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ANNO LXXIII
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Italia e Impero
Estero
ABBONAMENTI
Anno L. 20 — Semestre L. 10
• vy-r..' ■•.■
. 30 — ^ . 15
Onelaii ilillii [oii» Diiiietmale lellt Valli Valdesi
ai Signori Pastori e Membri dei Concistori:
Venerafi Signori e cari frafeììi, ' ,
e /
_ • . .-■<■ • ' • "Î>.y« . -_M...-.-, .
-i-ïr'î' ^ ;
Nulla sia'^più torte della vostra fede!'
Î V. ') - Ài; ^ïê>v (Gienavello) S
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DlraHorai Prof. GINO COSTABBL
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto, 1 bis - Tobrx Peixic* [I’
i- REDAZIONE: ViaiArnaud, 27 - Torre Pellice » i-,
■■ - r ^ 6,
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira i ^
' • - Cent. 30 la copia ’ ®
/ risultati, sia positivi che negativi conseguiti lo scorso anno dalla « Campagna
di appello » ci inducono a ritenere che lo
sforzo iniziato debba ques’inverno essere
proseguito e intensificato in tutte te parrocchie.
E mentre ogni Concistoro studierà i
metodi e le iniziative ritenute più efficaci
negli ambienti diversi in cui è chiamato
a lavorare, richiamiamo con ogni urgenza
la Vostra attenzione sui pericoli che in
modo particolare minacciano la famiglia
cristiana.
Se noi dobbiamo oggi dolorosamente
constatare un indebolimento nelle posizioni della Chiesa cristiana, è perchè si sono
innanzi tutto indebolite le basi spirituali
della famiglia. Nei templi delle nostre
Valli si vedevano una volta le fam^e
che nella loro totalità prendevano. J^^o
in un banco per adorare Iddio.^
pia consuetudine è ormai spenta,^mme
si è rarefatto il culto cUfqmigliMte> la
preghiera prima dei pasti.- Vediamidpure
compromessa l’autorità dei genitori sui
figli, e talora anche insidiata la stessa
fedeltà coniugale. Venuto meno il principio della santità della famiglia cristiana,
noi possiamo amaramente constatare le
disastrose conseguenze in tutti i rami
della vita cristiana ed ecclesiastica.
E’ pertanto urgente che in tutta Vattiviià delle parrocchie venga dato un vigoroso impulso alla rivalutazione delle nostre famiglie Valdesi.
Voi potrete trattare questo argomento
nei suoi multiformi aspetti, ma Vi presentiamo con particolare insistenza la
necessità di sottolineare nella rivaluta^
zione della famiglia cristiana, la responsabilità dei capi famiglia. Noi abbiamo
fin qui dato molto valore alle attività
giovanili; si è parlato delle Scuole Domenicali; non mancano delle fiorenti
unioni delle madri, mentre nulla si è fatto per i padri, per i capi famiglia. Se
ne vedono le dolorose conseguenze in
modo particolare nei nostri culti, dai quali
questi ultimi rimangono in gran parte assenti. Vi suggeriamo pertanto che, ove
sia possibile, le attività invernali vengano
iniziate con una riunione plenaria, distinta dal culto, riservata ai capi famiglia,
convocati eventualmente con invito personale.
Tutta questa attività culminerà con la
domenica della famiglia cristiana, la cui
celebrazione è stata fissata per il 2 maggio.
. 4*
/ convegni degli anziani e -diaconi
avranno luogo a Torre Pellice domenica
6 dicembre alle 14.30 nell’aula dell’Asilo,
gentilmente concessa, e a Pomaretto
martedì 8 dicembre alle 9.30 nella Scuola
Latina. I problemi trattati saranno i seguenti: 1) L’opera delTanziano nella rivalutazione della famiglia cristiana ; 2)
L’attività amministrativa dei Concistori;''
3) La guida dell’anziano.
Lo scorso^ anno solo la metà deimembri dei nostri Concistori fu presente ai-,
due benefici convegni, e quest’anno, men--:.
tre ci accingiamo a chiedere alle parrocchie un ulteriore sforzo spirituale e materiale, vorremmo che i due convegni di
anziani e diaconi segnassero la ripresa
delle attività con la partecipazione totalitaria dei nostri Concistori. '
-Î
Le visite di Chiesa avranno luogo nelle
seguenti parrocchie: VillarPellice, Prati,
Massello, Pomaretto, . Perrero, Villasecca,
Angrogna Capoluogo e Torre Pellice.
In occasione di queste visite siete pregati di annunziare che il delegato della
Commissione Distrettuale si terrà% disposizione dei parrocchiani che desiderassero
conferire con lui.
fNon abbiamo bisogno di richiamare la
'Nostra attenzione sulla situazione aliarponte in cui si trova la Chiesa per quello
riguarda le sue condizioni finanzia-^
fe. Il Sinodo ha invitato le Chiese ad
ì^mentare del 25% i versanienti alla
tossii Centrale. Noi ci rendiamo conto
pe//e difficoltà che si presenteranno per
Ratizzare questo nuovo aumento, ma
pila grande tempesta che travolge popoli,
sistemi, modi di vivere e di pensare, se
^gliamo che la nostra Chiesa possa
^pravvivere, è necessario che ciascuno
¿accia il suo dovere.
•i*
Del rimanente, fratelli, vi preghiamo e
vi esortiamo nel Signor Gesù a vie più
pfogredire. La grazia del Signor nostro
(^sù Cristo sia con voi.
Pi; Torre Pellice, 29-10-1942-XXI.
La Commissione Distrettuale :
^ Roberto Nisbet
" Carlo Pons
■ Umberto Bert.
I figlioli di qDegto jBcoIii'e i figli della Inoe
-f figlioli di questo, secolo so-,
no accorti dei figlioli della
luce verso la loro generazione.
' Luca 16: 8.
I.
I figlioli di questo sefcolo. Chi sono essi ?
Sono gli uomini, in genere, e nel loro
inisieme. Sono quelli che concentrano
in questo mondo forze, intelligenza,
ambizioni e nulla cercano al di là di
quello. Hanno l’animo alle cose della
terra. Non è escluso che abbiano la fede: ma la considerano soltanto come un
complesso di massime che insegnano a.
vivere b'ene, a ben comportarsi nei riguardi del prossimo. Neppure si figurano che la fede è, soprattutto, la certezza delle cose eterne. Sono, insomimaj
delle creature terrene. In che cosa consìste la loro accortezza ?
1) Prima, nel saper determinare i fini miglio'ii. Migliori, s’intende, dal loro
punto di vista! L’economo infedele, licenziato dal suo padrone, non aveva altro fine che aiS^curarsi amicizie provate e denaro per la vecchiaia. Che cos’^tro poteva desiderare ? I fini migliori
sono perciò quelli che assicurano maggiori vantaggi, che garantiscono meglio
là vita, l’avvenire, la salute le sostanze, ecc.
