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Mno IXXVIII - N. 26
" torre PJPLLICE, 25. Giugni. 1948
disione in àbbonamento postale -1 Gruppo
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SETTIMANALE DELLA
CHIESA VÀLDESi
.’albero e i frutti
V-^'t
■ Giudicando da quanto nei scrìve coche Vaveva ¡fondata e dagli elogi
a ie rìvolge, è indubitabile che fra
le cohmnità primitive qtsdla di TesY^^n'ca occupa un ppsto d’onore e fi«
* -'^a tra le pochissime degne di venir
a modello.
codlesío argomemto centróle e capitale?
e fuor di discussione, si rtcoUoisconi)
dm firmi ed i fnati della, chiesa di
I essalonica K abbiamo veduti, cominciando dadla trhftde della jj(ede, speranza e amore (1: 3). ’ ' "
c Siete divenuti un esempio a tutti
ieireidentii della Macedionliai e dell’Aoaia », dice Paolo iiifadi di quei fva'WliiiI Tesa. 1: 7). Esempio in g«re.'e ¡tarticolarmente rispetto alle
ttità cristiane per eccellenza: fede,
ire, speranzCi, sofferenza, gratìtugeneroshà {vedi 1: 3, 6; 3: 6).
h Vero è che quest’ultima dote non riK^lta espressamente, ma a parte che
H’miore la siittmtende, abbiamo la II
^Corinti dove, ragionandosi di collette.
Iffen dichiarato ehm le chiese madedo
pdeUa 1
ptii-r— quindi anche la nostra — « in
;ffléi?so all.è molte afiFlSzioni con quaI® sono provate, l’abljoìi^anza della
nòto allegrezza (cfr. I Tee®. 1: 6) e la
profonda poveità, hanno abbon’ tielle ricchezze dièlla loro libei)'r^lità » (cap, 8; 2).
In altri termini, di fronte (di’altrùi
Igne, il modesto portamonete dei
sakuiicesi s’em con gioiosa soZfeqf!«« largamente dischiuso ed allegito. « Seoonidio il“poter loro, anzi
*' la ' del poter Toro, lianno dato vo ■
irosainiiente » (v. 3). Se rum erro,
'.uce qui un bfd. poco dello spirito
Ve aveva fatto scivolarle neiPm cassa
4le offerte il memorando quattrino
" vedova.
... i^hfìne apprendiamo che Tetsstdoptraesi spiccavano pure nel campo della testimonianza, tedehè a dia, voi —
Jpntinua. l’a[>ostolo — là parola dÌ Dio
, ha eocheiggiato non soltanto nella Ma- '
,^onia e nolPAoaia, mai liii bima della
“de che avete in Dio si è sparsa in o‘ giH luogo » (I Tess. 1: 8),
^Moile — domandiamoci adesso —
P. motore delle tante cose
'«One suesposte e deda esemplarità <U
jffìtella radunemza?
Evidentemente, la (inversione ef“ivo del più dei suoi membri, c(>me
P-nei suceessivi versetti nono e
** sslete' «tonvertiti — è
» ifetto qu.vi — dagli idioli a Dio per
^servire all’Iddio vivente e vero e per
|,|8pettare dai cieli il suo Figliuolo, il
ha risuscitato dai morti,
elle ci libera diall’ira a ve
i®>re ».
Sanno i lettori che unicamente nel
Nuovo Testamento a piu dii trecento
ammontano i luoghi cne deU apparizione gloriosa dell Cr/isto si occupano o
atta quale in varì modi alìudono?
.Può essere mai ohe tariio spazio vi
sia dedicato senza profonde e vitati ragioni ? No, non ci s’inigarma: un evento da) cui dipende (( la i'^iStaurozione
da tutte le cose » nientemeno-, im evento cid il Signore per primp diede così
fortiss imo rilievo; un evènto del qpaLe non pure gli apo^stoli, ma gli angeli anch’essi e lo Spirito Santo si appr^ssionano (Atti 3 : 21; 1; 11; Ap. 22:
17), no: un tale eventodevesi considerare di ordine secondario in. nessuna
maniera'te nemmeno — come db tanti
si pensa — dall punto di vista dei no
stri quotidiani doveri. Evitando con
cura di fissarne la scadenza, mai riteniendolo matematicamentè nuderiatmente siimro; oltreché passibile di verificarsi ad ogni momento, nonché ili
improvviso, nessun altro invece fààatr
to a lievitare la iffta. m- desiina che
qui ed ora siamo cl iamati a iiver»
” Nella misura in cui il rrisUan-ì nvrà veramente (ferrato il carattere
p. atico. e possente dell’avvenimento
del Signoref'rìsìdtati benedenti si nostreranno nella sua, esistenza e ih tutta
la sua condita ”. Sono parole di quel
grmde levimgalizzatore a facitore di
buone opere che fu Giorgio Miìller.
” Il prossimo ritorno del Signore
Gesù è urto dei più formidabili argomenti deh a Bibbia in favore di una
vita di sarvizio attivo, puro, disinteress(tto, scevro di ogni spirito calmar
le
giunge d noto prof. Cut
un d'strarsi da importas
preoccuparsi del ritorno
Dall ’insiems di quanto s
dunque ribadire ohe la
salonica conserva intera
eomie ad suoi tempi, i li'
adì inidiioaircela come fai
Nè mi si opponga che
iiid',: izza lodli solo, ma a
puaiiS. Lo so, ma oonvien
che tali appunti, in gu
nentì unioaanente ALCU
fratelli (2 Tess. 3: 11),
di conseguenza ad infirmófe minima-^
mente l’esemplarità delinquale abbiempr trattato.
