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ECO
BELLE "VMO \ALBESI
Spett.
BIBLIOIBCA TALOBS»
TOBRB FBUUCB
(Torino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno XCI — ^um. 20
Una copia lira 30
ABBONAMENTI
( Eco: L. 1.300 per l’interno' ! Eco e La Luce: L. 2.00ft per rinterno ] Spedii, abb. poaule - I Grappo I TORRF. PELLICE
\ L. 1.800 per Tetterò | C. 2.800 per l’estero | Cambio d’indiriaeo U r « 5 0 | Ammin. Claudiana Torr(
— 19 A^ggio 1961
Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
LA CHIESA
CHE VIVE LA PENTECOSTE
Perseveranti
neirinsegnamento degli Apostoti
Non c’era il « problema
della frequenza ai culti ».
nella Chiesa della prima
Pentecoste, nè quello della lettura della Bibbia.
Coloro che erano stati
toccati nel loro cuore, che
avevano sentito sgorgare
dall’intimo loro il grido:
« Fratelli, che cosa dobbiamo fare per essere salvati? », che avevano ricevuto in cuore credente il
buon annuncio del perdono per amor di Cristo e
nel battesimo il segno della redenzione, non si stancavano di ascoltare ì'insegnamento degli apostoli,
l’insegnamento del Signor
Gesù Cristo attraverso la
testimonianza apostolica.
Non erano catecumeni
desiderosi che il catechismo finisca e che « si
sappia tutto », nè membri
di chiesa convinti di saperne ormai abbastanza,
e quindi in grado di prendersi molte libertà circa
rascolto e la lettura della
Parola di Dio, ovvero desiderosi soprattutto di sentire esprimere in forma originale e attraente
cose in sè arcinote. Non era gente
ghiotta di discQ.rai forbiti nè di fugaci
emozioni; era gente veramente affamata del sostanzioso pane della Vita
che è in Cristo, gente che fra le molte parole intelligenti e commoventi
che corrono il mondo aveva sentito
risuonare la Parola viva, e non se ne
saziava.
Così, a sera, finito il lavoro, si raccoglievano nelle case, familiarmente,
in profonda allegrezza, e ascoltavano
la Parola di Dio dalla viva voce dei
testimoni oculari che avevano « visto,
udito e toccato » la Parola fatta carne; la ricevevano piure attraverso il
segno così parlante della Cena del Signore; e vi rispondevano con il loro
canto, la loro preghiera... Ma non
erano gruppetti di esaltati e di settari,
nè di gente « pia » smaniosa di mettere in comune le proprie «esperienze »; erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli, per esser « resi
capaci di abbracciare con tutti i santi
qual sia la larghezza, la lunghezza,
l’altezza e la profondità dell’amore di
Cristo, e di conoscere questo amore
che sorpassa ogni conoscenza » e giungere « ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio » (Efes. 3: 18 s.). Non
si è mai finito di comprendere che
cos’ha significato Tapparire di Cristo
e del suo regno nel nostro vecchio
mondo.
Fratelli, quando venni a voi, non venni ad annunziarvi la
testimonianza' di Dio con eccellenza di parola o di sapienza. Sono state presso di voi con debolezza e con timore e
gran tremore! e la mia parola e la mia predicazione non
hanno consistito in discorsi persuasivi di sapienza umana,
ma in dimostrazione di Spirito e di potenza. (1 Cor. 2)
Perchè, oggi, sentiamo dolorosamente (eppur troppo poco angosciosamente. tutti!) il problema della scarsa frequenza ai culti, della troppo rara lettura della Bibbia?
Perchè non crediamo abbastanza
alla realtà della Pentecoste, alla potenza dello Spirito Santo.
Non crediamo abbastanza che la
Bibbia sia realmente la Parola di Dio,
la potenza con cui il Signore scuote
il mondo, e noi per primi. Se fossimo
davvero convinti che' quella è la fonte
deiracqua della Vita, non ci faremmo certo pregare a dissetarvici, non
11 mio Spirito che riposa su te e le
mie parole che ho messe nella tua
bocca non si dipartiranno mai dalla
tua bocca nè dalla bocca della tua
progenie, dice TEtemo, da ora in
perpetuo. (Is. 59: 21)
a..nniie »tnmaestrate tutti l popoli, battezzandoli nel nome del Padre
e dir FigHuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro
le coi^ che v’ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i ^omi,
fine dell’età presente. (Malt. 28 . 19 s.)
ci bastaxbbe mai il tempo a leggerla, a sentirla annunciane, a studiare tutto
ciò che ci possa aiutare a
meglio penetrarne i riposti tesòri, a farla nostra,
scoprendo che è essa a
possederci. Il nostro rispetto ^ formale — davanti alle « sacre pagine »
vi lascia accumulare su la
polvere' del tempo o della
routine.. Ma le cisterne
screpolate non tengono
racqua.t
Credo che sia necessario, qui, riconoscere le
precise ‘'responsabilità pastorali. Possiamo, noi pastori. affermare che sempre, e anche spesso, diamo ai hostri catecumeni,
ai nostri membri di chiesa [’insegnamento degli
apostoli? Non parlo qui
di un’ortodossia formale,
anche se la « retta dottri-,
na » è evidentemente cosa
essenziale, ma di quella
testimonianza di fede vissuta, precisa e calda, che
è il nostro vero ed unico
compito, e che solo' ci può preservare
dal ridurci a parroèi incaricati di accompagnare con là distribuzione di
celesti benedizioni i bravi parrocchiani, dalla culla alla tomba, dall’alba al
tramonto? Ministri, servitori della Parola, vibra essa in noi? Sentiamo come dietro tutti gli alibi, le critiche,
l’assenza di tanti sta, talvolta inconscia, l’aspirazione a qualcosa di più
vivo di ciò che sentono nel chiuso
delle nostre chiese e sale? avvertiamo
nel cuore di tanti che pure fan parte
del nucleo a fedele » la segreta nostalgia di un messaggio più forte e più
ardente, più vero? Quale pastore non
conosce, accanto a tanti momenti in
cui il suo cuore trabocca di gioiosa
riconoscenza, delle ore dopo un culto,
un catechismo, una visita, in cui si
sente angosciosamente^ « mancato »?
E’ bene che i nostri fratelli lo sappiano, e sappiano che la loro intercessione ci è necessaria, quando ci prepariamo e quando predichiamo; e sappiano pure rispettare il tempo e le
energie così consacrate.
Ma se grave è la responsabilità di
un ministero pastorale troppo povero
di chiarezza e di ardore profetici e
apostolici, questo non giustifica la così scarsa « fame e sete della Parola
di Dio » nelle nostre chiese, non giustifica le decine e centinaia di posti
vuoti, la polvere sulle Bibbie di famiglia, lo scarso « successo » degli studi
biblici nelle Unioni, il quasi nullo desiderio di approfondire seriamente le
proprie conoscenze scritturali, l’assai
limitato entusiasmo di tanti catecumeni.
Il ritorno della Pentecoste ci faccia
tendere l’orecchio al grido che è anche d’allarme : « Chi ha orecchio
ascolti ciò che lo Spirito dice alle
chiese! » — e lo dice attraverso la testimonianza biblica, là soltanto.
Ma può essere sempre, oggi, tempo
di Pentecoste, di una Pentecoste che
non sia dorato ricordo, ma vita appassionatamente vissuta, nell’allegrezza
e nella comunione dello Spirito Santo.
« Se voi che siete malvagi sapete dare
buoni doni ai vostri figlioli, quanto
più il vostro Padre celeste donerà lo
Spirito Santo a coloro che glielo domandano!» (Luca 11: 13).
Allora si rinnoverà il pentecostale
miracolo di una comunità lietamente
« perseverante nell’insegnamento degli
apostoli ».
Gino Conte
PENTECOSTE
Messaggio dei Presidenti
del Consiglio Ecumenico delle Chiese
Il punto chiave del discorso di Pietro nel giorno di Pentecoste —
prima predicazione della Chiesa Cristiana - è in queste parole:
” Questo Gesù, Iddio l'ha risuscitato; del che noi tutti siamo testimoni ”. Pietro dimostra così che la promessa del Cristo si è adempiuta; secomlo essa i Suoi discepoli riceveranno lo Spirito S^to e
saranno resi capaci d’annunciare PEvangelo fino alle estremità della
terra. I discepoli così tardi a comprendere e a credere, sono diventati
per l'azione dello Spirito uomini che annunciano arditamente e con
convinzione la ” grande opera di Dio ” resa manifesta nella vita,
morte e risurrezione del Cristo. E’ così che già dall’origine appare
chiaramente che la ('hiesa è per sua ste.ssa natura una assemblea di
uomini e di donne chiamati tutti a remlere testimonianza dell’opera
redentrice di Dio in Cristo.
Bisogna ricordarci di questo oggi per quanto concerne il compito
essenziale della Chiesa. Il no.stro mondo diviso e tenebroso, che non
ha una visione chiara del fine da raggiungere e non una speranza
veritiera, ha bisogno di prestare ascolto al messaggio di riconciliazione e di vita che ha fatto nascere la Chiesa a Pentecoste. Il mondo
ha bisogno di una Chiesa che testimoni nel suo sforzo per la pace,
nel suo impegno verso l’uomo e la sua miseria, nel suo zelo missionario e nella sua unità l’azione presente dello Spirito Santo.
Quest’anno le Chiese memhre del Consiglio ecumenico preparano
l'Assemblea di Nuova Delhi, il cui tema centrale sarà: ” Gesù Cristo,
Luce del mondo”. Le nostre deliberazioni avranno come obiettivo
principale il metterci d’accordo sul nostro comune compito di cristiani. Sarà l’occasione per provare che questa grande luce brilla
già ” e dissipa le tenebre dentro ed intorno a noi. E’ solo unendosi
in una vita, una preghiera, una azione e parola comuni che le Chiese
devono manifestare il loro desiderio, e più che questo, la loro volontà
di riflettere l’unica luce del mondo. E tutte le comunità locali, tutte
le parrocchie possono associarsi a questo sforzo per mezzo del loro
studio della Bibbia è della loro preghiera in rapporto ai temi della
Assemblea. _ .
