1
AiVNC/ lXXV ílw.iV7|í'-^ íí“^’
Sm GuartÄVo B«rtlitt_
, S, GERMANO CHISOÍ^
N. 2S
%
t M I S S V Ä 4 iS B S E ^‘»«»«'Oaí* «Ha roccia ondcfoafe íag^lialt
■'> <Itáls U: 1) ^
REDAZIONE : Vi» Sibaud, 7 * Bobblo PelMce
AMMINISTRAZIONE: Via Cario Albarto. 1 bia - Torre Palílcc
'S
Père
voce diel Partiti
«Notre Père, qui es aux cieux .. i
iMattMeu 6: 9),
Pbre ! Je ’ contemple la nature dont Dieu
est le Créateur. A côté du charme des forêts et des prairiies, des océans et des étoiles, voici les luttes sanglantes et les atrocités inouïes (les animaux s’entre-tuent et
s’entre-dévorent) ; voici d’effroyables cataclysmes (avalanches, inondations, tremblements de terre):;^ voici, en up mot, la souffrance et la mort' qui me déconcertent. Aveu •
gle, sourde, muette; la nature m’attire et me
repousse, m’enchante et me tourmente, mais
ne me révèle aucunement la paternité de
Dieu.
La nature, interrogée impartialement, reste un sphinx. Sa .puissance et son immensité éveillent l’adoration, sa beauté me ravit;
son incohérence me trouble, sa cruauté silencieuse m’accable ou me révolte.
Père! J’interroge l’histoire et il me semble de découvrir une marche progressive de
l’humanité, une orientation générale vers
Dieu... mais, .soudain, tout retourne à la barbarie, tout s’effondre dans, une guerre mondiale.
Un observateur superficiel peut voir dans
rhistoire des principes de' justice et d’amour,
mais que de luttes criminelles, que d’injustices révoltantes, quelle impunité du crime,
.quel raffinement et^uel triomphe de l'iniquité, que de larmes, que de sangi
A 0ii..vmc„.daftS'teuUiel^ la trace de Dieu
et surtout de da paternité de Dieu? 7* ^
* * * . /
Père! J’écoute la voix de ma consci^cs;
hélas ! elle ne parle que de la justice de üieu.
Ellê révèle le Dieu du Sinaï quLipunii l’iniquité des pères sur les enfant* nous
condamne inexorablement comme Æsgresseurs de la loi morale et qu’il fajft apaiser
par l’offrande des fruits de la teraÎ, par des
sacrifices sanglants. f \
Père! Jésus-Christ n’était j/aveugle (il
voyait les désordres de ia natusi) m sourd (il
entendait les gemssemems d/1 hsnire)' ni
insensible (U eut connu ic-^ech rements de
la conscience si le péché j4ut effleuré). Or
cest lui qm -évele en Difiu le Pere.
jEnfants de Dieu le Pere. notre vie indivièiele et collective ji un sens et unjiut.
Ellç n est m une for^ m une énigme; nous
ne ^mmes nu le piioduit du hasard, ni les .
(ou^s de 1a fatalit^ Issus du .Pere, nous vivonisèus la proi^tion du Père et marchons
vers'la maison du Père. Fatigués de l’existence; qui se déiroule dans une monotone succession de joiès et de douleurs, brisés par la
fatigue et accablés par le dueil, nous aspirerions au: néant si Dieu n’était pas notre
Père.
Alcuni giorni or sono m’è accaduto di
udire la voce d’un Partito, quello delia De-,
mocrazia cristiana. Non 'gnà per mezzo della
inedianie un foglio volante che ve.niva distribuito ài abbondante misura pei le
vie della città.
11 programma ■ della Democrazia cristiana""
presenta indubbiamente dei punti di contatto
con il programma di altri Partiti politici. Se
ne distingue, per una sua particolajre impostazione cristiana, in. senso tuttavia confessionale, dei problemi sociali della vita.
Noi non possiamo che apprezzare ogni;
sincero tentativo di rinnovare 1 organismo sorciaie mediante una potente azione cristianai
perciò, entro certi limiti, anche noi,, evangei
ilei, possiamo considerarci democratici cri^
stiani : democratici, in quanto a concezione'^;
della vita politica e sociale, e non soliantóf
da alcuni anni, ma da quando i hitorinaiori
Protestanti ci .hanno insegnato, a scuotere'
ogni assolutismo ecclesiastico o polìtico per."
.sO'itomettere liiberameme la nostra coscienza*
all’autoruà unica e sovrana delia Paroia di
Dio; cristiani, perene siamo, o meglio, vqrr
remino essere sempre più animati dal desiderio di far penetrare nella società il !iev.,to;
trasformatore dei Vangelo di Gristo. J
La Democrazia cristiana, come panilo po|:
litico, non tarda, però, a rivelare nelle linee;,
dei suo programma la propria origine cattoiica romana e ad assumere una iisiunoiniacattolica romana.' " (!■’
infatti, dopo aver dichiarato nei foglio; ;
suddetto che essa « non è il partito 'cauoiico t, ■
pur, facendo appello anzitutto ai cattolici <
essa viene a trattare brevemente del nuovo
ordinamento dello Stato italiano in questi ter- ■ ì
mini,; « Zx? Stato propugnato dalla fj.C. non '
esfbands U-più
Partagés entre le bien et le mal, bous cesserions de lutter et nou^ nous abandonnerions au courant de toutes les passions si le
Père n’était pas là.
