1
Anno LXXVn
Gesù alla festa
C%e ve ne pare? Che non abbia a
venire alla festa? Giov. 11: 56
Tal’era la domanda che,
pochi giorni avanti la crocifissione, correva di bocca in
bocca fra i pellegrini accorsi a Gerusalemme per la grande Festa dei Giudei; domanda
che, provocata da sentimenti diversi^ ei
spiega lOid un tempo, e il delirio di entusiasmo del dì delle Palme, e la rapida defezione delle' masse al Venerdì Santo
Come potremmo noi rimanervi insensibili, 0 cristiani che ci disponiamo a celebrarne
gli anniversari? — Avvicinarci perciò in i
spirito a quei gruppi di antichi adoratori è
cercare di cogliere i moventi per cui essi così
s'interrogavano a vicenda, è il mezzo più
efficace per ben ponderare il nostro stato di
animo spirituale in questa vigilia della Settimana Santa.
4
Fra i molti saliti per la Pasqua, ecco anzitutto la gente smperficiale dal carattere leggero. Sono, di molto, i più numerosi: mossi
da innegabile curiosità, non possono però dirsi attratti da vero interesse per Gesù. Di lui
hanno udito parlare; Vhanno forse visto all opera; sanno ad ogni modo che la crescente
ostilHd dei Capi si è ora apertamente mutata in divieto di accoglierlo, anzi, in obbligo
di denunciarlo; ond’è che, dubitando della
sua venuta, stanno a vedere - che ve ne
pare? che non abbia a venire? — Ma, in
fondo, importa loro poco l’essenziale, chè
l'opera sua o la sua persona,- li interessa il
caso-..
Perciò, vedendolo poi arrivare preceduto e
seguito dal festante corteo popolare, prorompono anch’essi in acclamazioni di - Osanna!
- e perciò pure, quando tosto dopo-al Pretorio si chiede chiassosamente la condanna di
Gesùpanch 'essi uniscono le loro imprecazioni ai - crucifiggi! - degli avversari. Cassico
eterno contrastò, proprio delle anime leggere
e superficiali!
■'Anima mia, com'è che tu aspetti il Cristo nelle, imminenti celebrazioni? - Verrà?
jVon verrà ? - T’interessa veramente una
manifestazicne personale di Lui, una esperienza sempre più vissuta della Sua presenza redentrice ? O semplicemente per tradizione ti appresti a - far festa -, maggiormente attratto in realtà dai tuoi interessi mondani, forse dalle tue passioni? Bada! perchè allora, di fronte agli inevitabili dolorosi
misteri di quaggiù, od alle prese con la tentazione, potresti anche tu -andar dietro alla
folla che fa U male
■Ma nell'antica adunata di popolo, non
mancava la gente Sàncera che con accento
appassionato si chiedeva : _ non verrà Egli, il
Salvatore! - e sentiva quanto allietata sarebbe la festa dalla sua presenza. — Erano già’
venuti in contatto col - Rabbi -, per lo più
in Galilea : uditori del suo sermone sul monte e delle sue parabole indimenticabili. testimoni dei suoi miracoli ; parecchi, senza dubbio. da Lui personalmente beneficati. . ora
a.ppaion, lutti, ansiosi ed animati da un’unica
nostalgica passione.- incontrare di bel nuovo
il - Figliuol di Davide - il Messia; incontrarlo per estinguere la loro sete sempre grande
di nuove e più abbondanti manifestazioni della sua fjrazia.
Quelli furono con Lui - alla festa -, ma con
Lui ancora ai piedi della croce, moUitudine
che _ stava a guardare battendosi il petto -.
Con Lui quindi, altresì nella vittoria.
Ed è quel che conta.
- Che ve ne pare ? - Che ne è, che ne
sarà per noi ? ■ Voi lo vedte ; dipende da
noi Che il Cristo venga, col suo ‘spirito, in
tal ihaniera, che le nostre celebramni Pasquali non si svolgano soltanto nel loro quadro, stòrico, lasciando l'anima quale era prima; ma facendo penetrare quest’anima im
màrtale sempre più addentro iFc sofferenze
espiatrici. del Figliuol di Dio ed al trionfo
'dollq Vita.
'. fìipende da noi ..
’■■¡È se così Egli verrà, per noi, _ alla festa -,
sarà per • restare e far la sua dimora presso
"dipnoi..,. L.'Marauda
TABLEAUX
bibliqu e s
III
/I donne de la force ¿t celui qui
est fatigué. Èsaïe -4/0, 29.
Un beau groupe de rlhododeindrons occupe
en sens vertioal, presque dans sa totalité, le
carton qui porte ce text§,^ns l’angle inférieur de droite. Cet arbuste fiÿa fleurs de
carmin pousse sur les montagnes seulement
au-dessus d’une certaine altitude, et gène
ralament l’alpiniste doit faire plusieurs heures
de montée avant de le rencontrer. 11 eist tes
lorqu’iil atteint la 'Cjme ou qu’il anrive à l’étape, mais la beauté merveilleuse du paysage, l’atmosphère sans un voile et la paix divine de l’a miointagne lui restituent rapidement sa vigueur.
On 'Compare souvent notre vie à un voyage,
mais naJlégorie sera encore plus claire et
plus complète en comparant la vie à une pénible ascansioin le long d’une pente par endroits inaaoessible. Le grimpeur qui donne
l’assaut à une paroi scabreuse est exposé à
mille dangers; aussi, ce n’est que rarement
qu’il se met tout seul à une entreprise semblable ; presque toujours, il a recours à un
guide, et en bien des cas U s’attache à une
corde, en ran'gt-e avec des compagnons.
Malheur à nous, si nous nous cro^ns« capables de gravir la pente,.,de notre carrière
'te'nrestre seulement avec nos forces ! Nous
avons continuellement 'besoin de la corde de
la foi pour nous soutenir dans nos pas dhanceknts, et notre route nie s«ra exempte de
dauigers que torque nous pO'Urrons compter
r avec 'Dieu, à diaq'Ue pas c’est une nouvelle
I Seuls, le premier obstaolè nous arrêterait :
’ avec Dieu, à chaque pas c’est une nuovelle
vigueur*qui nous est oommuniqulée. En a-■ vant donc toujours, quelque pénible que soit
^ la mar'è'he, avec la certitude absolue que les
' forces ne ntanqueront jamais à celui qui
croit!
emm. t.
PENTIMENTO
Se gli uomini accolgono con indifferenza ciò che noi diciamo loro, come
Chiesa, dò dipende dal fatto che essi
doibitano dilla nostra assoluta sinceriti
Non solamente il messaggio de’la Chie_
sa più non insisteva, da qualche generazione, che sul lato individuale dei
problemi umani; ma inoltre la chiesa
stesisa si è lasciata molto influenzare
dall’ordine sociale nel quale si trovava.
Non era certo diffìcile all’uomo della
strada'Come al cristiano di s'oopriire nel
seno della Chies<a gli stessi difetti che
essa stessa riprovata nel mondo cìrco^
stante : l’egoismo, la cupidigia, lo spirito di drcostanza. la mancanza di vera
fratellanza.
Da ciò rinevitabile domanda : Cosa fate
voi <fi più degli altri ?
Noi dobbiamo pentirci di molte 'COse.
Do'bbiamo emendarci. 11 mondo può
giustamente pretendere dalla Chiesa la
prova del suo pentimento e della sua
conversi'one prima di ascoltare i suoi
i!
Patrich
I PARTiT! E NOJ
E’ stato rilevato sui nostri giornali che nei
convegni e raduni della scorsa estate e delrautunmo, si sono delineate spiccate simpatie di molti gtovani verso ideologie di pH'rtiti
dWanguardia, e qualche volta il rilievo tradiva una certa apprensione. Nulla di strano
in siffatte simpatie, nè nulla di muovo in esse : i giovani si sono sempre appassionati
per ideali sostainzialmente o apparentemente
generosi, salvo a dimostrarsi talvolta freddi
verso il più generoso ed elevato degli ideali :
quello cristiano!
Tuttavia occorre sitare in guaiidia ed è perciò che mi permetto di dare qualche avvertimento ai giovani, ed anche ai meno giovani, e di' ricordare loro la mostra particolarissima situazione di cristiani, ohe vo'glio’no e
che dovrebbero almeno voler vivere cristianamielnte in un mondo che non è cristiano.
