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Prezzo Lifo ÌO
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E Anno LXXVII - N. 40
TORRE RELUCE, i 7 Otíobrc 1947
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^Spedizi otie in abbonamento "postale - I Gruppo
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SETTIMANALE DELLA
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onferenza
/ Spett. Società Studi Valdesi ‘ '
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ca-r-U'à^ edifica
(1 Cor. 8: 1)
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VALDES
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CHIESA VALDESE
^CLÌ IN TL^
Distrettuale
D / TA Z ] O N E
Pinarolo, 7 - X - 1d47
LA CELESTE VISIONE
lo non sono stato (lisulibiclicnte alla rcirstr visiouc!
Atti 26; Í9
Iti tjiiali’ if.sio/tt’ lSì liaili, iio.i litlh
io saintiiimo. Il la vìsuiih avi l./isto luvciiif, apparso un ajiMjstoi;>
1 i«;/o suiiu via Ut i/ainasi u va v, la i
Í01 stesso tunpsß, la ruìviusionv avi
vomp'Dlo al quale egli uvreuOe, ua ai.'
Iota III poi, wovnio consavrure. la suu
vali: t la’iingvlizzazume uil-I iiitiiun
¡lugano.
.../', mullo sigiiijicailvo vht un
Ivsio ed alinuve sD palli di visione v
i.:.ti di lUeaùfi,
ÍJ Hlvuie, molto spesso e un uiviiiv
luiHiwoj uiieiio^ invilire la vísame e
uii alto, e ceLfisle,
l.'Il leale e connesso inoli e vida.ciui le ui'Sire iiiciinaznmi iiuiiiraii,
la n le Itosi re venule, con te nasi ve
iispiiazioni, con Le nostre capucxu,
invi,He la visloilK: e qoaisiisii m
usilipivtuii*f. nlo uUrOj anzi sovviirv
eoniriista con le m>stre veniiìe va e in
mqiiisizione alle nostre uspirazu.ini ■
¡J nivale e qualcosa env a propva
hanno, piircUe e costanieiuviue da
vinti,i a noi. La visione e qiiuicosn m
iho.spi Ilar i, che non ci siamo ììi aie
non ( I. surennno mai proposio, ina
OH nunzi a cui suiino pollali i/ai^mot
I i.siinivnie, nostro malgrado.
..-La nosliu chiesa e rn sijjdrenz.i
pa\ la cdrenza di elementa che si
consitcìino al paslorato, al aiucoiinlo e, in genere, a tutti qnej rami i,,iz
sin vizio CI istiuiio aitruverso ai qmi-i
SI munijesiu la sua mttuHia e si l orn
¡nono le opere potenti iietici !)p ruu.
t.ome spugute qnesltt''c..,\ei ».ì- t.
Ila delle ragioni, e¡ non la meno im
poiiiinie, e ceitamente il niuiu , aa
1/ailc di iiioiii, di prcmtiie m ci.i.
nideia/ioiic uaa vucazioiu! ette itoii
ioti-.sponda al propifio ideale ed alle ptopiie pailicoJari alliludiiii e
I ih: Il Dazioni.
d/« come spiegare /la, posbiLi.i'.à
di questo rijiiUo? iMancanza .1, spinto
di sacrùfiQ^'i' incapacità ih rinunziare a sè stessi ed al proprto lu'ealv /
mancanza di fede? Timo questo t
¡Hissibite,^ ma nov non ¡ii issiumo n n
consideiuru il fatto che fvrsv è man
cuta la vikiioiifi di cto che solo ¡iiiò
detei minare irresislibilmeiiie la locazione: cioè la visione dei Cnslo
vivente.
(Jid entra in giuoQo la resjHmsatn
li\ià della Chiesa stessa. Cerici il Si
ginn e (là visioni e riielazihni a chi
viioie, ma non ¡xissiumo d'altra pai
tv iginn are che il Sigiwrc agisce nel
un,Itilo attraverso la stnimkmtalUn
della stni (Jiiasa, cioè del Cfirifo dtó
(.risto, di vuH noi tutti sianw> Im /in mbra. Ed è attraverso la nostra parola
ed nltraverso la nostra vita chei noi
rendiamo testimonianza di lui, del
(.r^slo; è attraverso la mtstra pahola
e la nostra vita che noi rendiamo
Lui evidente agli occhi degli altri.
Il nostro compito, il compito del
la Chiesa deve es<if>re proprio questio
e ident’altro che questo: condurle le
anime alla [iresetiza del (’risto vivente.
.Siamo noi siati all’aJlezza ili questo compilof Ahhidmo neso evìden
ta alla vita 'del OHsto in noi, ad no
stro amore, col nostro zelo, con la
noslru fedeltà, con la nostra vinisnII azione, cy>n lo situriio dal quale stài
nvi animati?
S. Paolo che era giunto ut punlo
di poter affermare: « non,sono pio
ip elle vivo, ma è Cristo (‘.lie vive in
me)), chiedeva anche ai Corinzi:
« non 1 ieoiioseetc voi iikmIcsìihì clie
(ye»ii Cristo «; in voi?»
.. Oìbenp, se la nostra tvsiiinoniuiiza ha così scarso potere di attrazione, dobbiamo pur itoinandarci
che casa iassì vedono in noi, poiché
'■rito non .sianui rivelazione di Cristo /w>r loro.
