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ECO
DELLE mLLI VALDESI
Spett.
BIBLIOIECA VALDESE
TORRE PELLICE
(Torino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
Anno xcv - N. 29-30 ABBONAMENTI I L. 2.800 per Testerò Spedizione in abbonamento poetale . I Grappo TORRE PELLI C E — 23 luglio 1965
Una copia Lire 4 (1 / Eco: L. 2.000 per l’inlerno 1 ^ Cambio di indirizzo SO Ammin. Claudiana Torre Pelliee - C.C.P. 2-17557
Un discorso indicativo
Atti 17: 22-31
Il discorso <li Paolo ai greci di Atene non è un discorso semplice. Il riassunto datoci dal libro degli Atti è molto succinto, troppo
forse, perchè ci si possa fare un’idea esatta degli argomenti e delle
parole dell’ajtostolo; inoltre molte espressioni sono per noi strane,
])erchè non siamo i greci del I secolo a cui egli parlò.
Anche al lettore più semplice è però evidente un fatto: in questo
dis(a>rso vi sono due ragionamenti distinti, due parti. Nella prima
(versetti 23-29) si parla di Dio che non ha bisogno di templi, che ha
i-reato il mondo, che vive dappertutto. Sono argomenti molto generali che tutti comprendiamo ed approviamo e che probabilmente anche gli ateniesi compresero ed approvarono. In seguito però si cambia argomento —- questa è per lo meno la nostra impressione — e si
:>arla del giudizio di Dio, di una nuova rivelazione, si invita al ravve■i¡mento. Si tratta in questo caso di verità molto più chiare e precise,
che non tutti sono disposti ad accettare, ed infatti i greci non le accetiirono.
Nel primo discorso si parla solo di Dio e degli uomini, nel seomlo tutto il ragionamento è rivolto a Gesù Cristo; il primo è un dicorso religioso che tutti gli uomini religiosi possono fare e capire,
i secondo è una predicazione cristiana.
Perchè l’apostolo ha seguito questo metodo parlando di Dio in
. imo tempo e di Gesù alla fine? E’ un caso o si tratta di una impoiazione voluta? Questa questione non è senza importanza per noi,
, crchè riconosciamo in Paolo un maestro non solo nella fede e nelle
■ velazioni ma nell’evangelizzazione ed è per noi indispensabile imirare da lui l’arte della predicazione, della testimonianza, della
. angelizzazione.
Tutti gli studiosi hanno notato il duplice aspetto della predica
ii Paolo in Atene e ne hanno tratto diverse interpretazioni. Il diorso sarebbe, secondo gli uni, un bell’esempio di apologia del cri
ianesimo, apologia purtroppo non del tutto riuscita, perchè gli udi>ri non ne furono convinti, ma egualmente valida e normativa per
1 oi. Al contrario, sostengono altri, non si tratta per nulla di una apo
* sgia ma di una semplice predicazione dell’evangelo e gli ateniesi
: anno capito molto bene di che si trattava, proprio per questo non
iianno accolto il messaggio.
Secondo i primi la parte più importante del discorso è la prima,
ragionamento generale su Dio che deve- condurre alla conclusione,
¡a fede in Cristo; secondo gli altri la parte essenziale è la seconda,
a ero messaggio della risurrezione, mentre tutto il resto non sarebbe
“ una generica introduzione senza importanza.
Apologia o predicazione? A noi sembra che non sia nè l’una nè
' "Itra; una testimonianza personale, vissuta e sofferta della fede in
* risto, questo è il parlare di Paolo, e meditarlo è per noi essenziale
; rchè ci aiuti a scoprire una sensibilità nuova nella nostra testimo; .inza. Una vera testimonianza è sempre stata infatti la via di mezzo
s l’apologià e la predicazione, è sempre stata ripensamento perso; ile delle parole di Cristo in comunione con gli uomini, come fece
r >olo in Atene.
Giorgio Toiirn
Il nuovo tempio dì Pachino
Su progetto dell’Architetto Leonardo Ricci di Firenze, il tempio di Pachino è stato ampliato e in gran parte
rifatto. Da tempo si sentiva questa
necessità. Il vecchio tempio necessitava di troppi restauri e, inoltre, non
bastava più alle esigenze della Comunità.
Alla spesa di 12 milioni, la Chiesa
dì Pachino ha contribuito con la metà
(4 milioni del Prof. Guamaccia Salvatore e due milioni colletati fra tutti i
fratelli).
Il culto di dedicazione è stato preste
doppio
taglio
Il Vaticano pagherà?
duto dal Moderatore il 17 ^ugno u. s.
Sono intervenuti numerosi fratelli appartenenti a Chiese Metodiste. Pentecostali e Valdesi. DalPItalìa e dalPestero sono giunti messaggi augurali.
Ora la Chiesa di Pachino dispone di
un locale di culto veramente bello e
accogliente. Ne rendiamo lode a Dio
e ringraziamo tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di quest'opera, in particolare le Chiese tìel
Distretto di Hessen-Nassau in Germania, l’Architetto Ricci e la Tavola Valdese. S'
Dolio un monuìito caldo », non si sente
più molto parlare pubblicamente delVimposia cedolnre che il Vaticano non vuol pagare
(e non paga da tre anni) sulle azioni che possiede. Se il governo e il parlamento italiano,
nonché la maggioranza della stampa del nostro paese fanno gli gnorri, la stampa straniera si è fortemente interessata alla questione. « Gioventù Evangelica » {marzo ’65) riportava queste notizie :
« Secondo le stime bancarie più attendibili. la ricchezza del Vaticano ammonta a
10-15 miliardi di dollari (cioè da 6.200 a
9.300 miliardi di lire). Di questo patrimonio, i titoli azionari investiti in Italia rappresentano 1,6 miliardi di dollari (circa
1.000 miliardi di lire), ossia il 15'o dei titoli azionari presenti sul mercato italiano. Il
Vaticano ha grandi investimenti nelle banche. nelle assicurazioni, nelle industrie chimiche, siderurgiche, edili, nella terra ».
(( Questa notizia è apparsa sulla rivista
americana '"Time" (26 febbr. ’65, p. 61), il
noto settimanale presieduto da Henry Luce.
Si tratta dunque di una fonte difficilmente
so.spettahile. Se non andiamo errati, le cifre
indicate sopra non comprendono le ricchezze degli Ordini religiosi nè quelle delle varie organizzazioni cattoliche.
« 1.’Italia non è Tunico paese che goda i
benefici di un'alta concentrazione di capitale cattolico: A. Wal»é scrive nel ’’Nouveau
réveil*’ del luglio 19(4 (l’articolo è riportalo
nel n. 12/1964- del Bollettino del Centro
Fraiitz Fanon) che il Vaticano controlla, tramite varie banche earopee, la Société Ivorienne de Banque. una delle tre grandi banche che sono al cenilo della vita economica
della Costa d'Avorio »>,
Su questa qiiestioi e. ha pubblicato un'ampia inchiesta ringle."e a Economist » del 27
marzo (« The Vatican^s riches », « / ricchi
del Vaticano»), che * Va Espresso » ha ripubblicato integralmente nel n° del 4 aprile,
sotto il iiftìlo un po* scandalistico secondo
il suo solito a Li roulette del Vaticano —
la S. Sede é azionista del casinò di Sanremo ».
Non possiamo ovviamente riportare questo
ampio articolo: ma forse qualche stralcio potrà interessare.
(( La valutazione più prudente che si possa ragionevolmente fare arriva alla conclusione che il Vaticano, o piuttosto il Papa,
dato che è un sovrano assoluto, è il maggior azionista del mondo (vengono qui forniti dei dati un poco inferiori a quelli del
Time ')... una potenza finanziaria internazionale di grandezza formidabile, con disponibilità che ammontano airincirca alle riserve ufficiali in oro e in valuta estera della
Francia... Persino i titoli in dollari posseduti
dal governo britannico non rappresentano
che un quinto del patrimonio azionario della
S. Sede. Questa valutazione è molto approssimativa e non tiene conto dell’incalcolabile
ricchezza del Vaticano rappresentata dalle
sue proprietà fondiarie e immobiliari in tutto il mondo, oltre a quella che certamente
è la maggiore collezione mondiale d’arte.
La ricchezza del Vaticano dunque non si li
mila ai titoli. Il Vaticano è anche proprie
la rio di immobili e di terre in numerosi
paesi europei e nell’America del nord e del
sud. Queste proprietà non vanno confuse con
quelle di maggior consistenza che appartengono ai moltissimi enti ecclesiastici cattolici,
come le sedi vescovili, i conventi, i collegi,
tutti enti completamente indipendenti dalla
S. Sede. La S. Sede possiede grandi proprietà immobiliari soprattutto nell'area di Roma:
interi blocchi dì edifici e centinaia di appartamenti e anche vaste aree edifìcabili nei
sobborghi della città ».
L articolo citato dell « Economist » men
ziona quindi i vari strumenti di ammini
strazione, oculata e sagace, con cui la S. Se
de fa rendere il suo immenso capitale, rico
stituito con grande accortezza dopo la crisi
dell'economia vaticana, alla caduta degli
Stati pontifici. L’« aggiornamento » è stato in
questo campo di una tempestività, di una
sagacia e di una dimensione formidabili. I
Patti lateraneusi ebbero, ira Valtro, un aspetto finanziario tutt altro che indifferente per
la S. Sede (e per lo Stato italiano).
Se il contrasto fra lo Stato italiano (Virriverente iniziativa di richiedere il pagamento della cedolare è del ministro delle Finanze, Tremelloni) e In Curia vaticami non è
oià discusso apertamente, non f-fire che i
colloqui diretti con la Segreteria di Stato
di cui il primo ministro Moro si sarebbe
incaricato, approdino a nulla. Era prevedibile. Non si tratta di un problema politico,
ma della pura rigorosa applicazione di una
norma giuridica, e di una colossale evasione fiscale. La cosa e provata dal rifiuto
senza discussione degli organi vaticani, e
dal ricatto che senza mezzi termini la Segreteria di Stato vaticana oppone alle richieste del ministero italiano delle Finanze: secondo « L’Espresso » (4-7-’65) il card.
Cicognani avrebbe dichiaralo: « Se Tremelloni insiste (a chiedere ciò che si chic
Quando gli uomini di Chiesa dimenticano la giustizia devono ricordargliela gli uomini di mondo
de a ogni cittadino o ente italiano operante
finanziariamente in Italia), se ci obbligate
n pagare, venderemo tutti i titoli, scaricheremo di colpo sulla Borsa quasi mille milioni di azioni ». C’è anche questo dietro
lo Speron doro conferito sorridendo al presidente Saragat.
Sul piano civile, poniamo il problema se
a una tale potenza finanziaria il nostro Stato
non certo ricco deve regalare, in sovvenzioni e in esenzioni, i fior di miliardi, a diecine, che annualmente dona e condona finora.
Sul piano cristiano, facciamo nostra la
conclusione del redattore di ’’Gioventù Evan
COMUNICATO
Si comunica che la riunione
del Corpo Pastorale della Chiesa Valdese avrà luogo a Torre
Pellice, nell'Aula Sinodale
Mercoledì 4 Agosto alle ore 9.
L'Ordine del Giorno sarà il
seguente :
1 ) Culto introduttivo;
2) Esame di fede dei Candidati al Ministero Renato Coisson
e Salvatore Ricciardi ;
3) Esame di fede del Candidato Jean François Rebeaud,
proveniente dalla Chiesa Nazionale Evangelica del Cantone
di Vaud (Svizzera) e del Past.
