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Set ti m aJQ a le
della ^esa Valdese
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spiritò Puov
___________________________________ ' • _ 1 T A K vr_
La parola della vita
La chiesa di Efeso
Apocalisse 2: 1-5
L’omaggio reso a questa chiesa è dei più lusinghieri. Gesù Cristo che ne è il capo non fa che tesserne le lodi. La chiesa di Efeso
non è una chiesa addormentata, ma vivente, attiva; è fedele alila
pura dottrina, non può soffrire i malvagi e non dà ascolto ai falsi
apostoli. E’ una chiesa cosciente della sua vocazione, decisa a difendere la fede; non teme gli scherni e le persecuzioni del mondo, ^on
vi pare che molte di quelle qualità e di quelle virtù si riscontrmo
pure nella Chiesa Valdese? Ditemi quale altra chiesa, più della nostra, è stata provata dal fuoco della persecuzione? Quanto alle sue
opere ed alla sua attività la nostra chiesa è stata sempre all’avanguardia. Appena le è stato possibile, è uscita dagdi angusti confini delle
Valli, ha costruito ed ha testimoniato. Oggi ancora alle VaM si lavora; in ogni comunità si intensificano te attività ecclesiastiche e dove necessita si costruiscono sale e templi. Penso adunque che per
(¡uello che nbbiam finora fatto, meritiamo, come la chiesa di Efeso,
degli elogi.
*
Ma se proseguiamo nell’esame del nostro testo, ci troviamo di
fronte ad alcune parole che ci lasciano perplessi, anzi smarriti e che
sembrano invalidare quanto è stato detto prima. Colui che tiene le
sette stelle nella sua destra, e che cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro scorge una incrinatura o meglio una fatila nella gloriosa
facciata della sua chiesa. Tale falla lo spinge a pronunziare queste
Ilare parole: ((‘Ho questo contro di te: hai lasciato il tuo primo
amore ». Hai abbarulonato il tuo primo amore. Il rimprovero è graie. A quella grande e bella chiesa manca adunque l’essenziale, la moli;t, manca ciò che dovrebbe animare tutto; l’amore di Cristo. Senza
<inell’elemento, i suoi atti, il suo lavoro, la sua fatica e la sua costanza sono vani. La . chiesa di Efeso ha ancora il suo catechismo, i
l atecumeni sono pveni di zelo per lo studio della dottrina cristiana, ma
ciò che è grave è che essi come qutdli che si recano in chiesa noi},
cercano più di incontrare il Cristo. « Come un mantello che scivola
lentamente dalle spalle, l’amore si è impercettibilmente staccato dal
Cristo per portarsi sulla dottrina come tale, sulla fedeltà come tale,
sulla resistenza al mondo come tale ». Hai abbandonato il tuo primo amore. Vano è il cercare di correggerti, una sola cosa ti resta
da fare, ravvediti; trasformati totalmente, cambia integralmente il
Ino modo di pensare e di agire. Ravvediti, ritorna a me per ritrovare
ì amore che un giorno avevi per me e che non è che il riflesso delì'amore che ho sempre avuto per te.
Se abbiamo trovato che la prima parte della lettera alla chiesa
(li Efe.so poteva applicarsi conv'&iientements alla Chiesa Valdese, non
possiamo ora, per ovvie ragioni, affermare che la seconda parte non
la riguarda.
Ci troviamo in questo luogo per cercare insieme di risolvere il
grave, assillante ed urgente problema della carenza di partecipanti
ai culti domenicali. Secondo il mio modesto parere la diserzione dei
culti da parte della maggioranza dei nostri bravi Valdesi dipende da
un solo fatto fondameniaìe; non amiamo più il Signore come dovremmo e molti l’hanno abbandonato. Ricordiamoci che la parola
” cristiano ” è tremendamente impegnativa e che l’essere cristiani significa innanzi tutto saper amare: « Ama il Signore Iddio tuo con
lutto il tuo cuore e con tutta la tua forza, ama il tuo prossimo come
te stesso ».
*
Ravvediti: questa parola il Signore la rivolge a me ed a voi,
colleghi nel ministero, a voi compagni di lavoro, ad ogni membro
dalla Chiesa Valdese. _
Ravvediti: lasciati cioè trasformare, rinnovare interiormente Mila potenza dello Spirito Santo, altrimenti verrò a te e rimuovero il
carulelabro dal suo posto ” se tu non ti ravvedi ’.
Arnaldo Genre
Conferenza
I delegali delle Chiese del Secondo Distrelto si sonò riunii! a
Torino = Sono siali discussi alcuni problemi di vila ecclesiaslica
Lunedi 4 novembre si è svolta a
Torino, alla presenza del Sovrintendènte Pastore Neri Giampiccoli, I annunciata Conferenza straordinaria del
secondo Distretto. Erano presenti trentatre persone, tra (^astori e delegati
delle Chiese, oltre a numerosi membri della comunità ospitante di Torino.
La Conferenza ha inizio con un culto edificante, tenuto dal Pastori Elio
Eynard di Zurigo, su un testo che dovrebbe essere presente alla nostra
mente in ogni riunione fraterna e,
anzi, in ogni istante della nostra vita : « Iddio mi ha arpato ».
Terminato il culto' dì introduzione,
il Pastore Eynard viene nominato presidente dell'assembleà : il sig. Sehweizer, della Chiesa di Biella, viene chiamato alla vicepresidenza, e la sig.a
Ada Jalla di Ivrea all'incarico di segretaria.
Seguendo l'ordine del giorno prestabilito, il Sovrintendente Pastore
Neri Giampiccoli dà lettura della relazione - programma preparata dalla
Commissione distrattale, su cui si
apre poi la discuss^e’ì fra gli argomenti più ricchi di interesse e, perciò
di interventi, è la collaborazione con
la Chiesa Metodista, il cui piano è stato già approvato nelle sue linee generali dal Sinodo.
Sull'argomento delle « vocazioni
pastorali », che viene a trasformarsi
in un esame dei rapporti tra le varie
Chiese e la nostra Facoltà di Teologia
che ne prepara i conduttori, si accende un'animata discussione da cui si
rileva che la Facoltà e un po troppo
avulsa dalla vita delle Chiese stesse-,
si chiede, da' parte di diversi pastori,
che la Facoltà collabori maggiormente
con le comunità, mandando suoi professori o membri del suo Consiglio, a
tenere culti e conferenze illustrative
nei varii centri. Di qui si è scivolati
su un argomento pure interessantissimo e di grande attualità : 1 istituzione
di borse di studio che aiutino i giovani desiderosi di seguire la vocazione
pastorale ma impossibilitati a farlo,
per difficoltà economiche : molte e varie le proposte in tal senso, finché si
vota, e si approva alla unanimità, un
ordine del giorno proposto dal Pastore Ernesto Ayassot, con cui « si invitano le Chiese ad aiutare negli studi
giovani meritevoli che intendano consacrarsi al pastorato ».
Quanto alla questione delle finan
ze, il Sovrintendentè appoggia caldamente la raccomandazione fatta dal
Moderatore in una sua recente circolare, di versare le offerte secondo il
sistema di una percentuale liberamente scelta : solo così, nella libertà assoluta della coscienza e nel l'assoluta segretezza della percentuale stabilita
dall'individuo dinanzi al Signore, si
potrà veramente risolver® il problema del nostro bilancio. Oltre a ciò, si
raccomanda di far conoscere a tutte
le nostre Chiese le necessita dei nostri istituti di istruzione. Facoltà di
Teologia e Collegio Valdese di Torre
Pel lice, da una parte raccogliendo ade^
sioni all'Associazione degli Amici della Facoltà e dall'altra inviando al Collegio, unico nostro istituto di istruzione media e superiore, offerte che non
siano... gli avanzi di cassa delle singole Chiese.
Alla Scuola Latina di Pomaretto
Il giorno 5 Novembre, dopo circa
un mese di vacanza supplementare,
gli alunni della Scuola Latina sono
ritornati ai loro banchi di scuola.
Alle ore 8,30 il pastore di Pomaretto, signor Giovanni Conte ha presieduto un breve culto di apertura, do
podichè hanno avuto inizio le rego
lari lezioni, previste dall’orario.
