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ANNO LXXVI
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Riguardate alla roccia onde foste tagliati!
(Isaia LI, 1)
SeftMInaanalc» €Ìalla9.:ilC!Ìei.«»seEe
ABBONAMENTI
Italia e Impero . . . . , Antro L. 15 — Semestre L. 8
Parrocchie del Primo Distretto , » » 12 — » 7
Estero » . 25 — . • 15
Nulla sla più forte della' vostra fedci
,t'j' '■' ' ... (Gianavello)
Dirattara i Pr®fi OIHO ÌPSTPBBI.
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto, 1 bis -'Tobre Peluce
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - Tüüre Peli.icb
V , ■ ■•r- ■ ^.
Ogni cambiamento, d'indirizzo costa una lira
Cent"'30 la copia
. •
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" Perdili Gesù tarUò i venire „
S. Giovanni XI.
C era in Palestina una casa dove d
Signore Gesù era ben visto e compreso
- la casa di Betania. - Le turbe che lo
seguivano non lo comprendevano - i
Farisei e gli Scribi, con maligni fraintesi ed anche con ingiurie, si opponevano alla Sua dottrina, ed i Suoi stessi
discepoli non sempre capivano le Sue
opere, le Sue parabole p semplicemente
le Sue parole. Che riposo per Lui era
la casa di Betania! Là poteva parlare
liberamente e se sovente non era ben
compreso, almeno non trovava opposizione.
In molte case è necessario essere
prudenti in tutto quel che si dice dove li cuore non può aprirsi, non per
deliberato bisogno di contraddire, ma
perche e così difficile essere compresi...
Fu in quella casa di Betania ov’Egli
ando durante l’ultima settimana della
Sua vita - forse era il solo posto che II
Figliuol dell’uomo trovò sulla terra ove
riposare il Suo capo.
un giorno il dolore entrò in quella
casa e le due sorelle, Marta e Marra,
mandarono un messaggio a Gesù traverso il Giordano: « Signore, ecco, colui che Tu ami è malato ».
Forse Lazaro era stato colto da un
male subitaneo, chè il Signore era stato con loro pochi giorni prima e Lazaro, apparentemente era in buona salute. Comunque sia, Gesù amava Marta
e sua sorella e Lazaro e come ebbe udito che egli era ammalato, si trattenne
ancora due giorni nel luogo dov’era, e
poi disse ai Suoi discepoli: « Andiamo
di nuovo in Giudea ». - Questi protestano - alcuni Giudei di quello stesso
distretto avevano voluto lapidarlo e
perciò Egli, traversato il Giordano, era
venuto in Perea. Perchè volle ritornare
là dove i Suoi avversari avevano anche
cercato di pigliarlo? perchè intensificare le ostilità ormai aperte contro di
Lui? Egli sapeva che la Sua Persona
era in gioco e l’opposizione cresceva intensa e sistematica, ma sapeva pure che
la Sua ora non era ancora avvenuta ...
perciò dice ai Suoi; «Se alcuno cammina
di giorno non s’intoppa perchè vede la
luce ».
Durante due giorni ancora Egli attende... la volontà del Padre deve rivelarsi - nessun legame deve trovar posto
tra Lui e il Padre, l’affetto per la famiglia di Betania non deve intervenire
nel compimento dell’opera Sua - Egli
deve fare le opere che il Padre Gli ha
date da fare, e quelle Egli compie fino
al gran sacrificio - la morte non è lontana - conseguenza inevitabile dell’urto
tra le potenze terrestri e le infernali.
Gesù dice ora apertamente ai Suoi:
« Lazaro è morto ed io mi rallegro che
non v’era affinchè crediate ». Ora, davanti a quel sepolcro « Gesù pianse »,
non perchè era morto - chè Egli sapeva
sarebbe risorto ed allora perchè? Era
forse il sincero cordoglio delle sorelle e
di quelli il cui cuore soffriva con loro?
forse vide Egli il dolore di tutto un
mondo, dolore che non sarebbe mai
stato cambiato in gioia? forse più probabilmente vide la malignità e la dop
L’ora solenne
Liceo-Ginnasio ìfaldese Pareggiato
Torre Pellice
Esami della sessione estiva
piezza di quei pochi ch’eran là col solo
scopo di sorvegliarlo nella speranza di
sorprenderlo per farlo cadere nelle
mani dei loro capi, indifferenti davanti
a quella miracolosa opera di carità che
-non poteva non sorprenderli. Non aveva Egli dichiarato che molti dì loro
non avrebbero creduto anche se uno dei
morti risuscitava?
Egli fece tuttavia della malattia e
della morte di Lazaro la manifestazione
del fatto che la Volontà del Padre significa « amore e Vita »mentre nei Suoi
oppositori non v’è che odio e morte... i
e come essi s’allontanavano nella dire- j
zione di Gerusalemme colle ultime no- j
tizie che, speravano avrebbero aiutato i
i Farisei nel loro complotto, Gesù diri- |
ge i Suoi passi verso Efraim e dimora
quivi in attesa del finale conflitto
quando in Gerusalemme darà la Sua
Vita per la vita del mondo.
. X.
■ In queste ore solenni che la Patria
nostra vive, in cui gli spiriti e le forze
tese hanno udito con serena, virile
ùonmpevotezza^le pafólè con te qùh'ti
»1 Duce additava la meta suprema, che
tutti gli Italiani, temprati daU’cLrdente
disciplina fascista, fissano, con la certezza che viene dalla incondizionata
fiducia nel Fondatore dell’Impero, ci
piace di ricordare qui le parole che, in
un’ora solenne della storia del piccolo
Piemonte, scriveva, in una breve nota
redazionale del nostro foglio valdese,
rispondendo ad un appello del Sovrano,
nel 1848, il Pastore G. P. Melile:
« ...La risposta non può tardare. Vaidesi. Quando il beneamato Sovrano a
cui abbiamo giurato fedeltà avrà parlato..., là dove Egli ci chiamerà, noi andremo; tutti i sacrifìci che Egli ci chiederà, noi glieli offriremo con gioia, e
nulla, se non la morte, potrà separare
la nostra causa dalla sua... »
Chè una cosa è certa: il vecchio cuore
Valdese non ha cambiato, e la solenne
dichiarazione del nobile pastore Valdese è la stessa sola parola che è degna di
parlare oggi per il giovane cuore Valdese, di rispondere per Lui al Re Imperatore. Dir.,
Ammessi in 1“ Ginnasio: Benech Enrica, Beux Maria, Bouchard Giorgio,
Bouissa Lia, Castagno Ines, Chauvie Eliana, Ducco Andreina, Ferrazza Elena,
Jahier Elisa, Merlo Germano, Micol Adriana,, Montaldo Luciano, Oddino Maria, Pascal Ettorina, Pastre Enrica,
Passini Gabriella, Pellenc Ferruccio,
Peyrot Paola, Vidossich Giuseppe.
Ammessi alla 4“ Ginnasio: Chiorino
Andreina, Filippone Rodolfo.