Eugenio Rivoir, proveniente
dalla Chiesa del Sinodo Retico
( Svizzera ) ;
4) Varie.
Torre Pellice, 19 Luglio 1965.
Ermanno Rostan
Moderatore
gelica” nella nota citata : « Segnaliamo queste cifre ai nostri lettori, lasciandoli liberi
di giudicare se si tratti di ricchezze che la
tignola e la ruggine non consumano ».
Post scriptum
La nota precedente era già pronta — e
rinviala per mancanza di .spazio — quando è apparso su L'Osservatore Romano del
6 luglio un corsivo anonimo in cui si polemizza indirettamente con l’attacco de
L'Espresso. Il titolo del corsivo. « Il bene e
: beni», è già indicativo: La Cbiesa è il
bene, conosce e insegna il bene, fa il bene,
a lei dunque speilano di diritto i beni (anzi diventano i Beni) quali strumenti di
quel bene. Scrive fra l’altro il corsivi.sta
vatic.ano :
« E' (.hiaro che se la Chie.sa chiede è
per donare. Se il Papa raccoglie non lo fa
per se. La Chiesa è In trasmeuitrice di un
flusso di caritii che ad essa converge e da
essa altrettanto copinsnmen'e si diffonde
per allualizzarsi m insegnamento, in evangelizzazione, in assistenza, in .soccorso, in
organizzazione dando vitn ad ogni possibile e provvidenziale forma di carità spirituale e materiale: duiU affamati ai vecchi,
ai malati, agli orfani, ai fanciulli, negli istituti. negli ospedali, nei ricoveri, negli ospizi. nei lebbrosari come pipile innumerevoli
i.stituzioni di pietà, di studio, di cntecbizztizione.
La Chiesa è una .sor ietà visibile oltre che
invisibile; è incarnata negli uomini, e come tale ha uno. struttura e deve sopperire ai
bisogni anche di natura temitorale, nello
svolgimento di un ministero che abbraccia
tutta la terra, interessa tutti gli uomini come ad un governo che è universale. Se
tanto cospicua è la finanza degli Stati, certo non esigua è la somma di esigenze amministrative di una organizzazione univcr.sale come la Chiesa. Pensiamo ai bisogni
delle Missioni, oggi aggravate, dal dramma
della fame nei popoli in via di sviluppo
ed ai bisogni della rappresentanza e del
governo della Chiesa presso ogni popolo in
ogni continente. Considerazioni ovvie ma
che si fanno necessarie quando, in contrasto coll’umile e realistico appello del Capo visibile della Chiesa (« l’angustia benedetta delle liniitate no.stre risorse finanziarie ») si leggono allusive e non benevoli
polemiche sulla amministrazione del Patrimonio della Santa Sede, sui problemi ine
renti le facilitazioni richieste o discusse di
natura economica attinenti ai Beni della
Chiesa. Non entriamo qui minimamente
nelle questioni specifiche politiche, legislative o di diritto che toccano organi ed
istanze superiori eccle.siastiche o statali, che
a noi non competono. Facciamo solo que
stione di sensibilità giornalistica, di punì
di vista non proprio obiettivi, di auspica
bili disposizioni comprensive e non incom
orensive, circa la natura della amministra
zione della Chiesa oìwiamente lesa, nelle
sue sollecitudini di ogni natura, ad incicmentore il bene pubblico, ¡1 bene sociale,
il servizio e l’assistenza dei fedeli e del
popolo. Si dovrebbe sperare di veder riconosciuto in modo comprensivo e deferente
il fine di chi si adoprn a facilitare git
adempimenti di una missione di verità e di
carità e non certo a svolgere una attività
volta al profitto od alla sjieculazione prit:ata! Il meno che si possa dire di certe
pubblicazioni è che esse tanche a tacere del
mobiiplicalore mes.so ai miliardi) .sembrano
voler ignorare totalmente che la cura di
chi amministra i beni della Chiesa è vol'a
a rendere più ampia e fruttuosa l’opera di
bene materiale e spirituale della Chiesa
stessa cioè di un interesse che appartiene
Il lutti, nersino a coloro che non ne accettano le ragioni più alte. I beni della Chiesa vengono dal popolo che umilmente e
generosamente li offre e vanno al popr’o.
come fanno fede la storia e la vita di ie-L
di oggi, di sempre dèlia Chiesa. I beni
della Chie.sa sono al servizio del Bene ».
A] corsivista vaticano, così ricco di fervida unzione, vorremmo chiedere che cosa è successo, dietro l’egida della POA
(Pontificia Opera di Assistenza), dopo l’ultimo conflitto mondiale, di migliaia di tonnellate di « doni >■ americani (lo chiediamo col cuore pesante, perchè anche le nostre mani protestanti non sono, nel mstro
piccolo, del lutto nette da quei pii traffici):
si riceve e ai da, ma qualche volta si rivende... Ma soprattutto, è di un’ipocrisia
rivoltante dire .seraficamente « i beni della
Chiesa vengono dal popolo che umilmente
e generoisamente li offre... »: le decine di
miliardi che si vogliono sottrarre al Fisco
Italiano, no! e casi per molte altre entrate
vaticane. Non saremo mai « comprensivi e
deferenti » per wetese di quest’ordine e
tipo; le attaccheremo sempre con la passione più violenta: non solo perchè ledono
elementari principi giuridici e civili (e
qui possiamo lare un tratto di strada comune ccm polemisti laicisti) ma perchè il
nome di Dio e del suo Cristo è in tal modo
diffamato davanti agli uomini. Là dove, nella Chiesa Romana, non c’è questo senso
elementare, è chiaro che ogni possibilità di
dialogo è recisa alla radice, è chiaro che ci
anima uno spirito diverso. g. c.
Novità CLAUDIANA
Siamo lieti di annunciare le comparsa simultanea in due nuovi volumetti della « Piccola Collana Moderna » deH’Editrice Claudiana'
(1 n. s
JACQUES DARCHON
Impe.^no politico del cristiano
Prefazione di Roberto Jouveial.
In appendice • « Tesine sul comportamento politico del cristiano », di Vittorio Subilia.
Il volume'to L. 600.
il n. 9
VITTORIO SUBILIA
Cattolicesimo e presenza protestante in Itali:i.
Il testo della pubblica conferenza
tenuta al Teatro Eliseo in Roma,
il ‘29 maggio scorso, nel quadro
del II Congresso Evangelico Italiano, che tanti consensi ha raccolto negli ambienti evangelici:
anche la stampa laica italiana più
attenta l’ha segnalata come un
contributo importante alla chiarificazione del dialogo con il cattolicesimo.
Il volumetto di 48 pp., L. 400.
Ordinazioni alla Editrice Claudiana,
Torino, Via Principe Tommaso 1 o
Torre Pellice; oppure alla Libreria di
C"ultura Rehgiosa, Piazza Cavour 32.
Roma, oppure alle librerie evangeliche
o ai depositi presso molte cemunità
evangeliche.
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pag. 2
N. 29-30 — 23 luglio 1965
ECHI DELLE CONFERENZE DISTRETTUALI
■
.'jH; : '^Secondo Distretto - Ivrea
Coordinaitiento della collaborazione laica
Nomadismo domenicale
Corsi B. I.T. a Torino
Istituti di istruzione
Un culto con predicazione sul testo 11 Corinzi 12, presieduto dal Past. Ernesto Ayassot, apre nei locali della Chiesa di Ivrea,
alle ore 21 del giorno 28-6-65, la Conferenza del II Distretto. I lavori però iniziano
soltanto il mattino del giorno seguente alle
ore 8, sotto la direzione di un seggio composto dal Past. R. Nisbet, presidente; Sig.
A. Pizzo, vicepresidente; Sig.na F. Monaya,
segretaria. La Conferenza, dopo la lettura
della relazione della Commissione Distrettuale, prende in esame innanzi tutto il servizio
pastorale. Al riguardo viene rilevato: che il
Past. (jino Conte è stato assegnato alla chiesa
di Torino; che il Past. R. Nisbet ha dovuto
sospendere la sua attività per ragioni di salute, ma che ora Tha ripresa a pieno ritmo;
che il Past. Long ha dato per alcuni mesi
a Genova una collaborazione molto apprezzata; che il Past. em. Emilio Corsani, ottantenne, continua ad offrire la sua instancabile collaborazione e che il candidato Rostagno ha condotto a termine il concordato
cinquennio nella « integrazione » del servizio pastorale tra la Chiesa Valdese di Sampierdarena e la Chiesa Melodista di Sestri
(a questo proposito è fatto notare che è bene
stabilire una regola di cinque anni per la
durata del servizio dei pastori valdesi e metodisti nell’« integrazione », ma che è necessario che l’applicazione in loco possa essere
decisa caso per caso).
E* apprezzata l’importanza data dalla relazione della Commissione Distrettuale al valido contributo apportato dai predicatori laici
ed alla necessità di utilizzarli maggiormente
e meglio. Alla proposta di un convegno per
predicatori laici segue una discussione che
porta all’approvazione del seguente ordine
del giorno: La Conferenza del II Distretto
chiede alla Comm. Distrettuale che attui la
proposta di convocare un convegno di predicatori laici del Distretto e la invita a farsi
promotrice di un incontro periodico dei predicatori laici delle varie chiese evangeliche
del Piemonte e Liguria, in vista di uno stabile lavoro in comune.
Da un esame della vita delle comunità del
II Distretto, quale può apparire dalle relazioni, sì deduce che non si sono stati molti
avvenimenti di rilievo. Ricordiamo con gioia
le celebrazioni centenarie della chiesa di
Sampierdarena, la ricorrenza del centenario
della nascita di Ugo Janni che la relazione
di San Remo ricorda sia per la memoria
che il Past. U. Janni ha lasciato di sè nella
sua comunità, sia per il rilievo che la sua
persona e opera hanno avuto in tutto l’evangelismo italiano nella prima metà di questo
secolo. A Torino l’Istituto Artigianelli vaidesi ha celebrato il centenario della sua sede
rinnovandosi completamente con un rilevante complesso di opere di ammodernamento.
Tutte le comunità hanno avuto un’attività
molto intensa avendo dovuto esaminare e
pronunciarsi in merito agli argomenti di
studio presentati dal Sinodo; esse hanno
fatto notare che in avvenire il Sinodo non
dovrebbe più proporre tanti temi di studio
cosi vasti perchè anche le comunità che
hanno messo un certo impegno non hanno
potuto approfondire detti temi come avreb
bero voluto ed inoltre le loro relazioni se
gnalano il sopravvento di una certa stan
chezza che ha fatto sì che l’interesse an
dasse decrescendo. E’ stato preso in consìde
razione il problema dei « nomadismo dome
nicale » che si fa sempre più importante nel
le città di Torino e Genova, in funzione
del quale nasce una mancanza di identità
tra coloro che partecipano solo alle assem
blee di chiesa e coloro che partecipano sol
tanto alla vita cultuale. Si formano così
due gruppi di membri chiesa : quello che
prega e quello che delibera. Si giunge alla
determinazione che questo fatto può essere
ovviato solo Se ogni credente ne farà una
questione di coscienza. In Torino si è affermato il culto in lingua inglese alle ore 9.30
del mattino con una partecipazione che rag
giunge le cinquanta presenze: anche-la scuo
la domenicale in inglese aduna fino a venti
bambini. E’ un’opera questa che si va am
pliando perchè in autunno si apriranno
corsi del B.I.T. con un numero iniziale di
600 studenti stranieri di cui si prevede che
almeno un terzo sarà protestante e di lìngua
inglese. Per questo sarebbe necessaria la presenza di un altro pastore in Torino: ancora
una volta si riscontra che la messe è grande
e gii operai sono pochi: viene di nuovo proposto di affidare maggiormente a laici altamente qualificati incarichi importanti onde
sgravare i pastori di alcune mansioni.
