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ANNO LXXVI
Torre PelHce, à Maggio” 1946
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Nulla sla più forte della vostra fedel
Si&-P^®VaWese pEtL^CE
CoWaS'o —
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(Gianavello) **TTIMANSLi BÌLIA
abbonamento
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___Ogni canibiameiito (i’itidtflzzo costa Lire Cinque - l.a copia Lire 4,
Italia : Annuale
Estero: n
I-. 150,— Semestrale L. 75,—
» .100,— n » 175,—“
CHIiSA VALDESE
Riguardale alla roccia onde loàte tagliati
Isaia LI
1.
REDAZIONE: Via
AMMINISTRAZIONE: Via
Sibaud, 7 - Bobbio Pellice
Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
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Vi sono moménti n^la vita in cui sembra che tutto crolli in noi e intorno a noi,
che ci fanno realizzare quanto siamo soli
nel nostro terrestre cammino.
Eppure soli non siamo mai : sempre pronto ad accompagnarci e a guidarci nell’arido
sentiero vi è Colui che ha sperimentato la
solitudine come nessun altro mai, ed è perchè noi potessimo trovare in Lui un compagno pieno della più completa comprensione
Ch’Egli si è umiliato nella sua umanità fino
ad attraversare il deserto dove maggiormente si accanisce la tentazione : Se tu sei il ftgliuol di Dio!... Quante volte e sotto quante
svariate forme il Tentatore mette avanti la
sua diabolica insinuazione !
«Se lu sei figlia di Dio, o giovane donna,
perchè sei tu privata della felicità Ch’Egli
concede a tante altre ragazze, che la meritano meno di te ; perchè devi logorare la tua
giovinezza in una aspettativa infruttuosa ;
perchè devi vivere coll’unica prospettiva davanti a le di giornate monotone, faticose e
;;'’che penose sotto tanti aspetti?». Dopo
uiiene ed altre insinuazioni il Tentatore tace
ed aspetta che il povero cuore esulcerato e
stanco si ripieghi su sè stesso in balìa del
dubbio, che conduce sull’orlo dell’abisso!
Raccogli le tue energie e combatti, o giovane ! Solo nella lotta è la vita! Aspira a
crearti una felicità che nessuno possa negarti nè togliere ; e a conseguirla, lotta lotta
con tutte le tue forze !
Sono ormai tanto avanti nella vita e ho
fatto molte esperienze e sentite tante cose.
Ho avuto la grande, la somma fortuna d’insul mio cammino un uomo d’eccezione : pure se devo coscienziosamente ammettere che ciò ha concorso alla mia felicità, devo, però, affermare che ciò non è stata la felicità.
La felicità vera è quella che ho provata e
provo tutte le volte che rimetto con piena
fiducia la vita mia nelle Mani di Colui che
sa ciò di cui ho bisogno; quando con riconoscenza e con filiale abbandono io elevo
l’an;mo mio nella preghiera, perchè Egli operi in mio favore secondo la Sua Volontà, nella certezza Ch’Egli affretterà tutte le cose a
suo tempo; quando, in una parola, ho cercato di camminare col mio Dio, senza precederlo nei suoi fini, e senza restare indietro.
Quello di cui sono dolente, guardando verso gli anni ormai lontani, è di non essere
stata costante nella ricerca di questa felicità
vera e di non aver lottato con abb.istanza
energia per conseguirla.
Ho tanto sofferto nella mia vita, pur essendo stata così felice nel mio matrimonio.
Delle mie sofferenze rendo grazie a Dio,
perchè esse mi hanno resa capace di sentire i dolori degli altri. In questo momento
sento tanto i tuoi, o giovane ! Ma come vorrei avere il jwtere di convincerti a gettarti
nelle braccia del tuo Salvatore, di Colui che
ha sofferto come nessun altro, ed è stato
in ogni cosa tentato come noi, che benché
fos.se figliuolo imparò l'ubbidienta delle cose
che soffri. Egli oltre al comprenderti, oltre
a sentire i tuoi dolori, ha il potere di darti
la forza di sopportare la tua croce, non solo,
ma di trasformarla in benedizione, d’illuminarla coi raggi del suo amore e delle sue fedeltà.
Ai.bssandrina Rostaono Trincherà.
F. U. V. Gruppo Valli
CONVEGNI DELL’ASCENSIONE ,v
30 MAGGIO -¡a*''
BARRIOLE D’ANGROGNA E MA'-'SELl
Ogni Unione è invitata a preparare per
questi Convegni :
1 - un gioco da farsi airaperto;
2 - un canto di « Pleines Voix ».
Anche le piccole Unioni si preparino a concorrere perchè neH’assegnazione dei premi
sarà tenuto conto deH’esecuzione in relazione
colla importanza numerica e colle possibilità
di ogni singola Unione. U Capo-Gruppo.
