1
»
ANNO LXXVI
TdflSMJì^BLmciEjrs novembre 110413.'
s.
a
5
o
Spett. Società Studi Valdesi
- torre PELLICE
&
•a
s.
75
Nullà ala pUi torie della vostra ledei
’ 4 (Gianavello)
SfTTIMilNmE DEtLA
ABBONAMENTO ANNUALE E SEM^TRAIil-'
Italia • . Lire 250 150 Erancia . Francti 250 150
Svizzera . . Francbi 4 3 Stati Uniti-2 Dollari 2 1,25
Ogni, cambiamento d’indirizzo costa Lire CINQUE - La copia Lire QUATTRO
C 'N<fV A^à-Q.'E S E
/
RlgruardlMf alla roccia onde foste tagliati
Isaia Lilt 1.''
s; •
REDAZIONE : Via Sibaud,; 7 - Bobbio: Pellice
AMMINISTRAZIONE: Via Càrlo Allerto, 1 bis - Torre Pellice
tj
P
3
- o
Al Pastori, AniiaNl è Diaconi; dal 1* Distretta
Torre Pellice, 7 noyeifibre 1946.
Venerati fratelli e cari Colleghi nel/
l’opera del Signore,
Tatte le attivilà delle nostre parrocchie
stanno riprendendo il loro ritmo abituale, ed
è nel sentimento di tutti che l'inverno che
ci sta dinnanzi ci offra, più che per il passalo. delle preziose possibilità in vista della
proclamazione del Regno dei cieli. Alcuni
Colleglli, ai quali noi inviamo un fraterno
saluto, sono siati trasferiti in altre sedi, mentre siamo lieti di dare il benvenuto piu cordiale ai Pastori chiamati a lavorare nell nostro
Distretto. Con la sistemazione del nostro cam
po di lavoro, noi ci accingiamo a intensificare
lo sforzo evangelisticc nelle nostre Valli, ed
a questo fine vi raccomandiamo di volef tenere presenti le seguenti raccomandazioni :
I). Richiamate, con particolàre insistenza,
Vattenzione delle nostre comunità sulle necessità della testimonianza cristiana, non solo con l'esempio della vita^ ma con la fl'anca
proclamazione dei principi evangelici. Vi preghiamo di presentare questa necessità mediante la predicazione, nelle riunioni quartietali e giovanili, e di servirvi di ogni mezzo atto a promuovere nella coscienza dei nostri membri di chiesa la persuasione che muoveva l’apostolo Paolo quando esclamava-,
u Guai a me se non evangelizzo!)).
2) . Per dare maggiore rilievo alla cam,pagna ^vangelistica, tre pastori particolarmente
qualificati, i signori Ermanno Rostan, Achille Deodato ed Ernesto Ayassot si recheranno^in alcune parrocchie per una serie di riunioni. ¡ Concistori che intendessero valersi
di questa offerta, preparando la campagna
evangelistica con particolare cura, sono pregati di notificarlo alla Commissione distrettuale entro la fine di novembre.
3) . Come è stato stabilito dalla Conferenza Distrettuale, tutte le parrocchie dovranno al più presto possibile procedere alla nomina di Commissioni per la diffusione della
stampa evangelica. Queste commissioni, composte da un maggiore o minore numero di
mdmbri, a seconda deUa estensione delie
parrocchie, avranno un duplice compito. Durante il mese di Novembre e principio di Dicembre dovranno visitare tutte le famiglie
senza eccezione, richiedendo l'abbonamento
per l'Eco delle Valli. Per incoraggiare i nuovi abbonamenti^ il giornale verrà inviifio gratuitamente per il resto dell’anno in corso a
chi verserà fin d'ora l'importo di L. 250. Le
commissioni stampa visiteranno una seconda
volta tutte le famiglie delle parrocchie nel
corso del mese di Gennaio, per offrire loro
in Vendita le pubblicazioni della Clàùdiana, alle quali si saranno rivolte tempestivamente
per avere libri e- opuscoli in deposito. Entrambe le visite dovranno essere ripetutamente annunziale e raccomandate nei templi e
nelle riunioni quartieràli. Entro la fine di'febhraio siete pregati di farci avere un breve rapporto sull’attività delle Commissioni stampa,
precisando / nomi dei componenti le commissioni siesse; il numero degli abbonamenii
rinnovanti e il numero dei nuovi abbonamenti,- quanti libri e opuscoli sono stati venduti
e per quale- importo. I risultati parziali e
complessivi di questa attivilà verranno a suo
terñpo pubblicati.
4). La Conferenza distrettuale ha particolarmente insistilo sugli scambi di pulpito,
chei^anche noi vi raccomandiamo, pregandovi
di inserire sul futuro rapporto alla Conferenza
Distrettuale una menzione dell'avvenuUi, visita. Le sottosegnate parrocchie dovranno quindi invitare per la predicazione i Pastori per
esse designatiFrali (Past. G. Mathieu);
Rodoretto (Past. A. Eieodato); Massello (Past.
