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Anno 112 — N. 27
11 luglio 1975 — L. 150
Soedizione in abbonamento postale
! Gruppo /70
BTPUOTFCA VALDESE
10066 TORRE PEILICE
delle valli valdesi
SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE VALDESI E METODISTE
IL VERO CONTESTATORE
Gesù non contesta per il gusto di contestare,jna perché baia visione delia rivoluzione
fondamentale: l’amore che si dona perché altri abbia e viva
Si parla continuamente dei contestatori. Se ne parla con baldanza come di chi
ha saputo rompere col passato, coi suoi
vari tabù, con strutture vecchie, e che
vive il ^orno d’oggi, modernamente e
all’altezza dei tempi. Se ne parla anche in
modo opposto, e con disprezzo, come di
gente sconsiderata, che vuole turbare l’ordine pubblico, le abitudini corrette, il rispetto delle persone, per distruggere senza costruire.
Tra le due posizioni, in cui si divide
il pubblico che conosciamo, vorrei indicare il vero Contestatore, colui che solo
ha contestato veramente non solo le ideologie, e quindi la morale, del suo tempo
ma continua a contestare quelle di ogni
epoca ed anche della nostra: Gesù il
Cristo.
E’ stato il contestatore della religiosità
della gente pia di quella e di ogni epoca.
Pensate alla critica profonda rivolta ai
farisei ed alla loro interpretazione della
Legge, a quando rovesciò i tavoli del
Tempio, con atto che anche oggi sembrerebbe blasfemo, se riferito a situazioni
analoghe del nostro tempo, ai suoi discorsi che né qui né là è il « luogo » di
culto, ma che questo può esser reso solo
in « spirito e verità ». Gli stessi atti e parole farebbero oggi rizzare i capelli a
qualsiasi « buon membro di chiesa » non
meno che a quelli che limitano la loro
fede ad alcune particolari cerimonie e
che risultano, in ultima analisi, essere i
più conservatori.
E’ stato contestatore nelle relazioni
umane ; le sue guarigioni come il suo sedere a tavola con quelli sfacciatamente
peccatori, sarebbero, come allora, anche
oggi criticate. Questa è beneficenza che
mette la coscienza a posto e non risolve
la situazione! Questo è mettersi con chi
collabora col sistema (i pubblicani) ed indebolisce la rivoluzione! Senza comprendere che le sue azioni erano l’intersecazione verticale del Regno nella linea
orizzontale della nostra « routine » quotidiana. Ma ciò, proprio per mancanza di
comprensione, urtava rivoluzionari e conservatori di allora, non meno di quel che
ci urterebbe oggi.
E’ stato contestatore nell’economia.
Non era, allora come oggi, «considerato » chi possedeva? E troppo spesso non
era la ricchezza il segno della benedizione di Dio? Eppure Lui ha detto « Guai
ai ricchi » e « Beati i poveri ».
E’ stato, a modo suo, contestatore nella rmlitica non solo dicendo con disprezzo (e non con l’idea della divisione (tei
due regni) « Rendete a Cesare quel che
è di Cesare » (poiché chi lo ipterpiellava
ne era schiavo ogni giorno, mentre proprio nel restituire a Cesare il suo si sarebbe fatto libero) ma di più ancora nfiutando il potere (Matt. 3: 8-10) per m
r
IN QUESTO NUMERO
Conferenza IV Distretto
Liisri per ragazzi
Cronaca delle Valli
La situazione della chiesa
luterana cilena
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dicare nel dono di sé e nel servizio (Matteo 20 : 25-28) la via di un mondo nuovo.
Contestatore in tutto, allora come oggi,
poiché oggi non meno di allora, per la
sua contestazione di fondo, sarebbe espulso dalla società e condannato.
I suoi rapporti umani non sono di giudizio. « Sono venuto non per giudicare
ma per salvare » (Gov. 12: 47) perciò anche non crea divisioni. Noi. invece, siamo
sempre a dividere, come se fossimo stati
formati in un seminario : giusti e ingiusti,
proletari e capitalisti, credenti e non credenti e via dicendo. L’agape Sua non divide. Non distrugge per distruggere (rivolta) ma per mutare alla radice ogni situazione (rivoluzione). Non contro gli
uomini, anzi lo troviamo con tutti, ricchi
e poveri, la sua stessa prima scelta di
apostoli cade su operai (Pietro ed Andrea) e datori di lavoro (Giacomo e Giovanni); lo troviamo a pranzo con pubblicani ma anche con farisei. NOn divide gli
uomini, ma annunzia una nuova impostazione dell’esistenza, un « nuovo sistema » dove gli uomini sono liberi come
Dio li ha fatti. Rovescia la nostra vita,
come i tavoli del tempio. Nessuno va tanto in là come lui, ma nessuno con tanto
amore (agape) per salvarè e liberare, sen
za del tutto l’acredine che contraddistingue i movimenti politici di og^.
In Lui ogni contestazione di oggi può
esser priva di senso come piena di valore e profetica. In Lui abbiamo il richiamo essenziale tanto se contestatori che
anti-contestatori, perché in Lui abbiamo
veramente la persona in cui appare una
vita nuova ed un mondo nuovo.
Non lo hanno accettato « zeloti » e
« farisei ». Non lo accettano i rivoluzionari di oggi, anche se a volte si rifanno a
Lui non per giudicare, ma per giustificare
le loro analisi. Non lo accettano i borghesi, neppure nelle forme di religione
che strumentalizzano per appoggiare
l’ordine stabilito.
Quel che cerchiamo, e lo vorremmo
con tutto il cuore, è esser contestatori a
suo imitazione, come Lui, indicare la
Via, la sola via data agli uomini per una
vita vera in ogni sua manifestazione sia
ecclesiastica, che politica ed economica,
affinché non sia di breve durata o comunque corruttibile come quella di tutte
le rivoluzioni, ma duratura e premessa
di vita eterna.
Tullio Vinay
(da "Notizia da Riesi”)
MOZAMBICO
Unità, lavoro, vigilanza
Nella notte tra il 24 e il 25 giugno, alle
ore 0,25, la bandiera portoghese è stata
ammainata nello stadio di Machàva (Lourenço Marquez), fra gli applausi dei 30.000
presenti. Dopo un breve silenzio è stata
issata sul pennone la bandiera mozambicana, accolta con tripudio di allegrezza.
I « visi pallidi » appaiono assorti, ma
brillano sul volto nero degli africani gli
occhi che esprimono l'emozione per quel
momento decisivo nella storia del Mozambico; un’epoca nuova infatti sta per
cominciare.
Nella mattina del 25 il presidente Samora Moïses Machel fa una proclamazione, enunciando i principi fondamentali del nuovo stato: la repubblica popolare
del Mozambico indipendente.
Queste feste mettono fine ad anni di
lunghe sofferenze e di lunghi sforzi. Dieci
anni di lotta armata hanno infatti seguito
la proclamazione dell’insurrezione generale da parte di Edoardo Mondlaine_ nel
1964. Nel corso di queste ultime settimane, mentre il presidente Machel faceva il
suo ingresso nel paese visitando ogni provincia fino alla capitale, la popolazione
esprimeva la sua gioia nelle strade dec(>
rando ed addobbando il percorso presidenziale.
Le direttrici fondamentali dell’avvenire della nuova nazione sono formulate
nel triplice motto ripetuto e scritto ovunque dalla popolazione: imità, lavoro, vigilanza (unitade, travalho, vigilància). Assai diversa è questo triplice motto da
quello classico della rivoluzione francese:
libertà, eguaglianza e fraternità.
L’unità è la coscienza di una comunità
che intende affermarsi contro la divisione
e l’individualismo, elementi che hanno sin
qui favorito lo sfruttamento del popolo.
Il lavoro è la partecipEizione di tutti all’edificazioïie del paese,, nella coscienza
che la libertà significa la cessazione di
ogni privilegio.