Frequenti sono stati durante Tanno gli
incontri ed i contatti tra comunità di chiese
diverse e ci rallegriamo che sia aumentata la
POMARETTO
Domenica P agosto il pullman della Corale. che andrà a S. Marzano Olivete, partirà alle ore 6 dal Convitto.
Mercoledì 4 agosto, alle 20,30, avrà luogo
un'importante riunione nelle ex-scuole elementari di Pomaretto : sono caldamente invitati a prendervi parte i membri del Concistoro, i responsabili e tutti i membri di
chiesa che hanno a cuore i problemi della
loro comunità.
A nome delle famiglie colpite dalla grave sciagura del 20 giugno a Pomaretto, ringraziano tutte le persone di Chiotti, Pomaretto, Porosa e Inverso Pinasca per la Icro
viva solidarietà cristiana, particolarmente
i promotori della colletta. La somma totale
è stata di L. 53.000.
collaborazione ìnterdenominazionale, notiamo
infatti che a Vallecrosia ospitiamo un gruppo di Pentecostali, ad Alassio siamo ospiti
della Chiesa Anglicana, a Nervi della Chiesa
Luterana, a Chiavari si collabora con il locale gruppo battista e che a Genova i Consigli di chiesa delle varie denominazioni lavorano in comune per determinati programmi
evangelistici... Considerando ed apprezzando
la grande attività che altre chiese svolgono
nel campo delTevangelizzazione ed esaminando alcune statistiche presentateci dalla Commissione, ci troviamo dinanzi ad un problema
preoccupante che non riusciamo a risolvere
pur conoscendo quali siano le nostre mancanze ed essendo ben consapevoli delle parole
di San Paolo: «Guai a me se non evangelizzo »! Oggi dobbiamo sapere dire una chiara
parola evangelica a questo mondo marxista
ed indifferente che ci circonda : cerchiamola
insieme.
Un tema importante della nostra Conferenza è l’unione valdese-metodista : si leggono i rapporti delle nostre comunità e, per
quello che riguarda le linee di fondo, si rile.
va un certo accordo, ma divergenze si manifestano al riguardo della proposta di un
Sinodo unito. Anche tra i partecipanti della
nostra Conferenza sorgono pareri discordanti,
per cui sebbene la discussione sia animata
ed interessante non giungiamo alTapprovazione di un o.d.g. come avremmo voluto.
Problema non trascurabile, che dà luogo
a vivaci dibattiti e ché la Conferenza prende
a cuore in modo particolare notando Turgenza e l’importanza \ di giungere ad una
soluzione immediata, è quello delTistruzione
secondaria. Sì rileva che la crisi fìnanziarìa
per il mantenimento delle scuole è mollo
grave, ma che più grave ancora è la crisi
di parte dei professori. La Conferenza si
trova concorde alTunanimità nelTapprovare
l’ordine del giorno che segue : « La Conferenza del secondo Distretto esprime gratitudine ai membri della Commissione per il
lavoro svolto e Fampia documentazione presentata; è sensibile alla impostazione di caraU
tere generale data al problema soprattutto per
quel che concerne un aspetto della missione
della chiesa valdese: l'istruzione secondaria
alle Valli e nel resto d'Italia; riconosce l'alto
valore di esempio dato da quei professori che
hanno proseguito la loro missione di educatori in situazione difficile sia dal punto di
vista finanziario, come pure per la loro carriera: constata che i nostri istituti, nel loro
insieme, hanno bisogno di un completo rinnovamento spirituale e strutitiruìe: propone
che la responsabilità morale ed amministrativa di questi istituti venga affidata ad una
apposita commissione sinodale: esclude che il
problema finanziario possa essere risolto mediante eventuali sussidi statali ».
Per quello che riguarda l’argomento finanze siamo lieti di constatare che quasi
tutte le chiese sono riuscite a versare (juanto
preventivamente era stato loro richiesto.
La Conferenza termina i suoi lavori con
la rielezione dei membri della Commissione
Distrettuale, il cui lavoro è stato apprezzalo
da tutto il Distretto. Infine sono nominati i
membri della Conferenza delegati al prossimo Sinodo.
Secondo il parere di alcuni lo svolgimento dei lavori di questa conferenza ha avuto
un corso mollo rapido; alcuni problemi sono
stati sorvolati per mancanza di tempo: per
questo motivo c’è chi ha proposto, a ragione,
di dedicare due intere giornate ai lavori
della Conferenza ordinaria delTanno prossimo.
Rivolgiamo un vivo ringraziamento alla
comunità di Ivrea per la fraterna ospitalità.
F. M.
Quinto Distretto " Taranto
Preghiera e impegno evangelizzatore
Aumento contributivo
Opere sociali
Rapporti vai do-metodisti
La Conferenza del V Distretlo ha luogo
a Taranto, i giorni 28 e 29 giugno.
Il culto d’apertura, presieduto dal past.
Encirc Corsani, occupa la prima parte della serata del 28 che si conclude non appella
vengono esauriti i preliminari d’obhligo
(elezione del seggio, ecc.). I lavori veri e
propri cominciano la mattina del 29, con
la presentazione da parte del presidente della Commissione Distrettuale, past. Davide
Cielo, della Relazione della Commissione
«lessa alla Conferenza di Taranto. I lavori
della Conferenza hanno appunto come oggetto princioale lo studio di tale Relazione Ma procediamo con ordine. Dopo la
lettura della Relazione, in deroga a precise liorme che luevedono l’immediata discussione della stessa, ci si accorda nel senso di ascoltare, sia pure mollo siuleticainente, le relazioni delle singole comunità,
onde avere Uii quadro più possibile completo e preciso per gli eventuali successivi
interventi. Così, man mano che al tavolo
degli oratori sì avvicendano i pastori, in
mancanza di <iualcuno di essi, i delegali,
asccltìamo i progressi regiistrati in una determinata attività dal^a comunità tale, cui
si contrappongoru^ i regressi della taTaltra
comunità; e cosi via; speranze; delusioni;
prospettive future. Una nota comune, lieta d’altronde, la registrano quasi tulle le
comunità, tese nel comune sforzo di aumentare le contribuzioni alla cassa centrale. Ad US certo punto qualcuno osserva che
nelle relazioni manca qualcosa, qualcosa di
molto inipor.aiile. Osserva che nessuna di
esse inizia pressauoco così: «La nostra comunità fonda la sua vita sulla preghiera...».
E poi il resto. Ma chf, mi chiedo, può affermare ciò senza il riischio di apparire
retorico o falso ! Così, quasi senza volerlo
la Conferenza, alTinizio dei suoi lavori, viene messa difronte ad una realtà che chiano
triste, tanto per darle un aggettive : le comunità rifuggono ilalla preghiera, non sanno, non sappiamo pregare! Qualora, beninteso, si intenda per ptrghiera non la preghiera-istituzione dei nostri culti, o peggio
Tescogilalo sentinieni rlismo di taluni, ma
Tespressìcne di una tede perennemente vi
In margine alla Conferenza
del Quinto Distretto
L’aria di muffa, qut sto il problema che è
stato agitato in seno- alla Conferenza del V
Distretto tenu'.asi a Taranto il 29 Giugno,
quando si è trattato il tema della vita interna delle Chiese. 11 linguaggio, alquanto privo di carità cristiana, prendiamolo più come giovanile severo spirito critico e di ricerca che ci'fme offensivo verso i responsabili di questo nostro tempo di travaglio, di
crisi e di trapasso.
Esplorate... alcune delle cause dello stato
di fatto, che non è qui il caso di elencare,
ira ì rimedi sì è parlalo di un ritorno alle
riunioni di preghiera.
Ritengo che ii richiamo al momento base
— la comunità rat colta che prega — è legittimo e santo. Ma la preghiera è già frutto
di una vita spirituale. E’ l’anima che avverte l’esigenza del colloquio con Dio, perchè sa perfettamente dove si trova e dove
non si trova l’autentica scaturigine di una
vita piena e ricca, clic contece questa via,
vi anela ionie Li cerva ai rivi delle acque,
Io fa da sola e lo fa in seno alla comunità.
No, non c’è nulla da aggiungere in senso
tecnico, liturgico strutturale ai mezzi che
per ricreare la vita in seno alla comunità
Dio stesso ha stabilito da sempre. L’Eterno
è riddio vivente, che per mezzo dello Spirito Santo ci parla e ci ammaestra del continuo e agisce su Uilla la nostra vita, della
mente e del cuore. Inoltre Egli svolge, per
mezzo della Sua Parola, Topera di illuminazirfne, di grazia e di edificazione.
Se c’è aria dì muffa, anche in seno alla
comunità Riforma-ta, è perchè « al governo
che Cristo esercita direllamenle » (Calvinoì
fanno riscotìtro i nostri cedimenti, per cui
non è Lui a dirigere la nostra vita.
Se non siamo liberati dalle potenze di
questo mondo, che cosa possiamo riffettere
se non una certa stanchezza e apatia?
Così avviene che Teslraneo die viene ¡n
noslrci contano non sì lascia convincere da
persone non convinte, che si sono rifugiate
come le altre nel ^acro cantuccio di una
pietà mistica e irreale. Noi diamo Tiinpressione di gente troppo soddisfatta, che è al
di qua della barricata perchè alTallra sponda della barricala vi sarebbero lutti gli
altri, lutti i figli di questo mondo. Ci vorrebbero vedere in maggior contatto, impegnati a diversi livelli, più appassionati ai
problemi della vita associala, meno isolati.
E non è vero forse die per noi non c’è una
ilìiara coscienza di peccato e di solidarietà?
Non avvertiamo più il vuoto, il dolore di
questo vuoto, e così lo Spirito Santo non
irrompe più nei vostri c.uori, chiusi come
slamo nei nostri eg(»i-mi e nei nostri
schemi.
Dohblamu* concludervi che eramenle nessun vento potreblie ukutare questa situazione, se non il vento purificatore dello Spirito Santo. Dio stesso potrebbe ancora adoperarci ma non dovi*emmo più trascinarci
gli altri dei, e metterli accanto' al nostro
Dio...
La Chiesa del prixpo secolo e quella delle Catacombe ne sperimentarono la Potenza ;
perchè non lo dovrebbe la nostra generazione? Questo dono lo dubbiamo chiedere
in preghiera, tutti quanti e avere la piena
certezza die se lo chiediamo, lo riceviamo.
G. E. Castiglione
IVREA
Chiusura della Scuola Domenicale. - Domenica 13 giugno è stala celebrata la festa
di chiusura della Scuola domenicale: i ragazzi hanno collahoralo al culto, con la
lettura di tutti i passi biblici, e con una
preghiera. Seduti ai primi banchi della
diiesa, essi ci davano Timniagine del futuro della chiesa, o anche della sua grande
responsabilità presente.
Durante questo stesso cullo le famiglie
Votta e Turin hanno desiderato presentare
alla chiesa i loro bambini Daniele e Crisfina: non ritenendo in coscienza di poter
l'altezzare i loro bambini, essi hanno però
promesso di fronte alla chiesa di dare loro
una educazione cristiana, c chiesto a tutta la
cemunità di sc&lenerli in questo diffìcile
compito di leslimonianaza.
