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Prerao LIF0 12
Anno LXXVIII - N. 24
TORRE PELLICE. 11 Giugno 1948
"i
, Spedizione in abbonamento postale - I Groppo
ELLE
I®
SETTIMANALE DELLA
X'espérance du chrétien
"Mais moi, j'espérerai
ioujours,,. Psaume 71: 14
Cette pamh forte, vir$e de notre
texU\ nous la lisons dans un psaume
(lui nous dépeint au vif F angoisse du
peuple d’Israël gémissant sous la db' mhiaf hn étmngèf^e. Comme cela ar[irive fréquemment dans la (\iltfémturé
hébraïque, te Psalmiste personnifie
iei le peuple. H parle de son angoisse,
ii supplié i’Etemef de Fen délivrer;
mais en réalité c’est de Fdtigoisse du
pe.uple^qu’U s’agit et c’est la délivrance de Ci; dernier qu i' invoque.
Le psUiiniste est rempli du désir de
louer Dieu^ mais les dangers qui l’entourent semblent de nature à faire
croire qu’il n’a plus aucun sujel de
louange. Cependant de strophe en
strophe, la certitude de la dék'arance
s’accentue, trionphant de t-rute crainte; l'hymne de F espérance écfote:
” Mais moi, jespérerai toujours...”.
Il est beau, il est réconfortant de
contemjder une lespéjymce que rien
ne ¡feut abattre. Mous voulons examiner ensemble la nature, é’objet et
te fondement d’une teliUe espérance.
Et tout d’abot^Mhdiüre’’de F espérance. L’idée d’espérande est intimémedt unie, dans notre texte^ à l’idée du découragement. C’est du sein
du découra^ment que jaîUu la lumière de [l’espérance. Le découragentiful est chose naturelle au coeur hur
nmiu. Les grands athlètes de Dieu,
les héros de la fai eux-mêmes ont
Nei ibrevi perioda di tempo in cui
sono stato libero da nimpegni personali
ho partecipato ad aloune riunioni di particolare importanza, fuori dei liimitÌ! della
vita ecclesiàsitioa, comiumeimeinte intesa.
Il mese di maggio è il mese in oui
molte associaziionii dii carattere religioso
tengono la loro assemblea annua, la
« Amual Meeting », come si dicg
quassù.
Non si può esprimere un giudizio obbiettivo sulla vita spirituale dtel popolo
inglese senza oonoscere almeno una parte di iq|uel grande ilavoro che ai compie
all iiniuori dìelila sempllice attività parrocchiale.
L^ Società Sinica
il 5 maggio ha avuto luogo, nella aWestminster Central Hall », rassembltea
annua dellla Società Sihlica Bntannica
e Forestiera. Mi ai sono recato per iiit;,resse pereonaile e per rappresentare,-sia
pure in, incognito, ila nostra piiocola Chiesa Valdese, la Chiesa della Bibbia di
Pra del Tomo, di Chaniforan e Jell’esilio.
A poco a poco, ordinatamente, la folla entrava neiirimmensa sala e la colmava in oigni posto : una fòlla varia, attenta, interessata. Cerano degli, Europei,
degli Americana, degli Aiustraliani, degli Africani, deglii Aisiatitii. La conoscenza della Bibbia e l’amore della Bibbia, come documento deillla rivelazione
di Dio in Crist» Gesù, possono unire ed
amalgiamare le razze più diverse.
Gli oratori ,non erano ancora entrali,
ma (l’immensa Mia preparava l’atmosfera spirituale dellla riunione con il canto
di inni aocompagnatii dairorgano. Poi
ecco Lord Emm, chiamato a presiedere la riunione, segiuito dai dirigenti della Società Biblica e dai dlue oratori dlesigtiati : il Reo. George F. Madeod, D.
Coi*«*
PaMou« Vaia»»
Chiunque ama è nato da Dio
GIOVANNI
VALDESI
CHIESA VALDESE
' d;.
conriu ces moments sombres de l’é.xisteitce où le cêdl et la terre semblaient sourds à la prière angoissée qui
s’exafe de l’âme traivaillée et chargée; moments difficiles où tout semble s’assombrir autour de vous et où
tes entratilt tes de la terre' semblent devenir vous engloutir dans leurs abîmes.
Vous vous souvenez dfEiie, le courageux. lutteur, le grand prophète
d’Israd, l’ennemi imphadde de
Bcuxl. Ejt béen, ikd ^aussi Connut l'a
crise du découragement en. présence
des tiesip/usions quHl avait eues et des
obstacles qui se dressaient continueliement sur sa toute. ” fis ont fait périr les prophètes par l’épée; moi seul
je suis resté et ils cherchent à m’ôter
la vie ” I Tout serart-M fini? Baal devra-t-il donc triompher? Non! et
Géova ranime et relève son servitmir
abattu; retourne à ton deuvre; ce
n’est pas vreâ que tout est perdu. Tu
n’es point seul. ” Je me suis réservé en Israël 7000 hommes qui n’ont
pj-int fléhi leurs genoux devant
Bau\l ”1
Vous vous souvenez de Gérémie,
tou jours sur la brèche^ conspué, persécuté, caliomnié, que de fois ne s’esîil pas abattu en proie au. découragement et que de [fois ne s’est-il pas rer
levé plein de courage?