Ammessi al Liceo : Allamandi Gio.
Battista.
Idoncstà alla 2“ Ginnasio : Juvenal
Ezio.
■t ....
11° Distretto
I Cari Fratelli nel Signore,
T' Vi comunichiamo che la Conferenza
distrettuale avrà luogo, a Dio piacendo,
e secondo la deliberazione presa dalla
Conferenza lo scorso anno, a Brescia, i
^orni 26 e 27 corrente. Essa avrà iniido alle ore 20.30 del giorno 26 nel Temflio di Brescia (via dei Mille,4) con un
pulto presieduto dal Sig. Valdp Vinay,
pastore a Fiume. I lavori della Conferenza proseguiranno il giorno seguente,,
secondo l’ordine stabilito dai regolar
menti (art. 54).
•' Non vi sono, in questo momento, ribassi ferroviari per Brescia. Ma v’è il
50 per cento per Milano, in occasione
della Triennale d’arti decorative. Per
toloro che vengono dal Piemonte conviene prendere un biglietto per Milano
boi ribasso, e poi da Milano uno per
Brescia. Per quelli che vengono dalle
Venezie conviene anche prendere il biglietto con riduzione per Milano.
- Ricorre, quest’anno, il 25° anniversàrio della dedicazione del Tempio di
Brescia. L’avvenimento sarà, nel corso
della Conferenza, ricordato e celebrato.
I Ministri del distretto sono convocati, il giorno 26 corrente alle ore 16,
nel Tempio di Brescia, per un colloquio pastorale.
Argomento del colloquio ; « Noi e
il momento attuale ».
a) il momento attuale e la nostra
condotta;
b) il momento attuale e la nostra
predicazione.
Meditate, cari colleghi, questo argomento tragicamente grave e portate al
colloquio il frutto delle vostre meditazioni e delle vostre preghiere.
La Commissione Distrettuale:
E. Tron, R. Steiner, A. Comba.
111° Distretto
Livorno, 6 Giugno 194i)-XVIII.
Ai Coileghi del Distretto.
Cari Colleghi,
Eccovi il programma della Conferenza Distrettuale che deve radunarsi a
Pisa, D. v., il 18-19 c. m.:
Martedì, ore 15: Convegno Pastorale
nella Chiesa (via Dema, 15); ho pregato
i Colleghi Sommani e Panasela di presentare uno studio, il primo di indole
più pratica, il secondo di indole più teorica.
Ore 21: Culto di apertura della Conferenza presieduto dal pastore Guido
Comba; dopo il culto sarà eletto il Seggio.
Mercoledì: avrà luogo la Conferenza
e la sera, alle ore 21, avrà luogo un
culto. Per suggerimento del Pastore locale ho chiesto ai Colleghi Peyronel e
Naso di volerlo presiedere.
A. RIBET.
1° Distretto
Con un culto del pastore O. Peyronel la conferenza del I Distretto ha iniziato i suoi lavori a Pinerolo, Martedì
4 corrente, sotto la presidenza del pastore O. Peyronel, coadiuvato dai dott.
C. Pons, V. p., e cand. teol. A. Genre,
segretario. Dopo la tradizionale lettura
dei riassunti non meno tradizionali
delle Relazioni delle Chiese, il capo distretto dà lettura della sua relazione
che presenta un quadro completo e realistico del lavoro compiuto nel distretto
durante l’anno decorso. Accenna anzitutto all’operato della Commissione distrettuale, ad alcune iniziative, prese
(opuscolo del pastore R. Nisbet, scambi di pulpito, convegni di anziani e diaconi); esamina quindi le particolari condizioni in cui si è svolto il lavoro ecclesiastico, per riaffermare l’imperativo
più che mai attuale.: evangelizzare.
Questa relazione diventa quindi la
guida dei lavori della conferenza; ogni
argomento viene infatti ripreso in esame dalla Conferenza stessa.
Il primo argomento è quello del catecumenato. La cosa non sorprenderà
i lettori nostri, perchè già su queste colonne si è ampiamente discusso del problema, e sono state avanzate proposte
che sono state approfondite in sede di
discussione. Numerosissimi sono stati
quelli che vi hanno partecipato; R. Nish#,^ Baolpir Marauda# ,,. E. Rostan,;
U. Bert, A. Deodatoy O. Peyronel, À.
Ricca, G. Tron, Pastre, R. Jahier, G.
Bertin, L. Marauda, E. Geymet ed altri
ancora. Come osserva giustamente nella
sua relazione il capo distretto, tutti
quelli che hanno a cuore un approfondimento della vita spirituale sentono
che ì nostri catecumeni non sono, nella
quasi totalità, maturi per Tatto che
\,essi compiono con la confermazione.
Come risolvere questo grave problema?
La Conferenza è indubbiamente perplessa di fronte alle varie soluzioni prospettate, chè taluno preferirebbe adottare la soluzione radicale, il ritorno
cioè al concetto biblico puro e semplice:
la professione dì fede, non vincolata ad
esame, nè a età, ma solo preceduta da
una doverosa preparazione; altri invece
crede che basterebbe un rigoroso rispetto dei regolamenti esistenti nella
Chiesa e troppo spesso non rispettati. Il
pastore R. Nisbet invece domanda, con
un ordine del giorno che si raccomandi
ai Concistori di istituire un anno di prova dopo il triennio attualmente in vigore, e lumeggia i vantaggi della sua
proposta, con cui si potrebbe tenere ancora un anno nell’età critica, i giovani,
che, appena confermati, sfuggono in
gran parte all’azione della Chiesa. La
Conferenza si manifesta più che perplessa, sia per l’espressione anno di
prova, sia per il fatto che una raccomandazione non potrebbe che ingenerare arbitrio; e cosi la raccomandazione
viene, dopo lunga e confusa discussione,
radicalmente trasformata come segue,
in un o. d. g. avente valore normativo
per tutte le Chiese del distretto:
La Conferenza distrettuale nell’intento di sempre pvà accuratamente curare la preparazione spirituale dei catecumeni stabilisce che i Concistori istituiscano, dopo il triennio di istruzione
religiosa, un quarto anno in vista di
questo scopo.
Come debba sistemarsi ora la materia d’insegnamento, durante quattro
anni, e se gli attuali catechismi siano
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
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sufficienti per uno sludid*' quadriennale,^
o come s’abbia da »coÌlsid€ra||^j[ueapp
anno, la Conferenza non ha inteso legiferare, rimettendo, a^ singoli .concistori la soluzione.
AI termine del prossimo anno ecclesiastico 1940-41 non avrà quindi luogo,
in nessuna parrocchia del I Distretto,
alcuna confermazione dei catecumeni!
In stretta connessione con il precedente, il pastore’R. Nisbet presenta il
seguente o. d. g.:
La Conferenza Distrettuale stabilisce
che nel caso dei catecumeni che non abbiano ancora ricevuto il Sacramento del
Battesimo questo deve essere rimandato al momento della loro pubblica
ammissione in Chiesa.
