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DELLE VALLt VALDESI
Spett.
BIBLIOTECA VALDESE
TORRE reLLICB
(Torli»)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno XCI — Num. 6
Una copia Lira 30
Ttir
ABBONAMENTI
Eco: L. 1.300 per Tintemo [ Eco e La Luce-. L. 2^ per rintemo
L. 1.800 per Testerò 1 L. 2.800 per Testerò
Spediz. abb. postale - I Gruppo
Cambio d’indirizzo lira 50
TORRE PELLICE — 10 Febbraio 1961
Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
**• u
Questo messaggio è per voi, fratelli e sorelle Valdesi, in Italia ed oltre
i confini della nostra patria. Esso vi
giungerà prima della celebrazione del
17 Febbraio, nel 113” anniversar'c
della nostra Emancipazione.
A tanti anni di distanza ’-d in circostanze assai diverse da quelle del
1848, può darsi che qualcuno giudichi inopportuna l'insistente rievoca-,
zione di quella data e la reputi inadeguata al nuovo clima ecumenico di
cui molto si parla. Quanto a me, continuo a credere che ci sono delle valide ragioni per celebrare il 17 Febbraio, in umiltà di spirito e con profonda riconoscenza a Dio ; e poiché
il « clima ecumenico » non ha nulla a
che fare con il livellamento delle coscienze, non temo di cercare nella
storia della nostra chiesa alcuni perenni motivi di vita e di testimonianza cristiana. Pochi giorni or sono scrivevo queste parole in una lettera circolare ai Pastori della Chiesa Valdese : « Avremmo tutti bisogno di una
maggiore robustezza morale e spirituale in mezzo a tanti conformismi ;
un insegnamento a questo riguardo
può esserci dato anche dai nostri padri valdesi, oltre che, non è neppure
il caso di dirlo, dalla Parola di Dio.
Pertanto, non sia la celebrazione del
17 Febbraio l'apoteosi del passato o
una festa a sfondo regionale o razzista ; ma piuttosto un giorno di riconoscenza a Dio, memori delle parole
di Gianavello ; nulla sia più forte della vostra fede ! ».
Non posso non sottolineare queste
parole rivolgendomi oggi a tutti voi,
membri della Chiesa Valdese. E per
non rimanere nel vago, anzi per dare un contenuto preciso alla nostra
« festa valdese », voglio parlarvi della solidarietà.
luniimiUHMKo.
Considerate la roccia onde tete tagliati
e la buca della cava onde foste cavati
Isaia 51 : 1
E' chiaro che, in fatto di solidarietà, non siamo stati e non siamo neppure oggi infallibili; nella storia della nostra Chiesa e del nostro popolo
vi sono stati dei tempi di disunione,
di discordia, di indifferenza, resi più
evidenti forse dalla nostra piccolezza
numerica o dal nostro marcato individualismo. E nondimeno non si può
non pensare con profondo rispetto ad
altri tempi in cui la solidarietà è stata evidente, come un segno della
grazia di Dio. Penso a generazioni di
uomini e di donne la cui esistenza,
resa precaria dalla durezza dei tempi, fu però solidale nella fatica, nel
dolore, nella perseveranza. Rievoco
le vicende del gennaio 1561, quando
in un momento drammatico della loiro storia i Valdesi delle Valli e quel/li della Val Chisone, appartenente allora al Delfìnato, confessarono apertamente la loro comune fede, solidali nella testimonianza a Cristo e
nella promessa dell'aiuto reciproco.
Quel giuramento di quattro secoli or
sono al Puy di Bobbio Pellice ha un
significato anche per noi : « Nous
promettons ici, la main sur la Bible
et devant Dieu, que toutes nos vallées se soutiendront courageusement
les unes les autres pour le fait de la
religion... Nous promettons de maintenir la Bible entière et sans mélange,
selon Tusage de la vraie Eglise apostolique... afin de pouvoir la laisser
à nos enfants, intacte et pure comme
nous l'avons reçue de nos pères.
Nous promettons aide et secours a
nos frères persécutés, ne regardant
pas à nos intérêts propres, m«'* à ’a
cause commune, sans nous attendre
aux hommes, mais i Dieu ». t accanto alla solidarietà nel dolore, nella
fede, nell'aiuto fraterno, ecco la solidarietà nella gioia e nell esultanza
alle Valli e per le vie di Torino, dopo
l'editto di Emancipazione del 17 Febbraio 1848 !
★
« Considerate la roccia onde foste
tagliati e la buca della cava onde fo
ste cavati ». La via della solidarietà
rimane aperta per noi ed è essenziale che noi tutti la percorriamo. Sotto
certi aspetti essa è oggi più libera e
più facile di un tempo; e ne benediciamo Iddio. Tuttavia, proprio oggi
ci è richiesta una maggiore solidarietà valdese, non settaria, nè meschina e farisaica, ma consapevole
dei valori che essa può esprimere sul
piano della fede, della perseveranza
e della carità. Una solidarietà aperta
verso gli uomini, nel segno dell'amore di Cristo; ed una solidarietà con
la nostra Chiesa, nel segno della fedeltà cristiana e del sacrifizio.
Siamo e continueremo ad essere
una chiesa di minoranza. Non abbiamo dietro a noi la potenza del numero o la grandezza di un'istituzione; abbiamo, però un'eredità spirituale in cui la nostra Chiesa affonda
le radici della sua esistenza e da cui
essa trae i motivi della sua quotidiana perseveranza.
Proprio perchè siamo pochi ed anche deboli, ci è necessaria una costante e paziente solidarietà. Non la
chiediamo per la difesa dei nostri
« valori » valdesi o per la nostra pura e semplice sopravvivenza storica ;
la chiediamo invece per il bene della „nostra chiesa, per una sua più efficace testimonianza, per una più numerosa presenza ai culti, per una più
robusta resistenza ai pericoli di ogni
genere che minacciano la fede. E non
dimentichiamo l'esigenza di una più
volenterosa e compatta solidarietà
nelle offerte alla chiesa, per il servizio che essa deve compiere; anzi ne
dobbiamo sottolineare l'urgente necessità.
Alla fine di dicembre, la notizia di
una grave sciagura alle Valli provocò
da ogni parte molti atti di solidarietà
che ricordiamo con riconoscenza.
Pensando a quanto è stato fatto nelle chiese ed altrove, dovrei dire:
non è opportuno sollecitare adesso
un'altra offerta e domandare alle comunità un ulteriore atto di generosità.
E invece vi scrivé,-fratelli e sorelle
in fede, proprio péf questo. Vi invito, a nome della Tavola Valdese, a
manifestare la vostra solidarietà con
la Chiesa, mediani® l'offerta di un
dono che sia il s^no della vostra
riconoscenza a Dio, inèi giorno del 17
Febbraio, per le Su® preziose liberazioni.
La Tavola Valdese sta facendo uno
sforzo particolare per alleggerire o
addirittura per cancellare alcuni pesi
finanziari del passato. Essa sente di
dover operare cc'sl non soltanto a
causa dei tempi a*''delle circostanze,
ma per motivi dì dignità e di libertà.
Qualcuno, qua e là, ha già inviato
un'offerta speciale, indipendentemente dalle contribuzióni ordinarie. Ma
vi chiedo oggi di essere veramente
insieme e solidali .nello sforzo che
impegna la Tavola Valdese, i Concistori ed i Consigli di Chiesa, le comunità ed i loro membri.
Alla colletta che. verrà fatta nei
culti commemorativi dell'Emancipazione e che dovrà essere inviata alla
Tavola Valdese carne « colletta speciale del 17 Febb aio », offriamo tutti
e solidalmente il nostro contributo.
Se saremo solidali, l.e difficoltà di cui
il Sinodo ha avuto s^
no certamente superate.
Fratelli e sorelle in fede, mi rivolgo a voi con fiduciosa attesa, perchè
abbiamo bisogno di voi. L'ostacolo
che vorremmo poter togliere dal nostro cammino è particolarmente pesante ; per questo ci è necessaria la
vostra solidarietà.
« Considerate la roccia onde foste
tagliati» e siate solidali oggi, nessuno escluso, come lo furono i Valdesi
di 400 anni or sono al Puy di Bobbio ; « ne regardant pas à nos intérêts propres, mais à la cause commune ».
Dio vi conceda di celebrare il 17
Febbraio con l'animo aperto al senso
della solidarietà e della riconoscenza
cristiana.
Ermanno Rostan
Moderatore
18C1 - Panorama
della presenza valdese
Alla vigìlia della proclamazione del
regno d'Italia UV marzo i86n la situazione dell’opera Valdese si presentava in condizioni tali da permettere
la progressiva afferma,zione nelle varie recdonl italiane ed il consolidamento delle posBsioni già raggiimte. Una
certa esperienia evangelistica i Vaidesi Tavevano infatti acquisita negli
anni precedenti e da Torino a Genova, da Courmayeur a Nizza i loro colpcrtori ed evangelisti avevano onnai
preso contatto colla gente italiana,
senza contare le ardite puntate del
'49 a Roma e a Firenze.
Era quindi stata una ielice iniziativa quella del sinodo di Pcmareoto del
1860, con cui si istituiva la Conunissione di Evangelizzazione con carattere autonomo; ed anche il trasferimento della Facoltà di Teologia a Firenze fin da quelTautunno. dettata
più che altro dalla necessità di adeguarsi come lingua e come costum:
alle necessità presenti, indicava che
la raccomandazione ben nota del
Beckwith « D’ora innanzi o sarete
evangelizzatori o non sarete nulla»,
era caduta in un terreno fertile.
Alle Valli
Il centro motore ed ispiratore di tut
to il movimento valdese era pur sempre costituito dalle vecchie valli: su
di esse non era passato invano il soffio vivificatore del Risveglio, e già si
ccmìnciavano a sentire i primi benefici effetti delTampia restaurazione
scolastica che ii Beckwith aveva iniziato 30 anni prima. Ragioni per cui,
anche se il particolarismo montanaro
era pur sempre vivo e qualche bega locale, come quella successa ad Angrogna contro il i^istore Canton, era segno di «zona spirituale depressa»,
era pur pronta una generazione di
spiriti aperti ed ardenti di entusiasmo, quella della prima evangelizzazione italiana dai fortunati successi.
D gen. Beckwith ohe per qualche
anno era rimasto lontano dalle amate Valli, oi faceva ritorno nella primavera di quell’anno: le ragioni del suo
allontanamento, da ricercarsi nella
mancata riorganizzazione della Chiesa Valdese in forma larvatamente
episcopale e fi dissidio che ne era seguito con i maggio reuti locali, non
avevano sminuito in lui l’amore e
linteresse p>er la Chiesa che già tanto
a lungo aveva seguito: e quando egli
apparve al Sinodo del maggio 18bl,
riunito a S. Giovanni, i calorosi applausi che io accolsero dimostrarono
a lui tutto Taffettc della piccola Chiesa delle Alpi e ai pastori colà convenuti che il fedele amico era ancora
con loro per il nuovo e più ampio lar
voro.
Le parrocchie vivevano per lo piu
lina, vita tranquilla a Torre nasceva
la società missionaria « Via Oliva »,
segno deil’interesse per quell'attività;
a Massello si leggevano solo giom^i
missionari, anche perchè scritti in
francese, ia sola lingua ben conosciuta, tanto che nel 1861 il pastore F.
Cardon istituiva la Scuola domenicale come scuola di lingua italiana, poiché « qualsiasi altro culto in italiano
sarebbe destinato a fallire a causa
dell’ignoranza di questa Imgua».
Il riposo domenicale era più o meno turbato, dicono i rapporti delle
chiese, dai giochi delle bocce o delle
carte all’osteria, e la qualche ballo:
bei tempi, si potrebbe osservare!
L’emigrazione p>er il Sud America
continuava normalmente, tanto che
nel novembre il Governo uruguayano
riconosceva come Comune la colonia
di Rosario, composta di 59 famiglie
delle Vaili. Primo sindaco, Giovanni
Costabel.
I Darbisti, già presenti al ViUar, si
presentarono anche a Pomaretto: ne
sarebbe nata, come sempre un po’ di
scissione nelle chiese, ma anche un
arricchimento di vita religiosa e spirituale.
Pinerolo, che aveva inaugurato il
suo tempio Tanno precedente, era
considerata già nel settore delTEvangelizzazione, e si avviava tìmidamente per la strada del suo consolidamento, con qualche contrasto territoriale
inevitabile con la vicina Prarostino.
Il Dr. Roberto Stewart
La figura di-questo persona^io, pastore della chiesa scozzese di Livorno, è stata alle volte involontariar
mente trascurata nella storia della
presenza protestante e valdese in Italia. Uomo di larga cultura (autore di
commentari biblici), e di grande amore per TEvangelo, non lesinò i mezzi,
durante lungni anni, per sovvenire
alle necessità delTevangelizzazione in
Italia.
E’ a lui che si deve l’acquisto di Palazzo Salviati in Firenze, perfezionalo proprio al principio del 1861, e donavo .generosamente alla Chiesa Valdese. Egli aveva sollecitato la generosità di John Henderson, amico dei
Valdesi e autore di una storia della
loro Chiesa, e di un altro scozzese,
James Bums; e aveva ancora raggiunto 11 signor James Lenox, un
americano che già aveva quasi tutto
pagato il tempio di Pinerolo, e a cui
Augusto Armand Hugon
{continua a pag. 7)
Si prepara U falò sulla collina di S. Giovanni
(Foto R. Jahier)
Una piccola novità
Questo numero dell’ECO ha un carattere un po’ particolare. Nell’intento di diffondere il giornale, facendolo giungere in ogni famigUa, e di
far meglio conoscere le chiese le une alle altre, alcune^ comunità delle
Valli hanno accettato di inserire i loro bollettini nel giornale, a titolo
di prova; se la cosa potrà continuare ed eventualmente diffondersi lo
diranno i lettori e tutti i membri delle comunità. Per iniziare questo
piccolo segno dì solidarietà fra le chiese abbiamo scelto la data del XVII
febbraio. ^ .
Ai lettori abituali dell’Eco delle Valli, speriamo che queste notizie
più dettagliate della vita di alcune chiese non giungano sgradite ; quanti
fra loro sono membri delle comunità associatesi al tentativo, riceveranno questa volta il « loro » bollettino in modo forse più anonimo che il
simpatico passare di casa in casa dell’Anziano o del Diacono (o di altri
volenterosi), ma questo può essere compensato dal sentirsi anche in questo piccolo segno pratico accomunati ad altri fratelli.
Ai lettori di questo numero che non leggono solitamente l’Eco delle
Valli ci permettiamo di rivolgere, anche in questo modo, la nostra modesta offerta: settimana dopo settimana cerchiamo di dare alle nostro
chiese uno sguardo su alcuni fatti di attualità, in particolare della vita
della Chiesa, e di far meglio conoscere fra loro le chiese. In questo sforzo ogni nuovo abbonato non è solo per noi un cordiale incoraggiamento,
ma la possibilità di lavorare in limiti di spazio e di mezzi un pochino
meno angusti. (Tanto per fare un esempio, si potrebbe lanciare lo_ slogan : « Ogni abbonato, un cliché !» — e in realtà, per pagare^ alcuni cliché, di abbonati ce ne vogliono almeno un paio se non di più).
Non si creda che questa — per ora tentata — fusione rappresenti
un’economia; in generale implica una spesa lievemente supcriore: a voi
di dirci, in molti modi, se ne vale la pena.
Si ftrepnrnno i falò: xnrn bello vederli brillare nella notte, rispondersi di colle in colle, ni segnale festoso delle campane. Vorremmo però
rivolgere un caldo invito a che non si sciupino, anche quest anrw, grosse somme in razzi e petardi. Queste manifestazioni, talvolta di dubbio
gusto piazzatolo, ci sembrano quest’anno particolarmente fuori luogo:
per non guardare più lontano, abbiamo dietro di noi la tristezza della
sciagura di Pramollo, e in questi giorni molti operai dei Cotonifici Val
di Susa sono nel bisogno, dopo oltre 50 giorni di sciopero in 4 mesi e
mezzo; la Tavola ci invita a fare uno sforzo particolare e doveroso per
sanare un deficit che abbiamo lasciato accumularsi. Basterà la luce calda
dei fuochi e il canto fraterno a rallegrarci perchè il Signore ci concede
di vivere liberi.
2
pag. 2
L’ECO DELIÆ VALLI VAIDESI
10 febbraio 1961 — N. 6
Jorr i-'
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muuwuuuimiiiMMiiii
7
GIOVEDÌ’ 2
Mentre il governo italiano discute la rot
tura delle trattative per l’Alto Adige, si
ripetono a Roma manifestazioni studentesche neofasciste; se si caricassero sulle ca
mionette della Celere e si portassero a ve
dere « Il grande dittatore » di Chaplin
non si accorgerebbero di ridere di sè stes
si? sarebbe forse la cura migliore. Anche
in Austria (e in Germania), dove vivono
indisturbati tanti ex-nazisti, ci si dovrebbe
preoccupare di più del risorgente « pangermanesimo ».
Si conclude la breve avventura del Santa Maria (-o Liberdadé): a Recife sbarcano
i passeggeri e la polizia brasiliana assume
il controllo dela nave.
Nuovo intralcio alle trattative per le
«Giunte difficili»; a Firenze si sospendono i colloqui a tre (DC, PSI e PSDI);
a Genova sette membri dell’esecutivo DC
deUa Giunta provinciale (appartenenti alla corrente centrista) dimissionano protestando (o pretestando) la non chiara « autonomia » socialista.
Ancora giornate di agitazione e di scioperi ai Cotonifici Val di Susa; Cgil e Cisl
respingono ancora l’accordo firmato dalla
Gii e denunciano le pressioni esercitate sugli operai e sulle commissioni interne dalla direzione.
VENERDÌ’ 3
Circa l’Alto Adige il governo ribadisce
che l’Italia è disposta a trattare con l’Austria circa l’applicazione degli accordi De
Gasperi-Gruber, ma non accetterà che vengano posti in discussione i confini.
Due valanghe travolgono in Alto Adige
reparti di alpini in esercitazione: sei mortti e numerosi feriti e congelati. Nel Belgio il franamento di un deposito di scorie seppellisce trentatre belgi. Un piccolo
cargo scompare nella bufera nel Tirreno,
con i dieci uomini dell’equipaggio; le coste dell’Italia meridionale sono battuti da
una violenta mareggiata.
SABATO 4
Viene messo in orbita lo Sputnik VII,
il più pesante satellite finora lanciato: sei
tonnellate e mezza.
Nuovi disordini a Roma causati da manifestazioni di studenti neofascisti.
La direzione del « Val di Susa » dec’de
la « serrata » per lunedì e sabato prossimo : per protesta operai di Perosa si stendono sulle rotaie della tranvia e sulla statale del Sestriere, bloccando per qualche
tempo la circolazione. Quattro mesi e mezzo di agitazioni, oltre 50 giornate lavorative perse.
Valanghe e slavine in varie locaUtà delle
Alpi occidentali.
L’appello alla rivolta del cap. Galvao,
anche se la nave sarà riconsegnata al governo dì Salazar, non rimane senza eco:
a Luanda, capitale dell’Angela portoghese
scoppia una rivolta — fallita — in cui si
tentava di liberare i detenuti politici. L’Angela ricorda l’onesta amministrazione del
caip. Galvao.
DOMENICA 5
Due grandi valanghe a RochemoUes,
presso Bardoneochia, e all’imbocco del
traforo del Gran S. Bernardo: 8 morti.
L’URSS protesta presso il governo italiano per la cessione ai tedeschi di basi
militari in Sardegna (nell’ambito degli accordi della NATO).
Il fermento della rivolta non è spento a
Luanda, nell’Angola.
LUNEDI’ 6
A tre mesi dalle amministrative si costituisce la Giunta genovese: sindaco DC
(Pertusio), assessori: 7 DC, 3 PSI, 3 PSDI.
Disordini fra opera; e polizia per la «serrata» degli stabilimenti «Val di Susa» a Perosa, Borgone e S. Antonino.
A Trieste molti contusi per manifestazioni studentesche antislovene, contro il bilinguismo.
MARTEDÌ’ 7
Dopo la nuova giunta di centro-s’nistra,
a Genova, Malagodi riprende la polemica
liberale.
Aumenta la tensione negli stabilimenti
«Val di Susa»: la direzione licenzia in
tronco 13 operai.
Alla Camera dibattito sul Mezzogiorno ;
il ministre dell’Industria, Colombo, afferma che lo sviluppo deH’economia nazionale è legato a quello del Sud.
MERCOLEDÌ’ 8
S; apre a Roma l’assemblea della Confindustria : baroni industriali decisi a spalleggiarsi a tutti i cost’, o uomini desiderosi di
comprendere i problemi di altri uomini,
pur nella difesa del propr'o diritto?
A Parigi viene concordato un prossimo
incontro fra De Gaulle e Burghiba.
Portate i pesi
gli uni degli altri
Dai giornali avrete potuto seguire l’aggravarsi della crisi dei Cotonifici Val di
Susa: da quattro mesi e mezzo gli operai
che lottano per un più degno trattamento,
hanno perso in scioperi e serrate oltre 50
giornate lavorative. Si può immaginare cosa questo costituisca per tante famiglie! In
questi giorni in cui si parla particolarmente di solidarietà, vogliamo ricordarvi quanti sono nel bisogno, senza distinzioni confessionali o politiche: non lanciamo una
sottoscrizione speciale, ma vi invitiamo ad
associann a quelle iniziative che sono già
state prese; per parte nostra, le offerte che
eventualmente ci farà pervenire chi non
sapesse dove indirizzarle (abbiamo già ricevuto L. 5.000 a tale scopo), le verseremo
alla Cassa diaconia della Chiesa di Pomaretto, già impegnata in quest’assistenza fraterna.
Ì1761
UN PROCESSO CELEBRE
ovverossia :
1961
Un centenario che non verrà celebrato
Il 13 ottobre 1761, il negozio di
Giovanni Calas chiuse i battenti, all’ora solita, come al solito. La famiglia si riunì per il pranzo, al quale era
presente anche un amico: Francesco
Lavaysse : una famiglia protestante,
che viveva in Tolosa, in tempi diiRcili; che aveva i suoi guai: uno dei sei
figli aveva abiurato, per far carriera;
l’altro, Marc’Antonio, era anche lui
ossessionato dal desiderio della carriera ma tutte le porte gli erano chiuse per la sua fede riformata. E così
Marc’Antonio conduceva una vita
scioperata, nell’ozio e forse nel vizio:
il suicidio aveva cominciato ad apparirgli come la sola soluzione di una
vita senza speranza.
Il 13 ottobre 1761, Marc’Antonio
non finì il suo pranzo; disse che stava
poco bene ed uscì. Quando, più tardi,
l’amico Francesco Lavaysse, uscì a
sua volta per recarsi a casa, si trovò
Marc’Antonio impiccato nel negozio
paterno.
Il dramma che sembrava compiuto,
non faceva, purtroppo, che cominciare.
La barbara legislazione di quei tempi considerava il suicidio come un
giudizio di Dio; il cadavere del suicida doveva esser trascinato nudo per
le vie della città; nulla quindi di strano che i genitori sconvolti (suicida e
protestante!) cercassero di nascondere
la verità. Finsero una morte improvvisa. Ma la verità venne a galla: era
un suicidio.
Questa volta U dramma poteva considerarsi terminato; ma...
Ma... il fanatismo incontrollato, vigliacco ed anonimo proruppe : era poi
veramente un suicidio?
E la città bigotta e spietata accolse
le voci incontrollate ed incontrollabili
che cominciarono a circolare.
« si dice che Marc’Antonio volesse
abiurare, come suo fratello... ».