Nulla di nuovo sotto il sole. Se non sii fosse generalmente così smemorati, jj più anziani frai noi ricorderebbero' ohe ventotto e venticinque anni 'Or sono, isi manifestanoino' analoghe correnti, in altra direzione, e moki,
giovani e non giovani si lasciarono sediurre
dalla voce delle 'sirene fasciste (non quelle di
allarme). Chi allora alzò la voce a segnalare
quanto di anticristiiano e partiooliarmente di
antiprotestante e di incomipiatibile con lo spirito valdese vi fosse nelle dottrine fasciste,
pur nella loro iniziate indeterm'inatezza, fu
tacciato di retrogrado, di antipatriota, di disfattista, se non addirittura, come allora usavano verso i di'ssidenti, di... comunista.
Ora i teirminl sono invertiti, mia lo spirito
è più ohe mai quello.
Oggi, con l’esperienzla di un duro venticimquennio in più, ripeto: E’ giusto, è perfìn doveroso per noi cristiani e valdesi partecipare alla vita politica del nostro paese,
apportandovi uno spirito di verità e di carità
troppo spesso assente nelle competizioni politiche, e militare sinceramente e senza secoritìi fini in quel partito politico che nieípio
risiponde alie mostre idee personali. Ciò mi
sembra tanto opportuno, ainche ai fini dell’opera de’lla nostra Chiesa e deli’Evangelismo,
'Che con alcuni fratelli ho 'oollaborato al progetto di un raggruppamento 'politico degli «acattolici » italiani, semipre ispiràto ad ideali
cristiani, nel quale i Valdesi avrebbero avuto il peso spettante al loro numero preponde_
rante ; progetto che, per varie ra'gioni, non
potè attuarsi 'nell’attuale siituazione storica.
Non uomo di parte
Ognuno, dunque, militi anche attivamente
in un partito, secondo le sue inclinazioni,
ma non diventi uomo di parte, non si trasformi in fazioso.
Vi sono delle ideologie: |)olitiche (e ■di queste era il fascismo) che investono tutti gli
aspètti della vita umana, tutte le attività dello spirito e che pretendono regolare ed informare di sè fino il sentiim’dnto religioso.
.Ma noi non dobbiamo permet.e-e che ciò
accada e dobbiamo rivendicare a questo proposito la libertà del cnisiiaho rispetto a! mondo empirico ed intellettuale. Nói siamo cristiani ed è questa la cosià più importante e
non lo siamo soltanto per i brevi giorni dì
questa vita. Poi siamo y^aldesi' e dobbiamo
serbarci tali per tener fede ad un impegno
trasmessoci dagli avi e che dobbiamo legare
ai nostri figli. Dopo, molto dopo, siait.c tutto
li resto, precartem'elnte, transitoriamente tigni cosa ci è lecita, ma ' non ogni cosa
edifica.
Ogni baitfagilia per la giustizia è santa, o
gni passo iper la pace è benedietto (beati i
facitori di pace!) ed ognuno ha il diritto e il
dovere di-parteciiparvi secondo le proprie idee. .Ma questi ideali di giustizia e di pace
non debbono farci dimenticarel la carità, senza la quale te giustizia diventa vendetta. Ogni propaganda di odio e di ritorsiione è anticristiana. L’ingiustizia si vince con l’amore
non con la vioilenza che sostituisce soltanto
una ingiustizia a un’altra.
La civiltà antica era caratterizzata daH’inquo istituto della schiavitù. Contri di ess<*
insorse Spartaco con la violeinzia e la vendi tta. Paolo, invece nella sua epistola a Filen-i
ne, non si scaglia contro di esso, ma lo illumina della luce deiramore di Cristo. Alla
fine ehi debellò la schiavitù fu Paolo, non
Spartaco ! Se poi la cristianità sostituì alla
schiavitù altri 'Ordinamen,tó non meno ingi'Usti
e crudeli, dò .avvenne perchè essa si allontanò dagli insegnamenti di Oisto.
Sulla via deirecumenismo
Ancora una volta, esorto i giovani a ricordare che le loro legittime, doverose simpatie ed attività politiche debbono essere su ■ i
bordiinate alla loro qiialità di cristiani e sopratuttq H esorto a guardarsi dai totaldansmi
Oggi, noi cristiani evangelid siamo «alla
via di .un ecumenismo ècdesiastico che oi
permette di riconoscerci fratelli al disopra
di divergenze -confessionali che pure sono
radicate profondiamente nella nostra cos-'-cnz-à siamo pervenuti a comprendere che la
Verità intiera è anch’essa un assoluto al di
là della nostra capacità di creature finite. Bén
perciò poteva dire il Cristo, in-oarnazi-nns delr.Assoluto : lo sono la Verità. Qò in materia
di fede. ■ ’
Quanto più ciò non dovrebbe essere delie
verità parziali, contimgenti e provvisorie che
ri'guardano la società umana, reconorniia, lo
Eiiato?
Si cerchi anche in questo campo anzitutto
il Regno di Dio e la sua giustizia e pertanto,
cari giovani, siate sinceramente comunfisti,
sod,alasti, democristiani anche, se vi pare,
qualunquisti, se là v-ostra Coscienza lo esige,
ma quando varcate le soglie del Tempio,
quando ri ri'ùnite tra fratelli cristiani o vaidesi, lasciate codeste distinzioni fuori della
porta, come fanno i mussulmanii de.lle .loro
scarpe alla porta della mosclhea; e se vi accade di esaminare con i vostri compagjii ar;
g-omenti socialii o politici, ed è bene ohe Io
facdiate, porti ognuno la sua esperienza ed esprinia la stia opinione con modestia, pronto
ad illuminare come ad essere illuminato. Non
siate, ripeto, dei faziosi.
Sopra ogni cosa ; carità
I nobili di un tempo avevano- sempre sulle
labbra li proprio casato, la propria famiglia, i propri antenati... erano insopportabili.
Oggi molti si comportano egualmente verso
il proprio partito, e non sono meno insoppor_ *
tabili. E’ la stessa stupida boria, indizio di
scarsa levatura. Ogni nome è un. 'retaggio che
va rispettato e' onoitìto; l’appartenenza ad un
partito è una disdplina che impone doveri
di fedeltà, ma si tratta di rapporti individuali
con i quali non do-bbiamo umiliare gli altri,
che non dO'bbianio imporre. Il pretendere che
ognuno partecipi alle nostre idee è altrettanto insensato co-me il pretendere che tutti abbiano i capelti del colore dei nostri. Con ciò
non dico : non fate propaigianda. Fatela in
sede opportuna e fatela pure in sede inopportuna, ma con la persuasione, co-n .onesta obiettività, con quella obiettività appunto che
manca in, generale ai propagandisti, ma che
è frutto della carità, senza la quale non si
-può pretendere al ti-tolo di cristiano.
N. Eynard
2
IL PADRE STESSO
VI AMA
Sono ie parole di Gesù : non le posso mettere in dubbio.
li Padre - Dio - rOnnipatente - l’Iddio di
ogni eternità - il Creatore deH’Universo .nel
quale io sono atomo tra gli atomi - mi ama.
Ama n>e, <3ie non amo nè so nè posso amare, perohè sono carne, polvere, peccato. E
mi ama con cuore di Padre,- mi amg cosi,
./nm’e sono, senza i veli d'ipocrisia o d’amoproprio o di falso orgoglio con i quali tento
d. nascondere la, mia nuda, profonda miseria.
Mi vede errare per i sentieri del mondo,
in cerca di una via die non sia la Sua. di un
giogo che non sia il Suo di ricchezze e fenc:tà che non siano quelle ch’Ea-li dà e mi
»n.a,
vede avvolto nelle tenebre del dubbio
deH’errore, restìo ad accettar.- Ij guida e
' r uto della Sua mano - e mi ama
Mi vede abbarbicato alle git-ie terrene agli
i.i-cnessi terreni, accanito neUa ricerca di un
ler-tv di terra sul quale erigere un mio fragile -paradiso - e mi ama.
All vede chiuso nella torre d’acenno del mio
egoismo, sordo ad ogni Suo ricmarno e mi
ama.