Esso però viene ritirato, perchè risulta ufficialmente che ciò è già stato
solennemente proclamato altre volte;
comimque viene ribadito che i catecumeni non battezzati, devono essere solamente battezzati in Chiesa al momento della loro ammissione, e che non
si dovrebbe più sentir parlare di confermazioni che seguono immediatamente il Battesimo!
La Conferenza si sofferma quindi sull’opera di evangelizzazione, sui problemi finanziari che vengono esaminati
con spirito realistico; il pastore A. Janavel domanda che si organizzino giri
di conferenze a questo scopo
Terminato così l’esame della relazione della Commissione Distrettuale, si
passa alle proposte, e la parola è al pastore R. Nisbet che invita la Conferenza
a pronunziarsi su un o.d.g. per cui si
raccomanderebbe al Sinodo di nominare una commissione autorizzata a rilasciare dei diplomi di cultura biblica,
a persone che dovrebbero in precedenza
frequentare regolari corsi di cultura religiosa, ècc. La Conferenza, dopo aver
pesato il prò’ e il contro sembra piuttosto sfavorevole alla proposta, per cui
l’o. d. g. viene ritirato. Si passa quindi
al campo statistico con tm interessante
studio del pastore E. Geymet che lumeggia vari aspetti della vita Valdese,
rivelante alcuni dati più o meno insospettati; certo molto suggestivi. Il pastore E. Rostan parla dell’azione svolta
dal gruppo Valli della F. U. V.
Il pastore G. Bertin legge la relazione
della Commissione del Canto Sacro.
L’assemblea che s’è ormai ridotta a
una trentina, contro la sessantina del
mattino, ha uno sprazzo di ... reviviscenza con l’approssimarsi dei fatidici
ludi cartacei: si hanno proposte, controproposte, primo, secondo scrutinio e
ballottaggio! dopo di che i trenta presenti riescono a eleggere la nuova com- ,
missione: Vice Presidente A. Long; E.
Geymet, segretario.
La Commissione del Canto Sacro
viene composta dai Signori A. Tron, G.
Bertin, E. Rostan, E. Revel.
La Commissione Pro Valli dai Signori E. Geymet, E. Balma.
A sede della prossima Conferenza
viene scelta Pomaretto; predicatore G.
Bertin. Con il Canto del Te Deum terminano i lavori.
Un ringraziamento ancora al pastore
Signor Marauda ed ai suoi collaboratori
per l’accoglienza fraterna, per l’ottima
organizzazione ed il graditissimo rinfresco. Cj
PERSONALIA
Mercoledì 5 corrente, nel Tempio di
Torre Pellice il pastore comm. V. A.
Costabel benediva le nozze del dott. G.
Peyrot con la signorina E. Decker, e
del candidato in teologia N. Giampiccoli con la signorina M. Decker. Dopo la
celebrazione del rito, il pastore signor
V. A. Costabel rivolgeva paterne esortazioni ed affettuosi auguri alle due
coppie. Alle famiglie Peyrot e Giampiccoli i nostri cristiani auguri.
— Due giovani studiosi hanno brillantemente terminati i loro studi: Enrico Pasquet, di Torre Pellice, si è laureato in Veterinaria, ed Eugenio Tron,
di Genova, in Lettere. Felicitazioni.
SETTIMANA DI RINUNZIA
(Ottava Lista)
Chiesa di Fiume L. 2002,40
Id. Venezia, saldo ' » ' 32,—
Id. di Taranto, 2° versamento » 150,—
Id. di Bergamo, saldo t » 50,—
Famiglia Castiglione , » 25,—
Doni ricevuti dai Cassiere della
Tavola
Per Evangelizzazione:
M. S. Revel in memoria suo
caro marito e figli L. 300,—
A. Lunghi dono, per viaggi » 50,—
Per Emeritazione:
Clementina Maggiore » 54,20
Elisa Carnei, Firenze » 500,—
Per Collegio:
Emma Giordano Civra » 25,—
Coll. De Carolis Cav. Uff.
Ettore » 500,—
Per Asilo di Sicilia :
J one Carlon, in memoria
della madre Teresa Carlon » 100,—
Alina Pasquet e Marianna
Rizzo, Torino, in memoria
Teresa Carlon » 20,—
Pillera Tommaso, Messina » 5,—
Per Asilo di San Germano:
Jone Carlon, in memoria della
madre,, Teresa Carlon » 100,—
Ing. Gustavo Viriçon » 1000,—
Per Asilo di San Giovanni :
Jone Carlon, in memoria della
madre, Teresa Carlon » 100,—
Per Rifugio Carlo Alberto :
Jone Carlon in memoria della
madre, Teresa Carlon » 100,—
Per Istituto Gould :
Jone Carlon, in memoria della
madre, Teresa Carlon » 100,__
Per Istituto di Firenze :
Jone Carlon, in memoria della
madre, Teresa Carlon » 100,—
Da Amici di Brescia in memoria di Hilda Freeman » 313,—
Selma Longo in memoria della
Sig.na Maria Coucourde » 50,—:
Per Istituto di Vallecrosia :
Jone Carlon, in memoria della „
madre, Teresa Carlon » 100,—
Per Orfanotrofio di Torre Pellice:
Unioni Madri, Prarostino » 38,15
N. N., Prarostino, in memoria
Paschetto Federico » 30,—
Godino Guido e sorella, Chiomonte » 20,—
Per Orfanotrofio di Pomaretto :
Jone Carlon, in memoria della
madre, Teresa Carlon » 100,__
N. N., in memoria Susanna
Godino ved. Avondet » 30,__
N. N. Pradeltorno » 50,__
I Nonni in occasione nascita
Odetta Coisson » 10,__
Ing. Gustavo Vinçon » 200___
Fiori in memoria del Sig. Teofilo Mathieu, gli Assistiti, le
Assistite ed il Personale dei
Sanatori Agnelli, Pra Cati
» 300,—
Deodato Bagnarese Rosa, To
l’ino » 20,—
Balmas Ada e Edo per riconoscenza a Dio, San Germano » 10,—
G. L. B., San Germano » 25,—
Z. e C., Torino » 50,__
Geymonat Ada e Cariuccio in
memoria del loro caro Papà,
Bobbio Pellice » 25,__
Peyrot Francesco e famiglia,
in memoria figlia Ilda, Villasecca » 25,—
Massel Ida, insegnante, 1° anniversario morte Mamma,
Id. >> 25,
Massel Giacomo, P anniversario morte Massel Drusilla, Id. » 25,—
La Chiesa di Villasecca » 25,—
P. L. Pagliai, Torre Pellice » 10,—
Reynaud Savina, ricordando
prima comunione, Pinerolo » 15,—
Sigg. Marauda, fiori in memoria Gay Emilia » 50,—
Unioni San Secondo, id. » 25,—
Scuola Domenicale, id., id. » 30,-^.