Vous vous souvenez (Je F apôtre
Pierre se relevotnt après son rendement plein dl’espéraneei et de foi! Et
Saint Paul qui nous tram un tableau
étrillent de ses 'èuttes et de ses angoisses, accablé par te souci des Eglises qu’il a fondées, souffleté par
Satan^ St-Paul qi&, malgré son déóouragìement estrárie s’écrie: ”...
nous i^ms glorifions dafté Fespérance
de ila glorie de. ”,
Oui, le décnuragëment est une chose humaine, mais^ Féspérance aussiest une chose him^ùie. Elle fait partie de la nature dé Fhomme; èlle est
un lessoirt qui tuÛ est nécessaire; èlle es|t eti-<ndli|^ni <iei nioire ea?i"
stence, une énergm de notre personnalité; aussi àffirrfions-rtfyus que l’espérance est une ^lose merveilleuse.
Que serait 'la vie\scBns l’espérance?
delle varie razze, ciascomo con le proprie icaratt,eristiche somatiche e culturali, cosritui'scpno però una imwa ..famiglia, la f amasia di cui Paolo apostoilo
diceva: «Non c’è qui nè Giudeo nè
Greco; non c’è né schiaoo nè libero;
poiché tutti Mete uno in-Cristo Gesù ».
E’ quanto ho potuto constaitare in
ques,ta grande riunione misisionaria, nell
corso della qiuale hanno parlato un crir
sitiiano dell’India, un missionario nelle isole del Pacifico e dìue giovami reclute
in partenza per, l’India e per il Madagascar.
La vitalità di questa Società Miiissionairia si rivella nei seguenti dati : negli
ultimi sei mesi, la media dei missionari
Nous chantons are poésie les ’’douceur d!el j’eppérc^iee ” |e(t nous savons tous quel puîgaant motif elle est
dans 'F endurance Bes difficidtés, surtout lorsque cel'ï'e.¥ci prennent de la
méchanceté des hommes, et dans
¿’accomplissement idu devoir et comment éile aide l’hé;nahSe à vaincre F Or
battement et à so ■K victorieux de la
crise du, découragement. Mais on ne
peut pas dire qi^ toute espérance
soit bonne et iégi^me, que toute espérant paisse dflh'-''O!i^'',da''pbir0
abattemefU. H y espérance et espérance; U y à des espérances utopistes; il y a des espérances folles; ta
bonté de l’espérance dépend de sort
objet. C’est ce que nous verrons dans
une prochaine méditation.
Valleorosiia, Mai 1948.
David Pons
Biblioteca Valdese
/ leffori che hanno ricevulo
volumi in prestito sono pregali di restituirli non oltre il
28 del corrente Giugno —
La Biblioteca rimarrà chiusa
per tutto il mese di Luglio.
1 orrc Pellice, 7 giugno 1948
! BIBLIOTECARI
DALLA GRAN BRETAGNA
III
D., Pastore della Chiesa di Scozia, e
il Reo. Bishop Stephen C. NeiU, vescovo della Chiesa Anglicana.
Nei secoli passati, la Bibbia ha avuto una parte fondamentale nella vita religiosa ,e culturale del popolo inglese.
La pietà religiosa del popolo è slata e&senzialmente biblÌ<Mi. L’amore della
Bibbia ha dato vita a molte istituzioni e
associazioni di carattere nazionalle e intemazionale. Poi c’è stato un progressim allontamamento dalla Parola di Dio.
Altre influenze di -carattere sociale,
culturale, idteologico si sono fatte sentire e la Bibbia dà moiltu è oggi ignorata.
Ma nella massa vi sono dei gruppi di
uomini e dii-donne che operano con l’esemipio e con la preghiera per; un ritorno alla Parola di ,Dio. Ci sono delle
folle come quella presente nella « Westminster Central Hall » che si occupa
della diffusione della -Bibbia nel mondo
e che offre alla .Società Biblica il suo
prezioso appoggio. Le entrate segnano
quest’anno un aumento di più di 50.000
ateriine (non -è poco) sulla cifra deiran,no passato. Più di 5 milioni e mezzo di
-copie della- Bibbia o di porzioni della
Bibbia sono state messe i-n circolazione,
ésc-lusa l’India che possiede ormai una
Società. Biblica sua propria con una circolazione di 850.000 copie.
Si sente, diai messaggi degli cff-atori,
ecclesiostld e uominii politici, ciascuno
con la IcM» esperienza cristiana, l’appello ad un più totale ritorno aia Bibbia,
il libro deìlla nostra conversione individuale a Dio, il messagio che ipuò peir
meare e trasformare la vita delle comu
nità farruiliari, sociale e nazionalii.
Quando esco dall’immensa sala mi
sento iconifortato nella fede e nOlla visione di un cosi grande campo di lavoro.
L*Opera missionaria
Dopo lal-cuni giorni ho partecipato ab
l’.4nnifaZ Meeting della London Missionary Society neia Westminster Chapel, una grande Chiesa congregiaziona-li.sta di Londra.
