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ANNO LXXVI
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Nulla sia più forte della vostra fede !
^ (Gianav^llo)
ABBONAMENTI
Italia e Impero .... Anno L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie del Primo Distretto . » » 12 — » » 7
Estero.....................» » 25 — » » 15'
Direllor«! Prof. OINO COStABEL
AMMINISTRAZIONE; Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - ToiiRK Peli.Ice
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
a
O
IL NOSTRO PESO
« Sia benedetto il Signore ! Giorno
per giorno porta per noi il
nostro peso, Egli ch’è l’Iddio
della nostra salvezza ».
Salmo LXVIIl ; 19.
Il nostro peso !
Se fossi pittore e dovessi rappresentare il cammino dell’umanità, dipingerei
runa folla di uomini curvi ciascuno sotto
f il suo peso, e sospinti dall’inesorabile
destino verso una inesorabile mèta.
Ma quello che sarebbe più interessante, e che il quadro non potrebbe
jesprimere, sarebbe come gli uomini porW'tano il loro peso.
^ Se potessimo interrogare ad uno ad
uno i viandanti della vita scopriremmo
ri che c’è chi porta il suo peso fremente
^'di ribellione, altri con un senso di ango
^scia e di spavento, altri ancora con una
pS’ finta attitudine di sfida, tutti però curvi
e dolenti sotto il
loro peso.
**¥?
Ma questo quadro si illumina di luce
^ e di speranza, quando vi scorgiamo dei
^. credenti esclamare come il salmista : • Sia
^benedetto il Signore! Giorno per giorno
porta per noi il nostro peso. Egli ch’è
iriddio della nostra salvezza».
Il peso che Iddio porta per noi è anziito ii ' peso def nostro passator, “'cioè"
della nostra vita piena di peccati e di
i, ribellioni contro di Lui. Certo riesce iiife' credibile per la nostra logica di compren
dei e die Iddio porti per noi un peso che
noi volontariamente e contro la sua volontà ci siamo caricati sulle spalle. «Se
r tu, uomo, per tanti anni hai voluto fare
I la tua volontà, seguire le tue inclinazioni,
^ opporre una fronte impenitente alla vo^ iontà di Dio, è giusto che ne sopporti le
conseguenze. Va dunque avanti per i tuoi
'i senticii, sotto il peso dei rimorsi e dei
ricordi, e nei secoli dei secoli il peso
schiacciante ti graverà sulle spalle come
ferrea e giusta conseguenza della tua
' condotta*.
Tale il logico ragionamento della coK scienza dell’uomo.
Ma al di sopra della logica umana
F trionfa l’amore di Dio, trionfa la croce
u. del Salvatore, il quale « ha portato egli
stesso i nostri peccati nel suo corpo »
(1 Pietro 11 : 24).
j E come Iddio porta per noi il peso
I del nostro passato, cosi Egli si carica
’^idel peso del nostro avvenire. L’anno che
j abbiamo appena cominciato sarà con
i, ; ogni probabilità un anno le cui conse
guenze peseranno per decenni nella stoi ria del mondo. E sarà lo stesso per la
nostra vita individuale. Ben si comprende
che davanti alle incognite gravi di miW naccia die l’avvenire ci presenta, le spalle
degli uomini si incurvino più doloranti
ancora per i! peso dell’avvenire.
!■ L’osservazione del credente risuona
perciò ai nostri cuori stanchi come un
nuovo argomento di fiducia: anche per
Ì quello che si riferisce all’avvenire Iddio
^ porta giorno per giorno il nostro peso,
j-' Sia dunque benedetto il Signore ! Questa
esclamazione dovremmo pronunziarla più
^.spesso, più forte, con gran gioia. Viviamo in un mondo dove non si odono
j, che delle bestemmie, delle espressioni
di odio, delle grida di gente che non
. cerca che la rovina del suo prossimo.
Noi cristiani facciamo udire anche il
nostro grido di fede: Sia benedetto il
Signore ! E la nostra esclamazione non
sarà soltanto una manifestazione del
nostro animo alleggerito del suo grave
fardello. Esso sarà pure una testimonianza : quella di cui oggi il mondo ha
supremamente bisogno. R. N.
¡ZZI
li figlio di Tron Poulai
Tra i particolari dell’evasione dalla
Balsiglia, uno ve n’è la cui importanza
mi sembra sia sfuggita ai narratori dell’Impresa miracolosa.
Lo stesso Arnaud vi accenna con un
semplice rigo :
...0/2 porfa/i (durante la fuga) un jettne
fils- du Sieiir Tron Pouiat et il fallut
souve/it se reposer...
Stasera, che ripenso la Balsiglia come
una prova che Dio veglia su quelli che
Io servono, la figura del giovinetto balza
vivida, dalla storia, nella mia mente.
Non so nulla di lui, neppure il nome :
iorse era poco più di un fanciullo, ma
aveva condiviso col padre e gli altri eroi
le fatiche del Rimpatrio, l’epica lotta, il
tormentoso assedio, la fame, il freddo,
gli assalti francesi.
I narratori della prodigiosa impresa
sono molto parchi, e quasi restii nel tramandarci i nomi degli eroi, come se volessero dimostrare che di Dio solo è la
gloria : così noi cercheremo in vano un
accenno al giovinetto prima o dopo la
liberazione, e lo stesso ricordo che ce ne
è tramandato sembra quasi presentarlo
come un impaccio che poteva far fallire
la fuga.
Anche questo è semplice ed epico.
...Gli eroi tentano l’impresa, ad occhi
umani impossibile, di sfuggire alla morsa
francese : sarà un miracolo se potranno
passare. Ma vi è un fanciullo che non
può essere abbandonato; uri fanciullo
che, come la Savoiarda o la donna Valdese che morirà pochi giorni dopo, durante l’assalto alla Chiesa di Pramollo,
Dio ha voluto tra gli eroi, quasi volesse
che nella riedificazione della SantaSionne,
per usare l’espressione degli esuli, tutti
i Valdesi fossero rappresentati.
II ragazzo, sfinito dai patimenti, non
può marciare : ebbene, a costo di vedere
fallire il tentativo verso la libertà, gii
eroi se lo caricano sulle spaile, sulle
braccia, e marciano con lui lungo il fianco
precipite dei Quattro Denti, sopra l’abisso,
su per il Ghinivert, e ognuno di essi
pensava forse ai figli che gli erano stati
strappati nell’orribile prigionia, e trasportano il fanciullo come un peso sacro.
Sublime prova d’amore verso la fanciullezza, anche in quell’ora tragica...
Ma forse anche per quella cura amorevole l’evasione dall’assedio riuscì.
...Io, stasera, penso a quel fanciullo...
Con quali ardenti voci di preghiera
avrà convinto il padre a portarlo con sè
dalla Svizzera ?
Quali saranno stati i suoi pensieri durante la faticosa, terribile marcia attraverso la Savoia ?
Quale preghiera sarà salita dal suo
cuore durante la battaglia di Salabertano
e gli altri combattimenti ?
Con quale zelo avrà cercato di rendersi utile ?
Quali sofferenze avrà sopportato durante Tassedio ?
E che avrà infine pensato durante la
fuga, scorgendo che i combattenti, per
condurlo in salvo, perdevano un tempo
prezioso ?
...Si portava un giovane figlio di
Tron Pouiat...
Ma attraverso quali imprese e sofferenze egli si era ridotto cosi?
*
* Hi
L’aver rievocato il ricordo del ragazzo
della Balsiglia non è forse inutile se
qualche giovinetto delle Valli trova buona
ogni scusa per non lavorare per la sua
Chiesa, ogni intemperie buona per non
frequentare i culti, o che, se qualcosa fa,
si sente in credito verso la Chiesa e i
fratelli.
