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ECO
DELLE milT VALDESI
Spet^t.
BtBLIOfneCA VALDSœ
TORRE PBtLlCE
CTorino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno XCI — Num. 23 ABBONAMENTI f Eco: L. 1.300 per Tinterno Eco e La Luce: L. 2.000 per Tinterno Spediz. abb. poatale - 1 Groppo 1 TORRE PELLICE — 9 (jiugno 1961
Una copia tir» 30 [ L. 1.800 per Tetterò L. 2.800 per l’eatero Cambio d’indirizzo lira 50 I Ammin, C^aaditna Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
VILLAR PELLICE, 1-2 GIUGNO
La Conferenza del Primo Distretto
“La nostra chiesa continua le sue attività secondo
lo schema di 50 anni fa ma con minor convinzione^
Dalla relazione di una chiesa
Poiché si auspica che le Conferenze distrettuali diventino dei piccoli Sinodi
regionali, dibattano prohlemi vivi, assumano responsahilità reali, abbiano peso
nella vita dei distretti, si può dire che la Conferenza di Villar Pellice è stata
positiva; buona la partecipazione — tanto più lodevole in quanto le sedute sono
durate due giorni — familiari e impegnati i lavori, vìvi i problemi discussi, malgrado non ci sia riunione (ecclesiastica, poi!) in cui non si possa sognare un
notevole risparmio di tempo c di parole. Siamo lieti di dare atto di questo, rin-,
graziando in pari tempo il presidente e il vicepresidente della Conferenza, past.
Edoardo Aime e prof. Ferruccio Corsani, che hanno ottimamente diretto i lavori, coadiuvati dalla segretaria, sig.na Liliana Viglielmo.
Quanto sopra non significa che tutto sia stato roseo e bello, nel corso dei
lavori: affermarlo significherebbe dire che... la conferenza è stata superficiale
e insignificante; invece si è sentito, un poco almeno, battere il polso della nostra Chiesa, qui alle Valli in particolare, un polso vivo, anche se tutt’altro che
regolare c possente. Ma veniamo ai punti principali su cui ci si è soffermati.
La LommissioDe DìsMnaie
Quest’anno, che doveva ' essere un
anno d’esperimento e di novità — dopo la decisione sinodale di maggiore
autonomia distrettuale, e la conseguente nomina del past. Deodato a
presidente della Commissione distr.,
nella Conferenza straordinaria dello
scorso autunno — ha invece segnato
una difficoltà nel coordinamento e soprattutto nel potenziamento delle attività comuni del distretto, a causa
della malattia, sopravvenuta a fine
novembre, del past. Deodato, che si
era accinto con grande impegno al
suo nuovo compito. Questo ha costituito — anche per la sola « ordinaria
amministrazione», che è stata mantei;-‘nuta, salvo «visite di Chiesa» — un
■ ^"Botevole aggravio-ìi’-SBgr6taSi&,
past. Giorgio Tourn, al quale è stato
espresso il più vivo ringraziamento,
insieme alla fraterna simpatia per il
lutto che l’ha colpito proprio in questi giorni.
A questo punto non si può tacere —
nè si è taciuto in Conferenza — un
problema che non è solo personale,
ma più vasto. Quale vicepresidente
della Commissione distrettuale era
stato eletto, nello scorso giugno, l’ing.
Giovanni Pontet. La logica voleva
che, costretto il presidente a sospendere il suo lavoro, egli gli subentrasse, Invece non è stato cosi, e tutto il
lavoro fattibile è ricaduto sulle spalle
,del segretario. Difetto di iniziativa?
Può darsi. Ma è un fatto, ed è stato
ripetutamente detto in sede di Conferenza, che tale mancato x>^P®èno è un
iisdice ammonitore di come il laicato
sia spesso solo teoricamente associato al lavoro nella Chiesa, di come la
nostra struttura ecclesiastica sia corigegnata in modo da rendere tutt altro che facile l’inserimento, con compiti direttivi, di un laico. A questo
punto si è avuto un ampio e interessante dibattito (invero più pastorale
che laico) sull’accentramento pastorale, che talvolta, almeno iielle parrocchie alte, sembra inevitabile, e contro cui bisogna invece lottare seiwa
quartiere ovunque. E’ per questo <me,
pur essendosi deplorata l’assenza dalla Conferenza deH’ing. Pontet cui
non poteva mancare una sfumatura
polemica — egli è stato riconfermato
nella carica, con la più forte percentuale di voti. . ,
A sostituire quale presidente il past.
Deodato — a cui la Conferenza ha rivolto il suo più caldo augurio di i»eno
ristabiiimento — è stato eletto, dopo
una lunga discussione e una votazione nulla per la dispersione di vota, il
past. Giorgio Gìrardet: la perplessità
di alcuni — compreso il candidato!—
era causata dal fatto che il past. Girardet è abbastanza « nuovo » alla vita delle Valli, e non è direttamente
impegnato in una chiesa ; d’altra parto, in quanto direttore di Agape, sempre aperto ai più vasti orizzonti della
vita della Chiesa nel mondo, egh potrà essere un presidente distrettuale
assai stimolante, oltreché associare
più intimamente Agape e le comunità
delle Valli. Riconfermato è stato pure
il segretario past. Giorgio Tourn, dopò l’ottimo lavoro, svolto con notevole sacrificio, nel corso deU’armo, dalla
sua disagiata sede di Massello. Alla
nuova Commissione distrettuale rivolgiamo l’augurio di un buon anno
di lavoro, ricordando alle Chiese, ai
Concistori, l’impegno che, attraverso
i loro delegati, hanno preso di collaborare seriamente e fraternamente.
Ci pare giusto dire una parola di
riconoscimento cordiàle al Sovrintendente, past. Alberto Ribet: per quant-r nella .scorsa sessione sinodale egli
tosse stato avversario accanito della
riforma distrettuale, egli ha seguito
anche quest’anno la vita del Distretto con assidua presenza, con viva cordialità ma con assoluto e corretto riserbo. Ne siamo stati a,=sai iieti, e lo
jíingraziamo di cuore. .
Diflìcile, dopo un anno come questo,
dare un giudizio sul nuovo ordinamento distrettuale I past. Gustavo
Bouchard e Enrico Geymet hanno potuto dire di aver notato, nel corso di
loro visite a yarie chiese del centro e
sud, viva soddisfazione al riguardo. Il
Sinodo, cui riferirà un’apposita commissione, riprenderà la questione.
HelüzioDÍ e Lilaoci
La relazione della Commissione distrettuale, letta dal segretario past.
Tourn, era ricca di spunti, anche se
breve. Tuttavia si è anche quest’anno
dovuto lamentare i| fatto che alcune
chiese non hanno inviato in tempo,
- o solo alla vigilia, ,Ìe loro relazioni,
sicché la Commissione si é trova_ta_ a
dover riferire più lulla sua attività
che sui problemi generali del distretto. « Se vogliamo potenziare la Conferenza distrettuale. Insogna che ci sia
materiale di discussione », ricordava
il past. A. Ribet.
Notando che i regolamenti richiedono la stesura di una duplice relazione annua delle Chiese:' all’Assemblea di chiesa l’un a, alla Commissione distrettuale (Conferenza) e alla
Tavola (Sinodo) l’altra, é stato ribadito che tale duplice relazione si giustifica in quanto la priima tocchi tutti
( problemi locali, mentre la seconda,
sinza trascurare questi, metta in evidenza quelli che possano interessare
tutto il distretto.
Per facilitare la stesura tempestiva
di tali relazioni, e permettere che siano complete anche per quello che riguarda i bilanci finanziari, é stata
riaffermata come assolutamente vincolante la decisione présa alcuni anni
or sono di chiudere Tanno finanziario
i! 30 aprile : queste riafferniazioni sono, ahinoi, spesso r|fecessarie...
Denaro, denaro, denaro...
Si è molto parlntn di denaro: era
infatti, questo, il « tèma» di studiò (e
di azione ! ) proposto alle Chiese dal- '
l’ultimo Sinodo. E’ risultato che quasi tutte le Chiese hanno studiato, in
una o più serie di riunioni, tale tema;
ma si è pure notato che è mancata
quella dettagliata informazione sulla
amministrazione della nostra Chiesa
che può rendere tale problema veramente vivo per tutti. Biso^a riconoscere che per molti membri di Chiesa
il nostro bilancio è qualcosa di estrem.amente nebuloso; si sente parlare
spesso di deficit, ma non ci si rende
cento dell’entità delle spese e delle
necessità reali. Molto spesso delle nude cifre sono assai più parlanti che
Un gruppo di delegati in un intervallo davanti all’accogliente « Miraf, p Corsami
monti ».
lunghi appelli ; così ha fatto molto
bene il membro della Tavola, past.
A Ribet, a ricordare — oltre alla già
nota e così spesso deplorata cifra degli 8 milioni annui di interessi passivi — quello che costano i nostri Istituti di istruzione secoiìdaria: 11 milioni all’anno (ogni alunno costa annualmente L. 45.000 alla Scuola Media di Torre P. e L. 130.000 al Liceo;
L. 60.000 alla Scuola Latina di Pomaretto); o qual’è il costo medio di un
«posto pastorale» (cifra assai superiore a quella dello stipendio pastorale, poiché bisogna aggiungervi le spese per la Facoltà di teologia e per la
Cassa d’emeritazione, oltre a quelle
d’amministrazione): 1 milione e mezzo all’anno.
Alle Valla, é particolarmente necessario sfatare il mito dell’« autosuffi•^cienza » delle Chiese del distretto. An—
zitutto, questo é vero si e no per alcune comunità, ma non é vero per il distretto nel suo insieme; e poi questo
dell’autosufficienza é un discorso assolutamente indegno di chi ha ricevuto l’Evangelo dà credenti che han
no sentito tanto viva l’esigenza evangelistica e che, cent’anni or sono, sono partiti alla conquista dell’Itaiia :
:( Dobbiamo capire che se vogliamo
predicare l’Evangelo a Carùnchio, a
S. Giovanni Lipioni..., dobbiamo fare
dei sacrifici», ricordava gravemente e
appassionatamente il past. A. Ribet.
Parecchi hanno sostenuto a questo
Attraverso le Alte Alpi, la valle della Duraoce e le Cevenne
Dalle Vaili Valdesi a Wdues-Morles
POSITIVO
Un giovane industriale ingle^. Ta
Hamlyn, ha licenziato, con tutte le
indennità, 12 operai che in contrasto
con il parere dei sindacati, riirat ■
vano di lavorare con un asiatico.