L’albero e le dottrine, ié 'ognl modo
-------— 1^
nè
doveri, il
Signore.
ira è lecito
di Testi», oggi
tj necessari
ideale,
do non le
le seri aposaervare
concerdii quei
valgono
Fortunate quindi anch’esse le chiese odierne -- e fossero in gran nume
ro dei cui componenti può ripetersi in complesso che si'sorw (invertiti dagli idoli a Dìo, come gli antesigrumi (ièlla capitale macedone, e che
al pari di quelli aspettano chi cieli
H Resuscitato, cioè Gesù che oi libera
diali ’ira avvenire.
D. Argentieri
(1) Di una che le caratiteristiche dei
Tessalonicesi riproduce assai* bene, si
è parlato settimane fa, brevemente,
proprio da queste colonne. Il mio articolo è nato dia lì, ma sarà forse utile
riesaminare e cionunenitairei più addlentro quelle preziosissime righe.
eONFERENfA DEL 6’ DISTRETTD
(PacÉ^no 26 - 27 maggio)
C„sì unidtro; R, A. Torrey. Infine
« non è una perd-ta di tempo — ag
L’aver scelto Pachino sedie deh
la Conferenza Dlstrettuiale ^ quest’anno e stata un’idea feJice. zWàchitù> c’è
urea etwesa che le vìeentte^gM 'tiMnù
anm alvevano cositreilta ad una vita un
po sitentailia per la manicanizB dS un, conduitore. (Mà ora, sotto ik guiida de:l PaElìore Friainco^ Siommaniii, si è. riianènata e
SI e riiirtiiessai in ciaminrino con nuovo slancio. La Conierenza è 'sfiata, quindi, una
br.iiMM occasione. per st^eHare ed int»«agigiare questa decisa ripresa.
Ma là Conifereniza di Patiniho è state
ricoa dii ibenefici anche per i partecipantii veniuliii di fuori. Le accogHenze festose
alla staziione ferroviaria, ila iperfetto organiiizzazione degli aliloggii e dei pasti in
comune e le Sanie altre premmose attenzioni {c’è sfiato persino ili gelato per
tutti I) hanno fatto tiaisioanrete .ai pasllion.
e al delegali delle varie Chièse DisfireJto dolile óre indsmenticaibili.
Così, come avviene ognii volte che dei
fratellllti si trovano 'insieme, ognuno ha
avuto ila giok di ricevere molto più di
quanto ha potuto dare.
letH, skde atMi, incrolìaijili, abbondantó sempre nell’opera del. Signore, s<i|penao che la vostra fatica non è lUna nel
» (I Cot. 15 : 58). U «na ite»
sa vaserie nóminato ri s^gio che rimufaià
composto dal pari. R. Cmnba (pre*.), e
dai aig.ri Faglisi (vice-presidenfie e Severino (settario). La mattina dal 27. dopo un breV'e cuÉo presieduto dal fkst.
Coraba, ha inizio la ietttna deJle tekziioni : prima la umazione <dùtk Comnusstone pistrtìlitiuaile, poi qiueilié dèllle singole
Chiiese. Come in luna visione cjùemaltlogra&a, passano daivanti ai ooshri occhi,
nellte loro l'uci^ è melile lloio oahx, nelle
loro speramize e nellè loto lotte, le Comuniltià granchi e dixde delk Sicilia e
dèlia Oalahma': Pachino, iVittork, Rieri-, Oaianàsetta, Gtofite, Agricolo, Palermo, Galiannai, Piazza Akmerìna, Lecnforte, S. Maria di Lficoidla, iMessina,
Rocchenere, Tararroima, Re^io càlahrk, 'Friema, Cosenza. Diverse'‘per la
loro entità numerica e per l’amhiente nel
quale kvoiano, queste Comunità hanno,
«utowk', rili stessi pnoiblami e 'k Conferenza svolge la sua -funzione inrificatrioe
ascoltante tutti e tutti oónsigliando ed esortendo. Com’è nafiunale, uno scambio
di vedute più appofondlto avviene su
taiounie quiestiomo' di cairaitfteiie più genem"
Ite e^più urgente, e di tesse dire^ pdù a“
vanli.^ Inifiiie i lavori feammo teimm con
1 elezione dolila Commissione Distoettuaj ^ene riconféim^ nelle pètsotìe
del Oofit. S. Scuderr* (viice-pireisì<|ente) e
del P,®t. E. eWtonf («egrefiaiio), e oon
te desigi^one di Riesii qiuale 'sede dèÌ-’
k prossima Conferenza. ' ' ,
Evangelisti
e ministeri femminili
1 lavori
La Conferenza si è ufiìcialmiente aperta la sera del 26 con una mediitaziKHie assai apprcmmaite del Sovrintendente Pa,nasck sulle parole : « Fratelli ndet dt
^ ® t-isto pure) grandem^te con
raonwee a potensipre le attività
cr®deitte. Conversiime e atdel Signore, insomma, rii ptesettin questo passo intimamente con
IPùnte e cooperanti.
