perchè Hitler è anche profeta, a modo suo, e può proclamare:
«Il tempo in cui viviamo è il tempo
della manifestazione della catastrofe di questa cosa. {Cosa significa nel
linguaggio del Fiihrer la Chiesa, altrove chiamata « fistola pidocchiosa » « infermità a tipo epidemico »).
<c Questa cosa (Chiesa) potrà durare
' ancora cento o duecento anni. Mi
rincresce solo di essere come Mose:
sulle soglie della terra promessa e
non poterlg, vedep^^
Basta con queste Chiese, che possono avere ancora forse un valore
per la storia dell’arte, ma nulla hanno da dire per la formazione dell’uomo libero, che libero vive e libero muore. Perchè c’è pure questo
inevitabile incidente che si chiama
la morte; «Per conto mio, — proclama il Führer, — quando sarò
sepolto spero che non ci sarà nel raggio di dieci chilometri nessun ecclesiastico ai miei funerali; rinunzia
alle loro preghiere ìx,
E questo desiderio s’è realizzato!
Nel raggio di 10 km. non c’è stato
nessun ecclesiastico, nè prete nè pastore; c’è stata la sola Morte, la devastazione, la strage, qualche latta
di benzina per accendere un piccolo
rogo, nel grande rogo di Berlino.
Di molte altre cose ha parlato Adolfo Hitler, ma non delle sue parole è il caso ancora di occuparsi,
ma del fatto cui abbiamo alluso iniziando. Quando questo libro è stato
pubblicato,, c’informa un giornalista,
ci sono state molte recensioni e s’è
notato un fatto curioso. Molti recensori hanno espresso il timore che,
dopo tutto, qualche lettore potesse
avere l’impressione che, dopo tutto,
da questi sproloqui si potesse ricavare l’impressione che, insomma, in
un certo senso, entro certi limiti, il
Fiihrer non avesse poi tutti i torti.
E questo è un fatto grave, perchè dimostra che quando si dice che i campi di sterminio di Dachau, le camere a gas, il massacro degli Ebrei sono il frutto di una mente ammalata,
che nulla aveva df umano, - si è nel
torto: Hitler non è stato una manifestazione inspiegabile; Hitler è stalo soltanto la manifestazione concreta di quella « bestialità » che è
il fondo naturale dell’uomo naturale.
Di quell’uomo che lascia a chi
vuole di trastullarsi « col sovrannaturale, col sovrasensibile, con i problemi metafisici, intorno a cui nulla
si può sapere », ma che rivendica a
sè stesso di essere signore del suo
destino, che egli crea con le sue mani e con la sua ragione, con Dio o
senza Dio o contro Dio. Perchè Hi‘ tiira Pt'ow idìàfigà iHiè
sorregge l’uomo-dio, superiore a
tutte le forme della pietà tradizionale, ripieno della gioia della vita vissuta in bellezza.
Di quell’uomo evoluto che perde
le staffe, diventa grossolano e perfino sguaiato quando parla di Adamo,
di Èva e del serpente. E’ un fatto
grave che in presenza di pagine volgari che perfino la decenza non permette di trascrivere si possa anche
soltanto supporre che ci sia qualche
lettore pronto a sghignazzare ed a
pensare; Ma, dopo tutto Hitler è
spiritoso quando pària del peccato
originale.
Il guaio, a quanto ci risulta, è che
sono stati in parecchi a supporlo!
Cl.
La violazione del VI comandamento ricorre con frequenza nelle
cronache del nostro tempo. L’uomo
uccide con una facilità impressionante. Il controllo delle proprie '
azioni viene meno alle prime difficoltà. Momenti di sdegno, avversione, lite, generati da futilissimi motivi, si concludono nella violenza e nel sangue. Le passioni operano liberamente nel cuore dell’uomo e non trovano alcun freno. Spesso poi
si aggravano di calcolo e premeditazione. Quando un uomo infine ha
un’arma in mano i suoi riflessi divengono incontrollati. « Lei, Signor
Presidente, non sa che cosa sia uccidere. Non c’è il tempo di pensare.
Prima si spara e poi si pensa ». Cosi ha detto recentemente uno dei
criminali, al processo detto della gioventù indemoniata.
Di fronte a questo sbandamento morale, di fronte a quesia frana
che si va aggravando, al trionfo del culto della violenza, i Cristiani credano alla forza dello spirito? Dobbiamo cercare di essere assolutamente sinceri, e riconoscere che la gran maggioranza degli uomini vive in
questa nostra età materialistica, senza fede nella forza dello spirito. E
molti anche, se pur si dicono cristiani, sono puramente e semplicemente dei materialisti, per cui la forza e il denaro, l’economia e le armi, sono le leve necessarie del vivere umano. Coloro invece che credono nelle forze dello spirito sono isolati o perseguitati, o comunque tollerati più o meno benevolmente facendo figura di pazzi. Si ride di loro,
si ride abbondantemente. Chiunque vi dirà: Il mondo deve ditendersi
colla violenza per non perire. E intanto perisce nella vioD.rza. Ogni
giorno troverete dei benpensanti che vi diranno: E’ duro essere duri
con gli uomini, ma la vita sulla terra è dura. E cosi ognuno si affatica
a rendere ancora più dura la vita al fratello E chiaro che ogni tentativo di giustificazione della violenza è disobbedienza alla legse di Dio
e oppressione del fratello.
Non vi è dubbio che le attuali rivalità tra i popoli aggravano oggi, con continua paura, il già incerto eqpilibrio della vita umana. Il
crescente avvelenamento della vita internazionale fa si che la politica
sia come un vampiro che succhia il sangue della sua vittima Tutte le
risorse appartengono oggi alla preparazione della guerra. Ciascuno ca
NON UCCIDERE
rica la sua arma con l’animo volto
alla eventualità della violenza.
Chi, se non l’Evangelo di Cristo, ci dirà che la violenza uccide
_______________ chi la subisce e chi la commette?
Solo la forza spirituale dell’amore
trasfigura la vita senza uccidere. Perciò noi ci volgiamo al Maestro, che
non solo non ha ucciso, ma ha dato vita ai morti. Gesù Cristo e 1 Antiviolenza. Egli è stato, ed ha insegnato ad essere, l’oggetto della violenza, non il soggetto della violenza. Il Cristianesimo, che viene da Cristo, è la religione della verità che subisce la violenza, ma trionfa egualmente... I martiri hanno subito la violenza dei leoni. I leoni erano più
forti, ma il sangue dei martiri è stato seme di cristiani. Il Colosseo,
violenza subita, e non le Crociate, violenza inflitta, è la vera gloria del
Cristianesimo. Questi vale per tutti i tempi. Dobbiamo ricordare che
martiri e profeti non sono deboli ma sono forti. Della forza l'era che
deve essere sempre contrapposta alla violenza materiale. Il Cristianesimo è fedele .solo se si oppone al culto della forza.
Bisogna dunque i ipetere di nuovo il grande comandamento : Non
uccidere. Bisogna ripeterlo con un vigore nuovo ed una nuova convinzione. Bisogna ripeterlo ed insegnarlo nelle scuole e nelle case, nei
parlamenti e nei giornali, perche l’anima della nostra generazione non
sia interamente avvelenata dai germi di violenza che contagiano ogni
aspetto della vita.
La vita è sacra, e vera, è dono di Dio. I nostri figli non devono essere educati all’abitudine della violenza e allo sprezzo della vita altrui.
La voce di Dio viene a noi dalla coscienza dell’umanità antica, con
la parola della sua rivelazione: La vita è sacra, non uccidere.