Se la rmstru opera rimiine avulsa
ilnlla ixmcretezza rivale dvllii vini
ipintidiana nel coiiinito con gli noriini del nostro temilo v non offie loro nulla, dobbinnv:> pur ihimaiuluiri
se siamo così iniiti al Signoie da se
gali lo nella la li (itiZ/a nmdiaziiine
I non si'iiididf sol 'il. lite della lisionv
gi'oriosa.. tiv tu nostra opera è così
scarsa di frulli e priva di prosiHitlwe
di Vinci risiilliiti più glandi t mera
iiftiosc che. pure sono promessi dal
ciignere, dobbiamo pur domandarci
se umilio riinasii soli nel nostra < •perare perchè abbiamo involontaria
mente finito con. Vescluderii Lui dalla mastra fatica.
E allora lum et rimane che riascoltare. la sita l‘ar'd(t eterna e ascoltar
lo questa volta più seriumente, più
(owieiiziosainviih ” Diplomi e in ne
LAVORI
La eoiivorazione straoidinarui dt-J
ia (jOideieiiza nei 5 IlisUelio è sta
ta, a paier iioslio, una irlire inizia
tiva. iMiouizio di una più iiilnisa
allività creiesias!ira, essa ha dalo inodo ai pastoi'i ed ai delegati (iieìlc
chiese di ritrovai si pei rsamiiiaic i
progiamnii e le modalità del lavoro
(ile si vonehhe polei eoiiipiere, con
l'aiuto di Dio, per redifìoazione del
Le comunità c della vita uci singoli
erodenti, sulla lede in (àislo, sjieranza c garanzia della nostra esislenza.
Il prossimo ccjitcnaiio doll’Fnian
ipazionc e lo eeleluazioni che lo arroinpagiicraiiiid hanno poi òalo a
ipicsla Conferenza un r.iialU're di
parli(iolaie liiievo, ihe melila di ts
sere soEiudato.
oi i-edeie e fervida tesliuioniauza
* va-'gelica ali iiilriiio cd ali’cnlcini)
dello ooiuuuità, anno di grazia in cui
1 messaggi della l’aroìa di Dio sa
i.-inio ancora pro'tiaiual; agli iiicreouJi ed ai credenti e l’azione dello
Spinto 01 Dio sarà aneoira itivocala
’■(.Ila pugliiera per il risveglio delle
ctisriciize in quest’ora di gravi nn1 i gni e di gravi decisioni spiriUiali,
ïestEinoinianza
avangaiica
Apertura e
preliminari
Il pastoie Achille Deodalo lia a
pt-fto la Conlerenza nel tempio di
l’iiu’i'olo, la iiialtiìia del 7 ottobre,
eoi (Millo e e-011 la prc(ìjedizione della
Ciirola di Dio.
H Seggio è subito eostiliiilo n(dle
[ì('i>oiie del Pasl. Deodato, Prasideiite, (lell’Avv. L. Ucrtolè, Vice Pie&i
(lente, del Sig. Delio Maiali, Sigi«'
I ario.
Dopo di elio, la paiola è al Sovraintendenle Dùtri'tinale per la-ht
tura di una breve, ma sostanzim-a
relazione in (ad, dopo aver giiistifi
rato la eonvix'azione straordinaria
dell’Assemblea, vengono Uaceiate le
liiuve generali di quello che dovrei)
he essere, se Dio vorrà e se le eirUMstanze lo perinetlcraniio, il {uogramuia di attivila della Commissione Distiretluale e delle comunità nel
corso del nuovo anno eeeJi^iafttieo:
anno di rieoridi storici non laeilnienle dimenticabili, ma sopratutto anno
l.a parola (c lecli.uoniaiiza, >• è stata
pioiiUH/jala opssso nelle (lostie ulti
me assemblee eceiet asiichc e riLouia
ancora piu volte in questa Conlereii
za. 1/eMgenza della ((evangelizzazione » net suo significato etuuologico
di (( annunzio della buona novella »
ad un luuiiùo traviato e disorientato
oa lauti altri messaggi e vivamente
sentila oggi. C t* da augmaisi che il
cenlenai'io dell Emaiieipuzioue civile
dei V uldesi segui non sultonlo una
pagina di storia e di tesliiuoniaiiza
evangelica in Ilalia, uia veda nascere
in tulle le comunità una rinnovata
coscienza evuiigelislica, una coscienza di «testimoni» i quali, con l’uiiiillà di chi ha ricevuto o con la carita di chi ama il fratello', ripetano
agli nomini del loio tempo Taiitieo
c sempre nuovo messaggio del Cristo,
l’alto pei noi «sapienza, giustizia,
santifioazione e redenzioue)).
. Su questo argomento e sulla op
porlnnità di avere alcune manifestazioni piihhliclie nella settimana del
17 febbraio prenidono la parola diver»i oratori (Ayassot E., GiampiecoJkIN., Beviolè L., Armand-Hiigen
A., noslan E., Eyiiard F., Trieonii
('d altri ancora). Il jiastoiv Flyiiari^
sottidinea resigenza non di ima projiaganda confessionale, bensì di una
reviviscenza cristiana in noi e fuori
di noi, ehe costituisca Rapporto del
la nostra piceola Chiesa Valdese alla
Chiosa crisliaiia nel suo insieiine :
rievocare insonuiui ii passato con un
senso di iiniilia/loiic per tulle io ui
icdellà degli individui c delle Chiese
e per trovare c additare nella vivente i^ai'olu di Dio l’isp¡.razione neees
sana alla presente generazione.
Ili occasione
oei Centenario
e io dimorerò in voi. Come il tralcio
non ìinò da. se. dar frutto se non rimane nella 1 ite, così neppure v >i,
se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siìePe i tralci, (botiti che. dimora
in ine e nel quale io dimpro, porta
molivi fruUo, pereliè senza) di me non
far nulla
A- deodato.
