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"Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le qualPaVete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo',,.
Anno LXXX — Num. 1
iliWÍÓt<<¿iÍ-«iii»i<iá/í
Abbonamento: Lire 600 per l’Interno. * Lire 1000 per l’estero -»'fijlietlìzione in abbonamento postale, 1° Gruppo
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TORRE PELLICE, 6 Gennaio 1950
Enrico Paschetto
Anno nuovo - Vita
Caro amico che leggi,
eccoci al nuovo anno. « Anno nuovo, vita nuova ».
si dice. Lo dici anche tu ? Perchè ? Speri anche tu che
il nuovo anno ti porti una vita nuova ? Senti il bisogno
di una vita nuova? Sei deluso od insoddisfatto di quei
che è stata la tua vita fino ad oggi ?
Moia oggi sono avviliti perchè la vita in mezzo agli
uomini è sempre dura: gli egoismi, le ingiustizie, lÉ
ipocrisie, il disordine sono evidenti dovunque. Troppi
hanno sofferto nel passato per non desiderare una nuova VjIVt,. Ma pochi hanno l’ingenuità 0 il coraggio dii
credere possibile un 1950 diverso dai suoi fratelli ormai passati. Gli uomini infatti sono sempre gli stessi,
forse, anzi, sempre peggiori; come possiamo sperare
che Quest'anno nuovo ci porti una vita nuova ?
Mola sono insoddisfatti e avviliti a causa di se stessi. Sono insoddisfatti del loro carattere, delle sorgenti
della loro anima dalla quale nonostante proponimenti
e lotte e preghiere vengon sempre fuori « cose cattive » : pensieri di egoismo e di impurità, decisioni di
avarizia, parole maligna 0 menzognere, atti violenti e,
simili cose. Anche di costoro pochi si aspettano ‘dai.
nuovo anno una vita nuova. Si conoscono bene e ps^i
questo sono pessimisti: che cosa potrà render limpido
il loro more, cura la sorgente dei loro pensieri e dei
loro sentimenti?
Accanto a tutti costoro ci sono purtroppo moltisn
simi, troopi, che rimangono indifferenti e indolenti dt
fronte al mondo che ■procede'male . al peccato dell’anima loro che li rode sempre più, al tempo che non si
fejma, all’esistenza che si accorcia, aU'ignoto futuro
che si avvicina inesorabilmente. Essi non c^ij-icno
nulla all'anno nuovo, se non che duri sino alla fine ë
sia seguito da altri anni, ed esso e gli altri siano sem-t
'pre pieni di quel che essi cercano : chiasso .diverbi,
menti avventure, comvagnie allegre, buon bere e buon
mangiare, denaro, lasso, dominio. Ogni nuovo anno.
re.T tali tivi — che non possono assolutamente bapire
quel che è l’uomo e quel che è la vita nei piani di Dia
— deve semplicemente dare di più, portare di più far
godere e permettere di « realizzare » di più degli altri : allora è un « buon anno ».
tutti i paesi, di tutte le età e le ron^'izìótil la confermano. Questa parola te la trasmetto coìiiè*'il mio av-.
vertimento, il mio incoraggig^ento e mio augurio
fraterno nell’amore di Cristo. ’ ’'’’Htià?
« Se uno è in Cristo è una nuova creatura;,le cose vec''hie soro passate, ecco, son diventate nuove ».
Questa è una parola di avvertimento: nonostante tutti
i possibili mutarhentì del tuo corpo delle-tue idee, della tua VQsiziope sociale, della tua fortung^ecc.., la tua
vita rimarrà, in fondo, sempre la stessiì^^empre vecchia, se il tuo essere interiore ispìrito./anima sentimenti) non è fatto nuovo, creato di nuovoi Perchè il
tuo essere interiore è la radice della tu^ vita. Se la
radice resta la stessa, la vita — pure riendendo ogni
anno nuovi aspetti e colori — rimarrà ¡¡¡^.stessa nellni
sostanza: peccato, travaglio, vanità, soffei^pza e morte!
izio e Gli
umile ,scman-*.
Caro amico, chiunque tu sia, e qualunque cosa tu
pensi e desideri e tu speri da questo nuovo anno e in
genere dal futuro, ti prego di ascoltare una paiola sincera e chiara — fondata sull'esprienza di molti e molti
anni — deU’Aoostolo Paolo: u S.e uro è in Cristo,
egli è una nuova creatura ; le cose vecchie sono passate. ecco, sono diventa’e nuove »• Decine e centinaia
di migliaia di uomini e di donne, di tutti i secoli e dd
Ma ecco anche l’incoraggiamento : |se uno è in
Cristo, è una nuova creatura: le cose-^^chie sono
passate, ecco, son diventate nuove ». Cit^nè vivente,
ben vivente! Credilo, tu che ci tieni a ^^j^marti erhstiano : Cristo è il Signore vivente: e s^ia vai a Lu'
anzi se tu Lo ricevi — cor un atto di fe^-ssmnltce 4
vivo — come il tuo Salvatore e Signori^'J}io, polrat
subito accorgertene! Se ti raccogli nel
ami ii tao cuore e gJLi dici con sincera
plicità : K. 5ig»io!=e Gesù, io ti «cei«&4a <.
to come il mio Salvatore, il mio Signore, il mio D'jo^
abbandono a te il mio essere e la mia vita! ». Egli
verrà e ti farà nuovo, e farà diventare nuova dal di
dentro la tua vita, e le cose veo''hie saranno allora veramente passate, e vedrai e sperimenterai tutto nuovo !
Anche se quel che ti circonda resta auel che è. anche se gHi egoismi, le ingiustizie, h vigenze e
quel che ti pesa addosso e ti fa ora soffrire rimanga..
Aoil d'i den'ro, dal ivo essere intenore, rinnovato Ari.
Cristo vivente e fortificato dalla Sua Presenza sgor^
gìierà pare p'ofonda serenità, forza, volontà di bene,
che ti ripagherà ad usura di quel che ti ha travagliato
fino ad ora e ti difenderà perfettamente e stabilmente
da quel che vorrebbe ancora aggravarti
Non solo, ma — fatto così nuova creatura vivente
di una vera nuova vita — sarai potenza di vita nuova,
di bene vero per molti altri — sia di quelli che soffrono di sè e del mondo e sperano di vedere qualche cosa
di nuovo in bene, sia di quelli che peccano ed errano,
e non desiderano nulla di nuovo, ma appunto per questo hanno più di tutti gli altri bisogno della vita nuova!
« Se uno è in Cristo, è una nuova creatura: le
cose vecchie sono passate, ecco, son diventate nuove! ». Questo è il mio augurio vivo e sincero per te,
per questo nuovo anno, caro amico che' le.ggi.
mente il punto primo di tale DichiaTazìpne:
« La scienza medica dbve liberarsi
dai legami del pensiero materialista
e meccanicista. A causa dell’abuso
della sola analisi si è perduto il concetto deirUomo. Le conquiste della
FISICA MODERNA riguardanti la
struttura deirUni.erso non più eoapiderato come un modello meccanico
e determinato, le vedute nuove della
BIOLOGIA nei confronti della vita
elve non è più limitala ad un sistema
fisico-chimico, i progressi della PSICOLOGIA in ri.erimento ,illa a Persona » non permettono che la meilicina persista nei suoi orientamenti
passati ».
Da tutte queste citazioni mi pare
risulti in modo evidente la necessità
urgente di trasportare le inves'igazioni e le manifestazioni dèli’Apologe tica cristiana moderna (cioè della propaganda ■<:— oggi — delle nostre
convinzioni religiose) sopra un piano assolutamente diverso da quello
solito, ossia sopra un terreno completamente nuovo, ricco di promesse.
Difendere o aggredire?
APOLOGETICA NUOVA
Lettori, domando la vostra collaborazione
Nr] periodico mensile ginevrino
. Le Protestant scrive il primo Pasto„ re della Cattedrale, Giovanni Seborer; « S’ignora di solilo, nei nostri
'/ ambienti leologiei ed ecclf siastici,
7 che — (la un capo all’altro del mon^{.do — i prìncipi della scienza, del’e
j arti, delle lettere — quelli che ine^ diante i loro scritti formano l’opiI nione pubblica — prendono, in gc■' aerale, un atteggiamento abbastano completamente lontano dal Cristianesimo. A suo riguardo professano un rispetto di buon gusto che
assomiglia singolarmente alla pietà.
ji^Ci fu un tempo in cui le cose stavano
f ben di ersamente: in cui la religio^ne costi uiva il centro verso il quale
^convergevano tulle le conoscenze.