« Si dice che suo padre ha detto :
preferirei vederlo morto, piuttosto che
rinnegato, come suo fratello... ».
« Non ha detto preferirei, ma preferisco... ».
Non c’è nessuna prova; però, non
si sa mai! Tutta la famiglia di Calas
viene incarcerata. E la più incredibile
delle storie ha il suo inizio. L’arcivescovo scaglia le più severe minacce
contro coloro che, essendo a conoscenza di qualche prova a carico dei Calas, non la rivelino alla giustizia.
Eppure mancano sempre le prove.
Ma la città fanatizzante è convinta:
Marc’Antonio è stato una vittima :
voleva abiurare e suo padre, d’accordo con l’amico, l’ha ucciso.
Vittima: quasi un santo, che ha gli
onori di un solenne funerale.
E la procedura segue il suo corso, e
stritola inesorabile Giovanni Calas che
viene condannato a morte; inesorabilmente viene applicata la sentenza: U*
tortura ordinaria e straordinaria;
2® in camicia, testa e piedi nudi esser
condotto davanti alla porta della cattedrale per ascoltare l’ultima ammonizione; 3® tortura supplementare in
pubblico; 4® supplizio finale (risparmiamo i termini precisi della sentenza).
Giovanni non confessa; non ci sono
prove; Giovanni muore. La famiglia è
annientata; due figlie vengono rinchiuse in un monastero; il fratello Pietro
in un convento, per prepararli alla
conversione. Ma...
Ma... Pietro riesce a fuggire; raggiunge a Ginevra il fratello Donato,
Vogliono riabilitare la memoria del
padre; vengono in contatto con Voltaire.
Già! Voltaire: il deista, lo scettico
razionalista, il miscredente, ecc.
E Voltaire ascolta l’incredibile storia; così incredibile che la considera
frutto di fantasia.
Ma è perplesso ; conosce i frutti della superstizione e dell’intolleranza; fa
delle indagini; studia i documenti e sì
convince che, sì, questa storia è vera;
che nell’anno di grazia 1761 una intera città può ancora lasciarsi suggestionare dalla feroce intolleranza di un
clero intollerante.
E siamo nel 1761!
Il secolo deirilluminismo : Montesquieu con L’esprits des lois; Rousseau, in Francia; in Italia Beccarla
pubblica il suo trattato contro la tortura.
Pochi decenni ancora: scoppia la
Rivoluzione Francese, che travolgerà
tutta la vecchia impalcatura sociale e
religiosa per sostituirla con una « religio irreligiosa ».
Nell’anno 1761 Voltaire non ha pace e non dà pace; scrive, minaccia,
supplica ; ottiene la revisione del processo. Due anni dopo Giovanni Calas
è solennemente riabilitato; le figlie sono restituite alla libertà; il figlio riprende la sua attività; una decorosa
vecchiaia è assicurata alla vedova.
Il cadavere di Giovanni Calas, straziato e mutilato, può riposare in pace.
Una brutta pagina; da dimenticare!
No! dico io; da ricordare, perchè
l’intolleranza non è stata sepolta nella
tomba di Giovanni Calas. E’ stata
operante sempre, sempre pronta a suscitare l’odio ed il fanatismo.
Nel 1826 con le parole ancora di
un Vescovo : Monsignor Rey di Pinerolo che denunziava le Società segrete (quelle Società segrete che, pure, in qualche modo ed in qualche misura, preparavano il nostro Risorgimento...) « L’empietà è il loro dogma,
la bestemmia è il loro linguaggio, le
loro armi séno il pugnale, la corruzione è il loro alimento, gli scandali sono le loro feste, il delitto e il sacrilegio sono i loro legami, le tenebre sono
la loro dimora, loro scopo è la distruzione di ogni autorità del pari che
d’ogni virtù ».
Più tardi ancora; Taffare Dreyfus;
la coalizione delle brutali forze del
nazionalismo militarista con la benedicente connivenza deH’aristocrazia ecclesiastica: un innocente stritolato dagli ingranaggi di una macchina spietata: un’opinione pubblica suggestionata da incredibili intendenti in nome di
Dio e della Patria, pronta a credere
le più assurde deformazioni della verità.
E Zola che succede a Voltaire:
J’accuse! Ed anche qui, troppo tardi,
la riabilitazione di un uomo finito.
E ieri. l’incredibile imbottitura di
teste, con la quale un popolo intero
ha potuto credere di essere la razza
eletta, destinata a governare il mondo, schiacciando i reprobi, nei campi
di concentramento.
E oggi,... vorremmo poter scrivere:
oggi tutto questo è solo un ricordo del
passato.
Invece abbiamo l’impressione che
ci sono ancora oggi degli arcivescovi
pronti ad ammonire, intervenire e minacciare, pronti a scomunicare ; a
creare lo stato d’animo nel quale fiorisce l’intolleranza. V’è, oggi ancora,
la « caccia alle streghe ». V’è, oggi
ancora, l’amore della crociata, dell’unione sacra contro i perversi, contro
gli altri : contro quelli che non la
pensano come noi.
E’ aperto ancora sul piano spirituale il problema del diritto all’errore, la
più alta conquista dell’uomo libero.
L. A. Vaimal.
IL NOSTRO
GONOORSO
In ocoasione del 17 febbraio lanciamo fra gli alunni delle nostre Scuole
domenicali e i nostri catonimeni un
concorso per la composizione di un
tema.
Ragazzi delle nostre Scuole domenicali :
« Raccontate la vita del personaggio di storia valdese che vi
ha maggiormente interessato »,
Catecumeni, svolgete questo argomento :
« La celebrazione del 17 febbraio: il suo significato nel passato e nel presente ».
1 saggi (che sono da indirizzare im
personalmente a « L’Eco delle Valli
Valdesi» - Claudiana - Torre Penice)
saranno esaminati da una commissione di pastori e professori: sono in
palio per i vincitori due bei premi di
letteratura infantile e giovanile, illustrati. I due temi vincenti saranno
pubblicati sul giornale. 11 termine per
l’invio sarà il 20 febbraio.
Sperando che risponderete numerosi al nostro invito, vi auguriamo buona fortuna!
COLLETTA
prò defioit
« La Tavola, tenendo conto
della situazione finanziaria attuale, chiede che in ogni chiesa
valdese la colletta del Culto celebrativo dell’Emancipazione, il
17 o 19 febbraio, secondo le circostanze, sia totalmente dedicata _ alla Cassa Centrale della
Chiesa, per diminuii e o cancellare il debito degli esercizi scorsi. La Tavola invita i Consigli
di chiesa ed i Concistori a darne previo avviso alle comunità ».
# matrimoni misti
Se ne parlava molto im trentennio
fa. Il problema venne proposto alla
attenzione del nostro pubblico dalla
nota legislazione sulla celebrazione
del matrimonioi acattolico che porta
la data del 1929.
Prima di quelTanno tutti dovevano
recarsi dinanzi all’Ufficiale di Stato
Civile che celebrava il matrimonio
valido agli effetti di Legge.
Gli sposi appartenenti a confessioni religiose diverse erano spesso paghi della breve cerimonia civile che
permetteva loro di contrarre il vincolo matrimoniale senza preoccuparsi troppo dell’aspetto religioso.
Dal 1929 le cose cambiarono radicalmente. Con l’avvento delle nuove
leggi, venne a porsi il problema della celebrazione del matrimonio religioso, valido agli effetti civili, alla
presenza di un rninistro di culto. Il
matrimonio puramente civile cadde
in disuso per lasciare il posto all alternativa; matnmomo in chiesa cattolica oppure in chiesa valdese?
[matrimoni misti in aumenta
Se ejaminiamo il problema dei ma
trimoni fra comugi di diversa confessione cristiana (sono questi infatti i
matrimoni che chiamiamo « misti »
con termine assai generico) vediamo
che dalla fine deU’uitima guerra essi
sono in netto aumento. Per quale
causa?
1) Diminuita sensibilità religiosaconfessionale per cui si stuarda sopratutto alla sistemazione pratica
più o meno conveniente e si tralasciano i valori fondamentali dello spirito?
2) Tirannia delle « raisons du coeur
que la raison ne connaît pas», del
. coup de foudre » corne fattore determinante e decisivo?
3) Logica conseguenza delle attuaI forme di vita per cui i giovani si
trovano molto più di un tempo a con
tatto gli uni con gli altri (sul lavoro,
-i viaggio, nei divertimenti)?
4) Fenomeno etnico, per cui i Vai
desi non possono continuare a sposarsi tra di loro, pena il pericolo delia consanguineità?
Per tutte queste ragioni ed altre
ancora che non stiamo ad elencare.
Nel renderci perfettamente conto
che sarebbe troppo facile e sbrigativo
condannare « sic et simpliciter » richiamando i nostri giovani ad un obbedienza più ossequiosa ai principi di
un tempo, vogliamo dire una parola
di simpatia a tutti coloro che hanno
da risolvere questo arduo problema
nel segreto del cuore e della coscienza. come pure alle famiglie che vengono così a trovarsi in situazioni talora complicate in cui non sempre ê
facile distinguere il retto cammino.
E’ bene, tuttavia, che sia i giovani
stessi, sia le rispettive famiglie vengano informati sulla vera portata delle decisioni che prenderanno.
Esigenze della parte cattolica
Ija chiesa cattolica concorda perfettamente con noi nello sconsigiiare il matrimonio misto. Concede la
dispensa alla celebrazione di detto
matrimonio quando ha la certezza
che i figli saranno battezzati ed educati secondo la prassi cattolica.
Perchè non sus.sistano dubbi in merito riferiamo schematicamente la
formula di dichiarazione che gli sposi di religione mista devono firmare
all’atto del loro matrimonio davanti
al ministro di culto cattolico, come è
stata notificata dalla Curia Arcivescovile di Torino (A. Simeoni: I matrimoni misti, pag. 17 e 18).
La parte cattolica.
Io sottoscritto... prometto e dichiaro formalmente quanto segue:
1. Di far battezzare ed edur,are nella religione cattolica la prole di ambo i sessi
ohe sarà per nascere dal matrimonio che
intendo contrarre...
2. Di non accedere al tempio o al ministro... per il rito religioso del matrimonio.
3. Di fare quanto la prudenza e la carità
cristiana mi suggeriranno perchè la comparte conosca la verità, la abbrac:-i e viva
nel grembo della chiesa cattolica.
La parte acattolica.
Io sottoscritto... prometto formalmenle
quanto segue:
1. Di lasciare battezzare ed educare nella religione cattolica la prole di ambo i
sessi che sarà per nascere dal matrimonio
che intendo contrarre...
2. Di non recarmi ài tempio o al ministro per il rito religioso del matrimonio.
3. Di lasciare piena libertà alla comparticattolica nell’esercizio della propria religione.
Un pastore svizzero, ricco di esperienza, ha descritto molto efficace
mente l’influenza psicologica, disastrosa notata in molti suoi connazionali (generalmente assai tolleranti in
materia) che furono costretti a firmare.
Quella firma ha generalmente una
importanza più grande di quel che si
può prevedere al momento stesso della celebrazione del matrimonio.
«Je ne Tai jamai^ digérée cette signature» ebbe a dire un suo parrocchiano ormai sulla cinquantina.
Sono più numerosi di quanto si potrebbe credere gli uomini che, nelle
rosee prospettive dei loro vent’anni,
hanno ceduto ma poi serbano un
sordo rancore verso quella chiesa che,
in un momento irarticolarmente delicato della vita, li obbligò a fornire
garanzie ben precise. Si viene così a
creare im irrigidimento interiore che
genera im penoso senso di estraneità
in seno alla propria famiglia.
Vero è che per colui che non vuole
sottomettersi alTimp^izione della firma e reagisce energicamente sembra
siano possibilità di compromesso.
Riportiamo da « La Vie protestante » di Ginevra l’informazione che
non è raro il caso in cui « intervienile un arrangement... sans signature » '
Questo succede talora anche da noi :
a coloro che accettano di celebrare il
matrimonio in sacrestia non sempre
viene richiesta la garanzia della famosa firma.
Sostanzialmente però le cose non
cambiano: la parte valdese ha, sì, la
illusione di non avere compromesso
definitivamente la sua posizione... in
effetti però si opera quasi sempre un
doloroso e spesso definitivo distacco
dalla vita della nostra chiesa. Si ingrossano cosi le file dei valdesi etnicamente tali, ma con una fede paragonabile ad un lucignolo fumante
che agonizza per mancanza di combustibile ed è sul pimto di spegnersi.
E dei matrimoni misti che vengono
celebrati nella nostra chiesa che ne
è? Dobbiamo purtroppo fare una con
statazione dolorosa : gli sposi che hanno celebrato un matrimonio misto
non tardano ad accorgersi che la religione rappresenta un fattore di divisione nella compagine familiare,
preoccupati di salvare ad ogni costo
la pace della casa, eviteranno sempre
maggiormente le discussioni e precisazioni che ritengono fuori luogo.
L’argomento religioso sarà presto
considerato chiuso e si cercherà di
affrontare insieme, alla meno peggio,
? battaglie della vita.
Non vogliamo nemmeno parlare di
quegli sposi che, pur avendo contrat> un matrimonio misto in chiesa valdese, non si sono mai interessati alla
v’ita delle loro rispettive chiese e continueranno semplicemente a vivere
nelTindifferenza religiosa orientando
i questo senso anche i figli!
La nostra responsabilità
Una parola invece vorremmo dire
tutti quei valdesi che hanno sposato un cattolico già attratto da una
simpatia, sia pure non molto precisa,
verso la nostra chiesa.
La vostra responsabilità è straord’n ariamente grande in quanto il coniuge cattolico aspetta qualcosa da
voi. Non deludetelo. Se, al tempo del
fidanzamento, avete dichiarato di essere profondamente radicati nella vo
stra fede e siete riusciti a far intravedere qualcosa di questa vostra certezza al coniuge sì da convincerlo a
entrare egli pure nella nostra chiesa, quale sarà mai il suo disagio se
in quella chiesa vi vedrà tornare un
paio di volte all’anno?
Parliamo spesso delle S. Scritture
come unica regola della nostra fede
e della nostra condotta, ma se, dagli
anni ormai lontani del catechismo la
Bibbia non è più letta, non vi sembra
che il coniuge cattolico non potrà non
stupirsi del poco alimento spirituale
che ricevete?
Siete abbonati al settimanale della
chiesa, ma se vi limitate a leggere la
cronaca per essere sicuri che nessun
parente od amico non sia per avventura elencato fra i defunti, tralasciando gli articoii impegnativi che
fanno riflettere, come orienterete i
vostri cuori e come li istruirete nella
fede che vi sta tanto a cuore? E se
j vero che la cellula familiare è il
primo luogo di testimonianza che ci
; offerto, quale sarà la vostra, in un
mondo che vi sarà avverso? Saprete
chiedere, al tempo giusto, l’aiuto del
pastore o di altri fratelli in fede?
Come .si comportano gli abitanti di
uno stesso villag:gio nei riguardi di
un coniuge cattolico? Dovremmo sempre rallegrarci allorché uno di quei
giovani viene a noi con una grande
speranza. Non si tratta tanto di una
vittoria, quanto di una responsabilità
verso un’anima che, delusa forse da
certe forme di religiosità, non può
tuttavia rinunziare alla fede ed alla
salvezza che noi predichiamo nel nome di Cristo.
Essi aspettano da noi, oltreché un
segno di comprensione e di amicizia,
una comunità nuova ed aperta che
li accolga e li aiuti a risolvere il problema fondamentale della vita.
Allora il matrimonio misto potrà
essere una via misteriosa delTamore
di Dio verso tutte le sue creature.
U. Bert
3
10 febbraio 1961 — N. 6
L’ECO DELLE VALU VALDESI
pag. S
IL FOGLIO
ELLE COiniJNI¥^*
Per il 17 Febbraio 1961
La palma
ed il Popolo Valdese
Richiesto di scrivere qualche cosa
per il 17 Febbraio di questo anno, vi
dico che lo spunto me lo ha suggerito un Salmista, adoratore di Dio e
poeta.
Al mattino, leggendo il Salmo 92,
al versetto 12 lessi: «Il giusto fiorirà
come la palma». Va bene, dissi fra
me, la palma saprà dirmi qualche cosa.
Prima parta
Bisogna tener conto che le palme
vegetano più floride nei deserti sabbiosi. Nell’Africa del nord ce ne sono
assai e nella Palestina di quei tempi lontani, anche.
Le carovane che attraversano i vasti deserti, non potevano portare sulle sabbie troppi otri di acqua per gli
uomini ed i cammelli; e spesso ne
restavano privi. Ma sapevano che
dove c’erano le palme, vi era anche
l’acqua; se non c’era zampillante, scavavano un pozzo.
I Valdesi di un tempo, si trovavano come in un deserto: non erano
considerati a pari dei cittadini, e trattati come degli esiliati.
Si propagavano contro di loro le
più false accuse ; s’incendiavano le
loro case, spesso portavano via i loro
Tigli.
In tali condizioni avevano sete di
essere aiutati, consolati, soccorsi nella vita giornaliera e nell’anima: e
questo lo avevano.
Amavano e ubbidivano grandemente l’Eterno ed il Salvatore Gesù, che
aveva detto : « Se alcuno ha sete venga a me e beva» (Ev. Giovanni 7:
37) e sempre, come le carovane andavano a dissetarsi nelle oasi dove erano le palme, anche i Valdesi avevano trovato la loro oasi.
Per sorgente avevano la Bibbia;
sorgente di valori eterni. Anche se si
sentivano avversati, spregiati in acute sofferenze, trovavano refrigerio nel
leggere dei versetti : « A voi è stato
dato di soffrire per Cristo» (Filippesi
1: 29 ). « Non vi stupite della fornace
accesa in mezzo a voi; anzi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevene » (1 Pietro 4: 12 e
13). «Nella cattiva, reputazione, tenuti per seduttori, castigati, contristati,
siate sempre allegri» (dalla 2 Corinzi 6: 8-10).
In quei tempi i Valdesi furono veramente il Popolo di Dio; e se non
fosse stato così e la maggior parte
non fosse stata fedele, oggi non si festeggerebbe il 17 Febbraio. Le zone
Valdesi che non furono fedeli, vennero abbandonate a se stesse; e vi si
spense la luce che il Signore aveva
acceso nell’anima loro.
Secontia parte
La palma, è per noi un simbolo? E’
qualcosa di più: un fascio di simboli.
1) I datteri, frutto della palma,
non possono maturare se non_ esposti in un’atmosfera ben soleggiata,
Nell’Apocalisse 3: 16 si legge : « Poiché non sei nè freddo, nè fervente,
io ti getterò via ». 11 Signore non vuole, che i suoi siano soltanto cristiani
di nome, ma che, con l’aiuto del suo
Spirito, lo siano nella condotta e nella testimonianza. E’ inutile borbottare un « Padre nostro », se non amiamo e ubbidiamo questo Padre, e facciamo il possibile per essere, come ci
vuole, i suoi figliuoli. « A tutti quelli
che hanno ricevuto il Cristo, Egli ha
dato il diritto di diventare figliuoli
di Dio» (Ev. Giovanni 1: 12).
Nei paesi soleggiati la palma arriva ad avere da 10 a 30 grandi grappoli, che quasi sempre producono anche un migliaio di datteri per ciascuno, così che una palma ne può produrre 30 mila.
Il Signor Gesù Cristo disse a noi:
K In questo è glorificato il Padre, che
voi portiate molto frutto».
2) Il dattero è un frutto molto nu;
triente, facile a conservarsi ; e nei
paesi che ne hanno molti, i nòccioli
del dattero vengono dati per nutrimento ai cammelli.
Se noi vogliamo essere spiritualmente nutrienti, non dobbiamo didimenticare che Gesù disse : « Non di
pane soltanto vivrà l’ucmo: ma d’o
gni parola che procede dalla bocca
di Dio». E l’apostolo Paolo disse:
«La Scrittura (della Bibbia) è ispirata da Dio, e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare al
ia giustizia, affinchè l’uomo sia compiuto; appieno fornito per ogni opera
buona» (2 Timoteo 3: 16).
3) La palma ha un tronco robusto
che in certe costruzioni, può essere
adoperato come coloima.
E’ buona cosa avere un corpo robusto, ma meglio ancora è di avere
un’anima robusta, che sta salda in
un retto carattere, sopporta le soff^
renze di questa vita, sapendo che il
Signore può volgere tutto al nostro
bene. (Romani 8: 28). Nell’Apocalisse
3: 12 si legge: Tieni fermamente:
« chi vince lo farò una colonna nel
tempio deh mio Dio».
4) Nella palma anche le foglie sono
utili: hanno una nervatura fortissima, dalla quale si può ricavare molte
cose: corde, far ceste, sacchi, ecc.
Anche dalle possibilità intellettuali e capacità materiali di lavoro si
possono far tanti oggetti utUi e bel
li; ma quante volte vi sono falsifica
zioni, brutture, ecc. Ma quando l’uomo coltiva la sua vita spirituale, le
sue attività sono oneste ed apprezzabili sotto ogni aspetto.
5) Ma le foglie ebbero anche l’onore di lodare Iddio! Fin dai tempi di
Mosè, sì prendevano le foglie di palma per agitarle nelle feste solenni,
lodando il Signore.
E cosi fu, anche quando il Signor
Gesù entrò in Gerusalemme come un
Re dì pace.
« Buona cosa è celebrare l’Eterno, e
salmeggiare al tuo Nome» (Salmo
92: 1).
« Lodate l’Eterno, perchè l'Eterno è
buono» (Salmo 135: 3).
« Io loderò l’Eterno finché vivrò »
(Salmo 146; 2).
Gonclusione
In questo 17 Febbraio, raccogliamoci in noi stessi; e domandiamoci se
possiamo dire di possedere i valori
che i sìmboli della palma hanno messo in evidenza.
1) Metterci con l’anima nostra in
zone soleggiate dallo Spirito del Signore; amarlo, ubbidirlo e portar molto frutto.
2) Avere una volontà costante di
conoscere meglio le Sacre Scritture;
nutrircene per essere « fomiti per ogni buona opera».
3) Se abbiamo un’anima debole, timorosa, o anche degenerata, non ci
perdiamo di coraggio; se sì ha ia buona volontà, il Signore ci darà una
nuova vita. Dei peccatori convertiti
divennero forti banditori di salvezza,
convertendo centinaia di persone.
4) Nel lavoro che possiamo compiere. scartiamo tutto ciò che il Signore
non vuole, perchè i no del Signore,
sono per il nostro bene, anche se non
subito li comprendiamo.
5) La lode del Signore si può esprimere nelle preghiere, nelle conversazioni e canti; ma maggiormente frequentando i culti in quanto non si è
soli.
Come da un’orchestra, o corale, si
può avere più magnifici concerti,
quanto più son provviste di strumenti, o cantori, cosi è nel culto e nelle
riunioni religiose. « Venite, cantiamo
con giubilo all’Eterno» (Salmo 95: 1).
Potesse e.ssere che, questo 17 Febbraio, fosse un giorno da prendere la
decisione di darsi, o tornare integralmente al Signore! Sarebbe un giorno
recante conforti, consolazioni, fraternità e gioia! «E l’Eterno camminerà
dinanzi a voi e sarà la vostra retroguardia » (Isaia 52: 12). V. S.
POMARETTO
Cronaca parrocchiale
Le attività hanno continuato il loro ritmo normale:
L’Unione giovanile sta lodevolmen
te adempiendo alla sua missione con
studi molto utili a sollecitare la discussione : ricordiamo soprattutto
rincontro avvenuto recentemente con
l’Unione di Pinerolo e con studi e
dialoghi intorno ai matrimoni misti;
ci auguriamo che molti possano dare
una testimonianza in occasione del
matrimonio cercando di condurre a
Cristo il coniuge cattolico con lo
esempio e la preghiera; non v’è cosa
più bella che poter avere una fami
glia anche se mista unita nello studio della Bibbia, unita neU’amore
del Salvatore. Abbiamo avuto pure
recentemente la visita del collega
Davite Franco e del direttore di A
gape Giorgio Girardet i quali ci han
nc molto interessato intorno a questioni bibliche e intorno al problema di Agape.