Mi vede travolto dalla corrente delFodio,
accecato dallo spirito di vendetta, inaridito
nel cuore e neiram'ma - e mi ama
Mi vede eretto sul piedestallo del mio io,
pronto a negarLo. a bestemmiarLo, ad acousarLo, a sfidairLo - e mi ama.
Mi vede assoirto nello sforzo di scnitarLo,
<ii spiegarLo, di ridurre Lui. Essere infinito, alla misura -finita del mio pensiero e della mia tagitme; o te^^ nella dura volontà di
sostituire alla Stia la mia sovràmità sul creato - e mi ama.
Mi vede infine sconfitto, deluso, preda delle forze malvage scatenate dal mio stesso
peccato _ e mi ama, inon si stanca di amarmi, di aspettaire lo sguardo col quale, finalmente vinto, mi rivolgo a Lui per dirGli :
Padre... bo peccato... perdona.
E perchè io non possa dubitare mai del
Suo amore, Egli iha posto, alto nei secoli, un
segno, un pegno ; una Croce. Una croce cosi
grande die ogni sguardo umano che si rivolga al Qeb la deve incontrare almeno
una volta: così luminosa dhe il suo splendore dissipa le tenebre del passato, ed illumina il mist^-o ddi secoli. E su quella Croce
ha voluto crocifisso, nella persona de! Suo
Fijgliuolo, il Suo stesso cuore di Padre, ohe
ama fimo al sacrifidio supremo...
Mistero divino, dhe gli attgeli stessi non
possono penetrare appieno. Realtà nreravigKosa, che s’impone ai mio spirito, lo prò
stira nell‘timi nazione e neH’adorazione, lo rial,
za nella luce della redenzione, e gK dà la
baie© - non una pace - non un poco di
pace - la pace che sopravanza ogni intendimento umano - che il mondo non dà nè può
turbate - la pace di Dio, la stessa ieiri, oggi
ed in eterno.
Questo il dono del Padre. Questo il prodigio d’amore che nessun pensiero umano
potrà mai spiegare, ma che è la realtà stessa del cuore di Dio: e per il quale si compie in me il miracolo di una vite nuova.
O Signore, noi abbiamo ora smarrito la
via dell’amore e della pace - la via della
Croce. Abbiamo dimenticato che di questa
terra, pur così bella, siaimo viandanti per
un attimo solo, e che la nostral nièta è presso di Te. Abbiamo creduto dhe il dominio del
mondo fosse per noi il bene supremo ; e per
ottenerlo ci siamo scagliati gli uni oOTitro gli
altri in una lotta senza remissiane. Abbiamo
acceso una fornace di odio che ci consuma
tutti, e che alimentiamo senza p<tea col sangue steeso dei nostri cuori. E stiamo rotolando in .un abisso che ci allontana sempre più
da Te !.
Padre... perdona... e facci torrtere a Te!
Dacci occhi per vedere, orecchi per udire,
cuori per intendere. Doma il nostro orgoglio
indomabile. 'Placa il nostro odio implacabile.
E fa che le nostre povere vie. ora così divergenti, approdino tutte alla Croce - semplicemenU alla Croce. Affinchè deponiamo
ai Suoi piedi il peso schiacciante del nostro
io ribelle. E, nel Tuo amore ritrovato, ridiventiamo Tuoi figli, e tuffi fratelli: fratdli
diretti alla Casa del Padre - alla Tua casa,
Padre nosteo che sei nei cieKt
NEL GIORNO
DELLA PROMESSA
CONFERMAZIONE
A mio figlio
Fra pochi giorni tu sarai chiamato a confermare il patto del tuo battesimo e per la
prima volta, ti avvicinerai alla Sacra Mensa.
Tua madre ed io sentiamo che queir istante
solenne sarà il coronamento di tutto quanto,
fin dalla tua tenera infanzia, è stato da noi
fatk) affinchè tu crescessi non solo in statura ed in sapienza - ma e sopratutto - in
grazia -.
E’ doveroso da parte nostra, tuttavia, nutrire in quest’ora un sentimento di profonda,
riconoscenza verso la chiesa. che in questa..
opera di educazione religiosa ci ha aiutati,
sorretti, guidati.
So, purtroppo, che per alcuni dei tuoi
compagni questa cerimonia sarà un rito qualsiasi ai quale essi^ per far contenti i genitori, i nonni, gli zii... si sottometteranno nella segreta speranza di acquistare, a quel
prezzo, la libertà dja) tempo sognata. Se
così non fosse, perchè tanti giovani faranno a
Pasqua la loro prima ed ultima comunione?
Perchè non si ritroveranno che molto di rado al loro "posto in chiesa?
Per te, io so che non è così. Lo so anche
se, in tema di fede, abbiamo rispettato la
tua istintiva riservatezza che non ti consentiva di rivelarci appieno i tuoi sentimenti. Ma,
dalle oonversazioni che abbiamo avute, da
quella tua abitudine di leggere la Bibbia, ho
capito che per te il problema religioso non
è privo di significato e che non a caso o per
convenienza tu pronuncierai il - si - che
deve impegnare tutta la tua vita. Ed anche
se, per ora, non puoi afferrare tutta la portata della promessa che farai (sei tanto giovane, ancora), io so che, in quella lotta tremenda che quotidianamente si svolge quaggiù tm le forze del bene e del male, lotta
che impegna, volente o nolente, ciascuno di
noi, hai scelto di schierarti dalla parte
del bene' e del vero agli ordini del divino
Maestro. Ho detto: hai scelto, perchè ami.
Ami Colui che .per primo ti ha amato e per
questo hai scelto di seguir Lo.
Ed ecco, mentre per noi tuoi genitori, il
giorno della Confermazione è come un coronamento, per te invece è un punto di partenza. Tu vai ora incentro alla vita, a quella vita che più d’una volta, con le sue tentazioni, i suoi miraggi, le sue delusioni, metterà in pericolo la tua fede. Ma, e questo
lascia che te lo dica chi per buona parte ha
già percorso il cammino, se la grazia di Dio
non ti abbandonerà, saranno quelle stesse
prove a farti compiere l’ascesa spirituale che
ti condurrà alla pienezza della fede.
Allora, malgrado tutto, possiederqi quella
santa allegrezza di cui parla l'apostolo e che
per essere continua non va disgiunta dalla
preghiera; quell’allegrezza che fa sorridere
il mondo, ma che è la nostra intima forza.
Ti conceda il Signore di fare quaggiù quella meravigliosa esperienza di vita cristiana.
Tuo Padre«
Sii fedele
fino
alla morfci
e io li darò la corona della vita
O Eterno,
quanto sono amabili
le tue dimore
“Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna: e noi
abbiamo creduto ed abbiani conosciuto che tu sei il Santo di Dio (Olov. 6: 68*69)
Oonferm-azitune dii catecum-eni : sdhiere di
giovani e di giovane.tte che -en frano nélle nostre chiese al seguito del loro pastore, acoom-piagnati dai dolci acco rd i d ell’armonium
o dell’orgaino, tutti lindi nei laro abiti nuovi, per lo più con il volto sarridente e-ohe
si siedono nei primi banchi pér ascoltare la
vOiCe del loro Signoo-e, per promettere di essere fedeli a quella parola ed a quel Signore.
Il tempio è gremito più del solito;• la cerimonia è suggestiva. Ma per noi che non entriamo al seguito del pastore e Che non siamo
chiiamati per nome, quale signiifìcato può avere questa cerimonia? Ohe legame c’è fra
quella -schiera di giovani e noi ?
Una parola di incoraggiamento
(La -nostra presenza nel! tempio in quel giorno deve significare dhe abbiamo anche noi
qualcosa -da dire a quei giovani.
Quando uno slncammina per luna strada
erta e difficile fa del bene sapere che altri,
prima di noi, 1’-hanno ipercorsa: perciò al giovane fratello ed alla igiovan-e sorella ohe entrano nella via della vita cri-stfana noi, che
abbiam creduto neirEvange-lo, dobbiamo dire che vale la pena di avviarsi per queìla via,
■anche se essa non è una via percorsa dai
■più, anche se non è una via brillante e se
per essa non si ifa carriera.