Dobbiamo prendere un impegno di verità e di pace. Verità di
fronte alla vita ebe non tollera inganni e finisce col punire chi la offende. E pace, di fronte agli uomini nostri fratelli.
Noi crediamo .alla forza dello Spirito di Cristo, che supera il disordine del cuore dell'uomo, perdona la trasgressione, e lo piega al
compimento della legge e della volontà di Dio.
Roberto Comba
Ilici d’auvento
Io sono la voce d’uno che grida nel
deserto: Addirizzate la via del Signore. Dietro q me vien^ un > che
mi ha preceduto, perchè Egli era
prima di me. E io non lo corr,soevo;
ma appunto perchè egli sia manifestato ad Israele, io sono venuto ^ a
battezzar con acqua. Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e tol fuoco. Egli ha in mano il suo ventilabro per nettare intera.nente l’aia
sua e raccogliere il grano nel suo
granaio; ma quant’è alla pula la
brucerà con fuoco inestinguibile.
Fate dunque dei frutti degni del
ravvedimento, e non vi inette e a dire in voi stessi: noi abbiamo Àbramo per padre! Perchè vi dico che
Iddio può da questa pietra far sorgere dei figliuoli ad Abramo.
Io non sono il Cristo; ma sono
mandato davanti a Lui. Bisogna che
Egli cresca e che io dim.inuisca.
Ogni valle sarà colmata e ogni
monte ed ogni colle sarà abhassa-o;
le vie tortuose saranno fatte diritte e
le scabre saranno appianate; ed ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
(Dai Vangeli),
Le tenebre non dureranno sempre
per la terra ch’è ora nell’angoscia;
il popolo che camminava nelle tenebre xveésàun^grmt^lMi'Y"^” qweili"
che abitavano il paese dell’ómbra
della morte, la luce risplende. Poiché un fanciullo ci è nato, un figliuolo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato
Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della Pace. (Dalla profezia di Isaia)
In Memoriam
Il i-ettimanale svizzero « Semeur Vaudoìs »
ci ha recato la notizia della morte di un
nostro fedele amico, amico della Chiesa e
del popolo delle Valli Valdesi: Mr Robert
Bredaz, della parrocchia di Cossonay, nel
Cantone di Vaud.
Egli era membro laico del « Conseil Sypodal », ente esecutivo della « Eglise Nationale Vaudoise » dal 1934. NéU’adempimento del suo mandato aveva profuso le sue
doti di mente e di cuore, sotto l’impulso di
una sincera fede evangelica. Lo abbiamo
avuto in mezzo a noi alle Valli in occasione del Centenario della Emancipazione e in
altre circostanze. Seguiva da vicino anche
il miglioramento delle condizioni della agricoltura e il funzionamento della nostra
Scuola dei Monnet.
Vogliamo ricordarne la memoria in quest’ora e porgere alla sua famiglia ed alla
« Eglise Nationale du Cantón de Vaud » la
espressione della nostra solidarietà cristiana lei lutto e nella speranza. Red.
Bando di Concorso
Constatata la carenza, nelTinnario delle
chiese evangeliche d’Italia, di cantici adatti .dia mentalità e alla psicologia infantile,
per quanto riguarda il testo, l’AICE bandisce un concorso per uno o più testi in
poesia o prosa ritmata, su argomenti bililici (in particolare parabole e miracoli,
dal Nuovo Testamento) con parole il più
possibile aderenti al testo biblico, da cantare su melodie di cantici contenuti nell’attuale innario cristiano o in quello francese « Psaumes et cantiques ».
I migliori lavori saranno premiati da vna
commissione apposita, nominata dal Seggio AICE.
Scadenza del concorso: 31 maggio 1953.
I ( oncorrenti dovranno contrassegnare i
lavori presentati con un motto o useudonimo, che sarà ripetuto su ima piccola busta
chiusa, allegata e contenente le generalità
del toncoirente.
Il Seggio AICE.
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L’ECO DELLf VALLI VALDESI
tA SDCIfíA’ OIBIICA lAI ITALIA
Il lavoro di una libreria è valutato dal numero dei libri che essa vende. La nostra libreria Sacre Scritture non è come le altre librerie,“"e
perciò non è solo valutata, speriamolo, dal numero delle vendite che
fa. Il lavoro spirituale ha un altro
« standard » (usiamo pure l’espressione internazionale) che il lavoro
commerciale e persino che jl lavoro
culturale. Non possiamo dimenticare che proprio nel Libro che vendiamo, il Maestro paragona Dio a un
Pastore che abbandona 99 pecore
per correre in cerca di una sola che
ha bisogno di Lui.
Pure una libreria, anche se di Sacre Scritture, si rallegra quando ci
sono molte vendite e si addolora
quando vende poco. Il suo compito
è quello di far circolare libri.
Siamo perciò lieti di comunicare
che l’anno scorso, nel 1951, questa
libreria ha registrato le più belle
statistiche di questo dopoguerra. Sono state vendute 10.757 Bibbie complete (il massimo numero mai venduto in Italia per molti anni), 9.306
Nuovi Testamenti e 99.501 Porzioni
(Vangeli e parti della Bibbia stampati separatamente). Un totale dùnque d] quasi 120.000 libri.
Ci auguriamo che molti e molti
abbiano provato conforto leggendoli. Sappiamo che, come diceva Gesù
nella parabola del Seminatore, è una cosa eccezionale che il buon grano cada in un buon terreno. Non
vogliamo scoraggiarci per questo.
Nella vita di tutti i giorni vediamo
che occorrono sforzi perseveranti per
ottenere modesti risultati. La natura stessa sembra una madre prodiga
di nascite e relativamente poche ne
conserva in vita. Il lavoro spirituale
non fa eccezione alla regola; bisogna
seminare generosamente, largamente. E’ nostro compito questo. Il risultato è una Grazia Celeste. Davanti ad esso potremo inginocchiarci
come davanti a un,miracolo; comandarlo, mai. Ci piace ricordare questi
principii di lavoro dopo aver segnalato un eccezionale successo di distribuzione. Troppo spesso questi
argomenti sono proclamati per coprire l’insuccesso, e allora sembrano
solo parole poco sincere.
Coloro che conoscono il nostro lavoro sanno che una buona parte dei
nostri libri sono venduti, oltreché
dalla libreria e per le normali vie
della rivendita, anche da persone
che conosciamo _sotto il nome di
« volontari ». A questi concediamo
sconti speciali, perchè chi fa un la
voro ha diritto a un compenso in
un geneie- qualsiasi.. I cc volontati »
sono laici i quali non fanno questo
vendile per realizzare un beneficio
materiale. Diciamolo francamente:
colla vendita della Sacra Scrittura
nessuno ha mai comprata l’automobile L'.^! volcmtari lavorano per collaborare con noi, per aiutarci, per
farci sentire che non siamo soli nel
compito. Di questo siamo a loro profondamente grati.