PRECISAZIONI
PRECISAZIONI
Da quando la Riforma staccò da Roma
tanta parte della cristianità, si è preso l’abitudine di considerare Lutero responsabile di
tutti i mali che hanno colpito l’umanità. Non
è naturalmente possibile di tener dietro a
tutte le accuse, a tutte le calunnie ; però è
opportuno, di tanto in tanto, soffermarsi per
rettificare, non certo con l’inienzione di per, suadere chi non vuole essere persuaso, ma
semplicemente per un aggiornamento della
no.stra cultura storica' E cominciamo, se lo
volete, con
. LA BIGAMIA DI LUTERO
Vi ha accennato, con un vistoso sottotitolo un quotidiano torinese, più che altro ci è
sembrato, con tono scherzoso, come ad una
realtà storica che non servirebbe neppure a
guarire la corruzione morale di cui è infetta la Germania post-hitleriana.
Premesso che i protetanti possono riconoscere gli errori dei loro «santi», ammesso
che essi abbiano dei santi ; e che appunto
in foiza di questo diritto di Critica serena
essi possono guardare ad essi con fiducia che
resiste al passar degli anni, vediamo questa
« bigamia ». Ecco dunque i fatti.
«Il 9 dicembre 1539 Martino Butzer si
pre.sentava a Lutero, in Wittemberg, annunziandogli la visita del langravio Filippo d’Assia, per ottenere il suo benestare pel matrimonio supplementare, che aveva in animo di
contrarre con Margherita Von der Sale ».
Così si esprime il non sospetto S. I. Grisar
che aggiunge,: «Lutero e Mèlantone rimasero costernati ».
Filippo d’Assia che era autorevole campione della causa luterana, sul terreno politico, pretendeva, pur non divorziando dalla
moglie, con cui non intendeva più continuare a convivere, unirsi in regolare matrimonio con una nobile fanciulla. Non avrebbe
voluto che costei dovesse essere considerata «come una persona disonorata», ciò che
sarebbe stato indubbiamente, se non l’avesse sposata. Ma in questo caso sorgeva il rimedio peggiore dei male : la bigamia, E per
Lutero il problema si presentava particolarmente angoscioso; dal punto dì vista politico Filippo di Assia lasciava capire che altri
avrebbe potuto dimostrare maggior comprensione per il suo caso; dal punto di v'sta, di
ciamo storico, poi Lutero aveva spesso rivalutato in modo forse eccessivo il valore di
alcuni istituti delFAntico Patto. Così pur affermando in modo reci.so la santità e l’unicità del matrimonio cristiano, Lutero, nell’atto stesso in cui ne affermava rirresolubilità,
aveva nel 1531 fatto ricorso aH’esempio dei
patriarchi per legittimare una seconda moglie ad Enrico Vili d’Inghilterra. Ora Filippo di Assia si voleva valere della stessa
eccezione.
Lutero, mosso da preoccupazioni politiche,
cedette ; concesse un parere favorevole e Cercò di giustificarlo con ragioni tratte dalla morale corrente della vita dei principi germanici. Il matrimonio ebbe luogo; dapprima segreto, fu presto ri.saputo, e ne nacque uno
scandalo enorme di cui si servirono ampiamente gli avversari di Lutero, allora ed oggi.
Che diremo ora?
Anzitutto o.sserveremo serenamente che
Lutero commise degli errori, e che questo fu
uno, e forse uno dei più spiacevoli ; ma che
coloro che tanto si scandalizzano dovrebbero
ricordare onestameéte che qualche tempo
dopo « lasciato in .asso da Lutero» come dice
Grisar, Filippo d'Assia fece la sua pace con
il cattolicissimo imperatore, con -la lega cattolica stessa, con la Chiesa stessa insomma
e ne ottenne favori non disprezzabili, fra cjì
quello di potersi tenere Margherita von der
Sale, «ma non come moglie.'». Così la morale fu salva ! !
E ancora ci permetteremo di aggiungere
che se Lutero sbagliò, cedendo a considerazioni d’indole politicà, che del resto portarono seco una dura lezione proprio sul terreno
politico, poiché la defezione di Filippo d’Assia in seguito a questa spiacevole vicenda,
.segnò l’inizio della ripresa vittoriosa della
Germania cattolica nella guerra gcalmaldica;
Lutero non si sentì mai in pace con sè stesso : « Ciò che è avvenuto non mi piace»,
soleva egli ripetere ; « oh! lo potessi mutare ».
I Concludendo; si tratta di una eccezione,
tìeplorevole finché si vuole, ma che non au' torizza a parlare della bigamia di Lutero,
\ come di una istituzione ammessa da Lutero.
: Specialmente se si tien conto della rivalutazione fatta da Lutero dell’istituto matrimo^ niale.
LA BIBBIA ALLA CATENA
Qui non è più un quotidiano, ma il solito
malinconico, amareggiato per il fatto che si
céntinui a parlare della Bibbia come del li?'bro della Riforma. Osserva... l’amico: «Ma
' durante il Medio evo si conosceva la Bibbia ;
'; è. se ne fecero anche delle traduzioni ; anzi,
perfino Lutero se ne servì. Non sapete forse che nel 1466, presso Mentel, a Strasburgo oiscì la prima Bibbia in tedesco, cui tennero dietro tredici edizioni anteriori alla Bibbia di Lutero? Non sapete che se veramente Lutero vide a Erfurt la Bibbia incatenata,
ciò era dovuto semplicemente alla consuetudine che faceva tenere incatenati quei preziosi volumi, per timore che gli... amatori li
asportassero? Cessate dunque dal presentarci Lutero.come l’uomo della Bibbia».