Non c’è stata, quest’anno, la tradizionale cerimonia di inaugurazione
che caratterizzava l’inizio degli scorsi anni scolastici e permetteva ima
simpatica presa di contatto tra genitori, professori ed alunni : si è dovuto, purtroppo, rinunciare a quella manifestazione per vari motivi, ma specialmente in ossequio ad una dispo
sizione dell’autorità scolu-sfina che ha
racccmandato di non dar forma so
lenne alle cerimonie di inaugurazione per evitare che un largo intervento di pubblico favorisse il diffondersi
della nota epidemia di influenza asiatica.
Gli alunni iscritti, quest’añno, nelle tre classi sono 48, tutti evangelici,
ad eccezione di una simpatizzante di
Cuneo, e provengono dalle parrocchie
delle valli: da Frali (4), Rodoretto (2),
Massello (5), Maniglia-Perrero (3),
Chiotti (3), Pomaretto-Inverso Pinasca <12), S. Germano (7), Prarostino
(5), pinerolo (3), Genova (1), Bari
(1), Cimeo (1), Rivoli (1).
Il corpo insegnante è rimasto quel
lo degli scorsi anni ed abbiamo ac
colto nelle nostre file una giovane
insegnante di economia domestica, la
sigma C. Koch della chiesa di Pinerolo alla quale diamo il nostro cordiale benvenuto.
Ai giovani studenti ed alle loro famiglie la direzione della Scuola Latina ed il corpo insegnante fanno i mi
gliori auguri per un anno scolastico
ricco di soddisfazioni.
" e. b.
Per ciò che riguarda l'attività in comune nel distretto, tutti sono d accordo, pur nei limiti imposti dalla grande estensione del nostro distretto, e
perciò dalle difficoltà di' spostaménti,'
sulla necessità di organizzare incontri
regionali ( Piemonte-Lombardia, Lombardo Veneto) con numerosi delegati, di potenziare gli incontri di massa
e di aumentare il numero e la frequenza degli incontri di specialisti
(medici, dirigenti, sindacalisti, ecc.);
dopo numerose discussioni ed alcuni
emendamenti, viene approvato alla
unanimità l'ordine del giorno proposto dal Pastore Alberto Ribet, in cui
si raccomanda « l'organizzazione di
convegni regionali di Anziani e Diaconi e di Monitori, si plaude all'attività delle Unioni Giovanili e delle Comunità che intendono organizzare raduni, e si auspica che, dove e quando
possibile, si promuovano convegni
evangelici di categoria ».
Si è giunti così all'ora della colazione, che viene servita nei locali dell'Esercito della Salvezza, da gentili signorine della Chiesa di Torino : nella
stessa sede verrà poi servito un abbondante tè, a chiusura dei lavori della conferenza. Un grazie veramente
sentito a tutti coloro che si sono prodigati per l'organizzazione di questi
servizi.
Prima di riprendere i lavori, i partecipanti alla conferenza hanno effettuato un interessante giro in pullman
per visitare i nuovi locali di attività
della Chiesa di Torino, in via Nomaglio ed in via Bertolla ; anzi, i visita
tori, ammirati per il dinamismo della
comunità di Torino, hanno effettuato
una colletta per dotare di innari la saletta di via Bertolla. Indi, ripresa dei
lavori ; secondo l'esortazione della
commissione distrettuale, alcuni pastori espongono il programma delle
attività che si propongono per quest'anno neH'ambito delle loro chiese,
per una più efficace azione evangelistica, ma tutti concordano nell'affermare che la migliore evangelizzazione consiste sempre nella testimonianza personale dei varii membri di chiesa.
stretto e funtóonamento della Commissione distrettuale»; nell interessante relazione si afferma fra l'altro
che « la soluzione <lella crisi dell'organizzazione distrettuale non è legata ad un potenziamento autonomo
della Commissione Eiatretteale, ma ad
altri provvedimenti che è necessario
cercare una migliore divisione dei Distretti in modo da formare dei distretti più omogenei ; che nelle singole
conferenze il primo posto deve essere di nuovo dato all'esame dell attività e della vita delle singole comunità ; e che è necessaria una revisione
della durata delle conferenze, che non
possono essere efficaci quando siano
ridotte unicamente ad una giornata ».
Quanto a quest'ultimo-punto, si decide senz'altro che la prossima conferenza distrettuale si svolga in due
giornate.
Ed ecco infine, sempre seguendo
l'ordine del giorno, uno studio sul
problema del colportaggio, a cura del
pastore Liborio Naso: purtroppo (a
conferma di quanto è stato detto poc'anzi!) il tempo stringe e la discussione su questo itinpòrtante problema
che si ripresenta all'attenzione della
nostra Chiesa, deve essere un po' affrettata ; ad ogni modo tutti gli interventi concordano neH'affermare la necessità di avere dei colportori adatti
al loro compito, ben istruiti e, in linea
di massima, volontari : e tutti sono
soddisfatti di sentire che la Tavola si
sta dinuovo occupando del colportaggio.
Con il canto di un ultimo inno, i lavori della Conferenza distrettuale
hanno termine : resta veramente nell'animo di tutti la sensazione di quanto sia benefica ed efficace la fraterna
discussione sui varii problemi della
nostra cara Chiesa.
Alla comunità ospitante ancora un
grazie di cuore !
Ada Jalla
abbonatevi
a L’Eco delle ìialli Valdesi
Il pastore Alberto Ribet dà poi lettura della relazione della Commissione ad referendum (composta dallo
stesso pastore Ribet, dal Pastore Thomas Soggin e dal prof. Bruno Revel )
sul tema : « Organizzazione del Di
Scuola d’economia
domestica
La Scuola Valdese d’Economia Domestica ha regolarmente iniziato il
suo corso annuale lunedì 11 coir, con
la prima lezione teorica dell’orario
prestabilito. Era una lezione pratica
d’inglese, impartita al numeroso gruppo delle giovanette iscritte dal prof.
Casini, il quale quest’anno ha pure accettato di tenere lezioni di corrispondenza e contabilità familiare. Alla
lezione assisteva il Presidente prof.
Attilio Jalla, che ha rivolto alle allieve brevi parole di consiglio e eh incoraggiamento. Si sono susseguiti, nei
giorni successivi, gl’insegnanti delle
altre materie sussidiarie: la prof. A.
Lilette Peyrot (italiano), Aimée dalia (francese), il dott. De Bettini (lgiene, pronto soccorso e puericultula), il pastore sig. Bouchard (religione). Le lezioni teoriche e pratiche
delle materie tecniche (per la cucina,
le vivande, la cura della casa, il bucato, lo stiro, il taglio, il cucito ecc.)
seno date dalla sig.na Doretta Meynier e dalla Direttrice sig.na Ce^n.
Si aggiungeranno lezioni teoriche e
pratiche di orticultura, pollicultura
ecc. Così nel Corso armuale le giovani allieve avranno un’istruzione ed
una formazione completa per una var
lente e competente donna di casa.
Le iscrizioni rimangono aperte Ano
alla fine del mese corrente. Rivolgiamo alle famiglie valligiane un corcale invito, perchè facciano usufruite
alle loro giovani figliuole questa ottima Istituzione, tanto utile per la preparazione alla vita.
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t^’ECO DELLE VALLI VALDESI
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situazione odierna
Nel numerò storse dèi giornale abbiemo latter ia eroneca del Con«ppreièntantì dei Concistori a Hirterole il i» Novembre. Og.
gi pubb1ichiamo‘'una parte dei messaggi ^$he' sono itati pronunziati e
che hanno costituito il motivo dominante ^elle discussioni.
Nella predicazione, del Pastore Genre risuona l'appello al ravvedimento. Una chièsa può aver i'appàrertza'della solidità e della vita,
.può anche Impretsionare W mondo con .le'sua potenza; ma, se noti ha
vero amoré per Cristo, se ha « abbandonato il suò (brimo amore », essa
non sfugge al giudizio del Signore. ^
Il Pastore Aime, dopo un profondo ed accurato esame della situazione in cui si trova il mondo, ha affrontato |l grave problema della
nostra responsabilità di fronte a Dio ed* agli:uomini. Una nota di pessimismo sulla situazione del nostro tempo ha caratterizzato il suo messaggio; ma si è trattato di lin esame onestò e realistico, in cui le cose
sono state chiamate con il loro nome. E il pessimismo, nella visione cristiana della vita, non è mai scopo a se stesso, ma piuttosto in funzione
del risveglio delle coscienze. In una situazione umanamente disperata,
Dio vuole intervenire per creare la fede e le opere della fede.
