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della Chiesa Valdese
DELLE VALLI VALDESI
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" Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuòvo
Anno LXXX — Num.
— Abbona mesto : Lire 600 per Tinterno, Lire 1000 per l’eatero — Spedisione in ebbonamento postale. 1° Gruppo —
Cambio d^indiriazo L. 30 —- Amministrazione S Claudiana - Torre Fellice • C.C.P* 2-17557 Prezzo L« dd
TORRE PELLICE, 14 LugUo 1950
Ivi
Non aspettare,
ma appropriarsi
< lo sono venuto affinchè essi abbiano la vita >.
{GIOVANNI IO : lOj
Una giovane cristiana mi diceva recentemente ch’ella era entrata in
questa^ vita di vittoria e di comunione ininterrotta, notando la distilizione da farsi fra queste due parole: a aspettare e ricevere ».
Per parecchi anni ella si era sforzata d’aspettare un certo livello di
pace, di potenza e di riposo. Ma agni anni la vedeva più lontano dalla
mèta. Una sera andò per caso a una piccola riunione, di preghiera alla
quale non erano presenti che tre persone oltre il pastore che presiedeva. Leggendo un cantico, egli alzò gli occhi e disse: a Vedete, umici
miei; c’è una esperienza che non intende aspettare ma appropriarsi ».
Da quel momento ella comprese che tutto ciò che era necessario \per
vivere una vita nobile, era già stato compiuto dal Salvutore e che non
aveva più nulla da fare se non appropriarsene.
Anche voi potreste avere una benedizione attraverso questa distinzione fra « aspettare e appropriarsi ». Non avrete mai la benedizione
alla quale sospirale, se continuerete a lottare e agonizzare, a gridare e
a pregare, o a prendere costantemente delle risoluzioni. Ma fate silenzio davanti a Dio, e appropriatevi dell’abbondanza di grazia e del dóno
della giustificazione che si trovano in Gesù.
Al principio della vostra vita cristiana è con uno sforzo che avete
ottenuto il perdono e la salvezza? Non credo! Forse avevate cercato
altre volte e per lungo tempo, la salvezza con le vostre proprie forze,
ma invece di avere la gioia e la pace, oravate sempre più tristi. F solo
quando avete abbandonato tutti i vostri sforzi, avete veduto il Salvatore davanti a voi! Egli vi offriva senza « denaro e senza alcun prezzo »,
il perdono, la giustizia, la pace e la giòia. Non avete avuto da fare ché
ricevere, c avete accettato ciò che vi veniva offerto come un dono; ora
non avete altro da fare per tutti gli altri doni e le altre grazie necessarie
per vivere santamente se non quel che avete già fatto. Non aspettate mai
la vittoria sul vostro peccato dominante, questa liberazione per la quale avete lottato vari anni. Ma potete appropriarvene con un semplice
.sguardo di fede sul Signore Gesù che ha, Lui, vinto tutti i nemici e tiene nella sua mano il talismano della vittoria.
Dio ci ha benedetti di tutte le benedizioni spirituali, e, per mezzo
del Figliuolo del Suo amore, ci ha dato tutto ciò che costituisce la vita
divina!
A misura che le prove e le difficoltà arrivano, confidate semplicemente e attingete dall’eterno serbatoio che Dio ha posto in Gesù, per
ottenere tutto ciò di cui avete bisogno.
(Il Seminatore) F. B. Meyer
conpenonzfl 5 ° nisTRimn
/
Hrevc (!Ome durata, intensa per il
lavonj compiuto. Iniziatasi la sera
■> del l giugno con il culto di apertura
presieduto dal Fast. Mathieu, i lavori
veri e propri cominciano il giorno seli'gueritc alle ore 8,30 sotto la presiden Zìi del Past. G. Mathieu.
Si procede ad una serena e seria critica della vita delle vàrie Comunità
attraverso la lettura e la discussione
delle Relazioni della Commissione disfrettuale e delle varie Chiese.
Se la vita spirituale e Fandamento
generale, di tutto il Distretto non of
irono, in genere, delle troppo serie
preoccupazioni, se talune attività sono state assai soddisfacenti, possiamo
dirci del tutto contenti del come le nostre Comunità sono vissute e sopratutto hanno testimoniato della loro fe'de? Oppure non dobbiamo accusare)
di aver mancato di slancio e di aver
condotto una vita piuttosto statica,
più preoccupati della soluzione dei nostri problemi che non della espansione
evangelistica?
