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Preizo LirS iO
'.-Anno LXXVII - N. 37
TORRE PEIXICE, 26 Settembre 1947
. Odinone »n abboiianicnto postale - I Gruppo
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(Salmo 128:1)
ELLE VALLI VALDES
SETTIMANALE DELLA
canna rotta
yet it lucignolo
Egli non triterà la
canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante.
S. Maileo, XII, 20
Alcuni secoli prima della nascita, di
.Gesù Cristo, il profeta Isaia aveva vaiicinato la venuta del i^essia, raffi^u~
8"-^jato come il Servitore dell'Eterno, ri■ >" velando anche, insieme, con quale
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isi
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fu mante
CHIESA VALDESE
Per perdonare davvero bisogna
fare piu che perdonare. Bisogna che
nomale sia vinto dal bene e che, secondo l’esempio di Dio stesso, là
dove i’offesa obbondò, ia grazia sovrabbondi. Vinet I
f^compassione e con quale tenerezza Egli avrebbe compiuto l'opera sua;
Egli non triterà la canna rotta © non
spegnerà il lucignoilo fumante. Ed al
Matteo, il discepolo di' Gesù
eh era stato pubblicano e verso il quaMaestro aveva palesato tanta cornili prensione e tanta tenerezza, s’accinse
a scrivere nel suo Evangelo le parole
Gesù che aveva udito ed a narrare
opere d'amore di cui era stato tesitmone, non tralasciò di mettere in
^ rilievo il fatto che, in Gesù, l’antico
^’^ra avverato: Egli era veramente il Servitore dell’Eterno del
il profeta aveva detto : Egli non
^ triterà la cannia rotta e non spcignerà il
^&.iucignoilo fumante.
La canna rotta ed il lucignolo fumante stanno a rappresentare gli uomi|ni quali appariscono agli occhi di Dio.
V è egli qualche cosa che più di una
canna che il vento ha atterrato e rotto
^, 0 più d’un lucignolo fumante che dà
soltanto tenui bagliori di luce e che sta
k->4 per spegnersi, piarti non solo i segni
■della debolezza e della infermità, ma
sopratutto i deboli segni d’una vita
che sta per estinguersi? Tali noi sia> mo e tali gli uomini appariscono agli
Socchi di Dio: fragili ed inferme eteriture vicine a morire. Sono torse le avversità e le sofferenze che hanno Qosì
profondamente ed irrimediabilmente
ferito l’anima umana? E’ ben altro
che questo, dice la Parola di Dio. La
.catastrofe dell’anima umana ha ben
¿lire e più profonde ragioni: essa proviene dall’esser lontani da Dio, dal vi-Xvere per fare la propria anzi che la vo^Jttntà di Dio: dall'essere ribelli a Dio.
h^' E se potessimo, come Dìo, leggere
¡a storia segreta di ogni anima, trove,demmo che non vi è nessuno che non
porti i segni del suo male irrimedUtf)ìk, i segni della sua rivolta contro Dìo:
Canne rotte e lucignoli fumanti.
* . •
Se la canna rotta ed il lucignolo fumante sono l’immagine dell’anima fefita e della vUa che sta per spegnersi,
la promessa ; io non triterò la Càtina
^ rotta; io non sipegsnerò il lucignolo fumante, ci rivela la comipatssi'one © la
I tenereziaa senza confini del Sigmone.
Anzitutto, agli occhi di Dio, la can> ha è rotta, ma non trita, il lucignolo
è fumante, ma non spento aruxrra. Non
vi è anima così profondamente ferita
che il Signore non possa guarire; non
è degraddzkme così totale per la
* guale Egli non abbia rimedio: anche
g Pcr il più corrotto, per il più indegno,
*per il più lontano da Dio v'è speranza:
g io non triterò la canna rotta e non spegtìerò il lucignolo fumante.
Ma v’è di più, molto di più. Se il
Signore vede quello che noi siamo, Eglì vede anche quello che può fare di
noi; quello che. per l’opera della sua
grazia, possiamo diventare; a quali
altezze di sdntità e di carità può condurci riconciliandoci con Dio e mettendo la nostra volontà in armonia con la
volontà del Padre Celeste. Per questo
Egli è venuto nel mondo ed ha sofferto ed è morto.
Quando la donna peccatrice ' entrò
piangente nella casa del Fdriseo di cui
Gesù era ospite, il Signore riempì di
meraviglia i presentì, per la compassione e la tenerezza con cui accolse la
peccatrice pentita, per le dolci paróle
di perdono che le rivolse, per l'amore
eh Egli palesò verso quell'anima che
esprimeva col pianto la sua gratitudine a colui che aveva avuto pietà di lei;
a colui che non aveva tritato la canna
rom e non aveva spento ri! lucignolo
fumante.
Le parole, lo sguardo, la compasStone e l’amore di Gesù sono la incarna^
zione dell’amore, della compassione,
della tenerezza di Dio, il nostro Padre
ch’è nei cieli; Egli non triterà la canna rotta e non spegnerà il lucignokr fumante.
Questa rivelazione della tenera compassione di Dio non è forse supremamente consolatrice per ranima umana
ed, insieme, potente ispirazione alla
compassione per i nostri fratelli, deboli
ed infermi come siamo noi, canne rotte e lucignoli fumanti, come siamo
noi, ma. come noi, oggetto della
più tenera compassione di Dio?
ENRICO TBON, jr.
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PAROLE.CHE NON PASSANO,
PER L'OR A CHE PASSA!
“ E una grazia deH’Eterno
che non siamo stati interamente distrutti ;
poiché le Sue compassioni non sono esaurite.
Poiché il Signore non ripudia in perpetuo ;
ma, se affligge, ha anche compassione,
secondo la moltitudine delle Sue benignità ;
giacché non é volentieri ch’Egli umilia
ed affligge i figliuoli degli uomini.
Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole,
e torniamo aH’Eterno !
