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DELLE mLLT YALDESI
Quindicina!e
deila Chiesa Valdese
" Gettate lungi da voi tutte lé vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e iatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Ann. LXXXVI - Num. 16
Una copia L.
ABBONAMENTI
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TORRE PELLICE - 10 Agosto 1956
Ammin. Claadiana Torre Pellìce ■ C.C.P. 2-17557
Benvenuti, frateiñi
Il gruppo di, 35 fratelli Valdesi del
Sud-America (Uruguay), è giunto
fmalmenle fra di noi. Mentre il
giornale va in macchina è in pieno
svolgimento il programma stabilito
per permettere loro di prender contatto direttamente ed intimamente
con le parrocchie delle Valli da cui
sono originari i loro padri.
Per non ridire quanto la cronaca
delle varie parrocchie ci dirà della
loro visita, ci limitiamo, qui a ripeter loro il più fraterno benvenuto.
Come giustamente osservava il Moderatore, rivolgendo- ai pellegrini il
etanmosso saluto ufficale della Chies'.i, questa visita e questo pellegrinreigio escono dal quadro dei pellegrinaggi e delle visite che sempre
più frequenti fanno delle nostre
Vaili la mèta o una delle tappe dei
l(0!i viaggi. Qui vi è qualcosa di più
jiiolondo, di più intimo, e la commozione che abbiamo sentito vibrare nella voce del Pastore Silvio
Long e del signor Fabio Michelin
Salomon nella loro risposta al messaggio del Moderatore trovava una
eco immediata nel cuore dei presenti: erano fratelli che dopo tanti
anni di separazione si potevano finalmente stringere la mano e guar<farsi negli occhi e riconoscersi.
Grazie, fratelli, per esser venuti
finalmente! Grazie, per quello che
la vostra presenza significa in mezzo a noi, e possa questa vostra visita
(>sserè In benedizione per la vita della Chiesa Valdese nelle sue Comunità in Sud-America ed in Italia.
Ed ora alcuni brevi cenni di cronaca del primo incontro e della visita dei nostri fratelli alla Scuola di
Agricoltura ed alla Casa delle Diaconesse, che escono dal quadro della cronaca delle singole parrocchie.
Martedì 31 luglio ,alle ore 19,30,
ai-rivo dei pellegrini a Torre Pellice : numerosi i Torresi ed i rappresentanti delle varie parrocchie accorsi a dare il primo benvenuto. La
Corale di Torre Pellice è presente
con non poche signorine che hanno
vestito il tradizionale costume Valdese. Dopo le prime strette di mano
ed i primi commenti: « L’America
non li ha cambiati! », ingresso solenne nèll’aula sinodale, dove, al
tavolo presidenziale, sono intrecciate fraternamente, le bandiere argentina, urtiguayana e italiana. La
Corale di Torre Pellice, diretta dal
prof. F. Corsani canta un inno,
quindi il Moderatore si rivolge ai
pellegrini ed al pubblico che gremisce l’aula e le gallerie, mentre i fotografi sono all’opera. (La Stampa
e La Gazzetta del Popolo daranno
di questa adunata simpatici resoconti).
Osserva il Moderatore, pastore A,
Deodato, dojto aver rivolto il fraterno saluto della Chiesa e della Tavola, come questa visita e questo
pellegrinaggio si distinguano nettamente dai molti altri che si succedono alle Valli ed a Torre Pellice. Infatti, anche quando essi non sono esclusivamente guidati da motivi turistici, ma obbediscono a più alti
sensi di comunione spirituale sul
piano del reverente omaggio a luoghi che han visto il martirio di testimoni dell’Evangelo, sono pur
sempre, in qualche modo, visite di
« altri ».
In questo caso si tratta di qualcosa di profondamente diverso: possiamo concretizzare in un certo qual
senso i nostri comuni ricordi, in
quanto ci riconosciamo nel volto e
nello sguardo. A questo punto il Moderatore legge il nome dei singoli
pellegrini che si alzano, accolti da
tragorosi applausi.
Il Moderatore riprende quindi il
suo messaggio, ricordando la bella
figura di Ernesto Tron, che l’anno
scorso in questa stessa aula aveva
parlato della missione della Chiesa
Valdese. E di questa missione l’oratore fissa le caratteristiche e gli sco
Diaconesse e cantò' di un inno da
parte dei pellegrini.^
Due cerimonie che hanno assun
to un carattere particolare hanno
avuto luogo a Torrd Pollice ed a Luserna San Giovanni; le autorità comunali hanno voluto infatti dare
ufficialmente il benvenuto ai.discen.denti di coloro che 100 anni fa do
// gruppo dei pellegrini riuniti nella Sala Sinodale
pi: . missiou« .supranazionaloy—«he
non conosce limiti e confini, poiché
è missione della Chiesa, in cui tutti
sono fratelli, quale che sia la loro
patria d’origine o di adozione. Il
Moderatore termina così il suo dire,
esprimendo la comune riconoscenza a Dio, che ha fin qui sostenuto la
sua Chiesa ed i suoi figli, quelli che
sono rimasti nelle Valli e quelli che
nel distretto Rioplatense hanno trovato nuova patria e la comprensione delle autorità.
Dopo la lettura di un telegramma
di adesione del Console dell’Uruguay a Torino, il pastore G. Rivoir
traduce in spagnolo il messaggio del
Moderatore.
Il pastore Silvio Long dice tutta
la sua commozione nel sentirsi circondato da un così profondo affetto;
egli può dire soltanto grazie.
Lo segue il signor Fabio Michelin
Salomon, il quale osserva come una
caratteristica della personalità valdese è quella di non riuscire ad esprimere adeguatamente la copia dei
sentimenti che si agitano nel suo
cuore; una sola cosa e^i vuole dire
in questa commosso incontro : siamo sangue del vostro sangue.
Un lungo applauso accoglie queste parole.
★
Nel pomeriggio del 1 agosto, visita alla Scuola d’Agricoltura; il pastore U. Beri, presidente della Ciov,
dà il benvenuto agli ospiti con acconce parole illustrando le finalità
dell’istituzione. Il prof. A Jalla fa
un’ampia presentazione storica degli sviluppi della Scuola stessa. I visitatori (qualcuno ha, laggiù, 200
mucche; un’altro 200 giornee) possono rendersi conto de visu della
realtà, con occhio più benevolo che
critico!
★
Mattinata del 2 agosto: i visitatori vogliono approfittare della libertà per entrare in più diretto contatto con l’opera della Chiesa Valdese
in Italia, ed il Moderatore, nell’aula sinodale, con l’ausilio di grafici
e di carte (che potrebbero anche esser conosciute con profitto in Italia)
illustra gli sviluppi di quest’opera
nell’ultimo secolo.
Più tardi, visita alla Casa delle
volterò cercare p^iiér’*e lavoro oltre
oceano, dove trovarono nell’Uruguay una nuova patria. A Torre Pellice il sindaco prof.^l. Armand Hugon ed il signor Italo Hugon, presi!
dente della Fro loco; a Lusema San
Giovanni il sindaco dott.G. Cresta,
circondato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, hanno rivolto cordiali parole di saluto e di augurio
agli ospiti. Un apprezzato rinfresco
è stato offerto dai due comuni.
rep.
XV AHOSTO 1958
La «Rama» di Prarostìno
La località, scelta per la riunione unica di tutte le Valli, non ha
nessun particolare valore dal punto di vista storico.
Essa è stata scelta sul territorio della Parrocchia di Prarostino
per la sua posizione centrale tra le due Valli. E’ una località facilmente raggiungibile da tutte le direzioni e da tutte le categorie di
persone; è in posizione discretamente elevata sul pendio della collina per cui, di lassù, lo sguardo spazia lontano sulla pianura pinerolese; è ombreggiata da vasti boschi di castagno e cedui; è dotata
di varie sorgenti che rendono la località particolarmente adatta a piccole gite.
Presiederà la riunione del mattino alle ore 10 il Pastore Giovanni Peyrot e parleranno i Pastori
Ernesto Ayassot: Messaggio al popolo Valdese.
Guido Mathieu:. La missione della Chiesa Valdese in Italia.
Nel pomeriggio verrà tenuta una importante riunione dedicata
alla Chiesa Valdese del Sud America, con la partecipazione della
delegazione di quella Chiesa.
La riunione sarà presieduta dal Moderatore, e parleranno anche:
Pastore Guido Rivoir
Pastore Silvio Long ' !
Sig. Pablo Michelin Salomon.