D’altra parte ci sono anche dei segni che ci fanno pensare ad un certo
invecchimento di molte nostre comunità ohe sembrano a ver perso lo siati ciò evangelistico che è invece caratteristica peculiare dei vari gruppi settari che lavorano intorno ai nostri ambienti.
Zestimonianzo delle Chiese
Ija questione à stata ampiamente
discussi! ed il quadro ne è risultato di
colori diversi. Sono state fatte delle
buone cose un poco dappertutto : da
Palermo, dove le conferenze di Evangelizzazione hanno riportato uno dei
inaggiori successi organizzativi ed una
lusinghiera riuscita; a Pachino, dove
il Pastore ha tenuto delle conferenze
che hanno vivamente interessato tut<
Scuole e Qioy&nib
ti gli ambienti, quelli ecclesiastici compresi; da Catania dove il Pastore 8ig.
(àirsani teneva delle conferenze nella
sala del P'alazzo Ursino che viene generalmente solo concessa per gli incontri internazionali o per delle mannestazioni di grande risonanza; a Vittoria, dove il Pastore Naso sta compiendo interessanti esperimenti di evangelizzazione (colportaggio, recite)
od altri ne ha in progetto.
Molto interessante il contraddittorio
ohe la Campagna evangelistica ha suscitato a Messina con dei PP. Gesù iti.
Una . amorosa attenzione è stata
prestata al problema delle Scuole Valdesi che, specialmente a Riesi si trovano finanziariamente in cattive acque. Purtroppo non è stato possibile
scoprire il mitico tesoro che do'vrebb'S
sanare tutte le preoccupazioni della
nostra Chiesa in questo campo e neanche si è trovata una di quelle brillanti
soluzioni ohe appartengono solo ad una
letteratura che, al difetto di essere di
moda, non aggiunge il pregio di essere reale. La situazione rimane perciò
preoccupante e si sono dovute studiare possibilità di trasformazione delle
nostre attuali scuole per non essere
presi alla sprovvista in nn domani
forse prossimo.
Anche il problemà’.della gioventù ha
occupato a lungo i ‘tìiembri della Conferenza. La situazione del « dopoguerra » ohi h jrfcoc up to per tanti
anni le Unioni del Continente e che là
comincia a migliorare, travaglia invece ancora le nostre .Unioni. Questiono
di metodi sorpassati’ D organizzazione che non risponde piu ai suoi scolli? Poco interessamento da parte della gioventù? La diagnosi non sembra
essere tanto grave, forse è più questione di metodi ch% di altro; in una
Chiesa dove l’U. G.^^ÌV'. aveva dovuto
addirittura sospende|& le attività risorgeva felicemente^come gruppo di
Evangelizzazione, l'nostri giovani desiderano lavorare più concretamente.
TI lavoro non manca !
Appelli finanziari o azione
dello Spirilo Sanio in noi?
Sotto il titolo « Résolutions » leggiamo quanto segue ne « Le messager de l’Eglise libre de Genève ».
1) La Chiesa non domanderà mai
più del denaro. Nè per mezzo di circolari, nè con degli appelli dal put•pito, nè con delle sollecitazioni a
domicilio. La « colletta » del culto
domenicale non sarà più raccomandata nè « caldamente » nè in alcun
altro modo.
2) La chiesa farà conoscere i suoi
bisogni a Dio nella preghiera individuale dei suoi membri e nelle riunioni di preghiera; essa assume un
atteggiamento di lieta fiducia davanti a Dio e cerca ardentemente d’esser coerente con se stessa in tutti i
dettagli della sua attività.
3) Essa consacra tutte le sue cur.;
a liberare i suoi membri-dalla paura di non avere il necessario ed a
stimolarli verso una consacrazione
totale.
4) Essa considera l’oflFerta al culto
come il sacramento della consacrazione e l’unica risorsa della sua cas
f{elazior¡i
Nel pomeriggio sotto la presidenza
del Signor Cesarò si discutono due relazioni .
Il Pastore Naso con bell’ottimismo
presenta la relazione sui Ministeri
femminiU e si trova davanti ad ima
porta abbastanza aperta, ^ non proprio spalancata. Nessun misogino p3,r
quel che riguarda i ministeri femminili, anzi non c’è stato chi non ne ab
bia sentita Futilità. Grosso problema
invece quello del Pastorato femmini
le, non tanto per la... Pastoressa.
quanto per l’impreparazione degli iinhienti che la dovrebbero ascoltare. Si
proceda quindi un passo alla volta.