L’opera miissonaria è il frutto della
predicazione della Parola di Dio. Qualcuno obbi-etterà che neppure l’opera- mis
sionaria è stata immune da contaminazioni politiche nei secoli passati. E noi
non respiingeiemo superficialmente l’obbiezione, col detliberalto proposito di ir
gnorare o di negare ,lè colpe dei cristiani stessi. Ciò non toglie che I’amore
per le mi-ssionii abbia suscitato migliaia
e migliaia di -uomim e dii donne i quali,
con purezza di sentimenti, in risposta
ad una divina chiamata, liiberi, dà ogni
ideologia palitica, sono partiti per terre lontane ad annuniziare l’Evangelo.
T^urt-r-oppo la testimonianza dei cristiani in’ tena missionaria è stata rallentata
e talvolta neutralizzata dal pa^nesimo
e dal 'materialismo egoiista e violento dei
cosidetti cristiani. Ma là dove i bianclii,
i negri, i gialli si' 'sono incontrati sul
piano della fratemiità 'cristiana- e della
comune dipendenzai da Dio, senza orr
gogliosa superiiorità di' rtffiza o di patria,
quivi s’è realizzata luna profondà unione
ed una nuova solidarietà.
E’ quanto mi è accaduto di vedere
nelle riunioni dove i cristi'Oni, esponenti
partenti è -stata di luno per settimana.
-iDurainte la riunione 17 ^oVànÌ"'€ giovar
nette dai- 20 ai 30 anni sono stati presentati all’Assemblea prima della loro
partenza per l’Africa, per la Gina, per
rindia, per il Madiagoscar, per la Polirnesia. Diciassette nuovi operai nella
vigna -del Signore, tra gente lontana e
soonosiciuta. Diciassette gj-ovani e giovanette pronti a lasciare la ,propria fa-mir
glia, le proprie comodità, le proprie sisltemaaioni isocrali, per riuspondére m purezza di pensaero, ad una vocazione interiore. Li ho guardati con affetto fraterno, h-o udito Ila loro ipromessa « God
beìng my elper, I wild», «con. l'mato
di Dio, lo farò », ili ho seguiti con un
-pensiero di cristiana simpatia.
L’Assemlblea li ha sostenuti con la
preighiera e col canto. Ed ho ■compreso
che ci sono ancora nel mondo déHe coscienze per le quali l’invito di Gesù
Cri Sito a Matteo: «Tu, seguimi I » è
una attuale realtà. ''
L*azione di risveglio
all* interno
La vita spirituale dei vari strati- della
popolazione conosce un periodo di crisi: crisi che si è iniziata già neH’anteguerra e che si è matiuata in questi tdl'imi animi . Le Chiese lo riiconoscono e
cercano i mezzi necessari per riprendere
contalllto con la po]x>ilazione. Del resto,
là dove lE'vangelo è proclamato con
chiarezza e con potenza, esso è ancora
ascoltato e là sensibilità spirituale di
moliti è 'ancora viva. ,
Nel seno della Chiesa- Anglicana è
sorta e s’è sviluppata una organizzazione
laica con lo scopo di dare alla Chiesa
un valido lappoggio, nel campo della vita sodale'sopratutto, 'ail’inteino ed alresltero: 'la Church Army è appunto
questa organizzaziione, composta di uomini e di donne decisi a 'tradurre in pear
tica nEvamgelo idi Cri^ e ad essere un
fattore di risveglio nei vari settori della
vita. 1 suoi componenti indossano una
speciale divisa, sono inquadrati in una
organizzazione a sfondo militare, ma in
un’atmosfera cnstiàna e compiono attivita ecci1esi'à|i|tlca, nel ^nso lorliginàle
dolila parola, cioè annunziano in modi
diversi e in situazioni diverse l’^ElvangO'
lo di Cristo.
E’ un fermento nella massa ed una
speranza per l’avvenire. La loro attività
si è particOliTtrmente distinta in questi
ultimi anni meli’assistenza ai militari in
zona d’occupazione in GermaiMa.
Ho assisltlito al « meeting')) annusile
della Church Army, nella grande
Central Hall di LonAa. Una numero^
Corale cantiaiVa con 'particoliare sensir
bilità degli inni, seguito dalla glande Assemblea. Il « meeting )) è sfiato
.presieduto da Mt. Aniony Eden, ex-numistro degli Esteri durante la guerra. Dopo il' 'SUO messaggio, avrebbe dovuto
parlare il Cancelliiere dello Scacchiere,
5iir Stafford Cripps; ma un impegno
ministeriale lo impedì aH’ultóino momenr
to d’Intierveniire. E’ stata riaffermata là
esiigenza dei principi 'cristoanii e del rinnovamento interiore delle coscienze, oor
sì nellla vita Individuale come in quefla
pubblica.
E noi ?
Orto 3eì~pSIboli c&e corriamo, mn
V aldesi, è quello di isolarci nella storia passata del nostro popolo, illudendo^
oi che tutto ili mondo debba gpmdaie a
noi, come a degli eroi della fede e dellla libertà religiosa. IRischiiamo di inter
ressarcii aokonto più dei nosbi problemi
locali, dei' nostri interessi personali od
eoolesiasitici, drilla nostra opera, e assai
spesso, anche dei nostri dissidi. Nion' abbiamo ranimo mOlto aperto srd mondo
religioso iche ci circonda e ici aiccontenr
tiamo del nostro piccolo mondo interiore
o valligiano.