La vigilanza infine enuncia quella speranza vigile del nuovo cittadino che deve
instancabilmente lottare contro la tentazione dell’inerzia o della passività e condurlo invece alla giustizia ed alla pace.
Questa liberazione intende esprimersi e
realizzarsi non solo in una dimensione
nazionale, ma anche rivoluzionaria, nella
prospettiva di una solidarietà mondiale
con gli oppressi. Alla nuova realtà mozambicana ed al suo orientamento, politico soggiace infatti una dima esperienza
vissuta ed il discorso pertanto non si riduce a semplici slogans propagandistici.
Charles Biber commenta così un breve
corsivo sulla Vie Protestante n. 27 la proclamazione deU’indipendenza del Mozambico.
È chiaro che al di là della legittima euforia dei giorni dell’indipendenza i problemi che si presentano al nuovo governo sono particolarmente difficili, come
giustamente sottolinea M. Salvi su COMNuovi. Tempi n. 24-25.
Anzitutto la stretta interdipendenza tra
l’economia del paese e quelle delie nazioni vicine, il Sud Africa e la Rodesia. Le
rimesse dei lavoratori mozambicani che
lavorano nelle miniere sudafricane ed i
pedaggi pagati per il transito delle merci
sul territorio mozambicano rappresentano percentuali rilevanti del bilancio.
Il secondo problema è quello delle risorse alimentari. Per quanto sia una nazione essenzialmente agricola rassetto
coloniale del Mozambico ha provocato
una sfasatura nella produzione e nella
utilizzazione delle risorse, per cui si assiste al paradosso di ima popolazione occupata al 90% in agricoltura e non ha la
possibilità di produrre quanto è necessario al suo fabbisogno alimentare e rischia
la fame, perché non è in grado di produrre nemmeno il 10% del grano necessario.
Tra l’esultanza ed i, problemi del domani non va sottovalutato il fatto che
nella realtà mozambicana la partecipazione dei credenti (di molti protestanti, da
Mondlaine a molti altri capi del Frelimo)
è stata particolarmente sensibile ed importante nella maturazione politica della
popolazione.
Più grande
del tempio
(MATTEO 12; 1-8)
Queste parole furono pronunziate da Gesù in polemica con i
Farisei sull’osservanza legalistica
del quarto comandamento: quello del Sabato. Non è in gioco la
validità del comandamento e la
presenza dei fedeli nel tempio; ma
lo spirito con cui i farisei osservavano il comandamento e rendevano il loro culto a Dio.
La religione dei Giudei era fortemente centrata sul culto a Dio
nel tempio, luogo sacro all’Eterno. Erano religiosi, sotto un certo profilo; ma avevano svuotato il
comandamento del suo prezioso
contenuto, per costruire una casistica di norme e di precetti che in
realtà lasciavano nell’ ombra le
cose veramente importanti della
legge: «il giudizio, la misericordia
e la fede ». Invece di cogliere la
vera portata del quarto comandamento, essi lo deformavano con
precetti talvolta assai meschini,
come il divieto di non camminare oltre una certa distanza o l’indicazione dei nodi che si potevano
o non si dovevano fare.
Quando la casistica umana ed
ecclesiastica ha il sopravvento nella vita dei fedeli e delle chiese, la
vera fede in Dio' non prospera
più, il cuore non respira più come
dovrebbe e non riesce più ad alimentare la comunione con il Signore e con i fratelli. Il respiro
dell’amore e della libertà è quello
che fa vivere e prosperare la nostra vita cristiana. Niente può sostituire quel respiro: né i precetti religiosi, né la tradizione ecclesiastica né il diritto canonico o la
disciplina delle chiese. La religiosità (che non è fede vera! ) diventa gretta, meschina, ipocritamente esteriorizzata; il legalismo non
conduce all’ubbidienza alla Parola di Dio.
C’è qui « qualcosa di più grande del tempio » e della religione
che s’identifica col tempio. Citanda una parola del profeta Osea,
Gesù dice: « Se sapeste che cosa
significhi: "voglio misericordia e
non sacrificio”, allora comprendereste anche che c’è qualcuno più
grande del tempio ». Il tempio
non ci salva, ci salva invece Colui
che è « più grande del tempio »:
più grande di noi e delle nostre
tradizioni, più grande di ogni nostra gloria terrena; più grande
delle nostre conoscenze teologiche
e più grande della nostra giustizia
meritoria.
Il tempio è una realtà che passa, ma il Regno di Dio viene. Il
tempio non è indispensabile; è invece indispensabile che Gesù Cristo operi nei nostri cuori affinché
essi conoscano il respiro della misericordia e dell’amore.
Ermanno Rostan
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d colloquio
con i lottori
NeH’avviarsi verso la stagione estiva il
giornale subisce una qualche trasforma-’
zione dovuta al fatto che molti lettori si
spostano per un pèriodo di vacanza e le
attività ecclesiastiche subiscono, un inevitabile rallentamento. La vita non subisce
rallentamento, è vero, ed in tutti i campi, politico, sociale, religioso, sia in casa
nostra che nel mondo accadono fatti degni
di menzione e di riflessione, ma il ritmo
del nostro discorrere è meno intenso ed
attivo.
In considerazione di questi fatti la Redazione ha deciso la riduzione delle pagine ma non rinterruzione del giornale.
Ci permettiamo pertanto di invitare tutti, fratelli e pastori, a segnalare quanto
accade attorno a loro suscettibile di interessare, i lettori e di darcene tempestivasegnalazione.
Per il periodo estiva (lugliaago.sto) la
sede del nostro giornale resta ancora provvisoriamente presso la casa valdese di
Torre Pellice e la nostra amministratrice,
pur essendo in questo periodo impegnata
a servizio della Tavola valdese, svolgerà i
compiti essenziali della nostra gestione.
Il Direttore
FORANO SABINO
Conferenza del IV Distretto
La rubrica televisiva « Protestantesimo », la ristrutturazione delle- chiese vaidesi nell’area della città di Roma, il catechismo e gli istitüti per minori, son i
quattro temi di interesse generale che
hanno occupato l'attenzione della Confe-,
renza Distrettuale déH’Italia centralè,
riunita il 28 e 29 giugno a Forano Sabina; a ciò vanno aggiunte le relazioni della Federazione femminile e di quella già
vanile e la decisione di scindere l’attuale .« diaspora lucchese » in tre « centri di
evangelizzazione » Lucca; Barga è Vía- '
.infine, come è ovvio, si è provve-,
duto ai normali adempiménti amministrativi.
Televisione
Si è constatato ancora una volta con
disappunto che i protestanti che lavorano non riescono a vedere la trasmissione
Protestantesimo, collocata com’è in un
orario nettamente più sfavorevole delle
consifnili trasmissioni cattoliche è assolutamente inadatto per gente che va in
Libri per ragazzi
Teti Editore, nella simpatica collana LE RONDINI ( L. 1.500 cad.) raccoglie libri di divulgazione
scientifica per ragazzi da 8 a 12 anni, tradotti tutti
dall ungherese e già pubblicati in inglese, francése, tedesco, serbo. Sono volumetti di una trenttina
di pagine in una edizione fresca e simpatica, scritti in maniera piana e comunicativa. Segnaliamo tra
gli altri:
Minuscoli costruttori di palazzi di KATALIN
SZECSI che illustra il lavoro di api e formiche le
quali, come quasi ogni insetto, fanno grandi cose
senza sapere ciò che fanno, senza pensarlo, seguendo un loro naturale meraviglioso istinto.
Animali bene educati di ANDRAS TASUADl KUBACSKA, originale raccolta dì episodi narrati da
cacciatori, naturalisti, studiosi di animali, da cui
risulta come, sempre attraverso l'istinto, gli animali selvatici « educano » i piccoli, insegnando affettuosamente a nuotare, a procurarsi il cibo, a fuggire i nemici, ecc.