Preghiamo dunque tutti insieme domandando che la Spirito Santo ci ispiri e ci renda capaci di rispondere con riconoscenza alla promessa del Cristo e impegnandoci ad essere insieme i Suoi testimoni.
I Presidenti del Consiglio Ecumenico delle Chiese :
Vescovo Sante Uberto Barbieri, Buenos Aires — Vescovo
Otto Dibelius, Berlino — Arcivescovo lakoovs, Nuova
York — Metropolita Juhanon Mar Thoma, Tiruvella,
India ^ Vescovo Henry Knox Sherrill, Oxford, Mass.
ANCORA UN CENTENARIO
La Chiesa \ialdese di Milano
La Chiesa di Milano ha celebrato
in questi giorni il suo centenario. Ri
servandoci di illustrare più ampiamente la vita della nostra comunità
milanese in questi cento anni e ogpd,
diamo alcune notizie di questo période celebrativo, tratte da « L’Araldo »,
il bollettino della Chiesa Valdese d’.
S Giovanni in Conca.
Sono state tenute alcune conferenze : giovedì 4 maggio il past. Luigi
Santini ha parlato su : « I Protestanti nel no.stro Risorgimento » ; martedì 9 il past. Ernesto Ayassot ha parlato su questo tema: «Speranze ed illusioni dei Protestanti nel nostro Risorgimento»; sabato 13 il past. Alberta Ribet ha presentato una causerie
con proiezioni su « La nostra storia
di cento anni ».
Domenica 14 maggio il culto con celebrazione della S. Cena è .stata presieduto dai pastori Bruno Rostagno,
Enrico Tron e Alberto Ribet, con la
partecipazione di molti fratelli convenuti da altre comunità. Nel pomeriggio si è tenuta la riunione commemorativa, in cui hanno rivolto il loro
messaggio numerose persone, in rappresentanza ufficiale della Chiesa Val
dese e quali ex pastori della Chiesa
di Milano; una nota particolarmente
gradita è stata la partecipazione delfa Corale di S. Germano Chisone, che
• ha cantato vari cori.
Il Consiglio di Chiesa ha deciso, in
occasione di queste celebrazioni, di
lanciare una «colletta di riconoscenza ». « Vogliamo cosi dimostrare all’Eterno la nostra riconoscenza per
averci dato la conoscenza del Vangelo per averci dato la nostra Chiesa
3 per l’opera che essa ha potuto compiere in questo suo primo secolo di
esistenza ». La mèta indicata e la somma di 5 milioni.
Il nostro augurio fraterno, nella comunione della riconoscenza e della
speranza cristiana, va ai nostri fratelli di Milarxo, come a quelli di Palermo, .mch’essi impegnati in una celebrazione simile. Ed è un augurio
che è particolarmente rivolto ai catecumeni che in queste chiese, come in
molte .iltre, la domenica di Pentecoste professeranno pubblicamente la
loro fede: possano essere un nuovo,
forte anello di quella catena di testimonianza che la fedeltà di Dio ha
voluto ribadire ne! nostro paese.
A 70
dalla “Rerum
Il 1,S maggio ricor.
reva il 70® anniverso.
rio di una imporlnnte enciclica ¡mpale. la
’’Rerum novnrum". rivolta nel 1891 do
Leone XIII ad unii Chiesa cattolica che si
trovava a dover affrontare, come ogni
Chiesa, i profondi rivolgimenti sociali oniisnti dall’avvio dell’èra industriale: in particolare la condizione operaia, e il massiccio distacco della classe operaia {allora il
proletariato era eslesi.ssimo) dalla Chiesa.
Giovanni XXIII ha commemorato demenicn scorsa l’anniversario, in un discorso
particolarmente rivolto ai centomila rap.
presentanti delle .4CLI e. di movimenti operai cattolici esteri, convenuti in S. Pietro
per' l’àccasióne. Fra l’altro il pontefice,
riaffermando la dottrina sociale cattolicoromana espressa nella ’’Rerum novarum”
ha dichiarato che è ormai pronta, e sarà
pro.s.simamente pubblicata, una nuova enei
anni
novarum,,
dica che ne prolungherà le linee, applicandole alla diversa
.situazione odierna.
F.ssa consterà di ì punti: 1) sintesi degli insegnamenti sociali da Leone XIII a
Pio XII: 2) presentazione'di un gruppo di
problemi di azione sociale, ancora incombenti ’’nella continuata loro pressione da
settant’anni a questa parte” ; 3) affermazio
Ite dei ’’problemi nuovi, gravi e pericolo
si” dell’epoca contemporanea; 4) ricompo
sizione dei rapporti della sociale conviven
za aUa luce dell’insegnamento della Chiesa
Numerose .sono .state le autorevoli rievo
cazioni della ’’Rerum novarum”, cUi L'Os
servatore Romano ha dedicato già nume
rosi articoli e buona parte del numero
speciale di lunedì 15. Ci proponiamo di
iitustrare rapidamente il valore di quel
Fimportante enciclica, specie in rapporto
con quella annunciata.
2
pai. S
L’ECO DELLE VALU VAUMSSl
N. 20 — 19 maggio 1961
T
GIOVEDÌ’ 11
Il groltest’o e squallido convegno giovanile del MSI a Modena si tiene (c’era anche un cappellano cappuccino) senza incidenti: imponente concentrazione di forze
di polizia, manifestazioni pacifiche della
opposizione.
A Mosca viene pubblicato con rilievo un
monito finora segreto rivolto nel luglio
scorso da Kruscev a letterati, registi e musicisti sovietici, perchè accettino e condividano i principi comunisti, il diritto statale della censuira. Il XXII Congresso del
PCUS,, nel prossimo autunno, confermerà
la destalinizzazione ma non incoraggerà
indisciplina e revisionismo ideologici.
Ben Bella e gli altri capi algerini prigionieri in Francia saranno trasferiti in « libertà vigilata » in una residenza vicina ad
Evian, in modo che possano partecipare
alle trattative.
VENERDÌ’ 12
La conferenza di Ginevra per il Laos
subisce un rinvio perchè gli S. U. non
accettano i rappresentanti del Pathet Lao
comunista; la Gran Bretagna continua paziente la sua mediazione.
In un discorso in Georgia Kruscev rinnova l’offerta di riprendere rapporti più
cordiali con gli S. U.
Il prefetto di Alessandria annulla Fordinanza del sindaco che aveva requisito la
« Borsalino ». Disordini a Genova per manifestazioni di maestranze deH’aAnsaldo».
Si conclude la conferenza di Coquilhatville, dove i capi congolesi si accordano
per un progetto di nuova costituzione sul
modello americano: una federazione degli
« Stati uniti del Congo », fortemente accentrata; l’assenza di Gizenga e l’internamento di Tshombe, in attesa di processo,
rendono però assai precario questo progetto.
SABATO 13
Ad Algeri, presidiata da 26 mila soldati,
non si realizza la minaccia di un nuovo
«.13 maggio»; però, numerosi attentati
ad Algeri e a Parigi.
Mentre aU’Assemiblea siciliana si ha una
nuova votazione nulla (la crisi si trascina
da inalzo), parlando ad Arezzo Fanfani
cerca ^ di chiarire il suo discusso discorso
di Ravenna sulla validità dell’attuale convergènza governativa. Continuano le agitazioni operaie, alla «Borsalino» di Alessandria, alla « S. Andrea» di Novara, alla
«Mazzonis».
A Ginevra, nella fase preparatoria della
conferenza per il Laos, incontri anglo-cinese e russo-americano; da Vientiane giunge notizia che i capi delle tre fazioni: Phumi Novasan (governativi), Suvanna Phuma (neutralisti) e Suvanophong (Pathet
Lao), si sarebbero accordati per costituire
insiemeiilitìdeli^agioaie laosiaiui. .|
DOMEfmCÀ 14
Oltre 80.000 alpini a Torino, per l’annuo
raduno.
Quattro generali e decine di funzionari
sono arrestati per corruzione, nell’Iran.
Ancora attentati terroristici in Francia e
in Algeria.
LUNEDI’ 15
Colpo di Stato nella Corea del Sud, dove i m litarì s’impadronirono di Seul
e dichiarano di voler « liberare il Paese
dal pericolo comunista e rafforzare i legama con l’America»: una controrivoluzione all’epurazione del regime di Syngman Rhee?
Nelle elezioni comunali in VaUe d’Aosta
aumentano PCI (in maggioranza), DC e
PSI, in diminuzione le liste minori.
MARTEDÌ’ 16
In seguito ad un referendum fra gli operai, vengono accolte le proposte padronali
e termina l’agitazione negli .Stabilimenti
« Mazzonis ». Quanta perdita e quanto rancore avrebbero potuto essere evitati se le
proposte padronali — non poi così generose — fossero state fatte subito; tanto più
ihe è probabile che pagheremo tutti di
più la stoffa, ora, e quindi...
Kruscev invia a Kennedy un messaggio,
ancora segreto, in cui presumibilmente si
prendono accordi per un prossimo incontro, forse il 4 giugno a Vienna.
Ancora oscura la situazione coreana.
Cinquemila operai dell’aAnsaldo» di Genova compitano una «marcia di protesta»
che biocca iter due ore il traffico.
Si apre a Ginevra la conferenza per il
Laos; assente il rappresentante governativo di Vientiane: il re del Laos non vuole
che sieda accanto a quello comunista.
O
eo MILIONI DI ORTODOSSI RUSSI NEL CONSIGLIO EOUMERIOO ?
iSarà deciso a Nuova Delhi
MERCOLEDÌ’ 17
Raggiunti accordi per la «Borsalino» di
Alessandria e la «S. Andrea» di Novara.
Si apprende che il premier coreano
Chang Myon è sfuggito all’arresto dei militari ribelli e preparerebbe un contrattacco, poiché il grosso dell’esercito, schierato
sul 38» parallelo, non aderisce al colpo
di Stato. Gli S. U. e il comando dell’ONI]
sostengono il governo legittimo contro i
riheUi.
Mentre Kennedy .si reca in Canada per
un incontro con il premier Diefenbaker,
la stampa statunitense dà contrastanti commenti circa il suo prossimo incontro con
Kruscev.