Dobbiamo fme uno sforzo per acquistiare una visione più ampia e più ecumenica. Ci crediamo sempre in diritto
di ricevere dagli altri e conosciamo troppo poco i nostri doverii.
A che punto siamo in fatto di amore
per la Parola di Dio e per la dividgazione di quellà Parola ?
E’ proprio il caso dii 'continuare a
vantarsi di essere i datori della Bibbia di
Chaniforan, il « popolo <Mila Bibbia ? ».
A che punto siamo in fatto di sensiibilità' davanti aill’opera nwssionarta?
Dove sono le vocazioni missiionarie, un
tempo ipur visibili tra noi ? Dov’è l’inter
resse per ■certe chiese cristiane dei campi di missione, come quelle deU’lndia
meridionale, che in fatto di unione e di
solidarietà sono A esempiio alile chiese
europee ?
A iche punto siamo ini fatto di senMbilMà eoangeiistica, cioè di « annunzio
deill’Elvangelo » al mondo circostante,
non solo dall’alto deijpulpiti e nella solenne atmosfera dèi Templi ?
Molti valdesi dovrebbero fare di que,sti argomenti oggetto d riflessiione e di
preghiera.
Ermanno Rostan
£a F<5ta di Canto drilc 5ciiok}oiiKiii(ali
A Torre Pellice
La festa di canto dellè scuole domenicali della Vial Pellice ha avuto luogo
giovedì 27 maggiio nel Tempio di Torre Peli lice. Ejrano presenti sette scuole
domenicani; assenti quelli di 'Bobbio e
iRorà che ci' -auguriamo A vedére presen,'ti l’anno venturo. Il Presidente dèlia
Commiissione Canto Saiciro, Pastore E.
Asme, dopo l’invocazione e la preghie
ra, rivolge una parola A benvenuto i
scuole domenicaM ; poi viene svolto il
programma che consta A canti d’insieme
e di canti preparati da ogni singola scuola domenicale. Nèirintervallo il Vioer
M'oderatore rivolge un 'interessaiue messaiggio ai bambini.
'Un progresso è stato realizzato speciiallmente per quanto riguarda l’esecuztone degli inni cantala <Mlè scuole dommicaili riunite; sii tratta A persevera'
2
L'ECO D'
re nella via inliraipresa onde progressi
«empie migliori possano ulteiioirmen e
essere leadiizzati. Notata Í’esecuzione
paiticolainnente curata di inni da ' oarle
di ^oone acuole domenicali.
Pubblico non numeroso ; ed è pecca*^o.
Perchè i genitori non accampagneiebb«IO i lloro bambini'a questa «Imo» festa? ■' . Í-Í:
iM pomeiiggio, dopo á pranzo al sacco nel campo spoitiivo del Convitto genr
tinnente concesso> il programma iniziato
di giochi vari viene interrotlbo dalla pioggia. Anche questo tuttavia era stato previsto ! lufattii, nella Casa' Valdese, risuonante dèlie argentine voci' dei bimbi, il Pastore R. ijahier ci fa trascorrer
re una bella ora proiettando alcuni bei
quadri ràppresenitanltì episodi biblici e
due favole di La Fontadne su uno scherniió inprowvisatb. GE diciamo ancora
qui il nostro grazie unitamente al Pastore sag. Ayassot.
La nostra ‘«mpressaone è che sarà bene in -avvenire continuare a consacrare
unà intera giornata a questa festa deEe
scuole dotnenicaE, onde i bambini si
conoscano nraggioimenlte tea loro ed abbiano alcune ote di sano gioire. lE m sia
concesso, tettninando, esprimere àncora
una volta 'E diesiderio che il nostro pubblico .^accorra più numeroso á questa
mamfestazione, nella quiale anche gE aduki hanno sempre qualeosa di 'molto
impártante dai imparare. i>o^
VALDESI
La Voce délite Comunità
A San Gernoiano
La festa di canto per le Scuole Domenicali della Valle del Oiisone ha avuto luogo anche iquest’anno a S. Ger
roano Chisóne il giorno 27 maggio.
La giornata non è proprio radiosa ma
1 nostra fanciiuHi hanno un bel sole nel
loro cuore e si avviano con gioia aM’orma« tradizionale luogo d’incontro ; vi
giungono abbastanza puntuali da Prar
rosillino, Pramollo, PmeroLo^S. Secondo e nuniti ai bambmi di S. Germano
si cEspor^ono ordinataniiente nei banchi
della 'chiesa; manca Pomaretto che oi
6Ì augura di veder di' nuovo presente
Iroinb prossimo,
Sotto la presidenza del Pastore signor fìertin hiizia la festa ed i bmnbiiii
cantano per primo un inno di ^oia e di
gratitudine a Dio; fa del bene seniuire
tante fresche voci esclamare insieme O
Signore a Te diivtcam, qamta gioia abbiam nel corei. Indi da festa prosegue con alternarsi di canti di ogni singola Scuola LXwneiucale, all'ocuzooni ed
inni d’insieme: Pramollo e San Ger
mano, in omaggio all’anno del centenano, cantano inni di circostanza ; PraroSitino e Rinerolo scelgono nell’Innario
iiancese ed italiano ; gE uni cantano con
più slancio o più esattezza, gli Ari con
maggiore espressione, ma 'abibiamo apprezzato molto lo sforzo fatto da ogni
singola scuoia domenicale e vogliamo
rivolgere a tutti una parola d’incoraggiamento! E'di anche i ■canti d’insieme
erano staili studiati (non è poca cosa iimpa'fare sei cantici di cui tre franoesd !)
