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ANNO LXXIV . " r- » Torre PelHce, 24^tleftibre 1943
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i Italia e Impero . . Anno L. 20' — Semestre L. 10
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Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira — La copia Cent. 40_
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CMIES^Sçett.^^’" T:0P^^. (Isaia Ll:l)
Olrallora i Prof. aiN^ COSTABIL
AMMINISTRAZIONE e REDAZIONE : i - ! : u
Via Carlo Alberto, 1 bis - TORRE ,PELLlCE "
Assemblee di Chiesa
Dairesame di varie relazioni di Chiesa, ed in seguito ad alcuni fatti segnalati, il Sinodo ha l’impressione che le
Assejgahlee di Chiesa non « funzionino »
più in modo regolare,, tanto che, a fil
di logica, qualcuno si chiede semori sarebbe meglio addirittura sopprimerle,
piuttosto che averle, ridotte a delle modestissime riunioni di poche unità. Lo
stato di cose è troppo noto ai nostri lettori perchè ci soffermiamo ancora a delinearlo (assemblee di chiese convocate
alla fine del culto quando i membri di
chiesa hanno fretta di andarsene; assemblee di chiesa ridotte ad assemblee
. elettorali in vista della elezione dei diafani e degli anziani; assemblee convocate solo per ratificare’ le decisioni dei
Concistori; sproporzione tra il numero
dei membri elettori iscritti e quelli che
realmente esercitano ii loro ’diritto, ed
i loro doveri; scarsa osservanza da parte di certi concistori degli articoli di regolamento, per * cui si hanno molti
membri elettori che in realtà non han- no i requisiti richiesti ecc.).
Vi sonó non pochi membri del Sinodo, pastori e laici, i quali, muovendo da
questo stato di cose, insistono perchè
il Sinodo prenda qualche decisione
eneiTgica, ed argini il male. Mentre alcuni insistono in favore di mezzi prevalentemente persuasivi, altri non sarebbero alieni anche dai ricorrere a
'mezizi che si possono in certo qual modo chiamare coercitivi. Alcuni giustificano ü disinteresse di molti membri di
Chiesa per le assemblee di Chiesa, notando come esse per forza di cose finisccHio con il venire meno al loro scopo,
e scendono spesso nel campo dei personalismi, o di quistioni amministrative
in cui i rapporti col campo spirituale si
offuscano. Altri osservano come sia essenziale per la vita della Chiesa che
tutti i membri di Chiesa partecipino attivamente alla sua vita; anche Tamministrazione coinvolge la responsabilità
di tutti che devono essere educati a
sentirla. Dopo un’ampia discussione
viene approvato il seguente o. d. g.:
« Il Sinodo Valdese, preoccupato della scarsa efficienza delle assemblee di
chiesa, specie alle Valli, e vedendo il
gra/v» pericolo che così minaccia la nostra cosMuziione presbiteriana, propone
che i singoli concistori,’ tenendo conto
delle circostanze locali, fissino un numero minimo di partecipanti alle assemblee elettorali, al di sotto del quale
non si possa procedere ad alcuna decisione 0 votazione. Detta percentuale dev’essere sottoposta all’approvazione della Conferenza distrettuale.
« Propone in pari tempo ai Concistori
di intensificare con ogni mezzo a loro
disposizione l’opera di persuasione onde
i membri életttori sieno sempre più consci dei propri diritti e delle proprie responsabilità nelle vita della comunità.
« Raccomanda ai Concistori di intensificare ugualmente la loro opera per
una più seria preparazione alle assemblee di chiesa, sia per il loro orario, sia,
per la iempestiua wstificazione dicll'o. d.
g.; e sia per l’effetiwa cailabofrazione
dei presenti.
« Richiama infine l’attenzione dei
Concistori per una rigida applicazione
degli articoli 10 e 11 dei regolamenti ».