* Radio Berlino ha riferito che un gruppo di giovani tedeschi, appartenenti al
«Movimento della Riconciliazione», parteciperà alla ricostruzione della cattedrale di
Coventry, distrutta dai bombardamenti
aerei nel corso della seconda guerra mondiale. Questi volontari sono muratori, carpentieri e operai qualificati. Membri di
questo movimento hanno già collaborato
alla ricostruzione di una chiesa in Francia
le prossimamente ne costruiranno un’altra
a Taizé); hanno costruito un centro per la
gioventù in Olanda, un centro comunitario
in Israele, un centro intemazionale in Grecia, e installato una fattoria in Norvegia.
La richiesta del Patriarcato di Mosca che la Chiesa ortodossa russa sia
ammessa nel Consiglio ecumenico delle Chiese — passata sotto religioso
silenzio in Italia dalla stampa quotidiana — rappresenta invece un avvenimento fondamentale nella vita della
Chiesa del nostro tempo.
Questo avvenimento non deve però
essere interpretato politicamente. E’
possibile che circostanze politiche abbiano influito in qualche modo (e
quando non è così? tutto sta nel come
la Chiesa subisce questo influsso) ed
è indubbio che esso potrà avere conseguenze politiche anche vaste, dando
una ben più ampia rappresentatività,
nel Consiglio ecumenico, ai cristiani
dell’Est, con l’ingresso dei circa 60
milioni di ortodossi russi, cui si spera
che si aggiungano presto le altre chiese ortodosse dei paesi orientali. Detto
questo, si deve però nettamente affermare, come l’ha fatto J.-M. Chappuis
su ”La Vie protestante” : « L’aspirazione all’unità cristiana è di un altro
ordine che la ’coesistenza paciflca’...
La candidatura della Chiesa russa è
rallegrante perchè attesta che nessuna frontiera geografica, ideologica o
politica può indefinitamente separare
coloro che appartengono a Gesù Cristo ».
Ci proponiamo di presentare nelle
prossime settimane alcuni articoli che
illustrino la storia e la spiritualità dell’Ortodossia, e in particolare di quella
russa. Benché nel Consiglio ecumenico siano fin dalla sua costituzione associate diverse Chiese ortodosse (specialmente i patriarcati di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia. Gerusalemme e, per l’Occidente, quello di
New York, oltre ad altre chiese minori d’Oriente), finora l’influsso ortodosso nel confronto teologico ecumenico
non si è fatto sentire in misura molto
forte. L’ingresso dell’Ortodossia russa
potrà modificare fortemente questa situazione. e non mancherà di porre dei
problemi; la Chiesa ortodossa — sia
pure in senso diverso dal giuridismo
sacramentale cattolico — è convinta
di essere la vera Chiesa, sola depositaria .deU’intatta eredità della Chiesa
vèrarhehte ecumenica dei primi secoli; che questa convinzione non sia
esclusiva come quella romana, lo mostra la sua associazione fraterna al
movimento ecumenico, ma che sia ben
ferma apparirà indubbiamente sempre
più in futuro. Sarà comunque, da parte protestante come da parte ortodossa, un rinnovato impulso a ripensare
la natura della Chiesa, la sua « apostolicità » e missione (si ricorderà che
l’Ortodossia si è mostrata insofferente delle missioni evangeliche in terre
in cui essa è all’opera; ed è interessante che l’Assemblea di New Delhi
del prossimo autunno dovrà decidere
sia la fusione del C.E.C. con il Consiglio internazionale delle Missioni, sia
l’accettazione della Chiesa russa).
Ancora alcune note.
La prima è che la Chiesa romana,
malgrado la sua forza, sta per trovarsi completamente isolata nel concerto
ecumenico. Per quanto essa continui
a rivolgere in particolare al protestantesimo la vecchia accusa della disintegrazione settaria (solo in parte giustificata, data la concezione totalmente diversa della Chiesa), rischia fortemente di chiudersi in un settarismo
istituzionale e dottrinale che. malgrado la sua forza e la sua secolare tradizione, la porterebbero in margine
del divenire della Chiesa. E’ quindi
probabile ed augurabile che il prossimo Concilio Vaticano II affronti seriamente la questione.
Si sta poi verificando un riavvicinaniento pan-ortodosso. E’ del dicembre scorso la visita del patriarca di
Mosca, Alessio, ai patriarcati di Antiochia, Gerusalemme e Costantinopoli, dopo secoli di isolamento. Ortodossi greci e russi si incontrano; e si
annuncia per l’estate prossima un Sinodo pan-ortodos3o a Rodi, presieduto dal patriarca Atenagora di Costantinopoli, « primus inter pares »,
E’ interessante notare com’è stato fatto su ’’Réforme” da G. Richard-Molard, che questo riavvicinamento ortodosso è un frutto del movimento
ecumenico!
« Nel momento in cui tanti incontri
politici falliscono — così conclude G.
Richard-Molard — in cui l’ONU è
divenuta un arena di propagande, in
cui la guerra fredda non cessa che per
riprendere piu forte che mai, è straordinario di consultare che la Chiesa,
malgrado le sue divisioni, malgrado
le sue debolezze e viltà, è ancora
l’unico luogo dell’incontro degli uomini, veramente il popolo cattolico di
Dio ».
Il commendo di un dirigente
ecumenico
Mosca, la chiesa di S. Basilio
La derisione del Santo Sinodo dèUa Chiesa ortodoissa russa di porre la sua eandidalura al Consiglio ecumenico delle Chie•se rappresenta un grande passo avanti per
il movimento ecumenico e « la testimonianza cristiana nel mondo per la pace nel- i
la giustizia e nella libertà » questo ha
dichiaralo all’assemblea annuale della
Conferenza delle Chiese degli S.C. per il
C.E.C., riunita a Buc.k Hill Fall®, O. F.
Nolde, direttore della CCAI (Commissione
delle Chiese per gli Affari Internazionali).
« Non sottovaluto i problemi sollevali dal
gesto della Chiesa russa, ma .se anche sono ardui, vale la pena di affrontarli ».
Il dott. Nolde afferma che la guerra non
può portare la .soluzione dei problemi die
dividono il mondo in due campi armati.
« Il ricorso alle armi nucleari e ai missili
teleguidati non risolverà il punto morto
attuale; possono tittt’al più servire come
mezzo intimidatorio e la loro vera utilità
sarebbe di condurre ad un d'sarmo simultaneo, appena lo permetta la reciproca fiducia. Ci sono molte più probabilità di
superare le difficoltà e di uscire dal vicolo
cieco in cui si è ora, annodando relazioni
personali e collettive attraversò' le frontiere. I rappresentanti del Consiglio ecumenico hanno già adottato questo attèggiaraento quando reclamarono l’ammissione
negli S. U. dei delegati di Chiese dei pae^
si comunisti per l’Assemblea di Evanston
(1954)... ».
La candidatura della Chiesa ortodossa
russa è una buona cosa, « l’assicuro senza
esitare », ed è quasi certo ohe essa verrà
I accettata. Si accresce, in seno al C.E.C..
la diversità delle tendenze, man mano che
aumentano i membri, e si può prevedere
la difficoltà di presentare una stessa testimonianza. Questi sarebbero i vari settori
nei quali « la nostra unità e la nostra comunione potrebbe etssere in pericolo, a caii
sa delle divergenze che ci separano sia
sulla sostanza della nostra testimonianza in
campo internazionale che sul modo di renderla ».
1. - Bisogna opporsi all’ideologia del comunismo marxi.sla, ma senza pensare ad
usare la forza armala. 11 Consiglio ecumenico sostiene che il totalitarismo « è erroneo sul piano dottrinale e pericoloso .sul
piano pratico », sotto qualunque forma.
Ma, per quanto serio, questo conflitto ideologico fondamentale non può trovare una
soluzione militare. Per la sua stessa natura, esige una <’oimpetizione pacifi<*a.
2. . Ogni paese dovrebbe cercare la propria forma di giustizia e di libertà, ma
nessun sistema polit co o economico può
essere considerato esolusìvamenle e tipicamente cristiano. E’ legittimo che un paese
cerchi di « esportare » le pròprie strutture
sociali, ma ricorrendo solo a mezzi onesti.
E’ meglio, per la pace internazionale, lasciare ohe ogni paese eserciti la sua si'elta
al di fuori di ogni pressione.
3. - Un sistema sociale aperto è indiapensabile al funzionamento armonioso
della società internazionale, ma là dove i
cilladini hanno la libertà di approvare o
criticare la politica e l’azione del governo,
il loro compito primo è quello di mettere
ordine nella propria casa. Citando resenipio della ’’John Birch Society** - un’associazione americana che cerca di far rivivere lo spirito e rintolleranza di Mac
Carlhy, e contro cui ultimamente si sono
avute recise prese di posizione di vari organismi protestanti statunitensi — u che
vede ovunque la minaccia comunista », il
dott. Nolde consiglia di non abusare della
libertà, là dove esiste, ina di esercitarla in
modo costruttivo.
-1. • Un sistema di liberazione per iniìl
trazione e sovversione mette in pericolo
la indipendenza nazionale e la pace internazionale, ma l’imperialisino economico
pone i popoli sotto il giogo, e i loro sforzi
per disfarsene possono creare dei conflitti
loiali, ohe possono sempre degenerare in
un conflitto mondiale. Il dott. Nolde cita
<*ome esempio d’iniperialiisnio quello delia
Russia Sovietica, per « avvantaggiarci dove regnano il risentimento e lo scontento»:
ma rileva pure che, benché gli S. Ü. abbiano speso « somime favolose » per aiutare i paesi sottosviduppati, raocnsa di avere
nel passato sfruttato altri paesi grava su di
loro e gli avvenimenti attuali attestano clic
« i peccati economici dei padri ricadono
sui figlioli fino alla terza e alla quarta generazione ».
5. - Bisogna coniballere ogni stofzo Icndente ad indebolire le ÌVazioni ÌJinte, come ad esempio quello di distruggere d
carattere iiilernazionale e indipendenti*
della segreteria; ma msogna ancne rispettare il diritto, uguale per ogni Stato membro, di assumere realmente il proprio posto nella comunità mònd ale. S.OE.P.l.