L'uomo della strada
e il giudizio dei credenti
Come definire la situazione jJel nostro mondo e del nostro tempo? Due
grandi potenze anelano oggi, a dominare il mondo : ne conoscete i nomi,
le caratteristiche, i metodi. La lotta è
serrata, senza esclusione di colpi. Le
posizioni delle nazioni? Un certo numero di esse è costretto in un modo
o nell'altro, con minacce o lusinghe,
ad entrare nell'orbita di una o dell'altra di queste due optenze: altre
cercano una neutralità che le'tenga
fuori dalla lotta, pronte naturalmente
poi a schierarsi dalla parte del più
forte per dividere le spoglie dell'eventuale vinto; altre ancora giocano
la parte del paciere, del mediatore.
Le accuse e controaccuse, la voce delle varie propagande che davvero non
si risparmiano, rendono la: situazione
caotica e confusa oltre ogni dire.
E l'uomo della strada ascolta queste parole gravi e rabbrividisce, poi
ascolta le assicurazioni che guerra
non ci sarà — almeno per un certo
tempo — (è meglio inifatti non far
dichiarazioni troppo compromettenti)
e si tranquillizza; ed alla fine sollecitato in vario modo dalla propaganda, non sa più che pensare e credere
ed allora, snervato... aspetta e spera
« che il Buon Dio — come si dice
normalmente — ce la mandi buona ».
Certo però che moltissimi, in caso di
conflitto e di vittoria — ma che vittoria, ed a qual prezzo ! — di una
delle due parti, se saranno nel numero dei superstiti, si troveranno dalla
parte del vincitore. Il partito più numeroso nel mondo, purtroppo è sem-,
pre stato e sarà sempre quello degli
opportunisti. Altri invece i quali spingeranno fino alle estreme conseguenze le implicazioni della loro buona
fede, naturalmente pagheranno di
persona, o glorificati, ovvero maledetti.
E noi che siamo membri della Chiesa di Gesù Cristo che cosa pensiamo
di questa situazione? E quale posizione prendiamo? Non si tratta qui
di discutere in termini di politica. Si
tratta, a mio avviso, soltanto di stabilire alcuni punti fermi che ci orientino nel tentativo di veder chiaro:
I. Ricordiamoci sempre che Dio
solo giudica con un giudizio giusto:
lui solo pronunzia le parole « Benedetto » e « maledetto ». A noi Dio ha
detto, anzi ha indicato come autentico segno e frutto della fede : « Ama
il tuo prossimo come te stesso ». E
sulla parola «prossimo» non si può
in alcun modo sottilizzare con dej gesuitici « distinguo ».
' 2. Ricordiamoci ancora che quanto
avviene e quanto di grave, di terribile forse, potrà accadere non avviene nè avverrà senza il beneplacito
di Dio. Si, di quel Dio Signore senza
il cui permesso, se;1ta la cui volontà
neppure una foglia d'albero si agita.
La potenza di Satana è grande, certo;
ma essa è sèmpre imbrigliata da Dio.
E' ques^ una ve'rità tremenda ed insieme infir)itàmente consolante.
3. Quindi, di'ironte ad un mondo
in preda ad una mortale delusione e
disperazioné, ovvero che si aggrappa
ad una vaga ed incerta speranza che
tutto si aggiusterà, speranza che ha
il suo fondamento sul trionfo del buon
senso umano o sulla esistenza della
reciproca paura dei due blocchi per
scatenare un conflitto indubbiamente
catastrofico per il mondo intero, noi
siamo chiarnati molto concretamente
ad annunziare ad ogni uomo con cui
veniamo ih contatto, e con la parola
e con là nostra condotta di vita che
umanamente parlando la situazione
del mondo è disperata, senza via di
uscita ; che è vano e stolto fondarci
su speranze umane fallaci di componimento; ma che Dio è il Signore del
mondo delle nazioni, degli uomini
tutti e che si tratta precisamente di
credere, proprio attraverso alla confusa ed impressionante situazione attuale, alia rhanifestazLone vivente della sua giustizia e del suo amore. E'
inutile lamentarsi, disperare, condannare, imprecare, cedere allo sconforto, alla irritazione.
E' ancora il tempo di amarlo questo mondo per il quale Cristo è morto e di annunziargli che per lui appunto è ancora il tempo di sperare e
non di disperare, di riconoscere che
solo Signore della vita e della morte,
della pace e della guerra è Dio il
quale vuole che tutti gli uomini siano salvati giungendo alla conoscenza
di Lui che è la Verità.
Aspetti
della situazione
in Italia
Se passiamo ad esaminare brevemente la situazione dell'Italia, essa
non si presenta meno caotica, nè meno deprimente. AAolte speranze per
un'Italia nuova, aperta ad una nuova
concezione della libertà e del suo
corrispondente senso di responsabilità si sono estinte o comunque hanno
perso gran parte del loro vigore. A
dispetto delle parole ampiamente rassicuranti di certi uomini di governo,
la crisi permane grave in ogni settore. La corruzione dilaga ovunque ; i
processi sensazionali che abbiamo seguito sui quotidiani ce lo provano abbondantemente. Molte promesse ripetute a sazietà nel periodo elettorale rimangono tali... Con la potenza
del denaro che ha nelle mani o con
l'intrigo ed il compromesso certa gente riesce a manovrare la cosa pubblica nel senso da essa desiderato...
Si spendono milioni per autostrade e
piscine; miliardi per i giochi olimpici del 1960 e si lesina il denaro per
provvedere di strade e di energia
elettrica e di telefono le zone delle
nostre montagne. La terra particolarmente quest'anno è avara di frutti a
causa delle avverse condizioni atmosferiche, il bestiame è venduto per
poco, ma la carne, alla macelleria, ha
un prezzo elevato; e si crea per queste ed altre ragioni nei nostri contadini valdesi quél senso penoso di
isolamento, dal quale è pur vero che
essi fanno poco o nulla per uscire, là
dove spezzando il loro connaturato
individualismo, potrebbero invece far
qualcosa. Essi si sentono, si, isolati,
incompresi, sfruttati anche in un certo senso. Ed allora diventano torvi,
irritati di dover menare una vita grama : e non c'è da stupire se essi allora abbandonano, vendono, sia pure
con dolore, la terra avita e scendono
al piano, si infilano in un opificio non
esitando a questo scopo a sborsare
anche forti somme se è necessario.
In Italia assistiamo anche al tentativo effettuato finora con innegabile
successo da parte della Chiesa Cattolico-Romana di clericalizzare tutti i
settori della vita nazionale tenendo
in mano tutte le leve che la comandano : tanto che ci si può domandare
se lo Stato Italiano è ancora uno stato autonomo o no. Il Concordato rientrato nel corpo della Costituzione le
dà la possibilità di ottenere molto
senza dar nulla.
lo mi son rallegrato quando mt han detto :
(Dal calendario Valli Nostre 1958)
__________________________________i____________
Andiamo alla casa dell'Etcmo.
(Salmo 122 : 1 )
Individualismo
o gruppo di cospiratori?
Comunque, che fare> ora? IQuest'anno attireremo l'attenzione delle
nostre Chiese sull'argomento : il culto
pubblico. Ma se anche hoi avremo i
nostri templi d'ora innanzi pieni zeppi, non pensiamo di aver risolto il
problema. Infatti l'equivoco può sussistere ancora in pieno, come ho la
netta impressione che esso esistesse
in passato quando per l'appunto i
templi erano pieni.
Lanciare appetii, bandire un digiuno? Indire speciali riunioni, speciali
culti, agitare il problema? Certo. Non
affettiamoci a rispondere negativamente. Ricordiamo che Dio può servirsi nella sua sovrana libertà, di qualunque mezzo o metodo che noi forse
consideriamo inadatto od inutile.
Per conto mio, senza affatto preten
E adesso parliamo di noi
Ma, parliamo pure di noi. Intendo
a noi Chiesa Valdese, oggi. Che cosa
pensiamo noi oggi di questa situazione quale ho cercato di descrivere?
E' inevitabiie che il contraccolpo di
un simile stato di cose si ripercuota
in un modo o neli'altro anche nelle
zone più isolate e desolate delle nostre valli ; ma come reagiamo di fronte ad un simile stato di cose?
Qual'è questo tempo? E' esso propriamente il tempo della fine? O è
semplicemente un tempo grave di
prova, come ce ne sono stati già nel
corso dei secoli, che sfocerà in un
tempo più calmo, più sereno di cui
gli assertori ad oltranza del progresso vi diranno che il grave tempo attuale è la condizione necessaria? E'
vero: noi non sappiamo nè il giorno
nè l'ora, non sta a noi il sapere i tempi ed i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità ; e non
un calcolo di carattere settario può
illuminarci su questo punto. Pure mi
sembra Innegabile che i segni dei
tempi si moltiplichino ed incalzino. I
nostri membri di Chiesa, noi stessi
responsabili in primo luogo, ce ne
rendiamo ben conto?