COME SI ACCEDE
Mezzi motorizzati (tanto dalla Valle del Pellice che da quella del
Chisone): Per San Secondo. Possono proseguire da lì solo auto, moto, cicli, per la strada dei « Brusiti » fino alla località Bernardi, ove
i mezzi potranno parcheggiare in un vasto prato messo gentilmente
a disposizione. Da lì, si raggiunge in 15 minuti a piedi il luogo della
riunione.
Pedoni (Da San Secondo : J-i) minuti) Pfr la via della Massera,
fino alla Massera Alta. >
(Da Angrogna: un’ora e mezza) Per la Colletta, i Topi, Bric
delle Molere.
(Da S. Germano 1 Inverso Porte: un’ora e mezza) Per il Vallone di Roccapiatta, Turinella, S. Bartolomeo, Molere.
Tabelle e frecce indicheranno le principali vie di accesso.
Sul posto sarà allestito im buffet, funzionante prima e dopo le
due riunioni. Si troverà caffè, thè, bibite e dolci. Il provento sarà
devoluto alla erigenda Chiesa A'^aldese di San Secondo.
Rivolgiamo un invito a tutti i partecipanti a recare alla manifestazione una reale ed autentica « presenza cristiana ».
Rencontre au Col de la Croix
A l’occasion de congrès, manifesta
tiens ect., les organisateurs et reporters cèdent facilement à la tentation
de grossir le chiffre des participants,
c’est pourquoi nous nous abstiendrons d’établir le nombre des personnes qui, dimanche 29 juillet, ont
gravi, des deux côtés de la frontière,
les pentes des Alpes pour se réunit
au Col de la Croix. Nous nous contenterons de dire qu’il y avait vraiment beaucoup de monde: et le
temps a été favorable à la belle rencontre protestante franco-italienne,
dont la première édition remonte à
1934.
Villeneuve était encombrée de
véhicules à quatre et à deux roues,
mais des courageux sont montés à
pied au moins depuis Bobi.
Comme chaque année, les deux
groupes n’en formaient plus qu’im :
on ne s’y distinguait plus, et les amateurs de 1’« ordre » devraient eux
aussi aimer une confusion de ce type-là.
Il est presque onze heures lorsque
finalement l’assemblée est formée
devp.nt la grande croix: c’est M.
Jacques Codier, pasteur à Arvieux
(Queyras), qui préside, tandis que la
méditation est tenue par le pasteur
Tullio Vinay, directeur d’a Agapé ».
11 choisit son texte dans Jean XV, et
le sujet de (f l’amitié » était bien le
plus adapté pour ime réunion internationale: aussi, plusieurs fois 1®»
orateurs de l’après-midi reprendrontils la pensée du prédicateur.
Un bon nombre des présents ont
pris part à la Sainte-Cène.
Vers 14 h., après la joyeuse consommation du contenu des havresacs, l’assemblée s’est formée à nouveau, cette fois sous la présidence du
pasteur de Bobi, M. Arnaldo Genre.
C’est d’abord M. Raymond Leynart, pasteur à Paris, qui cependant
se rapporte principalement aux expériences de son ministère en Algérie.
En second lieu, très brièvement,
c’est le professeur Emanuel Tron,
de Gênes, qui remarque sans nostalgie des restes de fils de fer barbelés
sur l’emplacement et qui souhaite
que la rencontre continue d’avoir
lieu même lorsqu’un tunnel sera percé sous le Col,... ce dont on parle
depuis 1852 au moins!
Très intéressant le message dai
Rev. Ray Davey, de Belfast, qui avec
humour repense à la montagne de la
transfiguration, lui, habitué à vivre
dans un pays très peu élevé tel que
l’Irlande. Il apporte les salutations
chaleureuses de son église, et la traduction en français arrive à travers
la puissante voix du président.
Le docteur Guida Ribet, chimiste
à la FIAT, à Turin, raconte ensuite
d’une façon touchante comment il a
pu réaliser une communion fraternelle, grâce à l’Evangile, avec des
personnes dont il ne connaissait la
langue que fort imparfaitement, lors
d’un voyage à Edimbourg.
M. Roberto Jahier, pasteur à
Saint-Jean et l’un des pionniers de
la rencontre, communique les salutations du pasteur Meyer de Marseille, pionnier lui aussi mais retenu
actuellement en Allemagne.
Le matin, on avait chanté avec entrain pendant le culte; matin et
après-midi, une jeune chorale française a exécuté artistiquement plusieurs chants. La clôture officielle a
été le choral de Luther, mais d’autres chants ont suivi, notamment le
Serment de Sibaoud de part italienne.
Au retour en Italie, le brouillard
nous a constamment accompagnés,
mais le souvenir d’une journée si lumineuse, dans tous les sens, ne s’effacera pas rapidement en nous qui
avons eu le privilège de la vivre sous
le regard de Dieu, dans le décor
grandiose des cimes. Praesens.
Comunicato della Claudiana
La Commissione editoriale della
Claudiana, avendo deliberato di
procedere alla pubblicazione di una
nuova edizione della Chiave biblica,
invita tutti quelli che hanno osservato im2>recisioni od errori nell’attuale edizione, di farli presenti entro la fine del corrente anno. La
Commissione sarà anche riconoscente a coloro che vorranno darle utili
suggerimenti in vista della pubblicazione di questo volume.
La Commissione
delle pubblicazioni
2
L’BCO DILLE iVAÜI VALDESI
cosr SI VIVE A FERENTINO ]
Ferenlino, Stazione idro-termale,
località di villeggiatura a 75 Km.
da Koma, alt. m. 4U1 s.m. ” Va a
Ferentino se t’è grato il riposo e
vuoi fare' tutto un sonno: se sei nemico delle vie battute e polperose e
ti disturba il chiasso degli alberghi ” (Orazio). Questo si legge sul
retro di quasi tutte le cartoline illustrate di Ferentino, sicché chi le riceve può sperare che questo paese
sia veramente meraviglioso, situato
com’è in quella parte del basso Lazio nota col nome di” Ciociaria ” e
lamosa, almeno nella tradizione,
per la bellezza delle sue abitatrici
e la bontà del suo vin bianco! Ma è
sutìiciente vivere poche ore in questa località per accorgersi che veramente non è sempre tutto oro quel
che luccica e che non è sempre tutto
bello e vero ciò che si \ ede e legge
sulle cartoline fatte ad usum Delphini! Qualche cosa che corrisponde a verità, naturalmente, c’è: Ferentino è stazione idro-termale perchè possiede uno stabilimento per
gli igienici bagni di acqua sulfurea
dotato di ima piscina... ma non molto simpatica a dir la verità; ed è vero pure che, come ai tempi di Orazio, il chiasso degli alberghi non esiste quasi affatto per la semplice
ragione che per questo paese di 18
mila abitanti circa, di alberghi ce n’è
uno solo.
Così contenute nelle loro giuste
proporzioni le massìcce affermazioni ad uso turistico, di veramente vero rimane il fatto già notato a suo
tempo da Orazio, che cioè Ferentino
è lontano dalle ic vie battute », il
che per l’epoca in cui viviamo non
è certo molto comodo. In compenso
la polvere, quella, a Ferentino ora
non manca più, e non manca proprio nella campagna, dove meno si
aspetterebbe di trovarla, adesso attraversata da strade trascurate e mal
tenute che d’estate, non essendo asfaltate, vi riempiono di polvere e
d’inverno vi obbligano à fare atìfobazie spettacolari per non tornare a
casa luridi di melma; trasformate
come sono in veri e propri laghi di
fango vi fanno pensare ai romanzi
di Salgari letti da fanciulli che parlano di savane mobili ingoianti senza possibilità di scampo chi eventualmente in esse si avvia!
Ma, in fondo, tutto questo avrebbe poca importanza e potrebbe anche mutare nel giro di pochi anni,
Se gli abitanti di Ferentino non avessero la mentalità propria di chi vive lontano dalle n vie battute ». Questo è ciò che maggiormente colpisce
il forestiero di passaggio a Ferentino, ed è di questa mentalità che voglio parlarvi perchè sono sicuro che
interesserà i nostri lettori sapere in
quale ambiente si è fatto e cerca di
farsi strada l’Evangelo e con quale
popolazione e con quali abitudini ha
da trattare e fare i conti il Pastore
valdese che qui opera.