e forse l’esecuzione avrebbe jxituto essere migliore se si fosse introdotta anr
che per la festa di canto dei bambiinir,
come si fa per quella dèlie corali, la
prova d’insieme.
Se no, si corre il rischio di andare
a fare la prova gemer A in chiesa e la
nostra festa perA un po’ della sua dignità, del suo carattere di culto, di rendimento di gloria a Dio per trasformarsi, come è su'ccesso in parte quest ’anno
a S. Germano, lin scuola di canto sotto
la (bacchetta (forse un po’ troppo severa ?) dèi Pastoie fìertin.
Vi sono anche i momenti di sosta per
i nostri piccdà s^vUai ; il Pastoie Paolo Maraiuda sii Pramollo ri'volge lioro
un breve messaggio e li ©sorta a (cantare non solo la melodia dei nostri, cantici ma sopr(atutto lè parole ; la signora
Delia Beri, iche p<»la il saluto frater
no Alla Commissione del Canto Sacro
di cui fa parte, dice loro di amare i
cantici, di avere ddlte preferenze perchè quanA realmente si predilige un
cantico esso diventa nostro, fa parte del
nostro patrimonio ^irituale e come tar
le è capace di acccmpagfiarci in tutti
i frangenti Alla nostra vita. 11 p(astore
Geymet chiude infine Con la preghiera
ed i bambdiù sfAano il tempio.
Non ho parlato del pubbE(Co; veramente esso è poco numeroso forse per
motivi" che conveità, esaminare ; ciè non
toglie che ci ramiroaiichiamo del fatto
perchè i nostri fanciid'li hanno cantato
bene, ci hanno fatto godere e meritavano
di essate ma^ioimente incoraggiati
dalla presenza dèi pubblico. Noi che
COÀZZE e PERRERp
Giornatà indmienticabile quella di domenica 30 maggio, per le nostre mamme che
hanno partecijiato- alla p(ssseggiata in torpedone a CoazTe dove' fummo cordialmea. te 'ricevuti dal pastore signor A. Arias e da!.
^ la sua Comunità , tempo (meraviglioso, viaggio ottimo. Nel l>el tempietto, presiede il
ii Culto il pastore locale : sono piresentl alcuni Prateilli Mennoni'ti i quali, da Torre
Penice hanno portato in macchina un gruppo di studenti defa « Pra del Tomo » uno
dei quali, il sig. Peyrot, ci pania delle Missioni neirisola di Borneo.
Doi^ il senmone ha luogo ramim'issiooe
in Chiesa-di sei catecumeni (quattro ragazze, e due ragazzi) e seg(Ue la celebraizione
delia Santa Cena. Buona è stata la colletta
fatta per l’Opera del’e Missioni
Nel pomeriggio, i catecumeni conferm(ati con ii loro Pastore, partono in auto con
t Fratelli (Mennonitì per partecipate a Ì*ine^
rèo ala Festa prò Agape e noi ci ritroviamo ancora nel’a sala delle attività giovanili con l’Anziano sig. Martoglio ed un
buon gruppo di Fratelli Coazzesi i, quaSi ci
danno una nuova prova della loro generosa
ospitalità. Discorsi, canti, preghiera, commiato. Grazie, o cara Chi^a di Coazze i A!
ritorno, dopo una breve fermata ai Laghi
di Avigliana, nei templi di Pinerolo e di S.
Germano siamo fraternamente accolti dai
pastori sig.ri Geymet è Bertin al quali rinnoviamo i nostri vivi ringraziamenti.
LUSERNÀ S. GIOVANNI
Il nostro fratello A. Gay, figlio del vice pr©
sidente del nostro Concistoro, è stato decorato di med'aglia d’argento al valor militare.
Ci piace segnalare il nucleo centeale della
motivazione ; « con sprezzo del pericolo e
senso di abnegazione. si lanciava, Volontär
r’amente avanti, incurante della intensa reazione di fuoco, fe raggiuntolo (ili’ufficiale
ferito) lo trasportava a spalle, per due ore
di (Cammino in territorio impervio é insidiato da infiltrazioni avversarie».
Ci rallegriamo con lui per l’azione e te
decorazione.
