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ANNO LXXVl
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,.. Torre Pelllce, 12 -Iprile 1940-XVlIl \.
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Spett. fiil>]iotec«
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Riguardate alla roccia onde foste tagliati! S®€Oam<
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' '- ABBONAMENTI
Italia e Impero^ '. . . . Anno L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie del Primo Distretto,.. » » 12 — » » 7
Estero . . ., . . » » 25 — » » 15
Nulla sia più forte della vostra fede I r;
(Gianavello) -./.
^ r.,:
Direnerai Prof. DINO COSTABIL
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto, I bis - Torre Pellice
REDAZIONE: Via Artiaiid, 27 - Tobiie Pellice
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 3CI la copia
SÜIiiifl UTMR.
m.
« Gesù si presentò sulla riva » (Giov.
Sv21 : 4), s’intende sulla riva del lagp
verso la quale Simon Pietro, Toma detto
Didimo, Natanaele di Caria di Galilea, i
figliuoli di Zebedeo e due altri discepoli,
remavano stanchi e delusi.
Gesù si presentò sulla breve riva del
rmar di Galilea nel corpo della risurreit’Zione e nel momento in cui più che mai
Ì; discepoli avean bisogno di lui, oppressi
com’erano dall’aver faticato in vano,
f Ma non possiamo ampliare il quadro
H e risalire i millenni fino al momento in
cui il Signore apparve sulla riva del
tempo per trarre dal nulla i mondi e
dar vita all’universo e popolare Io spazio? E non possiamo pensare al momento in cui, uscendo dalla pienezza
delia sua vita divina, il Signore si presentò sulla riva del nostro pianeta e
scese sulla terra e rivestì la nostra carne
di umiliazione e di morte? II nostro è
i un ben piccolo pianeta fra i continenti
dell’universo ed è abitato da uomini peccatori, ma appunto per questo è oggetto
'Sj dell’amore di Dio. g Dio, si pre,^entÀ) .
■i
«la Parola si fece carne ed abitò un
tempo fra noi, piena di grazia e dì verità, e noi abbiamo contemplata la sua
gloria, gloria come quella dell’Unigenito
venuto da presso al Padre».
E non possiamo spingere il nostro
# sguardo verso un’altra riva, verso la riva
della vita eterna sulla quale sta il Sipgnore nella luce della gloria?
Gesù si presentò sulla riva, ma, dice
fSan Giovanni, •/ discepoli non sapevano
’^^che fosse Gesù «. Non sapevano come
Maria nell’orto, la quale scambiò Gesù
per l’ortolano, come Cleopa e il suo compagno sulla via di Emmaus i quali lo
^^^cambiarono per uno straniero capitato
"|a Gerusalemme, come gli undici impau|riti perchè, quando Gesù apparve loro,
pensavano che fosse uno spirito. Non
isj. sapevano, come noi che vediamo soltanto un fantasma nel Signore della gloiiiiria e della vita.
Un giorno il re di Siria in guerra
contro Israele decise di catturare il profeta Eliseo che era l’anima delia resi^,Stenza. E mandò cavalli, carri e gran nu
K*’ mero di soldati i quali giunsero di notte
e circondarono la città nella quale viveva Eliseo. Quando il servitore del pro^ feta, alzatosi di buon mattino, vide il
i^,^‘,tjemico che accerchiava la città, disse
Ad Eliseo : . Signor mio, come faremo ? •
E il profeta rispose: «Non temere perché quelli che son con noi son più nuk» merosi dì quelli che son con loro».
^Poi Eliseo pregò e disse : « 0 Eterno
aprigli gli occhi, affinchè vegga». E
l’Eterno aperse gli occhi del servo che
Vide a un tratto ciò che Eliseo aveva
g" visto sempre, cioè il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco dell’Eterno. *
Anche noi vediamo le difficoltà, le de^Ifressioni economiche, le crisi polìtiche,
^. la crescente incertezza della vita, vediala barca vuota e il mare agitato, ma
•iOn vediamo il Signore presente sulla
i&iTiva. .
rVn nostro grande poeta narra d’es
sersi smarrito nella selva allegorica della
vita e cosi canta :
« Mentre ch’io minava in basso loco,
dinanzi agli occhi mi si fu offerto
chi per lungo silenzio parea fioco.
Quando vidi costui nel gran diserto,
« Miserere di me » gridai a lui,
qual che tu sii, od ombra od uomo certo ».
Anche noi, come i,l poeta, erriamo
smarriti in una selva oscura e, come lui,
incontriamo belve terribili ; ma sappiamo,
come lui, avvertire la presenza d’un
amico, d’una guida alla quale • miserere
di me» possiam gridare con fiducia e
sollievo ? Ci sono stati tempi altrettanto
difficili quanto i nostri, giorni, come i
nostri, burrascosi e tetri. Ma l’esperienzii
dei credenti che ci hanno preceduto è
stata sempre la medesima : sulla riva sta
il Signore. Sulla riva delle nostre ansie,
dei nostri affanni, delle nostre delusioni
sta il Risorto, il Vivente.
La riva non è deserta. Le onde cupe
po.ssoiLO rmnjorjeggiaje intorno a noi e le
reti lanciate con fatica possiamo trarle
vuote, ma continuiamo a remare vigorosamente sapendo che la riva non è lontana e che sulla riva sta il Signore accogliente e potente tanto da trasformare
le tenebre della sconfitta nella più vivida luce del trionfo. Alb. R.
Feste del Canto Sacro
La Festa di Canto delle Scuote domenicali avrà luogo ;
per il Val Pellice : nel Tempio di Torre
Pellice, Domenica 12 Maggio, alle
ore 15.
per il Val Chisone : nel Tempio di San
Germano Chisone, Domenica 19 Maggio, alle ore 15.
Verranno eseguiti dall’insieme di tutte
le Scuole domenicali i seguenti canti dell’Innario Cristiano :
N. 93 (strofe I-Il-lII); 163 (1-11); 182 (III); 204 (I-II-III); 312 (I-II).
ir
★ ★
La Festa di Canto delle Corali avrà
luogo :
per il Val Pellice : nel Tempio di Torre
Pellice, Domenica 5 Maggio, alle
ore 15.
per il Val Chisone : nel Tempio di San
Germano Chisone, Domenica 28
Aprile, alle ore 15.
Le Corali riunite canteranno i seguenti
inni dell’Innario Cristiano :
N. 116 (strofe 1-IlJ); 134 (NI); 173 (/II-III); 222 (I-III); 257 (I-III).
ir
ir ir
Saranno inoltre cantati svariati inni e
cori dalle singole Scuole domenicali e
dalle singole Corali.
La Commissione dì Canto Sacro.
SETTIMANA DI RINUNZIA
'f£.Con vivo compiacimento annunziamo
che il provento generale della colletta
di rinunzia è stato notevolmente maggiore
di quello deU’anno scorso. Il progresso
si è affermato particolarmente sensibile in
alcune Chiese ; ma risulta che, quasi
ovunque, questo rallegrante risanato è
dovuto sopratutto ad un numero accresciuto
di contribuenti, i quali vogliono dimostrare
che l’asprezza dei tempi e le sue ripercussioni economiche nei bilanci famigliari
altro effetto non possono avere, nei confronti dell’Opera della Chiesa, che di
aumentare in proporzione ta loro fiducia
e la loro generosità.