Una missione a San Ciovanni Limoni
L’emigrazione:
tragedia del Sud
Nel padiglione della «Mostra delle
Regioni » dell’Italia 61, riservato alla
Basilicata domina un pannello di Carlo Levi, disposto sull’intera parete e
che lascia una profonda impressione
nel visitatore: così lo descrive Francesco Rosso su «La Stampa»; «donne vestite di nero, occhi folli che attaccano ai magri petti bimbi consun
ti; quei letti disfatti in cui s’abbandonano al sonno inquieto greggi di
bambini che si stringono con esili
braccia per lasciare spazio ad altri
fratelli e le capre che s’aggirano a
confondere l’odore di selvatico con il
respiro degli uomini... ». Questo squallido quadro della Lucania non è che
una parte d’un quadro immenso dove
dovrebbe trovare posto il dolore ed il
tcrmentOi di decine di migliaia di farriglie private del loro capo, costretto
dalla miseria del suo villaggio a recarsi lontano alla ricerca di lavoro,
fuori dall’Italia, in Francia, in Germania, in Svizzera e così via. San
Giovanni Lipioni potrebbe entrare
in questa seconda parte d’un pannello consacrato agli emigranti che
ogni anno per poche settimane gioiscono della serenità familiare ma col
segreto, amaro pensiero della partenza imminente. Ho- visitato per undici
giorni le famiglie evangeliche di queste paese d’Abruzzo e ho quasi sempre scoperto una profonda mestizia
nei cuori di chi è rimasto solo a casa
CO! bimbi e con la fatica accresciuta;
difatti le donne sono impegnate nei
duri lavori agricoli dei loro campicellì, situati nei punti più lontani, fino
in basso dove scorre pigramente il
fiume Frigno. Inoltre le operose donne di San Giovanni confezionano il
pane, lavorano abilmente il lino per
la confezione di quanto è necessario
per il corredo* familiare ed in più hanno la cura dei bimbi che allontanano
la monotonia della casa.
centini che ha subito recentemente
un regolare processo perché accusato
di non avere espletato i suoi doveri
militari; per quanto sin dal 1956 egli
fosse già in possesso d’un regolare
passaporto e che la questura avesse
già assunto al momento della sua
uscita dal convento tutte le informazioni dovute senza peraltro frapporre
ostacoli, recentemente è venuta la richiesta di servizio militare con regolare processo che ha chiuso felicemente il caso Vicentini. Ancora in questi
ultimi mesi e precisamente nel mese
di marzo la nostra comunità ha dovuto abbandonare l’antico locale e ridursi in una stamberga limga 6 m. e
larga 3,50 piuttosto angusta e disadorna per una comunità di 230 anime. Per alcuni anni l’antico edifìcio
dichiarato inabitabile aveva ospitato il
nascente gruppo evangelico, poi bruscamente è giimto l’ordine di non tenere più le adunanze. Per quanto con
cerne direttamente i fedeli l’azione
vessatoria ha avuto come bersaglio
i bambini evangelici; per citare un
esempio, nel periodo pasquale una
bambina evangelica che frequenta l’asilo parrocchiale, sovvenzionato da
enti pubblici è stata portata in chiesa assieme a tutti i bambini; poi, è
stata fatta avvicinare al microfono
collegata con un altoparlante issato
su' campanile e indotta a recitare
l’Ave Maria; così, la voce della bim
duro e condurre i loro fidanzati alla
nostra chiesa; ho conosciuto una gioV anetta che ha rinunciato al matrimonio per non compromettere la sua
fede pur sapendo che non é facile
per un evangelica trovare marito ;
un’altra ragazza ha preferito rinunciare ad un buon partito ma con la
condizione deH’abiura e sposare un
evangelico povero e consacrato alla
sua chiesa. La tensione è diminuita
a San Giovanni ma l’altoparlante
ccntinua a tra.smettere le preghiere
per Maria, precedute da inni patriottici come il Piave e l’inno di Mameli;
in questo clhna di rievocazioni risorgimentali bisogna pure aggiornarsi.
Io stesso ho dovuto sentirmi ogni
giorno le preghiere liturgiche e un panegirico su San Nicola che non ha
risparmiato le eresie passate e presenti di coloro che sono fuori del
grembo di Santa Madre Chiesa.
Vita sociali!
R testimonianza evangelica
La stamberga
di San Giovanni Lipioni
Al difficile clima economico s’è aggiunto recentemente un clima di autentica persecuzione compiuta ora in
forma aperta, palese, ora in forma
sottile, pungente e sotterranea. Le
prime noie le ha avute il collega Vi
ba, facilmente riconoscibile è stata
udita da quelli che lavoravano ai
csmpi e naturalmente dalla famiglia
della bambina: naturalmente la mamma ha ritirato la sua creatura daH’asilo. Nel campo dei matrimoni misti
v’è stato un caso significativo: una
giovane della nostra chiesa stava per
celebrare il matrimonio col rito evangelico con un giovane cattolico d’un
paese vicino; gli accordi e le promesse erano stati presi ed accettati da
ambo le parti, poi, bruscamente la
macchina del parentado dello sposo
con il parroco ed il sindaco del paese
d’origine dello sposo si mette in movimento e fa pressione sulla famiglia
della sposa che si arrende ed acconsente a fare il matrimonio in chiesa
cattolica, preceduta dalla cerimonia
della cresima. Grazie al Signore vi
seno stati soltanto due casi di rinuncia della propria fede evangelica mentre ho incontrato soprattutto delle
giovanette che hanno saputo tener
La comunità di San Giovanni Lipioni, in questo difficile periodo di
prova s’è rinsaldata nell’ascoltare con
maggiore impegno la parola del Signore; durante la missione preceduta
dalla visita del dr. Ribet, del capodistretto Davide Cielo la chiesa s’è rivelata unita e compatta; negli undici giorni trascorsi a San Giovanni
per dieci sere quasi consecutive la fra
tellanza ha stipato la « stamberga »
con una media di 110 presenti; davanti al minuscolo pulpito ima siepe
di teste quale corpo di guardia e all'interno del pulpitino dei bambini
che non temevano i movimenti inconsulti del predicatore. Prima e dopo la riunione c’era esercizio di canto e quando il grosso era riuscito rimanevano i fedelissimi per discutere
assieme i loro problemi sociali e religiosi ad un tempo. Sul piano sociale
il Pastore Vicentini è ansioso di realizzare qualcosa per i suoi contadini
per bloccare seppure in parte il fenomeno deH’emigrazione che potrebbe diventare permanente e quindi con
grave perdita numerica della comunità. L’idea d’una cooperativa agricola
con tutti i vantaggi delle disposizioni
di legge potrebbe recare dei grandi
benefici alla zona; per questo il Pastore ha bisogno di tecnici evangeli
ci che gli siano di aiuto per la realiz
zazione del suo piano e comunque per
10 studio approfondito del problema
nelTinteresse dell’economia locale a
quindi della comunità nostra. Questa
segnalazione spero sia raccolta da
qualche tecnico evangelico che intenda studiare la cosa in un clima di collaborazione spontanea e fraterna. Sono stato lieto di discutere con i contadini di S. Giovanni Lipioni il comportamento del credente nel partito
nel quale militano. Essi che fanno
parte in blocco del partito socialcomunista hanno compreso che prima si
serve il Signore e poi il partito; anzi
essi sentono di essere dei testimoni
nell’ambiente del loro partito per condurre delle anime a Gesù Cristo; essi
hanno compreso che è più impegnativa Tappartenenza alla Chiesa protestante che non al loro partito e che
11 rischio è maggiore e le reazioni più
violente. I fatti lo hanno chiaramente dimostrato. Che il Signore dia a
questi fratelli e sorelle d’essere « sempre pronti a rispondere a loro difesa
della speranza che è in loro, con dolcezza e rispetto ».
La nascente comunità abruzzese ha
bisogno della nostra simpatia e delle
nostre preghiere; è lieta di avere la
comunità di Pomaretto come chiesa
madrina ed è sensibile ai segni seppure modesti deH’amore e della carita cristiana: ogrii chiesa delle Valli
dovrebbe essere in collegamento con
una comunità più povera dell’evangelizzazione; ne scaturirebbe un reciproco arricchimento spirituale. Personalmente ho ricevuto un beneficio
spirituale nel quotidiano colloquio e
soprattutto per la testimonianza d’un
gruppo di fedeli: un fratello mi diceva : « da quando ho conosciuto l’evangelo non ho più lavorato di domenica e sento che Dio ha benedetto
la mia vita in misura straordinaria».
Una sorella di chiesa che aveva osteggiato suo marito nella sua testimonianza ha voluto confrontare i Nuovi Testamenti delle due confessioni e
avendone scoperto l’identità s’è recata nella chiesa nostra ed è rimasta
toccata dalla potenza dello Spirito;
oggi essa è un membro fedele della
chiesa.
Alla comunità di S. Giovanni Lipioni ed in modo speciale al suo amato Pastore e famiglia inviamò im pensiero affettuoso ed un tìngràziamenta per la loro accoglienzia. ^
od
3
IS maggio 1961 — N. 20
L’ECO DELLE VALU VALDESI
pa«. 3
// rogtí’d! Montsógur
ossia! **La orooiata contro gli Aibigosi„
I.
In una collezione della Casa editrice
Gallimard, dal titolo suggestivo « Trenta
giorni che han fatto la Francia », collezione certamente destinata a raggiungere
una grande diffusione e a trovare il suo
posto in tutte le biblioteche della Francia
e di quegli altri stati ove la lettura e la
cultura non sono considerate articoli di
lusso, è apparso, alla fine del 1959, uno
(lei due primi volumi della collezione, che
dal II battesimo di Clodoveo » (a. 4961
andrà fino alla « liberazione di Parigi »
a. 1944).