Eleviamo, insieme con le mani, i nostri cuori
a Dio nei cieli ! „
(Lamentazioni 3:22, 31-33, 40-41)
Cercate l’Eterno, mentre lo si può trovare ;
fnvocatelo, Ihentrc é vicino.
Lasci l’émpio la sua via
<e l’uomo iniquo i suoi pensieri ;
<e si converta aH’Etcrno che avrà pietà di lui,
al nostro Dio che é largo nel perdonare „.
(Isaia 55:6-7)
WàMi AYI€N
XV
COMUNICATO
VcncBdo ineontro ai desideri
espressi 4a molti, la Conferenza
DisfrcffiMl« è convocata in sessione strzMKdinaria a Pinerolo
Marlocll 7 «Uebr* alle ore 9
precise, c sarà aperta con un culto presieduto dai Pastore Achille
Deodato.
Lo scopo principale delia Conferenza sarà quella di fissare li
piano di lavoro, specialmente in
relazione alle celebrazioni per il
cenfenario Aell'EmancIpazIone.
La CommlNloB« Dlstretlgal«
I
Un© parenthèse dans mon séjour
à Colonia Valdcnse: une visite de
trois jours à INTJFVA HELVECIA,
petite ville au centre de COLONIA
SUIZA. Nueva Helvecia se trouve à
une douzaine de kilomètres die Colonia Valdense. Les services d’autobus ne manquent pas, mais c’est
plus commode monter dans l’auto
du collègue, le pasteur Ernest Tron.
La route qui unit les deux centres
est excellente! : elle est boidjée d’orangers et de palmiers; dès villas se
cachent dans des bosquets d’eupaliptus. Voici les hôtels — oonunent n’y
en aurait-il pas dans un© colonie
suisse? — renommés dans tout l’Uniiguay. Ils ont trtansloimé Nueva
Helvecia en un. centre remarquable
de tourisme.
Nous traversons le paie du grandiose hôtel «Nirvana». Nulle crainte: ce n’est pas là que je vais descendrei; le prix de 8.000 lires par
jour me paraît un peu élevé I Aussi nous poussons jusqu’à la cure,
plus modieste que le «Nirvana», mais
très aecueillante et où... on paie
moins! Le pasteur de l’endroit, Mr.
Elio Maggi, fait les honneurs de la
maison. Je visite son jardlin potager, il me montre ses lapins, ses
poules, ses deux chevaux, ses deux
vaches, son... cochon! J’adlmire aussi les orange de son verger; j’admire la beauté de l’emplacement, l’ordte, la propreté... il ne faut pas oublier que nous sommes à COLONIA
SUIZA !
Un peu d'hisloire
Colonia Suiza fut fondée le 21 nov.
IMl par un certain nombre de familles émigrées de la Suisse alle
raanJe pour ohercher dans l’Uruguay lointain des conditions de vie
plus facile. La première émigration
fut suivie par d’autres. Eu 1863 la
colonie comptait 600 habitants. En
1876 U y en avait 1300. En 1885,
2.600- Les Suisse se mirent à l'oeuvre avec énergie, persévérance, intelligence. Ils transformèrent leur
zone de colonisation en une des plus
belles régions db la République. Ils
cré^rmt dans le pays rindiistrie du
/romage enicore ignorée. En 1900 Colonia Suiza produisait 700.000 kilos
de fromage et. 150.000 kilos de beurre. Depuis lors la prodluction a énormément augmienté.
Actuellement il existe à Nueva
Helvecia un Institut National d’élevage rationnel et une Ecole de laiterie. Des cours sont donnés à de nombreux éftudiantsi. L’ingénieur d’origine sujissle qui dirige {l’Inspitbt a
l’amabilité de m’accompagner à
travers les laboratoires, les salles
d’études, les bureaux de recherche,
les étables rationnelles où je regarde
avec Un oertain respect des vaches
qui donnent 30 litres de lait par
jour et des cochons qui pèsent 400
kgr.! C’est à cet Institnt que se forment un grand nombre de directeur»
des iromagCTies qui existent dans le
l>ay8.
Parmi les colons suisses il y a un
pourcentage de catholiques. Les évangéliques se constituèient en E*
glis© en 1874. Avant cette date U»
furent visitée par les pasteurs db langue allemande de Montevideo ou de
Fray Bentos. Ces visites continuèlent jusqu’en 1887. Les pasteurs fai^ient un séjour à Nueva Helvecia,
instruisaient le» catéchumène» et...
repartaient.
En 1887 on construisit le temple
actuel et la communauté put finale-i
ment avoir son pasteur à résidence
fixe. M. Juan Bernardo Kaloria fut
le premier condlucteur spirituel de
la communauté. En 1890 lui succéda
Je pasteur German Banziger qui, à
son tour, eut pour successeur en 1909
le pasteur Aniolde Richter. Celui-ci
dirigea la congrégation jusqu’en
1926.
Entre 1936 et 1932 se succédèrent
les pasteurs Daniel Armand-Hugon,
déjà émérite, Heise, Hactmann,
Mühlemann. Du 1932 au 1943 l’Eglise fut dirigée par M. Jean Pierre
Gönnet. Le 20 novembre 1943 fut
installé l’actuel conducteur spirituel
Mr. Elio Maggi.
Suisses et Vaudois
Les rapports entre les Vaudois et
les Suisses en Europe datent depuis
longtemps et ont toujours été fraternels. N’y a-t-iJl pas une étrange coïncidence dans le fait que Suisses et
Vaudois partirent d’Europe plus on
moins à la même époque, émigrèrent les uns et les autres vers l’LIruguay et en Uruguay il» s’établirent
'dans la même région, colonisèrent
ensemble, firent les mêmes expériendes, eurent les mêmes luttes, s’imposèrent au respect des fils du pays
et transformèrent leur département
dans le plus beain département de la
République.