Ho detto ben chiaramente che il
motivo del lavoro' volontario è un
motivo spirituale. Aggiungo che credo che lo è per tutti. Lo vedo dal
tono delle lettere che ricevo daj volontari. Uno di essi considera : « Questo geniale lavoro, che mi convince
che il Signore non mi abbandonerà ». Qualcuno apprezza la collaborazione con noi come un vero vincolo dcH’anima e scrive; « Fratelli
miei, vi prego di non abbandonarmi mai! » Un altro che, « ritornando
da un giro di colportaggio », trova
a casa un pacco di libri da noi mandato, lo proclama cc un dono venuto
dal cielo » e ringrazia Dio e gli amici che rendono possibile questo lavoro, « che è per noi una benedizione ». Un altro ci chiama « la Madre
Libreria Sacre Scritture ». Ancora
uno si scusa di non poter attendere
più spesso a questo lavorò, cc perchè
ora ci sono i lavori della vendemmia » (San Paolo non lavorava egli
a tessere la stoffa per tende, (piando
predicava il Vangelo in Asia Minore?). Un altro segnala le difficoltà
che incontra da parte di Autorità
locali e dice che uno fu condannato
a pagare cc una multa di duemila lire e-le spese giudiziarie perchè aveva dato un Vangelo fuori di casa
sua ». (Ci asteniamo da commenti e
ricordiamo solo che la cc Costituzione della Repubblica Italiana » garantisce la libertà- di stampa e tutto
quel che ne consegue). Ci scrive pure qualche vecchio lottatore delle
battaglie della sua gioventù, quasi
un mezzo ssec4o fa^-quando un sacerdote un po’ ingenuo credeva di
persuaderlo a star zitto dicendogli :
cc Vedi, tu sei macellaio, e io ti lascio stare; ma la mia bottega è la
chiesa, lascia stare a me! »
Grazie a un dono speciale, ricevuto dalla Società Biblica di Scozia,
abbiamo potuto dare gratuitamente
delle Bibbie a un gruppo di amfei
autorizzalo a visitare i carcerati. Tramite loro abbiamo ricevuto delle testimonianze commoventi del bene
compililo. Una di queste lettere par
y
ÍTTIVITA’ DISTRETTUALI
I- DISTRETTO
Convegno degli Anziani e Diaconi
Lunedì, 8 Dicembre, avrà luogo a Pomaretto (Conviito Valdese)
un Convegno dei membri dei Concistori delle Parrocchie delle Valli
Valdesi, con il seguente programma:
Ore 9,30 — Culto presieduto dall’anziano Aldo Tourn di Rorà.
Ore 10 — Studio sul seguente argomento : cc II lavoro alla luce della fede cristiana » (Past. E. Rostan) e cc La testimonianza cristiana nel
lavoro » (Anziano Aldo Varese).
Ore 12,30 — Pranzo in comune.
Ore 14,30 — Conversazione su cc La Diaspora delle Valli Valdesi »
(Past. R. Nisbet).
Ore 16,30 — Chiusura.
Pastori, anziani e diaconi sono cordialmente invitati a trascorrere
insieme ima giornata nella comunione fraterna e nello studio. I partecipanti dalla Val Pellice potranno usufruire del servizio di un autopullman. Rivolgersi al Past. Genre di Bobbio Pellice. Inviare con sollecitudine le prenotazioni per il pranzo al Past. Maraud i di Pomaretto.
Il" DISTRETTO
Convegno Responsabili e Conferenza
Distrettuale
Domenica 7 Dicembre - ore 10,45 : Culto con la comunità e i responsabili delle Unioni Giovanili, Unioni femminili. Scuole Domenicali, Consigli di Chiesa.
Ore 14,30: Riunione di studio e discussione suU'argomentc : cc La
testimonianza cristiana neWepoca attuale ».
Ore 17,30: Conferenza religiosa.
Lunedì 8 Dicembre - ore 8,30: Gulto apertura Conferenza Distrettuale.
Ore 9,15: Relazione del Past. A. Ribet su: «Il nostro Distretto
nella attuale situazione ecclesiastica ».
Ore 14,30: Relazione del Past. M. Giampiccoli su: cc La str itiura
delle nostre comunità e il mondo moderno ».
Ore 17 ; Culto di chiusura con S. Cena.
lardella oscurità del carcere, ora
illuminala dalia presenza di Dio »...
cc Agli occhi del mondo ».. — dice
10 scrivente — |c ..sono ancora un
malvagio; ma davanti a Dio sono una nuova creatura ». Sembra di leggere dalla realtà'una di quelle antiche parabole di San Paolo, quando
agognava la liberazione dalla prigione del cc corpo di morte », e delle
(piali egli scriveva ai Cristiani di Roma. Chi vive segregato dal mondo
compie spesso un lavoro spirituale.
Un altro carcerato parla del
cc piccolo gruppo di credenti, che
vive qui, dietro le sbarre », e che
11 giorno di P^qua lesse la Parola di Dio e prfeò come se fosse in
chiesa. Un allrm trasferito da un
carcere in un altro carcere, portò
con sè la Bibbia ai suoi nuovi compagni di pena; e ci scrisse: cc la Bibbia ha svegliato un grande interesse
fra noi. Sarebbe possibile averne altre copie? Tanti sono che la vorrebbero! Posso io mandare tutti i nomi?
Non dite, per piacere, che sono indiscreto! »
Uno che forse un giorno- rubò_____
e che oggi teme di essere « indiscreto » chiedendoci quello che, agli occhi nostri, è suo di diritto!
Quante volte, | nel vasto mondo,
sata successo a tanti di offrire Bibbie c di seritirsele rifiutare;... rifiuteremo noi queéte Bibbie chieste
spontaneamente da uomini che hanno sì rovinata la loro vita, ma che
(ira i^hiedono soltanto la libertà del
l’anima come controparte della prigione nella quale il loro corpo sarà
rinchiuso fino alla morte del medesimo?
Guido Miegrge
Direttore per l’Italia della Società Biblica.
Il lavoro di diffusione delle Sacre Scritture, cui si dedica in modo speciale la Società Biblica, è degno di esser sostenuto
dalle Chiese e dai singoli individui. Abbiamo stralciato per i nostri lettori alcuni brani della Circolare inviata dal Past. Guido
Miegge, Direttore della Società per l’ita
Ha, cella speranza che essi suscitino iute
resse e simpatia fattiva. Quanto denaro spe
so nella stampa quotidiana o periodica e
quanto poco invece per incrementare la diffusione di quella Parola che, penetrando
negli uomini, può liberarli dalle loro schiavitù e dalle loro paure mortali!
Sostenete la Società Biblici con - vostri
doni. Possono essere inviati al seguente indirizzo: Libreria Sacre Scritture — - Piazza
Madonna di Itocelo 25 — Roma — C. c. p.
1/756.
La Chiesa in Germania
Il Sinodo della Chiesa Evangelica tedesca, riunitosi dal 5 al 10 ottobre a Elbingerode, nella zona orientale, ha esaminato
il problema della pace in rapporto alla si,
tuazione politica tedesca ed ha pubblicato
diverse dichiarazioni al riguardo.
In una risoluzione indirizzata ai due Primi Ministri Churciy|l'’e. Pinay, al Presidente Truman e al Sfaresciallo Stalin, il Sinodo chiede che « le potenze che, dopo la capitolazione senza' condizioni della Germania, hanno detertoinato la sorte politica, economica e spirituale di milioni di creature umane nei territori divisi della Germania, assicurino le condizioni necessarie alla
soluzione pacifica del problema tedesco, e
questo senza ulteriori rinvii, per mezzo di
negoziati in vista della riunione della Germania... Il mantenimento di barriere tra
zona e zona e tutte ,le misure che tendono
alla divisione definitiva del popolo tedesco,
non possono essere che fattori di ostilità e
causa di dissoluzione dei legami morali. In
nome dell’umanità — è detto — noi vi preghiamo di por temine a questo stato di
cose ».
Sull’argomento: « La Chiesa e la pace »,
il Sinodo si è espresso in questo modo:
« Il mondo è ancora sempre diviso tra le
due grandi potenze che si affrontano nella
paura e nell’odio. Nel nostro stesso paese
il contrasto ha raggiunto una tale misura
che, tanto all’est che all’ovest, delle forze
tedesche son() pronte e potrebbero essere
lanciate le une contro le altre.
