1
ANNO LXXIII
Prof. Edoardo Lon^
torre PELLICE
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Torre Penice, 18 SetteWè 1942-XX ^ 1 . _________
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N. 38.
Riguardate alla roccia onde foste tagliati
(Isalar LI : 1)
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Italia e Impero
Estero
ABBONAMBNTI
. . . 'Í'/ . Anno L. 15 — Semestre L. 8
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Vota«
Nulla sia più forte della vostra fede!
j; (Gianavello)
________________ ' •"■■■ <* --------------------
Direttore t Proi. GINO COSTABEL
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto. 1 bis - Torre Pixucr
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - TtmitK Peluck
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent, 30 la copia
SINODO
Preliminari
.11 Sinodo ha iniziato i suoi lavori con
un culto presieduto dal ipastore Gviido
Comba e del quale sperianio^ di poter
dare qualche cenno nel prossimo numero. Durante il culto, come era stato annunziato, è stato consacrato il cand.
theol. G. Bouchard, e presentato il pastore Aldo Sbaffi.
Il seggio provvisorio è stato presieduto dal pastore Giovanni Bo,nnet, assistito dal rag. A., Giocoli, e pastori N.
Giampiccoli ed E. Aime. Il seggio definitivo viene eletto nelle persone di L,
Marauda, pastore, presidente; prof. B.
Revel, vice presidente; segretari pastori
E. Geymet, G. Bouchard, A. Gente; assessori rag. A. Giocoli, dott. Éigf. Godino. •
L’orario delle sedute è stato quello
tradizionale ed i culti sono stati presieduti dai pastori Giovanni Miegge e A.
Fwhrmann.
d
Alla Maestà del Re Imperatore, ed al
mi, affermazione di immutata fede ed
I incrollabile certezza nei destini della
Patria diletta.
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Me.ssaggi sono stati ricevuti dal presidente dell’Opera Battista, dal Cappellano ten. D. Cielo, a nome dei, militari evangelici dell’Africa Settentrionale,
daU’iex Moderatore prof. E. Comba. A
tutti questi messaggi è incaricato di rispondere il Seggio. E’ salutata da vivi
applausi una delegazione della Chiesa
Evangelica Metodista d’Italia, (Wesleiana), presieduta dal pastore E. Sbaffi.
Attività della Tavola
Il pastore A. Comba, presidente della
Commissione d’esame legge la contro
relazione sull’operato della Tavola; relazione ampia e completa, che mette in
giusto rilievo la multiforme attività
della Tavola nel campo spirituale e in
'quello amministrativo, e fa gli opportuni rilievi.
Segnalando al Sinodo gli argomenti dì
particolare importanza, che verranno
trattati nelle varie sedute, per cui non'
ci soffermiamo oltre, ne anticiperemo
*qui solo le coniclusioni riportando i due
ondini del giorno approvati all’unanimita dali’assemhlea Sinodale:
•#
I.
Il Sinodo esprime alla Tavola la viva
riconoscenza della Chiesa per la ptudenza, la fedeltà e lo zelo con cui essa
ha evolto il suo mandatò.
IL
Il Sinodo esprime agli amici e sostenitori della Chiesa il sentimento di gratitudine della Chiesa stessa ed invoca
su di loro la benedizione di Dio.
Funzioni della Tavola
In riferimento ad alarne deliberazioni prese dalla Tavola durante il decorso anno ecclesiastico si è avuto da
taluno rimpressione che la Tavola spinta da ragioni di impellente ed indiscussa necessità abbia talora anticipato in
un certo senso le decisioni sinodali. Più
che i casi singoli, che in sè non presentano un soverchio interesse, è il problema generale invece che ne presenta uno
acuto. Quali sono cioè le reali attribuzioni della Tavola durante l’intervallo
di due sessioni sinodali? Il sinodo dopo
aver udito le più ampie spiegazioni sulle ragioni che hanno indotto la Tavola
ad applicane praticamente il blocco dei
trasferimenti, anche in certi casi dove
esso poteva sembrare urtare contro la
lettera dei regolaiftenti, ha l’occasione
di chiarire in notevole misura le sue idee in merito al problema centrale,
consacrando tutta una seduta serale alla discussione della relazione della
cammissione nomina”ta dal precedente
Sinodo (P. Bosio presidente, E. Rollier.
E. Eynard, membri) con Fincarico di
studiare la modalità di formazione e le
reali attribuzioni delle varie commissio
.. .,^^.sinqd,a.li.
• .E’ la Tavola una commissione sino
dale, come tutte le altre, oppure ha
dessa attribuziom e funzioni ^eciali?
Ha la Tavola funzioni di governo della
Chiesa durante l’intervallo delle ■ sessioni sinodali? Se è chiaro ed indiscusso
per tutti che il Sinodo è la suprema autorità legislativa della Chiesa, uno dei
relatori, il pastore P. Bosio, non è persuaso che la Tavola abbia da conside
rarsi in modo assoluto come la forma
del potere esecutivo r egli infatti ritiene che la Tavola ed altre Commissioni
sinodali costituiscano, nel loro complesso, la forma di questo potere esecutivo,
che verrebbe così suddiviso fra le varie
commissioni.
Questa interpretazione delle attribuzióni della Tavola è energicamente contrastata cori argomentazioni d’indole
storica ed intrinseca dagli altri due relatori (E..Rollier, E. Eynard) ì quali
mettono“^" rìliievo che se la Tavola è,
nella sua 'origine, inidubbiamente una
commissione sinodale, d’altra parte « ha
assunto una sua fisionomia propria in
virtù di una lunga evoluzione giuridica,
uniposta non solo dalle circostanze storiche, ma altresì dalle esigenze interne
della nostra Chiesa stessa »: chiesa presbiteriana, indubbiamente, n^a con le
peculiarità che le impone la sua missione di chiesa di minoranza in un paese
cattolico. La Tavola quindi non si può
in nessun,modo mettere sullo stesso^
piano delle altre commissioni sinodali,
per lo spirito e la lettera dei nostri regolamenti, che le attribuiscono Una azione di controllo su tutte le altre commissioni. E questa sua funzione di governo della Chiesa va mantenuta integrà, se non si vuole compromettere tutto Fedificio della'nostra Chiesa; che ve- ,
de nel concistoro l’esecutivo dell’assemblea di Chiesa, nella commissione distrettuale l’esecutivo della Conferenza
, distrettuale, nella Tàvola l’esecutivo del
Sinodo. - . ^
E’ evidente che in questa costruzione
ecclesiastica si può riscontrare qùalche
imperfezione, particolarmente per
quanto si rifiexisce alla nomina del cadistretto, ed al funzionamento delle
cegiferenze distrettuali, ma sé modificazioni dovessero essere apportate, esse
dèbbono essere nello spirito della nostra Costituzione Ecclesiastica, che è ugùalmente contraria alla tendenza di un
eventuale accentramento di poteri nella
Invela, come a quella di xma svalutazìme degli organi costituzionali della
Chiesa stessa (concistori, assemblee di
Chiesa, ecc.).
In connessione con questo problema,
discusso da vari mem,bri del Sinodo, ricoidiamo pure la proposta del dott. Roùhat, appoggiata dai sigg. T. Vinay e C.