L’industriale si é dichiarato pronto a
chiudere lo stabilimento piut^fo cM
accettare simili odiose -discriminazi
ni.
Il viaggio
11 gruppo dei pellegrini davanti alla Torre di Costanza, (loto R. Jahier^
Curato con molta capacilà ed in ogni
dettaglio dal Prof. Attilio Jalla il Pellegrinaggio di 16 Valdesi — provenienti la
gran parte da Tórre Pellice e San Giovanni, con alcuni altri delle Comunità di San
Germano Cliisone, Pinerolo. Torino ed
Ivrea —, non poteva non ottenere il magnifico successo elle ha avuto -sia per l’alto interesse turistico del viaggio sia anche, e
soprattutto, per la immensa gioia provata
dai pellegrini a motivo delle commoventi
accoglienze loro falle dai fratelli evangelici della Comunità di Vergèze.
La comitiva sistemala molto hene in un
elegante e comodo pullman della « Viagg
Malan » parte da Torre Pellice il 1» giu
gno, alle ore 5; dalla partenza al rientro
in ogni momento del pellegrinaggio, gl
orari vengono osservali .scruipolosamenle
Cielo nuvoloso, un po’ di pioggia lungo la
strada del Sestriere fin quasi al Mùngine
vro; mila la zona delle .\lpi offre aspel
li vari e pittoreschi; la regione è quanto
mai inleressanle; si giunge a Briançon al
le 8,30 ove si fa la prima breve «osta. D
nuovo in pullman; il ciqlo si è fallo lini
pido con un azzurro che dà a lutti la gioia
questa è una delle zone pittoresche della
Francia, le ben note ,\lle Alpi con montagne e rocce caratteristiche, immerse di
stese brulle, villaggi disseminali ai !:ird
di ricchi boschetti; il garrulo Guil, Guil
lastre ed Embrun, la città che il 30 sellem
bre 164-1 diede i natali al pastore e con
doltiero Enrico Arnaud brevemente rievo
calo dal Prof. Jalla.
A mezzodì i gitanti sostano a Sisleron
per il pranzo ci si disperde per la grazio
sa antica cittadina fondata dai romani, in
un dedalo di stradine e vicoli essa si in
nalza fino alla cittadella che la do-mina
Alle 14 si riparte lungo la Durance e poi
nel Vamdnise sino alla cittadina di Tara
scona che ha fama letteraria per il perso
naggio caricaturale di Tartarino creato da
Alfonso Daudet in una celebre trilogia
(Segue » png. 3)
punto la necessità di una maggiore
conoscenza dell’evangelizzazione da
parte delle comunità delle Valli: come si fanno ógni anno dei giri di conferenze all’estero, perchè non si po^
ti ebbero organizzare anche alle Valli
tournées di pastori dell’evangelizzazione che, magari con l’ausilio di diapositive, portino l’eco della vita delle
comunità sorelle che sono in prima
linea, lontane dalla nostra « paix confessionnelle » ma anche più libere dal
nostro quietismo tradizionalista?
Il past. Aldo Comba, esprimendo
pure il pensiero di altri, ha ancora -notato che, pur moltiplicandosi gli appelli, si dà evidentemente alle chiese
la falsa impressione che tutto finisce
sempre per aggiustarsi ( al di fuori del
loro impegno ded§o, e di tutti) : come
Ü padre che sgrida .continuamente, e
mui si fa rea]igente_ ubidireanno dopò arìhó, Ìé bóhtiSbvizìohi alla
Cassa Centrale sono inferiori al bilancio preventivo approvato in Sinc^
do e votato con solenni o.d.g.: com’è
possibile, allora, evitare che periodicamente si accumuli un deficit?
Terminando questo paragrafo ci
permettiamo una nota: la scorsa settimana riferivamo su queste colonne
il particolare tristemente grottesco
che per Fidel Castro i preti (spagnoli; non valevano neppure come merce
di scambio, neppure quanto mezzo
trattore. Beh, per ognuno di noi, molto seriamente, quanto vale, non diciamo un pastore, ma un posto pastorale, un ministero della Parola? ciascuno risixjnda per conto suo.
Spostamenti di popolazione
Di anno in anno questi spostamenti si fanno più considerevoli, in zone
montane e « depresse » quali sono le
alte Valli. Talvolta la migrazione resta nell’ambito del distretto, verso le
comunità di fondovalle e fino a San
Secondo-Pinerolo ; in più larga misura si spinge nella grande diaspora
della pianura (agricoltori) e verso Torino (operai, impiegati, professionisti).
Per rendere più concreta la discussione, era stata invitata una rappresentanza della Chiesa di Torino (pastore B. Corsani, dott. C. Pons, sig.
Ventura), ed il dialogo fra essa e i
rappresentanti valligiani (pochini i
laici loquaci, però) è stato molto interessante, e, forse, uno dei momenti
umanamente più vivi dei lavori; il
past. Girardet ha potuto affermare
che è un aspetto specifico della « diaconia» di oggi, il raggiungere, sostenere, incoraggiare uomini e famiglie
per cui il trapianto in altra sede è
sempre un momento di crisi, di isolamento. I rappresentanti torinesi
hanno illustrato quel che la Chiesa
di Torino, in particolare 1 pastori fanno per accogliere i nuovi arrivati,
quando questi vengano segnalati. Se
questi immigrati conservassero verafi,ente un solido legame spirituale —
e non solo etnico-familiare — con la
parrocchia d’origine, la situazione non
sarebbe cosi grave; ma purtroppo assai spesso non è così., e la necessità
che essi possano essere quanto prima
inquadrati nella comunità di Torino
non è di carattere burocratico ma
tende amicamente ad evitare Tisolantento e, gradualmente, Tassimilazionc alTambiente e la « perdita » di
quanti non ricercano spontaneamente la comunione della Chiesa. Solo
quando si sarà fatto tutto il possibile
per portare loro l’Evangelo, si potrà
dire: non ne vogliono sapere.
Si sente abbastanza spesso ripetere
la lagnanza della poca cordialità della comunità torinese per i nuovi venuti (ma teniamo qui a ringraziare
(Segue a pag. ?)
2
PM- *
L’ECO lœLLE TAIU VALDESI
9 giugno 1961 — N. 23
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7
aÉfiaîAV Aolrbîilf î
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il lavori della! Conferenza Distrettuale
iiiiHHillliiiiiiiimuimM'
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nniiiitiitiuiiiMiiuu
GIOVEDÌ’ 1
Kennedy, in via per l’ineontro di Vienna, a colloquio con De Gamlle, a Parigi.
Viene anniinciato da San Domingo l’asaaosinio del dittatore Rafael Trujillo, da
trent’anni al potere.
Tragica serie di incidenti « festivi »,
VENERDÌ’ 2
Arrivando a Vienna Krnscev tiene un
breve e pacato discorso in cui auspica
«saggia collaborazione» con gli S. U.;
Kennedy, alla partenza da Parigi, conferma la decisione americana di resistere ad
ogni soiluzione di forza che limiti la libertà di Berlino-Ovest.
Spietate repressioni a San Domingo, mentre il figlio di Trujillo assume il potere.
La « Repubblica » dominicana è in realtà
per % un feudo (e una creazione) della famiglia Trujillo.
Maltempo in molte zone d’Italja; violen,
te grandinate in Piemonte.
Segni si trova in Giappone in visita ufficiale.
SABATO 3
Avviati a Vienna i colloqui KennedyKruiscev: « franchi e cortesi ».
Si apre a Torino la prima dèlie tre
« giornate medidle », affiancata da Una mostra (Torino-Esposizioni) dell’arte sanitaria.
Unità navali americane sono in rotta verso San Domingo, destinate a pattugliare
neUe acque intemazionali.
Salazar destituisce il governatore dell’Angola e invia un sostituto con il compito di sedare la rivolta che continua.
DOMENICA 4
Si concludono i coRoqui viennesi fra i
due « K »; cauti e corretti, hanno permessq uno scambio d’idee per ora in gran
parte segreto; l’unico fatto fin d’ora positivo è che i presidenti « hanno riaffermato
di appoggiare un Laos neutrale e indipendente, sotto un governo scelto dagli stessi
laotiani, e accordi intemazionali per assi. curarne la neutralità e l’indipendenza. A
tale riguardo hanno riconoscduto l’importanza di una effettiva cessazione del fuoco »; nulla si sa ancora delle discussioni
su Berlino e sul disarmo.
Elezioni araàninistrative in altri 57 Comuni italiani.
LUNEDI’ 5
Nel viàggio di ■ ritorno a Washington
Kennedy si ferma a Londra per illustrare
a MacMillan i risultati del colloquio di
Vienna.
Mentre proseguono nel riserbo le trattative ad Evian, proseguono pure gli attenta,
ti in Algeria e in Francia; scontri a fuoco
nella banlieue parigina fra gendarmi e
arabi appartenenti a reparti inquadrati nelle forze metro^politane.
A Torino medici italiani e francesi discutono i pericoli della energia nucleare; a
Roma agitazione e falò di 700 abitanti di
baraeclie nella borgata Gordiani, dove da
un mese sono scoppiate le fogne senza che
alcuno provvedesse.
Respinto il bilancio 1961 con 44 no, 33
sì (monarchici laurini) e 3 astensioni
(Misi), il sindaco Lauro si dimette, con
tutta la Giunta napoletana.
A Ciudad Trujillo sono uocisi in uno
st^ontro con la polizia 2 capi dei rivoltosi;
Trujillo jr. promette elezioni nel 1962; la
Repubblica Dominicana accetta un’inchiesta
delI’OAS (Organizzazione degli Stati Americani).
MARTEDÌ’ 6
Kennedy, di ritorno a New York, dichiara:'« Non fu fatta nè ottenuta alcuna concessione »; è stato « un completo e franco
scambio di vedute. Nessuno dei due ha
cercato di favorire Faltro. Ci siamo limitati ad illustrare reciprocamente ciò che
credevamo importante. Abbiamo idee diametralmente opposté su quale sia la situazione del mondo e dove sia diretto ». Kmscey, a Mosca, accoglie il premier indonesiano Soekamo.
All’Assemblea siciliana, dopo cento giorni di crisi, si tentano — invano — la diciottesima, diciannovesima e venlùnesima
votazione per eleggere il presidente della
Giunta regionale. A Napoli, difficoltà per
la crisi comunale; la DC non vuole più
Lauro come sindtteo, ma è necessatio un
accordo con i monarchici laurini che dispongòno di 28 seggi. A Firenze il Senato
aecademico decide la chiusura a tempo ir,determinato dell’Università, occupata da
studenti in appoggio agli assistenti e agli
« incaricati » in agitazione.