^0 conversione, se autentica, non
norz prodiare il Pervàdo. NMo
-;^esso .tempo però, (lo si vede), essa
J e lisais hier- au soir dans un magar
ziue hebdbmadàiire un article fort
ben illuetré sur La chambre de Jean
Jacques à l’île Saint- P,erre (lao die
Bienne). Entre autres èhoses, le journaliste disait : c( La modeste chambre
où Rousseau vécut a été remise dans
son état primitif. On a surtout nettoyé
niurs de toutes les insanités que les
vkitateure de deux siècles y avaient
gribora liées ».
. * 1 I------''f \ ceoui
gtoell’ipttesai del Signpre che
J’ai enlevé mes lunettes, j’ai déposé mon journal et je suis resté un instant rêveur.
année! Quelqu’un était passé par là.
Tout k paroi claire était balafrée de
lettres cubitale»: une date, une signature. J’ai oublié le prénom, je me souviens d|u nom: l’individiu en gnestioni
s appellàit Malano. Il avait eu, la oonstanee d’apporter- avec lui pendant
plusieurs heures de marche la téle du
goudron et le grand pinoeaui pour pouvoir s’éterniser sur la roche vive. Hélas ! Il y avait réu6Si!i. Le gel vimidèa,
k neige, la, glace et la tourmente. Adieu solitude: Malano sera toujonrs
mes et toutes lés femmes qui grâvent
sur l’écoî;sô des arbres de graindès initiales, des mains 'entrelacées, dles
coem'sparcés de flèches - n’y a-t-il pas
peut-etre, l’expression d’uni diésir t™cortsoieinti? Le nom c’est la caractéinstique dè l’individu, c’est l’alfirmation
dé sa personnalité. N’y a-t-il pas alàte
chez ces gens mal élevés — un, ef.
®®»®i — pour perpétuer
1 instant qui passe, o’est à dire pour
airêteir le temps ?
senza dirlo che Dio io si può
pur non aspettando che Gesù
®d anche ignorandone compleuV seconlo avvento, Prooeden/uae che illumina ogni uomo
? tov. 1: 9)^ impulsi ed atti d’amore
vu tlclb a flTnu'rC
possibili e avvengono in retapioW o qualsiasi credo.
le interessa nondimeno,
l’assomigliano, attestino
t decisiva l’influenza eccéìtio
“ che sugli uomini viene ad eeerid
^9ùésio troppo trascurato ospito
**a realtà profetica. E non è forse
^fioativo
a parie
timo
*® tjwtù diverge guidi
Í combatí,memi, fe enargfe’
' ^^'9’^^lane, ecc., siano ntdla Sai*CWftu-a riferite del continuo 0
Des insanités écrites sur les mors,
de grandes initial^ gravées sur l’écorce 'des arbres, des mains entrelacéea,
des coeurs percés de flèches j’en ai
vus partout: dans les forêts, sur les
monuments et jusque sur les urnes
de» Catacombes!...
Il y a quelques jours — m’étant arrêté sur un promontoire en face de la
mer — j’ai remarqué une superbe
plante d’agave dont l'es larges
feuilles grises bordées de jaune et armées de fortes épines étaient criblées
de noms. (Le jeune homme qui avait
gçavé le plu» grand de tous s’appelait
— paraît-U — Giovanni.
L’été dernier, pendant une cqoxse
en haute montagne, j’avais été me désaltérer à une délicieuse fontaine qui
joaillit tout dSreciBement du rocher. La
localité fort pittoresque, loin do tou*
X hrnit, favorise singulièrement 1® méditation. Mais quelle horreur, cette
Il y a, n’est-il pas vrai, dans cette
manie de griffonage, dans cette pre-tention violente di’impoeer soi même
à tout le monde, d’infliger à n’importe ^qm œtte penitence et de salir, en
même temps, de profaner la beauté
de k Nature et le channe de l’Art, U
y a quelque chose d’irritant, il y a______
plus encore — fa preuve d’on pitoyable manque d’éducation.
Que veulent-ils, au fond, tous ces
innombrables GiovaQuijl, Malano et
Compagnie ? Faire savoir urbis et orbe
qu’ils sont passé» par là l Alors après avoir lu quelque» un» de Ce» nom»
— ceux qui viennent ettemte y ajoutent pour la plupart 1® leur pour que
l’Univers sache qu’ils sont pas^ par
là eux aussi.
Je me demande, toutefo.’», s’il n’y
a pas aussi, là dedans quelque antre,
chose.
N’y a-t-il pas — chea loua le« hom
M.'i ,j pour quoi vouloir arrêter le
temps? Pourquoi essa,yer d’interrompre le cours —- logique, naturel, « &tal » — des jours, dles semaines, des
mois et dles années? Pourquoi?
Pour ne pas viteiUir..., pour ne pas
mourir. ^
i. ■
Parce que l’homme sent qu’il vieilr
ht, l’homme sait qu’il marché à la
;ieiaç)Ont<e de k mort. Elle legmefite
quelque part. Elle le saisira un jour.
C’est le drame effrayant de ehacim de
nous...
