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DELLE
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BlTilioteca Valdese
(borine)
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Quindicinale
della Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quaÈ avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXXI — Num. 3
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ABBONAMENTI
f Eco; L. 600 per l’interno Eco e La Luce; I^>t000 per Tinterno \ Spedis. abb. postale II Grappo
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TORRE PELLICE. 2 Febbraio 1951
Ammin. Claudiana Torre Pelliee - C.C.P. 2-17557
¡Mt
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Fatalità del male o peccato
(Lettura Ev. di S. Matteo Gap. 9,, vers. IrS)
Gesù disse al paralitico: u 1 tuoi peccati ti sono rimessi ».
Il peccato... è questa una parola praticamente scomparsa dal vocabolario deir uomo comune, o è divenuta una semplice espressione, di
ilisappunto: « che peccato! v) ed anche se nel campo religioso .si continiua a parlare di singoli peccati, non possiamo dire che la coscienza
della generalità degli uomini ne sia preoccupata o turbata, così che
l affermazione di Gesù : « I tuoi peccati ti sorto rimessi » ci lascia presso a poco indifferenti: « I miei peccati? Non so cosa siano! non rubo,
non bestemmio, non faccio male a nessuno, aiuto il prossimo quando
pos.so, e non .sono certo peggiore rii tanti altri n.
Ma questo ci dice che abbiamo perfino dimenticato il semo della
parola « peccato » e non sappiamo neppure riconoscere il male che noi
stessi facciamo', perchè abbiamo sempre pensalo ai a peccati » al piutale, come a tanti singoli atti contrari alla volontà di Dio, come se un
[leccato fosse un’infrazione del regolamento morale e religioso che Dio
ha imposto agli uomini e che bisogna espiare in questa vita o in un’altra, come si deve pagare una contravvenzione {e come la contravvenzione è meglio pagarla subito, perchè così si estingue l’azione penale e
non ci si pensa più, così i peccati è meglio regolarli .subito facendo la
dovuta penitenza!) Ma in questo modo noi perdiamo il significato tragico che questa parola ha nelle scritture, quando viene detto che « tutti
.sono sotto il peccato » (Rom. 3: 9) (i/ peccato, al singolare), e che per
mezzo del peccato, la morte è entrata nel mondo ìi (Rom. 5: 12). Il
peccato non è un atto, un singolo atto sbagliato, o meglio, il singolo
atto non è che la manifestazione esteriore di una tragica refdtà che si
nasconde nel cuore di ogni uomo: il peccato, al singolare, è lo stato di
lontananza da Dio, è la condizione disperata nella quale noi uomini,
ogni uomo,, buono P cattivo, ji trova; il peccato,è i\ male che regna in
ognuno di noi e ci domina e ci signoreggia: è cf spinge poi a cpie.sin o a
quella azione cattiva. Il peccato è la malattia mortale che conduce l’uomo alla disperazione e alla morte {Rom. 6: 23).
11 male è inevitabile... il mondo è fatto così !
Tornare a Ciisto
deve tornare a. Cristo, perchè solo così può salvarsi: esso deve saper
tornare alle .sue tìrigini spirituali, alla semplicità e verità della parola
■predicata da Cristo ricevuta e vissuta senza aggiunte e senza sofismi.
Compiamo dunque in questo ritorno lo spirituale pellegrinaggio
del nostro tempo, e come il figliuolo prodigo della parabola, presentiamoci a Dio con il solo tesoro del nostro ravvedimento: « Signore,
gli diremo, noi et siamo allontanati da te,... avevamo creduto di poter
fare a meno di te e di poter essere felici'lo stesso, più felici, .senza di
te; abbiamo .so.stltuito la tua santa presenza, quale tu ne mostri nei
Vangeli, con i mhteri di un culto, con gli .splendori di un sacerdozio,
con il miraggio fAbaglianté della scienza e della tecnica, con In fede
Itali’universale giustizia stabilita dagli uomini e per gli nomini: oggi
vediamo che nullg .può sostituire la tua santa presenza nè surrogare la
tua luce di verità;., e paralizzarti, sì, ridotti all’estremo del nostro abbandono, ma noti del tutto insensibili, noi torniamo a te e ti domandiamo il perdono dei nostri peccati ».
Allora anche,noi ascolteremo la parola di Gesù u I tuoi peccati ti
sono rimessi »; e> questa volta la comprenderemo. Gesù Cristo ¡tordona anche noi; amiamo errato e ci eravamo allontanati da lui; ma non
è ancora troppo -tardi, la venticinquesima ora non è ancora venuta;
egli dice che il nmle e l’errore non sono fatali; in lui si può ricominciare la vita, oggi,stesso; una luce di speranza, la luce di Cristo, brilla
ancora oggi sul mondo.
¿ : ■ Giorgio Girardet.
E noi invece evitiamo di prender sul serio questa malattia mortale;
e invece che di peccato, parlamio di « fatalità »; il male c’è ma è cosa
impersonale e diffusa che fa parte integrante della vita, come un’atmosfera di male che avvolge ogni azione e tutti gli atti piccoli e grandi
della vita sono impergnati da questa fatalità; e così noi finiamo per
dire che è fatale che nel mondo vi siano tanti soprusi e tanti inganni,
ma non c’è rimedio, perchè il mondo è fatto così; è fatale, cioè è al di
là. del nmle e del bene che per vivere .si debba ricorrere a tutti gli abusi
di cui la nostra epoca è così feconda: la corruzione dei funzionari, Vableso di pubblici poteri, i favoritismi, le raccomandazioni da parte di
tutti coloro che hanno autorità e responsabilità sono cose inevitabili e
fatali; e così la demagogia, l’incitamento all’odio, Veccitamento dei
più bassi sentimenti a solo scopo di partito o di lucro da parte della
stampa o dei responsabili della cosa pubblica, anche questo è inevitabile e fatale. e ancora, la supina itidifferenza delle masse governa
le, il cui supremo ideale sembra e.ssere quello di diventare un perfetto
gregge di pecore comlotte al macello, che pur conoscendo la loro fine.
preferLscotw non pensarci e leggere un qualuntjue giornale sportivo....
anche questa incoscienza e indifferenza sono fatali, si dice, il mondo è
fatto così e nói... pur deplormulo, facciamo come tutti gli altri e ci .sentiamo poi netti e puri come piccoli fanciulli, .sintno senza peccato!
La verità è invece che questo mondo e noi, ognuno di noi, è pieno,
impastato, compenetrato di peccato come uim spugna inzuitpata di
acqua; perchè questa « fatalità del male » che regna nel mondo non
è che la nostra personale o collettiva ribellione a Dio, la nostra volontà
di vivere senza di lui; questo è il peccato, secondo l’insegnamenti) di
Ge.sù; non un male impersonale e fatale del quale saremmo le vittime
e non i respon.sabili, ma il male che abita in noi .ste.s.si e del (¡uale ci
rendiamo ogni giorno coljievoli; questa è la malattia mortale che paralizza il mondo e lo conduce alla rovina. E perciò se noi non cambiamo strada, se invece di himentarci del mala, che è nel mondo non ci
distogliamo dal male che noi stes.si facciamo, se noi e tutta la nostra
generazione tion torniamo decisamente a Cristo, noi non potremo sfuggire alla mortale paralisi del peccato, ma correremo incontro alla rovina e alla morte.
Ma l’evangelo di oggi ci mostra il peccatore paralizzato che viene
condotto a Gesù; e Gesù che gli dice: a I tuoi peccati ti sono rimessi »
e lo guarisce. Anche per noi la sola speranza è il perdono di Cristo.
Poiché Cristo soltanto ci può veramente salvare; in lui è Dio stesso che
ri è venuto incontro per liberarci dai ttostri peccati e per caricarsi delle
nostre infermità; egli .soltanto può dare un nuovo principio ad ogni
cosa e liberarci dal peso degli errori di ieri che rendono inevitabile e
fatale la sofferenza di oggi e di ieri, che rendono inevitabile e fatale la
sofferenza di oggi e di domani; il duro cerchio della fatalità del male
è spezzato... se torniamo a Cristo. Ognnno di noi, che .sia buono o cattivo, che commetta molti o pochi peccati... ognuno di noi deve tornare
a Cristo e ritrovare in lui la .sorgente e i motivi più profondi della sua
vita: trovarlo come Salvatore, conoscerlo Signore. E il mondo intero
n.
Nellalpìanura Lombarda
Giungiamo a Castiglione delle Stiviere nel pomeriggio, e ci rechiamo
a far ricerca della..sola famiglia evangelica che ri risulti esser quivi
residente. ’
l membri più .anziani della nfistpa
Chiesa, leggendo il nome caratteristico della cittadina posta a sud del.
lago di Garda, si saranno detti:
K Questo nome non di è nuovo : ci
.sembra che diversi anni or sono fosse menzionato nella Relazione della
nostra Chiesa ».
Il fatto .si è che, all’inizio del secolo, v’era ancora a Castiglione una
Ghie.setta Valdese ed una vivente comunità. Poi — come è successo in
tante altre cittadine e villaggi — Dftrie famiglie sono partite — altre si
sono estinte. Inoltre il Comune {come a Castiglione) ha avuto assoluta necessità proprio dell’area dove
era edificata la nostra Chiesa, per
costruire l’Ospedale... .inche nella
grande Milano il Comune non ha
avuto pace finché non è riuscito a
far buttar giù il bel Tempio Valdese — monumento nazionale — per
cosidette necessità impellenti del
piano stradale! Ed in tante altre città del nostro povero paese, ancor
troppo dominato da forze di compassionevole intolleranza, è .succes.so
lo .stesso!
Le famiglie evangeliche di Castiglione, rimaste senza Cappella, han
continuato a riunirsi per il loro culto. in casa dell’Anziano De Levis, —
uno degli Evangelici della vecchia
guardia — zelante, fedele e rispettato in paese, anche dagli avversari,
per la sua dirittura: poi, a poco a
poco, la morte, le partenze, la tiepidezza della nuoim generazione, han
diradato le file della piccola comunità, visitata solo .saltuariamente dal
Pastore. Oggi v’è rimasta una .sola
famiglia evangelica: vera sentinella
fedele nella notte!
Troviamo la casa De Levis e .siamo
accolti con commoitente cordialità
dalla novantunenne figlia del defunto Anziaiu), Vedova Platania {il marito proveniva dalla nostra Comunità di Riesi) e dal suo figlio il quale
è più che sessantenne. Sentiamo subito di trovarci con dei fratelli della
vecchia guardia. Parliamo del passata: i nomi di tanti Pastori che lavorarono nella Comunità di Castiglione e nei paesi vicini, vengono ricordati con riconoscenza ed affetto.
Poi, nel bel salone dove si tenevano
un tempo le adunanze, viene prepa
Gli « eletti » i quali vivono nella
vita celeste, sono forse più a contatto colla nostra vita terrena di quanto tnlimo non pensi.
severare e resistere alle ostilità dei
nemici della luce. A Dio il giudicio.
Quelle cittadine, quei villaggi dove l’Evangelo nella sua purezza fu
un giorno annunziato, hanno avuto
la loro opportunità di conoscere la
verità e la salvezza. Forse l’han trascurata o respinta. Quello che il
Signore chiedeva ai suoi fedeli era
appunto di annunziare VEtianieloJl resto non dipende dagli uomini e
le vie di Dio sono spesso diverse da
quelle umane.
Scoraggiante sarebbe se i credenti
fossero infedeli alla verità: se avessero rinnegato la Parola e la fede ed
abbandonato la missione per pigrizia od inerzia. Ma se hanno fatto il
loro possibile, il resto non è regolato dalla loro vokmtà, ma fa parte
dei piani di Dio: L’essenziale per i
credenti è di fare il loro dovere con
quanta più fedeltà sia possibile, sentendo di essere istrumenti di una
volontà infinitamente più alta e più
.sapiente, rimettendo nelle mani di
Dio ciò che da Dio solo dipende.
Anche quelle nostre apparenti sconfitte possono far parte dei pimti inscrutabili di Dio.
rata la Mensa per la Comunione, davanti ad un bel fuoco fiammeggiante nell’ampio camino. Sul tavolo
viene collocato il calice col quale
tanti fratelli, nel pmsato, celebrarono in quella cittadina,, la Santa CenaCredete voi alla comunione dei
« .santi y>? Chissà che i «. santi » che
un giorno, nella loro vita terrena,
celebrarono la S. Cena in quella sala, con quel calice, non abbiano sorriso di gioia nel vedere quei pochi
fratelli raccolti nel nome del Signore, attorno al simbolo del suo sacrificio redentore.
Gli sconfitti martiri del Colosseo
e delle Catacombe di Roma; e gli
.sconfitti martiri Ugonotti o Valdesi;,
e gli sconfitti di tutti i tempi — vittime di mille intolleranze e violenze di mille ostacoli gettati sulla loro - .
Via dm seguaci del principe di questo mondo — non sono fonte di scoraggiamento ma solo di tristezza umana: perchè il sangue dei martiri
è semenza!
Sulla terra si comincia solo ora a
parlare di televisione, Ma molte cose che la scienza terrena, coi suoi
passettini, comincia a rendere sensibili agli uomini, sono parte integrante della vita dello spirito. La
voce della radio per esempio ci aiuta a capire il mistero della preghiera che sale da ogni parte della, terra
per 'portare a Dio il sospiro degli oranti. La telepatia e la televisione
ci aiutano a capire le forze meravigliose che son nello spirito umano e
che possono proiettarsi attraverso lo
.spazio per vedere e far vedere tante
cq.se. Ciò che un tempo appariva
dubbio e misterioso, oggi comincia
ad apparire evidente e sicuro.
Se volete sapere dove siano quei
servitori fedeli del Signore, leggete
gli ultimi capitoli dell’Apocalisse:
allora non parlerete più dello .scoraggiamento del credente che ha veduto rovinare i suoi piccoli edifici
terreni.
Abbiam bisogm> di sviluppare anche noi la nostra televisione spirituale per poter vedere lontano, oltre
alle nostre piccole cose umane, e contemplare i piani di Dio che .si compiono anche attraverso fc nostre
sconfitte. Poiché quelli che lavorano
col Signore non possono essere che
dei vincitori, perchè le forze delle
tenebre « non prevarranno! »
1‘, B.