...Un ragazzo di cui ignoriamo persino
jl nome, che per l’amore della Chiesa
e delle Valli, si ridusse a tale da dover
andare verso la libertà sorretto dall’amore
di chi marciava, scalzo, sulla neve,
lungo i precipizi dei Quattro Denti...
I. L.
•Iiisintiaziomi
(Continuazione; vedi numero precedente)
Noi siamo abituati, per lunga tradizione, a parlare delle famose piaghe che
colpirono il popolo d’Israele in Egitto,
come di qualchecosa di tremendo ; come
il nec plusultra delle miserie umane. Orbene permettetemi dì affermare che
quella fama è assolutamente usurpata ed
ingiustificabile, in confronto alle piaghe
che affliggono i buoni Valdesi, nel periodo precedente alla colletta ! Il bravo
anziano non ha ancora chiuso bocca, che
un’altra bocca s’apre : e tutta l’elencazione
dei mali umani si può cosi udire. Mi
sono spesso domandato se non sarebbe
opportuno di invertire i ruoli; invece di
andare a chiedere, portare! Ed in fondo,
fra tanti esperimenti, anche questo sarebbe forse interessante. Eccoci per esempio
arrivati ad una porta, una delle tante
porte di una qualsiasi parrocchia.
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• Ah ! siete capitati male, quest’anno *.
Fra parentesi : quest'anno lo sentiamo da
10 anni !
« Pensate che... ecc., ecc. ».
— « Già, il mondo va male ; ma per
fortuna avete del granturco in abbondanza, e il grano ha reso e l’erba è
stata bella, e il latte vale qualcosa... »
«Cosa mi dite! Sicuro che la roba c'è,per
fortuna, ma ecc., ecc.: insemina non posso
dare più di poche lire; se avessi già
venduto i miei due vitelli, vi darei 2
Lire di più, ma, capite, cosi non si può
andare avanti ».
A questo punto il collettore prende
un aspetto di circostanza, cogitabondo;
prende pure le poche lire e ringrazia il
generoso donatore.
Ora dicevo, pensate ; se invece di
prendere le poche lire l’anziano o il
diacono dicessero al signore che ha granturco, grano, fieno, bestiame e tanta miseria da non poter tirar avanti :
« Ah ! caro fratello, le tue disgrazie
mi fanno piangere; prendi... poche lire;
la Chiesa te le dà per aiutarti a tirare
avanti !... » ,
Cosa accadrebbe ?
Un amico che ama le insinuazioni dice :
« Le prenderebbe, e le porterebbe alla
Banca, dove ha già molte altre lire !... •
Io invece non lo credo, ma non desidero provare.
Hi
# *
E’ dunque chiaro: il concorso non
era un pretesto! Perchè i Valdesi sono
coscienti: essi sanno cioè di essere peccatori e, profondamente imbevuti delle
dottrine calviniste, si umiliano nella polvere e cercano tutte le occasioni per dimostrare questa loro umiltà ! Per esempio
eccovi il solito collettore che se ne arriva in una casa di una persona che,' a
giudicare dalle condizioni esteriori, egli
potrebbe essere indotto a considerare
quello che si chiama - agiata - o - benestante - ecc., ecc. Egli è timoroso perchè non è abituato a maneggiare biglietti
e bigliettoni, e non vorrebbe apparire
uno sciocco dimostrando troppa visibile
emozione al contatto della carta fatidica.
La porta s’apre, si è annunciati o ricevuti e la conversazione comincia:
Ma guarda un po’ ! Dopo due minuti
il bravo collettore sa già tutto : che i
tempi sono tìiTffcTIfi'ctie la gente parla
giudica facilmente, ma che bisogna conoscersi nel proprio intimo per sapere
come si sta e cosa si vaie : poco veramente, ecc., ecc. Insomma, togliete il
fieno, il granoturco ed il bestiame, la
storia è sempre la stessa : la roba, l’impiego, le rendite, tutto c’è...
« ...ma, capite, non si può andare
avanti ».
Tutto c’è, come sopra: comprese le
poche lire, l’aspetto di circostanza, e il
ringraziamento pel generoso donatore.
Come dicevo, i Valdesi hanno poca
stima della loro natura corrotta, e perciò stimano di non dover contribuire che
in proporzione del loro valore spirituale ;
cioè in proporzione ridotta.
*
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La frase famosa citata dal bando di
concorso sì trova nella relazione finanziaria della Tavola del 1892.
Come si vede era una cosa seria.
a.
La Società di Studi Valdesi ha deciso
di pubblicare anche quest’anno, nella
ricorrenza del XVll Febbraio, il tradizionale opuscolo destinato a ricordare
ai Valdesi la vita eroica dei Padri. Esso,
inteso a commemorare il 250° anniversario della morte di Giosuè Gianavello,
è stato redatto dal prof. Attilio Jalla,
vice-presidente della Società, col titolo:
« I luoghi dell'azione eroica di Giosuè
Gianavello » . Vi sono illustrate le località in cui l’eroe valdese ha vissuto e
sofferto, in cui ha svolto le sue gesta
per la difesa dei suo popolo e della sua
fede. Le comunità valdesi e gli amici
che intendono acquistarne un certo numero di copie, devono prenotarsi entro
l’8 Febbraio, presso la Ditta Arti Grafiche l’Alpina in Torre Pellice (Via Arnaud). li prezzo dell’opuscolo è di Lire
0,60, riducibile a L. 0,50 per chi ne
ritiri almeno 10 copie direttamente alla
tipografia, o se ne faccia spedire almeno
100 copie, franco di porfo. Il pagamento
deve essere anticipato.
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Una. papabpIa'^^Valdeíe“
L’abbiamo trovata nel TV/no/'/iy N® 51,
19 Dicembre 1879 ; avremmo voluto riprodurla per intero, ma siccome alcuni
dettagli sono un po’ antiquati, ci per^mettiamo di-abbreviare qualche passo, e
lasciamo il resto quasi tale e quale.
Preghiamo vivamente i nostri lettori di
non vedere in essa allusioni personali,
■ o a vicende contemporanee, poiché,
ripetiamo, essa risale al 1879 i !
*
Un buon Valdese, straordinariamente
ricco, e tanto caritatevole quanto ricco,
possedeva, in una provincia che potrebbe
anche essere quella di Torino, un numero ragguardevole di poderi (cascine)
di diversa estensione, ma che avevano
tutte un buon reddito. Egli non aveva
alcuna difficoltà a trovare dei buoni agricoltori, perchè sapeva comprendere le
loro necessità e venire anche in loro
aiuto. Ciò nonostante, i suoi contadini
non rimanevano molto a lungo nei suoi
poderi, perchè c’era una condizione che
sembrava molto piacevole, ma che all’atto
pratico si rivelava notevolmente difficile.
Il proprietario di cui parliamo era straricco, e non aveva bisogno, del reddito
delle sue terre; perciò, all’atto deil’affitto
egli faceva obbligo ai suoi locatari di
mettere da parte un terzo dei prodotti,
e di distribuirli ai bisognosi, ai più bisognosi, secondo il loro giudizio. Egli,
il padrone si riservava il diritto di controllare se questa distribuzione fosse avvenuta secondo giustizia e carità ; in
caso negativo, il contratto era sciolto e
ognuno andava pei fatti suoi. Gli altri
due terzi del prodotto rimanevano naturalmente proprietà dei contadini, che
erano per di più stimolali dalla promessa
di un premio.
Si ebbe cosi spesso una vera gara,
per esempio.