Pons di non abusare della sospensione
delle Conferenze distrettuali, ma di valorizzarle al massimo, trattando in esse
qüei* problemi di indole regionàle di cui
potrebbe essere opportunamente scaricato U Sinodo, sede opportuna per la discussione e la impostazione delle direttìve, dei problemi generali. Così, per
,;f^uanto si riferisce al primo distretto,
viene insistentemente richiesto da vari
oratori che dell’operato della Coramissone Istituti Ospitalieri Valdesi venga
dato cenno nella Conferenza del primo
distretto, e che di certi 'problemi di indole pratica e locale, si discuta in sede
di conferenza stessa, in modo che al Sinodo stesso non s’abbia da riferire che
sui problemi generali della beneficenza.
Situazione Finanziaria
Raramente come in questo caso è stato facilè constatare come la divisione
tra teoria e pratica sia arbitraria ed illegittima, che mai come nel probl&ma
finanziario è dato di vedere come le defiñizioni non siano cosa astratta, ma una
realtà, concreta, la molla di tutt^ la nostra azione.
Che cosa è la Chiesa? Quali sono i
nostri rapporti individuali con la Chiesa? Domande che esigono una .risposta;
senza una risposta individuale nasce la
•crisi finanziaria. La nostra Chiesa sente indubbiamente, e sarebbe assurdo il
pretendere il contrario, i contraccolpi
della grande trasformazione che, anche
economicamente, travaglia U mondo.
Quanto di umano vi è nell’organizzazione non può non soffrire quanto- la società soffre. Ma il Sinodo ha voluto giustamente affermare che la Chiesa vive per
fede, e che la sua speranza non è la speranza degli uomini, ma la certezza che
l’apostolo pone con laVfede e con la carità. E la legge di questa vita è il sacrificio. Sono molti i membri di Chiesa
che possano sinceramente dichiarare:
Ho compiuto un sacrifizio per la mia
Chiesa?
Naturalmente queste affermazioni
basilari non mñrmano, anzi legittimane
il. ricorso a tutti quegli accorgimenti umani che possono sembrare utili per ridurre le spese ed aumentare le entrate.
Pertanto il Sinodo ha consacrato duf
sedute circa allo studio dei problema,
ed all’esame di alcune proposte della
Tavola le quali senza formare un piano
organico vero e proprio, per superiori
4 942
ragioni dì principio e di prudenziale attesa, costituivano ciò non di meno un
avviamento a soluzioni più complete,
come potranno giudicare i nosfri lettori.
Anzitutto il blocco dei trasferimenti,
già attuato lo scorso anno-, con una sensibile economia, dato lo scarso numero
dei nostri operai, per cui le ripercussioni di un trasloco non sono sempre facilmente immaginabili; blocco anche
per le Chiese autonome.
Riduzione delle pagine dei nostri
giornali, e i nostri lettori se ne sono doloroisamente accorti; per l’avvenire, proposta di un aumento del prezzo di abbonamento.
Migliore sfruttamento di certi stabili.
Sospensione delle Confierenze distrettuali.
. Inoltre, un appello speciale da rivolgersi alle Chiese per l’aumento delle
contribuzioni del 25 per cento, ed una
colletta straoidinaria per il Collegio, la
cui popolazione scolasticia, con l’istituzione della Scuola Media è in continuoaumento (le due prime classi hanno dovuto essere sdoppiale), ma le cui entrate non sono affatto aiunentate, poiché
è noto, o dovrebbe esser noto, che, mai
l’introito delie tasse scolastiche potrebbe e potrà coprire le spese dell’istruzione.
Il Sinodo, dicevamo, ha preso atto dì
queste varie proposte e le ha vagliate
con attenzione, con tanta attenzione e
passione economica che, nella discussione, si. sono proispettate anche altre soluzioni. Così si è discusso a lungo sull’eventualità e l’opportunità di un trasloco
della Facoltà di Teologia da Roma a Firenze o a Torre Pellice; a parte le gravi quistioni di principio che questo trasloco avrebbe coinvolto, l’assenza di un
piano preciso ha sconsigliato il Sinodo
dal prendere delle decisioni affrettate,
tanto più che un più razionale sfruttamento del nostro stabile in quistione
non sembra impossibile anche nelle attuali condizioni ed è già in atto.
Si è pure prospettata la possibilità di
una fusione dei nostri due giornali: Lo
Luce e L’Eco delle Valli Valdesi cui, secondo alcuni, non dovrebbe porre ostacolo troppo grave la diversa fisionomia
dei due fogli; è evidente anche qui che
si tratterebbe di un impoverimento dei
già scarsi istrumenti che. sono a nostra
disposizione per la nostra azione evangelistica e di collegamento.
Si è pure studiato il bloccò delle pubblicazioni proposto dalla Tavola, ma di
questo riparleremo più oltre.
Come vedono i nostri lettori, si è discusso e studiato con serietà e coraggio.
Gli incontentabili potranno lamentare
che, da un punto di vista formale, la discussione abbia spesso deviato in conversazione, che spesso si sia usciti dall’argomento, introducendo argomenti
diversi, in modo da creare un certo senso di confusione, che la discussione abbia preso talora le mosse da .casi pprti- ■
colali, invece di partire da premesse generali. Confessiamo però che tutti questi inevitabili inconvenienti di xma discussione sinodale sono stati amplamen
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corppenisati dalìa possihiUtà in cui p^
si è' trovàto di chiarire s * s>uoi •
V,; ' '^'i' dubbi, in modo che l’o. d. g. votato ai- '
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^ l’unanimità,j e che qui riportiamo, ,rap; pi’esesqta realmente la volontà'ed il sen, della nostra suprema assemblea
■ ecclesiastica;- f v- • f .. A sì,v'
II'Sinodo, nel sentimento di incrollabile fiducia nel, suo^ Capo celeste, dopo
aver esaminato e lungamente discusso
la quistione finanziaria, constatando che
la situazfione della Chiesa è grave e potrà.^diventare piu grave* ancora, delibera;
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a) che quest’anno nessuna mutila
zione venga, operata, nel corpo della
Chiesa e nella sua opera di culto, di er
vdngelizzazione, d’istruzione e di beneficenza; ^ ■ \
b) invita la Tavola e i Consigli di
Chiesa a fare tutte le economie possibili;
c) domanda alle Chiese di adeguare
le contribuzioni alle necessità attuali, ■
con l’aumento globale di almeno il 25
per cento.
L’o. d.*g. è così chiaro che ci limiteremo solo ad alcime osservarioni che la
discussione ampia cui abbiamo accennato ci suggerisce:
Mutilazione: una parola, forte, mà la
sola adatta nel nostro caso. Ogni eventuale e futura rinunzia è e. sarà una
vera mutilazione nell’opera della Chiesa che si è ritirata già da troppi campi
di lavoro, che ha già abbinato troppe
Chies©. Ricordate nel campo deH’opera
nostra le cons^uenze incalcolabili della
chiusura di tutte, o quasi tutte, le nostre scuole accanto alle varie chiese dltalia: da Grotte alla Scuola Latina._ E
domandatevi quale irrimediabile impoverimento per la nostra vita valdese còstituirebbe .la chiusura del Liceo di Torre Pollice.