Suor Léonia Stallé Vittoria » "V 5,—^
Chiesa Piazza Cavour, Roma » 300,
Prof. Mettler Emma, Roma » 25,—
Francesco e Caterina Garrou,
Frali Villa . » 5,—
Ida e Assely Coisson, in memoria del Padre, Iriverso
Pinasca » 50,—
Coisson Lidia, in memoria dei
figli Max e Felice, Id. » 30,—
La Famiglia, in memoria di
Grill Giacomo Enrico, Pinerolo » 25,—
Elisa Lantaret, Pomaretto » 100,—
Metà Colletta Domenica della
Madre, Pomaretto » 45,—
L’Unione delle Madri di Pomaretto, in occasione della
loro Festa di chiusura, in
memoria del Padre del loro
Pastore » 65,60
y II cpmpitd è ancora lo stesso, come lo
’■“Itesso è l’ardirnento e la Fede.
montagne valdesi, sono ora come
in passato, affidate a petti valdesi : esse
ci sono così doppiamente sacre.
La Fede e le preghiere dei nostri figli, dei nostri fratelli, lassù, sono ancora la Fede e le preghiere dei Padri.
Noi guardiamo le nostre montagne con
un amore che vive nel presente, ma si
collega al passato, e va nell’avvenire.
La montagna, lassù, è fiorita : ma la
fioritura sua più bella è quella della gioventù valdése, vigile sui monti della
Grande e della Piccola Patria, con lo
spirito e la Fede dei Padri.
LA MONTAGNA.
Lassù, la montagna è fiore ! Le viole,
il fiore delle Cozie, ridono col loro azzurro di cielo, i rododendri con il fulgore scarlatto simile al colore del sangue giovane e generoso, le giunchiglie
con il candore mistico delle loro corolle.
Ma sopratutto è fiorita della giovinezza dei nostri figli, dei nostri fratelli.
Sono lassù, i discendenti degli antichi
valdesi, cui la melodia dei confini era
un compito sacro che essi hanno sempre adempiuto a costo di tutto.
I FIORI.
Ho visto, in una passeggiata, il più umile casolare, l’orto più modesto, adorni
della mirabile fioritura delle piante che
le mani amorose delle donne valdesi
hanno educato per la gioia degli occhi
e la dolcezza del cuore, ed ho ammirato la gentilezza della nostra gente che
in mezzo alla dura fatica dei campi
trova il tempo di coltivare la bellezza
dei fiori.
— Ma, mi sono chiesto, a tanto splendore di colori, a tanto sorriso all’esterno, risponde, nell’interno delle case, altrettanta gioia di animi, serenità di spiriti, pace di cuori, quella pace serena ed
augusta che solo Dio può dare, e che
niente può togliere?
La gentilezza delle donne valdesi, che
cambia gli orti in giardini, i casolari in
nidi di sogno, sa fare altrettanto per la
vita, nell’interno della casa?
Voglio sperare di sì, per tutte, in
tutte le case.
I. BOMBARDINI.
Olii
Non dovrebbero essere soltanto i
tempi di crisi economiche o di impendenti minaccìfe belliche a indurre i padri di famiglia e le laboriose massaie
a tenere maggiormente conto di quanto
appartiene loro e sono nel caso di usare pei bisogni comuni.
Chi sciupa, .senza considerazione il
proprio, mostra di non avere ancora
afferrato due capisaldì d’ogni possessore: 1° che egli non è assoluto proprietario, bensì un economo del provvido
Iddio; 2° che lo sprecare non danneggia
soltanto sè stesso, ma la collettività.
Degli economisti hanno calcolato a
quanto s’ammonti il valore degli sprechi annui di taluni centri abitati o ancora d’un complesso dei medesimi ed i
risultati saprebbero dell’incredibile, se
quelle cifre non rappresentassero dati
concreti.
Comunemente si crede che sono gli
abbienti che sperperano follemente,
non dovendo essi guadagnarsi un pane
sudato, ma si erra non associando loro
il borghesuccio, l’operaio, il contadino,
poiché, insomma, non vi è eccezione
nello sprecare.
La natura e la religione, ambedue ci
fanno sapere che nulla si ha da perdere,
perchè nulla è superfluo, inservibile e
disprezzabile.
Per vero i naturalisti e i chimici ci
dicono che non vi è detrito, minuzzolo,
atomo che non venga riassorbito in un
modo 0 un altro e non giovi ad alimentare e dare consistenza a vite già in funzione o concorra allo sviluppo di altre
nuove.
Non vi è frammento per quanto piccolo e insignificante che appartenga al
regno minerale, vegetale o animale, il
quale non sia rimesso, per così dire, in
circolazione e attesti in qualche modo
la sua utilità. Man mano che progrediscono le scienze, applicate alle industrie si è chiamati ad assistere a vere
rivelazioni, circa il modo di utilizzare
certi rifiuti che erano trascurati, buttati via, votati al mondezzaio e dai
quali, adesso, si estraggono essenze, alcole, zuccheri, colori, droghe varie.
La natura è la grande Economa che
f
:Ì
ci guida: « nulla si perde ». Il sottrarsi :
a questa legge organica cosmica è un
disordine ed una anormalità. 4
La religione cristiana, per bocca del
suo fondatore, ha sancito, quale postulato sociale l’economia; non solo in un ^
momento critico od eccezionale, ma come un dovere permanente e ciò nella
circostanza memorabile in cui Egli ciba
migliaia dei suoi uditori, ingiungendo
che si raccolga l’avanzo dei pani e dei
pesci e che « nulla se ne perda ».
Questo sfamare le moltitudini si ri- _
petè altra volta; Gesù pertanto poteva
sempre fare uso di quel suo sopranaturale potere, dimodoché se ne sarebbe
potuto dedurre che era inutile raccogliere avanzi, che gli alimenti di cui
erano soliti cibarsi non sarebbero mai
mancati, fintanto che Gesù era coi suoi.
La sua raccomandazione rimuove o- *
gni illusorio lusingarsi al riguardo.
« Nulla si perda »; aureo precetto che
andrebbe inciso visibilmente nelle case
d’abitazione e nelle aziende private e
pubbliche.
Qualora penetrasse profondamente
nella coscienza del popolo il dovere dì
evitare ogni spreco, di non sperperare
0 scialacquare insensatamente il proprio, con vari subdoli ragionamenti, si
vedrebbe ridotto almeno di metà il
pauperismo, si chiuderebbero, in gran
parte i monti di pietà, le istituzioni ospitaliere e in genere tutti quei ricoveri della miseria umana sarebbero
sensibilmente alleggeriti dalle loro pa.ssività.
Gesù non volle soltanto portare i suoi
discepoli a maggiore conformità con le
leggi stesse del creato, ma condurli, con
cuori pieni di riconoscenza ai piedi del
Creatore per i doni da lui largìd che
se trascurati 0 male amministrati costituiscono una offesa alla sua benevoia
provvidenza.