Un giorno, per esempio, ai rendiconto
finale, venne un agricoltore che disse :
« Ecco Maddalena, la mia vicina, è
rimasta vedova, con quattro brmbi ; essa
ha avuto il terzo di tutti i prodotti ».
Un altro disse :
« li legnaiuolo mio vicino è stato imprigionato, e sua moglie e la sua bambina erano fuggiti da tutti ; essi hanno
avuto il terzo di tutti i prodotti ».
Un altro disse :
« L’inverno è stato rigido, ed ho pensato che molti vecchi soffrirebbero il
freddo, e molti bimbi anche; allora ho
venduto il terzo di tutti i prodotti ed ho
comprato coperte e panni». [Come si
vede la parabola è un po’ antica, e non
si parlava ancora di Orfanotrofio, per
esempio ; altrimenti siamo certi che questo
fedele servitore avrebbe versato questo
danaro, o portato tutto quel ben di Dio :
patate, castagne, latte, burro alla Direzione dell’ Orfanotrofio di Torre Pellice o
di Pomaretto, per esempio! Nota di Red.].
Un altro disse:
« li Pastore ci ha detto che la situazione della Chiesa, nel mondo, è tragica ;
che vi sono dei cristiani che soffrono
e gemono, lontano nei campi delie Missioni, e vicino a noi delle miserie nascoste; delie necessità dell’opera, e che
non si può avanzare, anzi che non
può mantenere ; ed allora ho portato
provento del terzo di tutti i prodotti
si
il
♦ ♦
E qui finisce la Parabola Valdese dei
Tèmoin, anno 1879, N®51, 19 Dicembre,
la quale dichiara che il padrone diede
lode a tutti, ma il premio all’ultimo.
Ora però che quei tempi della Parabola sono lontani, e quindi non c’è più
pericolo di offendere la suscettibilità di
nessuno, riveleremo il perchè il signore
doveva così spesso cambiare i suoi servitori. Gli è che I Valdesi di allora affermavano sempre che nessuno era più
povero di loro, e che una carità bene
intesa comincia da noi stessi, per cui
regolarmente, alla fine dell’anno, a San
Martino, se n’andavano dal padrone e
gli dicevano •
« Le cose sono andate per traverso e
perciò il terzo di tutti i prodotti lo abbiamo venduto ed il denaro ce lo siamo
tenuto per noi, insieme agli altri due terzi ».
paij<tì. >.
"r*
f-,
jll;,Corricrt ddla Piscontssa
La Gasa delle' Diaconesse, di SaintLoup,'^in Isvizzera, pubblica il suo ’ 97°
Rapporto per l’anno testé terminato.
Il suo bilancio presenta un deficit di
circa L. 5600, che appare modesto in confronto ad un totale di oltre due milioni di
lire. Il rapporto si soffermain interessanti
dettagli amministrativi, e ci fa sapere,
fra l’altro, che i pollai di questa istituzione hanno fornito in un anno ben
27.610 uova I
Il numero delle diaconesse, in costante
seppur leggero progresso, è attualmente
di 425. Di queste ve ne sono 285 al lavoro attivo nei vari Ospedali, Rifugi ed
altri Istituti. Quale somma enorme di lavoro rappresenta questa coorte di 285
suore ! Come non essere commossi nell’evocàre questo sforzo incessante per il
bene degli ammalati ! Lungi da me —
prosegue il relatore — di voler elevare
le diaconesse sopra un piedestallo ; non
posso dimenticare infatti la parola del
Maestro ; « Anche voi, quand’avrete fatto
tutto ciò che v’è comandato, dite : Noi
siamo servi inutili ; abbiani fatto quel
ch’eravamo in obbligo di fare » (Luca
XVII, 10).
Ma se andiamo a visitàre queste suore,
potremo notare sul loro volto, malgrado
le traccie di fatica fisica, anche la gioia
intima e profonda di potersi spendere
per gli altri, e di aver così l’occasione
di testimoniare del loro amore per
Cristo.
*
* *
Il Direttore della Casa delle Diaconesse
ha avuto il privilegio di poter parlare
di quest’opera alle Chiese di Sampierdarena, Firenze e Livorno, e ovunque il
pubblico ha dimostrato un vivo interesse.
La tipografia « L’Alpina » ha testé
pubblicato il Calendario - Valli Nostre»,
contenente una serie di bellissimi quadri dovuti all’arte fotografica dei pastore
R. Jahier. Uno di questi rappresenta una
diaconessa intenta al suo lavoro nel laboratorio dell’ospedàle. La'didàscàlia che'
l’accompagna cita le parole di San Pietro ; « Ognuno di voi ponga al servizio
degli altri il dono che ha ricevuto».
«
« *
Doni ricevuti per la Casa Valdese
delle Diaconesse. Signore e Signori :
Meynier Elisa, Torino, L. 10- Pellegrini
Noerbel Margherita, Id., 50 - Borione
Eugenia, Id., 10 - Ostorero Emilio, Id.,
25 - Mazzini Lea, Id., 6,50 - Girardi
Bruno, Id., in memoria dei pastore E. Ravazzini, 10 - Dott. D. M. Balsam, a
mezzo del sig. Arturo Muston, 1000 Armissoglio Anna ed Ester, Torino, 20
- Rostagno Luigi, Id., 10 - Ricca Alina,
Id., 10 - Bessone Bartolomeo, Id., 10 Primo Giuseppina, Id., 50 - Decker Llnette, Id., 25 - Orsi Rosa ved. Massolario, Id., 10-Giaccaglia Sara e Sandro,
Id., 25 - Costa Giusto, Id., 10 - Cigersa
Giuseppina, Id., 20 - Avv. Massimo Weigmann e madre, Id., 50 - May William,
Id., 10 - Jone Carlon, Id., 10 - Rostagno Elena Lily, Id., 10 - Ribet Ida, Id.,
10 - Marta Selve Gedtzen, Id., 100 Rivoira Giuseppina, Id., 10 - Tronconi
Vera, Milano, 10 - N. N., Id., in memoria di Suor Susanna Beux, 20 - Rostan
Alberto, Id., 10 - Rostan Clementa, Id.,
10 - Rostan Wanda, Id., 8,50 - Hedwig
Schnyder, Id., 20 - De Stefanis Sara,
Id., 10 - Sorelle Guazzini, Id., 3 - Dora
Fontana Roux, Id., 50 - Famiglia Baimas, Id., 5 - Rivoire comm. Pietro, Id.,
15 - Villa Carolina, Id., 10 - Mascalzoni
Ferdinando, Id., 5 - Giuseppina Grippa
Bronzini, Id., 20 - Tourn Gustavo, Id.,
15 - Canepa Anna, Genova, 10 - Luling
Elena, Id., 10 - Long Marey prof. E. W.^
Roma, 30 - Proietti Romano, Id., 100 Martinat Aldo, Id., 10 - Bracco Cap.
Pietro, Id., 10 - Gasparotto Rodolfo,
Id., 10 - Revel Albino, Id., 25 - Cutfera
Arturo, Id., 20 - Mattei Luigi, Id., 15 Silenzi Rita, Id., 10 - Bex Georges, Id.,
10 - Suor Margherita Grill, in occasione
del 25* anniversario della sua consacrazione, 50. (Continua)
Cin'liiu«»
Verso la fine dell’anno 1870, a Torre
Pellice, cinque brave persone si riunivano
con un piano ben determinato. Erano, il
prof. Charbonnier, il pastore B. Malan,
il maestro signor Chambeaud, gli anziani
sigg. Revel e Frache. Si costituirono in
regolare comitato presieduto dal prof.
Charbonnier, e proclamarono una vera
crociata per la Santificazione del giorno
del Signore. Non si limitarono solo ad
affermazioni verbali, ma decisero di fonJ- dare una Lega per la Santificazione della
Domenica, ed elaborarono uno Statuto.