« Questo pericolo che va crescendo sempre di più ha parecchie cause. Una di esse
è in noi stessi. Non abbiamo dato quell’esempio di unità che ci avrebbe procurato
il rispetto del popolo. Non ci siamo saffi
cientemente preoccupati di ■ .rcondare con
la preghiera e con consigli fraterni i cristiani sui quali pesava la grave responsabi
Guerra alla guerra
Per i cristiani il problema è bell’e risolto: certamente è tempo ormai che ragioniamo da uomini, anziché ucciderci come
se fossimo tigri. Le nazioni adesso sono
armate fino ai dènti e vanno escogitando
nuovi ordigni di distruzione, quasi che la
maggior gloria dell’uomo consistesse nel togliere di mezzo migliaia di creature simili
a lui. Ma la pace regnerà... Per qual via
l’otterremo? Per mezzo del commercio,
della civiltà, dell’arbitrato? No, la pace ci
verrà dal Principe di pace. Oh. ch'EgU ammaestri col suo Spirito i popoli, e rinnovi
con la sua Grazia i cuori e vi imperi con
la sua somma potenza.
Solamente allora, gli e.sseri umani smetteranno di ferire e di uccidere. L’uomo è
un mostro, quando il sangue gli ribolle; è
solo il Signor Gesù che può convertire questa belva in agnello, rinnovare il cuor dell’uomo, calmarne le passioni e il sangue.
C. H. Spurgeon.
lità della politica. Dio, la cui mano si è
posata cosi gravemente sopra di noi, vuole
la nostra conversione e la Uasformazione
dei nostri cuori...
« Oggi, malgrado la nostra stessa impotenza e la nostra perplessità, noi domandiam() una volta ancora degli atti di pace.
. f^vide^emen^ st» -a snor il--4ac»- -dei
consigli agli uomini politici e liberarli dalla loro responsabilità. Ma noi domandiamo
a tutti di non trascurare alcuno di quei
mezzi che potrebbero condurre ad una in
tesa, e ad evitare con cura ogni muova cau
sa di divisione nel nostro popolo, e le cui
conseguenze, disastrose per il mondo inte
ro, n inaccerebbero di svilupparsi indefini
tivamente. Noi domandiamo loro di ricor
darsi, come noi, che Dio regna e fa vede
re a coloro che credono in Lui delle vie
sicure, mentre invece le nostre vie ci condurrebbero nell’abisso.....
« di nostri fratelli dell’est diciamo; noi
conosciamo le vostre distrette, sappiamo
che voi sospirate sotto a quell’oppressione
che si fa beffa dei vostri diritti, vi obbliga
a dissimulare e provoca in voi il timore
di essere spogliati ed arrestati. E tuttavia
Dio conosce ancora molto meglio di noi,
ed anche di voi, la vostra miseria, la tentazione di indurire i vostri cuori, di rendere
odio per odio, di opporre la disperazione
alla disperazione. Egli conosce quella disperazione nella quale nulla più importa,
bene o male, vero o falso, ma in cui la sola preoccupazione è quella di poter essere
liberati. Se noi non ci permettiamo di dirvi pur che sia, noi vi gridiamo tuttavia per
mezzo della voce della Parola di Dio: credete che Dio ha in vista della grandi cose
per oi. Siate certi che in voi e per mezzo
vostro Egli vuole compiere le sue opere.....
« E voi genitori, i cui bambini subiscono
a scuola l’insegnamento di una filosofia che
non vuol saper nulla di Dio, potete intercedere per loro presso Dio ed ¡ intarli a trovare, il cammino verso Colui nel cui nome
sono stati battezzati. Ognuno di voi, operaio od agricoltore, insegnante o dottore,
sindaco o poliziotto, può .ivere il coraggio
di egire umanamente verso gli esseri coi
quali ha da fare. Potete credere che la grazia di Dio trionferà, affinchè lodiamo tutti
insieme il Signore.
« E ai nostri fratelli dell’ovest diciamo :
noi «onosciamo le miserie che cercate di
alleviare, i campi dei rifugiati, la penuria
di .dioggi, noi conosciamo le vostre tentazioni di dimenticare tutto ciò che non è la
rieo-truzione e di considerarvi saii e in sicurtà. Dio sa ancora molto meglio di noi,
ed t.nche meglio di voi stessi, che siete in
pericolo di rinnegare la croce di Cristo in
nome stesso della filosofia e della civiltà
cristiane, e di finire così, in nome della libertà ehe volete difendere, per propagare
1 odio e la diffamazione senza pietà degli
avversari. Non vi lasciate andare a credere
che il fine giustifica i mezzi. Siate riconoscenti per tutto ciò che Iddio vi dà: libertà
di fede, sicurezza legale, prosperità crescente. jhe la vostra gratitudine si esprinia per
mezzo dell’amore fraterno, l’abnegazione
verso i rifugiati che cercano presso <ii voi
una nuova patria, la difesa dei vostri i rateili all’est, che noi vi suppli-chiamo in nome di Dio di non abbandonare a loro stessi. --
« Ognuno al proprio posto, tanto all’est
che all’ovest, siamo certi, con i cristiani di
tutto il mondo, che in Cristo tutti sono uniti nella stessa famiglia. Là dove Dio ci
ha posti, perseveriamo nel sentimento della nostra responsabilità verso il prossinio c
nella certezza che noi rimarremo uniti a
Cristo anche nella morte......
« Dio, al quale appartiene di darci la pace e di proteggerci dal giudizio ehe sarebbe tina nuova guerra, è il padrone dcU'avvenire. Egli è il Signore e il giudice del
mondo, che Egli conduce incontro al giorno in cui Egli apparirà nella sua gloria. Colui che spera in Lui non sarà confuso. Ma
di colui che non crede, nulla sussisterà ».
(S. OE. P. /.).
' l’fluicojijuvciniii "
Rivista mensiie illustrata per bambini
ad uso delle Chiese Evangeliche
Questo giornale si propone un fine religioso, istruttivo, educativo e ricreativo attraverso le rubriche: pagina biblica — racconti e novelle — pagina degli uomini
grandi — pagina scientifica — pagina dal
mondo della natura — pagina missionaria
— pagina dei « cadetti » — rassegna di libri — rassegna di film — notizie varie —
giochi ecc. e vuole raggiungere i ragazzi
delle diaspore che non hanno un ontinuato insegnamento religioso o comunque sono estranei alla vita delle chiese.
Lo raccomandiamo alle lamiglie e alla
sollecitudine dei Pastori.
Condizioni d’abbonamento per l’anno 1953:
Abbonamento annuo L. 500 — Estero
L. 750 — Un numero L. 45.
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Cossa 42 - Roma.
3
•L’ECO DELLE VALLI VALDESI
— S
Il nostro Culto
Celebrando la festa della Riforma, molti evangelici sono stati rieiiiamati non soltanto agli eventi
storici che acconiji.'gnarono il grande movimento di ritorno agl’insegnamenti della Chiesa postolica :
ma sono stati richiamati anche ai
principii • fondamentali del Cristianesimo originale dai quali la Chiesa
si era venuta progressivamente allontanando attraverso i secoli
Ideila rivista della Chiesa Presbi'
teriana degli Stati Uniti, « Piesbyterian Life » il Dott. Robert Mac
Affee Brown mette l’accento su varie caratteristiche del Culto, all’epoca dei Riformatori, le quali dovrebbero esser tenute sempre presenti
anche dai loro discendenti.