Conferenze distrettuali
La Conitererùa distrettuale del III°
distretto che ha avuto luogo a Firenze
il 15 e 16 giugno ha, a suo’tempo, votato il seguente o. d, g.:
« La Conferenza del lu distretto rilevando come la nostra organizzazione
Distrettuale non risponde alle attuali
esigenze della Chieskii richiama l’attenzione del Sinodo su questo problema e
mila necessità di risolverlo per un mag
La commisione è stata dal seggio nominata nelle persone dei pastori A. Ribet, P. Marauda, doti. G. Peyrot.
Facoltà di Teologia
Dalla relazione del Consiglio della
Facoltà di Teologia risulta che nell’anno decorso, pur in mezzo ad icccezionali
difficoltà, si è potuto fare un buon lavoro, sia pure a quadri ridotti.
L’anno scolastico si è iniziato con una
prolusione del decano prof. E. Comba:
« Perchè e quando studiare la teologia ? ». Si sono pure avute due lezioni
pubbliche tenute dal prof. V. Vinay
sull’argomento generale: « Il pensiero
e l’opera di Martin Lutero ».
C*li studenti regolari sono stati otto,
dei quali solo due hanno potuto frequentare regolarmente le lezioni durante tutto l’anno, gli altri essendo tutti in servizio militare. Facilitazioni
speciali sono state accordate agli studenti di terz’anno attualmente militari,
i quali sono stati ammessi a sostenere ’
i loro esami semestrali in ogni epoca del1 anno, anche senza aver frequentato i
corsi. Non si è avuto quest’anno la discussione di nessuna tesi.
Come e noto, il Sinodo 1942 aveva
demandato al Consìglio della Facoltà
rincarico di studiare le modalità per la
istituzione di un IV anno idi Studio.
Dalla Relazione risulta che il Gonsi
gior potenziamento della nostra organizzazione ecclesiastica ».
Il Sinodo ha udito a questo proposito
un’ampia relazione del dott. Rochat,
che sottopone ad un’accurata disamina
il funzionamento delle Conferenze e
delle Commissioni distrettuali. L’oratore ne esamina anzitutto le attribuzioni
e le finizioni rispettive, per concludere
che esse non hanno mai funzionato, nè
funzionano regolarmeinte, in modo che
taluno ha finito col considerarle come
un intralcio alla vita della Chiesa; nei
momenti difficili, per esempio, esse sono sospese.
Continuando nella sua indagine, relatore ritiene di poter asserire che si
può riscontrare una tendenza episcopale nel nostro ordinamento con la figura del Capo distretto, membro della
Tavola e presidente della Commissione
distrettuale. Il dótt. Rochat ritiene che
dal* fatto di esser membro della Tavola
finisca con il risultare im danno per
l’autonomia della Commissione distrettuale.
Egli propone pertanto che il presidente della commissione distrettuale
venga eletto dalla Conferenza e non sia,
possibilmente,, membro della Tavola;
che si assicuri l’autonomia della Commissione stessa assicurandole im fondo
finanziario. La Conferenza poi non dovrebbe soltanto essere convocata alla fine dell’annq, èccjesiastico, ma., anche
una volta, all’inìzio, in modo da poter
stabilire una sorta di bilancio preventivo deH’attività ècclesiastica; essa dovrebbe studiare a fondo i vari problemi in modo da poterne presentare le
conclusioni aH’esame del Sinodo.
Vari «altri oratori intervengono nella
discussione, sia per meglio chiarire alcuni dei compiti delle Commissioni distrettuali; visite di Chiesa, scambi di
pulpito, iniziativie tenenti a promuovere un rinnovaménto di vita spirituale
nel distretto; sia per esprimere delle riserve sulle critiche e sui suggerimenti:
gli inconvenienti dipendono dagli uomini.
Come conclusione il Sinodo approva
il seguente ordine del giorno:
« Il Sinodo incarica il Seggio di nominare Una Commissione di tre membri
per studiare se è possibile poteriz'^re
l’efficienza della nostra organizzazione
distrettuale».