Riconosciamo tutto dò ! Ma la realtà non
cambia : Lutero ha democratizzalo, per cosi
fdire, la Bibbia ; ne ha fatto il librO' più letto
dal suo popolo nel suo tempo; 100 mila
j esemplari furono divulgati dalla stamperìa di
Wittemberg nel cinquantennio posteriore al
1534. «Si può quindi parlare di una inondaaSone della Germania per opera del nuovo
lavoro», osserva malinconicamente uno studioso cattolico, parlando della traduzione dei
libri sacri a cui Lutero consacrò la sua esistenza, rielaborando, correggendo, modificando fino aH’anno 1545 (un anno prima
della sua morte) in cui uscì l’edizione che
per molti anni doveva rimanere un testo fondamentale per la vita religiosa e culturale
della Germania evangelica, e, aggiungiamo,
anche cattolica.
Infatti il duca Giorgio dì Sassonia, cattolico, preoccupato del successo della Bibbia
di Lutero, pensò di servirsene, pubblicandola per conto suo, correggendo soltanto la
traduzione di quei passi che erano contrari
alla tradizione cattolico-romana ! E questa più
0 meno... corretta correzione fu fatta da G.
Emser, ed ebbe perfino l’onore di una ristampa, con grande, e ci sembra, più che
giustificato sdegno di Lutero, il cui nome non
era neppure citato!
Non contestiamo che ci si possa servire
tutto un elenco di « bibbie medievali » ; ma
abbiamo sempre. l'impressione che « la bibbia incatenata » sia più di una immagine : il
simbolo di una realtà. Con la Riforma, la
Bibbia è entrata in tutte le case; il Libro dei
libri è diventato il libro di tutti, aperto a tutti,
e questo prima non era. o. l.
[tll D'ut VM tu jiniHi
A Sœur M. ].
C'était la troisième fois déjà que j’allais
faire visite aux petits vieux et aux petites
vieilles de l’Asile de St-Germain. Comme il
faisait encore bien froid, ces pauvres gens
passaient ensemble leur journée au réfectoire. Au centre de la grande et belle pièce —
bien éclairée, le jour par les larges fenêtres,
le soir par les suspensions électriques —
était placé un gros poêle en fonte qui réchauffait très bien tout le monde. Et d’autant
plus les hôtes habituels de l’Asile qui passaient leur temps à causer .à demi-voix, à lire
un livre ou un journal, ou simplement à (( se
reposer » tout autour, et tout près du majestueux fourneau.
Les petits vieux et les petites vieilles m’accueillaient chaque fois avec un plaisir évident. Dans leur existence ’plutôt monotone,
j’étais pour eux un .«personnage intéressant»,
non pour moi-même, mais comme sujet de
distraction : je leur faisais le culte, je leur
récitais quelque poésie, je leur commentais
des projections lumineuses, je leur chantais
un cantique et puis nous le chantions tous
ensemble.
Parmi mes auditeurs — de trente à quarante — j’avais de suite remarqué une bizarre petite vieille. Vêtue avec une extrême
modestie, emmitouflée dans un châle incolore — qui devait, peut-être, avoir été gris
— la tête couverte d’une petite écharpe noire, les pieds chaussés de gros sabots, un minuscule visage ridé, ratatiné, sans expression. toute courbée, repliée sur elle-même
(ce qui la rendait encore plus petite), elle
restait assise devant moi immobile, les bras
ballants, les yeux fermés, dans une suffoquante attitude d’indifférence totale.
Quel âge pouvait-elle bien avoir? Soixante-dix a... quatre-vingts ans.
Evidemment, elle ne restait là qu’à ceuse
de la chaleur du poêle ; mais ne prenait goût
à rien. Elle ne lisait pas Elle ne participait
ni à la conversation, ni au chant. 'Peut-être
suivait-elle d’un regard distrait les project'ons lumineuses ; mais je ne pouvais le constater à cause de l'obscurité. Lorsque je parlais, elle ne me regardait pas, elle ne bougeait pas. Absolument absente, je crois bien
qu’elle ne faisait que dormir tout le temps.
— Drôle de'type — pensais-je en moimême — évidemment affaiblie par l’âge, endurcie par les épreuves et par la misère,
abrutie par la fatigue, peut-être par la boisson ; une pauvre loque humaine, une navrante épave : un de ces êtres malheureux à
régard desquels on se surprend parfois à se
demander ■ — Est-il humainement possible
de leur attribuer une âme?
La dernière fois que j’ai été à l’Asile la
petite vieille était à sa place habituelle, toqt
près du poêle, en face de la fenêtre, droit
devant moi, impassible comme toujours. Je
ne pus résister davantage : il fallait, à tout
prix, interrompre ce sommeil chronique, cette véritable létargie de marmotte. Pour la
secouer, je lui adressai personnellement la
parole.
— N’avez-vous pas un chant préféré? Je
me ferais un plaisir de le chanter...
Elle leva les yeux sur moi, son visage pâle
prit une expression douloureuse, elle toucha
d’une main ses lèvrse, de l’autre ses oreilles
pour me faire comprendre.
Je compris tout de suite, j’ouvris la bouche pour lui dire — sans parler — que j’avais compris, je lui fis un petit signe amical
de la main, je lui souris de mes yeux.