Uho studw del pasfi. L. fifaso iotwdluce
k disiomione sulJ’evaingeliiizzazàone. E’
uno stodio che »’occupa essenziiialiinente
^ metoA evanigidiiistiici adòlltetó nel 5‘
'DistreMo in questi 'uJtónii anni. La Cotr
ferenm, tenendo conto dei rieullfiafii ragg^ti, è piesoochè m^ime nèl ritenere
me ®i debba inltenisifìoaire gl lavoro nelle
località e ndie zone dove l’opera può
e^e canfiinuBite, evitando un’eocttriva
dispersione di f<wze. A tale scopo si stima opportuno di miodiifioare il carattefé
del foglio distrettuale 7/Aiesaaggero (che
■ten^ a divenlliaire un semplice bdlleltino
delle pantoochie rii^extefebire) faceodone un organo specilìcaibanìente evangeli^e esprima k diretti've gieneraii
della Cotninrissione DisrtettuaJte e nacoolm le esperienze paitiiookri delle singole
Connuimitài
Ma ropera di evangelizzazione ha bisospo di operai ; pèiciò la Conferenza
insuSte necessità di istóltuire, dóve
èipossibile, derocwriidi prepefflaziione per
^kni Evangelisti. Uno di' tali corsi*,
dir^ dal P'ptore L. Naso, ha già dato^ ibuioiu frutti : un Anzriano Evangólistia
P*19^ nella diaspora abruzzese e 2
Mif®,. sitarmo ■compleitando i loro stu/ di'hBnnO sostenuto con successo d^ ea Pachino. Inoltre, k Conferenza
ha discusso a lungo anche la possiibiiità
di vallorizzairé i ministeri femmiini'ìi e he
votato un O. d. G., nel quale si in'villano
111 Smodo e la Tavola a studiare seriamente tale possibilàà.
A oa dmme il n’y a qu’utte iaatie sereine et lumineuse,
Gampagtia evangelistica
Oiercher u» rocher d’ètl jrii^lit,
intariflsahle, un® source d’eau vive. Et
alors - même avec dlu goudUtt et un
v-'ilaiji pineeaiu — écrire à grattidee
lettres son propre nom s«r ee rockur.
J. Henry Mùtile
Ce croquis est tiré d’une dleuzUêmé
Série que M. Meîlle prépare pour son
éitoenr de Genève. La première Sèrio,
intitulée La Terre chante, est en venia
à ta Libreria Clauchma de Torre Palthe. N.dnR.
Come già í’ar^ scorso a PaJeimo, anche a Fa'chino sì è svolta quest’a'nflo una '
campai^ evimgelisiiicia in occasirme della Conferenza pisfirettuale. Il tenia generale era : Il Grande EkmenHcato ed è
sfiato tramato da Diversi oiafiori nei' eior
m 25, 27, 28 e 29,maBgio. Il Piairtore E.
Cwsaru', in una coniienza introdùtitiva,
Im paitlato de La merauigHosa opera del
Grande DimeiìPcato, cioè deÉa Redén*
ziiooe, misconoscriufia dari’uomo de*to (' rol'igi.jso I c negata 'ckB’aÉeo. U
Pastore R. Comba nraa seconda conferenza inritolafia iSe tu U ricordassi di
Zafl.,., ha esortato a ricesdore i’iunoret
:
^ 7»
2
^ « ' .* èo. La netz» caa£eirenza, teqN||B. <ìail
K. PoMtaa, haritpgaba^dy» dioauii*,^
¿«■j ¿a: ñ è la ricwdata di Lmì ? ed.
¿}f* è ftata uzi’etiei'gica''affeirtnazione deJl’aa
ceva Geàù. Chiumque voglia leàdete tebtiinomaiiaa ai Oasto ned mondo, va m
Val li
sokita ;ed eachuiva smgnoiìia di Cristo
nelU Chjeaa. Infime d Pastore L. I^aso,
: ^ facoidlo mna disposi reailialica dei! Cem^ po preseote, hl'piesentsto k visione e- '
' .vangeiioa del.niK>vo,toondo che sì realiz^ zetk qaatiida i papaik ai incorderanno dei
Grande Dim^éioido. "
Tutte ile cQ^lopenze' sono state ddffusejj,
per merxo di un altopìarliante posto ajrinr'^'
^ Doccatwa delilia piazza pinncipiaile di Pachino e sono state ascoilibate coriaitilieozio- ^
. ne da uoa numerosa folla.
- ' D.
CoBfereDza' Distrettoale
xRtcorcfiamo che là Conferenze'
del r Distretto avrà inizio nel
tempio dCVilìar Pellke, Lupedì'2&
corrente atle ore-t^nSO precise, e
che tutti'! memjbti di C/fiesa sono
jeordietmenfe invitati ad assistere
ai suoi lavori. .
) i'uo darsi ctie ternate impiesaiooii aia' ,* contro a iincompreinisaoine, oaUiila, <u' no itroppo ^ superAdii^,)K v^erto non do »prezzo. Oi vuole dot cora^ioper alzai'’
M -w.
CIELO.
DALLA GRAN BRETAGNA
Q sono a Londra edin altre oiutià della'Ciran tdretagna alcune località che interessano partiicoflarniente lo straniero per
la Vita cine vi si Svoilge: una vita permeeita,cl|i iliiheità e di sponiteùieiiUà, tipica
espressione di un aspetto almeno della
mentalità inglese.