!glio, il quale in linea di massime è sem
iCpre stato favorevole ad un TV anno, ha
vi .studiato le varie’ possibilità, riia ritiene
i ’che esso non debba intendersi « com^
1 una semplice aggiunta ai tre attuali, di\ . vìdendo il progni,mma degli studi in
quattro parti, anzioohè in t!ie; infatti, il
' '^programma diviso in tre parti risponde
I dèlie necessità di ordine prdtico che
’ inori si possono modificare ».
Secondo il parere del Consiglio il'
1 ” quarto anno « dorrebbe offrire agli stu¡Í indenti la, possibilità di p -eparare nelle
,,.,migliori conéizitmì i loro esami generali
te la tesi » che spesso ora risentono del
^''lavoro pastorale che viene affidato ai
1 giovani, al termine del III anno; esso
permetterebbe inoltre di intensificare
parte omiletica, senza escludere Tistì•tuzione di qualche nuovo corso,
S ». La Biblioteca si è arricchita con doI ni, acquisti, abbonamento a riviste.
•r”''Il pastore V. Subilia legge la contro, relazione che prospetta vari problemi
.‘che vengono sottoposti alTesame del
Sinodo.
Sono particolarmente due i problemi
'su cui' verte l’indagine e la discussione,
i .Istituzione del IV anno. Si sottolineano le difficoltà tecniche segnalate dal,la relazione del Consiglio di Facoltà; si
.ricorda la.^sua utilità ai fini.di pr^e di
contatto con le Facoltà estere; si insiste
sul fatto che la Facoltà nostra deve
preparare non degli specialisti, ma dei
pastori completi,, degli evangeilizzatqri,
degli animatori.
Altri invece ritengono che le difficoltà della divisione . dei programmi non
presentino im ostacolo insuperabile: il
vero ostacolo è l’ésiguo numero dei professori.
Altri sottolinea il prodigioso sforzo
culturale fatto dalla Chiesa cattolica,
con ristituzione delTUniversità del Sacro Cuore. Altri sottolinea il prc^cuo
lavoro che si potrebbe svolgere in questo IV anno, con ristituzione dei seminari.
Altri nota come sia opportuno seguire una via media: sono indispensabili i
corsi panoramici, ma sono, necessari i
corsi di stile universitario.
Preparatone dei professori. Questo
problema ha pure attirato l’attenzione
del Sinodo il quale si è preoccupato di
dare le direttive per la formazione di
docenti specializzati ed all’altezza del
loro compito. Si insiste così da taluno
sull’idea di un dottorato in teologia a
cui dovrebbero giungere i pastori. Si
ricorda che non si può dissociare le
due faccie dello stesso problema: culturale e spirituale; si ricorda Tesempio
di Paolo, dei Riformatori. Si prospetta
l’opportunità di formare questi futuri
docenti, scegliendoli opportunamente.
Si ricorda che alla Chiesa compete
sempre la nomina di questi insegnanti
che non deve dipendere in modo assofuto dal parere di tecnici.
Come cònclusione del dibattito vengono approvati i seguenti tre ordini del
giorno:
I.
Il sinodo esprime ai professori della
Facoltà di Teologia. - ed m particolare
al prof. E. Comba - la riconoscenza della Chiesa per Vattaccamento e l’amore
che hanno dimostrato all’opeza loro, obbliga,ti cóme sono stati a compierla in
condizioni non facili e non incoraggianti.
IL
Il Sinodo dà mandMo al Consiglio
della Facoltà di Teolo^ coadiuvato, da
una comm^icne di consulenza nominata
dalla Tavola, di presentare al Sinodo
1944 uri completo e concreto program
ma di rinnovamento e arricchimento degli studi, dimsi in un quadriennio.
m.
Il Sinodo dà mandato al Consiglio
della. Facoltà di Teologia coadiuvato
dalla Commissione di cui all’articolo
precèdente, di presentare al Sinodo
1944 uno schema di provvedimento da
attuarsi per la designazkinp e la preparazione defi candidati alVimegnamento teologico.