PERRERO - MANIGLIA
Abbiamo , festeggiato ila Matlre, domenica
23 maggio, la mattina al Culto a Maniglia
e a Ferrerò con i! concorso dei bambini che
hanno recitato, cantato distribuito fiori, e
nel pomeriggio ad una riunione familiare
a Ferrerò. Ringraziamo grinsegnanti sig.ri
Pascal. Anche a Pèrrero, come già al Culto di Pasqua,, a quelli di Pentecoste e della
festa (dèlia Madre, una Corale in embrione
si è (fatta sentire nel Canto delle iodi a Dio.
Buono è stato l'esito della nostra annua
vendita di beo'eflcenza e rinnoviamo I nostri ringraziamenti a quanti ad essa, in
qualche modo, hanno concorso.
Lutti : Tosetti Aurora di mesi 16, Traversa; Pons Enrico di anni 60, Bessè; Ri
alamo. più innanzi negU arali Abbiamo
far oa,pke ai fanciulli con il 'nostro interesse € 'la nostoa oomi>rensione quanto
ci stia a cuore il loro canto che è il
canto Alila chiesa A Amam.
La seconA parte Alla giornata trascorre in modo lieto e fraterno; dopo
aver ■ccaisuiinato il pranzo al sacco nel
cortiile delle attività gi'Ovaniii i bamibini
accompagnati dai paisilton, moAori e
moni tràci si recano all’Asilo dei Vecchi
dove rallegrano i ricoverati con i loro
oantiici aliraperto e nelle camerate. Al
ritorno ancora canti, giochi, rondies, poi
giunge (l’ora, deLritoimo.
Ringraziamo per la sempre buona osp.'italiiSà ed accog(Eenza il Pastore Ar
tin ed ili suo vaEA stuolo dii monitori
e monitrici e ringraziamo pure tutti voi,
cari piocoli amaci delle ScAlè Domeini'Caii, óon l’augurio che i cantàci che
avete cantato rimangano nel vostro ciKv
re e siano per voi, -anche più tardi! ne'
cammino dèlia vostra vita cristiana,
fonte di gioia, <li ■consolazione e di
spienaiiiza.
Elsa Rostan.
bet Marianna di an;n'i|Ì6/Saretto di Mantiglia, Patos Giovanni j^tetcomo di anni 7S,
Baissa'di. Maniglia. famiglie net duolo
la nostra simpatìa cri^pana.
Battesimo. Gtan-Ch^o Ilda di Aldo e di
Sanmartiino Ines, Sarteto’di àtanigiia. P'ìi'ì
auguri nel Signore.
S. GERMANfe^ CHISONE
ìiV ' ■
Dipartenze. 11 15 ojîaggio Long Levi di
anni 78 dei Bianchi ipferiori; il 16 maggio
Forneron Emma dt aqSi 24 dei Gondlni; >1
21 ma,ggio Rostan Albertina di annni 86 di
VE’l'a; il 28 maggio Wnçon Ettore Luigi di
anni 20 dellq Gressìro., —• Alle famiglie
visitate dal lutto es^fwtraamo la cristiana
simpatia della pawoci^-a.
Feste di Carito. Abbiamo' avuto il piacere
d’avere quest’anno lei'due feste di Canto.
Riuscitissima sotti ogni punto di vist-a quella delle Coralii. In tono minore quella delle
Scuole Domenica", i. E^ata l’ora i! pubblico
era assente, mancava una Scuola Domenica,
le di una importante pidnrocchia. vicina, e te
preparazione degli inni d’insieme lasciava
(alquanto a desiderare. l..a Commissione del
Canto Sacro provvedrà certamente per
ranno venturo ,s acco^ierà ii voto dei fanciulli di S. Germano oli poter restituire in
cccasione della festa di canto la visita a una
Scuola Domenica'c di parrocchia conifln.a(nte.
Confermazioni. Sono stati ammessi a! culto solenne di Pentecôte i seguenti catecumeni di IV anno : Balmas Ada; Balmas Za,'ra; Bertalot Emma; Bpuohard Elda ; Bouchard Erica; BounouSv Eglantina; Ferrerò
Emma; Forneron Elda; Grilli Li’iana; Gönnet Dina; Lantelme Olimpia; Long Yvonne;
Mie Bruna; Pattini Aurora; Avondet. Dino;
Bouchard Arturo; Bouchard Raimondo; Bou,-,
nous Feirruooio; Comba Emanuele; .Tahier
Riccardo; Meyneir Piero; Plavan Vittorio;
Revel Renato; Roohion Enzo ; ^ilè Franco;
Vinqon_ Luciano.
Che l’affetto fraterno e le preghiere della
comunità circondino quesita cari giovani di
uin’iatmosfera nella quaile sia facile vincere
ogni tentazione, salire di vetta in vetta, daw
••e con gioia ('a propria vita- a Cristo !
Manifestanoni giovanili. L’Unione Giovanile ha accolito nelle sue file €(d ha festeggiato i nuovi ammessi, il pomerìggio
stesso di Pentecoste, in un bei convegno giovanile i-nterquartierale a! quale hamno anche partedipato le Cadette guidate dalla
si'g.na Nelly Rostaa Brava 'la giioventù dei
Gondini e della Sagna che ha provveduto
3i rinfresco'.