In Cacciatori a 8 zampe ERVIN TURCSANYI descrive la vita delle infinite varietà di ragni che
operano intorno a noi, da quelli domestici e comuni, buoni artigiani tessitori, a quelli che sono
quasi dei pirati, sempre in agguato dì preda.
Questi sono gli ultimi titoli della accurata e
valida collana « Libri per ragazzi » di Giulio Einaudi I cui prezzi si aggirano dalle 3.200 alle
3.800 lire:
IOTI SCIALOJA, Una vespa ! che spavento. L'autore è pittore e scenografo e scrìve poesie per
bambini : poesie che sono quasi un gioco, dove la
lingua si scioglie nelle parole, poesie che non vogliono dire nulla, come le cantilene della più bei
la tradizione classica, e solo perdersi nel gusto del
ritmo poetico. Questa raccolta, come una precedente (Amato topino caro), sono poesie con animali
per bambini tra i 5 e i 7 anni.
RENATO FUCINI, II ciuco di Melesecche. È una
raccolta mista di storielle e di poesie uscita postuma nel 1922. Si tratta di storielline piacevoli,
scrìtte in quel buon italiano di Maremma, pervase
di un humour semplice, così congeniale ai bambini. Mentre il nostro secolo entra nel suo ultimo
quarto, in molti campi ci sì interessa di ripensarne
gli inizi.
LUIGI MALERBA, Mozziconi: un libro tutto polemico, grandemente educativo. Mozziconi è un vecchio vagabondo, un ribelle che lascia Roma « sarai anche bella Roma, ma a me non mi piaci », e
se ne va lungo il Tevere a vivere sotto i ponti. Lì
scopre tante verità e medita sulla corruzione, su!
conformismo, sulle truffe. Ce l'ha sopratutto con t
governanti, contro I quali decide dì scrivere, sul
greto del fiume, con dei cespugli di ciliegio marino che crescano sempre più, una parola..
ROSANNA OMBRES, Le belle statuine. L'interesse per il principio del '900 lo dimostra pure questa originale raccolta di poesie di una poetessa
piemontese, residente a Roma, nei pressi di piazza Cavour, che, da una sua collezione di cartoline
raffiguranti bambini del primo quarto del secolo,
trae isoirazione per far rivìvere l'epoca dei merletti, delle piume, dei ventagli, del giochi che
erano la bella lavanderina, le belle statuine, il
cerchio e le bambole di porcellana.
Berta Subilia
Un libro tutto da discutere
ma da leggere
L’ARGOMENTO :
Apparso a Parigi nel maggio del 1974, il volume di Belo (Lecture matérialiste de VEvangile de
Marc, ed. du Ceri), definito « un libro irritante
che appassiona», continua a far parlare di sé.
« Lettura materilistica » — beninteso — non vuol
dire rinunciare alla fede in un Dio trascendente,
ma analizzare il Vangelo partendo dai rapporti
sociali di produzione della società del tempo per
verificarne l’influenza sulle ideologie, sul linguaggio e sulle coscienze, cogliendone a tutti i livelli
i riflessi dei conflitti di classe.
Significa analizzare la « prassi » di Gesù restituendole quella dimensione economico-sociale e
politica presente nel testo, anche se offuscata da
secoli di interpretazione spiritualistica.
Dopo una sintesi dell’universo simbolico del
mondo biblico, in cui rileva la presenza di due
correnti: quella profetica centrata sul dono, sul
condividere, e quella sacerdotale centrata sulla
purificazione rituale. Belo analizza il modo di
produzione della Palestina del I secolo come
sfondo alla prassi di Gesù che si differenzia sia
da quella dei farisei sia da quella degli zeloti,
una strategia « sovversiva * ben radicata nella
concretezza del pane quotidiano, che anticipa
una società senza classi in cui tutti ricevono la
benedizione di Dio.
All’interno dei parametri del « materialismo
storico » anche il problema della risurrezione si
chiarisce come « liberazione dei corpi », come
possibilità ancora ignorate del corpo, un mistero
che è bene lasciare aperto.
Un libro tutto da discutere, ma che rimane il
primo ad aver aperto una prospettiva nuova dopo
il fallimento della « ricerca del Gesù storico ».
L’AUTORE:
Fernando Belo, nato a Lisbona nel 1933, ingegnere nel 1956, studia teologia e filosofia al seminario di Lisbona, è ordinato sacerdote cattolico
nel 1961. Nominato parroco a Beixa de Banheira,
una parrocchia operaia nei dintorni di Lisbona,
solidarizza con le lotte operaie. L’incontro/scontro
con questa nuova realtà cambia radicalmente la
sua concezione della chiesa e del suo ruolo effettivo. Lasciato il sacerdozio studia due anni a Lovanio e si laurea in teologia all’Institut catholique
di Parigi. Aderisce al movimento francese « Echanges et dialogue ». Dopo il 25 aprile 1974 rientra in Portogallo dove vive attualmente. Dal maggio 1974 la sua opera è al centro di un grosso
dibattito.
A CHI SI RIVOLGE: '
A chiunque è interessato al problema di una
<( nuova » lettura della Bibbia e a chiarire i rapporti fra il messaggio originale di Gesù di Nazareth e l’impegno politico-sociale del credente,
a tutti i cristiani oggi impegnati in un ripensamen
to della fede anche in vista di un rinnovato impegno nella società. A tutti coloro che hanno già
letto molte «biografie» di Gesù e cercano una prospettiva nuova che eviti sia gli scogli del « razionalismo » sia quelli dello « spiritualismo » tradizionale. (/„/. Claudiana)
Fernando Belo, Una lettura politica del
Vangelo. Introduzione di Federico Torriani (J. Ramos-Regidor), pp. 200, 16°,
L. 2,300.
fabbrica, in ufficio o nei campi. È stata
pure criticata la brevità della trasmissione che non permette di affrontare certi temi con un respiro sufficientemente
ampio. Si è accennato anche al tema della radio e alla possibilità di meglio usufruire degli informativi regionali ) per
trasmettere notizie evangèliche di interesse generale. Due mozioni sono state
approvate al riguardo.
$ituàzìone romana
, .-i. "À »
La questione della ristrutturàzione del® stata realmente
affrontata come tale, ma ha permesso di
constatare che esiste un problema comune in molte grandi città, anche fuori
del Distretto, perché gli evangelici si stabiliscono in periferie, talvolta àssai lontane dal centro dove è rimasto il vecchio
tempio:, difficoltà dunque, di partecipare
al culto, e di avere un minimo di vita realmente comunitaria. L’idea di « decentrare » aprendo delle salette in questa o
quella zona perifèrica è la prima soluzione che viene in mente, ma è realistica?
chi dice che abbiano voglia di riunirsi per
un’ora in una saletta quelli che tutta la
struttura della città e della vita d’oggi
tende a isolare gli uhi dagli altri? a meno che la sàletta non diventi un centro
di lotta all’isolamento, e quindi sia aperta non solo per poche ore di riunione,
ma per un irnpegno permanente e, almeno
in qualche misura, per un impegno che va
da contro corrente, che contrasti le tendenze isolatrici della città attuale. Di
questo problema non rimane traccia negli
Atti della Conferenza, perché nessuna mozione è stata votata al riguardo, pur essendo stata fatta notare l’importanza di
una riflessione ecclesiologica, ma anche
sociologica, sull’ argomento. Tale riflessione dovrebbe permettere alle comunità
di non subire passivamente i cambiamenti che avvengono, ma comprendere i ma
tivi e il funzionamento per contrastarne
con efficacia gli effetti negativi e usarne
quelli positivi per l’annunzio del Vangelo
e la liberazione dell’uomo.