L’Echo des Vallées del 1871, 8 Febbraio,
esultò nel darne notizia, lieto di poter riconoscere che anche in seno alle nostre
Valli qualcosa di buono si faceva. E noi
oggi saremmo curiosi di sapere come ha
finito questa società ; saremmo lieti di
poter rintracciare nella storia delle nostre
parrocchie qualche influenza esercitata da
questa società ; ma nessun documento ci
rimane, tranne proprio questo regolamento, che riproduciamo in parte, per curiosità !
Art. r - 1 membri della Società si
impegnano a dare, con la loro propria
condotta, l’esempio della Santificazione
della Domenica, astenendosi in quel
giorno da ogni opera di interesse temporale che non sia di urgente necessità,
e consacrandosi invece agli esercizi della
pietà, ed in genere all’opera del Signore.
Art. 2° - I membri si impegnano ugualmente a diffondere intorno a loro il
rispetto per il giorno del Signore con le
loro esortazioni e con i loro avvertimenti
caritatevoli e fraterni.
Gli Articoli 3“, 4° e 5° concernono
il funzionamento della Società ; elezione
del seggio e finanze.
L’Articolo 6“ prevede la possibilità
che uno dei membri venga meno ai suoi
obblighi morali ; sono previsti ammonimenti e radiazioni : i firmatari sono 27,
tutti membri della parrocchia di Torre
Pellice. Accanto all’opera di persuasione
verso gli estranei, è contemplata anche
un opera di edificazione ed i membri
della Società si riuniscono mensilmente
per meditare la parola di Dio, per pregare, e per discutere quistioni pratiche
in riferimento alla Santificazione della
Domenica.
Ci piacerebbe, dicevamo, di trovare
anche qualche traccia di queste discussioni : abbiamo l’impressione che già allora l’articolo 1° sembrasse alquanto oscuro, avesse un forte sapore casistico,
e potesse aprire larghe le porte a tutte
le sottigliezze di cui è ricco il cervello
nostro di montanari Valdesi ! Dove e
quando comincia, e come, a essere urgente una necessità temporale ? E ci sembra di udire le acute autodifese di qualche membro incolpato : la pioggia che
minaccia il fieno, è o non è una necessità urgente?
Il compratore che viene a prendere il
suo bestiame è, o non è una necessità
urgente ?
E cosi la società dovette discutere, e
scomparve ; essa aveva però servito a
qualcosa: aveva agitato le acque, aveva
spinto qualche persona a porsi il problema per suo conto ed a risolverlo personalmente, cioè quindi anche in aiuto
ad altri. Perciò abbiamo voluto ricordare
questo vecchio regolamento, e questo 1°
articolo : chissà che qualche lettore dell’Eco delle Valli Valdesi non ci veda più
chiaro e non proponga una formulazione
più precisa, in modo da agitare di nuovo
le acque, da riproporre ancora il problema, così da spingere qualcuno a risolvere il suo problema, a diventare un testimone, un facitore della Parola, o.l.
PICCOLA POSTA
I. L. : Tutto bene. Grazie.
Si
Molte cose si desiderano dal proprio
'‘Pastore; non c’è che da interpellare i
parrocchiani di una qualsiasi delle nostre
parrocchie. Ma per evitare malintesi,
sospetti, interpretazioni errate o allusioni,
tradurremo quanto, tempo fa, scrisse il
dott. Falding. Egli parla delle Chiese
Congregazionaliste d’Inghilterra, ma sic-^
come in fatto di spirito di indipendenza
e di individualismo anche le Chiese Val«
desi possono considerarsi alquanto congregazionaliste, le sue osservazioni hanno
un certo valore anche per noi. Dice
adunque il dott. Falding;
• Fra di noi si ha qualche volta una
concezione esagerata dei compiti e delle
qualità di un ministro di Cristo. Si pretende dai nostri Pastori che essi riuniscano nelle loro mani tutte le attività
che nell’età apostolica, erano ripartitefra i diversi servitori della Chiesa. Biso--jag
gna cioè che i Pastori siano tutt’insieme
i vescovi, gli anziani, i pastori, i dottori,^
i profeti, gli evangelisti, gli angeli ed i
messaggeri della Chiesa primitiva. Si
pretende che essi animino e dirigano lo
zelo missionario dei fedeli ; che essi preparino e mettano in esecuzione dei piani
per l’evangelizzazione degli estranei ; che^
essi applichino i principi cristiani agli
scottanti problemi d’attualità e risolvano
i più delicati problemi del secolo. E’ poi
necessario ed indispensabile che essi
abbiano una certa quale famigliarità con
le teorie scientifiche e le speculazioni
filosofiche dell’ora presente, o, per lo *1
meno, con le conseguenze che esse possono esercitare sulla teologia o sulla religione. Accanto a tutto ciò essi devono
produrre un numero determinato di
sermoni. 11
Rimane poi bene inteso che i Pastori
devono provvedere alle riunioni, alle va-^^i
rie classi di catechismo, alle società, e, Ì’ì
questo è sottinteso, devono conservare'^':!
la costante abitudine di visitare frequentemente I loro parrocchiani, rendere piacevole la vita a tutti quelli che li cfe'condano. In realtà mi domando se si
esigeva la metà di queste attribuzioni da-io
parte dei vescovi delle Chiese di Galazia,
A
di Efeso 0 di Filippi, e se Timoteo e
Tito avevano tutte queste attitudini.
E le qualità che i parrocchiani pre- .
tendono di trovare nel loro Pastore non C'
sono meno numerose delle obbligaziotìi *
a cui li si vuole sottoporre. Si crea un
ideale di perfetto Pastore, e ci si stupisce
quando il proprio Pastore è inferiore
all’ideale. L’uomo di Dio dovrebbe per- ’
tanto essere, nello stesso tempo: un fedele servitore di Cristo, un uomo di ^
mondo, un dotto, un uomo del suo tempo,
un uomo di lettere e un uomo d’affari.
Egli deve essere tutt’insieme : grave e
sensibile, calmo e patetico, tenero e virile.
Non basta ; egli deve avere : un aspetto
imponente ed una voce sonora, uno spirito agile ed una voce eloquente. Ad una
logica ferrea, ad una immaginazione feconda, ad una erudizione
'il
f
«
1
«
universale il
Pastore deve unire una natura simpa- «
il
il
tizzanfe che gli permetta di diventare
consigliere, il confidente, il compagno dei
giovani e dei vecchi, dei ricchi e del
poveri. Non basta; il Pastore deve essere
ricco, 0, se non lo è, egli deve possedere a un grado molto elevato l’arte
ammirabile di saper vivere decorosamente,
di essere generoso, di dar l’impressione
di nuotare nell’abbondanza ; e ciò con lo
stipendio che tutti conoscono ! ! ».
E qui si ferma il dott. Falding, ma
prende la parola un Battista, il rev. F.
W. Macdonald, al quale lasciamo la seguente conclusione per i nostri lettori :
« ...Bisogna che if^ giovane Pastore
sappia .suonare l’harmonium, far funzionare la lanterna magica, organizzare delie
piacevoli passeggiate la Domenica pomeriggio, e delle dilettevoli seratine il Sa-M
bato sera ; bisogna che egli sappia dare '
delle brillanti conferenze su argomenti
sociali, sul problema delle fognature,
sulla poesia di Dante, e se a tempo pefso*’
4^
3
; yx^ír'
L' ECO.OHU VUitt WiDESI
pastorale, ■'
ìpuò stampare una circolare
organizzare un gruppo giovanile o cI’uqmini maturi, egii sarà l’uomo del giorno !