Questo -noi dobbiamo dire loro, non col
viso mesto, ma con un viso sorridente e fìdu_
doso nella grazia di Dio, come se dicessimo : (( Vedi quel sentiero ohe sale sulla vetta del monte è -un sentìeiro ripido e scosceso,
talora faticoso, ma è immensamente bello,
vi si Incontrano delle sorgenti purissime vicino alle quali si dimentiica la fatica, si cammina teiora sull’orlo di un precipizio, ma alla
prima svolta sbpre dinnanzi a noi un panorama Inatteso e meraviglioso, ci sono dei sassi e dei rovi sotto i nostri piedi, mia le nostre
mani possono anche cogliere i fiori più belli
e -più profumatì : vieni dunque con me, dam mi la mano, lo percorreremo insieme.
Purtroppo fu'ori del tempio, nel loro lavoro
e ne-lila loro scuola, i nostri giovani udranno
-spesso la -parola dello scetticismo, de! sarcasmo, della bestemmia; troveranno la dobda
fredda per il loro entusiasmo, qualche cosa
che tarpa loro le ali... ma la parola deirìnooraggiam-ento cristiano, la parola della fiducia in Dio la debbono udire da noi che sediamo con loro sui banchi della chiesa..
Solidarietà fraterna
Vi è dunque un legame intimo che unisce
noi tutti, membri di una comunità ai .giovani
confermandi. Essi formano una schiera di
giovani -atleti che entrano neirarringo della
vita cristiana e noi non saremo soltanto gli
spettatori e tanto meno i giudici dei loro cimentil
Ricordiamoci che essi si arruolano con noi,
che essi fanno parte del nostro esercito e
che de! loro comportamento saremo responsabili anche noi : le loro sconfitte saranno le
nostre sconfitte e le loro vittorie saranno le
nostre vittorie.
Il leigamè della stessa fede e dello stesso
amore è quello che insieme ci fa curvare
le fronti e le gir-OiCchia davan-ti al Padre che
tutti ci perdona, tutti ci rialza e tutti d redime nel nome di Gesù Cr’sto.
Riconfermazione nostra
Che significato può per' anto assumere la
ceriirtionia della ccnifermazione dei catecumeni per coloro che sono ormai da molti an_
ni o da pochi anni confermati?
Essa dovrebbe essere una riconfermazionè in"
dividuale. Oigni padre, ogni madre, ogni amico, ogni membro di chiesa doyrebbè poter ripetere : « Sì, lo prometto, nel nome a
con l’aiuto di Dio. Tu sai ogni cosa, o Signore , Tu conosci il mio passato è le Me
cadute, come io conosco là Tua misericòrdia
infinita e so che Tu puoi fare di me ogni anno, ogni giorno, una nuova creatura, lo pongo la mia vita nelle Tue mani, affinchè Tit
la purifichi e la rwonsacri al Tuo servizi »
per fare la Tua volontà »,
eòa questi sentimenti noi potremo avvicinianci al tavolo della S. Cena insieme con i
nostri giovani e sentirci accanto a loro veramente fratelli. '
Elsa Rosìbh
3
r' - ; ' v^ ^ -r’ ‘^r I y- '., ^ ’ - L'ìCIÒ'ÌMi
•>s:.
■;è^, ' ,
D-ËLLE VAUf;V^DEÉì
'Í.
^Y'
'gjTti#àì1ie Valdese ’
e la sua missione
■^1
Abbiamo già considerato in precedenti ar^'^icoli la tendenza all’emigrazione che si maì^H,nifesta tra i nostr,: montanari 'Valdesi con
,i* .una ampiezza notevole in questo travagliato
dopoguerra. Vogliamo domandarci oggi, se
.Mccanto al motivo economico, essa non ne
-^■’.abbia uno missionario-vocazionale.
Crediamo di sì. Vinsistenm con la quale
■tutti coloro che si accingono a partire ci domandano di consigliar loro una destinazione
nella quale possano continuare a professare
la loro fede apertamente e liberamente, non
-j. importa dove, anche in capo al mondo, purchè vi abitino dei correligionari, anche nelle
avanguardie della missione^ purché vi sia
una Chiesa Evangelica nel vicinato, ci sem
ÿ-ti.. ira mostrarlo in maniera abbastanza eviden
de; ma vi sono altri fatti sintomatici.
r
I Valdesi in Isvizzera
numerosi, forse tre o quattro-cento e vi ^'siedono generalmente solo in
^..^.^■toaniera temporanea, ma vi lasciano un’im- ^ .pronta come non fanno altri- che ci vanno
-dieci volte più. numerosi. Le nostre infermiere, le nostre domestiche e i contadini si
sono guadagnati\ in poco tempo una fama ma"'■ gnifica. Da ogni parte della Svizzera contir- nuano ad arrivarci lettere di persone ài ri.V gWirdo, di istituti e di ospedali^ che ci domandano di essejr miessi in relazione con
qualche elemento correligionario Valdese disposto a recarsi a lavorare da loro. La set-' § mana scorsa un giornale Svizzero, dietro
; richiesta di vari suoi ^abbonati, ha sponta^ neamente pubblicato l’indirizzo dei nostri
i ; ; affici presso la Casa Valdese di Torre. Na_ turalmente non possiamo soddisfare che una
—'h,.piccola parte di questi inviti, ma essi ci conJermano il gran conto in cui sono tenuti i
' Valdesi presso quei nostri fnatelli. Senza duétti bio esso è dovuto alla bontà dei nostri correligionari in Si^'zzera a nostro riguardo^ ma
anche al fatto che essi trovano nei nostri
figliuoli ciò che speravano e che è così raro
<>ggi nel mondo ■ una personalità morale e
religiósa'’sana.
Ma il soggiorno Svizzero non ha che carattere temporaneo. Questi tre o quattro
cento, prima o po'', ritorneranno quasi tutti
' alle Valli natie, arricchiti di nuove espe„ rienze e meglio temprati per la missione che
ve li aspetta. Porteranno un nuovo impulso
vigoroso al nostro francese che se ne andava
. declinando, molte infermiere verranno a rki; finire i ranghi delle nostre Diaconesse, tutg ti. speriamo, ci porteranno una fede rinvigo;> rifa dalla comunione con quella dei fratelli
d’olir’Alpe e una coscienza rinnovata della
f.- misS’one delle loro Valli.
I Valdesi in America
&
Altri valligiani nostri, duecento, si dice,
statano per partire per l’America del Sud
per unirsi a quelle nostre colonie Valdesi e
rinvigorire la bella Comunità che essi hanno
costituito laggiù. La bontà della loro decisione, però, è discussa. V’è chi la esalta e
parla di una vera e propria missìorie che
ektei' compiono col finstildare' (i ìffncoii di
quelle colonie con la madre chiesa e ricorda
che il Signore si può servire indifferentemente in qualunque regione di questo mondo
■e che non importa nulla a Dio che siamo
credenti e testimoni suoi in Europa piuttosto che in Asia od in America. Altri obbiettano che la missione dei Valdesi è eminentemente Europea ed Italiana, che altrimenti la storia Vcddese non avrebbe sen.<^o e
fanno dei paragoni fra gli eroi del Glorioso
Rimpatrio e gli emigranti odierni: quelli
morivano piuttosto che abbandonare la loro
terra, questi partono per migliorare un poco
il loro pane... E ricordano il caso del profeta Giona che si imbarcò piuttosto che esser
testimone in Ninive dove Dio lo voleva.
Non vogliamo schierarci nè per gli ani nè
pe.r gli altri. Forse la risposta non si può
dare in blocco per tutti quanti ma dipende,
caso per caso, dalle disposizioni interiori di
ciascuno. Certo è che la vocazione storica
e religiosa dei Valdesi è chiaramente missionaria e che chi la dimentica, sia in patria
che -all'estero, la tradisce egualmente.
I Valdesi in Francia ?
Cert.j è anche che la grande vocazione del
popolo Valdese, fin dalle sue origini, è particotarmente Europea ed Italiana. Senza svo
lutare l'apporto che le nostre Valli possono
d^e all’America od ai campi missionari Africani, riteniamo che la nostra missione prin
cipale sia qui, attorno alle nostre Valli ^.Valdesi. • ' ■ ■ ■ ■
Ce ne offrono una interessante conferma
le* varie possibilità di espansione- che ci sono offerte giorno dopo giorno e che rivestono
qualche volta un carattere chiaramente vocazionale. Siamo- attualmente in corrispondenza
con vari Pastori Francesi i quali ci domandano l’invio di famiglie Valdesi nelle loro
parrocchie. L’un d’essi, proprio in questi
ultimi giorni ci'scrive a nome’di un gruppo
di colleghi suoi : (( Il y a un siècle nos yillages étaient prospères avec une pepuktion
rurale e|;, de nombreux artisans. Ils étaient
entièrement protesiants et formaient autant
de paroisses- Aiijourd*hui la moitié, de la po'pulaition est catholique (en général anti-cléricale et non pratiquante) et il n'v a plus
d’artisans et presque plus de paysans. Et
SI la courbe de dimimution de la population
protestante continue .d’ici à une vingtaine
d’années, ces villages ne seront plus suffisants pour former'des paroisses et il faudra
les rattaclher à des groupes de disséminés.