2) Poi, nel saper disporre ,per il conseguimento di tali fini, i mezz^ più, adotti, Pensiamo, per un momento come,
ad fini deH’inicolumità pubblica e privata, le popolazioni abbiano saputo attuare i mezzi più adatti: l’oscuramento
delle città, la creazione di rifugi antiaerei, la mimetizzazione • dei gangli vitali dell’economìa e deirindùstriai, la
postazione di batterìe dì difesa, gli sfollamenti la mobilitazione civile e, infine,‘‘il tesseramento dei'generi alimen-'
tÉiri,..'“'
i^on basta voler il fine, bisogna anclfiey predisporre i mezzi più adatti per
r^giungerlo.
,8ji Nell’agire, per realizzar quei fini,"
coli 11 massimo zelo possibile. Thelo chei
si compendiai in deterrninazioiie « eii^gia - perseveranza.
Determinazione: saper ciò che si vuole.
Energia: poter realizzare dò che si
vuole.
Perseveranza: sapere e realizzare ciò
che si vuole fino alla fine senza soluzioni di continuità.
Tale raocortezza dei figlioli di questo
secolo. .
4) Verso chi 7 Gesù lo dice chiaramente: verso la doro generazione. S’intende: nei rappcffti dei figlioli di questo
secolo con quelli della loro generazione,
con i loro contemporanei.
Il senso di queste parole è chiaro.
Un perfetto accordo si istabiliscs, * in
questo mondo, fra i conteanporanei di
una stessa tempra, di uno stesso san^e,
aventi medeisimi interessi. Questo accordo è fondato sul reciproco vantaggio
arrecato daU’accordo stesso. L’economo
della parabola favorisoe i debitori del
suo padrone condonando aU’iinsaputa
di costui, gran parte dei loro debiti.
Quando egli sarà licenziato, coloro che
in tal modo egli ha beneficato si ricorcleranno di lui. La reciproca frode li
avrà inestricabilmiente avvìnti gli uni
all’altro e viceversa.
Nè importa, ai fini dell’insegnamento
biblico, se questa accorta predisposizione sia onesta o no: quel che importa è
la saviezza, la sagacia con cui nell’ora
dell’abbondanza, 1 figli di questo secolo
sanno assicurarsi, con indissolubili legami, la remunerazione nell’ora del bisogno.
IL
Passiamo ai figli|oli'della luce. Ci si
aspetterebbe che la saviezza e la sagacia adoperate dai figlioli di questo se-i
colo per dei fini egoistici e disonesti,’
rientrino qui nella loro sfera logica e
naturale: la sfera delle cose buone, giuste, oneste, sante,
Disinganniamoci. Ci tocc^rà assistere ad una completa catastrofe spirituale, t., . ■
Intanto, chi sono i figlioli della luce ?
Sono i credenti, i santi nel senso bibli-co, quelli ohe hanno conosciuto Iddio"
e han consacrato a lui le loro forze.
Ma, come i santi del Nuovo Testamento, Topera di questi figlioli della lucè
non è esente da tare, talora da colpe,
più o meno gravi.
Infatti, essi dovrpbbero essere ;savi
ed accorti, non meno ^che i figli di questo secolo. Ed invece, ossierva Gesù, essi lo sono assai meno ! Com’è' possibile
mai ciò ?
E’ un fatto, invero, che nella ricerca
dei. fini migliori, dei mezzi più adatti
al consegüimento di^quei fini, e soprattutto nello zelo impiegato in questa ricerca, i figli della luce appaiono lenti,
confusi,'■'contradittorii, di corto intuito
e di più corta vista ancora.
1) Qual è il fine migliore ? Evidentemente il dimorare in Colui che disse
« io sono la luce del mondo ». Ora,'ecco che Tultima preoacupazione dei credenti è proprio. quella di dimorare in
Cristo. Disuguali nella loro fede, incostanti nella loro speranza,, non sanno
neppure che cosa essi vogliono da Dio,
nè come essi^ogliono. Dio c’è, certamente; ma.jLoaì lo invocano. Se lo in-vociHio, è ptà abitudiae, ino»...per convinzione. Se ne sono convinti, trattasi
di convinzione tradizionale. Cristo non
è il loro Salvatore: è un idolo decloro
focolare.
2) E quali sarebbero i mezzi *più
adatti per raggiungere il fine che Dio
propone ad ogm ciredeihte ? Eccone alcuni:
- la preghiera,
- la vigilanza sopra le nòstre istintive tendenze malvage,
- TubbiOienza al volere divino: « chi
fa la volontà di Dio, conoscerà ».
Ma questi mezzi ed altri ancora, sono trascurati, sprezzati. Qual© è quel
figliolo della luce che si proponga di
vivere, ed effettivamente viva nel sentimento della tragedia che si agita in
lui, ora più presso a Cristo ed ora più
presso all’Avversario ? qual è quell’evangelico che vada in cerca - seriamente - di quell’unico rifugio che potrà efficacemente proteggerlo dalla
mortale offesa che la tentazione gli
vibrerà contro, al momento in cui egli
meno se Taspetta ? dov’è lettor mi*,
quello fra, di noi che escluda di proposito dalla sua vita certi divertimenti,
sulla china pericolosa dei quali può
scivolare finò ad un abisso dal quale
non risalirà più ? dov’è la preparazione
incessante contro Torgogho l’ambizione, la disonestà morale, che insidiano
anche i migliori? Ah, ormai è chiaro:
non una, ma miUe ragioni ebbe il Cristo di affermare che ì figli di questo
secolo sono più accorti dei figlioli della luce !
3) « Verso la loro generazione », com
pleta xl Maestro. Infatti, i figlioli della
luce non sono soltanto imprevidenti '
per quel che lì riguarda personalmente. Ma nel godimento dei beni che Dio
ofire loro, dimenticano di servirsene
pei- Cüutrarre legami d’amore con coloro che condividono la loro fede, e che
potrebbero un giorno, quando mancheranno di ogni cosa, esercitarne il fraterno contraccambio. '
In fisica, è noto il fenomeno detto
2
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^■‘'^>1 ' * *» P®*" due,,vasi intepcomu
rakiànti e ripieni di liquido contengono
-- questo liquido ad un livello penttanenternente uguale, ancorehè tali vasi siano di forme diverse. Quieisto fenomeno
" di « osmosi » dovrebbe ripetersi nella
Chiesa di Cristo, perchè se ne centupii" chino le forze, perchè nella comunione deH’uno con tutti e di tutti fra di.
loro, la comune spirituiailità -segni una
comune elevazione delle anime a Dio.