11 libro, intitolato « Le bûcher de Montfégur » c dovuto alla penna pensosa della
scrittrice Zoé Oldenbourg, mette in piena
luce la sanguinaria crociata che sterminò
senza nietà, al principio del XIII secolo,
gli Albigesi o catari di Francia.
l.a prima e più profonda impressione
che lascia la lettura dell’appassionante
opera storica è la sua studiata imparzialità. la sua documentazione e lo sforzo
continuo di spiegare psicologicamente i
terribili eventi che hanno « macchiato gli
annali della storia di Francia ». Anche il
direttore della Collezione, lo storico Gerardo Walter, nella breve introduzione all’opera della Oldenbourg, dichiara: « je
liens à dire l’admiration que m’inspire
l’effort surhumain fourni par son auteur,
faisant preuve d’une objectivité infinie,
enclin plutôt à excuser qu’à condamner les
atrocité commises au nom du Christ, qui
a mené sans défaillance, jusqu’au bout, sa
tâibe écrasante ».
Non crediamo perciò di far cosa del tutto imitile se cercheremo di riassumere,
per quanto è possibile breveanente, il contenuto di un libro tosi impres.sionante e
cosi affine alla storia di tutti i popoli
perseguitali per la loro fede.
in
L’autore inizia l’opera sua, che consta
di dodici capitoli, con uno sguardo sulla
situazione generale delle terre della Lingiiadoca. di cui era signore il conte Raimondo VI di Tolosa, contro il quale, per
la morte violenta di cui era stato vittima
il legato papale Pietro di Castelnau, veniva lanciato, il lO marzo 1208, da papa
Innocenzo 111, un appello alle armi ed
una crociala.
La (fooiala, predicala dal nUovo legato
papale Guillaume de Puylaurens, con la
promessa delle stesse indulgenze concesse
a coloro che partivano per le guerre in
Terrasanla, raccolse dalle regioni del nord
un forte esercito di cavalieri, borghigiani,
contadini, ben decisi ad offrire il loro
braccio pèr combattere contro l’erelico
sud della Francia.
Ma chi erand^'t^uesti, eretici su cui ai
preparavano a calare minaociose ìe orde
armate del re di Frància Filippo Augusto?
Erano i catari, le cui credenze erano
venule dall’oriente e che si erano prevalentemente impiantati nella Francia meridionale, ove si erano diffusi e moltiplicati, costituendovi una vera Chiesa con proprie tradizioni, propria storia ed organizzazione ecclesiastica. Ed il cui rapido .successo va sostanzialmente spiegato, non
tanto dal terreno favorevole in cui si venne a trovare, quanto dalla natura stessa
della loro religione, sempre stata, in passato, sistematicamente denigrala e diffamata dalla Chiesa: prima e dopo la sua
morte provocata con la violenza.
Iiii religion« alara
Simone di Montfort
che si è arreso il visconte Rariuoiulo. signore di quelle terre, die viene gettalo
in prigione ove morì iì 1<) nov., non certo
di morte naturale.
Dopo tali eventi e tanto spargimento di
sangue, la crociala si poteva considerare
come finita, ma senza che tosse stato raggiunto quel die era stalo lo scopo dichiarato; della spedizione: lo sterminio delTeresia. La politica del « tuez-les tousl
Dieu reconrulìtra les siens », aveva stretto
in lin unico lascio le popolazioni del mezzogiorno (’oiilro i crociali del nord.
Sinifui« di Moiili'oi'l
Della Chiesa catara Taulore con molta
prudenza piassume la dottrina, ne chiarisce e spiega Forganizzazione. ne documenta re-spansipne ed i progressi nel Mezzogiorno francese, dove « la decadenza
della Chiesa diventava sempre più grande ». si da provocare le più acerbe critidie dì papa Innocenzo III.
Andie gli aspetti sociali e morali del
catarismo e la sua lolla contro la Chiesa
ufficiale, che sì era in parte secolarizzala
per le innumerevoli donazioni e le sempre più nuimerose imposte su città e campagne, sono accuratamente stuidiali e messi in luce dalla scrittrice, la quale può
concludere die « sarebbe assurdo di pretendere che la religione catara sia stata
un perh’olo per la società come fattore di
disgregazione della famiglia, un pericolo
per la moralità pubblica, per la vita sociale. per le autorità civili.
Essa era bensì un pericolo per la Chiesa
cattolica, die le si rivolse contro con la
più as.so1ula intolleranza e con tutte le
forze die, specie dopo la istituzione della
Inquisizione, • le fu possibile organizzare:
braccio secolare in primis.sinia linea, sin
da quando papa Lucio HI, nel concilio di
Verona (H81) ingiunse ai signori ed ai
<onsoli locali di aiutare i vescovi nella
ricerca e nella punizione degli eretici.
la erofiata antro il catarismo
La grande crociala, motivata ilalTassa«sinio del legalo papale, ebbe inizio si pno
dire nel giugno 1209, quando 1 armata
raccoltasi dopo l’appello di papa Inno-^
cenzo III, fu pronta a partire da Lione,
dove si era concentrata. , j
Con realismo efficace viene descritto^
l’avanzarsi di quelle orde armale, avidej
di bottino più che di sangue, portanti rovine, distruzioni, carestia sul loro passaggio. La città di Béziers è sorpresa, assalita, espugnata (13 luglio) e gli abimnti
massacrati e trucidali senza misericordia.
Uomini, donne, bambini, infermi.
Xarbona ed altre fortezze si arrendono,
lerrorizzate dagli esempi di ferocia di
quell’arimata ohe si faceva chiamare « 1 ar-i
uiata di Dio » o « Tarmala di Cristo ».l
Anche Carcassona è assediata, occupata!
(15 àg.l: ma quivi gli abitanti, inspiega-|
biilmente, possono mettersi in salvo, dopo
Se non che a questo punto il capo del
crociali, il famigerato Simone di Monlfort, è crealo, in ricompensa dei suoi servigi'. visconte di Carcassona c di Béziers.
Egli allora cerca di sostituire ai signori
e npbili provenzali quelli del settentrione.
Quindi continuano le depredazioni, gli incendi, i massacri; <'ontinua la guerra, diretta particolarmente contro il conte di
Tolosa, Raimondo VI, delle terre del quale il Montfort desiderava impadronirsi ;
come già aveva fatto di quelle di altri signori, come la città di Lavaur. dove 400
eretiici erano stali bruciati in un prato,
V cum ingenti gaudio». In vista di conti-''
nuare ed estendere le o-perazioni ostili in
Linguadoca, anclte le gerarchie ecclesiastiche erano state in parte cambiate. Cosi
a Tolosa venne fatto arcivescovo Arnaud
Amaury e vescovo Folco di Marsiglia, il
quale si diede a combattere con sì grande
zelo ed accanimento gli eretici, che il
papa Innocenzo 111 fu costretto a frenarne
l'ardore.
Nelle varie vicende di questa guerra di
sterminio il Montfort, che fu senza alcun
dubbio un soldato coraggioso ed un abile
capitano, vinse il 12 seti. 1223 la l>atlaglia
di Murel contro Raimondo di Tolosa, nella quale trovò inopinatamente la morte
il cognato del conte, die era venuto in
suo soccorso, il grande re iT Aragona. Pietro li.
La lotta contro l’eresia si era ancb’essa
intensificata dopo che il IV concilio lateranense del nov. 1215 (presenti il papa, 2
patriarchi, 71 arcivescovi, 410 vescovi. 800
abati) aveva condannato ed analeniizzato
catari e valdesi ed ingiunto al potere secolare di combattere l’eresia, sotto la terribile minaccia della .scomunica.
Concilio che però non credette suo dovere di cijndannare in alcun modo le atrocità senza numero commesse dai crociati
di Dio. di cui era perfeltaiiientc a conoscenza, se Tabale Citaux, all’indomani della strage di Béziers, aveva avuto la franchezza di scrivere al papa : « senza ritardo per Tela e per il ae.sso, quasi venti mila di quelle genti furono passali a fil di
spada ». Per cui sarelffie « ingiusto, dopo
la deciisione del concilio del Lalerano.
biasimare il fanatismo .successivo di un
Folco 0 d’un Arnaud-Aniaury. la brutalità
(li un Simone di Montfort, avendoli la
Chiesa lavati dei loro delitti ».
liitiTvento del Re di Franici
Dopo la morte di Simone di Montfort.
ucciso il 12 giugno 1218 alTa.sscdio di Tolosa, intervenne direttamente nella lolla
il re di Francia, a vantaggio del quale passarono miti i feudi della Francia meridionale. completamente devastala in un quindicennio (li guerre e persecuzioni crudeli.
Ad intervenire alla nuova crociata, dal papa predicala contro la Linguadoca, ed alla
tmcrra contro il conte di Tolosa, il re di
Francia era stato invitato insistentemente
dal papa .stesso. E per giustificare Timervento regio ed il suo desiderio di conquistarsi una nuova provincia, venne indetto
un nuovo concilio a Bourges (30 novem.bre
1225), che lanciò la preventiva scomunica
contro Raimondo VII ed i suoi alleati. E
nel giugno 1226 il re Luigi Vili si mette
in marcia con il nuovo esercito crociato.
Si ripetono in questa seconda crociata
gli atti di ferocia e di terrore di 18 anni
prima: sì che, nonostante l’accanila resistenza dei Tolosani, la città martire si dovette arrendere (fine 1228).
In alcuni «excursus» successivi vengono
magistralmente tratteggiate le conseguenze
della guerra e degli ultimi anni d’indipendenza occitanica, le vicende del catarismo diventato si può dire la religione
nazionale della Lingnadooa. la situazione
e l’atliludine della Chiesa nei confronti
delTeresia, il sorgere di quel terribile
strumento di terrore che fu l’Inquisizione,
istituita con la lettera circolare del 20 aprile 1233 di papa Gregorio IX.
la liKjuisiziulie
Della Inquisizione vengono riiordati gli
inìzi in Linguadoca e<l il suo strano modo
di procedere quando, ad es. venivano considerale valide le testimonianze di ereliri
solo se ne accusavano altri; senza valore
inveee se erano favorevoli agli accusali:
quando gli accusati non potevano beneficiare del soccorso di avvocati; «quando
vennero ammessi dai domenìeaiii contro
gli eretici le audizioni di testi a porte
chiuse, invenzione di grandissima importanza che portò alla viltà di delatori, transfughi e convertiti, ed in definitiva al successo dell’Inquisizione sopra una popolazione sistematicamente « traquée, épiée et
harcelée » da ogni parte, con continue misure vessatorie e ad opera di uomini senza
scrupoli, intolleranti e spesso inumani. Si
da far concludere l’autore con le meditate
e coraggiose parole: « Altre epoclie, più
taivli, dovevano conoscere il peso di terrori polizieschi analoghi; ma l’onore di
avere inventato il sistema spetta alla Inquisizione domenicana. La via era tracciata,
gli imitatori non mancarono di seguirla
e di perfezionarla; e sembra anche che
non rimanesse loro più granché a trovare,
se non delle migliorie d’ordine esclusivamente tecnico » (p. 316).