Vedete : ho l'impressiotte che i nostri Valdesi oggi in questa 'situazione
si limitano a constatare che tutto va
male, che non c'è più giustizia, più
onestà, ecc. ecc. da nessuna parte, e
che da parte loro non ci sia più fede
in nulla nè in nessuno. Forse non ci
sarebbe gran male in questo; sarebbe una posizione quanto mai feconda se essa ci costringesse per cosi dire a gettare finalmente il nostro
sguardo su Dio e ad aggrapparci a lui
con tutta la forza della disperazione
come all'unico che ci possa veramente salvare. Avete voi l'impressione di
questa disperazione per la quale uno
non può che gettarsi a terra, quasi a
far corpo con essa e gridare, urlare
la sua disperazione e la sua angoscia
proiettando tutta la sua unica speranza nella risposta che viene da Dio solo? lo non hò l'impressione che siamo giunti a questa situazione, cioè
che la senta cosi la nostra Chiesa.
Il punto da chiarire prima di tutto
è allora questo: se noi Pastori, Anziani, Diaconi, responsabili abbiamo
noi la sensazione della gravità estrema dell'ora «he volge. Qui sta il punto. Se l'abbiamo, allora non possiamo più svolgere un lavoro — diremo
così — di ordinaria amministrazione,
ma non possiàmo allora che dare l'allarme inconfondibile che il Signore è
alle porte, che la fine è giunta e che
nessuno se la può « cavare » come
forse intimamente pensa. Questa allora è proprio la sola via da seguire
che la nostra vocazione ci imponè :
la via del profeta autentico che non
si preoccupi " affatto di piacere agli
uomini, che non si preoccupa neppu
re della propria vità ma che è spasmodicamente teso neH'adempimento, con timore e tremore delia sua
missione che Dio gli ha affidato : missione — ripeto — della sentinella
che grida l'allarme.
Oppure, la situazione non ci appare cosi estremamente grave e sentiamo questo come tempo di preparazione antecedente alla fine. E guardiamo allora alle nostre Chiese ed a
noi stessi. In tempo di guerra, dico
della guerra scorsa, i nostri templi
avevano la tendenza, indubbiamente
sotto il pungolo della paura e della
ansietà, a ri<empirsi di gente che attendeva dalla predicazione della Parola sostegno e conforto. Oggi i nostri templi han la tendenza a vuotarsi. La nostra gioventù è in crisi. Oppure Veniamo al Tempio, ma
quanto spesso nei Templi si raccolgono delle persone che vengono sì
per incontrare Dio ed udire la sua
Parola, ma che non incontrano il fratello, la sorella, i fratelli, le sorelle,
tutti ugualmente peccatori indigenti
e mendicanti ai quali viene largita
dal Padre comune la parola del perdono che trasfigura la vita tutta I
Questa pagina contiene alcuni brani dello studio del Pastore Aime.
Lo spazio, purtroppo, non ci concede di pubblicarlo integralmente,
come avremmo desiderato.
dere di dare una soluzione vorrei che
noi considerassimo quanto segue :
I ) che noi dicessimo qui oggi come sentiamo noi responsabili ia situazione in cui viviamo. Qui è necessaria da parte nostra la più assoluta
sincerità.
2) Se siamo proprio convinti della
gravità della situazione in cui si trova il mondo ed in cui versa la nostra
Chiesa, vorrei che diventassimo oggi
qui ciò che ogni Concistoro che sia
veramente tale è e deve essere per
ogni Chiesa di'cui è responsabile davanti a Dio: cioè una vera e propria
società di cospiratori che insieme prepara un piano di attacco.
II piano lo vederi così. Ognuno di
noi dovrà sentire la necessità di « aggredire » letteralmente ogni membro
nominale o reale della nostra Chiesa
e chiarirgli la esatta situazione del
mondo e della Chiesa. La conclusione
sarà questa : la nostra è una situazione umanamente disperata. A questo
punto dovrà seguire una parola di
chiaro avvertimento : essa consisterà
nell a'ffermare fortemente che nessun
espediente umano, nessuna speranza
umana, in una parola nessuna possibilità umana ci farà uscire da questa
situazione disperata che sfocia nella
fine, nella perdizione. L'ultima parola
sarà una parola di speranza e di proclamazione.- l'unica speranza nostra
in tutto e per tutto è in Dio, in Colui
che la Scrittura ci rivela come il Signore tre volte Santo ed il Padre nostro
d'amore in Gesù Cristo che ha pietà
di noi : il Signore che è Spirito e che
nella Scrittura parla oggi il linguaggio perfettamente comprensibile da
noi tutti e ci dice che cosa Egli ha operato ed opera per noi e che cosa Egli
attende da noi con spirito di fedeltà e
riconoscenza gioiosa.
Nel libro del profeta Malachia è
descritta la grave situazione di crisi
in cui si trova la Chiesa di Dio di allora, il popolo d'Israele. Anche allora,
situazione determinata dalla infedeltà di quello che Dio aveva chiamato
ad essere il suo popolo.
Al capitolo 3» V. 16 sta scritto.
Allora quelli che temono l'Eterno
si sono parlati l'uno all'altro.
E l'Eterno è stato attento ed ha ascoltato.
Che noi possiamo veramente essere di quelli che temono l'Eterno; che
noi possiamo parlarci qui senza reticenze in piena si-ncerità e con pieno
amore fraterno.
3
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
— 3
aeaPE, 9 io moeembre 1957
u
»»
Malgrado il cattivo tempo, im numero abbastanza soddisfacente di
rappresentanti di Unioni (10 su 22),
si è riunito ad Agape per il Convegno
Responsabili e subito abbiamo potuto constatare quale affiatamento regnasse tra di noi, per quanto molti
non si conoscessero. Erano con noi il
Segretario Generale, Pastore Taccia.
I- ed il Pastore Gino Conte, eletto que
sfanno quale Capo-Gruppo in sosti
tuzione del signor Marco Gay che i>er
motivi di lavoro ha dovuto lasciare
questo impegno per tanto tempo portato avanti con entusiasmo e serietà veramente ammirevoli.
Alle 21 ci siamo raccolti in preghi^
ra davanti al Signore; quindi il Signor Sandro Sarti ci ha parlato sul
tema ■ Politica cattolica e fermenti
di rinnovamento.
E’ questo un problema odierno che
tocca i giovani come gli adulti e che
è sentito e discusso, in questi ultimi
tempi, in ogni convegno e riunione
e per cui dobbiamo og^ affrontarlo
seriamente. Oggi la civiltà Cattolica
cerca, con la forza che le è consentita. di ottenere il potere su ogni cosa,
in ogni campo. Questa chiesa, secondo i suoi principi, è ima grande società perfetta (perchè istituita da Gesù Cri.sto), alla quale è dato di governare le anime. Come si comporta
in campo politico la Chiesa? Non fa
la politica dei partiti, ma la « sua »
politica, ed a questa i cittadini devo
no ispirarsi. Dopo il 18 aprile del ’48,
epoca in cui ottenne la maggioranza
assoluta nelle votazioni politiche, si
è prefissa di esercitare ancora maggiormente il suo, già ben forte, potere e non solo sul campo della morale
ma anche su quello pubblico.
Nella Chiesa Romana tuttavia si
riscontrano grandi contrasti. Tutti
sappiamo dell’anticlericalismo^ e del
movimento dei preti operai. Il prof.
Carlo Bo in un suo scritto si preoccupa dello stato in cui è venuto a
trovarsi ora il Cristianesimo e dice
quanto si debba sperare che quei grup
pi e movimenti sparsi nel nostro paese, con idee distaccate da quelle cattoliche, non vadano dispersi. E’ nostro dovere sostenerli ed aiutarli anche se ci sentiamo infinitamente piccoli di fronte alla grande massa che
è ii Cattolicesimo
Così si conclude questo interessante studio al quale segue una lunga
discussione nella quale gli Unionisti
pensano che la Chiesa Evangelica dovrebbe prendere una sua salda posizione anche nel campo politico. Viene anche suggerito di chiedere ai Pastori o altri competenti di illustrare
nelle unioni giovanili e rirmioni quartierali, quali siano i punti di vista
dei vari partiti dominanti nel nostro
paese.