La colletta per i festeggiamenti
unita a quella dei restauri sarà effettuata dall’Unione giovanile, come
nel passato.
L’unione delle sorelle in fede ha
avuto altre sedute con studi vari tra
i quali ricordiamo lo studio del sig.
Enzo Purpura che ha interessato
molto le mamme. Sono in programma altre visite nel corso dei mesi
prossimi.
La corale continua a prepararsi in
silenzio per il XVII e speriamo anche per gli incontri che avverranno
in primavera fuori delle Valli. Pare
che un Concerto stia preparandosi
pure per la primavera prossima; sin
d’ora ci rallegriamo della manifestazione.
Le festicciole dell’albero di Natale sono state molto apprezzate per
il contenuto dei dialoghi, istruttivi,
e nel contempo con una nota di gaiezza. Ancora grazie a tutti per quanto hanno fatto per la preparazione.
Saluti, auguri, ringraziamenti, solidarietà. Innanzitutto ringraziamo
molto il Pastore Virgilio Sommani
che ha redatto la meditazione per la
Lucerna; nel contempo ci rallegriamo per aver egli raggiunto e superato gli ottant’anni in condizioni di
salute incoraggianti e domandiamo
al Signore che lo benedica nella sua
Le celebrazioni del 17 Febbraio
16 febbraio, ore 20,30 accensione dei falò con la partecipazione di un
gruppo di torinesi e seguito da un incontro fraterno.
17 febbraio, corteo consueto e culto di riconoscenza a Dio alle ore 10,30;
alle 12,30 agape fraterna nella sala del teatro; la sera alle 20,30 recita. La banda di Pomaretto e dell’Inverso collaboreranno alla nostra festa. Siamo loro molto grati. La Corale sarà attesa come sempre con i cori di circostanza. Grazie.
I due quadri
Due pittori vollero esprimere in un di
pinto l’idea di ci riposo ». Lino dipinse un
lago di montagna, circondalo da pendi!
smaltati di Bori, coperti di abeti dalle fresche ombre, riflettente il cielo di un azzurro cupo e<l i picchi nevo'si. Il tutto
inondato di luce. Non è forse questo il
riposo a cui anelate quando siete stanchi
d’una vita trepidante, d’un lavoro estenuante? Evadere lungi dal rumore, isolarsi in piena natura, ricrearsi in quella
calma benefica, ammirando gli splendori
della creazione meravigliosa, e trovare
quivi un riposo tanto necessario... come
sovente lo si desidera. E se possiamo soddisfare questo desiderio; quale godimento
si prova sin dai primi istanti!
All’inizio, il cambiamento, il riposo fisico, la novità sembrano dissipare le preoccupazioni, l’inquietudine rodente, il disagio della coscienza. Ma, a poco a poco,
ansietà, inquietudine, malessere morale ritornano, più pesanti di qualsiasi lavoro,
più affaticanti dei rumori discordanti della città; ed il riposo al quale anelavate
non l’avete trovato.
Poiché un vero riposo non si trova nell’isolamento, non si trova nel godimento
della natura coisì bella, non si trova .sulla
terra, si trova soltanto in Dio.
Lettore, conosci tu questo riposo? 11 vero riposo è infatti creato nel cuore di coloro che si sentono perdonati; essendo la
loro coscienza purificala dal sangue redentore il fardello dei loro peccati è tolto.
« Sia beato colui la cui trasgressione è
perdonata ». Siete voi uno di questi beati?
II secondo pittore dipinse una cascata
in una stretta gola buia; e, vicino sopra
un fragile ramo al disopra della cascata,
un uccellino nel nido, che covava tranquillamente le sue uova.
Siete mai andato solo, accanto ad una
simile cascata? Nella gola stretta e buia,
il silenzio profondo turbato soltanto dal
rumoreggiare sordo del torrente che scorre in fondo, il freddo glaciale di quel pae
missione sempre cori preziosa per
coloro che ravvicinano o ricevono
un suo messaggio.
Siamo lieti di inviate alla Prof.ssa
Ada Melile il nostro saluto e ricordo
fraterni. Alla Signora Calvino Alma
il nostro grazie rico-noscente.
Ringraziamo pure molto l’unione
femminile di Bari per il loro pacco
natalizio a beneficio dell’orfanotrofio s della nostra parrocchia, nonché
i nostri amici di Corato per il loro
interessamento per i fichi per il Natale.
Il Pastore Vicentini ci ha scntto
e ringraziato per i due pacchi che
sono stati inviati soprattutto per la
generosità delle famiglie Chambon
Aldo, Baret Guido e Giaiero Ernesto; mentre li ringraziamo attendiamo altre mani tese per i nostri fratelli di San Giovanni Lipioni.
Inviamo- u n grazte riconoscente
alle famiglie della parrocchia di Villasecca per l’invio di patate a beneficio delle famiglie maggiormente provate dallo sciopero. La situazione degli operai è sempre precaria : lo sciopero continua e molte famiglie sono
in gravi difficoltà — non dimentichiamole — tendiamo loro la mano
fraterna perchè non debbano essere
nel bisogno.
Il Pastore di Pramollo mi ha scrit;
to per ringraziare la comunità di
Pomaretto e le persone che hanno
collaborato per la ricerca dei corpi
dei fratelli dei Toumim; le offerte
sono state quanto mai gradite.
Siamo lieti sempre per le offerte
che ci pervengono in memoria o in
ricordo di cerimonie particolari (battesimi, matrimoni e servizi ftmebri).
E’ cosa nobile ricordare i propri cari
con un segno di riconoscenza a Dio
per la Sua costante assistenza nella
nostra vita presente e soprattutto
nei momenti lieti e meno lieti.
Ringraziamo molto l’aw. Bruno
Bissaldi per la sua offerta di Lire
10.000 a beneficio della nostra comunità; desideriamo inviargli im saluto molto affettuoso a lui e famiglia.
Inviamo un saluto alla signora Iole Oberti ed al fratello che ci hanno
scritto recentemente daH’Inghilterra
dove ri trovano molto bene; che il
Signore li benedica.
Ci hanno lasciato per l’estero; il
nostro fratello Sieve Samuele e Mirella trasferitasi in Svizzera, le sorelle Charrier Elda, Pastre Vilma rispettivamente recatesi in Francia ed
il Inghilterra. A tutti questi parrocchiani inviamo il nostro pensiero ed
il nostro saluto fraterno.
Ai nostri soldati inviamo il nostro
saluto affettuoso ed il nostra augurio perchè tengano sempre fede alle
promesse fatte al Signore.
Una centenaria. Siamo lieti di inviare il nostro saluto ed il nostro
caldo augurio d’ogni celeste benedizione alla sorella Gaydou Giovanna
che compirà cento anni il 14 Febbraio. Ci rallegriamo per la lunga
parabola della nostra sorella in fede
e che Iddio le sia vicino sempre con
il suo Amore e la Sua Potenza. A
Cannes la comunità si prepara a festeggiarla ed anche noi cerchiamo
di essere vicino alla nostra sorella
almeno col pensiero.
Pro memoria; Il giorno 14 Febbraio avrà luogo una distribuzione
di viveri americani.
Vostro Gustavo Bouchard.
OFFERTE E CONTRIBUZIONI
saggio grandioso, mai sfioralo dai raggi
del sòie, il sentimento d’un isolamento
completo vi colgono; poi il rumore della
cascata si ripercuote, si ingrandisce mano
mano che prosegue il cammino, e la cateratta scendendo dalla roccia scoscesa, si
infrange ai vostri piedi in un rumoreggiar
(li tuono. E là, vicinissimo, un uccellino
tranquillo nel suo nido!
E’ dunque quivi Timagine del ripo,so?
Sì, e anche più che riposo; imagine della
pace profonda gustata nella prova, dal Figliol di Dio che confida interamente nel
suo Padre celeste.
Che cosa egU è, dinanzi alla prova
schiacciante, dolorosa, davanti alle avversità rinnovate? Ciò che è il piccolo uccello
dinanzi alla cascata fumante: una creatura
infima, che ridotta alle sue proprie forze,
sarebbe portata via! Ma per istinto, l’uccello, nonostante il pericolo vicino, sa di
essere al riparo.
In seno alla vita trepidante, nella bufera
dell’avversità citi ha Gesù Cristo come Salvatore sa di essere al riparo. 11 pericolo
può esistere, minacciante: Egli sa che l’Iddio di potenza e d’amore, il Suo Dio è
l’Iddio fedele. Egli ha promesso : « quando
tu passerai per le acque io sarò teco ». E
la presenza divina riempie il cuore d’una
pace divina. Si, beato l’uomo che confida
in te. { Dal « Buon seme 1961 »)
Pro ((sinistrati di Pramollo»
Fani. Castagna Luigi L. 5.000; Tron
Clotilde ved. Gay 5.000; Tron Ernesto e
Matilde 5.000; colletta al culto di Natale
al Tempio 59.510; Charrier Jenny e Sev..
Dubbione 2.000; Costabel Ernesto, ClolInv. 1.000; Ribet Adele, Vence A. M.
ffs. 2.000 = L. 2.460; fam. Galliano Silvio, Inverso 1.500; N. N. 5.000; Pons Guglielmo 10.000; N. N. 500; fam. Bleynat
Giovanni 2.000; Castagna Irene, Vivían
500; Orsello fida, Virian 500; Coucourde
Teofilo 500; Rostagno Arturo e Irma 5.000:
Fraschia Alda, fiorista 1.000; una vecchia
mamma, riconoscente a Dio 1.000; Ferrerò Carlo e Enrichelta 1.000; Balma Enrico
e Emida 2.000. Totale L. 110.470.
1. — Doni si>eciali:
Dall’Ist. Banc. S. Paolo di Torino, Lire
10.000; sig.ra Biglione L. 1.000; da N. N.
airOspedale 500; Laelsch Fanny, Winterthur fr. sv. 20 = L. 2.850; avv. Bissaldi, Genova 10.000; Paschini 1.000; Mr.
Yvas, Onex 2.000; Viglielm-Lageard Alfonsina, neU’occas. nozze d’oro genitori
1.000; sig.na Sammartino, Marsiglia 500;
fam. Prandini e Volai, riconoscenti a Dio
1.000; Léonard Clementina, Torino 1.000:
N. N. 1.000; N. N. 1.000; Lageard Fanny
e Aless., in occas. nozze d’oro, riconoscenti a Dio per benedizioni ricevute 1.000;
N. N. Perosa 1.000; M.ine Suzanne Pastre,
Cannes 2.000; Castagno Luigi e fam. riconoscenti 5.000; S. p. A. Gutermann
5.000; sig. Muehlmann e sig.ra 10.000:
Fichtner Franco, Milano 1.000; Sieve Samuele 4.800; Refourn Jeannot 1.000; Ribet Ernesto, Inverso 500; Avondet Susanna
per liquidas, n. 4 buoni post, fruttif.
6.150; Rostagno Arturo e Irma 7.000; Bonin Graziella e marito 2.000; Clapier Enrico 1.000: Ribet Jean, Cabrières-Vaucluse
500. Totale L. 80.800.
2. — Doni in occas. battesimi:
di Coucourde Marco, i genitori L. 1.000:
id. i padrini Maurino Giov. e Celina
L. 2.000; di Silva Vinçon, Zucchi Marco c
Paolo, i genitori 5.000; di Gaydou Renzo,
i genitori 2.000, i padrini 2.000: di Giorgio, i nonni Lageard Lili Flecia 5.000; del
figlioccio, da Tron Rino e Giaero Laura
1.000; di Griglio Emanuela, da Beux Claudia 2.000. Totale L. 20.000.
3. — Doni in occas. di matrimoni:
di Artero-Maggiora L. 2.000; di Ribci
Willy e Griglio EHvira: i padrini di Willy
3.000, la sposa Elvira 2.000: di Vinçon
Willy e Gardiol Flora, gli sposi 4.000; id.
dalla sig.ra Bertalmio Lina in Compaire
1.000; di Marzolini Rinaldo e Baret Clementina 1.500; di Zizi F.sco e Charrier
Eugenia, gli sposi 5.000; id. il padre Charrier Primo 2.500; di Coucourde Umberto
e Zanin Jole 3.000. Totale L. 24.000.
4. — Doni in memoria:
del marito Penso Bernardino, la ved.
Felicita L. 500; di Berger Caterina, i figli
Costantino Aldo e sig.ra 1.000; della raamma, Peyrol Ida e Luigi 2.000; della nonna.
Peyrot Mirella 1.000; della nonna, Reynaud Luisa e Elvio 1.000; della sorella,
Gaydou Marianna 1.000; della nonna Ribet Enrichelta, Baret Marta e Italo 2.000:
di Rihel Umberto, Ribet Giovannina e
zie 5.000: dei nonni, da Pastre Enrica e
Iris 2.000; di Paolasso Alfonso, la famiglia 3.000; di Ribet Giov. Giacomo, da
Ribet Elisa, Lusenia 5.000; di Bertalmio
Guido, la ved. Pavan Teresa 500; di Crolli Lucia, la sig.ra Perugli 10.000; di Berger Caterina, la sorella Giovanna 2.000:
del figlio Gino, la madre Charrie;- Celestina 500; del padre Giov. Ribet. i figli
1.500. Totale L. 38.000.
5. — Doni per i poveri:
da Balma Giulietta e Elsa, in mem. cari
genitori L. 1.000; da N. N. riconoscente
al Signore 3.500. Totale L. 4.500.
6 — Doni prò « Restauro stabilì » :
Rostagno Giovanni, Pomaretto L. 500;
colletta nei quartieri l’8.12.60 L. 5.290;
Ro'Stagno Celina 1.000; Paschelto Willy c
Lina 5.000; Pastre Ermanno 1.000. Totale L. 12.790.
7. — Doni « prò Asilo » :
Da Viglielm Roberto in occas. matrimonio del fratello 1.000; fam. Prandini
e Volai, occas. anniversario matrimonio
2.000. Totale L. 3.000.
Attenzione
Ecco l’elenco delle somme che abbiamo
speso per i restauri in questi due anni :
Presbiterio: (22-11-58) imbiancatura Àue
facciate L. 15.000; (23-11-58) restauri ali’interno L. 67.600; (25-11-59) lavori idraulici, cartelliera, armadi sotto finestra ecc.
L. 98.270; (31-7-60) rinnovo pavimenti in
pianelle ed altri lavori urgenti L. 232.530.
Scuole di Pomaretto: (24-1-59) lavori in
muratura L. 19.300; (18-4-59) varie Lire
3.800; (14-7-59) persiane al 1« piano Lire
126.850; (19-10-59) lavori in muratura
L. 3.500; (19-11-60) alloggio Prof. Peyraii
L. 52.750; (12-12-60) restauri generali alle
scuole L. 201.000; (12-12-60) varie L. 4.000.
Scuola Paiola: (7-3-59) contralto fornitura di elettricità e spese d’impianto Lire
13.000.
Scuola ì'ìvian: ; 30-4-59) intonacatura,
verniciatura e messa in efficienza illuminazione L. 14.000.
Tempio: (30-4-59; riparazione grondaia
L. 18.200; (29-2-60) sostituzione vetri Lire
750; (1-9-60) riparazioni murature 50.870.
Scuola Pons: (30-4-59) lavori restauri
L. 20.960.
Scuola Aymars: ;14-7-59) riparazione finestra L. 2.500.
Scuola Cerisieri: riparazioni varie Lire
,5.360.
Sala attività del Convitto: (23-1-60) spese
pagate di migliorie effettuate alcuni anni
or sono per un totale di L. 194.936.
Sala attività Asilo: (,19-11-60; 21-12-60i
compresa la cucina e i servizi nonché sala
attigua al corridoio, L. 277.590.
Teatro: (1-9-60) restauri al deposito dei
viveri L. 60.000; (18-11-60) restauri al teatro medesimo L. 93.000.
Entrate: Collette straordinarie per gli
stabili: (1958-59) L. 309.605; (1959-60» Lire 182.565: (15-8-60) L. 110.095 (buffet del
XV agosto 1960); (30-10-60) L. 266.870 (bazar per i restauri); (30-11-60) L. 45.000
(recite dei cadetti); (30-11-60) L. 20.000
(offerte dei giovani per le sedie).
Da questo speochiello risulta che il deficit è piuttosto alto: vorremmo fare qualcosa per la cappeUa del Clot dell’Inverso
e si spera di effettuare i reetainri per la
prossima primavera, salvo intralci.
Vedete che molte cose sono state effettuale nell’interesse della comunità: siamo
perciò in attesa della vostra generosa offerta che vorrete gentilmente dare assieme
alla colletta per i festeggiamenti in busta
unica.
OEPerte per «La Lucerna »
Ide Oberti. 10 scellini; Pasl. Virgilio
Sommani L. 1.200; Scoccimarro Letizia
Cannes, 10 franchi francesi nuovi; Dr. Da
rio Varese L. 1.000; Fam. Bernard Giaco
mo 500: Ribet Gustavo 500; Refourn Ila
lo 500; Long Elisa ved. Seiarrone 500
Tron Ermanno 500; Baroelli Corrado ,500
N. N. 500; Pastre Giovanni e Federico 500
Roslan Maria (Masselli) 400; Ribei Flavio
400; Bleynat Guido 300; Elvio Jahier 300
Chambon Ernesto 300; Arturo Rostagno
sindaco 300; Paolasso Attilio ed Enrichet
ta 300; Pons Marcello 300; Tron Emanue
le 300; Pons Guglielmo e Berta.lmio Ade
laide 308; Pons Alberto e Maria 300; Mar
chetti .Anita 300; Fam. Prandini 300
Fam. Griot 250; Tron Clotilde ved. Gay
250; Tron .Adele ved. Ribet 250; Pastre
Eìka 250; Costantino Germano 200; Baret
Filiberto 200; Pastre Elrmanno ed Elvina
(continua a pag. 6)
4
pag. 4
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
10 febbraio 1%1 — N. 6
’■rC" ■
TOHBE PEJLLICE
Fiaccola
N»te al programma.
Raccomandiamo vivamente l’esposizione delle bandiere nel giorno del
17. E’ un segno di unione nella gioia
e nella riconoscenza di tutti i Valdesi.
Ricordiamo che tutta la ccmunltà
è invitata ad intervenire alla manifestazione che avrà luogo nel Tempio
alle 9,30 e che è preparata dagli allievi delle Scuole Eementari. Desideriamo ringraziare gli insegnanti delle
Scuole Elementari che con amore ed
entusiasmo hanno preparato le varie recite ed i canti.
I pesti al pranzo in cernirne sono
limitati a 150. Tutti coloro che hanno intenzione di parteciparvi si affrettino a procurarsi il biglietto (L.
700) presso la Cartoleria Hugon. I biglietti saranno venduti fino ad esaurimento ed in ogni modo non oltre
s ore 12 del giorno 16 Febbraio.
La serata del 17 sarà ripetuta sabato 18 alle 20,45 e Domenica 19 alle
ore 15.
Serata del 17 Febbraio.
L’Unione G’.ovanile del Centro sta
preparando sotto l’esperta guida del
sig. Charles Paschetto, tre lavori per
la serata del 17: Due atti unici di
Vittorio Calvino: Ancora addio, Così ce ne andremo e la ben conosciuta
commedia La flancée de Cucuruc.
L’Unione Giovanile di Torre Pellice presenterà, per la serata del XVII febbraio
due atti unici di Vittorio Calvino. L’Autore, noto e apprezzato non solo in Italia
ma anche dal Teatro Religioso Protestante
francese, offre in questi due atti « Ancora
addio » e « Così ce ne andremo » ancora
una volta spunti di interesse morale ed
umano.
a Ancora addio T> è una malinconica, accorata vicenda che si svolge tra le quinte
di uno scadente teatro di provincia, in cui
gli attori, non ancora sotto le luci della ribalta, si rivelano a noi con i loro veri
volti, con le loro pene e le inutili illusioni.
Una patetica e pietosa menzogna, al centro dell’azione, sembra dimostrare come
l’inganno, sia pure inteso a scopo di bene,
generi solo-false situazioni e sofferenze.
Del tutto diverso l’ambiente e i personaggi inverosimili di k Così ce ne andremo » :
siamo infatti al confine tra cielo e terra,
e due angeli in veste umana, ne custodiscono la porta. Siamo, con questo atto, in
un ambito particolarmente caro allo scrittore, quello del surrealismo poetico del
credente. Un Uomo è morto, e deve varcare la soglia del cielo ma ne è impedito
da alcuni legami ancora umani che lo trattengono : alcuni ricordi da cui non sa staccarsi. « ...Quando si spogliano dei. ricordi,
allora sono veramente morti... » dice l’angelo Tobia alla conclusione dell’opera:
l’Uomo, cioè, deve presentarsi solo, con la
sua coscienza, davanti a Dio. Ecco che di
nuovo Calvino ci pone di fronte al tema
fondamentale di tutta la sua Opera: il rapporto fra Puomo e Dio, fra la terra e il
cielo.
Il centenario della Società Missionaria dì Via Oliva. (Dalla Relazione
dell’attuale Presidente Sig.na Emilia
Lily Coisson).
L’interesse per le Missioni in terre
pagane risale già al 1820, anno in cui
Torre Pellice raccolse la somma di
L. 135 che fu mandata a «L’Institut
des M’ssions de Bâle ». Però le colletto regolari cominciarono solo nel
1828.
All’epoca del « risveglio » (1825), una
certa Susetta Bert riuniva in casa sua
a Santa Margherita, ima ventina di
signore che lavoravano per le missioni. Però a quell’epoca l’opera delle
Missioni era quasi sconosciuta nelle
nostre Valli e non compresa dalla
maggioranza della popolazione.
Se l’opera delle Missioni è amata
nella nostra ■ parrocchia è dovuto in
gran parte alle società che sono all’opera: la «Via Uliva» (1861), la
; Coppieri» (1891) e la «Zambesia»
(1898) che sono società femminili e la
Pra del Tomo» (1883) che è maschile.
La « Società di lavoro per le Missioni » o più semplicemente la Socieà di lavoro, che più tardi prese il nome di «via Uliva» dalla sua sede di
allora, fu fondata a Santa Margherita (Grande Ecole) nel febbraio del
1861 per la coeperazione di cinque signore: Margherita Chambean, Susanna Chauvie, Margherita Chauvie.
Maddalena Pons e Maria Appia dei
Dagotti. Ne furono presidenti: Margherita Chambean (1861-1882); Carolina Meille (1882-1903); Maria Medile
(1903-1912); Rosa Pons Karrer (19121930); Emma Karrer (1930-1935);
Margherita Coisson Nisbet (1935-1951)
e l’attuale Presidente Sig.na Emilia
liily Coisson. , ,
Lo scopo della società era di confezionare dei lavori che venivanó' venduti ed il cui provento veniva inviato
alle Missioni. La società si è interessata alla Società Missionaria fii Basilea, alla Società Missionaria di Parigi e alla Missione svedese in Eritrea.
Le sedute della Via Uliva erano
Le celebrazioni del 17 Febbraio
Giovedì 16 Febbraio: ore 20,30: Palò.
Venerdì 17 Febbraio: ore 9 Raduno degli alunni della Scuole Domenicali a S. Margherita. — Ore 9,30: Commemorazione del 17 Febbraio
per le Scuole Elementari, nel Tempio. — Ore 11 : Culto al Centro. —
Ore 12,30: Pranzo in comune nei salone del Convitto. — Ore 20,45:
Serata con recite e canti nell’Aula Magna.