Se vi trovate a iLondia un giorno qualsiasi didila settimana, ma specialmente il
sabato .pomeriggio, vamebbe la pena di
lare una puntata fitio a'« Maible Arch »,
una deliic estremiti del grande parco cor«oscauto sotto il nome éi utiyde .
Mortile Arch è uno elei iluogda dove gli
inglesa sr radunano per una litjera e puouMca e^cssiorte del loro pen'siero.
Libera discussione
poñendo do
éziofu all Oràto
lecipare''-’alla' diii»busSii<
mande'o *la|;)endio
re. ■V ■■■ • _■
Ci sono, è naturale, i giuppi « .-¿'gidsi » : i vari moviimenti protéstantii non tipicamente ecclesaastici é i prdpagaiKli&u
cattokci lomand. In uno spazio assai ristretto si passa dall’Lser<%> della Calvezza ad un {^ppo di evangedrzzatori
popolari,' SI assiste ad w,a pufìòtica testimonianza cui leoe crostiana latta mediante tl canto oegik mna più conosci'Utii, sa ascoUano attiove delle semplici kestamoairmze rese alia potenza nnnovatrace del
Vangèlo, sa veue il (focalisso eretto da
vanti aa un uonio o ad una donna intenti
a spieg^e al puodéico la dottrwa cieiia
v>baesa rcqmana. — Cruppi oaversa di
persone te quali, al di sopra oeiiite davergenze da melodo o da dotlrina, si ncbiamano tutte alla figura ed aal insegnamento del Cristo.
Ca sono anelile i gruppi u'antìreligiouommi 1 quali sostei^;ono la loro
ai » :
battaglia contro ta fede di Dio o contro
la fede itradlncioinale delle chiese, e uomina i qasata pongono agli oratori creden
ti ie loto obbièzioni rtegative, materia
latte.
Ci ‘sono i griu|)pi « »cieniifici », più
iiimitati, lormati da persone a{^>areate' mente uimli, •ma,, talvolta protonde nei
^ loro lagionatn^ ,e nelle loto intuizioni.
Ci sono dei gruppi dove si discute
\ suM’indipendienzà dei' popola dell’limperq; kidiaiu.'afincanii, auatrrdiiani sononaturailroeiite preamti'. '
' G sono dei gruppi di canto profana
e di dkaiSsUme profana: non sono fra
rmeno freq^iénltati, specialmente dal[’'antbiente gtovanile.
£ potrei continuere. La folla si ladu. na, si {innova, passa da un gruppo d' '
1 altoo, dai! pomeriggio fino alle dieci
oalle undaci di sera, quando i gruppi
reijigiosi «1 sciojgonoj non senza prima
riunirsi per la preghiera, in mezzo ad amici e nemici, mentre a pochi métiri. di
distanza corrono gli autobus e la gente
lasseggia.
E un 'aspetto 'intéressante della villa
e dèlia m'erto!ita hritanniiica.
Impressioni personali
M
■Assistendoa quei « meetings » ho ricevuto alcune imp^ioni che stimo otite far •conoscere ai lelitori del giornale,
bono impressioni personalii, perciò ampiamente discutibili esse non hanno lo
. potuto mettere it nato nei sottoiiuoto dei-,>
la vita politica « non mtendo neppure *
entrare nell aigòmentostoiei rappoC'U tra'
.le liberita riidiviauial} e gli interessi politaci ai una grande riiuiteite.
ilNon taccio che cqa^'ar'e un fatto : lia
liberta, tuttora esibiate per emmoque,
Qi andare a,« iVl.anl5^e:-iAran » e.dii tenete, se ne e in gradq^ni suo discorso poliiLico, religioso, ittòtofico,"' scientiiiico.
t. non è a arre cae^ ar termiru di politr
'Ca, questi oratori sii'tengiano suiMe .generali. Mo uaito criti'oaiie a.ionido e rn termini molto piatici i|.C>overno attuate, la
posizione 'tingtese i imperia
nsmo britannico, ifriijpartito conservatore
eoe è airopera in v|8ta delie nuove elezioni ; talvolta la casa reale stessa non e
».'Uggita aila criticar - Cosi pure sul te.teno reiiigiioso : m'olite posuzi'om a favore
o conitiro fa irehgiicdè,'an^i cor.|bo la
Chiesa, percnè e* impressione da molta
quassù cine, se una patte notevoie 'della
pcpolaBione non iha rapporti stretti con le
a.rese, essa non è però insenaibiie ai
laatoie religioso'. La^ stessa libertà di opiM'one puooli'ca, torte da una ul-ile dir
soussione la ai riscoiitia nei gi'omali che
inainno dovuto restrmgeie troppo ;iJ foro
t'Or'mato, per mandanzar di carta, come
il. limes, li Manchester Guardian, lo
Scotsman. La libertà di diisoussuonie è un
.avito alila riflessione.personale ed è formatriice dii una coscienza autonoma, maijura nei suoi vari aspètti.'
Bisogna stimare e Si^lviaguaridare la libertà di opinione da ogm soifocamen.to da qualsiasi parte esso venga.