Catechismo
Il pastore Cappella ha svolto un’ampia
relazione sulla questione del catechismo,
ed una commissione designata dal seggio
dovrà proseguire tale studio e diffonderne i risultati. La discussione si incentra
sul problema se sia bene o no che il catechismo abbia un aspetto « scolastico ,
con insegnante, alunni, libro di testo ecc.;
tale struttura finisce per dare al catechismo un carattere nozionistico e autoritario in contrastso con la natura della fede. Quali sono dunque al giorno d’oggi le
strutture più adeguate per comunicare
ai giovani una convinzione, prima ancora
delle conoscenze, per aiutarli ad esprimere e confrontare le loro convinzioni riguardo a Gesù?
Altra importante discussione ha avuto
luogo sul problema degli istituti per minori, introdotta da Marco Jourdan, che
era stato specialmente invitato a questo
scopo da.lla Conferenza. L’assistenza oggi
non è più intesa come una beneficenza
che crea dipendenza tra benefattore e beneficiato, ma è un diritto di ogni cittadino. Oggi però molti contestano gli istituti per minori considerandoli come luoghi
di emarginazione.
Senza,, dubbio prima di mandare un
ragazzo in istituto le comunità dovrebbero creare altre soluzioni, come l’adozione
o l’affidamento; ma purtroppo tali possibilità sono spesso poco conosciute dalle
comunità ed occorrerebbe spiegarne meglio il funzionamento e i vantaggi. Esistono però anche dei casi in cui un istituto può. offrire la soluzione migliore, oggi si tende ad organizzarne meglio il funzionamento e i vantaggi. Esistono però anche dei casi in cui un istituto può offrire
la soluzione migliore. Oggi si tende ad organizzare l’assistenza su base regionale
ma ner una diaspora evangelica come la
nostra è importante avere propri istituti
con un raggio d’azione nazionale, nei quali la fede evangelica del minore possa
svilupparsi nella convivenza con altri fratelli in fede, il che non potrebbe avvenire
se gli istituti dovessero accogliere solo i
minori provenienti dalla stessa regione.
La Conferenza ha incoraggiato gli istituti Gould e Ferretti a proseguire il lavoro
in comune anche in vista di una eventuale fusione. Le comunità e i credenti, d’altra parte, sono invitati a non accontentarsi che esistano i nostri istituti d’assistenza, ma ad impegnarsi localmente, nel
quartiere, nella zona, nella regione, per
riformare l’attuale modo di praticare la
assistenza in Italia.
Federazioni
La Conferenza ha ascoltato le relazioni
dell’attività della F.F.V. e della F.G.E.I.
Per la prima ha parlato Fernanda Comba ricordando l’approvazione data da tutti i convegni regionali al progetto di costituire insieme con le unioni metodiste
e battiste una Federazione Femminile
Evangelica, allo scopo di avere un miglior
collegamento e di potersi più facilmente
..associare a quelle organizzazioni nazionali
che raggruppano diversi movimenti femminili.! Nel corso dell'anno le unioni femminili si sono occupate intensamente del
problema degli anziani (che la Conferenza distrettuale ha deciso di mettere all’ordine del giorno della sua prossima convocazione ed organizzano per l’autunno
un « campo » per anziani a Santa Severa
secondo la formula dell’autogestione, ossia senza una quota di partecipazione,’ ma
con una suddivisione delle spese effettuate e deliberate insieme. Le organizzazioni
femminili precorrono così, come spesso
succede, la più lenta macchina ecclesiastica, e sarà bene che la prossima Conferenza distrettuale nello studiare il problema
degli anziani tenga dovutamente conto
del lavoro già svolto e delle esperienze
già fatte dalle unioni femminili in questo
campo.
Le unioni femminili romane si sono
impegnate, su base interdenominazionale,
alla costituzione del gruppo « Italia 2 »
di Amnesty International, lavorando a favore dei prigionieri di coscienza dei diversi paesi del mondo e sensibilizzando le
comunità alle questioni della repressione
e della tortura.
Esaminando le relazioni delle due sezioni della F.G.E.I. (Centro e Toscana) la
Conferenza si è soffermata soprattutto
sulla deliberazione della Conferenza del1 anno passato che chiedeva alle comunità di discutere la scelta di quei credenti
che vogliono testimoniare in più stretto
contatto con il movimento dei lavoratori.
Le cornunità in pratica non hanno affatto
adempiuto a questo invito e perciò la
Conferenza lo ripete quest’anno dedicandogli ben due mozioni. La Commissione
Distrettuale, in particolare, dovrà prova
care nelle comunità degli incontri con
elernenti EGEI per discutere sulle forme
dell’impegno cristiano per addivenire ad
alcune necessarie e possibili chiarificazioni e riesaminare certe forme di culto, di
testimonianza e di vita delle comunità.
Infine, come si è detto, la Conferenza
ha deciso di scindere l’antica « diaspora
luccfiese » in tre gruppi di evangelizzazione: Barga, Lucca e Viareggio, augurando
a ciascuno un impegno fecondo nel rispettivo campo d’azione.
I lavori della Conferenza sono stati diretti senza formalismi ma con efficacia
da un seggio composto da Silvestro Duprè, presidente, Paola Cignoni, vice-presidente e Teodoro Fanlo, segretario. La
nuova Commissione distrettuale sarà presieduta dal pastore Domenico Cappella,
vice-presidente Adriana Massa, mentre
Eco Giorgi ne sarà ancora il segretario,
assicurando così la continuità con la Commissione precedente. A Guido Colucci e
Giulio Vicentini la Conferenza ha espresso gratitudine per il lavoro prestato con
competenza e dedizione per parecchi anni nella Commissione distrettuale. La
cordiale ospitalità della chiesa e delle famiglie di Forano hanno creato quell’atmosfera di ' fraternità in cui la Conferenza
ha potuto svolgersi in modo ordinato e
proficuo. Prossimo appuntamento a Li
vorno.
a. c.
SAE 13" incontro
L'ecumenismo oggi
Organizzato dal Segretariato di Attività
Ecumeniche, si ripete anche quest’anno
la Sessione di Formazione Ecumenica
giunta alla sua 13* edizione. L'incontro che
si tiene, come i primi della serie, alla
Mendola, è ormai un appuntamento fisso
nel quadro delle attività ecumeniche italiane ed ha assunto una importanza sempre crescente. Particolarmente significativo è il tema scelto quest’anno: « L’Ecumenismo oggi, bilancio e prospettive » che
intende fare il punto sulla situazione della ricerca ecumenica.
Fra gli oratori si menzionano: Mario
Sbaffi G. Appia, incaricato delle relazioni
della Chiesa Riformata di Francia col
cattolicesimo, R. Beaupère, R. R, Bertalot,
V. Vinay, G. Williams, segretario della
Conferenza delle Chiese Europee, P. Ricca, B. Corsani. La sessione inizia il 29 luglio in serata e si conclude il 6 agosto.
Iscrizioni presso la SAE, via Cava
Aurelia 8/3 - 00165 Roma.
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11 luglio 1975
CRONACA DELLE VALLI
AGAPE Luserna S. Giovanni
Campo cadetti estivo 1975
Un buon avvio ha avuto il campo su
« Mass-media e controinformazione » per
giovani dai 14 ai 17 anni, che si sta svolgendo in questi giorni presso il Centro
ecumenico di Agape. Il primo giorno Giovanni Ribet del Servizio Rai-TV della Federazione evangelica delle chiese ha parlato del linguaggio politico in Italia che
costituisce un linguaggio pér iniziati pressoché incomprensibile dà parte del lettore comune. Ed ha spiegato le principali
tecniche usate nella impaginazione dei
giornali.
Nel pomeriggio due collaboratori del
<( Quotidiano dei Lavoratori », Carlo Cazzola e Gianni Garbarmi, hanno presentato la stampa di controinformazione.
Martedì; 1° luglio Paolo Murialdi, autore
di «Come si legge un giornale » Ed. Laterza, presidente della A..S.D. (associazione stampa democratica) ha parlato della
industria dell’informazione: chi possiede
i giornali, cosa sta dietro certi passaggi di
proprietà, cosa si può fare per impedire
il tentativo di certe forze economiche di
tenere sotto controllo la intera stampa
quotidiana.