Domenica 20 giugno è stato baUezzaio
Roberto Binel, di Chiaverano. Possa il Signore benedire questi fanciulli, mantenerli
nel popolo Suo», guidarli nello Sue vie.
Nelle ultime settimane è iniziato lo studio
della Confessione di fede della chiesa valdese, che ha destato un interesse inaspettato:
prima ignora--o da tutti, questo documento
c: ha aiutati ad affrontare i punti cruciali
della nestra fede, e non è affatilo esaurito;
contiamo dì riprenderlo in autunno, se nel
frattempo Tintcresse della chiesa non si
sarà affievolito.
La nostra coiminilà è ‘'‘ala molto feliie
di ospitare, dopo ben 37 anni, la Conferenza Distrettuale, il 28-29 giugno ; vari mem
bri oltre a partecipare al culto d’apertura
hanno seguito in tutto o parte i lavori.
Un gruppo di sorelle ha offerto apprezzàii
servizi di ristoro.
va, il rifugio di anime vacillanti, il prorompente bisogno di ringraziare il Signore,
in ogni momento, per le grazie di cui ci
abbonda.
Il primo argonienlo di quelli esposti
nella Relazione, ad interessare la Conferenza è quello relativo alla « attività evangelistica ». Vari e intere.«santi gli argomenti.
La Conferenza ascolta con vera gioia le
iniziative promosse o ancora da attuare in
questo campo, riconosi^endo Tini portanza
che l’evangelizzazione riveste nelle ncslre
cliìese. approva alTiinanlmilà il seguente
o.d.g.: li La Conferenza del V Distretto,
prendendo atto con viva soddisfazione delle realizzazioni ottenute nel campo della
evangelizzazione, rendendo grazie al Signore per la nuova comuniià che si va formando in Chiosano San Domenico, fa appello a tutte le comunità del Distretto perchè in un rinnovato bisogno di preghiera sì
lascino guidare dallo Spirito del Signore
attuando il monito di Paolo: guai a me se
non evangelizzo! ».
Nel (‘orso delle successive discussioni, è
stata presa in esame la situazione delle
« opere sociali » del Distretto. A tale proposito la Conferenza auspica un più vivo
inleressameiilo a tali opere da parte di
tulli, ed in particolare una più intensa
cooperazione tra le chiese del Distretto. \
compendio delle discussione vengono approvati i seguenti o.d.g.: «La Conferenza
dei V Distretto, raccomanda alla Commissione Distrettuale di studiare la possibiliià
di coordinare le opere sociali del Distretto
anche dal punto di vista economico ed intanto impegnare già dal corrente anno ecclesiastico tutte le comunità del Distretto
a dare la loro collaharazione nei modi che
riterranno più opportuni y>. Ed ancora:
« La Conferenza del V Distretto, riunita in
Taranto nei giorni 28 e 29 giugno 1965,
raccomanda alla Commissione Distrettuale
che venga caldeggiato ai fini dei contributi delle singole comunità per le opere sociali del Distretto, anche l'Ospedale Evangelico (interdenoniinazionale) di Napoli,
che e attualmente in fase di avanzata attuazione e che già svolse il suo servizio a
vantaggio di tutte le comunità del Mezzogiorno ».
Subito dopo sì passa in rassegna la situazione generale del Distretto per quel che
concerne i locali di culto 'a questo proposito apprendiamo la gradita ncitizia che nei
giorni scorsi è stalo finalmente firmato il
contralto con cu» entro un anno la comunità di Taranto avrà lutti i locali fli cui
abbisogna). Terminate con Tesame FUV e
FFV le dÌ8(‘ussioni sulla Relazione, la Conferenza prende in esame il rapporto della Commissione mista Valdese-Metodista.
Dato il poco tempo a disposizione s’è dovuto concedere pcco a questo argomento d
quale tuttavia nor; ha mancalo di interessare. Sulla questione è approvato il seguente
o.d.g.: «Lo Conferenza del V Distretto approva il contenuto del rapporto della Commissione mista Valdese-Metodista ed auspica che Vunione della Chiesa Valdese con
la Chiesa Metodista sia avviata a definitiva
soluzione nel quadro della realtà ecumenica ed in vista di una più efficiente opera
di evangelizz'izione ».
In margine agli argomenti oonilenuti ‘nella Relazi cUe, la Conferenza approva infine
il seguente o.d.g.: « La Conferenza del C
Distretto, esaminata la vastità del campo di
lavoro Taranto-Brindisi-Diaspora, rinnova
la richiesta aìln Tavola di voler provvedere alVinvio di un secondo operaio ».
Cotmpito della Conferenza è, come è nolo, anche quello di eleggere i membri delCommissione Distrettuale. Anche questo
compito è stato assolto, ed i membri eletti
sono i seguenti: past. Davide Cielo (presidente); col. Francesco Rusì (vice-presidente); ev- Enrica Trahìa (scgielaric ).
Sede dell:'; prossima conferenza è stata
designala San Giovanni Lipioni. Ivi oratore d’ufficio sarà il bravo, atlivissinno,
sempre in gamba cand. Salvatore Ricciardi.
Nel chiudere queste note vada alla comunità di Taranto che con tanto calore ed
affetto cì ha ospitati, un sincero ringraziaziamento da parte della Conferenza.
M. Campanelli
I lettori
ci
scrivono
i n lettole, da l eneziu :
E'^regio Direttore.
leggendo l’articolo « Santa Maria
spcrliva » a firma Marco sul n. 28
del 9 luglio de « La Luce » ad un
certo punto sì legge: « L’ircnia faci e può divertire, ma ad un certo
punto stanca ».
Sì, egregio Direttore, questa ironia, cioè l’ariicolo come Tha messo
giù Marco, m! lia proprio stancalo,
e, con me, cred , Io stragrande numero dei lettori de « La Luce ».
Non è ( OSI rhe s- i>u > e si deve
fare la polemica sul giornale ufficiale deTa Chiesa Valdese.
Il giornale è. o dovrebbe essere,
una cosa seria, e un arti(olo ugualf,
in prima pagina, quasi articolo di
fondo, fa male alTecumtnismo : a
(juelTecinnenisnio che non è e non
sarà mai un •< rilonio » in grembo
alla Chiesa R imana, ma che un bel
giorno, vicino o lontano, lo voglia
o no Marco, ci porterà tulli ai pie
di di Cristo.
Dislinli saluti Arturo Boga
Non Le pare che grave è non il
denunciare certe cose, ma il farle o
lasciarle fare? Quanto al tono. ■
beh mi pare proprio l'unico adatto
alla religiosità di S. Maria Sportiva.
Cerchi di immaginarsi che. cosa
avrebbero detto Gesù e Paolo, al
popolo e soprattutto ai sacerdoti.
Un lettore da Rocchenere, (Me.):
Caro Sign or D iretlc're,
sapendo che la Chiesa antica ri(‘onoisceva la validità del hatlesiiiKamminìstrato dagli eretici (e quindi non ribattezzava quelli di es-i
che entravano nel suo seno), e considerando che oggi noi Priteslanli
dai cattolici siamo chiamali « fra
te'li », sia puro « separali » ma lU)noslante tutto «fratelli »: (suppongo fralelli in Cristo, appunto per
quel hallesiiiio che abbiamo rice
vulo nel nome di Lui, sacraiiKM’.l'.
che esprime la profonda unità delh'.
Chiesa malgrailo le sue (livisìin''.
gradirei che scrivesse qualcosa sul
nostro giornale per spiegare a lei
lori come me perchè, nonostante h
contenuto e lo spiri.o dei rereiUi
schemi « De Ecclesia » e « De Oecumenismo », la Chie.sa Romana ribattezza quei Cristiani che già hai.
nc ricevuto il battesimo nelle Con
fe.ssìoni di loro provenienza quand'<
aderiscono al Cattolicesimo, cone
la figlia di Johnson e tanti altri -T
cui la stampa ha tanto parlato. Forse hi Chiesa (hut.lica Romana è (liventata anabauisla? 0 rihallezza i
non Cattolici che passano ad essa
per altri molivi? Ma qualunque si.ino que.sti motivi, vorrei (‘apire eli;
senso ha in bocca ai Cattolici l’ap
pellativo « fratelli » rivolto ai Protestanti quando' ribattezzano un Pim.testante che fa adesione alla loi'ir
chic-sa (ome se fosse un pagano.
Peri hè. dunque, ci chiamano frarei
li? Per iprurila diplomazia?
La ringrazio di quanto vorrà rispondere a queste mìe domande •'
la salute cardlalinenle.
Renzo Garufi
Non so ¡iroprio che cosa risponderLe. Il Cattolicesimo ha non di
rado mostralo di essere bifronte.
Quanto ai battesimi e alle conversioni pubblicitarie dei « grandi » Le ricordo quel che il Cristo ha detto di
coloro che esercitano la loro giu
stizia e la loro religiosità « per essere visti dagli uomini »: « è il premio che H€ hanno ».
Associazione Amici
delle Falli Faldosi
Si comunica che nel perodo del Sinodo
(22-29 Agosto) verrà convocata una riunione generale a Torre Pellice. Non è possibile stabilire sin d'ora la data esatta ed il
luogo di riunione perchè è necessario evi
tare la coincidenza con altre adunanze che
necessariamente vengono a cadere nell’epoca sinodale.
Si provvederà a darne comunicazione non
appena possibile.
Le quote di associazione pervenute do))i)
il 16 .“Xorile sono le seguenti: Doti. Prof.
Liliana Ribet, Torino L. 5.000; Prof. .Arturo Pascal, Torino 10.000; Aw. Mario Borgarello, S. Germano 5.000. Total,, precedente L. 230.000. Totale generale L. 250.000
Per nuove adesioni indirizzare al Cassiere: Guido. Botturi, via Confienza 5, Torin.'.
COMUNICATO
L’Ufficio della Tavola Valdese
si è trasferito a Torre Pellice
per il periodo estivo. La corrispondenza deve essere inviata
all’indirizzo della Casa Valdese
■ Torre Pellice (Torino).
3
23 luglio 19h5 — N. 29-30
pag. 3
©
Per diffondere
la storia valdese
Gite storiche
Martedì 29 gingilo, alla Balzigiia, un
osservatore attento avrebbe potuto
notare una ragazzina della Scuola domenicale del Serre di Angrogna che
contemplava con attenzione insolita
la casa che appartenne un tempo a
quel valoroso valdese, Filippo Tron
Poulat, che durante la notte del 14
Maggio 1690 guidò, grazie a una spessa nebbia improvvisamente calata sui
menti, per un arduo sentiero, verso la
libertà, i Valdesi assediati al Pan di
Zucchero e ohe i nemici già contavane di avere ormai ben sicuid nelle
loro mani! E mentre quella bambina
osservava attentamente ogni cosa e
tutt’orecchi ascoltava il Pastore che
illustrava i fatti storici, con un po’ di
sforzo mnemonico guasi quasi avrebbe
potuto raccontarli essa stessa, anche
se al giorno di og^ è di moda dire che
i giovani non si interessano più alla
storia Valdese e che soprattutto i Pastori non la inseanano: più !
Come fosse un segreto la sunnominata bambina sussurrava alla monitrice che le stava accanto ; « Dirò a
mio fratello ohe ho visto la casa di
Tron Poulat, e gliela descriverò ! »
Sembrava quasi che quella casa fosse
diventata un po’ proprietà sua e della
sua famiglia — mi raccontava più tardi (,uell’insegnante riferendomi l’episodio. Come mai? Perchè? Vi sono
duiniue delle eccezioni che confermano i regola in quanto a ccnoscenza di
Storia Valdese?