Colonia Valdense et Colonia Suiza
sont à peu de km. de distaitee l’une
de l’autre. Les pasteurs vaudoi» de
Colonia Valdense' ont toujours été
heureux de donner leur collaboration à l’Eglise de Colonia Suiza.
Rappelons en particulier la collaboration toujours si appréciée de feu le
pasteur Daniel Armand-Hugon et die
l’actuel pasteur de Colonia Valdense, Mr. Ernest Tron. Mr. Gönnet,
qui a longtemps dirigé l’Eglise Suisse est Vaudois et c’est un Vaudois, M.
Maggi, gui est maitenànt pasteur de
la communauté voisine. Plusieurs
familles vaudoises (des Roland, des
Bonjour, des Bounous, des Gardiol,
des Sonber, de» Geymonat, des Bertih, des Ricoa, des Malan, de» Jourdlan, des AHio, des Gönnet, dés Hugon, des Rochon) sont établis à Golonia Suiza et font partie de l’Eglise
de Nueva Helvecia. Les maria^' entre Vaudois et Suisses sont fréquents, les Mens spirituels qui unissent les deux popnlatioi^ sont intimes.
Un dîner m’a été offert par la jmineese de Colonia Suiza et un thé
par la Société des Dames. J’ai parlé
aux uns et aux autres de ce qu’a
été la Suisse pour l’Eglise Vaudoise
dans le passé et dans le present; j’ai
parlé de nos églises pendant et après
la guerre, de nos difficultés, de ntw
luttes, de notre travail. J’ai passé
tout une soirée avec le Consistoire,
présent aussi le Pasteur Ernest
Tron et nous avons parlé des problè- .
mes qui intéressent nos Eglises en
Uruguay. J’ai eu le plaisir aussi de
présider un culte le dimanicbe matin
dans le beau temple helvétique. Expérience assez éti-ange que celle d’un
italim qui parlé en espagnol à des
Suisses!
Ma visite à Colonia Suiza est terminée, J© rentre à Colonia Valdense, J’ai reçu un accueil fraternel; la
communauté m’a laissé une impression excellente; Mr. Maggi travaille
avec zèle, enthousiasme, intelligence. Son ministère est très apprécié.
J’ai la çonvinction qu’une collaboration toujours plu» étroite entre Suisses et Vaudois d’Uruguay sera un
enrichissemient spiritnel pour les un»
et pour les autres
ALB, RICCA
2
l‘£CO delle valu valdesì
delle
NELLA CITTA’
DI CALVINO
Vaumarcusji, Ba^sscy, Frangins, Oslo: non à può dire che uiià parte
del piccolo mondo Valdese non sia
uscita quest’estate dalla stretta cerchia (teile Valli per allacciare dei
contatti oon il mondo evangelico internazionale.
Nulla di strano, dunque, che l’inviato speciale dell’Eco abbia desiderato unirsi alla carcrvana dei partecipanti alla (( Semaine Prc^eslante » di
Ginevra, dal 6 al 13 settembre, per
^ivere nella (dttà di Calvino alcuni
giorni di comunione fraterna con i
protestanti svizaieri, francesi, belgi,
olandesi e italiani.
Un viaggio lungo, ma interessante,
nella zona del lago Maggiore e dell’Ossola, poi sul Sempione, infine
lungo la valle del Rodano, ci ha condotti da Torino a Ginevra, favoriti
dal bel tempo, rallegrati rial canto
di alcune voci tenorili, frequentemente attratti dalle bellezze del paesaggio. Alle 11 di sera, quando l’autopulmaim depositava a Ginevra il
suo carico dS 42 persone, abbiamo
avuto il primo saluto e la prima fraterna aceoglienza sul suolo svizzero
dal signor Emile Pascpiet e dalla
Colonia Valdese della città.
Diciamo subito che la « Semaine
Protestanten ha offerto a tutti larghe possibilità di iu(x>ntri, dS esperienze, di impressioni. Organizzata
dialla « Fédération des Ceröles
Protestants de Genève i e in
modo speciale dal « Cercle de
Saint Gervais », p|er dare a
—molti protesitanti il modo di intmntrarsi e di prendere coscienza dei
vincoli ohe li unìacsono, essa ha assolto la sua funzione degnamente,
senza manifestazioni soltanto appariscenti, ma in uno spirito di umiltà, dì ftaternità, di solidarietà cristiana.
L’il settembre lo stesso gruppo
ha partecipato al culto solenne di
S, Cena nella cattedrale di SaintPierre in occasione del « Jeûne Genevois » e l’ultimo giorno, i Pastori
Valdesi insieme ai loro colleghi belgi
e francesi, sono stati invitati ad) una
seduta della « Compagnie des Pasteurs » presieduta dal Moderatore
CeUerier, nel ooæiso deUla guale il
Pastore E. Roston ebbe modo di recare ai rappresentanti delle Chiese
sorelle il messaggio fraterno del Moderatore e della Chiesa Valdese.
Non vogliamo dimenticare i culti
mattutini nella (mtte&'ale, i concerti di musica sacra, la piccola, valente corale di Liegi ed i suoi canti. Ma
no/n dobbiamo isupratulìto dimenti
care i frequenti contatti con i Vaidesi di Ginevra e di Losanna, culminati nell’inconta» totalmente «Valdese» nel tempio dell’Oratoire, con
messaggi del sig. Pasquet, del prof.
Ja\la e dei pastori Rostati e Jahier,
e la breve, solenne riunione attorno
al monumento di Prangins.
E potremmo (»ntinuare a parlare
delle nostre esperienze ginevrine;
anche, se lo volete, dei gravi crucci finatiziari, col cambio attuale della lira! Non cj dilungheremo oltre.