Tuttavia, qua e là, trovate ancora dei
Pastori che non sono capaci di fare'tutto
^questo d’un sol colpo ! Parrocchiani,
sopportateli ! ! Anche le creature inferiori
hanno la loro funzione nell’iiniverso, e
»un uomo timido e pio, che consacra la
j'sua vita a un’opera pastorale tranquilla
te paziente può essere considerato come
j un servitore di Dio, anche nei tempi complicati 111 cui Dio ci ha chiamati a vivere ! ».
Un raggio di soie
I Questo, ragazzi, è per voi!
|r E un episodio che è accaduto molti
^^nui fa circa 70 anni fa, e lo racconta
I il direttore di un giornale per ragazzi ;
non ce limile d’età: anche i più grandi
g hanno il permesso di leggerlo, e di dire
rjl loro parere.
^ Un bel giorno dunque questo egregio
signore giornalista stava facendo un’inchiesta sulle condizioni di vita delle fai^miglie nei sobborghi di una grande città.
E vide naturalmente molte cose tristi,
É-cose che egli non aveva mai pensato
I potessero esistere in una città dove erano
I tante chiese, tante banche, tanti teatri.
" Peicio egli girava malinconico nella nebbia e nella miseria più nera di certe
vie di Londra.
In fondo ad una viuzza egli entrò in
j,?iina casupola, in una camera delia casuI poh ho detto camera, perchè voi capi|. ste : per i più savi dirò : un misero covile.
* E li vide; oh! quello che vide era
qualcosa di straordinario. Ecco, un pò
-di vento aveva respinto la nebbia: e un
raggio di sole, aveva raggiunto la finestra della stanzuccia. Timidamente il
raggio accarezzò una misera pianta mezzo
|t intisichita sul davanzale della finestra, e
sembrò farla rivivere ; poi prese coraggio
|il raggio di sole ! Scese sul pavimento,
‘'rotto, dove delle chiazze d’acqua s’annidhvano fra le pietre, e le piccole pozzanghere si trasformarono : esse brillarono di 'cento colori. Poi il raggio di
sole diventò sempre più ardito, e si posò
sul capo di una vecchia donna, i cui
capelli bianchi coprivano una fronte
stanca, piena di rughe, una testa che
apparve come circondata da un cerchio
-d oro. come lo portano i santi nei loro
quadri. Ed ancora non si fermò il raggio
di sole : ormai era il padrone della calmerà, ed egli aveva visto, in un angolo, '
cenci, un povero bambino, pallido,
r,emaciato, che guardava coi grandi
|occhioni stupiti tutto quel sole nella
camera, tutto quel miracolo. Perciò il
Taggio di sole avvolse il bambino con
^una grande carezza calda.
^ Ed allora il mio buon giornalista udì
;; >una frase :
« Oh ! nonna, presto, un martello e un
»chiodo: inchiodiamo la finestra; così
V rjuesto bel raggio di sole non potrà più
|«scire e noi avremo sempre caldo ».
I Udì queste parole il signor giornalista
| e rinchiuse la porta, tutto triste perchè
^ già la nebbia era di nuovo entrata nella
^casa, ed egli udiva il ragazzo che pian^geva, perchè il raggio di sole non c’era
it
^più, ed egli era ammalato, e faceva
pianto freddo !
■ Ora, vedete ragazzi, ci sono tante case,
^ tante camere, ricche e povere, che hanno
pdelle finestre e delle porte chiuse per
Itenere in casa il raggio di sole; ma il
! ragazzo, ma la bimba non sono capaci
l^di essere dei raggi di sole per consolare,
i per rallegrare la casa I Si direbbe quasi
l che sono dei soffi di nebbia : scontrosi,
; sgarbati, pronti sempre a «fare il muso» !
^ Non dimenticate : siate dei raggi di
^ sole ! a. k.
Lelieiii Ili Bi#e a m iii
V Nell’anno 1530, durante la Dieta di
Augusta, Lutero non^potè prendere, come
noto, parte in persona ai lavori dei delegati protestanti che presentarono aH’imperatore Carlo V la loro confessione di
fede; infatti il grande.riformatore era al
bando deH’impero e ia sua presenza nella
città avrebbe avuto come conseguenza
il suo arresto e il suo imprigionamento.
Pertanto Martino Lutero si era fermato
nel castello di Coburgo dandosi tutto
alla traduzione dell’Antico Testamento.
E’ da quel castello che egli scrisse al
figlioletto Giovanni una letterina molto
conosciuta, e che ci permettiamo di ritradurre ancora, tanto è la sua grazia e
la sua pietà.
. Grazia e pace in Gesù Cristo siano
con te, figlioletto mio.
Vedo con piacere che studi e preghi
senza distrazione. Continua, figlioletto
mio e quando ritornerò a casa, ti porterò qualche cosa di bello.
lo conosco un grazioso e ridente giardino, tutto pieno di fanciulli in veste
d’oro, che si trastullano sotto gli alberi
con delle belle mele, delle pere, delle
ciliege, delle nocciole, Essi cantano,
saltano e sono allegri ; inoltre essi hanno
dei graziosi piccoli cavalli, con le briglie
d’oro e delle selle d’argento. Passando
davanti a questo giardino, io domandai
aH’uomo a cui appartiene, chi fossero
quei bimbi. Egli mi rispose:
• Sono i fanciulii che amano pregare,
imparare e sono pii ».
10 gli dissi allora :
« Caro amico, io pure ho un figlioletto,
e si chiama Giovanni Lutero; non potrebb’egli venire in questo giardino,
mangiare di queste belle mele e di queste
belle pere, salire su questi graziosi cavallucci, e giocare con gli altri bambini ?»,
L’uomo mi rispose :
' « Se il piccolo Giovanni è buono, se
prega ed impara volentieri, anche lui
potrà venire, e con lui Pippo e Giacomino; qui troveranno pifferi, trombe ed
altri strumenti : essi suoneranno, danzeranno, e tireranno con piccoli archi ».
Cosi dicendo quel signore mi fece vedere, in mezzo al giardino, un bel prato
per ballare, e v’eran sospesi i pifferi, ie
trombe, i piccoli archi. Era il mattino,
i bambini non avevano ancora mangiato
ed io non potevo aspettare che la danza
cominciasse; perciò dissi al signore:
« Caro signore, mi voglio affrettare a
scrivere ai mio caro Giannettino che egli
sia molto buono, ch’egli preghi e ch’egli
impari, per venire in questo giardino;
ma egli ha una zia, Maddalena, cui vuole
molto bene; potrà egli condurla seco?».
L’uomo mi rispose :
« Si, potranno venire assieme ; fateglielo sapere ».
Perciò sii molto buono, figlioletto mio
caro ; e di a Filippo ed a Giacomo di
essere molto buoni ; così verrete tutti
assieme in questo bel giardino. Per me,
ti affido alle mani di Dio. Saluta da parte
mia la zia Maddalena, e dalle un bacio
per me.
11 babbo tuo che ti vuol tanto bene.
Martino Lutero.
19 Giugno 1530.
La famiglia COCORDA annunzia con
gran dolore il decesso di
GUIDO COCORDA
ingegnere tecnico presso i Signori Peugeot,
avvenuto il 12 gennaio 1940 a Montbéliard (Francia).
« Venite a Me voi tutti che
siete travagliati ed aggravati,
ed Io vi darò riposo ».
Matteo XI: 28.
Luserna S. Giovanni (Gay Biaiera).