MERCOLEDÌ’ 7
Il Governo approva il disegno di legge
per la pensione alle casalinghe; il provvedimento, di cui si parla dal 1957, dovrà
essere sanzionato da Camera e Senato.
Anche nel Mozambico scoppiano disor' dini antiportoghesi.
Muore Cari Gustav Jung, uno dei « padri » deUa psicanalisi, il più famoso allie• vo e oppositore di Sigmund Freud.
La famiglia del compianto
Mourglia Giovanni Daniele
deceduto all’età di 86 anni, commos
sa per le dimostrazioni di affetto ricevute in occasione della dipartita
del suo caro sinceramente ringrazia
tutti coloro che prendendo parte al
suo lutto le hanno dimostrato la loro
simpatia. In particolare ringrazia i
pastori Giovanni e Gino CPnte, il
dott. L. Vercellino, i vicini, gli amici
di Massello e di Rorà per il loro affetto.
« On nous regarde comme mourants et voici nous vivons»
(II Cor. 6: 9)
Massello, 2 giugno
Il culto d’apertura è stato brevissimo, presieduto dal past. G. Toum.
Si è invece avuto un culto serale, insieme alla comunità vlllarese e ad
Tin gruppK) di campiste tedesche del Castagneto, la sera del 1«, presieduto dal past. Gustavo Bouchard, che ha rivolto una calda e vibrante
predicazione (sul testo Atti 19: 20: «la Parola di Dio cresceva potentemente»), ricordando anche recentissime impressioni e visioni d’evangelizzazione, riportate dalla missione a S. Giovanni Lipioni. L’ora sei;ale
ha fatto sì che mancassero diversi delegati, rientrati in sede; ma’ha
permesso una partecipazione più numerosa di villaresi. Molto apprezzati
seno stati pure i cori della Corale di Villar e di. quella tedesca.
L’accoglienza al Villar è stata delle più calorose; tutti i partecipanti
sono assai riconoscenti al past. E. Geymet e alla Signora e alle sorelle
villaresi per la cordialità del servizio nell’accogliente « Miramonti », e
alle famiglie che hanno ospitato parecchi delegati per la; notte. I lavori,
nella sala raccolta della « Miramonti », si sono svolti in un quadro simpáticamente familiare.
Data la durata di due giorni, ci si sarebbe potuto aspettare che maggior tempo sarebbe stato dedicato all’esame della vita delle singole comunità. Invece si è sorvolato abbastanza rapidamente, pur considerando
che vari punti erano stati toccati in altre discussioni. Non c’è proprio
nulla di particolare nella vita delle comunità?
Si è constatato che le visite fraterne alle chiese (quest’anno è stato
il turno di Villasecca) sono entrate fra le attività «normali» dell’anno,
di una « normalità » positiva, però ! Si è insistito affinchè assieme ai
pastori vi siano pure dei laici visitanti, secondo quanto era stato positivamente sperimentato il primo anno ad .Angrogna Serre;
Ci si è rallegrati per i numerosi contatti con chiese sorelle all’estero ;
nel settembre I960 la «pastorale)' comune dei pastori disila XI» région
dell’ERP, in aprile la visita dei pastori cévenols Bastían e Bouneau;
visita a Marsiglia, in febbraio, della delegazione Seraflnp - Durand Davite; la tournée di concerti della Kirchenmusikschule dello Hessen.
Fra le visite, molto apprezzata quella degli studenti della Facoltà d;
Teologia di Roma, in occasione della « domenica della Facoltà ».
Si è dedicato un pensiero di affettuosa solidarietà alla comunità di
PramoUo, così provata nell’inverno dalla sciagrura dei Tournim; e il
past. E. Micol ha rinnovato a nome di essa i ringraziamenti più vivi
per le testimonianze ricevute da tutti e in tanti modi.
Mentre procede la costruzione del tempio di Frali, si sono notati gli
ampi reistauri all’ediñcio e al tempio di Via dei Mille, a Pinerolo, che
hanno permesso fra l’altro la creazione di un Convitto che ha già reso
a numerosi nostri studenti un prezioso servizio : la Conferenza si è vivamente rallegrata della creazione di questo nuovo Istituto per cui ha
formulato l’augurio migliore. E’ augurabile che tale augurio non rimanga platonico, e ohe l’ìstitulo neonato si inserisca concretamente fra
quelli di cui sentiamo la responsabilità in modo diretto. Si è espresso
alla chiesa di Pinerolo il compiacimento per questo modo di celebrare
il suo centenario.
La relazione della Commissione distrettuale accennaiva al problema
del « dialogo », nel contatto quotidiano con popolazione non evangelica,
e nell’atmosfera di distensione che caratterizza questa vigilia del Con
cilio Vaticano II, ma non c’è stato quasi tempo di discutere la questione,
e forse non è — purtroppo — molto sentita. Si è pùre aocènnató ai matrimoni misti, che pongono sempre più a tante famiglie « ai Concistori
problemi urgenti.
Per quanto non si sia dedicato alla cosa ana discussione a parte, è
spesso affiorati nel corso dei lavori l’urgenza, avvertita da. molti, di un
più largo impegno di un laicato preparato nella vita attiVà della Chiesa,
alla ricerca dei doni e dei ministeri che lo Spirito del ^gnore suscita
La Conferenza si chiude fissando a Pomaretto la sedejfiella prossima
Conferenza distrettuale; predicatore d’ufficio l’aw. E. Serafino, sostituto
il past. Cipriano Tourn.
(continua dalla 1« pag.)
il gruppo di sorelle che con i pastori
seguono fraternamente i malati degenti negli ospedali della città). Il
dett. Gustavo Ribet ha ribattuto che
bisogna vedere le cose realisticamente; non si tratta di ostilità, evidentemente, ma la vita intera della Chiesa,
dispersa nella grande metropoli, non
favorisce questa conoscenza reciproca
e quest’incontro (sempre più si fa sentire l’esigenza di una vita di quartiere, anche in città!), e che ñon è molto facile stabilirli negli affrettati momenti al termine del culto, la domenica mattina; stipati sul sagrato.
Un modo d’« agganciamento » potrà
essere quello proposto da alcuni: indire nel corso dell’anno alcune riunio-li per immigrati di questa o quella
parro-cchia delle Valli, invitando pure
Il pastore di tale comunità, affinchè
] tali mem’ori comincino a conoscersi e
' incontrarsi. Un gruppo di laici, originari delle vane parrocchie, potrebbe< ro tenere un aggiornato servizio d’inI formazioni sugli spostamenti.
A sottolineare l’importanza annessa
a tale problema, è stato votato il seguente o.d.g.:
La Cofiferenza del 1« Distretto, tenendo conto delle rapide trasformazioni in atto nella compagine delle
nostre comunità e deH’ambìente sociale di cui queste fanno parte:
— invita la Commissione Distrettuale a studiare la natura di tali trasformazioni al fine di prevederne i
probabili sviluppi, ed a proporne ai
Concistori e alle prossime Conferenze provvedimenti adeguati ad esprimere efficacemente in un mondo in
trasformazione la permanente missione dellq Chiesa come testimone di
Cristo;
— suggerisce alla Commissione di
valersi deUa collaborazione oceasìonule o regolare di consulenti e di nominare, se del caso, apposite commissioni di studio.
Pensiamo che non si possa chiudere questo paragrafo senza notare che
il pericolo, largamente presente, di
questa dispersione e di questo « min'.etismo» è un sintomo che deve dar
da pensare sulla consistenza di fede
di una parte delle vecchie comunità
valligiane : caduto il quadro tradizionale della vita, della «parrocchia»,
non si scorge e non si vive più la
Chiesa.
((Pro Valli)) vcccliia c nuova
Il dott. Cario Pons presenta la relazione della « Pro Valli ». Si sono ottenute borse di studio in Francia per
insegnanti di francese; questo ha diminuito il contributo francese avuto
gli anni scorsi, é la Pro Valli propone — proposta accettata — che il piccolo compenso offerto agli insegnanti
di francese possa essere mantenuto,
integrando il contributo francese con
i fondi a disposizione della Pro Valli.
Altre iniziative in corso di studio o
d) attuazione sono la costituzione di
una società finanziaria per l’incremento della zona, la creazione di due
giardini montani a Frali e ad Angrogna, un ufficio di consulenza tributaria sociale, e-cc. A questo proposito si
è avuto uno scambio di idee sulla urgenza che le due valli abbiano uno o
due posti di assistenti sociali.
Per ragioni di lavoro e di accumulo
di incarichi, quasi tutti i membri^ della commissione hanno dato le dimissioni: il dott. C. Pons, il dott. E. Bosio, il prof. E. Tron; dopo averli vivamente ringraziati per il buon lavoro
svolto con entusiasmo, compatibilmente con le ridotte possibilità di
tempo ma soprattutto finanziarie, la
Conferenza ha nominato la nuova
Pro Valli nelle persone del dott. Aldo
Durand, sig. Vitale Jahier, dott. Guido Ribet, sig. Mario Sereno, ins. Enzo
Tron.
Pensioni slataii ai minislri di cuito
Già riLpetutainenle si è scritto sulle nostre colonne del disegno di legge per la
ipenisione ai ministri di cidto. E la scorsa
settimana avevamo annunziato che la Camera' l’aveva approvato nella sua duplice
stesura : per il clero cattO'lico e per i mi nistri di culto acattolici.
L’Ufficio Legale del Consiglio Federale
delle Chiese evangeliche d’Italia, di cui
è direttore il dott. Giorgio Peyrol, ci ha
inviato — facendo seguito agli articoli già
pubblicati sull’« Eco delle Valli » e su
« La Luce » — un’ampia relazione suH’andamento delle trattative e sull’approvazione del disegno di legge di iniziaU-vn
governativa in questione. Da tale relazione, che porta in appendice il testo del disegno di legge, riportiamo i punti principali,
con'vintd che la cosa potrà interessare i lettori perchè, al di là della questione molto
limitata delle pensioni ai pastori, si profilano problemi e prospettive dei rapporti
fra Stato e Chiese in Italia; ed è giusto
che la Chiesa si prepari alla discussione
di tale problema, che certo comparirà
nella prussima sessione sinodale.
L’azione del Consiglio Federale era iniziala due anni or sono, in relazione ai
primi progetti di legge sulle pensioni per
il clero cattolico; si ricorderà poi la Nola
ufficiale del 30.1.1960, pubblicata su tutta
la stampa evangelica; infine fu ripresa più
direttamente a fine di gennaio del corrente anno. Della fase preparatoria del disegno di legge, il dott. Peyrot ha già riferito. Rinviate le votazioni nella seduta
della Camera del 5 maggio, « si è svolta
la parte più concreta delle trattative, che
già si erano iniziale, in sede di Ministero
dell’interno, con l’incontro avuto il 21
aprile con il Direttore generale degli affari di culto e nel corso del quale avevamo
presentati i nostri emendamenti agli art.