Alle varie Comunità ed ai singoli donatori esprimiamo, a nome dell’Amministrazione Centrale, i sentimenti della più
'profonda gratitudine. '
Voglia il Signore accogliere e benedire
l’offerta, il cui significato ed il cui valore
spiriiuale trascendono l’importanza, pur
considerevole, della sua entità materiale,
Ernesto COMBA, Moderatore.
Roma, 6 Aprite JS40-XV1H.
-4r mepiiiioit e la
[ODietmaziooe dei taletaiDi
L’argomento è di attualità poiché, nella
maggior parte delle nostre parrocchie, le
confermazioni hanno avuto juogo nel
corso della Settimana Santa ed è anche
di una certa importanza, come dimostrano
' le discussioni cui ha dato luogo, fra noi,
fin dal secolo scorso. Ora poi, in questi
ultimi anni, col concorso di circostanze
esterne ed accidentali, esso si è aggravato fino a costituire, qua e là, una vera
e propria crisi della vita ecclesiastica.
Fino a venti o trent’anni or sono,
quando la scuola era in parte sovvenzionata dai Concistori, essa serviva pure
per impartire agli alunni una solida istruzìone biblica ed essi giungevano al momento.della confermazione ben preparati.
Oggi, il tempo che possiamo consacrare
all’istruzione religiosa è, al confronto,
; assai limitato e, se i nostri giovani non
sono più che dotati di intelligenza e di
buona volontà, non riescono più a formarsi, per l’età della confermazione, una
preparazione sufficiente.
Poco male, fin qui, se, come avviene
in tutte le scuole, i non idonei dovessero
ritardare l’ammissione di uno o due
a anni. I nuovi membri di Chiesa, anche
se un pò meno giovani, sarebbero sempre adeguatamente preparati. Avviene
invece, con una certa frequenza, che la
famiglia di qualche catecumeno, preoccupata più di osservare una tradizione
formalistica che del vero interesse delle
anime e della Chiesa di Cristo, cerca di
forzare la mano ai Concistori e di costringere i Pastori ad ammettere nella Chiesa
dei giovani che essi ritengono impreparati. E’ questo fatto, che senza essere
generale, si ripete con una certa frequenza
e che i Pastori con tutti coloro che amano sinceramente la Chiesa, sono unanimi
nel deplorare, che abbiamo osato chiamare : una crisi, che si manifesta qua e
là, nella nostra vita ecclesiastica.
Non pensiamo che il trovarne laisolu
gattiam tata
Candide cuffie, vesti che,'nell’imitare
le antiche gonne delle madri, male nascondono la ricerca dell’eleganza moderna, hanno sfilato, sotto lo sguardo
soddisfallo e compiaciuto delle amiche
che commentano i colori, le pieghe, tutto
quello che forma l’esteriore, e che, per
molti, è tutto quello che conta, nel
giorno della confermazione...
Cappelli nuovi, pantaloni lunghi, avanzano quasi gravemente, incerti sull’atteggiamento da prendere ; vogliono essere
seri, e scoprono che non è una cosa
tanto facile : hanno cioè la curiosa impressione di essere ridicoli...
Vogliono tutti essere seri, e si accorgono che non possono essere veramente
seri, perchè troppe cose li preoccupano,
a cui non sanno come pensare... ^
Ma, in fondo, pensano essi realmente
a qualche cosa ? >
A qualche cosa che non sia il loro
vestito ? a
A qualche cosa che non sia l’esame
superato?
Passata è l’uggiosa invernata, passata t
— Passata, passata, canta forse U coro
dei catecumeni ; passata, passata Visiruzione catechetica... .
, Passato è lo studio duro, lo studio
arido ; la primavera invece, la vita invece
che canta da tutti gli alberi in fiore, la
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zione migliore sia sempre cosa agevole,
ma crediamo, che il solo atteggiamento
possibile per i Concistori ed i Pastori,
sia quello di una fedeltà scrupolosa alla
loro coscienza ed ai Regolamenti delia
Chiesa.
I tempi sembrano farsi sempre più
difficili anche per le chiese ed esse hanno
bisogno, più che mai, che le loro giovani
reclute sieno ben preparate. Su ciò, noi
Valdesi, non possiamo e non dobbiamo
transigere. L’età minima, consentita dai
nostri Regolamenti, per rammis.sione alla
Chiesa, è molto bassa (15 anni per le
giovanette e 16 per i giovani), ma chi
se ne vuol giovare, ha più che mai il
dovere di essere preparato in maniera
soddisfacente, come intendono i Regolamenti stessi. Se cosi non è, attenda uno
0 due anni per migliorare la sua istru
zione o perchè, almeno, la maggiore maturità spirituale, supplisca alia meno brillante preparazione. t.
Diremo, terminando, la nostra fiducia
nella prossima risoluzione di queste piccole crisi. I tempi difficili non possono
non aprire gli occhi a tutti e non ridestare in ciascuno la sua vera anima Valdese. Quelli stessi che ieri volevano forzare la mano ai' Concistori, finjranno per
essere solidali .con essi e per appoggiare
gli sforzi dei Pastori che vogliono fedelmente istruita la gioventù. E i catecumeni
avranno orrore di una • comunione »
data per forza e senza convinzione, dal
loro Pastore e faranno veramente .tutto
il loro possibile perchè i Concistori ed
1 Pastori, possano accoglierli nella Chiesa
- non per forza, come delle pianticelle
di zizzania, ma con convinzione - con
gioia, come dei veri fratelli in Cristo.
ENRICO GEYMET.
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-I *f'.V ' ■■•4
L’fCO OF LU VALU VA. DESI
vita che comincia domani, !a vita che è
libertà nei sogni degli adolescenti, la
vita che essi non riconoscono nelle definizioni della scuola, la vita è gioia e
fine del catechismo...
Del catechismo dove c’è un maestro
che ha la risposta precisa e sicura per la
vita degli uòmini...
Deila vita che a sedici anni -appare
una grande avventura dove tutte le mete
sì possono raggiungere con le proprie
forze, sènza la disciplina...
Perciò a sedici anni essi devono essere confermati ! !
Dite a un padre : « Tuo figlio ha sedici
anni, lancialo solo, senza mezzi e senza
aiuto nel mondo, in cerca di lavoro, in
una terra sconosciuta ! »
Dite, ad una madre; «Tua figlia ha
quindici anni ; lanciala sola nel mondo,
senza consiglio e senza guida; si faccia
la sua via». Ditelo, ma non forte, che
nOn v’oda un padre o una madre, chè
per avventura una sferzante risposta non
v’incolga, chè nessun padre mai, nessuna madre tradirà i suoi figli cosi !
Ma per la confermazione è un’altra
cosa ! Si trafta di far presto, di finir presto, per esser liberi ; l’istruzione catechetica è considerata a sè, come separata
dalla vita della chiesa, come una iniziazione, e, se preferite, una materia come
tante altre materie che si studiano a
scuola.
Che questa scuola si chiami la vita,
e che l’istruzione religiosa dia la forma
al nostro atteggiamento, alla nostra
pietà nella vita, questo i catecumeni non
lo imparano facilmente, ma i membri di
chiesa che sono i testimoni delle loro
promesse, non lo hanno forse troppo
spesso dimenticato ?