Mais 1 âme accepte, l’autorité; souveraine
dii Père ez va au-devant de ses exigences.
Ce geste la sépare des autres puissances qui
• prétendent la dominer et la lier à leur destin.
Elle se libère de la royauté de l’argent, de
la chaiiT, des ambitions médiocres.
Elle reconnaît et son origine spirituelle et
sa fin spirituelle; elle se livre sans hésitation à cette authentique destinée et se donne à Celui qui l’y a invitée.
_ Père I A lui seul, ce mot est une profession de foi. Il nous situe hors du monde
qui renie Dieu, il nous englobe dans ce
groupe encore infirme et fragile des hommes de l’esprit et.de l’amour. Malgré tout,
nous combattons et espérons, même contre
etoérance, parce que nous en avons la convi'^ion inébranlable i où que nous soyons, '
qui\que nous soyons, nous pouvons toujours
direVomme l’enfam prodigue : -u je me lèveraa j’irai ver§ mon.Père!». '.
rispetto per la libertà di tutte le, cóseteme,
contro ogni intolleranza di razza e di religione. esso è consapevole che in Italia un libero regime deve tener conto del fatto d'essere
il governo d'un paese in cui la concezione
cattolica della -vita pefmea l'anima del popolo e che pertanto la democrazia sarà genuina ed avrà consenso e prestigio nel nostro
paese, soltanto se nelle istituzioni sociali fermenterà il lievito cristiano e la missione spirituale della Chiesa potrà svolgersi senza inceppi n. ■
Concediamo pure che lo Stato non debba
essere agnostico nei confronti del sentimento religioso dei cittadini, perciò ancne della
Chiesa cattolica romana. Siccome, però, lò^
Stato non può, per natura e'per principio,
professare una religione, sia pur quella della maggioranza, ma ha dovere di tutelare
tutte le religioni, fino a quaniio esse non torbino l’ordine pubblico e il buon costume, è
chiaro che il cosidetto .« non agnosticismo'})
dello Stato, cioè il comportamento dello Sta-to deve piuttosto tendere a garantire la piena libertà religiosa di tutti i cittadini, invece che a stabilire fra di loro una disparità di
trattaménto, a favore di quella parte del po“
polo che possiede « una concezione caltolicd
della vita».
■ ■
conQezione cristiana della vita, per quanto
non cattolica.
Non diversamente O'peravano i giuristi cattolici ,e fascisti del Concordato i quali, nel
porre mano ai codibi, in modo speciale al
codice penale, stabilivano che « una speciale
preminenza doveva ess'ere riconosciuta alla
religione cattolica, religione dello Staio, professata dalla quasi totalità degli italiani)) ©
che '<( in seguito agli accordi conclusi la Chiesa Cattolica gode di una situazione giuridica
di particolare favore e di una posizione di
speciale prestigio » (Guardasigilli Rocco).
Diversamente invece hanno agito coloro i
quali con animo sinceramenté democratico,
rispettoso deU’uguàglianza giuridica e sociale dei cittadini, hanno dato ai loro popoli
delle costituzioni anímate da spirito veramenté democratico, come la Costituzione
Finlandese del 19Í9 che dice: .«Lu professione religiosa o il fatto di non appartenere
.ad alcuna religione non ha influenza sui diritti e doveri dei cittadini finlandesi » oppure la Cosf’tuzione Cecoslovacca del 1920 ■
che dice: a Tulli i cittadini della Repubblica cecoslovacca sono pienamente uguali davanti alla legge e godono degli stessi diritti
civili e poliiiU senza distinzione di razza, di
lingue e di religione», per citare soltanto
alcune delle Costituzioni più recenti.
Quanto a noi auspichiamo LI giorno in cui
le Costituzioni degli Stati riconosceranno l’uguaglianza e la libertà religiosa dei cittadini,
prima ancora di conoscere ogni distinzione
'fra maggioranza e minoranza. Certi che le
^minoranze si sentiranno spinte da un sentimento di lealtà e dalla, coscienza della loro
missione a collaborare con la maggioranza
per il vero bene dello. Stato. '
1-,%^ r..;;.,.-.,-E,.. ,,R0STAN.
COMUNICATO
Il convegno dei Maestri ^valdesi che ha dovuto essere sospeso per cattivo tempo, avrà
luogo a Pomarètto, n^lla Scuola Latina, sa.
boto 8 dicembre, alle ore 9.30.
Tutti gli insegnanti e i Pastori, che non
hanno partecipato al Convegno di Torre Pellice, sono vivamente pregati di essere presenti. I
Il Vice-Moderatore : Roberto NIsbbt.
J lettori scrivono
Perchè in Italia la democrazia sarù genui-'
na soltanto sé ala missione della Chiesa cattolica potrà svolgersi senza inceppi? ». Non
hanno forse, diritto le altre chiese e organiz‘ zazioni religiose a svolgere la loro propria
attività senza inceppi e non è forse dovere di
una sana democrazia' assicurare alle minoranze religiose, cosi spesso ingiustamente
trattate, piena ed assoluta libertà e parità di
trattamento, entro i limiti del diritto comune? Perchè voler perpetuare a danno delie,
minoranze religiose una ingiusta disugua-^’
glianza giuridica e morale ohe ha trovato posto in un cod'ice albertino e nelle leggi più recenti del Concordato, in tempi di assoluti- '
smo politico e religioso, e non aver il coraggio di affermare %che il nuovo Stato italiano
sarà democratico, sema riguardi personali e
indipendenlemente dalla religione \>rofessata
dalla maggioranza dei ciitadini?