CRON/IQ/I V/ILDESC
i
ANGROGNA (Capoluogo). Due lutti
sono venuti ad attristare ultimamente la
nostra parrocchia : il 7 Gennaio, alla
Roccia, è deceduta Benech Maddalena
fu Pietro vedova Buffa, in età di 78
anni. L’il Gennaio, al Martel, è deceduto Bonnet Pietro fu Stefano, in età dì^
60 anni.
Esprimiamo alle famiglie nel lutto la
nostra fraterna simpatia cristiana.
•— .il culto del 7 corrente è stato
presieduto dal pastore emerito Eugenio
Revel. Per l’occasione i parrocchiani
sono accorsi numerosi^ lieti di udire la
predicazione del sig. Revel, che per
quattordici anni è stato loro Pastore.
Allo stesso sig. Revel dobbiamo la
risurrezione della Corale. Un buon numero di giovani si è già riunito due
volte nella scuola dei Jourdan e speriamo che al prezioso servizio-¡che il sig.
Revel è disposto a renderci risponderà
pure la buona volontà (in questo caso
davvero doverosa) di tutti i parrocchiani
che amano il canto.
Diversi parrocchiani hanno promesso
di partecipare all’attività della Corale,
se essa si fosse riunita al capoluogo.
Per accontentarli il sig. Revel salirà
al capoluogo fin da Domenica prossima
alle ore 15.
¡ — La tradizione voleva nella nostra
parrocchia che verso la fine di Maggio
di ogni ànno si procedesse alla cosi
detta « colletta annua ». Quest’anno il
Concistoro ha deciso dì rivolgere un
caldo appello alla parrocchia affinchè
tutti i parrocchiani, individualmente e
non per famiglie, versassero entro il
mese di Dicembre la loro offerta. Gli
Anziani non sono più passati nelle famiglie, ma spontaneamente i parrocchiani
ci hanno fatto pervenire la loro offerta.
Se non abbiamo ancora raggiunto la
mèta, siamo lieti di poter dire che tre
quartieri : quelli del Capoluogo, del Martel e del Malan, hanno fin d’ora superato le somme offerte lo scorso anno.
Ringraziamo tutti i parrocchiani per
la loro buona volontà e spirito di
collaborazione. R. N.
MASSELLO. Mercoledì 8 corr. è ritornato al Padre, Pons Arnaldo delle Alasse, in età di 74 anni. La sua prova,
durata lunghi anni, gli aveva fatto desiderare ardentemente la partenza che si
effettuò con ànimo sereno e tranquillo.
Consoli Iddio tutti quelli che questo
lutto colpisce ed attrista.
— Malgrado il tempo pessimo e il
freddo intenso, buona parte della Chiesa
era radunata Mercoledì sera, 10 corr.,
nella grande sala del Reynaud, per udire
ancora una volta, il pastore signor Giovanni Tron prima della sua partenza
per l’Uruguay. Durante più di un’ora
l’assembjea segui l’oratore che tratteggiò
la vita materiale e spirituale delle Chiese
Valdesi dell’America del Sud, mettendo
in rilievo il passato tormentoso di queste
e il loro avvenire. Furono per tutti gli
uditori degli istanti di intenso godimento.
Ringraziamo ancora il Sig. Tron e lo
incarichiamo di porgere ai nostri fratelli
di oltre oceano i nostri affettuosi auguri
di prospero avvenire e, specialmente, di
vita intensa al servizio di Dio.
MESSINA. 11 pastore Seiffredo Colucci
ha celebrato il 2 gennaio il matrimonio
religioso con effetti civili fra la R. Guardia
di Finanza Michelin Salomon Amedeo fu
Giuseppe e di Meyron Giovanna da
Torre Pellice e la signorina La Conte
Tommasa, da Messina.
La cerimonia religiosa ha lasciato nei
molti presenti, per la maggioranza formata da elemento Cattolico-Romano, una
ottima impressione.
Iddio benedica questa nuova famiglia,
che si fonda in Criìsto.
SAN GERMANO CHISONE. ASILO
PER VECCHI. Con profonda gratitudine
sono stati ricevuti, nel corso del secondo
semestre 1939, i seguenti doni in denaro ;
Signore e Signori: Balmas Marghe-^
rita, S. Germano .Chisone,'L. 40 » Chiesa’*^'
di Torre Pellice, 150 - Baret Celina, 10
- Pellegrinaggio Svizzero-Francese, 100
- Giustetto Emilio, Inverso Rinasca, 4 Cardon Maddalena, Marsiglia, 50,- Ori*set prof, Emanuele e'Signora,'100
Dant Fraftk,. Manchester, 405 - Rodet
Anna, Pinerolo, 25 - N. N., Como, 25 - ■
Unione Femminile di Villasecca, 40 Rostan Edoardo, 5 - Famiglia Soria, Torino, nella ricorrenza della morte del suo
caro congiunto, 35 - Longo Selma, Roma,
20 - Cocito-Turin Cléanthe, Roma, 20 Filippi Stefanina, Asilo, 20 - La stessa,
in mem. della mamma, 10 - In mem.
della signorina Gay Adele, 255 - Coniugi Selger, Vallauris, 250 - Gardiol
Emma, 150 - Geymet Eugenia e Cabella
Elisa, 50 - Óalmas-Bertalot Alice, fiori
in mem. del nostro caro sposo e padre,
50 - Coniugi Boldrini-Gay, 10 - Mancini
Giorgini, Roma, 10 - Bounous-Balmas
Elena, in mem. del caro cugino Giulio
Balmas, 15 - Associazione Combattenti
di S. Germano, in mem. del camerata
Giulio Balmas, 50 - Rivoir G. Giacom'o,
segretario a riposo, e Consorte, 10 Prof. E. W. Long-Marey, Roma, 25 Baret Celina, 10 - Frank Dant, Manchester, 384 - Peyrot Lidia, Perrero, in
ricordo della nipote Peyrot llda in Poét,
50 - Piccotti-Voglino Lidia, Alessandria,
50 - Famiglia Ramponi-Rivera, Milano,
in mem. del fratello Abdon, 100-Mazza
Clelia, Milano, lascito, 500 - PoSt dott.
Alessandro, notaio à riposo, 100 - Quartiere dei Gay, Prarostino, 8 - Adunanza
Cristiana di Via delle Orfane, Torino,
40 - Jon-Scotta C., Id., 10 - Jon-Scotta
Mariuccia, Id., 15 - Souiier Francesco,
10 - Bruno-Bounous Elisa, Torino, in
mem', 50 - Società delle Signore della
Chiesa di Bergamo, 600 - Biolley Eugènio. Asilo, IO - Famiglia Revel, San
Germano, 35 - Jahier rag. Gino e Signora,
200 - Long Alessio e Signora, S. Germano, 20 - Ferrero-Bonnet L. e dott.
Mario, 100.
Il Direttore : BART. SOULIER.
RIFUGIO RE CARLO ALBERTO
Caterina Léger, Torino, L. 100 - Rivoire Elisabetta (Stringata), Angrogna, IO
- Rivoire Pietro (Croni), Id., 20 - CoYsson Guido, anziano, Id., 10 - Bonjour
eav. Giovanni, Id., 10 - Susanna Chambon, Nizza, 203 - Unione Femminile Villasecca, 40 - Balma Enrico, Pinerolo, 25
- Berton Elvina, Id., 20 - F. Margaria,
Torre Pellice, 25 - Crumière Barus Luigia, Villar Pellice, 25 - Avvocatessa Lidia Poèt, Torino, 25 - Callieri Boella,
in mem., 100 - Chiesa Valdese di Pramollo, 50 - Id. di Perrero-Maniglia, 25 Id. di Coazze, 70 - Id. di Torre Pellice,
250 - Jd. di Via IV Novembre, Roma,
150 - Id. di Rodoretto, 25 - Emilia Baer,
in mem., 100 - Società di Cucito, Genova, 200 - L. Jourdan, Colonia Vaidense, 100 - Cassa Risparmio di Torino,
a mezzo filiale di Luserna San Giovanni,
600 - Comm. rag. Emilio Gardiol^ Milano, 500 - Anna Rostan, Torino, '25 Dapples, Torre Pellice, .50 - Giuni, Voghera, 10.