Dare
Esistono nobili cuori che sentono un hi.sogno prepotente di aver la mano aperta.
Se rifiuti il loro dono, li rendi infelici.
Qualcuno, leggendo queste righe
relative a Castiglione delle Stiviere
uotrebbe dire: « Com’è .scoraggimite pensare che tante piccole Comunità che avrebbero potuto svilupparsi,
siano .scomparse: che tanti nomi siano stati .scancellati dalle nostre statistiche ».
Se c’è chi dà, ci tleve es.sere chi prende.
Se il dare è una virtù, il prendere non
può essere un vizio, anzi è una virtù più
grande ancora, poichédare è più dolce
che prendere.
Scoraggioìite? Da un certo punto
di vista la cosa ci appare tutt’al più
umanamente dolorosa; ma scoraggiante, proprio no. Alcuni nomi
vengono scancellati ed altri nomi
nuovi vengono iscritti. Ciò è nella
natura delle cose umane.
l/amore di cui Gesù Cristo ha dato prova
agli uomini è raro nel mondo. Anzi io credo che un amore, così non esista affatto:
I migliori aspettano una ricompensa. Ma
che cosa poteva aspettare Colui che po.s.sedeva tutto? E che gioia poteva dare a Colui che. pos.sedeva ogni gioia, l’amore imperfetto dell’uomo?
Noi amiamo il sole perchè ci rischiara.
Egli amò l’ombra che l’accecò sulla croce.
Molti dei fe^li di quelle Comutùtà sono ora nella Casa del Padre :
altri .si sono stabiliti altrove sulla
terra ed han fondato altre Comunità o si sono uniti a Chiese già formate: pochi credenti sono tornati indietro, dopo aver visto Ut luce di
Cristo, perchè non han saputo per
Noi amiamo l’uccello perchè ci rallegra
col suo canto. Egli amò l’uccello rapace
che gridò : « Crocifiggi! »
Noi amiamo i fiori .se. sono belli, profumati. Egli amò U fiore putrido che annega
nel fango.
Certo, un amore come quello di Cesò
non esiste al mondo.
£
2
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
Con decreto del 17 dicembre 1850
Vittorio Emanuele li autorizzava l’erezione in Torino di un tempio destinato alla pubblica celebrazione del
culto evangelico valdese : il so\Tano,
con tale atto, dava un’interpretazione
estensiva alle patenti del 17 febbraio
1848 che avevano bensì dato libertà
civile ai Valdesi, ma che avevano ribadito nulla essere rinnovato quanto
alle manifestazioni di culto. La costruzione del nuovo^tempio doveva infatti segnare il primo passo nella progressiva conquista della libertà di culto e
nella affermazione di una nuova lilierale visione dei diritti civili.
I due principali artefici del nuovo
tempio furono il generale Beckwith
ed il banchiere Malan ; il primo mise
mano egli stesso ai progetti, come stava facendo col tempio di Torre, e
animò la Tavola ed il pastore di Torino, Amedeo Bert; il secondo fu uno
strumento efficacissimo, come deputato al piccolo parlamento subalpino,
per portare in un buon porto le pratiche necessarie.
Ambedue inoltre contribuirono con
somme rilevanti al costruendo edificio :
è noto a tale proposito l’episodio avvenuto una sera del 1850 nel luogo dove avrebbe dovuto sorgere il tempio
valdese, sulla passeggiata del Ee e di
fronte alla borgata Meridiana, (tali i
nomi di quel temo) : — Generale, diceva Malan a Beckwith, questo sarebbe proprio un posto indicato ! —
— Pare anche a me, rispose Beckwith.
— Conosco una persona, soggiunse
il banchiere, disposto a dare 33 mila
lire perJ’acquisto del terreno...
— Beh... Io conosco un’altra persona disposta a fare altrettanto ! ribattè Beckwith. E parlando del fatto al
moderatore, qualche giorno dopo diceva : « Capirà, quel briccone di Malan
mi ha preso per il collo : non potevo
fare a meno di dare almeno quanto
lui ! » —
La posa delia prima pietra
Superate felicemente le prime difficoltà, il progetto definitivo fu affidato
aH’arehitetto Foi-mento e l’impresa al
costruttore Gastaldi. Il 29 ottobre
1851 alle 10 di mattina veniva solennemente posta la prima pietra; oltre
al concistoro della pairocehia di Torino era presente la deputazione delle
quindici parrocchie delle Valli, ed assistevano i mini.stri d’Inghilterra e di
Priiss-'a, il Console Svizzero ed una
gran folla di fedeli e di simpatizzanti.
Presiedeva il vice moderatore Pietro
Lantaret, il quale, dopo brevissime parole di circostanza, procedeva all’atto
formale della posa della pietra. Il pastore di Torino Amedeo Bert pronunciò una preghiera solenne ; « Ti supplichiamo, disse fra l’altro, di dare in
abbondanza la grazia ai ministri tuoi
seiwitori che verrano preposti a questa
magion tua... Altro non vi predichino
mai che Gesù Cristo, e Gesù Cristo
Crocifisso in remissione dei peccati...
Che in questa casa e città la parola
Tua aia sempre da noi fedelmente annunziat-a a tutte le generazioni future... ».
Il verbale della cerimonia, redatto
dal membro del Concistoro Alessio
Biolley, fu letto ai presenti e controfirmato da quasi tutti e quindi incastrato nella pietra fondamentale.
Dopo due anni di lavori, il 15 ottobre 1853, il tempio sarebbe stato solennemente inaugurato.
L’opposizione dei vescovi
Fin dal primo apparire delle intenzioni valdesi, il clericalismo subalpino,
che andava in quegli anni raccogliendo una sconfitta dopo l’altrn, si era
messo in agitazione. Già il Conte Solaro della Margherita si era invano inginocchiato davanti al re per supplicarlo di non concedere agli eretici l’apertura del loro tempio ; Vittorio Emanuele, re costituzionale, non aveva
voluto cedere.
Allora, il 6 agosto 1851 i vescovi
della provincia ecclesiastica di Torino
avevano presentato al sovrano la loro
solenne protesta. Essa merita di essere citata in parte : « I diritti civili testé, accordati ai Protestanti, la uguaglianza di essi davanti alla legge, non
riguardano l’esercizio della religione,
ma si solo quei diritti che si riferiscono alla civile società... Tale concessione quindi del governo di S. .M. sarebbe affatto illegale e contraria allo Statuto ed al codice civile, ed agli articoli
483, 484 del Codice Penale...
I vescovi sottoscritti non temono perla verità e perpetuità della fede cattolica; ma nessuno, e tanto meno V. M.
potrà volger loro a delitto il grave timore da cui sono agitati, che, apertosi
un tempio pubblico protestante, la
vanità, l’ignoranza, l’amore di novità,
la immoralità, si servano di questo
mezzo per iscandalizzare i buoni cattolici, spargere ovunque la indifferenza in materia di religione, e condurre
a poco a poco il popolo all’ateismo, ultima necessaria fatale conseguenza dell’indole e dello spirito del protestante
re davanti ai colleghi dei fantasmi di
guerra civile e religiosa; ed il conte Di
-Collegno si accontentò di affermare
che « il protestaptesimo è ormai volto
alla decrepitezza dello scetticismo e
della indifferenza ».
re esclusivo... Il Ministro deU’Intemo
non ha preso misure speciali contro un
culto il quale non diede mai fastidi al
governo, nelle Valli ove è esercitato,
da cittadini fedeli alla Corona ed allo
Statuto, il quale non si mostra in sostanza nemmeno . aH’esterno, perchè
gli addetti al culto Valdese non fanno
processioni nè altro simile a ciò che si
fa dai cittadini che professano le religione di stato,,. ».
Pensieri
simo ».
'i Ministro Galvagno rispose a tutti
ribadendo il concetto di tolleranza contenuto nello Statuto, e l’uguaglianza
dei cittadini; « i culti, diceva, egli,
sono tollerati conformemente alle leggi, in quelle parti, che, secondo lo Statuto, possono ricevere la loro esecuzione. La tolleranza è senza limiti proclamata in tutto il regno : se questa
tolleranza non comprende in se stessa
l’idea dell’esercizio del culto, io non
so che cosa possa comprendere... Dove sono culti tollerati, l’esercizio della religione cattolica non può più esse
J1 Senato passò poi aU’ordino del
Fer non essere infelici bisogna pregare,
sempre pregare che Dio ci dia rassegnazione e la certezza che avremmo meritato ben
altro. Coloro che s’immaginano di essere
chissà quanto perfetti e ripetono sempre:
. « Non ho proprio meritato questa disgrazia,
ho sempre fatto il mio dovere e non ho
mai fatto male ad alcuno, mentono e la loro
superbia impedirà l'oro di trovare pace. ;
S'jorno senza concludere suH’argomen
to, in attesa di un progetto di legge
sui culti acattolici.
La forza dell’opinione pubblica trascinò anche i più restii e costrinse gli
avversari del tempio valdese di Torino a rimettere i remi in barca, senza
aver ottenuto alcun risultato. Ma erano tempi in cui dalla bocca del Ministro degli Interni uscivano, in difesa
delle minoranze evangeliche, le parole che abbiamo citato. Ed era nel
1851!
Bisogna rallegrarsi di essere disprezzati,
perchè questo ci aiuta a diventare umili,
pensando che se già gli uomini vedono tanti difetti in noi, quanti di più ne deve vedere l’onniveggente occhio di Dio e che
quel po’ di buono che ci può essere in noi,
lo dobbiamo a Lui.
f
«
La irrotesta, nonostante gli appoggi considerevoli di cui godeva, fu lasciata dormire; e le vennero allora di
rincalzo, verso la fine deH’anno altre
tre proteste, dei vescovi della provincia di Genova (ne era arcivescovo il
famoso Charvaz, accanito avversario
dei V’aldesi fin da quando era vescovo
di Pinerolo), di Chambery e di Vercelli : non ottennero esito migliore.
Augusto Armand-Hugon.
Quando siamo tanto disperati, sentiamo
Gesù che ci dice di venire a Lui, che Egli
ci consolerà come una madre. E poi Egli
ci consola mollo più che una madre, perchè le Sue Divine Parole sono infinitamente superiori alle più sante parole della migliore delle madri.
contro il cancro
L'opposizione in Parlamento
Recentemente qualche migliaio di scienziati, medici, sanitari e rappreseniiinli
delle Nazioni I nite e degli enti specializzati
hanno assistito in America all’anteprima di
un nuovo film dal titolo altamente signilicatìvo «La grande sfida: la scienza ;^ontro il cancro ».
Mentre i vescovi ed il clero lottavano a spada tratta perchè il suolo di Torino non fosse profanato dal tempio
eretico e la stampa non liberale, svolgeva un’attivissima campagna contro
la Chiesa Valdese ed il Protestantesimo, nel senato subalpino alcuni autorevoli senatori intervenivano anch’essi
a sostepio delle forze cattoliche : essi
erano il maresciallo della Torre, il
Conte di Collegno, ed il senatore Di
Castagnetto. Questi presentò un’interpellanza e svolse una tesi tendente
a dimostrare che il Ministro dell’Interno, Galvagno, aveva calpestato lo
Statuto, e domandando nello stesso
tempo se il Ministro avesse prese misure atte a garantire l’esercizio esclusivo del culto cattolico.
Il senatore Della Torre fece balena
• Negli Stati Uniti la lotta contro il cancro è ili corso ormai da lunghi anni: non
vi è laborat-irio scientifico, si può dire,
o facoltà universitaria di medicina in cui
gruppi di scienziati e di assistenti non passino lunghe ore a studiare e sperimentare,
ad analizzare e controllare dati per dare
al mondo, se non la tanto attesa e definitiva cura, almeno la possibilità di compiere
ulteriori progressi sulla strada della diagnosi
precoce e del trattamento delle forme meno gravi. A questa grande opera contribuiscono tutti i privati cittadini con il concorso
in danaro per finanziare gli studi, le ricerche, gli ospedali; gli scienziati con tentativi per sondare ogni possibile nuova strada; il governo mettendo a disposizione
quella energia atomica che, con l’uso
degli isotopi radioattivi, ha fornito una
delle armi più efficaci per questa battaglia.
EDIZIONI
del Centro Evangelico di Cultura
di Roma
Emanuele Sbaffi: Il problema della libertà {esaurito).
Giorgio Peyrot: La libertà di coscienza e di culto di fronte alla Costituente italiana, L. 100.
Valdo Vinay: Martin Lutero: la teologia della croce e la crisi spirituale del nostro tempo {esaurito).
Giovanni Gönnet: Cristianesimo e comunismo, L. 150.
Valdo Vinay: Vocazione politica della Chiesa, L. 110.
Vittoria Subilia: Il Movimento Ecumenico, L. 250.
Davide Bosio: La giustificazione per sola fede, L. 90.
Oscar Cullmann: Le prime confessioni di fede cristiane, L. 300.
Oscar Cullmann: Il culto nella Chiesa primitiva, L. 200.
Oscar Cullmann: Il ritorno di Cristo speranza della Chiesa secondo il
Nuovo Testamento, L. 160.
Oscar Cullmann: Il Natale nella Chiesa antica, L. 140.
Oscar Cullmann: Gesù servo di Dio, L. 90.
Carlo Gay: La Bibbia e il suo messaggio, L. 250.
Theo Preiss: La testimonianza interiore dello Spirito Santo, L. 160.
Giorgio Girardet: Il messaggio della creazione neH’Antico Testamento, L. 160.
S. Mastrogiovanni: Un diabolico autodafé {contributo alla storia (¡ella
intolleranza religiosa), L. 140.
G. del Pesco: La morte di Cristo nella Bibbia e nel pensiero della
Chiesa, L. 120.
Valdo Vinay: L’uomo nel pensiero di Lutero e la crisi della società
odierna, L. 140.
Georges Pidoux: Il Dio che viene speranza d’Israele, L. 300.
Valdo Vinay : I due regni nella teologia di Lutero, L. 180.