3, 4, 7, 11, 14 del disegno di legge; emendamenti olle Fon. Bo'goni, con la firma
di altri deputati di vari parlili iPSl, PSDI,
PLI, PRI) aveva presentali alla Camera
in nostro nome.
« In un .successivo incontro avuto con il
Direttore generale degli affari di culto e 1
funzionari addettivi, in data 15 maggio,
venivano esaminate controproposte ministeriali ed altre nostre soluzioni di ricambio relative aU’arl. 4 del provvedimento;
articolo questo nel quale da parte nostra non
si poteva consentire, per le ragioni più
volle illustrale, venisse fatto riferimento
all’approvazione governativa per dimostrare lo stalo di ministro di culto evangelico, e forse demandata al Ministero
dell’interno la facoltà di dichiarare ehi
fosse o meno munito di tale qualità.
« Non essendosi potuto raggiungere un
accordo in tale sede, atteso anche il mandalo limitalo di cui la Direzione generale
era munita, le trattative, dopo alcuni contatti di corridoio, sono stale riprese il 24
maggio alla presenza del Sottosegretario
all’interno, on.le Scalfaro. A detto incontro sono intervenuti andie 1’on.le Bogoni
il’unico parlamentare evangelico) ed il vice presidente del Consiglio Federale, past.
Manfredi Ronchi.
« In tale sede si è potuto addivenire —
dobbiamo dire, con relativa facilità, attesa
la comprensione e la buona disposizione
diniostrata daH’on.le Sottosegretario — ad
un accorda di massima su di una nostra
tesi condivisa anche dall’on. Scalfaro. Accordo che si è poi concretato nella stesura di nuovi emendamenti, in gran parte
richiamantiiSi a quelli da noi già presentati, e ohe hanno costituito il testo base
deU’intesa tra il Governo e la raippresentanza. delle nostre Chiese. I mandati ricevuti dalle Chiese ancora non facenti parte
del Consiglio Federale ci hanno consentito di poter tutelare anche i loro specifici
interessi — non dissimili da quelli delle
Chiese membri del nostro Consiglio — e
di presentare, in un modo più incorag
l’Echo des ïallées
a «Italia ’Ol»
1 lettori dell’Eco delle Valli che hanno
assistito agli spettacoli televisivi serali del
1' giugno hanno avuto la lieta sorpresa di
vedere sullo schermo, in una rassegna di
giornali pubblicati in Italia dopo l’avvenuta proclamazione del Regno, nel 1861,
la vecchia e cara testata dall’« Eolio des
Vallées », il genitore (o progenitore?) dell'attuale periodico valdese. E tanto maggiore è stato il piacere dello spettatore
valdese, in quanto nella rassegna, avvenuta
al termine della trasmissione « La mostra
storica del Risorgimento », al nostro gior- ■»
naie è stato dato, forse per pura combinazione, il primo posto.
N. B. — Le riprese della suddetta trasmissione furono e0ettuate nella Mostra
storica del Palazzo Carignano a Torino,
dove è esposto fra gli nitri il nostro giornale.
Quanto all’albero genealogico dell’Eco
delle Valli Valdesi, sarebbe interessante
conoscere i suoi rapporti di... parentela
col Témoin, il ’’piccolissimo foglio locale” cui accenna il De Amicis nel capitolo
”La Ginevra Italiana” del suo libro ’’Alle
porte d’Italia”.
E«mo la genealogia dell’Eco;
L’Echo des Vallées
Le Témoin
L’Echo des \ allées I atidoises
l’Eco delle Valli Valdesi
1848-1850
1866-1874
1874-1897
1897-1938
1939-1944
1945
gianle ed unitario, il fronte dcirevangelismo italiano nella difesa dei coinuni e
primari interessi.
« 11 Governo non intendeva rinunciare
a proprie garanzie ed a forme di controllo nei confronti dei ministri di eventuali
gruppi slrunuralmente non ben definiti,
mentre da parte nostra si presentava la
doppia esigenza; da un lato di tutelare la
difesa dei fondamentali principi di libertà
riconosciuti dalla Costituzione per tutti,
e daU’altro di salvaguardare le Cinese
evangeliche neirosercizio delle loro diberlà e diritti sotlraendole a quel denominatore comune e deteriore ¡ ancorato al principio dei controlli e delle garanzie) a cui
il Governo in definitiva le avrebbe sottoposte per coprirsi nel suo intendimento
di tutela del pubblico interesse.
« La soluzione è venuta fuori impostando il problema su cardini costituzionali
del pluralismo confessionale, delle pari
Mbertà delle Confessioni religiose, della
autonomia dei loro ordinamenti interni riconosciuti dallo Stato, e della pluralità
delle intese per regolare i loro rapporti
con lo Stato. In sostanza si è operato sulla
base delia piena applicazione dei tre comma di quell’art. 8 della Co,slituzione, per
l’attuazione del quale il nostro Consiglio
Federale ha condotla una lotta continua,
e che risale ai primi mesi del 1948.
« Dobbiamo dire che i tempi c la costanza degli uomini hanno fallo maturare
le cose come il Signore ha voluto. Cosicdiè introducendo un art. 19 bis (ora 201
nel testo approvato si è rinviata ratinazinne del provvedimento a fùtnri decreti
da predisporre d’intesa tra le singole
Chiese e il Governo.
« L’acieordo di inas.siina concluso il 24
sera, e che doveva passare ancora al vaglio del Ministro dell’interno, on.le Sceiba, ha richiesto un rie.same della situazione che ha avuto luogo il 25 mattina in un
nuovo incontro con il SoltoBegrelario on.le
.Scalfaro, e nel corso del quale sono stali
varali taluni ritocchi di forma e precisali
alcuni punti di sostanza, aprendo la via
ad un maggiore contenuto per i futuri
decreti applicativi. Quq,sl’ultimo incontro,
a cui ha partecipato anche l’on.le Bogoni.
'é sialo parlicolarmenle laborioso, tuttavia
si è felicemente concluso con soddisfazioen delle due pani. Sono stali in tale occasione definiti e la linea procedurale da
seguire per la presentazione dei nuovi
emendamenti e gli interventi che Fon.
Bogoni e il Miniislro delFintemo avrebbero di poi fallo alla Camera. Ciò ha
con-sentito lo sbrigativo epilogo della questione nel diballilo in aula, dove, ad un
breve intervento dell’on. Bogoni che ha
ritiralo gli emendamenti precedentemente
presentali precisandone le ragioni ed ha
accolti quelli nuovi presentati ad iniziativa del (Governo, ha fatto riscontro una di( Segue a pag. .1)
Borse dì studio
La relazione della Commissione distrettuale rendeva noto che le borse
del Distretto sono state così assegnate: Peyronel Silvio (Villa-secca) 100
mila; Bonjour Daniele (Bobbio P.'
50.000; Marcoz Marilena (Prali) 50
mila; Tron Elena (Massello) 50.000;
Long Nadina (Torre P.) 50.000; Peyrot Wanda (Luserna S. Giovanni) 50
mila; Rostan Marisa (Prali) 30.000;
Eynard Roberto (Torre P.) 20.000.
Qualcuno ha raccomandato che nella
assegnazione si favoriscano sempre
gli studenti delle zone più lontane da
Scuole medie, e altri hanno richiesto
un aumento del numero delle borse;
il prof. Corsani ha raccomandato che
si cerchi dì aumentare le iscrizioni al
Collegio. Per quanto l’aggravio risulti
considerevole per le comunità più piccole e povere, è stato votato all’unanimità il seguente odg
La Conferenza Distrettuale, allo
scopo di incoraggiare un maggior numero di giovani valdesi a proseguire
gii studi, decide di chiedere alle Chiese un aumento del SO"/'» delle somme
rispettivamente versate finora per le
borse di studio.
Canto Sacro
La relazione della commissione è
lelta del presidente, past. .Aime, che
anche quest’anno deve purtroppo deplorare gli scarsi contributi ricevuti
dalle comunità. Le feste di canto, grazie pure all’impegno perseverante ed
efficace dei membri della commissione hanno segnato un ulteriore miglioramento quanto a partecipazione
e a frequenza, ma ad evitare ogni
forma dì « divismo » qi propone di
estrarre a sorte, fra un certo numero
di inni assegnati, quello da eseguire
da ogni corale: sia il past. Aime che
il prof. Corsani si associano a tale richiesta, e l’ultimo ritiene opportuno
che si insista nello studio degli inni
di chiesa a preferenza dei cori ad effetto. Il past. Geymet chiede che le
corali diano il loro apporto all’opera
di evangelizzazione, secondo i validi
esempi datici da corali d’oltralpe. Infine la Conferenza riconferma la Commissione del Canto Sacro, sostituendo soltanto la prof. Matilde Tron
Gay, dimissionaria, con il sig. Emilio
Giordano.
(. 1.0. V.
La relazione è presentata dall’avv.
Cesare Gay. La discussione si polarizza sull’ospedale di Pomaretto: il dott.
Geraldo Mathieu e l’avv. Gay danno
partico'lari sull’attesa sovvenzione statale, e si spera che l’avvio dei lavori
non si faccia più tardare. Essi danno
poi chiarimenti sui rapporti fra i nostri ospedali e la Mutua Coltivatori
Diretti.
(. e. V.
Vivamente discussa è là relazione
del Capo-gruppo, il cui tono ottimistico è criticato da alcuni. Effettivamente, le attività d’insieme delle Unioni
del gruppo Valli sono state assai ridotte; è difficile organizzare incontri
comuni che si avverte bene non essere più sentiti dai più. Di positivo si
può notare, nell’attività di quasi tutte le Unioni, il lavoro svolto in base
al buon materiale di studio fornito
dalla FUV.
PERSONALIA
Al Pastore GiSorgio Tourn e alla
Mamma, che hanno avuto il dolore di
perdere il nonno e padre, sig. Giovanni Daniele Mourglia, rinnoviamo qui
l’espressione della nostra affettuosa
simpatia, nel ricordo sereno dello
Scomparso, che ci ha saputo lasciare
la testimonianzà che la sua cittadinanza è nei cieli.
Luca e Silvia, nel presbiterio di Como, annunciano con gioia la nascita
di Stefano. A loro ed ai genitori, PastThoma,s e Maria Soggin, i nostri più
vivi rallegramenti e l’augurio più af
fettuoso.