Ottima la relazione presentata dal
Past. Franco Sommani sulla Sc.uoUi
Domenicale, fonte di meditazioni, ohe
speriamo feconde, per ognuno di noi e
per le nostre Scuole Domenicali che
hanno bisogno di diventare sempre di
più un efficace e plastico strumento
per In « evangelizzazione » dei nostri
bimbi.
Prima di concludere non possiamo
dimenticare quello che è stato «l'altro » lavoro della Conferenza, quelle
della organizzazione e della ospitalità,
impeccabile l’uno e generosa la seconda, per cui desideriamo ringraziare il
Pastore ad i membri della Comunità
di Catania che si sono prodigati senzii risparmio
F. D.
5) Essa intende che i suoi membri
diano all’offerta del culto tutto, veramente tutto ciò che Dio domanda
loro, il massimo possibile, dopo di
che non rimane più niente.
6) La chiesa s’impegna a seguire
queste dichiarazioni e a non più insistere, a non mai domandare; ciascuno, una volta fatta la sua offerta,
non avrà più paura d’esser solleci
tato con altri insistenti appelli.
7) Essa preleverà, secondo le necessità, su quella offerta, ciò che le
sarà necessario, tanto per le spese
correnti e locali quanto per le spese
diverse (missioni, evangelizzazione,
ecc.).
8) lo non considererò l’annunzio
di un deficit come l’occasione di fare uno sfòrzo supplementare, ma
come un avvertimento: cioè, sono io
stato fedele, il demone non si sarebbe egli introdotto nel mio portafoglio?
Abbiamo pubblicato queste dichiarazioni non con, l’idea di imporle alle nostre comunità, ma di farle
conoscere e di rivelare come in certi
ambienti cristiani si consideri il problema finanziario della chiesa.
E’ il problema grave che si pone
di anno in anno davanti alla coscien •
za della chiesa Valdese; noi non intendiamo adottare così, senz’altro,
un nuovo sistema di qontribuzioni,
senza tener conto di una necessaria
preparazione e probabilmente anche
di una diversa situazione materiale
e spirituale.
Desideriamo però affermare che le
dichiarazioni di cui sopra corrispondono, almeno nel loro spirito, al nostro modo di pensare e di considerare il problema finanziario. Sem
Purtroppo non ci è possibile raccogliere molte voci che ci vengono di
lontano, da paesi nei quali sarebbe facile provocare un movimento, ma poi
impossibile mantenerlo in seguito an
che per mancanza di collaboratori locali; ma vicino a noi, negli ambienti
ohe ci sono immediatamente accanto
quale lavoro sarebbe possibile compiere se le Comunità si stringessero di
più intomo ai loro conduttori e se fossimo capaci di offrire a coloro ohe prendono contatto con noi l’esempio di lina società nella quale l’Evangelo di
Gesù Cristo ha portato i suoi frutti t
COMUNICATO
in seguilo aH’aggravarsi della siluazione finanziaria,
la Venerabile Tavola Valdese ha deliberalo che « L’ECO
DELLE VALLI VALDESI » si pubblichi quindicinalmenle su
2 pagine.
Il prossimo numero uscirà quindi il 28 Luglio.
pre più ci convinceremo che esso è
essenzialmente un problema di coscienza e di vita spirituale; perciò
gli appelli nella chiesa, devono esser
rivolti non tanto alla più o meno
buona volontà dei contribuenti,
quanto alla loro fede ed alla loro
ubbidienza a Dio. L’offerta alla chiesa non dev’esser condizionata prima
di tutto dalle nostre possibilità fnanziarie o dalle contribuzioni altrui, ma dalla nostra fede in Dio e
dalla sincerità del nostro servizio
cristiano mediante il denaro. In altre parole, il problema finanziario
non è risolto da continui appelli o
da modeste contribuzioni, certe volte insignificanti ' in paragone alle
somme che teniamo per nói e per i
nostri piaceri; è risolto e risolto sul
serio dallo Spirito Santo che piega
le ■ coscienze netia umiliazione, impone loro la sincerità, ispira loro il
vero amore di Dio, un amore, non
costituito da. parole, ma da fatti e
da offerte, totali.
Un’anima o una chiesa in cui soffia lo Spirito Santo, datore di vita,
non ha più bisogno di appelli finanziari di nessun genere.
Ermanno Rosfan.