4
91 in una 'piazza puooiica o m ima strada
altolrata e rumorosa e
Signorina evangèlica, maturità olassioa,
conoscenza-francese,' beMa presenza, refe.'Jl' "'il
renze ineoepibill, acoetteirebbe 'posto *
« « Si
e deiiia sua opera reaentrice. bppure
quante volte tio assistisao a mainaestazionr
ua questo genere: uumini e donne, ge*
neraimiiente non rappresentanti ai cinese
costituite, ma <ii movimentii ciu riievegilao
o cti lacniiamo ai Vangelo, cne sauiivano*
sulla sedia e rendevano itestimonuanza'
aita poitenza del V angelo neira mo vi'’ '
ta. t^uante voite, senza alcuna aiiusione
u paT'Diicoiiaiu posizionu i.eoiogictne o ‘eocllesiast'i'cne, ho uduto ripetere in mezzo ail*
la ionia : u Dio ha tanto canaio ii monaoj
cn Cigli ha dato il suo rigliuoio unigeto, a/flndhè cnmnque crea e in um non
perisca, ma aaoia v.m eterna i ». contesso Oli essermi unaio quail'aie volita al
caMo ai questi g. uppi e 'Uii essermi ler
malto qualciie vuiia laa ascoritariii, ancne
soio per incoraggiarli, penane u losse
uria persona or pru m mezzo a loio.
tenesti creu'eniii iianmo un opera cne
t>iG solo p'Uò g'iusitamente 'vianut.are ; riua,
peisanialmenite, mi Ino sempre approvati.
1,-10 pensato molie voite ,aina potè aza' au'.a !ie&ifci,monaanza orisbiana recata m 'mezzo agli 'uorniiinii ae'l mdniao ; 'ama 'potienza
‘„ei.ii £.vangelo non più mcatenaliio aa seco.aM toi'me ecciesiastiofie o -smamto in
S'ieriiiii. aiisquiniazioni teologiiche, ma pa'.oia viva ed attuate, eterna rnsposta ai
<i.>ro alla tondiamenitate tristezza del monao, mesisaggiio dii sper anza e d:i saivezza
per ogni amuna e per ta società' od/iems
.n -cerca di salvezza.
Irlo rievocaito afcun'e scene del mini
siterò diwt"’aolo apostolo. -Uoveva essere
anelile oasi a 'Corinto, ad Lteso, ad' Atene : uomini e donne dell monao, com
parriare oh Ceisto ie istitutrice presso distinta íamigláa. Seri. 'S
F>md'iriirp> t’-nmiiw» vata i/mIIì »r______v :
vere Ufflcio Pio Valid, Torre Petìioe. t
immagmate una località non più grande ueii giardino di Jt'-orta ¿Nuova a lomio. iNon. è im angolo tranquitto neha
immensa metropoli; anzi, a, pocm pa«.
corrono m niia mintearotta gli aiutoous, colonne di persone isoucano oaiite .eiiovre
sotteit'anee e oaila^ano nelle 'we aperte
al tiadico. 'Ma centitiara e cemn.ia.a tu
uomini e di nonne tcòvaino il tempo di
fermarsi »'Marine Arch.jper asco...a.«,
per discútele, p» osservare,
. «M i co. sono leimatio anui io qualcns
voSlia. Goque, dteca, venti oratori sta
vabp parlando, ciascuino nei suo proprio
gruppo, .in piedi suda propnia sedia. £
la gente si radunava, pm densa ni u.i
posto, meno densa nell'altro, seccndo
gli argomenti e gli oratori.
Ci sono ogna giorno, dei gruppi « politici »r 'gl'i argomenti della vita pubblica estera sono ampiamenite discussi e,
talvolta, sono più «tompetenbi e più mar
twa nei loro giudizi oerti oratot>i di
(( ’Marbfe Are » che non certi giomalisij
il CUI compito séJÌibra es^e quello di
travisare o di naiteòrid4é''i’^’vèriità. Gli
Uiomiiu del Govéte^, Í |w'uaiti l.àbunsta e
conservàtotó; ti póilhcá’ Interna e i rapporti cqiV-gh àiHn ;'ÌàhfÌ'^della Comun'ità
dntaruitCàf'Stìrio "òggeUd dii ésame. di studio e riiiritka'; tiaédi^ ebberodi.piàr
Jwbriinttvpik
. . -------- Iti'fine, ho notato fi coraggio delia pub
E'copodii 'idealizzare fa mentalità britan- bliioa espressione di. tede politica, filo- mer'Cidniti, 'filosofi, soldaibi, operai ed, in
mea, ma di f.ainè conoscere alcuni aspet
ti caratiteristicà.
Sono sitato colpito dal senso di wspefio democratico che animava gli oratori
dei vari gruppi e, iti genere, dei presenti .allè discussioni . Diificilmente potremmo conDi'liaire in Ital'ia, m uno spazio così 'listietto come quello dii «Maible
Arch » fé voci dei'lalburistii, deiconser
vaitori, dei oomunitti, dei pOtestianti, dei
cattolici, degli ebrei, dei miscredenti,
dei filosofi, dei romantici.e dei libeiti• ni.^ iNtìlla migliore delle ipot§si, le voci
lei vani oratori raggiungerebbeio un tólo senipie più elevato e dopo un po’ di
empo gli linsuilti più espressivi s’incrocierebbero inell’atmosfera ciicostanle. Si
, potrebbe anche passare a qualche tafferuglio, talvolta •anche a qual-che coheK
lata.
