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Anuo LXXVIl
Torre Pellice, 10 gennaio 1947
N. 2
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L’ECO DELLE VALLI
nrí»*
Nulla sta più forte della vostra fedel
(Gianavello)
SETTIMANALE DELLA
ABBONAMENTO ANNUALE E SEMESTRALE
■ T7 ^^'■f.250 150 Francia . FrancLi 250 150
. Franclu 4 3 Stati Uniti Dollari 2 1,25
Ogni cambiamento ¿'indirizzo costa Lire CINQUE - La copia Lire CINQUE
Italia' .
Svizzera
CHIESA VALDESE
Rlsriuirdate alla roccia onde foste lagnati
Isaia LI: 1.
REDAZIONE : Via dei Mille, 1 - Pinerolo
AMMINISTRAZIONE : Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
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f^oi siete il sale della terra
(Matteo 5 V. 13)
Bisogna vedere in queste parole di
Gesù Cristo un chiaro invito alla testimonianza cristiana personale e sincera.
Come il sale assolve la sua speciiìca
funzione nel campo degli alimenti, così
i cristiani hanno la loro specifica azione
da svolgere nel mondo : in un mondo
che è di per sè guasto e corrotto, in lina società ribelle, disorientata, sofferente,
priva di vera pace, eppur così bisognosa
di conoscere il sapore della testimonia nza cristiana e la potenza rinnovatrice del
Vangelo.
Ora, quando ci mettiamo ad esaminare la nostra vita, chi di noi non sente
la propria indegnità di fronte alFinvito
che gli è rivolto a vivere come un discepolo di Cristo e ad essere il sale della terra, cioè una potenza morale operante nel mondo, per la salvezza del
mondo? Chi di noi non prova un senso
di umiliazione e non è costretto a dire
che, in realta, la sua esistenza è ancora
intessuta di ambiguità, di compromessi,
di -egoismi e di impurità ?
Le parole di Gesù, più che uii invito,
sembrano rivestire il carattere di un giudizio o di una condanna, tanto esse rivelano il contrasto che esiste tra ciò che
il Maestro dice dei suoi discepoli e ciò
che i suoi discepoli di tutti i tempi debbono (|ire di sè stessi, con grande umiltà.
Eppure, la chiamata di Cristo conserva tutto il suo valore. Gesù ha veramente detto e veramente ripete anche og"
gì a noi, credenti : «■ Voi siete il sale
della terra »; voi lo siete, perchè Colui
che vi parla, cioè il Cristo, ha il potere
di farvi rispondere al suo Invito ; voi lo
siete nella misura in cui il vostro cuore
si apre all azione della parola e dello
Spirito di Dio, nella misura in cui voi
dimorate in Cristo e Cristo dimora in
VOI.
♦
* *
11 mondo ha bisogno di una chiara
testimonianza resa dalla Chiesa e dai
cristiani. Non un ordine sociale nuovo
creerà degli uomini nuovi, ma soltanto
degli uomini interiormente rinnovati dallo Spirito di Cristo, coscienti della loro
missione di essere il sale della terra,
creeranno un ordine sociale nuovo, degno di fiducia e ricco di promesse.
Perciò, dobbiamo chiedere a Dio di
aiutarci ad essere all'altezza della nostra
vocazione ed a possedere il senso della
nostra responsabilità di uomini, di cittadini, di credenti. Prepariamoci a recare
•1 contributo specifico della nostra fede,
della nostra attività e della nostra visione cristiana della vita nell’opera di ricostruzione materiale c morale che sta davanti a noi.
Nel tumulto delle voci umane, negli
atteggiamenti che dobbiamo prendere di
j, Ironte ai problemi del .nostro tempo, nella
ricerca dì una possibile, fraterna convivenza, nei nostri rapporti con la società,
prepariamoci ad essere dei testimoni della
Verità e ad esporre il nostro punto di
vista, che è il punto di vista di tutti
; coloro per i quali Gesù Cristo non è una
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vaga asti’azioiie o un essere ormai superato dagli uomini e dai tempi, ma il Signore degli uomini e del tempo, il quale
solo possiede la parola della riconciliazione con Dio e del perdono fraterno.
Ovvero i cristiani si poiTanno sulla vda
di una tale testimonianza e, insieme con
le chiese, si ricorderanno di dover essere
il sale della terra, ovvero il mondo rimarra nel disordine morale e nella confusione degli spiriti, in preda agli egoismi di
una natura umana che i cambiamenti di
l'egime politico non riusciranno a trasformare veramente, sottoposto alla legge del
più forte, minato da torbide e pericolose
correnti.
Noi tutti corriamo il rischio di confonoerci col mondo e di diventare a poco a
poco dei cristiani insipidi.
E dunque bene che Gesù ci ripeta
oggi, come un ammonimento salutare ;
Voi siete il sale della terra ».
Ermanno Roslan
RI/VEGLIO VflLDE/E
Il numero del 21 dicembre dell'EcO
Chison© ha in terza pagina un
articoletto su «risveglio valdese» che
menta d essere rilevato per tre ragioni
principali ;
1) i suoi spunti irenici, qua e la
distribuiti, seppure saggiamente dosati, che assai volentieri da parte
nostra si vogliono sottolineare;
2) úna ammissione preziosa sulla
quale pienamente concordiamo, nel
principio informativo almeno;
3) una diagnosi esatta di quello
che è (e più dovrebbe essere) il nostro problema attuale.
ratei li,., separati
1) Innanzi tutto gli spunti irenici che
danno a tutto Tarticoletto un aspetto
simpatico assai diverso da quanto siamo
purtroppo soliti leggere su fogli del genere e che, con minore cordialità, reciprochiamo.
Nota l’articoletto una differenza di at^®SSl®nicnto tra i Valdesi nettamente
« anticattolici » e i « fratelli separati » disposti ad « abbattere le barriere che ci
dividono » e « con i quali è possibile
lavorare ad una intesa» jaerchè «vicini
nello spirito ».
Ora, per essere chiari, è bene dire subito che 1 articolista non ha torto ; i due
atteggiamenti esistono. Ma, e questo egli
non dice, essi non sono che la. cornspondente reazione al duplice atteggiamento del Cattolicesimo nei nostri riguardi. I protestanti in Italia sono oggi
una minoranza ; è perfettamente logico
che il loro atteggiamento verso la Chiesa della maggioranza sia sovente influenzato dai metodi di quest ultima verso di
loro.
Ben disposti a discutere come «fratelli» quando, anche dissentendo, ci si
chiama «fratelli separati», non altrettanto ci si obbliga a fare quando ci si
apostrola come « eretici » (per non sce*
gliere che uno degli appellativi migliori)
sabotatori della unità religiosa italiana
per quella famosa « incrinatura » di mussolinìana memoria cui é ancora tanto
caro a certi polemisti fare appello, quando a corto di migliori argomenti.
