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Settimanale
DELLE mLLT VALDESI “■ '*“”
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Ann« LXXXVII - N. 19
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L. 30
ABBONAMENTI l 1-®®« P" rintemo 1 Eco e La Luce: L. 1,500 per rintano | Spediz. abb. postale - H Gruppo I TORRE PELLICE 10
ABBONAMENTI | ^ ^ j ^ ^ ^ ^ d’indirizzo Lire 40.- | Ammin. Claudiana Torre PePu^e ■ C.C.P. 2-1755^
Onora tuo padre
e tua madre
Il quinto comandamento del Decalogo rig^uarda la famiglia e^ in
modo speciale, la condotta dei figli
di fronte ai genitori.
In apparenza, il comandamento ^
semplice e ovvio: prescrive ai figli il
dovere dell’onore e del rispetto. Ma
la sua applicazione è tutt’altro che
semplice e solleva non poche obbiezioni che toccano da vicino l’esistenza dell’istituto familiare. Si tratta di
sapere, per esempio, che cosa s’intende per « onore » dovuto ai genitori,
come pure entro quali limiti il comandamento è valido nella famiglia
moderna, così diversa da quella patriarcale o soltanto del secolo scorso.
Inoltre, non è possibile affrontare il
problema dei rapporti tra figli e genitori unicamente sul piano della sottomissione dei primi ai secondi; le
relazioni familiari, per essere buone
c sane, debbono svilupparsi in una
atmosfera di affetto, di fiducia, di rispetto per la personalità umana e
soprattutto di amore.
Nel volgere dei secoli e delle generazioni, la famiglia ha continuato ad
esistere: con le sue luci e con le sue
ombre, con i suoi connotati tradizionali 0 con aspetti profondamente mutati. Essa non risponde soltanto ad
una esigenza biologica o sociologica
in vista della conservazione della specie umana, ma prima di tutto ad una
chiafa volontà divina; poiché Dio è
il Padre « dal quale ogni famiglia nei
cieli e sulla terra prende nome ». Malgrado il « conflitto delle generazioni »
per. cjit i figli.
pressione di sentire diversamente dai
genitori, il comandaménto di Dio rimane e deve essere accolto nella famiglia con Tautorità di cui è rivestito, ma, al tempo stesso, in quello spirito di amore cristiano che rende accettabile la legge e pone gli uni -3 gli
altri di fronte alle loro particolari
responsabilità.
In una interpretazione cristiana
del quinto comandamento, l’apostolo
Paolo ne sottolinea la giustizia e la
bontà. Egli scrive agli Efesini: «Figliuoli, ubbidite nel Signore ai vostri
genitori, poiché ciò è giusto». L’uguaglianza spirituale dei credenti davanti a Dio non abolisce la subordinazione richiesta ai figli secondo l’ordine della creazione. E’ giusto che sia
così : non in forza del diritto^ naturale soltanto o a causa di considerazioni psicologiche o pedagogiche, ma
perchè tale è la volontà di Dio.
Proprio quella uguaglianza^ spirituale che Dio ci ha acquisita in Cristo mediante il quale abbiamo « accesso al Padre_ in un medesimo Spirito», caratterizza l’ubbidienza o l’onore dei figli verso i genitori: «ubbidite nel Signore », cioè sia la vostra
ubbidienza l’espressione della vostra
fede e della vostra vita edificate « nel.
Signore » e alimentate dalla comunione con Lui.
Nelle famiglie, oggi, molte cose sono cambiate in confronto al passato;
ma non è il caso di gridar subito allo scandalo e di invocare con più o
meno sincera nostalgia il bel tempo
antico. Le famiglie di una volta non
erano nè perfette nè sempre esemplari; è inutile volersi ancorare ad
esse come a qualcosa di sicuro e di
ideale, nel mare agitato della nostra
esistenza.
Dopo tutto, ogni generazione fa l3
sue esperienze; anche la nostra ìc
sta facendo e, sebbene esse rivelino talvolta aspetti negativi e scoraggianti, pure non si può dire ohe_ la
funzione della famiglia sia esaurita.
Nel volgere del tempo e nel profondo
mutamento che la vita sociale subisce, essa è rimasta in piedi ed « accora oggi degna d’esser amata, difesa, edificata.
Si dice che i giovani si emancipano e che i tigli si sottraggono all’influenza dell’ambiente familiare. In
molti casi ciò è vero. Ma non si può
affermare che la libertà verso cui tendono i figli sia sempre nemica dell’onore che è dovuto^ ai genitori. Anzi, in un clima di libertà e di
proco rispetto, la spontaneità degli
affetti e dei rapporti tra figli e genitori o viceversa si sviluppa assai meglio che in un clima di autoritarismo
e di eccessiva severità.
E’ difficile conciliare Taiitonta dfe
gli uni e la libertà degli altri; direi
che è ancora più diffìcile esercitare
l’autorità ed apprezzare la libertà. Un
padre severo e convinto di compiere il proprio dovere può essere un tiranno e spingere i suoi figli alla ribellione. « Padri », scriveva S. Paolo,
« non provocate ad ira i vostri figliuoli, ma allevateli in disciplina e in
ammonizione del Signore ». D’altra
parte può anche accadere che un figlio trasformi la libertà in licenza e
disprezzi con ì suoi atti il profondo
amore del padre.
Nell’insieme dei problemi che resistenza della famiglia crea del continuo e rende sempre più attuali, è ancora necessario ascoltare l’antico comandamento : « Onora tuo padre e
tua madre».
L’onore non è una silenziosa e ser
vile sottomissione, non impone ai figli la rinunzia alla propria personalità. E’ il giusto riconoscimento del
posto che Dio ha assegnato ai genitori nella famiglia e della vocamone
che ha loro rivolta; un riconoscimento che esige da part« dei figli umiltà,
gratitudine, affetto e che matura a
poco a poco nel clima della fede e
della vita retìgiosa.
I figli, gerieralmenie, hanno molte
ragioni dì onorare il padre e la madre. Se, nella Chiesp, c’è anche una
domenica dedicata alla famiglia o
alla madre, come si diceva una volta,
non è per suscitare sterili sentimentalismi o addirittura per esaltare due
creature ben consapevoli delle loro
debolezze e delle loro colpe._ E’ per
riconsiderare la vita di famiglia, la
missione dei genitori e il dovere dei
figliuoli alla luce di quella Parola di
Dio che per gli uni ,e per gli altri rimane la lampada dì cui hanno bisogno sul loro sentiero, la luce che_ deve risplendere davanti ai loro piedi.
II segreto dell’autorità, lo diciamo
ai genitori, procede, dall’esenipio di
una vita vissuta nel, timor di Dio e
nell’adempimento del proprio dovere.
La via dell’onore, lo diciamo ai figli,
è segnata da pensieri e da atti d’^
more. L’amore cristigao, non _ lo dimentichiamo mai, è l’adempimento
della legge. Ermanno Rostan.
SAN SECONDO ■ DOMENICA 28 APRILE
Convegno giovanile
Domenica 28 Aprile un discreto numero di Unionisti delle Valli, si è ritrovato a S. Secondo per im simpatico incontro giovanile. Rappresentate le Unioni di Bobbio, Villar, Torre,
S. Giovanni, Pinerolo, S. Germano,
Villasecca, Massello, Pomaretto e S.
Secondo.
Dopo il culto, tenuto dal pastore
Bruno Tron, il segretario generale
della PUV, past. Alberto Taccia, —
che, in occasione di questo convegno
di massa, abbiamo la gioia di accogliere fra noi — ci illustra brevemente le condizioni e l’attività di alcune
unioni da lui visitate nell’Italia centro-meridionale.
I giovani impegnati in queste unioni, affrontano con entusiasmo e serietà, innumerevoli problemi e difficoltà cooperando secondo i loro mezzi e le loro possibilità alla più vasta
attività della Chiesa.
Terminato il messaggio del pastore Taccia, ci avviamo su vari scooter
e motorette verso la collina e, affar
mari, diamo l’assalto alle nostre vet
tovaglie, apprezzando da esperti intenditori, il vinello locale.
Il jxjmeriggio trascorre allegramente nei prati con un ricco programma
di conferenze e giochi.
Mario Miegge, prendendo lo spunto dalla netta posizione assunta in
Germania dalla Chiesa protestante
contro la settimana continua di lar
voro (il che equivale a togl’ere alla
domenica il suo significato di giorno
dedicato al Signore), esorta i convenuti ad una seria considerazione della nostra posizione di protestanti in
Italia. Come i nostri padri niella fede lottarono per la libertà di culto,
così nell’attuale situazione politica e
sociale, occorre riaffermare che l’uomo ha diritto alla sua libertà, e che
la vera ed unica libertà non è conquista o dono di uomini, ma ci è data unicamente da Dio.
Il secondo... conferenziere passa
spassosamente in rivista le virtù e
i meriti di un insostituibile amico
dell’uomo: il bastone. Giochi e canti
concludono verso le 16 il convegno.