Conclusione che ritroviamo espressa con
analogo accorato rincreacimenlo dalla scrittrice Simone Weil, in una sua lettera scritta sul punto di lasciare Marsiglia, ove aveva trascorso qualche tempo, quando da
parte di Hitler fu occupata la Francia. La
lettera era indirizzala a-l padre domenicano Pen'in ed in essa, ricordando la Inquisizione di santa madre Chiesa, essa dichiarava: <( Exciisez-nioi de parler de l’Inquisition: l’est une évocation que mon amitié pour vous, qui à travers vous s’étend
à votre Ordre, rend j>our moi très douloureuse. Mais elle a existé. Après la chute
de FEmpire romain qùi était totalitaire,
c'est l’Eglise qui, la première, a établi en
Europe, au XLÜ siècle, après la guerre des
Albigeois, une ébauche de loialilarisme.
Cet arbre a porté beaucoup de fruit. El le
ressort de ce totalitarî'sme, c’est l’usage
de ces <leux petits mots: anatheina sit ».
! Attente de Dieu, p. lîO).
{continua^ Valuensis
IN VAL GERMANASCA
La festa
delle Scuole
L'ottimo tempo di domenica 7 Maggio
Ila permesso ad alcune Parroecbie di abbinare la festa di canto alla annuale passeggiala. Ferrerò e Villaseeca sono infatti
salile fin dal mattino e dopo aver fatto
la Scuola domenicale al Reynaud. con i
ragazzi di Massello, sono proseguiti fino
alla Balziglia dove hanno visitalo ¡1 Museo ed i luoghi storici dell’assedio .sotto
la guida del M» Claudio Troii. Giochi,
pranzo sul greto del torrente, raccolta di
narcisi e ritorno al Tempio per le prove
d’assieme. Mancava solo Frali, la cui partecipazione era stala resa difficile dalla
interruzione della strada al ponte della
Gianna. Nonostante la lentezza dei lavori
di riparazione presumiamo che Tanno
prossimo il ponte sara riparalo e contiamo
quindi sulla partecipazione amdie di Frali I
Circa 120 i bambini, numeroso il pubblico venuto, oltre (die da Massello amdie
da altre Comunità.
1 bambini hanno eseguito lutti gli inni
d’assieme proposti dalla Commissione di
canto ed ogni Scuola domenicale ha cantato uno o due inni per conto proprio e
di canto
Domenicali
lirecisamentc : Massello, Psaumes et Canliques n. 2 e 69; Ferrerò. Innario Cristiano 77, F. C. 166; Rodoretto. I. C. 366:
A'illaseeca. I. C. 354. Ferrerò ha cantato
a due voci e»l è riuscito a sostituire all’ullimo momento un inno per non fare dei
doppioni. Abbiamo notato con piacere
che il numero dei cantici Irancesi eseguiti
è in aumento come pure che numerosi
sono stati gli inni nuovi dell’iunario italiano.
Il giudizio d’assieme è senz’altro positivo; sei anni or sono avevamo iniziato
(jueste feste di canto nel tempio di Massello, ora che ei siamo ritornati all’inizio
del secondo « giro » si è dovuto notare
veramente un progresso notevole in tutte
le Scuole Domenicali e soprattutto in quell.i di Rodoretto che dia fatto dei grandis-iaii passi avanti.
Terminando desideriamo ancora ringraziare i ragazzi e quanti li hanno preparali ed in modo parlicO'lare la Comunità
di Massello che non ha dimenticalo Tappetilo e la sete dei nostri cantori e che
ci ha accolti con tanta fraternità. F. D.
p;ìu, inow PO
CRIS¥i;iLNO
CONGO - Il Diparliiiieiilo delle Missioni della Chiesa metodista americana riferisce che. come nelTAngola, pure nel
Congo centrale numerose stazioni metodiste sono state attaccate e saccheggiate e che
il past. Moise Ngandjolo è stalo imprigionalo dopo essere stato spogliato e battuto
con altri africani. Tali informazioni sono
pervenute tramite il vescovo Newell Booth,
del Katanga, che ha pure appreso che beni
della denominazione sono stali saccheggiati ultimamente a Lodja e Wembo Nyania.
VATICANO - - « Si può sperare che il
Concilio ecumenico Vaticano potrà tenersi
nelTautunno 1962, se i lavori preparatori
proseguono con il ritmo attuale » — ha dichiaralo a Roma, in una conferenza-stampa, Mons. Felici, segretario generale della
commissione centrale preparatoria. Parlando della partecipazione di osservatori noncattolici al Concilio. Mons. Felici ha detto
('he nulla è ancora stato deciso.
TOKIO — Jolaro Kawakami, anziano
della Chiesa Ginza a Tokio, è stato eletto
presidente del partito socialista giapponese,
e i giornali hanno parlato di lui come del
«presidente cristiano». Attualmente il Parlamento nipponico conta 22 cristiani, che
settimanalmente si incontrano per pregare.
PARIGI — La Cité universitaire avrà il
suo centro protestante: lo ha deciso la Fédération française des associations clirétiennes d’étudiants, che costruirà un immobile comprendente cappella, foyer e sale di
riunione dove potranno incontrarsi specialmente gli studenti protestanti stranieri.
Nello stesso edificio saranno raggruppati
organismi finora dispersi: Centre nrotestant
d’études et de documentation, ’Christianisme social’, la Fédération protestante de
l’enseignement e la Post-Fédé. Il pastore
Charles Weslphal, presidente della Fédération protestante de France ha proceduto
alla posa della prima pietra.
DALLE NOS1RË COMUNITÀ
M S HI
Matrimoni. Due nuovi focolari vai-desi sono stali cositituiti a Miradolo eon il
matrimonio dì Paschetto Tullio e RibeJ
fida (Lu-ganera), il 6 anaiggio, e quello di
ìvondetto Franco e P^rn^one llda fRisiila), F8 maggio. Nelle due liete eiroosianzc la nostra -corale ha cantalo un inno
c ronsegnato un p'ccolo viono alle spose,
membri zelanti e fedeli del’a Corale. U
Signore benedica queste due famiglie e le
aiuti ad essere sempre più ronsarrale al
sm> serviz’o.
- Raiiesimo. Il 7 maggio, è stato amniilustrato il battesimo a Griglio Bruno di
Viiido c: d‘ Codino Retiiilda (Capoluogo).
Irvorhìanio sit que.sto bimbo *a grazia o
lo benedizioni del Signore.
Gite. 11 giorno delFAseensione : nostri giovani si sono recali in gita lino a
Gap. La giornata pena di sole e dì luce
oi ha fatto apparire aiieora più bella e suggestiva la splendida valle della Duranee e
rimmenso lago artificiale di Serre Ponçon,
lungo ben .39 Km. Insieme a' giovani di
Pramollo. abbiamo consumato il pranzo in
una bella proprietà della famiglia Gaydou
Ernesto, originario di Massello. Nel pomer’ggio sono state visitate le belle cittadine
ili Gap, Embrin; e Briançon. Quando siamo giunti a San Secondo era già lardi, ma
lutti eravamo felici per la meravigliosa
giornata vissuta in perfetta comunione fraterna.
Domenica 14 maggio un bel gruppo dì
Madri ha trascorso la igiornala ad Agape.
Tulle sono ritornale a casa contente per
quello che avevano Veduto ed udito. Esse
de.siderano inviare al Direttore di Agape
ed ai suoi collaboratori l’espressione della
loro s’ncera rconoscenza.
Scuola Domenicale. La nostra Siuiola
Domenicale ha partecipalo alla Festa dì
canto domenica 7 maggio, a Pomaretlo. La
prima domenica di giugno, tempo permeitendo, si effettuerà una gita a Pra Catinai.
Ohi desidera parteciparvi e pregato di far■ii iscrivere al più presto, presso il Pastore
o le Mon'triei.
Recita. Domenica sera. 7 maggio, il
Piccolo Teatro Studentesco « Francesco Lo
Bue » di Torre Pellice ci ha allietali con
la rappresentazione della bella commedia
di Wilde « L’importanza di essere onesto ».
Grazie ai bravi allori.
— Visita. Ringraziamo il pastore Giovanni Peyrol di Prarostino per aver presieduto il culto di domenica 14 corrente.
Assemblea di Chiesa. Domenica 28
maggio avrà luogo un’asìsemblea di Chiesa,
alla fine del cullo. In essa verrà Iella la
relazione morale e finanziaria del Concistoro e sì procederà alla elezione de’ delegati alla Conferenza Distrettuale e al Sinodo.
- Pentecoste. Vi ricordiamo che il giorno della Pentecoste verrà celebrata la Sant.ì Cena e che il culto avrà nizio alle
ore lo.
— Giovedì 11 maggio, giorno delF^.sceusione, un nutrito gruppo di rorengbi e di
graditi ospiti di Torre c S. Giovanni si è
riunito a Pian Prà per assistere al culto
in un prato inondato di sole, il culto è
stato presieduto dal past. Emery, già ben
noto fra noi, e tulli ì presenti hanno vivamente apprezzalo il messaggio che egli ci
Ila rivolto in francese. Nel corso della mattinata abbiamo dedicato mi bel momento
alFeserrilazione dei canti del Nuovo innario. Ci auguriamo di poter intensificare
questo sforzo affìncbè presto si possano introdurre regolarmente ai culti alcuni nuovi inni.