U.,,Bert);-Perrero Manig'ia (Past. A. Comba) : Villasecca (Past. E. Aime) ; Pomaretto
(Past. A. Genre) ; San Germano (Past. EEynard): Pramollo (Past. E, Tron); Praroliino (Pastore G. Bertin); Pinetolò (Past. A.
Janavel); San Giovanni (Past. A. Ricca); Rorà (Pastore A.-Sbaffì) ; Angrogna Cap, (Past.
N. Giampiccoli); Angrogna Serre (Past. R.
Jahier) ; Torre Pellice (Past. E. Geymet) ;
Villar Petltce (Past. E. Ayassot); Bobbio
Pellice (Past. L. Marauda); Torino (Past. E.
Rostan). •
5) . La Commissione distrettuale procederà
alia visita ufficiale di chiesa alle parrocchie -di
San Germano, Rodoretto, Pine roto, San Giovanni, Massello e Ferrerò.
6) . Vi ricordiamo che, per decisione della
Conferenza distrettuale entro il mese di dicembre dovrà essere notificata alla Commissione il numero percentuale di membri elettori che debbono intervenire alle assemblee
di chiesa, perchè queste sieno valide.
7) . La Tavola comunicherà quanto prima
l'importo dei versamenti che le chiese autonome debbono fare alla Cassa centrale, a norma dei regolamenti. In tale attesa vi raccomandiamo che la campagna finanziaria venga
intensificata in tutte le parrocchie, in rapporto ai progressivo aumento del costo della vita.
8) . Per quello che si riferisce alle distribuzioni di viveri e di vestiario, rese possibili
dalla generosità dei nostri fratelli esteri, vogliamo avvertire tutti i parrocchiani che nessuno ha dei diritti da far valere. 1 soccorsi
vengono destinati ai bisognosi, secondo il criterio dei pastori, coadiuvati dal consiglio degli anziani e dei diaconi. E’ stata una incresciosa esperienza che alcuni, i quali per il
passato hanno sempre dimostrato disinteresse
per la Chiesa, pretendano ora di essere aiutati. Nessuno Avanzi delle pretese; i Concistori
faranno quello che potranne, e chi non avrà
avuti) nulla o meno di quanto avrebbe sperato,
si rallegri perchè altri, senza dubbio più bisognosi hanno avuto in sua vece. E tutti ringraziamo Iddio per aver inspirato -tanta generosità ai nostri fratelli di oltre Alpe e oltre
oceano, che si sono interessati a questo angolo remoto del mondo. ,Y
9)i Infine, per latte quelle ragioni di tanta
importanza, che riteniamo inutile di ricoriare, vi preghiamo di voler trasmettere al Comitato Valdese Svizzero, e per esso al sig.
Jacques Picot - Rue Mussard, 14 - Ginevra
- l'indirizzzo di lutti i vostri parrocchiani,
che, a vostra conoscenza, si trovmo attualmente in ¡svizzera o che in avvenire vi si recheranno.
La Commissione distrettuale è a disposizione dei Concistori per tutti Quegli aiuti e
suggerimenti che essa è in grado di dare.
Vogliate tener conto del suo desiderio dii
servirvi e di cooperare con voi alla ripresa
intensificata della nostra attività ecclesiastica.
Gradite'i nostri fraterni salati, mentre innalziamo a Dio la fervente preghiera perchè
Egli voglia benedire i vostri propositi e concedervi la gioia di vedere la vostra fatica coronata dui successo e dalla sua approvazióne.
LA COMMISSIONE DISTRETTUALE
Roberto Nisbet - Ettore
Serafino - Paolo Marauda
maudissent.))? Savons-nous «prier pour
ceux qui nous outragent ou qui inous persécutent » ? Savons-nous jouir de la joie des
persécutésii pour,, la justice » et être « heureux )) d’êtPe' injuriés ou persécutés à cause
du Christ, à cause de notre foi?
Et je pourrais, je devrais continuer, mais.;
suffit!'
Suffit pour nous faire voir combien peu
le monde est'Chrétien, combien je me sens
peu Chrétien et combien l'Eglise est encore
loin de seaitir l’amour de Dieu et de pratiquer l’amour du prochain.
Et pofurtant il suffirait que nous mettions
e.n pratique deux versets: de la Bible, deux
versets seulement, les’deux versets du Sommaire de la Loi, pour que nous.soyons vraiment' « la lumière du Monde» et pour que
«notre lumière luise devant les hornmes, afln qu’ils voient nos bonnes oeuvres (nos
bonnes oéuvres, entendez bien!) et afin que
les hommes, tous le hommes a glorifient
notre Père qui est dans les cieux ». Ce sont
les paroles mêmes du Christ'.
Que ferons-nous ?
LE “SOMMAIRE DE LA LOI
11.
n
Réveille-toi, toi qui dors e-t
Christ t’éclairera: Bph. 5: 14.