IL POPOLO EBREO OGGI
Nel mondo ci sono dodici milioni dì ebrei - La soiuxione del problema ebraico,
non è nella poliiioa, ma nella fede in Cristo, secondo la rivelazione biblica
E’ arrjsdiiato^voler parlare tlegli
possedere una conoscenza approfondita di questo vastissimo argomento. Tenteremo ugualmente di presentare alcuni fatti ed osservazioni.
Negli ultimi 25 anni la distribuzone degli ebrei nel mondo è cambiata moltissimo. Dei molti elementi che riianno determinata il primo
tragicissimo fatto è la persecuzione
antisemita di Hitler ebe ha fatto sei
milioni di vittime riducendo al nulla tra l’altro il forte gruppo degli
ebrei polacchi che prima della guerra contava ben tre milioni di persone. Un secondo elemento è stato il
massiccio movimento di emigrazione, ed un terzo la costituzione dello
stato d’Israele.
Vi sono oggi nel mondo circa dodici milioni di ebrei : il gruppo principale è l’americano: più di cinque
milioni negli Stati Uniti; viene poi
il gruppo russo forte di due milioni di persone; infine lo stato d’Israele con poco più di un milione e mezzo. Ancora un mezzo milione abbondante in America del Sud, altrettando in Africa del Nord, poco
meno in Ingliilterra, e cifre minori
in moltissimi altri paesi.
Tra tutti questi gruppi e all’interno di essi vi sono enormi differenze di lingua, di tradizioni, di cultura, di abitudini. Vi sono differenze
di religi Mie, e non solo nel senso
che alcuni siano più ed altri meno
osservanti, ma in quanto una massa
notevole di ebrei sono di fatto atei.
E’ interessante osservare che l’ateismo non impedisce loro di considerarsi ebrei, mentre quasi sempre chi
si converte al cristianesimo è escluso dalla comunione col suo popolo.
Vi sono infine differenze di razza
(per quanto impreciso sia questo
concetto), infatti i limgbi secoli di
convivenza con altri popoli e un certo numero di conversioni al giudaismo hanno fatto sì che tra gli ebrei
si osservino dei caratteri fisici assai
diversi: accanto al tipo piccolo e
bruno che noi sogliamo considerare
« classico » vi sono gli alti e biondi
e vi sono quelli dalla pelle scura
quasi come negri. Tutto ciò dimostra che la « razza ebraica » contro
CUI inveivano i nazi
non esiste.
isti in realtà
Sono rimasti no popoio
Ma ci si pone il problema : se Tessere ebreo non dipende nè dalla religione, nè dal sangue, nè dal fatto
di vivere nello stato d’Israele, da
che cosa dipende? In altre parole:
che cosa significa essere ebreo? Una
risposta e.saurÌMite gli stessi ebrei
la darebbero con difficoltà; vi è tuttavia un fatto veramente sorprendente, ed è questo: che pur dispersi in cento paesi diversi, senza una
patria ebraica per duemila anni, essi sono tuttavia rimasti un popolo
mentre molti altri popoli che la storia ha disperso per il mondo sono
stati assimilati da altri e sono svaniti nel giro di poche generazioni.
Chi crede alle parole della Sacra
Scrittura vede in questa permanenza degli ebrei come popolo una conferma del fatto che Dio è Signore
del mondo e della storia e che perciò ha voluto consevare il suo popolo eletto secondo le sue promesse.
Oggi lo stato di Israele è estremamente interessante da visitare e da
studiare per un economista e ancora
più per un .sociologo: come uomini
provenienti da settanta paesi diversi abbiano formato una unità; come
si sia assimilato il flusso di immigranti che in pochi anni ha portato
la popolazione da mezzo milione a un
milione e mezzo; come lavormo quelle colonie agricole che han fatto rifiorire il deserto, colonie in cui i professori e mercanti si sono trasformati in
contadini; come la lingua dei profeti, che già al tempo di Gesù era
caduta in disuso sia tornata ad essere il linguaggio della vita quotidiana; come le idee socialiste di gran
parte degli immigranti si siano concretate nella realtà; ecco alcuni degli argomenti che possono essere
oggetto di studio ed inchiesta ed offrire occasione di scoperte e riflessioni interessanti.
r antisemitismo e
ia missione deiia Chiesa
Ma la vita degli ebrei non è facile: presto dimenticati i campi di annientamento nazisti, l’antiisemitismo è tornato a far capolino qua e
là per il mondo. In seguito ai fatti
di Suez il mezzo milione di ebrei
dell’Africa del Nord è assai inquieto
per la propria sorte, particolarmente
DOMEme^
12
M AliGlO
Festa di canto delle
Corali nel .Tempio di
S. Germano Chisone
DOMEIVICA
19
MAGGIO
Festa di canto delle
Corali nel Tempio di
Luserna S. Giovanni
Raduno 'delle Corali! oro 14,1 S nel looall ohe
verranno Indloail sul posto
IL PUBBLICO È CORDIALMENTE INVITATO
in Egitto, ed è da temere che in
qualche momento una òndSta di violenze contro gli ebrei possa passare
sull’Africa settentrionale. Intanto
da questi paesi un buon numero di
loro emigra verso lo stato d’Israele
che li accoglie (come accoglie qualunque ebreo) non senza fatica però,
dato che si tratta generalmente di
gente povera ed incolta che per diversi anni difficilmente darà tm contributo positivo alla nuova nazione.
D’altra parte Israele stesso è minacciato: i paesi arabi, Egitto in testa, da anni vorrebbero vederlo sparire dalla carta geografica. Le nazioni asiatiche e comuniste oggi sostengono gli arabi e è evidente che tra
il blocco orientale e quello occidentale vi è una gara a chi acquisterà
maggior influenza sul gruppo degli
stati arabi, ma non vorremmo che
di questo gioco la vittima fosse lo
stato d’Israele, l’unico moderno e
largamente socialista in una parte
del mondo ip cui domina il feudalesimo; condannare l’aggressione di
Suez non deve voler dire in nessun
caso giustificare o favorire le intenzioni aggressive che l’Egitto ha dimostrato di avere contro Israele.
Da alcuni anni la Chiesa cristiana
si sta interessando degli ebrei più e
meglio di quanto abbia fatto in passato. Durante la guerra non pochi
cristiani hanno compiuto sforzi importanti e affrontato rischi per cercare di salvare degli ebrei dalla distruzione; oggi il pensiero teologico
toma a studiare con rinnovata attenzione i capitoli delTEpistola ai Romani che si riferiscono all’avvenire
del popolo eletto, chiedendosi quale
luce quelle pagine possono gettare
sui recenti avvenimenti, mentre si
assiste d’altra parte a imo sforzo
missionario verso gli ebrei ai quali
non si chiede di abbandonare il loro
popolo per diventare cristiani, ma
a cui si cerca di testimoniare che
Cristo è il vero Messia d'Israele e
che perciò il destino degli ebrei si
compie appunto quando essi riconoscono in Lui non un nemico, e neppure un semplice maestro di morale
o 1’ultimo dei profeti, ma il Messia
che doveva venire.
Amo Comba
2
2 —
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
Dd saluto e un ringraziamento
Già a bordo de! Provence che ci riporta neirAmerica del Sud dopo un
necessario, piacevole e benedetto sog
giorno in Italia di ben nove mesi,
sento il dovere, peraltro graditissimo, di inviare im saluto fraterno e
riconoscente a tutti coloro che, in
qualche modo, hanno contribuito a
rendere questo soggiorno piacevole e
benedetto. Naturalmente penso non
alle nostre famiglie nel « sangue e
nella carne», ma a voi tutti che, nell’ambito della grande famiglia Valdese — dalle Alpi alla Sicilia — ci
avete circondati con una cordialità
ed un affetto tanto più sinceri e commoventi in quanto, ih molti casi, si
trattava di amici, fratelli e colleghl
che neppure conoscevamo.
Desidero specialmente salutare per
mezzo di questo nostro carissimo
giornale, la grande famigli Valdese
delle Valli, di tutte le comunità, anche di quelle che non son riuscito a
visitare o che ho visitato molto fugacemente: a Pramollo, a Villar, a
Massello, a San Germano, a Pomaretto, a San Giovanni, a Torre, a
Bobbio, a Rorà, a Pinerolo ecc. ecc.
mi è stata data la possibilità di conoscere «de vlsu» le attività, i problemi, le difficoltà, le speranze, gli
aspetti positivi ed anche quelli negativi (ma perchè sottolineiamo quasi
sempre e soltanto questi ultimi?) della vita delle nostre vecchie parrocchie delle Valli. Questo mi permetterà di seguirvi da vicino col pensiero
0 con la preghiera e di farvi conoscere meglio tra le nostre comunità vaidesi dell’Uruguay e dell’Argentina
che hanno grande bisogno di questa
reciproca conoscenza per non vedere
scomparire completamente i legam'
che ancora (fino a quando?) ci imiscono e ci affratellano nella storia,
nella vocazione, nella fede e nella
missione che ci sono comuni.