S. Mastrogiovanni: La mente e l’opera di Alfredo Taglialalela, L.
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-^
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TORRE PELLICE.
A questo riguardo si può citare la recente apertura del primo centro di ricerche sul cancro in cui è possibile uti
lizzare isotopi radioattivi di breve esisienza: il centro sorge infatti nei pressi dei
grandi forni atomici di Oak Ridge, e
questa sua vicinanza elimina le difficoltà
insite nel tra.sporto di sostanze radio
attive artificiali il cui potere di emettere
radiazioni è assai limitato nel tempo.
Per quanto riguarda gli scienziati che
in qiii;sta grande battaglia possono essere
paragonati ai soldati delle trincee la loro
opera e assidua e continua, contrassegnata
da successi cui purtroppo si accompagnano
insuccessi e delusioni, ma che contribuiscono lo stesso a far progredire le attuali
conoscenze sulla eziologia del morbo che
e la chiave necessaria per aprire decisamente la porta alla fase curativa dell’affezione.
•Nel campo preventivo gli sforzi vanno
polarizzando sulla diagnosi precoce, ma
continuano al tempo stesso assidue le ricerche per appurare la causa della malallia
A questo riguardo, si possono citare importanti esperienze svolle dal don. Armin
Braun dcll’isliimo Rockefeller di New
York, e da lui riferite al congre.sso nazionale dell’Associazione americana per il progresso delle scienze. Gli studi del Braun
vertono elfcttivaiiiente sullo sviluppo di un
tipo di cancro che si riscontra solo nelle
piante, ma l’interpretazione di certi fatti
potreiibe avere notevoli ripercussioni anche sul problema del cancro nell’uomo.
Le ricerche in parola hanno avuto per obiettivo il processo di formazione di tumori che si presentano nelle piante per
azione dell agrobacteriuiii tumefaciens.
Braun, avvalendosi di metodi (¡uanto mai
semplici ed ingegnosi, è giunto a stabilire
che la tormazione del tumori è da attribuirsi a due fattori, e precisamente un primo cui si deve la trasformazione delle cellule da normali in cancerigno, ed un secondo, probabilmente di natura ormonica,
responsabile per la crescita e la riproduzione delle cellule trasformate. Il biologo,
con una serie di esperimenti è giunto ad
appurare che, esponendo le piante a temperature di trenta gradi e più, si viene ad
inibire l’attività del primo fattore ma non
del secondo; in altri termini mentre l'agente o gli agenti che provocaho la trasformazione delle cellule divengono inattivi,
quelli che influiscono sulla riproduzione
delle cellule caneerigne permangono inalterati. In tal modo è stato possibile separare i due processi e quindi studiarli indipendentemenle l’uno daU’altro.
Un criterio del genere potrebbe essere
trasferito dal cancro- vegetale in quello limano. In altri termini dovrebbe essere possibile, neutralizzando l’azione degli agenti cui è do attribuirsi la riproduzione delle
cellule inalale, arrestare lo sviluppo di un
tumore anche dopo che questo si è formalo. Altro interessante rilievo è che è necessaria la "presenza di una ferita nella
pianta perché i batteri possano esplicare la
loro azione. Questo potrebbe significare
che lo formazione di un tumore non avrebbe inizio ove non si avesse una lesione nei
tessuti. Dato che gli esperimenti sono stali
eseguiti soltanto su piante non è possibile
per il momento sapere se potranno trovare
applicazione nella patologia umana; comunquo le ricerche suggeriscono un nuovo
orientamento, che potrebbe essere seguito
ncll’affronlare l’arduo problema.
Altra esperienza che si può citare nel
quadro delle ricerche in corso per stabilire l’eziologia del cancro è quella svolta in
un laboratorio della « Nutrition Foundation a di New York sotto la direzione del
doti. Charles Glen King. Le ricerche vertevano su di una razza di topi che, ad un
certo periodo dell’esistenza, viene regolarmente colpita da cancro : si era infatti rilevalo che i topi in questione non si sviluppavano in modo normale, anche se alimentati secondo i migliori criteri scientifici.
« Provando e riprovando », i tecnici della « Nutrition Foundation » sono arrivali
ad accertare che uno sviluppo normale si
otteneva somministrando ai topi fortissime
quantità di colina che, da lungo tempo nota ed applicata come trattamento del sistema nervoso (ha anche buoni effetti nell’ipertensione), è stata solo di recente riconosciuta come vitamina. Assicurato lo sviluppo normale dei topi con opportune somministrazioni di colina, si è visto die gli
stessi topi non restavano vittima del cancro.
Pertanto ci sarebbero molivi per ritenere
die tra cancro e colina — o meglio assenza
della luadesii»« — jroSSB eSlsteTrTin cerio
rapporto. Occorre ricordare die gli esperimenti sono tuttora in fase di laboratorio c
riguardano solo una specie di topi bianchi : non se ne possono quindi trarre lonidusioni ottiniislidie, per quanto anche la
scoperta del rapporto tra colina e cancro
dei topi possa dare il suo contributo agli
studi sul cancro.
Nel «ainpo della prevenzione e quindi
della diagnosi precoce, si registrano invece
progressi che possono essere considerati
successi a tutti gli effetti. 11 doli. H. S.
Penn della iacoltà di medicina dell’università della Calii ernia è riuscito a isolare^
dai fegato e ilai polmoni di cancerosi una
sostanza che, a contatto col siero di sangue
di aiiimulali di cancro, dà una reazione positiva. A contatto coi sangue sano, la reazione è negativa. Prove cliniche svolte dallo stesso doli. Penn in collaborazione con
aitri medici dell’ospedale àVadswortli e dei
reparto radiologico della stessa università,
su 4.130 individui, di cui 830 effellivainciite
ammalali di cancro, 900 normali e 2.100 aflelli da altre malattie, hanno dato risultati
più che soddisfacenti: dai novecento normali solo lo 0,5 per cento lia dato una falsa reazione po.sitiva; degli 830 cancerosi
solo 1 1,4 per cento ha dato una falsa reazione negativa. Un tredici per cento di false reazioni positive si è invece registrato
tra i 2.100 ammalati non affetti da cancro,
specie tra coloro (he soffrivano di artrite,
di sifilide e di cirrosi epatica. Come si vede, la percentuale di errore non è supcriore a quella di altri esami del sangue, come’
ad esempio la Wassermann, ma la possibilità di lalse reazioni nelagivc ne limita notevolmente il valore. Pertanto gli studi
proseguono per eliminare la piccola percentuale di tali lalse reazioni.
iì"
* # «
Il cancro si accompagna spesso — non
sempre — a forti dolori talvolta insopportabili: alla schiera di preparati analgesici
usati p<ir alleviare le sofferenze dei pazienli, si aggiunge oggi un nuovo preparato che
- - per ironìa del destino — è strettami-nie
collegato all’iprite, il noto aggressivo chimico della prima guerra mondiale. Si è
rilevato che l’iprite poteva essere usata per
attaccare i tumori maligni, ma aveva sull’organismo conseguenze quasi altrettanto
gravi quanto quelle dovute al cancro stesso. Dopo anni di ricerche, si è giunti ad
nn preparato similare che presenta i vanfaggi del prodotto originale, senza averne
tutti gli inconvenienti. Le esperienze su animali di laboratorio hanno dato risultati
ì
s
3
Contribuzioni per l'Appelio straordinario
XVII elenco
Morello Letizia e Gilda, Poma
retto T,. 2000
N. N. » 5000
Balmaa Giuseppina vedova n » 1300
Famiglia Griglio Aleaaandro » » 1500
N. N. )> 500
Beux Alberto e Elisa » » 1000
Jahier Erneato (2 vers) 9 )) 1000
Famiglia Willielin » » 2000
Famiglia Ribel Previatì 9 )) 2000
Revel Oreste c famìglia 9 )) 1000
Jahier Enrica e Marilena in mem.
Nonni » )) 1350
Famiglia Barel, Faure » » 1000
D’Avanzo Maria in mem marito » » 1000
Marchetti Alessio e Anita 9 » 2000
Prandiiii Giovanni e fam. 9 » 3000
Jahier Carlo 9 » ■3000
Pons Emilio e Marcello 9 » 10000
Famiglia Coisson » )) 3000
Coucourde Emilio e Amandina 9 D 1000
Una Mamma riconoscente 9 » 500
Coucourde Vittorio e fam. 9 » 3000
Vola Michele e fam. 9 » 2000
T. C. 9 » 500
Ben Paolina 9 » 1000
Fam. Pona Umberto' » » 2000
Bleynat Giovanni e Santina 9 » 1500
A. B, 9 » 1500
A. M. 9 )) 500
Maurino Giovanni e Rosa 9 « 500
Chiesa di Milano (3 vera), Milano » 832200
Trambusti Bianca, Roma )) 300
Cattaneo Felice (1 vera) Sampier
darcna )) 10000
Poiib Pietro. Gorlc » 1000
Moreno Ealer »
»A. E. Dreher, Malnate
Elena Dreher »
Torriai Caterina, Catania
Greuter Ulrico (2 vera) »
Vitale Mimma »
Romano Michele »
Leonardi C e V. (2 vera) »
Mìnnella »
Cassia Nunzio »
Ventrice Famiglia »
Cassia Arturo »
Lidia Pona Bonnet (2 off.)
Liuzzi Giovanni, Mesagne
Clotilde Zuliani (2 vera)
Lorenzo
Latovir Vittorio, Roma
Famiglia Ruff »
Mario Giordano »
)) 3000
» 30000
» 25000
» 500
» 2000
» 1200
1000
> » 5000
500
» 1000
» 2000
» 1000
t Roma » 500
» 300
Cantei s.
» 5000
4> 5000
» 2000
») 1000
“Cristo Gesù, essendo
ricco si è fatto povero per
amor vostro ...
Gagnor Alessandro e fain. Rio de
Janeiro
Costabello Dino, Novara
Gallo Maria Luisa, Almeae
Croce Teresa, Condove
Velia ed Eugenio Baglio, Portici
Clol Alberto, Villaaecca
Peyronel ved. Margherita »
Genie Giovanni Pietro »
Peyrot Giovanni Enrico »
Clot Pietro »
Clu! i.cvi Albarea »
Bertocchio Cesare »
Maasel -Aleaaandro )> __
Ferrerò Caterina Perro »
Peyronel mar. Ferdinando »
Polis Federico »
Boiinoua Cesare »
Poet Alessandro »
Griglio Stefano »
Boiinous Augusto c famiglia c
Clol Cesare Kivoira »
Clol Adriano »
Clol Giacomo Combagarino »
Al tero Enrico »
Clol Luigi »
Clot Ernesto »
Peyronel Alberto, anziano »
Peyronel C. Federico »
Lorasehi Bruno Siasa
Tripi Pietro, Camporotondo
G. A. E. M., Torre Pellice
dalla Renata »
Amprimo Caterina »
Geymonat Abele (2 veral »
Jervis Laura Rosa »
N. N. Appiotti »
Malati Lidia in Basso i>
N. N., Appiotti »
Famiglia W, B. M., Torino
Cbiesa di Verona, Verona
Filippo Leotta e Figli, Catania
Massimiliano Eynard, Spoleto
Famiglia Boringhieri, Torino
C. A. M., »
Don. G. M.
Leuntiinn ing. Max »
Operti Laurence «
Peyrot Alfredo »
Beason Malvina (2 vera) »
Bardotto Pasquero Ida »
Dagna Lina «
Dagna Gianni n
N. N. 1.
Marclicse Amalia »
Gay Davide »
Prelato Fanny o Enrico »
Pascbctio Umberto »
Danicnieo e Maria Giocoli, Roma
Cliiarini Olga »
Pirozzi Bagnoli t>
Girardi Rosalia n
Bianconi Sergio c Mirella »
Armand Pilon »
Cosiamino Yvonne e Eric n
Volla Fernando »
Castorina fam. (2 vera.) »
Viglielmo Beniamino «
Vachcr Signora »
Pons Flaminia e Mario >i
Vitalelli Costantino »
Rosai Guido »
Bleiker Lidia, Luserna S. G.
6000
10009
1000
1000
10000
1000
1000
soo
500
1000
1000
1000
500
500
500
200
500
100
» 300 La Scola Giuseppe (2 vera) Bari sO 5000
» 5000 La Scola Gino id. 9 )> 5000
» 1000 La Scola Ugo id. 9 D 5000
)) 1000 Mariano Mareili id. 9 » 10000
D 1000 La Scola Èva 9 » 2000
)1 2000 Zollilo Nicola 9 )) 1000
» 1000 Cardia Leonardo » 1) 500
)> 500 Beri Edoardo, Biella 1) 10000
D 2000 May prof Giovanni 9 » 10000
D 1000 Zaldera Giuseppe e Leonilde 9 D 5000
)) 1000 Raviglione Maria 9 D 1000
» 5000 Trivero Cinna Famiglia 9 D 2500
» 10000 Rabaglio Redi 9 » 1000
1) 1000 Sassone Francesco 9 1) 300
D 1000 Bona Osvaldo « D 500
« 5000
» 1000
» 1000
» 1000
» 1000
» 500000
» 10000
» 25000
» 2000
9 500000
9 10000
9 5000
9 lOOOflO
9 5000
9 50000
9 10000
9 10000
« 5000
« 1000
» 1000
9 1000(1
9 5000
» 4000
9 1000
9 1000
9 500
9 500
9 600
9 1000
9 2000
9 2000
9 2000
9 5000
9 5000
9 10000
9 10000
9 40000
» 50000
9 .5000
Arminio Beniamino 9 » 3000
Valentìiii Gaetano, Taranto » 50Ü
Basso Andrea » t> 1000
Basso Rosina 9 0 1000
Ruggì Nicola » )) 50(1
Trisolini Clotilde 9 )) 300
Salerno Salvatore » D 500
Campanelli Rosaria » D 200
Sozzo Costantino (2 versi » »> 500
Ambrosio Ercole » » 1000
Marlurano Francesco » D 1000
Marturano Palma 9 M 1000
Valente Giuseppe 9 )> 10000
D’Aiiria Alfonso 9 »> 2500
De Lorenzo Daniele 9 » 500
De Lorenzo Elena 9 » 500
Pezzolla Orazio » )) 500
Rajóla Michele » )1 500
Pcluso Raffaele » 0 200
Velluto Armando 9 D 50(!