%
Che^cosa aspettiamo a .mutar radi‘ cálmente il nostro modi> di comportarci*? I tempi esigono soluzioni radicali,
• definitive. Oh, dtecitìiamoci a',vivere.da
cristiani e da figlioli della luce. E che
raccorteza e la sagacia^ ohe come credenti invidiamo ai figlioli di questo secolo siano ormai le nostre !
Berto da O’mola.
■■P
Noi siamo ad un tempo figli della luce e figli di questo secolo. Per questo
secalo, sappiamo attuare gli accorgimenti più astuti: ma quando ci ricordiamo di essesre dei credenti ci invade
una inconcepibile goffaggine spirituale,
un' assurdo torpore morate, una stranissima apatia. Siamo doppi d’anijpjo,
anche se non moralmente equivoci.
F. W. V.
CooYegoo Generale a San Giovanni
»«Ila Casa Vaiaaso
— il 29 novembre - alle ore 14.30 —
Tema:
IL G-lOYANE VALDESE
NELLA DIFESA DELLA PROPRIA FEDE
I^Messia e fondatore della Chiesa cristiana,
m fa nel passato e nei secoli il salvatore
I
fiOST^Ï CfifiTICI
5IQN0R, Da QUESTO nOHDO RIO...
E’ domenica oggi : una domenica mattina di settembre. Il tempo è bello e
incredibilmente mite. La gente s’avvia
al culto. Non potendovi parteciparvi,
leggiamo l’Evangelo, preghiamo e cantiamo.
Cantiamo molto ! Ci piacciono i cantici
che celebrano la domenica, il giorno del
riposo e dell’adorazione: il giorno del
Signore. E più ancora ci piacciono - perchè rispondono al nostro 'Sentimento
profondo - i cantici che, iniziando ii
culto, esprimono il desiderio del credente di avvicinarsi a Dio, il bisogno
del cristiano di cercare la faccia dell’Eterno, l’aspirazione ardente del figlio
verso ii Padre.
Ecco un nostro inno phe ci è particolarmente caro : Signor da questo mondo rio. Le parole sono di Boissier, la
musica di Bost. La traduzione italiana,
di Bartolomeo Pons, riflette bene ¡ concetti deH’originale francese; ma purtroppo - probabilmente per ragioni di spazio L - non comprende le due ultime
quartine che completano ii pensiero
espresso in quelle precedenti (o almeno
tali due strofe non sono pubblicate nell’attuale nostra Raccolta).
Seigneur! du sein de la poussière
Mon âme crie à toi.
Così cantavano, dei ragazzi (cinquanta
anni or sono) sui banchi della Scuola
domenicale. Ci piaceva quel cric à.toi;
ma non capivamo molto bene quel du
sein de la poussière. Orz comprendiamo
meglio, e più che mai in questi tempi...
Signor, da questo mondo rio
L’alma sollevo a Te;
Deh scendi Tu dal cielo, o Dio,
Per far dimora in me.
Questa domanda - che Dio venga a
fare la sua dimora in noi - non è l’espressione soltanto di un pio desiderio, di
una vaga aspirazione, di una passeggera
commozione. Tale richiesta è - nel nostro
cantico - accompagnata dall’espressione
•della volontà. C’è nella fede, neU’esperienza religiosa cristiana, un elemento
volitivo di prim’ordine che non si accentua forse abbastanza nella preparazione delle nuove reclute del Signore.
¡0 l’ombra più non vo’ fugace
Del mondo ingannator;
In me sentir voglio efficace
Il tuo celeste amor.
L’affermazione di volontà è più ancora accentuata nella strofa seguente :
Se fino ad or nel dubitare
Trascorsero i miei di.
Or vàglio credere, operare,
Seguir chi ’/ del m’aprì.
E questo « seguire », andar dietro,
cammhiaré sulle orme del Maestro, si
precisa sempre più e sempre liiegUo:
seguire, cioè ardere, risplendere, vivere,
amare.
N
Voglio arder, si, ma del tuo zelo,
Splender del tuo splendor;
E viver sì, ma per il cielo,
Amar, del tao amor.
Dopo questa energica risoluzione vera « presa di posizione » neil’esistenza
- il credente conclude il suo canto nella
serenità e nella calma e sembra volgersi
- lieto e pacato - verso il tramonto della
sua giornata.
TaTè, Signore, il mio desio
Ch’io viva solo in Te;
Che Tu mi sia e Padre e Dio,
E Salvatore e Re.
Qui finisce la traduzione italiana - o
almeno, ripeto, quanto è pubblicato al
numero 13 dell’Z/i/iario Cristiano. Siamo
quindi costretti di utilizzare roriginale
francese per far conoscere il pensièro'^
sviluppati nelle ultime due stofe della
poesia del Boissier. E’ necessario far
questo perchè tale pensiero appunto
integra il concetto sviluppato nelle stror
fe precedenti, aggiungendo all’atto di
volontà del credente l’umile riconoscenza
per la redenzione di Cristo : •« Aia /«'
che inodo, io impuro, odioso a me stesso,
potrei unirmi a Te? Non sei Tu santo
ed io colpevole? Non devi forse punire?
Ecco, Gesù f mi rimane il iuo sangue :
è stato versato per noi. Infiammami d’qr
more celeste, oh ! mio celeste sposo.
G. E. Meille. '
ÜN tAPA E LA BIBBIA
Tutti conoscono, di nome almeno,
Gregorio il Grande, il Papa che dal 590
al 604 governò la Chiesa Romana ; la
sua teologia è studiata ed ammirata du?
rante e tutto il Medio-Evo : perfeziona
la dottrina della penitenza ; è un papa
missionario per eccellenza; è lui che
opera la conversione delle popolazioni
eretiche d’Italia e pagane d’Inghilterra;
In una delle sue lettere al medico Teodoro si leggono la parole seguenti che
potranno esser lette con profitto oggi
ancora, anche da chi non è medico:
« Mi lagno perchè voi trascurate la
lettura quotidiana di alcune parole del
vostro Redentore, poiché la Sacra Scrittura non è forse una lettera che l’Onnipotente si degna indirizzare alla sua
Creatura ?
« Certo che se ricevéste una lettera delrimpératore non avreste riposo finché non
ne conoscereste il contenuto. E quando
l’Imperatore del cielo, il Signore degli
uomini e degli angeli vi manda deile lettere concernenti la vostra vita stessa, voi
le trascurate!
Oh ! figlio mio, studiate, meditate ogni
giorno le parole dei vostro Creatore ; imparate dalla Parola di Dio a conoscere
il cuore di Dio ».