Egli insiste, per esempio, sul centro del Culto, che era per loro Pio
e non l’uomo. C’è oggi la tendenza,
in alcuni, a considerare il Culto essenzialmente come un mezzo per far
del bene ai credenti, per darci delle
emozioni, per spingerci a nuove risoluzioni. Ijno va in Chiesa — se
possiamo dir cosi —- come anderebbe dal medico, per ricevere una iniezione ricostituente, e per essere consolato.
Questi elementi non costituiscono
certo lo scopo centrale del Culto:
sono elementi accessorii. Il Culto è
anzitutto adorazione: è un rendere
a Dio ciò ohe a Uio è dovuto. Al
centro del Culto s»a la gloria di Dio,
ed ! fedeli si riuniscono per dar lode al nome santo di Dio, per offrirgli ¡a loro adorazione e la loro riconoscenza, per umiliarsi davanti alla
sua grandezza ed alla sua santità.
Forse la crescente trascuratezza
(lei Culto e del giorno del Signore,
sta proprio nel fatto che troppi ignorano il loro dovere verso Dio e considerano il Culto solo come un aiuto
spirituale per se stessi, l’n giovane
ci diceva un giorno: « Io non sento
il bisogno di andare in Chiesa, ogni
settimana, a ricaricare la pila della
mia vita religiosa : ed ho invece molto bisogno di una giornata di svago
all’aria aperta ».
Se il Culto deve servire solo a noi,
(|uel giovane può anche avere qualche ragione. Ma se il Culto è un dovere verso Dio, allora ha torto di
anteporre il suo comprensibile desiderio di svago al suo dovere religioso.
Ciò non significa che il Culto non
contenga anche aiuti preziosi per i
fedeli e richiami ed ispirazione ad
una vita superiore: ma, prima di
tutto, è un atto di ubbidienza e di
omaggio collettivo a Dio. Questo elemento del Culto non dipende dalle qualità del predicatore.
fjii altro elemento del Culto che
viene talvolta sottovalutato, mentre
dovrebbe esser presente, del continuo, alla mente dei fedeli, è il seguente : Molti vanno in Chiesa essenzialmente per parlare a Dio ed
ascoltare l’uomo. Parlano a Dio in
preghiera; gli parlano confessando
i loro peccati, gli parlano cantando
le sue lodi ed esaltando la sua misericordia; gli parlano promettendo
nuova fedeltà.
Tutto questo è giusto e doveroso.
Ma anche Dio parla nel Culto e l’uomo deve ascoltare attentamente..
i\on occorre (come fanno i Quaccheri) rimanere in silenzio per un’ora, per udire la voce di Dio. Quella
voce la si può udire quando la Parola di Dio viene letta e spiegata;
quando lo Spirito parla nello spirito nostro; quando la sua voce si fa
udire attraverso all’uno c all’altro
elemento del Culto. L’essenziale è
di andare in Chiesa non solo per
parlare a Dio ma anche per ascoltarlo. L’essenziale è di chiedere a
Dio, andando in Chiesa, di volerci
fare udire la sua voce...
Nell’articolo che ha ispirato queste nostre brevi riflessioni, abbiamo
notato anche un particolare interessante.
Rivendicando ai Riformatori la
preoccupazione di conservare la tradizione religiosa che risaliva anche
alla religione data da Dìq al ;jopolo
eletto, per mezzo dei suoi profeti,
l’Autore menziona vari elementi del
Culto antico che i Riformatori han
no valorizzato: oltre alla lettura dei
lo Comandamenti, il canto dei Salmi : la formula di benedizione che
era quella usata da Aaronne (vedi
Libro dei Numeri) ecc.
Originale la spiegazione data delle « facciole » bianche che i Ministri presbiteriani usano portare sulla toga nera. Esse sarebbero — secondo l’Autore — un simbolo che
ricorda le due tavole dell.a legge data da Dio a Mosè sul monte Sinai.
Paolo Bosio
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il nostro giornale
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LA VOCE DELLE COMUNITÀ'
Massello
Nous tenons ù dire nos sincères reinerciemjnts aux prédicateurs qui ont adressé,
au cours de ces derniers mois, un message
à uotre communauté. Ce sont, dans l’ordre; MM. Giov. Miegge, professeur; G.
Mathieu, pasteur; C. Gay, étudiant; Ern.
Tron, professeur.
M. Ermanno Rostan, pasteur et chef de
district des Vallées, a proposé à notre Consistoire d’organiser dans notre paroisse, au
début de décembre, une campagne d'appel. Cette offre a été immédiatement acceptée avec reconnaissance. Le thème de
(Ætte campagne sera: Le trauail, ou le chrétien er face du travail. Ce suje.t est intéressant et des plus actuels. Important est le
sens du travail pris en lui même, mgis importante est aussi la question de es limites. La « démonie » du travail est une tentation qui pèse sur notre vie et qüi nous
prive de la liberté de consa rer à Dieu du
temps et de nos forces pour sa cause.
11 va de soi qu’une campagne comme telle qui va se faire ne peut vraiment être profitable à nous-mêmes comme à l’ensemble
de la communauté, que si nous la préparons
dans la prière, afin que ce qui sera dit ne
soit pas « une agréable musique », mais une
parole qui touche vraiment los coeurs.
CBmpagna d'appeHo a Massella
Programnta
RILNIONI E CULTI
Mercoledì 3 Dicembre a Grangedidier (Past. E. Airue),
Giovedì 4 Dicembre - a Campo la
Salza (Past. E. Aime).
Venerdì 5 Dicembre - ai Robers
(Past. P. Marauda).
Sabato 6 Dicembre - a Salza (Past.
E. Rostan).
Domenica 1 Dicembre - Culto e
Scuola Domenicale (Past. E.
Rostan) — Pomeriggio al Raynaud, ore 15: Riunione conclusiva presieduta dal Pfst. E. Rostan. '
Pinerolo
Il battesimo è stato amministrato in queste ultime settimane a: Casetta Anna Maria
di Pietro c di Ribet Ida — Bleynai Giorgio di Dino e flessone Maria Teresa — Lageard Aurelia di Guido e t!i Lirelli Mercedes.
Si avveri per queste piccole creature la
profezia di Isaia: « Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell’Eterno e g.ande sarà la
pace dei tuoi figliuoli ».
— Il 27 novembre è stato celebralo il matrimonio di Gardiol Enrico e Rivoiro Emma.
— Il giorno II novembre è stata deposta nel cimitero di Prarostino la aalma del
nostro fratello in fede Gönnet Giacomo Alberto, della Tomalina, deceduto improvvisamente all’età di 77 anni. Il 13 no embre,
a S. Secondo, abbiamo accompagnato alla
ultima dimora terrena la salma del nostro
fratello Pagetto Daniele, deceduto a Torre
Pellice, dopo lunghe sofferenze. Il 18 novembre, un corteo di parenti c di amici venuti specialmente dalla parrocchia di Riclaretto, ha accompagnato e poi cit coniato
nel tempio la salma della nostra sorella
Poet Maria nata Massel, deceduta a S. Pietro Val Lemina e sepolta a Ridaretto.
L’ambra del lutto è scesa su queste famiglie e le lagrime hanno rigato i volti afflitti. Ma nelle tenebre e nel dolore di questa
vita Gesù Cristo ha fatto e continua a far
risplcndere la luce di una consolazione eterna e di una dolce speranza. Possano i
cuori volgersi veramente a Lui . c credere
alle Sue promesse.
— In assenza del Pastore, il culto del 9
novembre è stato presieduto dal Past. em.
Giov. flertinatti e quello del 23 novembre
dal Past. emer. Luigi Marauda. Un ringraziamento cordiale a questi collaboratori.