N. N. 9 » 1000
Mannara Cosimo » >) 500
Campi Arcadio » )) 600
Russo Armando » » 1000
Russo Ester » » 500
N. N., Roma » 4000
XVm elenco
Elsa Beux, Torino
Santonocito Paolo, Catania
Vindrola Armando, Condove
Suppo Daniele, S. Antonino Susa
Alessandro d’Imperiai Imperia
Arca Pietro e fam., Ivrea
Balmaa Paolina e Augusto »
Buffa Aldo «
Penna Guido e Maria (nozze
argento) »
Santucci Aldo (2 vers) Roma
Famiglia Giorgini, Firenze
Sabedotti Alberto (2 vera) »
Pena Beniamino e fam. »
Sorelle Dozzani 9
Famiglia Mariotti »
Peyran Emanuele Ferrerò Maniglia
Pons Ermanno 9
Poet Alberto »
S. T. Micol »
Barai Aleaaandro i>
Poet Aldo Ida (2 versi 9
Alpino Alberto Ghigo »
G. A. T. »
Peyrot locanda Appennini n
Micci Federico 9
Massel Emma »
Pons Marcella 9
Fona Abele 9
Peyran Luigi commestibili 9
Famiglia Coiason Croni 9
Luigi Bounous (Grosaetol 9
Marianna c Margherita Gaydou 9
Pascal Edmondo 9
Micol Emanuele »
Pascal Giovanni 9
Barai Edoardo »
Martinat Fernando 9
Ribet Giosuè »
Genre Enrico «
E. P. »
Revel Davide Albarin, Angrogna
Bertin Pietro Prassuit »
Giordan Melania Jourdan » '
Coisson Guido Bruere »
Unione Madri 9
Salmo 13 vers. 6, Torino
N. N. (L.) in inem
Comunità di Foggia, Foggia
Chiesa di Orsara (2 vers) Orsara
Scuola Domenicale »
Chiesa di Cerignolg, Cerìgnola
Gianni Gay, Pinèrolo
Chiesa di Milano, Milano
Douglas Dreher Djakarta
I Chiesa Battista, Pordenone
Menotti Aldo, Milano
Meynet dott. Roberto, Rorà
Tourn Albina »
Tonrn Francesco e Giacomina »
Morel Giuseppina e Adelina 0
Pavarin Albino e Giacomo 9
Morel Corrado »
Morel Roberto Anziano 9
Morel Giacomo e fam.
Rivoira Francesca e Daniele 9
Tourn Vittorio e fam. «
Tourn Maurizio »
Morel Giovanni e Mary 9
Rivoira Leopoldo c fam. 9
Rivoira Aldo Leo 9
Rivoira Eraldo e Velia 9
1000
1000
1000
1000
» 10000
9 5000
» 4000
9 5000
9 3000
9 4000
9 25000
9 4000
9 1000
1400
1500
1000
1000
500
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
1000
I 500
I 2000
I 500
. 5000
) 300
I 1000
> 1500
> 1000
) 1000
I. 1000
» 1000
9 500
9 1000
9 20000
9 1000
» 500
.) 200
9 3000
9 5000
9 900
9 30000
9 10000
9 11200
» 1500
9 25000
9 10000
9 907950
9 70000
9 7000
9 10000
9 10000
9 6000
9 2000
9 3000
9 1500
9 5000
9 3000
9 5000
9 1000
9 2000
9 2000
9 1000
9 500
9 200
9 100
Rivoira Irma »
Tourn Ferdinando e figlia »
Durand Edoardo e E. »
Reynaud Filiberto »
Ferrier Maria »
Totirn Virginia 9
Malan Marisa »
Pavarin Emilio »
Mourglia Cade c fam. »
Mòurglia Giulio e L. 9
Benecchio Giovanni 9
Rivoira Enrico Daniele 9
Rivoira Leopoldo Fucine 9
Odili Alberto »
N, N. »
Tourn Domenico »
Durand Canton Stefano »
Tourn Franceaco e figli 9
Mourglia Vittorio »
200
400
400
600
50
200
150
1000
400
400
300
200
400
100
2000
1000
500
500
200
...affinchè, mediante la
sua povertà voi poteste diventar ricchi Il Cor. 8t 9
Morel Giovanni Enrico 9 9 2000
Mourglia Giovanni Lavour 9 9 500
Pavarin Roaa » 9 500
Oreate Tourn anziano 9 9 1100
Aldo Tourn anziano 9 9 1000
Ribet Maria » 9 500
Morel Floriffa » 9 100
Tourn B. Giulio e L. 9 » 200
Odio Giovanni e famìglia >; 9 1500
Rivoira Claudina 9 » 250
Tourn Maria Bosc 9 9 500
Rollier Decker Elisa, Torre Peli. 9 20000
Giardina Sorelle 9 » 1000
Coisson Missionario Sorelle 9 » 1000
Paradiso Savino (2 vers) Foggia 9 2000
Campioli Giuseppe, Parma 9 500
Viglia .Anna Bari 9 1000
Giuliani Angela 9 9 500
La Scola Ornella » 9 500
C. F. Polis, Genova Nervi 9 1000
A. N. Pons » 9 1000
Anna Marnilo, Roma 9 2000
Delong Alfred, Torino 9 30000
Deodato Luigi e Rosa (2 vera.) » 9 2000
Sciti Elda » 9 2000
Taccia Vincenzo è Evelina 9 9 10000
Taccia Paola 9 » 5000
Rostan Lisetta 9 9 10000
Citernesi Eufemia e Paola 9 9 3000
Long Ernesto e Irma 9 9 2000
A. G. 9 9 10000
Manetto Long 9 9 2000
Giampiccoli Celli Ernestinn 9 9 6000
Baniccliicri coniugi 9 9 4000
Simonetti Alice 9 9 5000
Clgcrsa famiglia » 9 20000
Giacone Adele e Aldo 9 » 5000
Castagneti Filiberto 9 9 500
Pascal prof. Arturo » 9 10000
‘Schieda Vincenzo e Maria Amelia 9 9 5000
Schieda Leonardo 9 9 5000
Schieda Lydia 9 9 5000
Sellar! famiglia 9 9 2000
Poerri Edoardo 9 9 2000
Pagliani Federico 9 9 3000
Chi semina scarsamenie, mieterà altresì scarsamente „. ii Cor 9: 7
Robutli Adelaide, Careina >1 1000
Ferragutti Albino, Caacinetle )) 1000
Mogli Jeanne, Ivrea 1000
Fiacconi Flavio 9 » 300,
Biava Santina 9 )) 200
Bertalot Augusto 9 )) 2000
Buffa Saturnino 9 » 500
Bocca Juanito e Vilna 9 » 5000
Susatrunk Antonio e Evelina 9 D 2000
Longo Giuseppe 9 )) 10000
Bazzani Famiglia 9 » 10000
Rivoira Renzo e Laura » » 10000
Bounous Gugenio, Luserna S. G. D 1000
Bellion Benecli Caterina 9 » 1000
T. R. G. 9 ») 1500
Albarin Rosina » D 1000
Ricliard Aldo c Bianca » » 5000
Richard Francesco 9 1) 4000
Coiason Susanna » D 1000
Melli Alina 9 Í) 1000
Bounous Attilio e Etienne (2 ver) » rt 5000
Gonin Emma (2 vera) 9 » 2000
Giordan Giovanni 9 » 1000
Favout Enrico •> » 1000
Durand Fiorina 9 1000
Allio M. Y. D. » » 5000
Peyrot Gay Emilia » D 5000
N. N. ai Vola 9 » 500
Unione Giov.le Valdese, Losanna rt 100000
Fedeli di Bcrnalda Matera )) 1600
Nino e Mariuccia Rostagno, S. Anto-
nino di Suaa Conte Ernesto Salvador!, Borgo- »» lOOOO
franco » 1000
Durando Paolo e fam. 9
Rivoira Benvenuto 9
Rivoira Giacomina e Fiorello 9
Fiorio Nancy »
Rivoira Gualtiero e Amina 9
Tourn Perside e Cesare 9
Rivoira Aldo Peyret 9
Durand Vladimiro »
Rivoira Ester e Cesare 9
Tonrn Ermanno »
Rivoira Giulio e laolina 9
Rivoira Edilio e Albina 9
Tourn Frosina e Eli 9
Tourn Giovanni Fucine »
Peyrot Paolo id »
Rivoira Daniele id. 9
Tourn Giovanni e Ermelinda 9
Giusiano Giovanni 9
Rivoira Alessandro 9
Mourglia Adelchi 9
Tourn Attilio 9
Mourglia Amedeo e Mafalda 9
Tourn D. Giovanni 9
Rivoira Giovanni «
Durand Lina »
Salva giot Mario 9
Durond Giovanni e Guido 9
Boero Rol c Fratelli 9
Rivoira Sidonia »
Tourn Felicita ved. Durand 9
Durand Umberto »
Priotto Ida a R. 9
Tonrn B. Giovanni A 9
500
)) 200
» 200
)> 20
» 400
D 500
)) 300
V> 200
» 200
» 500
D 500
>) 200
1) 200
>1 500
Ï) 200
D 250
)) 200
)> 200
D - 350
D 100
» 200
D 250
D 1500
D 150
» 400
D 100
V) 500
)> 500
0 250
n 100
ij 100
D 800
» 200
Malvicini Maddalena famiglia 9 » 2500
Mussel René » 1000
E. G. M. E. 9 D 25000
Pons Evelina (2 vers) 9 D 5000
Alberione Alberto » D 2000
Martina Chiaffredo e Emma 9 D 1000
Miglìetli Masaniello » D 500
S. Boucliard elettrotecnico 9 » 5000
Gaviore Carlo, Asti »> 650
Tron A., Torino 1000
Porti gliotti Susanna 9 »> 2001)
XIX elenco
Fcroldi Pietro, Torino » 5000
Fopiano Coniugi » » 2000
Travers Elsa e Vittorio 9 » 3000
Zan inetti Balmas Ilda 9 )> 500
Artiis Anna 9 rt 300
Long Albertina 9 Ai 1000
Giampiccoli Renato e Luigina 9 » 20000
Quara Dante e Giuseppina 9 » 7000
Ferraris Emilio » ì> 5000
Jon Scotta Mariuccia 9 » 10000
Vianello Vincenzo » t> 1000
Bottazzi Samuele e Luigina 9 >1 2000
N. N. 9 rt 2000
Bernocco Luigi 9 D 500
Bechìs Lidia » » 2000
Cbmivie Giovanni 9 » 500
Vicino Paolo 9 « 10000
0. L. E. » 35000
Bosio Federico, Pinèrolo 1000
Garruli Emilio 9
Undilli Ines (2 vers) 9
Rivoiro Enrico o
Geymonta Ernesto e Liugia 9
Pons Jalla Elena in mem 9
D. A. 9
Montaldo Beniamino (2 versi 9
Gardiol Alessandro e Elisa 9
Tron prof. Samuele 9
N. N. »
Long Attilio 9
Sapei Maddalena 9
N. N. 9
Costantino Costante e Lelia 9
Paschetto Giulio »
Pellcnc Emilio e Agnese 9
Avondet dott. Guido 9
Gandcr Corradino 9
Gand.^r geom. Emilio e fam. 9
Monnet Roberto e fam. 9
Fornerone Enrico e Rosina 9
Fornorone llario e fam. »
Gardiol Walter e Angiolina 9
Rivoira Alberto e Giuseppina »
Paschetto Ernesto e fam. »
Gardiol Giacomo, Ponte Sanino
Lojacono Maria e Eliana, Palermo
Mazzola Salvatore 9
Li Vigni Giuseppe »
Calcidese Diamante 9
Pantb Maria »
Majorana Girolamo 9
Gravagna Maria (2 vera) »
Dotto Aldo 9
Chiavichiaro Franco »
Cosati Vittoria 9
Scuderi Samuele 9
Valenti Antonietta 9
Pezzino Fiorindo 9
Bonacorso Maria (2 vera) 9
Geymet Rosina 9
Dotto Clara (2 vera) 9
Ceaarò Giulio »
Famiglia Boncì 9
Fam. Bruno Giuseppina 9
Luparello Antonino 9
Rutelli Em. e Deborah 9
Rivoira Delfina, Torre Pellice
Jourdan Davide e Elena 9
Poet Guido e Dina 9
Simond Paolo »