3
N. 23 — 9 giugno 1%1
L’BCO D^X£ yMIÀ VALDESI
PM. »
II Moderatore Rostan, che sta per rientrMe in Italia, con un gruppo di
Valdesi davanti al tempio di Valdese (N. C.).
Pensioni stataii ai ministri di cuito
(continua dalla pag. 3)
chiaraziono del Ministro on. Scelha ("he
ha manifestato la sua aoddiefazione per le
raggiunte intese con la rafipresentanza delle Chiese evangeliche. Il jwesidente della
CommisBione parlamentare incaricata della
relazione al disegno di l^ge, on.le Riccio
(DO ha poi voluto sottolineare che gli
emendamenti iwoposti dd Governo erano
da accogliersi appunto perche realizzavano le intese previste dtdl’art. 8 della Costituzione a.
Nella relazione del dott. Peyrot seguono quindi alcune note SIluBtrative del
provved-imento e de^ emendamenti ; a t
all’art. 3 del disegno di legge i rapiuraenlanti delle Chiese nel Comitato di vigilanza sono stati portati da 2 a 4 (non si deve
dimenticare tuttavia che rimangono in minoranza, 4 su 9) ; h) aM art. 4 è stato bandito ogni riferimento all’approvazione governativa o ad altre forme di controllo o
facoltà del Governo di accettare la qualità
di ministro di culto; c) agli artt. 7 e 11
aH’espressione « organizzazioni religiose »
è stata sostituita quella: « l’organo direttivo della confessione religiosa », nel rispetto della dizione del testo costituzionale,
d) è stato introdotto un art. 19 bis (n. 20
Dalle Valfi Valdesi a Aìgues-Mertes
(contiìiua dalla 1“ pag.)
Quindici minuti di sosta e si riparte per il
Gard. Siamo in quella caratteristica regione del Mezzogiorno della Francia ove si
svolge mano a mano un paesaggio quanto
mai vario ed interessante. Vi si trovano
moiilagiie a falde coperte di castagneti, vaste zone di colline calcaree bruciate dal
sole ed a pena coperte di magri ce.spugli ;
altrove sono delle terre argillose coltivale
a vigne con frumento e gelso; un paesaggio molto vario. Giungiamo al Pont du
Gard; la. .stupenda opera di questo celebre
ponti’, costruito da Agrippa nel 19 av. G.
C.. viene ammirata da ciascuno di noi. 11
Pont dii Gard è formato da tre ordini di
iinlil sovrapposti; neU’arttala superiore
sconeva l’acquedotto romano.
Al ponte ci viene incontro il Pasi. Jacques Galtier che ci farà da pilota-cicerone
da qui innanzi; alle ore 19 J pellegrini
giungono qui a Vergèze accolti da un folto gruppo di fratelli evangelici della locale
Coniunilà Riformala. Festosa accoglienza;
viene oll'erlo un eccellente rinfresco; scambi ili cortesie, saluti; indi sistemazione
presso le famiglie ospitanti. E l’ospitalità
si rivela fraterna e generosa. 11 soggiorno a
Vergèze è stato quanto mai riceo di oommovetile fraterna acco'glienza.
Nella comunione fraterna
Tutte le mattine, alle 8, breve servizio
religioso; il giorno 2, venerdì, il Cullo
è presieduto dal past. L'. Beri; il 3, saba
to, presiede il servizio il past. R. Jahier;
e il 1, domenica, è il pastore locale J.
Galtier che rivolge ai pellegrini, sulla via
del ritorno, un vibrante messaggio; sono
presenti numerosissimi membri della Comunità Riformata.
Sul soggiorno a Vergèze e sulle visite ai
dintorni ci sarebbe da scrivere parecchio ;
ma queste note di viaggio messe giù affrettatamente non ci consentono, come vorremmo, detlagliale informazioni die pure
riuscirebbero fortemente istruttive.
, Nella giornata del 2 giugno, guidati dal
past. Caltier, visita alla Source Perrier —
una sorgente di acque minerali con annesso un grandioiso moderno stabilimento
coimipleto in tutti i suoi impianti —; poi
ritorno a Vergèze con cordiale, simpatico
ricevimento al Municipio. Nella serata, nel
Salone delle Attività gremito di un pubblico entusiasta, i nostri amici francesi
offrono un denso programma ricreativo. La
Corale della Cliiesa, diretta dalla Sig.ra
Dbonailly (vedova del pastore Dbonailly
l'he aveva svolto un ministerio benedetto a
Vergèze e comunità delle Cevenne) canto
con molto sentimento diversi inni religiosi; indi il gruppo Corale della gioventù,
diretto dalla Sig.na Garoise, eseguì alcuni
cori del canzoniere delle Unioni giovanili.
Gbiuse la .serata la 'proiezione di documentari regionali e locali dei Sigg.ri Monteil
e del past. Galtier. Il sabato, visita ad una
cooperativa vinicola diretta dal Sig. Brian,
un Anziano della Comunità.
Nel Card come nelle Cevenne ed in altri Dipartmenli numerosiBsime sono le cooperative di produzione e di consumo; particolarmente la vigna conserva e (così come è curata ed organizzata) conserverà un
posto preponderante in molte zone; le cooperative assicurano una lavorazione qualificata ed uno smercio sicuro del prodotto;
anche in piccoli centri l’organizzazione
cooperativa è una formidabile forza economica e sociale.
Constatiamo quanto ha realizzato il genio protestante francese nella vita economica, sociale e comunale; dalle eonvOTsazioni che abbiamo fatte con industriali,
commercianti, artigiani, cooperalivisli protestanti traiamo la convinzione che qui, nel
Card come altrove, è una « zona » dove la
mutualità, la cooperativa (soprattutto quella viticola), l’organizzazione del turismo sono una espressione della vitalità del protestantesimo sociale francese.
Annotiamo inoltre eJte da qualche anno
la congiunzione delle tendenze « reviva isle » e « sociali » ha permesso di creare
dei II foyer » rurali a Langlade pCT la piana, a Lanzières per le Cévennes. Tali centri facilitano e favoriscono gli incontti e
i campi di formazione per i membri della
Chiesa. Una a Fraternité y> a Nîmes e due
ad Aies accostano la Chiesa al mondo operaio e tutta ima vasta fioritura di opere sociali tiene impegnalo il protestantesimo
francese, per cui è concreta la fra^ che
meglio definisce quelle opere: « Servire
Gesù Cristo nella persona dei propri Jra•elli ».
Fra le visite, con incontri con gruppi di
evangeli^ francesi e loro pastori, ricordiamo quelle a iVimes al Petit Tempie e
nella Salle Presbylcrale nella quale abbiamo il privilegio di ascoltare un cordiale
messaggio di benvenuto e di augurio del
liastore Pietro Monastier (originario di Angrognai e un affettuoso saluto del pastore
Barde, Presidente della Regione delle Comupità protestanti della Linguadoca e Segretario del Consiglio Naz. dell’ERF.
Una descrizione a sè meriterebbe la visita ad Aigués-Morle.'i con la Torre di Costanza c quella pure interessantissima al
Il Musée du Désert ». La storia delle prigioniere della Torre di Costanza è ben nota alla gran parte dei nostri lettori; ma la
visita alla antica fortezza costruita da Philippe le Hardi, suscita viva a profonda
coropnozione. Le 15 grosse torri che fianclieggiano la muraglia potrebbero raccoiilarei le torture per mezzo delle quali si
tentò di fiaccare la intrepida tede ugonollii. La Torre di Costanza fu opera dell’arihilelto genovese Boccanegra; in essa c
parliiolarmenle nella Sala Superiore furono imprigionate numerose martiri della lede ; ! la Chiesa era allora sotto la CToce ;
l’orgoglioso re Luigi XIV s’era vantalo di
schiacciare l’éresiu e sterminare gli eretici.
Fra le eroine ricordiamo Marie Dnrand incareèrata nel 1730 e liberala nel 1768. La
storia di questa fedele lestimone del Signore, è nota: è la consolatrice delle sue
compagne di sventura. Fu lei che inciœ
sulla pietra che si trova al centro della
stanza in cui stavano le prigioniere il celebre molto: liRBGISTER». In quello
J(CCjl /T
stesso luogo i pellegrini Valdesi, il 2 giu«no, ci raccogliemmo in preghiera e cantammo un inno di lode al Re dei secoli.
E poi eccoci nelle Cevennes.
« Cévennes » parola piena di robustezza,
forte come il granito delle sue rocce, selvaggia quanto le sue boscaglie e che evoca
quelle intrepide assemblee di resistenti ^1la Fede, le celebri « Assemblées du De
' sert ». ,
I ricordi ugonotti sono sUti amorevolmente raccolti in quela che fu la « Çianavella » del capo caniisard Roland, al Mas
Soubeyran, poco distante dalla cittadina di
Anduze. Vale la pena di visitare quel
museo; documenti e cimeli di ogni pnere
vi sono raccolti con cura; manoscritti, prò.
clami, armi e utensili, ricostruzioni perfet.
le di scene della vita sociale e religiosa degli ugonotti sono lì a testimoniare in modo
impressionante quanto fecero e scorsero
per la propria fede i credenti di Francia.
Guidati dal past. Amai visitiamo le sale:
Claude Brousson, quella Roland et Cavalier, la Court, la Rabaut, quella del « Refuge » e altre fra cui la sala del ii Foyer
Cévenol du 18» siècle ».
Pensavamo: quanti, sacrifici, quale immenso martirologio. Possa la visione di
tutte quelle reliquie, la lettura di quei documenti, far riflettere i di5»endenti degli
eroi della Fede, in modo da essere noi de.
gni dei padri.
Anche qui, in una sala, ci raccogliamo
nella preghiera e nel canto di un inno guidati dal Past. Amai, Direttore del museo.
Alla Camargue
e il ritorno
Fra le ricreazioni una particolare menzione merita la visita, in pulliMn, alla
Camargue, al Mas des Iscles coi giovani
proprietari delTallevamenlo di lori, Jacques e Henriette Bdalière. Trattasi di una
immen.sa prateria ove allo stato brado vivono torme di tori e cavalli. Il « Cimbal >i
il vecchio toro munito di campana, guida
in corse focose gruppi di giovani lori; ma
la « Corsa » alila provenzale nei Circhi di
Nîmes, Arles e Si. Gilles non hanno nulla
in comune con la « corrida » spagnola.
Il sabato sera, nel vasto Tempio di Vergèze dinnanzi a nn folto ed amichevole
pubblico alcuni del pellegrinaggio offrono
un trattenimento. Un coro improvvisato,
diretto con molla bravura della Sig.ra L.