Crisi significa giudizio ; noi parliamo
spesso oggi di crisi anche neH’istruzione
religiosa, perchè sentiamo che un giudizio è stato pronunciato su questa umanità nostra, che per tante vie cerca di
sfuggire la mano di Dio che per tante
vie, sempre, la ritrova, perduta ;
un giudizio che è il solo perfetto, e
che perciò non quadra con le nostre regole e con i nostri giudizi di esaminatori più 0 meno benevoli, più 0 meno
imparziali ;
un giudizio che ci pone, pastori, concistori, membri di chiesa e catecumeni
di fronte alla nostra responsabilità individuale ;
un giudizio che non conosce nè quindici nè sedici anni, nè tradizioni, nè convenzioni, nè cultura nè ignoranza ;
un giudizio che conosce solo la coscienza degli individui, e ad essa parla,
a tu per tu, con il catechismo e con
l’Evangelo;
...un giudizio di fronte al quale Caino
fugge e si appella alle convenzioni
umane, all’atto stesso che gli è già imposto sulla fronte, il marchio del suo
peccato che lo ritroverà. Cl.
L’Erede di Torreseura
di Nelly Buffa-Donini.
Torre Pellice - Libreria Ed. Claudiana
1940-XVIII
Pagine 144 - in-12®, illustrato
L. 8
Non è un lavoro nuovo, ma una
nuova elegante edizione del noto racconto di Nelly Buffa-Donini, illustrato
dal pittore Enzo Gazzone, che tanto interesse e tanta simpatica emozione ha
suscitato anni addietro fra f nostri bimbi,
che la prima edizione fu presto esaurita.
Siccome le richieste continuano ad affluire alla Libreria Editrice Claudiana,
una seconda edizione è stata decisa e,
riveduta dalla geniale scrittrice, è stata
testé eseguita con rapidità e nitidezza
d’impressione dalle Arti Grafiche * L’Alpina» di Torre Pellice. Il bel volume è
pronto. Per averlo rivolgetevi alla Libreria Editrice Claudiana, Torre Pellice
(Conto Corrente Postale N. 2-17557) che
ve lo manderà franco di spese.
Vincolo dei Valdesi degli Stati Uniti
Sottoscrizioni
per la Chiesa Valdese d’Italia
— 1940 —
UNIONE VALDESE DI FILADELFIA
E. Bertin, presidente ;
S. Glaudel, tesoriera segretaria.
Marie e Jim Lamont f 5,—
Jeanne e Rodolphe Casella » 5,—
Cécile Davìt e figlio » 5,—
Susette e Marcel Glaudel » 5,—
Caroline e Jos. Bouì'ssa » 4,—
Sus. e Ed. Huth » 3,—
Emma Bein » 3,—
Caroline JanaveI » 3,—
Ina e Aimé Bein » 3, —
Aline B. Christie » 3,—
Clémentine e L. Marauda » 3,—
Judith e Et. Bertin » 3,—
Anna e Jean Robert » 2,—
Louise e Eugène Forneron » 2,—
Judith et Jos. Baltera » 2,—
Lidia E. Santaguida » _ 2,—
Susette e Jos. Bertinat » 2,—
55,—
Come sempre, questa somma fu contribuita alla celebrazione del XVII, che
si tenne quest’anno in casa dei coniugi
Baltera-Pontet, all’imbrunire della Domenica 25 Febbraio. Conformemente alle
consuetudini del gruppo, queste buone
persone offrirono pure la cena, un’abbondante ed apprezzata cena, per la quale
i loro ospiti sentitamente li ringraziano.
Dispersi, sebbene non numerosi, e
appartenenti a Chiese diverse, è una festa
per questi nostri fratèlli il ritrovarsi insieme almeno una volta all’anno e in
un’atmosfera prettamente valdese. E la
gioia non è meno grande per il Pastore
che in tale occasione li visita. Fummo
noi, da New-York, che avemmo il bene
di presiedere la loro adunanza. Si cantarono numerosi inni della Raccolta Valdese, si pregò per la Chiesa e la Patria
d’origine, si lesse e si meditò la Parola
di Dio e Mrs S. Glaudel lesse il verbale,
pieno di buone osservazioni, del raduno
del 1938. Poi, venne l’agape suaccennata
e il piacevole conversare che si protrasse probabilmente a ora tarda, quando
cioè chi scrive queste righe era già rientrato, 0 sul punto di rientrare a domicilio.
Ci renderemmo colpevoli di vera ingratitudine se dimenticassimo di aggiungere
che il Presidente dell’Unione Valdese di
Filadelfia, Mr E. Bertin e la sua Signora,
ci attesero con la loro automobile al
nostro arrivo ad una delle stazioni di
quella metropoli e, «lotto un cielo limpido
e sereno, ci accompagnarono alla lontana
residenza dei nostri vecchi amici Mr e
Mrs L. Marauda, dove spendemmo un
piacevolissimo pomeriggio ; e da dove
poi, verso sera, fummo condotti alla non
meno lontana abitazione di Mr e Mrs
Baltera.
Sostenitori
Faetto : Peyrot Lidia 2 - Firenze :
Lantaret Giovanna 3 - Winterthur: A.
Sauter 5- Valdese: Laurent Rivoir, John
Long, D.r Watts G., Rev. S. Poet, John
Garrou, Juliette Ghigo, 81,50; Pons Albert, Benjamin Giraud, 27,20 ; Pascal
Benjamin, 13,60; Long Cesarina, Edward
Micol, John Henry Pascal, 41,05 - Prali :
Grili Giov. Luigi 2,50, Garro Luigi 2^
Rostan Susanna 2, Peyrot Giov. Michele
8, Martinat Giacomo 2, Grill Stefano 3,
Rostan Stefano 3 - S. Secondo : Gardiol
Paolo 3 - Perrero : Gardiol Lidia 2 Riclaretto: Peyronel Pascal Alina 1,
Clot Alessandrina 1, Clot Pietro 1 Rodoretto: Breuza Luigi 3 - Torino:
Monney Francesco 3, Rostan cav. uff.
Giovanni 3 - New-York : Geymonat
Pauline 5.
CRONACA VALDESE
ANGROONA (Capoluogo). Il 23 Marzo,
al Marte!, è deceduta Stringai Cleante
fu Giovanni Davide e fu Ayassot Susanna, nata nel 1853. Aveva trascorso
quasi tutta la sua vita in Francia, donde
da pochi anni aveva fatto ritorno.
Il 27 Marzo, ai Jourdan, è- deceduta
improvvisamente Fontana Maddalena fu
Giovanni Pietro e fu Maddalena Bertalot, nata nel 1858.
Alle famiglie provate esprimiamo la
nostra simpatia cristiana.
— Domenica prossima tutta la gioventù di Angrogna si riunirà a Pradeltorno per il termine delle attività unioniste. R. N.
BOBBIO PELLICE. Dobbiamo registrare quattro nuovi lutti nella nostra
famiglia parrocchiale. Abbiamo infatti
accompagnato al cimitero la spoglia
mortale di : Paolo Bertinat, di anni 69
(Rostan) ; Giovanna Geymonat, di anni
70 (Capoluogo); Anna Michelin Salomon,
di anni 61 (Alois) ; Maria Mondon Maria,
di mesi 30 (Podio).
Rinnoviamo l’espressione della nostra
simpatia alle famiglie in lutto. R.
LUSERNA SAN GIOVANNI. Mercoledì 3 Aprile ha avuto luogo il funerale
della signora Caterina Aibarin vedova
Danna, dei Caffarel, deceduta dopo breve
malattia in età di 78 anni, presso una
figlia, ai Jalla. L’Iddio delle consolazioni
rimanga presso le figlie e presso tutti
gli afflitti.