Domenica 19 Febbraio : ore 10,30 • Culto con S. Cena ai Coppieri ed al
Centro.
N. B. — Nelle .serate del 16 e 17 Febbraio le Riunioni sono sospese.
settimanali da ottobre a marzo. Mentre le signore lavoravano la presidente o una delle socie leggeva delle riviste missionarie di quel tempo.
Oggi, a causa dello sviluppo di altre attività parrocchiali le sedute sono mensili.
La Società «Coppieri» è nata con
lo scopo di interessarsi attivamente
sia dell’opera missionaria in terre pagane sia dell’evangelizzazione in Italia.
La Società « Zambesia » è sorta ccm
lo scopo di confezionare indumenti
per gli indigeni dello Zambesi dove
erano all’opera non pochi missionari
partiti dalle Valli Valdesi.
Il vento violentissimo di questi giorni sembra voler fare piazza pulita della neve che ancora rimane, tenacemente, su tutta la parte alta di Rorà.
tuttavia al solito la raccolta di legna
per i falò del 16 non sarà delle più
facili! Con un po’ di buona volontà
da parte di tutti si potrà però certa
mente ovviare a questo inconvenien
te.
Diamo innanzitutto il programma
delle attività del 17:
Giovedì, 16 febbraio, ore 20: Accensione dei falò al Centro, ai Rumer e
alle Fucine. Canto di inni e brevi istanti di ra-ccoglimento. Si raccomanda, specialmente ai più giovani di ricordarsi, che non si tratta
di fare una chiassata
Venerdì, 17 febbraio, ore 15: Pesta dei bambini, con breve spiegazione
del significato della giornata.
Domenica, 19 febbraio: Culto con Santa Cena, seguito dall’Agape fra
tema nella sala della gioventù, agape preparata ancora una volta
a cura dell’Unione delle Madri alla quale va la nostra riconoscenza.
Alle ore 20 avrà luogo una simpatica serata preparata dai giovani
dell’Unione con cura e con entusiasmo. Ci auguriamo che la loro
gioiosa fatica trovi in tutti voi comprensione ed incoraggiamento'
non esitate ad affluire in massa al Centro!
Importante!: Per partecipare al pranzo è assolutamente necessario
prenotarsi presso il pastore o i membri del Ckmeistoro, versando una
caparra di L. 500.
La vita nella nostra Chiesa
Alle nostre Riunioni di quartiere
si è fatta una serie di meditazioni sul
Culto che ci pare siano state seguite
con molto interesse. Dopo il 17 Febbraio contiamo di fermarci per alcune sere sul tema proposta dal Sinodo: U denaro nella Chiesa.
Fino a Natale la frequenza alle riunioni è stato ottima. Dopo il periodo
festivo c’è stata una fiessicne che per
diversi quartieri è stata di breve momento mentre in altri quartieri si
stenta a riavere le belle assemblee di
Dicem.bre.
Ci fa piacere notare una buona attività unionista nelle nostre tre Unioni giovanili (Centro, Simound, Coppieri). Molti elementi nuovi, le giovani leve, sono venuti a rianimare le nostre
Unioni. Speriamo che molti altri giovani si uniscano a quelli che già si
ritrovano. Sappiamo che molti si trovano in difficoltà a causa degli orari
di lavoro, ma molti altri potrebbero
venire con im po’ di buona volontà.
Le altre nostre numerose attività
di chiesa continuano il loro lavoro, e
auguriamo a tutti quelli che si affaticano in un modo o nell’altro nelle
attività di Chiesa di poter sentire che
la loro fatica non è vana.
Tutti coloro che hanno tempo e
buona volontà possono trovare nella
svariata vita della Chiesa numerosi
settori dove si possono rendere utili,
deve ciò che il Signore ha dato loro
come prezioso talento potrà essere
messo a frutto gli uni per gli altri.
Quanto più saremo capaci tutti quanti
di donare ciò che abbiamo tanto più
ci riuscirà di uscire daU’isolamento che
spesso sentiamo pesare su noi per costituire veramente una grande e benedetta famiglia nel nome di Gesù
Cristo.
Ricevete un fraterno saluto dai vostri Pastori
Franco Semsìiani e Signora
Gino Conte
Unione Giovanile.
Ha svolto ultimamente un serio lavoro, usufruendo dei quaderni di studio F.U.V. che sono risultati buoni
sotto molti aspetti e, quel che conta,
utilizzabili da un’Unione semplice come la nostra. Tanto i problemi riguar
do le varie sette quanto quelli riguardanti le epistole di Paolo ai Corinzi
hanno vivamente interessato gli intervenuti, suscitando uno scambio di
idee molto utile e... un po’ insolito!
I giovani si occuperanno ora della
raccolta della legna per i falò, aiutati dai catecumeni, e, come già detto,
cureranno lo svolgimento della serata del 19 p. V.
Corsi di catechismo.
Hanno dovuto essere spostati tutti
al pomeriggio della domenica; solu
zione non ideale ma unica possibile,
dato che alcuni catecumeni sono lontani tutta la settimana per ragioni di
lavoro. Raccomandiamo ai genitori
di seguire questa loro preparazione
(perchè non approfittarne per rivedere quello che forse si è un po’ dimenticato?) e di curare che svolgano a
casa il laverò che si assegna loro e
che giungano puntuali alle lezioni,
senza concedersi assenze ingiustificate.
Cadette.
Hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell’assenza da Rorà nei giorni di settimana di quasi
tutte le cadette.
I nione Madri.
Ha avuto luogo regolarmente al
LA PAROLA AL CASSIERE
Offerte ricevute dal 15 dicembre 1960 al 3
Febbraio 1961 :
Per la stampa
(Juartiere Appiotli: Paschetto Carlo e
Vera L. 300.
Quartiere Chabriols: N. N. 50; Ribotta
Celina 100; Poet Rita 200. Tot. L. 350.
(Quartiere Coppieri: L. 50: Amberti Eli
e Lidia, Cougn Davide, Michelin Eliseo ;
L. 100: Amberti Arturo e Pina, Eynard
Enrico e fam., Geymet-Rivoir, Morel Giovanni e Niny, Planchon Rachele, Rostan
Attilio e famiglia; L. 150: Bani Angelo
e Adele, Costabel Giuditta e Daniele ;
L. 200: Marauda Dina; L. 250: Albarin
Margherita, R.M.A. Tot. L. 1.750.
Quartiere Inverso Roland! : L. 100: Eynard Adriano e fam.; L. 200: PeUegrin
Melania ved. Favat. Tot. L. 300.
Quartiere Ravadera: L. lOO: BeUion Attilio e Rina; L. 200: Gerire Enrico e fam.;
L. 300: Rostan Albina e Emilio: L. 500:
Colombo Besson Rita. Tot. L. 1.100.
Quartiere S. Margherita: L. 100: Agli
Germana, Avondet Aldo, Avondet Melania, Gay Ester, Longo Prof. Edoardo e
Celina, N. N., Rivoira Casetta G., Sorelle
A. E. Malan, Toscano Elena; L. 150: Frache Giovanni e Giulia, Gamba Luigina ;
L. 200: Eynard Luigi; L. 300: Bein Roland Lina, Taglierò Guido e Elisa; L. 500:
Armand Bosc Gustavo e fam. Tot. 2.500.
Quartiere Simound: L. 100: Armand Hugon Jacqueline e figli; L. 200: Armand
Hugon Carlo e Alina; L. 250: Eynard Enrico e famiglia. Tot. L. 550.
Quartiere Tagliaretto: L. 200: Jourdan
Margherita e Renato; L. 300: Suor Luigia
Stalle. Tot. L. 500.
Quartiere Villa I: L. 100: De Bettini
Elvira e Sebastiano, Hugon Italo e Ines.
Peyrot Prof. Lilette; L. 150: Bounous Ferdinando; L. 200: Bounous Amélie, Ganière Susanna, Malan Dr. Marcello, Mourglia Achille e famiglia; L. 250: Balma
Emilio e Signora; L. 300: Beux Susanna,
Pons Prof. Teofilo e fam. Tot. L. 2.100.
Quartiere Villa II: L. 50: Charbonnier
Carolina, Ribotta Roberto; L. 100: Bellion Valdo e Germana, Fontana Caterina,
Jourdan Alina, Saragosi Albina e Piero;
L. 150: Longo Elba; L. 200: Salvagiot famiglie, Schindler Gaydou Clotilde, Sereno
Secondo e Consorte; L. 250: Chauvie Alice; L. 300: Odin Delfina; L. 500: Ghigo
Gay Ida e Abele, Muston Emilio e Yvonne. Ricca Bertin Margherita. Tot. L. 3.300.
Tot. L. 12.750 - Liste preced. L. 39.800 Tot. complessivo L. 52.550.
Per Palbero di Natale
Quartiere Appiotti: L. 100: Arnoul Susanna, Odin Maddalena e fam.; L. 150:
Cairus Coniugi; L. 200: Aragno Gius, e
fam., Benech Daniele e fam., Bertin Anita, Gisona Teodoro e Enrica, Long Gustavo, Malanot Cesare, Michelin Salomon
Maria Luisa, Oddino famiglia, Oudry Renato, Paschetto Carlo Alb., Poet Daniele,
Pretto Elvezia, Saragosi Albina e Piero,
Saragosi Nelly e Giov., Sarrù Bartolomeo,
Spelta Vittoria; L. 250: Ceseone Marcella
ved. Travers; L, 300: Falchi Salvatore e
Luisa, Malan Ricca Alessandrina, Marletto Yvonne, Peyronel Armando e Signora; L. 400: Carignano Bianchi Vittore e fam.; L. 500: Benech Lina, Coisson
Emilia, N. N. 61, Odin Irma ved. Proverà, Pasquet Gustavo e fam., PeUenc Albina e Riccardo, Sorelle Cendola, Tomasini
Giovanni, Tomasini Rodolfo; L. 1.000:
Gherardi Dr. Mario e Signora, Giordano
Emma, Tomasini Carlo e Paolina. Totale
L. 12.900.
Quartiere Chabriols: L. 50: N. N.;
L. 100: Bricco Grazia, Benedetto Angioletta, Bleynat Wanda, Bertinat Predino,
Dalmas Danilo, Dema Monique, Gardiol
Carla; L. 150: Ayassot Daniele e fam..
Long Renata, Montanaro Roby; L. 250:
Poet Lia e Ugo; L. 400: (Jonnet Anna e
Carlo Alberto; L. 500: Jourdan Ferruccio. Tot. L. 2.350.
Quartiere Coppieri: L. 100: GeymetRivoir; L. 150: Cougn Giovanni e Maria;
L. 155: Eynard Roberto; L. 200: Bani
Angelo e Signora, Benech Giov. e fam.,
Rostan Attilio, Traverso Olga; L. 250:
Albarin Margherita, Costabel Giuditta e
Daniele, R.M.A; L. 300: Jourdan Olga;
L. 500: Morel Eliana e Bruno, N. N., Ricca Gino. Tot. L. 3.755.
Quartiere Inverso Roland!; L. 200; Pellegrin Melania ved. Favat; L. 500: Amberti Ada. Tot. L. 700.
Quartiere Ravadera: L. 200: Bellion Attilio e Rina; L. 500: Corsani Mario e Letizia, Cesan Giulio e famiglia. Tot. L. 1.200
Quartiere S. Margherita: L. 100: Bleynat Aldo e Emma, Gay Ester, Longo Prof.
Edoardo e Celina; L. 150: Malan Virginia
e Fritz; L. 200: Agli Germana, Bertramino
famiglia, Charbonnier Augusto e Maria,
Charbonnier Giovanni, Eynard Renato, Frachc Giovanni e Giulia, Giordan Emilia,
Janavel Luigi, Monnet Ida, Negrin Ernesto, Vigna Giovanni, Vigna Renato; L.
250: Frache Pierino; L. 300: Borno Emanuele, Chauvie Elsa e Mimi, Hugon Elda,
Jourdan M., Michelin Salomon Pietro, Paschetto Enrichetta, Roland Gino e Ilda;
L. 500: Armand Bosc Gustavo, Battaglia
famiglia, Bosio Anita, Costantino Edoardo,
Eynard D. L., Filippone De Matteis, Gönnet Maria e Stefano, Martinat Silvio e Delfina, Priotto Renata e Franco, Taglierò
Guido e famiglia. Taglierò Goss Olga.;
L. 600. Hugon Franco e Guglielmo; L.
1.000: Bora Francesco e famiglia. Farina
Angelo. Tot. L. 13.300.
Quartiere dei Simound: L. 100: Jourdan
Irma; L. 150: Armand Hugon Jacqueline
e figli, Rivoira Emilio; L. 200: Armand
Hugon Carlo e Alina, Gisletti Carlo e fam,,
Eynard Alberto, Eynard Federico e Evelina. Mûris Giuseppina ved. Gonin, Pons
Pietro e Albertina, Rivoira Valdo e fam. ;
L. 250: Eynard Emilio e Susanna, Eynard
Enrico e famiglia, Giordan Eymond e fam..
Ricca Albina e Emilio; L. 300: Giordan
Alma e Alberto; L. 500: Bertot Erica e
Rinaldo, Chiavia Luigi, Marcante Elena e
famiglia, Meynet Maria, Pons Gustavo;
L. 1.000: Cocorda Arturo e famiglia. Tot.
L. 6.600.
Quartiere Tagliaretto; L. 100: Jourdan
Margherita e Renato; L. 300: Malan Elba
in Meynet, Rostan Valdo e Giorgina; L.
.500: 7-17. Tot. L. 1.200.
Quartiere Villa I: L. 100: Ganière Susanna, Malan Dr. Marcello, Simond Carla
L. 150: Bounous Ferdinando; L. 200: Armand Hugon Maria, Bertin Riccardo e
Ilda, Codino Clotilde, Godine Maria ved.
Cositabel, Jahier Carlo e Luisa, Pellegrin
Not. Umberto; L. 250: Amour Margherita, Giordan Dr. Giulio, Pons Carla; L.
300: Cocorda Dante, De Bettini Elvira e
Sebastiano, Long Carlo e Rachele, Pascal
Eìnrico e Maria; L. 400: Peyrot Prof. Lilette; L. 500: Hugon Italo e Ines, Pons
Prof. Teofilo e fam., Rostan Lucetta, Sappè Aldo e Signora, Sibille Mario e (ruido,
Sommani Franco e famiglia; L. 650: Poet
Geom. Amato e famiglia; L. 1.000: Bounous Marisa, Geymonat Angele, (ìeymonat
Dr. Ernesto, Marnilo Anna, Vertù Edoardo. Tot. L. 12.650.
Quartiere Villa II; L. 100: Fraschia Giovanni. Sereno Secondo e Consorte, Rivoira Paola; L. 150: Longo Elba, Morel
Giul'o; L. 200: Alessio Gay. Avondet Elisa,
Ayassot Stefano, Bonjour Germana e Ernesto, Casa delle Diaconesse, Charbonnier
Alma e Vera, Eynard Ferruccio e Alma,
Frache Serenella, Charbonnier Anita Talmon, Gottcro Gay, Long famiglia, Odin
Delfina, Paschetto Fiorella e Graziella, Ribotta Roberto, Selis famiglia; L. 250:
Chauvie Alice; L. 300: Bellion Franco,
N.N. e N.N.; L. 400: Forneron Davide
Past. Emerito; L. 500: A. R. D., Bein
Prof. Ernesto e Mirella, Charbonnier Ernesto, Gay Aldo, Geymonat Geom. Dante,
Ghigo Gay Ida e Abele, Goss Prospero e
Albertina, Jouve Enzo e Isa, Lo Presti
Ida, Malhieu Ersilia, Meille Matilde, Oudry Alma in Griglio, Paschetto Paolo, Pretto fratelli, Rivoira Doris, Rivoira Elia,
Rostan Giovanni, Ricca Bertin Margherita, Salvagiot famiglie. Suor Giovanna Pent;
L. 1.000: Cairus Giovanni Pietro, Jourdan
Margherita, N. N. merci Seigneur; L.
1.500: N. N.; L. 2.000: Ribel Emilia.
Tot. L. 21.350.
N. N. L. 500; Colletta Albero Natale
al Centro L. 10.300, Colletta Albero Natale ai Coppieri L. 2.540. Tot. L. 13.340.
Totale L. 89.345, Lista precedente L. 6.400,
Totale complessivo L. 95.745.
Per ì sinistrati di Pramollo
40.000: Decker Boringhieri Carolina; L.
20.000. Meta Gallian Bauer; L. 10.000:
(continua a pag. 6)
centro. Alle Fucine il giorno di riunione ha dovuto essere spostato al
giovedì sera (un giovedì nel quale
non ci sia riunione).
Corale
La Corale continua a svolgere un
buon lavoro, preparando un inno per
il 17. uno per Venerdì Santo e uno
per Pasqua.
— Al Culto del 19 p. V. la comunità
canterà l’inno 365 del nuovo innario
dato che tale iimo è onnai noto a tutti coloro che frequentano le riunioni
ed ai bambini della Scuola Domenicale. Diamo qua sotto le parole di
questo inno:
Oh quanto la Tua casa m'è dolce, u mio
[Signor.
tutta di Te pervasa, tutta spirante amor.
L’anima mia felice apresi in essa a Te.
i suoi pensier ti dice, mostrasi a Te qual e.
Ode la Tua parola, fonte di verità,
si tempra, si consola, sente la Tua bontà.
Attività maglieriste.
Le apprendiste hanno ormai cominciato a lavorare, mentre altre hanno
cominciato un secondo corso di addestramento. Per ora il lavoro si svolge
ancora alla Scuola di S. Giovanni, ma
presto contiamo avere le prime maglierista rorenghe su territorio rorengo! Un grazie, intanto, di cuore, a
quanti ci hanno inviato generose offerte. Chissà se qualcuno non vorrà
ancora intervenire per aiutarci ad affrettare l’arrivo della prima macchina?
Saluti.
In questo periodo pensiamo a tutti
i nostri amici vicini e lontani che
vorremmo avere con noi per le « celebrazioni» valdesi.
A Remo Verdoia ed a Beppe che ci
hanno lasciati l’uno quale prodotto
di esportazione in Svizzera e l’altro
per 11 servizio militare, a « Magna Rosa» e a Aldo Tourn (Roucas) che
passeranno il 17 in una camera di
ospedale giunga in modo particolare
il nostro pensiero affettuoso,
OFFERTE
Per Rorengo: L. 500: Cilietta Besozzi,
fam. Jalla, Costanzo Nelly, Giatìbetti Rosina; L. 1.000; Fam. F'ichtner; L 1.500;
Liselotte Bollier; L. 200; Durand Wladimiro; L. 100: Rivoira Fermo e Mary.
Gelso Dario, Tourn Italino, Beneochie
Giovanni, Tourn Giovanni Desot, Mourglia Eli, Rivoira Benino, Mourglia Margherita, Giusiano Mimmina, Odetto Renzo, Giusiano Italo, Mourglia Camillo, Rivoira Amina, Plavan Adelina, Mourglia
Francesca, Pontet Edmira, Mourglia Marisa, Tourn Virginia, Grill Aldina, Mourglia Lidia ; L. 50 : Rivoira Irma, Mourglia
Giulietto.
Per battesimo: di Paola e Valdo Tourn,
i genitori 2.0C0, i nonni 2.000; di Marina
Conte, il padrino 2.000, i genitori 2.000;
di Durand Marco Paolo, Alberto Durand
2.000.
Per matrimonio : Aldo e EHina Rivoira,
1.000.
Per confermazione: Romolo e Rina Ballestra 3.000.
In memoria: dell'ing. Pietro Paglioni,
fam. Peyronel 10.000.
Per la Chiesa: Doli. Varese 10.000 (5.000
opere varie, 5.000 cassa Culto); dalla Svizzera (a mezzo past. Rivoir) 2.800; L. 5.000;
Elva Rivoira, Ada Meille (due versamenti
di 5.000); L. 2.000: Sig.a Cammarata e
Mariano Palmery, past. Emery; L. 2.500:
prof. Conte; L. 1.000: N. N. (500-1-500),
Dora Gremaud, fam. Fichtner, Nelly Costanzo, sig. Mourglia (Barba Panate).
Per stufe .sala: fam. Charbonnier-Paschetto 2.000.
Per riscaldamento tempio: L. 500: Morel Adelina, Reynaud Filiberto; L. 300:
Beneechio Giovanni, Rivoira Gualtiero;
200: Rivoira Giacomo e Paimira.
Per Rifugio Carlo Alberto: Morel Roberto 1.000.
Per Istituti Ospitalieri: L. 500: Revel
Onorato, Rivoira Margherita e fam., Rivoira Amina, Durand Fiocina.
Pro restauri: Past. André Emery 15.000;
N. N. 5.000.
Per opera maglieriste: Concistoro di
Torre Pellice 30.000; Sig.ra Fontanaronx,
Concisi. Pinerolo, 25.000; Past. Erissmann
(Berna) 15.000; Unione Femminile di
Ivrea 10.000; Sig.a Rosina Giachetli 3.000;
Sig. Armando Benecchio 2.000; Sig. Ennio
Sasso e fam. 1.200; Sig. Paolo Gay 1.000.
Precisiamo che certe offerte che qui non
appaiono saranno invece segnate sulla Relazione... dell’anno scorso! Essa, consegnata al tipografo in, ritardo, sembra tuttavia essersi leggermente insabbiata in tipografia. Contiamo tuttavia di farla pervenire prima del maggio prossimo.
Intanto inviamo un pensiero riconoscente a lutti i donatori vicini e lontani.
5
10 febbraio 1961 — N. 6
L’ECO DELLE VAILI VALDESI
pag.
AN6R06Hà iCapeluctial
AHGROGMA ISerr«)
Le celebrazioni del XVII Febbraio
Giovedì 16: ore 20: Accensione dei falò.
Venerdì 17: ore 9: Partenza dal Serre e dal Capoluogo delle scolaresche
e di tutti i partecipanti al corteo. — Ore 9.30: Incontro al Vengie. —
Ore 10: Riunione ocmmeinoTativa al tempio del Capoluogo, con la
partecipazione dei Pastori delle due Comunità e degli alunni. Dono
ai bimbi. — Ore 12,30; Pranzo nella sala nuova. — Ore 16,30: Nei locali della Scuola grande programma di diapositive a colori di vedu
te africane ed alcune su Angrogna e Pramollc. — Ore 20: Recita a
cura deiru.G.V. del Prassuit-Vemé: «Matilde di Tannenburg» commedia in cinque atti tratta da un racconto del canonico Schmidt.
Domenica 19: Culti commemorativi: ore 10: Pra del Tomo (dono ai
bimbi). — Ore 10,30: Capoluogo (con partecipazione della Corale). —
Ore 14,30: Serre
Pranzo del XVII Febbraio.
Avrà luogo come di consueto nella
sala nuova. L’organizzazione è a cura
della Corale. Ai prenotati sarà dato
un biglietto-, ottenibile presso i Pastori o presso il negozio di Firmino Ghiavia al Capoluogo, al prezzo di L. 550.
I biglietti saranno in seguito ritirati
al momento del pranzo. Termine delle prenotazioni : mercoledì, 15 febbraio. Non attendete rultimo momento a procurarvi i biglietti, perchè i
posti sono limitati!