Qu'âvons-nous fait devant ce Sommaire, ce
Résumé, cette'Synthèse, cette Essence de la
Loi?
Nous sommes-nous simplement contentés
de l'écouter « avec attention et respect » comm; invite à le faire notre Liturgie?
S'il en est ainsi nous sommes* loin de Christ,
loin de Dieu, loin de la Vie Eternelle. S’il en
est ainsi (s'il en a été ainsi) nous sommes les
premiers coupables des crimes, des guerrest,
des haines, des divisions, des iniquités qui
torturent et qui divisent le monde, et qui arment les frères contre les frères, les hommes
contre les hompies. Et si des partis (tout les
partis, on peut bien le dire) dénoncent plus ou
moins ouvertement que le Christianisme n’a
pas accompli sa tâche, s’ils se mettent euxmêmes à l’oeuvre pour l’accomplir sans Dieu,
loin de Dieu, ou ne se souciant pas de Dieu,
ou le méconnaissant ou le reniant, ou soucieux de faire l’intérêt de leur boutique bien
plus que celui de Dieu, la faute eai est à
nous, toute à nous et il nous faudra en rendre compte à notre conscience, avant tout,
puis devant le Souverain Juge de toute notre vie, de toutes nos actions... non accomplies. C’est là, cher lecteur, une réalité terrible!
Sacfifica'eurs et lévites de nos jours! que
faites-vous au lieu de prêcher d’exemple,
au lieu de suivre l'exemple d’un Samaritain
. quelconque, incrédule ou pa'ien ? Ne savezvous pas « qu’aimer son prochain comime soimême, c'est plus que tous lés holocaustes
et que tous les sacrifices ». comme l’a proclamé un simple scribe de l’ancienne économie?
Et nous, qui nous appelons ou qui nous*
croyons Chrétiens, avouns que notre Christianisme est bien pauvre, qu’il est bien peu
de chose! Bien plus, avouons franchement
que notre Christianisme est une trahison
de Christ!
Vous vous récriez? Vous trouvez que j’
emploie de gros mots, des expressions exagérées, outrées, dures?
Eh bien! parfois nous savons aimer, aider, soulager, secourir, consoler... nos amis, ceux qui ont nos idées, ceux qui sont
de notre pays, de notre eglise ou de notre
parti. Mais est-te bien là ce que Christ ordonne quand il nous dit : « Aimez vos en nemis»?
Parfois nous rendons des services à ceux
qui peuvent nous les rendre; nous aidons
ceux qui pourraient, un jour, nous* être utiles ; mais savons-nous faire du bien « à ceux
qui nous haïssent)) comme Christ l’a ordonne? Savons-nous «bénit ceux qui nous
Au cours* de rhistoîre presque bimillénaire, du Christianisme ;! y a eu des moments où l’amour infini de Dieu poussait lés
hommes, qui en étaient animés, à aimer véritablement leur prochain comme eux-mêmes.
Environ soixante-dix ans après JésusChriist l’Eglfse de Jérusalem forûllt' dfune
telle sainte flamme, et nous lisons*, en effet, dan les Actes des Apôtres (4 : 32), que :
« La multitude de ceux qui avaient cru n’était qu’un coeur et qu’une âme. Nul ne disait que ses biens luiappartenissent en propre, mais tout était commun entre eux... »
— Longtemps, bien longtemps après, près
de douze siècles) plus tard un marchand de
Dyon se sentit lui aussi poussé par l’amour
de Dieu à se vouer à l’amour de ses semblables ; c’était, vous le savez, Pierre Valdo.
Mais aussi bien le premier njouvemént
chrétien que celui de Pierre Valdo, ainsi
que bien d’autres semblables, changèrent
bientôt de physionomie.
^nt-ils devenus plus chrétiens ou ¡noms
chrétiens qu’ils ne l’étaient?
Er nous et notre EgÜse, qui tous noos
nous réclamons de Jésus et de Pierre Va ’o,
avons-nous progressé ou avons-nous reculé
sous la poussée d’un monde bien plus pa'ien que chrétien?
Bien plus :*nous et notre Eglise, entendons-nous rester ce que nous somm*iS, ou
ne sentons-nous pas la nécessite, le besoi.n,
le commandement de Dieu de rebrousser
chemin, s’il le faut,, et de mettre en pratique (profondément et .TOUJOURS EN
EN PRATIQUE) au moins les deux commandements du Sommaire de la Loi?
L’heure actuelle est des plus importantes dans révolution sociale et Teligieuse.
Saurons-nous le comprendre?
A nous d’y répondre et à notre Eglise.
Que iDieu nous y aide!
Que Dieu inspire et aide notre Eglisel
Sllvio Pons
Edmondo De Amicis e i Valdesi
E’ giusto che anche sul nostro giornale sia
ricordata in questi giorni la bella e nobile
figura di Edmondo de Amicis, che oltre
sessant’anni fa parlava dei Valdesi e delia
Val Pellice in uno'dei .suoi migliori libri,
« Alle porte d’Italia ».