Primo incontro
Qualsiasi forestiero che scenda dai
pulmann o dai treni provenienti da
Roma e si avvìi su per il paese, prima ancora di avere oltrepassato una
di quelle antichissime porte romane
di cui è ricco Ferentino, sarà osservato, ammirato, criticato, valutato,
deriso dalla gente che si lascia dietro e che non gli toglierà lo sguardo
di dosso fino a che non abbia svoltato l’angolo della via. Così, quando sbarcai io a Ferentino, fui subito
notato e classificato: nessuno pensò
che potessi essere il Pastore, dato
che i miei due predecessori avevano
la barba (e qui una cosa che è stata
in un modo non deve, non può mai
mutare) ed allora da alcuni fui immediatamente qualificato come americano, da qualcun altro come... un
profugo in gita lontano da Fraschette (località distante da Ferentino 8
kilometri e dove appunto vi è un
campo concentramento profughi) da
altri, e furono la maggioranza, come svizzero.
Ed è così che i più strani equivoci
sorgono quando devo venire a contatto con chi non mi conosce. Chi
mi parla con il verbo all’infinito, chi
mi domanda se sono veramente svizzero e non invece tedesco e chi....
viene a disturbarmi a casa dicendomi : ft. Sappiamo che sei uno svizzero
venuto qui per reclutare gente da
mandare all’estero al lavoro. Ci sarebbe un posto per me? » (Mi danno del tu perchè così si usa quando
si parla dialetto nel Basso ttazio,
siccnè qui le persone, a meno ciie
abbiano frequentate le scuole superiori, non sanno dare del Lei). E non
c’è modo di far loro capire elle sono proprio italiano e che la Cliiesa
V aldese non è un’agenzia di collocamento!
Regna la "costumanza"
Ho accennato al fatto che quello
che conta qui è la tradizione, ed è
vero: ciò elle è stato in un modo,
non deve, non può mutare mai. L’abitudine, la B, costumanza » è quella elle regola ogni cosa. Come abbia
avuto origine non se lo chiedono
mai : una cosa sola conta, che essa
non può cambiare. Così ad es. sono
rimasto veramente molto stupito di
quanta impressione avessero prodotto sulla popolazione cattolica le recenti riforme liturgiche in occasione
della Pasqua e del digiuno prima della Messa. Da anni le donne erano abituate ad andare a visitare « i sepolcri » il giovedì e tutti a sentire
suonare le campane in onore della
Risurrezione alle 22 del Sabato precedente la Pasqua, ed a Messa naturalmente ci si recava soltanto la mattina dovendo l’officiante essere a digiuno sin dalla mezzanotte. Orbene
ecco che, a incominciare da questo
anno, in seguito alle Riforme liturgiche, la tradizione è stata rotta. L::
visita ai sepolcri (così si dice perchè
di sepolcri ve n’è uno per chiesa) è
stata spostata al venerdì, il suono delle campane alle 24 del sabato e la
Messa può anche essere detta di pomeriggio o di sera dato Die il digiuno è limitato a due ore prima del
rito. Questo è bastato per turbare
profondamente le coscienze di molti. Ho dovuto, io evangelico, spiegare la ragione della riforma liturgica a certi cattolici che temevano della salvezza delle anime dei loro cari trapassati abituati a visitare i sepolcri il giovedì (!!?!) ii Ma allora
il Papa non è più infallibile, se anche lui si è accorto che era meglio
spostare Vordine Mi cerimonie secolari! » mi disse, ''letteralmente scandalizzato, un popolano. E pare che
quando per la prima volta fu detta
Messa la sera la' popolazione quasi
quasi non voleva,’perchè questo non
si era mai fatto prima,
E così anche quando per la prima volta vi furono degli evangelici
a Ferentino tutti li guardarono, li
squadrarono da capo a piedi ( e in
parte questo avviene ancora oggi) e
cercarono di cacciarli via perchè prima non si erano \mai visti nè uditi.
Uno degli argomenti che fa maggior
presa sulla gente contro il Protestantesimo è questo : « Fino ad ora la religione cattolica è stata buona, perchè non dovrebbe più èsserlo da ora
in poi? » Ho tentato di rispondere
a questo ragionMnento così fasullo
con uno che fosse alla loro portata :
B. Perchè avete abbandonate le ciocie per le scarpe? —: ho chiesto —
Perchè andate ora a Roma in autobus e non più a piedi come facevate
una cinquantina di anni fa? Perchè
è più comodo. Perchè avete trovato
qualche cosa di meglio. Orbene se,
ora che avete la possibilità di conoscere revangelo, vi accorgete che U
Protestantesimo è più vicino ad esso
che il Cattolicesimo, abbandonate
ciò che è vecchio e seguite ciò che
per voi è nuovo! » Inutile provare:
non sono stato seguito perchè la cc costumanza » di quésto paese è quella
di... non ragionare, ma di ubbidire
come schiavi a chi va in giro in sot
tana nera.
■M
Santi e "macchine
fi
E come dalla Bcostumanza» è regolata la pietà religiosa, così anche
sono da essa rette le feste in onore
dei santi, le processioni, i pellegrinaggi etc. etc. La festa più notevole
è quella di S. Ambrogio, patrono di
Ferentino, che ha luogo il primo
maggio. In quell’occasione esce dalia cattedrale il vescovo in processione seguito naturalmente da una moltitudine di preti e di chierici e daUa
Ijopolazione che aspetta il passaggio
di Sant’Ambrogio che ritto a cavalto, tutto d’argento, è montato su
una immensa b macchina », così
chiamano qui il piedestallo della
statua contenente una pesante macina da mulino che deve dare stabilità al baldacchino, il tutto viene a
pesare un sedici quintali ed è portato a spalle da sedici robusti giovani, che si danno ogni tanto il
cambio con altri sedici, chiamati
B accollatol i » (perchè si mettono sul
collo la statua) e che per avere tale
onore pagano la bellezza di mille
lire caduno.
L’entusiasmo non è a dir la verità, molto grande, b Viva S. Ambrogio! » grida qualche bigotta al passaggio della (i macchina ì), gettali
dosi a terra, e tutto li. Certo, però,
in quella occasione vi è movimento
in paese perchè ad ogni santo è
accoppiata una fiera, sicché giungono in piazza giostre e tiri a segno
ed i contadini si avviano a frotte,
anche dai paesi più lontani, verso
Ferentino per comperare e scambiare gli utensili utili ai lavori dei caml)i. A Sant’Antonio 13 giugno uguale festa, ma più grande, non per la
importanza maggiore del santo, ma
perchè in tal giorno vi è la fiera
del bestiame, sicché salgono assie:ne al cielo in quel dì di tripudio
le litanie dei fedeli in processione,
le strida acute dei maiali e l’annoiato raglio dei somari! Per Corpus
Domini invece non c’è fiera sicché
tutte le strade vengono ornate, e
bisogna riconoscere che talvolta
l’ornamento è buono, di fiori, mentre invece alle finestre secondo
anche qui, o cambieranno, ce lo auguriamo. Ci vorrà però molto tempo, è sicuro, prima che tutti i contadini sappiano leggere e scrivere,
prima che una situazione sociale diversa non li obbliglii più a lavorare
duramente la terra che ancora oggi
appartiene a grandi latifondisti che
vivono tranquillamente a Roma, o
alla Santa Madre Chiesa Cattolica
che scomimica i suoi figli auspicanti una riforma agraria (perchè a
questo si riduce, e a nulPaltro, molto del comunismo del Basso Lazio).
Ci vorrà molto tempo prima che
questa gente che vive ora ancora
come i servi della gleba di medioevale memoria impari a non avere più cieco terrore dei padroni e
delle autorità in genere, perdendo
quel suo atteggiamento servile e timoroso (talvolta anche falso) caratteristico di chi da secoli è stato abituato a riverire i potenti che li tengono in balia e che ancora ora crede fermamente che solo un favore
implorato umilmente o una raccomandazione di qualche altolocato
intermediario possa assicurare e
mantenere loro il pane quotidiano.
Già qua e là qualche segno avverte
che questo ormai antiquato sistema
feudale non avrà più lunga vita.
Ma a noi interessa sopratutto il
fatto che malgrado questa situazione e questo ambiente vi sono qui
degli uomini che ascoltano e raccolgono la Voce dell’Evangelo, per
quanto strana e nuova sembri lorc
all’inizio, lontana com’è dalla costumanza a cui sono abituati.
Ci fa sperare bene per il futuro
il fatto che costoro abbiano incominciato a non temere le derisioni e gli
insulti dei loro concittadini per
dire sì alla vocazione che loro è
stata rivolta alcuni anni fa e che
continua a farsi udire in modo per
essi sempre più impegnativo con la
sua esigenza rinnovatrice che spoglia l’uomo vecchio per rivestirlo
del nuovo.
A questa gente che incomincia a
capire, sia pure molto lentamente,
che solo l’essere ben radicati m
Cristo può dare loro quella dignità umana e quella sicurezza di fronte al mondo di cui hanno bisogno,
certamente anche il resto sarà sopraggiunto. Bruno Costabe».