A nome di tutti i partecipanti,
l’inviato speciale dell’Eco ringrazia
caldamente i Pastori Roger Wyter,
Max Dominicé, Beno&, della Cliiesa
di Ginevra, per la loro cordiale accoglienza; gli amici fedeli della nostra Chiesa, i signori E. Pasquet e
Jacques Picot, oltre a quanti hanno
offerto gratuiitaniente un alloggio;
infine, il prof. A. .falla per la cura
con cui ha organizzato la partecipazioBe Valdese ad una settimana ginevrina che ha lasciato neiranimo
di tutti un caro ricordo.
L’Inviato speciale
LA
CONFERENZA DI OSLO
Si è svolta ad Oslo, dal 22 al 31 luglio
u. s, la seconda conferenza mandiale della gioventù cristiana; la .prima s’era tenuta ad Amsterdanm nel 1939, poche settimane prima deirimraane conflitto, ed aveva per motto : « Cristo è Vincitore »; quella di Oslo proc'aimò : « Cristo è Signore »,
come affermazione del Suo potere in eterno sul destino degli uomini.
Raduno di giovani
to il canto sacro, seguito sul ,(( Cantate
Domiino» scelta di 95 cantici fatta dalLAssociazione Cristiana degli Studenti, col testo in inglese, tedesco, francese ed altre
lingue.
Si svolsero pure due grandi Cultn di S.
Cena : M primo, (selebrato secondo ¡| rituale della Chiesa Luterana di Norvegia; il
secondo servizio di Comunione fu la S,
Liturgia della Chiesa Ortodossa d’Oriente,
celetorata dal Met®opolita Panteléimon di
Edessa. ,
La prima giornata, quella del 7
settembre, è stata una giornata di
mobilitazione protestante. Al mattino, mentre una massa di giovani affollava la (tattedrale di SaintPierre, gli uomini affluivano nel
tempio di Saint-Gervais, dove il ptofesser Jean Cadier della Facoltà di
teologia di Montpellier pronunzìavà
un forte messaggio evangelico, e le
signore si recavano per un (mito speciale nel tempio della Fusterie.
Alle 11,30 la Ginevra Protestante
si è raccolta ai piedi del monumento
ai Riforma/tori. Da Saint-Pierre' un
lun^o (»rteo avanzava dove erano
rappresentate tutte le organizzazioni
giovanili e le delegazioni estere: uno stendardo azzurro con le sette
stelle e un gruppo di candide cuffie
segnalavano la presenza dei Valdesi. Cerimonia semplice ed austera :
il canto s(rlenn& dei salmi, un breve energico messaggio del M(»deratore della Compagnia dei pastori, la preghiera. Quanto basta per onorare con purità di cuore il nome di Dio e per
ricordare con riicoiioscenza i testimoni fedeli della Sua eterna Parola.
Poi l’inunensa folla ha ripreso a
muoversi e, per vie divm-se, è giunta al Palazzo delle Esposizioni, dove
ha consumato un pranzo al sacco, in
un’atmosfera di famigliare allegria,
ed ha ascoltato alcuni messaggi di
personalità politiche protestanti.
Durante la settimana, il gruppo
dei gitanti, guidato dàl prol. Attilio
Jalia 6 dal sig. E. PasqutH ha visitato
non poche chiese e località del Cantone di Ginevra e in Ginevra stessa.
Si è TIeicKto itfi ipomo a Losmnna
dove ha sostato fin nel pomerìggio,
per ripartii« alla volta di Appi«»,
nèl Cantone di Vaud; (jui i Vàldésì
sono stati aooolti prima di tutto dal
pastore Schtmemberg, già ootiomuto
alle Valli, e poi dai suoi parrochiani
ndle loro case per il pasto serale
generosamente offerto.
1200 giovani, di cui quasi mille ,al disotto dei 30 anni, gli altri più anziani e
leaders, provenienti da 70 paesi dei 5 continenti, sono stati accolti ed ospitati molto
cortesemente dagli labitanti della nordica
(ùttà, alla quale hanno conferito Insolita
animazione; erano delegati delle varie
Chiese del mondo, dairortodossa alla battista, dalia lutemna aU'anglicaina e del movimenti di gioventù cristìana, come
i’YMCA, l’YWCA, la FUACE, la gioventù fetterata al diipartimento d| ig^oventù del
Consìglio Ecumenico delle Chiese o alrAssociazione mondiale delte Scuole Domenicali.
L’Italia era rappresentata da 15 delegati,
di cui ben 9 membri della Chiesa Valdese.
Tutti questi giovani erano accorsi lassù
dalle parti più lontane dei globo per un at
to di fede, per discutere ii»ieme i grandi
probteml moraB, reiMgiosi, stxààli, politici
dhe travagliano M mondo contemporanee,
per ascoltare i messaggi di eminenti teologi e filosofi, per pregare e cantare insieme, per ctmoscersi e capirsi a vicenida in
uno spirito cristiano, per mettere in comune te esperienze fatte negli anni dì guerra
e sopratutto per proclamare a fronte alta
che Cristo è S^iore.
Fin dal primo giorno di apenttira la Conferenza s’è rivelata Cristocentnica : « Cristo è oggi e per Vefemità il padrone del
nostro destino e di quello del mondo intero» ha affermato il Segretario generaile del
Consiglio Ecumenico, signor Visser’t
Hooft, domandando l’aiuto del Signore sui
lavori delia Conferenza ; pure il vescovo
luterano norvegese Berggrav, predicando
lo stesso giorno nella Cattedrale di Oslo,
(testo di 1 Corinzi 8 ; 5-6) metteva in risalto la dipendenza totale d'eiruomo da
Dio; quando ruoirto sì separa da Dio & vuole lui stesso deificarsi, abbandona il mondo
a Satana : Tultima guerra non è dhe una
scena del dramma del mondo, ohe è continuo.