Elle ne dormait pas, la pauvre femme ; mais
die vivait quand même dans la nuit. Elle
était muette, elle était sourde ; muette comme un poisson et sourde comme un pot.
Sont-elles cruelles ces expressions!
Alors — tout à coup — s’accomplit le
miracle.
Au sourire de mes yeux, la petite vieille
répondait par le sourire des siens. C’était de
grands,'yeux châtains, extrêmement clairs,
de la couleur du café très allongé, presque
jaunes, mais du jaune chaud et brillant de
l’or ; des yeux pleins de lumière qui reflétaient la lumière intérieure ; des yeux remplis de vie qui manifestaient merveilleusement la vie de l’Esprit. Au dedans la flamnie brillait...
J’était étonné, troublé par cette révélation
inattendue. Sans m’en apercevoir et toujours
sans rien dire, je souriais des lèvres. La
petite vieille me répondait par le sourire des
siennes.
Ah, ce sourire!
Peu à peu tout le visage s’éclaira, devint
rayonnant, resplendissant. Dans ce sourire
l’âme se penchait à la fenêtre de ce pauvre
corps débile, de ce petit visage rabougri.
Que dis-je? Peu à peu les rides s’effaçaient
dans la clarté de l’auréole. Je n’avais plus
devant moi la petite vieille. Avec une reconnaissance infinie je contemplais l’Ange de
Dir«t oui un jour se débarassera de la misérable enveloppe et montera tout droit vers
le ciel. J. Henry Meili.e,
2
í^íí'‘í-;':A.V'f : /■ \,'=Aíí-;í
L’BCO DELLE VALLI VALDESI
Rieleziooeidei Fsstofi
Preparare nella fraterna discussione la soluzione dei problemi ecclesiastici è cosa ot-,'
tima ; si facilita così il compito del Sinodo
e si rende possibile a tutta la Chiesa ed a
tèmpo di esprimere la propria Opinione.
Ho quindi letto con interesse gli articoli
dei signori Nisbet e Hugon sulle rielezioni
pastorali dopo quattordici anni di ministerio
in una parrocchia. • Ottima mi ¡pare la suggestione del signor Hugon di iar discutere
dalle Assemblee di Chiesa questo problema : è solo cqsì, abituando le Chiese ad
esprimere il proprio pensiero, ed all’autonomia, che questa diverrà non solo legittima
ma proficua.
La soluzione radicale preconizzata e cioè
il veto alla rielezione del proprio conduttore
spirituale dopo quattordici anni di ministerio
nella parrocchia, se è vero che può evitare amarezze per la Comunità e per il pastore, non limita di faitò l’autonomia della
Chiesa? E’ bene fissare delle regole, ma
non è in definitiva la Comunità che deve essere giudice se il ministerio di un pastore è
bene continui per il bene della Chiesa locale ?
Ho letto con interesse il pro ed il contro
alla peimanenza di un pastore nella propria
Chiesa dopo quattordici anni, ma appunto
queste numerose ragioni pro e contro ci dicono che se a volte è bene cambiare, a volte
può essere un bene che il pastore rimanga.
Si aggiunga il fatto che uno dei problemi più
gravi per ramministrazione centrale è quello dei traslochi e della spesa, traslochi necessari se vogliamo le Chiese autonome, ma
che potrebbero a volte essere limitati con
soddisfazione e della Chiesa locale e della
amministrazione centrale.
Parte delle difficoltà odierne a mio parere
potrebbero essere superate se invece di parlare di « vacanza » della Chiesa dopo quattordici anni di ministero, vi fosse invece una
Assemblea di Chiesa che si pronuncia sulla
opportunità o no che il pastore rimanga per
un altro periodo di tempo. Non vi sarebbero
altri candidati, si voterebbe solo sì o no, ed
è a seconda dell’esito di questa prima votazione che si pronuncierebbe o no la « vacanza». Naturalmente perchè il pastore rimanga sarebbe sempre necessaria una forte maggioranza di 4/5 dei votanti, chè se in una
Chiesa un quinto dei votanti non desidera
più che il pastore rimanga, è bene che egli
parta per il bene della Comunità. Anzi questa rielezione o no del proprio conduttore potrebbe farsi ogni sette anni, per rendere possibile un cambiamento più frequente se la
Chiesa lo giudica opportuno. Questo procedimento non toglierebbe ce.’-to tutte le difficoltà,
ma ad ogni modo eviterebbe, quando siano
necessarie nuove elezioni, che il neo-eletto
debba accettare una vocazione con scarso
numero di voti favorevoli, voti che invece
gli sarebbero stati dati se egli non fosse stato in competizione col pastore di prima.
Rafforziamo ¡’autonomia delie Chiese permettendo loro di rieleggere il proprio conduttore ; evitiamo gli inconvenienti di un troppo lungo ministerio chiedendo ogni sette anni
un voto della Chiesa con forti maggioranze
necessarie per continuare nello statu quo;
quando ci sia vacanza non esista lotta fra il
pastore di prima ed i candidati affinchè il
neo-eletto possa iniziare il suo ministerio
nelle migliori condizioni possibili.
Guido Rivoir.