^ Ma da allora Io spirito umano è cre,»ciuto. Si ha un bel gridargli: « Mistero, non sollevate il velo del sanÍ tuario ». Lo ha ugualmente soHeva; to! E le credenze che reggevano gli
spiriti nel Medio Evo non hanno re
f *
V
sistito all'esame. Che avverrà, fra
tre o quattro generazioni, del Cristianesimo e delle Chiese se non riescono a ringiovanire ed a riafferrare
la guida degli spirili »?
Nel medesimo Numero del protestant, il giovane pastore Enrico
Babel si esprime nel modo seguente:
« Lenin era in parte scusabile allorfluando, all’iuizio di questo secolo,
dichiara a: «Il proletariato mederno si schiera a fianco del socialismo
il quale — con l’aiuto della sci<^nzi
— disperde le nebbie della religione ». Era scusabile, dico, perchè, da
un lato, egli identificava la religione
coi dommi delle orttidossie tradmionali e, d’altra parte, perchè la scienza di quell'epoca aveva appena superato lo stadio materialista. Oggi —
agli ocelli della scienza degna di questo nome — che cos’è il materialismo? — Un vecchio ritornello del
tempo passato! — Che cosa è la materia? — La più indefinita di tutte
le parole! Leggete Max Piane, Lecomte du Noiiy ,e Einstein.
Un altro brano interessante ho incontrato nelle mie più recenti letture. Il ben noto dottore-psichia ra
fiorentino Francesco Rncanelli —
dopo aver partecipato alla seconda
« S ttimana intemazionale di meditazione c di studio sul'a Medicina
della persona » indetta dal celebre
bollore Paul Tournier e tenntosi al
Castello di Bossey presso Ginevra
nell’agos‘0 1948 — riporta, nel nuovissimo suo libro II dono della guarigione (he fa seguito all’altro suo
ve lume II dolore e la sua medicina
(Vallecchi editore), parte di una
« Dichiarazione concIu.siva » di detta Settimana. Dichiarazione firmata
« in una serena atmosfera di raccoglimento e di lavoro » da una cinquantina di medici appartenenti a
nove Nazioni ed a quattro diverse
Confessioni religiose. Ecco testual
D’altra parte, quali sono i risultati concreti di un’esperienza che alcuni di noi stanno perseguendo isolatamente ed in-silenzio da parecchi
anni e che consiste nel partecipare
^neCi^meate all’attività delle orga-^
' niìzzaziòfii pòliiicTìe ‘ di e strema sinistra senza però mai nascondere
la loro fede religiosa, anzi cogliendo
ogni occasione per sostenere fermamente e dignitosamente le posizioni
positive cristiane ?
Gli sperimentali risultati di questa (( testimor ianza » (sempre, bisogna dirlo, rispettosamente ascoltata,
appunto perchè proveniente da spregiudicati e regolari « compagni »)
si concretano — per ora almeno —
in una dolorosa, in un’amara constatazione: nella loro stragrande maggioranza, gli estremisti in genere —
anche qu( Ili che, per bizzarri motivi
e per rnisteriose ragioni, partecipano ancora alle forme esteiiori e alle
devozioni più appariscenti del culto
cattolico romano (processioni e luminàrie della Madonna Pellegrina comprese) — sono ostinatamente Materialisti e seguaci incurabili (almeno
in apparenza) delle dottrine pseudo
filosofiche edi ancor più pseudo
scientifiche marxiste leniniste. Ostìli'à questa affermanlesi, molte volte,
in ragione inversa della reale comprensione a cui i « lavoratori » meno preparati possono e.''ieUivamejvte
arrivare delle teorie medesime.
Di fronte a questa tetagrona presa
di posizione — spesse volte incosciente, ma tanto più irremovibile e
talvolta fanatica — due sono le vie
che s’aprono oggi all'Apologetica
cristiana. Quella die, per modo di
dire, chiamerò tredizionode perchè
sino ad ora seguita up po’ dappertutto (con risultali, conviene riconoseerlo, alquanto modesti) e che consiste nel presentare le nostre convinzioni, nel dih ndere i nostri capisaldi
fondamentali. Accanto a questa via
tradizionale io mi domanda se non
sia giunta l’ora di tentare un’al'ra
via del tutto nuova che mi pare \enga largamente aperta airApologelira
moderna dai risultati più seri e meglio controllati deH’indagine rigorosamente srientifica: tattica questa
non più difensiva, ma aggressiva che
dovrebbe consis ere ncn tanto nel
giusti icare gli specifici valori religiosi quanto piuttosto nello smaiil« !lare le traballanti posizioni fi osofiche avversarie dimostrando inequivocabi’mente l’inanità d'Ile attiia’i
posizioni materialistiche le quali sono in buona parte fondate ancora sui
ferri vecchi di concezioni da un pezzo oltrepassate e niente affatto « aggiornate » coi risultati ultimi delle
ricerche relative alla natiira reale
deiruómo e delle scoperte rifenmtisi^Ua reale costituzione dell’Universo.
Preparazione necessària
Allo scopo di prepararci a questa
Apologetica moderna ci vogliono studi approfonditi che valgano a trarre
i migliori ccntribu'i dalle Opero
scìen'ifiche e filosofiche più quotate
e più recenti, specialmente in materia di Fisico chimica, di Biologia c di
Psicologia.
E’ a questo punto ch’io prendo la
libertà di domandare la collaborazione dei lettori. Possa questo mio articolo essere seguito da brevi comunicazioni dei più competenti e volenterosi d’infra essi, con i quali interventi vengano indicate e consigliate
e magari commentale le più importanti Opere modlerne (Autore, Tito*
lo. Editore, Anno di Pubblicazione,
Prezzo) dalla lettura, dallo studio e
dalla meditazione delle quali, fatta
in uno spirito di p egbiera e di attesa, si possano trarre gli argomenti e
i dati dì fatto indispensabili per alimentare — oggi —* la nostra propaganda religiosa e là testimouiauza
«11
a nostra fede in ambienti del tut
to refrattari e pervicacemente osali
a qualsiasi considerazione d’ordine
Ecco, intanto, un Opera recentissima di grande valore che sarà mol o
utilmente consiil ala ed _ adoperata: Pierre Lecomte de Nouy —■ f’uomo e il suo destino (nelUoriginale
Human Des'my) Bompiani ed. Milano, 1949, pag. 300 L. 600,
Ad incoraggiare i contributi che
mi permetto di sollecitare termino
questo mio troppo lungo scritto con
dx’e citazioni ancora, che sono la conclusione degli articoli già da me più
sopra indicati.
Scrive Enrico Babel: « La storia
soltanto potrà dirci se il comuniSmo
sia realmente capace di eliminare
l'angoscia e la sofferenza dell’umanilà. E’ certo tuttavia eh’esso non sopprimerà nè la morte, nè i conflitti
d’ondine séntimentale, nè la furia degli istinti, nè l’ansia deH’uomo di
fronte ai mis*eri dell’Universo. Ma
terialmente saziato, il proletario proverà senza dubbio in aè stesso l impressione d’un vuoto, d’un tragico
impoverimento. Gli è allora ch’ei
sentirà il bisogno di ribellarsi alle
chimere matèrialiste e di ritrovare
la sua fede in un destino eterno ».
E Giovanni Schorer : « No, l’Evai gelo immortale non perirà e, nel suo
sf'polcro apparente, non farà altro
die deporre il suo involucro temporaneo per risiisci'are glorioso e risor
rere Spirito e Vita ».
Giovanni E. Maille
La Chiesa non è
solfando minacciata
da! mondo e dal materialismo del mondo;
lo è anchedal proprio
sonno, dalla propria
infedeltà e sopratutto dall’egoismo dei
suoi membri.
2
t*
AfV'V
sÿvï.
íí?'
7- *"•
„ jr, * T- y
A proposito de a L’Osservatore
Politico », A. Gabella scrive; « LftIdre assiduo dei commenti aell’Osservatore Poetico, ìio sémpie «pp ezzato lo sforzo d'imparziali'tt ol>~
bìetti
legata
tioo è pressoché imppssibile^.du cori'
seguire, in. quanto la valutazione e
la stessa concatenazione dei ¡'atti ha
semp.e alcunché di soggettivo, e vosi dev’essere se siamo spiiiti Uberi,
perciò critici... ». *
E poi esprìme im priudizio ùiverso
da quello del nostro Osseiveloie sui
G
da a L’Osservatore Romano » .fino al
uomìrii, da una ì)aile e
l’ultimo bollettino. parrocchla'.e, tre- 4 dell’oceano, sembrano ca
vano modo di parlate di- noi, non |;se*'e tanto sensibili
termini onestL Irai* mi, E non abbiamo "alcuna iniisione
sempre in
cdiiicaii i. C’è proprio da imptes- 2 sull’offensiva anti protestarte che si
va, imptwzifdi'à ché quando è, sionarsi se, qualche volta, sulle mo-,^va delinfand'o in .Italia, con lo spiri1 al giudizio di un tutto poli-’* deste colonne'^ diel nostro 'giornale ^ to del jPadre D’Àrià di Napoli o del
fpoichè la lettrice prende lo sjaiiIo" Cardinale Ascalcsi^ malgrado le pre
moti i che hanno spinto l’on. ?aragat ad uscire dal governo. Siamo
spiacenti di non poter puhhlicare la
sua cortese lettera per non entrare
in discussioni di cara'terc pclitico
che oltrepa^erebbero i limiti tbe ci
siamo imposti.