Successivamente il campo ha avuto un
incontro con Marco Politi de « Il Messaggero » di Roma che ha parlato della lotta condotta dai giornalisti di questo quotidiano.
Giovanni Ribet ha poi presentato l’in
formazione televisiva servendosi della presentazione di un Telegiornale. I partecipanti, che sono 45, hanno discusso con
vivo interesse con i giornalisti.
Il campo è ora entrato nella sua seconda fase che consiste nell’analisi di diversi
quotidiani italiani. Sono ora al lavoro
quattro gruppi che analizzano ciascuno
un settore particolare della stampa : politica interna, estero, sport, cronaca.
Inqontro intemazionale
ad Agape sulla
lettura della Bibbia
Femado Belo, di cui la Claudiana ha
appena pubblicato'il libro «Per una lettura politica del yangelo », parteciperà all’incontro teologiéò dal ' 2p al 2Ç lùglio
su « Interpretazione della Bibbia e materialismo storico » ad Agape.
La presenza di Belo è importante, perché una giornata sarà interamente dedicata al dibattitò sul suo libro, « Lecture matérialiste de l’Evangeile de Marc », e questo dibattito probabilmente caratterizzerà
tutto l’incontro.
Oltre alla partecipazione italiana, che
supera la cinquantina di iscritti, è assicurata una partecipazione dalla Francia,
Germania federale. Repubblica Democratica Tedesca, Portogallo, Spagna, Svizzera.
San Secondo
Villar Penosa
• Sabato 5 si sono uniti in matrimonio
Paolo Cavallotto di Miradolo e Floriana
Besson di S. Secondo. Agli sposi che si
stabiliscono a Miradolo inviamo il. nostro
più cordiale e fraterno augurio.
• La comunità esprime il suo affetto e
la sua solidarietà a Olga Balmas Rostan
di S. Secondo per la perdita della sorella
deceduta a Pomaretto dopo lunghe e gravi sofferenze.
• L’Unione Femminile ha compiuto la
sua gita annua il 29 giugno visitando la
comunità di Rorà dove ha partecipato al
culto e visto il Museo. Ringraziamo ancora il Pastore Coisson e Signora per la
calda e fraterna accoglienza che ci hanno riservato.
• Il Consiglio Comunale di S. Secondo
è stato formato come segue ; Barbero
Francesco : sindaco ; Genre Pietro Augusto e Depetris Giulio: assessori; Ribet
Levi, Perone Stefano, Bruno-Franco Filippo, Bertea Roberto, Trombotto Clemente, Vicino Roberto, Raimondo Giorgio, Turina Franco, Gardiol Emilio, Peano Alberto, Laurenti Albino, Bossetto
Tranquilla : consiglieri.
Nella seduta del 4 luglio, il Consiglio di
Circolo si è occupato di due questioni importanti. Per prima cosa è stato predisposto il piano di spesa del contributo della
Regione per l’assistenza scolastica (per le
biblioteche di classe, i viaggi di istruzione. l’acquisto di sussidi audiovisivi, di
materiale di consumo e l’attrezzatura per
le palestre). Si è prevista una spesa di oltre 6 milioni. È stato anche richiesto (in
base alla legge regionale) un servizio di
assistenza psico-pedagogica e di logopedia, in aiuto, cioè, ai bambini che hanno
difetti di pronuncia.
Il Consiglio ha poi preso atto di una
comunicazione del Provveditore agli Studi di Torino, che annulla due sedute precedenti, perché aperte al pubblico. È stato deciso all’unanimità di ricorrere contro
questo provvedimento arbitrario e chiaramente repressivo. Ora che i Consigli di
Circolo sostituiscono in parte i Patronati
scolastici, è evidente l’intenzione di impedire un controllo esterno, per manovrarli
meglio.
La formulazione ambigua dei decreti delegati, che autorizza la pubblicità degli
atti ma tace sulla pubblictà delle sedute,
si presta a tutte le interpretazioni e non
si può certo supporre che questo sia avvenuto per caso.
Nuovo indirizzo
Il past. Bertinat ci prega di comunicare il suo nuovo indirizzo : Past. Felice
Bertinat - Via Gaetano Trezza, 36 37.100 Verona.
Salza
SERVIZIO MEDICO
festivo e notturno
Comuni di ANGROGNA - TORRE PELLiCE LUSERNA S. GiOV. - LUSERNETTA - RORA'
Dal 12 al 18 luglio 1975
Dot«. AVANZI LUIGI
Via Gramsci, 11 - Tel. 91236 - Torre Pellice
FARMACIE DI TURNO
Domenica 13 luglio 1975
TORRE PELLICE
FARMACIA INTERNAZIONALE ( Dr. Imberti)
Via ArnaUd, 5 - Tel. 91.374 - Torre Pellice
LUSERNA SAN GIOVANNI
FARMACIA DOTT. PRETI
Via Inversegni - Tel. 90060 - Luserna
Martedì 15 luglio 1975
FARMACIA MUSTON ( Dr. Menassero)
Via della Repubblica, 25 - Tel. 91.328
AUTOAMBULANZA
Torre Pellice: Tel. 90.118 e 91.273
VIGILI DEL FUOCO
Torre Pellice: Tel. 91.365 - 91.300
Luserna San Giovanni : Tel. 90.084 - 90.085
La Giunta comunale è stata eletta nel
corso della prima seduta di Consiglio nelle
persone di Enrico Breuza, sindaco. Gustavo Pascal, vice sindaco, Giovanni Sammartino. Guido Pons e Renzo Breuza assessori.
Prarostino
• L’Unione giovanile ha concluso la sua
attività con una gita al colle dellTzoard
domenica scorsa.
• Si sono sposati Rita Avondet e Renzo
Costantino, Iolanda Avondet e Claudio
Rivoira di S. Germano.
A queste nuove famiglie il nostro augurio, in particolare ai Rivoira che si trasferiscono, contrariamente a quanto avviene
oggi, non verso il piano ma verso il monte, alla Vaccera.
• La seconda domenica del mese hanno luogo oltre al culto a S. Bartolomeo
quello al Roc alle 8,30 ed a Roccapiatta
•alle 15.
Pomaretto
• Due riunioni all’aperto con dibattito
sul tema « I giovani genitori e l’educazione dei figli» sono programmate per le
domeniche 13 luglio in località Faure e
20 luglio in frazione Combavilla.
A dette riunioni che avranno inizio alle
ore 14.30 tutti sono cordialmente invitati.
• Fervono i preparativi da parte delle
sorelle della Società di Cucito « Le Primtemps » per l’allestimento del Bazar che
avrà luogo nella Sala Albarin il 27 luglio.
Sono in vendita i biglietti della lotteria
ed i nominativi da cui verrà estratta la
bellissima bambola in costume valdese.
• Domenica 29 giugno abbiamo avuto il
piacere di assistere al culto presieduto
dallo studente in teplogia Claudio Pasque! membro della nostra comunità.
Nel ringraziarlo per il messaggio che ci
ha dato, gli formuliamo i migliori auguri
per il buon proseguimento dei suoi studi.
• La settimana scorsa abbiamo dovuto
separarci da ben sei sorelle residenti nella nostra parròcchia: Buffa Celestina dei
Peyrot, di anni 78; Odin Fanny di Angrogna di anni 90, Zavattini Elba ved
Lanzaròtto di Peschiera, di anni 76, ospiti dell’Asilo Valdese; Romano Caterina
dei Favout, di anni 85, Charbonnier Giovanna Maria di Villar Pellice, di aniii 85,
Pons Laura vèd. Bonfante di Lerici, di
anni 86, ospiti del Rifugio.
Rinnoviamo alle famiglie in lutto l’espressione della nos*ra simpatia cristiana.