Dove trovare Iddio? Se siete troppo
ciechi per vederlo nella natura meravigliosa Ch’Egli ha creata, nel seme
che nessun’uomo può fabbricare, nelr.a chio innocente a.i t bim.ùo, nelle
notti stellate, nella luce raggio del
Suo sguardo, nel pianto mortale delVautimno, nel riso 'lolla primavera di
_ risurre zione, cercatelo nella vostra coscienza.
— Caino, Caino, dov’è tuo fratello?
domanda Dio al tuo cuore E tu che
credi di non aver mai ucciso, ma irai
ucciso mille ùolte il tuo fratello con
armi subdole, se non con la spada, diventi ingiusto e non sai perchè don puoi
trovare scanno. E quell'ingmtitudine
li perseguita durante il giorno. Tu non
hai ¡Kwe. Ti getti nei piaceri, o cerchi
di soffocare, col lavoro, la voce di Dio.
Ma essa ti perseguita dovunque.
Perchè sei felice se vinci i tuoi appetiti disordinqti e vivi per gli n.ltri,
mentre sei infelice se pensi solo a te?
Per il maiale, la felteAià consiste nello stare nella sporcizia, ed avere il truogolo pieno. La belva c felice quando
sbrana e divora. Ma Vuomo che non è
belva, mentre alza il pugnale ode la
■voce di Dio : — Fermati! E se la natura divina non è morta in lui, se non si
è dato corpo ed. anima al princip\e delle tenebre, a meno che. non sia pazzo,
egli abbassa il pugnale e lo getta lungi
da sè.
— Questo è frutto dell educazione,
non della coscienzaI direte voi. Uhi ha
educato le turbe? Cristo o le divinità
pagane che esaltano il sacrificio umano?
La voce divina parla per mezzo della coscienza, anche in co-oro che nòn
hanno mai avuto una certa educazione. Fu l'educazione o la voce di Dio
che svegliarono San Frasceseo e gli
fecero ripudiare la vita di otgie in cui
l’esempio ¡’aveva trascinato? Fu l’educazione che fece trovare la via retta
a Lutero? L'educazione o la coscienza fermarono San Paolo sulla strada
di Damasco ? E Sant’AgosUm che erg
un libertino, nonostante fa sua educazione, non fu forse salvato dalle preghiere di sua madre? Da quelle fertnde preghiere che salivano continuamente al trono divino e non poiemnò
non essere seudite ? p. Màùrin
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L*ECO DELLE VALU VALDESI
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et quelques viftux reàfatrcs
II serait interessant de savoir, en
marge de T histoire, quels étaient les
moyens dont se servaient nos ancêtres pour mesurer le temps.
D est très probable qu’ils connaissaient- eux*autoi. : comme - les autres
populations de l’burope occidentale qui avaient fait partie de 1 empire de Charle Magne, les differents
moyens alors en usage pour la mesure du temps.
Les cadrans solaires, par exemple,
tres anciens, qu’on pouvait plus faciTment trouver sur la façade des Ëglises ou des Maisons des communautés; cadrans qui étaient constitues
d’une tige métallique, appelee style, et d une table, soit verticale soit
horizontale, sur laquelle étaient tracées a l’avance des lignes ou devait
se projeter 1 ombre du soleil aux differentes heures de la joumee.
Peut-etre connaissaient-ils aussi
les clepsydres, ou horloges a eau.
dans lesquelles le liquide., s écoulant
d’un vase perce d un petit trou a sa
partie mfeneure. indiquait la mesure du temps au mo^ en d une échelle de division tracee sur la paroi du
vase duquel elle s écoulait, ou du
récipient dans lequel elle tombait.
Ils connaissaient vraisemblablement aussi le sablier, une dérivation
de la clepsydre, forme de deux entonnoirs. en verre, opposes par la
pomte et reunis entre eux par un coJ
étroit: un de ces entonnoirs était
plem de sable tres sec et tres fin:
quand celui-ei était tout a fait passi
dans le récipient intérieur, il n y avait qu’a renverser le sablier.
Il est vrai que celles-ci. tres répandues au commencement de notre ere.
avait ete abandonnées apres l’iiivention des horloges mécaniques, dans
lesquelles le moteur du mécanisme
est un poids attache a une corde qui
est enroulee a une poulie; 1 autre
extrémité de la corde porte un contrepoids plus faible, qui la maintient
tendue.