Disposti al colloquio quando ci si inviti come « fratelli » sebbene « separati»
a far fronte * con tutte le forze cristiane»
contro « le invadenti forze del paganesimo e del materialismo », non altrettanto
siamo disposti a fare quando ci si avverte che nella nuova costituzione si intenderebbe menomare la nostra libertà
religiosa ; quando, proprio coloro che oggi cercano di scrollare dalle loro spalle
ogni corresponsabilità col regime fascista,
si attaccano con tenacia a quel privilegi
concessi da quel regime stesso alla Ghie'
sa Cattolica jjer mezzo del Concordato,
a tutto scajiito delle minoranze religiose... Disposti al colloquio, franco, leale,
e con il miglior spirito fraterno se di
vero colloquio tra « fratelli » si parli,
pronti alla cooperazione cui ci si invita
per. il « potenziamento della testimonianza cristiana nel mondo », non siamo però cosi disposti a lasciarci «fraternamente
confinare nel cantuccio « tollerato », a
lasciarci di nuovo tappare la bocca non
! appena fuori delle nostre Chiese. Cosa
chiediamo, dopo tutto, se non di gode'
re, noi minoranza evangelica in paese
cattolico, di quelle stesse libertà di cui
da tempo godono i cattolici nei paesi
evangelici? E di goderne appunto per
potere veramente collaborare a quella
« unione nella verità e nella carità di
tutte le forze cristiane »?
Esca dunque il cattolicesimo italiano
dal suo duplice atteggiamento nei nostri
riguardi, ci dica chiaramente se intende
chiamarci concòrde « fratelli separati » e
come tali, ossia veramente come « fratelli » sebbene « separati » darci il posto
che ci spetta come liberi figli in una libera patria... oppure se intende, con un
nostalgico attaccamento a posizioni privilegiate (conquistate nel periodo storico
che dice di ripudiare) relegarci nell’angoletto delle minoranze tollerate, sovente
e volentieri vessate ; « ammesse » in teoria ed in pratica private di ogni vera
libertà e di ogni diritto di uguaglianza
religiosa. Chiarita la posizione del Cattolicesimo verso le minoranze religiose
del nostro paese non dubiti l’articolista
che si chiarirà pure la reazione del nostro ambiente valdese.
Una ammissione preziosa
2) La seconda nota che abbiamo rilevata nell’articoletto in quistione concerne
la preziosa ammissione che l’Italia ha
«bisogno urgente di Evangelizzazione».
Dove rimaniamo alquanto perplessi, pur
plaudendo toto corde alla premessa, é
quando l’articolista scende a trattare del
programma di detta evangelizzazione.
Dopo aver parlato di « evangelizzazione»
necessaria in Italia, egli afferma che dovrebbe compiersi attraverso una rivalutazione della « tradizione » che ha dato
martiri, santi, eroi e genii e tutte le più
fulgide glorie alla nostra patria.
Se fossimo maligni potremmo chiedere
all’articolista quale tradizione intendesse
e quali martiri... Savonarola, Arnaldo da
Brescia... i martiri valdesi a migliaia...
poiché anche questa è tradizione italiana
e... non pochi di tali martiri sono tra le
più fulgide glorie nostre... Volentieri noi
ci appelleremo alla ricca tradizione dei
martiri della libertà religiosa se di que.
sta si intendesse parlare... ma non credo;
e, quando anche così tosse, non condivideremo il programma del nostro articolista perchè per noi il programma di
ogni « evangelizzazione » sta nella parola stessa «evangelizzare», cioè predicare
il Vangelo.
Ci pare strano che, ammessa la necessità «urgente» di «evangelizzare l’Italia»,
si indichi il programma di tale opera
nella rivalutazione d i una tradizione,
quando anche si trattasse di quella a noi
più cara.
Se è necessario « evangelizzare », come
si ammette, bisogna « evangelizzare »,
ossia predicare il Vangelo. Se intendiamo
altra cosa cambiamo p^lrola e parliamo
magari di «tradizionalizzare» (mi si passi
il termine) poiché non è lecito prendere
una parola biblica usata dagli Apostoli
stessi con un significato ben preciso per
farle dire ciò che non ha mai voluto
dire.
Una diagnosi esatta
3) Il terzo punto che ci piace rilevare
è la diagnosi esatta del problema valdese
di oggi : « si vuole evangelizzare, cioè
svegliare se stessi prima, per pensare agli
altri poi ». Proprio così, caro articolista
dell’Eco del Chisone, nuli’altro che cosi..
Questo è il nostro problema ed il vederlo'
cosi chiaramente compreso ed esposto da
Lei ci fa davvero piacere e nel contempo
ci fa arrossire al pensiero che ci sono dei
valdesi che non sanno vedere e comprendere quello che Lei, Cattolico, ha veduto
e compreso così chiaramente nelle cose
nostre. Lei dice molto bene « i Valdesi
non si credono migliori degli altri. Eppure sentono di possedere una ricchezza
che altri ha ». Questo è vero, purtroppo
non abbastanza vero per certi valdesi , . .
di qui la necessità di evangelizzare, ossia:
« svegliare se stessi » evangelizzando,
ossia predicando il Vangelo innanzi tutto
a noi stessi.
Pensare agli altri poi ossia predicare a tutti quel Vangelo che solo è
salvezza per ogni creatura e che null’altro potrà sostituire.
In un parola sola «r evangelizzare » ;
poiché su questo siamo d’accordo.
Quando noi Valdesi avremo fatto ciò
per conto nostro e voi cattolici per conto
vostro, come riconoscete necessario e urgente, vedrete, cari « fratellli separati »,
che saremo molto più « fratelli » e . . ,
molto meno « separati ».
E. AYASSOT
UN
ALUTO
AL PASTORE MÉTRAUX
L’ultimo numero del <r Semeur Vau^
dois », l’organo cosi apprezzato e conosciuto della <r Eglise Nationale du Cam
ton du Vaud», ci annuncia che il Pastore Paul Métraux ha lasciato la direzione
del giornale, dopo un decen nio di «ttive,
feconda, nobile fatica.
Non pochi Valdesi della nostra Chiesa
hanno avuto l’occasione di conoscere per
mezzo del giornale o personalmente il
Pastore Alétraux, bella personalità di credente e di giornalista e penseranno ora
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> a Lui con un senso*^ di profonda licono
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f Mentre egli lascia la direzione del gior
sceiiza.
in questi ultimi, anni, infatti, il Pasto*
re Alétraux trovò più volte modo di dimostrare il suo grande amore per la nostra Chiesa col mettere a nostra disposizione il giornale da lui diretto e scrivendo lui stesso degli articoli sulla situazione attuale della nostra opera in Italia
che ebbero una, larga risonanza non solo
in Svizzera ma anche in altri paesi.