~tPens.ieri tratti dal *sernioife predfcato in
o(x»sioine della Conferenza Distrettuale a
F^inerolo). '
iNon è qui il luogo di dilungarsi
su quelle clic saranno le mizialive
ilelia Chusa pci nua dt-gna ceiehia
zuuie dell luiiaiicipazione^,
lai Chiesa e eunsapevole cella nc(‘essiia ui uovcr «nar giuria a Dio»
aiiziiaie agli nummi e tara it possitnie allinejie la seUniiana nei l ì reubram o speeiaUnente quella data rivesiaiio un proiomju signilieato spi
l anate. i_.i souo'iiiei valori dadizionaa ene possono esser cunservatx, ma
(Il (jgiii mudo essi ueijuouo essere
cÀ/aipeucUali da un iievuo nnt»vo;
i.evito di una rinuovata leuena alia 1. aiuia ui-JL/io e va un servizio
oi.B.iaào piiTsorio e pai rraleruu. üe,
sooouuo aieniK, it pranzo baUiziuna
•e ÜI.I Vi rema aio lieve sixanpaiire
al 1 Oline della djguAa acLu celebra
zioMe storna o (terra generosiia errM(.....( verso le opere della Ciausd,
seroiidir ai In esso può traaiorniursi 111
«agape iialeina))''c aver la sua ragioiiv ir ccaeie unciré tpiest anno, anzi,
a|.ei laiiueiiie quest aiiao. be niauile
Si azioni eslei rori ti-a tiiziomiii diilicil
aicuiy scoinpariianiio, ma esse uevo1.10 (oiiaunuae» davanti a quei iatlori
111 ¿I ipiei valori spirituali elle liaiino
pur tarilo bisogno di «crescere» in
lUiL zzo a noi.
liceo perene la Cuniuussio,.e Di..ioi.uate propone aria Conleienza di
ciieuuaie uiu ncatnjHigna ip appei
lo» nede vane euuiunitàji, coaie prc
paraziuuc alla ceiehiazione dei J-7
renar aro, Con oppoiluni irasieri
urtiiti di i'astori da una nniesa all alila. «lómale a me», dice 1 l-aeiiio,
«eu 10 tornerò a voi» : la nostra ge
Ilei azione e le nostro eomunilà hanno bisogno oggi di esser poste seria
mente di Ironie alle loro respoiisabiiità di vita o di morte.
Le Counnissioni nonunatc dalla
favola Vaide&e e preposte alle mairi
leslazioui del Centenario allucraniio
diverse iirizialive. Ala la Conlereii&,
per bocca del Soviaiatendenlc e Dilettole delia Ciasa delie Diaoimesse,
c posta davanti alla proposta m ediheate, quale moiiumeulo che ricoidi
ai posteri il 1 (Jeuteiiario della L
mancij)azioiie, una CivsujJx’Ilo Diaci'
tiesse che dia alle nostie sorelle, dopo
gli anni di servizio nei nostri Istituti
c di peiicgriiiaggio da una casa all’alUa, una dimora serena e digniloisa. L opera del diaconato femuiìni
lo nelle opere di beiiefioenza non iiotfi’bbc che avautaggiarsi dall’ceistenza di una (fasa stabile, per quanto
sia sempre instabile la nostra dimora
4b‘tgg'ìi; e la Cliiesa tutta si anicehirebbe di un Istituto non meno
utile di tanti altri.
Il pastore A. Comba, il prof. Triooini ed altri partecipano alla di
seussioiie 0011 pareri diversi; uia la
Conferenza è unanime ne] favorire
1 attuazione di questa iniziativa e
(M)iifida nell’interessaincTito delle
Chiese e degli amici dell’Opi'ra delle
Iliaeiniesso, ¡^mpre così preziose ai
nostri Istituti. Dio voglia suscitare
nel cuore di molte giovanotte una
ferma vocazione) al diadbinato, nel
servizio del Signore e dei fratelli.
Commissioni speciali
la i’onim. Pro Vaili presenta un '
ordine del giorno ricco di argoineiili che la liramiia u|el tempo non
tjeimetle di studiale come sarebbe
opportuno. Viene anzitutto approvalo per acclamazione un O. d. G.
di iMcouo'Seeiiza ai Maestri Evaiigc bei delle Valli;
La Conferienza Distr&tuvde, consuief wido l’opera vohoiitariß svolta
Idi numerosi maestri evangelici delle
> uhi come insegnanti di religione e
ih) Itngiiu jmiUMise, esprime Ipro la
sua /tco/i|os6i'/izai e la speranza che
la Chiesa possa fare un sempre maggiore assegnamento sulla loro colta
ooruznme,
V lene quindi rilevato ooine li bone ai mcoia,ggi.aiiieiUo oliei'lo ai
maestri msoguauli di liancese, pur
eosiiiuendo una cura globale coapi(.ua, lappieseiiu per la iatiea di o
gli! singolo iusegnaute umi entità
qnabi u-risoria e purumciuie simboiiea. Viene penaiiio con x uuaiiime
consenso dei presenti lanciato un (ail
(io appello a quanti, a,mitre o inori la
c,i.iiieieiiza, voriaimu elbcauemcnte
sosieiieie la l’ro Valli pel Iraiuiie
uetia tavola Valdese, nei suoi slurzi
per iiieaemeiUarei 1 msegnameiiio del
Jlaúcese alle Valli.
La tendenza all’emigrazione ed aJ1 m'oauoaimo cusUtuiseei un problema sempre giavo per le uosue Coluuiiila. insiste una volta di piii
sulla netesBilà ai iiniiiaite 1 emigra
zione ai casi di sola iucluttabUe necessila e si raccomanda auclie ui
Concistori di mettere in guardia le
Xaimgiie Valdesi sm pericoli di una
emigi azione attuata senza le dpvute
cautele. Meglio sempre cercale Ras
sistenza dell Dfiicio Rt^o Valli presso la Gasa Valdese di Tprre Pijllice.