Desidero porgere il mio saluto affettuosissimo a voi tutti, cari, colleghi, vecchi e nuovi, che vi siete adoperati così spontaneamente e cosi generosamente per farmi sentire non
soltanto la vostra simpatia personale ma anche l’interesse che voi portate nel vostro cuore per l’opera nostra, laggiù lontano, e per quei nostri
fratelli che, alcuni mesi or sono, voi
avete conosciuto ed accolto attraverso la comitiva dei Valdesi uruguaiani venuti in pellegrinaggio alle Valli
Ma, se è naturale che io porga qui
un saluto ed un ringraziamento tutto speciale alle comimità ed ai par
stori delle Valli, non voglio e non
posso dimenticare che a Torino ed
a Milano, a Roma ed a Palermo ed
in tutte le comunità della Sicilia io
sono stato accolto con molta cordialità e dovimque ho potuto sentire la
realtà dei vincoli che affratellano anche il nostro campo, chiamato dell’evangelizzazione, con le chiese ed
i fratelli valdesi del Rio della Piata.
A voi pure, cari colleghi, conosciuti
da molti anni o appena conosciuti di
nome fino a che sono giunto nella
vostra città come ambasciatore delle
nostre lontane colonie sud-americane, porgo da queste pagine un saluto
affettuoso e pieno di riconoscenza
per la vostra accoglienza fraterna e
generosa. Fra poco più di 15 giorni
riprenderò il lavoro nella mia lontana chiesa di Colonia, Riachuelo e
San Pedro e prevedo che questo lavoro sarà intenso più che mai, dopo
un’assenza di dieci mesi. Malgrado
tutto, il mio pensiero attraverserà sovente i 10 mila Km. che ci separano
per riandare, con il ricordo e con
l’immagine, su per i sentieri di Pramollo e di Massello, di Rorà e di
Bobbio, giù attraverso la Sicilia, e
le mie preghiere vi seguiranno più
sovente per chiedere al Signore che
Egli vi benedica e vi protegga.
Vogliate accompagnarci, noi ed i
colleghi deH’Uruguay e dell’Argentina
con lo stesso ricordo e con la medesima preghiera. Silvio Long
Al caro Pastore Long giunga ancoro il nostro caldo ringraziamento per
questo suo messaggio. Tra pochi giorni egli sbarcherà sul territorio uruguayano e sarà nuovamente in mezzo ai suoi parrocchiani. Lo ricorderemo con affetto cristiano, sicuri che
i legami fra le chiese d’Italia e del
Rio de la Piata saranno stati intensifieati dalla sua visita. Nel suo campo di lavoro, pur così vasto, speriamo che egli trovi il tempo di inviare
ogni tanto qualche cronaca al nostro
giornale. Lo leggeremo con interesse
e con riconoscenza. Red.
Viaggio a Guardia Piemontese
LE IMPRESSIONI DI UN 6I0RNALISTA
V. Beonio Brocchieri ha visitato aicnne lucatità anticamente abitate da Valdesi in Calabria
Visita del Pastore Gagnebin
Domenica prossima 12 corr. la parrocchia di Torre Pellice avrà la visita del Pastore Gagnebin, ben nota
personalità del mondo protestante
Svizzero.
Egli presiederà il culto in francese ,a Torre Pellice, e nel pomeriggio
rivolgerà un messaggio durante la
festa di canto a San Germano.
Uno speciale invito è fatto alla
gioventù perchè non perda questa
occasione. Portare l’Innario francese al culto a Torre Pellice.
Alcuni giorni or sono, nel nostro studio
a Pinerolo, abbiamo ricevuto la visita del
giornalista V. Beonio Brocchieri. Egli
giungeva da un viaggio in Calabria dove si
era particolarmente interessato al paese di
Guardia Piemontese. E insieme avemmo
una lunga conversazione su svariati argomenti.
Grazie alla cortesia dell’ing. Roberto Turin abbiamo ora fra le mani un numero
del Corriere informazione in cui si legge
un articolo del Beonio Brocchieri così intitolato: « Nel paesello dei Valdesi era
proibito prender moglie ».
A parte la curiosità del titolo a scopo
giornalistico e malgrado una interpretazione di Pietro Valdo che ci sembra leggermente fantastica, ci sono nell’articolo varie cose interessanti. Ci permettiamo, pertanto, di riprodurne alcune: ad esempio,
la sua visita a Guardia Piemontese ed il
suo incontro con i Valdesi di Cosenza.
Red.
Ero giunto qui a Guardia convinto di ritrovare i discendenti, collaterali dei miei
amici protestanti piemontesi, coi quali tante volte sono andato a rovistare vecchie carte, tra la b'hlioteca di Pinerolo e l’archivio di Torre Pellice. Ma nell’antica roccaforte dei fuggiaschi calabresi ogni traccia
d’eresia è cancellata; e il cattolicesimo
trionfante si incarnai oggi in un parroco
muscoloso, che catalizza intorno al rito romano pantaloni e sottane, culle e cimiteri.
Sorge il villaggio .sulla cima aguzza di
un monte, al quale si arriva con l’asma o
col capogiro per una strada che non finisce mai, come portasse in capo al mondo.
Poche case, un castello rovinato, una chiesa e un cerchio di mura color piombo. E
subito che ti intrufoli nel silenzio sospettoso di quattro vicoletti, riconosci i ' segni
di un antico naufragio, del quale la gente
parla contro voglia, ma che è la gloria sottintesa di tutta la situazione. Infatti i nomi
proibiti tornarono a trasudare dalle pietre;
e oggi in capo al paese vedi scritto "Via
dei Martiri” e ’’Piazza del Tempio Valdese”.
Del Tempio nou bìHmasta nemmeno una
piastrella rotta; è i Martiri sono stati tutti
sconfessati. Però si ricordano i nomi di
Pascale, di Vsceglio, di Negrino, eroi di
un’epopea fallita; ma pur sempre eroi. Ai
ragazzini si insegna che i nonni dei nonni
vissero liberi e scomunicati, fino al giorno in cui un signorotto locale, un governatore di Spagna, un inquisitore e un tagliateste combinarono un trucco simile a
quello del cavallo di Troia. Perchè al tramonto i soldati vestiti da mercanti e da
pellegrini entrarono nel paese; ma a mezzanotte uno di loro fece un fischio e gli
altri a coltellate vuotarono le case. Tanto
che la porta di ponente oggi ancora si chia
La funzione delle Corali
In un precedente articolo si è fatto cenno al problema del canto sacro,
come si pone ai responsabili nei confronti della comunità; si sono indicati i due estremi, ambedue da evitare, in cui rischia di cadere chi si
occupa di fornire un canto sacro alla
chiesa.
Analogo ragionamento può farsi
nei riguardi delle corali, quando si
cerchi di definire qual sia la loro funzione nella chiesa. Anche il direttore
di coro deve considerarsi posto fra
due poli: egli può concepire il canto
della corale come un puro abbellimento del culto solenne, e in tal caso è
perfettamente libero di scegliere il
pezzo che desidera; infatti le sue preoccupazioni saranno soltanto d’ordine o
tecnico (numero e capacità dei coristi,
possibilità di accompagnamento, disponibilità di solisti) o artistico (capacità di comprensione del pubblico;
orientamento del coro verso l’uno o
l’altro stile musicale). Oppure il direttore dà al canto di coro un senso « liturgico », e allora le cose cambiano.
La corale assume una funzione liturgica quando prende coscienza del fatto che essa esprime (sia pure in un
modo tutto particolare, la voce stessa
della comunità. Se la corale non vivesse e funzionasse come una delle membra della comunità di cui fa parte, si
potrebbe considerarla alla stessa stregua di un gruppo di amatori della musica sacra, i quali, dopo molteplici
prove, danno un pubblico saggio della
loro abilità. Cosa ottima dal punto di
vista culturale, ma ingiustificata nella
vita della chiesa.
Tale attività culturale va tuttavia
incoraggiata perchè trova uno sbocco
naturale in concerti ecclesiastici o profani, e contribuisce a migliorare il livello musicale del coro e del pubblico. Però la Corale evangelica è qualcosa di più: essa vuole testimoniare
la sua appartenenza alla chiesa per
mezzo della musica corale. E’ una forma d’arte adattissima per quello scopo, giacché riunisce in sè la sublimità
della musica come arte; la facilità di
apprendimento di brani che dànno
buoni risultati anche senza l’aiuto di
una preparazione tecnica approfondita; e infine costituisce una parabola
della vita comunitaria : come nella
chiesa anche nella corale ognuno ha
la sua funzione propria e insostituibile, ognuno prende un suo posto a
cui è chiamato senza discussione. C’è
qualcosa che unisce i membri del coro: passione per il canto, spirito di
solidarietà, assiduità e applicazione.
Doti sufficienti per un coro « laico »,
ma che devono essere trasformate, valorizzate, direi quasi riconsacrate, in
una corale come le nostre. In una parola, concepite in funzione del culto.
Ma non è tanto il fatto in sè di cantare durante un culto che costituisce
la testimonianza della corale.