Egli è stato per noi tutti e per la nostra Chiesa Hn vero amico, dal cuore
pieno di comprensione e di affetto.
naie, noi sentiamo il dovere di,'rivo Igeigli
un caldo ringraziamento e formuliamo per lui Paugurio di un riposo sereno,
utile ancora alla causa di Cristo e del
suo Regno. ' 4
Al suo successore, il Pastore E. Een-ari
di Losanna, rivolgiamo il nostro saluto
augurale, nella certezza che il «■ Semeur
‘‘ Vaudois » continuei’à nelPavvenire ad
essere un prezioso e fraterno organo di
collegamento tra gli Svizzeri e noi.
Il Uirettore
Il Sempre Avanti del 20 dicembre
dava notizia che la prima sottocommissione della Costituente, presieduta dalPonorevole Topini, ha approvato il seguente articolo :
*■ Ogni uomo ha diritto alla libera
professióne delle proprie idee e convine
zioni, alla libera e piena esplicazione
della propria fede religiosa interiore ed
esteriore, alla libera manifestazione
individuale e associata della propria
fede e alla propaganda di essa e al
libero esercizio privato e pubblico del
proprio culto, purché non si tratti di
religione e di culto implicanti principii
e riti contrari all"ordine pubblico e al.
buon costume ».
Questo articolo, comprendente la dichiarazione della libertà di coscienza, è
chiaro e fermo, e tutti coloro che si preoccupano del problema della libertà di
coscienza in Italia ne saranno lieti.
jSion altrettanto si può dire delPaltro
articolo, votato nella stessa data dalla
stessa sottocommissione :
«r Lo Stato e la Chiesa Cattolica sono
ciascuno nel proprio ordine iridipen^
denti e sovrani. I loro rapporti sono
regolati dai Patti lateranensi. Qualun,'
que modifica ad essi bilateralmente ac/
cettata non richiederà un procedimento
costituzionale ma sarà sottoposta a
nqrmale procedura di rettifica ».
Questo articolo è un compromesso tra
le formule di Tupini e di Togliatti di cui
i giornali avevano dato notizia alcune settimane fa. La dichiarazione della sovranità . della Chiesa era contenuta nei due
progetti, concordemente . Da parte delle
sinistre, essa intende evidentemente escludere la volontà di una campagna antireligiosa, e rassicurare pienamente la Chiesa ; ma il riconoscimento della € sovranità » della Chiesa sembra esorbitare dal
compito della costituzione di uno Stato e
la limitazione € nel suo ordine » sembra
in complesso meno felice della dizione :
€ nei (o € nella sfera » ) del suo ordinamento giuridico > dei progetti TogliattiTupini. L’ordine proprio della Chiesa, si
dirà, è quello spirituale ; ma nessuno
ignora che la Chiesa, in quanto si considera come « società perfetta », considera
come appartenente al « suo ordine » anche quello politico; per cui, a rigor di
termini, si deve dire che la Costituzione
italiana se adottasse definitivamente questa formula, riconoscerebbe la sovranità
della Chiesa anche sullo Stato ; e allora
non si vede bene che cosa rimarrebbe
della sovranità dello Stato, parallelamente offerta.
L’articolo della sottocommissione inserisce nella Costituzione i Patti Lateranensi, così come sono. Questo è il più grave
scacco subito dalle correnti laiciste nella
sottocommissione. La proposta Togliatti
diceva : '€ I • rapporti tra lo Stato e la
Chiesa sono regolati in termini di concordato », cioè, secondo rinterpretazione
che ne dà l'on. Lelio Basso, in un chiaro
articolo sitìVAvanti di Milano del 23 dicembre, « avrebbero dovuto essere regolati di comune accordo fra i due poteri,
e quindi in guisa tale da escludere indebite ingerenze deirnno nella sf^ delTaltro *. Una simile assicurazione non è
bastata ai. democristiani, che hanno Voluto ad ogni costo introdurre nella C’ostituzione i Patti Lateranensi come sono.
L’avvenire dirà se le sinistre non hanno
assunto una troppo grave responsabilità
cedendo su questo punto. 1^’ comunque
chiaro che la sanzione costituzionale data
ai Patti Lateranensi, con la loro riaffermazione del primo articolo dello Statuto
albertino, e con le disposizioni illiberali
che contengono, rende molto problematica
quella dichiarazione della libertà di coscienza, che abbiamo elogiato all’inizio.
E’ bensi vero, che la possibilità di una
revisione dei Patti per accordo bilaterale
è completata nell’articolo, e che viene anche prevista una procedura semplificata
di rettifica. Ma questa procedura stessa
è illogica e pericolosa. Non si vede come
un solenne documento, rivestito della dignità costituzionale, possa essere modificato senza un procedimento costituzio/
naie. Le modifiche così concertate sarebbero rivestite della dignità costituzionale
{ del Patti? E allora questo non significa
la possibilità di modificare la costituzione
stessa senza procedimento costituzionale?
Se domani, jioniamo il caso, un compiacente governo democristiano volesse modificare il Concordato in favo/*e della
Chiesa, queste modificazioni avrebbero
senz’altro valore costituzionale ? O in
caso div’erso, la dignità dei Patti originari
non resterebbe sempre superiore alle loro
modifiche ? non si può pensare che la
sanzione costituzionale data al Patti come
.lono sarà sempre infallibilmente ricordata dalla Chiesa, in presenza di ogni anche
timida proposta dello Stato di modificarli
in favore della concezione laica e moderna della libertà di coscienza?
E per concludere: come si concilia
questo articolo, in cui lo Stato si inchina
con tanta buona grazia davanti alla
sovranità della Chiesa Cattolica (che non
gli restituisce la cortesia, perchè la Costituzione italiana non sarà firmata dallo
Stato Vaticano), con la proclamata liberta
di coscienza, quando tutti sanno che tale
libertà è decisamente avversata dalla
Chiesa sovrana «nel suo ordine*, e senza esorbitare da esso ? Non si darà il
caso, che quella dichiarazione di libertà
di coscienza serva sopratutto per la facciata delle relazioni internazionali, intendendosi che, airinterno, la questione della libertà di coscienza sarà regolatg nelle
spinto del Concordato, che la esclude?
GIOVANNI MIEGGE
BARTOLOMEO SOULIER
Il giorno di Natale il Pastore Eme/
rito Bartolomeo Soulier veniva chiamato da Dio a più alta sfera di vita.
La morte improvvisa non ha trovato
impreparato Colui che per 47 anni ha
servito fedelmente il suo Signore.
Nacque nel 1865 ai Menusan di S.
Germano Chisone in una famiglia di
montanari nella quale la pietà cristiana
era esercitata con gioia. Un fratello
< Barba Francois » fu anziano della parrocchia dalla fede proverbiale.
Consacrato nel 1893 dopo aver seguito la trafila
degli studi alla Scuola Latina, al Collegio, alla Facoltà di Firenze e in Iscozia,
accettò di varcare l'Oceano
con la sua giovane sposa
e di compiere nell’America
del Nord opera di pastore
e di pioniere. Valdese non
era ancora quella fiorente
città che è oggi, ma un insieme di una ventina di
fattorie.