NEW-YORK. Risaliamo alquanto addietro per la nostra cronaca newyorkese.
Alla celebrazione del « Rimpatrio »,
la prima Domenica dello scorso Ottobre,
avemmo una numerosa assemblea, ma
non la più numerosa di questi ultimi
anni: 216 persone, disse il custode; tutte
valdesi, salvo alcuni rappresentanti di
Chiese ed Istituzioni sorelle che ci apportarono ognuno un messaggio molto apprezzato. Erano essi: il dott. Lenington
della Chiesa Riformata d’America ; il dott.
Maynard della Chiesa Episcopale Francese ; il rev. R. Anthony, segretario generale AeWAmerican Waldensian Society;
il rev. F. Di Giacomo, presidente del
Ramo Italiano di detta Società ; il rev.
Santi, presidente dell’Associazione dei
Ministri Italiani di New-York e dintorni ;
e il rev. G. Brun che, nel breve tempo
di cui poteva disporre, disse con parola
calda ed affettuosa alcune dellesue impressioni delle Commemorazioni valdesi a cui
aveva recentissimamente preso parte in
Germania ed alle Valli.
— Alla celebrazione del XVll, che tenemmo la Domenica 18 Febbraio, u. s.,
non nel tempio, ma nell’ampia, elegante
sala della Knox Memorial Church, l’uditorio fu di poco inferiore. Oltre al Pastore
che parlò dì Patria e di Chiesa e dell’amore — amore illuminato — che dobbiamo portare ad entrambe, parlò con
accento ora grave ed ora faceto, ma
sempre nostalgico in riferenza al mondo
valdese, il dott. P. L. Buffa, oriundo delle
Valli e pastore da molti anni dì una
Chiesa Battista Italiana di New-York.
Fraterni saluti dei pastori U. Gay di
Pittsfield, Mass, e A. Hugon di NewYork furono comunicati all’assemblea.
Squisiti pezzi di musica per pianoforte
ci vennero regalati dalle promettenti giovanette, figlie della nostra Congregazione,
Lillian Bertin e Irene Castelli. Ma la
parte forse più attraente e più simpatica
del programma fu quella eseguita da un
gruppo di donne nostre, giovani la maggior parte, che cantarono, in candida
cuffia valdese, e con diletto di tutti, diversi inni e canzoni d’indole patriottica
e religiosa.
La colletta per i bisogni ordinari dell’opera superò, a quanto pare, quella di
qualsiasi altra occasione in qualsiasi
altro anno.
A sera, in uno dei Ristoranti «Caruso»,
la tradizionale agape riuniva 125 com
mensali, a cui il sig. Buffa, fra gli altri,
rivolse ancora la sua franca, originale
parola. Molti canti chiusero questa par-^
ticolarmente fraterna seconda parte della 4
nostra festa del XVII. P. G.
PINEROLO. Gramaglie. Nel pomeriggio di Mercoledì 3 corr., in S. Secondo,
un interminabile corteo funebre accompagnava all’ultima dimora la salma della
nostra sorella Emilia Gay. deceduta nel
suo 51“ anno dopo lunghi mesi di indi- ;
cibili sofferenze sopportate colla pazienza
e la rassegnazione che solo possono essere
date da una profonda fede cristiana.
Colla sua dipartenza la nostra Congregazione perde un membro attivo dell'Unione e una zelante monitrice della
Scuola Domenicale, da tutti amata pel
suo carattere mite e la sua grande bontà.
Essa lascia dietro di sè un largo rimpianto e un ricordo benedetto, rimpianto
e ricordo dei quali si fecero interpreti i.3>vpastori L. Marauda e U. Bert nelle loro;
commosse e commoventi allocuzioni.
Alle famiglie Gay e Forneron e, in
modo particolare, alla sorella Evelina,
insegnante, che ebbe l’estinta inseparabile compagna, rinnoviamo la nostra
commossa, fraterna simpatia.
— Battesimi. Il 31 Marzo u. s., è stato
amministrato il Battesimo ai gemelli Italo
e Romana dei coniugi Galliano-Balmas,
e il 7 Aprile al piccolo Ferruccio dei
coniugi Alfredo Griot e Margherita Grill.
*4?
’Asi
»1«
POMARETTO. I culti della Settimana
Santa sono stati celebrati con rinnovati
sentimenti di riconoscenza e di consacrazione al Signore. A rendere più solenne,
quello di Pasqua ha contribuito la nostra
Corale con l’esecuzione di un coro di
circostanza sotto la direzione del sig. P.
Bazzotta.
— Durante il culto di Pasqua è stato
presentato al Santo Battesimo il piccolo
Morello Romildo di James e di Coutadin
Margherita (Masselli).
■ La gioia del Signore continui a riposare
sopra di lui.
Sabato 30 Marzo u. s. nel nostro tempio
di Pomaretto è stato celebrato il matrimonio del signor Beiix Ettore di Federico
e della signorina Grill Itala di Carlo
(Pian di Pomaretto). Alla cerimonia cui
presenziavano numerosi amici e
scenti degli sposi la nostra Corale, di
cui la signorina Grill faceva parte da
molti anni, partecipò con l’esecuzione di ,,
un canto. La benedizione nuziale è stata
impartita dal pastore Guido Comba pròveniente da Roma e di passaggio a PO'
marette.
'M
cono- ' >:
Agli sposi rinnoviamo i nostri fervidi
auguri di felicità nel Signore, mentre i
i
nostri voti li accompagnano nella lontana J
Lekenti (A. O. I.) ove per il momento si i
stabiliranno. ...f
— Il 2 Aprile corr. dopo lunghe sof- ^
ferenze sopportate serenamente entrava 'rj
nel suo eterno riposo il nostro fratello
Genre Origene (Pomaretto). I suoi fune- ;
rali che hanno avuto luogo nel pome- :
riggio di Giovedì sono stati una com- J
movente testimonianza di stima per lo
scomparso e di profonda simpatia per la ..
vedova. é
I
A lei rinnoviamo i sentimenti della
nostra solidarietà cristiana invocando le i
consolazioni da alto.
— A partire da Domenica prossima, 14'^
Aprile corr., i culti nel tempio avranno ..t
luogo secondo l’orario estivo, alle ore 10-
FRALI Favoriti da un tempo eccezio- 1
nalmente maraviglioso a quest’epoca del-'^1
l’anno quassù, abbiamo avuto i nostri J
Culti della Settimana Santa ottimamente"®
frequentati e buona è stata la partecipa-^^
zione alla Santa Cena.
Al Culto di Venerdì Santo sono stati ^
ammessi in Chiesa questi dieci nuovi |
membri : Alice Grill di Filippo (Cugno)i |
Margherita Grill di Francesco (Villa);
Ida Ghigo di Giov. Stefano (Ghigo); Irene |
Pascal fu Giov. Luigi (Malzat); Alma J
Peyrot di Francesco (Orgere) ; Dora Rostan di Giov Stefano (Ghigo); Ida Rostan J
3
■m
L ’ ECO OELLE VÄLLI VALDESI
di Giov. Stefano (Orgere) ; Enrico Pascal
di Beniamino (Villa); Aldo Richard di
l'Frrncesco (Villa) ; Silvio Rostan fu Fran|,cesco (Orgere). Invocando l’aiuto divino,
questi cari giovani hanno fatto delle solenni promesse, voglia il Signore che col
Suo aiuto si sforzino di mantenerle fedelmente.