Per ioruixe una fpnte di guadagno
supiilementare ai nostri muutanari
sono vivamente raccomandate le attività axtigiaue,
JNeRo stesso ordine di idee è pure
lanciato un grido di allarme eputro
alla tendenza di alcmii a vendere la
jiiopria terxa per recarsi all’estero
o in città. Ogni Valdese ha np» re
spoiisabilità speciale verso la propria casa e la propria teirra ehe gli
avi hanno santificato col loto sangue e opn la loro pietà ed alle quali
Dio ha unite per essi una missione
santa alla quale non possono sottrarsi- Per coloto di«i per motivi di forza maggiore debbono addivenire ad
una vendita è raccomandato un ap
posito ufficio di consulenza presso la
Pro Valli.
La Soeùìivù di Studi Valdesi, per
bocca del suo Presidente, prof. A.
Jalla, richiama l’attenzione delRA.s
®”^*®.P*'bi».sime puliblicazioni
dei (^en tenario che verranno ad arricchire la nostra noll(3zion.c di studi
e di opuscoli di carattere storico. E’ >
particolarmente raccomandato alle
Comunità l’opusoolo del 17 Febbraio, redatto dal pref. Davide Dosio',
La F.U.V., purtroppo, ancora in
questa Conferenza non fa udire una
relazione sulRattività svolta e da
svolgere nel Gruppo Valli. La Con ferenza è (x>stretta a sottolineare
qiiesta defieieiiza. Un insieme d,i
circostanze, non impufabii al
Capo Gruppo, assente dalle Valli du*
raute v«¡ mesi perchè ¡»caricato di
ima missione afl’estéro, e nennare
2
Vi;s,.\^^
L'EÇO DELÆ VAjLU VALDESI
al Y,ice-Capo Gruppo, da alcuni mesi indisposto, lianno rallentato il ritmo delle attività del Gruppo Valli.
Alcuni membri ; della v Gonfeienza,
(Fast. Bertin, Eynard edj altri) riobjedono un maggior coUegamento
ira il Comitato Nazionale e 1© singole Unioni. iLe attività di carattere
generale, conte la costrùzione del
Villaggio Aga^,. degna^d’efesere sostenuta da tutti, non devono volgersi
a dfetrinteuto delle più modeste e
pur indispensabili attività di Gruppo, tenendo conto del fatto che i
campi estivi sono frequentati in
gran parte da giovani non pstovcniCTiti dalle Valli,
Sul CanÌ>o Sucro riferisce molto
brevemente il Presidente dell’apposita Commissione. Past. Aime, senza
anoora dare delle direttive precise
per il lavoro invernale, ma auguran
do in ogni mòdo che le Corali pos
saim anche quest’almo svolgere una
attività benefica.
XVIII
L’Eglise de Tarariras
I Pastori Eynard e Bostau rial
fermano la necessità di curare maggiori^nte l’opera (ielle SfcuoÌ^ Do
menicati. auspicata la convocaz^ne di un Conv^o di monitori,
m quali viene aifadato il compito così aeiicato dell’istnizicMie religiosa
dei bambini, mediante la parola e
sopratutto mediante l’eaeimpio. S
annunzia intanto eòe rEco dell»
Valli Valdesi pubblicherà settima
nalmente una lezione della Scuola
tiomenicale, preparata dal Past. emerito Giov. tSonnet, utile a tutte ie
Scuole ed alle tanughe isolate.
Infine, la situazione finanziaria
della Chiesa: come- sempre critica,
insoddistacente, preoccupante. Co
loro i quali credono 9Ìie U capitali
smo anglosassone finanzi la nostra
Chiesa, si fanno delle illusioni ; e.
d altra parte, sarebbe per noi tutti
umiliante, vergognoso, vivere sul capitale altrui. La nostra Oiiesa vuole
trovare unicamente ne] senso di re^
sp^s^iJità e di generosità dei suoi
fagli i mezzi di cui ha bisogno per
vivere e per operare.
Questi mezzi ci sono; ma molti,
troppi Valdesi sono restii a mostrarli. r'releriseono che la Chiesa viva di
mendicità e non sanno la gioia del
dare per l’opera del Signore. E mentre oa mi calcfolo molto semplice
basato sul prezzo dt^i alimenti il
costo della vita è aumentato, dal
1^39, di ben 93 volte, l’aumento
delle oontrihuzioni alla Cliiesa è sta
to latto in misura di... 15 volte!
Tarariras (c’est le nom dur petit iirve
r. ouo.'i d’un poisse.) d'eau ;it. leej se ti-u
Ve à une soixantaine de km. à l’ouest de
■Colonia Valdense. Elle enibnasse une étendue de 2000 km, carrés et est actuellement une des Eglises les .plus ini,portantes du Distria sud-américain., Ii y avait de
longues aimées déjà que plusdeurs familles de Coionia Valdense et de CoJonia Cos■mopodta s étaient établies 'dans la région.
Elles étaient visitées par 1e ,pasteur de
Uosmepold'ta qui assurait l’instruction religieuse des enfants et de tenups en temps
des cuites dans des maisons iparticulières.
Les vaudois, toujours plus noinuieux,
Jécidèrent de se constituer en Eglise et
de se donner un conducteur stpiiitUieJ. Le
4 'février 1000 fut installé Je preini.er pasteur : M. Beniamin A. t'ons. jvi, Pons etaiit né •en Htô7 à Maneille. Consacré en
1885, iJ tut pasteur a Kodoret jusqu'au raomeni tlBiJi) où )l lacoepia ¡’invitai,.un de.U
ianie de partir pour l'Uruguay pour occuper une piiace de proiessc,ur dans le Lycée de Uoionia Valdense,
En 1808 ii lut nommé Agent de !a Société Biblique Britannique et Etiangère à
Posa 0 dé Santa Fê (Argentine) en remplacement du pasteur Paul E. Uanuret,
décédé subitement.