E’ soprattutto il fatto di dedicare
per quello scopo tempo, energie, il nostro amore del bello e di ciò che è anche tecnicamente ben fatto. Un coro
professionista non^ può presentarsi al
pubblico pagante senza una preparazione adeguata; no'i non possiamo presentare a Dio un’òfferta musicale fatta con trascuratezza; il minimo di sicurezza che possiamo avere prima di
un’esecuzione è la coscienza di aver
fatto tutto il nostro possibile; ma questo sentimento non è più valido se
non è costantemente accompagnato
dalla preoccupazione di migliorare.
La corale deve dunque avere una
chiara idea della sua funzione liturgica, un senso precìso dei suoi limiti;
ma anche essere conscia del suo valore. Essa ha ricevuto un dono che (seppure limitato per ragioni tecniche) è
importante sia spiritualmente che artisticamente; sappia ogni corale sviluppare armonicamente questi due aspetti senza permettere che l’uno dei due
esautori l’altro. Non siamo chiamati
in cantoria per far propinare alle assemblee de^li « effettacci », dei pezzi
roboanti e di dubbio gusto; si può
edificare anche con un semplice inno
omofono. Ma avremo tradito il nostro
compito se la facilità del pezzo scelto
ci avrà distolti dal ricercare con pazienza ed amore l’espressività migliore
e la massima perfezione tecnica concessaci, onde far dire a quel pezzo tutto ciò che esso può dire.
Ferruccio Corsani
della Commiss, del Canto Sacro
ma ’’Porta del Stmgue”. Pochi superstiti,
con qualche cane e qualche gallina, scivolando giù dal muraglione, si nascosero tra
le vigne; ma tornarono molti mesi dopo a
testa ciondolante e pancia vuota per confessarsi dai Domenicani, che nel frattempo
si erano insediati trionfatori sulle macerie
dell’eresia debellata.
E fu allora che il marchese di Fuscaldo,
mezzo Caligola e mezzo Don Rodrigo, spiacente che qualcuno si fosse salvato, pensò
di liquidare i relitti con uno scherzo, che
è un caso raro nella storia delle legislazioni civili: il divieto di nozze. Fece chiudere il fonte battesimale, annunciando che la
fabbrica dei bambini era abolita per ordine
superiore.
Ma un frate sospettoso e furbo, fattosi
sotto al marchese, mentre costui era col
gomito alto, gli disse:
— Attento signore, che sposati o non
sposati, quei figli di eretici lassù in cinta
al monte, qualche cosa possono combinare
di loro iniziativa (come Pietro Valdo gli
insegnò a leggere la Bibbia senza prete).
E l’altro strizzando l’occhio rispose:
— Ci penso io! — E diede ordine al capo degli sbirri che di volata salisse con
cento uomini al paese di Guardia, strappando via tutte le chiavi e tutte le serrature :
— Porte spalancate —■ gridò — di giorno
e di notte: e la ronda in giro, casa per casa, a veder che succede.
Queste cose me le raccontava il mio accompagnatore, oriundo di Saluzzo; mentre
un corteo di scolaretti guidati dal parroco
passava cantando sotto il Municipio.
— Dopo quattro secoli — osservo io —
si può arguire che la vigilanza notturna
del marchese di Fuscaldo ha funzionato
male.
Due donne comparvero in quel momento sull’uscio, e la più vecchia, avendo sentito che il mio compagno parlava in dialetto, disse :
— Seu de nost pais?
— Sì, dal Piemónt — confermò l’altro.
— Alloura noù sonm parènt, vou parie
comma noù.
Il filone linguistico aveva dunque riannodato i secoli; e ricucito filologicamente
lo stivale da un capo all’altro.
Ma la confusione si fece grande nel mio
cervello ventiquattr’ore dopo a Cosenza;
dove cercando di accostare un certo gruppo di autentici protestanti, scopersi che
possiedono una loro chiesa attiva e funzionale; e un loro pastore colto, simpaticissimo.
In corso Mazzini numero 264 è una specie di magazzino che s’apre al pian terreno
di una casa popolare, ed ha le dimensioni
di una bottega. Sulla porta si legge: « La
luce risplende nelle tenebre ». Ed è il piccolo tempio dei protestanti calabresi: commovente nella sua estrema semplicità. C’era
un gruppetto di fedeli e uno tra loro eloquentissimo, che mi spiegava tutto.
—■ Ma voi — gli domando — siete originari del Piemonte come quelli di Guardia?
— No, — risponde lui — la situazione è
diversa. Perchè quelli di Guardia Piemontese sono valdesi in quanto scendono dai
valdesi, ma non sono più valdesi. Invece
noi siamo veri valdesi; siamo diventati vaidesi in seguito alla predicazione valdese.
E’ chiaro?
Per le nostre famiglie
Fedeltà e rispetto
« Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo
ha .amato la Chiesa e ha .dato, se stesso.per là»., , .
(Efesini V: 25)
« Mogli siate soggette ai vostri mariti come al Signore ».
(Efesini V: 22)
«Non commettere adulterio». (Esodo XX :14)
Come il peccato si è introdotto tra i primi coniugi, Adamo ed Èva,
così contìnua ad insinuarsi tra tutti gli sposi della terra, minacciando
anche l’unione coniugale più perfetta.
Marito, non farti illusioni nei riguardi di te stesso nè di tua
moglie. Non metterla sopra un piedistallo, come un idolo.
Moglie, non sognare che col tuo amore salverai tuo marito o che ti
salverà fui col suo. Guardati da ogni sentimentalità morbosa.
L’uno per l’altro, avete bisogno dell’amore e della pazienza che
Gesù Cristo ha per la sua Chiesa. La vostra unione sarà durevole,
soltanto se saprete rinunziare a voi stessi e dimenticare le vostre preferenze per armonizzare i vostri gusti e i vostri interessi.
Il matrimonio può essere una scuola di obbedienza e di fede; ma
può anche essere una via di disobbedienza e di amarezza. E’ veramente necessaria la misericordia di Dio, perchè l’uomo e la donna,
anche i migliori, possano comprendersi e camminare insieme, come
Egli vuole!
Ogni giorno possono prodursi dissidi irreparabili, se il perdono
di Cristo non è tra gli sposi, per liberarli di volta in volta da ciò
che li separa.
La fedeltà non si limita soltanto agli atti, ma si estende agli
sguardi, ai pensieri. Non dimenticate l’affermazione di Gesù: «Chiunque g;uarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio
con lei nel suo cuore ».
Non basta essere fedeli. Molti uomini, inveterati nel loro egoismo,
pensano di essere in regola con la moglie perchè non frequentano
un’altra donna. Talvolta stimano addirittura di aver acquistato con
la loro fedeltà il diritto di tiranneggiare la loro compagna c di farla
soffrire.
Ma è permesso domandarsi se questa insensibilità, questa mancanza dì riguardi, questa superiorità soddisfatta dei marito «fedele»,
non sono per una donna altrettanto crudeli quanto una infedeltà.
Abbi tenerezza e rispetto per tua moglie: trattala sempre come una
persona nuova, unica, insostituibile, come la creatura che Dio ti ha
confidata per l’oggi. Non cedere alla voglia di essere trasandato con
lei, non abituarti a lei. Tua moglie ha un’importanza unica nella tua
vita, ed ha diritto di essere trattata con quel riguardo e quella deferenza che useresti davanti ad una persona importante di questo mondo.
E tu, moglie, bada di non giungere un pò alla volta a pensare che
la fedeltà ti dispensa dall’essere affettuosa e gaia, tenera e bella.
Non crediate che la vostra fedeltà vi dia il diritto di usare ed
abusare della pazienza dell’altro nei mille particolari della vita cotidiana. La pazienza è sempre esposta al rìschio di stancarsi, e la stanchezza può condurre all’indifferenza, che corrode la sostanza stessa dei
matrimonio. Ricordatevi: la fiamma dell’amore ha sempre bisogno
di essere alimentata.
La mancanza di tenerezza e di rispetto è talvolta già. un segno del
declinare dell’amore, a volte può anche provocarlo. Col passare degli
anni la tenerezza e il rispetto diventano sempre più necessari.
(Da «Insieme»)
3
L’ECO DELLE VAIU VALDESI
— S
CONVEGNO
dei Monitori
Luserna San Giovanni, 1 Maggio
Il tempo non pareva promettere
gran che, ma dato che il convegno
si sarebbe riunito nella spaziosa sala
Albarin, il cielo grigio e le poche
gocce di pioggia della mattina, non
avrebbero dovuto influire sulla partecipazione a questo interessante incontro. E invece abbiamo contato
solo una trentina di presenti e molte scuole domenicali delle Valli non
erano affatto rappresentate.
Tuttavia per coloro che c’erano,
anche se pochi, il convegno è pienamente riuscito. Dopo im breve culto
presieduto dal Pastore Bert, il pastore Davite ci ha presentato \m interessante studio su «L’Antico Testamento nella scuola domenicale».