— Al Culto di Pasqua sono stati preI sentati al Santo Battesimo : Enrica Leger
,,di Oreste e di Margherita Rostah delle
^Orgere; Vanda Poet di Albino e di Emma
^Breuza della Villa. Che il Signore proi^iegga questi nuovi agnellini della Sua
I greggia.
m _ Giovedì 4 Aprile, a Pomaretto, Il
l' Pastore sig. G. Mathieu, lo ringraziamo,
1“ ha presieduto i funerali di Giovanni Me^Musan fu Antonio di anni 74 della Ribba,
P deceduto in queU’ospedale dove si troL/vava degente da qualche tempo.
%- Mercoledì 3 Aprile, pomeriggio, un
giungo corteo accompagnava alla sua
ultima dimora terrestre la spoglia mortale
¿del nostro fratello Giovanni Stefano Baud
fu Stefano di anni 70 dei Pomieri, tragiI camente tolto all’affetto dei suoi cari il
Lunedi mattina a cinquecento metri al di
sopra della borgata mentre si receva a
r,.raccogliere una gerlata di legna. Colpito
ff‘ al capo da un tronco d’albero che precipitava a valle, egli passava istantaneamente dal tempo neH’eternità.
j Rinnoviamo l’espressione della nostra
simpatia cristiana alla vedova, ai figli,
f alle figlie cosi duramente provati ora
•come già in questi ultimi anni.
— Riconoscenti a Dìo abbiamo visto
ritornare in seno alle loro famiglie tutti
i nostri richiamati sotto le armi ; con
affetto e colla preghiera, seguiamo i cari
tre giovani, membri della nostra Unione,
che sono ultimamente partiti per il servizio militare dove già avevamo un altro
caro unionista.
...PRAMOLLO. Culti. Con particolare
solennità sono stati celebrati i culti della
Settimana Santa.
Il Giovedì sera ha avuto luogo un
culto liturgico di Santa, Cena : uditorio
compatto ed attento, e larga partecipazione di fratelli alla Mensa del Signore.
Al termine del culto del Venerdì sono
stati ricevuti in Chiesa 17 catecumeni.
Essi sono : Balmas Rina, Bounous Anita,
Costabel Odetta, Jahier Ida, Long Alma»
Plavan Irma, Ribet Elfi, Sappè Irma,
Bertalot Ezio, Bounous Fiorenzo, Jahier
Aldo, Jahier Silvio, Long Eli, Long Emanuele, Long Enrico, Sappè Davide, Sappè
Livio. 11 Signore dia loro la forza di
mantenere fedelmente le promesse ch’essi
hanno fatto.
Imponente per il numero dei partecipanti è stato anche il culto di Pasqua,
durante il quale la Corale ha eseguito
un coro di circostanza.
Ci rallegriamo al ricordo delle magnifiche assemblee dei culti della Settimana
Santa, ma non possiamo non esprimere
il rincrescimento che tali assemblee cosi
numerose si vedano solo nelle grandi
occasioni, mentre i culti delle domeniche
ordinarie dovrebbero e potrebbero essere
meglio frequentati.
Il culto della Domenica 31 Marzo è
stato presieduto dal pastore sig. Ermanno
Rostan ; la nostra Comunità ha voluto,
in quella circostanza, esprimergli la sua
profonda riconoscenza per quanto egli
ha fatto per questa Parrocchia in sette
anni di ministerio.
— Battesimi. Nel giorno di Pasqua è
stato amministrato il S. Battesimo a
Sappè Lucia di Edoardo e di Long Lina
(Pellenchi). Domandiamo a Dio di benedire questa bambina.
— Sepoiture. Nel pomeriggio della
Domenica 17 Marzo abbiamo accompa
: gnato al campo del riposo la spoglia
mortale di Emilio Jahier (Ruata).
Il Signore consoli e protegga la famiglia afflitta.
RORA'. Per due Domeniche consecutive abbiamo avuto il piacere di ricevere
la visita di due Unioni Giovanili di Bobbio Pollice. Giunti inattesi, ci fecero l’improvvisata di farsi trovare inquadrati
alla porta del tempio. Parteciparono al
nostro culto e, nel pomeriggio, visitarono
le piccole cose notevoli della nostra
umile Rorà. I Rorenghi non mancarono
di considerare con viva simpatia questa
balda gioventù che fa meta delle sue
gite un tempio anziché, semplicemente,
una qualunque località notevole, solo,
per le bellezze di questa terra.
— Domenica 7 corrente ha avuto luogo
una Assemblea di Chiesa per la elezione
di alcuni membri del Concistoro. La votazione quasi unanime della assemblea
assai numerosa, ha riconfermato i diaconi del Centro e di Rumer: Giovanni
Mourglia e Leopoldo Rivoira. Essendo
vacante il posto di anziano delle Fucine
vi è stato eletto il giovane Tourn Aldo
(Bosch), ed avendo date le sue dimissioni l’anziano Giov. Giacomo Pavarin,
di Ruccas, per motivi di salute, gli è
stato eletto per successore Ribet Cesare
di Cesare. Il Presidente dell’Assemblea
ha poi ringraziato l’anziano uscente, Pavarin, per i buoni servizi resi alla Chiesa
ed ha proposto la sua nomina *ad anziano onorario, cosa accettata dall’Assemblea per acclamazione.
— Gli eredi del compianto cav. Giov,
Mourglia hanno regalato alla nostra parrocchia un certo numero di libri e di
riviste missionarie che verranno distribuite fra le varie famiglie.
L’eredità principale, tuttavia, è costituita dalle due magnifiche tavole di
marmo scolpite le regalate appena un
anno fa dal caro vegliardo al nostro tempio. Di lui i Rorenghi conservano tutti
un commosso e grato ricordo.
SAN GERMANO CHISONE. Sono
stati celebrati in quest’ultima settimana
i Battesimi di : Robert Guido di Mario
e di Bleynat Ilda, della Benna; Long
EH di'Giuseppe e di Martinat Giulia,
del Tagliaretto; Gallian Graziella Maria
Susanna di Giovanni Giacomo e di Bertalot Emma dei Sappei ; Beux Bianca
di Aldo e di Peyronel Amina delle Croce.
A tutti questi agnellini del gregge del
Buon Pastore auguriamo di camminare
' per tutta la loro vita lunga e felice pei
sentieri di giustizia !
— La conferenza con proiezioni luminose sulle Catacombe ha vivamente interessato la numerosa assemblea riunita
nel tempio per l’ultimo culto della Domenica sera.
— Domenica prossima avranno luogo
i seguenti esami di Catechismo : Incorso,
alle ore 13.30; 2® corso, alle ore 14.30.
I genitori sono caldamente invitati ad
assistere a tali esami per potersi rendere
direttamente conto delle conoscenze bibliche dei loro figliuoli.
— La Confermazione dei Catecumeni
del 3® corso, che saranno approvati,
avrà luogo, a Dio piacendo, a Pentecoste.
TORRE PELLICE. 11 Signore ha richiamato da questo mondo il sig. Pietro
falla dei Fassiotti. Aveva 81 anni. Da
qualche tempo la sua salute era stata
fortemente scossa, e a nulla valsero le
cure contro il male davanti al quale
anche la scienza è sovente impotente.
Vicini e conoscenti accorsero numerosi
ai funerali a testimoniare della loro simpatia alla famiglia in lutto e a rendere
gli ultimi onori all’estinto. Sui cari afflitti
invochiamo ancora le consolazioni divine.