La portata del suo insegnamento, in
questo settore, non s’aggira soltanto su
cose materiali, ma si estende a tutto
quanto ci viene largito o concesso dalla
provvida Sua mano. Perciò, ad esempio, i giorni e le ore della nostra vita
vanno accuratamente economizzati. Se
dai 365 giorni ossia 8760 ore di un anno, defalchiamo quelli indispensabili al
riposo notturno, alla alimentazione, al-
3
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L’ECO DELLE VALLI VALDESI
r?s- . •■ .*■
Zj ' '
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l’onèsto svago abbiamo noi la coscio±iza
sicura d’avere fatto buon uso del rimanente tèmpo? Non abbiamo sprecate
ore e giorni in poltronerie, in vaniloqui,
in varie dissipazioni, talora in malefatte?
E delle energie pel bene che erano in
noi quante vanno sprecate in conseguimenti egoistici, a completa perdita del
-vantaggio altrui?
E della intelligenza avuta in dono,
quanta parte è stata sciupata in l'utilità, in ricerche vane, in furbizie poco
dignitose, ovvero è stata lasciala sonnecchiare e assopirsi?
Infine, il patrimonio religi-.iso avuto
da genitori o anche conferitoci da zelanti apostoli del Cristo non s’è spesso
andato sperperando, sminuzzandolo in
quisquiglie e sprecandolo, poi, lungo la
via che si percorreva, anziché conservarlo gelosamente quale viatico di salute e tesoro d’eternità?
Ogni lettore risponda per conto suo
proprio, ma tutti, senza eccezioni, prendano solenne impegno di, vegliars che
nel corso della loro terrestre esistenza
« nulla si perda », di quanto è stato -oro
largito dal savio, giusto e amorevole
Padre Celeste!
Mn. Ao.
CRON/1Q/1 V/1LDESE
ANGROGNA (Capoluogo). Il 9 corr.,
dopo lunghe e gravi sofferenze, in età di
■74 anni, è deceduto all’Ospedale di Torre Pellice, Pons Luigi fù Paolo e fu Maria .Bertin.
— Il 10 corr., alla Ciauviera, è deceddifcq .improvvisamente, in età di 89
anni Jourdan Pietro fu Davide.
Alle famiglie provate esprimiamo la
nostra simpatia cristiana.
R. N.
BOBBIO PELLICE. Un grave lutto
ha colpito la nostra comunità e tutta la
popolazione di Bobbio colla dipartita,
avvenuta il 4 corr., della signorina Giuseppina Long, titolare da circa 20 anni
del nostro Ufficio Postale. La delicatezza dei sentimenti, la signorilità dei
modi, la scupolosità della sua attività
professionale le avevano valso la stima e la fiducia di tutti. Mandiamo ancora un saluto di omaggio alla sua memoria e rinnoviamo l’espressione della
nostra simpatia alle sorelle ed al cognato, maresciallo Bonjour. R.
LUSERNA SAN GIOVANNI. Con- gedo. Giunto al suo 80° anno di età il
i nostro venerando concittadino sig. Da; vide Revel ha deciso di mettere termine
al suo ministero pastorale che durava
da ben 52 anni. Egli ha voluto riservare
con delicato pensiero, l’ultimo suo sermone ai suoi comparrocchiani fra 1
quali annovera vecchi, fedeli amici di
infanzia, compagni di scuola e non meno affezionati figli di amici.
Tutti coloro che, in tante occasioni,
, hanno apprezzato come egli meritava la
■■ potente, concettosa ed incisiva predicazione del sig. Revel sono un po’ dolenti
della decisione da lui presa ed unendosi alle molte persone che si fecero
, premura di stringergli significativamente la mano alla sua discesa dal pulpito, gli vogliono ripetere l’augurio di
un lungo e sereno riposo. b.
Il primo Giugno è stato celebrato
nel nostro Tempio il matrimonio di
Lamy Bonnet con Clara\Bounous. Rinnoviamo agli sposi i nostri migliori auguri.
— Il 4 Giugno ha avuto luogo il funerale della signora Lucienne Boulard,
nata Huyeux, deceduta agli Airali dopo
lunga e penosa malattia, all’età di 57
anni. Al marito ed ai parenti in lutto
l’espressione della nostra profonda simpatia cristiana.
— Presieduti dal vice-moderatore pastore sig. Luigi Marauda si sono svolti
a Pinerolo, Mercoledì, pomeriggio 5
Giugno, i funerali del nostro giovane
fratello Enrico Ricca dei Marauda, deceduto in seguito a tragica sciagura
stradale mentre ritornava dal lavoro,
all’età di 23 anni. Erano largamente
:i^appresentati i giovani della chiesa,
profondamente commossi dalla tragi;a
fine del loro caro amico. Ai genitori t>d
al fratello tanto dolorosamente provati,
a tutti i parenti rinnoviamo l’espressione della nostra viva simpatia.
— Abbiamo ricevuto e trasmesso all’Asilo pei Vecchi di San Giovanni, i seguenti fiori in memoria di Enrico Ricca:
I vicini die asa: sigg. M. e P. Peyrot, L.
20 - Sigg. Bonnet-Goxsson, 20 - Paolo
e Giorgio Monti, 20.
PGM ARETTO. Domenica 2 Giugno
l’Assemblea degli elettori si è costituita
immediatamente dopo il culto per procedere alla elezione dei delegati alla
Conferenza Distrettuale ed al Sinodo.
Sono risultati eletti per la Conferenza
i Sigg. Basire Augusto fu Cesare, Ribet Ferdinando di Giov. Giacomo e
Tron Michele ; per il Sinodo il sig.
Grill Pietro di Stefano. L’Assemblea ha
poi proceduto alla elezione di buona
parte del Concistoro che aveva terminato il quinquennio regolamentare:
tutti gli anziani e diaconi in carica sono
stati rieletti, il diacono Giov. Enrico
Matthieu dimissionario è stato sostituito
rial nuovo diacono per il quartiere di
Pomaretto Grill Pietro di Stefano, un
nuovo diacono è stato eletto per il quartiere del Clot Boulard nella persona del
sig. Rihet Giosuè della Lausa. Al diacono cav. Giovanni Enrica Matthieu, dimissionario per ragioni di salute e di
età, rinnoviamo l’espressione della nostra viva riconoscenza per l’attività
svolta con fedeltà esemplare specie
nella sua qualità di Tesoriere della
Borsa dei poveri.
— Sabato 8 corrente, nel nostro Tempio, sono stati uniti in matrimonio
Comba Ernesto fu Enrico, della parrocchia di San Germano, con Chambon
Frida fu Giovanni Paolo, del Dom dell’Inverso Pinasca. Formuliamo i nostri
più fervidi auguri per questo nuovo focolare.
SAN GERMANO CHISONE. Il culto
di Domenica scorsa è stato presieduto
dal pastore di Villasecca, sig. A. Janavel. Lo ringraziamo vivamente per il
suo benefico messaggio.
— Lunedì 10 corr. è stata invocata
la benedizione Divina sugli sposi Bouchard Aldo, dei Ronchi, e Balmas Clelia, dei Ciampetti. Auguriamo a questa
nuova famiglia della nostra parrocchia
i doni più preziosi del Padre Celeste!