L’insegnamento dell’A. T. nella
scuola domenicale è un compito difficile. Il mondo dell’A. T., con i suoi
costumi, con la sua scienza, con la
sua terminologia, è molto diverso dal
nostro mondo di oggi; è nécessario
perciò che il monitore conosca bene
il mondo dell’ A. T. Ma la difficoltà
più grande sta non tanto nella presentazione di questo mondo così diverso, quanto piuttosto nel far comprendere ai bambini il messaggio
dell’A. T.: l’azione di Dio che da un
senso e concatena tutte le storie
dell’A. T., orientandole verso im fine: Gesù Cristo. Perso di vista questo messaggio, ci ridurremo a raccontare ai bambini delle storie, che
rimangono allo stesso livello delle
favole o dei racconti di avventure
con ima morale più o meno evidente.
Allo studio è seguita una discussione a gruppi ed è stato un peccato che per mancanza di tempo non
si sia potuto ascoltare il resoconto
di tali discussioni.
Nel pomeriggio il pastore Corsani
ci ha illustrato la piccola mostra di
materiale didattico, che il comitato
nazionale mette a dispos'zione delle
scuole domenicali. Entrando nella
sala avevamo gettato un’occhiata,
un pò distratta invero, su carte geografiche, opuscoli ed altro materiale.
Ma sotto la sapiente illustrazione
del pastore Corsani, questo materiale ha acquistato vivacità e ci siamo
cosi potuti rendere conto di quali
strumenti abbiamo sotto mano e di
quali miglioramenti saranno portati
a tale materiale. Ci siamo rallegrati
rei sentire che questa piccola esposizione, montata con criteri adeguati, sarà presentata al Sinodo.
Il convegno si è chiuso con una
buona tazza di tè offerta dalla comimità di S. Giovanni, che ci aveva
già ospitati a mezzogiorno, offrendoci poco meno di un pranzo. Ringraziamo la comunità di S. Giovanni
e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo convegno.
Speriamo che U prossimo convegno riesca ancor meglio per quel che
concerne il numero di partecipanti;
ci siamo dati appuntamento ad Agape per la prima Domenica di Ottobre.
Un progetto grandioso
La stampa è a rumore! Una trentina di periodici —- esattamente 135,
e non tutti di carattere religioso
soltanto — si sono ultimamente occupati di una questione della massima importanza : -la creazione, in
Isvizzera, di una stazione Radio al
servizio del Protestantesimo europeo, cioè in grado di « ser\ ire » tutte le chiese e altre istituzioni evangeliche d’Europa.
Nell’ultimo numero della rivistina UAppel du Maître — organo dell’Associazione cristiana Radio e
Stampa, con sede a Lugano (Casella
Postale 256) il pastore E. Parli, Direttore di Radio Risveglio e ideatore, con altri colleghi, del grandioso
progetto, prospetta tutta la questione in un interessante esposto che si
può riassumere nei seguenti termini;
I. — Gli ideatori sono convinti
che la Chiesa debba utilizzare sempre più e sempre meglio i mezzi
messi a sua disposizione dalla tecnica moderna: Stampa, Films, Radio.
Televisione, ecc.
Notizie dalle Valli Valdesi
Bobbio Pollice
Il giorno del Venerdì Santo hanno
confermato la loro fede; Bonjour Giovanni (Malpertus), Bonjour Livia
(Cortil di Danna), Cairus Lidia (Cairu.s), Catalin Ada (Cortil di Danna),
Caialin Bruno (Centro), Catalin Giovanni (Ciampas), Catalin Paola (Cortilet), Cocco Bruna (Asti), Gönnet Itaìo (Pautasset), Garnier Letizia (Lausarot). Grand Amalia »Roccia d’
Giors), Melli Luciana (Pidone), Micbelin Aldo (Laus).
Il Signore aiuti queisti n^ovi membri di chiesa ad essergli fedeli fino
alla morte.
. Il culto-fil-Pasqua^-fia raccolto, come sempre, xm’assemblea molto numerosa, ed alcune centinaia di fedeli hanno celebrato la Santa Cena.
La Corale ha cantato inni di circostanza il Venerdì Santo e la domenica di Pasqua.
Il benefico ricordo dei culti della
Settimana Santa ci aiuti a perseverare nella comimione con Dio e col
risorto Signore, Cristo Gesù.
E’ stato invocata la benedizione di
Dio sugli sposi: Seccia Pietro (Torino) e Rostagnol Anita (Centro), il 30
marzo; Re Paolo (Centro) e Charbonnier Giovanna (Abses), il 7 aprile. . . . •
Rinnoviamo agli sposi i nostri migliori auguri di felicità nel Signore.
Il giorno del Venerdì Santo si svol
sero a Sibaud i funerali di Gönnet
Giovanni Pietro, deceduto all’età di
79 anni.
Alla famiglia nel lutto esprimiamo
la nostra sincera simpatia cristiana.
Sono stati battezzati: Catalin Walter di Giovanni Pietro e di Gönnet
Susanna (Pidone), il giorno di Pasqua; Sappè Monique Marie Judith
di Aldo e di Pontet Nini (Centro) e
Catalin Valerio di Ernesto e di Pontet Fanny (Ciampas), il 5 maggio.
Il Signore prenda sotto la sua protezione questi cari bimbi.
Il nostro annuale bazar, che ha avuto luogo il 5 maggio, ha dato un
risultato veramente lusinghiero. Ringraziamo ancora quanti hanno collaborato alla sua ottima riuscita. ^
SCUOLAZLATim DI POMARETTO
Esami sessione estiva
1956 - 1957
I candidati che intendono sostenere l’esame d’ammissione alla Scuola Media presso la Scuola Latina di Pomaretto (legalmente riconosciuta) devono presentare, possìbilmente entro il 18 Maggio p. v., i seguenti documenti:
1) Domanda di iscrizione all’esame in bollo da L, 100.
2) Certificato di nascila in bollo da L, 100.
3) Certificato di rivaccinazione antivaiolosa
e antidifterica in carta semplice.
4) Programma di studio firmato dall insegnante.
5) Tassa d’esame di L. 600.
6) Documento d’identità.
7) Dichiarazione in carta semplice, firmata
dal padre, in cui s’impegnano a frequentare, per un anno la scuola ove sostengono l’esame onde convalidare il titolo
di studio. LA DIREZIONE
Pinerolo
Il culto del 28 Aprile è stato presieduto dal Past. A. Taccia, Segretario
Generale della FUV, giunto in mezzo a noi in occasione del Convegno
giovanile svoltosi a San Secondo.
Il 1 maggio è deceduta, dopo lunga
malattia. Maria Godine in Cardon,
di anni 79, ritiratasi alla Solerà di
San Secondo alcimi anni or sono, dopo un lungo soggiorno negli Stati Uniti. Alla famiglia colpita dal lutto
esprimiamo la nostra simpatia.
Domenica 12 corrente il culto sarà
dedicato alla famiglia cristiana. Genitori e figliuoli sono caldamente esortati a parteciparvi in uno spirito
di riconoscenza a Dio.
DISCHI
di Musica Sacra
Agli amatori di musica sacra la Claudiana consiglia i seguenti dischi egregiamente eseguiti da Corali Protestanti
{La Maîtrise de VOratoire), da voci di
uomini {Communauté de Taizé), da
quartetti specializzati nei canti di appello {La voix de l’espérance) e da altri
ancora. I dischi sono in vendita alla
Claudiana - Torre Pellice {Torino).
Soli Deo Gloria
Maîtrise de l’Oratoire
Communauté Réformée de Taizé
Microsolco L. 6.000
Psaumes
Psautier de la Bible de Jérusalem
(Ediz. cattolica)
Microsolco L. 6.000
Taizé
Nuit de Noël
Microsolco L. 6.000
La Maitrisiï de l’Oratoire
du Louvres de Paris
Chorals et Psaumes
L. 2.500
La vois de l’espérance
Dix cantiques par le quator vocal
Microsolco L. 2.500
★
Ensemble
vocal féminin du Saléve
Microsolco L. 2.500
★
Chants pour les petits
Microsolco L. 1.000
★
La vois de l’espérance
Cinq cantiques
Microsolco L. 1.000
Prarostino
Funerale. ■— Ha terminato la sua
vita terrena, dopo breve ma penosa
sofferenza la nostra sorella Griglio
Maria in Long, di Cavoretto, alla età
di 70 anni. I suoi funerali, svoltisi
domenica 28 aprile, sono stati una
dimostrazione di affetto e di simpatia alla famiglia in lutto, alla quale
vogliamo ancora rinnovare 1 espressione del nostro cordoglio cristiano.
Matrimonio, — Sabato 4 maggio,
nel nostro Tempio, hanno celebrato
il loro matrimonio Carla Godine, dei
Bernardi, e Fiorenzo Gardiol, del Salet Cumba. Un folto numero di par
renti e di amici ciïcogidavano gli sposi, ai quali va l’augurio di una vita
coniugale serena e lieta e la benignità del Signore li accompagni.
Bazar. — Domenica 5 maggio, nel
pomeriggio, con un tempo veramente bello (dopo una settimana così umida), il Signore ci ha permesso di
tenere il nostro annuale Bazar di beneficenza, organizzato sotto l’egida
dell’Unione delle Madri, ma sempre
validamente sorretto dall’interesse
fattivo di tutta la Comunità. Il risultato è stato buono, ne benediciamo
il Signore.