Varese, canta alcuni cori Valdesi e qualche canto po’polare. Indi il past. .Jabier
presenta una ricca serie di sue proiezioni
con panoramiche delle Valli; altre proiezioni presenta pure Aldo Varese. La serata termdna col canto del Giuro di Sibaud,
un messaggio del past. Ben e un comimosso ringraziamento del Prof. A. Jalla.
Ma prima di chiudere queste note ricordiamo una puntata in pul'lman fatta da tutti i gitanti a L-e Gran du Rois; e sulla via
del ritorno meritano un cenno le visite ad
Arles, ove molto cordialmente ci accolse
nel bel Tempio della Oliiesa Riformata il
Past. Cabanis, mentre ci guidò in un veloce giro alla città il sig. Favai, originario
di Torre Pellice; e altra visita a Forcalquier graziosa cittadina con qualche rudere dell’epoca romana. Breve sosta nel Vaucluse per una co.piosa raccolta di ginestra;
poi tappa a Embrun ove abbiamo la gioia
di incontrarci con i gitanti della « E. .Ariiaud » provenienti dal loro viaggio a Mar-siglia e anche loro sulla via del ritorno.
E non possiamo chiudere questa cronaca
senza un rinnovato ringraziamento, da queste colonne del nostro giornale, al Pastore
Galtier ed a tutta la simpatica comunità di
Vergèze.
Questi incontri fra gruppi di <-redenli di
diversi paesi sono quanto mai utili per lo
scambio di esperienze, per quel rinsaldarsi
di amicizie e di fraterna solidarietà sulla
base di una comune fede e di una stesisa
speranza, tutte manifestazioni vive e concrete dei figliuoli di Dio che anche così
eaperinienlano la moltilutiidine delle misericordie e delle benedizioni che si rinnovellano ogni giorno pi't noi, per la Chiesa,
per tutto il popolo dei credenti.
D. .Abate
del lesto approvatol col quale Fapplicazione concreta del quadro delle norme contenute nella legge è stato subordinato alla
enunciazione di appositi decreti tmnisteriali i quali, « con le modalità del caso »,
renderanno operante la legge nei confronti dei ininislri di cullo appartenenti alle
singole Confessioni religiose che avranno
ririiieste e raggiunte con il Ministero dell’interno le relative intese. Sulla base di
dette intese — condizione ovviamente vincolativa — verrà emanalo il decreto medesimo; e) è stata per ora accantonata la
questione deH’eslensione della assicurazione a quei ministri di culto, cittadini italiani, che in alcuni periodi possono essere
chiamali a svolgere il loro ministero all’estero.
* ♦ *
Si possono ancora sottolineare questi
punti (segniamo ancora la relazione Peyrot) :
1) E’ apparsa l’importanza di avere un
rappresentante evangelico al Parlamento:
Fon. Bogoni (PSIl, valdese tarantino, che
si è impegnato a fondo in queste trattative. Teniamo qui a ringraziarlo di cuore,
insieme a quanti con lui si sono adoperati
per quest’affermazione di coerenza costituzionale, fra i primi il doti. Giorgio
Peyrot. Si è cosi potuto « evitare che una
legge, che le nostre Chiese non avevano
richiesta e ohe in sede di principio non
era neppure desiderata, ci venisse imposta d’imperio in un clima di politica giurisdizionalista, cogliendo a pretesto l’obbligo sancito ■ dalla Costituzione (art. 38i
a carico dello Stato di provvedere alle
forme di previdenza di tutte le categorie
lavorative. Se da parte nostra, come fu
precisalo fin dall’inizio con la nota del
30.1.1960, quello era il solo titolo sulla
base del quale un provvedimento del genere avrebbe potuto essere ricevuto dalle
nostre Chiese, era altrettanto evidente che
per parte nostra tali disposizioni ispirate
al dettato della Costituzione avrebbero dovuto essere predisposte nel pieno rispetto
anche dei principi affermati nell’art. 8 della Costituzione, non trattandosi soltanto
di una legge a carattere previdenziale, ma
di un provvedimento incidente sui raipporii
fra Chiesa e Stato. Tale impostazione è
quella che alla fine è riuscita ad affermarsi ».
2) « Sul piano slreltaimente previdenziale si è ottenuto un trattamento identico
a quello stabilito per il clero cattolico. Il
che imiplicilamente porta a considerare
che il presupposto della eguale libertà
affermato dalla Costituzione, in pratica
può tradursi anche nella ’parità del trattamento giuridico’ ; e ciò non è senza significato per il futuro », anche se non si è
potuto per ora « forzare la mano e i tempi per richiedere l’estensione delle pensioni per i nostri paistori anche ai superstiti (vedova e orfani), situazione questa
che non poteva essere parallelamente prevista per il clero caltolìco-roiiiano ». E
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
POMARETTO
— Sabato pomeriggio u. s. è stato celebrato. il matrimonio di Dario Pons e Marisa Coiicourde. Una schiera numerosa di
amici e parenti ha preso parte al servizio
religioso nel tempio. Che il Signore benedica questo nuovo focolare e guidi gli sposi nelle Sue vie.
— Domenica pomeriggio la lesta di chiusura delle mamme è stata allietata dalla recita dei cadetti che hanno bene meritato
gli applausi. Un grazie di cuore a quanti
si sono prodigali per la buona riuscita in
modo particolare Laura Micol, Emilia
Cliarrier, Signora Bouchard, Speranza Grill.
— Giovedì 1® giugno lia avuto luogo il
servizio funebre di Ribet Emma al Cianavasso dell’Inverso dopo breve malattia. Inviamo un pensiero di simpatia alla famiglia in lutto.
— Domenica 4 giugno un buon gruppo
di parrocchiani, sopcailtulto mamme, ha
visitato la comunità di Aosta accolto con
molto affetto dalla couinnità, guidata dal
Pastore Marauda e Signora. L’incontro è
stato prezioso per tulli e ci ha arricchiti
spiritualmeute. Inviamo alla chiesa aostana, al Pastore e Signora il nostro grazie
riconoscente.
— In sostituzione del Pastore il maestro Claudio Tron di Massello ha presieduto il culto il 4 giugno. Lo ringraziamo
molto per il suo ottimo messaggio e per
la sua collaborazione.
— Domenica 11 c. m. alle ore 15 avrà
luogo la replica della recita dei cadetti alla quale sono tutti invitati.
— Domenica 18 giugno alle ore 15 avrà
luogo una riunione all’aperto a Vivian con
la partecipazione dei Salutisti di Torre
Pellice.
— L’appello per il Televisore dell’Ospedale di Pomarelto non è caduto nel vuoto.
Oltre all’elenco precedente siamo lieti di
far conoscere le seguenti offerte:
L. 4.030 colletlate sul pullman Pomarello-Aosta da Emanuele Tron su proposta
dello Sig.ra Cbambon Lina (Brancalo). L. 1.000, Zago Maria in Barai (Chiotti). L. 500. Letizia Maurino in ricordo di Long
Caterina. Grazie di cuore: la meta è ancora lontana ed aspettiamo con gioia altre
offerte piccole e grandi.
i HI
possibile, tuttavia che tale estenrione si
attui nel futuro — dato l’esiguo nuiimro
dei pastori evangelici che non raggiungono nei complesso le 400 unità — di
fronte al clero cattolico (45.750 unità nel
1959). .Attualmente il carico per lo Stato
sarebbe di L. 9.500 annue prò capile, per
uno stanziamento di 4 milioni e mezzo
di lire annue, il contributo statale più modesto per una categoria lavorativa.
3) Per quanto riguarda la separazione
tra ambito delle Chiese e dello Stato, non
è scalfita dal disegno di legge in questione; va infatti notalo — afferma la relazione — che « la Costituzione repubblicana del 1948 prevede l’imposuzione dei
rapporti tra Chiesa e Stato non su basi seiia-atisle ma in un quadro dì libertà e di
autonomia rispettiva, informato però ai
lirincipi dì un sistema di coordinazione
pluriionfessionale di tali rapporti ».
♦ * *
In conclusione, nell’attesa che ambe il
Senato approvi il disegno di legge, possiamo notare che questa decisione parlamentare (è interessante che sui 380 votanti il provvedimento per le pensioni al
clero callolico-romano abbia raccolto il
68,94% dei voti, mentre quello analogo
per i ministri di culto acattolici è stato
approvato con il 73,15% dei consensi), al
di là della sua ristretta imporunza pratica, costituisce un precedente sulla via della realizzazione di quelle intese fra lo
Stalo e le Chiese, previste daUa Costituzione. Il fatto — evidente — che l’estensione della pensione ai ministri di culto
acattolici sia afiSorata e sia stata approvata (alla Camera) come inevitabile conseguenza del provvedimento che realmente premeva, la pensione al clero cattolicoromano, deve mantenerci vigilanti e ci
vieta ogni entusiasmo, del resto contrario
al nostro costume. Le Chiese, e il nostro
Sinodo in particolare, vedranno quale uso
fare del diritto ricoiioisciuto, in osservanza della Costituzione, grazie agli sforzi
perseveranti di fratelli ed amici.
Iva Maurino
CALLISTA - PEDICURE
Vìa Roma, 35
PEROSA ARGENTINA
— La Festa della Madre è stata celebrata domenica 28 maggio. Una numerosa assemblea ha ascoltato il messaggio di circostanza del Pastore; e, alla fine, i bambini lianno offerto alle rispettive mamme
un bel mazzo di fiori, quale segno dì riconoscenza e di affetto filiale.
Si è poi costituita l’Assemblea di Chiesa, alla quale è stata letta la relazione morale e finanziaria del Concistoro. L’Assemblea ha, infine, proceduto alla elezione
dei delegati alla Conferenza distrettuale e
al Sinodo. Per la Conferenza di VTliar Pellice .sono stati nominati: Romano Alvise
e Pnschetto Gino, e al Sinodo: Gardiol
Dino. Sono pure stati eletti i revisori dei
conti nelle persone dei signori Susstrunk
Antonio e Gardiol Giacomo.
— Domenica 4 giugno, i bambini della
Scuola Domenicale hanno chiuso l’anno di
attività con una bella gita a Pra Martino,
dove si sono incontrati con la Scuola Domenicale di Pramollo. Anche sotto la minaccia della pioggia, i 70 e più bambini
hanno giocato e fraternizzato per diverse
ore. Alla sera, lutti sono rientrati a casa,
riportando un ottimo ricordo della bella
giornata, vissuta all'aria aperta.