Rorà
è Abbiamo ricevuto la visita di un
gruppo di fratelli provenienti dalla Germania che si sono uniti a noi nel culto
domenicale. Presieduto da Aldo Varese
il culto è stato bilingue per permettere
a tutti di partecipare.
• Alla Colonia è iniziato un breve campeggio della Scuola Domenicale di Pinerolo diretto dai sig.ri Italo e Giuliana
Eynard
• Già i primi amici'villeggianti stanno
giungendo fra noi, ci rallegriamo di rivederli ed averli nei prossimi mesi a rinnovare e potenziare la nostra attività.
Pinerolo
Villar Pellice
• Nel suo 93“ anno di età è deceduta a
Vienna — dove erasi recata alcuni mesi
fa in visita ad una parente e dove un
improvviso malore l’aveva costretta ad
una prolimgata cura medica — la Signora Anna Lakatos nata Nittner.
Essa era molto conosciuta a Villar Pellice, dove ha soggiornato per parecchi anni e dove — con grande amore e squisita gentilezza — ha diretto la nostra casa
di ferie « Miramonti ».
I suoi molti amici villaresi porgono alla sua memoria un reverente saluto ed
esprimono alla figlia Lisa le loro sincere
condoglianze.
La tavola rotonda svoltasi a Pinerolo
sul recente libro di Bona e Piarcarlo Pazé
« Riforma e cattolicesimo in Val Pragelato » (di cui già si è parlato su queste colonne) ha visto l'intervento di un qualificato gruppo di studiosi e di un folto
pubblico. Il titolo dato al convegno dagli
organizzatori ( « Lotte religiose e vicende
politiche dell’alta Valchisone nei secoli
XVl-XVII nel quadro della storia del Pinerolese ») lasciava pensare, considerando
anche i nomi dei relatori, ad un’occasione
per completare la ricerca dei coniugi Pazé
con apporti di diversa provenienza, inquadrandola nelle vicende storiche del
periodo. L’occasione della presentazione
di un nuovo libro, invece, induceva piuttosto ed im discorso meno erudito e più
di circostanza.
E’ così avvenuto che alcuni intervenuti
(come il prof. Erba) si sono orientati verso una relazione di tipo strettamente storico (sulla Controriforma in Francia ed in
Piemonte al tempo delle vicende narrate
nel libro), altri hanno parlato del metodo
da seguire in una ricerca come quella dei
Pazé, altri ancora dell’interesse suscitato
dagli studi sui Valdesi (come i proff. Viora e Armand-Hugon).
Anche il successivo dibattito ha affrontato molti temi diversi, ma in modo assai
confuso. È stato appiena accennato, in
particolare, il tema forse più interessante: e cioè sino a che punto possano essere chiamati valdesi i protestanti della Val
Pragelato, che facevano parte a tutti gli
effetti della Chiesa riformata di Francia,
e che, aH’infuori dei periodi di persecuzione, avevano invece scarsi rapporti con
le vicine comunità delle Valli.
Il risultato forse più interessante della
serata, almeno per coloro che non sono
degli storici di professione, è stata la discussione svoltasi sui mezzi e le fonti per
ricostruire la storia meno recente: il libro dei Pazé si basa infatti in gran parte
su documenti inediti, molti dei quali provenienti dall’archivio di Mentoulles. Sono
annunciate altre pubblicazioni sulla storia
della Val Pragelato: e sarebbe bene che
venissero trattati almeno alcuni dei numerosi temi sollevati dalla tavola rotonda
pinerolese.
• Domenica è stato celebrato il matrmonio di Anna Maria Giai e Daniele Aldo alle ore 16. Ai nuovi sposi il nostro
augurio fraterno per ima vita di testimonianza cristiana.
Hanno Collaborato: Lamy Coisson,
Aldo Comba, Franco Davite, Dino Gardiol, Gianni Long, Edoardo Micol,
Giuseppe Platone.
Bobbio Pollice
ELETTO IL NUOVO SINDACO
Il nuovo consiglio comunale uscito dalle elezioni deri5 giugno ha tenùto la sua
prima seduta mercoledì 2 luglio per procedere alla verifica della eleggibilità dei
15 consiglieri ed alla nomina della nuova giunta municipale.
Numerosi i cittadini presenti. Non essendo emersa nessuna causa di ineleggibilità, il Consiglio, sotto la presidenza
del consigliere anziano signor Giuseppe
Berton, ha proceduto alla nomina del sindaco. È risultato eletto con 10 voti su 15
il signor Giuseppe Berton.
Ad affiancarlo nel suo lavoro di amministratore sono stati chiamati quali assessori: Paolo Ponte! (assessore anziano)
e Daniele Bonjour, quali assessori supplenti : Aldo Pontet e Davide Bonjour.
• Il nostro paese si è già affollato in
questi giorni di moltissimi turisti, tra i
quali c’è anche qualche evangelico. Vogliamo dire loro un benvenuto e augurare
che nel periodo di riposo tra di noi possano avere occasione di incontrarsi qualche volta con i membri della comunità e
che questo possa servire per rinsaldare
la fede degli uni e degli altri.
• Abbiamo avuto ospiti durante i due
culti del 29 giugno e del 6 luglio un folto
gruppo di giovani olandesi che erano al
Castagneto per un periodo di riposo e di
studio biblico.
• Lunedì, 7 luglio è arrivato un numeroso gruppo di tedeschi provenienti da
Palmbach e Untermutschelbach (Karlsruhe), cioè dalla antica comunità valdese
di « La Balma ». Essi saranno ospiti per
tre settimane al Castagneto e la loro visita ci rallegra molto, perché stringe legami di amicizia e fraternità già stabiliti da molti anni e che la nostra corale ha
rinnovato nel mese di maggio con un soggiorno di 4 giorni in quelle comunità.
Li guida il pastore Bertold Augenstein,
membro anche del direttivo dell’associazione tra i valdesi di Germania.
Ospedale di Pemaretto
L. 5.000:
Breuza Silvio, Pomaretto.
L. 10.000:
Bouchard Emilio, Pons di Pomaretto; Trazzi
Vittorio, Perosa Argentina.
L. 15.000:
Sapino Margherita, Torino.
L. 50.000:
Maria Giovetti-Capitanio, Scalenghe in mem.
del marito e del figlio Antonio; Pellegrin Aldo,
Inverso Roland! di Torre Pellice; Giordano Antonio, Villar Perosa.
RINGRAZIAMENTO
Profondamente addolorati per la dipartenza del
loro caro
Edvy Comba
deceduto all'età di 65 anni dopo lunga malattia,
ma fidenti neU’aiuto del Signore, la moglie e la
figlia desiderano ringraziare sentitamente tutti
quanti, parenti, vicini , amici, che hanno partecipato in tanti modi al loro, lutto.
Un ringraziamento particolare al pastore e
alla signora Conte.
ff lo ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata
la fede ». (2 Timoteo 3: 7)
San Germano Chisone, 21 giugno 1975
RINGRAZIAMENTO
Commossi dalla dimostrazione di stima e di affetto tributata al loro caro scomparso, la moglie
ed il figlio di
Dante Gardiol
ringraziano sinceramente quanti hanno preso
parte al loro dolore.
Miradolo di S. Secondo, 7 luglio 1975
4
11 luglio 1975
Sarà liqüidata _____echi
la Chiesa luterana in Cile ? — '
Abbiamo già ampiamente riferito sulle
pagine del nostro giornale riguardo alla
situazione della chiesa luterana cilena sia
nel suo interno che nei confronti della
dittatura di Pinochet. Fatti ulteriormente
accaduti rendono la situazione assai grave.
Il vescovo luterano H. Frenz ha ottenuto un alto riconoscimento per la sua
opera in favore dei prigionieri politici con
la consegna da parte dell’ONÙ del premio Nansen ma la reazione da parte di
gruppi della chiesa luterana fanatici sostenitori della giunta militare e della sua
politica'Si è fatta più decisa.