Un
•V i
Alb, R.^
regime democratico che, per esistere, deve necsssa-riaffiente tener conto.'*
della (( concezione cattolica della vita'
cfie permea l’anima del popolo », finisce inevitabilmente per creare delle’ situazioni e dei privilegi che tornano a favore di’""
quella parte del [lopoio che è cattO'lica, ma
a danno di quelle minoranze che hanno' una
Egregio Signor Direttore,
Sono rimasto sorpreso è più ancora, turbato dall’articoletto; a inflessioni sul governo della Chiesa» a firma E. R., comparso
suli’iico deUe Valli del 5 ottobre, particolarmente colpito dall’affermazione in esso contenuta che«l’articolo dei Regolamenti della
nostra Chiesa che accorda alle Comunità
Autonofne la facoltà di rimettersi alla Tavola per la, elezione dei loro Pastore è anticristiano e antievangelico».
Ho sempre pensato, con cieca ed illimitata
fiducia, che i Regolamenti della Chiesa, così
ampiamente, profondamente studiati, discussi, vagliati e poi alia fine approvati dalle.
Assemblee Sinodali (le quali adunano la parte migliore e più competente della. Chiesa),
pur fra inevitabili difetti legati alla natura
di ogni umano prodotto, si inspirassero tuttavia ai più sicuri principi cristiani ed evangelici. '
Leggere sùl^ettimanale'della nòstra Chiesa che cjosi ri«i è, è fatto che turba.
Ora io chiedo a Lei : ha ragióne l’articolista, E. R.? Ci ha aperti gli occhi su fondamt;iiti anticiiSLani e antievangelici dei reg lan ent della Chiesa? E che pensare allola dell ceni r e di Pastori e di laici che non
s s IO acci ti di così grossolano errore che
da m kr II i6l governo della Chiesa?
Oli c larumiista sbaglia? Ma allora è
q I Tu ma «iprivevole che i suoi errati conceu c II pa ano senza alcun commento corri tti s 1 g orlale settimanale della Chies.T d ijuiiie a .letto da tutti per attingervi
ctrr / L non per alimentare dèi dubbi.
Perchè, vede, sospingerci sulla via di questi, e un pò pericoloso. A me, ad esempio,
viene ora fatto di pensare se non sono anticristiani e antievangelici quegli altri articoll del -Regolamento che mi vietano di avere, quale membro di ima. Chiesa, a-mio
Maestro spirilwale un Pastore al di là di im
c»'- o lunitc di tempo. Ricorda come sono categorisci quegli articoli e come si concludono... deve farsi luogo ai trasloco. Brutta pa.
mrn’ miseria coUettiva e
individuale in cui Si vive, non dovrebbe trovar posto nel vocabolarió del cristiano à
dell evangelico perchè essa significa cohihivole spreco de} denaro della Chiesa, di quel
denaro raccolto con tanta fatica e con tanti
sacnfìcl, non per darlo in pasto ai 'bórsàri
neri- dei trasporti,i ma per alimentare l veri
bisogni delia Chiesa.
Aipprovo E. R. quando dice’: la libertà è
una responsabilità;;, ma la mia conclusione è
diversa: se questa responsabilità fosse veramente sentita a se i credenti si adunassero veramente per invocare lo spirito a
guida delle loro azioni (quanto, lontani sia- •
mo da questo ideale) con sincerità e semplicità di cuori, non ne conviene con' me, sipor Direttore che, nell’anno 1945, la voce
traslochi non figurerebbe nelle passività di
tiiancio della Chiesa?
Mi tolga,! miei dubbi e mi illumini. Meglio se lo farà snüe colonne del Giornale perchè non sono «olo a. pensarla a questo
modo.
-Suo dev.
IIàlo Mathibu.
Nell Mesa delta risposta di E. R., facciamo
osservare al nostro corrispondente che il
giornale, pur seguendo certe direttive generali, accoglie volentieri ì pareri e le opinio-"
ili dei lettori, perchè la libera discussione risulti in reciproco arricchimento di pensiero
è in, sempre maggiore chiarificazione dei
problemi.
L’Eco non è V-eeo esclusivo delle idee del
direttore o del Corpo pastofale o del Sinodo
0 di qualsiasi altro ente ecclesiastico. É'
Vico del pensiero di tutti i membri della
Chiesa Vaidese. Evidentemente il giornale
non si propone di « alimentare dei dubbi »
ma non pietende neanche di propinare
« certezze », specialmente in materia di, ordinamento ecclesiastico. •! Regolamenti della Chiesa non sono mal definitivi. Sòno di
continuo ripresi, riesaminati, rielaborati in
vista di una migliore aderenza ai principi,
dell Evangelo e alle esigenze contingenti,
per cui non è facille parlare di »certezze»
in questo campo.