Fam. Lamy Bleynat 9
N. N. 9 .
N. N.
Giovanni e Giovanna Bonnet 9
line Vaudoiae 9
Pagello Daniele 9
Meta Gallìan Bauer 9
Romano Alviae, Praroatino
(Jriglio Stefano 9
Forneron Enrico 9
Forneron Aldo »
Avondetlo Virginia ved. Pons 9
Roatagno rag. Levi 9
Griglio Mari^ >1
Griglio Davide 9
Brosia Alfredo 9
Godino Ugo 9
Grill Giacomo 9
Griglio Attilio Luigi 9
Avondet Maria ved. Griglio 9
Zuccaro Emma ved. Rostagno 9
Gardiol Cesare »
Ribet Ferdianndo (2 vers) 9
Avondet Davide »
Forneron Lorenzo 9
Gardiol Erminio »
Fani. Paschetto Baissa 9
Costantino Giacobbe 9
Armcllino Alma 9
Gardiol Alessio 9
N. N. 9
Rivoiro Adolfo 9
Avondcito Oscar »
Romano Amilcare »
Forneron Michele »
Paschetto Paolo e Eugenia 9
Avondet Ernestina e fam. »
Gay Giacomina »
Roatagno Giovanni 9
Godino Erneato 9
Boucliard Stefano 9
Gay l.idia ved. Avondet 9
Cai'don Margherita e fam. 9
Monnet Remo e fam. 9
Miilan Giacomo 9
E. e R. Pona, S. Secondo
Costantino Alfredo, Praroatino
Godino Aldo »
Avondet Vittorio Emilio 9
Tron Giosuè 9
Fratelli Forneron Maaaera o
Forneron Aldo Masaera 9
Roatagno Umberto 9
Roatagno Giovanni Edoardo 9
Rivoiro Alessandro »
Malan Giovanni Paolo 9
Griglio Edoardo »
Robert Enrico »
Bertalot Giovanni Paolo »
Gay Luigi 9
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Paschetto Clelia »
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Rostan Giacomo »
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Costantino Ide Araldo »
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Odino Federico »
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Dio è potente da far ab
bendare su voi ogni gra
zìa... Il Cor. 9: a
Flora Duprè » » 1000
Lauri Huovinen » )> 1500
Stefanucci Caterina » » 1000
Cutrera Arturo » 1000
M. G. B. » )) 3000
Letizia Tancredi » » 10000
Erminia Mendola » » 1000
Anita Griffo » )) 500
Gonnelli Leopoldo » D 2000
Meloni Pierina » » 2000
Roberti) e Elena Comba » » 20000
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Beux Vittorio e Giulia, Roma •D 1000
Canobbio Antonio » » 5000
Haeslin Emma » i) 1000
Zampetti Novella 11 vers. » 5000
Sabhadini Sigismondo e Luee » » 6000
Regoli Paolo e Giuseppina » » 5000
Domenico Ramirez » D 1000
Maria Giocoli » „ 10000
Eugenio Cajani » iì 1000
Calavero» Marcello « 1000
Cataveros Gilda » » looo
Breda Renato e Aliee >i „ 5000
Dei Bianca » 5000
Scatamaccliia Irene » 15000
FralerriBo Luciano e Violetta .. •> loot)
Falcone Davio Emma » D 15000
Cozzolongo Luigi » » 2000
Canton .Alberto e Emilia I vers. » 800
Ayassot Ippolito Elena Ern.na >» 5000
Girardet Evelina » D 5000
Ugolotto Biancardi » » 50000
Rivoira Giorgetta, Luserna S. Giov. » 500
Malan Beneccliio Susetta n n loot)
Rivoir Giovanni » rt 500
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Pons Ernesto » » 500
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Andreone Enrieo » » looo
Meynel Mario » I» 1500
Rivoira Umberto » » 1500
Caffarel Paolo » 500
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Grand Luigi » B 2.50
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Bounous Francesco n »1 * 3000
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Pons Famiglia » » 500
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Falcombello Famigiia »
Coslantin Eugenio »
Constantin Tonrn Umbertina »
Forneronc rag. Emilio »
Bonnet Angusto »
Tourn A. »
Mourglia Vittorio »
Beri Enrichetta »
Bersandi Emma »
Grand Pietro «
Bert Giovanni »
Fraebe Meynier «
Rinesi Giovanni »
Besson Maria Luisa »
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Jannet Fiorinda, Roma >
Giocoli Alfredo » >
Chiesa di Rodoretto >
Fani. Enrico Billour, VaUecrosia r
Luinachi Riccardo, Roma >:
Fam. Pini, Torino «
Avola Rosario, Catania «
La Rosa Bernardo » ><
Vitale Mimma II vers. « m
Giacinto Lidia » »
Carco Antonio » a
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Una .Sorella in fede, Canada »
Albina e Rice. Pellenc, Torre P. »
Emma e Guido Bonino, Torino »
Piero del Pesco, Milano »
Giachero Moretto, Luserna S. Giov. »
Baridon Stefano » a
Suor Emilia Bertinatti » a
Caffarel Enrico » »
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Bellion Luigi a a
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Negrin Pietro e Rachele »
Paschetto Federico , Caterina,
mem. mamma
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Paschetto , Fiorella' GrAÉìella
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F. E. a
Codino Clotilde »
Famiglia Salvagioi »
Sereno Imerio »
Fontana Riccardo » ,
Just Sigurd, Pinerolo
N. N. II vers. »
Simensen J. e K. » #
N. N. »
N. N. a
Valentino Riccardo »
Castelluzzi Gino a
Vinçon Guido e famiglia a
N. N. » ,
Bonin Remo e Irma a
Paschetto Luigi c Fanny »
Costantino Mario »
Bleynat Dino e Maresa ».
Geymonat Amalia »
V. P. riconoscenti al Signore a
Vicino Anna mem. sor. Lidia a
Long Ernesto a
Griglio Aldo e Emma a
Ribet 1.CVÌ e famiglia »
Bonino Giovanni e fam. a
Mourglia Guido e Susanna a
Balmas Paolina e Clelia »
S. A. a
Andrei, Firenze
Alfredo e Attilia Revel, Torino
D. G., Roma
Comunità di Colleferro'
Bianca Ponis, Bari
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1000
1500
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« 500
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Iddio ama un donatore
allegro. HCor. 7:S
R. M. Stephens, Londra
Carlo Buzzi, Pontebba
Angelo Messa, Milano
Coniugi Madrigali, Sampierdarena
Mancini »
Cavo Bartolomeo »
Robba Evelina » *
Vardelli Giovanna a
20001 Muzio Felice »
500 ! Famiglia Livi a
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Cavo Roberto e famiglia a
Solvi Leopoldo »
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Agrofoglio Famiglia »
Albarin Amato, Emilia. Bruno
Bagnasco Rina » i
Mondino Emanuele »
350 ! Coniugi Spano II vera, a
300 Borlololti Giovanna e Roberto » i
2000 Chiesa di Genova III vera, a
1000 Nelly Zecchin, Venezia
250 Michele Deodato »
lOOO Vili Giov. Paolo Giuliano Fior.
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Famiglia Roccione »
Francesco_Monney e fam, » ,
Renzo Pagliani »
Alberto Peyrot e figli »
Giovanni e Susanna Peyrot »
Tron Adele ved. Ribet »
Ida Jalla »
Rostagno Laura Avondetto »
N. N. N. Corso Oddone »
Emilio e Maria Clot »
Famiglia Riccardo Ricca »
Bounous Guido e Renata »
Davit Maddalena »
N. N. XXIV XII a
Osti Guglielmo e Famiglia »
IN'. N. N. »
Monney Violette famiglia »
Gönnet Giovanni »
Ci alle Arturo e Eulalia »
Rossotto Guido »
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Costa Giusto e Susanna »
Bois Luisa »
1000 ; Reyiiaud Alice »
Niirther Rodolfo »
Alice c Flora Tourn. Torre Pellico
N. N., Ferrerò
Vezzani Oreste, Biella
Ferrara Angelina, Campobasso
Loraschi Bruno e Rubbiani Alfio.
Sissa
Loffredo Pietrantonio, Orsara
Bensì Giordano, Foggia
Comunità Elvetica Trieste
Union Vaudoise, Genève
M. G., Roma
E. L. E. Ili vers. u
Maria G. Girardel »
Maria Carnevali Davio 11 vers. s
Clara Giocoli >i
Scuola Domenicale, Foggia
N. i\., Mantova
Mario A. Rollier, Milano
Roman Vicino Laura, Pinerolo
Codino Umb. e Irma II vers. n
Rostagno Michele e fam. »
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Odin Luigi, Angrogna
Cisoia Teodoro »
Siraond Guido »
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Fam. Rivoira Stringai »
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Monnet Lorenzo »
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Santoro Michele »
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Sorgente Elisa »
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Vavvillo Giuseppe »
Giampietruzzi Maria »
Cosco Nicola »
Marone »
D’Aloisio Maria »
Canipopiano »
Corbo Pasquale »
Romano Michelina »
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50
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3011
.. affinchè, avendo sempre in ogni cosa tutto quel
che è necessario, abbondiate in ogni opera buona.
Il Cor. 9 ; 8
Colui che fornisce al seminatore la semenza,
accrescerà i fruiti della vostra gfiustizia.
n (’or. 9: lo
Munnet Famiglia »
Galp. »
Giacobino Gustavo s
Malanot Federico »
Malanot Enrico ■>
Roman Federico »
Coisson Rila c Dino »
Berlin Paolo »
N. N. ..
Roslagnol Giovanni »
Mourglia Adelchi »
Benecli Francesco e nipote »
Rivoira Luigi »
Minetto Virginia »
Bonjoiir Pietro e Ester »
Malanot Pietro »
Malanot William »
Porrero Onorato »
Rivoira Murcius »
Berlin Robert Angusta »
Mourglia Luigi »
Gaydou Nelly »
Avondet Augusto »
Boulard Florentin »
Avondet Paolo »
Pa.squet Remigio »
Tomasini Oscar »
Rivoira Odin Romilda »
Gay Pietro »
Mourglia Giovanni Fenile
Pavarin Rosina Vigne »
Rivoira Enrichetta »
N. N. Nazzarotli »
F. A. D. Verznolo »
Chiesa di Bobbio Pellice
Vigne Diiva, Torre Pellice
Celine Gay »
Bertinat Giovanni »
XXI elenco
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5001 Long Edvico e Elena, Pramollo
ino j Long Luigia vedova »
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Long Federico ed Emma »
500 Long Ernesto e Silvia »
I Long Augusto e Ilda »
lOOOj Long Alessandrina vedova ■>
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1000 Long Edvico c Ernestina »
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1000
500
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1000
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Ringraziato sia Iddìo
del suo
dono ineffabile.
n Cor. 9: 15
Sappè Emanuele »
Ribet Bartolomeo »
Long Enrico e Germana i>
Benx Enrico »
Beux Giacomo e Elena »
20000 Fiorella e Enrico Grill, fiori per
2000 Giovanni Bertolè, Torino
46550 Ohnesorge Siegfried »
looo Cainer.i ved. Hoffer e Laura »
1500: Riconoscente al Signore li ver». >;
1500 i Famiglia Winkelmann 11 vers. «
Bertalot (iiacomo »
Pons .Stefano Bric .i
N. \. Mariel d
Bonnet Silvio >>
Confortini Cesare. Fcloniia l’o
Marebini Noci» »
Grusi Regina >i
Marchini Serniide »
Zaffoni Remo •<
Grusi Daila >i
Mondadori Evelina »
Bernini Efreiii »
•Amelia Speditali in meni. Giovanna Mariani Introna Ba i
Erica Bruno Marliiii 11 ter-..
Cliatillon
Daniele Borgia, Milano
Chiesa di Taranlo
Chiesa di Grotlaglie
Chiesa di Latiano
Trinrhera Natalia, Porlo S. Giorgio
Trinelicra Mirella »
Chiesa di Napoli IV vers.
Chiesa di Milano IV vers.
Chiesa di Milano, Titoli al valor
noniinale
Rago Blandina 11 vers., Borrello
1000 ' Palmieri Costantino II vera. »
700; Palmieri Lionello li verH. »
•500 Del l’eseo Anita II vers. »
500 Palmieri Ida li vers. »
1000 : Evangelista Antonio »
; Teodolinda Zaeeardi, Castel del
50001 Giiidiee
1000 i Jacovetti Giovanni »
700 : Oliva Nicola »
5000 i Mastrolilli Carmine »
10000 : Burlone Mansueto >i
Ronallo Teresina >i »
Vitale Concetta » u
Falange Giovanni » n
Malaccliioiie Antonio » n
Corbo Silvana » «
Fazio Ferrazzano » »
Valerio Ferrazzano » »
Bellaluce Donato n »
Cosco Domenico » »
Gammitu'i Michele » »
Basilisco Pasquale » >i
Palladino Giovanni » »
Gianfagna Giovanni » »
Ricciardi Alberto » »
Coletta Antonio, Matrice »
Cirino Luigi » «
Appugliese Michele » »
Di Cicco Nicola » »
f'ostantino Alessandro, S. Gennano »
Balmas Fernando » »
Genre Clara e William o »
Beux Elena e Remo » s
Comba Giuseppe e signora"»
Meynier Famiglia » n
Long Silvio e signora » »
Vinçon Bari, e signora » »
Bounous Bari, e famiglia » »
Bouchard Carlo e signora n »
Long Cesarina in m. marito e figlie »
Bleynat Alberto e signora » n
Benyr Rodolfo e Alice » »
Bleynat Manlio e signora » »
Revel Gustavo e famiglia " •>
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Pontet Enrico ■> »
Gallian Stefano e famiglia » »
Peyronel Frane. Enrico e fam. » »
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V'inçon Famiglia fu Stefano >i »
Uliva Luigia » »
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Travers Giovanni >i »
Pons Osvaldo e signora » »
Suor Margherita Jourdaii » »
Meynier Lidia » »
Bouchard Stefano c famiglia » »
Costantin Erncslino e Guido » »
Rostan Stefano Enrico c fam. » »
.5000 Long Augnato e fam. » »
' Long Walter e signora » »
Peyronel .lahier Elisa » »
Martinat Giulio e fam. Il vers. » »
Travers Aldo c signora » "
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Bounous Dino e signora » »
Biidai Clemente e Elsa » »
Bertalot Bartolomeo e fam. » »
Avondet Emilio e signora n »
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» 167700 Griot Aldo c signora » »
» 500 i Riebiardone Lorenzo » »
Il 1000 j peyronel Adolfo e signora » >i
I) aOO j g(.„x Mario c signora » ’>
300 geoni. Gustavo e fam. » »
Tfon Alma » »
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Bertalot Elvira » »
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Long Enzo e famiglia » »
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L’EOO DELLE VALLI VALDESI
abbastanza soddisfacenti; quanto all’uomo,
(1 nuovo preparato è stato sino ad oggi usato in soli trentasette casi, e ai è dimostrato efBcace neU’alleviare le sofferenze: si è
registrato anzi un miglioramento nel senso che il progresso della malattia è «tato
irallentato. Ma l’iprite, anche nella sua forma attenuata, resta un’arma assai pericolosa ed è difficile prevedere il futuro che
» l’attende.
S- A parte l’intervento chirurgieo possibile
’ solo in certi casi Tarma più potente a di^ sposizione della medicina per la cura del
I cancro consisto nelle applicazioni di radio.
Ma il radio, oltre ad essere dispendiosisi' sinio, non si presta ad essere usato per lutt tc le forme, era quindi necessario travorgli un sostituto. Questo è stato trovato ne!
cobalto reso radioattivo nei forni atomici.