F. U. V.
Dalla relazióne della Tavola risulta,
cosa del resto di cui hanno potuto convincersi nostri lettori, seguendo la Pagina della Gioventù, che Tanno ecclesiastico decorso, nonostante le straordinarie difficoltà derivanti daUo stato di
gueira, è stato un anno di fecondo lavoro. Alcune attività hanno dovuto essere sospese o limitate; il tradizionale
camponcongresso, per ovvie ragioni,
non ha potuto aver luogo, ma è da segnalarsi il convegno di Catania « come
atto dii fermezza e dii fedeltà alla vocazione cristiana di fronte alle difficoltà,
ed ai pericoli dell’ora ».
Altre iniziative, per contro, sono state potenziate: così gli studi nohgrafatì,
curati dal C. N. sopó stati complessivamente 8, raccolti in tre quiaderni, ed il
successo ha loro arriso. i
Come è noto, il Sinodo 1942 aveva
nominato una commissione che aveva
per scopo di studiare le eventuali modifiche da apportare allo Statuto attuale della F. U. V. per realizzare un più
compiuto inserimento della, gioventù
"Valdese nella compagine ecclesiastica.
Viene comunicato ora che, per ragioni di forza maggiore questa commissione non ha potuto riunirsi, ed il suo
presidente non ha potuto lasciare il suo
posto di lavoro a Roma. Il Sinodo ne
prende atto e la. Commissione stessa
. viene riconfermata con le stesse direttive.
Chiesa Melodista Wesleyana
A norma delle deliberazioni del Sinodo 1942 la Tavola Valdese si è tenuta in contatto con la Chièsa Metodista
Wesleyana in vista della progettata
unione. Come riferisce la relazione della Tavola, si sono presi alcunf accordi,
concernenti l’assunzione eventuale di alcimi operai da parte della Chiesa Valdese e la cessione di alcuni campi di lavoro da parte della Chiesa Wesleyana.
Il Moderatore ha completata questa
esposizione in sede di discussione sinodale ricordando come si tratti di accordi limitati, che in nulla pregiudicano le
iniziative e in nulla ledono l’autonomia
dei due organismi ecclesiastici. Si tratta di accordi dettati da fatti contingenti, ma che devono essere visti nella luce di un quadro più vasto: la progettata
unione della Chiesa Metodista Wesleyana alla Chiesa Valdese.
Come sottolinea un oratore, la guerra
è stata Toccasiohe che ha dato un impulso più vigoroso a questo movimento,
ma esso non può cessare con essa. L’unione deve essere fatta peT amore, anche se, per forza di cose, bisogna limitarsi negli accordi, e discutere di prò- '
blemi d’indole pratica.
In questo spirito viene approvato il
seguente o. d. g.:
« Il Sinodo approva l’operato della Tavola nei rapporti con la Chiesa Wesleyana conformemmite alle deliberazioni
del Sinodo 1942 e la incoraggia a proseguire nel medesimo senso.
Situazione finanziaria
Dalla situazione finanziaria esposta
dal cassiere, pastore G. Comba, appare
un evidente miglioramento nel decorso
anno ecclesiastico, nonostante le circostanze straordinariamente difficili in
cui sono venute a trovarsi molte delle
nostre chiese. I bilanci delle varie cas
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• se. sc^no in^pare^o etìeesaomi fatta, per
, la cassa cmeiifi. Situazionè pe*” lá -íiuale
, dobbiéimo esprìmer tutta nostea riconoscenza a Dio ed a stianti hanno
con generosità^ dato i>ef ,fe suájiíopera,
ma che, purtroppo, non è tale ancora da
permetterci, di indulgere'ad-un facile
ottimismo, E bihuicio infatti non si può
-t considerare'come Stabilizzato; la nostra
"consistenza patrimoniale è aitata intaccata; si pensi al numero delle ciñiese *e
degli stabili distrutti » dai bomibardamenti o gravemente sinistrati; non si
dimentichi che alcune delle nostre chiese, al. primo posto per la loro generosità, si trovano in gravi difficoltà per lo
sfollamento, ecc.