A
Da Firenze, ecco alcune riflessioni
della Signora Ines Zilli Gay;
«L ...poiché sona stata spinta aJ
entrare in conversazione con lei, mi
permetto di presentare alcune ifiee
che a volte mi sono venute prendendo per le mani il suo ¿iornu'e. Dato
che esso va sopratutto tra la pupalozione Valdese, non poti ebbe fare
una campagna per l abbellimento
del'.e Valli, così che esse possano
piesentarsi per pulizia esemp'are,
per abbondanza di fiori, come certi
jjoesi dell'Alto Adige? Un’inchiesta
che mi piace/ebbe assai fosse fatta
da un gruppo di donne sarebbe
quella intesa a rivelare quante case
hanno o non hanno l’acqua, a Vinterno, quanti paesi hanno o non hanno una bib ioteca che funzioni,
quanta mortalità c’è nei bambini e
per quali cause ».
Confesiiamo di essere sempre molto preoccupati dei problemi clic riguardano la fede e la vita cristiana,
in quanto testimorianza resa a Gesù
Criste, e di quanto è intimamente
connesso con l’opera delle Chiese in
Ita'ia e fuori. Ma s’-mo u onti a ricor oscere l’uti’ità di un dibattito s'
alriir.i nostri problemi soiiali c ad
offrire un po' dello spazio del giornale a chiunque voglia rispondere
all’imito della gentile lettrice. Gli
amanti di problemi sociali e i ei ..ici della sta.istica possono liberanioiite farsi avanti. Purtroppo non sono
i problemi che mancano ad un giorna'e, ma... i collaboratori volonterosi !
A
La stessa signora ci invita anche
ad esaminare il problema u dei tappo ti e della convivenza coi cattolici... Non c.ede lei, signor Pascere,
che i tempi delle lotte cruente sono
passati e che la polemica verbale è
ancora .'otta e che fra i figli di uno
stesso Padre, nel nome di Ctislc, bisogna cercare altre strade? E in
questo periodo di fermento e di tensione ve. so il « nuovo » non potrebbero le popolazioni Valdesi tentare
una strada nuova e sgombrarla delle
vecchie sco, ie di risentimento, di
orgoglio, di «sta scritu> r> e ccicz.re
« dall’altra parte » ciò che è vivo in
Dio, in Cristo e dare un eseinp o
nuovo di comprensione e di cu,..i:ivenza? »
Anche questo argomento duo costituire oggetto di un utile scambio
di idee sul nostro giornale ed apprezziamo i sentimenti con cui ci è
stato additato. In attesa che al!ri
prerdano la parola, ci limi ¡amo a
dire alcune cose, in risposta alla h tlera ricevuta.
1) La gentile lettrice, se conoss'f
u-i po’ le Valli Va'desi, non può nop
riconoscere onrslamentc che le po
polaziori Valdesi e Callolielic \i o
no quassù in buona armonia, s ii^a
desiderare nè da una parte nè d Il’altra le « lotte cruente » dei temni passati. Le eccezioni ci sono, come ovunque, ma rimangono tali.
2) L’invi o a tentare « una niiovu
strada » non è nuovo, è già compreso
da molti e, comunque, dovr' hhe essere rivolto non solo ai Valdesi, ina
anche ai Cattolici rei nostii riguardi. Siamo lira infima mincran/a in
Italia ed abbiamo pochissimi mezzi
per farci udire, di fronte alla massa
imponente di giornali cailulici che,
da una nostra recente precisa ione)
c è una risposta ai vari giudizi e
sprc ssi sul Protestantesimo in Italia
e lucri, tanto per mettere le cose, se
possibile, nella loro vera tu<e'f
3) Nella nostra comunità di Pinerolo abbiamo da poco terminato uU
ciclo di studi di caràttere ecumerico, intesi ad allargare il nostro orizzonte eoch siastico, a liberarci da ogni « farisaismo » e da ogni « orgoglio » di parte, per cercare di s» ergere, oltre il nostro muro di cinta,
ciò che « è vivo in Dio, in Cristo » e
per ribadire l'esigenza della comprensione fraterna. E siamo convinti che la « strada nuova » debba ancora oggi essere quella « vecchia »,
apostolica, cioè la strada della carità.
Mp torniamo a ripetere che, se la
carità con va disgimi a dalla verità,
qi està pure non deve esser taciuta
P"r un falso, vago e senlìmentale
amo? di pace. Il Protestantesimo
bisogno di lavare i suoi panni e, diciamo!© pure, grafie alla libertà di
giudizio di cui gode, esso lo fa r li
sbatacchia assai energicamente. Dobbiamo sentirci Protestarti c Vcldcsi
ghiere del Pontefi^p per uno spontaneo ritorno degl;^,erranti ul gregge
comune. La vocef..^protcstHire continua ad essere una voce non Ìa»nlmcnte e non liberamwite accolta in Italia; e, come ginstameute ci scrive
un altro corrispiundente, « hisogna
tt'zare la voce p. ima che la culigiuo
spagnuola e gesuitica ci metta di
nuovo in sordina »»•
Qui l’orgoglio non c’eulia e tanto
meno il fraterno‘odio; ■ c'er.lra phit'osto la libera testirnoninn/a a ciò
che noi crediamo-essere la Verità.
A
E’ .^acile intuire rohbiezione di
qualche lettore: « Voi parlate di
caligine spagnnoUi e gesuitica.. ••
quando verià la fccliginr eouiuaista
veà.ete se vi sa, à anco: a possibile
alzare la voce! » e*
Ebbene, in quell’ora, se verrà, ci
piutì il Signore àd essere dei testimoni di Cristo, se non più con la
parcla, con la vita.
Anche oggi, algidi qua come al di
là del sipario, Ciisto non è rimasln
senza testimoni,
Ermanno Rostan
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Mài
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Il iiigiiii II liiD' [lisio
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// mondo ha bisogno di Gesù Cristo. Neliassenza di Luì, il mona
do muore: vivrebbe invece, se Cristo fosse presente. Gesù Cristo è
ancóra oggi Colui che è "desiderato dalle nazioni „ come dicevano
un tempo ì profeti. E quando ¡e nazioni in distretto domandano la pace e la giuslizia ; quando reclamano la luce e la felicità ; quando aspirano alia verità che le farà vivere, in realtà esse domandano Gesù,
esse reclamano Gesù, esse implorano Gesù ; poiché Gesù solo è la
ve.'-ità. la luce, la giustizia, la pace, la rivelazione, la salvezza; le è
per tutti i popoli, lo è per luffe le anime, per quelle che furono, per
quelle che sono e che ancora saranno, di secolo in secolo.
Quel grido delfumanità travagliala, che cerca il suo Salvatore ed
il suo l?e, senza trovarlo, fabbiamo noi udito ? Esso sale di giorno in
giorno più angosciato, più pungente. È il grido degli individui che soffrono e si perdono nelle tenebre ; è il grido della società che sente
scricchiolare sotto ai suoi piedi le sue fondamenta secolari ; è il grido
delle Chiese, molte delle quali, ahimè,, hanno smarrito il senso della
presenza dei Salvatore. Non Io vediamo anche noi, non Io compren,
diamo anche noi ? Il mondo intero vive nelf attesa di Gesù Cristo. Che
cosa aspelliamo ancora per presentargli il Cristo ?
« Voi mi sarete testimoni ». Quel futuro è un imperativo. C’è un
ordine in questa profezia, fondine di Colui che ha acquistato tutti i
diritti di comandare. “ Guai a me se non evangelizzo !., diceva f apostolo ; guai a noi.se siamo incapaci di servire Gesù come tesfimon
suoi sulla terra ! W)i é p'ù poìi'b'le oafi rifiutarci di testimoniare
abbiamo troppo ricevuto ; e sappiamo troppo bene ciò eh’Egli richiede
da noi per poterci sottrarre al compito eh'Egli ci impone.