Studi biblici in gruppi
Gruppi di discussione
Culti giornalieri e di S. Cena
Ogni mattina furono celebrati del culti
presieduti di voIhb in volta da pastori delle Chiese RjiEcnnJata, Ai^licana, Luterana,
Ortodossa, dei Fratelli C^i; malgrado.te
(Ufflcoltà di adattamento aUe diverse tradizioni lihngiitihe, slamo nondlimeno riusciti
a trasformare queste difficoltà ih esperienze posiMve, ij^trando nel senso profondo
di esse reaUiizando una co.munione vicendevole dì membri delle Chiese di Qwto :
a queste esperienze positive cotìtribui mol
tenere riforme .perchè la faimiiglia possa
svilupparsi, più facilmente, Ohiedèndo alle
Ch'ese una preparazione dei giovani alte
reaponsabillltà farnigllaili., sedondo |a trad’zione cristiana. La revisione deli’isti'uzlone religiosa, il dovere di dedizione delrimportante vocazione de! l’insegnante cristiano, il riconoscimento dei limiti dell’istruzione sono stati d’iscussi trattando il
tema (d’educazione nel mondo moderno»,
H problema ebraico ha portato ì giovani ad
affermare la oalpabiliità dei cristiani per
non avere a sufficienza lottato contro l’antisemltismo : s’è riconosciuto il dovere di
aiutare gM Ebrei, dj stabilire contatti con
loro, per una maggiore comprensione, e
di combattere l’antisemitismo.
l’aivvenlre non è più ambi'guo; nella certez- |
za della salvezza c’è un incontro continuo
della creatura col Creatore nella fede, ogni .giorno. E’ la fede die bisogna alimen- ì
tare col .pane ideila Parola dd Dio.
Incontri di delegazioni
e impressioni
Messaggi di personalità
cristiane
Il lavoro della Conferenza era suddivi.so
in molti gruppi, di 30 o 40 persone, dove
i delegati .avevano maggiore possibilità di
discutere, di conoscersi a fondo, di vedere
più da vicino quali fossero le loro divergenze o i loro punti di contatto : erano
gruppi di discnssione e .gruippi .dj studi bihlici.
Negli studi biblici, seduti a fianco a fianco, l’indcmesiano e il francese, il negro e
ramerioano, 11 dnese e il cecoslovacco si
chinavano sullo stesso testo biblico, chiedendo la Dio f’dspirazione per una giusta
interpretazione, cercando di superare le
concezioni troppo personali, per afferrare
meglio il messaggio centrale dal testo. Per
molti detegati il messaggio biblico interpretato come parola di Dio indirizzata agli
uomiini nei .loro prohlemi moderni è stata
una rivelazione; il criterio d’ispirazione è
stato compreso come conformità allo Spirito del Cristo. Bisogna riconoscere che c’è
stata sovente difficoltà nello scoprire e nel
predsare il significate di ateunl passi biblici, ma ciò ha servito a Bar riconoscere a
molti la loro personale responsaibilità e la
nece^ità di una personale relazione *xm
Dio in Cristo.
Dai discorsi de’ vari oratori, alcuni dei
quali molto conosciuti, che si sono avvicendati sulla tribuna del .aFiiladeifla Hall»
il grande locale delle Conferenze, sono emersi come temi predominanti : la realtà
della Chiesa universale, ia necessità di una
nuova coscienza delta propria respoinsabilità da parte della Chiesa e dei Cristiani e
di una intensificazione deirattività ecumenica.
Ricordiamo ì momi degii oratori :
, prof. Niebuhr, Kirtler Mather, Madeleine Barot, pastore M. Niemòller. Li-ChuWan, —
il pastore Niemòller nel suo forte discorso, dopo aver considerata lo stadio umano deH’oiiimismo, dovuto alia fiiduciia nei
progresso, ci presentò la grave piaga attuale : il nihilismo; tanto l’uno che l'altro, affermò l’oratore, sono viziati alla base, perchè non vedono ohe l’uomo è creatura di
Dio e non può di per sè stesso separarsi
dal suo Creatore. Il nostro ottimismo è
tolto dal fatto che davMiti al Cristo, Il quale volontariamente è diventato Colui ohe
« non ha voluto prevalersi della sua eguaglianza con Dio» (Fi'lipp. Il; 6) noi non
possiamo pretendere al magistero ideE’avvenire e comprendiamo che la condanna
di Dio è diiltra .parte il nostro
nihilismo scompare nei riconoscere che la
promessa di redenzione è stata mantenuta
in Cristo. Per quelli che sono in Cristo
Molto proficui lanche se purtroppo, per
mancanza di tempo, non abbastanza fraquenti, furono gli .incontri fra te varie cleiogazioni, in cui si fecero conoscere e si
oonob'bero.le situazioni ed i problemi delle
singole Chiese; ¡ndimcntioabile fra tutti .
quello de!,la Chiese riformate, presieduto
dal Pastore Filippo Maiury, nel quale la
situazione della Chiesa Valdese venne esposta dai Pastore Giorgio Girardet, e
quello dei popoli latini, presieduto dal Pastore Silvio Long, conosciuto afie Valli e
dai lettori dell’Eco, nel quale si ebbero,
scambi di i.dee sulla libertà religiosa nei
vari paesi.
Rimarrà pure fortemente impressa nel
r’cordo di tutti i delegati la dichiarazione
comune degli olandesi e degli indonesiam,.
scaturita .appunto da un incontro di preghie ,
ra comune, nella quale essi, deplorando il
conflitto armato scoppiato in Indonesia, esprimevano la loro riconoscenza per aver
potuto pregare .¡.nsiame e il loro .desiderio
di incontrarsi sempre cerne fratelli m Cristo. Questa fu una- delle vittorie del’o spirito cristiano di Oslo.
«0
Quali beni spirituali ognuno di noi può
dire di aver tratto d.al!a Conferenza? A.n- j
zitutto una visione più ecumenica del cri- vstianeSiffliO, ma anche un senso di umiliazione e di pentimento comune per le di- ;
visioni che separano il corpo di Cristo, insieme con un maggior senso di responiiabitìtà e di timore cristiano, nella certezza -,
che Cristo è veramente il Siignore.