In relazione alVopportunità o meno del
trasferimento d,^i Pastori, l’opinione persona-^__ le del Direttore del giomàle non conia. Ri- '
'guarda i ’Regolamèm-o rnegmn Sinodo che è la somma Autorità della Chiesa e ohe.
nella sua ultima sessione ha ordinato‘ alla^'
Tavola di curarne Vapplicazione'anche per
quello che si riferisce al trasloco' dei pastori. Dir.
¡Signor Direttore,
, Già in passato denunciavamo che nelle
assemblee di chiesa si è restii a considera- .
re ed a dibattere con serenità le tesi, gli argomenti, .salvo poi ad udire in seguito, lagnanze e critiche che risultano sovente pungente e bassa calunnia
Generalmente dette assemblee risultano
frettate ed appena si arriva ad eleggere
i rappresentanti alla Conferenza distrettua- '
le ed al Sinodo - come se ciò fòsse,il più importante - che parte dògli elettori, noncuranti del resto, sa ne va, mentre sul tappeto
rimangono quesiti che sarebbe indiscutibilmente utile affrontare, ma devono essere
rimandati, perchè l’assistenza è ormai
troppo ridotta.
Questo fenomeno di ritirata si è riprodotta nelle recenti assemblee di chiesa, per le
elezioni pastorali, ed ha comprovato la povera maturità d’animo che possediamo e la
limitata visuale con cui affrontiamo i problemi e le avversità.
; E’ già contrario alla edificazione, vedere
1 assistenza alle assemblee ridotta incredibilmente specie nelle parrocchie ove i membri superano di parecchio il migliaio, ma/
vedere , th occasione della designazione del
Pastore, le assemblee ridursi sensibilmente,
per abbandono delle aule, è inconcepibile.
Eppure 1 Pastori che saranno fra non
molto eletti, saranno i conduttori spirituali, '
non solo di coloro che danno loro il suffragio, ma di tutti egualmente.
' Ed a questo volevamo giungere e dire die
anziché ritirarsi, meglio valeva riflettere c
vedere, oltre lo scacco, (1 regolamenti erario
conosciuti a priori, inutile recriminare) la
questione che ha carattere generale.
Come mai non,hanno saputa fare quest
discernimento? Come si presenteranno al
nùovo eletto?
Sappiamo meditare e comprendere che al
disopra, delle contese passionali vi è l’interesse generale della Comunità e passati i
momenti di smarrimento si ritorni alla buona armonia. galp
Signor Direttore,
Ho letto l’artlcoJo del sig. Neri Giampictitolo : « A proposito di autonomie
^“18 Chiese»; lo trovo giusto dalla prima
all ùltima parola, e voglio far rilevare ai
lettori dell’Eco un inciso che egli mette fra
parentesi: «in fondo, perchè queste distìnZìonif tutti i membri di chiesa dovrebbero
essere elettori altìimenti non meritarlo nem. meno di essere membri di chiesa».
Premetta che non ho l’onore di' conoscf re
Il sig Giamjikcoli di modo che non ho po'tufi) avere con lui nessuna Intesa, ma voglio
prendere, come »1 suol dire, la palla al balzo.
Le precise parole sopra riferite sono 1«
/\>
2
%'¡f
>í
■•V-V S.-f
" f'v**'
/ v-# ^V
medeMine choj»io, fJinSidaikPiSCoriBO'snese di
novembre t944vprop<)«i in ■ nn Afsenaiblea ai
Chiesa tenutató a San Gìoìwhiiiìì nella Sala
Albarin a cniiperài-'egginiuev'i le seguenti:
«Tutti i n.eriàrfettdi^Chle-i% all’atto della
loro coniermaalonai.rsonoi dii dirittoi elettori
senza bisogno di altre formalità»,
Alla mia proposta si rispose che, nO'ii essendo iscritto, all’o. u. g. non si piitew riBpohdere. Non inaistei, ma pregai la Pre«denza di volarla iscrivere all’o. d-,g. per la
prossima Assemblea che si sarebbe tenuta
in magtfio cosa che tu fatta. ..
'Venuta, a tale data, ai voti la . mia proposta, la maggior parte "dei ' compimenti
l^ssemblca, piuttosto di dire la
ne al riguardo preferì assentami i>er_non
compromettersi riguardo al
l’Anziano di modo che non si approvò nè ,-i
respinse.
Ora,' visto che una persona
ur»,' vi»iu v«*«! .«*"“ — ci'TTipetente,
quale è il sig. GiampiaOll, è anche drila
mia opinione prego la S. V.
blicate questo mio semplice scruto sul suo
pregiati) giornale onde la mia proposta sia
esaminata da chi più di me è coirmeterite. in
mXla.'. BassoN Ernesto
F* 11. V.
La F U. V. ^convoca tutta la Gioventù
Valdese del Val Pellice a .TorrePéllice per
domenica 25 corrente; per » partecipore alle
seguenti attività :
Ore 10.30 - Culto solenne nel Tempio, presieduto dall pastore Roberto Comba, di lorino.;
Ora 14.30 - Convegno nell’Aula Sinodale
della Gasa Valdese, presieduto dal Pasiore
Giulio Tron nel quale alcuni oratori introdurranno l’argomento aU’ordine del giorno
ed il cui tema comìiicia con queste parole :
«Guai a me se... >1. ^ ,
Sono particolarmente invitati a partecipare alle discussioni che seguiranno tutti coloro che nutrono interesse per i problemi
vitali e secolari della Chiesa Valdese. La gioventù è esortata a prepararsi all adunata
con spirito di preghiera- Forse l’Etemo si
servirà della, circostanza per rivolgerci le
supreme vocazioni. Possano esse venir raccolte da cuori entusiasti, appassionati, veramente Valdesi.