Con la « Sentinella », come d’abitudine, vi verranno distribuite le bustine per la... S. R. ! Che cosa signlflcano
queste due lettere? Settimana di rinunzia, si diceva una volta. Ed effettivamente i Valdesi un tempo rinunziavano a qualche cosa nella settimana del XVII febbraio. Ai bambini si
insegnava a fare a meno magari dello zucchero nel caffè e latte, a qualche leccornia, ... ai grandi a lasciare
da parte la sigaretta o qualche cosa
d’altro. Ed il denaro così risparmiato veniva versato in colletta. Il tempo è passato, e quest’usanza si è persa! E' un bene? E’ im male? Non sapremmo. Più che sulla rinunzia che
aveva lo scopo di ricordare le privazioni dei valdesi nel passato aliepoca delle persecuzioni (come le «erbe
amare ed i pani azzimi » per gli Israeliti) si è allora posto raccento sulla
riconoscenza al Signore per il dono
della libertà da lui fatto con l’Lspirare le autorità responsabili dell’epoca.
E si è accettato allora l’idea che la
riconoscenza non deve esprimersi in
vago ringraziamento a parola e neppure soltanto in festa a carattere popolare, ma con concreti atti di amore per la nostra Chiesa conservata
attraverso i secoli dalla bontà divina.
Perchè non tenere presenti questi due
significati nel riempire le bustine che
vi sono distribuite? Allegato a « La
Sentinella» troverete un foglio stam
palo a firma del Moderatore che vi
invita a potenziare le vostre offerte
in occasione del culto del XVII febbraio. Siccome non è possibile per le
nostre due Comunità ottenere che
ogni membro di Chiesa porti la sua
offerta ai culti, la faccia pervenire
quando può senza troppi ritardi però ! Ricordatevi che S. R. può anche
avere un terzo significato: quello di
« seconda rata » di contribuzioni per
la Cassa culto. Infatti l’offerta in occasione del XVII deve piuttosto avere carattere continuativo' e non sporadico.
Pramollo.
A favore dei sinistrati di Pramollo
sono state inviate L. 50.000 comprendenti le collette latte aU’ucpo nei due
Templi del Capoluogo e del Serre e
le offerte supplementari pervenute ai
due Pastori. Come è stato detto, dette
offerte sono mandate anonimamente,
come anonima è stata la colletta al
culto. Alcuni giovani della Comunità
si sono recati a Pramollo ed hanno
dato una giornata di lavoro per il ritrovamento delle salme. Ecco una lettera di ringraziamento inviata ai due
Pastori di Angrogna dal Past. Micol :
« Cari colleghi, a nome della Comunità di Pramollo, ed in particolare, a
nome dei familiari delle vittime della
grave sciagura che ci ha colpito e a
nome mio personale, ringrazio le due
Chiese sorelle di Angrogna, della solidarietà e della simpatia espressaci
e dell’aiuto inviatoci. Un’ora molto
grave e molto triste è venuta per noi,
ma non siamo stati lasciati soli a
piangere; giornalmente ci sono giunte testimonianze di affetto e di simpatia che sono state per noi fonte di
incoraggiamento e di grande conforto. Grazie ancora e molti cordiali,
fraterni saluti a voi e alle vostre Comunità ».
Unioni Giovanili,
Al Capoluogo le nostre tre Uniconi
Giovanili svolgono ormai in pieno
ritmo la loro attività. L’Unione del
Prassuit Vemé, la più numerosa di
tutte (34 iscritti!) è ora impegnata
nella preparazione della recita del
XVII febb. Una commedia scritta nei
primi dell’800 di ben cinque atti e
con 19 attori! L’Unione in novembre
ha recitato a Prarostino ed ha pure
partecipato numerosa a una riunione
del quartiere dei Pons che non ha
Unione Giov. La visita è stata accolta con molta gioia. Anche rUniOiie
del Martel, dopo aicurie perplessità
iniziali si è messa decisamente in careggiata anche se il numero degli
iscritti è molto limitato per la latenza di diversi giovani che ne costituivano il nerbo. Non mancano pero
i giovanissimi che danno buone speranze per l’avvenire. Anche questa
Unione si sta preparando a presentare una recita. I Jourdans sono un
piccolo gruppo, ben affiatato, che potrebbe essere però più numeroso. Anche qui, la recita costituisce una delle maggicri preoccupazioni. Ma è già
sfata trovata e le parti distribuite seconde un preciso e scrupoloso dosaggio del numero delle battute spettanti a ciascuno. Le tre Unioni si .sono
ritrovate insieme per una serata comune nei nuovi locali del Capoluogii.
Era presente un membro del Com. di
Gruppo', che rivolse ai giovani la parola. La serata organizzata e diretta
dall’Unione dei Jourdans, ha avuto un
felice svolgimento: breve culto iniziale. parola del Capo Gruppo, soppressione dello studio sulle questioni meridionali, quiz, vino e dolci, infine
giochi vari e ben riusciti. Un grazie
agli organizzatori e un arrivederci alla prcssima volta. Sono infatti previste due altre serate del genere, organizzate a turno dai giovani del
Martel (primi di marzo) e del Prassuit Verné (primi di Aprile).
Nella comunità del Serre funziona
no due unioni : quella del Serre e quella di Pradeltorno. Hanno forse un carattere particolare in tutte le Valli
per la loro struttura. Non hanno infatti un seggio regolare! Anzi non ne
hanno alcuno! Più che di unioni si
potrebbe parlare di incontri di gioventù, di raduni r^lari, settimanali L’« Unione » viene presieduta dal
Fastcre e quando non può interveni
re alcuni giovani a turno (i fratelli
Ricca al Serre ed il dovane Delio
Long a Pradeltorno) presiedono la
seduta. Porse questo è un periodo di
transizione per le nostre unioni. Ma
speriamo di transizione verso il meglio.
Da acquistare.
Chiedete ai vostri Pastori le «Me
dilazioni bibliche» per l’anno 1961.
Sono in vendita a L. 250 caduna. E'
bene che siano presenti in ogni casa
per il culto di famiglia. Sono uscite
un po’ in ritardo, ma la colpa è del
tipografo e non dei Pastori che hanno preparato le meditazioni.
Provvedete anche all’acquisto dell’opuscolo del XVII febbraio a cura
del Pastore Luigi Santini: «Dalla Riforma al Risergimento - Protestante
simo e Unità dTtalia». L’opuscolo sarà diffuso a cura degli Anziani o di
giovani che passeranno nelle case.
Giornata dei catecumeni ad Agape.
Anche quest’anno è fissata ad Aga
pe. per i confermandi. La data è quella del 12 Marzo, anziché del 19 come
d’abitudine. Lo spostamento è dovuto al fatto che quest’anno la festa di
S. Giuseppe (che a noi evangelici interessa poco, ma che era utile come
giornata festiva per rincontro dei catecumeni) cade di domenica ed allora dovendo comvmque organizzare
l’incontro di domenica si è preferito
anticipare la data P^ non farla cadere troppo in prossimità di Pasqua.
Domenica della Facoltà di teologia.
Sarà arricchita quest’anno da un
programma speciale ed eccezionale.
Siccome gli studenti della Facoltà di
teologia verranno a fare un giro alle
Valli per conoscere le ncstre comunità, il 26 Febbraio i culti al Capoluogo
ed al Serre saranno presieduti da uno
studente in teologia. La colletta verrà
naturalmente fatta « Pro Facoltà di
teologia ». Ci rallegriamo già sin d’ora di potere fare la (XHioscenza con
coloro che nel volgere di pochi anni
per alcimi e prestissimo per altri, rivearemo al momento della consacrazione al culto d’apertura del Sinodo.
Riunioni quartieiali al Serre.
Mercoledì 22 febbraio, Pradeltorno;
Giovedì 23, Buonanotte; Martedì 28,
Cacet-Rivoires ; Mercoledì 1 marzo,
Odins-Bertots ; Mercoledì 8, CcissonRicca; Giovedì 9, Serre; Mercoledì
15, Pradeltorno ; Giovedì 16, Buona
notte; Martedì 21, Cacet-Rivoires;
Mer(X>ledì 22, Odins-Bertots.
Riunioni quartierali al Capoluogo.
Avranno luogo secondo il seguente
ordine: martedì 14 febbraio, PrassuitVemé; mercoledì 15, Pons (Past. Costabel); martedì 21, Martel; mercoledì 22, Jourdan; martedì 28, PrassuitVemé; mercoledì 1 marzo, Pons; martedì 7, Martel ; mercoledì 8, Jourdans ;
martedì 14, Prassuit-Vemé; mercoledì 15, Pons; martedì 21, Martel; mercoledì 22, Jourdans.
Le riimioni hanno luogo alle 19,30
salvo ai Jourdans dove hanno luogo
alle 20. I temi delle riunioni sono dati in linea di principio, dai testi seguiti del « Sermone sul monte » (Matteo 5, 6, 7). Tutti sono invitati a leggere con attenzione questi capitoli in
modo da trarre maggior profitto dalla loro illustrazione. Agli abitanti dei
Baussan e vicinanze si ripete l’invito
di partecipare alle riunioni della cappella degli Appiatti tutti i venerdì al
le ore 20,30. La riimione del primo venerdì di ogni mese è presieduta dal
Pastore di Angrogna. Tutti sono esortati a partecipare con maggior assiduità e puntualità a queste riunioni.
Seguendo il programma di visite
fraterne alle due comunità da parte
dei due Pastori di Angrogna, anmmziato già nel numero de la « Sentinella» di Natale, quasi tutti i quartieri
sono stati visitati. Rimangono ancora
quello dei Pons che sarà visitato dal
Pastore del Serre il 15 Febbraio e
quello dei Coisson-Ricca che sarà visitato dal Pastore del Capoluogo appena possibile.
La stufa e la legna.
A cura degli Anziani è stata fatta
ned quartieri del Capoluogo la raccolta della legna per il riscaldamento.
Ricordiamo che il consumo della legna è notevole: non c’è soltanto da
scaldare il Tempio tutte le domeni
che e in occasione di matrimoni, funerali e attività speciali (e le stufe
del tempio hanno un appetito formidabile e scaldano anche bene... se non
fa troppo freddo!), ma bisogna pure
riscaldare la saletta per la Scuola domenicale (e non vogliamo che i nostri
bambini stiano al. freddo), per i catechismi (dieci ore alla settimana),
per la Corale, l’Unione delle Madri,
eco. Ringraziamo coloro che hanno
già dato la legna, esortiamo chi se ne
è dimenticato di farlo, invitiamo co
loro che non danno legna a fare una
piccola offerta in denaro, che servirà
per acquistare un po’ di carbone per
il Tempio.
Come già lo scorso anno, anche que
st’anno né.tl»iC5ói^ìfl(ella» di Pasqua
saranno ptdbòtieati per il Serre i nomi di coloib’ che hanno recato legna
per il riscaldamento del Tempio e di
quelli che hanno fatto un’offerta In
denaro. L'teÌBhoof dl coloro (he-'hanmo
portato legna è compilato a cura del
sig. Henri Ricca, 11 solerte custode
della nostra chiesa.
Collettrici di Natale.
Sembra il titolo di un bel racconto.
Si tratta invece delle nostre solerti
catecumene che, secondo l’usp, passeranno di casa in casa per raccoglie
re la colletta per 11 Natale e il 3CVII
Febbraio. Accogliete bene le nostre
giovani collettrici e siate generosi!
RendicontL
Per mancanza di apazio siamo coetretti
a rinviare alla prossima « Sentinella » i
rendiconti finanziari. Ringraziamo quanti
hanno dato doni in natura per i nostri
Istituti. Esortiamo tutti a consegnare al più
più presto la bustina della contribuzione:
contribuire all’opera del Signore è un segno di amore, di riconoscenza, di consacrazione, di volontà di collaborazione. Non
dimenticate!
Ringraziamo tutti coloro che in vari modi prestano la loro opera per il
buon funzionamento delle varie attività ecclesiastiche nella nostra comunità del Serre. Pensiamo in particolare modo all’Arziano di Pradeltorno ed alla Sigma Vera Benech del
Cacet che impartiscono le lezioni di
religione nelle scuole. Un ringraziamento di cuore rivolgiamo al Dott.
Guido Ribet di Torino per avere presieduto il culto a Pradeltorno il 5
Febbraio, permettendo così al Pastore del Serre di predicare al C'apoluogo. E tanto più gli siamo riconoscenti in quanto la sua visita non rimarrà sporadica ma verrà ripetuta in linea di massima ogni prima domenica del mese.
A tutti i lettori de «La Sentinella », specialmente a quelli
che risiedono fuori delle nostre
Valli a causa del servizio militare o del lavoro, o perchè provati dalla malattia e quindi ricoverati in ospedali, il Pastore
Alberto Taccia e la sua Signora,
ed U Pastore Bruno Gostabel
augurano un buon XVII febbraio. Sia questa giornata per
tutti occasione di meditazione
sul significato e sul valore della
libertà e produca in tutti segni
di riconoscenza al Signore «che
ha fatto cose grandi per noi! ».
VEGLIATE
Giovani, aspettiamo la vostra
risposta
Preoicuipati dalla disLrella finanziaria
della Chiesa abbiamo chiesto il vostro intervento e vi abbiamo detto: L’Opera di
Evangelizzazione che Dio ha affidato alla
Chieaa Valdese fin dalle sue origini, per
cui l'ha mantenuta in vita fin qui; che il
17 febbraio 1848 ha dato origine alle cento
e piu chiese valde.si sparse per tutta Italia:
quest’opera che è per noi il motivo di
esistere è in pericolo perchè è povera, perchè è fatta di piccole comunità e non ha
mezzi sufficenli per mantenersi di fronte
al continuo rincaro della vita. Venite voi
in suo soccor.so, sposate la sua causa!
Potevamo, certo, fare appello anzitutto
agli anziani più dotati di mezzi e di denari di voi, ma abbiamo preferito venir
prima da voi perchè più di tutti potete
offrire entusiasmo ed amore. Voi. voi soli
vorrei quasi dire, possedete le parole capaci. con l’aiuto di Dio, di scuotere la
nostra chiesa dal suo pesante complesso
di apatia e di indifferenza; voi possedete
le chiavi del cuore di molti anziani e voi.
ancora, possedete, con Iddio, l’avvenire.
Più di una volta nella storia Pentusiasmo
dei giovani ha vinto le più dure battaglie.
Voi potete vincere anche oggi la battaglia
della Chiesa Valdese.
La causa dell’Evangelizzazione non è
stata fin qui abbastanza conosciuta nelle
nostre Valli come anche in molte chiese
di città. Ed è tuttavia di vitale importanza per noi. Collettiamo denaro per lei ma
questo serve a poco se anzitutto essa non
è oonosciuta ed amata.
Perciò, cari giovani, vi abbiam chiesto :
fatela conoscere ed amare voi questa causa, divenute gli avanguardisti entusiasti,
datele il vostro cuore e guadagnatele il
cuore di tutti. Val la pena di farlo!
Alcuni eroi tra i nostri vecchi le han
dato la vita, altri eroi l’han mantenuU fin
qui. Ma o-ra è giunta l’ora vostra...
lid ora attendiamo la vostra risposta.
Il vostro « Sì » sarebbe senza dubbio una
vittoria di Cristo.
Il vostro « No » sarebbe una sconfitta.
Ma voi non siete nati per risponder no...
11 vostro « Sì » porterà nella vostra vita
nna luce nuova, cosi co'me il « Sì » di tutta la gioventù valdese porterebbe nella nostra chiesa un nuovo palpito di vita.
Voci di villaresi ed amici
'.Dalla corrispondenza ricevuta}
Da Catania.
...la nostra piccola Rosanna gode ottima
^Inte. Beniamino è diventato un ometto.
Va molto volentieri alla Scuola Dom.
Mio marito ed io andiamo sempre molto d’accordo e ne siamo riconoscenti al
Signore. La nostra preghiera è che Egli
ci aiuti ad educare bene i nodtri figlioli
.¡e a fame dei credenti.
Spero l’anno prossimo fare una scappata
al Villar e me ne rallegro già fin d’ora.
Mando un’offerta per « Vegliate » che
riceviamo regolarmenlo e ohe ci fa tanto
piacere perchè 'id reca notizie della nostra
rara chiesa. Buon anno a tutti i villaresi.
Affettuosamente Marina Ventrice.
Dal Baden.
Ringrazio di cuore Lei ed i suoi parrocchiani per le belle giornale trascorse al
Villar. Per me, il momento più bello del
<ampo è stato la visita a quel signore paralitieo e alle altre persone anziane. Non
avrei mai immaginato che il nostro canto
potesse recare loro tanta gioia! Se Dio
vuole, torneremo ancora... Erika.
Le celebrazioni del XVII Febbraio
GIOVeDI’ 16 FEBBRAIO
Ore 20 - Canti dagli altoparlanti del tempio.
Ore 20,30 - Accensione del falò del Pilone, messaggi e canti.
VENERDÌ’ 17 FEBBRAIO
Ore 9 - Raduno in piazza.
Ore 9,30 - Corteo scolaresche.
Ore 10 - Manifestazione scolaresche nel Tempio.
Ore 12,30 - Agape fraterna.
Ore 14 - Pomeriggio valdese (portare tutti il «Cantiamo insieme»).
Ore 20,30 - Serata fraterna organizzata dalla Unione del Centro.
DOMENICA 19 FEBBRAIO
Ore 10 - Breve Assemblea di Chiesa.
Ore 10,30 - Culto solenne seguito daH’iasediamento di nuovi membri del
Concistoro e dalla celebrazione della Santa Cena.
Ore 20,30 - Replica della serata della Gioventù.
Non sono ancora riuscita a finire di raccontare ai miei il nostro soggiorno al Villar perchè ho troppe cose da dire e ogni
tanto me ne torna qualcuna in mente! Sono stati veramente dei giorni meravigliosi
che non potrò mai dimenticare! Clara.
lai lu «Vegliate» avec un grand intérêt. Son arrivée me donne toujours beauco'Up de joie! J’ai trouvé la « Cronaca estiva » 1res intéressante et j’espère que l’année prochaine mon nom figurera aussi parlili -eux de vos visiteurs!
Que Dieu vous bénisse cliers amis et bénisse vos paroissiens! Je pense souvent au
Villar et je vous sais dan® votre travail.
Qh, que le Seigneur nous aide tou® à
vivre pour Lui eC' qu’H remplisse nos
coeurs de son amour! C’est là mon souhait
le plus grand pour chacun de nous.
Gertrude Schumacker (Neusalz'
Sono oggi 29 anni dacché mia moglie
ed io ci siamo spositi, ma dato che ci troviamo nel bel mezzo dei preparativi per
Natale non abbiamo tempo di festeggiare
questo giorno! Però, pensiamo con riconoscenza alla bontà di Dio ohe ha voluto
unire le nostre vie.
Vi inviamo molti auguri di benedizioni
celesti. Possiate, in famiglia e nella parrocchia, trascorrere ore gioiose e che il
nuovo anno vi porti ogni bene. Dio è con
noi ogni giorno.
Ringrazio il Signò’re che ci ha fatti incontrare e che ha benedetto i nostri rapporti e ringrazio te ed i villaresi per il
vostro amore fraterno.
Qui ei rallegriamo che Alberta (Jonnet
venga a fare il suo « Prakticnim » di 3 mesi
come assistente di èhiesa a Pforzheim nella nostra parrocchia. Abiterà da no: e ne
■s ani!) lieii. Past. Allinger (iPforzheiTn’i
Ma femme et moi avons gardé un émouvant souvenir de notre séjour à Villar P.
En portant mes regards vers le 7 août, le
dimanche que je suis monté en chaire, il
me semble que j’ai effectué en quelque
sorte une humble rentrée aux Vallées.
C’est grâce à votre bonté que j’ai pu
dire un me.s.sage à mes confrères là-bas et
je voudrais vous assurer de ma gratitude
émue. Je vous prie de vous faire auprès des
membres de votre paroisse qui se souviendront encore de moi, l’interprète de mes
voeux sincères.
Merci pour le VegVate que j’ai lu avec
beaucoup d’émotion.
Ces jours-ci nous avons eu une réunion
a Mühlaker pour la réalisation de notre
projet de créer un foyer vaudois d’hospi. talité dans la maison d’Henri Arnaud à
Schouenberg et grâce à Dieu nous avons
fait de bon progrès.
Que. Dieu vous bénisse et bénisse toute
la paroisse de Villar Pollice.
Prof. Karl Manevai ( Mühlaker
...Eccomi finalmente a dare mie notizie
che sono otlimè. Mi sembra un sogno di
trovarmi qui e mi ci trovo tanto bene! Al
mio arrivo il Pastore Allinger si è prodigato per 'me in modo ammirevole: con lui.
per una intera giornata abbiamo girato da
un ufficio all’altro e senza il suo aiuto non
.so come avrei fatto.
Lavoro in una fabbrica dove si fanno
motori d’ogni .specie, guadagno bene e sono contentissimo di questo posto. Alloggio
presso ht sig.ra Blach Jourdan (che già
venne al Villarl, è un’ottima cuoca e si
mette in quattro per prepararmi dei pranzi
veraiitiente appetitosi.
II sig. 411inger ini ha anche fatto conoscere alcuni giovani affincliè non mi senta
troppo solo. L'unica spina è la lingua che
nti blocx-a praticamente. Però, la sig.ra
Jourdan (che è diseendente dei valdesiI
cerca di tenermi su il morale coi suoi incoraggiamenti. Anche stasera mi ha detto
che faccio progressi, io non me ne accorgo ma è un fatto che in fa'bbri'ca mi posso
esprimere meglio.
L’ambiente neH’officina è sorprendente
per l’armonia e il rispetto che regnano
ira gli operai. Che differenza da noi! (Jui
non si sente affatto la differenza di classe
come in Italia. In.somma, sono seinore più
contento di essere qua! Per alter:-are il
lavoro con lo sport, faccio qualche bella
nuotata in piscina. Ogni giorno passo davanti alla casetta dove ho alloggiato l’estate «corsa quando sono venuto coi trombettieri villaresi. Chi l’avrebbe detto allora
die a soli pochi mesi di distanza il mio
sogno di tornare qui si sarebbe avverato?
Per favore, saluti tutti i miei'cilfi ¿bmpagni di quei giorni indimenticabili e dica
loro che se mi scrivono mi faranno un
piacere immenso. Se poi qualche fratello
volesse chiedermi informazioni sul inio
lavoro o su altro, sarò lieto di rispondere.
Prima di concludere voglio ancora dirle
che faccio il mio possibile per dare intórno a me una buona testimonianza, soprat
tutto con la mia condotta, onde tenere
sempre alto il mio nome di valdese.
Luciano Cannariato
bei Frau Blaich
Ober Wingenweg 86 (17) Pforzheim
Dalla Svizzera.
Abbiamo sempre un ottimo ricordo della
bella visita che vi abbiamo fatta .col nostro
gruppo e della vostra accoglienza.
Abbiamo preso parecchie fotografie e
ogni tanto vi rivediamo sullo schermo pensando a voi tutti con simpatia e con affetto. Pastore Hardmeier.
Dall’America.
Quand le bateau est arrivò à New York,
après un excellent voyage, j’ai eu la joie
de voir Marthe Salomon et Hélène Masseront qui m’attendaient. Vous pouvez penser quel plaisir cela m’a fait! Il y avaient
aus.si d’autres ami'S qui étaient venus me
ehere.her avec leur auto, comrae-ça vous
pouvez imaginer avec quel soulagement
j’ai mis mes valises dedans et j’ai roulé
avec eux jusqu’à Phila!
loi la famille Marauda de St. Jean m’avait préparé un .wuiper de gala..., enfin
quand je suis rentrée chez moi, ma bonne
voisine m’a fait trouver un beau bouquet
de fleurs au salon et la photo de mon Pierre sur la table, jdloto que j’avais soigneusement rentrée avant de partir et qu’elle a
eu la gentille pensée de' raftltre bien en
vue ¡ioiir mon retour. J’en ai été touchée.