Riportiamo dal libro del
prof. Tourn «/ Valdesi in America »
p. 144;
< Al ministro Enrico Vinay, cbiamato
in California, succedette come pastore
Bartolomeo Soulier che continuò la lotta per dare assetto alla colonia e provvederla dello stretto necessario. A lui la
colonia va debitrice del bel tempio nel
quale si radunano ogni domenica i fedeli di Valdese, nonché della simpatia di
non pochi amici americani ch’egli seppe
procurarle. D’allora in poi le cose procedettero di bene in meglio ».
Nella terra di Valdese la giovane
coppia pastorale doveva lasciare le spoglie di un tenero figlraoletto.
Rientrato dopo sette anni in patria il
pastore Soulier resse per brevi periodi
le chiese di Rio Marina, di Revere e di
Massello. Fu a Villasecca e a Villar
Pellice ch’egli esercitò lunghi e fruttuosi
ministeri che oggi ancora vengono ricordati con riconoscenza. La sua figura ro
busta, la sua voce possente, il suo fare
gioviale, il suo sano ottimismo, la conoscenza del « patois », 1 amore per la terra e per il lavoro dei campi, oltre che
lo zelo pastorale e l’amore per le anime
gli attiravano la stima e 1 affezione dei:
parrocchiani.
Per alcuni anni fu anche membro della Tavola.
L’emeritazione lo raggiunse a Torino
dove era stato chiamato a reggere quella chiesa in un momento particolarmente difficile e delicato.
Ritiratosi a S. Germano
colla sua consorte non s’adattò a una vita tranquillai
ma, rispondendo ad un appello della Tavola, diresse
per dieci anni con giovanile entusiasmo quella che
è una delle opere più belle
ed interessanti della nostra
Chiesa Valdese, l’Asilo dei
Vecchi.
Paziente coi v'ecchi eh egli riceveva con affabilità
nel suo salotto ed andava
spessissimo a visitare all’Asilo, sapeva
vedere le necessità dell’Istituto e provvedervi con autorità, con energia e con
prontezza.
Solo l’avvertimento di un colpo apoplético che gli paralizzò per alcuni mesi
una gamba lo fece desistere dal lavoro.
Epp ure anche dopo questa prova salì sul
pulpito di San Germano, come aveva
fatto molte volte prima, rendendo un
gran servigio al pastore della parrocchia
ed edificando le anime.
Desidero ancora rilevare un tratto del
Pastore Emerito che ci ha lasciati ; l’esempio da lui dato nella partecipazione
a tutti i doveri di membro della parrocchia con spirito di umiltà e talvolta anche con sacrificio, e la cordialità, lo spirito di comprensione e di simpatia verso i colleghi più giovani. Fu il pastore
della parrocchia a godere più di tutti di
questo aspetto simpatico del carattere del
collega emerito. Ogni vìsita ( e sì che
esse erano * frequenti nei bei tempi ! )
era un’occasione per una provvista di
buon umore, di serenità, di ottimismo l
Non era: pertanto il signor Soulier un
lodatore del tempo passato come lo sono di regola tutti i vecchi. Per tutte le
iniziative e le riforme sensate e bene intenzionate egli aveva una parola di approvazione e di incoraggiamento-. Si era
conservato giovane perchè il suo essere
interiore iri rinnovava di giorno in giorno.
I/lnfermità della Signora Soulier e la
sua età avanzata l’av^evano consigliato,
finita la guerra, di ti-ascorrere rinverno
a Torino presso la figlia e la sua fami*
glia, dove si sentiva circondato da cure
affettuose. E fu a Torino che, mejcz’ora
dopo aver preso la Santa Cena nel tempio di Corso Principe Oddone, giunse
inatteso per i suol cari e d improvviso
l’appello ad un minlsterio più grande.
Pensiamo con profonda simpatia alla
Compagna della sua vita inferma da alcuni anni, alla figlia signora IjCtizia e al
genero affezionato -signor Dante Gajr, ai
bimbi gioia del nonno, ed anche alla
vecchia sorella del Menusan.
« Va bene, buono e ledei servitore,
entra nella gioia del tuo Signore».
Il funerale ebbe luogo il 27 dicembre,
dapiirima a Tonno, nel tempio di Corso
Principe Oddone con rintervento del Pastori sigg. E_ynard e Sbaffi e quindi a
Saii Germano. Benché la notizia fosse
giunta tardi e la giornata fosse lavorativa, molti Sangermanesl erano raccolti
nel tempio intorno alla salma del parente e del conterraneo. Numerosi i vecchi
dell’Asilo guidati dalle due Diaconesse.
Sulla bara, oltre ad una corona dei nipotini, un mazzo di fiori simbolo della
gratitudine dell’Asilo del Vecchi per l’amato direttore.
Il culto fu presieduto dal pastore della
parrocchia : dopo l’annuncio evangelico
presero la parola il Pastore srg. R. Nisbet
Vice-Moderatore, a nome della Tavola
e il Pastore L. Marauda a nome del
Corpo Pastorale e della Parrocchia di
Villasecca. Il pastore sig. G. Matthleu
pronunciò la preghiera. La liturgia sulla
tomba venne letta dal Pastore Ermanno
Rostan. Le s|)oglie terrene del Pastore
Soulier riposano nella tomba di fanilglla
del Cimitero di San Germano Chisone,
dove già eran quelle di un suo figlioletto. g‘ h.
P e n s e é s
La loi suprême qui résume toutes les
autres et fait de nous vraiment des hommes, c’est la loi d’amour: Aimez-vous
les uns les autres: dans cette parole est
la force du monde et son salut. Le mal
vient de ce tiu on ne s’aime pas assez
les uns les autres. On se hait, se trompe,
se corrompt, se persécute, se dispute, se
détruit. Pour obéir à ses parents, il faut
les aimer; pour élever et soigner ses enfants, il faut les aimer.
C’est de l’amour qu’il faut pour instruire les ecoliers, pour pardonner les
fautes et les réparer. Pour soigner les
malades, il faut de l’amour encore autant
que de la science.
Sans l’amour et la bonté, la vie est
froide, égoiste, peu intéressante et, à la
fin, conduit au dégoût de tout.
Aimer rend heureux, se hair rend malheureux. Le pire ennemi de l’homme est
son égoïsme. L’amour est le libre et vaste
horizon où l’âme peut déployer ses ailes.
Charles Wagner
'ALO ESI
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3
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
POLITICO
Nel numero 7 del mese di giugno 1946
della « Weltwoche > si potevano leggere le seguenti affermazioni del redattore
cattolico Karl von Scliumacter, riprodotte dalla « Vie ])rotestante » di Ginevra :
« La chiesa cattolica non è soltanto
una istituzione spirituale, ma anche temporale. il Santo Padre non è soltanto il
successore del principe degli apostoli e il
vicario di Cristo sulla terra, ma anche,
in qualche modo, il successore degli imperatori romani dei quaji ha assunto espressamente il titolo sacerdotale di «r pontefice massimo ». Lo Stato del Vaticano,
malgrado la superficie esigua di 41 ettari, rappresenta una potenza politica d»
primo ordine e le sue capacità finanziane superano quelle di molti altri paesi.