— Domenic-a 14 maggio si è svolta legolaniiente la annunciata gita a Como. Si sa
che. in questi oasi, tutti .sono eslreniamente mattinieri, siccìiè Fallegra comitiva ha
raggiunto Como s>in dalle 8,30 circa del
inaltino! Un buon gruppo lia approfittalo
di questa fatto per compiere un bel giro
sul lago subito prima del cullo. Poi ci siamo recati al tempio locale, accolti molto
lordialmente dal past. Soggin e dai coinasclii presenti. Nel pomeriggio siamo saliti
a Brúñate, terminando la bella giornata ricevuti per il tè (quale invasione!) dalla
doti. Graziella Lupo, alla quale esprìmiamo tutta la nostra profonda riconoscenza.
Abbiamo potuto cantare due inni per telefono al past. Lupo che ci ascoltava da Bergamo e al quale inviamo un pensiero affettuoso. Poi, a malincuore, la partenza in
un cielo oscurato dal fumo sviluppalo dal
violento incendio del Broletto, l’antico pa.
lazzo comunale della città, incendio di cui
hanno riferito i giornali. Alla prossima,
volta, cari amici dì Como e speriamo quassù !
Il cullo a Rorà è stato presieduto <lalFAnziano Aldo Tourn. al quale diciamo
il no«tro grazie sìncero.
— - Rifondiamo ancora il bazar delle Fucine, domenica 21, ore 14,30.
- Domenica 28 maggio. Assemblea di
Chiesa nel corso del culto. Nel pomeriggio
(ore 15) esame dei catecumeni di Lo. 2.o
c 3.0 anno.
Michele Chambon, in età dì 81 anni, e a
Luseriia Alta, F8 maggio, del noistro fratello Federico Rivoira in età di 64 anni, e
all’Ospedale di Torre Pellioe, il 12 maggio, del nostro fratello Osvaldo Giordan in
età dì 52 anni. Alle famiglie nel duolo
Ttìnnoviamo l’espressione della nostra affétluosa solidarietà nel dolore e nella radiosa speranza cristiana.
Nuovo focolare. — Il 29 aprile, nel nostro tempio si sono uniti davanti a Dio nel
vincolo del matrimonio due cari giovani
Renato Gaydou e Ester Clementina Bertin
ai quali auguriamo una lunga e felice vita
insieme nelle benedizioni del Signore.
Presentati al Signore. — Due cari bimbi
lianno ricevuto il segno del Battesimo cristiano nel nostro tempio: il 7 maggio Lucio Malan di Aldo, della Comba e il giorno dell’Ascensione Daniele Benech di
l'rancesco, dì Luseriia Alta.
ANNUNZI. — Sabato 20 corr. alle ore
20,30 il Concistoro è convocato in seduta.
— A ! culto di Pentecoste avremo, Dìo
permettendolo, la gioia dì ammettere nella
famiglia della Chiesa, quali nuovi membri
responsabili, 4 cateuemeni adulti, provenienti da altre comunità. Tutta la fratellanza è vivamente invitata a circondare
della sua affettuosa presenza questi nuovi
fratelli in fede. j
Direttore resp.: Gino Conte
Coppieri - Torre Peli. - Tel, 9476
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice . c.c.p. 2/17557
Reg. al Tribunale di Pinerolo
________n. 175. 8-7-1960
Tipografia Subalpina - s. p. a.
Torre Pellice (Torino)
Utili visite. — Un benefico e grato ricordo hanno lascialo nella comunità le recenti notevoli manifestazioni di musica corale
e strumentale svoltesi nel nostro tempio,
in occasione, prima della vìisita dei 50 allievi della Scuola musicale delFAssia, il
26 aprile e quindi, il 30 aprile, la bella
Festa delle Corali valligiane! Entrambe le
manifestazioni si sono concluse nel grande
salone della nostra Casa Valdese con ricevimenti che hanno favorito simpatici contatti fra i diversi gruppi.
Dipartenze. — Due nuove dolorose separazioni hanno recato il lutto nella comunità con la dipartenza al Rifugio Re C.
Alberto, il 4 maggio, del nostro fratello
All’alba del 13 maggio il Signore
ha richiamato a sè
Giovanna Grill ved. Peyrot
dì 78 anni
addolorati ma fiduciosi nelle promesso divine ne danno l’annunzio i figli
Enrico, Giov. Pietro, Beniamino, Luigi e la figlia Irma con le rispettive
famiglie, i nipoti ed i parenti.
« L’anima mia s’acqueta in Dio
solo; da lui viene la mia salvez
za». (Salmo 62; 1)
Frali (Malzat), 13 maggio 1961
4
pm. 4
L’ECO DEUÆ VALU VALDESI
N; 20 — 19 maggio 1961
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
MASSEL
— Dimanche 7 a eu lieu dans notre
temiple la fête de chant des écoles du dimanche de notre vallée, un groupe d’environ une centaine d’enfants ont participé
à cette rencontre, les paroisses de Rodoret, Perrier, Villesèche et Massel étaient
représentées. Les enfants ont passé la matinée à la Balcille après une brève leçon
de Mad. L. Rivoire qui remplaça leur leçon d’école du dimanche, à 2 heures dernière répétition au temple et à 3 heures le
pasteur Davite membre de la Commissione
del Canto Sacro nous adressait une allocution et inaugurait notre rencontre. Les
cantiques indiqués ont été exécutés avec
beaucoup d’entrain et de précision, les
cantiques présentés par chaque école du
dimanche, dont plusieurs tirés du nouveau recueil ont favorablement impressionné le public. Il y a 5 ans nous recevions la première fête de chant, beaucoup
de progrès ont été faits depuis lors et
nous espérons en faire encore pour intégrer de façon toujours plus profonde le
citant à notre vie spirituelle.
— Lundi 8 a eu lieu l’ensevelissement
de Tron Alessandro du Roccias décédé le
samedi 6 dans la soirée après une chute
grave dans les alentours de son village.
— Le bazar a eu lieu jeudi après-midi,
les résullatis ont été materieUemenl satisfaisants mais nous avons remarqué l’absence de quelques personnes que nous
étions habitués à rencontrer en cette occasion. Nous exprimons notre reconnaissance à toutes les personnes qui ont collaboré
à cette vente, le jour même et les jour.s
précédents, avec leurs dons et leur travail.
— Dimanche 21 assemblée d’église pour
la présentation du rapport et pour la nomination® des délégués à la conférence de
District.
—^Mr. Davite nous donnera le soir à
8,30 une soirée de projections et de dîsqpçs. .
■pérsohries qui ont intention de
participer à la visite de l’exposition à Turin dimanche 28 sont priées de s’inscrire
avant la fin de la semaine.
m
— Recentemente abbiamo celebrato il
battesimo di Lageard Mauro di Arturo e
Baret Ines, nonché di Coucourde Lia di
Umberto e Poetto Odetta del quartiere del
Clot. Il Signore benedica le creature sue
e le battezzi con lo Spirito Suo Santo; che
i genitori siano di guida ed esempio ai
loro figliuoli.
— Sabato 29 aprile è stato celebrato il
matrimonio di Tron Nino e Revel Adele:
una vasta schiera di parenti ed amici ha
preso parte al rito e per esprimere il proprio affetto agli sposi, membri fedeli della
nostra Unione giovanile. Il Signore benedica questo focolare che s’è costituito alla
sua presenza.
— Domenica 7 maggio il Pastore Cipriano Toum ha predicato al tempio con
la collaborazione della corale tedesca che
ha bene meritato per i cori e la musica
di alto livello dimostrandoci che la tecnica, la disciplina e la buona volontà reca
dei risultati straordinari. Al Pastore Geymet che li ha inviati un grazie di cuore
ed ai cantori tedeschi tutta la nostra riconoscenza. Nel po-meriggio ha avuto luogo
la festa. delle corali dei bambini di questa valle con un buffet per tutti. La Sig.ra
Tron ha diretto i cori d’assieme ed il Pastore Toum ha presieduto la festa con
particolare competenza. Lo ringraziamo di
cuore per essersi sobbarcato la giornata
ivi compresa la Scuola domenicale. Nella
stessa domenica il Pastore Toum ha presieduto il servizio funebre di Leger Marius degli Enfans deceduto dopo penosa
malattia. Inviamo ai familiari un pensiero
di simpatia fraterna.
Domenica 21 maggio ore 14,30 avrà luogo Un bazar di beneficenza al Clot Inverso.
In tale occasione l’unione cadetta, diretta
dalla maestra Costantin offrirà una recita
per i convenuti. Accorrete tutti.
— Per il giorno 28 maggio sono attesi
i fratelli metodisti di Bassignana. La comunità è lieta di ospitarli al pranzo nelle
famiglie. Sin d’ora diamo loro il benvenuto.
PERRERO > MANIGLIA
— Nel pomeriggio di Domenica 30 aprile ha avuto luogo il tradizionale bazar
preparato con lungo paziente impegno dalle sorelle della chiesa. L’esito è stato veramente soddisfacente. Un sentito ringraziamento a quanti vi hanno collaborato ed
in modo speciale al gruppo così intensamente occupato per la preparazione dei
dolci ed a colei che ne ha curato la cottura.
— Mercoledì .sera 3 maggio, nel Tempio di Perrero, la Scuola di Musica sacra
dello Hessen ci ha offerto un ottimo concerto vocale strumentale di magnìfici motivi altamente spirituali. Ringraziamo sentitamente questi nostri fratelli per la loro
graditissima, benefica visita.
— Domenica 7 maggio i bambini della
Scuola Domenicale si sono recati nella
mattinata fino a Balziglia, dove l’insegnante C. Tron ha gentilmente illustrato
loro lo storico luogo. Nel pomeriggio essi
hanno poi partecipato alla loro festa dì
canto nel Tempio dì Massello.
— In occasione della Domenica della
madre il 14 maggio i bambini hanno partecipato al culto; a Maniglia .sotto la guida dell’insegnante R. Geme ed a Perrero
diretti dalla sig.ra L. Rivoire. Nel pomeriggio hanno offerto alle madri una bella
festa ispirata all’amore ed alla gratiltidine.