E’ mia impressione che un.a nuova unità sorgerà dal Congresso di Oslo e che l’i-.
dea della necessità di una riforma ecumenica. come la chiamò il Pastore Bilheiimer,
■’in seno .alle Chiese, si svilupperà, secondo la via che sarà additata dal Cristo.
ENRICO FORNERON
VAUMARCUS
V- CAMPO BI BILICO
Nelle discussioni di gpuppi, svolgentesi
con tecnica perfetta, si esaminarono problemi sroottanti : il gruppo Che discuteva M
tema « Ordine e libertà » riconobbe ohe
la Chiesa e I suo membri non. s’erano sufficientemente preoooupati delle domande
della società e ohe le Contunità cristiiaine
dovevano avere in essa una funzione costruttivi e oritiica, con una maiggtior <x>nsacrazione da parte di; ogni cristiano.
La necessità di tàn riiinovlo personale
della fede, deMa preghiera, di una più giran"
de dedsloae nella testiimonlanza <mistiana
è stata ribadita dal gruppo che discuteva il
tema ; « Obbedienza cristiana in un mondo
secolarizxato ». li dovere delle Chiese di
lavorare intensamente per la rioancìMazione dei popoli e femanclpazione delle nazioni deboli, mediante relazioni più intime tra le Chiese e ì mov.iimenti di aioventù, è stato affermato dal gruppo che discuteva sull’«Ordine mondiate».
Trattando H tema « Famiglia e Comunità«, si ò hwistiio sul ««pattere sacramentate del matrimonio, su] dovere cH ot
In questo periodo dell'anino fioniscono partbolarmente .niumerosi sui nastri
giornali i sesooonti di incontri, iraduni internazioiniali, ©oc. Mi. diamiando se
la reazione dei lettoti non si limiti il
più dielle volte a un : « Interessante (altra versione : noioso), m.a ci toacaino
relaitivamente (M. id. : ci secciainio), in
fondo, beati quelli eshe ci sono andati!»
Bene, vi dirò die la ipenso ee*attamente così andh'io; beaifi quelli ohe
ci sono andati; queste quattro righe
hanno appunto lo scopo, oltre quello
di darvi una .pallida idea di ciò dh© sia
stato il oamipo ibihilico di Vauwarcus,
di inconaggiare molti giovani ad andarci, se sonò resiponsabili di .Unione, col
gruppo della .FUV, oppure per conto
lóro, sopratutto se .possiedono de- genitori che, ansiosi e desiderosi del vero bene dei loro figli, offrano loro i
mezzi, che non sono poi esorbitiainti, di,j
parfeCiiparvii : ed insisto su questo punto perchè so che molti .padri e molte
madri se son pronti a metter mano al
borsellino per ila salute fìsica dei loro
fligliiuoli o .per ia loro carriera economiioa o posizione sodale sarebbero
stupiitissimi di sentirsi dir© ohe è loro
dovere fare altrettanto peir la stóilute
spirituale ; eppure è cosi, anche la cuna d’anime nienitra nelle loro attribuzioni, e per ladempiervi essi debbono
valersi di tutte le ocCastoni : o|ggi segnaliamo loro perciò questa, del Campo biblico
E non si creda che esso sìa un campo pesante, uin po’ mattone, roba teologica o dlalta cuiltuira, come mi si era
détto pnima ohe pantissi; prova ne sia
il fatto Che tutti all nitomo, non. laivevamo che un desiderio ; poterci tornare
in avvenire! Tornarci non tanto per
ritrovare il posto incantevole, .rambiente simpatico, quanto per arrioahiroi ancora, per ftcnci semplicemente del bene, come Ce ne siamo fatti, quest’anno.
óre di studio...
E, vediamo anzitutto le ore di studio : un’ora di catechismo al miattino,
in tutto sei .lezioni sul secondo articolo
del Credo (Credo in Gesù Cristo...),
sapo.aizioni lucide e chiare di fatti ben
noti che divenivano però, riguardandoli da vicino, soirgente di edifìCaiziOne
e consolazione; abbiamo visto passare successiivamente sotto i nostri occhi tutte le scene della tremenda lotta
tra il Figlio di Dio e il principe di questo mondo, lotta nella quale sentiamo
bene ogni giorno fino a ohe punto siamo tuffati, ma della quale anche con
tinuamente dimentichiamo la Cosa più
imlportanite ; che la sorte ne è ^à decisa. che la vittoria è già in mano a
Cristo, anche se guardandoci attorno
pensiamo credere il contrario; rinrpadronirsi di questa certezza è scoperta
liberatrice, liberazione da tutte le an-'
goseie, i dubbi, le paure.
Poi l’ora di p'epi'irazicne personale
por lo studio biblico : .benefica ora d'
raccoglimento nel'a qu'cte della foresta o della sala di Culto, in cui cercavamo di trarre qualcosa — ed era molto .poco! - da ogni parola, da ogni versetto del testo indicato ('Go!.ossesi da
2 / 8 alla .fine). Nel pomeriggio lo studio biblico a .gruppi e la sintesi in comune : abbiamo constatato 'la pochezza
delle nostre conoscenze bibliche che
si riflette in una fede vaga e superficiale e per contrasto la ricchezza abhaigfiante che contiene 'la Parola di
Dio e che non richiede che cuori 'attenti per riveliairsi.
... e ore di svago.
Frammezzo a queste, le ore dello
svago : un’ora di libertà prima di praflizo e tre dopo, oltre ai vari ritagli, permettevanio le più varie iniziativ© per- .¡^
sonali e collettive : partite al pallone
3
L'ECO DELLE VALLI VALDESI
ed aL.|iiing-poiBg, bagnj-«..4^
passiSiggiaite nei diintoimii cihe terminava*
no soveji'tie davanti a , una superba
(iiarte.) spedalità dell« .EtoureuìI » di
Vaumarcus ; e con qiuesto, grandi
chiacohierate e disoussioni pon''scalrobii
di informazioni ed impressioni, uitìlissimi ed interessanti. (Di due riuscitissime serate rtoreative noteremo solo
due grandi successi : una canzone, veramente bella, ipresentate dall gruppo
francese :
■®®*i**6lW©9afHenite a -sonneoohiare - per
andare incontro, fraternamente comprensitvi, attraverso le porte dhe ci sono oggi aperte o semiaperte, ai giova*
ni di tutte le tendenze, anche le più
estreme.