Nessuna mutilazione: affermazióne di
fede; il''Signore provvedea-à; affermazione di fiducia nelle nostre Chiese: esse saranno degne di questa fiducia, ed
alla fede daranno condegna veste di carità.
Per quest’anno: lè. implicita un affermazione: non sappiamo per quali vie il
Signore vorrà guidare la sua Chiesa: ma
.una cosa è certa: gli uomini devono vegliare e studiare ed essere pronti... anche aUe mutilazioni dell’opera del Signore? A voi, membri di Chiesa, la risposta.
Aumento globale del 25 per cento delle contribuzioni. Il Sinodo, ripetiamolo, è stato esplìcito nell’affermare la sua
certezza che questo aumento verrà. E
noi ce ne facciamo lieti reco, ma vorremmo sottolineare un fatto:, è assolutamente necessario che questo aumento
sia effettivamente sulle contribuzioni.
Bisogna che i membri di chiesa tutti
comprendano che è da ciascuno di loro
che si domanda questa risposta.
Liete le notìzie del Collegio, come
già accennammo, da un punto di . vista
puramente , religioso e scolastico: 178 alunni. Le finanze, come pure già abbiamo accennato, deficitarie. Il Sinodo se
ne. occupa e preoccupa, e, senza votare
un ordine del giomò vero e proprio,
raccomanda alla Tavola di studiare e
realizzare il modo migliore per tener
desta la fattiva collaborazione e solidarietà degli amici del Collegio, sia sotto
fcnrma di una colletta speciale, sia sotto
forma di impegni.
Ecumenismo pratico
Il Sinodo Valdese^ presa conoscenza
della domanda di unione della Chiesa
Evangelica Metodista d’Italia (Wesleiana) alla Chiesa Valdese , e delle trattative iniziate a questo fine tra la Tavola
Valdese e il Comitato permanente Wesleiano:
accoglie con profonda gioia l’iniztaiiwa della Chiesa sorella, riconoscendo
in essa le vie della Provvidenza divina;
approva Voperato della Tavola ed i
principi generali già concordati come
.base dell’unione;
é 7''? alla.Tavolçt di prosephìreJÿ.preziosi istrlurìehti e.si suggeriscono 11-.^Salma, vorrebbe che Á sot
^le trattative e .j^a .voti ,,chc i pr(A)lemiW. rpltazioni in alisei generi meno grati'*'
..pratici da risolvere trovino solu-^„
ziòne pienamente soddisfacente per le^
due Chiese.
' Cpn, questo ordii\e del giorno il Sino- ^
-do ha posto il suggello alla prima fase-l
delle trattative intercorse tra la Tavola "-i
Valdese ed il presidente del Comitato
permanente delia ' Chiesa Metodista'!
d’Italia (Weslèiana), pastore E. Sbaffi; el
lo ha posto con profonda gioia cristiana,
cori senso di spirituale letizia, con
i,ati-^i
ma commozione' di veder compiuta una *
tappa del faticoso e travagliato cam,mino dellunità cristiana evangelica,
anche sul terreno dell’azione pratica.
Gioia, letizia,' commozione di uomini
di fede che non chiudono gli occhi di ^ ì
fronte alle difficoltà del camnaino che
no sperimentato che quando si cerca di
guardar le cose e le vicende umane dal
punto di vista di Dio, come giustamente osservava il pastore E. Sbaffì in una
commossa allocuzione, anche le prove,
anche le difficoltà, anche le sofferenze
\ diventano fattori positivi sul cammino
deH’unità evangelica. Il Sinodo ed il
Corpo pastorale hanno ampiamente studiato i vari problemi connessi a quest’unione, i quali, come ben Comprendono i nostri* lettori non sono nè pochi
nè semplici: ma li hanno studiati con
amore e con quella ferma volontà di
cercare anzitutto la volontà di Dio, che
solo permette di parlare senza sottintesi.
La Chiesa Valdese, fin dalle sue origini medievali chiesa evangelizzatrice,
« sorta da un movimento laico di riforma medievale », che ha sempre svolto
la sua opera in piena fraternità con le
altre Chiese Evangeliche non poteva ■
che stringere la mano tesa, con spirito
riconoscente, come osservava il presidente del Sinodo, pastore L. Marauda,
nella viva coscienza delle esigenze e.cv.~
merviche del momento presente.
Ed il miglior commento a queste trattative lo hanno dato la seduta sinodale
in cui l’ordine del giorno che abbiamo
riprodetto venne letto ed acclamato,
alla presenza del pastore E. Sbaffi e
di una delegazione metodista, e le allocuzioni dei pastori E. Sbaffì e L. Marauda.
« Non è e non sarà una decisione dettata da motivi contingenti, ma il frutto
di una lunga preparazione che ha le sue
radici nel passato e nella aspirazione
degli animi », così fra l’altro affermava
il pastore Emanuele Sbaffi e le sue parole trovavano l’immediata rispondenza nfti cuori dei membri del Sinodo,
molti dei quali non potevano aver dimenticai;© di aver lottato per le stesse
aspirazioni, e di aver oprato tenacemente, per la loro realizzazione.
I lavori di questa sessione sinodale
hanno còsi permesso una opportuna
chiarificazione, che permetterà un ulte-,
riore approfondimeto di contatti; sotto
lo sguardo del Signore questa sarà una
pietra miliare nella Storia deH’Evangelismo italiano.
i
al pubblico, pM salvaguardare almeno
una limitata attività, e Per quanto concerne le pubblicazioni più -strettamente
teologiche (Spiritualismo e Protestan- tesimo (di G.'Miegge)) e La dottrina d»
Dio nella teologia di K. Bart (di V. Vinay) il prof.-Miegge chiarisce le ragioni
che hanno determinato queste pubbU‘'cazioni, e ritiene chp non isi possa incriminarle di soverchia difficoltà, particolarm'ente la II che è puramente la
prolusione del prof. Vìnay; dichiara pu-,
,re che quella serie dovrebbe essere, nelle sue intenzioni, eclettica; purtroppo
vari colleghi di diversa tendenza hanno .
tardato a rispondere. '
Per quanto si. riferisce ai due giorna-<
li. la discussione, prescindendo dà una ■
^^tolinèapse maggiormente‘cjuesto aspetto,
o . r - e.si iiestìtuìise aUa sua compiuta dignifi'tà il -dìaicion.ato'femimin.ile,^’' parzialmente
’paTstoratò femminile, cosi come egli ha
potuto vedearlo attuato da Suoi Leonia
Stallé.* ^ -4».,,
Problema ^irituale, dì cui pejrò il
prof. G. Mìe^e, il pastore E. Rosta«, iT
col. De Nicola-chiari'acono alcuni rifles^
i materiali che non vanno sottovalutati,
accumulando sulla via delle giovani le
; esigenze non essenziali di rinunzia.
resta ancora’da percorrere, ma che han-;|:;; loro fpsione prospettata dai pastori T.
Pubblicazioni
La' Libreria Claudiana, sotto la direzione del pastore P. Coisson, e la Commissione delle pubblicazioni, hanno
svojto una intensa attività, nonostante
le circostanze nqn sempre favorevoli.