]N. d. R. Siamo grati al giovane
pastore di Ferentino di questo articolo, che vogliamo considerare
come il primo di una presentazione
di un campo specifico della nostra
Opera di Evangelizzazione, di cui
troppo poco si fa conoscere ai nostri Valdesi delle Valli, all’infuori
di qualche clichè tradizionale. Consideriamo quindi U pastore B. Costabel impegnato in questo compito di B cronaca » vissuta!
Assemblea Ballista
jNello scorso giugno ha avuto luogo l’Assemblea Generale dell’Opera
Battista d’Italia a Roma, (che corrisponde al Sinodo della nostra Chiesa — salvo le differenze di ordine
istituzionale —). Il culto d’apertura
ha avuto luogo nel tempio Valdese
di- dPiaazak--- Caisiw]:., -ifKatemameat».
concesso.
l’uso meridionale, e sulle balaustre dei balconi, con strano gusto,
vengono allineati copriletti, tappeti,
scendiletti. Questo sembra essere
tutto quello che può dare ai suoi
fedeli il cattolicesimo a Ferentino.
Scuole e "ignoranzità*
In un ambiente simile è facile capire come si sviluppino le superstizioni e le credenze più strampalate, dato che l’ignoranza è enorme. Solo ora quasi tutti i bambini
si recano a scuola, mentre fino a
poco tempo fa pochissime erano le
persóne che avessero frequentato
non dico la quinta, ma la terza elementare. Móltissimi anziani sulla
sessantina non sanno nemmeno fare la loro firma, mentre alcuni altri
hanno imparato a farla, ma non
sanno leggere, e se chiedete loro di
iscrivervi il nome dei parenti <> l’indirizzo di casa .vi rispondono: so
soltanto fare la mia firma.
Ancora qua e là c’è gente che
racconta storie di streghe e di fattucchiere ed è convinta che quel che
dice è vero. E talvolta perfino il
Pastore viene considerato uno...
stregone! Sintomatico al riguardo
e il rancore di quella vecchietta che
abitando non lontano da uno dei
nostri gruppi evangelici diceva ad
uno dei nostri anziani di Chiesa che
un giorno o l’abro avrebbe finito
col chiedere al pastore un danno di
100.000 lire perchè passando dalle
sue parti le aveva attirato la grandine sul campo rovinandole il raccolto dì un anno.
Sì, così guidati dalla « costumanza » nella più grande ignoranzità,
si vive a Ferentino,stazio/i€ idrotermale, località di villeggiatura a
75 Km. da Roma, mentre la maggior parte dei pochi intellettuali del
paese non sembra curarsi affatto di
vita un pò più civile e desiderosi
soltanto di crearsi una buona posizione possibilmente lontano dalla
sua città natale.
Ma piano piano le cose cambiano
I lavori hanno avuto la durata di
4 giorni ed hanno permesso di esaminare vari problemi di importanza
vitale per l’Opera Battista. Una nota caratteristica di questa assemblea
è stata data dal posto preminente
assunto dallo studio della parola di
Dio. Si ebbe così ogni mattina uno
studio biblico, dalle 8 alle 8,40, seguito da libera discussione. Il lunedi mattina il pastore Carbone analizzò l’insegnamento di Paolo (Romani) in merito alla appropriazione
individuale della salvezza e al concetto di Chiesa. Il pastore P. Sanfilippo presentò uno studio sull’evoluzione della parrocchia, dal N. Testamento ad oggi. Il pastore M. Ronchi presiedette i due ultimi studi
biblici e B presentò la dottrina del
la unicità della mediazione di Gesù
Cristo sia sul piano della salvezza
che su quello cosmico ».
Un commosso saluto è stato mandato ai pastori Corsani, presidente
dell’Opera, Gaspare Ricci, v. presidente, impediti per motivi di salute
Aux liaudois du Pîémout
habîtaut eu Suisse
Le dimanche 19 août la traditionnelle commémoration de la Glorieuse Rentrée aura lieu à Pran^ins.
V ous êtes cordialement invités à y
participer. Nous aurons cette année
avec nous les représentants des Eglises Vaudoises. de l’Uruguay qui sont
venus en pèlerinage aux Vallées à
l’occasion du centenaire de l’immigration de leurs pères et grand-pères.
Le culte à 11 heures sera présidé
j>ar le pasteur Henri Tron de Lausanne et la manifestation officielle
présidée par M. Emile Pasquet, président de la Colonie Vaudoise de
Genève, entendra des messages de
Mr. .lacques Picot (récit historique)
et des Vaudois de l’Uruguay.
di partecipare attivamente alle sedute; il pastore G. B. Scrajber, nella veneranda età di 84 anni sta per
ritirarsi dal ministero attivo. Tre
nuovi pastori: Chiarelli, Leila, Foligno furono presentati, b Per quattro giorni riferisce il Messaggero
Evangelico — dalle 9,-alle .12,30 e
dalle 15-16 alle 19 circa, .si esaminò
l’operato dei vari Comitati, Enfi,
Commissioni e si discusse ed approvò un ordinamento più sciolto e più
conforme al genio congregazionalista della denominazione Battista ».
E si decise il cambiamento del nome di B Opera Evangelica Battista
d’Italia in quello di Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia di cui
si approvò lo statuto a cui dovranno informarsi i vari regolamenti
che verranno stesi »,
Dal preambolo che riafferma so
lenneniente la fedeltà all’Evangelo
e la continuità b temporale ed ideale con gli scopi fondamentali della
Opera Evangelica Battista d’Italia »
riproduciamo il paragrafo seguente:
a L’Unione non s’idenùfica con
nessuna Chiesa o gruppo di Chiese,
Ile vuol essere un organismo ecclesiastico superiore a qualsiasi Chiesa esistente i cui rappresentanti partecipano a questa deliberazione o a
qualsiasi Chiesa che, nel futuro, aderirà all’Unione con parità di diritti con quelle attualmente partecipanti all’Unione che vuol essere,
è e deve rimanere uno strumento di
servizio comune, nonché l’espressione di comunione fraterna e cristiana e di cooperazione nel raggiungere i fini che le Chiese si propongono
di raggiungere per mezzo di essa
Unione ».
-41 termine dei lavori venne nominato un a Comitato Provvisorio
dell’Unione con quelle attribuzioni
del passato Comitato direttivo che
non sono ancora state abrogate ».
Lo compongono il pastore Corsani,
presidente; v. presidente pastore
dott. Carmelo Inguanti; membri:
pastori Saccomani Bruno, Mollica
Carmelo, Paolo Sanfilippo; laici:
Bassi Gina, Ascolese Concetta, dott.
Cnmpennì Luca, Giorgio Schirò.
L’Assemblea ha confermato l’adesione dell’Unione al Consiglio Federale e dichiarato la propria adesione alla Società Missionaria Battista Europea fondata a Roma nel
1953 per permettere alle Unioni Battiste senza un proprio campo missionario di contribuire, con uomini
e mezzi alla evangelizzazione de] Camerum Francese.
3
L’ECO imi.E VALLI VALDESI
— I
Dal Distretto Rio Platease
Incredibili ritardi nel servizio postale transoceanico ci permettono
solo ora di avere notizie sullo svolgimento della Conferenza distrettuale che ha avuto luogo a Colonia Vaidense: la 72“ nella storia di quel distretto.
Una Conierenza che ha avuto una
particolare importanza per varie ragioni.
1) Si è potuto procedere ad una
consacrazione, nel culto inaugurale,
presieduto dal pastore Giovanni
i'ron: è stato consacrato il candidalo Daly R. Ferrachon: avvenimento
che ha avuto una vasta risonanza
nelle nostre Chiese dell’Uruguay.
2) Dopo parecchi anni di assenza,
dovuta a motivi politici, i delegati
delle Chiese \ aldesi in Argentina sono intervenuti numerosi alia Conferenza, rendendo così più ci sentiti »
i legami di fraternità che non avevano mai cessato di esistere.
* * *
Anche in questo distretto la sistemazione del campo di lavoro oltre
molteplici dilticoltà; si apprende inlatti die il pastore Aldo Comba non
riprenderà servizio in questo distretto; le condizioni di salute del pablore emerito Giulio Tron che ha doviilo sottoporsi ad un intervento chirurgico, pur essendo ridiventate buone, non gli permettono più di assumere la direzione del Mensajero
V aidense, die viene affidata al pastore Curio iSegrin. {^AlVuno ed all'ulìro giunga il fraterno saluto dell'Eco delle Calli Valdesi. Red.). Vi
1.0110 poi alcuni casi « personali »
elle rendono necessario l'intervento
della Commissione esecutiva.