N i! Niente eccezione! Come tutti
gli .Uri bambini della scuola domenicalr !a simpatica Nadia conosce la Storia Valdese perchè l’ha studiata a
scuola, durante le lezioni di religione
im-f .rtite dalla sua insegnante, ed è
in cdo particolore al corrente, come
tut’ gli altri, giovani e meno giovani
di ingrcgna. dei fatti del glorioso
rim ritrio e deH’assedio alla Balzigiia
ror !a relativa miracolosa fuga, perchè qiie.sti sonoi stati rievocati, nel
cor.- dell'inverno', sulla scena, dalla
filo mn 1 ca dell’Unione giovanile
del e che hanno presentato il
dr'r r'<nn valdese: «La Savoiarda» di
;p!e Tron. Di particolare nel
fati ■ summenzionato vi era soltanto
qup i'i che il fratello della ragazzina
ave ' >ippunto impersonato nella sua
q d attore il personaggio di Filipt Î Tron Poulat: per questo ormai
oue. a storica casa alla Balzigiia era
DOMENICA 25 LUGLIO
: invegno
I dio - francese
n Colie della Croce
} lOGRAMMA:
c r 11 : Culto con celebrazione
della Santa Cena,
r ee 14: Messaggi vari.
l atti sono cerdiamente
invitati.
P.;rtare la raccolta
« Psaumes et Cantiques ».
D '-V-inll cUii Scuola Latina di Pomaretto un "//uopo di Amici . il giorno del centenario.
(Polo I. Beux)
Dialogo ecoflieoico e ìmpegoo sociale
Al Sinodo delia Chiesa Evangelica Presbiteriana del Portogallo
diventata un po’ casa sua e per auesto
godeva più degli altri e della gita, e
delle rievocazioni storiche, e della recita a cui aveva assistito!
Abbiamo segnaiato questo fatto per
tranquillizzare ohi ha semine timore
che non si studi più la Storia Valdese
al giorno di oggi, ma soprattutto per
ricordare che tra i mezzi di diffusione
della storia del nostro popolo ve ne
sono due caduti quasi tacitamente in
disuso, ma sempre passibili di conservare, qualora ci si metta di impegno,
tutta la loro validità. Uno di questi è
costituito dalle «passeggiate storiche »
che erano specialmente in uso al tempo del Prof. Attilio Jallà. Mi ricordo,
ragazzino, di avere seguito, allungarido più pos.slbile il passo, le comitt
ve che in occasione del XV Agosto il
prof. Jallà guidava di anno in anno
ora in una località ora in un'altra,
ascoltando con vivo interesse le rievocazioni storiche che egli faceva sui
luoghi dove i fatti erano accaduti. I
tempi sono passati ed ora, vuoi per un
motivo, vuoi per un altro, queste « passeggiate » non si organizzano più. E’
vero che sono praticamente sostituite
da visite ai luoghi storici fatte anziché
in massa, da gruppi più o meno folti
di visitatori, o da individui isolati.
Bruno Costabel
UNA BIBBIA
POPOLARE
La « Librerìa Sacre Scritture » ■ Via
dell’Umiltà, 33 - Roma, ha stampato
una nuova Bibbia Riveduta Luzzi formato 16», pagine 1028, rilegata in cartoncino e copertina plasticata, edizione popolare al prezzo di L. 1.000.
Partecipare al Sinedo di una Chiesa minoritaria che, dopo un periodo
di dipendenza dalle Missioni estere,
ricerca nuove vie di testimonianza e
di servizio, è davvero una preziosa
esperienza.
Il delegato della Chiesa Valdese è
stato accolto al Sinedo di Lisbona
non già come un invitato che reca i
saluti di una Chiesa sorella, ma come
un collaboratore nelle vivaci discussioni su problemi molto affini fra le
due Chiese.
La Chiesa Presbiteriana Portoghese è .stata di recente accolta quale
membro associato del Consiglio Mondiale delle Chiese.
Il protestantesimo portoghese pro
cede con molta fatica sulla via di una
manifestazione dì unità nel campo
della evangelizzazione. 1 rapporti con
la Chiesa Metodista sono molto buoni
(al culto di chiusura del Sinodo, la
predica è stata affidc/ta ad un pastore metodi.sta). Difficili purtroono si
presentano le possibilità di collaborazione con le altre Chiese.
La Chiesa Presbiteriana si è fatta
promotrice della creazione di un
« Consiglio Nazionale delle Chiese »,
ma anche railuazione di questo progetto presenta non lievi difficoltà. 11
« Seminario Evangelico di Teologia »
(13 studenti) ha nel suo Comitato direttivo un pastore metodista. La Chiesa sente viva l’esigenza di una solida
prepiarazione teologica de’, corpo pastorale per un inserimento del pensiero evangelico nel mondo della cultura e come pure per un valido e responsabile dialogo con la Chiesa Romana.
Molti si meraviglieranno nell apprendere ohe un Padre gesuita è
venuto nell' Assemblea sinodale ner
recare un saluto da parte della Chiesa Romana. Va precisato che egli era
accompagnato da im membro della
Comunità di Taizé, che si trovava, a,
Lisbona per degli incontri ecumenici.
L’orientamanto della Chiesa Presbiteriana del Portoga.Ho nei riguardi
del dialogo con la Chiesa Romana, e
stato“ precisato in un documento che
crediamo utile riprodurre per intero.
Nel momento in cui la Chiesa Evan^
gelica Presbiteriana del Portogallo si
è riunita in Sinodo, dal 5 al 9 giugno
1965, nel momento dell’ottava di Pen
tecoste, i suoi delegati non possono
nè devono restare estranei allo spirito ecumenico che ha animato il
Concilio Vaticano II e che ha permesso un dialogo fra membri della
Chiesa cattolico-romana e di altre
Chiese cristiane.
« Rendiamo grazie a Dio per I opera
rinnovatrice dello Spirito Santo che
ha spinto la cristianità a essere più
obbediente in una testimonianza comune e in un servizio d’amore disinlevessato nei confronti del mondo.
Quest’obbedienza alla vocazione divina rivelata in Gesù Cristo, permette
di manifestare in modo visìbile l’unità nella quale il Signore chiama la
sua Chiesa. . . „ , - .
« Preghiamo quindi Dio aninche sia
possibile alla Chiesa cattolico-romana di considerare le .altre Chiese cristiane come membri di pieno diritto
del Corpo di Cristo. Rivolgiamo a Dio
le nostre preghiere affinchè in certe
regioni del globo essa non eserciti più
pressioni dì vario ordine, in particolare limitando il sacro diritto alla libertà religiosa. Consideriamo questa
libertà religiosa come una grazia che
Dio ha accordato all’uomo, creato ”a
sua immagine e somiglianza” e che
nessuna istituzione ha il diritto di
sopprimerla. La mancanza di questa
libertà religiosa in parecchie zone del
globo ha ostacolato e ritardato il dialogo fra cristiani.
« Questo dialogo non potrà essere
realmente costruttivo che quando la
Chiesa cattolico-romana riconoscerà
il principio che le altre Chiese fanno
pure parte della Chiesa del Signore
« Fedeli ai principi che sono all’origine del movimento della Riforma, affermiamo la nostra totale obbedienza
al Cristo Salvatore — unico Signore
della Chiesa — e crediamo che Egli
solo è il centro dell’unità già cercata
da entrambe le parti.
« Desideriamo, pronti a avviarlo, un
dialogo che abbia come primo scopo
di chiarire onestamente le questioni
dottrinali, e come secondo, non meno
importante, di fortificare i vincoli di
amore fraterno che devono esistere
fra tutti i cristiani.
« Siamo pronti a mantenere con i
membri della Chiesa cattolico-romana, sacerdoti e laici, la più fraterna
tcllaborazione — senza spirito dì proselitismo, che riproviamo — nella misura in cui, da parte,romana, le autorità ecclesiastiche lo permetteranno.
« Infine, sentiamo di non potere,
senza mentire alla nostra coscienza,
abba-ndonare le verità evangeliche ;
ma siamo certi che la forza rinnovati ice dello Spirito Santo ci spingerà
sempre più a testimoniare dell.a potenza della Parolq di Dio, fonte di
rinnovamento e di vita per tutta la
Chiesa. Ecco come dovremo contril.iiire umilmente a' un futuro dialogo
con la Chiesa cattolico-romana nel
Portogall.i : nella speranza deU’unilà
libri
Per le vostre vacanze
Forse solo chi sente profondamente la mu.
sica può vibrare fino in fondo per la testìmo.
nianza di questo sopravvissuto di Teresin. che
narra con scarna semplicità come neirinferno
di un Lager un'orchestra e un coro ebraici
seppero fare della musica una forza e una speranza. e scagliarli! come una sfida di fronte ai
loro aguzzini.
Rafael Schächter, direttore d orchestra famoso prima delFultimo <;onflitto mondiale, fu
internato a Terezìn, una vecchia fortezza boe.
ma dove i nazisti internarono il fiore delFintelligenza ebraica mitteleuropea, e là riuscì ad
organizzare nel 1944 una grande esecuzione
del « Requiem » di Verdi, a cui presenziò lo
stesso Eichmann. in visita al campo. Di fronte
alFotlusa violenza degli assassini, la musica
stessa diviene arma di rivolta, suprema protesta deirintelligenza e del cuore di uomini
piagati ma non domati.
Via via che si concreta quella sorta di miracolo che è la preparazione delFesecuzione.
in mezzo a enormi difficoltà tecniche e umane. e mentre continuano a partire i tragici
convogli verso il vicino campo dì eliminazione
di Birkenau, orchestrali, coro, solisti, direttore. malgrado i vuoti che continuano a farsi
fra loro, si plasmano come forse mai è riuscito a complesso musicale. Insieme vanno
verso la prima esecuzione per gli altri internati, in cui riescono a trasmettere loro il vigoroso messaggio di fede e di giustizia, e verso
Fesecuzione imposta dalle SS, in cui con una
dignità colma di drammatica ironia lanciano
di fronte alle incarnazioni del Maligno il
Dies irae che già incombe su loro e sulla
terra tedesca. Insieme andranno, alcune settimane più tardi, nelle camere a gas: poiché
quest'unica ricompensa avevano chiesto, di
non essere mai separati. Ora il nome di
Schächter è scritto, con quello di altri sessantamila ebrei boemi morti in campo di
concentramento, sui muri bianchi della ricostruita sinagoga di Pinkas, nel ghetto di
Praga. Gebächter, ateo, si vale dì un testo
liturgico cattolico, interpretato però secondo
il realismo dell'Antico Testamento che forse
è, più della mìstica ultraterrena cattolica (e
Scuola Latina
di Pomaretto
Risultoti scrutini
ed esami
SES-HONE E-^TIVA 1961-65
Promossi alla II Media: Barai Marinella,
dot Renato. Ccueourde Arianna. Gardiol
Elena. Guglielmino Silvio. Lon» Ezio. Massei Velia, Micol Wily, Peyronel Ivelte,
Rivale Claudio.
Promossi alla HI Media: BandizioI Daniela. Bencrli Eliana. Costantino Elsa,
Coucourde Giorgio, Davide Lilia, Demicheli Dionigi, Del Sette Paolo, Ferrerò
Enrica, Girardet Marina., Grosso Mario,
Miceli Giuliana, Mitol Loridaiia, Rostan
Daniele, Sanmartino Marina, Tron Eraldo,
Tron Sergio, Vannucci Emanuela. Tron
.Anita.