La Commissione d’esame ed il Sinodo
si soffermano su di essa, chè in realtà
pubblicazioni e giornali costituiscono
un settore particolarmente delicato ed
importante della nostra opera. Il Sinodo
prende atto con rincrescimento delle
dimissioni del prof. Davidb Bosio, che,
dopo aver diretto con passione e competenza, La Lu(ce per 11 anni, ne ha
lasciato la direzione.^ Anche in questo
campo ragioni finanziarie hanno spinto
la Tavola a proporre il blocco delle
pubblicazioni. Il Sinodo si preoccupa
di questa deliberazione, poiché la Chiesa verrebbe così ad essere privata di
Vinay e comm. Piacentini, da considerarsi come ult^a ratio per il dott. Rochat, tende a chiarire meglio la flsiononiia di ambedue, in modo da evitare il
pericolo di avere un doppione; La Luce
dovrebbe .cosi diventare un giornale di
idee, e'in essa dovrebbe maggiormente
essere sviluppato ìf servizio di informazione bibliografica; non bisogna dimenticare, osserva giustamente il prof.
Giov. Miegge che il giornale deve rispondere a tutti, e .quindi inevitabilmente a nessuno.
Di alcuni dettagli concernenti L’Eco
delle Valli Valdesi riferisce il pastore
G. Bertin, che ripresenta una sUa proposta di avere dei cernitati di redazióne
con funzioni anche di controllo; l’attività possibile di quésti comitati appare alquanto incerta al Sinodo che non
si pronunzia in merito.
Facoltà di TeoiogiA^
, Diaconesse
Se il Sinodo non può che rallegrarsi
dello sviluppo assunto dall’opera della
nostra Casa Valdese delle, diaconesse,
del favore di cui essa ^ode; se l’opera
del suo direttore, pastore R. Nisbet è
stata, veramente instancabile e degna di
elogio, il Sinodo non può non preoccuparsi del grave squilibrio che si va
sempre più accentuando tra le esigenze
dell’assistenza agli ammalati, che richiede un sempre maggior numero di
diaconesse, e lo scarso numero delle
vocazioni a questa forma del diaconato
femminile. Sono 10 gli Istituti diversi
che reclamano l’opera delle diaconesse,
e 28 solamente sono le suore e novizie
di cui la Casa dispone; si noti che si
tratta di Istituti come il Rifugio Re
Carlo Alberto, dove esse sono diie (dicesi due!), mentre i ricoverati sono stati
ottantotto nell’anno 1941; come l’ospedale di Pomaretto dove esse sono state
due e gli ammalati centoquarantaqudttro per lo stesso {ieriodo.* Situazione
grave indubbiam'ente, e che spiega il
tono angosciato con cui il direttore della Casa, pastóre R. Nisbet, poneva la responsabilità di uña soluzione sulla coscienza della gioventù femminile Valdese. Ma è pure chiaro che questa mancanza di personale, questa scarsità di
vocazioni può trovare qualche, spiegazione, ed il Sinodo si è soffermato a cercarne gli etrentuali rimedi.
Il pastore R. Nisbet chiarisce alcuni
lati del problema. Manca la Casa Madre; l’opera continua ad essere accampata, . con un senso di provvisorietà che
influisce indubbiamaite sul morale delle nostre suore. Manca una scuola di
formazione, e le giovani devono frequentare le Scuole Convitto laiche, dove la loro preparazione tecnica è certamente perfetta, ma dove noi non possiamo, per ovvia ragioni, esercitare su
di esse alcuna influenza religiosa.
Le giovani prendono un impegno che
le lega per tutta la vita: di fronte a questo impegnò molte giovani esitano*.
In sostanza il problema è d’ordine
squisitamente spirituale, e la ^vocazione
della ^diaconessa non è per molti lati
dissimile dalla vocazione paslorale, come opportunamente fa notare il pastore'
La vita’© l’attività della nostra Fa-'S|
coltà, per quanto ostacolata da molter
plici difficoltà ha potuto svolgersi in
modo soddisfacente se si tien conto che,
ad esempio, durante la scorsa guerra
1915-18 la Facoltà era stata chiusa, con
quali gravi conseguenze per )a vita della
Chiesa tutti possono facilmente constatare.
L’anno accademico si è svolto normalmente; i corsi sono stati svolti regolarmente e così pure seguiti, per quanto le
esigenze d’indole militare abbiano fatto
v^tire il grigio verdiC ad un buon numero dei nove studienti.
La Biblioteca, elemento costitutivo di
primaria importanza nella formazione
culturale e spirituale dei nostri studenti,
ha continuato, sotto^ la direzione del
prof. V. Vinay ad arricchirsi ed a diventare un austero centro di ricerca di notevole importanza per il pregio dei suoi
volumi, noto anche negli ambienti non
evangelici.
fll Sinodo si rallegra delle notizie del
. i
la sua Facoltà, e si preoccupa della for- 5
mazione culturale e spirituale degli studenti. Si ha, da molti, Timpressione che
i tre anni entro cui sono oggi divisi i
vari corsi siano insufficienti per una
completa preparazione dei giovani, e
vari pastori insirtono sulla opportuni
denti di preparare in modo più adeguato ì loro esami generali e la loro te.si. Il
prof. D. Bosio è d’accordo in linea generale sull’utilità di questo quarto anno, ma prospetta ajcune difficoltà d’ordine tecnico e pratico, particolarmente
ora che noi soffriamo di scarsità di perno assorbiti dalla necessità . dell’opera
sonale, per cui i nostri studenti vengoprima ancora che i loro studi siano del
tutto compiuti.
ir Sinodo, resosi conto della complessità del problema, invita il Consiglio
della Facoltà a studiare le modalità della istituzione di un quarto anno di studi, in vista di una sua* eventuale realizzazione quando le circostanze vi .siano
favorevoli.
Gioventù
Il Sinodo Valdese riaffermando l’esigenza fondamentale che la Chiesa organizzi direttamente la sud gioventù, resosi conto delle difficoltà d’ordine pratico
che presenta la stretta applicazione dei
regolamenti della F. U. V., nomina una 1
Commissione incaricata di studiare e indicare al Sinodo il modo migliore per ;
inquadrare l’organismo giovanile eccle-.^
siastico nei regolamenti'diélla Chiesa.
Come è noto'a d’infra i nostri
lettori che s’interessano alla quistione
giovanile, quando la F. G. V. s’inseri
nella compagine ecclesiastica diventando la F. U. V., con un Comitato ed un
segretario nazionale eletti dal congresso
delle Xlniord Valdesi, ma alle dipendenze della Tavola, con dei capigruppo, eletti dal congresso ed assistiti da un comitato dì gruppo, ma alle dipendenze
del capodistretto la F, U, V. operava in
base alle norme di un regolamento discuto ed approvato dai Congresso delle
Unioni Valdesi, ed approvato, ma non
discusso, per ragioni di opportunità, dal
Sinodo. ,,
Ora, questo regolamento che rispon
deva alle esigenze di unioni volontaria-^;.