La professione di., fede di Costante' Sirardengo
t#*“.
« Io sono un uomo non di euliurm, wfl,|
- certamente ai fede e di azionei‘ Forse
n non sono indicato, per la poca preparaSf. zione culturale che ho, di affrontare e dare un giudizio in un così profondo argomento, il più profondo di tutti ch’io conasca.
■' Posso tuttavia esprimermi cosi : Gesù
Cristo Nazzareno, redentore dell’umanità,
%
.7 spirituale degli uomini: tanto più lo è, od
almeno lo deve essere, nella società contemporanea, e specialmente nei tempi
odierni pieni di calamità e di ingiustizie
ai danni dei popoli che null’altro chiedo-- no se non di vivere, dal momento che
Egli è il simbolo, il padre, il salvatore,
il profeta, vorrei dire il giustiziere. Penso in una parola che bisogna aver fede
nei suoi precetti morali e nella sua dottrina per avere un, mondo più bello e pia
sano ».
Così secondo un periodico cattolico,
rispose Costante Qirardengo a chi lo intervistava per sapere che cosa egli pensasse di Gesù Cristo. Questa risposta è
stata reputata assai interessante; difatti
numerosi periodici l’hanno raccolta e
pubblicata.
Ed anche noi la reputiamo interessante. Interessante innanzi tutto perchè essa
dimostra come il problema religioso sia
sempre più di attualità. Non so se una
ventina di anni fa, quando era ancora
l’idolo delle folle sportive, e quando altro aere spirava attorno, Girardengo e
tanti altri che oggi sarebbero disposti a
fare la stessa professione di fede, avreb
th
'^be pensato a sottoscrivere quelle afferr
tnaziom che oggi un settimanale ci oresenta come espressione diretta del suo
, pensiero religioso. Tanto più quindi ci
rallegriamo di quelle es,pressionI di ammirazione che egli pronunci'a oggi: uno;
spirito nuovo aleggia attorno a noi e non
saremo certo gli ultimi a rallegrarcene.
Eppure vi è qualcosa che mi lascia
insoddisfatto nella professione di fede
di Costante Girardengo e non già nella formulazione teologica del suo pensiero,"
piuttosto nello stesso contenuto religioso di esso. E’giusto proclamare Gesù il
Salvatore degli uomini che vissero, di
quelli che vivono, ed in an certo senso
si può vedere in lui anche il « giustiziere » della umanità, nel senso che Egli
colla sua croce esercita un continuo giudizio di condanna suH’umanità. Ma, almeno per conto mio, una definizione che
si limiti a proclamare il Cristo Salvatore afe//a umanità mi lascia freddo ed indiffereste se non vi trovo anche qualcosa che inserisce • noi » nel mondo,
che faccia sentire come il Cristo non
è solo considerato Salvatore degli altri,
ma innanzi tutto come il mio Salvatore.
Sono infatti convinto che chi non ha
fatto l’esperienza di sentirsi perduto non
può apprezzare debitamente l’opera redentrice di Cristo e se parla è sempre
e solo in modo molto, troppo accademico ed in materia religiosa non si tollera
il dilettantismo !
Per questo la definizione di Girardengo mi avrebbe colpito assai di più e
maggiormerte rallegrato se essa avesse
potuto sintetizzarsi in queste pochissime
parole: «Io sento che Egli è il mio
Salvatore » A. Ribet.
Scrivono alT ■€co...
Signore perché T...
L’umanità geme ed è iri continuo travaglio per il suo peccato, dice S. Paolo.
In merito, molte parole, molta carta e
molto inchiostro sono stati consumati e
si consumano per far c'apire agli uomini
la solidarietà umana nell’espiazione del
peccato.
Molti sono i credenti che approvano
le parole, ma non appena un fatto qualsiasi mette alla prova la loro fede o la
loro vita di tutti i giorni eccoli ad intavolare una ininterrotta discussione con
Dio.
Perchè... Altri si autoconfortano con
la parola di Dio e sopratutto guardano
l’esempio di Cristo ; con Esso dicono
« Padre se è possibilè allontana da noi
l’amaro calice », ma hanno paura d< continuare la frase come Gesù • non la mia
ma la Tua volontà sia fatta ».
Si ricordano i credenti le parole del
salmista « sta in silenzio dinnanzi all’Eterno ed ascoltalo », ma dopo averlo
ascoltato gridano ancora: perchè?.......
anziché dire come il profeta Giobbe
« abbiamo accettato il bene, e perchè non
accetteremmo anche il male?».
11 credente moderno in altre parole
vuole rimodernare Dio e la Sua legge,
cioè vuole adattarlo ai tempi; ha dimenticato che Dio è lo stesso oggi come
ieri ed in eterno ; ed in questo secolo
nel quale l’uomo dovrebbe sentire la paurosa voragine che lo separa da Dio,
tratta Dio alla stregua di uno scolaretto
incapace di cortiprèndere le moderne
necessità della vita..
Per l’uomo moderno ed anche per
molti cristiani il Vangelo è una cosa
superata; occorrono invece dei lunghi
trattati filosofici che spieghino la volontà
di Dio ; molti altri si affannano ad organizzare settimane filosofiche perchè dicono
che c è molto bisogno di filosofia letteraria-religiosa : altri organizzano studi e
confi renze atti a far conoscere il pensiero
dì quello o quel tal’altro pensatóre, sulià
maniera od ri modo da esso adoperato
per interpretare la parola di Dio.Perchè
ci credono a questa parola di Dio, solo
non Ri intendono, « hanno orecchi e non
odono, hanno occhi e non vedono » ; sono
troppo pieni dCsè stessi ed hanno dimenticato l’umiltà di Cristo e dei suoi
discepoli, semplici ma ferventi ed operanti ; e si affannano a cercare qualcosa
di imponderabile che li soddisfi nella
loro sapienza.
Sono molti i banditori della parola di
Dio, letteraria e filosofica ; sono molto
pochi oggi i veri discepoli di Cristo che
cercano la pecorella smarrita per ricondurla al Padre con la predicazione del
Verbo fatto carne, del Cristo crocifisso
per noi, del Cristo vivente ed operante
fra i viventi in Lui.