Assemblea di Chiesa. — Vogliamo
ricordare alla Comunità l’Assemblea
di Chiesa che avrà luogo domenica
prossima 12 c. m. alle ore 10,30, col
seguente ordine del giorno: relazione annua del Concistoro; rielezione
degli Anziani dei quartieri di S. Bartolomeo, Gay e Roc ; nomina delegati alla Conferenza-pistrettuale e a,l
Sinodo ; nomina rpisori dei conti
Viva preghiera è rivolta a tutti, ma
in modo particolare ai membri elettori, onde la Comimità sia largamente rappresentata in questa assemblea.
Doni per «L’Eco delle Valli»
Duchini Anna (200); Bongarzone
(480); Peyrot Alberto (250); Deodato Enrico (250); Elio Long (250); Enrico Arnaud Grill (100); Lombardini
Teresa (500); Vinçon Giulio (250).
II. — Pur essendoci in attività
nel mondo 45 stazioni emittenti evangeliche, due o tre soltanto sono
capaci di raggiungere l’Europa. Non
esiste, sul nostro continenle, alcuna
emittente destinata principalmente
a diffondere il i>ensiero evangelico
in diverse lingue e in grado di fare
comunicazioni ufficiali. D’altra parte, la Radio vaticana è in azione
quasi ininterrottamente ogni giorno,
dalle ore 8,30 alle 22.45...
III. — Ecco alcune altre considerazioni :
Sulle emittenti nazionali, troppo
poco tempo è dato alla voce delle
chiese evangeliche. Per es. in Austria 20 minuti alle 7 antimeridiane
della domenica. In Italia, 15 minuti alle 7,30. In vari Paesi d’Europa
(Spagna, Portogallo, Polonia) nessim culto evangelico viene diffuso.
Le emittenti commerciali (Lussemburgo, Montecarlo) fanno pagare dei prezzi esorbitanti : dai 300 ai
700 franchi svizzeri (da 40.000 a 100
mila lire) per un quarto d’ora, la
mattina tra le ore 6 e le 7, oppure
dopo le 231!
Eppure, nel 1955 vi erano, in Europa, 63.452.600 posti di ascolto riceventi !
IV. — La Svizzera sarebbe un luogo ideale per l’erezione «li una emittente intemazionale. E’ un Paese
indipendente e neutro, in maggioranza protestante e che possiede un
Governo, una politica e una moneta
stabili. E’ già sede di numerose organizzazioni intemazionali.
V. ^ Questa emittente dovrebbe
C/SSere a disposizione delle chiese, assemblee, movimenti, e personalità
del Protestantesimo.
VI. — I programmi consisterebbero in: Culti, messaggi di evangelizzazione, conferenze miilssitmaiie,
cronache varie sull’attività protestante (celebrazione di feste cristiane,' commemorazioñe di fatti storici,
inaugurazione di locali di culto) resoconti sulle istituzioni benefiche e
sulle opere sociali, interviste di mis
sionari, di pastori e di laici, notizie
del mondo evangelico, programm
religiosi speciali per la gioventù,
fanciulli, i malati, le persone anzia
ne, gl’isolati, giochi radiofonici cri
stiani, innologia e musica sacra, di
schi religiosi scelti, riviste di libri
di films, di composzioni per filo
drammatiche, impressioni su opere
d’arte e avvenimenti artistici ecc.
VII. — La costrazione e l’esercizio dell’emittente avverrebbe sulla
base e col sistema di offerte vo ontarie da parte dei credenti, delle chiese e delle altre organizzazioni evangeliche aderenti al progetto.
Sino ad oggi, non è avvenuta alciuia trattativa ufficiale, non è stato
nominato alcun Comitato che prenda l’iniziativa. Vi sono state però numerose « prese di contatto » degli
ideatori con personalità del mondo
protestante. D’altra parte, non è stata fatta — come è stato affermato da
qualche periodico — alctma doman
da di concessione all’Amministrazione dei PTT svizzeri per l’erezione di una emittente internazicmale.
Dopo aver ricevuto, in via ufficiosa,
da parte di detta Amministrazione
utili consigli sulla via da seguirsi,
gl’ideatori si sono rivolti alla Federazione delle Chiese protestanti svizzere sollecitando il suo appoggio alla eventuale futura richiesta di concessione.
Nella sua risposta, in d.ita del 16
Febraio 1957, la Federazione stessa
esprime il proprio rincrescimento di
non potere accogliere tale domanda
poiché si trova nella impossibilità
vuoi di assumere la responsabilità
finanziaria dell’impresa, vuoi di assumerne la direzione morale (ripartizione delle ore tra i paesi, le chiese, le istituzioni e le confessioni).
A che punto è dunque il progetto
attualmente?
La questione rimane « largamente
aperta! ».
Numerosi pastori dèlia Svizzera
francese, della Svizzera tedesca e dell’Estero sono favorevoli. Per studiare la questione. Comitati provvisori
d’iniziativa si stanno formando in vari Paesi d’Europa. Numerosi sono
gli ostacoli da superare; ma gl’ideatori sono convinti che il progetto,
è nelle mani di Dio e che presto
ogni malinteso verrà dissipato. La
volontà del Signore è che « tutti gli
uomini giungano alla conoscenza
della verità ». Qual’è il mezzo più
cffi''?.ce e più rapido per raggiungere la massa delle popolazioni.^...
La risposta è evidente!
Tale nobil» scopo è degno davvero d’essere proseguito e meritevole,
da parte nostra, d’ogni possibile ap
Giovanni E. Meille
Dalla comunità di Lugano
Le pasteur retraité Jean Grilli a
été rappelé par Dieu dans sa 93me
année. L’enterrement a eu lieu le
mardi après Pâques. Mr. Grilli était
originaire de Praly. Il a été pasteur
de plusieurs Eglises en Italie et c’est
de Como que la Table Vaudoise l’envoya a Lugano pour succéder au pas
teur Paul Calvino le fondateur de
l’oeuvre évangélique au Te^in. Il
aimait parler du travail qu’il avait
pu faire aux Abruces. A Lugano le
nasteur Grilli d’entente avec la Ta^
ble Vaudoise unit la communauté Vaudoise aux petites oeuvres de Novaggio et de Biasca qui dépendaient d’mi
comité pour l’évangélisation du Tessin et l’Eglise devint indépendante
de la Table et faisant partie de la Fédération des Eglises protestantes
Suisses. Après 12 années d’activité il
demanda son éméritation et se retira en 1937 du ministère actif. La communauté lui est reconnaissante du
travail fidèle qu’il a fait étant pasteur
en activité de service.
Assoeiaziooe Insegnanti Cristiani Evangelici
Convepno de| 2 Gmgno
Tutti gli insegnanti Valdesi sono
invitati al Convegno di primavera
che avrà luogo, a
MASSELLO
il 2 Giugno col seguente programma:
Mattino: Culto — Pranzo in comune.
Pomeriggio: ore 14,30; a) Conferenza del Prof. Bruno Peyronel dell’Università di Torino sul Tema: La
flora alpina. La conferenza sarà illustrata da una serie di bellissime
diapositive a colori — b) Problemi
organizzativi.
Un servizio di pullman con partenza da Bobbio Pellice sarà organizzato per i partecipanti. Per le
iscrizioni rivolgersi al più presto alla
segretaria dell’AICE, sig.na Ethel
Bonnet. Via Matteotti 18, Torre
Pellice, versando la caparra di
L 500.
Il Seggio dell’AICE
Le dimanche des rameaux 14 cathécumènes ont été admis à la communion. L’Assemblée de paroisse a
nommé Mr. Edoard Monney membre
du Conseil. Le pasteur Giampiccoli
de Bergamo nous porta les salutations de l’Eglise Vaudoise.
De nombreux enfants s’inscrivent
pour la colonie de vacances de Vallecrosia. Une oeuvre qui fait honneur
au protestantisme italien et qu’il faut
soutenir dans ses difficultés économiques et dans ses projets d’agrandissement qui s’imposent: ne l’oubliez pas dans vos dons. G. Rivoir
T e formule di preghiera da me reci^ tate in adorazione furono sempre poche... perchè io mi sento così fatto da non essere capace di recitarne molte senza vagare in distrazioni e porre l’idea del culto in oblio.
Silvio Pellico (Le mie prigioni)
Collecte pour les missions
Celui qui faisait la collecte s’approcha du paroissien en lui tendant
le sachet.
—- a Je ne donne jamais aux nussions » dit le paroissien à voix basse.
— « Alors, prenez quelque chose
dans le sachet, monsieur », murmura le collecteur, « c’est pour le païens... ».
Le famiglie Balmas e Laurenti profondamente commosse per la prova
di simp>atia tributata alla loro Cara
Bonìn Margherita
in Balmas
ringraziano tutte le gentili persone
che in qualunque modo si prodigarono nella triste circostanza. Un ringraziamento particolare al Dott. De
Clementi, al Past. Bert, alla famiglia
Costabel e ai vicini di casa.