Dans les pendules ei les monti es.
qui suivirent les horloges mécaniques, le poids moteur est remplace
par un ressort moteur qui se debande peu a peu. Ces deinieres en effet
ne sont que de petits horloges de poche. dont les premieres semblent avoir ete fabriquées a Nuremberg, au
commencement du X\I siede: a cause de leur forme originaire elles furent appelées oeufs de ISuremberi^.
Plus tard elles furent perfectionnées
et rendues plates, comme nous les
connaissons aiijourd hui.
* * *
Quoi qu il en soit de la connaissance. chez nous, de différents moyens pour mesurer le temps, il est certain que leur usage en devait etre
très limite, et réduit a quelques cas
isoles: aux notaires et consuls, par
ex., a quelques représentants des autorités religieuses et civiles, etc..
Tandis que la très grande majorité de la population continuait a mesurer le temps, d une façon plutôt
approximative, par le mouvement apperent du soleil, le tour, et des constellations. la nuit. Comme il ressort
de quelques expressions que nous avons rencontrées en consultant de
vieux registres se rapportant a la valIce de Pragelas et contenant les actes de naissance et de deces de ces Ëglises vaudoises qui s y maintinrent
jusqu a la fin du XVII siecle. c esta-dire jusqu au grand exil de 169899.
Cet usage primitif du reste n est
pas encore complètement tombe en
desuetude: et maigre la large diffusion des montres de toute espece au
sem de la population des deux sexes. dans nos villages les plus recules,
la position du Soleil, d Gnon et des
Pleiades continue a fournir a nos
montagnards, dans maintes circonstances, de precieuses indications pour
mesurer le temps et regler leurs activités journalières.
a a *
Voici donc les expressions en usage dans les Vallees. atec tout leur
charme spontané, que toute la civilisation mécanique d’aujourd’hui ne
peut aucunement remplacer ni meme amoindrir, a notre humble ans.
« 4 trois heures avant jour ou environ »; « a la pointe du jour encore
étant bien oscur »: « a la pomte du
jour »: « a 1 albo »: « quand le soleil arrivait de contre le Rocher de
la Bruno »: « audessus du Droze (region plantée a draus ou aulne vert)
de la Balmo du Rouddour »: « le 24
juillet quand le soleil arrivait a la
simo de Costa.. »; «. de matin, quand
le soleil arrive a Fenestrelle ».
« Avant midi, a 1 heure du dîner »:
n environ midi ».
nant les a mortuaires » da la paroisse de Massel, du XVIII siecle. Nous
y retrouverons la meme poesie que
nous ne savons plus percevoir aujourd’hui dans les actes de notre XX
siecle qui a tout standardise; meme
les actes les plus solennels de 1 existence; car aujourd’hui on naît, on se
marie, on meurt, et tout regie et enregistre a la mmute. voire a la seconde.
di Gianni Beax 200 — 1 nonni e gli za Micol ricord. il nipotino Paolo 500 — Pons
Riccardo e Giuliano, : Massello, in mem.
del Babbo 500 — Blicol Laura e Yvonne.
Massello, m mem. del Babbo 300 — Salce
Elena. Pinerolo. m meni, del fratello e sorella 100 — Germana Baimas. S. Germano,
in mem. del Papa e del figlioccio Claudio
500 — Grill Enrico. Prali. in mem. della
figlia Èva 500 — Fain. Genre. Proli, in mem
dei SUOI cari 500.
Tandis que deux siècles passes on
était encore capable a écrire que le
tel « a ete reçu au nombre des bienheurex, age d un mois et vmgt jour » ;
que la veuve M. M. a est allee comparaître devant son juge » que J. M.
« est allee rendre compte de ses actions »; que le jeudi 20 fcvner J. P.
d a rendu le dernier soupir »; a qu un
autre « est aile rendre compte a Dieu
de ses actions » ou qu’il « a rendu
I ame a son créateur ».
A favore del Rifugio per incurabili « Carlo
Alberto »:
La Classe 1910. Torre Pelhee. ncord. i
propri defunti 1000 — Bosio Edmondo e
Emilia in mem. di A. Bertalol 1000 - - Valdo e Evehna Giatero. Pemarctto. in memdr Adehna Balma 300 — Fam- Moggia l userna S. Giovanni, in mem. dì Luigia Trobia 1000.