Il Presidente ;
Avv. Stefano Peyrot.
**•
AVVISO
Per quanto concerne gli Istituti
Ospitalieri Valdesi (Ospedali di Torre
Pellice e Pomaretto, Rifugio Re Carlo
Alberto e Orfanotrofio Femminile di
Torre Pellice) rivolgersi alla sede
delFAmminlstrazione - Via Angrogna,
12 (Orfanotrofio Femminile). Ivi il
Presidente riceve il Lunedi, Mercoledì e Sabato di ogni settimana, dalie
-ore 16.30 alle 18.30.
Prof. Gino Costabbl, direttore responsabile
■m
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arti grafiche . L’ALPINA » - Torre Pellice
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UiÉi Ili Oiii!!i! ed Opeii! Vicsi
Angrogna — jPastore : Roberto Nisbet.
Angrogna (Serre)— Pastore: A. Deodato.
Bobbio PenicePastore : Alberto Ricca.
Lusernà S, Qiov. ~ Pastore: Lor. Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Ferrerò — Pastore: Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : G. Mathieu.
Frali — Pastore : Lamy Coisson.
Pramollo — Pastore Erm. Rostan.
Prarostino — Pastore Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore A. Janavel.
Rodoretto — Cand. TheoI.^A. Genre.
Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone — Pastore G. Bertin.
Torre Penice — Pastore Giulio Tron.
vaiar Penice — Pastore Roberto Jahier.
k
Abbazia — «Chiesa di Cristo». Culto
alle ore 16. Pastore Valdo Vinay, da
Fiume.
Aosta — Chiesa: 11, Via Croix de Ville
- Past. em. Aug. Jahier (da Torino).
Barga (da Pisa).
Bari — Chiesa Valdese : Pastore A. Miscia - Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa: Viale Vitt. Em., 4
-Pastore Arn. Comba, Viale Vitt. Em. 59.
Biella — Chiesa : Piazza Funicolare Culto la 1®, 3* e 5* Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosia - Pastore Davide Pons - Istituto Valdese - Piani di Vallecrosia.
Borrello (da Carunchio).
Brescia — Chiesa : Via dei Mille 4 - Pastore Rob. Comba, ivi.
Brindisi — Chiesa ; Via Congregazione
(da Taranto).
Caltanisseita — Chiesa: Via Maida, 19.
Campobasso (da S. Giacomo).
Carema — Scuola Valdese.
C/irunchio — Chiesa - Pastore L. Naso.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
- Pastore T. Salma, ivi.
Cerignola — Chiesa - Via Regina Margherita, 17 - Pastore E. Pascal.
Como — Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa - C. Th. Lo Bue.
Corato — Chiesa : Corso Mazzini, 27 (da Bari).
Courmayeur —r Chiesa (da Aosta).
Felonica Po — Cand. Theol. E. Corsani.
Firenze — Chiese; Via Serragli, 51 - Pastore Emilio Corsani — Via Manzoni, 21
- Pastore Tullio Vinay.
Fiume — Chiesa : 6 e 8 Via Pascoli ;
(Culto ore 10) - Pastore Valdo Vinay
presso Sig. Wiltsch, Via Baccich, 5.
Forano — Pastore A. Alessio.
Genova — Via Assarotti - Pastore F.
Peyronel, Via Curtatone, 2.
Groiiaglie (da Taranto).
Grotte (Agrigento) (da Palermo).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 - Pastore
Arturo Vinay, Casa Pavera, Piazza
d’Armi.,
La Maddalena (da Roma).
Lattano (da Taranto).
Livorno — Chiesa: Via G. Verdi, 3 Pastore: A. Ribet, ivi.
Lucca - Via G. Tassi, 18 (da Pisa).
Mantova — Via Bacchio, 5.
Messina — 33, Via Maddalena, isol. 147
- Pastore Seiffredo Colucci, Via C. Battisti, 191, isolato 217.
Milano — Piazza Missori, 3 - Pastore E.
Tron, jun. - Via Euripide, 9.
Napoli — Via Duomo, 275 - Pastore M.
Moreschini, Via Cimbri, 8.
New-York — Prima Chiesa Valdese 40, West 41 st St — Culto principale
3.30 pom. - Pastore Pietro Griglio 30 West, 94 th Street.
Orsara di Puglia (da Cerignola).
Pachino.
Palermo — Via Spezio, 43 — Pastore :
V. Subilia, ivi.
Pescolanciano (da Carunchio).
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
Pons, Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina (da Catania).
Piedicavailo Chiesa : Via Carlo Alberto
- 2® Domenica del mese (da Ivrea).
Piombino (da Livorjio).
Pisa — Chiesa; Via Derna, 15 — Pastore: A. Arias, Via Derna, 11.
Pont Canavese (da Ivrea).
Reggio Calabria — Chiesa Rione S.
Marco ; Via Possidonia, 4 (da Messina).
Riesi — Pastore Carlo Gay.
Rio Marina (da Livorno).
Rocchenere (da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre Pastore : V. Sommani, ivi — Chiesa
di Piazza Cavour - Pastore : Paolo
Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
Sa//e 1 (da Carunchio).
Sampierdarena — Chiesa : Via A. Can, tore, 16 — Pastore V. Panasela, Via
S. Bartolomeo del Fossato, 14/4.
San Giacomo degli Schiavoni — Evangelista G. Scarinci.
Sanremo — Chiesa : Via Roma — Pastore : G. Bonnet, ivi.
5. Lucia di Quistello (da Felonica).
S. Maria di Licodia (da Catania).
Schiavi (da Pescolanciano).
Siena — Chiesa: Via S. Dom., 5 (da
(Firenze : Dott. Meynier, Via P. Sarpi).
Susa — Chiesa: Via Umberto, 14 (da
Torre Pellice).
Taranto — Chiesa: Via Pdpino, 16-20
(angolo Via F. Di Palma) — Pastore :
G. Castiglione, Via Crispi, 28.
Torino — Chiesa : Corso Vittorio Emanuele (ang. Via Principe Tommaso)
— Pastore : Elio Eynard, Via Pio V, 15,
Tramonti di Sópra (da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. M. Maggiore
— Pastore : G. Del Pesco, P. della
Libertà, 5.
Venezia — Chiesa: Palazzo Cavagnis
(S. M. Formosa) — Pastore : Ernesto
Ayassot, ivi.
Verona — Chiesa : Via Duomo (angolo
Via Pigna) da Brescia.
Viering (da Aosta).
Vittoria — Pastore : Arturo Mingardi,
Via Garibaldi, 60.
Zurigo — Chiesa Evangelica di lingua
italiana (Waldenserwerk) - Bethaus
Wiedikon (Schlossgasse) — Pastore :
Alberto Fuhrmann, Steinstrasse, 28.
Addis Abeba (A. 0.1.) — Cav. Uff. Cap.
G. Bertinatti, Comando di Piazza.
Altri gruppi di fedeli sono regolarmenie
visitati dai pastori delle Comunità vicine^
★
★ ★
Ufficio di piesidenza della Tavola Valdese — Prof. Ernesto Comba, moderatore - Past. Guido Comba, cassiere
— Via IV Novembre, 107, Roma (101).