De plus l’inertie spirituelle n’offre aucune
défense à la vague de démoralisation qui passe à travers le pays.
rir--'
Le Chiese Evangeliche
d’America
all’onorevole De Gasperi
Pubblichiamo alcune parti del Memorandum che il Consiglio Federale delle Chiese
di Cristo in America (supremo ente rappresentativo delle Chiese Protestanti) ha preserÉato all’on. De Gasperi nel mese di gennaio, durante il suo soggiorno negli Stali
Uniti.
La delegazione Protestante fu presentata
all’on. De Gasperi dal Pastore Rev. P. J.
Zaccara, vice presidente del - National Evangelical Comitee for Relief in Italy dietro invito speciale dell’Ambasciatore d’Italia a Washington, sig. ■ Alberto Tarchiani.
Il Pastore Zaccara è un caro amico delle
Chiese Evangeliche d’Italia e conoscitore
dalle Valli.
A Sua Eccellenza l’On. Alcide De Gasperi
da 'parte di una delegazione in rappresentanza del Consiglio Federale <iejle Chiese di
Cristo in America
A nome del Consiglio Federale delle Chiese di Cristo ^in Aiperiic^, una federazione di
25 enti nazioinali dhe assomniano ad un toClé di 27.000.000 di membri e rappresentano
la imaggioranza degli intere^ì religjiosi del
nostro paese, noi esprimiamo molta soddisfazione per la Vostra presenza qui.
Come sapete, le Chiese Protestanti ed Ortodosse in America si occupanio molto di dare
atuto al 'popélo italiano tanto duramente prò»
vato dalla guerra. Abbiamo espresso il nostro intere^amento in due modi :
■In primo luogo abbiamo contriibuito alle misure iprese dal nostro Governo e dagli orga»
riismi pubblici generali per fornire materiale
di soccorso e di ricostruzione.
In secondo luogo, a mèzzo deU’Organo di
controllo delle nostre Ohieise, il Serviizio
Mondiale delle Chiese, abbiamo fornltto considerevoli somme in denaro e abbiamo dato
molto materiale di abbigiliaitnento e di arredamento e ifornito igeneri alimentari. Siamo
anche stati lieti di mandare molti articoli
vari sotto forma di doni natalizi.
O interdsisiamo inoltre del contributo che
l’Italia potreibbe dare «Ma Famiglia delle Na.
zioni. Il 'Consiglio Federale delle Chiese di
Cristo in America, a causa dell’inteiresse Che
sente per la stabilità dell’ordine mondiale e
della giustizia nel mondo, ,desideira vedere
svilupparsi gli istituti demwratici ed i procedimenti démocratioi in tutti i paesi. Esso
ha adottato il punto di vista che: (da pace
deve instaurare in via di principio e oercare
di «i^lìcare nella pratica ii diritto degli indi*
vidui, ovunque siano, alla libertà religiosa
ed inte-lilattuale ».
Sulla base d! jquesta affermazione .'’ormalmcntc accettata, il Consiglio caldamente rac
comanda in modo più preciso « che la libertà religiosa sia mterprctata nel senso di comprendere la libertà di culto secondo coscienza e la libertà di educare i figli nella fede
dei loro genitori ; la libertà per f-individuo
di cambiare religione; la libertà dt predi
care, educare, pubblica'e e sv(>lg3'-e attività
missionaria; h .'ibertà d; organizzarsi coliettivamenite e di posseder:; proprietà per tali
fini .
Noi, abbiamo •caldamente raccomandato la
arr missione deli’Italia fra le Nazioni • Unite,
non appena essa abbia dato prowa di essere
•capace di ottemperar© agli, obbiighi della
Carta Fondamentale, abbiamo osservato con
soddisfazione i provvedimenti contenuti nella proposta idei trattato di pace con l’Italia
nel senso « che l’Italia debba prendere tutte
le miisure necessarie per garantire a tutte le
persone sotto la giurisdizione, senza distinzione <Ìi -razza, di sesso, di lingua o di religione. il godimento dei diritti dell’uomo e le
libertà ifohdamentali... ».
Noi ora ci preoccupiamo di vedere che
gli elevati principi che hanno incontrato il
consenso intemazionale vengano praticarnente applicati.
Ci rendiamo conto della cruciale importanza delle decisioni che il Popolo Italiano deve
prendere nel deliberare sulle forme costituzionali secondo le quali la loro vita sarà
regolata. Voi comprenderete che a cagione
del profondo interes<sei che abbiamo per lo
sviluppo deirordine intemazionale, e per lo
sviluppo del rispetto iper i diritti dei nostri
fratelli prote-stanti in Italia, noi seguiremo
attentamente il cof®» degli ev-enti nel vostro
paese durante i mesi che ci stanno davanti.
Le" misure predisposte nella nuova Costituziontei per la libertà religiosa nel vostro paese
saranno un Battere di primaria importanza
nel determinare ratteggiamento del nostro popolo verso riitalia. , . , ,
Vi assicuriamo del nostro comprensi-vo appoggio in qualsiasi gesto ohe tenda a salvaguafdare i diritti deiruomo e le libertà fondamentali per tutti.
-I f ■
Nuova York^ 13 gennaio 1947,
JESUS ET MON CÍSAR I
César i la force. ) Jésus : la vé^
'rité. La force 'Jure tant quelle
/¡eut dominer, mais parce quelle
est i éternelle,
la vérité l’emporte !
Masaijik
A.'* t Vf» '%
Í,?-. ■ ‘ -,V '"l - ' s u‘ •'ï
:/.ir -L''::',,..................................
Y-a-t-il dans votre Eglise des jeunes gensobligés de s’expatrier pour des raison dèmographiques? Et s’ils tournent leurs regards vers
la France, ne serait il pas possiblé de tes orienter'’vef« nos villages protestants en train
de disparaître plutôt que vers des régions catholiques iou ils ne trouveront pas le milieu
spirituel qui permettra à leur foi de s’epa
Siamo maora in grado di dire se questa .¡^ormpo'ttdénza-privata avrà o meno degli
' sviè^ppi, • mà ci sembra di intravedere qui
una tvocazionefche^'pen si armonizza con il
noSuo carattere .religioso,.è storico.^. Partire
datte- Valli per andare 'a. prestare man forte
a dei fratelli che' lottano per il progresso del
fìegte di Dio, non è una defezione ma un
partire per la nostra missione, non è un ces'■ sar di essere Valdesi, ma un tornare ad esserlo come al tempo dei Poveri di Lione, dei
Barbi e degli emigranti in Calabria.
<3pncludendo :
terremmo rivolgere una raccomandazione
ad ogni fratello Valdese desideroso di emigrare i§ Italia od all’estero:
Non compiere passi affrettati, resisti più
che: puoi nel tuo villaggio ed aspetta che il
Sigfiore fi mostri chiaramente la via per la
que^ ti devi inoltrare.
Ricordati che l’uomo non vive di pan solo.
Tu)fevi vivere oltre che di pane, della tua
missione. In qualunque posto d'ave tu vada,
devi preoccuparti di trovare, non soltanto, una
meqsa, .ma accanto alla mensa una bandiera.
La bandiera della tua testimonianza EvangeUca.
■> Enrico Ocymei
t, • .i*
F. ij.
Convegno giovanile a Torino
Il lunedì di Pasqud! V Aprile, avrà
luogo un Convegno a Torino.
L'argomento che sarà, trattato è
il seguente ; ■ • '*
L’evangelizzazione e la nostra
gioventù
Oratori : FJastori E. Rostan - E. Ayasi^t
Al Convegno parteciperanno
anche i Pastori A. Girardet e T. Vi
I partecipanti dovranno Irovprsi
in Via Pio V, 15, alle ore 9.