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L'ECO DELLE VALLI VALDESI
mepte consociate, sembra >aYer rivelato
alcune lacune ed una certa assenza di
elasticità in alcuni d.ei suoi articoli. Alcuni incidenti, in realtà di scarsa importanza, cui l’applicazione di questi articoli ha parzialmente dato occasione
hanno consigliato il Sinodo ad tm riesame del miglior modo d’inquadrare 'più.
compiutamCT-te la F. U. V. nel^a compagine ecclesiastica. , ^ ,,,... <■
Non si tratta, è ^chiaro, di rhnettére in
discussione principi fondamentali, oramai definitivamente acquisiti, e non solo in seno alla nostra Chiesa.
Non si tratta''cioè di rimettere in di
scussione resistenza della F. U. V., di
una organizzazione cioè della gioventù
valdese, in seno alla Chiesa. Si tratta
semplicemente di rendere più intime
queste relazioni, più armonica la collaborazione, in modo da evitare là pos.si■bilità di interferenze. E’ evidente, d’altra parte, che nessun regolamento potrà
mai essere talmente perfetto da evitare
la possibilità di equivoci o di incidenti;
quello che importa è la ferma volontà di
•chiarirli e di risolverli con uno spirito
di mutua comprensione é di reale carità. »
L ampia discussione che si è conclusa
con l o. d. g. che abbiamo riportato, e.
che risulta dalla fusione di due o. d. g.
presentati dai pastori P. Bosio e G. Rivoir, sé non sempre perspicua per l’in,terfenre dell’esposizione della situazione patioolaire deirUnione di Torre Pellice. con la discussione dei principi generali ha permesso di chiarire la portata strettamente locale della prima, e la
necessità di dare ai secondi un ma.ggio’“e
approfondimento.
Di.scussioae a tratti vivace, come è
naturale, iniziata con una certa esitazione per il ricordo di antichi dissensi,
essa ha servito finalmente a chiarire equivoci, a eliminare malintesi: un risultato che noi voremmo vedere acquisito
•ormai per ■ tutti gli eventuali e futuri
sviÌùp^d'tìffi‘<iBiae’Q®ane, S' qùéàto
to più che l’opera da compiere è imponente e richiede la collaborazione di
tutti. Su .quest’attività non ci soff^miamo qui in modo particolare, poiché i.
nostri lettori hanno potuto rendersene
conto leggendo la Pagina della Gioventù; vogliamo solo dire che bene ha fatto
il Sinodo a ringraziare il segretàrio nazionale Tullio Vinay, ed i suoi collaboratori, G. Bertin, C. Gay, P. Bosio, A.
Miscia T. Balma, capigruppo, dott. G.
Peyrot e rag. A. Giocoli consiglieri, per
l’opera fedele compiuta in condizioni
■non sempre facili, in modo che l’attività ha potuto, nonostante certe restrilioni imposte dalle circostanze, es.sere
intensificata.
Scuole domenicali
Il Sinodo precedente aveva nominalo
una Coimmissione presieduta dal sig. A.
Giampiccoli, con l’incarico di studiare
il coordinamento dell’istruzione religiosa su settimana; il relatore, sig. G. Comba chiarisce le ragioni per cui la Commissione non ha ritenuto di dover pi’esentare una relazione vera e propria. Il
Sinodo si sofferma, a questo proposito,
a,d esaminare i criteri che hanno ispirato il prof. Giovanni Miegge ijnella rodanone del manuale per le Scuole domenicali, che viene da tutti riconosciuto
come un eccellente strumento di lavearo.
Alcuni desiderata vengono anco'ra espressi: la possibilità di avere alcune
pagine consacrate alla discussione di
problemi pedagogici, di psicologia infantile; la amplificazione di alcune espressioni teologiche.
La formazione e la preparazione del
monitori, attira pure l’attenzione del
Sinodo al quale il dott. E. Eynard prospetta alcuni problemi che vi si connettono, raccomandando che almeno sia
possibile di^ convocare un Convegno di
monitori. f
Un interessante scambio di idee ha
luogo in riferimento ad una liturgia per
;Scuola domenicale, pubblicata sul ma
nuale, con responsori: Scuola domenicale nel senso della nostra tradizione e
prassi, o culto per bambini? Discussione
che si chiude con le precisazioni d’ordine tecnico e generale del prof. .Giovanni
> Miegge;' non si accentui esageratamente
il lato cultuale, se non si vuole fare dei
precoci ritualisti o dei ribelli; nè si dimentichi che il manuale non è l’espressione del solo pensiero della Chiesa Valdese, ma opera in conformità delle direttive di' un com.itato interecclesiastìco
formato da rappresentanti delle varie
Chiese Evangèliche d’Italia.
Beneficenza
La relazione della Commissione degli
Istituti' Ospitalieri Valdesi (C. I. O. V.)
presenta quest’anno un particolare interesse perchè, in ossequio ai deliberata
del Sinodo, era stata aUa C. I. O. V
passata ramministrazione ideirOrfanotrofio Maschile di Pomaretto e dell’Asilo di San Germano Chisone. Abbiamo
avuto così rimpressione che l’attuazione |
della deliberazione, se ha incontrato
qualche difficoltà pratica per le finanze
deficitarie deirOrfanotrofio maschile
si sìa risolta in un beneficio per queste
due istituzioni che hanno potuto godere
dei benefici risultanti dall’intimo collegamento con altre istituzioni siniilari
L’attività della C. I. O. V. presieduta
con la consueta disinteressata passione
daH’avv. cav. uff. Stefano Peyrot, con la
collaborazione dei sigg. Roberto Jahier.
Oreste Peyronel, Guido Mathieu si è
svolta normalmente, nonostante l’accresciuta mole di lavoro, di pratiche e di
difficoltà, fra cui non uRìme quelle provenienti dalle esigenze del tesseramento. Nè possiam,o dimenticare il grande
vuoto lasciato dalla morte del-geom.
comm. E. Ayassot che vermena privare
la C. I. O. V. di una più che mai preziosa collaborazione.
' Non entreremo oggi nei particolari di
questa relazione, perchè ci riservìapio
di consacrarle alle nostre istituzioni un
esame più particolareggiato in uno dei
nostri prossimi • numeri. Come per il
passato, ri è potuto notare, da parte de]
Sinodo uno scarso interesse alla discussione eccessivamente tecnica e. particolareggiata che ha seguito l’ampia e documentata controrelazione letta dal pastore G. Bertin. Una garbata inchiesta
ha permesso di riscontrare in particolar
modo che i rappresentanti del primo distretto, che pure sono direttamente interessati a questo problema, brillavano
per la loro assenza. Abbiamo però l’impressione che più che di disinteresse,
sia il caso di parlare di stanchezza, poiché questa controrelazione con relativo
esame arriva al termine di una sessione
che è ricca di lavori. '
La discussione ha comunque servito a
mettere in chiaro che se è opportuno di ,
trovare il rhodo'di inserire la discussione puramente tecnica di quistioni lo- '
cali neU’o. d. g. dei lavori deUa Conferenza distrettuale del primo distretto, è
d’altra parte necessario che il problema
generale della beneficenza venga riser- '
vaio al Sinodo. Essa ha pure messo in
rilievo quanto sia doloroso, per éerti
suoi aspetti, il problema della maternità fuori del matrimonio e come ria urgente di studiare la realizzazione di
qualche istituzione che possa sovvenire
alla lacuna che la nostra organizzazione
ancora presenta in questo càmpo. Ed essa ha ancora, con angoscia, sottolinea; to la grave crisi di personale che tutte
indistintamente le nostre istituzioni lamentano.