CnONACA VALDESE
Si sono uniti in matrimonio sabato 27 aprile
Carlo Alberto Tra%'erx di Emilio, da Torre Pellice, già presidente dell’Unione dei Coppieri, e
Rinalda Benech di Cesare, del Pouise di Angrogna.
^ Ai giovani sposi conceda il Signore le benedizioni del sereno focolare cristiano.
c«»<
La piccola, fedele comunità di Coazze, pur non
facendo molto parlare di sè, svolge la sua attività in attesa di un Pastore che la curi con maggiore continuità.
La famiglia dell’anziano sig. Boero accoglie
sempre con generosa cordialità i Pastori che, di
tanto in tanto, fanno visita alla comunità; In assenza di un Pastore, l’anziano sig, Martoglio presiede il culto domenicale per i fedeli riuniti nel
bel tempietto in cima al paese.
li pastore Ermanno Rostan, da Torino, ha trascorso due giorni a Coazze durante la settimana
Santa, presiedendo il Culto del Venerdì Santo ed
il funerale delia sorella in fede Giaccone Margherita, deceduta all’età di 76 anni, nella sua casa
solitaria, li funerale ed una conferenza pubblica
tenuta ia sera del giovedì nel tempio, col concorso di estranei, sono stati un’occasione propizia per l’annunzio del Vangelo agli uomini di
ogni fede e di ogni partito.
Il culto di Pasqua è stato presieduto dal pastore prtrf. Luigi Micol, di Torre Pellice.
'fiUa epmunità è guata a quanti le.ii!lannj»:i|a
■, ± epUabwazione, ma ha bisogno di esser caitentMà
sd- incoraggiata dallfAmministrazionttìoeófcfait dlà^
|la^^esa. li
Per il decoro del nostro Tempio. Coloro che
conoscono !a storia, alquanto movimentata in verità, del Tempio di S. Bartolomeo (vedasi A. Jahier : Prarustin et Rocheplate dans Vhistoire vaudoise) costruito ed ampliato in tempi di intolleranza e di persecuzione, non si meraviglieranno
che lasci molto a desiderare dal pumo di vista
artistico. Non ha neanche l’apparenza di una chiesa e le varie riparazioni che sono state fatte fin
qui non sono mai state radicali e soddisfacenti
a questo riguardo.
Ci vediamo pertanto costretti ad aprire immediatamente una grande sottoscrizione ed a rivolgere un pressante appello a tutti i nostri parrocchiani ed amici per realizzare, possibilmente nel
corso di un decennio, le radicali riparazioini che
abbiamo in mente e che sottoporremo, a tempo
debito, all’approvazione deU’assemblea di chiesa.
Accoglieremo frattanto, con riconoscenza, tutti
i suggerimenti ed i consigli chè ci verranno dati
a questo proposito.
Le riparazioni (per ora stiamo elaborando solamente dei progetti) dovrebbero comportare,:
1. La costruzione di un grande campanile.
2. L’acquisto di un organo di modeste proporzioni.
3. La sostituzione delle attuali vetrate con altre
vetrate artistiche a colori.
4. Riparazioni varie all’interno della chiesa secondo i mezzi che avremo a disposizione.
In tempi normali queste riparazioni avrebbero
comportato una spesa aggirantesi sulle 100.00
lire. Inizieremo i lavori appena possibile, cioè
quando i tempi Io permetteranno ed avremo i
mezzi necessari.
Ci è sembrato urgente iniziare una sottoscrizione prima che la grande crisi di questo dopo^erra, che già sembra profilarsi all’orizzonte,
infierisca anche nelle nostre campagne. Non chiediamo a nessuno grandi somme (se ci perverranno tanto meglio !) ma uno sforzo costante e
tenace che duri per anni ed anni.
— Al culto della Domenica delle Palme abbiamo avuto la gioia di accogliere 22 nuovi membri di Chiesa. Il Signore li aiuti a mantenere fedelmente le promesse fatte.
Raccolti i culti del Giovedì sera e del Venerdì Santo con celebrazione della Santa Cena, mentre affoliatissimo e solenne è stato il culto - di
Pasqua. La nostra Corale ha contribuito all’edificazione dei fedeli.
— Il lunedì di Pasqua una massa imponente
di giovani, che rappresentavano quasi tutte le
Unioni deile Valli, è salita a S. Bartolomeo per
un riuscitissimo Convegno Giovanile.
— Funerali. I! 24 marzo si è spento a Pavé
Gardiol Francesco, in età di 80 anni. Egli era infermo da molti mesi.
Il 27 marzo, dopo breve malattia, è deceduto alla Veirolera Codino Giovanni, di anni 64.
li 1“ aprile, dopo pochi giorni di violenta malattia, spegnevasi alla Luganera, Gardiol Enrico,
di anni 75. •
11,14 aprile è deceduto, al. Badonl, Pasehetto
Alessandro, di anni 84. Egli èfla il ¿apó-dèfla famiglia più duramente provata durante la guerra.
Il 20 aprile, alla Ruà, Cardon Emilio, di anni
65, rispondeva alla chiamata del Signore durante
il riposo della notte.
A tutte le famiglie colpite dal lutto esprimiamo la nostra simpatia.