Gastón Frommel
((rad. da e. r.)
con umiltà, non con orgoglio e fi
r
s'mbra che, a questo j¡guardo, rinvilo della nostra corrispondente possa essere accolto.
Siamo però altrettanto - avinti
che l’umiltà non debba ridurci al silenzio davanti a certi tra estìmenti
ed a certe falsificazioni della verità
che sono una offesa al Cristo ed olla
parola del Vangelo. Nessuno di noi
può rimanere indifferente di irorte
al tentativo di trasformare la grazia
di Dio che è doro Suo in « genere di
acquisto » o di confondere il povero
'• puro C;is i'Vesimo del Va:.geIo
con i vari ordi„i di grand zze t rre
Lettori,
Valdesi.
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'»L'ECO DELLE VALLI VALDESI
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BOLETIN
de la Sociedad Sudamericana
de Hi&toria Vaidense
E’ il numero quindicesimo, quello
dell*Agesto 1949. La Società sudamericana di Storia Valdese fu fon'data nel 1926 ed ha per oggetto la
diffusione della conoscenza del’a
s .rii valdese nei paesi deU’Amcrica del Sud.
Fra le altre attività pubblica un
opuscolo il 17 Febbraio e un Bollettino il 15 Agosto.
Il quindicesimo bollettino pubblica anzitutto una serie di adesioni ricevute dai Valdesi in occasione del
primo centenario della sua emandpaziore. Notiamo fra le altre le adesioni del presidente Einaudi e del
presidente della repubblica uruguayana, L. Battle Berrea.
Segue un articolo del pastore Beux,
recentemente scomparso, sulla cau
zone « Charles Albert et la Liher'é ». Vengono poi un ar*icolo di J.
Picot su Ginevra e l’Emancipazione
dei Valdesi e uno studio del prof. A.
Jalla sul di?ecentocinquante^imo anniversario della fondazione delle Colonie Valdfsi in Germania,
La seconda parte del Bollettino è
i natura amministrativa e contiene
a re'azione annua della Società per
l’esercizio 1947-48, la re’azione anm a per il 1948-49, la relazione finanziaria, una necrologia del pastore
Enrico Beux che molto s’interessò
della giovane società sudamejricaua
di storia valdese, l’elenco dei soci dal
luglio 1947 e infine una lunga Usta
■i libri ricevu'i in dono per la bib'.ioteca della Società.
Formuliam(0 i più fervidi auguri
per la valorosa Società di cri è presidente il pastore Emilio H. Ganz,
Vite presidente e Cassiere il signor
Alberto Barìdon e segretaria la sig orina Laura Bounous.
Convegno dei Responsabili
del Gruppo Valli a Finerolo
F. Ü. V.
CONVEGNO A FRALI
?-8 gennaio per le Valli Chlsone e Bermanasca
TEMA
Responsabilité della Chiesa Valdese, oggi
Saboto 7 gennaio, ore 18,30 - partenza da Peroso di un torpedone che raccoglierà lungo la Valle i partecipanti al Convegno. A
coloro che non possono essere liberi per quell’ora, si ricorda che
alle 20,20 parte la corri' a da Perosa per Proli.
La meditazione del Pastore Giampiccoli su Atti 20 . 28 « Badate a voi
stessi e a tutto il gregge » ricorda a
tutti i responsabili il dovere, della
vigilanza e del perfezionamento personale ma anche quello della sollecitudine per <1 tutto il gregge ».
Segue la relazione sulle visite che il
Comitato Nazionale ha fatto al'c Unioni delle Valli negli ultimi quindici giorni e i temi trattati principalmente in esse; l’attività evaugclistica
dell’Unione e le attività cohettive.
Ovunque il problema evangelistico
è sentito or più or meno, in una forma o in un’altra, e il comitato promette un piano di evangelizzazione che
chiede il contributo di nuclei adatti
di giovani delle grandi Unioni onde
creare un gruppo affiatato e costante
pronto in ogni momento.
T convegni delle 24 ore sono risultati
più idonei, ad un incontro non solo
apparente di giovani, e saranno sviluppati affiancandoli a quelli delle
6 ore. Guido Rostagno, capogruppo,
formula il programma di massima per
i] ’49 ’50. Pochi convegni ben prepara,
ti, di cui due annunziati fin d'ora:
per la Val Qormanasca a Praly sabato
7 e domemica 8 gennaio; per l,i Valle
del Pellioe a Rorà sabato 21 c domenica 22 gennaio. In primavera probabilmente si terrà un convegno generale,
per .rra allo studio.
Si passa quindi al'a nomina del comitato di gruppo, che, dopo lunga e
laboriosa ricerca, risulta costituito
dai Pastori Neri Giampircoli e Ermanno Rostan è dai Sigg, Gr.aziel]a
Gnnre di Pinerolo, Guido Rost.agno di
Pomaretto ed Edgardo Paschetto di
Bobbio Penice. Il numero dei componenti è stato ridotto a cinque onde
permettere più facilmente ai membri
del Comitato di riunirsi.
Nella discussione che è seguita vari
sono stati i suggerimenti, le idee e le
iniziative proposte all’attenzione del
Comitato di gruppo. Vengono pn’-ticolarmente raccomandati; gli incontri;
di Unioni che non intralcino il prò-J
gramma generale, rinvio di ci)-colariJ
molto per tempo anche ai pre.^.d"nti’
delle Unioni oltre che ai pastori, ed ij
Convegni di fondo valle.
Anche per i cadetti è allo studio un’;*
programma ; l’Ufficio recite passato
sotto la direzione del Past. 11. Comba -ji
ha da offrire un nuovo genere di lavoro molto apprezzato in Inghilterra;^
il « Dramma Christi »
Non ho avuto il tempo
Ad un concordo radinfonicn in
rica Per U miglior sermone che steae i
rniro le 150 parole, fu giudicato il
migliore di tutti quello del fast are È
Carlo Wrhh, di cento parole, lo,,
trascriviamo pensando che potià farvi\
del bene.
« Quante volte noi trascuriamo up,
aito izp.pQrtiuitc di adcraziona perchòs
pensiamo che non abbiamo teinpol
Fermiamoci e consideriamo qu’tntn \
sia pìccola la parte del nostro tem-\
po reclamato, du Dio. Ogni anno td, I
sono 5840 ore di veg.ia. Il « /'qa
Nostro » pronunciato ogni giorno oc- f
Cupa 4 ore ogni anno. Dièci versetti |
biblici letti ogni gioino fanno 9 oiff.ti
al."anno. Un culto alla settiuianu cui Tolteci pare fa 52 o;e all’anno. Il
Insda a nostra dispisizione 5775 oi<»g
aU’anno.
Quando sarò davanti al trono di I
ttio nel gio. no del giudizio, potrò
dire onestamente-. Non ho avuta ih
tempo? »
3
t'ÇCb DEÏXE VAU.I VAILDES1
Í i N '
i
r eORRIORe TORIHRSO
.....
L’improvvisa retìente conclusione della battaglia
per il riconoscimento dcll’obbiezione di coscienza
— ora a buon punto, per la presentazione alla Camera di un disegno di legge illustrato da un deputato della maggioranza parlamentare — e l’allrettanto importante successo nella lotta contro le s caso chiuse » — con l’approvazione della legge Merlin per la loro abolizione — non hanno sorpreso
gli fvangeliri torinesi da lunga data abituali a questi alti e bassi della politica italiana.
fi '
scic?jza. Non < troppo'tardi per farl'^ima domani,
potrebbe esserlo. Ed avremmo mancato una buona
occasione di’essere il lievito nella pasta.
E’ indubbio, infatti, che l’Ita’ia abbisogna di
carte pulite per chiedere l’ammissione dH’UNO:
e quale occasione migliore che questa, per ottenere d'i titoli validi davanti al consesso supremo dei
popoli libe’-i? Resta solo da chiedersi se non sia
il caso, finché c’è tempo, di farsi arditi e prt.senlare
in questo morrento di indubbia ricerca di benemerenze politiche, qualche proposta di legge per una
maggiore e più estesa libertà religiosa nella Rrpubbl ira italiana. C’è infatti un articolo della Dichiarazione dei Diritti deH’Uomo (che l’Italia dovrà
so toscrivere, se vorrà entrare neirCNO), in cui si
ammette la piena libertà per chiunque di cambiare
di religione, senza riceverne, in contraccambio,
insulti, calunnie, vessazioni d’ogni genere. Vogliamo che anche questo vada sottolinealo? Giriamo
la proposta al Consiglio federale delle Chiese.
Un’altra buona occasione non bisognerà mancare: quella che ci viene data dallo strombazzala
apologia di fra Girolamo Savonarola t che la Chiesa cattolica va organizzando con tanta sagacia.