Le Unioni riceveranno un programma più dettagliato mediante
‘ apposita circolare. Il Capo Gruppo
CONVEGNO GIOVANILE
di Torre Pellico - 9 marzo 1947
Domenica 9 marzo, in occasione della visita alle Unioni delle Valli del Segretarié della F.UiV., -pastore T. Viinay, si è cenuto alle ore 15, nel Tempio di Torre Pelìlce, il
preannunciato Convqgno della Gioventìi Valdese della Valle.
Il Viice-Moderatoire, pastore R. Nishet. apre il Convegno tton l’invocazione, -la lettura
defila Parola di Dio e la preghièra ; rivolge
poi un caldo appello alla gioventù valdese che
rappresenta la forza avvenire nella quale la
Chiesa ripone la sua fiduciosa speranza e alla quale la Chiesa guarda come ad un , focolare di testi-m-onianza cristiana che deve sempre più ri'splendere di vivida luca ; egli si
augura che il convegno dia i suoi benefizi
SDi'ituali e ohe in seno ai gic’.ani nascano
delie nuove vocazioni.
I T'iende -la parola il pastore Ayassot, orato.e ufficiale del convegno sul tzma assegnati.gli. a La Parala incitenatav.
Il breve, appas^onato studio, esposto con
chiarezza, con appropriata scelta di tenxiini,
con non comune persuasività oratoria, è seguito con particolare attenzione dai giovani.
La Parola incatenate è irealtà : _ La gioventù valdese ne ha Colpa ? Sì. - <^-ra il pastore Ayassot pone in rilievo con giusta e verace critica positiva, tre aspetti diell« nostra
gioventù che àccu-sa di : tiepidezza, di doppiezza, e di infedeltà.
Questi tre aspetti nel breve spazio di pochi
minuti vengono analizzati e ci danno Urta
chiara visione di quella ohe è -e di que.lla
Che dovrebbe essere la vela vite giovanile
cristiana.
Si sofferma sul secondo aspetto ; doppiezza e lo sptega nel senso che i giovani vaMesi
hanno un piede nella Chiesa e uni piede nel
mondo e a seconda che l’aittrattiva è maggiore -propendono a far gravare il loro peso or
sull’uno or sul’altro piede.
Termina esortando i giovani airamoro per
Dio e per la Chiesa.
La preghiera che essi potrebbero elevare
al Signore in quello stesso giorno o nel futuro comprenda queste parole : « •.. o Signore suirincudme di Dio, col rnartello della
grazia di Gesù Grist0> spezza d’un sol colpo
le catene iflhe mi avvincono... ». Parole che
non h-anino bisogno di commento.
-Rivolge or« la parola ai Giovani il Segretario Nazionale della F.U.V., pas^ Tullio
Vinay. Dopo una breve introduzione a carattere generale sui problemi morali c cr.stiani della gioventù europea di que-sto dopo
guerra e sulle crisi di coscienza che ne sono
derivate, egli tratta senz’altro l’argomento
che sta a cuore a noi tutti ; « La^ costruzione del villaggio alpino Agape ». L’esperienza
sua personale di campi lonitani, 1 esperienza
recente dei due campi di Praly insegnano ;
la vita comunitaria deve trovare il suo più
alto sviluppo; da essa scaturiranno temprate
le migliori energie morali e ¡eligiose della
nostra gioventù.
L’appello è stato lancifito in Italia e aU’estero ; altri appelli verranno lanciati e saranno sicuramente raccolti. La prim« pietra verrà posta questa primavera e neH’estate de!
' 1948, Dio volendo verrà inaugurato il primo
gruppo di costruzione. Lo spazio non mi consente di dilungarmi in questa mia breve ed
affrettata relazione... impostami da'l alto :
spero Che un più ampio e completo resoconto
potremo leggerlo sul nostro giornale « Gioventù Evangelica».
In -ultinte analiisS il convegno è riuscito ; si
è pure registrato un progresso •nella pr«>cedurà di sveltire e alleggerire i piogranimi dei
convegni.
Nel tardo pomeri^o, nel tepore dell’inoipientte primavera, molta gioventù convenuta
pel convegno prendeva parte ai giochi ocllettivi nel cortile del Collegio 'Vald^e.
'■If
.m
,i .
C. Costantino-
4
-ÄiSi-*
è
' -'" "' ■■ ''•■ '„t^co'c^av.
/ 'Ì'V
ALDESf ‘
*>jJ
'>À
I N DIRIZZI
•>,
di Chiese e Opere Valdesi
Angrogna — Pastore: Arnaldo CombaAngrogna <Serre) — Pastore: Edoardo Arme.
Bobbio PeUice — Pastore : Alberto Ricca (sostituto : Pastore Giovanni Bertinatti).
Luserna San Giovanni — Pastore ; Achille Deodato.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
•»Perrero — Pastore : Carlo Gay (su^lente : Pastore Alfredo Janavel).
Pinerolo — Pastore Ermanno Rostan.
Pomaretto ~ Pastore ; Guido Mathieu.
Praly — Pastore : Arnaldo Genre,
Pramol'to — Pastore Paolo Marauda.
Prarostiiio — Pastore tJmberto Bert.
Riclaretto — Pastore : Luigi Marauda.
Rodoretto — Pastore : Neri Giampiccoli.
Rorà — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Ghisone — Pastore : Gustavo Bertin
Torre Pellice — Pastore : Ernesto Ayassot.
Villar Pellice — Pastore : Roberto Jahier.
Abbazia — «Chiesa di Cristo» — da Fiume.
Aosta — Chiesa ; Rue Croix de Ville, 3 — Pastore : Vittorio Subilia. Via Gorret, 1.
Barga —- (da Pisa).
Bari — Chiesa Valdese : Pastore Antonio Miscia,
Via Dante Alighieri, 174.
Bergamo — Chiesa Valdese : Viale Vittorio Emanuele, 4 — Pastore : Giulio Tron : Via
Torquato Tasso. 18.
Biella — (da Ivrea).
Bordighera — (da Vallecrosia).
Borello — (da Caruncio).
Brescia — Chiesa Valdese : Via dei Mille, 4 —
Pastore : Davide Forneron, ivi.
Brindisi — Chiesa Valdese — Via Congregazione (da Taranto).
Caltanisetta — Chiesa Valdese (da Riesi).
Canipobasso —- Cand. Girardet Giorgio : Via del
^ Castello, 90.
Garema — (da Ivrea).
Camunchio (Chieti) — Chiesa Valdese : Cand.
Cipriano Tourn.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa Valdese : Via Naumachia, 20
— Pastore : Enrico Corsani, ivi.
Cerignola — Chiesa Valdese (da Orsara).
Como — Chiesa Valdese : Via' Rusconi 9 — Pastore : Carlo Lupo, Via' T. Grossi, 17.
Coazze (Torino) — Chiesa Valdese (da Torre
Pellice).
Corato — Chiesa Valdeset: Corso Mazzini, 27
(da Bari)_
Courmayeur — Chiesa Valdese (da Aosta).
Cosenzi — Chiesa Valdese — Pastore : Giuseppe Scarinci. Viale Mazzini 306 d.
Feionica Po — Chiesa Valdese — Pastore Lanry
Coissoo
Firenze — Chiesa : Via dei Serragli, 49 — Pastore : Seiffredo Coluicci. ivi.
Fiume — Chiesa Valdese.
Forano Sabino (Rieti) — Chiesa Valdese — Pastore : Enrico Pascal, ivi.
Genova — Chiesa Valdese : Via Assarotti — Pastore : Francesco Peyronel. Via Curtatone, 2.
Grottaglie — Chiesa Valdese (da Taranto).
Grotte (Agrigento) — Chiesa Valdese (da Riesi).
Ivrea, Chiesa : Corso Botta, 5 — Pastore : Lorerizo Rivoira, Via* Bertinatti 4
La '.Maddalena —. Chiesa Vaidese.
Latrano — Chiesa Valdese (da Taranto).
Livorno — Chiesa Valdese : Via Verdi, 3 — Pastore Alberto Ribet. ivi (
Lucca — Chiesa Valdese : Via G. Tassi, 18 (da
Pisa)
Mantova — Chiesa : Via Bacchio. 5 (da Felonica).