* * *
11 Canto Sacro è stato oggetto di
particolare attenzione; si è riconosciuta la necessità di una revisione
tieirattuale innario e si è deciso di
(ollaborare a questo scopo con altre
denominazioni e di fondere le <lue
commissioni valdesi attualmente operanti in questo campo, in Argentina e in Uruguay.-—
^ ^ Hi
L’attività evangelistica acquista
im posto di sempre maggior rilievo
nel distretto Rio Platense. La Conlerenza ha deciso di intensificare la
attività radiofonica e di prender contatto con la « Voce delle Ande » che
opera in Montevideo. Ha pure raccomandato che si intensifichi l’opera di Evangelizzazione in Nuova Paimira, Cardona, Juan L. Lacaze od
eventualmente in altre località.
H*. ^
L’assistenza ai « disseminati »,
particolarmente nel Nord Argentina, è stato ancora una volta all’o. d.
g. dei lavori della Conferenza; la
Conferenza ha raccomandato che essi vengano visitati almeno due volte
all’anno. Ha preso nota con soddisfazione che la gioventù ha offerto la
sua collahorazione per l’acquisto di
un’automobile da adibirsi a questo
servizio di ministero itinerante. Ha
deliberato la nomina di una commissione di studio con l’incarico di riferire in modo sistematico sul complesso problema dei disseminati.
Connesso con questo problema è
quello della colonizzazione. Buone
notizie, sul piano economico, riferisce la commissione ad hoc che è
riuscito ad ottenere che gli immigranti Valdesi possano usufruire dei
vantaggi che offre la Cima (Comitato intsrgovernamentale di Migrazione Europea) per quanto si riferisce
al costo dei viaggi daU’Italia all’t ruguay. Purtroppo il progressivo aumento del prezzo dei terreni e l’incurahile individualismo dei Valdesi
hanno costituito un serio ostacolo alla costituzione di nuove « colonie »,
in vista di ovviare ai pericoli della
dispersione.
* *
La collahorazione interdenominazionale ha pure attirato l’attenzione
della Conferenza in vari settori. Per
quanto si riferisce alle Scuole domenicali si è deciso che la Commissione
distrettuale (o altra appositamente
nominata) studi, d’accordo con analoga commissione metodista, il materiale pedagogico ispano-americano
e riferisca alla prossima Conferenza.
In campo editoriale si è deciso un
contributo finanziario alla Libreria
interdenominazionale « L’Aurora »
di Montevideo. (La Libreria Valdese
« Morel » che presenta im bilancio
deficitario ha in progetto la traduzione di varie opere edite dalla Claudiana).
Sul piano sociale la Conferenza ha
deciso di dare il suo pieno appoggio
alla creazione di una Scuola agraria
evangelica impostata su basi interdenominazionali ed ha pure fatto
suo un o. d. g. formulato congiimtameute dalle Commissioni Valdesi e
Metodiste, di cui riferiamo i primi
due commi; « La Conferenza prende atto con profonda soddisfazione
della possibilità di un lavoro comune tra la Chiesa Metodista e la Chiesa Valdese sul piano dell’attività sociale e dichiara che vedrebbe con
soddisfazione che altre Chiese Evangeliche aderissero all’iniziativa; afferma di riconoscere la necessità della fondazione di una Scuola Agraria
Evangelica in Uruguay, e chiede, a
questo scopo, la collaborazione di
tutti gli Evangelici che comprendono questa necessità ».
Il problema di fondo delle relazioni tra Chiesa Metodista e Valdese è pure stato affrontato dalla Conferenza, che ha approvato, a guisa
di conclusione il seguente o. d. g. :
« La Conferenza esprime la sua
soddisfazione per l’intesa fraterno,
sempre più profonda esistente tra la
nostra Chiesa e la Chiesa Metodista,
che si concreta nell’aumento delle
attività che si svolgono in comune;
e, mentre è d’avviso di non essere
ancora in condizione di accettare hi
dichiarazione formulata in Buenos
Ayres da rappresentanti Valdesi,
Metodisti e Discepoli di Cristo, in
quanto in essa è posto in primo piano la unione organica — tema assai
poco conosciuto in seno alle nostre
Chiese —, fa sua, senza obiezioni, la
Siegúente dichiarazione redatta in
Montevideo congiuntamente con la
Chiesa Metodista:
Le Chiese Metodiste e Valdesi ringraziano Dio per i vincoli fraterni
che le uniscono fin dagli inizi dell’O¡tera.Evangelica ueLMio- daMz-Plata
e che già hanno dato frutti copiosi;
riconoscendo che è volontà del Signore che si promuova, in vista dell’avanzamento della Sua opera, un
maggior avvicinamento e collaborazione tra le due Chiese, dichiarano
il loro fermo proposito di intensificare un’attività comune più intimamente in tutti i campi dell’Opera comune e di promuovere, al tempo
stesso, un reciproco studio delle rispettivé Confessioni di fede.
Affermando che è il Signore della
Chiesa che deve dirigere questo movimento, che, d’altra parte, deve
contare con l’esplicito appoggio delle congregazioni particolari, esortano i loro membri a farne l’oggetto
delle loro preghiere, acciocché tutto
si faccia alla gloria di Dio ».
* Ss *
Vari altri problemi sono stati studiati dalla Conferenza, che ha invitato le Chiese del, Distretto a dar
prova di maggior interesse per la
Eacoltà di Teologia di Buenos Ayres ;
ha deliberato l’aumento degli onorari dei pastori in Argentina, in rapporto alla svalutazione del pesos argentino; si è occupata dei festeggiamenti del Centenario.
Ha approvato una mozione di
protesta, da presentarsi alle autorità gpegnole, contro la chiusura del
Seminario protestante di Madrid,
denunziandone il flagrante contrasto con il rispetto dei diritti umani
consacrati nella Carta delle Nazioni Unite.
Ss Ss Ss
La Commissione distrettuale è
stata nominata come segue: Presidente: Wilfrido Artus, pastore; Vice presidente: Giovanni Tron, segretario: Carlo ISegrin, pastore; cassiere: Fedro E. Beux; archivista:
(loti. Hector Berger.
La Commissione d’esame è composta dai signori; Fabio M. Salomon, Umberto Ferrachon, pastore
C. A. Grìot.
Delegati al Sinodo i signori: Fabio M Salomon e Emilio Rostan.
Facoltà Valdese di Teologìa
Dal 10 al 26 giugno si è svolta la sessione di esami delPanno accademico 1955-56. Al termine degli esami sostenuti dagli studenti dei
quattro anni, si sono presentati per sostenere le loro prove finali e
discutere la loro Tesi i seguenti Candidati :
GINO CONTE — Tesi; Gesù e la Legge giudaica (Relatore prof. V.
Subilia).
SAMUELE GIABARRESl — Tesi: La glossolalia nel Nuovo Testamento (Relatore prof. G. Miegge).
BRUNO TRON — T esi: L’Evangelo nel Commentario di Lutero alla
Epistola ai Romani (Relatore prof. V, Vinay).
Nella sessione di ottobre si era presentato il Cand. ERNESTO
NASO sostenendo una Tesi su; La « religio » di S. Francesco e di
Valdo.
Sono quindi quattro i Candidati che quest’anno hanno terminato
i loro studi e si preparano alla consacrazione.
Attenzione ai Prolestanti!
Bando di concorso per progetto
di costruzione chiesa
La Tavola Valdese bandisce fra gl'ingegneri ed architetti evangelici, iscritti ai rispettivi albi professionali,
un concorso per progetto di costruzione della Chiesa^' Valdese di San
Secondo di Pinerolb.
I termini del Bando, unitamente
ad apposita planimetria, saraimo inviati a seguito richiesta degli interessati, contro versamento di L. 500
a titolo rimborso spese.
Per la Tavola Valdesc
II Moderatore
Sotto questo titolo, su due colonne, il Resecene, di Lecco, (che deve
essere un membro della famiglia della Stampa parrocchiale cattolica)
mette in guardia i suoi lettori. E’,
più o rrreno la solita storia, con qualche piccola variante stilistica che la
rende piìi attuale. L’esordio infatti
è in stile profetico degli strateghi da
dozzina:
« Alcuni imlizi fanno temere per
i prossimi mesi un intensificarsi della propaganda protestante, per la
quale varie sette operanti nel nostro
Paese si sono unite in un apposito
organismo ».