Venerdì 21 !a Siala dei'ile Attività presentava un aspetto insolito. Erano riuniti : te
Corale per la sua ifesta di Chiusura; la gioventù dell’Unione e i collaboratori della
R"evo'Ciazione storica dèi XVII. Momento di
Culto, canti, fuoco di campo sul piazzale
di gioco, © poi una buona tazza di tè.
..\bbìamo inaugurato da due sèttimaine
circa il gioco di palla-volo, i&\ qua.è i gio,vani dd •centro sono aippassionati. E’ veramente un bei gioco che sviluppa armoniosamente il corpo e forma, -lo spirito di
t( équipe ». La gioventù dei qatartìeri del
Centro ha ora a portata di. mano, nel re»
cinto stes-'o della Casa Valdese e dinanzi
alla Saia d'e’.le Attività, un -divertimento"
san-o. La nostra Unione .giovanive un po’ per
vci'ta, a misura che- le .possibilità di locali
di terreno e di. mezzi igHè.o consentono, si
modernizza ed entra nella via del'e realizzazioni di ca-rattero sociale che sono necessario compl'em'ento delie attività religiose e culturali.
Per la Scuola Domenicale
Lezione 20 Giugno 1048
■
Ascensiofie di Gesù >
Lettura: Atti 1 : l-ll. Impanare 1 :
8-II.
ì 40 Giorni.
Dopo la sua -rà-sunremoine, Gesù ai era
fallito ve-deie Ai -discepoli per 40 g'icnrna.
N-on slava con loro ; faceva Alle appariziioni, a linitervatìS sempre più (Inn'^i-,
raigi-onan-do con, loro delle coise lelatuve
al -Regno dii Dio. Eira il ten^ degli
addii 'C dèlie aiÉnne raccomandazionii.
Era pure il tempo in cui Gesù passava a
poco a poco dailiià sua attività terrestre
alla sua opera celèste.
I discepoli non l’avevano compreso;
e nelirollimo inbotìtro coti .Màeslliro, an
^cora imbevuti d^e tradlizionali idee
messianiche, gli (domandarono : Signore,
è egli in questo tempo che ristabilirai il
regno ad Israele ì iE®sl seguitiavano,
mail-grado tutti gU-linsegnaimenti di Gesù,
a rappresentarsi il Regno di Dio cerne
una co&a •tempor.afc, una teocrazia tersena. appoit'atriice A libertà, di .grandezza
e di diomirao per il popolo d’Israele. E
no! ci maravigiliaano che gE uomini siano così 'tardi a comprendere le cose cu
Tuttavia i discepoli avevano ubbidito
adì’ordine del 'Maestro: non dipartirsi da
Gerusalemme, mi4 di aspettarvi il compimento della propessa dei Padre, l’etlusione dello Spit|to Sanltio.
E'elétìazione. .
II grande giorno è venuto. I discepoli
sono riuniti intorno al Signore, sul monte degl’ili Uiliiivi, verso Betania, Gesù non
ha più che una parola da dir loro prima
d’-innalzarsi: una promessa : Voi riceverete potenza (gus^A io ^irito Santo
ve'rtà su di volt e un ordine : Mi sarete
teslimcni, fino aJiè cstTemii!'à delilìa.tetra ;
'-nda'te» amim-aesttiate tutti i popoili.
Mentre Gesù finiva di Mirilare, una
cosa strana si piiodfusse ; H Suo corpo
cessa di appogiawi al suolo. E’ sollevalo. Non bruS(CÈunente, ma poco a'poco.
Visita della Signora Marcelle Bard. Ab. * ■'
biamo avuto il privilegio di ospitare a ,S.
Germano per una settimania una pèPsonali-'d^
tù religiosa d’eocezìoine : ila prima e sola
Pastoressa di Ginevra.
Nel oulto ari’Asilo dei Vcicchi, in una.
riunione di monitori e monitrici, nella ma-"(^
nifestazione giovanile del venerdì 21 corr.,
a'ia Scuola Domerfca’e nel culto di dome-'^
nica 23 ©,in una riunione nette 'scuoletta
delie Chenevières, la nostra sore'.la( svizze,
ra ci ha dato mtss(aggi appropiriatii ad ogni
ci-rcostamza, pie.m di calore spirituale e di::
t-S'perie-nza dei problemi deH’animiai.
E’ .qi’aio oelebrato nel tempio, il 6 mag-'iiS
gi-o, il matrimonio di Bertm Renato e di :{^
Bonin Alda. A questo nuovo focolare vaidese di Viliiar Perosa auguriamo- la vena feli- ;
oltà che ili Signore cancede agli sposi i quali ^
fondano la loro unione sul saldo fondamen.
,to della pratica della sua- parola.
Avvisi : Domenica 6 Giugno ; Culto di '~f
chiusura dèi Corsi di Catechismo. I Cate-^V^
eumeni dei 3 primi anni sono convocati coi
in-ro-gen-itoci. ’ ‘
Ore 16,30 : Riunione alla Combina.
Domenica -13 giugno ; Gita della ScuolaC^^
Domenicale a Prati.