II centenario della sua nascita (egli era
nato a Oneglia il 21 ottobre 1846) ha dato
luogo a parecchie riev*ocazioni, di carattere
politico (egli fu socialista) letterario, pedagogico (sotto questo aspetto, la lettura di
« Cuore » ha avuto un influsso notevole in
alcune generazioni italiane). Vogliamo in
questa sede ricordarlo come amico dei Vaidesi. Egli fu infatti uno dei pochissimi, se
non l’unico scrittore di un certo grido in Italia, che si sia occupato di noi e della nostra storia ; e quando si parla di Ginevra Italiana, pochi sanno o ricordano, che tale definizione di Torre iPellicé si deve al De Amicis. E’ perciò anche naturale che nella
nostra cittadina gli sia stato eretto nel 1922
un bu.‘'*;o; non doveva Torre Pellice restar
priva di tale testimonianza^di omaggio, dopoché tanti altri paesi avevano celebrato lo
scrittore. *
La Ginevra Italiana e Le Termopili Valde.si, .i due capitoli in cui De Amicis descrive Torre Pellice ed Angrogna e parla della
Storia Valdese nel volume «Alle Porte d’Italia» stanno benissimo nel comirfesso del1 opera : questa voleva infatti essere, nell'intenzione dell’Autore, un tributo di oinafrore di riconoscenza alle popolazioni
alpine dell antico Piemonte, che attraverso
lotte e guerre di lunghi secoli avevano custodito e difesio la loro italianità ; cosicché
la Storia Valdese viene portata in un quadro
più vaste ed attraverso di essa i nostri padri entrano a far ruolo di attori nelle vicende generali del Piemonte.
L autore non può nascondere la simpatia
vivissima che aveva destate in lui la vicenda secolare della nostra Valle e sopratutto,
lo si legge attraverso le righe, la lotta per
la libertà di coscienza.
dalla simpatia e dalla fantasia di De
Amicis escono delle pagine veramente belle. e, rileggendole, siamo portati quasi senza
volerlo ad) un sorriso di compiscenza e di legittima soddisfazione; ma anche, ad un
pensiero di riflessione e di monito, se noi
2
%
' *
,yJLL A " A i. “
i? '»rM.
¿í'v
'■f
<t
«1ÍW ^ i
“'' S'>
” Í
- -.»'r . H V L-ECO DELLE VALLI VALDESI
t,,,
pOtM"
V- <^-.-V '*
V..
r;
:*
^>’„.
>
confrontiamo qn^ile è la nostra reale situazione con quella un po’ fantastica del De Amicis : egli è un 'ottimista, e vide nei Valdesi e
nella storia’ Valrfese più di bello'di quanto
ce ne fosse; è un^jedaltazione la sua, me essa deve soltanto provocare in noi un' risve'glio <tì jesp<mnabilità : questa,, è la prima
impressione per ohi rilegge, dopo lùngo tempo, Le Termopili Valdesi e la Ginevra Italiota. > . , •
* I Valdesi, descritti da ‘ De. Amicìs, sono
piuttosto- leggendari che umani ; le loro imprese sono quelle degli eroi, le azioni quoti;
diane stono queille dei banti : «(La .p^ma
volta ohe si va tra i Valdesi, è difflicile sprigionare S ^nsiero <Ìa|l loro menaviglloso
passato. Quelle tre date terribili: 1561,
1655, 1686, che sono come tre piaghe sanguinanti della loro storia, mi pareva di ve derle scritte nei muri, incise negli alberi,
tracciate nelle vie, segnate per aria, e ohe
avessero quasi il senso d’un rimprovero e di
un avvertimento : —- Raccogliti, ricorda, medita! Non è questo il luogo dove tu debba
far faccia da ridere, fìglb dei persecutori!
—- Che volete? Qualche cosa sulla coscienza, un minimo che, leggerissimo, me lo sentivo anch’io; tanto che i saluti e gli sguardi
benevoli che ci rivolgevano i campagnoli,
incontrandoli, mentre scendevamo, mi sembravano quasi una gentilezza immeritata».
Tale era lo stato d'animo dello scrittore
e percosso da tàli pensieri egli .visitava un
giorno Torre Pellice e quindi la Valle di
Angrogna. Quale giornalista' perfetto, egli
trova modo di inserire nel resoconto delle
sue passeggiate quasi tutta la storia valdese, a brani, a episodi, a figure, di scendere
ad ogni piè sospinto a molte considerazioni
sul paese, sui suoi abitanti, sulle loro abitudini, sulla loro morale e di presentare le
sue riflessioni personali, in modo tale ohe
tutto il racconto ne risult.-j molto simpatico,
punto pesante, ed il lettore finisce coll’avere un’idea abbastanza completa.