En 1906 il rentra en Uruguay, cette lois,
comme prieur de Tarariras. Il consacra
toute ses forces à la jeune Egüse qu’il desservit fidèlement jusqu'à sa mort (1912).
il eut comme successeurs : M. Jules Tron
U9i4-1921), le pasteur émérite Daniel Armand-Hugon (1922-1925), Je 'Pasteur Qaido
Bivoir (1925-1932), ie pasteur Emile Gara
',1933-1934), Je pasteur Daniel Bree?e
il934-1941), M. Silvio Long nommé en
1942 et pasteur actuel.
L’Eglise se compose de quatre communau ês bien distinctes et [.o.'>sé-'an chacune sa physiooontie particulière. Il y a un
seul Consistoire, mais les anciens et diaaes de chacun des quatre groupes peuvent se réunir pour l’étude de problèmes
particuliers à leur communauté, toujours
aj ceux-ci ne revêtent pas une grande importance, car dans ce cas, iis sont de compétence du Consistoire. La Conimunauté
numériquement plus importante est celle
de Tarariras,
Les autres groupes
E’ teinpiP di svegliarci, iialelii
Valdesi ! Adeguare le nosue otterte
aiM Ciiiiem nli attuale loostio'
vita è per tutti questione di onestà
e di diguità!
La localité
i^hiusyra
Come aobiamo detto ah’inizio, la
uuiticieaza e suiU utue e si e svoiui
in un ambiente sereno, liatenio. Abiuamu imiato per la, prima vona la
presenza m una siguoriua, Uà i uelegaii creile Chiese, la uou.ssa Umana ttibet, di ioKino, e ce ne stauio
laiiegiaui
JL.’Assembiea, .aiia quale è stato comuuKuito li saluto dei Ir'astoie Silvio
Long, ha ricambiato córihalnianle il
saluto, lorniuiando per il delegato
delle Chiese Sud-Americane l’augu
rio di Un buon, viaggio di ritoxno ec’
esprimendo alle Cliiese stesse i sen
si della profouda solidarietà e dej
l’atfetto cristiano di tutto le comu
dita del 'EisUfetto Valli. Un grazie
sineeiro al Pastore Long per la sua
visita e per i suoi numerosi messaggi*
La prossima Conferenza Distrettuale si terrà, D. v., a Villar Pellice,
Predicatore d’ufficio: pastore Carli
Gay, ^
Dopo la chiusura della Conferen
za, alcune signorine della (]lbìesa di
Pinerolo hanno offerto ai presenti
una tazza dii tè : dolce, invitante, ap
prezzata.
I 'delegati ed i Pastori sì sono la
sciati con un augurio: che la prosai
ma Confm^enza segni per noi tutti «
per le nostre (»munità nn passo innanzi sulla via della conversione e
della santificazione della nostra vita
Tarariras, ou plus exiactemeinit Joaquin
Suarez, est un u pueblo » en plein développement. Partooit on construit des maisons. 11 se vérifie ici te phénomène qu’on
remarque un peu partout en Uruguay : les
agracuiteurs possédant un capital sutiisam
pour vivre de rente laissent le «caimpo»,
se font contsruire une maisonneWe au »puebloi) et s’y établissent. Au «campo» restent les fills qui cultivent Ja «chacra».
Tarariras, au centre d’une vaste région
agricole très fertite, a des foires de bétail
ît des marchés de céréales très iniiportants. Géographiquement, Tarariras est
aussi un centre de nos Colonies Vaudoases de l’Uruguay. Les pasteurs Jules Tron
et Guido Riivoir sont rappelés avec reconnaissance. Le dynamisme de M. Rivoir et
»on intérêt pour jesi quesilions sociales
l'ui ont permis de déployer une activité
très intense dans plusiC'urs directions et
de rendre beaucoup de services à Ja population qiui ne parle de lui qu’avec beaiu'Xiup de sympathie. C’est Itti qui a fait
-onstruire en 1927 1© beau teraiple qui rapqeHe un peu celui de S. Giovanni in
Conca à Milan. C’est ici qu’ont lieu de
grandes concentrations de la jeunesse et
en novembre, qui corresipond à notre mois
de mai, la fête de chant des Ghorales du
(Bslrict uruguayen. C’est aussi à Tarariras
lue se trouve la « Corporación financiera
/aldonse», la première Banque Vaudoise,
siauf ©nreur.
Le pasteur Guido Rivoir avait déjà lanjé l'idée de la fondation d’une banque
vaudoise. Maintefiant la ifeanqiue existe.'
EHe a déjà acheté un '(catnipo», l'a fractionné et revendu à des familles vaudoises.
Va Corporación est dirigée par un Comité
formé par Mr. Humbert Perrachon, I, D,
Bonjour, Charles Dalmas, Paul MielmLn
Salomon, Paul Benech. Le gérant de la
Banque est Mr. dean Pierre Davit.
Le second groupe de l’eglis© de Taraliras est celui de 5'. Pedro qui occupe une
vaste et belle zone à 25 km. du « Pueiblo. »
de lararij-as. Un beau petit temple, une
grande saiJe pour la jeunesse. On célèbre
te culte chaque 15 jours. Grâce à iu
(xdlaboration, laïque l'école du dimanche
lonctionne très réguiièreiment. C’est une
zone bien 'peupléo et très fertile.. Abondent les Negrin, les Gönnet, les Ricca.