— Sabato, 6 corr., mentre si faceva
sera e il giorno già declinava, circondato
dall’affetto dei suoi cari, si addormentava
nella pace del Signore, il sig. Teofilo
Mathieu. Aveva 75 anni. E’ una delle
belle figure morali che scompaiono dalla
scena di questo mondo, ma il cui ricordo
continua ad essere in benedizione. Fu un
servitore fedele del divino Maestro il
quale gli affidò per un tempo la missione di evangelizzatore, come tale egli
conobbe le difficoltà, ma anche le gioie
Per il culto di famiglia
(Meditazioni preparate sui testi del Calendario Biblico deila Brüdergemeinde)
Giovedì
Lunedi Lettura; Salmo 78, 21-39.
I - , < Non è dall’abbondanza dei
13 APIIIB beni che uno possiede ch’egli ha
^ la sua Vita». S. Luca, 12,15.
Si dice che una regina, sul suo letto
di morte, angosciata promettesse la metà
dei suoi regni a chi le prolungasse la
vita. Ma nessuno dei grandi dottori accorsi fu in grado di darle quant’essa
chiedeva, e dovette morire. Morì come
il ricco stolto, che soddisfatto dei suoi
immensi raccolti, andava ripetendo :
« Anima mia, tu hai molti bucni riposti
per molti anni : riposati, mangia, bevi
e godi *.
E oggi ancora gli uomini continuano
a morire perchè hanno un falso concetto
della vita, perchè l'identificano con l’abbondanza dei beni che posseggono.
Srdtanto chi crede in Gesù possiede
la vita e « anche se muoia, vivrà », perchè la sua vita si eleva ben al di sopra
dei conti dì banca. «Chi crede in me —
dice Gesù — fiumi d’acqua viva - cioè fiumi di vita - sgorgheranno dal suo seno ».
Martedì Lettura: Apoc. 11, 3; 7-19.
1C liiiiiln » Due passeri non si vendan
ID HPlllB essi per uit soldo ? Eppure non
ne cade uno solo in terra senza
il volere del Padre vostro. Non temete dunque ;
voi siete da più di molti passeri ».
S. Matteo 10, 29-31.
L’uomo è un insieme di orgoglio smisurato e di infinita bassezza. Ora sognerà
di mettere le montagne una sull’altra per
scalare il cielo; poi eccolo avvilito
affermare che « la sorte dei figliuoli degli
uomini è la sorte delle bestie ; come
muore l’uno, così muore l’altra, hanno
tutti un medesimo soffio, e l’uomo non
ha superiorità di sorta sulla bestia ».
Ma ecco che alla luce della rivelazione
cristiana l’uomo acquista una nuova nobiltà. Perfino la bestia è oggetto della
sollecitudine di Dio; ma agli occhi Suoi
la creatura umana ha un valore infinitamente superiore a quello di una pecora
0 di alcuni passeri.
L’uomo insensato scende spesso al livello della bestia e si identifica con essa,
come il figliuol prodigo che bramava
* empirsi il corpo dei baccelli che i porci
mangiavano. Ma Gesù afferma che per
Dio i|uell’anima disonorata ha conservato
un valore infinito.
Non temere dunque, anima mia : vi è
un Padre che veglia e che ama.
li IllUt
Mercoledì
17
Apoc. 12, 5-13 ; 17.
dunque pregate cosi.
Lettura :
« Voi
Padre nostro che sei nei cieli ».
S. Matteo 6, 9.
Padre: Nei libri sacri degli Indiani si
mette in bocca di Dio questa affermazione : « Io sono eguale per tutti gli
uomini ; io non provo per essi nè odio
nè amore ».
In contrasto con questa teoria, la mia
coscienza mi richiama alla realtà, indicandomi in Dio un giudice inesorabile,
che «non terrà il colpevole per innocente »
e al quale dovrò rendere conto perfino
delle parole oziose che ho pronunziate.
Con quanta riconoscenza, dunque, odo
da Gesù che Egli non è un Essere indifferente, e neppure un giudice implacabile. Lo debbo chiamare Padre, e in
questa parola si esprime tutta la mia
fede, il mio amore, la mia vita.
Padre nostro: Al dì là delle frontiere
economiche, di razza, di religione ; al di
là delle frontiere innalzate dagli egoismi,
dalle rivalità e dagli odi, c’è un Dio che
comprende nel suo amore tutti gli uomini,
affinchè tutti sieno fratelli.
Che sei nei cieli : Una provincia del
gran Regno di Dio si è ribellata al suo
Sovrano, e qui domina ora il Principe
delle tenebre. Ma al di sopra di tutto,
Iddio regna e la mia speranza si volge
con nostalgia verso la Patria celeste.
Sarà dolce l’eterno riposo
Nella terra ove siamo diretti,
Quando Cristo, l’Agnello glorioso
Senza velo potremo veder.
Lettura: Apoc. 13, 1-10.
« Il vostro cuore non sia turbato ; abbiate fede in Dio, e
abbiate fede anche in me».
S. Giovanni 14, 1.
Vi sono molti la cui religione si riduce
ad una'^credenza più o meno vaga nella
esistenza di Dio, ma non è una fede di
questo genere che potrà mai evitare a
dei cuori turbati di cadere nello scettiv
cismo, e nello scoraggiamento.
Nessuno ha mai visto Iddio, e tutte le
"inostfe ipotesi, i nostri ragionamenti non
ci daranno di Lui che degli indizi troppo
vaghi per consolare dei cuori turbati.
Ma quando questi cuori turbati dal
peccato, dalla sofferenza, dalla morte,
possono sentire la presenza di un Salvatore come Gesù, possono udire le sue
parole di perdono, di liberazione e d-i
vita, allora i turbamenti svaniscono,
perchè chi ha visto Lui, ha visto il Padre.
Venerdì Lettura: Apoc. 13, 11-18.
iHnlfi »Egli conta il numero delle
ly RDiIIe stelle, le chiama tutte per nome».
Salmo 147, 4.
Forse avrete già osservato una di
C[uelle meravigliose fotografie stellari,
che ci presentano come un immenso polverio di stelle. La distanza di 5 millimetri sulla fotografia rappresenta la distanza
che un treno rapido alla velocità oraria
di 120 chilometri percorrerebbe in 100
milioni di anni.
La nostra mente sì confonde nella visione di quel caos, in cui non riusciamo
a percepire nessun ordine, nessun indìzio di vita. Ma non è il caos — ci spiegano gli scienziati — tutti quei milioni
di astri, lanciati nello spaziò a velocità
fantastiche, seguono un cammino controllato da leggi matematiche della più
rigorosa precisione.
Il caos? II caos? Gli uomini insensati
vaneggiano così, alzando gli occhi al di
sopra del loro globo bagnato di sangue
e di lacrime, ma il credente piega le
ginocchia e adora l’infinita sapienza di
un Dio che « conta il numero delle stelle,
le chiama tutte per nome ».
Sabato Lettura: Apoc. 14, 1-3; 5-12.
MI ¡1 « I giovani s’offaticano e si
APnic stancano, igiovani scelti vacillano
' e cadono, ma quelli che sperano
nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo
come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano». Isaia 40, 30-31.
Il primo slancio dell’anima credente è
come il volo possente deH’aquila. « Ti
seguirò dovunque tu andrai». E’ il tempo
del primo amore, quando l’anima vissuta
per tanto tempo nella valle del peccato,
sì libra sulle vette luminose della vita
nuova.