Ad Angrogna egli visitava il pastore Bonnet, lasciandoci di lui un magnifico ritratto, quindi, accompagnato dal medesimo percorreva la valle fermandosi in tutti i luoghi
storici, la Ghieisa d’ia Tana, il Serre, La
Rocciaglia, Pradeltorno, che lasciavano in
lui una profonda impressione : « Quale spettacolo dovevan presentare sui monti quelle
lunghe schiere di Valdesi dai grandi cappelli e dalle chiome alla nazarena, quei vecchi
armati di archibugio, -quei ragazzi con
le fionde, quei giovani con le picche, quei
pastori con la Bibbia, quando, prima di combattere, s’inginocchiavan tutti insieme sulle
roccie, alla luce del sole nascente, alzando
il viso e le mani al cielo*e dimandar a Dio
la vittoria; e dietro a lóro le donne e i ragazzi che tenevan pronte le polveri e appre-stavan i sassi ; e poi c’erano i vecchi cadenti, i malati, gl’invalidi, i bambini, che
pregavano e piangevano; mentre giù nella
valle i battaglioni si preparavano all’assalto
apostrofandoli con un coro infernale di bestemmie e di scherni!... »
De Amicis terminava il suo libro affermando che la storia «di queste montagne
che han visto tante cose, di questo angolo
d’Italia dove si è tanto sofferty e combattuto » doveva essere sorgente di i^irazioni
e nobili sentimenti, a più saldo coraggio morale, a maggiore virtù : tale è pure il nostro pensiero.
' 'Augusto Hugon '
per i sofferenti
Queste righe desidero dedicarle ai sofferenti. sofferenti nel corpo e sofferenti neH’anima. E Sono legioni, lo so, il loro numero è
stragrande. Quante sofferenze! E la guerra
nuovi dolori ha aggiunto ai precedenti e nuove vittime, sollevando nuovi ardui problem’.
Quest’oggi, dalla mia stanzetta, attraverso i vetri appannati della finestra guardo fuori
in questa grigia giornata novembrina ; e medito. Anche la natura è triste ; gli alberi si spogliano dei loro ricchi abiti di verde; foglie
ingiallite, a mucchi, coprono la terra, nell’aria e’è odore di pioggia ; le prime lievi hanno
coperto le montagne care ai valdesi ; bimbi
frettolosi passano per i viali, vecchiette cariche di anni e di dolori trascinano a casa fasci
di legna; una bimba imbacuccata nelle sue
lane cammina triste e pensosa. Fa freddo ed
è cosi triste la vita in un ambiente freddo e
grigio. Inchiodati al loro letto di sofferenza
gli ammalati che da anni spasimano ed attendono la guarigione io li vedo in lunga teorìa :
vecchi anchilosati che curano con pazienza i
loro mali, vecchiette che sopportano con pazienza la loro triste condizione, giovani che
lottano e sperano ; sfilano avanti ai miei occhi
le sofferenze infinite disseminate per tutta la
terra, di ciechi, storp, paralitici, de’ colpiti
di cento e cento brutti mali... ed m mezzo a
cosi grande sofferenza vedo una luce... una
luce radiosa : la Croce di Cristo.
.f
>
'• Ma jion le sole sciagure fisiche sono quelle
che affliggono gli uomini ; ci sono i ipali morali e quelllpdelle grandi ingiustizie sociali. Per
i 'cui la iniquità è grande, ed invece dèlia pace
e deirarmonia la discordia domina spesso
nella vita delle famiglie e delle collettività.
, Quanti sposi che lon siv,amano’ più come ai
primi tempi del loro matrlmoriio ; quanti Agl;
che non obbediscono ai lóro genitori ; quante
famiglie che vivono una vita slegata, fredda,
senza amore dell'uno per l’altro. Ed il disagio
allarga ed il male si aggirava quando si passa dalla famiglia alla società. Datori di lavoro, industriali, operai, imjjiegatl senza fiducia reciproca ; sfruttamento degli uni su gli
altri, mali sociali, agitazioni, cri|i, egoismo
imperante, sete illimitata di facili guadagni e
miserie senza fine. E viene fatto di domandarsi come è mai possibile lutto ciò dopo diciannove secoli di cristianesimo, 0 se per caso il
cristianesimo è incapace a risolvere i mali
delUuomo e della società.
Non mancano i denigratori del cristianesimo, coloro che lo fanno incapace a lenire le
umane sofferenze c a distruggere il male in
tutte le sue forme. Ma noi pensiamo,^ credia, mo e sappiamo diversamente.
' Per noi l’Evangelo è la Parola di Dio, è la
Verità; per noi la Croce è ancora og^i il solo
e grandè mezzo di salvezza dell’individuo e
Lunedì 28 ottobre abbiamo deposto nel cimitero di Torre Pellice la spoglia mortale del nostro fratello Coisson Enrico deceduto all’età di
anni 45 dopo breve malattia. A coloro che sono
afflitti diciamo la nostra simpatia cristiana.