Je visite entre autres, Albert Posici feu
Etienne, originaire du Villar; Henri Tuurn
feu jean Daniel, des Fusines de Rorà, venu à 1 âge de 19 ans en 1892, et sa femme
Catherine Gönnet partie pour l’Amérique
-des Pons d’Angrogne, à l’âge de 16 ans;
David Berialo/feu Jean Paul; Paul Chaurvie feu Paul, né à Angrogne (Pra du Tour),
établi au Villar qu’il quitta en 1900 pour
l’Uruguay.
J^ troisième groupe de i'Eglise de Tarariras est celui de Riachuelo Estanzuela,
à une vingtaine de km. diu Centre, ici
aussi un beau tempi© où l’on célèbre le
culte deux fois par mois. Visitons quelques familles : Michel Lausarot de Bohi
(Laus) feu Joseph. Venu en 1889 à l’âge
de 16 ans. Quinze enfants. Nous passons
en revue tous les « Bubiarels» de son âge.
11 me demande si l’on fait enco.e Ta «polenta de granët». 11 ,n’a pas l’a,ir de la
regretter! Théophile Vinay feu Cesar Philippe, venu à l’âge de 39 ans en 19U). Son
père était frère des professeurs Alexandltie et Jean Pde,rre Vinay. Aldo Codino,
de Prarustin, venu à i’âge d© 29 ans en
192!. Adolphe Gardiol feu Bernardin venu
mon, seci'ciaiie du Gonsistoire, stcreiaire
as ia- i-ioniuiission ôaccuuv^, aueueur ûc
■ t ecoie üu Oiiuanehe, prédicateur nés apprectè, belle iigur«“de vaudois de ja v.e,'.■e roene, nien que né en Uruguay, jeun
uatuei aonjour, un acs iplus nencs propiietiuireis du pays, aneien, jouit d un giana
presu'ge à cause de son mtegmé luurate;
¡emi l ierre t'errachon feu Jean, venu eu
ï.i'.ar a l'âge de 4 ans en I800.. ;H«r,e
luudin. Sä. teirnm.e, venue üu viJar à tage
Je U ans; Henri Breuza feu Jacob, ve«u
en 1881; Mwnei Uoslasnol leu Etienne
i-'-s Koatans de Bobl, venu à l’âge tie 0
aus en IS8O; Uamel LajJarel ( Uia.me)
«oui 1© grand père vint de Bobi; Joseph
uostiiÿauc reu jusepn Veau dts, uusaujs
le bobi, à l’âge de .treize ans^ en I8ye;
Du,HCl uuimas lou Jacques, uriiginaue du
Vittiar; Murie Rostagnoi feu Etienne, venue à 1 age de 9 ans des kostans de Bobi,
mariée Jean Daiiuel Calfarel léu Paul. Anne Negnn veuve Ardouin, né© éi 1859; se
souvient de ta visite du Modérateur jean
Pierre l.antaret en 1869 et des réunioins
qu’il tint dans la maison Griot; Edouard
Güstantin leu Edouard, venu e.ii 1922 de
Prarustin où demeurent sa mer© et ses
frères; François Rostan, venu du Cougu
de Prali en 1879, à i’âge de 9 ans_ mari
^ de Catherine Garrou /enue de la ville de
Frali à l’âge de 4 ans. Au moment du départ les parents de Catherine Garrou avaient six enfants; un naquit en voyage,
dans lie bateau et autres six naquirent en
Uruguay; François Rostagnoi parti à l’âge
de 18 nwis des Rostans de Bobi, fils d’Etienfi© et d’Annette Bertinat, marié avec
Marguerite Bertinat feu Jean Pierre, venue à l’âge de 19; ans de la Ferrière de
Bobi; Paul Peyronel feu Paul, de Prarnol,
Marie Gardiol veuve .Avondet, venu de
Prarustin à l’âge de 9 ans en 1879
iis dans un exemplaire de la Liturgie Vaucqise, édition 1842, que 'k fannifl© possède ; «Cette Idtungie appartient à moi, Josapih Berton feu David et feti Marie Davyt. Je suis né à Bobi .le 10 août 1825. Je
me suis marié avec Susanne Rivoire de
Jean et de feu Catherine Lantaret. Ma
lemme est né© le 25 mars 1837. Nous
nous sommes mariés te premier avril 1852.
Nous sommes venus en Amérique le 10
août 1861. J’ai acheté ce .petit livre 'le 25
décembre 1850. Je l’ai fait relier le 25
août 1886 à la Colonie Rosario Oriental ».
je lis encore «Mes deux frères infortunés
Etienne et Jean qui sont morts sous La
■neige le 14-3 1848. Etienne âgé die 32 ans
et Jean d© 28 ans». Voici Henri'Davit fils
de feu ¡e pasteur Pauf Davit prepriétaire
d’une belle pharmacie. Et David Qonnet
feu David né au Fort de la Tour venu en
1879 à l’âge d© S ans. Et Louis’Gilles feu
Jean Pierre originaire du Sangle de SaintGermain. Et César Tourn feu J. .Dan. venu
des Fusines de Rorà en 1895 à i’àge de 11
ans. Et Paul Geymonat feu David, originaire des Champs de Bobi. Et David Geymonat feu Daniel venu à l’âge de 9 ans,
et Humbert Perrachon et la veuve Daniel
Negrin de lia Sarse.nà de Bobi et Auguste
GiügoM, etc, etc.