RODORETTO
— Nel pomeriggio di Domenica 7 Maggio i bambini delle nostre due .Scuole
Domenicali dì Rodoretto e dì Fontane
hanno partecipato a Massello alla festa di
canto delle Scuole Domenicali delle Parrocchie dell’Alta Valle Germanasca; un
grazie di cuore alla comunità ospitante per
la sua accoglienza.
— Le madri della nostra Unione ed un
gruppo di bambini delie nostre Scuole Domenicali, accompagnati anche da alcuni
padri, quasi una cinquantina di persone
in tutto, hanno chiuso quest’anno di attività con una visita alla comunità di Pramollo, Domenica 14 Maggio. Favorito da
un tempo magnifico, il viaggio in autobus dal Ponte Gianna alle Rue fu seguito
da una bella camminata all’ombra dei secolari castagni, ohe ci ha permesso di gustare la lussureggiante vegetazione di quel
vallone. Dopo aver partecipato al culto
con la comunità locale diversi Rodorini
si sono intrattenuti con parenti ed amici,
mentre ailtri hanno consumato il pranzo
all’ombra dei vetusti alberi che ombreggiano ed adomano la piazza antistante il
tempio. Nel pomerìggio, incontro veramente fraterno con un numeroso gruppo
di mamme e bambini Pramollini, durante
il quale il Pastore Sig. Micol ci ha vivacemente tratteggiato la storia della comunità; hanno fatto seguito un ricco thè,
una passeggiata fino al « Ciàtel » da dove
abbiamo goduto il bel panorama di buona
parte del vallone di Pramollo ed una breve visita alla attrezzata sala delle attività.
Le ore sono trascorse velocemente e presto giunse il momento della partenza. Ce
ne siamo ritornali un po’ stanchi, ma lieti
di aver vissuta una giornata in comunione
fraterna con altri credenti, di cui serberemo un grato ricordo. Al Pastore Sig.
Micol, alla gentile Signora, alle mamme
ed a tutta la comunità di Pramollo giunga
ancora la nostra più viva gratitudine per la
calda e fraterna accoglienza.
— Domenica 21 corr., D. v., al termine del culto, avrà luogo l’Assemblea di
Chiesa ohe procederà alla nomina dei delegati alla ^Conferenza Distrettuale ed al
Sinodo e nella quale sarà presentata e discussa la relazione annua.
— Ricordiamo pure il nostro « bazar »
per il pomeriggio della Domenica 28 corr.,
D. V. Per la buona riuscita di questa attività, a tutto beneficio della chiesa locale, confidiamo nella collaborazione e nella
comprensione di tutti i nostri membri di
Chiesa, i quali, senza dubbio, vorranno
preparare e dare oggetti per la pesca nonché offrire il necessario ed il servizio per
la confezione dei dolci.
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— Dipartenza. Ha terminato la sua giornata terrena, dopo una lunga infermità, la
nostra sorella Long Luigia ved. Barai, deceduta al Pianot il 24 aprile alla età di
89 anni. La nostra simpatia cristiana ai
parenti.
— Matrimonio. Circondali da un largo
stuqlo di parenti e di amici, hanno celebrato nel nostro tempio il loro matrimonio Dario Cardon, del Ponte S. Martino
(Parrocchia di Pinerolo) e Pierina Gönnet, del Ciarvet di Roccapiatta, sabato 30
aprile. Vivi auguri di ogni bene nel Signore.
— Gita. Un bel gruppo di no.stre sorelle
dell’Unione delle Madri si è recato in
gita, lunedi 1« maggio, a Limone Piemonte. Bella giornata sotto ogni aspetto per
le nostre sorelle.
Visita gradita. Sabato sera 6 maggio,
abbiamo avuto la gradita visita della Corale tedesca (che in questi giorni ha toccato quasi tutte le Parrocchie delle Valli).
Appena giunta, la Comunità di Prarostino
ha offerto ai nostri amici una buona tazza
di tè, e più tardi la cena. Poi alle ore 9
il tempio .si è quasi riempito per udire il
ricco e accurato programma di corali e dì
pezzi di musica sacra, lutto magistralmente eseguito. E’ stata un’ora di vero godimento spirituale. La colletta falla al termine della manifestazione è stala devoluta per il costruendo tempio di Prali, a
iui abbiamo già altre volte coiitrihuilo
ma siamo lieti di iioter dare ancora questo
modesto segno della nostra amicizia e fralernilà.
— A.s.se.mhlea di Chiesa. Ha avuto luogo
domenica 7 maggio, con mia [tarlecipazione piullo'sto .si-arsa. (Eppure era stala
aiiiiuiiziata molto in anticipo... Ma per<-hè
SI prendono altri impegni, proprio quando è indetta nella Parroccitia una manifestazione come l’Assemblea di Chie.sa? E’
una domanda molto seria che poniamo a
tutti i membri della Chiesa di Prarostino!)
Il Pastore ha letto la relazione presentala
dal Concistoro: come al solito, sono luci
eri ombre (anche molte!) del nostro servizio nella lede... ma il Signore ci ha usato misericordia, e nella sua Grazia continua a sostenerci. Sono poi stati eletti quali delegati alla Conferenza Distrettuale i
fratelli Gay Emidio (Gayot) e Avondel
Marco (Deserta), deputato al Sinodo Robert .41berto (Fave) e Avondet Marco
(Franzoi) supplente, nonché due revisori
dei conti nella persona di Bleynat Aldo
iMaisera) e Bruno Avondetto (Colombini).
Scuola Domenicale. Una buona parte dei bambini della nostra scuola domenicale si è recata dqmenica 7 a Pomaretto
per prendere parte alla festa di canto. Un
capace autopulman; messo a disposizione
dalla Parrocchia, li ha trasportati da San
Secondo a Pomaretto, e li ha depositati
tutti sani e salvi a destinazione.
— Visita. Ringraziamo il sig. Dino Gardiol, di Pinerolo, per la sua gradita visita
e per il culto che ha presieduto domenica
scorsa.
— Pentecoste. Ricordiamo a tutta la Coinunità che il culto di domenica prossima,
Pentecoste, avrà luogo ancora alle ore
10,30 e sarà seguito dalla celebrazione
della Santa Cena. Domenica avrà luogo
pure il culto a Roccaipiatta, alle ore 15
con la Santa Cena.
BOBBIO FEUICE
Giovedì 11 maggio la popolazione di
Bobbio ha reso le ultime onoranze alla
epoglia mortale del nostro fratello Cav.
Giovanni Bonjour, Maresciallo maggiore
«lei Carabinieri in congedo, Vice-Sindaco
del Comune, deceduto il 9 maggio nella
sua abitazione in Via Cromwell, «lopo penosa malattia affrontata con spirito di sotlomiissione e di fiducia, nel suo 72“ anno
di età.
Il grande concorso di pubblico ha testimoniato della stima di cui il nostro fratello era circondato quale meticoloso amministratore. Il servìzio funebre si è svolto oltre che alla casa del defunto, nel
tempio dove ad una folta assemblea è stato rivolto il messaggio dell’Evangelo ; al
cimitero dove i sigg. G. Creste, A. Pitlavino, A. Jalla ed il nostro Sindaco sig.
Giovanni Baridon nonché il rappresentante l’arma dei Carabinieri rivolgevano messaggi di cordoglio e di rimpianto.
Alla moglie, signora Lisetta Long, alla
cognata, ai nipoti ed ai parenti lutti esprimiamo ancora la nostra viva e fraterna
simpatia criatiana.
Malgrado il cattivo tempo un discreto
gruppo di frateRi e sorelle si è riunito
giovedì sera 11 maggio nel nostro Tempio per udire il messaggio dell’Evangelo
i-he ci reca la solennità dell’Aecensione.
Ringraziamo di cuore la Corale di Villar Pellice clic ci ha fallo, sabato 13 sera,
una gradita visita con un apprezzalo programma di recita e canti. Benché la stagione sia già avanzata per sìmili manifestazioni, pure, un buon pubblico era presente nella nostra sala e di l'iò ci siamo
vivamente rallegrati coi nostri ospiti.
Domenica 21 corrente, Pentecoste, nel
corso del nostro cullo verrà celebrala la
Santa Cena con calice comune.
Domenica 28 corrente nel corso del nostro culto verrà data lettura della Relazione morale e finanziaria del Concistoro
per l’anno ecclesiastico 196(1-61. Seguirà
la eventuale discussione e la nomina da
parte dell’Assemblea, dei delegati alla
Conferenza Distrettuale ed al Sinodo. Confidiamo che un gran numero di membri
elettori .sarà presente a lyuesta assemblea
pur sapendo che gli spostamenti della popolazione ai « fonrest « è già in atto.
e. a.
SOLO 2680 COPIE
PREIBOTATE
In questi giorni s’è iniziata la diffusione
dell’opuscolo « Gesù Cristo, Luce del
mondo ».
Giornali e circolari hanno ampiamente
illustrato il contenuto e Io scopo di questa pubblicazione, che è ceduta ad un
prezzo eccezionalmente basso proprio perchè la sua diffusione sia ampia e profonda.
Le prenotazioni non raggiimgono purtroppo le tremila copie... E questo è indice significativo d’un interesse ridotto per
tutto quanto ci obbliga ad uscire dal trantran quotidiano, per impegnarci in attese
e ricerche che investono la vita della cristianità intera in questo momento cruciale.
Preghiamo quelle ritiese e quei credenti
che ancora attendono, di inviare alla Libreria Claudiana, via Principe Tommaso 1,
Torino, la loro ricbiosta. La nostra Chiesa — che nel suo fondamento biblico e
nella sua storia secolare testimonia di una
fede sicura nella realtà sopranazionade del
corpo cristiano — non può vivere ai margini dd Movfhiento Ecumenico, tagliata
fuori dalle correnti vive deUa cristianità
evangelica. Possiamo discutere e reagire,
ma prima dobbiamo conoscere e fare nostra l’ansia di milioni di credenti nel mondo intero. Ricordate: « Gesù Cristo, luce
del mondo»: studi biblici, presentazione
e panorama ecumenìico in vista della terza
Assemblea Ecumenica.
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