A (( MarMe Arch » c’è un senso di
inspetto reciproco che è pur segno di una educazione demooratioa. I Protestanti non guardano di mal occhio Toratore
:atto!ico e i Cattolici adoperano nei ri'uaiidii del Protestanti im linguaggio diverso da quello cui siamo abituati, quan
sofica o religiosa. Aa lettori del gaoinale parlerò soltanto dii..quest’ukiìma.
Nel mondo avrete tribolazione», di
Pa JÍCW - torli
Biblioteca Valdese
/ lettori che hanno ricevuto
volumi in prestito sono pregati di restituirli non oltre il
28 del corrente Giugno —
La Biblioteca rimarrà chiusa
per tulio il mese di Luglio.
Torre Pellice, 7 giugno 1948
/ BIBLIOTECARI
do leggiamo, bollettini pairOochiali di
:erite nòstre conoscenze. Trititi sono libe■i di parlare, di intervenire nella discussi-one, -a favore o contro, ma con ordine,
"enza alzare troppo la voce o creare dèi
umulti. C’è posto per le tesi poilitiche
più opposte ; ma bisogna saperle sostenere rispètitosamente, affinchè ndllo spazio
dedicato alla libera diisoussione, tulli i
gn^i possano essere ascoltati.
Gran parte delia Congregazione Valdese di -iNew Y ■ork e numerosi amiio era '
presentii in Chiesa don«enica scorsa 6 giugno per assostere^ .àilta Celebrazione del
matriiimonio di Perrou Odette e di Herwi
Negri., il matnmonio è stalik) celiebrait'O
con tutte le pompe m uso presso gili Americam e con gran solennità il cine non
ha tatto cine la 'parte spiintiuaile fosse profondamente sentita. Agli, sposi, e alile loro famiglie, la ji^sa e 'huipolte da hu'or
Lidia Ferrou, i nostri vivi rallegramenti
ed augur i cristiaiDl.
In alcune circostanze i'ou'lti domenicali sono stati prèsieduti dai sig.id Felix
Cantà. Rev. Giovannino Tron e 'Re\.
Silvano Poet che ringraziamo vivameiv
te. j...
La visita del Pastoie A. Deodato delegalo della Chiesa-Valdese è stata quanto mai giradita ed. apprezzata, come è stator* gradito il saluto portato a nome delia
Tavola e dellà Chiesa tutta che contraccambiamo. ;M inessaggiio del potare
'Deodato è dei più. incisivi e suscita <r
vunque i più favqrevoli commenti e interesse per Triterà della Evangelizzazione in Italia. "!
Un grande e speriamo proficuo lavoro
è stato compiuto tin questi mesi dal sig.
Deodato : da Chièsa saprà 'èssergliene riconoscente. Sperando di poterlo accompagnlaie nella sua, prossima visita a V.aldese, manderemo un resoconltD più detlaglialtio per i lettori dell’Exo.
Un grande interesse e la più calorosa
approvazione ha 'wisoitato negli ambien’• protestanti l’ideale di Agape. A Ri
mezzo a loro, un piccolo uomo che parlava ai 'una possubidità di vita, nuova in
Lristo Oesù e dblla potenza della risurrezione.
*E la conclusione di quegli incontri
'SuMe piazze, nella pubblica via era allora
la stessa, C'Ome oggi : « Quando adkom
menzionar la risurrezione dei morti, al
curri se ne fecero hefe; e altri diceva
no : sa questo noi Id sentiremo un'altra Volta. Cosi Paolo uscì dal mezzo di loro.
Ma alcuni si unirono a lui e credettero;
jra 1 quali anche Dionisio TAreopagita,
ma donna chiamatà Damaris e altri coi •
loro».
Ancine oggi, molti indifferenti, molti
sprezzatori. Ma alouni riisp'ondono alla
'Chiamata e credono che Gesù è il Cristo.
i.l Salvatore.
. “ Quorufn nomina Deus soit ){; il loro
nome, Iddio lo conosce.
tcrmanno Rostan
Per la Sede definitiva
della Casa deile Diaconesse
Doni colieitati a Chic,ago. In memoria del
Pastore Pietro G riglio.
11. Irateào © le sore tie, Chicago, Dollari
rtiO — il nipote Bi.rger e iamiglla 20 — ii
nipote Franck Grill 15 — Giovanni Stefano
Roslan, Dakin St. 15 — Susainua Peyrot e
fairnigiia 15 — Frank Peyrot 10 — Alina
O.eari Kibet 6 — Fam. Pans 5.— Fam.
Berta'lmio 6,25 — Henry Grilli junior 1,75
— J. B. Tessere 1,25 — M, Michelone
Gallo 1,25 —- Frank Gairou 1,25 — Susy
Scaruffl 1,25 — A, Parisoli, 2 — Eugenio
Bieuza 6 — A. Peyrot 1,25 — V. Belzone
1 — Louisette Perrou 1,25 — C. Servi
1,25 G. Garrou 1,25 — Jean Etienne
Rostan, N'ead® Ave. 5 — Women Missionary Society 60 — First Waldensiàn Pres'b.