... La nuova Commissione è stata eletta
nelle persone dell’avv. Stefano Peyrot,
presidente, Roberto Jahier, Oreste Pèyronel. Guido Mathieu e Augusto Coisson. !
Gli 0. d. g. che sono stati aH’unanimità approvati, hanno egresso alla C. I
O. V. ed ai benefaittori la riconoscenza
della Chiesa.
Quistioni varie
Regolamenti. Una seduta serale è stata consacrata dal Sinodo allo studio ed
alla revisione di alcuni articoli, in guisa
da renderli più corrispondenti nella so- ^
stanza e nella forma alle esigenze della
i^tra^ vita ecclesiastica.
- interesserà probabUrnente i nostri
lettori, poiché ri parla cori spesso di am
tonomia di certe parrocchie, di sapere
che, per l’art. 4, ora « si chiamano auto•nome:
a) Le Chiese delle Valli;
h)Le Chiese particolari regolarmenu
costituite che abbiano almeno 1.50 membri comunicanti ed abbiano ottenuf >
lóro riconoscimento della loro autonO'
nHa dal Sinodo..
.'ff>erchè siaHoro riconosciuto e perchè
possano conservare il diritto alla autonomia debbono versare alla Cassa Cen,tfdle il contributo per esse fissato dalla
ToiUola ».
il II Sinodp ha discusso a lungo sulla
f^nxulazionie di questi ed, altri consimili articoli; la prima imipresriòne che
ponesse trattarsi di dissensi e consensi
^l^ldici, di uno scarso valore pratico
ha .finito col lasciare la netta convinzione,che sì trattasse invece di piroblemi
di'Ìnter^se vitale per la nostra Chiesa.
.'^aUa cui discussione, spassionata, non
sèmpre si fosse, preparati, app'unto per
-la scarsa conoscenzE^ di molti membri* di
qbiesa dei regolamenti e della costituzione stessa della nosia-a Chiesa. Laonde ci permettiamo di augurarci che le
nostre parrocchie e specialmente ' i nostri concistori approfittino della ristampa dei nostri regolamenti per aggiornare le loro conoscenze in materia per e• sempio di diritti e doveri delle Chiese
autonome e sìmilia.
^ Segnaliamo pure come, per ovviare a
c^ti inconvenienti pratici, il Sinodo abbia^ modificato T|rt. 13 come segue:
Là Chiesa autonoma può designare
•- ^alla nomina della Tavola come suo Ministro del culto un Pastore a sua scelta,
purché abbia almeno 5 anni di anzianità.
■ d*
Il Sinodo esprime la sua soddisfazione per fa felice'conclusione delle trattative intercorse tra la Tavola Valdese
e La Chiesa Evangelica di lingua italiana CVl^aidenser 'Werk) di Zurigo, in forza delle quali la suddetta Chiesa farà
parte dri secondo distretto, mentre ' il
pastore A. Fuhrm,ann rientra nel molo dei ministri in attività di servizio, Un
caldo applauso ha detto al pastore A.
Fuhrmann la fraterna gioia del Sinodo.
L’unione della Cassa Valli ed Evangelizzazione è stata deliberata dal Sinodo; è, in sostanza, una semplice sistemazione contabile che presenta vantaggi pratici nella contabilità, come
semplificazione. Essa però potrebbe assurgere ad un valore simbolico: un più
approfondito senso vocazionale dei singoli nell’unità ¡spirituale e perciò reale
della Chiesa. '
Elezioni
La Tavola è stata eletta nelle persone
dei sigg. Virgilio Sommani, moderatore,
E. Tron, junior, vice moderatore, R. Nisbet A. Deodato, A. Ribet, capidistretto;
E. Rollier, G. Costabel, consiglieri laici.
Al sig. A. Giampiccoli che durante 7
anni ha dato la sUa collaborazione con
spirito di profonda consacrazione, il Siliodo esprime la sua viva riconoscenza.
Membri del Consiglio della Facoltà di
Teologia sono stati riconfermati il grand’uff. Nicolò Introna e priore G. Comba.
La Commissione incaricata dello stu- *.
dio dell’inquiwìrBmento giovanile, come
abbiamo riferito, è stata cosi .nominata:
prof. E, Cómba, presidente, P. Borio, T,
CVvmy, G. Bonnet^ A. Ribet, prof. B.
Revel, rag.,^. Giocoli.
Predicatore della prossima sessione y
sinodale il pastore M. Moreschini, sup-^
piente P. Borio.
Conclusioni
Le potremmo riassumere softo un al■ tro titolo: Vita spirituale; vita, cioè azione, che ri è svolta, anche quest’anno'
in clima di guerra. Ed i nostri sentimenti, reverenti e commossi ri sono volti
versò coloro che so'no caduti compiendo
fino al sacrificio della vita il dovere al
quale erano stati chiamati; il loro nome'
era nei nostri cuori quando il Sinodo si
è alzato e in piedi, in silenzioso racco- '
glimento ha interceduto, davanti al trono delTEtemo: Benedici la Patria nostra...
^ V ■ -ì
E il Signiore è stato buono con noi, ed
il suo Spìrito non ha mancato di essere
: y'
alT opera, cosi annotava la relazione della Tavola, segnalando le varie, iniziative
intese a portare i nostri membri di
Chiesa vevso un maggiore approfondimento della loro fede, e della loro vita
spirit'uale, in tutti i campi, nei vari distretti della madre Patria, come sui va
f . ...
ri fronti, con l’opera instancabile ed evang^ica dei nostri Cappellani, ai quali
tutti il. Sinodo ha mandato il suo affettuoso saluto.
E la Tavola ed il Moderatore hanno
dato per una più rigogliosa vita spirituale la parte migliore delia loro attivi*
tà; il Sinodo, stretto dal tempo e dalla
molteplicità dei gravi problemi cui. abbiamo aocennato in questo resoconto,
necessari'amiente incompiuto, non ha potuto consacrarvi im esame approfondito,
ma ha séntito, e lo ha chiaramente manifestato a più riprese, riie, ih realtà
tutti i vari problemi disciisri altro non
soino che degli aspetti del problema spirituale, e che questo problema è anzituttQ un prokema individuale.
Un quadro insomma dai molti contrapposti dai quali giustamente si può
dedurre « che se il Signore può dire olio
nostra Chiesa alcune delle parole rivol' te alle sette Chiese dell’Apocalisse; come: « conosco la 'tua fatica e la tua costanza », « conosco il tuo untore e la tua
fede », « non hai rinnegato il 'mio nome », può altresì dirci: « ravvediti »,
« sii fedele », « ricordati quel che hai ricevuto ed udito », (t abbi zelo, se no ».
Ed il Sinodo ha sentito questa realtà,
non come ima tragica antitesi, senza
speranza, ma come una benedizione, la
• forza che viene dall’alto.