NB. Gli Unionisti che parteciperanno al
culto del mattino, potranno consumare il
loro pranzo al sacco nei locali dell’Asilo antistante al tempio.
ATTENZIONE.
Amiehè nell'Aula Sinodale come era etato
annumiato.^ la riunione pomeridiana avrà
luogo nel Tempio.
Nel mondi»
INGEBMANU. ,
In occariione della sua prima assemblea il
Consiglio della Chiesa Evangelica di Germania, di recente costituzione, ha presentato alla delegazione del Consiglio Ecumenico delie Chiese riunitosi a Stuttgart la seguente. dichiarazione : ...
«Il Consiglio della Chiesa Evangelica in
Germania, riunitosi U 18 e il 19 ottobre 1945
a Stuttgart, dà il benvenuto ai rappresentanti del Consiglio ecumenico delle "Chiese.
—< Noi siamo tanto più riconoscenti per
la loro visita .che ci sentiamo con il nostro
popolo in. una grande , comunlope di sofferenze come in una solidarietà di peccato.
E’ con un profondo dolore che dichiariamo :
per colpa nostra una indicibile sofferenza ai
è abbattuta su molti popoli e paesi. Ciò di
cui abbiamo spesso testimoniato nelle nostre parrocchie, lo esprimiamo oggi in nome
di tutta la Chiesa., Pur avendo lottato per
lunghi anni, nel nome di Gesù Cristo, contro lo. spirito che. aveva trovato una espressione spaventosa' nel regime tirannico del
nazional-socialismo, accusiamo noi stessi di
non aver reso una testimonianza più coraggiosa, di non aver pregato più fedelmente,
di non aver avuto una fede più gioiosa e un
amore più ardente.
— Occorre ora alle nostre Chiese un nuovo inizio. Fondate sulla Sacra Scrittura,
orientate pienamente e coscientemente verso
il sodo Signore della Chiesa, si preparano a
puriflcarsi dalle influenze estrariee alla fede.
Speriamo che Dio nella Sua grazia e nella
Sua misericordia, vorrà utilizzare le nostre
Chiese come Suo strumento e dar loro autorità per predicare la Sua parola e per suscitare l’ubbidienza alla Sua volontà, tanto fra noi quanto in seno al nostro popolo
tutto intero.
• Il fatto di saperci legati in questo nuovo
principio alle altre Chiese della Comunità
ecumenica, ci riempie di profonda gioia.
Abbiamo questa sperenza in Dio che^ le
Chiese compiendo in comune il loro servizio, .lo spirito di violenza e dt vendetta che
cerca oggi di imporsi di nuovo ned mondo
intero, potrà eswre contenuto e che trionferà lo spirito di pace e d’amore che solo
può guarire l’umanità tormentata.
E’ perciò che in quest’ora in cui il mondo
intero ha bisogno- d’un nuovo Inizio, noi
preghiamo: «Veni Creator Spiritila».
(da S CE.P.l).
GERMANIA.
La comune sofferenza ha avvicinato in
Germania cattolici e protestanti. Cosi la
chiesa evangelica di Hesse e la diocesi cattolica di Màgonza hanno pubblicato una dichiarazione comune in cui è detto : « La miseria del nostro popolo ha assunto tali proporzioni die è urgente di soccorrerlo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Le potenze
di ieri hanno naufragato, e la ragione profonda del loro fallimento va ricercata nel fatto che hanno respinto il cristianesimo. Soltanto con la partecipatone delle forze cristiane potremo superare l’attuale crisi. Occorre pertanto che: le due chiese cristiane«
la'chiesa! evfU^liGa di Hesse e la diocesi di
Magonza, si incontoino per un’ opera connine », t
A Poderbom esiste una società, ufficiale
ehe^ compoeta di membri delie due confes
X siònì, ’’offre una base alla tcoflaborazionè
fra le .chiese. .. ' ì-’' a-.s?
Inoltre in nnà lettera pastorale alla -Con- '
fereoaza dei vescovi cattolici di Fulda* si ieg-i
ge; «Una felice trasformazione s’è operate,
per la grazia di Dio, nel corso di questi ul-Ttirai anni, nelle relazioni fra le due confessioni cristiane, I punti che dividevano i, fratelli nella fede sono passati in seconda 'linea e ciò che ci unisce a Dìo in Cristo è
statj^ più profondamente sentito. Vediamo
con riconoscenza in questo cambiamento ì
uno degli eventi consolanti della nostra tri* ■
ste epoca».
^ timo Sinodo, ha deciso di istituire dei corsi
SPAGNA. ■■ ;
Le chiese protestanti, spagnuola hanno ricominciato a celebrare i loro culti,- dopo un
hmgo periodo di divieto. La nuova lègge
del 50 giugno 1945 concede loro la libertà,
ma itìnailitìertà molto limitata,. poiché non
possono riunirsi che in privato e non hanno alcun diritto di propaganda. E’ un attenuamento della rigorose misure restrittive
, di-prima, ma non una garanzia di libertà
religiosa,, anche elementare.