IJcenziati dalla Scuola Media: Artus Angioletta. Barai Claudio, Bounous Lcris,
Boucliard Eliana Bounous Maura, Coppolino Sergio, Baret Mauro, Léger Riccardo,
Micol Annalisa, Peyran Nicoletta, Peyronel
Ettore, Pini Erika. Richard Mariella. Richiardone Renzo, Theiler Paolo.
in Cristo che potrà realizzarsi soltanto ’’quando e come il Signore vorrà ” ».
La Chiesa Presbiteriana del Portogallo, pur dovendo affrontare gravi
problemi derivanti dalla sua recente
costituzione in Chiesa indipendente,
non è dimentica delle sue responsabilità nei problemi concreti della vita
sociale del suo popolo. Il documento
che qui appres.so presentiamo rende
evidente quanto viva sia la solidarietà degli evangelici del P.ortagallo con
gli uomini più bisognosi di aiuto.
« Il Sinodo, riunito in sessione plenaria, è cosciente della sua responsabilità e del suo servizio cristiano nei
confronti della triste situazione degli
emigrati portoghesi in Francia e in
pariicrlare di coloro che hanno abbandonato il paese clandestinamente,
vittime dei raggiri indegni di coloro
che li ingaggiano. Esso cercherà di ottenere la collaborazione della Chiesa
Riformata di Francia per assisterli
spiritualmente e socialmente, in nome di Cristo, ovunque sarà necessario
e secondo le possibilità esistenti.
« Il Sinodo, riunito in sessione plenaria, si mette a disposizione delle
autorità civili portoghesi e offre la
sua collaborazione nel campo dell’assistenza sociale. Esso pensa soprattutto ad alcune zone rurali e alle zone di baracche alla periferia di Lisbona, ove le condizioni sociali provocano la degenerazione della famiglia.
Questo problema preoccupa fortemente i membri del Sinodo, nella loro
qualità di Portoghesi soleciti dell’avvenire della Nazione alla quale appartengono ».
Aldo SbafH
Iscrizioni
alla Prima Media
Sono aperte le iscrizioni alla Media.
Coloro che intendono iscriversi devono presentare, possibilmente entro il 25 Luglio, ì
seguenti documenti;
1) domanda di ìsiri/ione in carta libera
ccmtrofìrmata dal padre;
2) certificato di nascita in carta lìbera;
3 ) certificato di : ivaccinazione antivaiolosa e antidifterica in carta libera;
4) pagella di V elementare.
1 documenti possono essere inviati anche
per posta.
La Direzione
Elenco di doni ricevuti
dolio Direzione
Pio Scuola Latina:
Ida f Gina Bertaìot (Pineroloi L. 1.000:
Paslrc Alice (Cannes) 5.000; Famiglia Bernard (Pomaretto) in memoria dei genitori
Giacom-t e Adehna Kt.OOO: Pons Guglielmo
(Pomaretto) 5.000- Laestcli Giovanni e Margherita (Pomaré'tto) 3.000; Chiesa Valdese
(Pomaretto) '/O.OOO; Chiesa Villaseeca 10
mila; Coucourde Giorgio (Perosa Argentina) 5.000; Chiesa di Ivrea 10.000; Balmas
Emilio S. Germano Chisonei 5.000; Mas■scl (Pomaretto) 7.000; Micol Loredana (Pomaretto) 5.000 Peyroì'.cl Marco (S. Germano Chisone) 10.000; Ferrerò Ferruccio 3.000;
Lidia Menusan ved. Gardiol (Chiotti) 2.000;
Bleynat Giorgio (Pomaretto) 15.000; Micol
Giuliana (Pomaretto,) 5.000; Tron Sergio
(Rodorettoì 2.500 ■ Meytre Silvestro (Fontane) 5.000; Long Ettore (Pramolloi 2.000;
Long Ezio (Praincllo) 2.000; Bounous
Maura (Lltiotti) 10.000; Pascal Marilena
(Pomaretto) 5.000: Scuola domenicale Frali 15.000; Costantino Elsa (Pomaretto) 3.000;
Unione madri Frali 10,000; Giulia e Emilio
Tron ( Massello) in memoria Poet Adelina
10.000; prof. Frida Gardiol (Trieste» 5.000;
Baret Mauro e sorellina (Pomiarettol 5.000:
Boucliard Alberto e Rita (S. Germano Chi
sone 5.000; Bounous Loris (S. Germano
Cliisone) 1.000; Erica Pini (Bergamo) 30.000;
Unione Madri Massello 25.000.
talvolta di un protestantesimo deformato), testimone della realtà storica dell’Iddio vivente,
il cui giudizio cominciava a stringersi come
una morsa sul mondo dei folli azzimati aguzzini : la terra tedesca si spacca tra il fragore
e il fumo di mille e mille bombe americane,
sotto il passo di ferro dei carri armati sovietici. E la speranza di liberazione, agnostica
o credente, si afferma sicura, incrollabile, per.
chè suona l'ora del destino... o di Dio.
Nella quasi sconfinata memorialistica suUa
tragedia di vent'anni fa, è raro trovare una
opera che come questa possegga una capacità espressiva, una comunicativa appassionata
proprio in virtù della sua semplicità: non
una fuga dal mondo con i suoi orrori, ma la
poesia di una vita e di una sensibilità a
misura d uomo che si afferma proprio difronte
all'orrore. Forse solo un ebreo poteva cantarla con il sereno distacco e il vigore invitto
che avvincono in questo libro. g. c.
JOSEF BOR: Il «Requiem» di Terezìn. Longanesi, Milano 1965 p. 14Ü,
L. 1.000.
In occasione del centenario per la « Catnpana della Scuola Latina )>:
Gay Carla (S. Secondo.) 2,000: Giulietta
Ballila (Parma' 2.000; Cloit Desiderala (Perrero) 5.0()0; LaesUh Margherita (Pomarelio
5.(i00; Giovanni Laesteh (Pomaretto 5.000;
Gretel Deuzer (Friburgo) 26.300; Henri Ghi.
gou (Perrero) 5.000; Tron Silvia (Masselbn
1.000; Tron Eugenia e Ettore (Massello)
2.000; Barel Marta e Italo (Pomaretto)
2.600; Peyronel Silvio (Perosa) 5.000: Gav
Carlo (Roma) 10.000 Long Carla (Pramollo)
5.000; Costantino Ezio (Chiotti) 1.000 Gay
Lisetta (Torino) 1 0O(); Gay Arturo (Pineroloi 1.000; Pons Teofilo (Torre PeUii-ei
2.000; Polis Ida (Torre Pellicel 2.000; Mai
tinat Elfrida (Pomaretto) 5.000; Richard
Nadilla (Frali) 5.000; Mimi Mathieu ( Pomaretlo) 2.000; Barai Franco (Pomaretto
2.000; Tron Giuliano (Massello) 2,000; Massei Valdo (Chiott!) 2.000; Alunni II Media
2,000;Gino Rostan (Rinasca) 10.000; Beiix
Carla (Villar Perosa) 2.000; Alice Reynaiid
(Pomaretto) 2.000; Baud Elvio (Frali) 2.001);
Col. Luigi Grill (Rorà) 10.000; Rostan Nelly (S. Germano Chisone) 5.000; Massel Pierino I3.000; Edith e Paola Revel (Pcmaroilo' 4.000: Massel Ida (Perreroi 5.000: Renodi Floriita (Pomaretto) 2.000: Tron Gra
ziella (Pomare'.to) 2.000.
I continua)
VILLAR PELLICE
Nel tempio, circondati da numerosi parenti eci amici, sono stati uniti in matrimonio: Bruno Paget (S. Secondo) e Liliana
Assunta Galofaro.
Oltre ai Pastore hanno rivolto messaggi
agli Sposi il Cons. Prov. Avv. Arnaldo Pittavino e il padre della Sposa Cav. Carmelo
Galofaro.
Allo Sposo, proveniente dalla Chiesa di
S. Secondo, porgiamo il nostro cordiale saluto
dì benvenuto e rinnoviamo a lui ed alla su?
compagna i migliori auguri di vita felice
di molte benedizioni.
Il S. Battesimo è stato amministrato a:
Claudio Geymonat, di Umberto e Frida e a
Walter Maurino, di Matteo e Edina (Ciarmis).
Il Signore accompagni con la sua grazia
questi due pìccoli agnelli della sua greggia,
inicme ai loro genitori, padrini e madrine.
La Comunità esprime il suo ringraziam>snlo
ai Palori Sigg.ri Gustavo Berlin e Seiffredo
Coluccì per il culto presieduto ultimamente
nel tempio e per il messaggio della Parola
del Si gnore che le è stato portato.
Ai numerosi VTllaresi lontani ed agli amici
giunti — o che giungeranno ■— in questi
giorni tra di noi per jl loro annuale periodo
di vacanza, diciamo il nostro più cordiale
cc bentornati ». Ci rallegra molto il pensiero
ai Pastori Sigg. Gustavo Bertin e Seiffredo
mezzo a noi ed auguriamo loro a tutti un
buon soggiorno ed un buon riposo nella notra bella valle.
4
pag. 4
N. 29-30 — 23 luglio I960
CïïèOM\C\ DELLE NOSTRE CO IH li N ITJk*
PERRERO < MANIGLIA
Il 28 giugno nel Tempio di Maniglia è
stato celebrato il matrimonio del Sig. Sergio
Ribet, di Pomarctto colla Sig.na Anita Pascal del Lirenzo, insegnante alle Fontane. Rinnoviamo agli sposi felici i migliori auguri di
copiose benedizioni.
I bambini delle nostre Scuole Domenicali
si sono recati in gita a Sibaud. Alla comunità di Bobbio e a quella di Villar Pellice,
dove sono stati accolti sulla via del ritorno,
l’espressione della nostra riconoscenza per la
cordiale ospitalità ricevuta.
Esprimiamo le nostre sentite condoglianze
alla madre ed al fratello di Renato Rostagno,
dell’Eirassa, deceduto a Pinerolo il 6 giugno
all’età di 41 anno ed alla sorella e parenti
di Giulio Poèt, deceduto al solengo di San
Martino il 17 giugno all’età di 72 anni.
II 14 luglio un lungo mesto corteo accompagnava al campo di riposo la spoglia mortale del nostro fratello Romano Balma, di
anni 26, deceduto a Traverse dopo lunga e
penosa malattia. Alla madre, alla sorella, al
fratello tanto provati ed ai parenti tutti rinnoviamo la nostra profonda simpatia.
BIELLA
La riunione del
Colle delle Fontane
avrà luogo l’8 agosto p. v.
alle ore 15
BOBBIO PELLICE
Ci rallegriamo vivamente con i nostri
fratelli Re Augusto e Dina, Via Cromwell,
per la nascita della loro piccola Eliana, avvenuta il mese scorsoJ presso la Maternità
dell’Ospedale Civile di Pinerolo. Auguri
alla neonaita ed ai genitori abitualmente
residenti in Svizzera.
Domenica 11 luglio Ila avuto luogo il servizio funebre del nostro fratello Favai
Paolo fu Paolo deceduto il giorno 10 luglio alla sua abitazione nella borgata Ar*
baud alla età di anni 69. Da tempo le condizioni di salute del nostro fratello non
erano buone; ma speravamo che con le
cure appropriate egli avrebbe potuto on<!ora avere un miglioramento cd essere conservato aH’affetto del suoi cari; invece una
improvvisa orisi di cuore ne ha segnato la
fine. Alla moglie, ai figli ed alle figlie, ai
familiari ed ai parenti tuttii esprimiamo la
nostra viva e fraterna simpatia cristiana,
fidenti in Colui ^lie ha detto; «Chi crede
in me ha la vita eilema ». e. a.