E ci sia ancora concesso-^ ricordare
qui il culto solenne del giovedì, in cui
il pastore L. Marauda e T. Vinay, rievocando il primo Sinodo dopo 1 esìlio,
additavano neE’umìliazione, nella riconoscenza, nella riconsacrazione le grandi direttrici di ogni rinnovamento religioso in seno alla nostra Chiesa.
Venite a me voi tutti che siete travagliati... Nella celebrazione della Santa
Cena, che accomunava in un solo senso
di supplicazione tutti i cuori, e che vedeva il Presidente del Sinodo Valdese,
ed il Moderatore della Chiesa Valdese,
ed 11 Presidènte del Comitato permanentedella Chiesa Metodista distribuire
il pane ed il vino della Sacra Mensa si
sono chiusi idealmente i lavori del Sinodo; Ed io vi allevierò. Cl.
NB. Nel prossimo numero daremo il
resoconto della seduta della Società di
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Studi Valdesi.
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
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L’Aapino PONS RICCARDO
caduto in Balcania
CRONACA VALDESE
ANftROGNA (Serre)
Domenica 20 settembre: ore 10.30:
culto a Pra del Torno (tempio) — ore
14.30: culto ^ Serre (tempio).
LltSCRNA SAN GIOVANNI
Sabato scorso, 12 settembre, il nostro
Tempio ha accolto due belle assSmblee
di parenti ed amici venuti ad a^istere
alla celebrazione del matrimonio della
sig.na Stefania Marauda, dei Marauda,
col' sig. Attilio Bounous, dei Bastia; e
della sig.na Giulia Revel, del Payer, col
sig. Gino Pacchetto, di San Secondo di
Pinerolo. .
Rinnoviamo ai cari sposi i migliori
auguri di felicità nel Signore.
POMARETTO
Domenica 7 corrente hanno avuto
luogo le esequie della nostra sorella
Lageard Marta nata Peyrot, di Perosa,
deceduta dopo lunga malattia all’età di
78 anni. In assenza del Pastore il servizio fimebre è stato presieduto dal pastore Carlo Gay, di Fiume. '
Porgiamo alla famiglia nel lutto le
nostre vive condoglianze.
Ci è pervenuta la dolorosa notizia che
ad Harrar (A. O. I.) dove trovavasi con
gli affezionati genitori, è deceduta in seguito a morbo crudele, la piccola Carla
Beux, di Ettore e di Grill Itala, di 18
mesi. Mentre invochiamo sui genitori
della cara piccola le consolazioni da Alto, porgiamo loro come alla famiglia del
sig. Carlo Grill, del Pian di Pomaretto,
la nostra vivissima simpatia.
« Quando passerai per delle acque, io
sarò teco, dice l’Eterno » (Isaia 43: 3).
RORA’
Domenica scorsa, 6 settembre, abbiamo avuto, improvvisa ed inattesa, la visita dell’ex pastore di Rorà, il sig. Enrico Pascal, con la sua Signora, attualmente alla direzione della Chiesa di Forano Sabino. Giunsero il sabato sera ad
ora tarda, ma la notizia riusci ancora,
prodigiosamente, a percorrere quasi tutta la parrocchia talché, rindomani, nel
Tempio, sedeva un,a assemblea più che
notevole per la stagione e quasi tutte le
famiglie erano rappresentate.
Con parola visibilmente commossa,
l’ospite saluto dal pulpito la sua vecchia Chiesa in seno alla quale, sedici
anni prima, aveva iniziato un ministero
durato un settennio. Disse parole di fraterno affetto che trovarono subito la via
dei cuori eppoi rivojse all’assemblea
quel messaggio che tiene, il primo posto
in ogni discorso dei servitori di Dio ed
esortò l’assemblea a « guardare a Gesù ».
« Sedici anni di ministero pastorale
sono dinanzi a voi - ccmcluse l’attuale
pastore di Rorà - per sedici anni abbiamo battezzato i vostri fanciulli, seppel
lito i vostri morti, proclamato l’annunzio dell’Evangelo in questo Tempio e
.ripetuto alle anime con insistenza gli
appaia de Signore... Che cosa n’è stato
della nostra predicazione? Che cosa avete risposto a tutti gli appelli che Dio
vi ha rivolti per mezzo nostro »?
Nel pomeriggio il pastóre Pascal e la
sua Signora poterono ancora visitare
numerose famiglie che con gran gioia
rivedevano il loro Pastore di un tempo.
La Chiesa li ringrazia ancora per la
visita molto gradita.
— Domenica 13 settembre abbiamo
avuto la gioia di vedere il nostro culto
presieduto dal pastore Aldo Sbaffi della
Chiesa di Via Quattro Novembre, in
Roma. Anche a lui rinnoviamo respressione della nostra ricOmoscenza per la
buona visita e per l’efficace messaggio
rivoltoci.
SAN GERMANO CHI SONE
Al Villino Fede si è addormentata nel
Signore, il 9 corrente, nella tarda età di
anni 8.8, dopo un’esistenza travagliata,
Bruss Alvina ved. Burton, donna di non
comuni doti di volontà e di tuore.
— Nella denuncia dele patate che
dovrete fare secondo le superiori disposizioni, non dimenticate di dichiarare, la
quantità che intendete offrire agli Istituti Ospitalieri Valdesi, non compresa nei vostro fabbisogno familiare.
*— Il sig. Tullio Vinay ha presieduto
il culto della scorsa domenica e la riunione ai Chiabrandi. Al Pastore deila
Chiesa di Via Manzoni a Firenze vada
il nostro fraterno ringraziamento per
quanto ci ha detto di edificante e per la
sua gradita visita.
— Nella stessa domenica è stato celebrato il Santo Battesimo di Avondet
Olga di Emilio Paolo e di Malan Qrlina.
della Bauciaria. Alla bimba del nostro
anziano dei Garossini e alla sua famiglia
augmiamo abbondanti benedizioni, di-’
vine.
— Domenica prossima, ore 10: Culto
d’intercessione per i Militari. Tutte le
famiglie dei nostri soldati sono invitate
ad intervenire.
TOmNO
Per improvviso malore è deceduto la
sera del 7 settembre il dott. prof. Emilio
Meynier, illustre e valente pediatra
della nostra Città. Con la sua attività
professionale e con la completa dedizione della sua vita all’assistenza medica
^ da lui considerata come missione dì
bene, il nostro fratello ha onorato il nome valdese. Vogliamo perciò riprodurre
quanto di lui scrive « La Stampa » nel
■ numero del 9 settembre:
« Rigido di carattere quanto servibile
d’animo e di cuore, ha profuso tesori .di
bene nella sua vita tutta dedita alla cura ed assistenza deirinfanzia. Per ben
36 anni ha svolto la sua opera presso la
Sezione Pediatrica deU’Ospedaie Maria
Vittoria di cui è stato Primario fino ai
limiti di età, assolvendo il suo compito
con passione e perizia non comuni.