Perciò il cattolicesimo costituisce probabilmente la sola potenza politica d’Europa che non sia stata scossa dalla grande conflagrazione. Perciò, senza alcun
danno apparente, essa può anche allearsi momentaneamente ai dittatori ed agli
eretici. Ciò non sarebbe, come lo pensano 1 suoi avversari, un segno di debolezza, ma di forza e di fiducia in sè
stessa *.
Non ci meravigliamo che simili dichiarazioni abbiano prodotto in certi ambienti cattolici l’effetto di un sasso in uno
stagno. Le acque si sono agitate e sono
fioccate le proteste dei cattolici stessi.
Noi però crediamo che il redattore
cattolico del giornale abbia espresso in
termini di franchezza lo spirito politico
del cattolicesimo romano. Perchè, in verità, il cattolicesimo romano è anche una
potenza politica e opera con dei mezzi
politici che Cristo e l’apostolo Pietro, se
tornassero oggi sulla terra, denunzierebbero come indegni della missione della Chiesa, chiamata dal suo Capo ad annunziare
1 Evangelo del Régno soltanto con la potenza dello Spirito di Dio.
C rodiamo anche che il cattolicesimo
romano, per raggiungere i suoi scopi,
sappia farsi l'alleato degli stati assoluti
ed autoritari (ne abbiamo avuto una prova in Italia) e sappia anche assumere
una iisionomia democratica, come se per
natura fosse l’esponente più puro della
concezione democratica della vita (ne abbiamo la prova adesso).
Sappiamo tutto ciò; sappiamo anche
che le chiese protestanti non sono sempre
state esenti da contaminazioni politiche
e ce ne umiliamo.
Ma è anche bene che una voce cattolica riveli la vera natura del cattolicesimo politico e che, se possibile, lo condanni in nome della purezza della fede cristiana. ¿i,.
Per la lettura quotidiana della Bibbia
L’associazione Internazionale per la
Lettura della Bibbia, che è stata fondata nel 1882, e conta centinaia di migliaia di soci sparsi in ben 40 nazioni,
ha per iscopo di incoraggiare la lettura
quotidiana della Bibbia e formare un potente legame spirituale fra tutti i credenti che, nella stessa giornata, meditano
sui medesimi brani delle Sacre Scritture.
Le Liste di Letture per l’anno 1947
sono pronte.
Esse offrono una scelta di passi che,
come negli anni precedenti, illustrano
un soggetto generale, collegando i vari
brani gli uni cogli altri, sia considerandoli come anelli di una catena, sic considerandoli come linee che convergono
verso un centro. Cotesta coerenza e ricchezza aiuta i lettori a scoprire i pregi della Parola di Dio, incoraggiandoli
ad uno studio sempre più approfondito
d’essa.
Le Letture SI adattano ad ogni età;
II C onsiglio Federale delle Chiese Evangeliche in Italia ha diramato la seguente circolare :
« Negli avvenimenti storici di questi
ultimi anni, gli Evangelici d’Italia si rallegrarono quando fu loro data la possibilità di trasmettere del culti alla radio,
cosa che non avevano mai potuto otte, nere nel passato, sebbene ripetutamente
richiesta.
Se ne rallegrarono perchè detti culti si
presentano come una necessità per i molti evangelici isolati, che si trovano in località dove non sussiste una Comunità
evangelica. Se ne rallegrarono per l’opportunità che SI dava loro di annunziare per mezzo della radio l’Evangelo di
Cristo, in un paese dove gli Evangelici
sono stati e sono ancora presentati come
eretici e miscredenti, tanto che non mancano coloro che si sorprendono quando
si accorgono che essi ci-edono in Cristo !
Se ne rallegrarono come un indice che
il nostro paese entrava, linalmente, in un
tempo di equità e libertà per tutti 1 suol
cittadini, come si usa in ogni paese che
voglia effettivamente essere civile. Ma
con 1 andare del tempo, senza che ci si
dicesse esplicitamente che questi nostri
culti non erano graditi a chi della libertà ha un .senso molto relativo, ci .siamo
trovati ostacolati in molteplici maniere.
Nel maggio 1945 vi fu un tentativo di
sospendere le trasmissioni da Roma, dove gli Evangelici hanno invece maggiore possibilità di trasmissione. Da quel
momento sono cominciate a sorgere difficoltà non incontrate nel pi-imo tempo.
Facili, e qualche volta nemmeno in precedenza avvertiti, spostamenti d’orario :
orario sempre pili tendente a relegare il
culto evangelico in qualche cantuccino
di tempo, quasi fosse un bruscolo in un
occhio, che si cerca di spostare nel punto meno sensibile dell’orbita. E tutto ciò
sebbene la trasmissione a Roma non abbia mai superato il quarto ' d’ora una sola volta alla settimana, eccezione fatta per
un quarto d ora anche nelle solennità
come il Natale ed il Capo d’Anno.
In questi ultimi tempi gli ostacoli sono andati un po dovunque accentuandosi. Abbiamo saputo che nella prima Domenica di dicembre il Pastore di Genova - Sestri si recò alle ore 8,45 del mattino alla Radio per la trasmissione del
culto. A servizio già iniziato, gli ascoltatori ebbero la sorpresa di sentire il culto
trasformarsi in una audizione di musica
alquanto leggera ! Intanto il Pastore, seduto davanti al microfono, continuò fino
all ultimo la sua dizione senza per nulla
sospettare quel che stava accadendo. Nulla gli si fece trapelare. Che cosa era accaduto ? Un incidente di trasmissione ?
(3d una vera e propria turlupinatura ?
E in corso un’inchiesta.
Il giorno di Natale il Moderatore della Chiesa Valdese si recò come convenuto alle ore 8,45 alla Radio di Roma
per la trasmissione di un culto. Giuntovi, senza che vi trovasse alcuna comunicazione ufficiale, si sentì dire dagli addetti alla trasmissione che, senza che ne
sapessero il perchè, avevano ricevuto ordine di non trasmettere il culto per gli
sono molto indicate per le Associazioni
della Gioventù, per le Unioni Parrocchiali, per il culto di famiglia, ecc. ecc.
Il soggetto generale del Piano per il
1947 è : SEGUIRE IL CAPO CHE OPERA CON POTENZA ATTRAVERSO I
SECOLI.
Chi desidera ricevere le suddette Liste per l’anno 1947, è pregato di rivolgersi ai Signor Pastore DAVIDE PONS
VIA Colonnello Aprosio, 96.
PIANI DI VALLECROSIA ( Provincia
di Imperia )
evangelici e di chiudere la trasmissione
alle 8,30. In seguito a numerose proteste, il culto ebbe poi luogo alle 15,30.