L’a'tro giorno, era lo stesso ministro della P. I.,
Guido Gonella, al Teatro Carignan®-; A gennaio,
sarà P. di Rovasenda, alla Pro Cultura'Femminile.
E noi, che faremo? ' *
Guido Gonella è stalo : parlando della
fine del fra*è domenicano, non ha mai accennato
altrimenti che alla sua morte (delicato!). Paragonando l’essere dii Lorenzo con il dover esse, e di fra
Girolamo, ha concluso che una sola poteva essere
la via da scegliere per coloro che impegnativamente si riconoscono cristiani: il dovere savonaroliano fino all’ultimo respiro di vita. Ma... l’eccellentissimo ministro dèlia P. I. sarebbe disposto a
sa'ire il rogo — poiché si tratta di un rogo non
simbolico —' per il primo? Ne dubitiamo fortemente.
'M'
Í
Detto questo, anche se la motivazione anziddla
è del tutto opportnristica (ma che cosa mai uon è
opportunistico, in politica?), desideriamo rallegrarci vi amente per il dup'ice risuhato. Tanto più che
1 balia finirà presumibilmente pe>- battere la sorella la ira: in Francia, infatti, si è ancora abbastanza lontari dalla legge sulla chbiezione di coscienza; e quali'o alla aboli''ione delle « case
i;hiuse », essa sembra aver sollevato fra noi assai
minori opposizioni che oltre frontiera. A Torino,
un gruppo di adbrenti a movimenti di avanguardia spirituale e polifiea, ha -irmulo un indirizzo al
Moderatore della Tavola Valdese e presidente del
t)or:sigilo E’ederale delle Chiese evangeli he in Italia, affinchè gli evangelici italiani facciano sentire la loro voce sul problema dell’obbiezione di co
Anche padre Morlion, domenicano, pel giorno
in cui ha polemizzato con il senatore Negarville
intorno alla scomunica, ha parlato diflfusamente
di Savonarola, al Teatro Alfieri. Ha detto che il
domericano di San Marco era una et testa dura » e
che ia fin dei conti il Savonarola è stato punito per
non aver accettato una nuova divisione delle nrovince domenicare in Toscana. Il che sarebbe a
dire, come se il nostro Sinodo Valdese espellesse
dal. suo seno un pastore che si opponga alla di.isione in due del distretto meridionaleb
Come spiegazione, quella del Morlion non è
proprio malvagia; e glicl’ha detto la fragorosa risata scoppiata fra i quattro quinti del pubblico raccolto dentro e fuori del teatro.
r. b.
La Voce delle Comunità
ANGROGNA (Capoluogo)
' ; r- Favorita da un tempo splendido la
-’i solennità del Natale è stata celebrata
% con un culto seguito dalla eelebrazlo* n® della Santa Cena. Assemblea com.».patta e raccxilta; buona ba partecipazione alla Santa Cena. La Corale ha
. eseguito Ifxievolmente un inno di circostanza
L’albero è stato acceso per i bimbi
e per gli adulti il pomeriggio del lunedì 20 Due ore sono presto trascorse
lasciai!ilo nei nostri cuori la gioia. La
Corale ha cantato un inno
Non luimerosa l’assemblea al culto
di Capodanno. Buona relativamente la
partficqiazione alla Santa Cena. La
Corale ha contribuito bene alla ed'ficazione col canto deH’inno 195 deirinBario.
j,’ Il Signore benedica e faccia frutta-y, Te nei nostri cuori il messaggio dell’Evangelo che ci è stato annunziato.
rena la spoglia mortale del nostro fratello Fons Edoardo. Da 16 anni egli
era postino nella Valle di Angrogna.
La morte lo ha tolto all’affetto del
suoi cari la sera de.l 30 dicembre, in
pochi minuti, quando nulla lasciava
presagire la sua fine. Mentre esprimiamo alla famiglia ed ai parenti afflitti la nostra viva, fraterna simpatia, ricordiamo ancora loro la parola
consolante di Colui che è il Signore
della morte ; « Il vostro cuore non sia
turbato : abbiate fede in Dio ed abbiate fede anche in Me » (Giov. 14/1).
di simpatia agli afflitti, il capo distretto Dott. Alberto Ricca e>d il pittoro Filippo Scroplìo. Il 29 novembri
si dava restremo saluto alla memoria
di Reynaud Maria, <^ei Pa.yant, di anni 83.
Nel mese di dioemfire sono deceduti :
il 7, Metti Silvano Ad Pidone; un bel
bimbo di tre mesi-l E’ stato tentato
tutto ciò che era itoanamente possibile, ma la scienza non ha potuto
strappare quel piccolo corpo alla tomba
«
1 Domenica 1 gennaio abbiamo occom, r pagnato alla sua ultima dimora ter
Martedì 3 gennaio abbiamo accora,
pagnato alla sua ultima dimora ter.
rena la spoglia mortale della nostra
sorella Malati Linette deceduta a Prassuit all’età dj anni 63 dopo lunga malattia sopportata con la serena pazien.
za della fede.
Ai familiari ed ai parenti afflitti
ridiciamo la nostra fraterna simpatia ed invochiamo su loro tutti le Vie.
riedizioni e le consolazioni del Signore.
La sera del 9 chiudeva gli occhi a
questa esistenza, Baridon Salomone,
del Reimond, di anni 87. Infine il 12
lasciava questa terra Negrin Maria^
del Podio, all’età dj anni 83. Ri.nnviviamo alle famiglie afflitte l’espressione della nostra simpatia cristiana.
e. a.
* Sono stati battezzati ; Melli Marco (Pidone), Gönnet Oreste (Cdrtilet)
e Favat Stefano (Giraudin).
Possano questi bimbi crescere non
solo in statura ma in grazia e sap’enza davanti a Dio e davanti agli uo
mini.
BOßBIO PELLICE
, ^ La natività del Salvatore è stata oc.
.. lebrata con un tempo splendido, qua, '• si primaverile. Molti si lamentavano
[ . di non poter camminare come negli
i ^ anni passati, suj soffice manto bianco,
Dia la mancanza assoluta di neve ha
- permesso, anche ai piccoli delle borfiate più distanti, di accorrere in masi'Ba alla festa dell’albero.
i'1 Al mattino, i rintocchi della nostra
campana han richiamato me] tempio
Un pubblico eccezionalmente numeroso. La corale, sotto la direzione della
Signora Ceseri, ha cantato un 'ucllissimo coro di circostanza. Rallegrante
iy”' fu pure il numero dei partecipanti
alla S. Cena.
gli zelanti collaboratori della riuscitissima festa, vada il sincero ringraziamento della Chiesa
Si sono uniti in matrimonio Favat
Margherita e Grand Ll(vvid,c. Vivissimi auguri di felicità nel Signore.
Ultimamente, ci sono stati rivolti
a] culto del mattino, vibranti messaggi da parte del pittore Sig. Scroppo e della pastoressa svizzera Sàg.na
Kuhni. Quest’ultima, ha pure parlato ai bimbi della scuola domenicale e
all’unione delle madri, lasciando in
tutti un’ottima impressione. Grazie
di cuore.
A Capodanno, dinanzi ad un’assemblea numerosa, la corale ha> eseguiti)
due begl’inni di circostanza.
La gioventù ha atteso il nuovo anno
in comunione fratcraa nella sala delle
attività. ’ ’p
CHIVASSO
bel pomeriggio il tempio era zeppo
fino all’inverosimile. Tutti j bambini.