Poi segue la corsa dell’atleta con il
corpo tutto proteso verso la meta per
ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.
E finalmente ecco il procedere tranquillo e sicuro dell’anima credente, che
< dal punto in cui è arrivata continua a
camminare per la stessa via ».
Non c’è regresso, in queste esperienze,
anzi consolidamento e approfondimento.
Senza stancarsi : ecco la divisa del
cristiano. E il segreto delle sue vittorie
e della sua forza sta nella forza di Dio,
che jsi adempie nella debolezza della
sua creatura. R. N. •
DOMENICA 21 Aprile
Lettura: S. Giovanni 16, 5-15
Leggere la meditazione in prima pagina
dell’apostolato cristiano. E con quale
intima soddisfazione e nostalgìa egli
parlava di quel periodo della sua attività
in cui fece l’esperienza che colui il quale
desidera essere banditore dell’Evangelo,
desidera una carriera eccellente.
Fu poi durante molti anni maestro di
scuola : santa vocazione, perchè la sua
fu una vocazione, alla quale il Signore
volle chiamarlo. A lui affidò centinaia di
bambini ai quali egli diede il cibo per
l’intelletto, ma non si limitò a questo :
egli sentiva che aveva cura d’anime, perciò si preoccupava altresì del progresso
spirituale dei suoi alunni, educò il loro
cuore, diede pane alla loro anima e ciò
faceva perchè credeva fermamente che
tale dev’essere la missione dell’insegnante
cristiano.
Alla parrocchia di Torre Pellice egli
diede molto delle sue forze e del suo
tempo: fu durante parecchi anni mem-
4
«'ïjpgs^siiÿr-«.
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L* ECO OEUE VALU VAlOESt
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bro de Consiglio di Chiesa; fu il
collaboratore ;; tanto apprezzato di vari
Pastori che si succedettero nella direzione
della Chiesa di Torre, accettando di presiedere settimanalmente anche più d’una
riunione nei quartieri, lieto di poter ancora
consacrarsi ai servizio del Signore come
banditore dell’Evangelo di salvezza.
Quanti beneficarono il suo insegnamento
e<il,suo ministerio serberanno di lui viva
gratitudine, .
\ Di questa gratitudine e della grande
stima di cui egli godeva presso tutta'la
popolazione senza distinzione di credo
religioso, lo si vide il giorno dei funerali :
una immensa folla riempiva il tempio
dove essa potè udire quale fu il segreto
della bella vita e del placido tramonto
del caro scomparso : la sua fede in Dio,
nella quale trovò forza nella lotta, consolazione nel dolore, pace nelle preoccupazioni, serenità nelle ore oscure e in
presenza della morte che si avvicinava
la certezza della vita nei cieli. « Io so
dove vado *, affermava egli davanti ai
suoi poche ore prima di morire.
Alla famiglia afflitta, ma confortata nel
suo profondo dolore dalle promesse divine vogliamo dire ancora tutta la nostra
viva simpatia cristiana.
La Maestra Evelina Gay e i suoi
Fratelli e Sorelle riconoscenti ringraziano
tutti coloro che presero parte al loro dolore
per la dipartenza della loro amatissima
GAY EMILIA
Ringraziano specialmente chi fu loro
largo di conforto e di aiuto durante la
malattia ed in occasione della morte
della loro Sorella.
S. Secondo di Pinerolo, 7-4-I940-XVili.
Anita, Ida, Italo, Ersilia, Geraldo,
Guido, Elena, e le loro famiglie, esprimono viva gratitudine a tatti coloro che
con dimostrazioni di simpatia, li hanno
circondati nel momento della dolorosa separazione dell’amatissimo Babbo
TEOFILO MATHIEU
TorrePellice,“8 Aprile 1940-XVllI.
IstiiDto FeminiDile Valdese di Valiecrosia
Doni ricevuti dal 1» Dicembre 1939
al 29 Febbraio 1940.
Signore' e Signori; Elena Girardet,
Roma, L. 400 - N. N., Torino, 500 - F.
Rostan, Nizza, fr. 100 = 43 - Genre Alberto, Id., fr. 10 == 4,30 - Genre Ermellina, Id., fr. 10 = 4,30 - Paul Courtial,
Id., fr. 10 = 4,30 - Oscar e Italia Stauble, Bordighera, 50 - Ester Goss, Torre P.,
50 - Emma Jalla, Napoli, 50 - Elvira,
Valentina e Lucia Grotti, Vallecrosia, 100
- Giacomo Scibinico, Id., 10 - Enrico
Billour e famiglia, Id., 50 - R. e E. Diem,
Id., 50 - Frida Peano, Id., 15 - Maresciallo Hermanno Jalla, Id., 100 - Lelia
e Guglielmo Jalla, Id., 50 - Prof. Ester
Jalla e famiglia, Id., 30 - Leandro Gazzano, Id., 10 - Tina Gargiolli, ex-alunna,
Id., 15 - Prof. dott. Zelia Jalla, Id., 50 L. e D. P., Id., 120 - Rachele Tasselli,
Id., 10 - Maria Jon Scotta, Torino,
- Emma Corredini Introna, Firenze, 25 Società di cucito, Napoli, 150 - Alcune
Signore Valdesi di Verona, 50 - Adriana
D’Oria Tron, Livorno, 50 - Giuseppina
Primo Rostagno, Torino, 200 - Giulio e
Laura Jon Scotta, Id., 200 - Edith Tron,
Bordighera, 25 - C. e E. Saccaggi, Id.,
100 - Deborah Rutelli, Palermo, 100 Vincenzina Caruso Ved. Calogero, Pachino, 100 - Giovanni Mumenthaler e
Signora, Catania, 50 - Emilio Bernardini,
Genova, 10 - Maria Luisa Pons, Torre P,,
10 - Claudino Paolucci, Forano Sabina,
10 - Giuseppina Osculati Astesano ed
Emilia Osculati, San Remo, 500 - Elsa
5chneider, Messina, 20 - Diana Nicola,
Bari, 6 - Elvira Gazzano, Vallecrosia, 10
*• Sara e Sandro Giaccaglia, Toriho,J[10
V* Ilda Revel, San Germano Chisone, 30
- Margherita Gaydou, Aia, 47,50 - Generale Ettore Petrali Cicognara, Bergaiho,
20 - Negretti Ambrogio, Como, 100 Mafia Pontorno, Catania, 10 - ‘Dott. A.
Quattrini, Torre Pellice, 100 - L. Ferrerò
Bonnet, Torino, 100 - N. N., San Remo,
30 - Zanna Angelo, Schiavi d’Abruzzo,
10 - Anonimo, Bordighera, 50 - A mezzo
Prof. Dott. Zelia Jalla, N. N., Torino, 50
- Giuseppe Geseri, Firenze, 50 - Maria
ed Enrico Pascal, Torino, .50 - Un’Amica,
Id., 10 - Tilde Carri, Id., 50 - A mezzo
dott. Cariò Pons, Id., 50 - Cléanthe Rivoiro Pellegrini, Id., 200 - E. e M. Janach-Grieshaber, Roma, 200 - Priore rag.
cav. Alberto, Montenero di Bisaccia, 25
-Collètte di Natale, Fiume, 180 - Sig.ra
Czermely, Id., in occasione matrimonio
figlia, 50 - Meta Gallian Bauer, Genova,
50 - Angela E. Dreher, Malnate, 100 Chiesa Evangelica di Asti, 100- E. Gardiol Leidheuser, Genova, 50 - Dora Fontana Roux, Milano, 100 - Scuola Domenicale Evangelica, Savona, 20 - Chiesa
di Siena, 50 - Leccisi Alfredo, Brindisi,
10 - Roberto Revel, Luserna San Giov.,
400 - Margherita Tron Revel, Id., 100 Piero Dotti, Alassio, 20 - Scuola Doni.