Poma
»««<
Come già la settimana del 17 febbraio, così
anche la celebrazione delia Settimana Santa è stata preparata da una riunione speciale tenuta in
tutti i quartieri la sera delia Domenica delle Palme da gruppi di giovani delle nostre Unioni. Scopo principale della riunione fu la lettura della
narrazione degli avvenimenti della Settimana Santa secondo gli Evangeli. Benediciamo il Signore
per questa collaborazione dei giovani riguardo al
messaggio della Parola e li ringraziamo.
Al culto nel tempio della Domenica delle Palme sono stati confermati nell’alleanza del loro battesimo 17 catecumeni e cioè : Baret Ines (Grangianova), Baret Mafalda (Girp), Chanibon Enzio
(Dohn), Castagna Gino (Clot Inverso Pinasca), Costabel Ernesto (Id.), Costantino Bruno (Blegieri),
Coucourde Irene (Vivian), Leger Enrico (Paiola),
Leger Riccardo (Villar Porosa), Long'Silvia (Combavilla). Long Lina (Paiola), Long Malvina (Afasselli), Paolasso Attilio (Perosa), Ribet Renato (Paure), Pons Aldo (Paiola), Tron Alberto e Olga (Fleccia). La grazia del Signore cui hanno fatto le promesse li accompagni nella loro vita e dia loro
di mantener.si fedeli,
I culti della Settimana Santa sono stati
celebrati con Santa Cena ne! tempio Giovedì
sera .Venerdì e Domenica mattina, e nella Cappella del Clot Inverso Pinasca Venerdì e Domenica sera. La Corale ha contribuito a rendere più
solenni i culti della Domenica delle Palme e di
Pasqua tanto nel tempio quanto nella Cappella
del Ciot Inverso con l’esecuzione di cori di circostanza sotto la direzione del sig. R.azzetta e
della signorina Speranza Grill.
— Durante il culto di Pasqua ai Clot Inverso
è stato presentato al S. Battesimo Baret Guido di
Alberto e di Long Albertina (Paiòla), li Signore benedica bimbo e genitori.
— Wamo il più caldo ed affettuoso <cben tornato» in mezzo a noi alla sig.na Anita Gay, missionaria nell’Africa Occidentale. Essa ritorna per
un periodo di riposo dopo quasi sette anni di
permanenza in quel campo di Missioni durante il
periodo cruciale della guerra. Non è soltanto ia
Comunità di Pomaretto che sì rallegra ma la
Chiesa tutta, e formulano per il suo periodo di
meritato riposo i migliori auguri.
La Domenica delle Palme sono stati ammessi
alia chiesa i seguenti fratelli e sorelle ; Benecchìo
Armando, Rivoira Fermo, Tourn Istillo, More! Alfredo, Bruno Aima, Tourn Elvira, More! Vittorio,
Rivoira Enrico, Durand Dario, Martina Alfredo.
— Alcuni emigrati da Rorà per causa di, lavoro
e tornati per la circostanza, uno proveniente da
altra confessione religiosa, furono festeggiatissimi
da parte della comunità all’uscita del culto di confermazione, schierati al!’ingresso dèi tempio a
fianco del Pastore, vennero abbracciati e baciati
da quasi tutti i membri dell’assemblea. La sera
ricevettero il benvenuto da parte del Circolo Glanavello.
La giornata di Pasqua è trascorsa apportatri
’'ce di prezi®se beneÌ|zioni. d(^-Mattino
partecipo una assemèicd notevolmelÈe •'iouitìerosa
che seppe s^are pe* due (fre uii raeèoeli
mento profondo. AIl^ Sacra Men^a'ài ^fcosfarono
tanti comunicanti cdtìe non , si eran^pa visti da
oltre un s^Jo. Par^ipafiOttò al.cuWà,
co _a fiancò con i "catecùmeni testé ' ammali alla
Chiesa,- quattordici Unionisti della Chiesa d’Ivrea
venuti espressamente a Rorà per trascorrervi la
•Pasqua, e alcuni dei quali -leenivano per la prima
volta alle Valli. ^ ^
La sera, nella Sala della Gioventù, nel corso
'•di un’intima riunione, ebbe luogo uno scambio di messaggi e di testimonianze tra gli Ospiti
e: un gruppo di giovani Rorenghi, seguito da canti e giuochi fin dopo ben oltre la mezzanotte.
Il sabato sera, nella stessa sala, in onore degli Eporediesi appena giunti, aveva avuto luogo,
una- recita con notevole folla di partecipanti. Il
dramma recitato. La Casa del Padre, era una priraizlg dovuta alla penna di un Rorengo, quella
del Gatid. Teol. Cipriano Tourn.
y I qari Ospiti ripartirono il lunedì, dopo aver
offCTto un dono generoso alla Chièsa, lasciando
un impronta profonda nel cuore dei Rorenghi.
C^hisono
Il Pastore ha tenuto, la sera del 31 marzo, nel
tempio; una conferenza dal titolo : Le esigenze di
Dio e la vita dei Comuni, L’Assemblea molto
numerosa, presenti quasi tutti i candidati valdesi
delie liste amministrative, di tutti i partiti.
Auguriamo ai 17 Valdesi della Giunta Comunale (su 20 componenti della Giunta stessa) di
svolgere la loro missione Ispirati dalle esigenze
della Parola di Dio e dall ’amore per tutta la popolazione.