A favore dell Asilo per i Ferc/ii di ÌS- Germano Chisone:
Griot Emilio e Sig.a in mem. della Mam
ma 500 — Anuida e Nelly Rostan In mem.
di Lebeau Vittorio 500 — Coniugi Lupino
in mem. di Vittorio Lebeau 200 — In mem.
del Padre di Elsa e Ines Ymeon. le Compagne di lavoro 3000 —- Ada Varese Theiter e Sandra Theiler, Milano, in mem. del ’Padre 5000 --- Celina Baret in mem- della
colmata 5000 — Berte Elisa e Rachele Boccalmi ncord. i cari scomparsi 1000 — Bo- ;
SIO Edmondo. Pinerolo. m mem. di A.
Bei'talot 1000 — Pons Malvina. Pomaretto.
in mem. del Manto oO —- Valdo e Evehna Giaiero. Pomaretto. in mem. di Adehna
Balma 500 — Fam. Tron Emanuele. Poma-:?
retto, in mem. del Padre 2000 — Coucourde
Arderne in mem. dei suoi cari 100 — Grill
Enrico. Prah. in mem. della figlia Eva SUO':
— baili. Genre. Orgère. in mem. dei suoi ,
cari 500 — Plavan Angela in mem. indim. •
Papa Ribet Giov. Giacomo 500 — Germana '
Baimas in mera, del Papa e figlioccio Clau:
dio 500.
« Quand le soleil couchait a I criestrelle »; <f un peu avant que 1 ombre
arrivât au Serre »: « a 1 entrée de la
nuit »: « a 1 heure de la priere du
soir » ; « a la venue du vespre un peu
avant souper »; « au chavon de la
velha, quand les enseignes ou seytours (la constellation d Orion) était
de centre la balmo de Rouddour ».
A ces expressions, nous en ajoutons un petit nombre glanees egalement dans de vieux registres conte
Nous ne croyons pas d etre consideres comme des a laudatores tempons acti » par parti pris, c est-a-dire
desl denigrateurs du présent au profit du passe, si nous regrettons que la
civilisation moderne tende inéluctablement a supprimer ou a suffoquer
le sentiment et a^ rendre ainsi la ■vie
toujours plus prosaïque, en la mécanisant sans cesse et en créant le
homme a la cervelle d’or et au coeur
d acier.
La Cominiasioiie riconoscente ringraziati
generosi oblatori.
T, P.
CONVEGNO DEL COLLE DELLA CROCE
Domenica so luglio isso
Il Iredizionale incontro evangelico italo-francese avrà
luogo, D.V., anche quest anno, nei pressi del Colle della Croce
Il programma sarà pubblicato prossimamente
Fin d ora vi preghiamo di ricordarvi di questa data- 30 LUGLIO I
Voce delle Comunità Manifestazioni estive a Torre Peliice
Villar Peliice
L U giugno scorso, al Rilugio di Luserna
;>an Giovanni e deceduto il nostro fratello
Giovanni Reymond in eia ormai avanzata.
Non lascia parenti prossqni e le sue minorazioni i laiche permettono di considerare
la sua dipartenza come uno liberazione.
L 11 giugno il nostro culto ricevette un
carattere parucolare dalla presenza, sulle
poltrone nuziah di due giovani sposi: Bertucci Bianca e Gönnet Giovanni.
La predicazione tratto naturalmente di
uno dei problemi fondamentali della vita
familiare e ricordo a molu altri oltre che
ai giovani sposi, qual sia il fondamenta si*
curo di ogm prosperità e di ogni felicita
famdiare. Allo sposo Giov. Gönnet che
proviene dalla Chiesa di Bobbio e che si
stabilisce tra noi. diamo il piu cordiale
benvenuto. Ed al loro focolare sul quale
abbiamo mvocato la benedizione divina.
auguriamo che sia davvero un piccolo, modesto paradiso cosi come dice il nostro belli nno.
11 18 giugno al Giarmis recammo 1 estremo addio alle spoglie mortali deRa sig.na
Marianna Bannet di anni 84. Era l'ultiina
rappresentante di una famiglia assai nota
e benvoluta ed era ormai logora dagli anni e dagli acciacchi talché la partenza fu
per lei una liberazione. Ai parenti che
piangevano accanto alla sna bara, l'assemblea dei convenuti duae la fraterna simpatia della chiesa. Parlarono delle consolazioni dell Evangelo i Pastori Ayassot di
Torre Peliice e Geymet del Villar.