La meta non è ancora ràgigiunta, per
quanto un buon pasaj avanti sia stato
fatto. Bisogna contìnuare.
Assistenza
In risposta ad una domanda del cappellano E. Rostan che solleva il problema dell’assdstenza materiale ai nostri
fratelli sfollati, a quelli isolati particolarmente, risponde il Moderatore illustrando quanto finora si è fatto.
L’ei€!vato dibattito serve a mettere in
luce la bellez2;a della cristiana solidarietà.' E mentre si rimane preoccupati di
fronte a certe forme di mcomprensione
dà parte dei nostri membri di Chiesa^
che sono pronti sì a rispondere con generosità per i danni alle Chièse, ma
sembrano sovvenire con una certa riluttanza ai bisogni materiali dei fratelli, si gode di apprendere come sempre
più si vada diffondendo l’evangelica
consuetudine del dono anonim.o: « non
^ sappia la tua destra... »
C. I. O. V.
. Dalla Relazione della Commissione
degli Istituti ospitalieri Valdesi e della
contro-relazione non parleremo oggi.
Ai nostri Istituti, alla loro attività contiamo consacrare, come per il passato,
un esame più particolareggiato’ di quanto non ci sia consentito in questo arido
resoconto. Riferiremo qui soltanto brevemente l’andamento della discussione
smodale che non è stata del resto molto ampia. Si è cioè verificato, anche
quest’anno il fencmieno di un assenteismo irriducìbile da parte dei membri
del Sinodo. E ci si è chi^to, anche quest’anno, se il Sinodo fosse veramente la
sede più opportuna per la discussione
dei problemi connessi ai nostri istituti
ospitalieri. E’ stato pertanto proposto
di presentare questa relazione alla Conferenza del I distretto.
Di fronte però alle difficoltà che fa
sorgere l’osservanza dei regolamenti, si
è demandato alla C. I. O. V. rincartco
di studiare l’argcunento.
Un senso di profonda gratitudine è
stata espressa all’av'v. Peyrot che, dopo
un decennio di instancabile attività, lascia, in obbedienza ai regolamenti che
non ne consentono la rielezione, la carica onerosa di presidente de’la C. I.
O. Y. \
E in uno stesso sentimento di riconoscenza si unisce la persona del pastore
R. Jahier, anch'egli noin più rieleggibile
per compiuto decennio.
Come conclusione vengono approvati
i due seguenti ordini del giorno:
I.
« Il Smodo esprime la riconoscenza
della Chiesa alla Commissione, alle
Diaconesse ed a tutto il personale degli
I. O. V. per l’opera svolùi con spirito di
amore e di consacrazione ».
II.
« Il Sinodo rivolge un sincero ringraziamento a tutte le persone che con generosità e perseveranza continuano' a
sostenere le Istituzioni Ospitaliere Val‘desi ».
Giornate teologiche
Come forse non tutti i nostri lettor;
sanno, durante il periodo pre-isinodale,
il vecchio tempio del Ciabas accoglie,
da alcimi anni, un gruppo di persone
colte che si interessano in modo particolare di problemi teologici ed ecclesiologici.
L’argomento di quest’anno: I concordati, era di un particolare interesse ed
è uscito dalla ristretta cerchia dei convenuti al Ciabas per essere portato al
Sinodo che fu invitato a consacrare una
seduta allo studio di una importante
« risoluzione » in cui erano contenute
le risultanze delle discussioni delle
« ^rnàte teologiche »»‘in merito-'*alle
relsziooi tra Chiesa e statot f ,
Siccome è consuetii^ne che questi
resoconti vengano pid»lfiicati nella rivista r« Appello ci'friserviamo arurbe
per questi argomento di riferirne, in
avvenire, con maggiore àmplezza* ed informazione, come comporta l’argomeinito.