~ Sabato 6 aprile Giordano Emilio, maestro,
impiegato, e Long llda. insegnante, hanno fatto
nel tempio del Signore le promesse della reciproca fedeltà coniugale. L’Unione Giovanile aveva
due sere prima festeggiato il suo affezionato segretario e l’attiva unionista, con simpatiche sorprese.
Che la benedizione di Dio riposi su questo nuovo focolare !
— Sono stati ammessi per Confermazione nel
culto deila Domenica delle Palme : Bounous Emilia, Bounous Marisa, Comba Emma, Comba Evelina, Comba Olga, Constanti Evelina, Ferrerò
Olga, Giraud Miranda, Martinat Alda, Paget
Elda, Richiardone Dolores e Graziella, Rochon
Rina, Rostan Eliana, Sappé Denise, Beux Rinaldo, Bouchard Enrico, Comba Ermanno, Bouchard
Giorgio, 'Bouchard Gustavo, Revel Silvio. Per
Battesimo : Bounous Evelina. Il Capo della Chiesa, il Signor Gesù Cristo, fa assegnamento su
questa schiera di suoi discepoli per Pavanzamento
del Suo Regno e la testimonianza che sola convince i cuori deila bontà della causa dell’Evangelo : quella di una vita onesta, pura, timorata.
11 pomeriggio del giorno stesso della Confermazione, l’Unione Giovanile adunata in un Convegno
interquartierale, ha accolto nelle sue. file ì nuovi
ammessi con una bella festicciola ed ha offerto
a ciascuno d’essi l’Innario francese o «Gioventù
Valdese ».
—■ Al culto di Pasqua, frequentatissimo come
non mai, molti fedeli si sono avvicinati alla Sacra jMensa.
La Corale ha eseguito alla Domenica delie Palme e a Pasqua cori di circostanza.
— Dopo lunga infermità si sono addormentate
nel Signore : Bonin Silvia in Balmas, compagna
del nostro Anziano del quartiere dei Balmas, e
Martinat .Margherita ved. Long, della Combina, a
tre mesi dalla morte del marito.
Alle' famiglie provate dai lutto esprimiamo la
nostra profonda simpatia cristiana,
La Chiesa di Torino non ha dato ultimamente
notizie di sè, ma non perchè non abbia nulla da
dire ; anzi, la sua attività è multiforme e ricca
di particolari interessanti.
— Le celebrazioni della settimana santa sono
state precedute dalia visita di chiesa effettuata dal
Vice^Moderatore, pastore Roberto Nisbet, il quale presiedette una seduta del Concistoro, le attività domenicali, il culto radio ed una lunga assemblea di Chiesa nel pomeriggio, prendendo cosi
visione del lavoro che la comunità compie per
l’edificazione delle anime e per ia testimonianza
evangelica nella città. Nel corso dell’assemblea
di chiesa è stato posto allo studio e in discussione il seguente argomento: / problemi della nostra comunità, oggi, in una rinnovata coscienza
evmgelistica.
— Durante la settimana santa sono stati celebrati dei culti nelle chiese evangeliche della città in unione con i nostri fratelli in fede di altre
denominazioni. E’ stata una prova di fraternità
evangelica nel nome del Signore oltre che un
mezzo efficace di preparazione alla Pasqua, nel
raccoglimento interiore di quanti hanno posto la
loro speranza in Cristo crocifìsso e risorto.
1 culti della Domenica delle Palme e di Pasqua sono stati particolarmente solenni e affollati ; la Corale vi ha recato il suo contributo col
canto di .alcuni inni di consacrazione e di allegrezza cristiana. La Domenica delle Palme sono
stati confermati o ricevuti nella chiesa mediante
il battesimo ventiquattro catecumeni, non compresi negli iscritti ai corsi regolari di catechismo,
due provenienti da famiglie evangeliche, nove da
farmglie miste e tredici da un’aitra confessione
religiosa. Essi sono: Maria Audisio, Carmela Barrucchieri. Bruna Castino, Augusta Cigersa, Elsa
Caudino, Jose Lattanzio, Graziella Odin, Vilma
Prochet, Nella Revel, Colette Gibert, Vanna Stallé, Ida Walter, Giovanna Pons, Fortunata Pons,
Primo Francia, Lucia Francia, Osvaldo Ricca,
Evelina Ricca, Luigi Setti, Francesco Calabrò, Gioachino Calabro, Eugenia Calabrò, Giuseppe Chiariglìone, 'Ernesto Pini.
La Chiesa li riceve nei suo seno con allegrezza ed aspetta da loro !a testimonianza d’una fedeltà non intermittente, ma perseverante, ai Signore che lì ha chiamati.
— Varie Società sono all’opera nell’ambito della comunità con scopi di assistenza, di studio, di
affratellamento cristiano. Per non dilungarci, ricordiamo soltanto l’attività del Centro Evangelico
di cultura che, in attesa di presentarsi al pubblico torinese fuori dei soliti locali, ha indetto una
serie di conferenze del pastore Vittorio Subilia su
« Il regno di Dio», del pastore Carlo Lupo su «La
dottrina di Budda e critica alia dottrina del buddismo » e del prof. Bruno Revel su,« Date a Cesare... ».
anche non pochi estradi ^nnò p|rtecipa]to a cue'Ste conferenze con
.lerielienefiife ' ‘
E 4uesfà'^tività culturale, non bisogna
'!pm(|||l;04ire Liopera iiell:r limone Gioffredo Vara'Affratellare molti membri dellii co.-uunità ed a coltivare la mente ed il
cuore, con riunioni settimanali ben frequentate e
studi su argomenti diversi.