Oh Dio, abbi pietà di noi, soceorrici
e guidaci per uscire dalle tenebre in cui
siamo andati a grandi passi, allontanandoci sempre più da Te, risveglia i nostri
cuori addormentati dalle vane dicerie e
fa che veramente nulla senza di Te ci
soddisfaccia, facci sentire ancor più fortemente l’immenso privilegio di servirti
fino alla morte ed esserti fedeli nella vita
e nel pensiero. Mandaci il Tuo Spirito
Santo che ci fortifichi e ci rammenti il
solenne impegno che abbiamo assunto
di servirti ed adorarti senza alti e bassi,
nella prospera e neiravversa fortuna della
vita, aiutaci a mantenere l’impegno a
ubbidire a Te, anziché agli uomini ed
al nostro orgoglio. Amen. EPU ‘
Il giudizio del nostro lettore è forse un
po’ sbrigativo nei riguardi delle « settimane* filosofiche 0 di cultura religiosa;
esse rispondono a delle esigenze d’ordine
culturale che sarebbe pericoloso sottovalutare ; sapere formulare la propria fede
è anche un arricchimento per la vita religiosa degli individui e della Chiesa. Che
certi spiriti possano ih questa cultura
esaurire tutta la loro attività spirituale;
identificare pensiero e fede, dottrina e
pienezza di vita, è evidentemente un'pericolo, ed è pertanto opportuno il richiamo di Epa, che è del restò più profondo
che non il caso particolare citato : dobbiamo tornare alla semplicità, rinunziare
alle complicazioni di cui tanto spesso si
compiace ii nostro pensiero, essere facitori
non uditori. CI.
li
I
fi
3
L’ECO DELLE ITALO ITALIESI
Albo d’Onore
In un’azione di guerra si è inabissato
■nel mare con Ja sua moto-nave il Capi!tano marittimo Ferdinando Holzhausen,
«ben noto per 11 suo coraggio e per il
-senso del dovere che dirigeva le sue
• azioni. Anche recentemente era stato pro
posto per la medaglia d’argento al valore
per il suo eroico comportamento nel
pericolo.
Esprimiamo alla Vedova ad alla sorella
- membro della Chiesa di Piazza Cavour
- la nostra profonda fraterna simpatia. •
•h
E’ caduto in combattimento sul fronte
egiziano il giovane Sottotenente dèi Bersaglieri Giancarlo Duse, membro della
Chiesa di Piazza Cavour. Pieno di giovanile entusiasmo, era partito deciso a
compiere tutto il suo dovere: ha offerto
,1*
sWk
eroicamente la vita per il suo ideale.
Esprimiamo ai genitori, al padre, valoroso ufficiale di marina, mutilato della
grande guerra, alla madre, ai parenti
tutti la nostra profonda simpatia.
Segnalazioni
La serie delle prediche pubblicate
dalla Commissione delle nostre pubbli^
cazioni accoglie oggi una predica del
dott. E. Eynard {*) che rievoca la suggestiva parabola da Geremia proposta
alla meditazione dei suoi uditori: il vasaio... il vaso infranto. Popolo ribelle,
quello cui il profeta, con appassionato
amore, rivolgeva un messaggio da parte
deH’Eterno:; un messaggio clie non doveva essere ascoltato. Lo stesso messaggio
il pastore Valdese di Torino ripropone
allo meditazione dei suoi uditori e ne
sottolinea tre temi fondamentali : ¡1 vasaio domina l’argilla:; cioè Dio ha un
piano determinato per ogni vita umana.;
gli errori della vita non sono necessaria^
mente definitivi e fiatali,; viene l’ora del
giudizio definitivo, irrevocabile.
‘ Ed è ancora oggi un popolo 'ribelle
•che ascolta il messaggio dell’Eterno, ad
«sso la predica addita da tragicità del
l’alternativa ; oggi, con le sue possibilità
di decisione ; domani, con il suo fardello
di delusioni, di opportunità per sempre
infrante.
Le auguriamo di trovare molti lettori,
e, quel che più confa, cuori aperti nell’umiltà. ' ■
(*) Elio Eynard: Vaso Infranto. - Prèdica - Libreria' Ed. Claudiana - L. !•
s{e i|t
*
Cj sia permesso di segnalare in questa
rubrica la Relazione del pastore Signor
Emilio Corsani, sull’andamento dell’Orfanotrofio Maschile Valdese (Istituto
Goiild) di Firenze.
Quest’istituto, che tanto bene ha fatto
per 11 passato, ha continuato anche in
quest’anno, nonostante le difficoltà del
tempo presente, un’attività veramente
benedetta, e ad esso sono tornati sempre
con nostalgia cuori e menti di ex-guldini,
c^e si mantengono in simpatico contatto
epistolare con il loro direttore. 39 sono
stati gli alunni che sono passati per
l’Istituto: 17 hanno frequentato le elementari, 9 la R. Scuola di Avviamento
Professionale, 8 la R. Scuola Media, ecc.
Si sono avute, inoltre, lezioni di tedesco,
di piano, di violino, di canto corale, di
lavoro manuale, ecc. : mente sana dunque, e corpo sano pure. Ma è lo spirito
che il Oould vuol formare, e «il problema spirituale è stato affrontato col solito metodo di cercar di creare un’atmosfera in cui tutto quello che è brutto moralmente, strida e produca sofferenza ».
In questa atmosfera si sono avute numerose classi di Bibbia, e si è dato grande
importanza al canto corale.
J1 Corriere della Diaconessa
Il lavoro delle diaconesse non conosce
sosta : gli ospedali, i rifugi e gli asili
per vecchi sono sempre aperti, e d’inverno e d’estate la malattia e la miseria
non prende vacanze.
Tuttavia anche per la nostra Casa
questo periodo segna la ripresa delle
varie attività con zelo rinnovato. Le ben
meritate vacanze hanno ritemprato i corpi e gli spiriti, alcune suore sono trasferite in nuovi posti a seconda delle più
urgenti necessità; alla Casa madre sono
venute o si attendono alcune aspiranti
novizie. Si incomincia perciò l’attività
con molte speranze. I motivi che danno
una base a queste speranze non ci mancano in questi ultimi tempi.
Ringraziamo il Signore perchè ha fin
qui custodito nella sua grazia le suore
esposte ai pericoli delle incursioni aeree.
A Torino Suor Francesca Naso ha assunto la direzione dell’Ospedale Valdese,
accompagnata dalla simpatia di tutta la
Chiesa.
La nostra Casa ha appreso con animo
commosso la dipartenza del Pastore emerito Adolfo Comba, terzo direttore dèlia
nostra Casa, e di cui questo giornale ha
già parlato. 11 Sub ricordo durerà a lungo
nel cuore delle nostre suore più anziane.
*
#
Doni ricevuti con riconoscenza dalla
Casa Valdese delle Diaconesse : Prof. E.