C/est de Colohia que le premier et 1e
tiro.isième vendredi du mois on transmet
un iCuiit© par .radio présidé a tour de rôle
par un de nos pasteurs.I| existe une Commission .nommée par la conférence de Distria, qui, assure 'les transrajissions, .A
Coionia il existe une sa'lle où on célèhie
les cultes chaque quinze jours. .Mais 'a
salil© ne répond.^ plus aux nécessités. Aussi a-t-on en 'projet 'I,a çoinstruction ¿’ùn
temple. Le terrain est déjà ass.uré et une
forte somme aussi. On espère coiniir.ence'r
les travaux au plus tôt. Il est p '«.bab'e
que lors qu’on .possédera un noj.'ei'.j .cmpJe à Coionia un pasteur s’étaMisse dans
la vüie. Il s’occuperait alors de Col .«10
et de S., Pedro en décharge.’nt airiS'i te
pasteur de Tarariras. Il pour-i.it aussi s',
aédier aux outtes-radio transmis et à .’oeuvre d’Evangélisation dans cette ville en
PEilB^cuoIeDomMicali
Lezione 19 ottobre 1947
NASCITA Dl MOSÈ
'(Esodo 1: 8-14î 9t 1-2)
LA PERSONA.
La grande figura di-Mosè occupa nella i
tradizione d’IsTaele un posto unico ed m-:i
cottifondibEe; tanto che è detto di lui nella i
Bibbia (Deut. 34,: 10): «Non è tuai più.:
sorto in Israel© .un Profeta simile a .Mosè,
(»1 quale l’Eterno abbila trattato faccia a?
n P«r i <ra/nì ¡riftliicrìinfii iiMsrqpnP.
faccia ». Petr i capi religiosi d’,lqrae;..e, egji
rappresentava l’autorità suprema; e Gtsù
stesso .ebbe à dichiarar© ai s'uoi uditori :
« Se credeste a Mosè, credereste a.nche a
me. Ma se non credete agli scritti di lui,
come cirederest© alle mie iparole?» (Giov.
5: 46). Nel nome © con-'l’aiuto di Dio,
©gii trasse Israel© dalla servitù d’Egitto e
lo eondussè nella te.nra promessa, promulgò i Dieci Comandamenti, e dettò al popolo 1© 9U© leggi morali e spirituali.
IL MOMENTO STORICO.
Attraverso ai loro secolare so.ggiorno:
nel paese d’Egitto durato 400 anni, j discendenti di Giacobbe erano diventati, nei-'
la grande pirovincia di Goscen, a loro asse'.'iiata, un popolo granile t Frosi't;"s<'. roiC
solo, ma a .contatto di lUoila --¡viltà più .
avanzata, iaivevta notevttmieu.e sviluppato
'la sua educazio.ne civile e .d erv bene impratichito niei lavori aigricoli ©d in molte
arti, tanto da. .provocare ui gelosia e,l i ■
timori della muova di.nasti.ii dei. Faraoni
Per impedire lo sviluppo © ¡infrangere la
potenza di questo popolo laborioso e stra-'
ordinariamente fecondo, e per evitare clte, ;
'presto o tardi, egli facesse causa comune ;
coi nemici esterni della toro nazione, i
Faraoni Io riducono in servitù, im-poriendoigli i ,più duri e logoranti 'lavori, sotto
la sferza di guardiani spietati. Ma ciò non
bastando allo scopo,, i Faraon.i riioorrono
senza indugio alla persecuzione cruenta,
e .non si peritano di dare infinei quest© ordine atroce : Ogni maschio che nasca fra
gli Ebrei, gittatei© nel fiume !
■piein dév©I.oppeme.n,t. La form,a.tton
cette nouvelle église est une nécessité.
Pourra*t-Mi inaugurer le temple d© C iionia, dont nous avons admiiré ie projet, C'n
1948? Nous le souhaitons de tout notre
coeur.
SORGE IL LIBERATORE.
Ma Dio è fedele. E fu la'ilora ohe 'in risposta al grido di , orrore e di supplicazione
dei| suo popolo, E'git fé so.rger© i.l ìiberatore, e che da Amnam, della tribù di l.evi,
circa 1500 aiHini avanti Cristo, nacque Mosè, il cui nome, egiziano, significa « salvato .dalle acque )>.
leizione del 26 ottobre : Infanzia e giovinezza di Mosè (Esodo II ; I-10).
G.
ALB. RICCA
Lezione 26 ottobre 1947
INFANZIA E GIOVINEZZA DI MOSE’
f£sodo 2: l-IO)
COMUNICATO
F-W.'V- H Gvupsp»«» Valili
CONVEGNO DI POMARETTO :
DOMENICA 26 OTTOBRE 1947
La gioventù di tutte ie Unioni
del Gruppo Vaili è convocata a
Convegno a Pomaretto Domenii»
ca 26 Ottobre. - li programma»
nelle sue linee generali, è il seguente :
Ore 10,30: Culto nel Tempio, Pastore
A, Deodato.
Ore 12: Refezione al sacco.
Ore 14: Studio: L’UNITA’ DELLA
CHIESA. Pastore Giampiccoli.
Ore 15,30: Parte ricreativa.
Ore 17: Té pro Agape (organizzato
dall Unione di Pomaretto.)