S. Germano Chisone, 30-4-1957
Onoranze funebri Tessere
tei. 5139 - Villar Perosa
4
4 —
L’ECO DELLE VALU VMJÏESI
Le attività ecclesiastiche
a Villar Pellice
La Settdmana Santa ha recato alla nostra comunità i suoi sacri ricordi e le sue preziose benedizioni.
Il 14 aprile, Domenica delle Palme,
nel corso di un culto solenne vennero ammessi alla Chiesa i 20 catecumeni di quarto anno: Baridon Albino, Buissa Luciano, Janavel Enzo,
Geymonat Roberto, Rambaud Alfredo, Geymonat Piercarlo, Berton Silvio, Monnet Renato, Pastore Piero,
Giovenale Giuliana, Gönnet Alberta,
Chauvie Silvana, Charlin Elena, Ber
tucci Piera, Davit Maria, Berton Simona, Dalmas Ivana, Arduino Evelina, Long Claudia, Rambaud Yvonne.
Tutte quante le professioni di fede apparvero sentite ed edificanti ma
quella di Rambaud Alfredo, ricoverato in un ospedale di Torino è giunta pochi istanti prima del Culto, apposta per la confermazione, riuscì
particolarmente commovente per la
assemblea.
Mercoledì Santo un’adunata di Veterani partecipa ad una riunione di
preghiera e ad una festa preparata
dairUnione delle Giovani.
Giovedi Santo, culto liturgico con
Santa Cena.
Venerdì Santo, culto presieduto dai
Vice Moderatore. I troppi assenti perdono l’occasione di una grande benedizione.
Pasqua. Culto ottimo sotto molti
aspetti. .L’assemblea è numerosa ma
non eccessivamente. Stupisca anzi il
fatto che molti villaresi trascurano
il tempio persino il giorno di Pasqua,
come a dire che i legami che li uniscono alla loro chiesa. non hanno ormai più alcuna consistenza e che i
pesti vuoti il giorno della risurrezione sono ancor più tristi e significativi di quelli di qualunque altra domenica dell’anno.
I presenti sono però moltissimi e
non si può dire che siano solo il pubblico delle solennità perchè molti son
venuti da località vicine e lontane,
dell’Italia e deU’estero, apposta per
celebrare con i loro cari la solennità
di Pasqua. Perciò l’assemblea porta
i) segno di una elevata spiritualità
ed offre a tutti l’edificazione di una
testimonianza vivente. Numerosissime sono le cuffie Valdesi ed esse pure offrono il loro messaggio significativo.
28 aprile. Nella buona assemblea
presente si notano alcune figure inconsuete quantunque ben note : il Pastore Silvio Long dell’Uruguay, il Pastore Guido Mathieu di Roma, il magg.
A. Long di Palermo... Una solennità
familiare (nozze d’argento) in casa
Mathieu ha riunito per quel giorno
attorno alla cara famiglia numerosi
parenti e la loro prima tappa villarese ha voluto essere il culto. E’ anche l’ora del commiato dal pastore
Long il quale sta per ripartire per
l’America; commossi messaggi vengono scambiati, gli auguri più fraterni, in Cristo, si rivolgono così a
quelli che partono come a coloro che
restano.
Nel pomeriggio, con la consueta solennità ha luogo la festa dei catecumeni. Le Unioni femminili hanno
preparato un programma commovente concluso con Un thè ben guemito.
Ore dolci e preziose che i giovan’
confermati ricorderanno certo per
tutta la vita.
Castagneto. Con volo superbo è
giunta af Castagneto una maestosa
cicogna e vi ha gentilmente deposto
il piccolo Marco. Tutta la comunità
se ne rallegra con la cara famiglia
Lazier ed augura al neonato ogni tae
ne nel Signore.
I primi ospiti sono giunti già al
Castagneto. Il giovane Pastore August e Signora sono giunti dai pressi della Saar per troscorrere con noi
tre settimane di riposo.
Spellacolo cineinalogralico
All’ultimo momento, ci si chiede di
annunziare che, nei prossimi giorni,
il Prof. Silvio Baridon presenterà alcune pellicole cinematog;raflehe nelle
nostre Valli.
Il programma è il seguente:
Sabato 11 coir, ore 21: Nell’Aula Magna di Torre Pellice.
Domenica 12 corr. ore 15: A Prali.
Domenica 12 corr. ore 21: A Pomar
retto.
Titolo del film :
LA CAGE AUX ROSSIGNOLS
Precederà la proiezione di un documentario a colori sull’isola di Ponza realizzato dal Prof. Baridon.
L. Debard
LA BIBLE AU FOYER
L. 950
Ordinazioni alla Libreria Claudiana — Torre Pellice c. c. p. 2/17557
E’ giimto pure l’ingegnere Pastore
Stossinger da Erlangen presso Berlino con la sua Signora.
La signorina Dorotea Schidt, infermiera ed assistente sociale è venuta
ai Castagneto per un anno di servizio volontario. A lei la nostra ammirazione ed il nostro benvenuto.
Dipartenze. Due lutti si sono verificati nel corso delle solennità Pasquali i quali se hanno portato il turbamento della separazione in due fa^
miglie della Chiesa, hanno pure reso
possibile alla comimità di celebrare
in presenza della morte le gloriose
promesse delTEvangelo.
Caterina Allio in Rambaud di anni 68 di Cavion di Villa è deceduta
i! 25 aprile u. s.
Maurizio Gaillard di anni 69, dell’Inverso, è deceduto il 27 aprile.
Alle famiglie afflitte, ia fraterna
solidarietà della Chiesa.
INVITO AL CASTAGNETO
La casarriposo del Castagneto a
Villar Pellice è già prenotata per
quasi tutta la stagione estiva. Restano ancora a disposizione due campeggi, uno dal 26 giugno al 16 luglio
e l’altro dal 16 settembre ad ottobre
Possono essere ospitati gruppi di
30-35 persone. Il prezzo consiste unicamente nel rimborso spese.
COMITTO
MASCHILE
MLDESE
Torre Pellice ITorino)
C
vsÊCBnÆe e soggÈornt
j
Dal 20 Giugno a fine Settembre
vacanze o soggiorni in vista
degli esami di riparazione per
ragazzi (anche non evangelici)
dagli 8 ai 16 anni. Durata minima
del soggiorno: due settimane. Ripetizioni organizzate, campi da
gioco, gite, ampi locali, televisione. Iscrizione: L. 3.000. Retta giornaliera: L. 750-850 secondo le età.
Riduzioni per soggiorni prolungati di meno abbienti.
Sono aperte le iscrizioni anche
per il prossimo anno scolastico.
Rette invernali ridotte.
Notizie dalle Comunità
AVVISI
Pramoilo
Il 17 aprile abbiamo accompagnato al campo del riposo le spoglie
mortali di Clot Luigi, di anni 73, dei
Bocchiardi, deceduto a Torre Pellice dove viveva con il figlio. Trasferitosi colà due anni fa in seguito
alla morte, quasi contemporanea,
della moglie e della figlia Lilia, non
un solo momento aveva dimentica/to la sua casa e la sua terra di Pramoilo. Egli ha voluto venire a riposare accanto alla sua compagna ed
alla sua figliola la cui scomparsa lo
aveva profondamente scosso e gli
aveva lasciato nel cuore un vuoto
incolmabile.
I numerosi amici che egli aveva ed
i conoscenti che io apprezzavano
molto per il suo carattere mite e per
la sua dirittura morale, si sono dati
convegno ai Toumin per attendero all’arrivo del suo ultimo viaggio
e per accompagnare in seguito le sue
spoglie al campo del riposo.
Al figlio, alle figlie e rispettive famiglie, al fratello e ai numerosi par
renti la Chiesa rinnova la sua viva
e fraterna simpatia cristiana.
« Venite a me — dice Gesù — voi
tutti che siete travagliati ed aggravati ,e io vi darò riposo», (Matteo
11: 28).
La domenica di Pasqua hanno
confermato il voto del loro battesimo e sono stati ammessi quali membri comunicanti i seguenti catecumeni di quarto anno: Jahier Mirella, Balmas Ferruccio, Long Sergio o
i"-eyronel Nino.
II Signore che ha udit-j le loro
promesse, li aiuti a mantenerle feaelmente fino alla fine e conceda loro numerose benedizioni.
Come negli anni passati, anche
quest’anno il culto di Pasqua è riuscito imponente. Malgrado il tempo
incerto il tempio era gremito e buo
na è stata la partecipazione alla
Santa Cena. Erano presenti molti
Pramollim stabiliti fuori parrocchia
Il 25 Aprile con l’intervento del
Sindaco Cav. Isidoro Rosia, di diversi rappresentanti della Amministra
zione Comunale, del Comandante
Giovanni Costantino, del Concisto
ro, dei famigiiari dei Caduti, di molti Pramollini e di diversi amici di
Pramoilo ha avuto luogo, in occasione del izo anniversario della liberazione, lo scoprimento di una la
pide con meisi i nomi dei Caduti nel
la guerra 1940-45. Tale lapide è stata
murata al monumento che ricorda i
Caduti della guerra 1915-18.
Dopo tm breve messaggio del Pastore ha tenuto il discorso commemorativo il Comandante Giovanni
Costantino. E’ seguito lappello dei
Caduti nelle due guerre e un minuto
di raccoglimento.