W. Long Marey, Roma L. 30, Suor Berta,
Napoli 30, N. N., id. 10, Chiesa di Vittoria 25, Occhipinti Maria, id. IQ, Occhipinti Albina, id. 10, Chiesa di Riesi
100, Chiesa di Pramollo 100, Frache
Luigia ed Èva, Torre Pellice, in memoria della zia Ottavia Poet 50, Pons Maria, Bricherasio 5, Berton Luisa, Villar
Pellice 15, Lidia Meyer Rostagno, Roma
100, Colonn. Giorgio Girardet e Signora,
id. 150, D., Torre Pellice 20, Rita Bouissa, Villar Pellice 20, Jole Arena, Catania
50, Garrabino Lucia, Enna 10, Nisbet
Goffreda, Milano 50, Stallè Giovanni, Torre Pellice 25, Longo Selma, Roma 20,
Maggiore Clementina, Torre Pellice 20,
Eynard Stefano, id., in memoria deÌTa
moglie 200, In memoria di Elèna Pons,
!i congiunti lOOO, Calvino Frida, Varaz-ze 50, ¡Un’amica, Prarostino, in memoria
dei suoi cari 10, Codino Cletiientina, id.,
in memoria di suo marito 25, Anonimo,
Tórre Pellice, riconoscente al Signore ÌÓ,
In memoria di Balmas Federico, la figlloticia.Mary Long, San. Germano 50, in
memoria di id. i nipoti Irene e Valter
Long, id. 25, Prof. Guido Santacroce e
famiglia, Roma 150, Gay Matilde, Villar
Pfllice 20, Suor Rina Rosa Brusio, in
memoria di Elena Pons 200, In memoria di id. sorelle Santacroce, Torre Pelliee 500, Peyronei Melania, id. 10, N.
Trieste 40, N. N., Milano 10(X), Joiirdan Adele, Torre Pellice 10, Gardiol
Giordano Rosa, id. 10, Gardiol Frida, id.
10, Chiesa di Villasecca 50, Bounous
Caterina e Maria, id. 20, Oenre Caterina,
50, Unione Giovanile Valdese, id. 25,
Lidia Comba e figli, in memoria del
pastore Adolfo Comba 500, Selli Adelina,
Torre Pellice, in memoria di id. 50, Anna Gaudio ved. Rodet, in memoria di N.
Selli 50, Bonnet Clementina, San G. 10.
;&I doni sono ricevuti dal direttore della
Clasa, Pastore Roberto Nisbet, Torre
Pellice (Conto corrente postale 2/19254.
CROW/IOI V/ILDESE
ANOROGNA (Serre)
Sabato 24 ottobre si sono uniti In^atrimohio Benech Adelmo (Cacet) e Rivoira Lina (Fèf.
Benedica il Signore questo nuovo focolare.
— Domenica 1 novembre nel tempio
del Serre veniva posto il segno del Patto sulla bimba Monnet Vilma Vanda di
Emilio e Lisetta.
Sulla bimba e sui genitori scéndano
le benedizioni del Signore.
e. a.
LUSERNA SAN GIOVANNI
Sabato 24 ottóbre è stato celebrato
nel nostro Tempio il matrimonio della
sig.na Teresina Comba, dei Bellonatti
col sig. Pietro Frache di Torre Pellice.
— Giovedì 29 ottobre è stato celebrato il matrimonio nel nostro Tempio della sig.na Olga Ricca, dei Pecoul, col
sig. Ferdinando Ribet, di Pramollo.
Rinnoviamo agli sposi felici i nostri
migliori auguri di . gioia e benedizioni.
Sabato 31 ottobre ha avuto luogo
il funerale della nostra sorella sig.ra Caterina Fries, nata Cougn, deceduta dopo
breve malattia a Lusernetta in età di
anni 70.
Al marito, ai figli ed ai parenti tutti
rinnoviamo l’espressione della nostra viva simpatia.
POMAHETTO
La famiglia parrocchiale ha conosciuto in queste ultime settimane ore di gioia
e di tristezza.
— Abbiamo provato gioia giovedì 22
e giovedì 29 ottobre con la celebrazione
del matrimonio rispettivamente di Genre
William della parrocchia di San Germano (Chianavìere) di fu Giov. Pietro e di
Long Elisa con Chambon Clara di fu
•Giov. Paolo e di Chambon Paolina del
Dohn di Inverso Pinasca, e di Bertetto
Renzo di fu Emilio e di Costantino Clementina con Barai Rene di Edoardo e
di Gardiol Alice entrambi di Inverso Pinasca. Il primo di questi matrimoni è
stato celebrato nel nostro tempio dal pastore di San Germano sig. Gustavo Bertin parente dello sposo, il secondo dal
titolare della Parrocchia.
Rinnoviamo per questi focolari genuinamente valdesi i migliori auguri di prosperità e felicità.
— E’ stata presentata al S. Battesimo
Gardiol Alma di Renato e di Pons Elisa di Rocciateugna (Inverso Pinasca) in
occasione della riunione pomeridiana di
domenica scorsa 1 novembre nella Cappella del Clot.
La grazia del Signore accompagni questa bambina ed i suoi genitori.
— Mercoledì 21 qttobre abbiamo accompagnato alla-estrema dimora terrena
la spoglia mortale della sorella Pastre
Giovanna fu Giov. Simone deceduta dopo molte sofierenze al Prèy láí Poinàretto iiTatà di. 82 anni, «'-v ' .js
Esprimiamo ai nipoti tra i quali è IL
pastore di Bondo (Svizzera) Levi Tron
lá'ño_Stra simpatia. ''•’
— Sabato scorso 31 ottobre abbiamo
ripreso la via’'del Cimitero’ per’accom- pagnarvi un Mtro 'fratello dei Podio di
Pbmaretto ''Giovanni Qaydoa deceduto .
al Paure nella venerata età di 87 anni.
Il suo accompagnamento funebre ha dimostrato quanto egli fosse conosciuto in
mezzo a noi per avere ricoperto durante molti anni un posto nella amministrazione comunale dell’ex Comune di Pomaretto. Era profondo conoscitore della
nostra Chiesa di cui amava ricordare significativi episodi. Egli lascia nel lutto
la vedova e ben dieci figli dei dodici che
ha avuto, dì cui cinque in Francia, oltre
ad una larga parentela.
Ad essi tutti rinnoviamo l’espressione
della nostra viva e cristiana simpatia.
TORRE PELLICE
"Sabato scorso abbiamo accompagnato
al Campo Santo la spoglia mortale del
signor Giuseppe Pons di Santa Margherita. Egli fu chiamato da Dio a più alta
dimora all’età di 83 anni. Con lui spariva dalla scena visibile del mondo una
simpatico figura di credente e di valdese. Era un’anima sensibile al bene ed
ai male, riconoscente per .ogni prova di
bontà, e sofferente per qualunque manifestazioni alla malvagità. Egli aveva col- .
tivato in modo poco comune la vita interiore che gli dava una fede giuliva ed
una viva speranza dì cui ancora parlava nel suo letto di morte, come pure un
senso elevato del proprio dovere. Egli
è stato uno dì quegli uomini che nella'
loro modestia lasciano un ricordo ispiratore a vivere cristianamente. Ai parenti, ai figli, specialmente alla signorina
Elena Pons rinnoviamo l’esperienza della nostra simpatia cristiana.