— Domenica prossima, alle ore 15,
nella Sala delle Attività, avrà luogo il
Saggio dell’Asilo d’infanzia. Dopo il
saggio le Cadette si riuniranno per la
festa di chiusura in onore delle nuove
ammesse.
TORRE PELLICE. La signora Emilia Rostan-Bounous ci scrive: « In ricordo della mia carissima Mamma, Maria Paolina Eynard vedova Romano offro per le seguenti opere:
Per i poveri della Parrocchia, L. 200 Per l’Ospedale di Torre Pellice, 200 Per il Rifugio Re Carlo Alberto, 200 Per la Casa delle Diaconesse con devota
riconoscenza, 400.
Alla generosa donatrice i nostri sinceri ringraziamenti.
— Venerdì scorso, nelle prime ore del
mattino^ Iddio richiamava da questo
mondo’il sig. Stefano Demaestri. Aveva
41 anni. Da molti anni la sua salute lasciava da desiderare, in questi ultimi
giorni il suo stato si aggravò e a nulla
valsero le cure prodigategli. Egli se ne
andò sereno con la giuliva speranza vìva di chi sa in chi ha creduto. Alla famiglia e in particolar modo alla vedova
i nostri rinnovati sentimenti di cristiana
simpatia.
— Allo scopo di mantenersi in corrispondenza epistolare e nell’intento di
portare ai nostri militari tutto l’aiuto
spirituale possibile, il Pastore prega vivamente le famiglie di volergli comunicare l’indirizzo dei loro cari sotto le ar
Ber il culto dii famiglia
(Meditazioni preparate sui tèsti del Calendario Biblico della Chiesa Morava)
tùnedi
Lettura ; Salmo 87 '
« Il Regno dei cieli è simile
i
17 Hot ad un granel di senapa che un
uomo prende e semina nel suo
campo». Matteo 13, 31
Da duemila anni il granel di senape è
seminato fra le zolle di quest’arida terrà, ma il regno dei Cieli dov’è? Mentre
attorno infuria la tempesta e le ràffiche
micidiali falciano insieme uomini e cose, dov’è quest’albero immenso contro
il quale persino gli obici maggiori dovrebbero essere impotenti?
Io lo vedo fratello I Laggiù di fianco
al suo cannone c’è un soldato con un
libro in mano intento alla lettura :
nella mischia furibonda c’è un fante
che nella tasca interna della giubba nasconde il suo Libro : c’è un aviere lassù
che passa rapido come il baleno, sotto
la tuta, nascosto sul cuore, porta il suo
Libro. Nelle case lontane, in città ed in
campagna, son vecchi, donne e bimbi :
dinanzi hanno il Libro dei libri nel quale han letto prima di pregare. Li vedo,
son tanti e mai come oggi han nregato
con tanto fervore.
E’ questo, fratello mio, l’albero del
Regno di Dio che affonda ovunque le
sue radici e stende i suoi rami su tutta
la cristianità. Ora esso è ancora nascosto agli occhi del mondo, ma verrà certamente il giorno della sua manifestazione.
Martedì
IH Ci
Lettura: Atti 11, 1-18
« Egli fa bene ogni cosa : fa
udire i sordi e parlare I muti 1»
Marco 7, 37
mi.
Alcuni anni or sono, quando nella
predicazione cristiana risuonavano ancora gli ultimi accenti del razionalismo,
udimmo spesso parlare di miracoli di
Gesù come di fatti unicamente spirituali e simbolici, privi di una qualche
concreta realtà. SpesSo ne restammo
delusi perchè la nostra vita quotidiana
Con tutte le sue realtà concrete e materiali aveva essa pure bisogno di un Salvatore.
Il nostro testo, oggi, ci rende giustizia
e, sopratutto la rende al nostro Salvatore. Egli ha fatto ogni cosa bene. Non
è venuto a predicare ad uomini di carne
ed ossa una religione che interessa soltanto lo Spirito, ma s’è fermato lungamente, invece, a considerare le piaghe
che tormentano questa loro misera carne terrena. Così, per la fede, per la
stessa fede. Egli ha dato agli uomini
di ottenere la salvezza deH’anima loro,
e innumerevoli guarigioni della loro
carne. Egli ha fatto ogni cosa bene !
Mercoledì
Lettura: Atti 11, 19-30
* Cercate prima il Regno e la
19 Giigio giustizia di Dio e tutte queste
. cose vi saranno sopraggiunte ».
Marco 6, 36
Amen, Signore !
Riconosco in questo giorno ed in quest’ora, il momento di mettere in pratica
questa tua parola e mi accingo con tutte
le mie forze. Attórno a me abbondano i
motivi di ansietà e di preoccupazione,
le raffiche di una immane bufera si sono
aggiunte ai travagli consueti della mia
vita. La mia debole carne trema al pensiero delle insidie che si nascondono
nell’ombra e assai,, assai più, sono in
ansia per le persone amate la cui vita
mi è tanto più cara della mia.
Pure, vorrò preoccuparmi anzitutto
del tuo Regno. Anche sopra un campo
di battaglia porterò ardente nel petto
la passione del tuo Regno. Di tutto il
resto non vò preoccuparmi o Signore.
Ci penserai Tu per me ed io, una volta
di più, benedirò il tuo nome.
Giovedì
29 Oip
Lettura : Matteo 20, 27
• Chiitoque vorrà essere grande, fra voi, sarà vostro servitore e chiunque vorrà essere
primo sarà vostro servitore».
Matteo 20, 25-27
Queste parole di Gesù non sono, in
fondo, così paradossali come verrebbe
voglia di credere a prima vista. Il primato e la grandezza materiale non è
poi un ideale tanto desiderabile, perchè, con l’obbedienza supina di tanta
gente, i « primi e i grandi » godrebbero
anche la sua antipatia e forse il suo odio e ciò non può arridere ad una coscienza cristiana.
Il servitor di tutti, invece, gode della
simpatia e della riconoscenza di tutti, e
può contare sulla solidarietà generale.
Tutti saranno sempre pronti ad aprirgli una porta o ad offrirgli un aiuto.
Ma il primato-di cui parla Gesù, è
ancora un’altro, io credo. E’ un primato
agli occhi di Dio, dì chi si fa « tutto a
tutti » preoccupandosi unicamente di
piacere a Lui e di compiere l’Opera sua.