Messina — Chiesa Valdese ; Via Laudamo, 18
— Pastore : Pietro Valdo Panasela, Via Laudamo, 16.
Milano — Chiesa Valdese : Piazza Missori. 3 —
Pastore : Enrico Tron, Via Ippolito Nievo, 9.
Napoli — Chiesa Valdese -. Via dei Cimbri, 8
— Pastore Oreste Peyronel, ivi.
Orsara di Puglia (Foggia) — Chiesa Valdese ;
Cand. Giovanni Peyrot, Via Monfalcone, 32.
Pachino (Siracusa) — Chiesa Valdese (da Vittoria).
Palermo — Chiesa Valdese ; Via Spezia, 43 —
Pastore ; Roberto Comba. ivi.
Pescolanciano — Chiesa Valdese (da Carunchio)Piani di Vallecrosia — Chiesa Valdese — Via Col.
Aprosio, 96,
Piazza Armerina Chiesa Valdese (da Catania).
Piedicavallo — Chiesa Valdese (da Ivrea).
Piombino — Chiesa Valdese (da Siena).
Pisa — eWasa Valdese : Viale Derna. 15 — Pastore da Livorno,
Reggio Cala'bria —
Riesi — Chiesa Valdese : Via Paraci, 79 — Pastore : Davide Cielo, ivi.
Rio Marina — Chiesa Valdese (da Siena).
Rocchenere -- Chiesa Valdese (da .Messina)
Roma — Chiesa ; Via IV Novembre. 107 — Pastore : Mariano Moreschini, Via Pietro Cessa.
42. \
Piazza Cavour — Pastore : Paolo Bosio, Via
Marianna Dionigi, 57.
Salle — Chiesa Valdese (da San Giacomo).
Sampierdarena — Chiesa : Via A. Cantore, 16 -—
Pastore: Alfonso Alessio, Via di Francia, II8 F.
San Giacomo degli Schiavoni -- Chiesa Valdese
— Cand. Gioi^io Girardet.
Sanremo — Chiesa Valdese : Via Roma, 8 — Pastore Emilio Corsanì : Via Roma, 6.
S Lucia di Quistello — Chiesa Valdese (da Felonica).
S. Maria di Licodia — Chiesa Valdese (da Catania)
Schiavi d’Abruzzo — Chiesa Valdese (da Carunchio).
Siena — Chiesa Valdese — Pastore : Attillo Arias, Viale Curtatone, 5,
Susa — Chiesa ¿(Via Umberto I, 14 - da Torino).
Taranto — Chiesa ; Via Di Faina — Pastore Giuseppe Cas-tigllooe, Via F. Crispi, 28.
Torino — Chiese : Corso Vittorio Emanule II,
23 e Corso Principe Oddoile, 7 — Pastori :
Elio Eynard - Aldb Sbaffl — Via Pio V,/15.
Terrazza Piemonte — (da Torino).
Tramonti di Sopra — (da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. 'Maria Maggiore — Pastore : Guglielmo del Pesco, Piazza Libertà,
6.
Venezia — Chiesa : Palazzo Catiagnis, Castellilo
5170 — Pasitore Teodoro Baiima, ivi.
Verona — Chiesa Valdese : Via Duo-mo (angolo
Via PiEgnia — da Brescia),
Viering — Chiesa Valdese (da Aosta).
Vittoria (Ragusa) — Chiesa Valdese -- Pastore:
Liborio Naso, Via Garibaldi^ 60.
Zurigo Chiesa Evangelica di lingua italiana
(SaSdienserwerk) Beihaife WiedSkon (ScMossgasse) —- Pastore; Alberto Fuhrmann Goldbrunnerstrasse, 65
Altri gruppi di fedeli sono regolgrmente visitati
dai pastori delle Comunità, vicine.
Ufficio di Presidenza della Tavola Valdese ;
Pastore Virgilio Sommani, Moderatore — Pastore Guido Comba Cassiere — Via IV Novembre, 107 - Roma.
Facoltà di Teologia :
Via Pietro Cessa, 42 — Professori; Ernesto
Comba - Davide BosioValdo Vinay.
Liceo Ginnasio Pareggiato (Torre Pellice) :
Preside : Prof. Adolfo Tròp.
libreria Editrice Claudiana (Torre Pellioe) :
Direttore : Pastore Paolo Coisson.
Convitto Maschile [Tom Pellice):
Direttore : Pastore Roberto ■ NisbetOrfanotrofio Maschile (Pomaretto) ; i .
Direttrice: Suor Adele Gay.
Orfanotrofio Femminile (Torre Pellice) :
Dlrewire : sig.na Lidia Fini.
Orfanotrofio Maschile (Gould) - Via dei Serragli, 49 ' Firenze :
Direttore : Pastore Seiffredo Coluoci (ivi).
istituto Evangelico. Femminile - Via Silvio Pellico,
Direttrice ; sig.na Emma ViManf. Firenze.
Istituto Arti^anelli Valdesi - Via Bertholet, 34 Torino :
Ospedali Valdesi : * ■
A Torre Pellice, a Pomaretto, a Torino (via
Berthollet. 36).
Casa delle Diaconesse :
Sede ; Torre Pellice (Torino) — Direttore : Pastore Roberto Nisbet.
Rifugio Carlo Alberto, per cronici :
Luserna San Giovanni (Torino). '
Asilo per Vecchi :
Luserna San Giovanni (Torino) — San Germano Ghisone (Torino) — Vittoria (Ragusa) Via
Garibaldi, 60 - Direttore Past. Liborio Naso.
COLONIE VALDESI
DELL'AMERICA DEL SUD
URUGUAY
Colonia Vaidense — (Dep.to de Colonia) Pastore ; Ernesto Tron.
Colonia Cosmopolita — ('Dep.to de Colonia) Pastore : Emilio Ganz.
Tariras e Annessi — (Dep.to de Colonia) Pastore ; Silvio Long
Ombues de Lavalte — (Dep.to de Colonia) Pa
store : Carlo Negrin.
San Salvfedor (Dep.to Soriano) Pastore ; Giovanni Tron.
ARGENTINA*
Colonia Belgrano — (Prov. Santa Fè - Estacion
Wildermuth F. CC. A.) Carlo Alberto Griot.
Colonia Iris — (Pampa Central)
LUSERNA S. GIOVANNI
@ Il 5 corrente ha avuto luogo la sepoltura di
BARTOLOMEO BUFFA, deceduto a! Peyrot, dpr- ve aveva trascorso la sua lunga esistenza, lasciando nel lutto due sorelle. II 7 marzo abbaamo
accompagnato alPultiino riposo la sa/lma di GOSS
I^OSINA, deceduta al Rifugio. Essa aveva liasioiato per il Pastore l’indicazione di questo versetto
da teggersl al sno servizio funebre «Tu m’hal
fatto <^oscere le vie della vita; tu mi riemipirai
di^ delizia con la tua presenza» (Atti 2 : 28). —
L’8 marzo abbiamo ripreso per la terza volta in
quattro giorni Ja via del cimitero per accompa
gnarvi la salma di LUIGI GIORdAN, deceduto
agli SfaJlè. Dopo aver trascorso la sua vita fra i
fiori, è ora nelle dimore celesti, dove tutto è bellezza e armonia.
A tutti i parenti rinnoviamo la simpatia della
Chiesa, domandando ail Signore di rivelarsi loro
come ili nadre degli orfani- e il diiOnsore delle vedove.
★ Preghiamo tutti i parrocchiani di prendere
nota che Giovedì prossimo alle ore 21 avrà luogo nel Tempio un cuito liturgico di Santa Cena.
Il Concistoro ha così aderito al desiderio di molti
che non possono partecipare al cuito del Venerdì
Santo, il quale però avrà anche luogo come d’abitudine.
Ricordiamo pure che ii cuito di Pasqua avrà
luogo in lingua italiana.
0 La comunità è grata ai Pastori TuMio Vinay
ed Enrico Geymet che hanno presieduto due culti domenicani, in assenza del pastore sig. Deodtato,
Inviato dalla Tavola in missione in Inghilterra,
PERRERO - MANIGLIA
® I giovani delle Unioni di Perrero e di Maniglia si sono riuniti nel Tempio di Maniglia !a sera
del 28 febb. per ascoltare il messaggio del dirigenti della FUV, pastori TuMo Vinay e Paolo
Marauda. Mentire G ringraziamo dela loro graditissima visita prendiamo l’impegno di coMaborare
tutti per rattuazione dei grande progetto che ci
sta ai cuore
® Dopo breve malattia ed una vita di lavoro, umile ma tutta soffusa di bontà rispondeva
alla chiamata del Signore la nostra sorella URBANI ALESSANDRINA in Peyran, di anni 79.