Ma che cosa significano questi cónti*
nui incidenti ? Li si deve attribuire ad
un disfunzionamento degli organi dirigenti, o sono un indice del come la libertà possa èssere soffocata da elementi nel
quali non sussiste uno spirito di libertà ?
Comunque sia, tutto questo non è
serio, nè degno di un servizio pubblico,
che dovrebbe essere esponente d’ordine,
di equità e di rispetto per tutte quelle
manifestazioni della vita pubblica di un
popolo, che voglia viverla negli aspetti
di un ordinamento civile. »
Roma, 27 dicembre 1946
PRO VALLI
Soc. Pedagogica Valdese
Organizzato dall’infaticabile Presidente
della Pro Valli, Pastore Enrico Geymet,
ebbe luogo a Torre Pellice, giovedì 29
dicembre, l’annunciato Convegno dei
maestri della Val Pellice.
I convenuti, circa una ventina, ebbero
il piacere di udire, dopo un’efficace meditazione del Sig. Geymet su « La notte
di Natale », un’interessante esposizione
dell Avv. Stefano Pejri-ot sul tema: «I
principi elementari del Ì)irittói Civile*;
Pure molto apprezzate dai presenti furono
le parole di elògio pronunciate daH’ora*
tore per l’opera che i maestri svolgono
quotidianamente a contatto del popolo.
In seguito il Sig, Geymet prospettò
l’eventuàlità per la pedagogica d.i aderire
al Movimento in difesa della scuola laica
a cui hanno dato la loro adesione molti
intellettuali italiani.
Seguì un vivace scambio di idee a proposito del voto di religione e, in seguito,
riguardo all’insegn amento del francese,
nelle scuole elementari. Si decise però di
rimandare, causa l’ora tarda, il dibattito
relativo a queste importanti questioni, e
così pure l’elezione del Seggio della Società, al pressino Convegno della Pedagogica che si terrà, a Dio piacendo, in
gennaio. G. B.
I Maestri valdesi del Val Pellice e
possibilmente anche quelli del Val San
Martino sono convocati per un fraterno
convegno Domenica 19 gennaio alle ore
14 precise presso la Casa Valdese delle
Diaconesse a Torre Pellice.
1 Disseminati, Cominciano ad arrivarci indirizzi di fratelli dispersi qua e
là i quali ci domandano se nella loro regione vi siano correligionari, ma le risposte pervenute al nostro invito sono ancora
troppo scarse perchè possiamo sempre
dar loro una soddisfacente risposta.' Per
esempio : è egli possibile che nella regione di Spoleto manchino totalmente i
Protestanti? Così ci è stato scritto da
qualcuno che vi abita e non siamo stati
in grado di dargli alcuna informazione
positiva.
ANQROGNA SERRE
Sabato 21 dicembre nel Tempio del
Serre sono stati benedetti i matrimoni:
Rìvoira Ruben (Peyrutira) con Chain’’le
Olga (Buonanotte) e Zibellino Camillo
(Buonanotte) con Pierina Chauvie (Buonanotte).
Il Signore circondi con la Sua grazia
questi focolari testé formatisi.
BOBBIO PELLICE
II 24 novembre ha preso servizio nella
nostra parrocchia in qualità di coadiutore del Pastore prima e poi di sostituto
durante l’assenza di questi, il Pa.store
Giovanni Bertinatti. A lui il cordiale
benvenuto della. Parrocchia e l’augurio di
un ministero benedetto.
II 13 dicembre 1 Unione Giovanile di
San Giovanni, guidata dal Pastore Achille Deodato, faceva una graditissima visita alla nosti'a Unione. Rinnoviamo i
nostri ringraziamenti agli amici « sèngia
corso di pubblico, ha avuto luogo a Pe
rosa Argentina il 24 Dicembre u. s.
PINEROLO
Un’intensa attività ecclesiàstica, caratteristica in tutte le nostre comunità in
questo periodo dell’anno, ha anche avuto luogo a Pinerolo. La Parola di Dio
è stata annunziata ai piccoli ed ai grandi e tutti hanno avuto modo di riunirsi
più. volte per adorare Iddio nell’atmosfera della fede e dell’amor fraterno.
Il 14 dicembre ebbe luogo il funerale
^1 Sappe deceduta improvvisa
mente all’età di 66 anni.
Ai congiunti l’espressione del nostro
cordoglio. Circondiamo anche della nostra simpatia i coniugi Maddalena e Davide Artus, provati dalla nascita di una
bambina senza vita.
Abbiamo celebrato il matrimonio di
Giuseppe Bertinat e Giovanna Restai
gnol, Giosuè Geymonat e Anna Negrin,
Stefano Bertinat e Maria Bertinat.
Auguri nel Signore. r.
I culti dell’Avvento, dedicati alla preparazione del Natale, sono stati bene
frequentati ed hanno disposto i cuori alla celebrazione natalizia, davanti ad una
numerosa, imponente assemblea. La Corale ha recato al Culto il contributo di
un coro di circostanza, accuratamente
eseguito, ed ha anche arricchito il canto
degli inni natalizi.
MASSELLO
Dopo breve e fulminea malattìa è deceduto all Ospedale Civile di Pinerolo
Micol Emanuele fu Pietro, del Grangedidier, in età di anni 40.
Egli era noto in tutta la Val Balziglia
per essere stato comandante la squadra
locale partigiana.
Il servizio funebre, con numeroso con
L Albero di Natale è stato acceso
più volte durante gli ultimi giorni dell'anno ; a Pinerolo in occasione della festa dei bambini della scuola domenicale,
della riunione dei cadetti e delle cadette, della festa natalizia dell’Unione giovanile ; a S. Secondo, in occasione della
festa della scuola domenicale e della
serata deU’Uiiione alla vigilia di Natale. Molti sono 'stati i preparativi per
queste feste, ma grande è stata pure la
gioia degli uni e degli altri, nel ricordo
della venuta di Cristo, davanti alle luci splendenti, in presenza di un generoso € papà Natale », venuto in carne ed
ossa a beneficare i bimbi. Gli alunni
della scuola domenicale hanno goduto di
una bella distribuzione dì doni. Un grazie di cuore ai benefattori vicini e lontani.
\lUnione dei giovani di Pinerolo
volle riunirsi l’ultima sera dell’anno e
aspettare in un’atmosfera di serena al- '
legrezza il sorgere dell’anno nuovo. Due
giovani svìzzeri di Ginevra e di Losanna erano in mezzo a noi.
4
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
Sgruppo filodrammatico della gioventù di chiesa La offerto alla comunità due
piacevoli serate nel periodo natalizio.
Attori ed attrici si sono distinti ed hanno meritato gli applausi del pubblico.
Anche i culti di fine anno e di 0a<>
po (Tanno sono stati delle buone occasioni per unire la comunità nel nome
deirunico Signore e Salvatore.
Domenica, 22 dicembre, durante il
culto è stata confermata nella Chiesa la
sorella Gina Pons Catalini, proveniente dal cattolicesimo.