* Ringraziamo il signor G. Giacomo Geytnonat che ha presieduto i nostri culti la domenica
27 ottobre.
Il culto di domenica 27 ottobre è stato presieduto dal Pi'of. Luigi Micol a‘ quale rinnoviamo
1 nostri vivi ringraziamenti. .. ^ R;
Un gruppo di fratelli del gruppo di Lucerà è
intervenuto ad un culto all’aperto tenuto dal pastore G. Bouchard, in occasione del 15 agosto,
nei pressi di Orsara. La Comunità oisarese era
quasi al completo. 11 Pastore ha rievocato brevemente la data storica, simbolo di risveglio spi-'
rituale delle chiese valdesi del tempo. Anche oggi 1# comunità avvertono l’esigenza del risvegio interiore, lattraiveateo un dpenlsa^nto più
serio della propria lede e della pr^ria testimonianza, esteriore ed interiore. Le chiese del mondo sono ancora in sofferenza, perchè eccessivamente preoccupate di un nattivismol » attuato
sulla falsariga degli «attivismi), politici e sociali.
L’oratore ha esortato i presenti ad operare per
la Causa con Pesempio innanzitutto, iperchè il
mondo possa dire ancora : si vede ohe siete
stati con- Gesù.
. L’Anziano Donato Pappalardo del gruppo di Lucerà ed il signor Laricchia esprimono la loro
gioia di aver conosciuto l'evangelo e si sentono
colmi di letizia tra fratelli della stessa fede. Rievocano brevemente l'opera svoltasi in questi ultimi anni a Lucerà e fanno voti perchè presto
sorga una chièsa retta da un regolare ministero
pastorale.
Nel corso dell’estate il giovane Tozzi Fedele
ha presieduto i culti specialmente nei mesi di
settembre ed ottobre. La scuola domenicale molto frequentata ancora durante l’estate è Stata
diretta dalla signora Del Priore Gaetana.-A questi due collaboratori giunga l’espressione della
n(»tfa viva gratitudine.
Il Sottotenente Salvato’e Fragassi è ritornato
in patria. Dopo lunghi anni dì prigionia è stato
accolto dalla famiglia e dail.a chiesa tutta con viva gioia e affetto profondo. La comunità si arricchisce di quei fratelli che furono nel passato i
validi collaboratori del Paste it Le loro esperienze saranno quanto mai p-.eziose per l'opera
in Orsara,
Nei mesi precedenti la chiesa aveva salutato
altri fratelli : Cericola Peppmo, Di Giorgio Giuseppe. Caprario Domenico, tornati pure essi dai
campi di concentramento e dì prigionia.
Nei mese di settembre un grave lutto colpiva
la famiglia di Donato Ferrara fu Carmelo. Il figlio Michele di anni 10 veniva, ferito molto gravemente da una bomba inesplosa trovata nel greto del fiume. Trasportato a Foggia decedeva il
giorno successivo, Alia famiglia già duramente
provata nel passato esprimiamo la nostra simpatia profonda. Ringraziamo il Signor Bufalo Ciro
di Foggia per aver presieduto il funerale in Fòggia.
In seguito a terribile disgrazia ci lasciava per
la Patria Celeste il giovane Fiorenzo Bouno.ts
(Ptumeano), Mentre ricordiamo con tanto affetto
questo caro giovane scomparso, e rivediamo in
lui non solo l’amico, ma il membro fedele ad attivo nella Chiesa © neH’Unione, ci stridiamo
intorno alla famiglia così duramente colpita dal
lutto e l’assicuriamo della nostra viva e fnaterna
simpatia.
* E’ stato celebrato il matrimonio di Renato
Costantino' con Ida lahier (Bocchiardoni). Formuliamo i migliori auguri di felicità nel Signore
per questi cari sposi che ci lasciano per andarsi
a stabilire a Prarostino.
* E’ stato presentato al S. Battesimo il piccola Riccardo Bertalot di Remigio e di Bertaiot
Lidia i(Allieri). Che il Signore benedica e guidi
qtiestà; bambino e la sua famìglia !
■' della Società. Contro ogni apparenza noi sappiamo quanto è buono Iddio verso tutte le sue
i creature, e crediamo in Lui, confidiamo’ in
Lui ed i.n Lui ci abbandoniamo cosii quali siamo col nostro peccato e con bnostri dolori. E’
la esperimentata testimonianza di migliaia di
credenti ohe, dai loro letti di lancinante tormento, levano con gioiosa fede i loro occhi a
Di,o e confidano in Lùi; è la,testimonianza di
- migliaia di peccatori ghermiti dalle seduzioni
del '.mondo e che hanno trovato rifugio e salvezza solo in Cristo; è la nostra esperienza di
povere creature salvate e rifatte dal,Cristo.