Un « Consiglio di coordinamento » formato da elementi di estrema destra.ha rivolto al governo una richiesta che appare
per lo meno temeraria: si chiede lo scioglimento della chiesa luterana cilena, la
requisizione dei suoi beni, la deposizione
del vescovo Frenz e l’espulsione di 3 pastori tedeschi ed uno statunitense, attualmente all’opera in Cile, per aver abusato
delle proprie funzioni ecclesistiche ed attentato alla sicurezza del paese.
La situazione potrebbe creare, su spinta della giunta militare, una lacerazione
poliUca all’interno della chiesa evangelica-luterana già attualmente divisa sull’atteggiamento nei confronti della giunta militare.
I ministeri competenti, quello della giustizia per l’eventuale scioglimento della
chiesa, e quello dell’interno pe l’espulsione dei ministri non hanno sin qui preso
posizione.
II C.E.C. ha invece preso posizione, in
una delle ultime sedute a Ginevra, a favore dell’opera di solidarietà del vescovo
luterano con i prigionieri politici cileni
con tma dichiarazione che riportiamo, in
parte, di seguito:
«Il Consiglio Ecumenico delle Chiese attira oggi l’attenzione delle Chiese che ne
fanno parte sulle minacce di scioglimento
con la forza della Chiesa evangelica luterana del Cile e prega pressantemente
tali Chiese ad esprimere il loro sostegno
a quella comunità ed al suo vescovo di
origine tedesca (H. Frenz) minacciato di
espulsione dal paese con altri quattro pastori.
Le chiese che fanno parte del C.E.C.,
e in particolare quelle degli Stati Uniti
e della Germania Federale, sono state invitate ad assicurare, con telegrammi o
Ginevra
Assemblea della
Federaziane pretestante
svizzera
A Ginevra si sono radunati dal 15 al 17
giugno 60 delegati per l’assemblea della
Federazione delle Chiese Protestanti svizzere. La sessione, aperta con un culto del
pastore Etienne Sordet moderatore della
compagnia dei pastori di Ginevra, è stata
diretta dal past. Wogelsanger di Zurigo.
Fra i problemi all’ordine del giorno oltre
naturalmente ad una serie di questioni
attinenti strettamente alla vita ed all’attività della Federazione (che conta 35 anni di vita, essendo stata fondata nel 1920),
sono venuti in primo piano il problema
della presa di posizione in favore del programma del CEC per la lotta contro il
Razzismo ed in favore dei diritti dell’uomo. Su questi temi la Federazione aveva
già preso posizione nelle sue precedenti
assemblee ed aveva posto il problema all’attenzione delle chiese.
Camitato di Radaxiona: Bruno Belllon, Valdo Benecchi, Gustavo Bouchard, Niso De
Michelis, Ermanno Genre, Roberto Peyrot,
Paolo Ricca, Giampaolo Ricco, Bruno Rostagno, Giorgio Tourn, Tullio Viola.
Direltor*: GIORGIO TOURN
iKlcàttera responsabile: GINO CONTE
Amminiatrazione : Casa Valdese, 10066 Torre Pellice - c.c.p. 2/33094 intestato a L'Eco
delie Valli • La Luce - Torre Pellice
Abbonamenti : Italia annuo l. 5.000
semestrale L. 2.500
estero annuo l. 6.000
Una copia L. 150, arretrata L. 200
Cambio di indirizzo L. 100
Inserzioni : Prezzi per mm. di altezza, larghezza una col.; commerciali L. 100 - mortuari L. 150 - doni 50; economici L. 100
per parola.
Reg al Tribunale di Pinerolo N. 175
- luglio 1960
coop. Tipografica Subalpina - Torre Pellice
lettere, il loro fermo appoggio, fondato
sm. principi evangelici alla Chiesa cilena,
al consiglio sinodale e al vescovo Frenz
I^ Chiese dovrebbero inoltre esprimere
al governo del Cile, e in particolare al generale Pinochet, la loro profonda inquietudine davanti alle minacce contro la libertà religiosa e gli attacchi alla gerarchia
di una Chiesa rispettata in tutto il mondo.
Il governo cileno, d'altronde, ha apprezzato nel suo giusto valore il lavoro compiuto dalla chiesa e dal suo vescovo, autorizzandone la missione umanitaria ». La
dichiarazione del C.E.C. prosegue deplorando gli « attacchi crescenti contro il vescovo H. Frenz, il corpo pastorale e i
diemjbfi della Chiesa evangelica luterana
del Cile a causa del lavoro che essi compiono in favore dei diritti dell’uomo e in
particolare della loro preoccupazione pastorale mirante a migliorare le condizioni dei prigionirei, dei rifugiati e di tutti
quelli che in Cile soffrono ».
Il documento termina con una critica a
quei gruppi cileni vicini alla Giunta che
vorrebbero l’espulsione del vescovo H.
Frenz e di altri quattro pastori di origine
tedesca il che lascerebbe senza pastori
alcune comunità. In sostanza l’opera compiuta ed attualmente svòlta dal vescovo
luterano viene descritta — nella conclusione- del documento del C.E.C. — come
una « fedele attuazione deiravangelo del
Signore Gesù Cristo, venuto per servire
1 poveri, gli affamati, gli emiarginati ed i
prigionieri ».
La nuova situazione della chiesa cilena
evangelico-luterana aumenta drammaticamente le tensioni tra Regime e Chiesa in
Cile.
Dopo un primo periodo di attesa o velata acquiescenza nei confronti della Giunta Militare la Chiesa cattolica ed ora buona parte di quella evangelica non sono
più quelle che si potevano considerare le
silenziose alleate del Regime.
L’opposizione in sede ecclesiastica alla
dittatura ed i crimini perpetuati da Pinoserendosi con pieno diritto nella protesta
sbloccare la tragedia cilena prima che la
internazionale contro il Regime cileno.
In realtà solo una solidarietà ed una
attenzione puntuale di tutte le nazioni
possono, oggi come oggi, far quadrato e
sbloccare la tragedia cilena prima che la
Giunta militare riesca a farsi accettare in
sede internazionale.
(Da Adista)
la settimana internazionale
3 cura di tullio viola
IL PUGNO DI FERRO
D’INDIRA GANDHI
^ «Giovedì 26.6 il presidente della Repubblica indiana ha proclamato lo stato
d emergenza su domanda della signora
Gandhi. Notizie ufficiali comunicano che
0/6 persone sono state subito incarcerate,
ira le quali un discepolo del mahatma
Gandhi, il Narayan che lottava contro la
corruzione, come pure il Desai, ex vice
prirno ministro e uomo di destra, nonché
militanti di estrema sinistra. L’opposizione, da parte sua, parla di 3.500 arresti. Le
informazioni sono controllate dalla censura.
La signora Gandhi, primo ministro, ha
giustificaio la propria decisione accusando l opposizione d’aver fomentato un
complotto" e d’aver incitato l’esercito e
la polizia alla ribellione. Ha denunciato
le "forze di disintegrazione" ed assicurato che potenze straniere avrebbero potuto approfittare della crisi, se il governo
avesse lasciato i propri avversari liberi
di agire.
Il Partito Comunista pro-sovietico, il
quale non si era associato alla campagna
organizzata allo scopo di provocare le dimissioni della Gandhi (a seguito dell’annullamento delle elezioni di questa), non
è stato toccato dall’ondata di arresti »
È molto interessante seguire i commenti dei partiti comunisti in tutto il mondo.
Ne citiamo due, fra i più significativi. « La
"Pravda" ha scritto (venerdì 27} che lo
stato d'emergenza ha lo scopo di "difen.^. i^^oonqui'ste progressiste e di opporsi ai piani della reazione” Il giornale comunista^ frúncese "U Humanité" ritiene
che le "forze reazionarie” avevano approfittato^ dei ’’gravi problemi economici derivanti dalle esitazioni del partito del
Congresso, nella realizzazione dét suo programma antimonopolista ».