Domenica 11 giugno, alle ore 15, avrà
luogo, tempo permettendo, una riunione
sotto ì castagni di Combaleisina.
— Domenica sera, 11 giugno, alle ore
20,30, si svolgerà alla Scuola Umberto I»,
sotto il segno della più sobietta fraternità
cristiana, un trattenimento familiare, cui
.si.no invitati tutti i membri della comunità.
PERRERO • MANIGLIA
Il 27 maggio ha avuto luogo a Maniglia
il funerale del nostro fratello Filiberto
Pons, spentosi serenamente all’età di anni 78. Originario degli Arnaud di Rodoretto, egli lia trascorso i suoi ultimi mesi
presso la famiglia della sua figlia residen
te alla Baissa. Alle figlie ed alle loro famiglie rinnoviamo l’espressione della nostra
profonda sìuipatìa.
L’Assemblea di Chiesa è convocata
per Domenica 11 cori., per la lettura
della relazione annua del Concistoro
e per l’elezione dei delegati al Sinodo.
Domenica 18 corr. avrà luogo invece aUa Ruata la festa della mamma
c della scuola.
Tutti sono cordialmente invitati ad
intervenire.
Per mancahza di spazio siamo costretti a
rimandare al prossimo numero la cronaca
di questa e'altre chiese (n.d.r.).
Gli insegnanti eienientaii
in agitazione
Nel nuovo progetto di stalo giuridico
degli insegnanti elementari non è confermala per i maestri, direttori, ispettori la qua.
lifica di « impiegati civili dello Stato »,
già acquisita nel 1942, volendosi con ciò
negare la funzione preminente deUo Stato
nella formazione del futuro cittadino e collocare la scuola pubblica statale, origano
costituzionale, tra i servizi di carattere
sociale che lo Stato potrà appaltare ad Enti e privati. Mentre la scuola pubblica statale, carente di organici, di edifici, di attrezzature, di assistenza, necessita di provvedimenti immediati, efficaci e risolutivi,
con altre proposte di legge — quali il Piano
decennale e il progetto Francesehini — sì
lenta di aprire larghe falle nel bilancio
dello Stato a favore della scuola privata.
Queste le motivazioni di fondo, unite a
sobrie e più che giustificate rivendicazioni
economielie ( rinsegnante elementare comincia la sua carriera con 45.000 lire men.
sili; e gli insegnanti a riposo attendono da
anni che le loro pensioni vengano rivalutale, come promesso), ohe hanno spinto il Direttivo del Sindacato Nazionale Autonomo
della Scuola Elementare (SNASE) — il SlNASCBL (Sind.Naz.Sc.El.) ha finora rifiutalo di unirsi all’azione — a proclamare lo
sciopero nazionale della Categoria, da effettuarsi per settori, a cominciare dal 12
giugno 1961.
Il C. N. della Associazione Insegnanti
Cristiani Evangelici ci ha fatto pervenire
al ri guardo il seguente comunicato :
L’AICE dichiara la propria solidarietà con l’azione intrapresa dal Sindacato Nazionale Autonomo Scuola
Elementare — per la difesa della
Scuola di Stato e dei suoi insegnanti
— azione che si concreterà nello sciopero della Categoria, a partire dal 12
giugno;
invita i suoi aderenti a partecipar
vi;
richiede solidarietà e comprensione
a tutte le famiglie.
Il Comitato Nazionale AICE
Non da oggi sosteniamo la necessità, civile e cristiana, che la scuola Idi Stato venga difesa e rimessa in onore — lasciando
evidentemente ad Enti e privati la libertà
di istituire ( e mantenere) scuole proprie ;
ma anche qui i programmi di studio devono essere fissati titillo Stato in modo chiaro
e tas.sativo, reagendo al pericolo che l’attuale nebulosità porti alla concessione che
le scuole private si definiscano i programmi
che vogliono, con quali disastrose conseguenze sul piano culturale nazionale è facile prevedere: lo vtpacco in due dell’anima e dell’opinione pubblica italiana sarebbe totale.
Tanto ipiù quindi deploriamo che l'atteggiamento di quanti pure dovrebbero tessere i custodi della dignità ed efficienza
della scuola di Stato spinga gli insegnanti
che avvertono tali problemi a ricorrere,
come ultima ratio, ad un’arma .sempre triste quaVè uno sciopero.
J? iceviamo, al momento di andare in
macchina, un articolo che fa il punto
sul chiasso suscitato sul ’’caso” di Salza,
in seguito alla lettera di un’insegnante a
La Stamipa e ad una ’’inchiesta” condotta
da questa in modo quanto mai superficiale. Ci dispiace molto di es.sere costretti a
rinviare questo artìcolo, la cui ^attualità
però pare rinfocolata da un ’’caso” simile
scovato a Rorà dalla Gazzetta del Popolo.
Diventiamo riserva di caccia di una carità
un po' meleusa? red.
4
P«** 4
L’ECO DELU: VALLI VALDESI
9 giugno 1961 — N. 23
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
R0RÁ
— Venerdì, 2 giugno, ha avuto luogo
a Massello il servizio funebre di « Barba
Panùté », nonno del pastore Giorgio
Town. Una breve nialattia e la tarda età
hanno avuto ragione della pur forte fibra
di questo» caro rorengo. Un folto gruppo
di persone delle due comunità di Massello
e Rorà ha voluto esprimere la sua simpatia al pastore Touin e alla sua mamma.
Che il Signore dia loro di sperimentare
ohe, eia che andiamo sia ohe restiamo.
Egli ci fa « abitare in sicurtà ».
— I Sigg. Johann Aeschlimann e Anglo
letta MowgUa (originaria di Rorà) hanno
domandato recentemente la benedizione
del loro matrimonio. Agli sposi, che si
stabiliscono in Svizzera rinnoviamo i nostri sinceri auguri. ,
—• Roberto Morel e Predine Bertin si
sono uniti in matrimonio nel Tempio del
Ciabae. Essi si stabiliranno al Centro di
Rota. Ci rallegriamo per questo nuovo focolare che viene fondato e formuliamo
l’augurio che, nella loro vita in comune,
questi sposi sappiano trovare nuova capacità di servire il Signore.
— Durand Canton Stefano (Fo'ntanette)
e Dwand Ernesto (Rumer) hanno d6vuto
essere ricoverati all’ospedale uno per incidente sul lavoro, l’altro per malattia. Ci
auguriamo che entrambi ottengano una
pronta guarigione.
VILLASECCÄ
Il tempo non particolarmente favorevole di domenica 28 maggio u. s. non ha
tuttavia impedito al nostro Bazar annuo di
avere un buon esito, anzi di realizzare un
incasso superiore a ,uello degli anni passati. Il denaro è rt cantonato in vista dei
restauri all’interno della Chiesa che andranno intrapresi l’anno prossimo.
Desideriamo ringraziare la Comunità,
che ha offerto con slancio l’occorrente per
la preparazione dei dolci, il denaro per
coprire parte delle spese sostenute, gli oggetti per la pesca e la lotteria, le sorelle^
che hanno offerto il loro tempo e spesso
anche- il materiale per la preparazione dei
molti indumenti esposti sui nostri banchi
di vendit.a ed a lutti coloro che in modi
diversi hanno contribuito alla buona riuscita di questo Bazar. Rivolgiamo un pensiero particolare al sig. ’ Francesco Massel
e famiglia che anche quest’anno, con la
tua collaborazione, ci ha grandemente facilitato la preparazione dei dolci
Dall’ll al 14 maggio, un gruppo di Fratelli e Sorelle ha compiuto Formai tradi
zionale visita agli amici e parenti di Marsiglia. Il tempo favorevole ci ha permesso
di unire Un interesse turistico non indifferente durante il viaggio al piacere di incontrare i fratelli marsigliesi che, la seta
del ven.erdì ci hanno festosamente accolti
nei locali dell’Union Vaudoise, assieme ai
Pastori Mordane e Marchand, anch’essi legati in vari modi alla grande famiglia valdese. Rinnoviamo ancora l’espressione della nostra gratitudine al Presidente ed a
tutti i membri dell’ljnion per la fraterna
accoglienza che ci hanno riservato.
I culti dell’Ascensione e della domenica
seguente sono stati presieduti dall’Ev. .Carlo Davite che ringraziamo, unitamente alla sig.na Liliana Viglielmo che ha accompagnato i cantici all’armouium.
II Battesimo è stato amministrato ultimamente a Silvia Gardiol di Attilio e Maria Gastaud (Trossieri) ed a Rosalba Ferro di Litigi e Elsa Genre ('Villasecca sup.).
Conceda il Signore le sue benedizioni a
questi fanciulli ed alle loro famiglie.
L’Assemblea di Chiesa si è riunita domenica 21 u. s. per. ascoltare la relazione
annua ed eleggere i propri! delegati alla
Conferenza Distrettuale (Bounous Enrico,
Viglielmo Liliana) ed al Sinodo (Massel
Pietro).
Diamo il benvenuto ai sig.ri Beniamino
e Margherita Vinay che, dopo molti anni
di residenza negli Stati Uniti sono ritornati a stabilirsi fra di noi.
A partire dalla Domenica 4 Giugno i
culti domenicali hanno inizio alle ore 10.
PBAROSTINO
Con la celebrazione della Pentecoste, si
è chiuso praticamente l’anno ecclesiastico,
sebbene da due settimane già avessimo terminato varie attività e presentata la Relazione /Vnnua. I culti di Pentecoste hanno
raccolto discrete assemblee, tanto a S. Bartolomeo che a Roccapiatta. Abbiamo celebrato la S. Cena in una atmosfera di raccoglimento.
Con la prima domenica di giugno, ,! culti seguiranno l'orario estivo. Nel Tempio
del Capoluogo il culto avrà luogo, sino alla fine di settembre, alle ore 10, alla Cappella del Roc, la seconda domenica del mese, alle ore 8 del mattino (primo culto domenica 11 giugno); al Tempio di Roccapialla, la quarta domenica del mese, alle
ore 15 (primo culto domenica 25 giugno).
Ognuno ce'rihi di approfittare al massimo
di questi culti, tenuti, oltre che ogni domenica nel tempio del Capoluogo, anche
mensilmente al Roc ed a Roccapiatta. Ricordiamo che Dio non va in vacanza e
neppure la Chiesa...
In questi giorni, si sono svolti nelle scuole pubbliche gli esami di Religione. Gli
Insegnanti incaricati dell’insegnamento si
sono adoperati, come sempre, con amore
e con cura... Anche una parte dei bambini ha dimostrato buona volontà e diligenza, mentre altri hanno lasciato assai a desiderare. Si sa che l’impegno delle famiglie è spesso decisivo in questo campo.