Sembra l’esordio dei bollettirri del
tempo di guerra! Sarebbe interessante conoscere questi indizi, ma il
Resecone non vuole svelare le sue
fonti d’informazione; peccato, percliè saremmo curiosi anche noi di
conoscere questo « apposito organismo » in cui si sono uniti i Protestanti.
Ad ogni modo il sullodato informatore avverte che « questa azione
di propaganda viene svolta normalmente nelle forme più subdole —
persino presentando la stampa protestante come stampa cattolica e vendeiulola addirittura nei pressi delle
nostre Chiese » per cui si rendono
necessarie alcune avvertenze. (Inutile di sottolineare la delicatezza di
quel normalmente! Non c’è che da
prender atto che pei nostri amici cat
Al MONNET - LUSERNA SAN GIOVANNI
La Scuola Valdese di Agricoltura
e di Economia Domestica
E’ utile ed interessante fornire
qualche informazione precisa sulla
Scuola Valdese d’Agricoltura e d’Ecoiiomia Domestica. Nello scorso
mese di giugno si sono verificati alcuni mutamenti sostanziali nella sua
direzione. Anzi tutto, avendo il presidente del Consiglio Direttivo dott.
Mario Gherardi presentato le proprie dimissioni, a causa dei suoi assorbenti impegni professionali, l incarico della presidenza è stato attribuito al prof. Attilio Jalla. Vada
un’espressione di profonda riconoscenza al dott. Gherardi, per la
grande opera da lui compiuta in favore del nostro Istituto, sia nella sua
fondazione, sia, per sette anni, nel
suo svolgimento. Gli siamo grati di
aver voluto continuare ad offrire la
sua collaborazione, rimanendo a far
parte del Consiglio Direttivo.^
In secondo luogo, in seguito alle
dimissioni della Direttrice della
Scuola, sig.ra Anna Lakatos, essa è
stata sostituita dalla sig.ra Muraglia
Girardon, già assai apprezzata per
la competenza, la serietà e la solerzia con cui ha svolte funzioni analoghe in altri Istituti. Alla sigra Lakatos rivolgiamo i nostri vivi ringraziamenti per la sua efficace attività.
In terzo luogo, come Direttore
tecnico, sia per le lezione teoriche
e pratiche di materia agricola, sia
per le coltivazioni e gli allevamenti
della Cascina, è stato nominato U
perito agrario sig. Attilio Merlo, che
ita preparandosi al dottorato in agraria all’Università di Torino e che
ha già dimostrato, in precedenti incarichi simili, una notevole perizia
e competenza. Essendo nostro convalligiano, pratico conoscitore della
agricoltura locale, egli ci risulta particolarmente adatto al compito che
gli è stato attribuito.
Con tali nuovi quadri direttivi, la
Scuola dà ormai affidamento di assolvere seriamente gli scopi per cui
è stata fondata, quelli cioè di formare buoni agricoltori, esperti nei
metodi più moderni di coltivazione,
e buono donne di casa, convenientemente preparate per tutto quanto riguarda i lavori dorriestici, rurali ed
assistenziali della famiglia agricola;
e ciò, in un ambiente morale e spirituale ispirato al cristianesimo delr Evangelo.
Dall’autunno 1955, cioè dall’improvviso decesso del direttore tecnico prof. Faolo Marini, alla cui memoria rivolgiamo un pensiero di deferente gratitudine, il nostro Istituto ha dovuto affrontare e superare
una serie di gravi difficoltà, che ne
hanno naturalmente intralciato il regolare funzionamento. Ma l’organismo della Scuola è rimasto sano ed
efficiente, ottimamente attrezzato
coni’è, e fornito dei mezzi e degli
strumenti necessari alla propria attività. Grazie all’intelligente operosità e dal senso di sacrificio
della nuova Direzione, esso, mentre
sta superamio le ultime conseguenze
della crisi, si presenta ormai pronto
c ben preparato a riprendere in pieno l’opera per cui è stato creato.
E' perciò giusto ed opportuno rivolgere con rinnovata insistenza alle
famiglie agricole delle Valli Valdesi il più cordiale invito a mandare
a questa Scuola i loro figliuoli e le
loro figliuole, perchè vengano adeguatamente preparati ai compiti che
li attendono nella vita. Osserviamo
che la Direzione è pronta ad offrire
loro le condizioni più favorevoli.
Il nostro Istituto, che ha costato
così ingenti sacrifici per la sua fondazione e per il suo svolgimento fino
ad oggi, trova la sua effettiva ragion
d'essere soltanto nell’ospitare, nelVeducare, nel formare giovani e giovanette dell’ambiente agricolo delle Valli. Non è possibile che esso rimanga inutilizzato, quando risulta
perfettamente preparato alla sua
missione. Ci rivolgiamo quindi ai
genitori, ai pastori, ai sindaci, agli
amministratori degli Enti pubblici,
a tutte le persone che possono esercitare una benefica influenza, per
pregarli di unire i loro volonterosi
sforzi e di collaborare efficacemente
con noi, perchè questo Istituto viva
c prosperi, per il bene e per il progresso materiale e morale di tutta la
popolazione.
Il Presidente
telici, purtroppo, è impossibile parlare della propaganda protestante se
non come di una attività che « viene svolta normalmente nelle forme
più subdole », salvo naturalmente a
parlare di « fratelli separati » quando si tratta di accalappiare i gonzi).
Nulla da dire in merito alle avvertenze, tranne per quanto si riferisce
idla prima, che contiene una finezza
stilistica che ci sfugge.
« Nel caso di propagandisti che si
presentino alle porte delle case ed
offrono la loro stampa per via, chiedere l’esibizione del permesso rilasciato dalla Pubblica Sicurezza; nel
caso che questo mcuichi informare
subito VAutorità Ecclesiastica (Parroco od Assistente di Associazione).
Ecco : non comprendiamo perchè,
una volta controllata l’infrazione alle leggi di Pubblica Sicurezza, il fedele (cattolico) debba avvertire il
Parroco; o non sarebbe più logico
che egli denunziasse senz’altro l’infrazione all’organo competente, cioè
al Maresciallo dei Carabinieri, senza disturbare il povero parroco^ Oppure, ma questa sarebbe cosi grossa
che non osiamo neppure pensarlo,
il Resecone ritiene che in materia di
stampa, al parroco competano le
funzioni di maresciallo dei Carabinieri?
« Occorre quindi aprire gli occhi
su ogni giornale, opuscolo o volantino che circoli, nella Parrocchia...;
(wcorre tener presente la Casa Editrice (in modo particolare se americana ) ; sono certamente protestanti le Editrici: ta L’Araldo tì o «. Araldo della Verità », « Claudiano »
(alias Claudiana), « Società Biblica
Britannica ».
Nulla da eccepire: tengano pure
gli occhi aperti in Parrocchia, ma
cerchino anche di aggiornarsi, i signori del Resecone, in quel di Lecco, perchè l’elenco delle pubblicazioni protestanti segnalate come particolarmente velenose è alquanto impreciso e fantasioso; vi figurano perfino i morti: VAvvisatore Alpino per
esempio.
E... arrivederci alla prossima ottava dove il miele sostituirà il veleno e si parlerà di cammino dell’unità, di un unico ovile e di im solo
gregge e di un solo Pastore.
Evidentemente però il cammino è
ancora lungo! o. l.
PRO VALLI
Diplomatico evangèlico estero cerca aiuto di casa Valdese, almeno 23
anni, disposto a seguire la sua famiglia in Tripòlitania per qualche mese e quindi in America per due anni. Ottima retribuzione.
Diplomatico italiano residente in
Svizzera cerca pure domestica Valdese.
Ministro dell’Ambasciata di. a
Roma di religione evangelica desidera assumere giovane coppia valdese
oppure uomo e donna celibi. Trattamento e compenso ottimi.
Due sorelle Villaresi cercano in
Svizzera un lavoro per il quale jiossano essere assunte insieme.
Famiglia svizzera della comunità
di « Vers l’Eglise » desidera assumere un giovane contadino Valdese.
Rivolgersi a ” Pro Valli ” - Villar
Pellice.
4
4 —
L’ECX) DEliE VAUJ VALDESI
F
Rencontre
le Sentier
rateriielle
Villar Penice
Il fallait jadis, pour que deux
communautés lointaines se. rencontrent, un événement extraordinaire
et, souvent, même une persécution.
Aujourd’hui, dans l’époque hetrreuse où nous vivons, un peu d’amour
fraternel est suffisant. C’est ce qui a
permis à 65 membres de l’église du
Sentier dans la V'allée de Joiax de
venir passer quatre jours dans l’intimité la plus fraternelle avec la communauté du Villar.
Ces frères ont bien voulu cette année maintenir une promesse faite depuis longtemps et ont consacré à ce
but leurs vacances.