— Sofie'Stali celebrati i seguenti matrimoni in
questi ultimi tempi : Rosernberg Ernesto e Elvira
Porrera, Bonis Raimondo e Arnione Vera, jourdan Luigi e Delfino Maria, Pisanelto Mario e De
Rosi Ethera, Rostagno Levi e Avondetto Laura.
A tutti una parola di augurio cristiano.
-11 17 marzo è stato amministrato il battesimo a Roberto Balma di Arturo e di Ester.
„ 7" Sono deceduti questi nostri fratelli in fede :
Gustavo Peyrot, Adamo
Angeia'TlJT"“'^•ivom/eifo Paolo.
solra-ffn^^’n — Cristo per questa via
AA ‘ più miserabili di tutti gli
primizia ® risuscitato dai morti,
P quelli che dormono».
Nisbet ha prein ri '^"“enica delie Palme, ed
Z S n elettori che
^ia il nastnrt i ■"‘?a ùella parroc
P -Marauda, alla quasi unani
18 catecumeni sono stati ricevuti aualì
membri di Chiesa il giorno del Venerdì Santo
Possano essi eoa l’aiuto del Signore essere
vergente delle membra viventi della nX
_ — Un camion con una cinquantina di giovani
delie tpe Unioni ci ha portati sani e salvi fino
ab. Bartolomeo per il Convegno; è stata per tutti una bella, e buona giornata.
l^P*3 cinque mesi di sofferenze è deceduta
al Trussan la sorella Bounous Emilia Giuseppina •
al marito Peyr.onel Alberto, alle figlie ed in par'ticolare al figlio Levi, non ancora rientrato dalla
prigionia, va il nostro pensiero con cristiana simpatia.
Pei la lettala ptidiaia Iella mia
Internazionale per la lettura della Bibbia (I.B.R.A.), che è stata fondata a Londra nel 1882 e che conta centinaia di -migliaia di
membri sparsi in ben 40 nazioni, ha per iscopo
di incoraggiare la lettura quotidiana della Bibbia
e ■ formare un potente legame spirituale fra tutti i
credenti che nella stessa giornata meditano gli
stessi brani delle Sacre Scritture. Dopo l’interruzione dovuta alla guerra, abbiamo ripreso, col corrente mese di aprile, la pubblicazione delle nostre Liste già ben note a molti lettori in Italia.
Quelle Liste offrono una scelta di passi che illusffano un soggetto generale, collegando i vari .brani gli uni con gli altri sia considerandoli come
anelli di una catena, sia considerandoli come linee che convergono verso un centro. Cotesta
coerenza e ricchezza aiuta i lettori a -scoprire i
pregi della Parola di Dio, incoraggiandoli ad uno
studio_ sempre più approfondito di essa. Le letture .si adattano ad ogni età ; sono molto indicate
per il culto di famiglia, per Istituti, per Associazioni giovanili, ecc. Tutte le persone che desiderano ricevere dette Liste per l’anno 1946, sono
pregate di rivolgersi al sig. Pastore -Davide Pons,
Piani di Vallecrosia (Provincia di Imperia).
Novità
Giovanni Rostagno
LE MIE MEMORIE
Volume in-8" grande di pp. 505.
L. 400
. Una intera generazione di vita valdese e di
evangelizzazione.
Giovanni Mieoqe
LUTERO
Voi. I.
L'uomo c il pensiero fino alla Dieta di Worms
8"-grande, pp. XX-548. .
L. 45 0
Una rivendicazione del carattere cristiano ed
ecumenico di Lutero.
Libreru Editrice Claudiana - Torre Pellice
Alberto Iucca: Direttore
Au-oriAzazione N. P .456 dell'A.P.B.
Lino iii-u Ami urai-tche - Torre; Pellice
La famiglia del caro scomparso
COISSON PIETRO (curassie)
d'anni 89
sentitamente ’ ringrazia tutte le gentili persone che
in qualsiasi modo presero parte al dolore in particolare il signor pastore Comba per le sue parole
di conforto.
Angrogna (Giordan), 16 aprile 1946.
La famiglia della compianta
IliU U I. IH
ringrazia di cuore quanti hanno preso parte alla
sua grande prova, ed in modo particolare il Pastore. i vicini di casa, e i compagni di lavoro dei
figlio per i fiori in memoria devoluti all’Asilo dei
Vecchi.
S. Germano (Ciampetti), 17 aprile 1947.
Ospedale Evangeliche Internazionale dì Genova
cerca infermiere diplomate. — Inviare domande documentate.
L’ISTITUTO EVANGELICO FEMMINILE di Firenze cerca una maestra-sorvegliante o, in difetto di questa, una sorvegliante. — Per ìiVcrmazioni e proposte rivolgersi al pastwe Tullio Vinay
- Via Manzoni, 21 - Firenze.