Ore 18: Chiusura,
Il Capo-Gruppo
ACHILLE DEOl-ATO
de 0’Envers PS.nache, ©n 1910, à '.’qge
Quelqucs,T noms
ERMANNO ROSTAN
Les journées sont très remplies ici »tomme patrtout. RappeJons 1« nom de quelques
vatKlois de Tardri«» : Paul Michelin Salo^
de 20 ans. Mkrie Tron veuve Bertalot, de
l’Envers Pinache, venue à l’âge de 20
ans après avoir .passé quelques années à
l’Orphelinat de La To.ur; Paul Buffa feu
David, venu a l’âge de 2 ans en 1881, Son
grand père était oiigi.naire des Sonnaiilettes d’Angrogne. A encore sa mère, une
petite vieille de 95 ans, M.me Marie Codino, venue du Saret de Prarustin a l’âge
de 29 ans. Daniel Rivoir feu David, venu
du Cougnet du Villar en 1888, à l’âg© de
18 ans. Victor Avondet feu Philippe, originarie de Prarustin _
l.e quatrième groupe de reigllse d© Tarariras est celui de Colonia. Colonia (ne
pas confondre avec Coionia Valdense) est
la capital© du Département. C’est une jolie petite vi'W© et un 'port important surtout pour tes communications avec l’A.rgentin© et en .particulier avec Buenos Aires, A Coion.ia il y a un certain nomb»-e de
familles vaudoises; plusieurs rentiers, des
employés, des professionlstes, des ouvriers. Voici le docteur Samuel Berton, directeiM- d© l’Hôpital de Cotania, fils de
feu David qui vint ie Bobj (Peirelà). je
l’OPOUOlO [OIWMlilfO
d«l XVII Febbraio
^ La Società di Studi Vaildesi. pel prossimo 17 Febbraio, oontri'bui.rà alia celebrazione del centenario dèli’Emancipazione con la pubblicazione d’un fascicoio
coimmemorati.vo, redatto da! prof. Davide
Bosio, in cui sarà rievocato il grande avvenimento del 17 Febbraio 1848 ,nel suo
significato, nel suo valore, nelle siu© consfigucnze. Il fascicolo, di 32 pagine, be.n
illustrato sarà posto in vendita a! prezzo
di L. 40, Per le pranotazionii dì almeno
20 copie il prezzo sarà ridotto all’esigua
somma di L. 30.
Occorrendo flin d’ora conoscere quante
copte dovranno essere pubblitóate, i slg.nori .pastori sono Vivamente pregati di' comunicar© ai più presto, possibi'l'mente entro fi 30 corrente, il numero del!© tiopie
ohe Intendono prenotare per le loro
parrocchie e chiese, tenendo conto ohe il
fascicolo in questa speciale cireosianza, diovrebbe essere largamente diffuso nella popolazione valdese. Le prenotazioni devono
comunicarsi presso il Prof. Teofilo Poas Torre Pellice, o .presso l'Alpino - Torre
Penice — versando Fiimporto sul c. p.
n. 2-26833 in,t©stoto a P. L. Pagliai.
Quando il bambino Mosè venne .aila luce, sua .madre vide che era molto beJJ»),
e, tremando per ila vita ,di lui. to tenne
nascosto per tre lunghi mesi. Poi, con uno
strattagemma oommo'vente .di materna genialità, lo pose in mi oanestro di giunco
plasmato di bitume, e lo affidò alle acque
del Nilo, in una sua traaiquilla anli'tiituusità. Quale ammirevole iedei e quale perspicacia nell’aivveduta sorella che vigilavii
da lontano.
Ed ecco la figii.a di Faraone ohe venendo al fiume per le sue abluzioni., scopre il bambinos ne ha comipassione, lo
lascia, 'inconsapevcile, alla madre stessa
di lui per il suo allattamento, e quando
e cresciuto abbastanza, io prende con se
come un figliuolo.
Non leggenda o prodigio maraviglioso- in
questo racconto, come nelle oonsimiH tradizioni di Romolo e Remo, agli albo.ri di
Roma, o di Sargon, il caldeo. Tutto qui
è storico e verosi'mile. Vi entra semplicemente la coincidenza provvidenziale voluta da Dio, die doveva porre l’educazione
di Mosè neiPambient© più favorevole per
ili suo svdliuppo intel'leftua.le : alila corte
stessa di Faraone, a conitatto della civiltà
più alta dell’epoca, « per esservi istruito,
come djirà Stefano martire, -in tutta Ja
sapienza degli Egizi» (Atti 7: 21). No,
la fede non basta a tutto, nè lo zelo
tieii luogo di conoscenza. Vedete come ' Dio
ha .provveduto ad assicurare .le più vaste
cojiiosceinnze aii due più grandi servitori
della sua causa ; Mosè e Saulo di. Tarso !
Tutto era tentazione per iil giovane Mosè
in queliFambient© di lusso, di piaceri ti;ondani e di Intelilettuale godimento. Ma egli
non cede laila tentazione ; egli non li.imen.tóca le soffereinze dei suoi trateliii; nel
suo cuore ardente di .generoso patriottismo,
non v’è che Uina passione : la re'denziono
del suo popolo dalla schiavitù. Magnifico
esempio giovanile di fervente purissimo ideai© e di totale rinunzia; un vero enne
della resistenza.
Presto un’occasione fortuita farà P'rorom)pere il suo fremente amore per i Ira■telli martoriati e pel suo tragico impulsivo
intervento a favore di una di, loro, egli
dovrà fuggir© e lasciare tutto; anche soifrire l’incomprensione e il severo biasimo
dei suoi stessi compatrioti.
Egli prende la via dell’esilio e se ne
va ramingo © solo verso i deserti dj Madian. Ma quivi. Iddìi© i’aspetta, e si rivelerà a lui, faccia a faccia, come l’’ddio Vivente ed Eterno.
Lezione del 2 novembre : La vocazione dì
Mosè (Esodo III ; 1-14),
G. Bonn’ìt.
N.B. È lasciata facoltà al direttori delle Scuole
Domenioali di limitare o no ii numero dei versetti
da imparare a memoria - I togli della Scuola Domenicale contenenti il programma delle lezioni fino
ni mese di Dicembre compreso saranno In vendita
entro la prossima settimana presso la Libreria
Claudiana.
/)fr, Jìesp. Ermanno Rostan
ARTI grafiche;"!/ALPINA,
Torre Pellice