Prima di ritirarci, sono circa le 23,
il Pastore Vinay ci ha parlato dell’opera di Danilo Dolci in Sicilia, argomento che ci ha ancora una volta
indotti a pensare seriamente alla
grande responsabilità che ognuno di
noi, come vero cristiano, ha verso il
proprio prossimo che vive ancora nel
buio. Ci ritiriamo nella speranza di
riprendere regolarmente il nostro studio la mattina del giorno seguente.
Purtroppo, per la neve caduta copiosamente tutta la notte, abbiamo
dovuto scendere a Pomaretto, dove,
solo nel pomerìggio, gentilmente ospitati al Convitto, abbiamo potuto
proseguire il nostro lavoro.
essere maggiormente affrontati dato
il frequente contatto ohe i nostri giovani hanno con quelli di religione
diversa e con i quali sono spesso spinti a discutere.
Alcuni giovani pensano di poter
portare la parola del Signore nel lo
ro ambiente facendo circolare delle
Bibbie nelle famiglie che non la conoscono per poi ritirarle, a scadenza
stabilita, per dar modo ad altri di
venire a conoscenm della verità.
E’ tardi e l’ora della partenza si
avvicina a grandi passi. Il messaggio
del signor Pagliani sulla «Spes» è
l’ultimo appello fatto alla gioventù
e, ringraziando il Signore per averci
accompagnatp nel periodo del nostro
convegno, ci siamo lasciati fraternamente. Il nostro pensiero riconoscente vada a tutti coloro che ci hanno
accolto in modo verarnente generoso
e fraterno. P- n.
( Sul tema « Cattolicesimo » uscirà un
opuscolo, edito a cura della FUV
che raccoglie gli studi tenuti quest’estate al Campo Unionisti, ad Agape. Chiunque può richiederlo).
FO! ET VèE
Il numero di settembre-ottobre di
questa apprezzata rivisU del Protestantesimo francese è dedicato a que^
sto argomento :
Le ministère et les ministères.
Contiene studi di :
Louis Simon : Le ministère de I Eglise.
Maurice Canez : Le ministère missionnaire.
Michel Bouttier: Les diverses formes
du ministère de docteur.
Jean Bosc -. Thèses sur le ministère
d'entraide.
Maurice Sweeting : Recherches sur le
sens des assemblées régionales.
Hébert Roux -. Le gouvernement et
l'union des églises.
Abbonamento annuo fr.,fr. 1.200
Pastori 600 — Administration
139 Boulevard Montparnasse —
Paris VI.
yi INFORMIAMO
che
-7- L'UnesM ha pubblicato in questi giorni il più vasto e completo studio sinora cònpiuto sull'analfabetismo
nel mondo. Dai dati si rileva, tra
l'altro, che il 44% della popolazione
mondiale di età superiore ai 15 anni
(cioè circa 700 milioni di individui) è
analfabeta. Il 50% degli analfabeti
vive in 97 dei 198 Paesi e territori del
mondo. Le punte massime si hanno in
Asia ed in Africa.
Secondo il direttore generale delrUnesco, Evans, le persone in grado
di leggere il giornale e di capire ciò
che leggono sono non più di un terzo
della popolazione mondiale. Va, peraltro, rilevato che, nella maggior
parte dei Paesi, l'analfabetismo ha
subito negli ultimi 20-25 anni un notevole declino.
— Il giornale parigino France Soir
ha pubblicato una statistica da cui risulta che lo scolaro italiano, rispetto
a quello di altri Paesi, ha un minor
Rentrée des classes an ” Collège ”
^otre ancien rédacteur nous donne un compte-rendu de la cérémonie de
l’inauguration des cours, dans la grande salle de la Maison Vnudoise
II secondo studio illustratoci dal
Pastore Gino Conte, è stato il seguen'ce : La nostra posizione di fronte al
Cattolicesimo, Occupandoci del Cattolicesimo, la nostra polemica non deve essere astiosa, prevenuta, ma dobbiamo affrontare questo problema con
spirito erumenico, pensando che non
vi è nessuno che sia giusto, per cui
dobbiamo anche ricercare negli altri
il lato positivo che non manca mai.
Ciò fatto ricorriamo all’Evangelo
perchè solo in questo è fondata la
nostra resistenza. Tutti sappiamo che
è impossibile un rinnovamento ccmpleto della Chiesa Cattolica perchè e
una forte potenza che può mettere a
tacere tutto ciò che più la disturba
(v. preti operai) e che il Papa è infallibile; ma spesso ci lasciamo trascinare e ci facciamo schiavi di un
pessimismo che assolutamente dobbiamo allontanare da noi, riconoscendo di quale grande potenza noi
possiamo servirci: la parola del Signore, l’unica forza che può ogni co
sa. Oggi, bisogna riconoscerlo, la Bibbia e specialmente il Nuovo T^ta
mento, vengono niaggiormente letti
dal popolo cattolico e questo non può
essere che l’evidente segno di un
maggior interesse nella ricerca del
vero.
Noi non abbiamo l’ambizione di
trasformare la Chiesa Cattolica Romana in Chiesa Valdese, ma operiamo affinchè tutti conoscano Gesù
Cristo, l’unico nostro Salvatore.
La discussione che segue qu^ta
chiara esposizione è piuttosto animata ed interessante. Ci si rende conto
di come questi problemi dovrebbero
Avec un bon mois de retard la
rentrée des classes s’est enfin effectuée.
La traditionnelle inauguration de l’année scolaire du vénérable centenaire
Collegîum Sanctae Trinitatis apud
Valdenses a marqué officiellement la
reprise d’une activité que les microbes de « l’asiatica » s’étaient effacés
de retarder.
Comme toutes les « inaugurations »
la rentrée des classes a fini par prendre un aspect officiel; elle est devenue une cérémonie qui se déroule en
trois « temps » : introduction religieuse, discours d’occasion, compte-rendu
de l’activité scolaire.
Et c’est peut-être ce caractère officiel que, dans notre patrie, on doit
afficher toujours et partout, qui éloigne de ces « cérémonies » le gros public; in priinis les parents, qui brillent, en général, par leur absence. Et
ils ont tort! Deux fois tort, car cette
rentrée devrait permettre la réalisation d’une prise de contact entre parents et instituteurs: elle devrait faire
sentir aux élèves que l’école est une
chose sérieuse non sulement pour eux
(et peut être pour leurs professeurs),
mais aussi pour les parents.
A quoi sert-il d’exhorter les enfants, de les sermonner abondamment
(par conséquent surabondamment,
c’est-à-dire inutilement), si le jour de
la rentrée des classes tout est plus important que la rentrée?
C’est-à-dire que le 5 novembre,
dans la salle synodale de la Maison
Vaudoise de Torre Pellice, les parents
n’étaient pas très nombreux; ce qui
est regrettable, aussi au point de vue
ecclésiastique, car notre vieux « Collège » est aujourd’hui le seul institut
d’instruction « secondaria : Scuola
Media e Ginnasio Liceo » « pareggiato » évangélique en Italie!
Qu’on se le dise, tant qu’il en est
encore temps! Qu’on se le dise, tant
que l’école italienne n’est encore
qu’en... soutanelle! Qu bien, peut-être,
faut-il, encore une fois, selon l’antique et pas toujours louable tradition
vaudoise, attendre qu’il soit trop tard?
Que la... soutanelle soit devenue cet
« habit long et boutonné de haut en
bas que portent les ecclésiastiques »?
Mais retournons à notre inauguration. Le premier « temps » a été, cette année, exceptionnellement réduit:
une ; formule . liturgique d’invocation
récitée par le pasteur F. Sommani.
Le docteur Gustavo Ribet, membre
laïque de la Table Vaudoise, ancien
élève du Collège, qui préside la cérémonie en l’absence du Vice-Modérateur R. Nisbet, donne le ton au second
« temps » : un ton paternel, qui lui
permet de souligner avec efficacité la
place que notre « Collège » tient au
sein du peuple vaudois et de son Eglise et qui lui vient du sérieux de son
engagement sur le plan de la culture,
. tout aussi bien que de l’atmosphère
spirituelle qu’il a su conserver. On
parle beaucoup, aujourd’hui, à tort et
à travers, de communauté; sans crainte d’être suranné, nous avons écouté
avec joie le docteur ^Ribet parler de
l’atmosphère fainiliale qui a toujours
régné au « Collège » et dont les anciens élèves emportent un précieux
souvenir; ce souvenir qui est sorti du
vague, en faisant naître l’Association
des Amis du Collège, dont la solidarité a permis d’apporter une amélioration à la bâtisse du « Collège »
(chauffage, éclairage, etc.).