I«
m-- . ,
Corsi accsisrsfi.
'ceii#a)ö .ìpiìlittiiw
•è
La Direzione del Collegio.Valdese, aderendo ad una proposta fatta durante Tul- •
accelerati per quegli studenti di istituti'
' '? classici o magistrali che attualmente siano
impossibilitati dì frequentare la Scuola.
L’iniziativa è volta a favorire in modo parI ticolare quegli studenti che si porranno deJ dicare al Santo Ministerìo.
TA, Le domande si ricevono presso la presi' denza del Collegio, Valdese : esse saranno
esaminate e vagliate da apposita commissio■i ne, la quale prowederà in seguito a noiifi^ care agli interessati le modalità e le condizìoni dei corsi. Si pregano intanto 1 signori
. •f Pastori di dare la massima diffusione'-al
ift'i presente comunicato. ,N
Dès que la moindre goutte de foi qui se
I puisse imaginer est mise en notre àme, în
continent nous commençons à confempler la
1 face de Dieu bénigne et propice envers nous.
*• 11 est vrai que c’est de loin; mais c'est d’un
„. regard si indubitable que nous savons bien
' qu’il -n’y a nulle tromperie. Calvin.
C II N T 0 S A C R 0
Le Corali che desiderano avere copie dell’inno « La Cévenole » che verrà cantato da
tutte le Corali riunite alle prossime Feste di
' Canto, possono prenotarsi fin da ora presso
il pastore E. Aime (Angrogna-Serre). specificando il numero di copie che ne desiderano.
Il costo di ogni copia è fissato in L. 2. Le
prenotazìQni si riceveranno fino al giorno IO
dicembre. Ogni Corale potrà far ritirare il
numero richiesto delle sue copie presso la
Libreria Claudiana in Torre Pellice, entro la
prima settimana del gennaio 1946. Avvertiamo che questo inno è stato trascritto in varie tonalità. Dato che esso sarà cantato dalle
Corali riunite, la Commissione del Canto
Saorp ne ha fissalo la tonalità secondo la qua
le le singole Corali sono invitate a studiarlo.
La Comniissione del Canto Sacro,
Massttllo
/ nostri reduci. Giornata di schiètta gioia
è stata la domenica 4 novembrè, per i nostri
internati e prigionieri di guerra.
L’Unione giqvanUe ha preparato loro un
cordiale bentornato, improntato alla più
simpatica coroialità.
Uno solo manca, il tenerne Edoardo Micol, candidato in teologia, non ancora rientrato ÍJ1 patria dalla sua lunga prigioniaiti lui, però, si hazme 'nuone jioti,à<MÌaL-4erà-^'
tano Kenia che dànno a sperare in un prossimo ritorno ai patrii monti. _
In una numerosa ^assemblea di giovani, il
Presidente dell’Unione dice loro le ansie
passate, le gioie del presente e tutte la speranze che la Chièsa ripone in loro.
Risponde per tutti 'it sergente magg. Guido Pons .che, dopo aver tratteggiato la loro
lunga odissea, porge all’ Unione, unitamente a tutti quanti s’interessarono alla
loro sorte, un cordiale r^raziamento e dice la gioia di tutti di ritrovarsi nella pace
del dolce paese natio.
Segue un trattenimento preparato con cura dai soci, consistente in cómmediole, caiu.
e giuochi, il tutto intrsunMzato dalla piu
na allegria.
Per terminare : un ricco buffet che solo ic
ingegnosità e... l’amore dell’elemento iemminile poteva allestire, in questi duri ten«,,
per i suoi cari reduci.
Giornata, dunque, di riconoscenza che sar
là seguita, domani, - io speriamo di tuu..
cuore - daile qpore cdstouttive di bene.
Rinarolo
E’ stato amministrato il battesimo a Ricca Carlo, di Guido e Hjordis Hammerserig;
ed è stato celebrato il matrimonio di doccione Enrico con Cagno Albertina. Ai felici
sposi, ed al coro bimbo che entra nella yitu,
rinnoviamo Taugurio di molte benedizioni.
— Il Signore ha richiamato a Sè Coucourde Viola, di mesi 18, da Inverso Pinasca, aecediita in ospedale; Soulier Giovanni Gedeone, di anni 77, da S. Germano, pure dece
duto in .ospedale; e, in modo tragico, il i.
stro fratello Guido Bounous, di anni 62. ile famiglie in lutto, la Chiesa esprime simpatia cristiana e l’assicurazione delle sue
preghiere.
—• Gradita visita è stata quella favoritaci
dal signor Emile Pasquet, di Ginevra, al cui-.
to del 4 corrente. Il nostro fratello ha rivolto un Commovente messaggio all’Assemblea
ed ha quindi, cantato un assolo con aijcompagrtamento d’organo. E Pastore, rilevando
la felice coincidenza di questa visita con la
celebrazione della festa della Riforma, ha
ringraziato U signor Pai^uet e per il suo
messaggio, e per l’opera indefessa e cori efficace da lui compiuta a favore della Chleea: ringraziamento e soluto che affettuosamente gli rtnnoviaino da questa colonne.