Church 200 — Il nipote Bennie Grill tO —
La nipote Hen.'ir-i'e RislicJi 10 — Mrs Ar
thur Medendorp
Jeanette e ’^ranyois
« * «
Ho provato anche un senso di libertà
democratica. Qualcuno prèbabiilmenie
sprfiderà davanti a questa mia affermazione, sostenèBdo che io mi sono lasoiato sedunre da ìmpreasioni superficiali,
momentanee, mentre invece anche in In^jbiiterra ik libatà è limitata, conbrofla
venside Church. 'Una delle più grondi
Qiiese d’Ameiioà se ne è 'parlato il mattino di Pasqua con tanto entusiasmo che
la Gioventù Valijese d’Italia è stata citata come un esempio.
Possa la nostra.^ gioventù essere incouaggiafa e sappia, rendersi degna'delil’onote iche le viene , fatto nel mondò intero.
Garrou 3 -- Dan F.t'rnabei 10
gherita Griil Liri 3G00.
.Suor Mkir
PERSONALIA
Ringraziamo il paitore A . Janavel deldelle notizie che interessano tutti ì lettori dell’Eco è sarento lieti di pubblicare le sue impressioni su Valdese e
su... New Yrfflt. RED.
Il pro'f. FRAN'CESGO TRICOMI, deM’Università di Torino, vi'oe-preside'nte della
Società di Studi Valdesi, è stailo nominato
per un triennio professore nel celebre Istituto di Tecnologia della CB'lifomla, a Pasadfena (Stati Uliiti d’Aimitirica), Ci Micitiamo vivamente con l’illustre Professov
re 'per l’alto riconoscimento che ha ricevuto
con questa.lusinghJena nomina.
DONI RICEVUTI
. IN MEM.' DEL SIC. KINDLTMAN, i
pendenti ed operai del Cotonifìcio Valle lU
Busa, per l’Osipedate di Pomaretto Lire
215.-’560.
La R.I.V. per i bisogni più laigeinti per
Id. L. 15.000 ’
Sezione P. C. I. (Inverso PinaSta) nella
iconrenza del Primo Centenario dfell’Eman.
. pazione del Popolo Valdese, per Siopo ipg.
per POspedale di Poimaretu» L. 12 00(3
Male
Par Opere di Beneficenza
Fam. Pascal Giugou, Chiabrano
prof. Emilio Guigou .5000,
Per Cassa Culto.
Anonimo, in occ. di Natale -1 Tess 5I
2; li Tim. 2; 6, L. 20.000 — Annita Del,'
Pesco 200 — (( In rememtorance » 20.000
— Tina Rabag'iia lOOO - N. N. 500.000 —
2.000 — Luciano Caiaimita (per Rinun.
zia) 1000 — Dot't. Italo D’Angelo e signora,
(per Evangdljizazibn'e) 2000 — Cocconv
Lui (per Rjnunzia) 2000.
Per Emeriti
DuTanid Cesarina, PLnerolo, in ni A* 'w
lele Peyran 200 — Bertalot Gini e Ida,
Pin'eiro’o, in mem. loro cari 500 - Alfa
njio Durad, Adele, .rie. al Signore 2000..,
Per Collegio
Bruno e Ferruccio Corsani L; 1000
N. N., rie. ail Signore, Fontane, per Seno-la Latina 1000.
a
'--i
vi
1
Per Istituto Gould
Famig'ia Cocooni Lui L. 1000 - - Immó,.
viilli, in m. loro cani 500 — Ferruccio e
Noemi Giovannini, in mem. piccolo Fabio 2QOO — Bienia Giovanittini per i,d. 200.
—Maria Di Paolo 500 — Walter BorlinBoliier, Zurigo 1420 Firanceisoo ' Valentne,
n m. .fiig'io Eresto, lOOO — Garufl Antolio, in m. figlio 100 — Longo Paolo 100
— Longo Paolo 100 — Fam. BergenoCamipra, in m, loro cari, Abbadia 250 Chiesa di Ciorató 1000 —• Id, Cengnola
1000 .— Women’s Auxiliary Cliurch St.
Paul, Roma iOOOO.
Per Istituto Femminile Evangelico di Firenze :
Franca Carollo L. 300 — Valdesj di Pisa in m Roberto Giachetti 5.200 Maria
Di Paolo 500 — Giovanna La Fata, per riconoscenza 1000 — Women’s Auxiliary
Church St. Paul - Roma 10000 - Chiesa
di Corato 1000 — Id. Cerignola lOOOr
Per Istituto di Vallecrosia :
Immovilld, in mem. loro cari L 500 —
Per Orfanonatrofio di Pomifpeito :
Imimovilld, in mem. loro cari L. 500 —
Ernesto e Evelina Troii 500 — Lidia RoRostan Peyrot, Ferrerò 500.'
Per Orfanotrofio di Torre Peìhce.
Immoviili, in mem. loro cari L. 500 —
Ernesto e Eveilna Tran 50.
Per Orfanotrofi ;
Eletta Girardet,
Roma 1000.
Luisa e Eugenia Socci*
Direzione: Via dei Mille, 1 - Ì^inerolo
Telefono 409
Amminìntrazione: Via Carlo Alberto
I bi» - Torre Pellice
Dir. liesp. Ermanno Bostan
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