Il cobalto radioattivo presenterebbe dei
vantaggi rispetto allo stesso radio, in quanto la sua emanazione di raggi gamma è più
energica e costante, il che permette un dosaggio omogeneo e facilmente controllabile
delle radiazioni. Inoltre il cobalto radioattivo può essere applicato in parti in cui
il radio non può essere applicalo. Un terzo vantaggio risiede nel fatto che il cobalto emana raggi beta — dannosi ai tessuti
sani — la cui energia massima corrisponde ad appena un decimo di quella dei raggi beta emessi dal radio. A questi ai aggiunge infine un vantaggio di natura meccanica, in quanto gli aghi di cobalto e nikel si prestano ad essere pregiati e possono
quindi essere utilizzati nel modo più comodo. Usis.
[intefVieW Biiquet-l^onnet poui Radio-Lopanne
^ D. Les communautés non catliolú¡ues sont^ elles satisjaites de leur situation actuelle?
fc K. Distinguons. De quelle situation en^ tendez-vous parler? Si c’est de la situation
relipneiise. ma réponse est affirmative, car
l’Année Sainte, la proclamation du dogme
^ de T Vs‘-omption de Marie et l’ambiance
polilhiuc générale, loin d’entraver le travail d'évangélisation des communautés non^ catholiipies, l’ont favorisé en tout sens; en
« elfcl. une foule d’Italiens ont été intéressés
,, au |)oinl de vue protestant sur ces grandes
questions. Si au contraire vous entendez
parler de la situation juridique des rapports
§!• avec l'Etat, je dois répondre non. Malgré
. la nouvelle Charte Constitutionnelle de 1948,
qui sanctionne par son article 19 Tentiè-'■ re liberté de manife.station de convinction.s
religieii'C'. il arrive souvent que les auto■ • rité' Imales, la Préfecture, la Police etc.,
font voir d’ignorer scienlement cet article
' 19 cl empêchent au dernier moment des
réunions religieuses hors des temples, dans
les lixaux publics (théâtres, cinémas etc.)
ou défendent la distribution de prospectus
de tiropagaude, sous prétexte que ces réuiife'iiions ou distributiois pourraient provoquer des désordres publics en portant alteinte au sentiment religieux de la majorité
! catholique de la population. Or cela veut
dire ..'insipirer encore à l’ancienne législation fasciste, qui, dans le cas précis de la
X libellé des cultes, e^i désofriiSrs abrogée
:4 par la Constitution. Mais je pourrais réM pondre aussi oui, car dans presque tous
les las d'ignorance volue de l’article 19,
® quand les communautés non-catholiques en
ont iqtpelé à la magistrature (Procureur de
la République, Cour d’Appel elc.l, elles
ont eu pleine satisfaction.
.4,;' 1). Le protesluntisme italien ne désire-t
il pus réjder ses relation avec l’Etat selon
la Charte Constitutionnelle?
K. Bien sûr. Il y a longtemps qu’il le
désire et qu’il a perfectionné à cet effet ses
instrumenta de représentation auprès de
' l’Etat, nommant une Commission de plénipotentiaire et lui accordant toute faculté de
discuter avec l’Etal la loi future prévue
par l’article R de la Constitution.
D. Quesl-ce qui a été jusqu’ici?
R. Le Consei Fédéral des Eglises Evangéliques d’Italie, qui est l’organe compétent et pour lui la Commission de plénipotentiaires nommée ci-devant — pour
entrer en rapport avec l’Etat, a demandé
imdience auprès du Gouvernement dès l’entrée en vigueur de la Constitution, en 1948.
Cette audience n’a été accordée que le 20
juin 1950. Le Conseil Fédéral espérait que
le Gouvernement nommât une Commission
paritaire de membres des deux Chambres,
de lurisles et de représentants du protesslanlisnie. Mais cette Commission n’a pas
I ete ac( ordee, et ont a dû se limiter à présenter des rapports, sans avoir eu jusqu’ici
la possibilité de contribuer validcnient à
i la création de la loi qui doit justement régler les rapports des communautés nno-catliollqiics avec l’Etal.
1). fjuel est le point sur letiiiel porte In
f diveriience?
R. Le Président du Conseil Fédéral des
Eglises Evangéliques d’Italie, M. le pasteur
Gualielmo del Pesco, a été reçu par un
fonctionnaire du Ministère de l’Intérieur
et lui a présenté un mémorandum énonçant
les désidérata des communautés non-catlioliqucs, et notamment le désir que la loi
prévue par l’article 8 de la Constitution
«oit basée, ansi que le précise la ConstiluÍ tion même, sur un accord négocié par les
» représentants des deux parties. Mais le Mi, nistère de l’Intérieur vient de préciser que
le Gouvernement n’a pas Tintantion de se
: engager sur la voi qui conduirait à la promulgation d’une loi votée par les deux
f Chambres, mais uniquement de faire une
entente, d’arriver à un accord. Du point
de vue protestant, ce ne serait qu’un modus vivendi révocable à tout changement
ou remaniement de ministère. Les communautés non-catholiques demandent en
outre que la loi soit très précise, car on
va promulguer un nouveau codé pénal, et
on déside que les confessions minoritaires
soient mises sur le même pied que l’Eglise
catholique.
Giovanni Gönnet
is P9II0ÍÍII
Comunicato alla stampa
IStd tempio di Butle.s (Val-de-Trttxters) il 14 gennaio ha avuto luogo
la cùnsacrazione al Santo Ministero
del nond. theol. Augusto Lebet, gin
coadiutore (t Torre Pellice, Massello, e attualmente incaricato dtdla
direzione della chiesa di Frali. La
cerimonia è stata particolarmente
solenne; il pastore Samuele Rolìier
ha introdotto il culto con Iti liturgia
tradizionale, ed il pastore Andrea
Emery ha pronunciato un impressivo sermone sul tema di Isaia: « Se
cammini nel fuoco, non ti brucerai ». Dopo un suggestivo coro si
svolse hi cerimonia della consacraziotie propriamente detta, in cui la
preghiera di consacrazione fu pronunziata dal pastore A. Gerire che
insieme al pastore E. Aime, il quale
aveva presieduto il culto antimeridiano nello stesso tempio, portavano il saluto e In solidarietà della
Chiesa Valdese.
In un ricevimento che ebbe luogo
al termine della cerimonia, varie
personalità del cantone di Neuchàtel
presero la parola e si udirono vari
messaggi, fra cui quello del pastore
A. Genre.
Dai resoconti di questa tteriiiionia
.sappiamo che una vera folla gremì
il tempio di Buttes per manifestare
la sua gioia nel vedere un figlio di
Buttes pronunziare le solenni promesse d’impegno col Cristo, nel ministero del pastorato. Desideriamo
dire al pastore A. Lebet quello che
certamente la presenza dei pastori
E. Aime ed A. Genre gli hanno già
detto: la parte che prendono alla
gioia del suo .spirito i numerosi amici che gli ha conquistato fra noi il
suo fedele ministero.
Red.
Come già noto da ptecedenti comunicati pubblicati dalla stampa evangelìca, si terrà a Milano nei giorni 29-30 Aprile- e 1 Maggio 1951 il
primo Congresso della Gioventù Evangelica Italiana, pi^omosso dalle
denominazioni evangeliche italiane
Battista, Metodista e Valdese.
L’incontro progettato, ora in fase
di preparazione, avrà, crediamo,
una importanza veramente determinante sul futuro dell’Ecumenismo
Italiano sia per il fatto stesso che perla prima volta si riittniranno in una
sola assemblea delegati di varie denominazioni Italiane, sia per il tema del Congresso, che polarizzerà
l’attenzione dei delegati, e le discussioni sul tema fondamentale dell’Ecumenismo Italiano Giovanile. 11 tema sarà infatti: « Possibilità ed orientamenti di un lavoro comune
nella nostra Gioventù ».
In vista di una adeguata preparazione per non compromettere le enornii possibilità dell’incontro, il Comitato Esecutivo, composto di membri delle varie denominazioni proponenti, fornirà ai delegati oltre ai
programmi dettagliati delle giornate e ad un riassunto dei principali
studi che saranno tenuti durante il
Congresso, anche un « Documento
preparatorio », che in un certo senso servirà di presentazione reciproca e di base al lavoro: tale documento conterrà infatti una presentazione storico - teologica delle varie denominazioni, con jiarticolare riguardo ai movimenti giovanili, una parte riguardante la storia e gli sviluppi deirEcumenismo Italiano, ed una terza parte che potrà, fatto il
punto sulla situazione attuale, indicarne i possibili sviluppi. Il documento preparatorio, che è di imminente pubblicazione, verrà distribuito a tutti i Gruppi giovanili evangelici, in modo che il problema
venga discusso dalla base, ed i delegati possano così portare ciascuno
una loro parola viva.
Gli studi al Congresso, in numero di tre verteranno, nell’ambito del
tema generale, sui seguenti argomenti: Il compito della Gioventù
nella Chiesa (relatore M. Ronchi);
Vocazione Evangelistica della Gioventù in Italia, oggi (rei. Carile);
Possibilità di un lavoro in comune
della Gioventù (rei. C. Gay).
Per non venir meno al compito
che esso si propone, il Congresso
progettato non poteva non tener conto che, pur essendo la maggior parte
della Gioventù Evangelica Italiana
immessa nel Corpo delle tre denominazioni proponenti, esistono altri
gruppi evangelici o organizzazioni
giovanili extra ecclesiastiche che hanno ugual diritto, e di cui è senz’altro augurabile che la voce sia sentita
durante il Congresso. A tale scopo
saranno invitati, sia come vere c proprie rappresentanze, sia come osservatori. i movimenti giovanili Y. M.
C.A., Y.W.C.A., M.C.S., e Youth
tor Christ, l’Esercito della Salvezza, le Chiese Evangeliche Italiane
Luterana, dei Fratelli, Anglicana,
Svizzera, Episcopale, Americana ecc.
E’ senz’altro augurabile che il
maggior numero possibile di D-le
LE TEMPS
EST COURT
N’avez-vous jamais remarqué l'art avec lequel le monde sait échapper au sérieux de la vie en redoublant de frivolité et d’étourdissement? Comme, maluré soi,
de proves pensées viennent hanter l’esprit le plus léger en une fin d’année, on s’en
débarasse en chantant et en dansant, en mangeant et en buvant. I,e tumulte te.si
d’autant plus grand que, tout en riant, le coeur est plus triste.
Le chrétien, tout au contraire, recherche en ces occasions le calme et la solilude: ü se replie sur lui-même, et-, avant de poursuivre sa course, il jette iiw regard
en arrière. Au milieu des préoccupations qui l’assaillent, il ne néglige point
dresser son inventaire spirituel. Et, tout naturellement, .s’échappe de son coeur lfe>
voeu des disciples d’Emmaüs: « Demeure, avec nous, car le soir va venir, et le jour
est sur son déclin ».
« Voici », disait Jean Baptiste, « lu cognée est déjà mise à la racine de Varbre ».
Ne vous semble-s-ü pas, à chaque année qui disparait pour faire place à une autre
année, entendre comme le coup sourd et lugubre de la hache qui rient s’enfonce^
phis profondément dans le tronc?
Lecteur, si tu n’as pas encore porté de fruit, ou si tes fruits na sont point de ces
fruits permanents de justice que le divin jardinier recueille, demande-Lui, pour le
mettre à profit, un peu de répit, et dis-lui du fond du coeur: «Seigneur, laisse-lé
encore cette année.' » (L’Appel du Maître!
gati intervenga: a questo scopo sarà
studiata la possibilità di rimborsi di
viaggio per i delegati lontaniori. Tale rimborso verrà a gravare notevolmente sulle Finanze del Congresso;
ora, siccome il Congresso in parola
dovrà essere autosufficiente in materia finanziaria, si rende necessario
un appello ai gruppi giovanili che
lo possono, affinchè vogliano contribuire a costituire un fondo finanziario adeguato,
I fondi eventualmente raccolti potranno essere indirizzati con ia specifica indicazione ai Segretari Giovanili delle varie Denominazioni.
Lellera d'oltre Oceano
Egregio sig. Rostan,
li <.< Gomere degli italiani », settiuiauule bilingue per gli emigrati lialiain tu Uruguay e in Argentina, ha
pubblicato nei numero del iU novembre un'intervista coi iSig. Alessandro
Rovira Direttore delTlmniigrazione del
governo Uruguay ano. Dopo aver trattato vari argomenti relativi al problema deH’imnugrazione, ed aver considerato che la cifra approssimativa di
emigranti entrati in Uruguay dal 194Ü
al 1950 è di 20.000 unità, di cui più
della metà italiani, l’intervistatore affronta alcuni punti che sono di particolare interesse per noi, per cui le trascrivo integralmente una parte di detta intervista.
— A proposito dell'immigrazione
italiana, si mantiene la sua alta proporzione di quasi il 50% del totale,
comprovata durante il biennio 19481949?
•— Non soltanto si mantiene, ma
tende ad aumentare quest’anno, sia
per i provenienti direttamente dalì’ltalia, sia, e in misura notevole, per
quelli che giungono dall’Argentina. In
complesso, basandoci sul totale di 20
mila immigrati, può considerarsi che
il 55 per cento sia costituito da italiani, il 30 da spagnoli e il resto da altre
40 diverse nazionalità.
— Quali sono le mone d’Italia di
maggiore emigrazione in Uruguay ?
— La Lucania (provincie di Potenza e Salerno) e le alte valli valdesi (Pinerolo, Torre Pellice) la cui emigrazione è organizzata in modo esemplare, tanto che i residenti valdesi godono di un’autorizzazione speciale, ben
meritata.
— Potrebbe accennare al suo fiuiziimamento ?
— La colonia valdese in Uruguay
ha eletto una sua commissione « ad
hoc » per l’immigrazione. Questa provvede a far venire successivamente
gruppi di immigranti (da 30 a 50 persone ogni volta) 6, al loro arrivo, gli
immigrati valdesi sono ricevuti dalla
loro Commissione, la quale, preventivamente, ha già risolto tutti i problemi, alloggio, lavoro, ecc. - relativi alla
destinazione di tutti i componenti del
gruppo ; nuclei famigliar! c persom
singole.