11 21 giugno ecco un nuovo accompagnamento funebre. Il Signore ha richiamato a
se la nostra sorella Anna Cauus ved. ha
scoi di anni 85, al Podio dove risiedeva con
■ suoi familiari. Era vegeta e forte ancor.i
e a viste umane avrebbe dovuto vivere ancora a lungo.. Offrì ani suo letto di morte
lo spettacolo di una fede salda e serenali Signore tarda ancora, diceva al Pastore quando le sofferenze cominciavano a
farsi pia acute. AI fnnerale, a cui convennero molti parenti ed amici, il testo della
predicazione fn quello che lei stessa aveva
scelto: «Non temere perchè io t ho riscattato... » Is. 43. Alla famigha e particolarmente al figlio Umberto che cosi spesso ci
edificò con la sua predicazione rinnoviamo
l’espressione della nostra fraterna simpatia.
Il 1 luglio abbiamo celebrato le nozze di
Dina Dema e Guido Poet.
Il tempio era bellamente adornato di
fiori, ed un folto gruppo di parenti ed aailci circondava i cori giovani per assistere
al momento del loro grande impegno. Era questo per la maggior parte dei convenuti un bel giorno di leste ma per alcuni
anche nn’occasione di tnslezza perche Di
na Dema, che ora va a stabilirsi su quel di
Torre, e stata per aknni anni l'attiva e zelante segretaria della nostra unione del
Teynaud e lascu quindi tra noi un vuoto
sennibile. Con ciò abbiamo ferma fiducia
che Dio benedirà questo nuovo focolare
che gli abbiamo consacrato.
Addio! Un gruppo di amici, riunito al
presbiterio ha preso commiato dalla sig na
Elda Bertalot segretaria dell Umone del1 Inverso che si e trasferita a Rneglio Ganavese.
Benvenuti! Diamo il pin cordiale benvenuto alle signore Lacatosch e Elhschicvich. profughe fiumane, le qnali aprono una casa famiglia nella ex pensione Miramonti.
Bobbio Peliice
E giunta alla famiglia la dolorosa notizia della dipartenza, avvenuta a New York,
il 28 maggio u. s.. di Ncgrin Eliseo, della
Costa, di anni 59. Alla famiglia afflitta ed
in modo particolare al padre quasi nonagenario esprimiamo la nastra viva simpatia cristiana.
Il 2 corr. e stata invocata la benedizione
divina sul matrimonio di Roman AugusM
e di Peakiewiz Mirella, entrambi di (.anres.
11 tempio adorno di magnifici fiori aveva
un aspetto di festa. 11 ricordo di quella serena e luminosa giornali aecornpagtu per
lungo tempo gli sposi ed il Signore conceda loro la sua pace e la »ua grazia.
(Jn gruppo di giovani ha fatto un.i bulla
gita nella valle del Qnevras. nei giorni 24
e 25 giugno. Gita stupenda che lascia dietro a se un ricordo incancellabile Non si
potranno certamente dimenticare: la fraterna accoglienza ricevuto, il culto nella
cappella di Brnnistard e le meravigliose
bellezze naturali a lungo contemplate.
Ringraziamo il Pastore Giovanni Bertinatti per il sno efficace messaggio del 25
giugno.
IsliluH Ospilalieri
DONI IN M1MORIA
l'emminile di
A favore dell Orfanotrofio
1 orre Péllice :
Fam. Cardón Aldo. S. Germano, ncord.
Paola Comba 200 — Giaiero Valdo e Evelina. Pomaretto. m mem. di Adelina Baima 400 — Fam. Manassero. Torre Peliice,
in mem. di Elena Avondet in Gardiol 1000
— Cnion« Giovanile VaWese dei Coppieri
m mem. di Silvio Boniasa 1000.
A favore deli Orfanotrofio Maschile di Po.
moretto:
barn. Cardón Aldo. S. Germano, in mem.
Durante 1 estate avra luogo a Torre Pelhee una sene di manilustazioni interessanli. che porteranno nel nostro centro valdese un notevole contributo culturale, sociale. spirituale, e che vi attireranno 1 attenzione simpatica di un vasto pubblico amico.
Sabato !-era -i2 corr. arriverà in visita lina ben nota Corale femminile svizzera, il
Choeur de Domes de Cidly. diretta dal prof.
Emanuele Barbian. un autorità in fatto di
canto corale e presidente della Commissione del Canto bacro della Chiesa Riformata
del Cantone di Vaud. La sera stessa, alle
ore 21. nel Tempio di Toire Pelhee. la Corale terra un Concerio di musica sacra.