Il giorno di Natale un lungo corteo
La accompagnato nel cimitero di Bricberasio la salma di Rivoiro Giovanni
Pietro, deceduto alla Rivoira e originario di Angrogna; il 30 dicembre è stata deposta nel cimitero di Pinerolo la
srdma di Rivoiro Umberto, deceduto a
Luserna S. Giovanni. Alle famigbe colpite dal lutto diciamo il nostro cristiano
incoraggiamento.
Il giorno 14 dicembre, nel tempio di
Rlclaretto, il Pastore Marauda univa in
matrimonio il nostro fratello Gardiol
Walter, presidente dell’Unione Giovanile di S. .Secondo, con la signorina Rihet Angiolina, del Trossleri.
L Unione dei giovani esprime al suo
Presidente l’augurio di una vita di fami glia b nona, illuminata dalla fede in
Cristo.
Il 31 dicembre è stato celebrato nel
tempio di Pinerolo il matrimonio di Pellene Aiario, residente a Perosa Argentina, e di Romagnollo Pierina.
Iddio benedica nelle ore serene come
in quelle oscure questi nuovi focolari.
PRÀLl
Un grave lutto ha colpito la famiglia
di Grill Giovanna ved. Pascal del Malzat, con la dipartenza del figlio Luciano,
avvenuta all’Ospedale di Pomaretto, dopo pochi giorni di grandi sofferenze, all’età di anni 16.
Ai funerali che ebbero luogo il 26
novembre, presero parte malgrado il
tempo inclemente, moltissimi pralini, i
quali vollero in quella triste circostanza,
testimoniare alla famiglia afflitta la loro
profonda simpatia cristiana.
Il 12 coir, si è addormentato nel Signore, Rostan Enrico dei Pomieri, all’età
di anni 55.
Benché da qualche tempo il male minasse lentamente ed inesorabilmente il
suo organismo, non si prevedeva la sua
morte così imminente.
Una volta di più abbiamo fatto l’esperienza della realtà delle parola del Profeta : « I miei pensieri non sono i vostri
pensieri, nè le vostre vie sono le mie vie,
dice l’Eterno »,
Il Signor Rostan Alberto è stato rieletto anziano per il quartiere di Pomieri,
(Giordano e Ribba.
Il Signore gli conceda di lavorare per
molti anni ancora al Suo servizio.
RORA’
La dipartenza di Margherita Bruno di
19 anni.
Sabato 21 dicembre un folto numero
di rorengbi, scesci dalla loro montagna,
ha accompagnato dall'Ospedale Mauriziano di Luserna fino al Tempio'dei Bellonatti e poi al Cimitero nuovo del Co-'
mune le spoglie mortali di una giovane
e cara sorella di 19 anni. Margherita
Bruno del quartiere di Rumer. Di robusta e sana costituzione, cresciuta nel clima saluberrimo della montagna, non
avremmo mai creduto che dovesse morire così giovane, ma le vie di Dio confondono spesso le nostre previsioni. Un
attacco difterico, repentino, di inconsueta
virulenza, contro il quale le cure immediate, le iniezioni di siero antidifterico
prima e poi di penicillina, l'assistenza
premurosa di due medici e delle suore ^
dell’Ospedale rimasero impotenti, la tras- ;)'
se dopo una lunga lotta fino all’altra
riva. ^
Un giorno nella sua Rumer ci pareva'
proprio uno di quegli agnelli che il
Buon Pastore guida nei verdeggianti paschi lungo le acque ebete. L’abbiamo
vista dui'antc la malattia, attraversare la
cupa valle dell’ombra della morte, ora la
pensiamo nella Casa deU’Eterno circondata da beni e benignità.
Il funerale è stato presieduto dai due
pastori di Rorà e di S. Giovanni ed entrambe le Comunità circondano colla loro
simpatia la famiglia attristata da una sì
penosa separazione.
SAN GERMANO CHISONE
Nel tempio di S. Germano sono state benedette il 14 dicembre le nozze di
Parai Silvio dei Mondoni con Bert Al'
da dei Ronchi. Che il Signore conceda
a questo nuovo locolare le ricchezze della sua grazia I
Il Pastore Doit. Gustavo Bouchard.
in attesa del passaporto per la Scozia,,
dove trascorrerà alcuni mesi di studio,
ha collaborato col Pastore della parrocchia presiedendo riunioni di quartiere,
culti, catechismi ed un funerale. Noi lo
ringraziamo vivamente per l’attività svolta in mezzo a noi e per la testimonianza resa nel suo paese da un figliuolo
della nostra parrocchia, f migliori auguri
per il suo soggiorno all’estero.
Funei-ali ; Il 26 novembre : Fraschia
Valdo fu Oreste e di Tourn Jennj", Piccolo angioletto che tornò in cielo prima
ancora di aprire gli occhi alla luce di
quaggiù !
Il 4 die. Aiartinat Luigia ved. Long
del Saret dei Martinat, deceduta all’Ospedale Civile di Pinerolo dopo molte
sofferenze. La lotta per la vita e per sostentare una numerosa famiglia travagliata da malattie ha consumato la nostra sorella prima ancora della vecchiaia.
L’8 die. Revel Daniele Ciarlo di anni 74, da pochi mesi residente ai Savoia, proveniente dalla parrocchia di S. Giovanni.
Il 27 dicembre Soulier ' Bartolomeo,
Pastore Emerito. La parrocchia che l’ba
avuto come membro sin dalla emeritazione e ha ricevuto benefici spirituali dàlia
sua collaborazione volonterosa e disinteressata, è stata colpita da questa dipartenza.
Il 30 dicembre Genre Alaria ved
Vinçon della Sagna. di anni 77, da parecchio tempo sofferente.
Il 31 dicembre 'Travers Margherita
ved, Vincon di anni 87, dei Savoia, una
delle nostre sorelle più anziane. Bella
figura di valdese credente !
Il 2 gennaio Justet Maria Luisa ved.
Rochon, originaria dell’Inverso Pinasca
da alcuni anni all’Asilo dei Vecchi, dove viveva felice dando a tutti l’esempio
di amore per la grande casa e di attività indefessa. Per l’Asilo e per quanti l’amavano e una grande perdita.
A tutte le famiglie visitate dal lutto esprimiamo la nostra cristiana simpatia.
Che la pace e le consolazioni del Signore scendano nei cuori afflitti e trasformino le lacrime in sorgente di benedizioni celesti 1
Il periodo delle Feste, rattristato da
parecchi funerali, è pur stato un tempo
di benedizione per molte anime che nella partecipazione ai culti solenni e alle
manifestazioni straordinarie hanno sentito quanto è prezioso di avere un Salvatore e quanto è bello di essere membri
di una grande famiglia quale è la nostra
comunità e la Chiesa cristiana.