— Numerosi gruppi di tìaldosi sono
stati già sistemati dalla loro Commissione ?
—■ Una quindicina, e, come ho detto. ogni gruppo comprende da trenta
a cinquanta persone. Indubbiamente i
valdesi costituiscono l’unico settore orgàirzzato di tutta l’emigrazione italiana, e le zone ove essi si stabiliscono
sono oggi, grazie al loro sforzo tenace
e intelligente, altrettanti centri di attività agricola e industriale: e di prosperità economica, intesa come benessere generalizzato: centri che possono a giusto titolo additarsi a tutto
l’Uruguay anche come esempi di progresso culturale e di ordinamento civile.
Spero che questa breve nota, che
dimostra quanto sono apprezzati i
Valdesi in questi ambienti governativi, possa interessare i lettori dell’« Eco ».
Gradisca i miei' cordiali saluti.
Aldo Comb:i.
G* XVII, FEBBRAIO
nnenzione
Caro Eco;
Il XVII ritorna, con il suo peso
di tradizioni e di gloria; tutti gli anni i falò annunziano che una grande
liberazione è stata concessa al popo^lo che era nella schiavitù. Quest’anno esso trova la Chiesa impegnata
nello sforzo gravoso di superare una
seria crisi finanziaria. L’anno scorso nella nostra parrocchia abbiamo
speso per fuochi d’artifizio, cinquanta mila lire, collcttate di casa in casa. Questo anno abbiamo deciso di
rinunziare ai fuochi d’artifizio e di
versare quel danaro per la nostra
Chiesa,
Un gruppo di giovani.
Bravo questo gruppo di giovani!
I vostri falò, privi del superfluo lusso e del frastuono assordante dei
mortaretti, splenderanno più puri
nella pia notte: pia, non carnevalesca! Il XVII febbraio è una data
troppo seria per celebrarla col frastuono di manifestazioni che nulla
hanno che fare con hi riconoscenza n
Dio.
La parola d’ordine dei giovani
Valdesi è: dignità e rinunzia.
Red.
ID
L’opuscolo commemorativo. L’opuscolo
tradizionale, pubblicato dalla Società di
Studi Valdesi per commemorare l’anniversario del 17 Febbraio, Prof. Teofilo Pons,
/ Valdesi condannati alle galere nei set,
XVI e XVII) è a disposizione dei Pastori
che ne hanno prenotato un certo numero
di copie, presso la Tipografia Subalpina,
ove essi possono ritirarlo; esso è stato regolarmente spedito a tutti i prenotati lontani. E’ stalo provveduto a stamparne qxialclie diecina di copie in più, per coloro che
hanno dimenticato di prenotarsi. Essi sono
pregati di richiederle con urgenza.
Il compito della Società di Studi Valdesi.
Avvicinandosi la celebrazione del 17 Febbraio, in cui di anuo in anno la Chiesa ed
il popolo valdese prendono particolarmente
coscienza della propria storia, del proprio
carattere e valore, della propria missione,
è utile e doveroso ricordare la funzione
speciale assegnata alla Società di Studi V.aldesi nel quadro delle Istituzioni e della
vita sociale e religiosa dei Valdesi. Tale
funzione deriva dal carattere stesso della
loro storia. La quale non è soltanto la rievocazione degli avvenimenti secolari alUaverso i quali i padri sono passati, è la definizione e Tillnstrazione pratica del patrimonio morale e spirituale che essi ci
hanno tramandalo e che costiliusce il fondamento attuale della personalità valdese.
Perciò la Società, pur nella modestia delle
sue possibilità, ha due scopi essenziali: vicino a quello scientifico e culturale che è
evidente, ha quello pratico e formativo, di
contribuire a conservare ed a sviluppare nei
Valdesi, mediante la storia e la cultura, la
coscienza della loro personalità, il valore
del loro carattere ideale, l’importanza della loro missione. Per tale attività, la storia
o la cultura diventano ispirazione di vita
e. d'azione attuale. Per tale ragione, i Vaidesi ed i loro amiri sono cordialmente invitali a eollaborare, almeno con la loro
iscrizione a soci, in modo da rendere più
efficare l’opera. Anche qui, l’unione fa la
forza.
Il Presidente
Il Centro Evangelico di Cullurà Ita pnliblicalo :
Margherita Fiierst ■ Wulle
CANTI DELLA RIFORMA
con musica
per organo, pianoforte od altri strumenti,
canto c coro a quattro voci.
1 copia L. 400, franco di porto. Per 10
copie sconto 10%, porto a carico. Per 20
copie sconto 20%, porto a carico. Per ,80 c
più copie sconto 30%, porto a carico.
Al collega lontano il nostro ringrnz.iamento.
Ai fratelli di Ombues de Lava Ile il
nostro fraterno saluto {Red.).
E’ uscita la terza edizione, riveduta c
ampliata del caterliismo polemico
Mb il Vangelo non dice co^ì
di R. Nisbet
La Pontificia Università Gregoriana di
Roma ha recentemente pubblicato un volume nel tentativo di confutarlo.
L. Ilo la copia. Rivolgersi alla Libreria
Claudiana o all’autore: R. Nisbet, Castello 5170, Venezia.
m
6
mm oeiu! somuniTir
Angrogna Capoluogo
San Germano Chisone
fra le maestranze della RIV. Il 29 u. s.
il pastore ha portato agli operai valdesi
(oltre 900) di quell’importante stabilimento un salato augurale a nome della Chiesa
Valdese. Il pastore Dott. T. Balma ha parlato sul vero significato del natale cristiano ed ha fatto distribuire un opuscolo in
edizione speciale per i lavoratori della
RIV.
La direzione, la commissione interna e
le maestranze hanno accolto con molta cordialità i due pastori che per la prima volta,
analogamente a quanto già fanno i sacerdoti cattolici, hanno portato agli operai una parola di fede durante la loro quotidiana fatica.
Atti liturgici. Battesimi: Bounous Vittorina di Eraldo e di Martinat Alda (Gondini). Avondet Rino di Clemente e di Comba Ida (Sibouma). Martinat Cesare di Carlo e di Gönnet Caterina (Chiotasso). Pontet Luigino di Alberto c di Gallian Lea
(Martinat). Long Alberto di Silvio e di
Menusan Alina (Villa). Bouchard Franco
di E. Bartolomeo e di Long Irma (Villa).
Inculca al fanciullo la condotta che deve
tenere (Prov. 22: 6).
Matrimoni. Martinat Mario (Marial) e
Besson Irma (Provenzal). Rivoira Aldo
(Ronchi) e Fontana Adele (Villa). Martinat Francesco (Gaydou) c Avondet Laura
Marianna (Garossini). Bleynat Enrico (Pomaretto) e Forneron Ida Cristina (Gondini).
Non sono più due ma uno (Matt. 19: 6).
Funerali. Pons Enrichetta ved. Soulier.
di anni 59 (Costabella). Si è spenta quasi
improvvisamente dopo una vita di lavoro
e di prove. Vincon Alberto, di anni 68
(Villa!. Lungamente provato da una lunga
e penosa malattia ha desiderato chiudere
gli occhi alla luce di questo mondo nel suo
villaggio natio. Bouchard Stefano, di anni
67 (Sagna). Superata una lunga malattia, si
è spento improvvisamente quando già sperava di riprendere il suo posto in seno alla famiglia. Gamba Erminio di anni 26
(Torino). La sua forte fibra è stata minala
dai lunghi mesi della dura lotta partigiana.
E’ stato sepolto nel cimitero della sua parrocchia di origine dopo essersi spento in
un ospedale di Torino. Bounous Carlo Enrico, di anni 92 (Gondini). Egli si è serenamente addormentato all’Asilo dei Vecchi.
Justet Emilio, di anni 78 (Novarea). Deceduto improvvisamente poche ore dopo aver
trascorso lietamente il Natale con tutti i
suoi familiari. Jahier Amelia ved. Jahier.
di anni 79 (Roccia). Si è spenta dopo breve malattia assistita amorevobnente dai
suoi nipoti. Coucourde. Walter, di mesi 6
(Rucassa). Primogenito di due giovani sposi che lo amavano teneramente è stato loro
strappato dopo poche ore di inesorabile
malattia.
Nella casa del Padre mio ci sono molte
dimore,. v’tKcoglierò presso di me, affinchè dove sono io siate anche voi (Giov. 14:
2 e 4).
Pramollo
Sabato 20 e domenica 21 gennaio abbiamo accompagnato alla loro ultima dimora
terrena le spoglie mortali di Buffa Attilio
deceduto in frazione Bouacias alla età di
due mesi e qualche giorno, c di Rivoira Lidia vedova Bertalot deceduta alla frazione
Coumbalot all’età di 77 .anni.
Mentre ridiciamo a queste famiglie nel
lutto- la nostra viva, fraterna simpatia cristiana, invochiamo su loro le consolazioni
di Colui che è il Signore della malattia ed
il Signore della morte. e. a.
L’intensa attività del periodo natalizio e
di fine d’anno ha lasciato in tutti noi un
benefico ricordo.
Anche quest’anno niente neve — dicevano molti —• come gli inverni scorsi una
infarinatura di 25 o 30 centimetri dopo il
17 febbraio e sarà tutto li! Altro che! Per
Natale ne avevamo più di un metro. Una
neve bella bianca e soffice, che però ha
ingombrato tutto ed ha fatto stare molti
specialmente 1 bambini, con l’animo sospeso. Grazie alla buona volontà dei nostri
spalatori le strade però sono state immediatamente aperte ed abbiamo potnio tenere ugualmente il nostro culto solenne nel
tempio. La Comunità quasi al completo si
è riunita per celebrare il grande giorno o
per accostarsi al tavolo della Santa Cena.
La festa dell’Albero di Natale che doveva aver luogo la dbmenica' 24 ha dovuto
essere spostata a giovedì 28 dicembre.
/ bimbi delle nostre scuole hanno ricevuto un pacco natalizio gentilmente offerto dai sigg. Widemann ed hanno avuto la
loro festa, ben riuscita, grazie alla collaborazione dei monitori.
L'unione cadetta e la gioventù hanno avuto le loro graditissime riunioni particolari ben preparate dai loro dirigenti.
Fra i culti speciali desideriamo menzionare quelli di Natale c di fine anno che
sono stati caratterizzati da una numerosissima partecipazione dei fedeli alla S. Ce
Nono abbiamo dimenticato i ricoverati
dell'Asilo dei vecchi ai quali sono stati offerti dei doni ed un simpatico pomeriggio
orginazzato dalla corale e dagli unionisti.
/ nostri scomparsi. A divese riprese in
queste ultime settimane abbianio dovuto
riprendere la strada del cimitero per deporvi le spoglie mortali di alcuni fratelli e
sorelle che il Signore ha richiamato a sè.
Vi abbiamo accompagnato: il 28 novembre Peyronel Caterina del Tournin. di anni 87; il 22 dicembre Sappè .fenny della
Ruata, di anni 61; il 23 dicembre Beux
Giovanni Giacomo dei Sapiattj, di anni 82
e il 30 dicembre Long Luigia della Rama,
di anni 65; il 17 gennaio Jaliier Alessandro
dei Rosi e il 18 gennaio Travers Giacobbe.
Rinnoviamo alle famiglie in lutto l’espressione della viva e fraterna simpatia
di tutta la Comunità e domandiamo a Dio
di volerle sostenere in quest’ora di dolore
e di prova.
« Iddio non è un Dio dei morti, ma di
viventi; poiché per Lui vivono tutti n (Luca 20: 38).
Il 23 dicembre mentre fuori cadeva abbondante la neve, ha avuto luogo nel tempio della Ruata, il matrimonio di Alfredo
Gaydou, di Angrogna, e di Fiorentina Bounous, di Pomeano. Nella stessa oecasione
è stato amministrato il battesimo al bimbo
Riccardo Beux, di Guido e Clementina,
della Sàgnetta.
Ancora molte felicitazioni ed auguri di
molte gioie e di molte benedizioni nel Signore.
Luserna S. Giovanni
L’audizione musicale già annunziata pel
pomeriggio di Domenica 21 gennaio, nel
Tempio dei Bellonatti, ha avuto pieno sucl'esso. Il bravo Direttore Gustavo Albarin
ha ottenuto dalla nostra corale, quest’anno
notevolmente rafforzata, degli ottimi risultali. Cori ed Inni sono stati mollo gustati
da tutti i presenti. La piccola Corale della
Scuola Valdese di Agricoltura, guidata ancli’essa dal Sig. Albarin, ha aggiunto duenumeri inaspettati ed assai graditi.
Molto apprezzati i pezzi d’organo finemente eseguiti dal nostro Ferruccio Rivoir.
11 compiacimento e la riconoscenza di
tutti gli intervenuti sono stati espressi con
incoraggianti parole dal Pastore Arnaldo
Comba.
Rispondendo ad un bisogno espresso da
parecchie persone s’ò iniziata, domenica
28, una serie di Culti nel Tempio del Ciabas. D’ora innanzi, tali culti avranno luogo,
D. V., ogni quindici giorni, alle ore 15,
alternativamente in italiano ed in francese.
Gli abitanti nella zona attornò al Ciabas
sono invitati al prossimo Culto (in lingua
italiana). Domenica 11 febbraio, alle ore
3 pomeridiane. G. B.
Rorà
Nel periodo natalizio e di line d’anno la
comunità ha preso parte ai culti ed alle
altre attività organizzate con l’aiuto dei
bandtini e della gioventù. Esprimiamo il
nostri ringraziamento all’insegnante Signorina Tourn per la preparazione della
festa dell’albero, nonché all’unione delle
madri per la sua buona collaborazione per
le fraterne serate trascorse assieme.
Nel corso del mese di Gennaio abbiamo
accompagnato all’estrema dimora una tenera creatura delle Fucine vissuta poche
settimane. Ai genitori Rivoira Giovanni e
Toum Benina esprimiamo la nostra simpatia cristiana.