— Netti'Unione Giovanile. Una* riuscita
Recita di beneficenza è stata data il 3 e 11
4 corrente. B' stata pure creata una Sezione per «Cadetti», che promette bene../ .
San A«rmaii0 Ciiliona
Il 5 novembre ha avuto luogo il funerale
di Costàntin Maria nata Vinçon, della Marchiesa, addormentatasi nel Sonore dopo
una lunga malattia, alTetà di anni 62.
Alla famiglia cotanto provata esprimiamo
la nostra- fraterna simpatia.
11 IS c.m.. è stata tumulata nel cimitero
di Pinerolo la salina di .Soulier Gedeone, ded
Baimas, vecchio solitario, assistito al Cotto- tengo dal pastore sig. Marauda.
Ili 12,c.m. è stato celebrato all’Asilo deiVecchi; presente il Aglio accorso dalla Sviz-,
zera, il funerale della signora Pulì Anna
ved, Roedel, dì anni 79, ospite da molti anni
idei Villino Fede. Le molte prove della vita.
I avevano approfondito la sua fede, nel Sait valore.
* — Domenica scorsa abbiamo celebrato il
»battesimo di Vinçon Ferruccio di Guido e di
>Jémina Bouchard, di Vinçon Guido di EU e
Idi Ribet Adele, di Balmas Ina di Gustavo e
idi Avondet Yvonne. A questi cari bimbi e
lalle loro famiglie i nostri voti di abbondanti
Ibenedizioni dal Cielo!
I • ^ Il rag. Gay Paolo Vittorio, di GenovaiPrà, reduce dai campi di concentramento
'.della Germania e la signorina Bouchard ElIvirá, han» fatto nel tempio le procoesse di
f fedeltà coniugale il 6 del corrente mese. Auguriamo a questi sposi la félicltà di un io. colare cristieuio !
Torrtt Palile«
E’ stato celebrato il matrimonio del si*gnor Ettore Lavoratore e della sig.na Ireine Giordan (Ramelli). Rinnoviamo agli sporsi l’augurio di molte benedizioni nel Siignore.
t — Iddio ha richiamato da questo mondo
la signora Luigia Malan vedova Petlegrin,
ìall’.età di 84 anni. La nostra venerata soreli.l la ha sofferto molto, ma la prova fu sop¿¿portata -con pazienza e mirabile forza d’ani- .
afta sua fede apportamee di
aiuto spirituale e di consolazione. Vogliamo
(ridire alla famiglia afflitta-la nostra viva
simpatia cristiana.
m
'^nioaza della unanime stima dì cui godeva,
■^in tutta la,'valle, la nostra, sorella, e'della
sìnmatia che,circonda la figliuola, rignora.
,, Patuina Bonnet, insegnante, nelle nqstre
''/'Scuole de trentacinque anni. ' s
Il Signore sia la forza e la luce di tutti
coloro che per questa separazione sono nel
' — Durante il culto ili domenica scarsa
. abbiamo avuto il piacere di udire un caldo
messaggio‘del sig. Pasquet, di Ginevra, venuto alle Valli per una breve visita. Egli ha
■pure cantato con molta espressione un bel
Acanto di alta ispirazione religiosa.
' Al signor Pasquet, ai Valdesi della Svizzera ed a tutte le anime buone delia caritatevole nazione elvetica che pensano a noi
con tanta simpatia rinnoviamo l’espressione
della nostra grande riconoscenza.
i Domenica sera, nella sala deH’A.silo, ebbe
inizio la serie delle conferenze promosse
*dai Professori del Collegio Valdese sulla situazione e suirattitudme della Chiese Cristiane nei vari paesi d’Europa durante la
guerra. Dopo una breve introduzione religiosa del pastore sig. G. Tron, il prof. Giovanni Miegge, espose con profonda competenza e chiarezza la sitijazione delle Chiese Cristiane Evangeliche In Italia dal Concordato alla guerra ed alla liberazione. Ricordando T emozione suscitata fra x Valdesi
e fra i Protestanti in genere, nel febbraio
1929, dalla nqtizia del Patto Lateranense,
egli sottopose ad una acuta e giusta analisi ìT contenuto ed il valore sia del Concordato sia della Legge sui culti ammessi, che
ne fu la conseguenza. Passando poi agli effetti pratici di essi rispetto alla ulteriore situazione delle Chiese Evangeliche in Italia,
egli espose le ragioni sia della tolleranza
con cui fu considerata e trattata in generale la Chiesa Valdese, insieme con le altre maggiori consoreUe, sla dell’lntollera»
za con cui furono duramente colpite le
, Chiese Pentecostali e l’Esercito della Salvezza, illustrando il suo dire con numerosi
fatti ed esempi. Rilevando poi come le cause per cui ì Valdesi furono tanto ostllmen. te trattati durante il periodo repubblicano
non fossero soltanto politiche ma si riferissero anche al carattere religioso delle popolazioni, l’oratore concluse la sua dotta e
molto interessànte conferenza con l’indicare la piena libertà di coscienza e di culti'
come una delle condizioni indispensabili
del vivere civile. Il folto pubblico che gremiva la sala gli espresse con vivi applausi
11 suo plauso riconoscente.