— Al principio di ottobre si è addormentato in Dio il sig. Paolo Pons nel
suo 87 anno di età. Molto conosciuto a
Torre Pellice e nella valle, era persona
buona, dal cuore generoso, onesto. Tutti, a Torre, gli volevano bene ed egli
sapeva farsi amare. La sua memoria rimane cara in mezzo alla famiglia della
parrocchia.
— Presentì un buon numero di membri la Società di Cucito ha iniziato la
sua attività. Attività quanto mai necessaria, e che, perchè ispirata dal Signore, che amava i poveri, è dalla carità
paterna sarà, come lo fu nel passato,
benedetta e in benedizione.
— Le Società che si occupano della
Evangelizzazione e delfe Missioni hanno ricominciato le loro riunioni periodiche. Sono mezzi preziosi per mantenere
vivo il senso di responsabilità che incombe al popolo di Dio neli’esaudiraentó della preghiera: Venga il tuo-Regno.
NOMI DI FAMIGLIA VAL0ES.E
La prima edizione del dizionarietto dei
nomi di famiglia Valdesi sta per esaurirsi. Segno che, anche se contrastato,
esso ha colmato una lacuna...
Insieme con l’autore Osvaldo CoYsson,
l’editore del lavoretto, in vista'di una
secòiida edizione perfezionata e completata da tutti i punti di vista, prega tutti i Valdesi che vi avessero riscontrato
lacune, manchevolezze, eventuali errori
0 sviste, di volerle cortesemente e sollecitamente segnalare al sottoscritto, che
prenderà tali contributi volontari nella
dovuta considerazione. Tutti i collaboratori' riceveranno un segno tangibile di
riconoscenza. ,
Pastore Teodoro Salma
Via Naumachia, 20 - CATANIA
Fiori ricevuti in' mèmorìa di Giovanni
Gaydoa, Pomaretto, la famiglia :...'
Per la Chiesa di Pomaretto ' L. 200,■—
Per rOspedale di Pomaretto » 200,—
Per rOrfanotfofio di Pomaretto. » 100.—
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Luinachi E., Roms ^ -, .¿í/sfíísí#!* £ií^*T~M
C9|^.c^e^Q|;a> •Reggiató5»,(?>so*á'^5»-—^
S"' -„, In ^Bwria'ïar^ ;Ç^fKí oÁVrs
; . / TçalîiiavôErt^ni^;,.j^sta|ï
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Teresa ^,50
f>-,
«V'
.-Per Jstítuto .Artigianelii^ Vaidtsi ; í>;¿é: U
Fótis Lfdíá e Enrico,’Cíiíábi'anó » lOj—i
'CohÍü|^ Frantoli/ in occasione /? «ís: ;ìi
battesimo Fabio e Fàusto^’»-' ^ 10,—
Per Eco ai Militarf: ^:
Micol Bartolomeo,. Massello i
I^ier Luigi Pagliai,' Torre Pef
Chiesa di Massello >
» Torre Pellice
» Villar Pellice >
» » Pramollo
» » Torino
Alpino Travers Oreste »
Art. Catalin Paolo »
S. Ten. Pasquet Enrico .
Un gruppo di Alpini e Arti"giieri Valdesi in occasione
del culto di commianto del
Cappellano Cap. Rostan »
Ten. Serafino Ettore »
Alpini e Artiglieri Valdesi assistiti dal Cappellano Rostan *
-Alpini della 25* Comp.
Alpini Coucourde Ernesto e
Flavio, Malan Renato e
Tommasini Rodolfo
Alp. Feroldi Pietro ' »
10,
154,25
50,—
1579,— .
420,—
300,—
1000,—
38,—
15,76,
281,—
50,—
,0l ,S u-'jn .o'jtUìR.
"mn i!
I
..3Î3ÛÎ
•Jk?'
Distinta’ famiglia valdese residente
Tofin^^’èMàte 'Sàn Gkivhnni cer^^^
pérsOnà servizio’tììttò fàrè, frhttàmento
famigliare ottimo, bèlia‘":.!camera bagno.
Indirizzare : Bounous ^ Viltà Milca, tuserna^San Giovanni. Occorrono ottimF referehzei'^’^'^' '^' ^ '"-^ì
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jildirizil di Chiese^ Valdesi
»"'fi -f’'-: ^ '
I DISTRETTO:
Angrogna — Pastóre Arnaldo Comba.
-ir
ì Ï.Ï
Pastore Edoardo
Alberto
Lo
690,
130,
60,—
50,—
J': ‘ •
La famiglia del compianto-. ,
Giovanni Gaydoii
sentitamente ringrazia tutte le persone che
in occasione della : dipartenza del loro
Caro l’hanno circondata di simpatia e
hanno dimostrata la loro stima per FEstin
io. .-,v n, . '
Pomaretto di Perosa Argentita (Faure)
31 - 10 - 42-XXl
Ui famiglia del compianto
PONS GIUSEPPE
ringrazia vivamente quanti le furono di,
così pronto e generoso aiuto e^ in qualunque modo, presero parte al suo grande dolore.
Torre Pellice (S. Margherita), 31-11-1942.
La morte è stata, sommersa dalla vittoria.
1 Corinti 16: 54.
Angrogna fSeare) ■
Aime.
Bobbio Pellice — Pastore:
Ricca.
Lusérna San Giovanni — Pastore
renzo' Rivpira.
Massello — Pastore : Enrìco~Tron.
Ferrerò — Pastore : Oreste Peyrònel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Maràuda.
Pomaretto — Pastore : Guido Mathieu
Proli — Pastore: Arnaldo Genre.
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino — Pastore : Umberto Bert.
Riclaretto —■ Pastore : Alfredo Janavel.
* Rodoretto — Pastore : Arnaldo Genre.
Rorà — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice —■ Pastore : Giulio Tron.
Torino — Chiese: Corso Vittorio Emanuele, 23 e Corso Principe Oddone, 7.
- Pastori: Elio Eynard, Via Pio V, 15
- Roberto Comba: Via Berthollet, 34.
Villar Pellice — Pastore : Roberto’ Ja
hìer.
II DISTRETTO:
Abbazia: « Chiesa di Cristo ». Culto alle 16 - Pastore C. Gay, da Fiume.
Aosta: Chiesa: 11, Via Croce di Città Pastore: V. Subilia, Via XXIH marzo
n. 1.