IV Distretto
« Il Sinodo Valdese unito spiritualmente nella fede e nella spemnza alle
comunità‘evangdìéche nelle zone occupate della Sicilia e déll’ltdiia meridionale, momentaneamente isolate dal corpo della Chiesa, invoca sulle comunità
e sui loro conduttori spirituaU, prigionieri 0 dispersi od espcri all’aeàone dei
bombardamenti, la benedizione e la
protezione del Signore ».
Quest’o. d. g. proposto dal pastore E.
Aime nella commossa acclamazione che
l’ha accolto ha . espresso il fraterno saluto dei delegati e dei pastori presentì
ai fratelli del IV distretto che, fedeli,
al loro posto di comibattimento testimoniano della loro totale consacrazione all’opera del Signore.
L’assenza di quasi tutti i pastori di
questo distretto si è fatta indubbiamente sentire come privazionè deH’apporto
di un prezioso contributo di esperienza
e di vita spirituale, ma è stata nello
stesso tempo un eloquente richiamo alla fedeltà incondizionata alla Parola.
I nomi del capo distretto, pastore A.
Deodato, Corsani, T. Balma, L. Naso, S.
Colucci vengono salutati con le loro comunità con particolare commozione, insieme con quelli delle loro compagne
d’opera; a Suor L. Stallò ed al Comm.
Colu'cci viene espresso pure la riconoscenza della Chiesa per la preziosa collaborazione che essi hanno dato in circostanze non facili.
Messaggi
Vengono letti ed acclamati i messaggi di E. Sbaffi (presidente comitato permanente della Chiesa Melodista Wesleiana); T. Signorelli (per la Chiesa
Metodista Episcopale); C. dalla (Chiese
Retiche); A. Deodato; cappellano A. Rostain.
Proposte varie
Il Sinodo ha approvato il seguente
o. d. g.:
« Il Sinodo Valdese invita la Commissione e la Conferenza del I distretto
a studiare l’oppórtunità di isiituire una
nuova parrocchia in S. Secondo ed una
altra ai Coppieri g di portare un piano
coTu^eto per la realizzazione di quanto
sopra al prossimo Sinodo ».
Sotto forma di raccomandazione viene approvata la richiesta seguente:
« Si propone che fra gli argomenti di
insegnamento presso la. Facoltà Valdese
di teologia si comprenda un breve corso
sui regolamenti della Chiesa Valdese e
delle altre costituzioni ecclesiastiche riformate ».
Questa domianda in realtà, come risulta dalla discussione e dalle delucidazioni del prof. D. Bosio non costituisce
una innovazione, poiché lerioni di questo genere hanno già avuto luogo per il
passato; inoltre vi è un corso di ecclesiologia.
Per competenza viene passato alla
Tavola la seguente richiesta:
« Per desiderio della comunità interessata, si propone che la Chiesa Valdese di Coazze venga inclusa nel I distretto per ragioni topografiche e perchè la
cura pastorale di essa rientra costo,nitemente nell’ambito del medesirno ».
Questa domanda a cui qualcuno si
appone osservando come le ragioni topografiche non sembrino probanti, poiché il blocco delle Chiese del I distretto è tale in forza di ragioni storiche particolari, viene approvata.
inconvenienti, e per lirpitaW iL terùpo a
■¡vi disposizione dei singoli oratori. La prq, posta è discussa e contrastata da chi te. me che con questi regolamenti si venga
e ad inceppare il normale f svolgimento
' della discussione sinodale. Altri fa ri. levare come sia errata la concezione
ifif che npi abbiamo della funzione di pre^Vsidenza: il presidente non deve soltanto
r potersi limitare a dare la parola ©d a
' dirigere la discussione,'^ ma deve avere
tutta la dignità e rautórifli che si com-'
pefe a colui erp^ rappréselita il Sinodo.