La campagna si presenta, quest’anno,
buona... Buona la fioritura delje piante da
frutta, buono il raccolto del fieno) sebbene ora il tempo non sia sempre favorevole
per un lavoro alacre) ; la pioggia, caduta
fir’ora è stata particolarmente propizia,
purché non continui con un ritmo troppo
serrato; siamo stati provvidenzialmente risparmiati dalla grandine. L’annata si presenta dunque buona. Diciamo questo per
incoraggiare i nostri bravi agricoltori, e
dii loro di avere fiducia nella benignità
del .Signore. Benedica Egli veramente e
con abbondanza la loro opera, talvolta dura.
11 culto di domenica scorsa, in assenza
del Pastore, è stato presieduto dal nostro
diacono Avondet Marco dei Franzoi. Lo
ringraziamo vivamente.
Lunedì mattina è giunta la salma della
nostra sorella Bounous Elisa in Bruno per
essere tumulata definitivamente nella tomba di famiglia nel cimitero di Prarostino.
Una breve cerimonia ha avuto luogo nella
intimità familiare, presente il Pastore.
Martedì si . sono sposati nel nostro Tempio Besson Giovanni Davide di Inverso
Porte, e Romano Margherita Leony, della
Massera di Bosc. Auguri di ogni benedizione nel Signore.
La nostra Unione Giovanile ha effettualo domenica scorsa una gita a Ventimiglia.
Abbiamo sostato per il pranzo alla Casa
V’aldese di Vallecrosia, géntilmente accolti
dal Pastore e Signora Bogo; quindi, nel
pomeriggio abbiamo proseguito per Ventimiglia, dove abbiamo assistito alla « battaglia jiei fiori ». Nel vedere passare quei
magnifici carri di fiori, non abbiamo potuto non pensare che, in fondo, tutta quella
magnificenza floreale è dovuta, e gli uomini la debbono, al Signore creatore di tutte
le cose, il cui nome « è magnifico in tutta
la terra ». Una gran bella giornata.
Mercoledì hanno avuto luogo i funerali
della nostra sorella Fornerone Maria ved.
Rivoiro, deceduta ai Cardonatti alla età di
9(! anni. 11 Signore consoli i cuori afflitti.
VILLAR PELLICE
(Miramonti). In seguilo allo spostamento di un campo si è reso completamente
libero il periodo 23 luglio - 8 agosto. Invitiamo cordialmente i nostri fratelli correligionari a venire a villeggiare alla no'Stra
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MASSEL
Venerdì scorso nu lungo corteo ha accompagnato alla sua ultima dimora terrena il Signor Giovanni Daniele MowgUa,
nonno del nostro pastore. Anche se è stato aibbastanza poico fra noi lascia nel cuore di quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo ed apprezzarlo un ricordo che il
tempo non cancellerà. Attivo, energico,
servizievole, ha saputo in breve tempo
cattivarsi l’affetto di chiunque l’abbia avvicinato e rimarrà nella memoria di ognuno come la tipica figura del « Vaudois de
la vieille roche ».
Eira, in poche parole, una delle persone che hanno il coraggio e la fermezza
di parlare del Signore nelle conversazioni
private senza un pietismo deteriore e senza astruserie pseudoleologiche e settarie.
Tutta la comunità si stringe attorno al
suo pastore ed alla sua cara maimma per
esprimere la sua viva simpatia cristiana e
la parte profonda e sincera ohe prende al
loro dolore.
ANGHOGliA (Capoluogo)
Anche per la Chiesa di Angrogna Gap.
si è chiuso Pannò amministrativo 1960-61
con una serie di manifestazioni che hanno
sottolineato l’aspetto conclusivo delle varie
attività.
Due Unioni Giovanili (Prassuit V’ernè e
Martel) hanno concluso la loro attività con
quella che tradizionalmente viene ehiainata la « Terza Parte » (appellativo tratto dal
modo con cui vengono suddivise le serate
all’UGV: I parte: religiosa; II parte: letture fatte dagli Unionisti, proposte, comunicazioni; Ili parte: ricreazione e tratteni.
menti gastronomici). E Faspetto gastronomico è stato particolarmente sottolineato
dalFUGV del Prassuit che ha imbandito
una cena pantagruelica in cui il piallo forte consisteva in una enorme frittata fatta
di settantacinque uova e perfettamente colla in una padella di circa un metro di diametro. Il contorno era costituito da minestra, patate bollite, insalata, frutta e naturalmente vino... di quello buono che ha
infuso notevole allegria. Al Martel la riunione era particolarmente affollata (caso
inconsueto...); il «clou» della serata era
costituito da una serié di mastodontici panini imbottiti di appetitoso salame e innaffiali più o meno 'copiosamente (a seconda del temperaanedto — o meglio della
temperanza ■— degli intervenuti) dal « rosso
liquor» che ormai sta lentamente, ma si<‘uramente spodestando la più innoi'ua e
tradizionale lazza di tè.
^ La Domenica 7 Mòggio ha avuto luogo
i Assemblea di Chiesa^ Il Concistoro aveva
preventivamente mandato a tutte le famiglie una copia ciclostilata della Relazione
annua e del rapporto finanziario, ^n modo
da permettere a tutti i membri di Chiesa
di partecipare attivamente alPAssemblea
stessa. I risultati sono stati inferiori a quanto auspicato : assenza di due te^zi dei membri elettori, ma numerosa presenza di non
membri elettori .(questione da rivedere...),
pochi han preso la parola: causa la mancanza di abitudine, la timidezza, la difficoltà di esprimersi e il tempo troppo breve (anche queste questioni superabili e da
rivedere...). Per la Conferenza Distrettuale sono stati eletti la Sig.ra Lidia Chiavia e
il Sig. Guido Coisson, sostituto Sig. Elmo
Malan; per il Sinodo: il Sig. Stefano Pons,
soistituli Sigg.ri Lorenzo Monnet e Laniy
Bertin.
11 giorno dell’Ascensione, tradizionale
riunione al Martel (o meglio al Passel).
Buona partecipazione al culto del mattino,
malgrado la secessione di alcuni per cui il
Passel non è il Martel e intendevano la
riunione al Martel e non al Passel (la prossima volta faremo la riunione... a Massel!
^ e perehè no? — n.d.r.). Pomeriggio gare « dei salamini » (intendendo i premi e
non... i partecipanti!), vinti quasi tutti dalle bimbe delForfanotrofio che si sono cosi
assicurate una rioca merenda.
In numero piuttosto ridotto le nostre tre
Scuole Domenicali hanno partecipato alla
Festa di Canto a Torre Pellice. Breve incontro alla Cappella degli Appiotli per un
ultimo tocco, alla «perfetta»! esecuzione,
poi in fila, ordinati, al Tempio dove, salvo
quaWie errore, stecca, stonatura di entità
trascurabile, non si è fatta pessima figura.
I.ai Domenica 14, nel pomeriggio, esami
dei catecumeni. Alla presenza di un Concistoro piuttosto ridotto i no'Stri trentadùe
esaminandi sono sfilati per cinque ore consecutive esponendo i risultati della loro
applicazione. Molti hanno, risposto bene,
dimo-strando impegno e serietà nello studio, altri invece hanno concretamente vissuto il .senso molto protestante della « salvezza per grazia » (che non avevano studialo...).
Domenica 21 Maggio, il grande Bazar.
preparato con cura e impegno dall’Unione
delle Madri. Anche qui qualche novità: è
stalo fatto nel grande salone del teatro che
ha permesso Faccesso e la più comoda
deambulazione dei numerosi partecipanti.
La peisca mascherata ha attiralo la curiosità di grandi e piccoli. Il rinscitissimo gelalo (produzione propria: latte, zucchero,
uova, cacao e... olio di gomiti), le ottime
torte sono .sparili in un soffio. La lotteria
del giradischi (vinto da Renzo Coisson degli Stalliats) ha tenuti tutti in una certa
suspence: il premio più vistoso e concupito da molti è stato estratto non il primo,
■ ma il decimo. In complesso una buona
giornata, allietata da un .sole inatteso e apprezzalissimo, buono il lisultato finanziario, contente le madri, delusi alcuni per
non aver vinto il giradischi, ma... coraggio, Fanno prossimo andrà meglio.
Avviso a tutti i possessori di cani
mordaci o presunti tali: ... tenerli legati in vista di una sempre possibile
e inattesa visita pastorale!!!
A «Villa Elisa»
Domenica 28 maggio abbiamo avuto a
Villa Elisa l’annuale tè benefico organiz
zato a favore delle opere assistenziali del
FU.C.D.G. La giornata grigia non ba im
pedito alle tante persone amiche di accor.
rere numerose e i molti fiori raccolti nei
giardini o sui nostri monti mettevano una
gaia nota di colore. Desideriamo qui ringraziare quanti, coi loro doni o con il loro
lavoro, hanno contribuito all’ottimo risultato, ma un ringraziamento particolàre vogliaj^ò rivolgere alla signorina Amelia
Coccumelli che, giunta espressamente da
Toriito, ha cantato con splendida voce alcuni canti religiosi, apprezzatissimi da tutti i presenti.
Le espressioni di incoraggiamento avute
dagli intervenuti al momento del commiato ci sono ora di sprone a continuare con
rinnovato entusiasmo nel nostro lavoro.
Erica Cavazzani
RINGRAZIAMENTO
Irma Ricca ved. Gonin e il piccolo Bruno ringraziano di cuore tutti quanti i collellori e donatori, che nella triste dipartita del caro marito e papà, si adoprarono e
contribuirono materialmente al loro aiuto,
dando prova di grande generosità e solidarietà umana.
Direttore resp.; Gino Conte
Coppieri . Torre Peli. - Tel. 9478
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice . c.c.p. 2/17957
Reg. al Tribunale di Pinerolo
n, 175, 8-7-i960
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ved. Long
esprimono la loro sincera gratitudine
a tutti coloro che còn fiori, scritti o
di presenza, hanno partecipato al loro grande dolore.
In particolare ringraziano il Past.
sig. Micol, il Dott. Bertolino, Magna
Angelina, FAss. Partigiani Sangermanesi e M.me Treves, per la premura dimostrata nella luttuosa circostanza.
« Noi non abbiamo una città
stabile, cerchiamo quella futura » (Ebrei 13: 14)
Pramollo 22-5-61'
RINGRAZIAMENTO
La mamma, il fratello e famiglia
del compianto
Vittorio Bounous
ringraziano quanti, con scritti e di
presenza, presero parte al loro dolore.
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