Precursore delle nuove ' direttive
in prò della Maternità ed Infanzia fondava »20 anni or sono quella
Scuola Fascista di Puericoltura di
cui era tuttora infaticabile direttore, per
cui era stato insignito della medaglia
d’oro' dei Benemeriti dell’Educazione
nazionale. In tutta Italia ed anche all’estero era noto e quotato per la notevole
sua produzione scientifica. Già combattente durante la grande guerra, anche
durante la guerra attuale dava il sup
tributo alla Patria come direttore del
Cèntro Ospedale della Croce Rossa di
Villa Genero, col grado di ten. colonnello. Al suo posto di lavoro ha terminatq
la sua giornata; la sua dipartita lascia
■ grande rimpianto e imperituro ricordo
fra gli allievi, gli amici, gli ammiratoiri
ma sopratutto nell’immensa schiera di
mamme e di bimbi beneficati dalla sua
scienza e dal suo cuore ».
I funerali si sono svolti nel Tempio di
Corso Vittorio, mercoledì 9 settembre:
la folla gremiva la vasta Chiesa.'Accanto alle rappresentanze dell’Esercito e
del Partito vf erano quelle deH’Uìniversità e degli Ospedali, accanto ai colleghi
e ai discepoli vi erano le madri beneficate dalla scienza e dal gran cuore del-.
l’Estinto. “
La imponente dimostrazione di cordoglio e di riconoscenza ha rivelato quale intima, affettuosa risonanza abbia avuto nella nostra popolazione l’opara
benefica da lui svolta per tanti decenni
Emilio Meynier. ha intensamente amato l’infanzia e ad essa ha prodigate
le sue cure paterne: « In quanto lo .avete fatto ad uno di questi piccoli, lo avete
fatto a Me ».
<AUa figlia, sig.ra Bianca Decker e
fam,iglia, al fratello pastore dott. Enrico Meynier ed alla sorella sig.na Elisa
rinnoviamo ancora i sensi della nostra
profonda simpatia cristiana.
TORRE PBLLfCE
Il culto, domenica prossima, alle 10.30,
nel Tempio nuovo sarà presieduto dal
pastore Edoardo Aime.
— L’annunziata celebrazione storica
deU’assemiblea sinodale dell’armo 1692
ebbe luogo domenica scorsa nel Tempio
dèi Coppieri, ove si raccolse un numeroso pubblico che ascoltò con vivo piacere rinteressànte discorso del prof.
Attilio Jalla. La cerimonia presieduta
dal pastore della parrocchia, si chiuse
con la preghiera del sig. Moderatore.
VILLAR PELLICE
Il culto di domenica 20 settembre, ore 10.30, sarà presieduto dal sig. Virgilio Sammani, moderatore.
VILLASECCA
Al prof. Lombardini, che ha presieduto il culto della domenica 23 agosto, ed
al pastore sig. Francesco Peyronel, che
ha sostituito per le due domeniche successive il Pastore della Parrocchia, esprimiamo la nostra viva riconoscenza.
— Nelle domeniche 30 agosto e 6 settembre sono stati presentati al S. Battesimo i seguenti bambini: Peyronel Nino di Levi e di Peyronel Fernanda Biolzi Giovanna Enrica, di Luigi e di
Ferrier Margherita - Ribet Pierino di
Giosuè e di Bounous Susanna.
— In seguito a breve malattia è deceduto al Marco il bambino Peyronel
Ettore di mpsi 8 di Eli e di dot Elena.
— Sabato 12 corrente, circondati da
parenti e amici hanno unito le loro vite
sotto lo sguardo del Signore, Peyran Adolfo, del Giulberso con Ferrier Luigia,
del Mouras.
Mentre partecipiamo alla gioia degli
uni, ci associamo con profonda simpatia al dolore di chi piange. Voglia il Signore benedire gli uni e gli altri.
— L’annua riunione sull’Evangelizzazione che doveva aver luogo agli Eclassieri in comune con la Chiesa di Pomaretto, ha dovuto aver luogo a causa del
cattivo tempo, neUa Scuola dei Chiotti,
Il pastore dott. Carlo Gay ha parlato
davanti ad uin esiguo ma attento uditorio sulle Chiese delle tre Venezie. Lo
ringraziamo ancora per il buon messaggio rivoltoci.
— Domenica prossima, 20 correntej il
culto avrà inizio, eccezionalmente, alle
9.30.
La famiglia del soldato
GALLIAN ARTURO
ringrazia vivamente quanti hanno preso
parte al suo grande dolore e in modo
particolare il cav. Giosuè Bertalot, il
Cappellano cap. Ermanno Rostan, il pastore sig. Bertin e la rappresentanza dei
Combattenti e dell’A. N. A,
S. Germano Chisone (Garossini),
1 settembre 1942-XX.
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Unione Giovanile Valdese di S. Germar
no Chisone acquisterebbe (o riceverebbe
ccm riconoscanza in dono) PIANOFORTE per Sala attività. Rivolgere offerte
al pastore Gustavo Bertin.
Indirizzi di Chiese Valdesi
I DISTRETTO:
Angrogna — Pastore : Arnaldo Comba.
. Angrogna (Serre) — Pastore Edoardo
Aime.
Bobbio Péllìce — Pastore : Alberto*
Ricca.
Lyserna San Giovanni — Pastore : Lorenzo, Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Perrero — Pastore : Oreste PeyroneL
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : Guido Mathieu,
Frali — Pastore: Arnaldo Genre.
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino — Pastore : Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore : Alfredo JanaveL
Rodoretto — Pastore : Arnaldo Genre.
Rorà — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice — Pastore: Giulio Tron. '
Torino — Chiesa: Corso Vittorio Em.
V II (angolo Via Principe Tommaso) Caippella: Corso Prìncipe Oddone, 73
- Pastori: Elio Eynard, Via Pio V, 15
- Roberto Comba; Via Berthollet, 34.
Villar Pellice — Pastore : Roberto Ja
hier.
II DISTRETTO;
Abbazia: « Chiesa di Cristo ». Culto alle 16 - Pastore C. Gay, da Fiume.
Aosta: Chiesa: 11, Via Croce di Città Pastore: V. Subilia, Via XXIII marzo
n. 1.
Bergamo: Chiesa: Viale Vittorio Emanuele, 4 - Pastore: M. Moreachini,
Viale Vittorio Emanuele, 52.
Biella: Chiesa: Piazza Funicolare
Culto: la I, III, V domenica del mese
(da Ivrea).
Brescia: Chiesa; Via dei Mille, 4 - Pastore; D. Fomeron (ivi).
Carema: Da Ivrea: seconda domenica.
Como: Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore: Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze: Chiesa Valdese.
Cormaiore: Chiesa Valdese; Pastore
Vittorio Subilia.
Felonica Po: Chiesa Valdese - Pastore
Lami Coisson.
Fiume: Chiesa Valdese - 6 e 8 Via Pascoli (culto ore 10) - Pastore C. Gay,
Salita P. Colombo, 8.
Ivrea: Chiesa Valdese: Corso Botta, 5
- Pastore A. Vinay, Casa Ravera,
Via Cascinette.
Milano: Chiesa: Piazza Missori, 3 - Par’
store Enrico Tron - Via Euripide, 9
Mantova: Chiesa: Via Bacchio, 5 (da
Felonica).
Piedicavallo: Chiesa; Via Carlo Alberto - Culto prima domenica del mese
(da Ivrea).
S. Lucia di Quistello; Chiesa Valdese
(da Felonica Po).
Susa: Chiesa; Via Umberto I (da Torino).
Tramonti di Sopra: Chiesa Valdese (da
Venqda).
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