VILLAR PELLICE
Dipartenza ■. Il 12 ma,ggio scorso il Signo-^
re h,a rich.i(aimato a sè te -nosVa sorella Maid--.
da'.ena Berto-n ved. G-onnet, del Saret in,
età di anni 84. Rinuoviaimp alte famiglia.'
provata l’esipre-ssione della nostra solidarie-tà .cr.stiaina. ,
Nuovi focolari : Abbiamo ce-'ebraito net
nostro Ten pio ii matrimonio dii Giovanni
Filippo Ri'voira di Torre Peilice, con Siv,.
i,aan-n Be-rtina-t di Subíase, il 15 maggio, ed
il mato'lm-o-n.i-o di Giovanni Michel In Salo-,
rron, dei Gla-rnier, con .Anna Maria Charbo-n.
nie-r, di Subíase, il 5 giugno.
l' Si-gino-re benedica e di-ri-ga nelle Sue vie
questi fo-colari. ' j.
Poi, subitamente, una nuvoia ra-w-dlge e
lo -sottrae ai loro isgiuaincE.
« E come avevainio gli occhi fissi- in
cielo, ecco Ae uomini iai vesti bia,nche
si presenitaiono loro, e ri'issero; -Perchè
stiaile a guairdare verso il ci-e'lo ? Questo
Gesù che è stato -assunto in cielo verrà
ne lilla -stessa* maniera che l’avete ve Alo
Biadare in -oièl-o ». E’ un messaggio, dii
avveri;tmienito e -dii cansolEuzione -clje recano loro questi anigeli. Non- si abbanAnim-o alla tiriisilezza : il Cristo non è per
d'uto per -Wo; egli vive, e -ritornerà.
Ecco, un mAcoilo l’ha fatto s-orgere
dalla tomba, un miracolo l’ha ricondotto
in cielo. Se il Salvatore risolto fosse rimasto co-rporialmienlite in mezzo agli uor
ratoi, i -cristiani sarebAro stari ridotti a
cammiitnare per la viLsta e non -per -la f-edie,
obbliig-ati a-d attaccarsi alla presenza corpoiirie e (km'itata dèi loro -capo. Sotitrailit-o
óon lia sua ascensione aiglii sitretti liimi'ti
dell'esistenza terrestre, e salito alla destra -di Dio, il Salvatore è presenté d-ovun,que, e partecipa, dell’onnipotenza-del
Padre. « Ecco, io sono con voi sino alr
la 'fine deM’età presente », iBene a ragiione, adunqiue, la Chiesa- (celebra l’Ascenisicne come una (felle diate più grandi della sua storia.
Appena ludito il messaggio degli angelli, i discepollii tomaaono a Geiusalemine : e r'Eivangelo di Luca ci- dice ohe vi
t’omairoino con grande allegrezza. Riuniti coti altri A®C(®PoE ® 1« (fenne di Galilea e con Maria, madre di- Gesù, e coi
frate'llli di lui, perse varavano di pari conseni'.'imento nèlla preghiera.
Riflesdom.
L’Ascenisione è il perfetto coronamento della vita di Gesù. Come per i \
primi diiscepoli, è per noi un giorno di
grande allegirezza : perchè segna il trionfo deE’opera del nostro Salvatore ; perchè egli viye e regna in eterno ; perchè
egli rim-ame la nostra guida, la nostra
forza e la nostra eterna speranza in ogni
ora della vita ; perché ^E ritornerà subla iterra e vi stabilirà il suo -Regno dii giusibizia e di pace.
Come ì primi discepoli, d-cibbiamo es- .
sere i .suoi testimoni ; cioè testimoni-are
con la inostra vita e la nostra -parola quaile s’a Ila -sua potenza redentrii-c-e, m-ostra-'
re a coloro dire non lo conoscono, chi
sia Gesù, quello che Egli ha fatto per~t^
noi. e cosa vogiha fare per loro. E ma- ■
niilfestare a ilutri 1-a nostra grande e fi- M
dAiosa al'légx-ezza. G. BoNNET.
PERSONALIA
La -me-daglLa d’o-ro Adolfo Rivoi-r è stata ;
promossa C-olionnello de-gli Alpini. Gli
giungano -le felicitazioni dei suoi correligio-nari eh© lo stima-no ed ammi-ramo.
SCUOLA LATINA
Quest’anno avranno luogo nel nostro- Istituto gli esami di Ammisson-e alte 1.a Classe
M-cdia con pieno valore legale. Coloro ohe
in-ten-do-no presentare le doman-de sono pregati di farlo- colte massima sollecitudine.
LA PRESIDENZA
Pomaretto, 5 giugno 1948.
JDir. Resp. ERMANNO ROSTAN
Arti Grafiche "L'ALPINA,. Torre Pellhe If
iiiMiiiii 'unir........ini ........
LISETTA ROSTAN ringrazia commossa
Juttì, coloro che le dimostrarono la loro simpatia in occasione della lunga malattia e-Sj
morte della sua cara
MAMMA
San Germano Chisone, 19 maggio 1948.
Eii-MMifill
Il dr. DANIELE ROCHAT
visita a TORRE PELLICE
lutti i venerdì dalle
10 alle 12 presso il
dr. Gardiol Tel. 77
a TORINO gli altri giorni
dalle 14,30 alle 16,30,
presso l'ospedale valdese - via Berlhollei 36
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