Ils sont arrivés samedi soir, 28
juillet, avec deux cars et ont reçu
une première hâtive bienvenue dans
la Salle de la Jeunesse où les représentants de la paroisse les attendaient
2>our un modeste repas et pour les
accompagner chez les différentes familles qui devaient les loger.
Le dimanche matin eut lieu leur
réception dans le temple à l’occasion
d’im culte solennel. Les Pasteurs des
deux paroisses s’alternèrent successivement sur la chaire ot tandis que
Mr. Monnier, du Sentier, soulignait
le fait de l’unité en Christ qui unit
les croyants, le Pasteur Geymet du
Villar prenait pour texte les paroles
de Laban: « C’est de l’Eternel que
cette chose vient » et mettait en relief les responsabilités de l’amitié
chrétienne. .
Pendant que se déroulait le culte,
Mr. Golay du Conseil de Paroisse du
Sentier déposait sur la Table Sainte
un magnifique don de la Paroisse
et prononçait des paroles touchantes et fraternelles. Après la réponse
du représentant du Villar, l’assemblée tout entière célébrait la Sainte
Cène et le culte se clôturait dans un
réel esprit de ferveur et d’amour.
Deux choeurs Suisses fort bien exécutés l’avaient embelli et enrichi.
Après le culte, une centaine de
personnes se réunissent dans la Salle de la Jeunesse pour une agape
fraternelle en l’honneur des hôtes.
Pas n’est besoin de décrire le soin
que la jeimesse qui sV est engagée
y apporte et l’esprit qui règne parmi les convives. C’est ici que naissent certains projets et certains dessins qui, si Dieu nous aide, donneront à notre amitié d’heureux développements...
Dans l’après midi l’on se rend au
Teynaud poiur une réunion en plein
air présidée par le Pasteur de Trieste Mr. G. Girardet.
C’est une réunion consacrée à notre oeuvre d’évangélisation. Nos amis Suisses doivent mieux nous connaître. Ils sont venus visiter une paroisse vaudoise qui tout de suite après la guerre fut leur filleule, mais
qui maintenant doit au lieu les intéresser sous son aspect permanent;
Nous appartenons à une Eglise engagée dans l’oeuvre d’évangélisation.
C’est là notre physionomie véritable et c’est SOUS cet aspect que nous
voulons être connus. Nos problèmes, nos luttes, nos difficultés et nos
déficits mêmes en ont là leur motif
et c’est pourquoi notre pauvreté mérite le respect de tous nos frères.
Mr. Girardet nous intéressa vivement. Ensuite la jeunesse du Teynaud nous offrit un thè particulièrement savoureux.
Le soir nous voici à nouveau réunis dans le Temple. Ce sont nos amis
Suisses, qui nous entretiennent et ils
nous font passer sur l’écran dans la
beauté des couleurs les plus harmonieuses, tous les détails de la Paroisse du Sentier. Ils lisent, ils parlent
et il chantent. Mr. Jahier pasteur de
St. Jean, qui ne pouvait pas manquer dans une circostance comme
celle-ci est aussi présent avec sa Dame.
On s’intéresse vivement et on
jouit beaucoup d’un bout à l’autre
de la soirée.
Lundi. Un voyage à Prali pour saluer ce vieux Temple et Agapé s’imposait et nos amis y dédient toute la
journée, sauf un moment, le soir, où
ils rendront visite à un cher ami, le
pasteur Jahier, dans sa paroisse.
Le mardi est dédié à Turin. Nos
amis Suisses désirent connaître quelque chose de cette grande ville ita
lienne et ils y reçoivent un accueil
chaleureux surtout de la part du soleil. C’est encore le pasteur Jahier,
qui les accompagne et qui leur illustre avec Sa compétence bien connue,
ce qu’il y a de plus intéressant pour
nous dans la capitale du Piémont.
Le soir on est de nouveau au Villar et après souper deux réunions
de congé ont lieu successivement
dans le temple et dans la Salle de la
jeunesse. L’émotion est profonde, on
se parle du fond du coeur, on ébauche des projets et l’on exprime des
souhaits. Un petit souvenir imprimé
est distribué aux amis Suisses qui
leur rappellera leur promenade en
Italie.
Mais c’est l’heur© du congé.
Les Suisses ejcpriment et souli-"
gnent, avec beaucmip d’applaudissements, leur reconnaissance à Mr.
Geraldo Mathieu le président de la
Commission qui a organisé les services de l’hospitidité et à ceux qui
l’ont aidé.
Les Italiens applaudissent M.lle
Madeline Aubert-qui depuis de longues années est au Sentier la cheville ouvrière des rapports avec le Villar.
* *
D’affectueux messages sont aussi
adressés à Mr. G. Golay, président
du Conseil de Paroisse qui n’a pas
pu venir pour cause de santé, à Mr.
le Pasteur Jomini qui n’a pas non
plus pu venir, parce que retenu au
chevet de son enfant malade... Au
clocher minuit sonne.
Le lendemain, à 5,30 prend fin,
avec départ des cars, cette rencontre
dans laquelle sans doute tout n’a pas
été parfait car il h’y a rien d’humain
qui le soit, mais qui nous a tout de
même offert de grandes bénédictions.
Associazione Insegnanti Cristiani Evangelici
BANDO DI CONCORSO
E’ bandito per l’aimo scolastico
1956-57 un concorso per n. TRE
BORSE DI STUDIO da L. 25.000
caduna, per studenti e studentesse
evangelici, di Istituto Magistrale o
di Scuola Media, che s’impegnino
d’insegnare alle Valli, per almeno
cinque anni.
1 candidati dovranno presentare
entro il 30 Agosto p. v. alla Segretaria delPA.l.C.E. — Via Condrè
n. 3 — TORRE PELLICE — i seguenti documenti :
1) — Pagella dell’ultimo anno sco
lastico 0 documento equipollente;
2) — Certificato in carta libera del
l’agente delle Imposte;
3) — Stato di famiglia in carta li
bera;
—- Dichiarazione del padre che
gli altri membri della famiglia non possiedono altri redditi;
5) — Domanda in carta semplice
firmata dal padre o da chi ne
fa le veci;
6) — Presentazione di un Pastore o
di un Insegnante evangelico.
Ricordiamo che per il Congresso
dell’A.I.C-E. del giorno 30 agosto
p. v. sarà organizzato un pullman
per Prali, in partenza da Bobbio
Pellice alle ore 7 —- mattinata.
Per le iscrizioni rivolgersi alla
« BOTTEGA DELLA CARTA « Via Roma — Torre Pellice.
La quota d’iscrizione è fissata in
L. 500 e la differenza del prezzo
del viaggio sarà pagato all’atto (Iella partenza.
Saranno ammessi anche i non
Soci dell’A.I.C.E.
VOCE DELLE COMUNITÀ'
RECENSIONI
l’Evangile du Royaume
Lusema San Giovanni
/ nostri lutti. — L’8 luglio poneva
fine ai suoi giorni, in una crisi di depressione, Alexis Falendish fu Zacharia, nato a Rostow (Russia). D pastore R. Jahier presiedette il servizio funebre, annunziando il messaggio della
speranza cristiana.
II 18 luglio il pastore G. Bertinotti
esprimeva la simpatia Cristiana della
comunità in occasione della dipartita
di Georges Rollet, deceduto al Fondo
San Giovanni, all’età di 76 anni. Era
nato a Montans (Tarn-Francia) ed apparteneva alla comunità darbysta.
11 19 luglio ebbero luogo i funerali
di Boselli Emma vedova De Grandis,
deceduta all’età di 85 anni, originaria
di Breno (Brescia).
R 28 luglio una folla commossa accompagnava all’ultima dimora terrena
la salma della nostra sorella Schiocchet Ribet, compagna del nostro Anziano di Murcius Cesare Ribet. Sottoposta ad un intervento chirurgico, all’Ospedale Mauriziano di Luserna, la
inferma sembrava avviarsi verso ia
guarigione, quando improvvisa e subi
XV AGOSTO 1956
Ricordiamo che la tradizionale festa del XV agosto del
Colle delle Fontane avrà luogo quest’anno il giorno 19 agosto, ed avrà inizio alle ore 15.
In caso di cattivo tempo, il
Convegno non avrà luogo.
tanea è giunta la chiamata dall’Alto.
Al marito ed al figlio, così duramente
provati, la Comunità ha espresso la
sua solidarietà.
Nozze. — Il 28 luglio è stato celebrato il matrimonio di Comba Giulio
(originario di S. Germano Chisone) con
Benedetto Ada (originaria di Torre
Pellice), ambedue residenti nel nostro
comune.