« Le Monde » (del 28.6.'75), dal quale
sono testualmente riportate queste notizie, a sua volta le commenta, nel suo articolo di testa, come segue.
« "Il popolo indiano mi conosce fin dalla mia infanzia. Tutta la mia via è stata
consacrata al servizio del popolo". Queste
parole, pronunciate giovedì dalla Gandhi
nella sua dichiarazione per giustificare il
suo "golpe" o colpo di forza, riflettono fedelmente la personalità e il carattere del
prirno ministro. La figlia di Nehru si crede investita d’una missione storica, e portatrice d'una legittimità che sfida le regole democratiche. Tiene in ben poco conto il diritto e la giustizia, quando questi
le sembrano frenare la sua ambizione, e
getta in carcere i suoi avversari politici,
quando questi insorgono contro la sua
dittatura”.
conquista dell’indipendenza (1947), la democrazia indiana è 'stata
COSI brutalmente schermita dal potere.
Recentemente a più riprese, ed anche ultimamente, migliaia di scioperanti sono
stati arrestati per un certo tempo, e i militanti d estrema sinistra, nelle prigioni
(particolarmente in quelle del Bengala),
non sono trattati con troppi riguardi. Ma
l’oltraggio che ha ferito le istituzioni gio, vedi 26.6, è più grave.
Solo il partito comunista prosovietico
sfugge alle misure di polizia decise dalla
Gandhi. Il primo ministro ha accusato le
opposizioni di "cedere al panico", ma è
lei stessa che ha ceduto alla paura! Non
ha voluto accettare il verdetto del tribunale di Allahabad, che l’ha riconosciuta
colpevole d' “irregolarità” al tempo delle
sue elezioni nel 1971 (...)
Il gesto della Gandhi, in tali condizioni,
appare una ’’fuga in avanti”, indubbiamente foriera di nuove violenze ». Notizie
ulteriori, degli ultimi giorni, sembrano
confermare queste pessimistiche previsioni.,
EDWARD HEATH
E I «Capricci della storia»
Il noto leader del partito conservatore inglese ed ex primo ministro si è
espresso con un linguaggio che G. Fattori
(su « Panorama » del 16.6.’75) definisce
« brutale », in occasione del recente referendum per la ppmanenza dell’Inghilterra nella Comunità Economica Europea
(v. il nostro art. « Legate a filo doppio »,
sul n. preced. di questo settimanale).
« L’opposizione nostalgica dei vecchi
colonnelli alla Kipling (ha detto Heath)
è flolklore al tramonto di un paese "di
media statura" che, per un capriccio della storia divenne, nel secolo scorso, il più
potente del mondo ».
Probabilmente Edward Heath ha voluto, in un momento di accesa passionalità,
esprimersi con un paradosso. Noi infatti
non crediamo ai « capricci della Storia »:
né che il naso di Cleopatra, se fosse stato
più corto, avrebbe cambiato le sorti dell’Impero Romano, né che quel tale granellino di sabbia, se non si fosse infiltrato nell’uretere di Cromwell, avrebbe cambiato le sorti dell’impero Britannico. Non
crediamo nella totale razionalità della
Storia, ma neppure nella sua totale irrazionalità.
Qmmcci
Visita di giornaiisti
itaiiani ai CEC
Invitata dal Consiglio Ecumenico delle
Chiese una delegazione di giornalisti italiani specializzati in problemi religiosi
(quelli che chissà perché in Italia si chiamano i « vaticanisti ») ha visitato per la
prima volta la sede del CEC a Ginevra.
La visita si inserisce nella preparazione
della quinta assemblea del CEC di Nairobi ed aveva come scopo appunto la
presa di contatto con i lavori preparatori
di questo incontro.
La delegazione ha visitato l’istituto di
Bossey e si è incontrata con il segretario
dell’assemblea di Nairobi, David Gill, con
Emilio Castro del dipartimento per l’evangelizzazione, con Baldwin Sjollema direttore del programma per la lotta contro il
razzismo. Al termine dei lavori, sotto la
guida del pastore Emidio Campi, ha visitato la sede del Movimento Cristiano Studènti.
Stati Uniti (RW) — La Chiesa Presbiteriana degli Stati Uniti, di fronte ad un
preoccupante deficit di 2 milioni di dollari’ realizzato nel 1974, ha dovuto procedere ad un taglio del bilancio preventivo di spesa per il 1975. Il Comitato esecutivo generale ha pertanto preventivato
una riduzione di 1,4 milioni di dollari (su
cornplessivi 9 milioni) per quanto riguarda le spese; la riduzione del 5% del salario del personale sia all’interno che al'1 estero ; ed infine una diminuzione del
personale impiegato negli uffici. Poiché
non SI vuole richiamare alcun missionano, la nduzione del personale sarà fatta
in patria: gli effettivi passeranno da 400
a circa 355. Questo vuol dire che il personale che va in pensione non sarà rinnovato, e così, pure non saranno rinnovati alcuni contratti in scadenza. Si spera così di risolvere momentaneamente alcuni dei problemi più gravi.
Ginevra (Soepi)
direttivo“ri®^ii seduta del Comitato
Cfifesp A Conferenza Europea delle
lo ® ^ata presa in esame ed accolta
la domanda del patriarcato di Sofia di
entrare a far parte della Conferenza deidi Bmt? • ; la chiesa ortodossa
di Bulgaria diventa così la 105“ chiesa
io °^sanismo ecumenico
~ " Comitato delle Chiese per 1 emigrazione, riunitosi in
maggio a Noordwijkwrhout, si è partico
domp“l“h “rfproblema delle
emigrare per motivi
grande solidarietà, il
riconoscimento dei loro diritti, una maggiore presa di coscienza di sé, la riS
familiari, tutto questo
visto dai partecipanti alla consultazione
come una condizione indispensabile ner
migliorare la situazione delle donne costrette ad emigrare.
Il Comitato ha anche deciso di creare
n gruppo permanente di lavoro per continuare la riflessione e riunire le esnenenze fatte nei vari paesi. Ad ognf coml
tato nazionale è stato inoltre chiesto di
rfe^“Òr^nn“ incontri tra i sindacati
fnri °^S^^^^f^zioni che reclutano lavoratori per 1 estero, al fine di rimuovere le
tensioni che esistono tra queste istituzioni.
Q/>
Hca
(soepi) La sig.ra Jael Ogombe Mbogo è stata nominata segreterio
g^erale aggiunto della Conferenza delle
Chiese di tutta l’Africa (CCTA) l’orgamzzazione che raggruppa più di lòo Chie
Mbogo collaborerà
quindi strettamente col canonico Burgess
Carr, segretario della CCTA, lo sostituirà
quando sarà assente e lo rappresenterà
in diverse occasioni.
La sig.ra Mbogo è la terza donna ad
occupare un posto di responsabilità al
fei infatti
Ester Coker (della Sierra Leone) era stata nominata vice-presidente, e Sally Motlana (del Sud Africa) era vice-presidente
del Comitato generale.
Sud Afr^ (soepi) — L’avvocato sudafricano Abram Fischer, condannato dala Corte suprema di Pretoria all’ergastolo per sabotaggio, è morto per un tumore nell ospedale di Bloemfontein. All’epoca del processo, nell’arringa di difesa (essendo avvocato si era auto-difeso) aveva
pronunciato ima spietata requisitoria
contro la politica dell’apartheid, dicendo
fra 1 altro che la causa fondamentale della paura era da rintracciarsi nelle condiztora economiche diversificate in cui si
trovava a vivere la popolazione del Sud
Africa. Tale situazione rappresentava la
piu grande ingiustizia generata dal sistema. La paura aveva innalzato una vera
e propria barriera tra i due principali
gruppi etnici presenti nel paese.