11 servizio funebre che ha avuto luogo in Ferrerò è stato l’occasione ai molti intervenuti per
manifestare l’affetto e la stima di cui oiitcondavano rEstìnta. Le nostre sarelle della Valle si
ricorderanno per molto tempo di «Magno Sandrina» e della cura meticolosa e direi amorosa
con cui soleva preparare e confezionare le candide cuffie valdesi.
Al marito Peyran Giovanni, aJJa sorella Grippa Olimpia ed ai parenti vada l’espressione delia
nostra profonda simpatia.
SAN GERMANO GHISONE
®| Funerali- 4 marzo: BOUVIER GIOVANNI, di anni 71, della Costa-bella. E’ stato infermo
per parecchi meri. — 9 marzo ; BERTOCCHIO
PIE'TRO. di anni 76, il popolare «Fiere», da circa 30 anni membro della femiglSa deli’Arilo, con
mansioni umili ma utìisrime per la prosperità
dell’orto.
Dal letto di morte -ha chiesto che gli si cantassero gli inni limparatii alla Scuola DomenicalePochi vecchi dell’Asilo hanno avuto un così gran
concorso di gente ai loro funerale.
11 marzo - Vl-NCON .AMALIA di anni 69, ved.
del pastore Bartolomeo SouMer. deceduta a To
rino dopo lunga malattia, in casa della figlia rignora Letizia Gay. Condivise col marito le gioie
e le pene del ministerio pastorale, giovane sposa
in America nella nascente colonia di Valdese e
poi alte Va-Bi. Originaria di San Germano le sue
spoglie ri,posano accanto a quelle del compagno
della sua vita, nella tomba di famiglia.
E’ deceduto ai Bernard il 16 corrente BOUCHARD MADDALENA, di anni 86, sorella del
Pastore B. Soulier. Al marito novantenne e a
tutta la -famiglia Bouchard esprimiamo la nostra
simpatia cristiana, nella certezza che la luce della
Patria celeste illumina l'anima di colei che nel
Salvatore aveva posto la sua speranza.
Alle famiglie provate dal lutto esprimiamo la
nostra cristiana simpatia ed additiamo in Cristo
la vera pace e il vero conforto.
0 Dopo sette anni di forzata separazione dalla
famigliia è tornata da Tripoli la signora CONSTANTIN LIDIA, moglie di Gustavo Revel dei
Mondoni. Ella ha avuto -la gioia di trovare in buona salute il marito e i tre figli, ì quali essi pure
a causa delia guerra sono passati attraverso a
mollte peripezie. Diamo alla nostra sorella il più
cordiale bentomata in parrocchia.
PRCKIRAMMA DELLA SETTIMANA SANTA
30 marzo : domenica delle Palme, ore 10 ; Confermazione dei catecumeni.
Mercoledì, ore 20,45 : Riunione interquaiitierale
della Gioventù — Visita del Pastore A. Girardet e rioev'imento dei confermati deli’Unione.
Giovedì Santo, ore 20,45 : Culto di Santa Cena
ipresiediuto dal Pastore A. Girardet (Inna-rdb
francese).
Venerdì Santo ore 10,30 ; Culto di Passione
Domenica di Pasqua, ore 10 : Culto di Risurrezione presieduto dai Pastori A. Girardet e G.
Bertin (Innario italiano). Coro, Comunione.
C(ntro CVanftlko di Cnttsra
Domenica 30 cor.r., ailte ore 17,30 avrà luogo nella Sala di Piazza della Libertà una istruttiva
conferenza della sig.na Evelina Pons. ohe, in una
conversazione -fantiltere e semplice esporrà le
sue impressioni sul Vfll-E^gio E. Pestalozzi di Firenze che ella ha recentemente v-iritato.
Tutti coloro ohe amano rinfanzla e si preoccupano dell» sua educazione avranno occasione di
conoscere una iniziati va molto simpatica ed utile
che speriamo possa prendere sentpre maggiore
sviluppo.
0 La conferenza di domenica scorsa, della
rignorina Mary Rossi, su Ricordi d'America, ha
attratto un pubblico assai numeroso, che ha seguito con. vivissimo interesse la vivace e spigliata
esposizione d’un recente viaggio ncg'K Stati Uniti.
Mi\ì Peiliipsiiii Mm.
' 1 © Nei locali. della Chiesa a Pinerolo, il 19"
marzo corrente, si è riunita la Società Pedagogica:
Valdese che ha proceduto alla elezione del seggio. ed ha trattato di vari argomenti di interesse ,
’ speciale quali la laicità delta scuola e l’insegnamento del francese.
L’ottimo spirito di collaborazione e l’mteresse
vivo degli insegnanti per tutti i problemi pro-i»
posti ha dato garanzia di viltà e di attività alla^
società per l’anno di lavoro.
PRO VA Itti I
■jlf Un nuovo Ufficio. — L’Ufficio Pro Valli
presso ia Casa Vaidese sarà aperto da ora innanzi ogni venerdì mattina dalli© 10 afte 12 in
vista dei fratelli evangelici che si interessano al
racquisto di -proprietà immobili.ani alle Valli.
1 frate'Ui evangelici di tutta Italia che desiderano villeggiare alte Valli possono nivolgersi
all’Ufficio Pro Vaili sia in vista della locazione di
quartierini che delta ricerca di- pensioni. Si raccomanda di unire, ad ogni richiesta una offerta
•per te spese di Ùfflcio e-di corrispondenza.
Villeggiatura estiva
“S> Sono in allestimento a Ro-rà, in posizione
incantevole una villa e alcuni quartìe-riini per pastori e -maestri evangelici delle Valli- o -della evangelìzzazlone desiderosi di passare un soggiorno
estì'vo alte Valli con i loro familiari se-nza dover
affron-tare spese di alloggio.
Tutti gli interessati sono pregati di mettersi ai
più presto -in relazione col pastore E. Geymet
in modo da fa-cilitare il lavoro di organizzazione.
DONI RICEVUTI DAL CASSIERE
Dal sig- Francesco Immovllli (Levanto) :
Per Asilo di San Giovanni L. 1000 - Per Diaconesse, 1000 - Per Asilo di Vittoria, 1000 - Per Istituto Gould, 1000 - Per Istituto Femminile di
Firenze, 1000 - Per Istituto Pestalozzi. 1000 - Per
Istituto di Vallecrosia, 1000 - Per Orfanotrofio di
Pomaretto, 1000 - Per Asilo di San .Germano,
1000 -Per Rifugio di San Giovanni. 1QÖ0.
La famiglia GA F e parenti tum ringraziano
commossi, quanti hanno preso partii loro nuovo
dolore, in occasione della diporterà della compianta
Amalia Vincon vei^Souli^^
avvenuta in Torino il 9 marzo 1947.
Torino — S. Germano Chisone, 11-3-1947.
Io ho fatto del Signore, deH’Eterno, il
mio rifugio. (Salmo 73 : 28),
ERMANNO ROSTAN, Direttore
Autorizzazione N, P. 356 dell’A. P. B.
LA BOTTEGA OROLOGIAIA
COSTANTIN
Via Trieste, 8 AIRALi Casa Decanale
IL TECNICO DELL'OROLOGIO
Bottega artigiana premiata
dalia'Federazione Artigiani
e Scuole S. Carlo - Torino
Aperta il venerdì e domenica
4 Mocltalli di Croci Uaenello
VISITATELA
ORECCHI - NASO - GOLA
Il dr. OANIVLl ROCHAT visita tutti i
VENEAPi dalle IO alle 12
presso il Dott. GardfoI - viale
Fuhrmann, 1 - Telefono 77
Torre Pellice
FLL> MONNET
tessuti novit;^*
VIA DELLA REPUBBUCA, 1
Casa dei Portici
’.rii.'tv.'i
TORRE PELLICE :
m
-■I
'ff Per la' stagione estìiva cercasi domestica valdese per una Colonia Svizzera per bimbi, ad A- i
lassio.
- .-H'