Ma i sofferenti non sono più soli perchè
njegano per i loro fratelli e sorelle eserciti
di ignoti; prega la Chiesa, pregano uomini,
vecchi,»giovani, bambini, pregano pér tutU i
travagliati, e Dio ascolta ed interviene. Quale fatto meraviglioso e commovente Intercedere per gli altri, pregare per il prossimo ed
in modo speciale per chi soffre. Allora non
c’è inverno e freddo e sofferenza che tenga
quando Cristo è nei cuori : Lui è l’eterna primavera della nostra vita, Lui la fiamma che
scalda la nostra esistenza. Lui la nostra salute, la nostra gioia, il vero nostro bene, e noi
sappiamo cosa Egli vuol dirci col suo invito :
<( Venite a Me voi tutti che siete travagliati ed
aggravati, ed io vi allevierò ».
Aedo
Mentre nelle Chiese circostanti' fervono le sfttività della ripresa da noi si assiste ad un esodo
impressionante. Giovani e giovanette cercano febbrilmente gualche lavoro nel fondo valle od, in
città, un gruppo di uomini è andato oltre frontiera, alcune giovanette stanno per seguirli, fartiiglié intere partono con le loro masserizie, altri ancora partiranno. Alcune attività della chiesa
come quella della corale e delle unioni giovanili
ne sono irrèparabilmente cornpromesse. L’istruzione catechetica dovrà essere impartita di domenica perchè la maggior parte dei catecumeni,
sono già all lavoro nelle fabbriche del fondo
Valle.,
Ciò malgrado 1 culti hanno conservato fino ad
oggi la loro fisionomia abituale registrando anzi
un lieve migliòramento sulle medie degli autunni precedenti e non possiamo dire di sentirci
scoraggiati. Un passo della Scrittura ci torna costantemente allo spirito in questo tempo di ripresa così sitiigolare : « Quando sono debole, allora sono forte ».
Il debito contratto per i restauri del tempio
ammonta ancora a L. 45.000 e da un punto di
vista logico questa cifra, con l’esodo ohe stiaiflo
soffrendo è veramente angosciosa. Con le nostre
sole forze non riusciremo certo mai a coprirla.
Rorà è davvero la più povera fra tutte le parrocchie delle Valli, abbiamo resistito per degli anni
senza volercene persuadere, ma ora abbiamo dovuto arrenderci all’evidenza. Alcune nobili amiche della nostra parrocchia capeggiate dalla sig.ra col. Luigi Grill di Torre Pellice hanno intrapreso l'organizzazione di una lotteria di fnille
numeri, tutti vincenti, e da distribuire presso
amici di varie parrocchie, per venire in nostro
aiuto. Abbiamo accettato il loro intervento provvidenziale con una riconoscenza profonda e da
questo momento vogliamo esprimere la nostra
gratitudine a tutti coloro ohe vorranno affiancarsi a queste nostre gentili soccorritrici.
La storia presenta talvolta dei corsi e dei ricorsi nelle situazioni dei singoli. Forse un giorno
Rorà salita a condizioni di maggiore prosperità,
sarà in condizione di poter contraccambiare l'aiuto che oggi le viene così simpaticamente offerto
da fratelli di altre parrocchie ed allora né sarà
felice.
L’estrazione della lotteria prò Tempio di Rorà
avrà luogo D. v. il 7 gennaio, ma la vendita dei
biglietti avrà inizio fin da questo momento.
Concorso Borsa di Stadio
WILLY JERVIS
In seguito al bando di Concorso pubblicato sull'Eco delle Valli Valdesi del 26 luglio n. 30 sono pervenute alla Commissione n. 7 domande.
La Commissione riunitasi successivamente per
esaminare dette domande, ed i relativi docu' menti ha constatato che 6 di esse erano corredàte di tutti i documenti richiesti conformemente
al Regolamento provvisorio in mani alla Commissione stessa. Una‘domanda sprovvista dì qualsiasi documento è stata senz'altro scartata. In
merito alle altre 6 domande ha deliberato quanto
segue :
Le tre borse per l’anno 194S-46 sono state assegnate ai seguenti concorrenti :
Herlalmio Anna di Pomaretto, alunna della seconda classe Scuola Latina di Pomaretto ;
Cairus Italia di Villar .Pellice, alunna 'della seconda classe Scuola Media di Torre Pellice,
AÌiegge Mario di Torre Pellice^ alunno della terza classe Scuola Media di Torre Pellice.
Le tre borse periranno •4946-47 sono state
assegnate ai seguenti concorrenti ; ,
"Coisson Annalisa di Villar Pellice, alunna della
seconda classe Istituto Magistrale di Pinerolo.
■lahier Elda di Pomaretto, alunna della seconda
classe Scuola .Latina dì Pomaretto;
Mathieu Laura di Pomaretto, alunna della seconda classe Scuola Latina di Pomaretto.
La Commissione comunicherà agli interessati
il giorno e il luogo dove potranno ritirare le borse loro assegnate.