Deux jouns après j’ai été voir les soeurs
Allio et ensuite j’ai été chez Cécile Davit.
Ces chères amies m'ont a'ccueillie à bras
ouverts et nous avons longtemps esnsé ensemble des Vallées mais surtout de notre
cher Villar.
La lettre avec les signatures des mamans
de l’Union m’a fait un grand plaisir et je
n'ai pu faire à moins de pleurer!
Ici la congrégation m’a reçue avec une
belle fête et des fleurs mais tout celà ne
vaut pas nos petites réunions fraternelles
et notre (hère église.
Je languis beaucoup mon pays et je
veux faire tout mon possible pour y retourner bien vite!
S’il vous plaît, saluez de ma part toutes
nos chères mamans et dites-leur que je ne
les oublie pas.
Cet année les vaudois de Phila fêteront
le 17 chez Cèrile et Caroline; ça leur donnera un grand travail, comme vous pouvez penser et le Pasteur Janavel viendra
de New York, ce sera beau de se retrouver
et nous pen:ierons à vous. Irene Berton
(segue a pag. 7)
6
pag. 6
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
IO febbraio 1961 — N. 6
Notiziàrio
Tre cicli completi di riunioni quartìerali sono ormai stati tenuti nella
parrocchia. In dicembre tali riunioni
sono state presiedute da membri della Società Missionaria Studentesca
«Fra del Tomo». Nelle prossime riunioni tratteremo l’argomento: «Il
denaro al servizio della fede». Le riunioni sono state dappertutto ben frequentate; solo al Centro la frequentazione è ancora suscettibile di forte
aiunento e ci auguriamo di poter registrare presto anche al Centro un
«tutto esaurito»; a Romana, dato il
pess’mo stato delle strade e la loro
pericolosità nel percorrerle di notte a
causa dello spesso strato di vetrato
che le ricopriva, l’ultima riunione è
stata sospesa ed il Pastore, salito in
giornata, ha potuto visitare tutte le
famiglie della Comba; al Payant ed
all’Abses continuiamo a tenere le nostre riunioni nelle abitazioni dei sigg,
Giovanni Baridon e Giovanni Charbonnier che ringraziamo ancora.
Nelle prossime riunioni i singoli
quartieri saranno chiamati a pronunziarsi circa la designazione di coloro
che saranno Anziani e Diaconi per il
prossimo quinquennio, dato che gli
attuali Anziani e Diaconi hanno terminato il loro mandato quinquennale Essi sono rieleggibili. Quando i
singoli quartieri avranno proceduto
alla designazione, sarà convocata ima
Assemblea di Chiesa che procederà
alla nomina a scrutinio segreto. Ci
auguriamo che in questa occasione
SI potrà nominare un Diacono per il
quartiere dei Campi ed eventualmente per il quartiere di Perlà ed un Anziano ed un Diacono per il quartiere
del Podio. Partecipate quindi in modo totalitario alle prossime riunioni.
BOBBIO PELUCC
Le prosaime riunicni quartierali
avranno luogo: martedì 14 febbraio.
Romana; mercoledì 15, Centro; martedì 21, Campi; mercoledì 22, Abses;
martedì 28, Payant; mercoledì 1 marzo, Centro; giovedì 2, Podio; martedì 7, Cairus; mercoledì 8, Perlà; martedì 14, Romana; mercoledì 15, Centro; martedì 21, Campi; mercoledì 22,
Abses; martedì 28, Payant; mercoledì 29, Centro; giovedì 30, Podio.
La seconda bustina per la colletta
annua è ormai stata distribuita in
tutte le famiglie. Mentre esortiamo i
ritardatari a voler consegnare al più
presto la bustina di Natale, vi ricordiamo che siamo stati chiamati tutti
a fare al Signore una « offerta » secondo le nostre reali ed effettive possibilità ricordandoci, all’atto del dare, che tutto quanto chiamiamo impropriamente « nostro » è invece il
dono che nella sua grazia Egli ci largisce. Ricordiamo pure che è stata
fissata la somma minima che ogni
membro di Chiesa, che sia veramente tale, è tenuto a versare annualmente alla sua Chiesa: tale somma è di
L. 1500 per persona, e non è affatto
irraggiungibile se nei nostri cuori vi
è vero amore per il Signore e quindi
per la sua Chiesa.
Siamo lieti di segnalare che il numero di abbonamenti al giornalino
« Amico dei Fanciulli » è salito da 14
a 20. Ma perchè non tutte le famiglie
abbonano i loro fanciulli a questo che
è l’unico giornale evangelico per fanciulli in Italia? Eppure ci sembra che
la spesa sia minima, dato che metà
di ogni abbonamento viene pagato
dalla Chiesa!
Molti sono stati in questi ultimi
tempi i nostri ammalati s’a curati
alle loro case che degenti negli ospedali di Torre Pelfice e di Pinerclo.
Quando il Pastore è stato avvertito,
egli li ha sempre visitati e così continuerà a fare dando ad essi la precedenza sulle altre visite alle famiglie. Ci rallegriamo coi nostri ammalati ed operati guariti od in via di
guarigione; agli altri il nostro augurio affettuoso di pronto ristabilimento.
Il nostro benvenuto tra noi ai fratelli ed alle sorelle che ultimamente
hanno ingrossato ancora le file della
nostra Corale che continua la sua regolare attività; ma c’è ancora posto!
Un grazie alla Corale per la sua partecipaz’one alle solennità; contiamo
i suoi membri onde anche il canto
in Chiesa che lascia assai da desiderare riceva dall’apporto delle loro
buone voci un impulso nuovo!
B A R I O U N D
ri ed alle piccole collettrici che hanno e^letato con impegno il loro compito!
La colletta effettuata pct i nostri
fratelli sinstrati dei Toumims di Pramollo ha dato i seguenti risultati:
Colletta al culto: L. 21.000; Colletta
tra i parrocchiani: 69.220; Somme inviate direttamente da membri della
Chiesa di Bobbio: L. 15.000; Totale
generale: L. 107.220. Grazie a chi ha
contribuito.
Da alcune domeniche hanno luogo
nella nostra nuova sala unionista del. ’ regolari proiezioni cinematografiche, il pomeriggio e la sera. Questa
nuova attività si svolge sotto l’egida
di un piccolo comitato formato da
Unionisti dell’Unione del Centro. Lo
scopo non è solo quello di divertire,
ma soprattutto quello di istruire. Ci
sembra che cosi sia stata rettamente
intesa la nostra iniziativa e ringrar
ziamo di cuore tutti coloro che in var
rio modo ci sono venuti incontro, hanno risposto ai nostri appelli e ci hanno dato i mezzi e la possibilità di cominciare questa attività che speria^
mo possa sempre più perfezionarsi.
Siamo incorsi in un errore, riguardo alla colletta annua, alla colletta
per il riscaldamento ed a quella per
Bariound; lo rettifichiamo chiedendo
venia. Infatti il sig. Rostagnol Giacomo fu Giacomo di Malpertus ha
contribuito lo scorso anno: Colletta
nnua L. 3.000; Riscaldamento L. 300;
Bariound L. 200; tali somme da lui
versate sono state erroneamente attribuite a Rostagnol Giovanna fu D
G dei Martinats.
Le celebrazioni del 17 Febbraio
Giovedì 16 febbraio, ore 20 r Accensione dei « falò » al suono della cam
pana.
Venerdì 17 febbraio, ore 9,30: Concentrazione dei bambini ed adulti sulla piazza. Formazione del corteo. — ore 10,30: Culto nel Tempio. Corale. Recite e canti dei bambini. Dono ai bimbi. Colletta per la Cassa Culto. — Ore 12,30: Pranzo del 17 febbraio nella ex sala Unionista. -— Ore 20,30; Recita preparata dagli Unionisti del Centro.
Corale.
Domenica 19 febbraio, ore 20,30; Ripetizione della recita del 17 febbraio.
Comunichiamo ai membri di Chiesa temporaneamente assenti da Bobbio ed ai vari Amici, che quando vorranno inviarci somme di denaro o per
la Chiesa e le sue opere o per «Bar
riound» potranno servirsi d’ora in
poi del conto corrente postale intestato al « Concistoro Valdese - Bobbio Penice» e che porta il numero
2/21954. Menzionino sempre, sul talloncino apposito del modulo che potranno ritirare gratuitamente a qualsiasi Ufficio Postale, la causale del
versamento effettuato. Grazie.
Note al programma
In occasione del 17 febbraio, desideriamo rivolgere un pensiero ed un
augurio particolarmente affettuosi a
tutti i Bobbiesi sparsi per fi mondo
che saranno raggiunti dal nostro
messaggio. Siamo sicuri che in questo tempo del 17 febbraio i loro pensieri si rivolgeranno con particolare
nostalgia alla loro piccolo patria valdese che essi hanno dovuto lasciare
da poco o da molto, sia pure con doloro, per guadagnarsi altrove il pane
quotidiano. Il Signore vi benedica
tutti, cari fratelli e care sorelle che
non sarete con noi in questi giorni e
vi conceda la grazia, ovunque voi siate, di essere con gioia i testimoni fedeli della Sua Parola.
La famiglia di Mondon Marin Paolo e Maddalena (Po'dio superiore) è
stata allietata dalla nascita del piccolo Luciano, nato a Torre Pellice il
27 gennaio. Sia la mamma che il bimbo godono ottima salute. Rallegramenti ed auguri vivissimi!
E’ stato presentato al Battesimo
la domenica 18 dicembre il bambino
Pontet Roberto di Stefano e Geymonat Susanna (Pidone). Il Signore benedica il bimbo ed i suoi cari!
Il 24 dicembre si sono uniti in matrimonio : Rivoira Adbino Francesco
(Fucine di Rorà) e Bertinat Anna
Maria (Ferrera). La benedizione e la
grazia del Signore li accompagnino
nella nuova residenza a Torre P.
Il 17 dicembre è deceduta la nostra
sorella Davit-Negrin Susanna (Caserma). Era nata fi 18 dicembre 1874 e
si è spenta dolcemente dcpo una vita
in cui non le erano mancate le prove
e le amarezze, sostenuta da una fede
salda e serena nel suo Signore. Ai
familiari ed ad parenti tutti ridiciamo la nostra viva simpatia cristiana.
Cogliamo pure l’occasione per ringraziare sentitamente le numerose
persone che ci hanno scritto, inviato
messaggi ed auguri e ci hanno manifestato la loro gioia nel ricevere « Barioimd » con le notizie della loro Chie
Particolarmente cospicui sono stati
quest’anno i doni in natura offerti
dalla Chiesa di Bobbio per i nostri
Istituti Valdesi dì beneficenza. Ce ne
rallegriamo ringraziando di cuore.
Anche quest’anno fi pranzo del 17
febbraio verrà organizzato e servito a
cura della Unione Giovanile del Centro. Il menu del pranzo è il seguente;
antipasto, minestra, carne con contorno, frutta e iormaggio, dolce (e
ventuale). A parte: vino e caffè. Prezzo: L. 600. Prenotatevi entro martedì
14 febbraio presso il Pastore, gli Anz’ani e Diaconi, i Presidenti delle Unioni Giovanili. Chi lo può, all’atto
della prenotazione, versi l’importo
del pranzo.
I no.stri giovani del centro, sotto la
guida dell’ln&egnante sig. Baridon, si
preparano alacreiiiente per darci una
ottima recita la sera del 17 febbra o.
Parteciperà alla serata anche la nostra Corale. La recita verrà ripetuta
la domenica 19 alle ore 20,30. Ci aspettiamo una sala piena, in queste due
serate. Intanto anche l’Unicn.e dei
Campi si sta preparando per darci
una recita la sera di domenica 26
febbraio alla quale spero che tutti
vorranno partecipare. Seguirà poi, in
data ancora da destinarsi, l’Unione
del Podio.
COLLETTE ED OFFERTE
Ringraziamo di cuore tutte le persone e famiglie che hanno contribuito per la colletta per il dono di Natale e del 17 febbraio ai nostri bambini. La colletta nei quartieri è stata
inferiore a quella collettata lo scorso
anno; in compenso la colletta alla
festa dell’albero è quest’anno quasi
raddoppiata; in totale generale, la
colletta è in aumento: L. 46.722 contro le L. 42.725 collettate lo scorso anno. Un grazie pure ai piccoli colletto
Collette ai culti domenicali: 18 dicembre
L. 2.575, 25 die. 21.001), 26 die. 9.837, 8 gen.
5.908, 15 gen. 2.575, 22 gen. 2.832, 29
gen. 2.821.
Collette alla Scuola Domenicale: 18 die.
L. 560, 1 gen. 465, 8 gen. 1.200, 15 gen.
740, 22 gen. 1.170, 29 genn. 595.
Collette alle riunioni quartierali: Romana L. 450, Centro 2.185, Campi 845, Abses
420, Payant 355, Centro 2.225, Podio 605,
Cairus 405, Perla 655, Centro 1.042, Campi 537, Abses 905, Payant 382, Centro
725, Podio 445.
Offerte per riscaldamento (pervenute dal
14 dicembre): L. 1.000: Geymonat Mario,
Via Maestra; L. 500: Bertinat Maddalena
fu Giovanni, vedova, Ferrera, Charbonnier
Giovanni fu Stefano, Abses; L. 400: Bertinat G. Giacomo fu Francesco, Parau;
L. 350: Negrin-Puy Maddalena, vedova
Via Janavel; L. 300: Mondon Daniele,
Costa; Vigna-Berton Maria, Bertins; Baridon Costanzo, Reymonds; Baridon Giuseppina fu Lorenzo, vedova, Perlà, Geymonat-Michelin Susanna, Ciastel; Baridon
G. Davide fu Antonio, Reymonds, Artus
Eliseo fu Davide, Podio sup., Allasina-Davit Maria, Via Sibaud, Baridon Davide fu
G. Pietro, Reymonds, Rostagnol Francesco fu Eliseo, Rostagnol«; Charbonnier
Davide di Stefano, Perla, Charbonnier
Stefano di Davide, Perla, Pontet Natale,
Via Molino, Pontet Guido, Via Beisilia,
Bonjour Giovanni, Via Cromwell, Pontet
Stefano di Giovanni, Pidone, Negrin Davide fu Giovanni, Podio inf.. Gönnet Paolo, Pautasset, Gönnet Stefano fu Salomone,
Pautasset, Melli Italo, Pidone, Garnier
Giovanni, Serre Campi, Bertinat Giov.
Giacomo, Lausarot, Pontet Ernesto, Centro, Geymonat Giosuè, Podio inf., Cairn«
Paolo di Paolo, Campi, Baridon Roberto,
Carboneri, Favat Giovanni, Giornà, Favat
Giovanni, Perlà, Bonjour Pietro, Via Sibaud, Davit famiglia. Via Beckwith, Gönnet Stefano, Pautasset, Mondon-Marin Paolo fu Paolo, Podio sup., Catalin Davide,
Courtilet, Rostagnol Davide fu Davide
Giacomo, Eyssart, Pontet Maddalena fu
Paolo, Eyssart, Molinalto-Allasina LiUina,
Via Sibaud, Charbonnier Giuseppe, Via
Maestra, Rostagnol Giovanni fu Giovanni,
Rostagnols, Cairus Stefano, Cairus, Cairus
Michele, Cairus, Charbonnier Stefano, Abses, Garnier Timoteo, Lausarot, Catalin
Stefano fu Stefano, Pautasset, Artus Paolo
fu Stefano, Malpertus, Charbonnier Giulio,
Giraudins.
Offerte per ’’Bariound" : L. 3.085; Geymonat Daniele, New York; L. 1.236: Bar.
ton Annelle, Omaha (Nebrasca); L. 1.500
Mussa Anna, Torino; L. 1.000: MondonMarin Silvio, Dombresson (Svizzera),
Melli Alina, Lusema S. Giovanni; L. 600:
Bertinat G. Giaeomo fu Francesco, Baimette, Davit Maria in Bolal, Via Maestra,
Cairus Elmo e Lidia, Milano; L. 500: Re
Paolo, Via Cromwel, Charbonnier Giovanni fu Stefano, Abses, Bertinat Maddalena
fu Giov., vedova, Ferrera, Geymonat Mario, Via Maestra, Berton Elda, Torre Pellice, Pontet Elena ed Emma, Podio inf.,
Mfchelin Evelina, Torino, Melli Giovanni
ed Irene, Torre Pellice, Gönnet Elena, Villastellone, Bonjour Anna Maria, Torino,
Bertinat Irene, Torino, Allasina Alma,
Torino, Yvonne Gyger-Baridon, Bellelay.
Roptagnol Susanna, Torino; L. 306: Negrin-Puy Maddalena, Via Janavel, Aliasina-Davit Maria, Via Sibaud, Bertinat Guido ed Elsa, P.zza Municipio, Pontet Ernesto, Centro, Charbonnier Paolo, Via Sibaud, Grand Paolo, Roccia ’d’ (iiors, Davit Famiglia, Via Beckwith, Catalin Eliseo
Emilio, Via Molino, Molinatto-Allasina
Lillia, Via Sibaud; L. 250: Benech-Bonjour Ida, Mustons di Lns. S. Giovanni:
L. 200: Vigna-Berton Maria, Bertins, Negrin FratKO, Torino, Seccia Maria, Torino, Bertinat Stefano di Stefano, Rostagni,
Bonjour G. Daniele fu G. Pietro, Via Janavel, Geymonat Giuseppe fu G. Giacomo, Via Boschetti, Melli G. Daniele fu
Davide, Pidone, Melli Davide di G. Daniele, Pidone, Baridon Davide fu G. Pietro, Reymonds, Rostagnol Francesco fu
Eliseo, Rostagnol«, Pontet Natale, Via Molino, Pontet Guido, Via Beisilia, Geymonat Eliseo fu G. Giacomo, Costa, MondonMarin Giovanni fu Giovanni, Podio sup.,
Mondon-Marin Giovanni di Giovanni, Podio sup., Bonjour Giovanni fu Stefano,
Via Cromwell, Pontet Stefano di Giovanni, Pidone, Charbonnier Daniele, Via Janavel, Geymonat Giosuè, Podio inf.. Gönnet Stefano fu G. Pietro, Via Janavel, Baridon Roberto, Carboneri, Bonjour Stefano fu Giacomo, Malpertus, Bonjour Pietro, Via Sibaud, Bertinat Giovanni fu
Isaia, Rostagni, Gönnet Paolo, Pautasset,
Garnier Giovanni, Serre Campi, Bertinat
G. Giacomo, Lausarot, Pontet Maddalena
fu Paolo, Eyssart, Rostagnol Davide fu
Davide Giacomo, Eyssart, Cairus Stefano,
Cairus, Cairus Michele, Cairus, Bugni Maria, Pinerolo, Bertinat G. Giacomo fu
G. Giacomo, Croselte, Barbero-Bertinat
Anna, Crosette, Bertinat Michele fu G.
Giacomo, Courtilet, Catalin Stefano fu Stefano, Pautasset, Artus Paolo fu Stefano,
Malpertus; L. 150: Charbonnier Stefano di
Davide, Perlà; L. 100: Baridon Giuseppina fu Lorenzo, vedova, Perlà.
Grazie.
Offerte per Albero di Natale e Doni ai
Bimbi:
Quartiere di Cairus: Rostagnol Paolo
fu Paolo, Eyssart, 50; Pontet Maria fu
Paolo, id., 50; Pontet Maddalena, id., 50;
Crof Daniele, id., 200; Rostagnol fratelli,
id., 100; Rostagnol Davide, id., 50; Favatier Giuseppe, Aghit, 50; Favatier Stefano,
id., 50; Favatier Maddalena, id., 50; Cairus Michele, Cairus, 100; Cairus Davide,
id., 150; Cairus Stefano fu Pietro, id.,
100; Duval Francesco, id., 50; Bertinat
Susanna ved. Pontet, Rostagni, 100; Bertinat Davide, id., 50; Bertinat Stefano di
Stefano, id., 100; Ro-stan Davide, id., 100;
Rostagnol Francesco, id., 100; Bertinat
Stefano fu Stefano, id., 200; Rostagnol
Davide fu G. Giacomo, id., 100; Rostagnol Giovanni fu G. Giacomo, id., lOO;
Fostel G. Giacomo, Ferrera, 50; Bertinat
Maddalena, vedova Bertinat, id., 50; Bertinat Davide fu Davide 50; Bertinat Giuseppe, id., 50; Reynaudin Stefano fu Stefano, Gilfrè, 50; Fostel Giuseppe, Malbec,
200; Fostel Giovanni, id-, 50. Tot. L. 2.400.
Quartiere di Romana: Grand Davide,
Lautaret, 150; Charbonnier Margherita,
Giraudins, 150; Davit Pietro di Pietro,
Rej'monds, 100; Baridon Susanna, id., 50;
Baridon Giuseppe, id., 50; Baridon Costanzo, id., 30; Baridon Giovanni Davide,
id., 100; Buttigliero Pietro, Carboneri,
200; Baridon Ermanno, id., 300; Charbonnier Maddalena ved. Michelin-Salomon,
id., 100; Vigna-Berton Maria. vedova,
Bertins, 100. Totale L. 1.330.
Quartiere di Perlà: Baridon Anna ved.,
Arbaud, 200; Favat Paolo, id., 200; Albarea Giovanni, Giornà, 100; Favat Giov.
Daniele, Perlà, 50; Baridon-Ribet Giuseppina, vedova, Perlà, 200; Charbonnier Davide di Stefano, Perlà, 500; Charbonnier
Davide fu Paolo, id., 50; Berton Stefano,
id-, 500; Rivoira (Ì. Daniele, id., 40;
Grand Giovanni, id., 60; Michelin-Salomon Pietro, Alloeri, 500; Berton-Gravier
Maria, vedova, id., 150; Mondon Davide,
id., 500; Berton Augusto, Perlà, 500. Totale L. 3.550.
Quartiere di Campi: Rostagnol Maria,
Malpertus, 50; Artus Stefano di Paolo, id.,
100; Rostagnol Giacomo fu Giacomo, id.,
133; Artus Giovanni di Paolo, id., 100:
Artus Costanza, ved. 50; Fratelli Bonjour,
id., 200; Artus Francesco di Paolo, 100;
Bonjour Stefano fu G. Giacomo, id., 100;
Mondon Stefano, Gras, 200; Gras Stefano,
id., 130; Bertinat Giovanni fu Isaia, id.,
100; Rostagnol Francesco, Rostagnols, 200;
Rostagnol Davide, id., 200; Rostagnol Giovanni, id., 150; Rostagnol Giuseppe, Martinals, 150; Rostagnol Paolo, Bossolea.
100; Lausarot Davide, id., 200; Lausarot
G. Giacomo, id-, 150; Geymonat Stefano.
Campi, 150; Cairus Paolo fu Paolo, id.,
100; Cairus Paolo di Paolo, id., 200; Rostagnol Giuseppe, id., 200; Cairus Margherita, id., 40; Rostagnol Paolo, Serre
Campi, 200; Garnier Giovanni, id., 150;
Garnier Davide, id., 150; Artus Paolo,
Ressia, 100; Bertinat Giacomo, Lausarot,
100; Garnier Timoteo, id., 100; Rostagnol
Paolo, Ciaistel, 150; Puy Daniele fu Daniele, id., 110; Michelin Giovanni, id.,
100; Rostagnol Maria ved. Michelin, 50.
Totale L. 4.313.
Quartiere di Sibaud: Bonjour G. Daniele, Cortili di Danna, 50; Michelin Giovanni, id., 100; Gönnet Stefano fu Paolo,
Pautasset, 100; Gönnet G. Pietro di Paolo,
id., 100; Gönnet Italo, id., 200; Gönnet
Stefano fu Salomone, id., 300; Pontet Paolo fu Paolo, Podio inferiore, 150; Artus
Davide fu Davide, id., 100; Negrin Giuseppe fu Giovanni, id., 200; Negrin Davide, id., 300; Pontet Giovanni fu Giovanni,
id., 300; Mondon-Marin Paolo fu Paolo.