— Domenica, 14 Dicembre, alle ore 14,
verrà allestito nei locali della Scuola Umberto I a S. Secondo un « bazar » a favore
della Chiesa, con esposizione di oggetti vari e .-.ervizio di büßet. Invitiamo la popolazione a visitare il bazar e a dare il proprio appoggio alla buona riuscita dell’iniziativa.
Rota
Siamo lieti di presentare agli umici d
Rorà il progetto della nuova sala delle at
tività. La costruzione sórgerà D. v. nel cen
tro del paese, al posto d’una vecchia costru
zione, donataci generosamente dalle signo
re Salvarani Maddalena e fionino Letizia.
L’esigenza d’una nuova sala si è sempre
avvertita, sia per l’inefficienza del locale
attualmente in uso, sia per l’intensificarsi
della villeggiatura evangelica in Rorà. 11
nuovo edificio costituirà il luogo dUnrontro della comunità rorenga, per la maggior
parte delle sue attività invernali, nonché il
ritrovo dei fratelli villeggianti della penisola, sia per le molteplici attività estive,
sia per la testimonianza evangelica di Rorà. Quest’estate il numero dei villeggianti
evangelici si è aggirato sui 200 circa.
Possiamo annunziare sin d’ora che è terminato il poderoso muro di difesa per l’erezione del terrapieno e che sono state gettate le fondamenta: nel frattempo l’opera
di demolizione della vecchia costruzióne
prosegue con rapidità, mercè l’opera dei
muratori locali, nonché della gioventù rorenga.
L’opera si è iniziata con un atto dì fede.
All’inizio non possedevamo nulla. Alcuni
fratelli e amici della nostra chiesa, sotto
gli auspici della « Pro Rorà », hanno raccolto le prime offerte per far fronte alle
spese iniziali. Nel segno della fede in Colui « che apre le cateratte del cielo e riversa su di noi la sua benedizione », noi
lanciamo il nostro
APPELLO
ai Rorenghi lontani, agli amici di Rorà, a
tutti coloro che seguono con interesse l’opera della nostra Chiesa. Siamo fiduciosi
che voi ci sosterrete con la vostra simpatia
tangibile e ci consentirete di proseguire la
opera iniziata e di terminarla.
Sin d’ora ringraziamo tutti coloro che ci
hanno sorretto nell’opera iniziale, specialmente il geometra Mario Mantelli, autore
del bellissimo progetto e direttore dei lavori.
Gli amici che hanno in animo di farci
pervenire la loro offerta possono indirizzare a: Gustavo flouchard. Pastore valdese,
Rorà di Luserna (Torino) - Conto Corrente Postale N. 2/37801.
Il progello della nuova sala delle allivilà a Rorè
Uh bel rehaìo !
Volete regalare un buon libro o
fare voi stessi una buona lettura?
Ecco alcuni consigli utili:
Per uno Fede
di Giovtami Miegge — Ediz. Comunità ^ Milano - Lire 1.250 ^
Rivolgersi a Libreria di Cultura religiosa - Piazza Cavour 32
- Roma 1 o alla Claudiana.
E’ un libro per delle persone colte e desiderose di ripensare i problemi della fede cristiana. Ua libro
che non può essere ignorato da nessun uomo moderno cosciente e impegnato.
100 anni di Storia valdese
Libreria Claudiana - Torre Pellice - Lire 1.000 (Prezzo ridotto
per la Settimana del libro; Lire- 700.
E’ un’opera di facile lettura e di
ricca documentazione storica sulla
presenza della nostra chjesa in Italia
durante questi ultimi cento anni. Un
libro per molti Valdesi d’Italia e
dell’estero.
La Caverna del Sasso Nero
di Penna Nera — Libreria di
Cultura religiosa - Piazza Cavour 32 - Roma - c. c. p. 1-26922
Lire 350 - o alla Claudiana.
E’ un buon romanzo per la gioventù.- Ambiente esterno: periodo
di vita clandestina sotto la dominazione tedesca. Nobile storia di lotte
e di tribolazione, illuminata da luci
di ideale e d’amore. La gioventù ne
riceverà incoraggiamento ad agire
secondo coscienza, controllando le
proprie passioni. Giovani Valdesi di
ambo i sessi: questo libro è per voi!
Noi e i nostri figli
di Raymond Beach — Edizioni
l’Araldo 4^1la . Verità Via
Trieste 23 - Firenze - Lire 500.
Abbiamo appena consultato questo volume, in ottima edizione, ma
crediamo di poter dire che si tratta
di un buon libro per le nostre famiglie. In esso, l’autore studia con
profondità di pensiero ma con facilità di espressione, così da invogliarne la lettura, i principali problemi
della vita di famiglia (L’istituto familiare - Genitori e figh - La lotta
contro i difetti - I figli sono cresciuti - La vita a due - La vita nel focolare - Alla sera della vita). L’esposizione vien fatta alla luce della realtà della vita quotidiana e della fede cristiana.
Red.
Frali
La Commissione Distrettuale visiterà nel
corso della settimana corrente la parrocchia
di Praly. La comunità è caldamente invitata a partecipare alle ^riunioni ed ai culti
di cui pubblichiamo qui sotto il nrogranima. Voglia Iddio benedire l’opera ohe viene t empiuta e faccia matuiire nelle coscienze il seme che verrà sparso.
Visita di Chiesa
Programma
RIUNIONI E CULTI
Giovedì 4 Dicembre - a Pomieri (Pastore E. Rostan).
Venerdì 5 Dicembre - a Villa (Past.
E. Rostan).
Sabato 6 Dicembre - Ln’one Giovanile Valdese (Past. ~G. Bouchard).
Domenica 7 Dicembre Cullo - Assemblea di chiesa e riunione dei
catecumeni (Past. G. Boucliard
e Avv. E. Serafino).
COMUNICATO
TEMPIO DEL CIABAS
Orario di Dicembre
Domenica 7 (in frane.).
Domenica 21 - con S. Cena - (in ital.).
Domenica 28 (in frane.).
Ore 15 (tre pom.).
Personalia
Il 24 novembre, presso l’Università di
Torino, la Signorina Graziella Genre, della
Chiesa di Pinerolo, ha conseguito la laurea
it pieni voti assoluti in Lettere.
Alla neo-dottoressa le nostre felicitazioni
e l’augurio che il servizio nella scuola sia
anche una testimonianza cristiana.
Il Consiglio dei Pas-tori Evangelici
di Milano e della Lombardia, radunatosi per esaminare lo scritto comparso su « L’Italia » del 9 u. s. con
il titolo « Il pericolo protestante nell’Arcidiocesi » ed il piccolo « Comunicato della De Preservatione Fidei » comparso sul medesimo giornale in data 21 ottobre e che probabilmente riguarda il precedente scritto, si è sentito in dovere di inviare
a tutti i giornali locali le seguenti
precisazioni:
Si è descritto il Protestantesimo
milanese non solo con dati incompleti (sono ignorate le Chiese Battisle. Metodiste e Valdesi) ma anche
erronei, poiché indubbiamente molli riguardano movimenti religiosi
che se non sono cattolici non per
questo sono protestanti;
si è accusato il Protestantesimo di
connivenza con particolari partiti
politici allo scopo evidente di poter
impressionare il pubblico persuadendo che « il problema religioso si
complica con quellò politico », mentre il Protestantesimo come non sente nei paesi nei quali è la religione
dominante il bisogno di esprimere
dal suo seno alcun partito politico,
così nei paesi nei quali è minoranza non sente il bisogno di ajtpoggiarsi a nessuna corrente politica, considerando come sua suprema legge e
forza la predicazione del Vangelo di
Cristo;
si è segnalato fra le attività protestanti in Milano l’offerta di denaro
cc per abiura », accennando a casi per
i quali siamo ancora in attesa della
richiesta specificazione, sia per scindere le responsabilità che per poter
considerare giuridicamente responsabili gli autori della notizia;
si è- poi invocato l’intervento dell’autorità civile contro il Protestantesimo presentato quale « sesta colonna sotto l’alto comando di gerarchie straniere », accusa che oltre
cortina è scagliata contro il Cattolicesimo Romano e che dà luogo nell'articolo stesso ad una stridente
contraddizione, perchè mentre le
a gerarchie straniere » dovrebbero
essere indubbiamente autorità religiose del mondo anglosassone, si
V uol presentare il Protestantesimo
come un movimento filo-comunista.