Villar Panica
Nuovo FOCOLARE, Abbiamo avuto la gioia
di celebrare, sabato 3 novembre, il matrimonio di due cari ex catecumeni: Enrico
Barolin di Giov. Luigi e Olandina Evelina
Gamier di Giovanni, della Bodeina.
Il Signore sia l’Ospite costante della nuova bella casa alla BÓdeina !
— Dipartenza. Una bella figura del nostro
Piccolo mondo valdese è scomparsa .con la
dipartita della siraora Maria Ricca vedova
Bonnet. Inferma da qualche anno, la nostra
sorella è entrata nel suo riposo alTalbn di
sabato 17 novembre, in età di 83 anni.
1 funerali, che hanno avuto luogo domeOteOi Boao stati una qommovente tsstiino
Annunzio. Domenica prossima, 25 corrente — Dio permettendolo — avrà luogo irei
nostro tempio la commemorazione di due
cari giovani di cui è stata confermata la notizia della morte in- terra straniera : il caporale Ernesto Raridon fu Daniele, combattente nelle formazioni della Divisione Garibaldi e deceduto a Berau (Montenegro) il 14
marzo 1944, e Gino Balmas, prigioniero in
Germania, ed ivi deceduto il 15 marzo 1945.
Ì- ■'
Fiori in memoria di Suor EUGENIA
(per la Casa delle Diaconesse) :,
Carolina Gay Durando lù 30,—
Bonnet Letizia » 50,~
N. N. )) 200,—
Pons Maria )) 25,—
Elda Gay Prochét » 200,—
Lillia e Umberto Tourn )) 500,—
Vigili del fuoco » 500,—
Marianna Rizzo » 50,—
Alma Pasquet » 25,Suor Angiolina )> 100,—
» Giovanna » 100,—
» Ernesta » 50,—
» Lidia Pasquet » 50,—
» Rina )> 100,—
Nisbet Roberto ed Alice » 100,—
Frà poco sarà Natale! Penserà qualcuno
ai piccoli delVOrfanotrofio Maschile di Pomaretto? Ogni cosa sarà la bene accolta: generi alimentari, indumenti, libri, giocattoli
usati potranno aiutare a far passare una Festa gioiosa agli orfanelli.
Preghiera a chi potrà dare qualcosa di farlo avere ai Pastori della rispettive parrocchie.
Ringraziamo a nome dei piccoli.
/ Sr. a.
11 Calendario^; Biblico 1946
Ritardato ancora dal recente nubifragio
che ha paralizzato la tipografia per vari
giorni, sta finalmente per uscir© in una prima tiratura dì trecento copie, rilegate a blocchetti con fogli staccabili ed in cui sono indicate le varie solennità ecclesiastiche per
li 1946 e, in vista, dei contadini le fasi solari e lunari per tutti i giorni dell’anno.
Seguirà, a pochi giorni di distanza, una
seconda edizione rilegata a libretto, contenente le medesime meditazioni, ma dispo.sta
in modo da poter servire per qualunque mi*
nò. Non conterrà più, effOè, le rasi Sdlaw 8
lunari e le indicazioni ecclesiastiche speciali.
Sia Tuna edizione che l'altra, saranno
vendutei sotto costo al prezzo di L. 70. Rivolgersi .alla Libreria Claudiana o alla Tipo- Lite (ex Alpina). ,
L'Editore.
II arrive aussi non seulement que Dieu
nous laisse languir, mais donne “apparence
d’êtrë courroucé contre nous; à quoi il faut
que la foi nous subvienne, afin que, suivant la sentence du Prophète, nous piii^
sions attendre le Seigneur, quoi qu’il ait
coché sa face de nous. Il se dresse aussi des,
moqueurs qui demandent: où sont les promesses et où est la venue de Jésus-Christ?
vu que depuis la scréation du monde toutes
choses vont en un même train. 'Voire
même la chair et le monde nous suggèrent
cela en l’entendement. Ici il faut que la foi,
étant soutenue et ap;buyée sur ^espérance,
soit fichée et s’arrête du tout à contempler
l’éternité du royaume de Dieu, afin de réputer mille ans comme un jour.
' Calvin.
La famiglia del compianto
QiiicloBeuneiia
nelVimpossibilìtà di farlo singolarmente,
ringrazia tutti coloro che hanno preso parte
al suo dolore.
l parenti, commossi per le preziose prove
dì simpatia avute in occasione della ìragica
scomparsa della cara
Suor luganla Tourn
ringmziano sentitamente quanti han,ho preso parte al lorA dolore, in parAicolare i pastori sigg. Tron e Nisbet e le Diaconesse
della Casa Madre, ed esprimono la loro riconoscenza ai Vigili del fuoco Miegge, Angelini, Laniranchi e Rebarbo ed ai civili
Avondet, G^lo e Capello, per il rispettoso
riguardo usato nella rischiosa impresa del
ricupero della salma.
Torre Pellice, 3 novembre 1945.
La figlia della compianta
Maria Ricca wadi Boanal
ringrazia commossa tutti coloro che le furono di conforto in occasione della dipartenza dell'amatissima mamma, e le numerose
persone che ne vollero accompagnare la salma alla sua ultima dimora terrestre.
Villar Pellice, 21 novmebre 1945,'
Direttore: Alberto Ricca
.Arti Grafiche « L'Alpina » - Torre PelHee
;
y ‘
I
ñ
i ÿ :