C’est ensuite au prof. Ciwim, chargé de cours (physique et mathématiques au Lycée) de prononcer le discours d’occasion; un aperçu des différentes théories par lesquelles de
tout temps l’homme a cherché à expliquer les lois de l’univers. L’orateur a
guidé son public dans les voies mystérieuses des astres par un exposé dans
lequel la science et le humour s’alliaient d’une façon vraiment pédagogique. L’attention soutenue des auditeurs, des petits et des grands, a prouvé combien cet exposé était efficace.
Nous remercions l’orateur pour cette
conférence, dont la rigueur scientifique nous a fait sentir, une fois de plus,
que si peu de science éloigne de Dieu,
beaucoup de connaissance nous ramène à Dieu. Et ce n est pas là le
moindre des mérites de cette prédication laïque du prof, (üasini.
Troisième « temps » : un exposé
sommaire de la vie scolaire dans 1 année 1956-57. A la rigueur il faudrait
dire ; deux exposés, car la Scuola Media et le Liceo-Ginnasio sont, aujourd’hui, deux instituts nettement séparés; chacun a son a préside»: pour
la Scuola Media le professeur Théophile Pons, pour le' Lycée-Gymnase le
prof. Auguste Armand-Hugon. Les
deux « presidi » ont rappelé brièvement le développement de la vie scolaire de leurs instituts: une année normale dont voici quelques données:
Scuola Media.
L: Iscritti 37 - promossi 31.
2“: Iscritti 33 - promossi 25.
3»; Iscritti 36 - licenziati 29.
Ammissione alla Scuola Media:
Candidati 54 - ammessi 43.
bre: la difficulté de trouver des professeurs disposés à renoncer aux appas d’une carrière plus brillante. Nous
avons été heureux de souhaiter la
bienvenue au prof. Pini, qui a accepté
de venir remplacer, le prof. Mario
Miegge qui a laissé sa chaire de philosophie et d’histoire, après une année d’enseignement très apprécié par
ses élèves.
Au banc des autorités nous avons
remarqué les maires de Torre Pellice,
prof. A. Armand-Hugon; de Bobbio
Pellice, monsieur Abel Geymonat; de
Luserna San Giovanni, avv. Giuseppe Cresto; le procuratore del Registro, dott. Novello; la direttrice didattica M.lle Ferrando; le directeur de la
Scuola di Avviamento Professionale,
prof. Zaccara; le maresciallo dei C?ara
rep.
numero dì ore di lezione e beneficia
inoltre di un maggior numero di settimane di vacanze. Stando a France
Soir, le ore di lezione dello studente
italiano durante l'anno risultano di
760 con 21 settimane di vacanza. Per
lo studente belga risultano 900 ore
di lezione e 17 settimane di vacanza;
per il francese 1000 ore e 17 setti:
mane di vacanza ; per il tedesco 1000
ore e 13 settimane di vacanza; per
l'inglese 1000 ore e 12 settimane di
vacanza; per l'americano 850 ore e
13 settimane di vacanza.
— Alla Camera dei deputati, durante il dibattito sul bilancio del Ministero degli Interni, l'on. Massimo
Caprara ha rivelato alcune cifre significative. E cioè che il Ministero degli Interni spende annualmente circa
un miliardo e mezzo di lire per verniciatura, restauro, ammobiliamento e
arredamento di chiese. 11 Ministero
dei Lavori Pubblici ha speso negli ultimi 5 anni ben 14 miliardi di lire
(senza contare i contributi ed i rimborsi pagati direttamente alle organizzazioni cattoliche locali) per la costruzione « ex novo » di chiese ed
edifìci parrocchiali. In compenso mancano in Italia 81 mila aule scolastiche; 3624 Comuni sono senza fogne ; in Lucania vi è un posto-letto
in ospedale per ogni 1000 abitanti.
— Secondo le statistiche recentemente pubblicate dal Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo, negli
Stati Uniti il numero dei membri di
chiesa ha raggiunto la cifra record di
103 milioni, con un aumento in un
anno di 3 milioni. Ciò significa che
attualmente negli Stati Uniti, su 100
americani, 62 sono membri di una
chiesa, mentre un secolo fa questa
percentuale era solo del 20%.
— La Chiesa evangelica più numerosa degli Stati Uniti è la Chiesa
Metodista la quale conta attualmente
9.400.000 membri di chiesa suddivisi in circa 40.000 comunità. Viene
dopo di essa la Chiesa Battista della
Convenzione del Sud che conta 8 milioni e 700.000 membri.
Chiesa e Stalo
dietro la " cortina di ferro „
Liceo Ginnasio.
4- Ginn.: Iscritti 22 - promossi 18
5» Ginn.; Iscritti 9 - promossi 9
1» Liceo; Iscritti 10 - promossi 9
2“ Liceo: Iscritti 7 - promossi 6
3» Liceo: Iscritti 6 - maturi 4
Ainsi que le soulignait le prof. Th.
Pons, ces données sont très intéressantes : la population scolaire augmente; les classes de la Scuola Media ont atteint le maximum permis
par la législation scolaire. Le nombre
des élèves du Gymnase augmente aussi. et des effets bienfaisants devraient
en résulter pour le Lycée. Un tableau
réjouissant, qui a toutefois son om
Quanto mai utile ed opportuna
giunge, anche alla luce dei recenti
avvenimenti, la pubblicazione di u i
importante libro curato da Vlad^ir
Gsovski con la collaborazione di un
gruppo di specialisti dei p)aesi della
Europa orientale (Chiesa e Stato dietro la cortina di ferro. Ed. Opere Nuove, Roma). Quest’opera, che contiene
un’ampia introduzione del Gsovski
sull’Unione Sovietica, tratta per singole e dettagliate parti dei rapporti
tra Chiesa e Stato in Ungheria, Cecoslovacchia,' Romania, Polonia.
Si tratta di un’opera che ha caratteristiche tali da renderla assolutar
mente unica tra le migliori pubblica
zioni del genere. Anzitutto, è davvero notevole l’équipe di studiosi che
c venuta elaborandola: dodici specialisti dei paesi considerati, oltre al loro coordinatore, Vladimir Gsovski,
Non, quindi, dodici apologisti, ma dodici sinceri e profondi conoscitori
della legislazione passata e presente
dei loro paesi in materia di relazio
ni tra Chiesa e Stato. Cruenti, e
quindi parti in causa, anzi vittime
essi stessi (giacché in esilio) di una
tristissima vicenda di violerà e di
arbitrii; ma anche uomini di scienza
e perciò analizzatori obbiettivi e sistematici di testi la cui presentazio
ne e illustrazione è affidata alla loro
cura di specialisti.
In secondo luogo, la natura dilli
documentazione addotta è tale da
rendere quest’opera assolutamente incontestabile. L’opera, infatti, si fonda su materiali che non si prestano
a distorsioni polemiche. La serietà
scientifica dell’opera si riTOnosce anche, e soprattutto, dalla riproduzione
integrale delle leggi ufficialmente sancite dai persecutori. Quanto mai ampio risulta il panorama religioso attraverso l’esame di leggi, decreti e
norme che « regolano» 1 rapporti tra
Chiesa e Stato nei paesi comunisti
deli’Europa orientale. Ed è da tali
testi ohe si rivelano, nettamente, le
rispettive posizioni.
Particolarmente attuale risulta
quest’opera ora che appare evidente
come la difesa dei valori della fede
nei paesi dominati dal materialismo
comunista coincida con la difesa stessa della libertà e della dignità dell’uomo. ____________
Ultimi arrivi aiia Ciaudiana
Benjamin Valloton
JARDINIER DU PARADIS
L. 1.2(X)
autori DIVERSI
MARCHER AVEC LE CHRIST
Témoignages chrétiens à travers
les siècles
L. 400
Roland de Pury — Pierre Maury
LE MARIAGE
L. 100
Pierre Ducros
POUR COMPRENDRE LA BIBLE
L. 100
Ordinazioni alla Claudiana
Torre Pellice
Avirìso di abbonamento
I fogli per il rinnovo degli abbonamenti al « Journal des Missions », e
al «Petit Messager», essendo esauri
ti, prego i nostri abbonati di prenderne nota, e di avvisare al più presto
la Sig.na. E. L. Coisson; via G. Matteotti, n. 15, Torre Pellice (Torino),
se intendono o no rinnovare il loro
abbonamento per l’anno 1958.