'’Nous marchons dans la nuit profonde, — la main dans la main...”
e un gioco... nuovo per gli aimid svizzeri, presentato dial gnuppo italiano :
"Ti piacciono i tuoi vicini???”
^ Infine le ore della preghiera, le più
ricche, le più benedette" culti mattutìhi, culti serali di interceasione, culto
di Santa Cena nella chiesetta di Concise : pienezza della grazia dii Dio, data a tshj ipuò a malapena mendicarla,
pienezza dell’amor fraterno rivelatosi
particolarmente nella fdrza della intercessione.
Altre due serate furono diedicate, una alla relazione della ooinlferènza di
Oslo, fatta da alcuni partecipanti, l’altra a quella del 'Festival della gioventù
di Praga, fatta da un pt^ore francese
che vi ipartecipò come accompagnatore
e che ci rivolse un incisivo appello ad
uscire dall omihra de! nostri interessi
0 dei nostri camipanili dove stiamo
In ultimo, l’ora di oggi ; l’ora di vi-'
vere non tra i sentimentali ricordi; di
una settimana eccezionale, ma concretamente in questa grazia, in questo amor fraterno; l’ora di vivere maggiormente uniti in uno spirito di preghiera, e testimoni, là dove siamo mossi,
di Gesù Cristo, nostro unico Signore e
sola speranza.
e. p.
F.U.V.
Campo unionistico di Praly
4-13 agosto 1947
Ha avuto luogo dal 4 al 13 Agosto
in località Pomieri di Praly il II Cam’ peggio Estivo post-bellioo organizzato
dalla FU V.
Circa 220 giovani valdesi affluiti
I alle valli da ogni parte della penisola,
alcuni delegati italiani delle consorelle Chiese Evangeliche, la delegazione
' svizzera del movimento giovanile ]. P.
del Cantone di Vaud con a capo il Pastore Paschoud, lei delegazione della
"funge Kirche” guidata daUa Segretaria Generale del movimento e dal
Pastore Keller, gli émici Mennoniti, iì
Pastore Meyer di Marsiglia costituirono
l'eterogenea pt^polazione campìstica.
Direttore del campo era il Segretario
della FVV Pastore Tullio Vinay; suo
diretto collabomtore il Pa^store Neri
(hampiccoli.
Indubbiamente, malgrado la FUV
- sia agli inizi di una serie di esperienze
in materia organizzativa e malgrado ci
si debba adattare per ovvie necessità
. contingenti a ritrovati ed a soluzioni di
■carattere temporaneo, si è potuto constatare che un notevole passo in avanti
è stato compiuto.
Lfusegnazifpne preorldmata dei posti. la costituzione delle famiglie, la
buona collaborazione dei capi-famiglia,
il procedimento metodologico della discussione e della sintesi degli studi,
sono altrettante dimostrazioni di un
sensibile ed incoraggiante progresso.
Per oantro, la non perfetta osservanza degli orari e del programma, la insufficiente distribuzione delle responsabilità. la non ancora sviluppata preparazione pre-campo e tante altre cose
ci invitano ad uno scambi di idee, di
esperienze, di suggerimenti, di critiche che- impostate nelle nostre unioni
e sulle colonne del nostro giornale, saranno utili al conseguimento dell’unico
scopo: cioè di un sano e rapido perfezionamento della nostra organizzazione
campislka.
Ma al di là dei progressi o delle deficienze tecniche riscontrate, resta pur
sempre rivo, in noi campisti, nella sua
limpida chiarezza e nel suo pih fulgido splendore, il ricordo incancellabile della fraternità giovanile realizzata •
nel nome di- Cristo attraverso alle nostre.'talora timide, talora audaci interpretazioni bibliche della Parola di Dio«La Fraternità dei giovani nel nome de] loro unico Signore ».
E’ questa la finalità ed il programma
attuale dei nostri campi. Abbiamo lasciato le nostre case, il lavoro, gli studi; per molti le ferie annuali si sono
chiamate Campo di Praly; ci siamo ritrovati lassù vecchi e nuovi campisti,
per conoscerci, per scambiarci le nostre
impressioni, per trascorrere alcune
giornate di serenità e di fraterna gioia,
lontani dalle rumorose abitudini della
vita di tutti i giorni. Questo solamente ?
O è più importante il chiederci come ci
siamo ritrovati?
Animali da un intimo e profondo ^desiderio di migliorare noi stessi attrae
verso l’amore del prossimo che ci circonda; persuasi della mece^ità di meditare insieme la parola degli F.vangeli; spinti dal bisogno di rmmvare il
nostro sano entusiasmo giovanile attraverso alla., scuola dì una vita comunitaria cristianamente conce futa ed attuata
Allora il tutto plasmato da questo
spirito che ci rigenera, appare sotto
una nuova luce ed è sotto questa luce
che la mia memoria rievoca le giornate benedette; di Praly, mentre davanti ai miei occhi si proietta il film ricordo del campo unionistico 1947.
Lo spazio concessomi nqn mi permette di schematizzare il lavoro svolto e m’induce alla chiusa: ometto quindi la cronaca pura e semplice che troverete dettagliata e precisa in "Gioventù Evangelica”.