Facoltà di Teologia — Via Pietro Cossa,
42, Roma (126) — Professori : Ernesto Comba, Davide Bosio, Giovanni
Miegge.
Liceo Ginnasio Pareggiato — Torre Pellice — Preside : Prof. A. Tron.
Libreria Editrice Claudiana — Torre Pellice — Direttore ; Past. Paolo Coi'sson.
Commissione delle Pubblicazioni : Prof. D.
Bosio, presidente; V. Sommani, Teod.
Balma, M. Moreschini.
Convitto Maschile — Torre Pellice — Direttore : Pastore Davide Forneron.
Istituto Femminile Valdese — Vallecrosia» ;
— Direttore : Pastore Davide Pons.
Orfanotrofio Femminile — Torre Pellice:
— Direttrice: Sig.na Lidia Fini.
Istituto Evangelico Femminile — Via delibi
Gignoro, 14, Firenze - Direttrice: Si->
gnorina Maria Coucourde.
Orfanotrofio Maschile (Istituto Gould) —.
Via Serragli, 51, Firenze — Direttore:
Pastore Emilio Corsani. m
Orfanotrofio Maschile — Pomaretto — |
Direttrice: Sig.na Adele Pons.
Istituto Artigianelli Valdesi—Torino —
Direttore: Enrico Bounous, Via Ber-J
thollet, 34.
Ospedali Valdesi — A Torre Pellice, a
Pomaretto, a Torino (Via Berthollet, 36).
Casa delle Diaconesse — Sede: Torre A
Pellice (Torino) —Direttore; Pastore ?
Roberto Nisbet, Angrogna.
Rifugio Re Carlo Alberto, per incurabili »jd
— Luserna San Giovanni. .'"3
Asilo per Vecchi, Luserna San Giovanni.
Asilo pet Vecchi, San Germano Chisone
— Direttore : B. Soulier, past. enui ito.
Asilo per Vecchi, Vittoria. M
mi
Colonie Valdesi oeirAmerica del Sod
URUGUAY
Colonia Vaidense (Dep.to Colonia) —
Pastore: Ernesto Tron.
Colonia Cosmopolita - Via Rosario
(Dep.to Colonia) — Past.: Em. Ganz.
Tarariras e Annessi (Dep.to Colonia) —
Pastore: Daniele Breeze. ‘jl
Ombùes de Lavalle (Dep.to Colonia) —
Pastore : Carlo Negrin.
Colonia Miguelete (Dep.to Colonia) —
Pastore Carlo Negrin, da Ombùes.
San Salvador (Dep.to Soriano) — Pastoie :
Giovanni Tron (residenza: Dolores).
Nueva Vaidense e Nin y Silva — Visitate periodicamente.
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Colonia Belgrano (Prov. Santa Fe - Esta- f
ción Wildermuth F. C. C. A.) — Evangelista: Carlo Alberto Griot.
Colonia Iris ('Pampa Centrai^ — Pastore- ,
Silvio Long, Est. Jacinto Araiiz - F.C.S.
Colonia El Sombrerito ('Prov. Santa Fe :
Est. Paul Groussac - F.C.S.F.) e Caichaqui (Prov. Santa Fe - F.C.S.F.) — ^
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Bricherasio » 5,39 7,26 10,04 13,01 17,03 18,43 20,07 21,24 Pinerolo » 1,39 5,58 7,39 8,55 12.41 14,27 18,16 19,15 19,45 21,29
Pinerolo » 5,15 5,56 6,58 7,41 10,22 13,22 17,19 19,07 20,26 21,42 Bricherasio » 6,20 8,02 9,07 12,59 14,46 18,39 —,— 20,03 —. —
Airasca » 5,32 6,19 7,18 7,57 10,43 13,44 17,40 19,30 20,49 22,03 Luserna S. O' » —. — 6,33 8,11 9,17 13,14 14,59 18,54 —— 20,18 ' ß
Torino a. 6,16 7,- 8,03 8,28 11,25 14,32 18,21 20,07 21,38 22,52 Torre Pellice a. 6,36 8,18 9,23 13,17 15,02 18,58 r 20,22
(I) Feriale — (2) Festivo — (3) Al Lunedi.
Ferrovia Elettrica PINEROLO-PEROSA ARGENTINA
Pinerolo p. 6,30 7,52 10,45 12,50 14,40 16,58 18,24 19,54 -,S. Germano » 6,59 8,19 11,10 13,10 15,07 17,24 18,50 20.18 -,- -,Villar Perosa » 7,08 8,26 11,17 13,26 15,15 17,31 18,57 20,24 -,- -,Perosa Argentina a. 7,30 8,45 11,40 13,45 15,40 17,50 19,15 20,40 -,- —,
Perosa Argentina p.
Villar Perosa »
S. Germano »
Pinerolo »
6,32
6,49
6,59
7,24
7,37
7,55
8,02
8,30
9,05
9.24
9,31
9,55
12,10
12,42
12,49
13,15
14,
14,20
14,27
15,05
16,15
16,40
16,47
17,14
18,08
18,28
18,36
19,
I
19,20
19,36
19,42
20,07
(1) Festivo,
Autocorriera PINEROLO-ORBASSANO-T» 'RINO,
GIORNI FERIALI.
GIORNI FESTIVI.
Pinerolo Torino P- a. 6.03 7,15 7,25 8,37 9,- 10,13 11,18 12,31 13,18 14,30 17,23 18,41 18,51 20,05 21,01 -,- 22,13 -,- -,- Pinerolo Torino P- a. 6,.33 7.46 7,.55 9,08 9,23 10,36 11,18 12,31 13,18 14,30 17,48 19,01 19,12 20,25 21,- 22,13 22,56 —,— 0,08 -,Torino Pinerolo P- a. 6,- 7,18 7.41 8,53 9,02 10,15 11,20 12,33 14,05 15,18 17.25 18,39 18,53 20,07 19,40 -,- -,- 20,54 -,- Torino Pinerolo P- a. 6 35 7,48 7,57 9,10 9,25 10 38 11,20 12,33 14,05 15,18 17,50 19,03 19,14 20,27 21,02 22,15 0,15 -,- 1,27 -,
Orario Automobile PEROSA-FENESTRELLE-PRAGELATO-SESTRIERE.
1
Perosa p. 9,— 19,39 —,- Sestriere P- 16,15
Penestrelle » 9,40 20,10 —,— Pragelato » 16,45
Pragelato » 10,05 Penestrelle » 5,40 17,15
Sestriere a. 10,45 Perosa <7. 6,20 17,50
(1) Venerdì, Sabato e Domenica,
Orario Automobile PEROSA ARGENTINA - PERRERO - PRALI
Perosa Argentina p.
Perrero »
Prali • a.
9
9,30
10,20
19,30 —
20,
Prali
Perrero
Perosa Argentina a.
P-
16,25
5,50 17,15
6,20 17,50
Orario Automobile TORRE PELLICE-BOBBIO PELLICE
Torre Pellice P- 8,30 19,05 Bobbio Pellice P- 6,30 16,S. Margherita » 8,35 19,10 Via Poiircia » 6,35 16,05
Chabriois » 8,42 19,17 Villar Pellice » 6,41 16,11
Villar Pellice » 8,49 19,24 Chabriois » 6,48 16 18
Via Poiirca » 8,55 19,29 S. Margherita » 6,56 16.25
Bobbio Pellice a. 9,- 19,35 Torre Pellice a. 7 - 16,30
Orario Automobile SAN SECONDO - PINEROLO
Pinerolo
San Secondo
P
a.
7,.50
8,05
1
11,
11,15
18,25
18,40
San Secondo
Pinerolo
P
a.
7
7,15
9,
9,15
18,
18,15
(I) Al Sabato.