Venerdì
21 Gl
Lettura: 1 Tessalonicesi 2, 1-16
<11 Pigliuoi dell’uomo verrà
nella gloria del Padre suo, con
i suoi angeii ed allora renderà
a ciascuno secondo l'opera
sua ». Matteo 16, 27
Forse in un giorno come questo, su
di un mondo sconvolto dalla guerra, sui
campi di battaglia i soldati maneggeranno armi perfezionate daRe iforme
strane e mostruose, macchine volanti
solcheranno il cielo con la velocità del
baleno, nuvole di fumo rigurgiteranno
dalle bocche dei cannoni roventi, frastuoni assordanti risuoneranno per ogni
dove e fiumi di sangue scorreranno sui
campi di battaglia. Allora apparirà nel
cielo il segno del Figliuol dell’uomo e
gli occhi attoniti delle moltitudini si
volgeranno in alto: l’artigliere indugerà
presso al suo pezzo senza sparare, le
spade cadranno di mano ai soldati, amici e nemici si troveranno al fianco,
intenti a guardare, in alto, lo spettacolo
di un esercito, d’una potenza, d’una gloria e d’una vittoria mai pensate. E sarà
quella l’ora della divina giustizia. I popoli oppressi sorgeranno in piedi, le vedove asciugheranno gli occhi arrossati,
gli orfani intoneranno dei canti, i credenti, per ogni dove, usciranno daH’ombra per muovere incontro al loro Signore ... O se venisse presto questo
grande e meraviglioso giorno del Signore!
Sabato
22 Gl
Lettura: I Tessalonicesi 2, 17 ;
3, 6
<Se foste del mondo, ti mondo amerebbe quel ch’è suo».
Giovanni 15, 19
Quanta nostalgia non abbiam noi sentito,, talvolta, dell’amore del mondo !
Soli per le vie di qualche città lontana,
vedevamo attorno a noi la gente mondana passare e ripassare a crocchi e in
gaie brigate. Gente così diversa da noi
per il suo parlare, per i modi, per i sollazzi, per l’atteggiamento provocante,
per i discorsi spregiudicati. Qualche
frase giunta al nostro orecchio esaltava
l’amore fonte di divertimento e di felicità... e noi, solitari e tristi, stanchi di
una vita da eremiti, fummo così deboli
da invidiare quella felicità e quell’amore... Momenti di pazzia !
Più tardi, tornati nella compagnia dei
credenti, tra forti compagni, fanciulle
purissime, vegliardi rispecchianti la
santità^ abbiam compreso l’abisso che
separa l’amore del mondo da quello dei
credenti che abbiam provato una vergogna profonda per i nostri tentennamenti.
ENRICO GEYMET.
Domenica 23 Giugno
Leggere la meditazione in prima pagina
Lettura: Luca 14; 16-24.
— Possa l’ora grave che viviamo
spingere tutti i fedeli a ricercare con
più assiduità il conforto spirituale - di
cui si sente unanimemente il bisogno nella meditazione personale con Dio e
nei culti domenicali, ove si realizza fortemente la simpatia fraterna, la presenza che consola, che fortifica del Padre celeste e ove il Pastore cerca di far
sì che tutto il culto risponda ai bisogni della coscienza, dello spirito e del
cuore nel momento attuale.
VILLASECCA. Il culto di Domenica
mattina 9 corr. è stato presieduto dall’evangèlista emerito sig. Gustavo Bert,
che ringraziamo ancora.
— Il 10 corr. ha avuto luogo il funerale della sorella Massel Maddalena
ved. Tron, deceduta al Linsard, all’età
cordo di una vita umile ed al tempo
di 72 anni. La nostra sorella lascia il ristesso attiva; cadde mentre trovavasi al
pascolo del bestiame. Ài parenti esprimiamo ancora la nostra simpatia.
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iiriiii Ili [ÉK lili OwieWii
Àhgrogha —^ Pastore ': Roberto*^ Nisbet.
Angrogna (Serre) — Pastore : A. Deodato.
Bobbio Pellice — Pastore : Alberto Ricca.
Lttserna Glov,'~ Pastore ; Lor. Rtvoira.
Massello — Pastore : Ènrico Tron. c
Ferrerò — Pastore : Oreste PeyroneJ.
Plnerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : G. Mathieu.
Frali — Pastore : Lamy Coi'sson.
PramoUo — Pastore Erm; Rostan.
Prarostino — Pastore Umberto Bert. "
Riclaretto — Pastore A. Janavei.
Rodoretto — Cand. Theoi. A. Gerire.Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone — Pastore G. Bertin.
Torre Pellice — Pastore Giulio Tron.
vaiar Pellice — Pastore Roberto Jahier.
£ Genova — Via Assarotti - Pastore F.
" ' Peyronel, Via Curtatone, 2. - •
♦
# *
Abbazia — «Chiesa di Cristo». Culto
alle ore 16. Pastore Valdo Vinay, da
Fiume.
Aosta — Chiesa : 11, Via Croce di Città
- C. Th.-Neri Giampiccoli. _
"Barg-o (da Pisa).
Bari Chiesa Vaidese : Pastore A. Miscia Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa: Viale Vitt. Em., 4
-Pastore Arn. Comba, Viale Vitt. Em.59.
Biella — Chiesa: Piazza Funicolare Culto la 1“, 3* e 5* Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosja - Pastore Davide Pons - Istituto Valdese - Piani di Vallecrosia.
Borrello (da Carunchio).
Brescia — Chiesa : Via dei Mille 4 - Pastore Rob. Comba, ivi.
Brindisi —Chiesa: Via Congregazione
(da Taranto).
Caltanissetta — Chiesa : Via Maida, 19.
Campobasso (da S. Giacomo).
Carema — Scuola Valdese.
Carunchio — Chiesa - Pastore L. Naso.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
- Pastore T. Balma, ivi.
Cerignola — Chiesa - Via Regina Margherita, 17 - Pastore E. Pascal.
Como — Chiesa : Via Rusconi, 9 - Pastore Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa - C. Th. Lo Bue.
Corato — Chiesa : Corso Mazzini, 27 da (Bari).
Courmayeur — Chiesa (da Aosta).
Felonica Po ■— Cand. Theoi. E. Corsani.^
Firenze — Chiese: Via Serragli, 51 - Pastore Emilio Corsani — Via Manzoni, 21
- Pastore Tullio Vinay.
Fiume — Chiesa : 6 e 8 Via Pascoli ;
(Culto ore 10) - Pastore Valdo Vinay
presso Sig. Wiltsch, Via Baccich, 5.
Forano — Pastore A. Alessio.
. . (da ^Taranto).
' ' Grotte (Agrigento) (da Palermo).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 - Pastore
, Arturo'Vinay, Casa Pavera, Piazza
d’Armi.
\ La Maddalena {Ah ^Qms).
Latiano (da Taranto).
Livorno — Chiesa: Via G. Verdi, 3 Pastore: A. Ribet, ivi.
Luccfl - Via G. Tassi, 18 (da Pisa).
Mantova — Via Bacchio, 5.
Messina — Via Laudarne, 16 - Pastore
Seiffredo Colucci, ivi.
Milano — Piazza Missori, 3 - Pastore E.
Tron, jun. - Via Euripide, 9.
Napoli — Via Duomo, 275 - Pastore M.
Moreschini, Via Cimbri, 8.
New-York — Prima Chiesa Valdese 405, West 41 st St — Culto principale
3,30 pom. - Pastore Pietro Griglio 30 West, 94 th Street.
Orsara di Puglia (da Cerignola).
Pachino.
Palermo — Via Spezio, 43 — Pastore :
V. Subilia, ivi.
Pescolanciano (da Carunchio).
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
Pons, Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina (da Catania).