Torre Pellice, 6 novembre 1946.
la COMMISSIONE
Pro Valli
Da varie parti riceviamo richieste di informazioni circa la possibilità' di emigrare in Isvizzera
per persone isolate 0 per famiglie, per impiegate, operai e contadini. Ecco brevemente quanto ci consta in merito.
L’emigraztone di. famiglie, in Svizzera, pare
estremamente difficile per. «non dire imipossibile.
Siamo informati di un nostro igiovane fratello
ingegnere-meccanico a Zurigo il quale'non potrà
fiarsi raggiungere dalla propria sposa prima dì
aver soiggiornato un anno n^^lla Repubblica Elvetica, Così pure è estremamente difflcila die vi *
possano essere assunti degli impiegati, Sappiamq.,
dì nostri maestri e laureati che da luqghi mesi,
giovandosi di tutti gli appoggi frossibilì ricercano
qualche occupazione anche modesta senza riuscirvi. Lo stesso dicasi per operai, meccanici, elettrotecnici, ecc.
Migliore fortuna hanno avuto alcuni giovani contadini ohe sono stati assunti come garzoni di fattoria anche per la stagione invernale e ci si
informa che nella prossima primavera potranno
esserne Assunti parecchi (per i lavori agricoli
estivi (falciatura, ecc.). Così pure varie giovanet'fe valdesi hanno potuto essere assunte come
allieve infermiere in varie Cliniche svizzere.
La richiesta delle impiegate di casa (domestiche) è_ invece grandissima.
Speriamo con queste poche notizie di aver soddisfatto chi ci interrogava.
Possiamo^ aggiungere ancora che a nostro giudizio 1'emtgrazi.one presso nostri confrate'ii
svizzeri non può offrire in nessun caso o quasL
delle sistemgzioni definitive,* ma solamente delie
provvisorie preziose, 'uttavla, per aiutarci a sormontare quest’ora eli crisi.
CURE CLIMATICHE.
La parrocchia di Rorà offre il suo clima meraviglioso, la sua assistenza spirituale e la sua
cordiale ospitalità a tutti coloro, bimbi, convalescenti, vecchi ecc. 1 quali abbisognano di una
cura climatica invernale.
Indirizzare al presbiterio.
PROPRIETÀ’ I.MMOBILIARI E TERRIERE.
Alcune villette sono in vendita in Rorà a condizioni vantaggiose. ,
Indirizzare al presb,)jerio.
SOCIETÀ’
PEDAGOGICA V AL D E S E
Tutti i maestri evangelici delle Valli e quelli
deireviangelizzazione che aderiscono alla Socielà Pedagogica Valdese, sono pregati di confermare o comunicare il loro indirizzo, a giro ¿i
posta, direttamente al Presidente della Commissione Pro Valli )>.
Coloro i quali non dispongono ancora di una
sede definitiva diano quello , della loro residenza
abituale.
Abbiamo bisogno urgentissimo di ricompilare i
nostri elenchi degli i.ndìrizzi dei maestri per motivi che lì interessano direttamente e per i quali
invochiamo la loro prontezza e Io spirito di collaborazione di ciascuno
ENRICO GEYMET
Rorà di Luserna - Torino
Ai.nEnrn Ricca : Direttore
Autorizzazione N. P 3.S6 dell’A.P.B.
Art! Grafiche « L’ALPINA » Torre Pellice
/ parenti, commossi per ìe pfeziose prove di
‘Simpatia a’ ute in occi-óone della tragica sro’tiparsa del caro
Fiorenzo Bounous
ringraziano sentilarnantc Quanti hanno preso parie al loro dolore, ed in particolar modo i giovani
del quartiere ed il vastore sig. P. Marauda,
Pomeano di Pramollo, 20 ottobre 1946.
Le famiglie Bouchard - Robert - Maccuiavelli
commosse per le innumerevoli manifestazioni di
simpatia in occasione della monte del pad-a
Ciovanni Paolo Bouchard
ringraziano in modo particolare il pastore Bertin,
il doti, Coucourde, i vicini di casa e tatti quelli
che in qualsiasi modo ianno prestato la loro assislenza in queoia dolorosi circnslanza,
S. Germano Chisone (Sagna), 27 ottobre 1946.
VENDESI a Loano villetta, giardino, vicinanza
mare. Rivolgersi alla proprietaria Clelia Pirazzini
- Loano .(Savonà).
Geon. B- Gardiol
STUDIO TECNICO
Via Piume, 6
Albergo Nazionale
S. C«e»nacon«» C.hison«
Via Pramollo
ORECCHI - NASO - GOLA
Il dr. Daniele Rochat assistente del
prof. Arnaldo Malan visita tutti i
ViNfROi dalle 10 alle 12
presso li Dott. Gardiot • viate
Fuhrmann, 1 • Telefono 77
Torre Pellice
%
: e
LABORA TORIO A UTORIZZA TO
Paschelto Bruno
Nazsarotti » Laterna San Giovanni