Dopo una brèye discussicoxe viene approvato il seguiate o. d. g.: ‘
« Il Sinodo invita la Commissione dei
regolamenti à rivedere la rególàinentazi/me delle distmssixmi sinodali^ affinchè si svolgano in man^ra più disoiplinato ». *l'te ci
n
J/elcampo
k
tone
CSpigolando nella J^ela^hne al Sin odo...J
Il pastore E. Geymet presenta quindi
un o. d. g. che tende a dare un maggior
ordine alle* discu^ioni sinodali. Si è notato, anche durante questa sessione sinodale, osserva egli, il ripetersi di^ alcuni inconvenienti che vanno eliminati: vi
stato un membro del Sinodo che ha
preso la parola 40 volte; altri sono ripetutamente intervenuti bella discussione di uno stesso aiigomento, a detrimento di altri che'*non avevano ancora
preso la parola. Egli presenta alcune
prop>oste pratiche per eliminare qu^ti
E buone notizie la Relazione le reca
non solo di certe chi^e stimolate dalla
prova, ma un po’ di tutte le Chiese. Dovunque vi è im fervore di attività che
da a bene sperare. Interessante per
esempio sentire che a Roma sono stati
iniziati dei Culti quartierali, che ad
Aosta sono state tenute periodiche riunioni di « informazione e di preghiera »
in cui il Pastore ha dato continue notizie delle Chiese che in modo particolare
son chiamate a soffrire nel momento attuale ed in cui si è pregato appimto per
le Chiese nella prova. A Firenze hanno
continuato anche quest’anno le »conferenze di Cultura religiosa, corsi di introduzione all’Antico Testamento ebbero luogo a Venezia ed a Livorno, delle letture del Vangelo a Roma, conferenze speciali di Storia valdese a Cosenza e quivi anzi sono state vendute
ben 200 copie di storia Valdese. Dovunque le Chiese sono stato prezioso aiuto
alla diffusione dei libri della Claudiàna
e della nostra stampa evangelica.
Ed anche l’attività laica si è dimostrata quest’anno intensa: molte sono le
Chiese in cui si parla della collaborazione laica alla predicazione: anzi a
Messina è im laico che sostituisce quasi
regolarmente il Pastore nelle periodiche assenze ed a Martina Franca è un
anziano che continua regolarmente i
Culti per un gruppo di sfollati. A Pachino una sorella di Chiesa sostituiscse
il Pastore assente ed a 'Sfittoria nelle regolari assenze del Pastore è Suor Leonia Stallè che tiene i Culti, mentre che
a Rio Marina visitata solo mensilmente,
e in settim,ana hanno continuato ogni
domenica i culti presieduti da un anziano o dalla stessa sorella di Chiesa.
E non solo nella predicazione; la relazione della Conferenza di Firenze mette in evidenza come in es^sa due membri laici abbiano presentato uno studio
ciascuno su problemi attinenti alla nostra organizzazione ecclesiastica. E ci
piace mettere in evidenza questo aspetto della nostra vita ecclesiastica perchè
esso prova che la Chiesa non è solo un
assieme di Pastori, ina la Chiesa e « la
Chiesa ».
« ♦ *
Mi pare che quest’anno vada rilevata
una nuova nota nella Relazione al Sinodo: per la prima volta troviamo citati i nomi di'. Cosenza, Apriliano e Dipignano: nomi di^ comunità passate a noi
dalla chiesa Metodista Wesleyana. Possia mo dire che questo è il primo frutto
della deliberazione presa nel Sinodo
passato di una fusione della’’ Chiesa Wesleyana alla Chiesa Valdese; primo e
grato frutto poiché ci permette di iscrivere fra le località in cui vi sono Valdesi anche la Città di Cosenza dove vi
è una piazza intitolata ai Valdesi, e dove ancora vi è il castello nel quale furono rinchiusi tanti martiri Valdesi fra
cui P. L. Pascale e Uselip. Che quei fratelli possano sentire quanto sono benvenuti in mezzo a noi, si possono sentire sempre più fratelli in mezzo a fratelli. E lo stesso augurio facciamo ai
Membri della Chiesa Wesleyana che
tanti contatti di atti ebbero soprattutto
nell’anno trascorso colle Chiese nostre
in Palermo, Firenze e Napoli che, lo
auguriamo, saranno presto anch’essi fra
nói come fratelli in mezzo a fratelli e
non solo in senso effettivo, ma anche
ecclesiastico.