Podio superiore, 100; Mondon-Marin Giovanni fu Paolo, id., 100; Mondon Marin
Giovanni fu Giovanni, id., 100; Pontet
Giov. Paolo fu Stefano, id., 50; Negrin
Stefano fu Giuseppe, id., 100; Artus Eliseo, id., 150; Durand-Canton Enrico, Genteugna, 130; Artus Giuseppe, id., 200;
Pontet Davide fu Giovanni, Pausette, 1.000;
Catalin Paolo fu Daniele, id., 200. Totale
L. 4.030.
Quartiere di Abses-Payant: Michelin Stefano fu Giovanni, Laus, 50; Michelin Paolo, id., 150; Michelin Sorelle, id., 100;
Pontet Stefano, Payant, 100; Durand-Canton Luigi, id., 100; Bonjour Davide, id.,
500; Charbonnier Aldo, Chiot, 100; Bertinat Paolo fu Paolo, Parau, 50; Michelin
Giovanni, Pidone, 100; Bertinat G. Giacomo, Parau,- 150; Pontet Stefano, Balmette, 60; Mondon Anna, id., 150; Grand
Amalia, Roccia d’ Giors, 200; Bertinat G.
Giacomo, Crosette, 150; Barbero-Bertinat
Anna, vedova, id., 100; Rostagnol Alessandro, Courtilet, 125; Gönnet Eliseo, id.,
200; Bertinat Michele fu G. Giacomo, id.,
100; Charbonnier Augusto, Abses, 200;
Charbonnier Alberto fu Davide, id., 300;
Michelin-Salomon Davide fu Giovanni, id.,
300; Bertinat Stefano di Stefano, id., 200;
Bertinat Costanza, id., 200; Charbonnier
Giovanni fu Stefano, id., 200; Charbonnier
Stefano fu Stefano, id., 200. Tot. L. 4.085.
Quartiere di Villa Superiore: Gönnet
Stefano, Pidone, 150; Melli Davide, id..
300; Pontet Stefano, id., 300; Charbonnier
Giovanni, id., 100; Melli Maria, ved., id.,
200; Catalin G. Pietro, id., 180; Nàvache
Giuseppe, id., 50; Negrin Marta, Costa,
250; Mondon Daniele, id., 150; Negrin
Giovanni fu Eliseo, id., 150; Geymonat
Eliseo, id., 200; Catalin Margherita, Via
Molino, 2flÌ0; Charbonnier Francesco, id.,
300; Granero-Bonjour Flora, id., 150;
Gönnet Maria, vedova, id., 350; Pontet Natale, id., 300; Bonjour Paolo, Via Sibaud,
150; Catalin Alberto, id., 200; Charbonnier Maria, id., 150; Aime Famiglia, id.,
1.000; AUasina-Davit Maria, vedova, id.,
300; Bonjour Pietro, id., 200; Bonjour Daniele fu G. Daniele, Via Mondon, 350:
Geymonat Paolo fu Stefano, id., 300; Gay
Giovanni, id. 200; Davit Famiglia, Via
Beckwith, 500; Bonjour Italo fu Stefano,
Via Maestra, 500; Pontet Stefano, Centro,
300; Marchioro Marcello, Farmacia, 500;
Roletti-Rivoira Caterina, Via Maestra, 500;
Michelin-Salomon Salomone, id., 100:
Mondon Giuseppe, Cooperativa, 200. Totale L. 8.780.
Quartiere di Villa Inferiore: Charbonnier Giovanni, Via Janavel, 200; Famiglia
Charbonnier-Bonjour, id., 200; Puy Maddalena, ved., id., 70; Mondon Davide fu
Giovanni, id., 200; Gönnet Stefano, id.,
100; Meyron Giovanni, Via Boschetti, 100;
Geymonat Giuseppe, id., 212 ; Pontet Aldo
fu Paolo, id., 200; Geymonat Giovanni di
Giuseppe, id., 200; Geymonat Paolo fu
Davide, V. Cortili, 80; Geymonat G. Daniele fu G. Daniele, id., 300; Geymonat
Paolo Rinaldo di Paolo, id., 200; Geymonat Paolina, vedova, id., 200; Bertinat Michele di Michele, V. Cromwell, 150; Pontet Lina, id., 100; Bonjour Giovanni, id.,
100; Re Paolo di Paolo, id., 500; Bertinat
Michele di G. Giacomo, id., 150; Charbonnier Attilio di Samuele, Via Maestra,
500; Pontet Severino, id., 100; Sorelle
Sappè, id., 300; Charbonnier Davide fu
Davide, id., 100; Pontet Stefano fu Stefano, id., 200; Geymonat Mario di Paolo,
id., 200; Charbonnier Giuseppe fu Samuele, id., 135; Peyronel Adelina, Insegnante.
Via Cromwell, 500; Roman-Geymonat Anna, Via Maestra, 500; Davit Maria in Bolla, id., 500; Garnier-Favat Maria, Villar
P., 300; Charbonnier Giovanni fu Davide, Via Beisilia, 200; Meyron Davide, id.,
300; Catalin Fratelli, id., 500; Geymonat
Enrichetta, vedova, id., 300; Pontet Guido, id., 100: Mondon Costanza fu Paolo,
id., 100; Mondon Margherita, id., 100;
Coucourde dott. Alberto, Ciampas, 500.
Totale L. 8.697.
Colletta alla festa dell’albero: L. 9.837.
Totale generale: L. 46.722.
Grazie. Preghiera di segnalare al Pastore eventuali errori od omissioni.
La grazia e la pace del Signore dimorino sempre con tutti voi.
Dal Presbiterio di Bobbio, il 2 feb
braio 1961 A. D. Il vostro Pastore:
Edoardo Aime
TÜBRE PCUICE
I continuazione)
Cocorda Arturo e famiglia. Conraggia Ida
(Genova); L. 5.000: N. N., N. N., Plavan
Guido famiglia e mamma; L. 3.500: N.
N.; L. 3.000: Beux Susanna, Niny e Davide, Klet Flora (Olanda), Pascal Enrico
e Maria; L. 2.000: Cpisson Malhieu Ida,
Eynard Carlo e Teresa, Hugon Italo e
Ines, Jahier Carlo e Luisa, Rivoir Elda e
Valdo, Suor Margherita Jourdan e Suor
Lidia Perrou; L. 1.500: Appia William
(Ginevra), De Beaux Caterina; L. 1.000;
Bellion Silvio e Aline, Bifulco Anna e
Italo, Bounous Giovanni, Bounous Giovan
Daniele, Gay Lydia, Monastier Laura e
Lilette, Malanot Cesare, Micol Prof. Luigi, N. N. (Appiotti), N. N., N. N., Peliegrin Not. Umberto, Sangalli Carlo (Bergamo), Pastore Franco Spmmani e lamini e famiglia. Suor Giovanna Pent, Turin
Marta; L. 800: Prof. Edoardo Longo e
Signora; L. 500: Jouve Enzo e Isa; L.
200: Prof. Fiocchi; L. 150: Rostan Matilde. Tot. L. 140.150, Colletta culto Natale L. 106.500, Tot. 246.650.
.V.B. Le altre offerte per scopi diversi saranno elencate nella prossima relazione
POMARETTO
[continuazione)
200; Pastre Alma 200; Baret Serafino 200;
Ribet Ernest* 200; Grill Alfonsina 200;
Genre Francesco 200; Massel Luigi 200;
Bleynat Letizia 200; Bonino Graziella
200; Castagna Cesarina 200; F. Long Davide 200; Lageard Alessandro 200; Lageard Alfonso 200; Volat Bartolomeo 200;
Maurino Oreste 200; Chambón Ernesto
200; Ansaldi Emilio 200; Ferrier Aldo ed
fida 200; Coucourde Valdo 200; Clot Levy 200; Tron Ernesto 200; Vinçon Enrico
200; Baret Alberto 150; Peyrot Enrico
150; Griglio Alessandro 150; Griglio Gustavo 150; Grill Margherita 150; Pastre
Giovanni e P. 150; Wilhelm Germano
150; Pastre Frida 150.
L. 100: Giaiero Alberto, Ribet Ernesto,
Long Amato, Long Enrico, Soster Griot
Emilia, Micol Medina, Bleynat Lidia, Peyrot Edwing, Long Ernesto, Baret Giulio,
Mourglia Umberto, Giaiero Evelina, Baret Guido, Balma Enrico, Long Edmondo,
Revel Paimira, Previati Ida, Jahier Vitale, Gaydou Teraillo, Long Aldo, Long
Luigia, Fam. Baret Pons, Bouchard Emilio, Baret Aldo, Menusan Tommaso, Pons
Silvio, Ribet Renato, Bleynat Enrico, Elsa
Balma, Micol Amato, Ferrerò Eli, Garrou
Guido, Genre Elvira, Bleynat Alfonso,
Rostan Guerrina, A. Coisson, A. Barrai,
Fam. Di Gregorio, Rochon Carlo, Gardiol
Olga, Gardiol Renato, Coucourde Teofilo,
Coucourde Luigi, Costabel Iva, Costabel
Rino, Costantin Germana, Ribet Oscar,
Coucourde Alma, Ribet Willy, Barai Adolfo, Peyran Remigio, Peyran Alberto, Vola
Federico, CoUet Remon, Long Ferdinando, Baret Alessandro, Clot Teofilo, Barrai
Margherita, Rostan Pia, Bazzotta Letizia,
Jahier Maria, Peyrot Elio.
L. 80: Marchetti Davide.
L. 50: Collet Edoardo, Rostagno Franca, L. Mourglia, Orsello Ida, Baret Maria
ved. Pons, Baret Oreste, Revel Levy, Baret Ferdinando, fam. Giaichecco, Chiùrato Giovanni. Bleynat Gustavo, Peyrot
Elena.
7
10 febbraio 1961 — N. 6
L’ECO DELLE VALU VALDESI
pag. 7
LUSEHNA S. GIOVANNI
Il nostro Sili Febbraio
Domenica 12 febbraio, ore 15: a Moiircious, culto con Santa Cena. —
Ore 1630; culto nella Sala degli Airali.
Liovedì 16 ^bbraio, ore 20,30 : Accensione dei falò sulle alture,
vcnradi, 17 febtoaio ore 10: Partenza delle scolaresche in corteo dai Belloimtti. One 1030 : nel tempio, celebrazione per grandi e piccoli ;
^rtec^azione della Corale. — Ore 12,30: Agape fraterna nei Salone
della Casa Albarin. — Ore 21 : Serata offerta dalla filodrammatica
delle due Unmni e dalla Corale. (Presentazione del dramma di Kaj
Munk; «La Parola».
Sabato _ 18 febbraio, ore 21 ; Ripetizicne della serata.
Dimenica 19 febbraio, ore 10,30; nel tempio, Culto con celebrazione della
i tempio del Ciabas, culto con celebrazio
ne della Santa Cena. — Ore 15 : Ripetizione della serata.
Le offerte ai culti Domenicali saranno, per invito della V. Tavola,
U nostro « dono speciale » alla Cassa Centrale in distretta, come segno
di pconoscenza a Dìo e di p.artecipazione aH’opera cui la nostra Chiesa
e chiamata.
Le offerte al culto del XVII febbraio saranno dedicate alla Società
di Studi Valdesi
Qualche cnmuiento
al programma
I falò che si accenderanno sulle al
ture la sera del 16 febbraio (tutti
puntualmente alle ore 20,30) vogliono
essere oltreché espressione di gioiosa
riconoscenza al Signore per il dono
prezic.so della libertà, un serio richiamo alla vocazione rivolta ad ognuno
di noi dalla Parola del Signore: «voi
siete la luce del mondo... risplenda la
vostra luce nel cospetto degli uomini».. Matt. 5:14.
Evitiamo dunque di trasformare
quella così significativa tradizione
valdese in una stonata assordante
chiassata pirotecnica
La Commissione per l’Agai>e del
XVII Febbraio composta dei sigg.
Prof. Gino Costabel, Carlo Albarin,
Umberto Praschia e Enrico Bounous,
raccomanda con la massima insistenza che le prenotazioni per il pranzo
fraterno vengano fatte con fraterna
tempestività, onde evitare, con le
iscrizioni deirultima ora, di complicare il servizio. I biglietti di iscrizione si possono ottenere dai membri
della Commissione e nei soliti negozi
al prezzo dì L, 700.
La sera del XVII Febbraio i nostri
giovani fllcdrammatici delle Unioni
Centrale e dei Peyrot in fraterna collaborazione ci offriranno un lavoro
quanto mai impegnativo; il dramma
« La Parola » opera del pastore, poeta e drammaturgo danese Kaj Munk,
nella versione della sig.ra Nancy Van
Aalst ved. Balma, madre del Pastore
Rino Balma.
Siamo grati al nostro giovane unionista Alberto Revel che, pur in lutto
per la recente dipartenza del padre,
ha accettato il nostro invito ad assumere la regìa e il pruno ruolo di questo dramma cosi familiare col lutto,
vedendo in esso affermata, di fronte
al problema della morte, quella stessa
vittoriosa fede che ha sostenuto fino
all’ultimo il caro dipartito e sostiene
ora coloro ch’egli ha lastàati.
I Personaggi del Dramma
Mikkel Borgen, ricco faltore danese:
Alberto Bevel; Mikkel, suo . figlio primoKenito: Luigi Caffarelt Giovantii, secondo
figlio: Stefiiniìii) Dannai Anders, terzo figlio: Rino l'nvnt ; Inger, moglie di Mikkel
tìglio: Adriano Reveli Maren, bimba d:
Mikkel e Inger: Andreina Rpvara; il Paslore Sentenza: Marco Chdrbonnier ; il
Dottor Houen: Riccardo Turaglio; Peter
Skrnrdder. sarto: Ermanno Rivoirai Kirstin, .sua moglie: Elda Caffarel; Anna, loro figlia: Miriam Bounous; Mette Maria,
seguace di Peter Skraedder: Mirella Giàchero.
Suggeritrice: Ines Malanol.
Nota: La scena si «volge in un piccolo
villaggio di Danimarca, ai nostri tempi.
NOTIZIE BREVI
Dipartenze.
Ci raccogliamo in silenzio davanti
ai cari nomi dei nove ccmpagni di
viaggio che in queste ultime settimane il Signore ha richiamato a Sé : Maria Augusta Mortier, nativa di Torino, deceduta al Rifugio Re Carlo Alberto il 4 gennaio, in età di 75 anni;
Paolo Geymonat del Saret, il 9 gen
naio, in età di 70 anni; Giorgia Rosina Eynard ved. Albarin, madre del
Direttore della iiostra Corale, il 19
gennaio, in età di 83 anni; Rober^
Rostagno, agli Airali, il 26 gennaio,
in età di 52 anni; Adolfo Revel dei
Bellonatti, anch’esro il 26 gennaio in
età di 52 anni; Alice Emilia Ayassot
al nostro Asilo per i Vecchi, il 28 gennaio, in età di 82 anni; il piccolo
Biuno Ernesto Maurizio Roman, di
Giorgio, ai Marauda infer., il 29 gennaio in età di poco più di 2 anni;
Vera Lidia Toscano da Torre Pellice,
deceduta al Rifugio Re C. Alberto, il
29 gennaio in età di 68 anni; Maria
Maddalena Stallò dei Bianchi, il 4
febbraio, in età di 85 anni.
Alle famiglie nel duolo ridiciamo la
nostra profonda solidarietà nel dolore e nella radiosa speranza cristiana.
Visita gradita.
Al pastore Guido Rivoir di Lugano
che ha presieduto nel nostro tempio
il culto domenicale del 22 geimaio e
che nello stesso pomeriggio ha vivamente interessato gli ospiti del nostro
Asilo per i Vecchi, giunga ancora da
parte di tutti mi sentito grazie.
Visita attesa.
Sabato sera 25 febbraio, alle ore 2i,
nella Sala Albarin, la comunità è tutta convocata per un fraterno incontro con il gruppo al completo degli
studenti della nostra Facoltà di teologia in visita di conoscenza a tutte
le chiese delle Valli. Uno di loro presiederà nel tempio dei Bellonatti il
culto domenicale del 26 febbraio. Offerte dedicate alla Scuola di Teoiogia. Riservate fin da ora iibere la serata del 25 0 la dom 26 febbraio.
Statistica Magistrale
Il corpo insegnante del nostro Comune comprende quest’anno tredici
ottimi docenti valdesi ai quali esprimiamo la riconoscenza della Chiesa
per l’insegnamento evangelico ch’essi
impartiscono con lodevole quanto disinteressato zelo ai loro alunni valdesi. A Mourcious: la Signa Emma Gonin; alle Vigne: la Sig.ra Anna Aillaud-Malanot ; a Luserna: la Sig.ra
Virtus-Cazzolin-CeccaranL la Sigma
Ada Negri e la Sig.na Paola Rostan-,
agli Airali ; le Sigg.re Margherita
Cangioli-Bonnet, Elena Fattori, Marisa Monnet-Pontet, le Sigg.ne Rina
Bertin, Erica Tourn (supplente), e il
Sig. Edgardo Paschetto ; ai Peyrot : la
Sig.ra Enrica Malan-Benech e ai Gonio : il Sig. Enrico Gay.
La Bustina dei due « R »
Acclusa a questo numero de «L’Impegno» troverete insieme ad im serio
appello dei Moderatore a tutti i Vaidesi, la Bustina per la risposta al richiamo di coloro ai quali abbiamo affidato la responsabilità della nostra
amministrazicne. Rispondiamo tutti
— fratelli e sorelle — offrendo con generose slancio, un dono che si chiami
veramente Rinunzia Riconoscente per
l’Opera del Signore!
Saluto
A tutti i nostri fratelli ed amici vicini e Icntani dalla piccola patria, a
quelli particolarmente che attraversano mementi diffìcili o prove dolorose
va il nostro solidale affettuoso saluto.
I vostri pastori
R. Jahier e C. Tourn
SONO ORA
400 ANNI
Da un recente intere$santi«fiimo ed obbiettivo volume della Series Facultatis Historiae Ecclesiasticae edito dalla Pontificia
Università Gregoriana di Koma: « Tre anni decisivi di Storia Valdese nelle Valli
Piemontesi (1559-1561)» di Raffaele De
Simone, citiamo una pagina riferentesi ad
avvenimenti di esattamente 400 anni fa
nella nostra valle: « ...Il ritorno dei Rappresentanti da Vercelli (i delegati valdesi
presso il Duca Em. Filiberto per trattare
la pace), verso la metà di gennaio 1561,
contribuì ad esasperare maggiormente (i
valdesi). Non è nece^ario pensare che i
34 Delegali, descrivendo il trattamento
avuto a Vercelli, abbiano di proposito
incitato i loro correligionari alla rivolta.
La .semplice des<rizione dei fatti acuì i
propositi rivoluzionari e detennìnò Tinf-urrezione.
Qualche giorno dopo il ritorno dei Rappresentanti, gli abitanti delle Valli di Lucerna e di Bobbio mandarono nella Valle
(li Pragelato due ministri per comunicare
la loro mentalià rivoluzionaria ai correligionari della zona politicamente francese.
La risposta fu che « il popolo valdese et
ili qua et di là dei monti farebbero perpetua et inviolabile confederatione, promettendo tutti di mantenere, con la grada
di Dio, la pura predicatione dell’Evangelio e ramministratione dei S. Sacramenti, di aiutarsi et soccorrersi scambievolmente, gli uni gli altri, et di rendere ubbidienza ai superiori loro come la parola
di Dio comanda. Oltre a ciò che non sarebbe lecito a ne.ssuno di tutte le Valli,
promettere, transigere overo accordare cosa alcuna sopra il fatto della Religione,
senza il consentimento di tutte le altre
Valli ».
Questa decisione fu comunicata il 21
gennaio 1561 agli abitanti delle Valli Sabaude riuniti a Bobbio per deliberare sul
modo come comportarsi con gli Inquisitori, che il giorno seguente avrebbero dovuto interrogare i singoli capi di famiglia
suH’acceuazione o meno della abiura fatta
da 34 Delegati a Vercelli. Secondo il Lenlolo — seguiamo sempre il testo del De
Simone - ai padri di famiglia sarebbe
stato posto (questo dilemma: «o abiurare
0 meliersì nelle mani della giustitia per
essere condannali al fuogo o essere manflali in galea per sempre ».
Il popolo valdese non scelse il partito
deirabìura. La proposta dei (‘orreligionari
di Pragelato in quel momento difficile semtirò provvidenziale; fu senz’altro ratificato
il patto federale anticattolico tra tutte le
Valli e furono riprese le armi.
...11 Podestà di Ì.ucerna, che era venule per raccogliere le abiure, ottenne appena di poter tornare a casa sano e salvo ».
Del <( palio » iiKMizionalo dal De Sìmone, il testo esalto, in lingua francese, fu
(‘omuiiicato all’Assemblea della nostra Società di Storia Valdese, dal Segretario della
Società di Storia del Protestantesimo Francese, il 4 settembi'e ifi89:
(( Rappresentanti delle Chiese Valdesi
delle Alni, del Delfinato e del Piemonte,
che sono sempre state unite, noi promettiamo qui, la mano sulla Bibbia e davanti
a Dio che tutte le nostre Valli si sosterranno coraggioksamente le une le altre per
fatto di religione, senza pregiudizio dell’ubbidienza dovuta ai loro legittimi superiori.
Promettiamo di mantenere la Bibbia intera e senza alterazio>ni. secondo Vaso della nera Chiesa Apostolica, perseverando in
(fuesta santa religione, anche con pericolo
della na.strn vita, affin di poterla trasmettere ai ìiostri figliuoli intatta e pura come
1 abbiamo ricevuta dai nostri padri.
PromeUiamo aiuto c soccorso ai nostri
]>adrj perseguitati, non riguardando ai nostri personali interessi, ma alla causa comune, confidando non negli uomini ma
in Dio ».
Testo che, in occasione del suo 4® cenlenario, ben meriterebbe — ci sembra —
ili sostituire, con la sola frase centrale, nel
abside de’l Aula S nodale, il suo fratello più
giovane. ¡1 giuramento di Sihaud. che fu apl>oslu in detta abside in occasiode del suo
250« anniversario. /.
Il nostro ilsilo per ì Vecchi
Ha silenziosamente compiuto in novembre i suoi 56 anni, ma gode pur
sempre, come i suoi ospiti, di ottima
salute e con gagliardo entusiasmo si
dispone ad allargare le sue accoglienti tende.
Sebbene inizialmente destinato ai
vecchi bisognosi della comunità locale l’Asilo ha fin dal primo giorno fraternamente accolto vecchi provenienti da altre comunità valdesi o di altra denominazione evangelica.
Attualmente dei suoi 25 ospiti, solo
i’ 10“/'n provengono dalla nostra comunità, gli altri ci sono stati affidati dalle comunità di Angrogna, Rorà, Bobbio, Pegli, Prarostino, S. Seccoido,
Torre Pellice, Villar Pellice, Torino,
Cuneo e di oltr’Alpi, le quali comunità assai poco p>erò s’interessano alle
necessità finanziarie del nostro Istituto che, mentre si sta sforzando di
potenziare a beneficio di tutti la sua
capacità assistenziale, grava quasi interamente sulla sola comunità di Luserna S. Giovanni.
VILLAR PELUCE
[segue da pttg. 5i
Una iniziativa fallita.
Spontaneamente, alcuni no«lri negozianti Valdeai haimo preso l’iniziativa di una
domanda al comune affinchè il giorno di
Natale i negozi del luogo fossero chiusi.