Î ad eccezione di alcuni trattenuti a ca
8a da indisposizione, erano presenti
ÌL’alliero, ornato con molto gusto dalle
monitrioi, attirava lo sguaiido di pa.
recchie centinaia di persone, l barn
^ bini, sotto la direzione dei rispettivi
insegnanti, hanno cantato e recitato
à, molto bene per circa due ore. A tutti
In questi ultimi due mesi, abbiamo
dovuto prendere diverse volte la via
del cimitero. Il 10 novembre, sono
state affidate alla terra le spoglie mor.
tali di Baridon Stefano degli Arbaud,
di 69 anni. Egli venne chiamato dal
Signore in ipado improvviso. Il 22 novembre deoedeva all’ospedale di Torre
Pellice, Grand Maddalena di anni
68. 11 26 u. 8. un’immensa folla oiroondava la famiglia del compianto
Tìott. Giacomo Carrera, per diversi
anni farmacista a Bobbio, deceduto
all’età di 67 anni. Oltre al pastore
della Parrocchia hanno rivolto parole
m
' Á1 culto di Natale a^Pinérolo, l’atto,
sa grande affluenza. Il messaggio na
tato con emozione a canti « le poesie
dei bimbi che fonoàno il primo nu.
eleo di quella chef aperianio, sarà la talìzio « Ecco io sto alla porta e picBouola Domenicale della nàaoente Co- ohio concludeva una serie di otto
munità.. Abbiamo sostato, pansierofi il; predicazioni spi librci dcll’Apooaliase,
e .grati, davanti alla oostruenda Ghie» nei mési di novembre ©'dicembre, ed è
sa, ohe si va completando grazie alla
collaborazione, allo spirito di sacri,
ficio e ai doni 'di molti evangelici vi.
oini e lontani. v
Il desiderio dei nostri i fratelli di
Chivasso di ultimare alrnmo il tettq,
dell’edificio prima di Natale è stato
appagato: la costruzione nelle sue linee essenziali è ultimata. Si porrà
mano, entro poche settimaiie, ai lavori di rifinitura e di arredamento. L’opera si compie per fèdo ; si attendono
le offerte per procedere olt^re. Ma ogni giorno un qualche aiuto giunge,
forse inatteso, e rallegra il cuore dei
promotori. y.,
iLa colletta di Natale a' Chi vassoi
generosa, è stata devoluta alla costruzione.
Da Chivasso l’Evangelo già si dif.
fonde nei paesi circonvicini.
LUSERNA 5. GIOVANNI
— Il 16 Dicembre, l’Asilo per Vecchi
di iS. Giovanni era in festa. Festa 'jcoeizionale. Si celebravano le Nozze d’oro di due simpatici ricoverati; Rivoire Michele e Grill Olotilde. La Direttrice dell’Asilo, Suor Italia, aveva
preparato ogni cosa egregiamente. Si
respirava una lieta atmosfera di famiglia. Commovente il breve euito, ed
' animato rottimo thè al quale prendevand" parte tutti gli ospiti dell’Asilo
Profondamente sentita la riconoscenza a Dio per 1« benedizioni concesse
ai cari festeggiati, e fervidi gli auguri rivolti loro da tutti i presenti.
— II Culto di Natale ha riunito,
come di consueto, una numerosa assemblea. Nel pomeriggio. Culto aom
movente ed edificante al Rifugio Car.
lo Alberto. Magnifiche assemblee nel
tempio l’ultima sera dell’anno ed a
Capodanno. In tutti questi Culti s’è
celebrata la Santa Gena, con un rallegrante numero di partecipanti. Il
Culto natalizio del Rifugio: ed i tre
Culti nel tempio sono stati resi più
suggestivi dall’apprezzatdsaimo con.
corso della Corale.
— L’Albero di Natale s’è acceso nel
salone della Casa Valdese, per la
Scuola domenicale, la vigilia di Natale, e le riuscitissime recito dei cari
bambini si sono poi ripetute per gli
adulti il 26 Dicembre.
— La Gioventù della chiesa s’è riaaita nella Sala Albarin dojjo il Culto di fine d’anno, trascorrendo ore di
,?ana allegria, e raccogliendosi in preghiera allo scoccare della mezzanotte.
Il Signore voglia benedire le sante
impressioni ricevute, render saldi i
buoni propositi, ed accompagnarci
tutti nelle nostre varie attività.
ATTI iLITURGIOI. - Battesimi:
Tourn Elmo di Giulio e di Morglia
Luigia; Durand Franco Luigi di B.inaJdo e di Bruno Estella. — Confermazione : Malan Giulio. — Matrimoni ; iBruino Angelo e Pons Bruna Romana. — Sepolture: Pona Davide
(a, 66); Fenouil Alfredo di Arturo
(morto appena nato) ; Odin Alice ved.
Bertin (a. 84); Pilone Amalia (a. 69) ;
Monnet Susanna ved Rivoir (a. 82);
Michelin Salomon Giov. Daniele (a.
75). _ Il ,Signore santifichi il dolore
degli uni, la gioia degli altri !
G.
B.
PINEROLO
La Comunità nascente di Chivisso
ha celebrato il suo .priinu culto ¡natalizio nell’ospitale casa del Geom. Enrico Pons il poimeriggio stesso di Natale.
Nella calda intimità, della dimora
trasformata in santuario, come le dimore dei cristiani dell’epoca apostolica, erano convenuti alcuni credenti
■da Torino, da Rondisso-ne e fia SaJuggia, che, uniti ai fratelli ed ai gimpapatizzanti di Chivasso, hanno seguito
con viva attenzione il culto celebrato
dal Pastore Eynard.
Al termine dell’adunanz», intorno
all’Albero illuminato abbiamo asool
stato ripreso dalla ; "Corale laol coro
« Voici, ije me tiens à la porte » e da
tutta la comunità coli canto dell’inno
«. Alla porta del tuo cuore .a. L’assemblea che riempiva il tempio ha parte,
cipato alla S. Cena. Dio benedica quel,
le ore vissute in comunione con Bui e
faccia si che Cristo abiti in noi e rinnovi la nostra vita
Lunedì, 26 dic^bre, altro albero di
Nabaie, a Pinèrolo, nel salone letteralmente stipato di gMite. La parte oentrale del programma era costituita da
cauti e recito cui si ersino gentilmente
dedicate la signorina G. Genre e le
monibrici : un racoontoi natalizio,
l’improvvisa comparsa sul palcoscènico di due « papà Natale », in lite fra
di loro e riconciliati dal Pastore, le
luci dell’albero, i doni, la gioia del
Natale hanno ben« inquadrato il prògramma della festa che ha lasciate un
gradevole ricordo.
Siamo giunti al termine delle celebraz'cni natalizie conservando nel cuo.
re Un buon ri-cordo di quanto è stato
fatto, con l’aiuto di Dio, per l’edificazione della comunità e dell« ore tienedette che il Signore ci ha concesso.
Infine, ecco i du« culti di fine d’an.
no con celebrazione della 8. Cena a 8. Secondo e a Pinèrolo, quest’ultimo con
la collaborazione del Rag. Costante
Costantino e del Dott. Italo Mathieu.
La comunità è stata presente anche a
questi culti, come a quello di Capo
d’anno, concludendo così, sotto lo
sguardo di Dio, un periodo di intensa
attività. La grazia del Signor®, faccia
fruttificare in frutti di oonversioné e
dì santificazione il seme che è stato
gettato nei solchi.
Unioni Giovanili. La gioventù unio.
ni sta ha ricevuto a Pinèrolo la visita
dei Pastori N. GiampiccoU e G. Girardet ed a S. Secondo quello del Pa„
store T. Vinay, venuti in mezzo a noi
per prendere fraternamente contatto
con i giovani, sul piano della fede e
della responsabilità cristiana. Li rin.
graziamo della loro visita.
Dipartenze. Il lutto ha colpito in
questi ultimi tempi alcune famiglie
della nostra comunità. Sono infatti
deceduti: Lolla Do/nieÌe di M ir addo,
morto in una clinica di Torino il 19
novembre; Bivoirg Susanna nata Go.
dino^ del Risagliardo, il 30 novembre,
in tarda età; Avondet Aldo^ di Ponte
S. Martino, un giovane di 25 anni,
morto l’il dicembre all’Ospedale Givi,
le, e la cui salma è stata accompagna,
ta al cimitero da un lungo corteo di
amici e compagni df lavoro; Forneran
Egidio, di S. Secondo, morto quasi
improvvisamente il 24 dicembre, all’età di 50 anni e portato al campo del
riposo nel pomeriggio del giorno di
Natale.
Ogni giorno sperimentiamo ohe lu
vita non ci appartiene per sempre ;
nell’ora del lutto consoliamoci gli uni
gli altri con le promesse del Signore
e compiamo, mentre è giorno, l’opera
della nostra salvezza con timore p tre.
more.
VILLAR PELLICE
Il ciclo delle celebrazioni »1 è aperto
con una bella festa dell’albero di Natale a S. Secondo per gli alunni dì
quella Scuola Domenicale e, naturaimente, anche per gli adulti ogni anno
più numerosi, talché il locale si rivela
ogni anno incapace di accoglierli tutti. Atmosfera di gioia e di serena attesa natalizia, un bel programma di
canti e di recit« accuratamente arepa.
rato dalla insegnante Sig.na W, Gay,
coadiuvata dalle monitrici, un me®,
saggio evangelico, un abbondante «pa.
pà Natale» ; ecco quanto è bastato a
riempire il pomeriggio del 18 dioem.
bre, con soddisfazione dei piccoli e dei
grandi.