A mezzogiorno un « rancio fraterno», ottimamente .servito dai Sigg.ri
Attilio e Elvira Jahier della Ruata
ua riunito un bel gruppo di ex-comoattenti e di ex-prigionieri e internati.
Un plauso alla Amministrazione
Comunale, promotrire della cerimonia e un grazie di cuore ai numerosi amici intervenuti.
Riclaretto
Nella cron^a di Villasecca apparsa sul penultimo numero del giornale c’è stata una omissione nell’elenco dei catecumeni ammessi in
chiesa.
Ne diamo l’elenco completo, scusandoci deH’involontaria omissioneAdolfo Barus (Villasecca) Clot Varizia Alberto (Mollerà) Arturo Genre (Bovile) Luciano Grill (Bastia)
Elda Giacomino (Albarea) Carlo
Massel (Roccia) Rina Peyronel
(Trussan) Romana Peyronel (Chiotti) Romildo Tron (Villasecea) Lamy
Peyronel (Trussan).
Rodoretto
Il giorno di Venerdì Santo nel corso del nostro culto sono stati confermati i seguenti catecumeni: Bouvier Lidia (Fontane), Breuza Eliana
(Fontane), Pascal Edda (Fontane),
Pons Elda (Gardiola), Talmon Aldo
(Campo Clot). Il Signore aiuti questi giovam nell’impegno assunto di
amarLo e di servirLo sempre con fedeltà e perseveranza.
Un’assemblea compatta ha riempito il nostro tempio per riascoltare
nel messaggio di Pasqua di Risurrezione l’opera del Padre nostro in
Gesù Cristo: Egli ha vinto e trionfato i>er noi e vive in eterno per regnare su tutti. Numerosi coloro che
hanno partecipato alla Santa Cena
per esprimere attraverso il ricordo
del sacrificio del Signore la nostra
riconoscenza e la nostra gioia a Colui che ha tutto compiuto per la nostra salvezza.
La Corale, diretta dal maestro sig.
Enzo Tron, ha cantato per questa
circostanza due inni: uno della raccolta italiana e l’altro della raccolta
francese. Il ricordo di quelle giornate
sia in benedizione per ognuno di noi.
Domenica 21 Aprile è stato battezzato Riceli Luigino dì Rino e Ma
ria Margherita Payre (Campo Clot).
Il Buon Pastore della greggia accompagni questo agnello e coloro
che l’anno presentato al Battesimo».
Angrogno ( Capoluogo )
Il messaggio della resurrezione del
Signore è stato rivolto la domenica
di Pasqua ad una numerosa assemblea convenuta nel nostro Tempio.
Numerosa pure la partecipazione
alla Santa Cena. Ringraziamo la Co
rale che ha eseguito lodevolmente
un coro di circostanza.
Un grazie pure ai giovani della
UGV di Prassuit-Vemet per l’ottimo
trattenimento familiare di domenica sera 21 aprile.
Domenica 28 aprile l’Assemblea d’
Chiesa è stata convocata per udire
la lettura della relazione morale e
finanziaria del Concistoro suH’anno
ecclesiastico 1956-57. Esaurita rapidamente la^ discussione, r,Assemblea
ha proceduto alla nomina dei delegati alla Conferenza Distrettuale ed
al Sinodo. Sono risultati eletti: quali delegati alla Conferenza Distrettuale: i fratelli Bonnet Italo (Sea) e
Bertin Renato (Passel; quale delegato al Sinodo l’Anziano sig. Daniele Benech (Ciabot); supplenti l’Anziano L. Malan (Ciabas )ed il fratello Lorenzo Monnet (Giovo).
Ringraziamo sentitamente i giovani Unionisti di Villar Pellice (Centro) per la loro gradita visita di domenica 28 sera. e. a.
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Direttore: Prof. Gino Costabel
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di
Pinerolo con decreto del 19 gennaio IQ.Sà.
Le famiglie Cardon e Godine sensibili alla dimostrazione di simpatia
ricevuta in occasione della dipartenza della loro cara
Maria Cardon
nata Godino
ringraziano sentitamente tutte le
persone intervenute ai funerali o che
sono state larghe di aiuto durante la
malattia, in modo particolare le si
gnore Teresa Ferrerò e Irma Mazzola.
San Secondo di Pinerolo
2 Maggio 1957
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Si comunica che il
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ha ripreso il lavoro in
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Torre Pellice
Redattore: Ermanno Rostan
Via dei Mille, 1 - Pinerolo
tei. 2009
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice - '-c.p. 2/17557
Tipografia Subalpina - s. p. a.
Torre Pellice (Torino)
ORMO DEL PÊNEROLESE - S NOVEMBRE 1956
Ferrovia Torino-Torre Pellice e viceversa
Tonno 4,28 6,20 8,11 12,23 13,42 15,22 17,26 18,29 18,34 19,23 23,48
Airasca 5,16 7,08 8,50 — 14,30 16,06 18,13 — 19,22 20,08 0,29
Pinerolo 5,36 7,39 9,11 13,— 14,55 16^8 18,40 19,13 19,46 20,31 0,51
Bncti. 5,57 7,58 9,27 13,15 15,12 16,50 18,59 19,28 20,07 20,46 1,07
Torre P. 6,10 8,11 9,41 13,33 15,25 17,04 19,12 19,42 20,20 20,59 1,20
Torre
Brich.
Pinerolo
Airasca
Torino
P.
3,48 4,48 5,40 6,38 8,35 12,24 13,24 16,32 18,05 19,50 21,04
4,01 5,18 5,56 6,53 8,50 12,39 13,39 16,48 18,19 20,06 21,19
4,21 5,31 6,18 7,11 9,08 12,58 13,55 17,06 18,37 20,29 21,35
4,39 5,50 6,49 7,27 9,25 13,19 — 17,35 18,58 21,02
5,23 6,32 7,38 7,54 10,— 14,02 14,16 18,26 19,42 21,55____________
Ferrovia Bricherasio-Barge e viceversa
Brien.
Barge
5,07 5,59 8,02 9,32 13,18 15,18 16,52 19,07 20,14
5,24 6,17 8,20 9,50 13,37 15,39 17,10 19,27 20,33
Barge
Brich.
4,40 5,31
4,58 5,49
6,29 8^7 12,16 14,50 16,08 17,53 19,37
6,48 8,45 12,34 15,07 16,29 18,11 19,55
Tramvia Pinerolo-Perosa e viceversa
Pinerolo
Porte
S. Germano
Villar P.
Pinasca
Perosa
fer fest fer fer fest fer fest fer fer fest fer fest fest fer fer fer
4,20 4,35 4,45 6,45 7 — 7,55 8,15 9,30 10,15 11,30 11,40 12,40 13,10 15,05 15,05 16,02 17,50 19,25 20,55
4,47 4,56 6,04 7,07 1 8,16 8,34 9,48 10,34 11,50 11,58 13,02 13,29 15,22 15,24 16,22 18,09 19,47 21,17
4,54 5,03 6,10 7,15 1 8,22 8,42 9,55 10,42 11,58 12,05 13,10 13,36 15,28 15,32 16,29 18,17 19,55 21,25
5,25 5,20 6,17 7,22 7,25 8,30 8,50 10,03 11,— 12,06 12,11 13,40 13,45 15,35 15,40 16,55 18,25 20,02 21,55
5,35 5,30 6,27 7,32 — 8,40 9— 10,10 11,10 12,16 12,20 13,50 13,55 15,45 15,52 17,07 18,35 20,11 22,05
5,45 5,40 6,37 7,40 — 8,50 9,10 10,20 11,20 12,25 12,30 14— 14,05 15,55 16,05 17,20 18,45 20,20 22,15
Perosa
Pinasca
Villar P.
S. Germano
Porte
Pinerolo
fer fes fer fer fest fer fer fest fer fest f
4,45 4,50 5,55 7 — 7 — — 8 — 8,10 9,35 9,45
4,55 5,01 6,05 7,11 7,10 — 8,11 8,20 9,45 9,55
5,25 5,20 6,15 7,21 7,19 7,30 8,21 8,30 10,— 10,04
5,32 5,27 6^3 7,28 7^5 — 83 8,35 10,10 10,10
5,39 5,32 63 7,35 7,32 — 8,35 8,42 103 10,17
6,— 5,50 6,45 7,55 7,50 8 — 8,55 9 — 10,40 10,40
r fest fer fest fest fer fer fer
11,45 11,50 13— 13,25 14,10 16— 16,15 — 17,25 19 — 21,15
11,57 12— 13,10 13,33 14,18 16,10 — — 17,35 19,10 21,25
12,07 12,09 13,40 13,45 14,28 163 163 16,55 17,45 19,20 21,55
12,15 12,15 13,47 13,51 14,34 163 — 17,03 17,52 19,28 22,03
12,28 12,22 13,54 13,58 14,41 16,36 — 17,11 17,58 19,35 22,10
12,52 12,40 14,15 143 15 — 16,55 17,18 17,35 18,16 19,55 22,30