11 nostro Pastore Vezio Incelli ha partecipato alla « Conferenza Metodista » nel
corso della quale è stato consacrato Pastore. La comunità gli rivolge il suo augurio fraterno, tanto più intenso in vista del
suo matrimonio celebrato a Napoli.
Desideriamo esprìmere, di cuore, tutta
la nostra ricono-sceiiza alla signorina Piera
Fresia, che con tanta dedizione si è dedicata all’istruzione religicisa dei nostri piccini dellla Scuola Domenicale.
L’esame dei nostri catecumeni si è tenuto venerdì 21 maggio. Tutti e quattro i
Des tri Co tee imeni hanno superato bene e
con piena coscienza l’esame, in presenza
del Pastore e dei Consiglio di Chiesa. Ai
promo'ssi, Marisa GragUetto, Anna ed Eralma Abrotine c Maurizio Rabaglio, siamo
stati ben lieti di stringere cordialmente la
mano commossi dì poterli ormai annoverare quali membri della nostra Chiesa!
Domenico 6 giugno: Confermazione. - Il
culto è stato magistralmente presieduto dal
pastore Vezio InceUi in base ad Atti II 1/21. Ha poi fallo seguito una sintesi del
doti. Franco Becchino sull’andamento ed i
risultali del Congresso delle Chiese Evan
geliche Italiane, il quale ha additato ai nostri nuovi membri di Chiesa, il compito —
destinato alle nuove generazioni — di far
progredire e di portare ai compimento
Tidcale, — volato al Congresso ’— della
Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane. E’ poi stata distribuita la Santa Cena.
Iddio voglia benedire e proteggere questi nostri iiuovi membri di Chiesa e far si
che la loro opera avvenire sia benefica ed
efficace per la ncstra Chiesa e gli ambienti
in cui si troveranno ad operare.
Assemblea di Chiesa del 13 giugno. - Dopo aver esaminalo i risultati dello studio
.-volto durante le riunioni serali, del rapporto della commissione mista valdese-metodista, è stato approvato airunanimìtà un
ordine del giorno presentato alla Conferenza
Distrettuale, che alferma che la Chiesa
di Biella, dopo averlo esaminato, approva il .suddetto rapporto, aggiungendo
che la collaborazione metodista-valdese
iitlualmente in atto concretaimenle nel territorio delle comunità di Biella e diaspora
(metodista) nuò iidditarsi qual ben riuscita
esperienza pratica dì cooperzione fra le due
chiese sorelle.
Quale delegato alla Conferenza Distrelivsle di Ivrea viene eletto il sig. Giacomo
Schweizer, poi sostituito dal supplente sig.
Giorgio Graglietto.
Battesimo. - Durante il Culto di dcanerìca 13 giugno è stalo celebrato il battesimo
della piccola Gloria, figlia del sig. Emanuele Prilla 0 della signora Luciana Congin.
Parlccipiunio alla gioia dei genitori (e dei
nonni) per questo nostro fiorellino appena
sbocciato cd alla bimba auguri.anio una viu^
in cui sì adempia l’annuncio del Signore,
che promette la benignità « fino alla
iiiillesima generazione » di coloro die lo
amano.
Nascita. - Giovedì 3 giugno^ è venu'a al-a
luce Elisa, figlia del signor Giuseppe Zaldera e della signora Liliana Trivero-Cimnii.
Auguriamo alla piccina ere cresca in statura
e saggezza, sotto lo sguardo e nelle vie
de] Signore, a soddisfazione e consoiazione
dei genitori. E. .S
TORRE PELLICE
Course au Val Fressinières
Culto radio
ore 7.40
DOMENICA 25 LUGLIO
Pastore Alfredo Scsorsonelli
Magnifique journée à tous égards que celle
du dimanche 11 juillet. A’ 6 heures, une
joyeuse comitive prend place dans un confortable pullman pour participer à l’excursion organisée par la Société Henry Arnaud,
dont nous remercious l'infatigahle président
l’ingénieur Pontet.
Un joyeux merci aussi aux membres de la
Société d’avoir t'oulu élargir leur groupe en
invitant chacun a y prendre part. C’est
vers la Vallèe de Freyssinères que nous nous
dirigeons. Nous laissons les nuages qui bordent le Vandalîn pour retrouver bientôt le
ciel d’un azur intense qui nous réjouira tout
le long du jour. Nos montagnes verdoyantes
font bientôt place à des monts élevés, aux
parois rocheuses et nues.
A Mongenèvre, rapides formalités de frontière, puis nous descendons sur Briançon
dont nous apercevons bientôt l’un des forts.
La vallée de la Durance s’ouvre devant nous.
Voici l’Argentières et scs usines et nous atteignons la Roches de Rame, pittoresque village avec un petit lac bleu. Nous traversons
la Durance et nous montons la route en lacets
qui ous conduit bientôt à Pallons, premier
Agape - 2-11 agosto
.3® campo internazionale
Verso un tempo nuovo
Problemi delV educazione in Africa ed in Europa
Direttore di sludi: Professore Mario M-ecce
Direttore del campo: Seth Owusi Acyakwa
Gli ultimi campi-incontro Africa Europa hanno orientato rattenzione dei partecipanti sulle condizioni generali delle sviluppo economico e politico in Africa e
in Europa.
11 tema di que.st anno si collega strettamente alla ricerca degli anni precedenti:
da un lato è ^^?mpre più evidente che in una soi'ietà industrializzala o in via dì
industrializzazione, l’educazione diviene una funzione fondamentale dello sviluppo
economico; dall’altro lato ogni trasformazione politica che tenda cd una gestione
del potere da parte deile masse lavoratrici implica una formazione di massa, che
no-n si fa soltanto sui banchi della scucia, ma nella pratica e nei conflitti di ogni
giorno.
Si tratterà inoltre di confrontare due diversi tipi di educazione: da una parte
il tipo di forma.zione che v;enc dato ai giovani in* vista deirinserimento nella comunità naturale di cui fanno parte (e si tratta generalmente di una educazione
fondata .sulla tradizione); dall’altra parte il tipo di istruzione che è ricìiiesta dalle
forme attuali della produzione e dello scambio (ciò che vien chiamalo abilualmen'e
istruzione tecnica), e ohe, nelle nostre società, risponde piiUJosto al modello della
competizione che a quello della partecipazione comunitaria. E’ in questo quadro
che dovrà essere esaminata la posizione e la funzione degli « iiitelleituali » in una
società in via di trasformazione.
Nello stesso temjK), come negli anni precederti, il campo proseguirà la meditazione di gruppo sulla Parcla dì Dio: Io studio della prima Vtìislola di Gioianni
c indicherà quale è il senso della « conoscenza » - - e quindi dcM’islruzione nell’ambito di una comunità cristmmi.
Studi biblici: a cura del past. Giorgio Girarilel.
PROGRAMMA DEL CAMPO
2 lunedì: arrivo, cena, culto di apertura, presentazicni.
3 martedì; studio bìblico, introduzione generale a cura del prof. Mario Miegge.
4 mercoledì: «L’educazione nelle comunità africane ])recoloniali d, lavoro nei
gruppi.
3 giovedì: studio biblico, « La penetrazione delle forme di educazione occidentali »:
tavola rotonda a cura di Pascal Andrìanpaniri Ral.'^imha e un grujipo di
africani.
6 venerdì: gita di tutto il giorno. Conversazione informativa serale.
7 sabato studio hibbeo, « L’istruzione tecnico-professionale in una ec ».nonna in
dustrializzata »: ing. Mario Marlìnoli.
8 domenica: cullo nella chiesa evangelica dì Pralì, lavoro di gruppo sul tema: « Gli
inlellelluali e le masse ».
9 lunedì: studio biblico, «L’educazione e la foirmazione tecnica nel quadro di
un’organizzazione politica e nella prospettiva dì una trasformazione della
società »: tavola rotonda africana.
10 martedì: lavoro di gruppo (ìn.tellettTiali e masse), sintesi e conclusione del campo,
cullo di cbiusura. ,
11 mercoledì: partenza.
Il vampo ba inizio con la cena del giorno 2 e lermma con la colazione del
giorno n.
Arrivo: il 2 agosto alle ore 16,00 una corsa speciale di autobus partirà diretta.'.nente per Frali da Torino, via Pio V, 15 (a 5 minuti dalla stazione, presso la Chiesa
Evangelica Valdese). Si presume che tutti gli iscritti usufruiscano del pullman;
chi giungesse con mezzi propri è vivamente pregato di farcelo sapere in tempo.
Partenza: direttamente per Torino, la mattina presto delFll agosto..
Quota: L. 11.250 (più L. 1.600 di iscrizione).
Segreteria di Agape - Frali (Torino) • tei. 8514 Frali.
village de la Vallée. La route se fait plus
étroité, nous traversons Freyssinières^ qui
donne son nom à toute la vallée, et nous
arrivons au village des VioUins, terme de notre voyage, 'vers lOh 30.
Le temple, a été mis à notre disposition
par le pasteur M. Yves Poulain, qui, devant
tenir le culte périodique à Briançon ne peut
être présent pour nous recevoir. Le petit tem.
pie est bientôt bondé. Vaudois des Vallées et
Huguenots des VioUins occupent tous les
bancs. Nous nous sentons, les uns et les autres
frères dans le même foi. C’est le missionnaire
Robert Coisson qui préside le culte, nous
exhortant à nous aimer les uns les autres.
Il évoque le souvenir de Félix Neff, sa foi,
son zèle infatigable, sa vie de joyeux sacrifices, son profond amour pour son prochain.
M.lle Jeanne Niel, au nom du pasteur PouImn et de tous les paroissiens, nous souhaite
officiellement la bienvenue. <c Ce sont nos
prières de plusieurs années qui sont exaucées
puisque nous avons la joie de vous accueillir,
vous, nos frères Vaudois des Vallées ». Le
président de l’Henry Arnaud remercie de
l’accueil vraiment fraternel qui nous a été
réservé et exprime l’émotion avec laqueUe
nous avons trouvé. aux VioUins des
noms de famille de chez nous: B^ridon,
Bertalot, Bertinat, Clôt, Menusan, Pellegrin
etc— preuve évidente de notre origine commune, et qui contribue à augmenter encore
la sympathie réciproque et spontanée qui
caractérisé notre rencontre. En terminant, ii
exhorte tous les présents à méditer ces paroles du prophète Esaïe : « Souviens-toi du
rocher d’où lu as été taillé ».
Les missionnaires qui font partie de notre
groupe ont la surprise et la joie de rencontrer M. et M.me Pierre Alger, missionnaire
au Zambèse, venus expressément de la Vallouise où ils passent l’été, pour les rencontrer.
Apres un joyeux pique-nique sous les
mélèzes, près de la Blesse, torrent aux eaux
claires, affluent de la Durance, nous nous
retrouvons, dans un pré non loin du temple
pour une nouvelle rencontre avec les communautés de Freyssinières, qui nous offrent
un somptueux et copieux goûter. Nous faison Ja connai.ssance du pasteur Yves Poulain
qui nous exprime encore toute la joie de
nous recevoir.
Le pasteur Bertinatli nous adresse un
message, rappelant avec beaucoup d’élan
l’oeuvre de Félix Neff. l'apôtre des Hautes
Alpes, et rendant grâce à Dieu pour le téinoignage qu'il nous a laissé.