Battesimi. — Il 29 luglio è stato impartito il Battesimo a Viviana Donatella Roman di Pierino e Albarin Erica.
Culti. — La Comunità è riconoscente al pastore Jacques Cadier che ha
presieduto il culto della domenica 8
luglio, ed al pastore G. Bertinotti che
ha presieduto quello del 29 luglio.
Incontro fraterno. — Calda l’accoglienza riservata il 4 agosto dalla nostra comunità ai fratelli dell’Uruguay;
numerosi i parrocchiani accorsi, nonostante la giornata e l’ora poco propizia. Un incontro in cui l’elemento
« ufficiale » ha lasciato il posto a quello di una spontanea manifestazione
familiare di fratelli ed amici che hanno tante cose da dirsi, tante notizie da
chiedersi, tante informazioni da scambiarsi. La spagnolo uruguayano non è
poi così difficile da capirsi! E poi, proprio quando non ci si arriva, soccorre
il patois che ha resistito al succedersi
delle generazioni.
Nel tempio, il pastore R. Jahier
porge il saluto della comunità; segue
il pastore emerito E. Pascal, che, in
spagnolo (egli è stato parecchi anni
pastore nel Sud-America) ricorda uomini e cose care al cuore dei suoi uditori. Risponde a nome dei pellegrini
il pastore S. Long. Poi, visita aU’Astlo
dei Vecchi e canto di un inno; poi ancora visita al Rifugio Carlo Alberto
dove il pastore G. Bertinatti accoglie
i visitatori con,commosse parole.
Più tardi, nella. Sala Albarin, dopo
una semplice cenetta offerta agli ospiti,
si continuava rincontro con la Comunità. Il pastore R, Jahier presenta tutta una serie di magnifiche diapositive
che illustrano aspetti pittoreschi noti e
meno noti delle Valli, ed il signor Gönnet a nome dei fratelli del Sud-America esprime la gioia profonda per le
ore di comunione fraterna.
Bazar. — Il tradizionale Bazar organizzato dalle sorelle della comunità
ha avuto anche quest’anno un lusinghiero successo.
PERSONALIA
Le nostre vivissime felicitazioni al
giovane Arnaldo Beiiech, di Alberto,
originario di Luserna San Giovanni
che .si è brillantemente laureato presso la Facoltà di Economia e Commercio di Torino.
I nostri migliori auguri alia signorina Claudia Gardiol (di Torre Pellice) ed al signor Tommaso Salvadori Paleotti patrizio di Fermo, che si
sono uniti in matrimonio nel teinpió valdese di Torino il 28 luglio.
I.e nostre felicitazioni alle signo
rine Ada Arnoulet e Erica Tourn che
hanno felicemente concluso il ciclo
dei loro studi magistrali, ed alla signorina Olga Sibille che ha ottenuto
il diploma di maturità classica.
Pramollo
Il 29 luglio ha avuto luogo la tradizionale riunione della gioventù a
<. Pian dei Culèt ». Il cielo coperto ed il tempo incerto hanno spaventato diversi e la riunione non è
stata numerosa come d’abitudine.
Ci siamo tuttavia ritrovati lassù in
buon numero ed i convenuti hanno
trascorso insieme un bnon pomeriggio. — (jn breve culto, una pagina
di storia valdese (emigrazione dei
I^aldesi nel Sud-America), jjoi canti, giochi, una disputatissima gara
alle bocce con laurea di nuovi campioni ed infine una buona tazza di
tè preparata nell’accogliente ed
ospitale « mianda » dei Signori Peyronel dei Sajdatti.
E’ stata battezzata, la domenica
22 -luglio, la piccola Ornella Reynaud, di Edvy e Uda Bounous, di
Pomeano, residenti in Svizzera.
Il Signore benedica e accompagni
questo tenero agnello del suo gregge insieme alla sua famiglia.
Malgrado le lunghe e faticose
giornate di questi mesi estivi i Prarnollini (non tutti, ma buona parte) hanno preso l’abitudine, da
qualche tempo in qua, di ritrovarsi
tre volte alla settimana nella sala
della gioventù. La ragione di questi inconsueti incontri? Un bell’aj){)arecchio televisivo, dono graditissimo di un generoso benefattore,
che è stato impiantato nella sala.
Accade così che anche a Pramollo
si senta parlare dei protagonisti di
« lascia o raddoppia » o degli interessanti personaggi di « primo applauso ».
La Comunità,' veramente lieta di
j>ossedere un così bello strumento,
che le servirà a trascorrere liete ed
istruttive serate,' esprime al generoso donatore il suo sincero e sentito
ringraziamento.
Dal Journal de Genève apprendiamo:
La nouvelle est maintenant officielle: M. Tommaso Riccardo Castiglio
ne a été nommé professeur de langue et da littérature italiennes à l’IIiiiversité. Il succède à M. Henri de
Ziégler.
Né à Agrigente, M. Castiglione est
un protestant fervent. 11 a fait sa
théologie à la Facoltà Valdese de
Rome, puis ses Lettres à l’Université de Florence, dont il est docteur.
M. Castiglione, qui a acquis la nationalité genevoise, vit à Genève depuis plus d’un quart de siècle. Depuis 1934, il donne, en qualité de
privat-docent, des cours de langue et
de littérature italiennes à l’Université. Ses publications sont -nombreuses. Un grand nombre d’entre elles
sont consacrées aux relations entre
Genève et l’Italie de la Réforme à
E’ la seconda edizione dell’ottimo Commentario del Vangelo di «latteo, intera
mente riveduta. Costituisce un indubbio
segno di rinnovato interesse per la Sacra
Scrittura. Non facciamo altro che presentare e raccomandare quest’opera, indispensabile ai Pastori ed a chiunque si
propone di studiare l’Evangelo da vicino
per conoscerne il testo ed il pensiero.
La prefazione della I» edizione era di
Pierre Maury, deceduto or non è molto
tempo. Dell’autore egli diceva che « il
nous aide à dépasser la distinction, sinon
l’opposition entre le Jésus de l’histoire et
le Christ de la foi... et nous éclaire Funité de l’Ancien et du Nouveau Testament.
Jésus Christ est la clef de toutes les Ecritures, parce que toutes les Ecritures sont
nécessaires pour rendre témoignage de
lui ».
La Sacra Scrittura racchiude una testimonianza. Si può discutere sul problema
della interpretazione, non si può misconoscere questa sua testimonianza. L’autore
scrive; « Commenter l’Ek;riture, et particulièrement le texte des Evangiles, c’est
toujours en quelque façon écouter son témoignage; celui qu’elle se rend à ellemême et celui qu’elle porte en elle-même ». e. r.
Profodamente commosse per la grande dimostrazione di stima e di affetto tributate
nella penosa circostanza dell’improvvisa dipartita della loro cara
lìFrida Nilsen
ved. Hammerseng
nell’impossibiltà di farlo personalmente, le
famiglie Jacobsen, Gardiol, Ricca, Cassirm
porgono i più vivi ringraziamenti a tutti
coloro che furono così larghi di aiuto e conforto nella dura prova.
Pinerolo 27 Luglio 1956.
On. fun. Manassero - Tel. 22.38 - Pinerolo
Dopo lunga infermità è deceduta al Rifugio Carlo Alberto
Buffa Giuseppina
nos jours.
Le nostre felicitazioni all’illustre
studioso.
AVVISI
CASCINA da vendere a San Secondo, Via
Lombarda, 21, giornate 17 vigna, prati,
campi, boschi. Rivolgersi al proprietario.
nata ad Angrogna nel 1875.
La sorella Ester e la nipote Fanny rinnovano un fervido ringraziamento alla S.ra
Armami Hugon che ne aveva sollecitato il
ricovero al Rifugio, rum potendo la nipote
d<t sola prodigare le cure necessarie di cui
l’inferma richiedeva.
Alla Direttrice e al personale tutto del Rifugio che per lunghi anni la curarono così
amorevolmente, al Pastore Sig. Bertinatti,
a quanti la visitarono e curarono giunga un
sincero ringraziamento.
Un grazie al Sindaco e l'Amministrazione
di Luserna S. Giovanni.
Torre Pellice, li 30 luglio 1956.
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Direzione e Redazione Prof. Gino Costabel Via G. Malan — Luserna S. Giovanni RlCORDATEl Da Milesi
Pubblicazione autorizzata dal Tribu- nale di Pinerolo con decreto del 19-
gennaio 1955. Portici San Donato, 11
Tipografia Subalpina S. o. A. Torre Pellice (Torino) PIIROLO • Telefono 20.33
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