1
■
La chiamata divina ha risuonato
improvvisamento la sera del 21 die,
s. nella casa di Joseph Charbonni.e.r
di 83 anni, della Piantà. Nel pomeriggio aveva ancora lavorato come di
consueto e la sera, prestate le sue cure
alla compagna inferma, stava per abbandonarsi al sonno quando lo assalì
un dolor® lancinante al petto. Prima
che i vicini fossero giunti per recar,
gli soccorso, egli aveva già reclinato
il capo nel sonno della morto.
La sua dipartenza ® l’accompagnamento funebre nella vigilia, di Natale
sono stati per la chiesa l’occasione di
una vivente manifostazione di fede
cristiana ; lo spirito di rassegnazione
della vedova e la vivente simpatia dei
vicini, specialmente, hanno mostrato
quanto possa la nostra gloriosa speranza anche nei momenti più difficili
de! nostro pellegrinaggio terreno.
Alle figlie giunto tempestivamente
da Marsiglia ed al figlio residente a
New York, la chiesa ha espresso la sua
fraterna solidarietà
* Abbiamo ricevuto alcune visite
molto gradite:
I pastori Tullio Vinay e Neri Giampiccoli hanno presieduto un culto seral® nel nostro tepapio e intrattenuto
la gtoventù su alcuni problemi Unio.
nisti.
La sig.na Kuni pastoressa ha pre.
sieduto tutti i nostri culti domenica.
4
iv •A2
lE_
i'Hf
'"f 4T*««Jli^*l
*. U IMl dioeolfere. A.tutti i più ■entití
ríngráziaménti.
NATALE, ‘— Non è’^possibile riassumere ia. poche parole tutti gli avvenimenti/' i sacrifici, lo zelo, l’amore e
le benedizioni dell© nostre oelebrazioni natalmè. Oggetto d’una fervida
iattesa, son passai© oomemn grande
avvenimento. Ogni casa ©d ogni seuo.
la hanno avuto la loro celebrazione
majalla Pianta, al Serre © nel T«m.
pio, l’Al'bero tradizionale è stato eircoridato da un pubblico numeroso.
Restano particolarmente nel nostro
cuore il ricordo del volto sorridente
di tanti cari fratelli in fede, dei programmi ben preparati dàlie scolare. sehe, dell’imponente assemblea al culto di Natale, del magnifico canto della nostra corale c il pensiero che Egli
è venuto, non per abbandonarci di
'iiiiovo ma per restar© sempre oon noi.
Sì, il nostro Natale è stato veramente 'benedetto. N© sia ringraziato
il Signore !
5o(i(» di stilli Vallisi
TORINO
’ Anche quest’anno sarà pubblicato il
tradizionale" Opuscolo commemorativo
per il 17 Febbraio. Esso sarà redatto
dal prof. Augusto Armand Hugon, e,
continuando il graduale sviluppo sto.
rico descritto dagli opuscoli prc(’8dentì, tratterà il periodo storico, ''el.
la, Storia Valdese durànté lo Uivolumone francese < (1789.1769),- , periodo
drammatico ed estremamente interes.
.sante, wpratutto perchè per la prima
volta portò ai Valdesi la .libertà © l.i
uguaglianza civil© e religiosa, L’opuscolo, nel formato e nelle dimensioni
usuali, oonvenientemente illustrato,
sarà posto in vendiita a,l prezzo di Li.
re 35 la copia; ma a coloro che si saranno prenotati per almenQ 20 copie
entro il 35 Gennaio corr. presso il cas.
siere sig. Abele Geymonat^ in Torre
PelUce (<0. C. P. n. 2.33513) o presso
la Tipografia Subalpina, esso sarà ce.
fiuto a L. 25 la copia. Si prega d’unire alla prenotazione la somma totale
dovuta
Battista, Contiene un breve, ma denso
studio del compianto professore della
nostra Facoltà Teologica. 'Prezzo L. 20
presso Past, M. Ronchi, Via Teatro
Valle 27, ROMA.. ‘ t, r.*”
DONI IN MEMORIA^
*ì pervenuti aU'Ainmìniàtrazione ,
^ degli Istituti Ospitalieri- Valdesi
A favore dell’Orfanotrofio Femminile •
LA PIERRE DE (L’ANGLE - Editions de l’Eglise Nationale Vaudoise - Lausanne . Prezzo fr. sv, 6.
La mattina del 6 dicembre ai spegneva improvvisamente la nostra sorella signora EveUna May nata Margiunti.
'La dipartenza ha gettato .nella costernazione i diletti familiari e quanti nella nostra Comunità conoscevano
ed apprezzavano le doti della Scomparsa, che aveva, come 'd.i consueto,
partecipato ai lavori della « Dorcas »
il venerdì 2 ©d al culto mattutino
della Domenica 4. Fino alla vigilia
della iSiua chiamata ad un più alto
servizio, Ella è stata intenta alle opere della 'Sua Chiesa e lascia in mezzo
a noi il vivo e caro ricordo di una
credente che scrutava le Scritture e
che seguiva l’opera del Signore con
dedizione, partecipando con zelo alle
varie attività della nostra Comunità.
Nella famiglia Ella ha profuso i tesori del Suo affetto e lascia un vuoto,
che non potrà essere colmato.
Al signor William May, compagno
della Sua vita ed ai ifigliuoli, prof.
Rag. John © signora Lucia Tur in e
rispettive famiglie rinnoviamo l’espressione della nostra più viva simpatia, nella fiduciosa speranza della
vita eterna in Cristo, il Signore.
Il 90" Bollettino della Società di Studi Valdesi è finalmente stato pubblicato. 'Come già abbiamo comunicato,
esso contiene cinque studi uno del
rimpianto prof, Giovanni Luzzi sulla
Riforma a Poschiavo (Cantorie dei
Grigioni), uno del prof. Arturo Pa.
scal sulle trattative dei Valdesi all’inizio del 1686, prima del grand© sterminio, uno del prof. A. Moinar, di
Praga, sulle relazioni di iLuoa. da Praga coi Valdesi, uno del prof. Carrièt^
res sui Catari, ed infine uno del prof.
De 'Bcaux sugli uccelli nelle Valli Valdesi. Segnono recensioni e notizie. H
Bollettiino, com’è stato annunziato, è
stato inviato franco di porto ai soci
in 'regola, in porto assegnato agli altri
Il Presidente.
nUOUQ CULLA
La casa del Prof. Valdo Vinay è
stata allietata dalla nascita di Fio'renza Cristina. I nostri au; ri alla
bimba ed ai genitori.
R
e c e n s I o n I
RENCONTRES... ETAPES D’UN
MINISTERE - par le Past. Paul
Métraux - Editions du Clocher Rue Pi’chard 20 . Lausanne . fr.
sv. 5.
II Pastore Métraux, così amichevol.
mente unito alia Ch’esa ed alla popolazione Valdese da vincoli di fed© e di
solidarietà cristiana, ha raccolto in
questo volume di 170 pagine una serie
di articoli già pubblicati nella « Nouvelle Revue d© Lausanne » che avevano suscitato tra i lettori un interesse
molto notevole. Egli lo ha fatto non
di sua spontanea volontà, ma sospinto dal consiglio di quanti avevano apprezzato i suoi articoli e ne erano anche stati beneficati.
Il volume che oggi presentiamo ai
lettori di lingua francese è — lo dice
il titolo — una bella ©d interessante
raccolta di csperienize fatte nel corso
di una lunga vita e di un ricco mini,
stero pastorale, narrate nello stile dell’ottimo giornalista quale è stato il
Pastore Métraux durante la sua per.
manenza alla direzione del « Semeur
Vaudois I).
L’autore ha il dono di farsi leggere
p la sua personalità cristiana è garanzia di una lettura benefica, nel ricco
camipo delle esperienze umane e dei ricordi pastorali. e. r.
Monastier. Speriamo di pubblicare
nel giornale alciune pagine di questo
aArvinoente dramma'che, con un nuovo
linguaggio, pone l’uomo di oggi davanti all’eterna e vivente figura del
Cristo, il Signore degli uomini e della storia, I due volumi non si venidono
separatamente. e r.
AMBURGO 1944-45 - di E. Dapozzo
. Libreria per corrispondenza - Via
dfi Mille 64 - Roma . L. 150.
Il sottotitolo del libro ne chiarisce
il contenuto: « testimonianze di un deportato cristiano ». L’autore, un evan.
gelioo francese, parla delle sue espe.
rienze e di quanto Dio ha fatto per
lui, durante il periodo di deportazione in Germania. Il libro, di 55 pagine,
è dunque non soltanto una raccolta di
memorie recenti e dolorose, ma una
testimonianza alla potenza ed alla
grazia di Dio il quale opera nella no.
stra debolezza. Lo scritto è già apparso a puntate nella Rivista del Pastore
Parli di Bellinzona e perciò non fac.
ciamo altro che 'raccoman'darlo ai lettori. e. r.