La maggior parte aderirono, anche quelli
cattolici furono d’a-ccordo, solo... qualche
elemento valdese rifiutò e l’iniziativa fallì.
Ci auguriamo che in una prossima occasione questa iniziativa abbia un pieno successo e possa, col tempo, estendersi a tutti
i giorni domenicali.
Il credente non può essere schiavo, nè
del pubblico, nè del suo lavoro. Dio ci ha
ordinato il riposo domenicale e non possiamo ribellarci alla sua volontà.
Doni per la Miramonti
Alberto Revel, Milano, L. 10.000; Amalia Geymet, Villar, 500; Umberto Geymet,
Losanna, 1.000; Maria Geymonat, New
York, 2.670; Matilde Vogel, dir. didat.
Mannheim, 3.000; Luisa Calicò, New York,
620; Unione delle Madri di Villar, 10.000;
Lisetta Gay, Torino, 4.000; Chiesa di San
Marco, Mannheim, 7.490.
Offerte per « Vegliate »
Giovanni Michelin-Buffa, 50; Geraldo e
Anita Matliieu, 5.000; Bruno e Paola Mathieu, Torino, 500; Umberto Geymet, Losanna, 1.000; Carmelo e Marina Ventrice.
Catania, 1.000; Maria Geymonat. New
York, 1.540.
Per ragioni di spazio rinviamo al prossimo numero alcune altre offerte ricevute.
Nascite
Giorgio di Renato Vernè e Ginetta Grill,
Teynaud; Ivana di Stefano Baridon e Anna Gönnet, Chiaus; Desi di Mar o Aya.ssot e Susanna Peyronel, Teynaud.
Benedica il .Signore questi teneri agnelli
della sua greggia !
Nozze
Felic'tazioni al nostro fratello Umberto
Gönnet che, nel tempio di Torino si è
unito in matrimonio con la gent'le signorina Maddalena Geymonat di Bobbio.
Corale
E benlornala finalmente alla nostra Corale (-he sotto la valente e paziente guida
della nostra Dott.vsa Cecilia Gay e del suo
compagno, il Dott. Ciesch. si è presentata
numero.sa e coimpatta il g'orno (li Natale,
arricchendo il nostro culto con un’ottima
esecuz'one del « Minuit Chrétiens », dìmo
slrandoci di essere r sorta molto bene c
giii-ilificano le migliori speranze.
Ringraziamo
sentitamente il nostro fratello Alberto
Laxier per : buoni ine.ssaggi rivoltici nel
tempio ed in alcuni quartieri e diciamo
pure il nostro grazie Mio studente in teologi Bruno Bellion che ha presieduto il no.stro culto l’8 gennaio.
Un ringraziamento infine alla nostra
Doti.ssa Cecilia Gay in Ciesch per la su
apprezzata « causerie » all’Unione delle Ma(iri sulla « Ps'cologia del faneiiiilo ».
Dipartenze
11 22 dicembre, mentre tutt’attorno fervevano i preparativi per le solennit.'i natalizie il nostro tempio si gremiva di fratelli ed amici commossi attorno alla bara
della nostra sorella Giraitdin Susanna ved.
Michelin Salomon nota nella valle .-otto il
nome di « Signora Palaìs ». Fervida credente. conservava ancora nel cuore i palpiti dell’antico r'sveglio del Villar e ad
essi cercava di ispirare la sua vita. Sottolineò essa stessa nel suo N. T. i passi che
dovevano esser med’tati ai suoi funerali.
« Come la cerva agogna i rivi deiracque.. ».
La chiesa compatta le ha reso la migliore
te.stimon'anza.
11 li gennaio Dio richiamava a sè il no
stro fratello Paolo Janavel di anni 87, già
residente aH’Inverso ed ora presso il figlio gerente del locale « Sale e Tabacchi ».
Una assemblea numerosa rese le estreme
onoranze al Dipartito, s'a per esprimere
la stima che nutriva per lui, che per dire
di quanta simpatia siano circondati i suoi.
Il 23 gennaio era la volta di Davit Stefano di 73 ann', deceduto alla Bodeina
presso la figlia Evelina ove risiedeva. Malgrado il tragitto faticoso complicato dal
ghiaccio e dalla neve, molti fratelli e sorelle accompagnarono il feretro e dissero
con ciò una parola di vera solidarietà ai
figliuoli In lutto.
Il 1 febbraio venne trovato morto nella sua casa solitaria all’Inverso, Davit Augusto, detto Florin, di anni 70. Da lunghi
anni voleva viver solo, come un eremita
non del tutto normale. Ciò malgrado la
(omunità gli rese onoranze dignitose e
belle.
Esprimiaiuo pure la nostra simpatia alla nostra sorella Anna I..akatos che ha avuto il doloro dì perdere il suo affezionato
fratello, l’ing. Victor N’ttner di Vienna.
I nostri lettori ricevono questa volta, a titolo di esperimento il « Vegliate» incorporato ne « I.’Ecc delle Valli » e con altre circolari. Speriamo ne
siano contenti e si sentano incoraggiati ad abbonarsi ail’Eco, il caro giornale della nostra chiesa.
Con fraterni e cordiali saluti in
Cristo, dal presbiterio di Villar Pellice
Enrico ed Eugenia Geymet
1861 - Panorama
della presenza valdese
(segue dalla l.a ¡mg.)
i Valdesi erano' noti soltanto per cor
rispondenza, e forse soltanto attraverso aU’interesse che l’America aveva per Garibaldi ed il nostro Risorgimento,
Palazzo Salviati divenne quindi da
allora la sede della Facoltà di Teologia, e nello ste.sso periodo' di tempo
VI si trasferiva anche la tipografia
« La Claudiana », fino allora residente a Torino, e con essa la sede della
Società dei trattati religiosi.
La presenza valdese in Firenze (120
membri di chiesa) diventava quindi
notevole in quell’anno. E non solo
nella capitale toscana, ma anche a
Livorno troviamo presenti i Valdesi
e ancora lo Stewart. Proprio alla generosità di costui si deve il tempio di
quella città, inaugurato il 19 giugno,
L opera era .stata iniziata l’anno prima dal pastore Giovanni Ribetti: con
ardore ed entusiasmo polemico. Basterebbe ricordare che la sua « lettera ai preti di Livorno» di quell’anno
ricevette ben 14 adesioni, e famosa rimase la pubblica disputa da lui iniziata insieme col Gavazzi contro il
clero della città nel refettorio dei
Cappucciini: iniziata, perchè al terzo
giorno, gli avversari rifiutarono di
continuare la discussione.
La scuola maschile evangelica di
Livorno sì aprì pure in quell’anno, e
36 catecumeni erano accolti il 1» settembre nel nuovo tempio: l’ambienttì
era quindi aperto nonostante la reazione del clero e delle autorità che
ancora in occasione dell’inaugurazione del tempio avevano cercato di
blcccare l’iniziativa, fino ad un intervento risolutore del Ricasoli, successore di Cavour.
Il primo evangelizzatore della Lombardia fu Giov. Davide Turine, e la
prima porta che si aperse fu Milano.
« Buona accoglienza, locale favorevole una ventina di uditori sulle prime,
buona dispdsizione nei nostri bravi
soldati » : cesi diceva una relazione
del tempo, e perciò l’cpera fu iniziata
regolarmente nella capitale lombarda neH’ultimo bimestre del 1861. Il
pastore valdese era accompagnato da
tre colportori e coadiuvato daH’evangelista P. Pugno.
Anche Bergamo conobbe una puntata dei Valdesi, per opera del g ovane Emilio Comba, e poi dello stesso
Turino, mentre un ex-frate, il cappellano garibaldino Pantaleo, andava
predicando contro la chiesa romana,
e un ex-prete scriveva alla Tavola
Valdese degli incoraggianti successi
della predicazione evangelica.
Purtroppo molte volte gli italiani si
seno entusiasmati di primo acchito
alle verità dell'Evangelo, ma sono poi
ricaduti facilmente neU’accomodante
conformismo tradizionale!
Più chiara e più conclusiva l’opera
a Palermo di un’altra solida ed eccezionale tempra d’uomo ; il pastore
Giorgio Appia, già incaricato dalla
Chiesa di Pinerolo, nel marzo 1861
iniziava nella capitale della Sicilia,
ancora scossa daH'avventura dei Mille la sua opera fervente di proselitismo. Vi aderirono elementi della bor
ghesia e della nobiltà locale, tra l’opposizione feroce del clero. Ne fu
espressione il padre Turano, più tardi vescovo di Girgenti, il quale attaccò il pastore Appia con un volume di
basse calunnie intiteiato : « Il cattoheesimo insegnato ai Valdesi » ; e ci
fu anche un’invasione organizzata
della saia di culto, finita con la comparizione del pastore davanti al commissario di polizia.
Giorgio Appia era stato presente a
Napoli al principio di quell’anno: la
città aveva già udita l’irruente oratoria di padre Gavazzi, destinata però
a scarsi successi. Il Comitato di Evangelizzazione avrebbe ben voluto che
il giovane Appia si fermasse nella
città ed iniziare l’opera; ma egli ne
fu distolto dal pastore della chiesa
svizzera. Roller, il quale era convinto
che in Napoli dovessero lavorare i napoletani soltanto. « Tout élément venu même de Toscane ou de Piémont
serait reçu avec défiance... les prêtres
essaient de tout pour faire croire à
leurs ouailles que les Piémontais vetileunt leurs ôter leur religion ».
ÿ « *
In ccnclusione, un secolo fa la
Chiesa Valdese era presente in Italia
in molti centri, dovunque le circostanze lo permettevano, e lo consen
tiva soprattutto la scarsità dei suoi
uomini. L’opera pareva promettente:
anche se gli entusiasmi quarantotteschi, più decisamente anticlericali,
erano ora in parte svaniti, si iniziava
così quell’opera solida, tenace, e come
è stato detto, di scarpone montanaro,
che non lascia più il posto dove si è
posato. Augusto Armand Hugon
Samuele Stallò, nell’impossibilità di
farlo personalmente ringrazia tutte le
persone che con scritti o di persona
hanno preso parte alle esequie di
Maddalena Stalle
Il 3 Febbraio improvvisamente il
Signore ha richiamato a sè all’età di
63 anni
Giacomo Vigne
Ne danno il doloroso annuncio la
Moglie, i Figli e tutti coloro che lo conobbero e l’ebbero caro.
«Sii fedele fino alla morte,
e io ti darò la corona della vita»
(Apoc. 1: 10)
8
P»«- 8
L’EGO DELLE VÆLU VALDESI
10 íebBuáio 1961' ^ N* 6
Operai evangelici
in Germania
La Chiesa Evangelica delia Germania mi ha espresso il desiderio di intensificare ia sua opera di assistenza
cristiana e fraterna in favore degli
gli operai italiani di confessione evangelica attualmente al lavoro in Germania. A questo scopo mi ha domandato se non fosse possibile istituire
un centro di raccolta degli indirizzi
di tali operai e di quanti ancora si recheranno in Germania.
Il Pastore ENRICO GEYMET CHIESA VALDESE - VILLAR PEIr
LICE (Torino) ha gentilmente adottato l’incarico di raccogliere gli indirizzi e di trasmetterli alla Chiesa
Evangelica di Germania. Tutte le famiglie evangeliche che hanno dei congiunti in Germania come opCT»* in
mezzo alle migliaia di altri italiani sono pertanto invitate a comunicare al
Pastore Enrico Geymet il nome e l’indirizzo dei loro cari, possibilmente
anche la fabbrica dove lavorano.
E’ chiaro che il compito del Pastore
Geymet si limita a questa importante
o necessaria opera di collaborazione
con la Chiesa Evangelica in Germania, affinchè gii operai evangelici non
rimangano isolati, ma trovino da parte delle comunità il conforto della fede e della solidarietà fraterna.
Le famiglie interessate sono pregate di non considerare questo ufficio
sotto l’aspetto dell’assunzione al lavoro, ma piuttosto sotto l’aspetto della
diaconia cristiana. E’ una mano che
è tesa verso i fratelli italiani attualmente in Germania per motivi di lavoro. Spero che le famiglie vorranno
approfittarne con vigile attenzione e,
al tempo stesso, con riconoMcnza
tanto verso la Chiesa Evangelica di
Germania quanto verso U Pastore Enrico Geymet. ERMANNO ROSTAN
Moderatore
F. F, F.
Comitato Rlazlonaie
Anche quest’anno inviliamo tutte le U.F.
a partecipare alla
GIORNATA UNIVERSALE
DI PREGHIERA DELLA DONNA
indetta per il 17 febbraio.
Ricorre quest’anno U 75® anniversario
della giornata di preghiera, e dovunque
la si celebra con particolare solennità.
La guida per la Liturgia è inviata in
questi giorni a tutte le Unioni.
Direttore resp.: Gino Conte
Coppieri . Torre Peli. - Tel. 9476
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Penice . c.c.p. 2/17557
Reg. al Tribunale di Pinerolo
________n, 175, 8-7-1960_______
Tipografia Subalpina - s. p. a.
Torre Pellice (Torino)
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
S. GERMANO CHISOHE
La domenica 5 febbraio abbiamo avuto il
piacere di avere con noi le Signore Santini
e Pons di Torino, per un incontro femminile.
Erano presenti circa 70 persone.
La eig.ra Santini, presidente del Comitato della F. F. V., richiamò molto opportunamente 1’ attenzione dell’ assemblea sul
problema della cultura, dando a questo
termine una portata più vasta e profonda
di quella che solitamente ha.
E’ stata posta in evidenza la funzione
formativa che possono avere nei riguardi
della cultura stessa, l’assidua lettura e meditazione delle S. Scritture, la lettura di
buoni libri e giornali, con particolare riferimento a tutta la nostra stampa.
La sig.na Pons, membro del Comitato F.
F. V., ci ha recato alcune notizie sull’opera che svolgono le associazioni femminili
in Italia ed all’estero.
Rinnoviamo un sincero ringraziamento
alle nostre ospiti per aver atxolto il nostro
invito.
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Ringraziamento
Desideriamo rinnovare da queste
colonne l’espressione della nostra riconoscenza a quanti hanno collaborato al « Natale dei Carcerati », ma
in modo speciale vogliamo ringraziare quanti hanno inviato il loro dono
sotto il velo dell’anonimo, é che perciò non abbiamo potuto ringraziare
direttamente. Essi sono (in ordine
cronologico) : N. N. 500 ; E. G., Sanremo 1.000; Anonimo, Torino assegno 5.000; A. L. T. 10.000 in biglietto
postale, Pinerolo; L. O. S., Torino
5.000; M. N., Bordighera 1.000; N. N.
con biglietto d’accompagnamento
3.000. A tutti un grazie veramente
sentito.
Anche quest’anno la colletta ha dato un ottimo risultato, ed abbiamo
così potuto inviare: 32 vaglia; 18 panettoni; una diecina di pacchi di indumenti. (A questo proposito, desideriamo informarvi che occorrerebbero
ancora alcune maglie di lana, per rispondere a richieste che non abbiamo
potuto accontentare).
Inoltre abbiamo mandato : 30 « Lettere di Natale per carcerati» ricevute da Londra tramite il Gap. Stephens; 30 copie del numero speciale
dì Natale del « Grido di Guerra », e
16 calendari «Il Buon Seme», offertici gratuitamente dal Sig. Paolo Benevolo di 'Valenza Po.
Altri hanno richiesto e ricevuto il
calendario « Valli Nostre ».
Abbiamo anche dovuto dare qualche aiuto ad ex-carcerati che si trovano in condizioni difficili.
Tutto questo è stato possibile grazie al vostro aiuto, e possianio assicurarvi che da ogni parte ci sono
giunte lettere di ringraziamento ed
espressioni spesso commoventi di riconoscenza.
C’è ancora una piccola rimanenza
in casa... ma non del tutto sufficiente per i doni pasquali... Chissà se
qualcuno vorrà ancora aiutarci?!...
In questa fiducia, vi ringrazio anticipatamente.
Selma Longo
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La nostra cronaca è stala rinviata da alcune settimane. In parte la si troverà ne
« La Fiaccola ». Vogliamo solo ricordare
ancora qui la collaborazione che è stata
particolarmente preziosa e apprezzata nelle ultime settimane: i Pastori Marauda e
Santini hanno presieduto dei culti, mentre
in vari quartieri si sono avvicendati il
Pastore Bertinatti, la Sig.na Selma Longo,
il Sig. Varese e alcuni studenti della « Pra
del Torno », che hanno terminato U « giro » dei nostri quartieri. A tutti esprimiamo la nostra più viva gratitudine.
Pure dell’attività giovanile si dice ne
« La Fiaccola » ; proseguono le visite di
Unioni, nonché la preparazione di recite
( anche il « Piccolo Teatro Lo Bue » è di
nuovo in lizza) ; particolarmente riuscita
la riunione in comune tenuta al Centro, in
cui la Sig.na Paola Rostan ha riferito sulla
Conferenza ecumenica giovanile di Losanna, accompagnando la sua esposizione con
una filmina molto bella ed interessante.
In alcuni quartieri è giunto, col Pastore,
il proiettore o il magnetofono: pare che
queste apparizioni siano state apprezzate;
si vedrà di ripeterle.
Domenica scorsa, in concomitanza con
la seduta dell’Unione delle madri, si è
avuta una riunione commemorativa della
fondazione della Società Missionaria « Via
Oliva»: ha parlato la Sig.na Lily Coisson.
l’anziano ed il diacono. Che il Signore benedica il neo eletto e quanti sono chiamali
a collaborare per la ,^causa del Signore. La
sera, all’Unione giovanile abbiamo ascoltato con vivo interesse la conferenza del
maestro signor Amato sul « tempo libero »
seguito da una conversazione suH’argomento. Siamo lieti per Targomento, trattato
con eloquenza e profondità di pensiero c
che farà riflettere quanti erano presenti.
Ringraziamo di cuore il signor Amato per
la sua fraterna collaborazione culturale.
L’Assemblea di Chiesa, convocata domenica scorsa dopo il culto e presente con
circa l’ottanta per cento dei suoi membri,
ha eletto diacono per la zona di Miradolo
il signor Gino Paschetto delle Paglierine.
Il neo eletto verrà insediato durante il culto di domenica 26 c. m.
Mentre ci congratulianmo col signor Paschetto per la sua nuova carica, ottenuta
con la quasi totalità dei voti, gli diciamo
il più fraterno benvenuto chiedendo al Signore di voler benedire il lavoro che il
neo eletto sarà chiamato a svolgere in seno alla nostra comunità.
— Il culto di domenica prossima, 12 c.
m., sarà presieduto dal diacono Dino Gardiol, dovendo il pastore Genre recarsi a
Cannes, la cui comunità celebrerà appunto
quel giorno la festa del XVII febbraio.
POMARETTO
MASSEL
Lo sciopero continuai l’ultimo incontro
dei sindacalisti con il Prefetto è i dirigenti del C. V. S. aveva lasciato adito a molle speranze per i nostri operai in sciopero,
seppure non continuato dal mese di settembre. Purtroppo la notizia dell’interruzione delle trattative ha lasciato nell’animo di tutti una grande amarezza: descrivere i sentimenti, i pensieri le reazioni
degli operai e di quanti hanno la responsabilità in loco non è facile; certamente
non possiamo non pensare a tutti coloro
che in questo frangente non sanno come
fronteggiare la situazione familiare e che
lottano per una giusta retribuzione; non
possiamo non essere vicini a tutti i nostri
fratelli e sorelle che si trovano in uno
stato d’angoscia e di sofferenza, sia per
motivi economici, sia per l’incertezza del
domani, sia per il disagio in cui si trovano
i più colpiti. Preghiamo tutti il Signore
Onnipotente perchè illumini la mente di
chi ha la responsabilità maggiore del disagio de! poveri ; domandiamo al Signore
die apra i nostri cuori per tendere la mano a chi ha bisogno e ci dia di amarci di
più nell’ora della prova, nel segno della
solidarietà.
Recentemente abbiamo celebrato il servizio funebre di Coucourde Maria Adelina
nata Long del Clot Inverso di anni 71:
una vita di lavoro conclusasi con una lunga malattia, sopportata con sottomissione
filiale nel segno della fiducia nel Signore;
molta gente ha preso parte alle esequie ed
ha ascoltato il messaggio della Vita; alla
famiglia inviamo un pensiero di viva simpatia, La scorsa settimana, venerdì 3 febbraio è stato pure fatta la sepoltura di
Bleynat Gustavo di anni 57 alla Lausa del
quartiere dei Masselli ; molte persone hanno preso parte al servizio reiigio^; inviamo alla famiglia il nostro pensiero di
solidarietà.
Domenica 5 - febbraio è stato insediato
quale diacono del quartiere del Centro di
Pomaretlo il signor Vitale Jahier; il grosso quartiere ritorna nella normalità con
Le Consistoire a eu dimanche une séance
primcipalement consacrée à la situation financière de notre église et de notre paroisse. Le problème a été longuement examiné
et la décision a été prise de porter à lires
500.0(K) le chiffre à atteindre comme contribution annuelle à la caisse centrale. Cette
somme doit être offerte avant la fin de
l’année écclésiastique, en avril; nous avons
confiance dans l’attachement de notre paroisse à son devoir pour atteindre ceite
somme; pour cela une augmentation d’environ le 10% de nos offrandes est nécessaire. Une circulaire sera distribuée pendant la semaine du XVU pour expliquer
la situation réeUe de nos finances. Une
autre question qui a retenu notre attention
en particulier est celle d’une plus profonde
intégration de.s anciens dans la vie de la
paroisse.
Offertes reçues pour Pramol: L. 5.000:
Micol Giovanui, Tron Emanuele, N. N.;
L. 2.500: Tron Aurélia; L. 2.000: Micol
Elisa, N. N., Tron Vitale, Tron Silvio.
Tron Jules, Tron Giulio; L. 1.000: Pous
Enrico, Micol Edoardo, Tron Guido, Giraud Silvio, Pons Luigi, Breuza Filippo,
N. N., Meylre Paolo, Tron Emilio, Trou
Maria, Pons Arturo, Pons Enrico, Meytre
Oreste, Micol Attilio. Tron Rino, Tron Luigi, Rostan Pietro, Tron Emilio, Tron Alfredo, Pons Guido, Gaydou Adolfo, Peyran Alberto, Pons Samuele, Micol Bdwin,
Tron Giovanni, Pons Umberto ; L. 500 :
Rostan Giovanni, Pons Teofilo, Tron
Emanuele,
Le famiglie Costamagna, Godino,
Prochet, nelTeventualità di noon poterlo fare personalmente, ringraaiano
vivamente tutte le gentili persone che
con scritti presenza fiori, hanno voluto testimoniare la loro simpatia
partecipando al grande dolore per la
dipartita della diletta
Edvige Godino
in Costamagna
Torino, 26-1-1961.
I familiari della- compianta
Adelina Long
commossi per la dimostrazione avuta
in occasione della dipartenza della loro cara, esprimono un sentito ringraziamento a coloro che hanno preso
parte .il loro dolore. Un grazie particolare al pastore sig Bouchard, al
dottor Momigliano, alla sig.a Mourglia Vera e alla sig.a Coucourde Almandina.
« lo ho combattuto il buon
combattimento, ho finito la
corsa, ho serbata la fede»
(II Timota> 4: 7)
Inverso Pinasca (Clot) 1-2-1961
I .figli con le loro rispettive famiglie, i fratelli e la sorella coi loro familiari, partecipano a parenti ed amici, la dipartenza della loro diletta
Mamma e Sorella
Linda Gay in Brandt
che il Signore ha richiamato a Sè il
21 gennaio 1961 a Nordhausen (Germania).
« La mia grazia ti basta »
(II Corinzi 12; 9)
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