L’abbonamento annuo, per il «Petit Messager » è di L. 500. Quello per
il «Journal des Missions» è di L.
860, ma, per i Pastori e per gli Evangelisti, è di sole L. 500.
La Sig.na Coisson deve mandare la
lista degli abbonati a Parigi entro il
mese di Dicembre 1957.
E..L. Coisson
4
j. -,— LI. D. Beli , . .* ‘r
. -CAMAAINARE INSIEME
L. 300 i^xeo <
Claudiana ■< Torre PelMce ,
Cifre false e cifre vere
sui protestanti americani
Fa il giro dei giornali cattolici italiani
una statistica sulle religioni nel mondo.
No.n occorre dire che, a questo proposito,
i dati concernenti le religioni sono sempre
soggetti a cauzione, per i diversi metodi di
classificazione esistenti. Per esempio, è noto che le Chiese evangeliche contano come
loro aderenti soltanto coloro che, in età
adulta, hanno fatto una personale professione di fede (o i figli dei membri di chiesa dopo superato il sedicesimo anno di età).
Altri raggruppamenti religiosi non usano
neppure fare il censimento delle proprie
forze, e perciò è arduo catalogarli in questa o quella categoria.
Ma la statistica di cui abbiamo fatto cenno in principio non è soltanto interrogativa per i motivi anzidetti: essa contiene delle cifre che indubbiamente sono state arta^
tamente disposte, con il fine evidente di
mostrare gli straordinari progressi del cattolicesimo nel mondo. Se ne giudichi da
questi esempi.
Anzitutto, le varie religioni sono - catalogate secondo suddivisioni geografiche.
Una colonna è per l’Europa, un’altra per
l’Asia, un’altra per l’Africa, e così via.
Non vi è. chi non veda come questa suddivisióne sia artificiosa, e si presti a manipolazioni di cifro.
Questa manipolazione diventa poi evidente quando si legge, in un’altra colonna, le cifre dell’America del Nord e del
Centro, queste due messe insieme!
Ora, qual’è la situazione nel nord e nel
centro America? Accanto ad una nazione
come gli Stati Uniti, che è prossima ai 150
milioni' di individui, vi sono delle nazioni '
come il Nicaragua, il Guatemala, il Panama, l’Hònduràs, che ¿Ontano poche centinaia di migliaia di abitanti. Ma gli Stati.
Uniti sono in grande maggioranza di religione protestante, mentre le altre nazioni
del nord e del centro Americo sono cattoliche (come il Canadá, il Messico, e gli staterelli del centro). Ne viene che, conglobando la grande repubblica stellata con gli
staterelli del centro, le cifre statistiche vengono completamente deformate. Infatti, ecco
i dati presentati:
E’ pregio dell’opera dare le cifre, assolutamente più attendibili, pubblicate dall’annuario delie chiese americane per il 1958,
pubblicato dal Consiglio nazionale delle
Chiese di Cristo. Tali cifre provengono
dalle relazioni ufficiali di 258 chiese e associazioni religiose. Ecco i dati:
Protestanti
Cattolici
Ebrei
Ortodossi
Buddisti
Musulmani
Vecchio-cattolici
60.148.980
34.563.851
5.500.000
2.598.055
63.000
20.000
367.370
Cattolici
Ortodossi
Protestanti
70.002.437
1.858.585
56.186.300
120.047.322
Secondo questi dati, comparativamente
con altri pubblicati negli anni precedenti,
si desume che, trenl’anni or sono, il 27 per
cento della popolazione degli Stati Uniti
era protestante, oggi lo è il 35,9 per cento;
il 16 per cento era cattolico, oggi lo è il
20,7 per cento.
La più grande chiesa è la Chiesa Metodista, che conta 9.400.000 membri di chiesa, distribuiti in circa quarantamila comunità locali; segue la Convenzione Battista
del Sud, con 8.700.000 aderenti; terza è la
Convenzione Battista nazionale, con membri 4.550.000.
Considerando infine la religione cristiana
nel suo insieme, si desume che, mentre
cento anni or sono, solo 20 individui su 100
erano membri di una chiesa, oggi lo sono
non meno di 62 per cento. Infine, i cristiani,
nell’insieme, nella repubblica stellata, assommano a 103.224.954 unità.
Non ci sarebbe altro da dire, a proposito della statistica cattolica, cui si accennala in principio^ se un altro particolare,
non privo di umorismo, non si facesse luce
tra le cifre. Per l’Europa, il prospetto mentova ben 90 milioni di atei (supponiamo,
a dire il vero, che si tratti di quelli delle
« democrazie popolari » che ovviamente
non debbono confondersi con gli aderenti
alla «civiltà cristiana Occidentale»!). 'C’è
di... meglio. Per l’Asia sono registrati 173
milioni di atei! Bum... Naturalmente, si
tratta dei cinesi di Mao Tse Tung. Ma allora, concludiamo noi, questa statistica non
è religiosa: è politica!
r. b.
dove si vede che, a parte la cifra data per
i protestanti, che come si vedrà ora, è di
parecchio inferiore al vero, quella cattolica, risultante come si è detto, dal cumulo
delle cifre parziali per il nord e centro
America, può venir impunemente gonfiata!
Redattore: Ermanno Rostan
Via dei Mille, 1 - Pinerolo
tei, 2009
Sede e Amniinistrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice - '-c.p. 2/17557
Ti/jugrafia Subalpina - s. p. a.
Tórre Pellice (Torino)
La mano che nasconde
Non avviene a volte che, quando
uno dei nòstri fratelli ci eclissa, noi
proviamo in fondo al cuore dell'invidia? Ci vuole molta grazia divina per
distruggere un tale sentimento. Questo desiderio di occupare i primi ranghi ha messo in rischio di perdere la
Chiesa, più d'una volta nel corso della sua storia. Se la Chiesa non avesse
avuto origini divine, sarebbe caduta
in rovina da molto.
Che Dio ci aiuti a distruggere questo spirito e a gettar lungi da noi la
nostra vanità e il nostro orgoglio per
accettare Cristo come nostro Maestro,
affinchè ci mostri con qual spirito dobbiamo lavorare per Lui.
A che serve insegnare una sana
dottrina, se si trascura l'amore e la
pazienza? Di qual valore possono mai
essere le nostre preghiere, se non sono ispirate dall'amore?
Ci si meraviglia, a volte, di vedere
tante predicazioni irreprensibili rimanere senza alcun risultato. Non pensate che ciò avvenga perchè si predica sovente per professione? Le parole
brillano come la brina al sole, ma non
riscaldano di più. Non hanno una sola
scintilla d'amore.
...Quando amiamo qualcuno non
cerchiamo continuamente d'attirare
l'attenzione sui suoi difetti. Un pittore
dell'antichità, essendo stato incaricato di fare un ritratto molto rassomigliante di Alessandro Magno, si trovò
in un grande imbarazzo. Nel corso di
una delle sue campagne, Alessandro
aveva ricevuto in fronte un colpo di
spada, che gli lasciò una larga cicatrice. L'artista si disse: se io faccio vedere la cicatrice offenderò gli ammiratori del monarca, se la ometto, la
somiglianza non sarà esatta. Che farò? Immaginò un felice espediente,
rapprensentò il monarca con la fronte appoggiata sulla mano, nascondendo così la cicatrice.
Non potremmo noi rappresentarci,
così gli uni e gli altri? Posando la
mano della carità per coprire la cicatrice, anziché farne rilevare tutta la
profondità?
lo sono certo che, se ci mettessimo
all'opera con un cuore amorevole verso coloro che noi vogliamo raggiungere, vedremmo tutte le barriere abbattersi dinnanzi a noi.
L'amore fa nascere l'amore, come
l'odio suscita l'odio. L'amore è la chiave del cuore umano. Qualcuno disse :
« La luce è per l'intelligenza ma
l'amore per il cuore ».
Cominciate a guadagnarvi l'affetto
di quanti desiderate raggiungere, in
seguito, non vi sarà difficile condurli
a Cristo.
(Il grido di Guerra) D. L. Moody ;
Hélène Kocher
aaammina, mi ami?