Al Culto di Natale la Corale ha eseguito con visibile edificazione e approvazione dei fedeli un coro dei Cento
Canti. Il culto di Fine d’Anno, nonostante le strade cattive e il freddo intenso è stato molto frequentato come pure
quello di Capo d’Anno.
La festa dell Albero per la ricchezza
del programma, la partecipazione dei fanciulli e l’abbondanza dei doni, ha battuto tutte quelle degli anni passati. Oh !
la gioia di tutti i 400 bimbi e adolescenti della parrocchia nel ricevere un pacchetto pieno di cose buone e utili inviato dalle famiglie evangeliche d'America!
Come dobbiamo essere riconoscenti a quei
lontani e sconosciuti fratelli e quale lezione di amore cristiano ci è stata data 1
Impariamo ad essere anche noi generosi
ed a pensare non solo al bene nostro,
ma anche a quello degli altri e all’aV anzamento del Regno di Dio.
Delle attività giovanili scriverà il segretario dell’U.G.V.
La sera della l.a domenica di Dicembre
abbiamo avuto il piacere di udire il pastore di Prarostino, signor Umberto Bert
che ci ha data una conferenza interessante sull’argomento « Pazzie contempora nee ». Lo ringraziamo vivamente.
Essendo venuta a mancare l’energia e lettrica per il riscaldamento del tempio
abbiamo dovuto con rincrescimento rinunciare al progetto di far venire da
fuori dei conferenzieri per i culti serali di
Villa. Rinviamo l’iniziativa a tempi migliori.
VILLASECCA
Si sono accesi ben tre « Alberi di Natale » nella parrocchia : due nei quartieri
eccentrici del Trussan e dell’Albarea,
oltre a quello centrale nello storico tem pio di Vili a secca.
Hanno poi contribuito all’edificazione
delle solennità natalizie l’esecuzione di
un coro di circostanza al culto di Natale
ed una riuscitissima serata offerta dall’Unione Giovanile.
Il piccolo Giraud Giancarlo, di Aldo,
ha ricevuto il sacramento del battesimo.
Il Sig nore benedica questo caro bambino.
Si SODO uniti in matrimonio Gardiol
W^alter, da S. Secondo, con Ribet Angiolina dei Trossieri ; e Giacomino Giulio con Ferrier Jenny, entrambi dell’Albiirea. Dio santifichi questi nuovi focolari cristiani.
La Chiesa rinnova l’espressione della
sua simpatia a due famiglie recentemente colpite dal lutto ; alla famiglia di Grill
Giovanna n. Malanot (Chiotti inf. ) di
anni 82, ed alla famiglia di Clot Paolina, n. Brès ( Combagarino ) di anni 57
LAUREA
Il 17 Dicembre u. s. il dott. Guido
Jahier si è laureato brillantemente presso l'Istituto Politecnico di Torino, presentando una tesi d’ingegneria Civile.
Al neo - ingegnere vadano le nostre
cordiali feli citazion i.
Al I E T T O R I
Anche questo numero è uscito
con particolari difficoltà dovute alla deficenza di energia elettrica.
Preghiamo i lettori di voler scusare il ritardo.
Faremo tutto il possibile per rientrare al più presto nella normalità.
ERMANNO ROSTAN, Direttore
Autorizzazione N. P. 356 dell’A. P. B.
Arti Grafiche «L’ALPINA» Torre Pellioe
Tra libri a riviste
PROTESTANTESINO pubblica un numero speciale
5/6, settembre-dicembre 19e6) dedicato alle GIORNATE
TEOLOGICHE DEL CIABAS col titolo:
»»lllilEilMO E VILORI DtlL’OEtilESTE
Questo fascicolo, di interesse eccezionale, è in vendita
nelle librerie al prezzo di L. 100. Per maggiori richieste
rivolgersi all’amministrazione della Rivista, presso il Dott.
Mario Ferrerò, Corso Sonimeillet 25, Torino (C, C. P'
2/13913).
La famiglia Rivoira, commossa per le
numerose manifestazioni di simpatia ricevute in occasione'della dipartenza del
SUO caro
Pietro Rivoira
ringrazia sentitamente tutte le persone
che hanno preso parte al suo dolore.
S. Secondo di Pinerolo - Natale 1946.
Le famiglie Soulier / Gay, i parenti
tutti del compianto Pastore emerito
Bartolomeo Soulier
profondamente commossi dalla dimostrazione di affetto ricevuta in occasione
del grave lutto che li ha colpiti, ringraziano i Pastori, -gli amici e i conoscenti
che, in modi diversi, hanno preso parte
al loro dolore.
Torino-S. Germano Chisone. 27 dicembre 1946.
«L’anima mia s’acqueta in Dio solo:
da lui viene la mia salvezza ». (Salmo
62 vers. 1).
La famiglia del compianto
Emanuele Nicol
profondamente commossa deH’indimenticabile tributo di affettuosa condoglian za ricevuto in occasione della dipartenza del suo caro estinto, ringrazia tutti
coloro che hanno partecipato al suo grave lutto ed in modo speciale le famiglie
Gay, Tron e Bessone.
Perosa Argentina, 27 dicembre 1946.
La famiglia Rivoiro e congiunti tutti
commossi per la prova di simpatia ricevuta in occasione della perdita del caro
Umberto G. Rivoiro
ringrazia quanti si sono uniti al suo lutto. In modo particolare ringrazia il dott.
Gardiol per le cure prestate, i pastori
sigg. A. Deodato e E. Rostan ed il
sig. E. Caffarel.
Luserna S. Giovanni, 31-12-1946.
La famiglia Vincon e congiunti commossi per la dimostrazione di affetto
tributata in occasione della dipartita
della diletta
Nargherita Travers
vadi Vincon
ringraziano sentitamente quanti presero
parte al loro lutto con la presenza con
scritti ed omaggio di fiori.
S. Germano Ghisone ('Savoia) 31 dicembre 1946
La famiglia della compianta.
Forneron Margherita
Vedova Rostagno
profondamente commossa per la dimostrazione di affetto ricevuta in occasione
del grave lutto che l’ha colpita, sentitamente ringrazia amici e conoscenti ed
in modo speciale i vicini di casa ed il
Pastore Bert.
Particolari ringraziamenti rivolge alla
Direzione Generale, alle Direzioni Centrali, alle Direzioni degli Stabilimenti di
Torini e di Villar delle Officine di Villar Perosa, all’Ufficio Contabilità Clienti
per l’invio di fiori ed al personale tutto
per le espressioni di affetto e di simpatia manifestate nella dolorosa circostan
za.
Prarostino, li 1' gennaio 1947.
LA SCUOLA DOMENICALE
Il foglio delle lezioni per il trimestre
gennaio - marzo è in vendita al prezzo
di lire 0,60.
ORECCHI - NASO - GOLA
Il dr. Daniela Rochat assistente del
prof. Arnaldo Malan visita tutti t
tflNEROi dalla 10 alla 12
presso ii Dott. Gardiol - viale
Fuhrmann, 1 - Telefono 77
Torre Pallice