Non meno intensa attività fraterna ci
lega alla Chiesa Battista. E’ il nostro
^Pastore di Venezia che da più di im anno cura la loro Chiesa di Pordenone, ed
è il loro Pastore di Genova che ha attivamente collaborato per la predicazione col pastore Alessio durante il periodo in cui a lui fu pure affidata la Chiesa
d' via Assarotti, e il Pastore Battista
che presiede anche per i nostri Membri
di Chiesa il Culto nella nósitra cappella di Susa.
Alcuni anni fa un convegno giovani
le che radunava giovani di quattro denominazioni diverse votò un ordine del
giorno in cui chiedeva la fusionp dei
Vàri movimenti evangelici in'uno solo,
riafletoaiido così che il problem,a delTunità ecclesistica del protestantesimo^
italiano rimane piroblema insoluto®e da'
risolversi. QueU’ordine del giorno fu posto in dimenticatoio pepchè pochi giorni più tardi entrammo in guerra. Scorrendo le pagine dela Relazione al Sinodo ho l’impressioine che ci avviamo
finalmente alla eliminazione delle divisioni denominazionali nella nostra Pa* tria: quanto più vivremo vicini nella
attività pratica tanto più ci sentirerno
uniti, logicamente verrà così il giorno
in cui ogni differenziazione denominaz’onale si rivelerà superflua fra noi ed
allora finalmente il sogno di tanti anni
si realizzerà per il bene del protestantesimo italiano.
A. Ribet.
»naliai
Al nastro collaboratore pastore E. Aime, così dolorosamente provato dalla dipartita del Padre, giunga l’espressione
della nostra profonda cristiana simpatia.
Cronaca Valdese
TORRE PELLICE
Il culto, domenica prossima, sarà
presieduto dal pastore signor Colucci.
— Nelle prime ore di giovedì scorso
Iddio ha richi^ato da questo mondo
la signora Lidia Jouve dopo breve malattia. Venerdì ne abbiamo accompagnato la spoglia mortale al campo del
riposo. Essa ha avuto la gioia di avere
negli ultimi giorni attorno a sè tutti»!
membri della sua famiglia.
In quest’ora di prova vogliamo circondare la famiglia, colpita nei suoi affetti più cari, della nostra simipatia e
specialmente invocare su di essa -1© divine consolazioni.
La famiglia Aime ringrazia tutte, le
persone che itti vario modo l’hanno assistita e le hanno espresso la loro simpatia in occasione della, dipartenza del suo
caro.
La famiiglia di
LIDIA JOUVE-CHAUVIE
profondamente commossa dalla testimonianza di affetto e di simpatia dimostratale nella dolorosa prova che l’ha così
gravemente colpita, rìn&razia sentitamente i vicimii di casa,, e tutte le persone
che vollero testimoniarle, di presenza e
con'scritti^ la loro solidarietà.
FIORI in memoria di Lidia Jouve-Chauvie: , . '
Per l’Ospedale Valdese; Vicini e coinquilini: L. 100 - Sig.ra G;ay-Durando e
famiglia, 50 - Jouve Luigi, 10 - La
famiglia, 25. .
Per il Ricovero di S. Giuseppe: Vicini e
coinquilini, 110 - La famiglia, 25.
Per rOr/aTmtrojHo Valdese: Elena, Ada e
Carluccìo Geymonat, 30 - La famiglia,
'25.
Per il Rifugio Re Carlo Alberto: La famiglia, 25.
Omo CosTABBL, direttore responsabile
'ARTI GRAFICHE L’ALPINA - Torre Ì>eilice ».
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