Sia infine consentito, di fronte alla richiesta mossa verso l’autorità
civile di limitare la libertà religiosa,
di concludere riaffermando il diritto sancito per ogni cittadino dell’art.
.\IX della Costituzione « di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale od associata, di farne propaganda o di esercitarne in privato ed in
pubblico il culto » e di augurare'ehe
questo diritto sia riconosciuto in tutti i paesi e per tutte le confessioni
religiose.
4
4 —
L’ECO DELLO; VALLI VALDESI
RECENSIONI
PENNA NERA: La caverna del Sasso Nero
— Ediz. A.BE.T.E. — Roma — Librelia Cultura Religiosa — Piazza Cavour
32 — Roma — L. 350.
In altra pagina del giornale abbiamo annunziato questo volume, adatto alla gioventù. E’ un romanzo di tipo piuttosto insolito
nei nostri ambienti ecclesiastici; ma, con
ragione, Pautore ha voluto uscire dai binari tradizionali per affrontare ambienti,
esperienze, personaggi nuovi, di un periodo di vita da noi non molto lontano. Le
vicende di Bianca, giovane e bella fanciulla, ricercata dai tedeschi e fuggiasca sui
monti, e di zio Piero, il giovane ingegnere nascosto nella caverna rocciosa, afferrano il lettore sin dall’inizio e si concludono
nella luce di un affetto sincero e puro^ 11
linguaggio non è sempre dei più « castigati 1), ma è quello che è, nella realtà ; i
sentimenti che si agitano nell’animo dei
personaggi si richiamano però sempre alla
ispiraziane cristiana deUa vita. E questo
non ò poco, nei tempi che corrono.
Tutto sommato, una buona, piacevole, utile lettura che Penna Nera offre ai giovani, nel fiore degli anni, ed alle nostre famiglie Valdesi, specie a quelle che trascorrono le lunghe veglie d’inverno in montagna. c. r.
S. A. VAN LENNEP: Les années italiennes
de Marguerite d’Autriche, Duchesse de
Parme. Editions Labor et Fides — Genève — 24 Bourg de Four — senza indicazione di prezzo.
La personalità di Margherita d’Austria,
duchessa di Parma, è stata descritta da parecchi storici, i quali hanno sopratutto studiato i^ periodo in cui questa figlia illegittima dell’imperatore Carlo V fu chiamata
dal re Filippo 11 a reggere la luogotenenza
dei Paesi Bassi. 1 biografi di queU epoca
non hsnno reso sufficientemente omaggio
all’inleUigenza ed alle capacità di Margheriu di Parma.
Per ben conoscere e comprendere questa
principessa, bisogna seguirla da vicino du- ■
rante il primo periodo della sua esistenza,
a Firenze, sposa del Duca Alessandro dei
Medici che fu assassinato nel 1537, poi a
Roiq^ come sposa di Ottavio Farnese, nipotino deU’nltimo « grande papa del Rinascimento ».
L’autrice, Madame S. A. de Lemiep, mette in evidenza il compito eminente svolto
da Margherita di Parma nei rapporti movimentati eppnr così importanti che intercorsero tra i due capi della cristianità, lo
imperatore Carlo V e Sua Santità Paolo 111.
L’esposizione fatta su fonti se non del tut- to inedite, in realtà assai poco conosciute, e
strettamente storica. Si tratta non di una
vita ri.manzata, ma di un solido studio sulla vita italiana « de cette remarquable femme trae fut Marguerite de Parme ».
Volume di 140 pagine: panorama interessante di una pagina di vita italiana nel
Rinasciménto; ' " •“ ri
P. BLANC-MISLAND: Contes de Noël —
Edifions Oberlin — 19 Rue des Francs
— mourgeois — Strasbourg.
Natale ha il suo preciso cd inconfondibile messaggio cristiano anche per i bambini riuniti attorno al tradizionale albero
luccicante: messaggio che non si deve attenuare affinchè si formi neU’anima dei piccoli la visione del vero Natale, quello dell’amore di Dio manifestato in Gesù Cristo.
Ma l’anima dei fanciulli si nutre anche
di altri racconti e li ascolta con avidità: racconti in cui agiscono uomini, animali ^ e
piante, adatti a colpire la fantasia infantile
nel quadro poetico e familiare del Natale.
Questo volume offre appunto una raccolta
di c( contes de Noël » nei quali 1 elemento
leggendario, fantastico, non è disgiunto da
motivi di ispirazione religiosa. Costituiscono, per i nostri bambini, l’occasione di
un’ora di svago e di piacevole attenzione
nell’atmosfera deOa gioia natalizia; sono
dovuti alla penna di un pastore,
JEAN DANIEL BENOIT: Souffrance et intercession — Editions Oberlin — 19 Rue
des Francs — Bourgeois — Strasbourg;
11 problema deUa sofferenza è uno dei
più ardui, anche per il credente. L’autore
si è curvato su di esso come uomo di fede
e lo ha esaminato alla luce della fede e
dell’intercessione non soltanto nostra, ma
anche e sopratutto di Cristo. L’intercessione nella sofferenza fa parte di ogni ministero (o servizio) che il cristiano è chiamato ad adempiere quaggiù; ma è intimamente legata al ministero speciale del Pastore, della diaconessa, dell’infermiera. E’
un ministero, questo, che prolunga nella
Chiesa il ministero di Cristo, il grande intercessore. E per questo, ha bisogno di preparazione, nella comunione personale con
Cristo e in atteggiamento di povertà davanti alle ricehezze dello Spirito Santo.
Piccolo volume di 120 paginette tascabili, ma molto utile nel ministero cristiano. Gli studi che contiene sono stati presentati in occasione di una « retraite » delle Diaconesse « de la rue de Reuilly, à Paris ». Con l’autore « nous demandons à
Dieu de vouloir bien se servir de ces modestes études pour aider quelques âmes
douloureuses à trouver un sens nouveau à
leurs souffrances ». e. r.
ALICE DESCOEUDRES: Héros de partout
— - Editions Labor et Fides — Genève
— fr. SV. 5,20.
E’ il sesto volume che la celebre pedagoga svizzera dedica alla gioventù, con una
serie di profili storici di alcune personalità
importanti del nostro tempo: il Padre Damien, apostolo dei lebbrosi in Oceania; il
vescovo Berggrav, simbolo della resistenza
in Norvegia; la tribù degli Hounza, del
Pamir; lo scienziato Edison; il fisico Roentgen, le cui scoperte hanno reso possibile
la salvezza di molte persone.
Studi brevi, interessanti, scritti con entusiasmo e sincerità. e. r.