L ing. Pontet exprime encore toute notre
reconnaissance peur le magnifique accueil
qui nous a été léservé. et invite nos frères
de I royssinières à nous rendre visite aux
Vallées. La symjjatfiique réunion e.^^I égayée
par le chant de ces vioilics chansons toujours
nouvelles e I heure du déjjarl arrive troj) tôt.
Le chant de la « Cévenole » el du « Serment
de Sibaud » terminent cette rencontre cl
nous prenons Je chemin du retour.
Graziella et Lina
Nel Tempio di Torre Pellice, il Pastore Ro
berlo Jahier ba unito in matrimonio la gen
tile signorina Franca Cougn, insegnante del
1 Asilo Infantile dei Belloriatti e il ragioniere
Massimo Parise impiegalo presso il Banco di
Roma di Torre Pellice. Entrambi gli sposi
sono molto conosciuti ed apprezzati nelle nostre due Comunità dove essi svolgono varie
attività che il Pastore Jahier ha ricordalo nel
corso, della cerimonia mentre un gruppo di
bimbi della Scuola Domenicale ha espresso
loro la riconoscenza della Chiesa col canto
dell’inno 259. Un folto gruppo di parenti e
amici si è poi unito intorno agli Sposi alI Hotel du Pare dove il prof. Gino Costabel
ha rivolto loro un cordiale e spiritoso discorso di circostanza.
Agli sposi rinnoviamo ancora i nostri
auguri di ogni bene. L. V.
ANGROGNA (Serre)
— Il riMirjbi di d’iivi à che hanno caratterizzilo la primavera ci ha persino impedito di isegnalarle. Senza addenitrarei in
esse ricoTflìanio qui soltanto quelle che,
pei co=ì d’re, lianno lasciato degli strascichi nella nieniuiia di -uui per la lero parli» t.ilare curalterisìca. L’Unìom* Femminile ha teruiina‘0 la sua attività il 28 marzo
(Oli lil Bi-r.ir che al Serre ha quasi alcun
line di lucro perchè, a bassissimo prezzo,
viene venduta ollinia merce, anche se naturalmente non tutta nuovi,ed il modesto
introito va poi distributo alle opere sociali
della Chiesa Valdese. L’Unione Giovanile
c< ha presentato la sera del 3 aprile al Serre e del 4 al Capoluogo, il dramma «la
Savoiarda » dì Samuele Tron.
— Fra i ricordi belli vi sono le gilt,
quella àell’Unione Femminile il 4 aprile a
Pomare'ito e quella delle Scuole Domenicali, in comune con le Scuole Dciinenicaìi
di Villar Pellice e del Capoluogo di Angrogna alla Balziglia il 29 giugno.
— Con il mese di giugno hanno avuto
inizio i culti secondo 1 orario esAvo : alternaíívainent'' u<ui domenica al Serre ed ima
a Pradeltorno, e nel poineriggo, ogni quinüici giorni, aH’aperto al Bagnau. Il tempo
non è stato inoliO' favorevole per gii incou'ri aH’apertu: ti è capitato di incorrere nel
giro di un quarto d’ora hi tutile le variazioni meteJ*eologi(die possibili: pioggia, splendido sole, nebbia Ultissima. Comunque il
culto ha sempre egualmente avuto luogo.
Nel mese di agosto j culti al Bagnau, per
forza maggiore (il 15 agosto cade quesl’anna di domenica, il 22 vj è il culto dì apertura del Sinodo) dovranno essere sospesi
due volte. Ecco il calendario dei culti:
Domenica 25 luglio' ore 10, Pradeltorno, il
cullo sarà presieduto a Dio piacendo
dal Pastore t. Ganz.
DomenK-a 1« agosto, ore 10, Serre (Signor
Fflirese).
Domenica 8 agctsto, ore 10, Pradeltorno
(Doli. Guido Ribet).
Donienìca 15 agosto, ore 10, Pradeltorno,
nuovamente, perchè come è consuetudine la domenica seguente, 22 agosto
gìcii’no del culto di apertura del Sinodo,
il «ulto avrà luogo al Serre.
Domenica 29 agosto, ore 10, Pradeltorno e
ore 14,30 Bagnau.
Ringraziamo cin da ora i collaboratori
che hanno accettato di sostituire, nella predicazione, il Pastore del Serre che sarà impegnato per tre settimane nella direzione del
campo cadetti a Vallecrosia e nella predicazione a Bordighera e San Remo.
— E poiché siamo in »ema di ringraziamenti ne Inviamo uno particolare al Pastore Signcir Emilio Ganz o al Professor
Eraldo Lageard dì Montevideo, che in questi giorni sono saliti fino a Pradeltorno per
aggiustare rarmonium. Era da tempo che
avremmo voluto ripararlo, ma non tro'vavaino i tecnici disposti a recarsi lassù e per
di più a lavorare facendosi rimborsare soltanto le spese vive.
— Il 7 aprile si sono uniti in matrimonio
relia Chiesa del Serre, Rivoira Alfredo, dei
Rivoires e Peyronel Elda delie Casse. Gli
sposi sono andati a stabilirsi al Cacet, frazione una volta assai popolata, ma ora abitala soltanto più da tre famiglie. Con il
nuovo focolare ccstituitosi le famiglie ammonlatio a quattro.
— Ci è giunta gradita la notizia che la
Sig.na Chiavia Lidia, abitante per ragioni di
siudio, ma sempre anagraficamenle, e ancor
più aifeitivamente residente a Pradeltorno :
ha vinto una borsa di siudio che le permetterà di recarsi p&i’ un anno in America! Le
rivolgiamo le nostre felicitazioni augurandole però in pari tempo di non dimenticare
oltre il mare il patois di Angrogna!
— Tre figure caraUcristiebe del Serre
sono .seo-mparse in questi ukimi leinpi.
Quella di Coisson Alice, personi che viveva piullosto riitirata, isolala anche dalla
fcua sordità, ma che amava, quando se ne
presentava l'occasione, rievocare i suoi lungh; anni di servizio trascorsi specialmente
nelle case paEtorali. E’ deceduta all’Ospedale di Torre Pellice, il giorno prima di
essere Irasferita al Rifugio Carlo Alberto,
e la tuinulìzione della salma ha avuto luogo i] 23 maggio, nel cimitero del Capoluogo.
Il 23 giugno abbiamo invece accompagnato al Cimiero di Luserna San Giovanni,
le spoglie mortali Giovanni Odin, deceduto
dopo lunga maL-Uia all’Ospedale di Luserna San Giovanni. Anch’egli era molto
conosciuto in vallata e fuori, con il nome
familiare ili Jean.
E deceduta all’ospedale di Torre l^ellice.
ed è stala sepolta nel cimitero di Santa Margberi’a i! 18 e, la Signora Benecìi Elvira
icd. Sebbene da tempo non abìlassc
più al Serre ove veniva soltanto saltuariaiiitnle per brevi visite, tulli in Angrogna la
ricordaiiL- quale attiva gerente, anni yr sono,
dt'Ila attuale Locanda-pensione dei coniugi
Berlin, allora pensione Malati, e molli —
c(-iiie essa s.e-isa riconosceva — Je erano
i-lali accanto quando si era trovata vedova,
ancor giovane, con dei figli in tenera età
da allevare.
Ci siamo separai] da loro confortali dalla luce dell Evangelo che nelle tenebre del
nostro destino umano risplende per illuminare con la grazia e la speranza rivelataci
in Cristo, Signore dei vivi e dei morti.
LUSERNA S. GIOVANNI
AVVISO — Domenica 1" agosto
avrà luogo ai BeUonatti Pannua VENDITA DI BENEFICENZA.
AVVISO
Il telefono del Pariove Valdese emerito
Gustavo Bertin, Luserna S. Ginv-anni. vìa
BerkwUh 27, reca il n. 90.227.
PERSONALIA
MireUa Bcrt si è laureata a pieni
voti, presso la Facoltà di Filosofìa delruniversità di Torino, discutendo una
tesi sul pensiero di Karl Barth. Ci rallegriamo cordialmente per questo coronamento della sua fatica, con i migliori auguri per l’avvenire.
Novità CLAUDIANA
GIORGIO PEYROT
AUGUSTO ARMAND-HUGON
Origine e sviluppo
degli Istituti Valdesi di Istruzione
nelle valli del Pinerolese
Questa pubblicazione, curata d illa
Società di Studi Valdesi e dalla a; posita Commissione s inodale di studio, è in distribuzione presso la ( audiana. 46 pagg. in 8», L. 250.
Direttore reap.: Gino Conte
Reg. al Tribunale di Pinerolo
n. 175. 8-7-1960
Ciò. Subalnina a.o.a. - Torre Pellice 'Poi
avvisi economici
MASSEL
Le baptême a été administré dimanche 27
juin a Beyran Mauro du Cbamp-la-Salse ; le
Sei.gneur veuille faire de lui un clirélien fidèle et courageux.
L’Ünioii des jeuncô a offert dimanclie soir
une soirée; un public patient et bienveillant
a manifesté beaucoup de sympathie pour
les efforts accomplis par nos acteurs.
Un groupe de catéidiuinènes d’Angrogne
et de Villar Pellice a visité mardi 29 la
Balcille, le pasteur Micol a introduit ces
jeunes dans le monde de l’iiistoire et des
souvenirs qui lui sont familiers.
JEUNE ménage protestant avec enfani. demande jeune fille pour ménage el ci- -me.
(yirbal, 88 B.d Périer - Marseille.
« ..et je vous soulag.. ai»
(St. Matth. 11 : A
Annette Peyrot-Turin
nuos a quitté. Eto font ï>art criinsleur chagrin, à ceux qui 1’ ont ai; ée:
le mari Alfred ; la fille Susette vec
con mari Dr. Ing. Italo Artus-N; .rtirelli et les petites Erica et E na,
qu’elle aimé tendrement; les so; rs;
le beau-frère; les belles-soeurs, les
neveux et tous les parents.
St. Jean, 14 juillet 1965.
RINGRAZIAMENTO
I familiari del compianto
Secondo Sereno
deceduto all’età di 79 anni, comn Orisi
per le numerose ■dimostrazioni di simpatia ricevute, ringraziano tutti olcro' che di persona o con scritti hanno
preso parte al loro lutto e sono stati
di aiuto nei periodo della lunga malattia. In modo particolare esprimono
la loro riconoscenza al Dott. Gardiol e
Debetti.ai; alla Direttrice del Rifugio
Carlo Alberto Suor Susanna, alla signorina Marie Coisson ed al personale tutto; ai Pastori Jahier, Magri,
Sonelli, s. Ayassct, Sommani.
Torre Pellice, 16 luglio 1965.
Convitto Maschile Valdese
torre pellice (Torino) - tei. 91230
Le iscrizioni per l’anno scolastico 1965-66
sono aperte. Si accettano ¡agazzi che frJquenlino il Ginnasio-Liceo Classico, il 1« e
2« anno di ragioneria, la Scuola Media e le
Scuole Elementari, ¿i dà la preferenza a
bravi alunni evangelici che avranno la possibilità in Convitto di praticare agevolmente gli sport e di vivere per alcune ore
al gicrno all’aria aperta. Tennis - Palla ^
volo - Fool-ball - Piscina coperta privata ■
Nelle vicinanze immediate sci con impiand
di risalita.
Per informazioni rivolgersi al Direttore:
Dott. Franco Girardet.
Pensione Balneare
Valdese
BORGIO VEREZZI (Savona)
Direttore : F. Chauvie
Aperta tutto P anno
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Ideale per soggiorni
esti'vi c invernali