Bergamo: Chiesa: Viale Vittorio Emanuele, 4 - Pastore: M. Moreschìni,
Viale Vittorio Emanuele, 52.
Biella: Chiesa: Piazza Funicolare
Culto: la I, III, V domenica del mese
(da Tvrea),
Brescia: Chiesa: Via dei MiUe, 4 - Pastore: D. Fomeron (ivi).
Carema: Da Ivrea: seconda domenica.
Como: Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore: Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze: Chiesa Valdese.
Cormaiore: Chiesa Valdese: Pastore
Vittorio Subilia. ^
Felonica Po: Chiesa Valdese - Pastore
Lami Coisson.
’iv
ERCOLE MARELLI & C. ^ S. À. ; MiLANÒ
' CORSO VEMEZIA)Kr6 -v'
€
VALLI NOSTRE ARTI GRAFICHE
19.43 XXI ** L'ALPINA,,
TO.RRE PELLICE
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A FOGLI MENSILI RAPPORTI - RELAZIONI
ILLUSTRATO LETTERE CIRCOLARI GIORNALI - RIVISTE
L. 4,50 LA COPIA BUSTE PER COLLETTA
. CHIEDERE PREVENTIVI - PREZZI DI CONVENIENZA
CASA VALDESE DELLE DIACONESSE
Prof. Guío Costabbl, direttore responsabile
«ARTI GRAFICHE L’ALPINA - Torre Pellice *
Fondata nel 1901.
Ha per scopò la preparazione di
giovani cristiane, che desiderano consacrare interamente la loro vita al
Signore, curando i sofferenti.
Si mantiene mediante offerte volontarie.
Diaconesse felici t Un’ideale lungamente sognato che si può attuare nella
vita delle nostre giovani.
Per informazioni e offerte rivolgersi
al Direttore della Casa
SlQ. PAST. ROBERTO NISBET
Convitto Valdese
TORRE PELLICE (Torino)
Torre Pellice Î
Luserna S. Giov.
Bricherasio *'
Pinerolo
Airascà
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Torino I
4 58
5 02
5 12
,5 33
5 58
611
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■1‘ :
6 56
7 16
7 26
8 — '
Vi
Orario Ferrovia TORRE PELLICE - PINEROLO - TORINO
7 04 12 35 16 40 18 26 U) 19 45 (2) 21 08 Torino 4 25 6 30 8 12 13 10 17 10 (3) 18 30 19 —
7 08 1239 16 44 18 30 19 50 21 12 None 4 55 7 03 8 38 13 43 17 46 19 01
7 21 12 49 16 54 18 40 20 01 21 22 Ai rasca 5 02 7 12 844 13 54 17 56 19 08 19 25
7 41 13 11 17 14 19 05 20 25 21 42 Pinerolo 5 29 7 39 859 14 18 18 19 19 32 19 46
8 — 13 33 17 38 19 28 20 49 22 06 Bricherasio 558 8 05 9 14 14 41 18 37 20 06
13 46 17 49 19 35 2103 22 20 < Luserna S. Giov. 6 12 8 17 9 27 14 54 18 52 20 22
8 30 14 20 18 25 20 05 21 35 22 55 Torre Pellice 6 17 8 21 9 30 14 58 18 56 20 27
21 15
21 45
21 52
22 14
Ferrovia Elettrica PINEKOLO-PEROSA ARGENTINA
Fi'acroio
S. Germano
Tillar Perosa
Perosa Argent.
625 7 52 10 45 13 10 14 42 16 40 18 25 (21 19 54 Perosa Argent, 6 40 7 27-ÿ?: 9 30 12 05 14 40 16 10 17 55 (2) 19 32
6 53 8 19 11 10 13 39 15 10 17 09 18 51 20 18 Villar Perosa 7 01 7 45 9 48 12 23 15- 16 35 18 13 19 48
7 _ 8 26 11 17 13 55 15 20 17 15 18 58 20 24 S. Germano 7 07 7 52 9 55 12 31 15 09 16 42 18 21 19 54
7 20 8 45 11 40 14 14 15 40 17 35 19 16 20 40 ' Pinerolo 730 8 20 10 25 13 05 15 40 17 09 18 50 20 19
AUTOCORRIERA PINEROLO-ORBASSANO-TORINO
f > t -■ Pinerolo (2) 515 740 __ 16 33 (2) 19 46
il.Torino 7 9tl —i-r-', . 18- 20 16
i,. (2)* (2)
ù:'i (Torino 536 7 28 — 16 48 19 12
;.i Pinerolo 727 8 57 1815 21 02
'ÀUT. PEROSA-FENESTRELLE-PRAOELATO-SESTRIERE
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Perosa
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Sestriere *
(S)
9 10
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Sestriere
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Perosa
5 45
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16 55
17 40
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Torre Pellke’ E i 8 30
S. Margherita ., 8 35
Cfcabfiole ^ 8 42
vmtr Pellice‘«;?i 8 49-‘
Via FMirca.s,j8 55?
Bobbio Peiiice 9 —
AUTOCORRIERA TORRE PELLICE-BOBBIO
1905
19 10
• 1917
■ Blf:24i
Ìt> 1»29t.
19 35
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Bobbio Penice
Via Fourca
Villar Pellice
Chabriois
S. Margherita^
Torre Pellice
6 15
6 20
6 26
633
6 41
64S
1550
15 55
16 01
1608
1615
1620
AUTOCORRIERA SAN SECONDO-PINEROLO
San Secondo 7 —
Pinerolo 7 15
(4)
S'
OIS
18
1815
Pinerolo 7 50
San Secondo 8 05
(4)
11 —
11 15
18 30
18 45
AUTOCORRIERA PEROSA-PERRERO
Perosa
Perrero
910
9 35
9 30
9 55
Perrero
Perosa
66 25
17 15
17 40
(1) Ferriale — (2) Festivo — (3) Non si effettua alla Domenica — (4) Si
effettua solo al Sabato — (5) Ai Martedì le corse si effettuano solo tra Perosa
e Pfageiato. '
v;'T
Ferr. BRICHERASIO-BAROE
Bricherasio-Bagnolo-Barge
(2)
6 10 9 24 13- 1452 18 52 20 20 21 34
6 22 9 36 1312 1504 19 04 20 32 21 46
6 32 9 42 13 18 15 10 19 10 20 38 01 52
Barge-BagnolO'Bricheraso
4 47 6 55 8 48 12 24 1626 1812 1935 2056
4 54 7 02 8 55 1231 1633 1819 1942 2103
505 7 13 0 06 12 42 1644 183Ô 1953 2114
NB. Tutti i servizi automobilistici sono sospesi nei giorni
festivi eccettuato fra Piuerolo
Orbassauo riservato agli operai abbonati. ì: r