Pure nel coreo di questo mese é mancato, alTimprowiso, la sorella Maria Bertinal in Durand d’anni 59. Il Pastore é stato
coadiuvato, nella celebrazione funebre dall’anziano Toum Aldo e dal Pastore Geymel, conduttore spirituale della comunità
d’origine della scomparsa. Ai due compagni d’opera inviamo il nostro caldo ringraziamento per i messaggi di appello rivolti in tale circostanza. Alla numerosa fa
miglia Durand esprimiamo la nostra sìmT patia affettuosa e la nostra solidarietà per
la grave ora ch’essi attraversano. Che il
Signore ci prepari lui stesso a camminare
più vigilanti e più fiduciosi per la Patria
Celeste.
Il gìomp dell’Epifania, Grill Clemente
e signora dei Garoussìn del quartiere delle Fucine, circondati dalla loro numerosa
famiglia, in buona parte residente a San
Giovanni, hanno celebrato le loro nozze
d’oro. Il Pastore ha rivolto loro un breve
messaggio di circostanza. Mentre ci rallegriamo con loro per il fausto avvenimento,
chiediamo a Dio che possano ripetere con
l’apostolo « dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle
che stanno dinnanzi, proseguo il corso
verso la meta per ottenere il premio della
superna vocazione di Dio in Gesù Cristo ».
11 giorno 25 novembre, nel tempio valdese, il Pastore celebrava il matrimonio del
diacono Tourn Gentile e Tourn Amabile
del quartiere dei Rumé. Un buon gruppo
di amici e parenti circondava la coppia di
sposi ai quali inviamo il nostro augurio
sentito per una vita in comune, benedetta
e sotto lo sguardo di Dio.
Diamo ora l’elenco delle offerte della
scuola delle Fucine, pervenuteci nel corso
dell’estate :
L. 500: Sig.ra Clelia Vigliano, Bari; Signor Bessone, Torino; Sig. Zarbo Salvatore, Torre Pellice. — L. lOOO: N. N.; Una
rorenga all’estero; Colucci Seiffredo; Pastore valdese, Firenze; Peyronel Oreste,
Pastore valdese, Napoli; S. ed M. Griglio,
Pinerolo. — L. 2000: Pensione Charbonnier, Piamprà; Insegnante Sig.na Berlin,
San Giovanni; Enrico Morel, Verney Ro*rà; Durand Fiorina, Rumé Rorà; Amalo
e G. Tourn in mem, dei genitori; Sig. Gay,
Bruxelles; Sig.na Fanny Salvagiot, l’erosa
Arg.; Giaiero Ernesto, Porosa A. — Lire
3000: Chiesa valdese di Bari. — L. 4000:
Chiesa di Torre Pellice. — L. 6000: Avv.
Bruno Bissaldi, Genova. — L. 5000: Dr.
Giovanni Meille, Sanremo. — L. 7500:
Jacques Picot, in mem. della zia; M.mc
H. Deomra, Ginevra. — L. 20.000: Prof.
Mario Rollier, Milano; Pastore Giorgio
Appìa, Parigi,
Oltre a queste cifre siamo stati pregati,
a suo tempo, di l»ubblicare il seguente
elenco, le cui cifre corrispondono al valore delle cartoline e colle offerte supplementari, versate da membri appartenenti
per lo più e forse tutti, alla comunità di
San Germano.
L. 20: Re Augusta, Fornero Clementina,
Long Odetta, Savio Maria, Soulier Frida,
Bouchard Enr., Ferrerò Olga, Sappè Denise, Costantino Editta, Gay Alberiina,
Proncllo, Albano Raffaele, Sorci Miranda.
— L, 25: Bouchard Levi, Pontet Luciano,
Balmas Elisa, Caidano Elsa, Giordano,
Scrivano Paolo, Comba Alda. — L. 30:
Borsello Gina, Beux Elena, Sappè Denise,
Griotto Frida, Jouve Ida, Jouve Alda, Viima B., Vezzino Nella, Rudiero, Grillo Mario, Balmas Ida. — L. 35: Ccrriori. —
L. 40: Lanigliè Pio. — L. 50: Fassetla Marìuccia, Balmas Giovanni, Reimondo, Sappè Nella, Long Olga, Quadro Paolo, Lagni, Bonino Luciano, Paolicchi Giorgio.
Pezzano Giovanni, Manino Sergio, Sella
Giorgio, Del Din Giulio, Prandino Giorgina, Muratorio Guido, Dematleìs Carlo,
Verdino Luigino, Faure Guido, Freiria Luciano, Long Elena, Vazon Remo. — L. 60:
Melchoirre Eugenia. — L. 100: Reymond
Severino, Bounous Eraldo, Bounous Gustavo, Vincon Emanuele, Balmas Emilio,
Vinçon Eli, Forneron Michele, Rostan Stefano, Zampieri Antonio, Lantclme Iv.,
Lantelme Sec., Zampieri Antonio, Travers
Emilio, Anglois Costantino Enrico, Portesani, Germanet. — L. 150: Jouve Emanuele. — L. 165: Fortini Fermo. — L. 200;
Bounous Ugo, Balmas Eugenia, Vinçon
Ernesto, Bouchard Guido, — L. 250: Costabel Luigi, Costabcl Ida. — L. 500: Bounous Alberto.
Torre Pellice
Celebrazione del 17 Febbraio. — E’ stata già iniziata attivamente la preparazione
del programma per la celebrazione della
festa valdese del 17 Febbraio. Il programma sarà precisato nella prossima settimana.
Fin d’ora possiamo comunicare che, in
omaggio all’unanime desiderio espresso
l’anno scorso dalla popolazione valdese,
la celebrazione si svolgerà interamente nello stesso giorno di sabato 17 febbraio: nel
Tempio Valdese, alle ore 9, la festa per
gli allievi delle Scuole domenicali; alle
11, il solenne culto commemorativo; in
seguito, alle ore 12,30, nell’aula del Convitto Valdese, il pranzo tradizionale, seguilo da un trattenimento della Corale
Valdese; la sera, nell’Aula Magna del Collegio, la serata ricreativa organizzata dalla
gioventù. I biglietti per il pranzo saranno
posti in vendita la settimana prossima.
PUBBLICAZIONI
Ma il Vangelo non dice così —
di Roberto Nisbet — Castello 5170 —• Venezia. Volume di 72 pagine — Prezzo
L, Ilo — più copie sconto del 25%.
Questo volume del Pastore R. Nisbet ha
evidentemente avuto buona fortuna. Pubblicato per la prima volta nel 1949, si è
sviluppato nella seconda edizione ed ora,
in terza edizione, si presenta ampiato e in
buona parte riveduto, così da trasformarsi
in un manuale di polemica ricco di insegnamenti e di contenuto dottrinale. La
parola « polemica » non deve spaventare,
poiché la discussione con il Cattolicesimo
Romano non ha perso affatto la sua attualità anche in tempi di ecumenismo. Comunque la polemica è fatta in questo volume non mai per colpire le persone, ma
contro quegli errori che hanno trovato facile accoglienza nella Chiesa romana e la
lianno costretta a deviare molte volte dalla
lettera e dallo spirito dell’Evangelo. Dice
l’autore: « Intendiamo affermare che questo opuscolo non vuole essere Tespressionc
di uno sterile anticlericalismo. Dichiariamo
che nessun sentimento di superiorità personale ci muove nei confronti dei nostri fratelli cattolici romani. Siamo dei demolitori, ma solo perchè vogliamo demolire le
sovrastrulturé e perchè l’edificio dell’Evangelo si presenti in tutta la sua bellezza ».
Allo scopo di rendere più agevole la lettura, il volumetto è redatto sotto forma di
domande e risposte, nelle quali le dottrine
della Chiesa Romana vengono espresse nella forma più fedele e precisa, col citare
opere munite di « imprimatur » nel lesto
letterale.
Auguriamo una buona diffusione a questo volume. Lo raccomandiamo ai Pastori,
alle Unioni Giovanili a chiunque si iuteressa dell’opera di testimonianza e di evangelizzazione.
Le Protestantic e la Vierge Marie
Editions Je Sers — 107 Boulevard Ras
pail — Paris VI — Prezzo fr. frs.
Anche in Francia la proclamazione del
dogma dell’Assunzione ha dato luogo ad
una presa di posizione da parte delle Chiese Evangeliche e ad una chiara precisazione del pensiero evangelico sul dogma e su
tutto il culto di Maria. Ce ne offre la prova questo volume della Collection « Protestantisme », di 108 pagine, contenente due
studi fondamentali di Pierre Maury e Herbert Roux su « La Vergine Maria nel Cattolicesimo contemporaneo » e « Per una
dottrina biblica della Vergine Maria ». lina prefazione di Pierre Bourquel, alcuni
lesti storici, tra cui degli estratti dal « Magnificat » di M. Lutero, inquadrano quest'opera che occupa degnamente il suo posto nella letteratura protestante francese.
Potremo dire che, tra l’opera del Miegge,
profonda, documentala e il volumetto del
Girardet di cui abbiamo parlalo questo
volume occupa una posizione di mezzo e
forse non è fuor di luogo affermare che
« in medio stai virlus ». In un francese che
si presta meravigliosamente alla chiarezza
nel ragionamento e nell’esposizione^ gli
studi in questione impostano e trattano con
efficacia lutto il problema della venerazione di Maria e quello della fedeltà o meno
alla rivelazione neo-testamentaria. E’ detto
nella prefazione: «Il est bon de dire iniinédialemenl trois choses en tête de ce recueil. On veut y éviter toute intolérance;
on cherche à y faire par rapport à l’Evangile^ oeuvre de fidélité; on s’y exprime en
tonte sincérité ».
La lettura del volume non è difficile ed
è mollo interessante; ess.a ci dimostra una
volta di più che oggi, come ai tempi delle
Riforma, è ancora necessario passare dalla
tradizione all’autorità della Scrittura.
Le famiglie Gardìol Vicino profondarne^^
te commosse per la dimostrazione di sittv
patio, ringraziano sentitamente quanti
adoperarono per lenire il loro profondo*
dolore per la perdita del caro angioletto '
Ennio Gardiol
Fra i molti il Dott. Ros, per le (imorosal
cure prestate, il pastore Rostan per le cqìCj
sclazioni espresse, i parenti, gli amici ed
vicini, in modo particolare la famiglia Lui- ]
gi Don e l’affezionata amica Eugenia Rivoire,
San Secondo di Pinerolo - gennaio 1951 j
Le famiglie Travers e Long, riconoscen^
ti per le dimostrazioni di simpatia ricevute <
in occasione della dipartenza del loro cani
Giacobbe Enrico Travers
d’anni 86
ringraziano commossi i vicini di casa, il
pastore Micol, il Dottore Coucourde équanti furono larghi di aiuto nella liittuo- *
sa circostanza. '.v
Pramollo (Ciaurenchì) 18 Gennaio 1951.
/ figli. le figlie e parenti lutti del conipianto ■
Francesco Cesare Richard
ringraziano quanti hanno preso parie al
loro dolore in occasione della dipartenza
del loro caro.
L’Et-rno è la mia luce e la mia salvezza;
di chi temerò?
L’Eterno è il baluardo della mia vita;
di chi avrò paura?
Salmo 27; 1.
Villa di Prali, 25 gennaio 1951.
Le famiglie Coucourde e Rochon commosse per le numerose prove di simiiatiu
ricevute in occasione dell’improvvisa dipartenza del loro caro piccolo
Walter
ringraziano vivamente lutti coloro che con
scritto o con la presenza hanno preso parte
al loro grande dolore. In modo particolare
ringrazia il pastore sig. Beri.
Roncassa di In verso Pinasca. Gennaio "51.4
tiONIlJGi evangelici disoccupati cercano;
lavoro come custodi nel Piemonte. Rivolgersi Albarello, frazione (iarpi. Viilabartolomea (Verona). ...i
(TlRCASl cuoca per Alassio. Rivolgersi signora Lidia Eynard, Torre Pellice.
A MIGLIA evangelica cerca donna i«pacità cucina ed assistenza vecchia inferma, disposta recarsi in Toscana. Rivolgersi
alla Direllriee dell’Ospedale V’aldese di
Torre Pellice. *
JEUNE HOMME demandé pour aider à
tous travaux de cultures inaraichères et
pépinières de vigne. Adresser à A. BaU- : à
dei. pépiniériste à St. Prek. Vaud, Suisse
Itiretto:(■ Responsabile: Ermanno Rostan «
Autorizzazione Decreto 27 - X1 - 1950 ;
Tribunale di Pinerolo
Tip. Suiialpinn s. p. a. — Torre Pellice
Appel aux laies
Editions Roulel - fr. sv. 1,50 pag., 42.
jXella serie « Les cahiers du renouveau »
la rasa editrice Roulel pubblica questo
« Appel aux laïcs », terzo opuscolo della
serie. Contiene degli studi di J. Ellul, Ed.
.leannerel, F. Ryser, Jacques de Scnarclens.
Scopo del volume è di rivolgersi particolarmente ai laici, « popolo della ehiesa »,
per invitarli a riconsiderare seriamente la
loro situazione, chiedendo loro uno sforzo
di coraggio e di lucidità, in vista della testimonianza cristiana. Come i precedenti
opuscoli, anche questo pone dei problemi
che fanno riflettere; ma la riflessione è nercssari-a se si vuole che ì laici diventino
sempre maggiormente dei « fedeli ». A chi
segue con interesse gli sforzi che si stanno
facendo in modo speciale nella cristianità
evangelica per porre chiaramente il problema della responsabilità dei laici davanti alla coscienza della chiesa, questo libro
riuscirà utile oltre che edificante.
ta
Dott. Badalamenti'
Medico Chirurgo Dentista
SPECIALISTA
j;'
"yi iv
TORRE PELLICE - Via Arnaud, nam. 1
ORARIO; Martedì dalle iS alle 19..
Venerdì dalle 8 alle IS
ORECCHI
NASO - GOLA
Dott. DANIELE ROCHAT
riceve in Torre Pellice, viale
Fuhrman 1 (presso Dr, Gardiol)
il VENERDr
dalle ore IO alle Ì2.
a Torino riceve gli altri giorni,
dalle ore 14,30 alle 16 in via
Rerthollet, 36 ( Ospedale Evanr
gelivo ).