; _ i. 350
Rinnovate rabbonamento
R pfièzzo del giornale
è di Lire. 1.200 annue
Chi si abbona subito riceverà GRATUITAMENTE il giornale
fino al 31 dicembre 1957
Pellegrinaggio Valdese in Uruguay
per il centenario di Colonia Vaidense
La Commissione, ha preso nota con
soddisfazione delle prime iscrizioni al
Pellegrinaggio in Uruguay ed Argentina e, anche in seguito ad un primo
contatto con l'analogo comitato sudamericano, e in grado di comunicare
quanto segue :
1 ) Il pellegrinaggio avrà luogo approssimativamenté tra il 15 settem. e
il 15 novembre 1958: un mese circa
sarà dedicato al viaggio di andata e
ritorno via mare, e un mese al soggiorno in Uruguay e Argentina, con
visita alle varie colonie Valdesi, alle
città di Rio de Janeiro, Montevideo
e Buenos Aires, e partecipazione alle
manifestazioni per il primo centenario di Colonia Valdese. E' previsto un
percorso di navigazione interna sul
Rio Paraná e sarà studiata anche la
possibilità di visitare zone turistiche
di notevole interesse.
I particolari del viaggio per nave
( data esatta, classe, cabine ecc. ) non
possono ovviamente essere per il momento fìssati, fino al giorno in cui
non si sappia il numero preciso dei
partecipanti.
2) La quota di partecipazione, pro
capite, è prevista in L. 300.000 : in essa sono comprese, sia le spese di viag
gio in piroscafo, sia quelle di trasferirnènto nell'Uruguay e in Argentina,
sia ancora le spese di soggiorno. Onfacilitare il pagamento della quota, la Commissione prevede, se richiesto, un pagamento rateale, da effettuarsi nello spazio di 18 mesi: e precisamente un terzo all'atto deH'iscrizione definitiva, un terzo prima dell'imbarco e il resto due mesi dopo il
ritorno.
3 ) Le adesioni devono pervenire alla Commissione, presso la Società di
Studi Valdesi (Torre Pellice), entro
il 30 novembre del c.a., la quale provvedere in seguito alla regolare iscrizione e potrà allora dare tutti quei
dettagli che l'attuale programma di
massima non consente ancora di formulare. Il pellegrinaggio si effettuerà qualora si raggiunga un minimo
di 15 partecipanti.
E' ovvio che l'invito al Pellegrinaggio è rivolto oltreché a tutti i Valdesi
delle Valli, anche a quelli del resto
d'Italia e della disseminazione valdese all'estero.
La commissione
prof. Augusto Armand Hugon
past. Guido Rivóir
prof. Teofìlo Pons
ario e comunicati
Comunità di Tom Pellice
Domenica 3 Novembre i due culti
domenicali sono; stati dedicati alla
celebrazione della Riforma. Nel po
meriggio il Prof. Augusto Armand
Hugon ha tenuto una interessantissima conferenza^sul tema « Alcune figure caratteristièhe di riformatori itaiiani ». Dopo Ima introduzione di
carattere gerieràle nella quale l’oratore ha cercato Idi mettere in risalto alcuni aspetti del carattere delle
popolazioni italtoe che le rendono
poco adatte ad ¿ssumere con decisione e con fermezza delle posizioni spirituali che siano in contrasto con
l’andazzo generale, ci sono state descritte con vivatìità e con chiarezza,
alcune figure tipiche del tempo della
Riforma quali Bernardino Ochino, il
Carnesecchl,, Renata di Francia e
Giovanni Valdes.
Il pubblico, non molto numeroso,
ha rnolto goduto, della conferenza ed
ha ringraziato l’oratore col suo applauso.
Nel corso di questa settimana tutte
le attività invernali hanno avuto la
loro ripresa: le riunioni quartierali,
che in genere sono state abbastanza
ben frequentate, quantunque l’influenza asiatica tenga ancora a letto
o in casa numerosi membri di chiesa;
la Società di cucito dopo lo sforzo
del Bazar sinodale ha avuto un psriodo di riposo assai breve ed ha già
ripreso la sua attività in vista dell’aiuto che vuol dare ai poveri della
parrocchia in occasione del Nàtale;
le Scuole Domenicali hanno ricominciato la loro attività grazie alla collaborazione di un forte numero di
Direttrici e Monitrici, i catecumeni
hanno ripreso la loro istruzione nei
vari cOTsi.
In questa ripresa di attività assai
varia ed intensa y’è tuttavia l’ansia
che non si tratti semplicemente di
un vuoto attivismo tradizionale, ma
che veramente attraverso questi aspetti tradizionali della vita della
Chiesa il Signore operi con la sua
presenza e con la potenza del suo
Spirito.
Domenica 10 Novembre alle ore 15
ha avuto luogo un culto speciale per
l’apertura delle Scuole Domenicali.
Purtroppo il tempo veramente orribile ha impedito a molti bimbi di intervenirvi.
Direttore: Prof, Gino Costabel
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di
Pinerolo con decreto del 19 gennaio 1955.
Conferenza con proiezioni
Sabato 16 corr, alle ore 21, nella Sa
la delle Attività dell’Unione' Giovanile Valdese a Torre Pellice, il prof
Beniamino Peyronel dell’Università
di Tonno terrà una conferenza illustrata da proiezioni luminose sul te
ma :
La Flora alpina.
Il pubblico di Torre
damente invitato.
Pellice è cal
COMUNICATO
L’amministrazione del periodico
« L’Amico dei Fanciulli » è stata assunta dalla Claudiana. La corrispondenza relativa alla redazione deve essere inviata come sempre alla direttnce, sig.ra Berta Subilia, Via Pietro
Cossa 42, Roma.
Alla Claudiana (Torre Pellice — c.
c. p. 2/17557) debbono essere inviati
gh abbonamenti.
Preghiamo tutti coloro che ricevono l’Amico dei fanciulli in pacchi di
comunicarci entro il mese di Novembre quante copie desiderano riceverne per il 1958.
I AVVISI ECONOMiCI |
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Claudiana.
PERSONA LIA
La famiglia del Pastore Arnaldo
Genre è stata allietata dalla nascita
del piccolo Giovanni Pietro, venuto
alla luce presso l’Ospedale di Pomaretto il 13 corrente.
Ai genitori ed al neonato inviamo
i nostri fervidi auguri di bene.
E’ deceduta a Torre Pellice, all’età
di anni 73, dopo ima breve malattia,
la Sigàiora Jourdan Maria Luisa in
Desio, madre del maestro Levi Dosio
di Prarostino.
Esprimiamo la nostra simpatia cristiana alla famiglia colpita dal lutto
e particolarmente al maestro Dosio
ed ai suoi cari.
★
Il giovane Aldo Breda, della chiesa
di Roma (Piazza Cavour), ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a
pieni voti (HO con lode) presso l’Università di Roma discutendo la tesi:
« Cimiteri, funerali e sepolture negli
ordinamenti delle confessioni religiose e nella legislazione statale», re
latore il Prof. Jemolo.
Congratulazioni ed auguri per una
brillante carriera a nome dei parenti
ed amici di Torre Pellice.
Offerte rkevute dal Cassiere
della Tavola Valdese
Il pastore emerito Enrico Pascal ni memoria del fratello Pascal Alberto dona lire
50.000 ad ognuno dei seguenti Istituti di
beneficenza della Chiesa Valdese:
Asilo dei Vecchi di Vittoria (Sicilia).
Istituto Gould (Firenze).
Istituto femminile (Ferretti) Firenzi-,
Orfanotrofio maschile di Pomaretfo.
Asilo dei Vecchi di San Germano.
Rifugio Carlo Alberto (Lus. S. Giov.).
Asilo dei vecchi di Luserna S. Giov.
Orfanotrofio femminile di Torre i'oiiice.
Casa delle Diaconesse.
La famiglia della compianta
Maria Luisa Pistón
ved. Pons
profondamente commossa per la
grande manifestazione di stima e di
simpatia tributata alla cara scomparsa, nell’impossibilità di farlo personalmente, esprime la sua viva riconoscenza a tutte le persone che, di
presenza o con scritti, hanno preso
parte al suo dolore.
Un ringraziamento particolare ai
pastori sigg. Jahier, Bertinatti e
Bouchard, al dottor Gardiol e a tutti
i vicini di casa.
« L’Eterno è il mio Pa>.iore,
nulla mi mancherà »
Salmo 23: 1,
Rossenghi di Luserna S. Giovanni
7 novembre 1957
Prof. Dr. d. Bonisconti'o
Libero docente
in Clinica Odontoiatrica all'Università
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