Piedicavallo — Chiesa : Via Carlo Alberto
- 2* Domenica del mese (da Ivrea).
Piombino (da Livorno).
Pisa — Chiesa : Via Derna, 15 — Pastore ■ Attilio Arias, Viale Giovanni
Pisano, 33.
Pont Canavese (da Ivrea).
Reggio Calabria — Chiesa Rione S.
Marco : Via Possidonia, 4 (da Messina).
Riesi — Pastore Carlo Gay.
Rio Marina (da Livorno).
Rocchenere (da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre Pastore : V. Sommani, ivi — Chiesa
di Piazza Cavour - Pastore : Paolo
Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
■ri
Salle (da Carunchio). ' , '
Sampierdarena — Chiesa : Via A. Can* toe, 16 — Pastore V. Panasela, Via
S.Bartolomeo del Fossato, 14/4.
San Giacomo degli Schiavoni — Evangelista G. Scarinci.
Sanremo — Chiesa : Via Roma — Pastore : G. Bonnet, ivi.
S, Lucia di Quistello (da Felonica). '
5. Maria di Licodia (da Catania).
Schiavi (da Pescolanciano).
Siena — Chiesa : Via S. Dom., 5 - Past.
Em. E. Meynier (da Firenze).
Susa — Chiesa: Via Umberto, 14 (da
Torre Pellice).
Taranto — Chiesa : Via Pupino, 16-20
(angolo Via F. Di Palma) — Pastore :
G. Castiglione, Via Crispi, 28.
Torino — Chiese : Corso Vittorio Emanuele, 23 e Corso Principe Oddone, 73
— Pastore : Elio Eynard, Via Pio V, 15.
Tramonti di Sopra (da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. M. Maggiore
— Pastore : G. Del Pesco, P. della
Libertà, 5.
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Torre Pellice p.
Luserna S. Q. »
Bricherasio >
Pinerolo »
Airasca >
Torino a.
5,18
5,36
6,24
5,23 7,41 9,50 12,47 16,50
5,27 7,15 9,54 12,51 16,54
5,37 7,24 10,04 13,01 17,03
5,54 6,58 7,41 10,22 13,22 17,19
6,16 7,18 7,57 10,43 13,44 17,40
6,58 8,03 8,28 11,25 14,33 18,25
18,26
18,30
18,40
19,05
19,26
20,08
19,53
19,57
20,07
20,24
20,49
21,36
21,10
21,14
21,24
21,42
22,03
22,52
Torino p.
Airasca >
Pinerolo- »
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Torre Pellice a.
0,40 4,54 6,32 8,12 11,40 13,21 17,15 18,31 19,03 20, ,34
1,19 5,33 7,14 8,44 12,23 14,04 17,55 19,09 19,28 21, ,10
1,39 5,57 7,39 8,59 12,39, 14,27 18,16 19,32 19,46 21, ,29
6,20 8,05 9,14 12,59 14,45 18,37 ^ 20,03 ^ ^
» ~ 6,32 8,17 9,26 13,13 14,58 18,52 ^ 20,18 ^ ^
6,36 8,21 9,30 13,17 15,02 18,56 20,22
(I) Feriale — (2) Festivo — (3) Al Lunedi.
Ferrovia Elettrica PINEROLO-PEROSA ARGENTINA
Pinerolo p. 6,30 7,52
S. Germano » 6,59 8,19
Villar Perosa » 7,08 8,26
Porosa Argentina a. 7,30 8,45
-10,45 12,50
11,10 13,19
11,17 13,26
11,40 13,45
14.40
15,07
15,15
15.40
16,45
17,13
17,20
17,40
I
18,30 19,54
18,55 20,18
19,02 20,24
19,20 20,40
Villar Perosa
S. Germano
Pinerolo
6,32 7,37 9,05 12,10 14,- 16,15 18,- 19,32
6,49 7,55 9,24 12,30 14,20 16,40 18,18 19,48
6,59 8,02 9,31 12,37 14,27 16,47 18,26 19,54
7,24 8,30 9,55 13,15 15,05 17,14 19,- 20,19
(!) Festivo.
Autocorriera PINEROLO-ORBASSANO-TORINO.
Pinerolo
Torino
P
a.
Torino
Pinerolo
6.03 7,28
7,15 8,40
p. 6,- 7,30
a. 7,18 8,42
GIORNI FERIALI.
9,— 11,18 13,18
10,13 12,31 14,30
11,20 14,05
12,33 15,18
15,58
17,11
17,23
18,41
18,51
20,05
9,02
10,15
16,
17,13
17,25
18,39
18,53
20,07
21,01
22,13
19,40
20,54
GIORNI FESTIVI.
> Pinerolo p. .7,23 8,58 11,18 13,18 16,58 18,28 20,- 21,28 23,10
Torino a. 8,37 10,14 12,31 14,30 18,11 19,41 21,13 22,42 0,16
23,45 Torino P- 5,57 7,25 9,~ 11,20 14,05 17,— 18,26 20,02 21,30 0,25
0,58 Pinerolo a. 7,10 8,38 10,13 12,33 15,18 18,13 19,43 21,15 22,44 1,31
Orario Automobile PEROSA-FENESTRELLE-PRAGELATO-SESTRIERE.
1
Perosa
Penestrelie
Pragelato
Sestriere
a.
9,9,40
10,05
10,45---;
19,39
20,10
Sestriere
Pragelato
penestrelie
Perosa
a.
(1) Venerdì, Sabato e Domenica.
16,15
16,45 -,5,40 17,15 —,—
6,20 17,50 —,
Orario-Automobile PEROSA ARGENTINA-PERRERO-PRALI
Perosa Argentinàp.
Perrero »
Prali a.
l
9,— 13,55
9,30 14,25
10,20
19,30
20,
P
Prali •
Perrero
Perosa Argentina a
10,35 -,
5,50 11,25 17,20
6,20 11,55 17,50
Orario Automobile TORRE
Torre Pellice p. 8,30 II,- 15,15 19,05
S^. Margherita » 8.35 11,05 15,20 19,10
‘**>2 15,27 19,17
Villar Pellice » 8,49 11,19 15,34 19,24
Via Fourca » 8,55 11,24 15,39 19,29
Bobbio Penice a. 9,— 11,30 15,45 19,35
PELLICE-BOBBIO PELLICE
Bobbio Pellice p. 6,30 7J5 12,— 17,30
Via Fourcia » 6,35 7,20 12,05 17,35
Villar Pellice . 6,41 7,26 12,11 17,41
Chabriols » 6,48 7,33 12,18 17,49
S. Margherita » 6,56 7,41 12,25 17,55
Torre Pellice a. 7,— 7,45 12,30 18,—
Orario Automobile SAN SECONDO - PINEROLO
Pinerolo
San Secondo
P
a.
7,50
8,05
1
11,—
11,15
18,40
18,65
San Secondo
Pinerolo
P
a.
7
7,15
1
9,
9,15
18,
18,15
(I) Ai Sabato.
(1) Solo al Venerdì.