Metodista, Savona, 20 - Chiesa Cristiana
Protestante, Milano, 200 - Adolfo e Lidia
Comba, Torre Pellice, 50 - Matrimonio
Russo-Trani, Taranto 40 - Ing. Rodolfo
e Maria Fanton, Treviso, 200 - Prof.
Ernesto e Edina. Comba, Roma, 200 Alda Cougn, Vallecrosia, 20 - A. Z.,
Bordighera, 1.000 - Avvocatessa Lidia
Poet, Diano Marina, 100- Borsa Poveri,
Angrogna, 25 - Col. Luigi Grill e Sig.ra
Bordighera, 50 - Cav. Andrea Cristadoro,
Taranto, 20 - Collcttato dal sig. Luigi
Rostagno a Milano: Gr. uff. Emilio Gardiol, 500 - Adolfo Giampiccoli, 100 Erico Rollier, 100 - Carlo Baur, ICO Ing. Emilio Luling, 50 - N. G. N., 50 Lucia Burckardt, 50 - R. e P. Isenburg,
100 - Paolo Pons, 50 - Giorgio Williamson, 50 - Carlo Noseda, 25 - Prof. Emanuele Grill, 50 - Prof. dott. Enrico Ettorre,
100 - Maria Cossy-Vogel, 50 - Emma
Wartenweiler, 50 - E. e A. Cavallo, 25
N. N., 50 - Sofia Wonwiller, 100 Adriana Cariot, 25 - N. N., 25 - Walter
Richard, 50 - Jane Gander, 50 - Lina
Moser, 25 - E. e L. Chiavelli, 50- Luigi
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Il £fu#'ro Catalog® €<
1M«
iDiiizii di [É!i! ed Dpeie Valdeii
Angrogna — Pastore: Roberto Nisbet.
Angrogna (Serre) — Pastore: A. Deodato.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto Ricca.
Luserna S. Giov. — Pastore : Lor. Rivoira.
Massello — Pastore :Enrico Tron.
Perrero — Pastore : Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore: Luigi Marauda.
Ppmaretto — Pastore : G. Mathieu.
Proli — Pastore; Lamy CoTsson.
Pramollo — Pastore Erm. Rostan.
Prarostino — Pastore Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore A. Janavel.
Rodoretto — Cand. Theol. A. Genre.
Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone — Pastore G. Bertin.
Torre Pellice — Pastore Giulio Tron.
vaiar Pellice — Pastore Roberto Jahier.
Abbazia — «Chiesa di Cristo». Culto
alle ore 16. Pastore Valdo Vinay, da
Fiume.
Aosta — Chiesa: 11, Via Croix de Ville
- Past. em. Aug. Jahier (da Torino).
Borgo (da Pisa);
Bari — Chiesa Valdese : Pastore A. Miscia - Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa: Viale Vitt. Em., 4
- Pastore Ani. Comba, Viale Vitt. Em. 59.
Biella — Chiesa: Piazza Funicolare
Culto la 1“, 3* e 5* Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosia - Pastore Davide F*ons - Istituto Valdese - Piani di Vallecrosia.
Borrello (da Carunchio).
Brescia — Chiesa : Via dei Mille 4 - pastore Rob. Comba, ivi.
Brindisi — Chiesa : Via Congregazione
(da Taranto).
Caltanissetta — Chiesa; Via Maida, 19.
Campobasso (da S. Giacomo).
Carema — Scuola Valdese.
Carunchio — Chiesa - Pastore L. Naso.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
- Pastore T. Salma, ivi.
Cerignola — Chiesa - Via Regina Margherita, 17 - Pastore E. Pascal.
Como — Chiesa : Via Rusconi, 9 - Pastore Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa - C. Th. Lo Bue.
Corato — Chiesa: Corso Mazzini, 27 da (Bari).
• ★
★ ★
Courmayeur — Chiesa (da Aosta).
Felonica Pò — Cand. Theol. E. Corsani.
Firenze — Chiese: Via Serragli, 51 - Pastore Emilio Corsani — Via Manzoni, 21
- Pastore Tullio Vinay.
Fiume — Chiesa : 6 e 8 Via Pascoli ;
(Culto ore 10) - Pastore Valdo Vinay
presso Sig. Wiltsch, Via Baccich, 5.
Forano — Pastore A, Alessio.
Genova — Via Assarotti - Pastore F>
Peyronel, Via Curtatone, 2.
Grottaglie (da Taranto),
Grotte (Agrigento) (da Palermo).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 - Pastore
Arturo Vinay, Casa Pavera, Piazza
d’Armi.
La Maddalena (da Roma).
Lattano (da Taranto).
Livorno — Chiesa: Via G. Verdi, 3 Pastore; A. Ribet, ivi.
Lucca - Via G. Tassi, 18 (da Pisa).
Mantova — Via Bacchio, 5.
Messina — Via Laudamo, 16 - Pastore
Seiffredo Coiucci, ivi.
Milano — Piazza Missori, 3 - Pastore E.
Tron, jun. - Via Euripide, 9.
Napoli — Via Duomo, 275 - Pastore M.,
Moreschini, Via Cimbri, 8.
New-York — Prima Chiesa Valdese 40, West 41 st St — Culto principale
3.30 pom. - Pastore Pietro Griglio 30 West, 94 th Street.
Orsara di Puglia (da Cerignola).
Pachino.
Palermo — Via Spezio, 43 — Pastore ;
V. Subilia, ivi.
Pescolanciano (da Carunchio).
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
Pons, Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina (da Catania).
Piedicavallo — Chiesa ; Via Carlo Alberto*
- 2“ Domenica del mese (da Ivrea).
Piombino (da Livorno).
Pisa — Chiesa : Via Derna, 15 — Pastore: A. Arias, Via Derna, 11.
Pont Canavese (da Ivrea).
Reggio Calabria — Chiesa Rione S.,
Marco : Via Possidonia, 4 {da Messina).
Riesi — Pastore Carlo Gay.
Rio Marina (da Livorno).
Rocchenere (da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre Pastore : V. Sommani, ivi — Chiesa
di Piazza Cavour - Pastore ; Paolo
Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
Salle (da Carunchio).
Sampierdarena — Chiesa : Via A. Cantore, 16 — Pastore V. Panasela, Via
S. Bartolomeo del Fossato, 14/4.
San Giacomo degli Schiavoni — Evangelista G. Scarinci.
Sanremo — Chiesa : Via Roma — Pastore : G. Bonnet, ivi.
S. Lucia di Quistello (da Felonica).
S. Maria di Licodia (da Catania).
Schiavi (da Pescolanciano).
Siena — Chiesa : Via S. Dom., 5 - Past,
em. E. Meynier (da Firenze).
Susa — Chiesa : Via Umberto, 14 (da
Torre Pellice).
Taranto — Chiesa : Via Pupino, 16-20
(angolo Via F. Di Palma) — Pastore :
G. Castiglione, Via Crispi, 28.
Torino — Chiese : Corso Vittorio Emanuele, 23 (ang. Via Principe Tommaso) e Corso Principe Oddone, 73
— Pastore : Elio Eynard, Via Pio V, 15,
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