L indomani, domenica 23 corr. essa parteciperà al culto nel Tempio stesso con un
coro; nel pomeriggio poi. alle 16.30. nella
aula della Casa Valdese, essa si produrr»
nuovamente con un Concerto di con e canzoni popolari e vane della Svizzera romimdu. Le trenta signore c signorine rivestiranno li caratteristico costume del loro paese. 11 Concerto dara occasione ad una manifestazione di solidarietà svizzera - piemontese, a CUI il Console svizzero di Tonno ed una rapprcsenLiiizu della colonia
svizzera e dell Associazione Piemonte bvizzera hanno assicurato la loro presenza¡seguirà una visita alia Scuola Valdese di
Agricoltura dei Monne!, che e 1 ultima nobile espressione di quella solidarit-ia.
La Corale Svizzera terra infine un Concerto la sera stessa nella Casa Valdese di
b. Giovanni ed un altro la sera suijiiunte
nel Tempio Valdese di Pinerolo.
Sabato 22 corr. alle ore 17. nei locali 'ilella Scuola elementare di via Arnaud ve-t i
inaugurata una Mostra d .4rtigianato artis.ico e d Artigianato rurale alpino. Essa ii.i lo
scopo di mettere in evidenza e di diffondere le prodnzioni artigiane che abbiano un
elemento artistico o che presentino qualche
carattere peculiare delle V alli. in vista di
formare una lavorazioii-a caratteristica che
esprima il temperamento morale della popolazione. Ln materiale abbondante, vano
e pregevole e già stato assicurato: di esso
sara autorizzata la vendita. La Mostra rimarrà aperta fino alla fine d agosto.
Nella mattinata della domenica stessa 23
corr. alle ore 9.30 avni luogo al 1 entro
Trento un adunata popolare celebrativa della Croce Rossa, ove gara ricordala 1 opera
assistenziale di questa nobile istituzione
con un breve discorso del noto filantropo
torinese avv. Bernabò Sdorato, con una cinematografia caratteristica, con la conclusione s premiazione del recente Corso per
Infermiere. Sara pure inaugurato un Banco
di beneficenza pro Autoambulanza.
E’ noto che per qnel giorno e stato ottenuto nn treno popolare a prezzi ridottissimi da Torino a Torre Peliice.
La domenica 6 agosto verrà inaugurata
nelle aule del Collegio Valdese la seconda
Mostra d Arte Contemporanea, la cui notevole importanza e già assicurala dal concorso di olire 80 pitturi e scultori di singolare valore. La Mostra, promossa dall Art
Club di lorino e organizzata dall Ass. Pro
Torre l'elhce. sara sotto 1 alto patronato
H un Comitato d onore ni cui spiccano, con
le Autorità locali, personalità cospicue del
mondo piemontese. dell arte c delia cultu-'
ra. Torre Pelhee e apparso un centro adatto per una tale eletta manifesiazione di cultura. Ed un pregio maggiore essa acquisterà
COI quattro Concerti di Musica Contemporanea che ne saranno il mirabile complemento. Essi avranno luovo nelle serate dei
sabati 5. 12. 26 agosto e settembre, e saranno tenuti da tre noti quartetti ad arco
di Tonno e da noti artisti, fra cui ci limitiamo a citare il Maestro Gfaedini. Particolare molto interessante: i concerti sarantui
presentati e commentati al pubblico da adtorevoh specialisti di cultura musicale.
La domenica 13 agosto alle ore 17 verrà
inaugurata nelle aule della Casa Lnionista.
una Mostra personale del pittore Paolo Posclietto. 1 illustre artista nostro con valligiano. la CUI vasta produzione ha illustrato
con dignitosa serietà e con alla ispirazione
le Valli Valdesi ed ha espresso con efficacia imprcBsiva gli ideali ed i valori spirituali che ne sono il fondamento. La Mostra
conterrà paesaggi valligiani, nature morte,
monotipi: e costituirà una espressione completa dell arte del Paschetto. che tutta la
popolazione valdese circonda d affettnosa
aiiimirazione.
Tutte queste manifestazioni non soltanto
vogliono suscitare un interesse culturale,
sviluppare la formazione di concetti, attirare una piu vasta attenzione di pubblico
sulla vita delle Valli: hanno nn significato
piu profondo: vogliono eqinmere un elemento importante del carattere del nostro
centro, esprimere l ancino ed un piu completo e nobile sviluppo della personahta
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