/ SUZANNE DE DIETRICH: L’heure de
l’offrande — Ed. Delachaux et Niestlé
__ — Neuchâtel — fr. sv. 6,75.
E’ la terza edizione di un libro che si
prc.senta con questo sottotitolo: « Notes en
mafge de l’Evangile ». Non hanno la pretesa, queste note, di essere un commentario; vogliono essere una testimonianza resa
a Cristo e, al tempo stesso, un’opera di fede, compiuta nel servizio dei fratelli. Eppure, quanto dense di pensiero e di meditazione del testo biblico, queste « note » in
margine all’Evangelo: preziosi raggi di luce che giungono a noi e rischiarano il nostro cammino, il cammino sulle orme di
Cristo. Il libro è un aiuto per la meditazione personale della Parola di Dio. e. r.
JEAN DE SAUSSURE: Révélation et Inspiri tion — Editions Labor et Fides —
Genève — fr. sv. 2,80.
E’ il volume VII della serie « Les Cahiers
du Renouveau ». A misura che si svolge il
dialogo ecumenico, si vede come dietro la
discussione sui sacramenti, sul ministero,
sulla Chiesa, bisogna affrontare la questione dei rapporti tra la Rivelazione e l’Ispirazione. E ciò non soltanto nel quadro più
ampio del Cattolicesimo romano e del Protestantesimo, ma anche nell’ambito più ristretto delle Chiese protestanti, dove bisogna tener conto di varie tendenze, come
di quella pentecostale o della teologia liberale o di queUa riformata; tendenze che in
modo diverso pongono l’accento sull’uno o
sull’altro di questi due aspetti della fede
cristiana: l’autorità della Rivelazione e la
ispirazione dello Spirito Santo. C’è il pericolo che la Rivelazione sia ridotta ad una
semplice ispirazione e, d’altra parte, che
le ispirazioni individuali siano elevate al
rango di vere e proprie rivelazioni. L’autore si applica a chiarire il problema dei
rapporti tra la Rivelazione e l’ispirazione,
distinguendole senza separarle e unendole
senza confonderle, poiché sono due modi
nei quali Dio si comunica all’uomo, e. r.
Nota Bene — Tutte le pubblicazioni menzionate sopra possono acquistarsi presso la
Libreria di Cultura Religiosa — Piazza Cavour 32 — Roma — o presso la Claudiana
— Torre PeRice.
Canto Sacro
La Commissione del Canto Sacro sta istituendo a Torre Pellice un archivio al quale desidererebbe far confluire tutto il materiale innografico che possa essere di utilità idle Corali in vista delia loro attività
parrocchiale ed in vista delle feste di canto.
La Commissione rivolge pertanto un caldo
invito ai Direttori ed ex*Direttori di Corali onde essi vogliano cort'ìsemente inviare a questo centro di raccolta almeno una
copia di ogni inno o coro attualmente in
-, -"P <«»■ i.v-~ ■JWWeJfzwr
loro possesso. Tale invito è rivolto pure a
quanti, possedendo raccolte di inni e cori
vari siano disposti a metterli a disposizione
delle Corali.
Tutto il materiale inviato sarà s jddiviso
ed accuratamente rubricato. Ogni Direttore
di Corale potrà in tal modo avere sempre
in visione ed eventualmente in prestito per
un breve periodo quegli inni o cori che ritenesse adatti particolarmente per l’esecuzione della Corale da lui diretta. Non spendiamo altre parole per dimostrare la grande
utilità di questa iniziativa. Jn generale il
materiale raccolto dovrebbe far capo a queste categorie: 1) Inni. 2) Cori per le circostanze più svariate (particolarmente per le
solennità dell’anno ecclesiastico). 3) Cori a
carattere folkloristico, e vari. E’ preferibile, naturalmente, la trascrizione dei cori
a quattro voci miste, ma non in modo
esclusivo.
Inoltre, se la Commissione del Canto Sacro riceverà, giusta la decisione ds'l’ultima
Conferenza Distrettuale, contributi sufficienti dalle singole Chiese del Distretto
Valli Valdesi, sarebbe sua intenzione arricchire l’archivio stesso con n ateriale
scelto e nuovo direttamente acquistato e
mettere a disposizione delle singole Corali un apparecchio per la tiratura multipla
e nitida delle copie di ogni inno da esse
scelto per l’esecuzione. A buon intcnditor...
pache parole!
Tutto il materiale dovrà essere inviato al
seguente indirizzo: Sig.ra Lina Varese —
Santa Margherita - Torre Pellice (Torino).
La Commissione del Canto Sacro ringrazia sinceramente la signora Varese per aver
accettato volonterosamente questo incarico ;
rivolge una viva raccomandazione a tutti
onde il materiale innografico giunga abbondante e presto alla sua destinazione augurandosi che questa iniziativa possa incontrare piena approvazione e pieno successo.
* * *
La Commissione del Canto Sacro avverte
i Sigg. organisti ed harmoniumisti che essa
è ,empre in attesa delle loro segnalazioni
circa raccolte adatte per Organo ed Harmonium onde poter inviare a tutti la prima ircolare promessa. Finora abbiamo ricevuto una sola segnalazione.
I Pastori ed i Direttori di Scuole Domenicali che desiderino avere un certo numero di copie del foglietto contenente per
esteso gli inni assegnati alle Scuole Domenicali in vista delle feste di canto sono
pregati di prenotarsi al più presto presso
la Tipografia Alpina, precisando il numero
di copie desiderato.
La Commissione del Canto Sacro.
Con cuore commosso i famigliari della
compianta
Maria Poef nata Massai
mancata all’affetto dei suoi cari di'età di
soli 63 anni, nell’iinpossi^lità di ringraziare personalmente, esprimono la loro riconoscenza ai Sigg. Pintori E. Rostan, L. Marauda e F. Davite pèr le loro parole di conforto, e a tutti coloro che con la loro presenza o con scrittile fiori hanno dato dimostrazione di simpatia e di affetto cristiano
nell’ora del dolore.
« L’Eterno ’ha dato. L’Eterno ha
tolto. Sia benedetto il nome dell’Eterno » (Giobbe 1: 21).
Pian Faetto di Vjllasecca, 18 Novembre.
E’ mancata serenamente ieri alla nostra
tenerezza
Maria Varese Laura
Fidenti nelle promesse Divine lo annunciano con profonda tristezza i figli Vera,
Giorgio con la moglie Adele Theiler, Guido con la moglie Olga Gambazza e il piccolo Willy, il fratello, le sorelle, le cognate,
i nipoti Varese, Jalla, Galassini, Decker.
Milano, 20 Nov. 1952.
Piazza Adigrat N. 2.
« Non temere perchè io sono teco »
— (Isaia 43: 5).
La famiglia dell’indimenticabile
Margherita Forneroue
nata Coìsson
ringrazia vivamente tutti coloro che durante la sua lunga e dolorosa degenza al Rifugio Re Carlo Alberto, la visitarono, la confortarono, la curarono e le dimostrarono
affetto e simpatia e che, nella dolorosa circostanza della sua dipartita, esternarono la
loro simpatia cristiana con la loro presenza ai funerali, con fiori e con scritti.
Ringrazia in modo particolare Suor Margherita Rivoir, Suor Susanna Coisson, la
sua compagna sig.na Emilia Ostini, il Dott.
Gardiol, i Pastori Bertinatti, Bert e Peyrot.
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Claudiana - Torre Pellice s Torino) C. C. P. Claudiana 2-17557 dell’Ufficio dei Conti di Torino.
Direzione e Redazione: Past. Frmanno
^Rostan - Via dei Mille 1 - Pinerolo Telef. 2009.
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Pinerolo, con decreto del 27XI-1950.
Tipografia Subalpina S. o. A.
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