IL REGNO DI DIO - del prof, dovanni Lazzi.
Estratto da « Il Messaggero Evangelico », rivista della Chiesa Evangelica
«La décomposìtion de la famPlei^,
I cosi si esprime la,"prefazione, ademeure la grande mìsère des femps que
nous vivons et ila cause profonde et
véritable de la plupart de nos mnuso ».
La Chiesa Nazionale del Cantone di
Vaud si è preoccupata di questo male
ed ha offerto ai suoi fedéli ed al po.
polo tutto un volume di brevi medi,
tazioni per il culto di famiglia, per
aiutare i focolari a costruirsi o a ricostruirsi sulla « Pierre de Vangle »,
la pietra angolare di cui la Bibbia
dice che è Gesù''Cristo, garanzia di
una vita famigliare edificata nella
fede e nell’ubbidienza a Dio, caratterizzata dalla coesione e dalla cristia.
na armonia. Come filo conduttore, le
meditazioni seguono il volume di
catechismo in usò nella Chiesa del
Cantone di Vaud; ogni capitolo viene
così ad esser sviluppalo e commentato
da una serie più o meno lunga di me.
dilazioni, che hanno in tal modo un
carattere veramente edificativo e sobriamente dottrinale. E’ un’opera che
manca ancora alla nostra Chiesa e
che vivamente consigliamo a chi se
la può procurare. Il denaro sarà otti,
mámente speso. ©. r.
EGLISE REFORMEE, REFORMETOI — par E. Jeannere', F. Ryser, E. Nègre, J. de Serarclens —
Editions Roulet - Genève.
jE”.VÌ primo quaderno di una serie
intitolàta; Les cahiers du renouveau.
Lo abbiamo letto con interesse, ben
comprendendo i sentimenti degli au.
tori i quah', d’altronde, nell’esprime.
Te la loro sofferenza e la loro ansia di
un rinnovamento della chiesa rifar,
mata, fi sono preoccupati in modo
speciale della chiesa del cantone di
Ginevra. Essi hanno pronunziato del.
le parole che fanno riflettere tutti,
anche «c non legati particolarmente
alla vita ecclesiastica ginevrina. Ma
l'umiltà della confessione e l’esigenza
di una revisione dei problemi della.
Chiesa che ha il merito di non credersi infallibile sono, in fondo, un atto
di coraggio del Protestantesimo dei
nostri tempi. Si può anche dissentire
da certe idee esposte; ma l’opuscolo
pone indubbiamemte dei problemi e fa
riflettere; il che non è poco.
Lo si può acquistare alla Bottega
della Carta a Torre PelUce, al prezzo
dà L. 240. e. r.
La famiglia del compianto
MICflELm - SALCHON G. DANIELE
ringrazia sentitamente quanti in qual,
siasi modo hanno partecipato al suo
lutto. In modo zmrticolare ringrazia
il doti. Paltrioieri^ la sig.na A. Chau.
vie, il sig. pastore Deodato e In fami,
glia Peyrot,
Lusarna S. Giovanni (Cascina Mon.
net), 90 dicembre 1949.
Le famiglie Forneron e Beìiet rin.
graziano tutte le persone che sono U tervenute al funerale del compianto
EGIDIO FORNEEDN
o che, in qualsiasi modo^ sono state laro di aiuto e di conforto nelVora della,
prova.
S. S'ccondo 'di Pinerolo 25 die 1941)
di Maria Oudry il marito 600 — Sig.a|
Meta Gallian Bauer in mem del Ma.l
rdto 10.000 — L. A. in mem, di Elisas
Peyrot 250 — L. A, fieri in memorial
di Claudia Vicino 250.
Meta Gallian Bauer in memoria del
suo cbnsorte L. 10.000 — Ada e Carlucoio Geymonat, ricordando il caro Babbo 1.000 — In ricordo di (Beppa e Marie 1.000 — Elvira Debettini, d’a mem.
di Linette Cotta Morandini 100 — In
mem. Giuseppina Vola 100 — In mem.
Sig.a iBeux 100,
A favore degli Ospedali Valdeii:
Pons Emilia in mem, dei miei cari
L. 1.000 — In mem. 'di Maria Oudi-y
il marito 500 — N. N, <c A la memo'r©
de Arnaud Pons, Lidie Pons et Jules
Pons » 1.500 — Familles Murris et
Pons (Chicago) « En mémoire de M.me
Henriette Malan de St. Jean » 6.500.
A favore dell’Asilo dei Vecchi di San%
.. Germano Chisone ;
Gay Giuliò in mem. della madre
L. 1.000 — Riconoscenti al Signor© ri.’
cordando i Genitori, Alma © Anita B.
1.000 — I nipoti Bleynat ricordando!
il nonno Monnet B, 2.000 — Kocfc
Gerd in mem. 'di Elisa Peyrot 2.000
Accastelli Lucia in mem. della madr©'^
e del fratello Michele 600 — Sig.re Cat'
valli Ved. Vinçon © Zagrebelski in m.
del Marito Ing. Vinçon e del PadralJ
L 3.000.
A favore dell’OrfarMtroflo MaschilzzÆ
Pomaretto :
A favore del Rifugio Carlo Alberto
« Luserna S. Giovanni » ;
Fam. Zavaritt in mem, di ©:oe Eyn.a.rd Frizzoni L. 10.000 — In. mem.
L'flmeRiCR
Con l’arrivo di 1319 profughi, prove,
nienti 'dall’Europa Orientale, giunti
a Boston il 14 inovem'bre a bordo della
nav© trasporto americana « General
Hersey » il numero complessivo dei
profughi venuti a stabilirsi negli Stati Uniti ha raggiunto le 93451 unità.
Le sorelle e i inipoti in mem. sa Long Ved. Peyrot L, 2.000 4" an.niv. della 'dipartenza di Tamioa Mimma 1.000 — Ada luccio Geymonat « Ricordando Babbo » 1.000, dì EIÌ.Ti — Nel^l Elda, -, e Car.^i il caro 1
rm PIDDO
^lll ulrHc
V»-;
a-'fcw LViiui llOUXLcb 1:110 ■
numero degli americani aderenti alle '
varie confessioni religiose è aumentato
nel 194S di 2190000 unità, assai più,
cioè, deir incremento demografico an.
nuale, toccando la cifra di 79576000. |.:
Durante l’anno accademico testé con.
elusosi le università ed i « colleges »
americani hanno rilasciato un numero
di diplomi e lauree del 95% superiore
a quello registrato nell’anno « record »
1939-40. Il totale dei diplomati e laureati ascende a 423000.
L’Associazione nazionale delle industrie carbonifere americane informa
oh© vi sono negli Stati Uniti 8700 mi-'s'
niere di carbone bituminose con prO-duzion© commerciale, gestite comples-’l
sivamente da oltre 5000 società grandi e piccole. -j
ì,'«
La Biblioteca pubblica di New York
possic'de 5 milioni di volumi collocati
in tredici scaffali in seti© piani del
grande edificio. Conta 6 milioni di
fotografie, 90 mila stampe, 200 mila
carte geografiche, 30 mila spartiti, 40
mila giornali e 'riviste, milioni di let.
tere e manoscritti. I suoi visitatori
giornalieri sono 9 mila.
VENDESI ,in Si. Geimano Chisone'^»
casa di 8 vani con terreno giornate
due e mezzo — bosco ceduo — Rlvolgersi 'Cheiret Luigi — Borgata Colombatti.
Negli Stati Uniti esistono .130 cliniche, con una capienza di 106491 letti,
per i reduci che abbiano contratto malattie dipendenti direttamente o indirettamente da cause di servizio. Altre
62 cliniche con una capienza di 33912
letti sono in corso di allestimento.
SIGNORINA svizzera evangelica 'de<;ì
sideferebbe trascorrere un an no in "
Italia preferibilmente in città per,
insegnare francese, even.tualmente,'
iuglese, come istitutrice o bambi-ì
naia. — Rivolgersi Pastore Rostah*"
— Pinerolo
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d( i 2 volumi fr. sv. 12.
Abbiamo già presentato questi due
volumi ohe contengono la Vita di Gesù, scritta daH’autrice inglese in forma dialogata per essere trasmessa dalla Radio di Londra durante i primi
anni della guerra. Si tratta, in realtà, di dodici atti di un grande dramma, il dramma di Cristo, corrispondenti alle dodici emissioni radiofoniche trasmesse per la prima volta nel
1941-42 e di poi varie volt© ripetute.
La traduzione francese è di Elisabeth
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