'Gli studi seguendo la traccia generale del tema ’’Il ministerio della Comunità furono tenuti alternativamente
da pastori e da giovani; nel complesso
riuscirono interessanti suscitando profìcue discussioni. Il^campo si chiuse
con la semplice e. suggestiva cerimonia della celebrazione della Santa Cena
all’aperto, celebrazione..^he creò in
tutti un’atmosfera di mutua e reciproca commozione e che fece sì che tutti
i campisti si rifugiassero per pochi minuti nei loro attendamenti per vincere
la fragilità della loro umana sensibilità
e per ritrovarsi dopo qualche istante
resi più puri e più sereni dall’aver
partecipato al sacrificio del Signore.
Miei dati cannpisti, la beineiMzìorm
di Dio è scesa in quel giorno su di noi
ed abbiamo avuto la grande e ineffabile gioia di gustarla.
r osservatore
politico
Passati i grandi caldi di questa
torrida estate, la vita polisca ha ripreso obìtiai il SUOI ritmo normale sul
duplice piano nazionale etti internazionale. Abbiamo così assfiktito alla
ratifica del trattato di pace all'Assemblea Costituente, ratifica condizionata a quella degli stati vincitori; al rifiuno russo di ratificare n sua
volta il nostro trattato; ed infine alla
firma, dopo un improvviso cambiamento di rotta, anche da jmrte di
questa potenza
Cercare cflP analizzare perchè di
qjueste oscillazioni ¡toliticke in sì
grave questione, porterebbe ad un
esame troppo complesso della situazione e deMe varie possib(ilità che via
via si presen.terebbero e rischieremmo .sempre di parere, ad occhi non
eccessmmmente obiettivi, a nostra
volta unMateraU. Ci limitiamo dunque al riassunOo dei fatti, non trac
scurando di ripetere quanto altre
volte affermato, e cioè che quando
si tratta c/lil porre in gioco ii destino
0 Vesistenza di un popolo, dimostratosi certo meritevole dì rinascere a
nimva vita, non ci si può permettere di far ciò dipendere dtM’oppprtunità pol^im di compiere o rum
compiere un determinalo gòtto. T0to do mm fa che accentuare la frattura che divide il mondo e che si
dirama con ¡Infinite incriminazioni,
pericolose quanfaltro mai, nelVintemo dei popoli e dei ¡mesi.
Così il trattato! è stato varato : con
le sue fioche hid^ e le sue numero
sissime ombre. Ed è-in questi-sdtimi
giorni entrato in vigore: le truppe
alleate si sono ritirate ddUa Venezia
GkiMa, quelle italiane si. sono attestate in loro vece su di ulna linea
geograficamente ).e^ l^:camente assurda, piena di perìcoli per la nostra
sicurezza nazionale. Fola, Fiume e
le città istriane sono cadute in. mano
slavai se pur semispoptdate per l’esodo impressionante dei profughi.
Trieste è Stato Ubero, nome tragicamente ironico, che se v’è una città ove la Ubeiità rischia ad ogni ora
d’essere sanguinosamente soppressa,
questa è proprio Trieste.
E sulla, frontiera occidentale, la
Francia ha occupato Tenda, Briga,
Valle Stretim, Momeenis^o, Monginevro. Piccolo San Bernardo, .deludendo purfifioppo con un gesto di
insulsa vendetta quanti speravano
nella lealtà, neUfortestà e nell’intelligenza politica della vicina repubblica.
C’è da sperare che il volger del
tempo, ¡faccia porre il dovuto rimedio
a questi errori che dividono anziché
unire e che al disopra dei confini
i popoli si ritrovino e si riconoscano
fratelli.
Nel campo interno il Governo si
dibatte tra un’opposizione sempre
più violenta d’un Imo, e le enormi
difficoltà del momento. Se ci definissimo per partito preso osl)Mi a
questo Governo; commeitei-emmo un
errore psicologico e ci faremmo facilmente accusare, noi evangelici, di
farlo Solo In quanto prevalentemente compoislei’y dii Icoittoiici démoctistiani. Già in altra cronaca lo definimnijo governo (If uomini, con tutte le loro inevitabili debolezze e le
capacità limitate di fronte aU’enorminatà dei compiti cùfi deve attendere. Non è qui campo per esprìmere
giudizi alta leggera, prò o contro- A
noi Cristiani, dovere di ptògara
affinchè le menti dei govermm
ti siano illuminate riusi come
queUe di adoro che da un rrto. mento aifaltro potranno sostituirli,
ed affinché saltano rigahmente che
non sono ad un ppsto,di sì grave responsabilità per tutelare i^praprì od
altrui irderessi, o il prestigio ai un
gruppo a partito, ma per ricordarsi
in primo lutogo di coloro che più
soffrono e per essere i difensori di
urta libertà e di una giustizia a cui
tutti hanno diritto, ma in massima
parte coloro che più a lungo ne furono privi.
Ut t
In quest’ultimo', perìodo dW tempo
un doloroso fatto di cronaca ha pure
colpito la nostra attenzione e li ha
portati a meditare: un grande palazzo la cui costruzione era da poca
terminata ed in cui si stava sol più
procedendo ai lavori di riitocco e di
arredamento, è improvvisamente
crollato a Milano, travolgendo sessanta operai: di questi oltre verdi
han trovato tragica morte, e parecchi altri sono gravemente ferìii- Il
palazzo deweva servire come sede —
e ne era proprietà — di una, grande
ditta: ”La Rinascente”, Tràgica ironia di un nome! Ebbene, qiianìe
Cose oggi rinascono, e non sono ancora ritornate del ¡tutta a nuova vita,
che subito scompaiono un’altra volta ? Quante virtù subito' dopo la fine
della guerra ¡larevano rinascere cofìori in un arido (^m[po, ed è
M^aggl
In ocegsiopo dot
Sinodo Valdoso
Oltre ai messaggi dei Delegati Esteri intervenuti al nostro Sinodo in rappresentanza delle loro Chiese ed i cui nomi sono
già stati pubblicati in un precedente numero del giornate, desideriamo ricordare
quanti hanno fatto pervenire un messaggio in occasione del Sinodo, per affermare
il vincolo di solidarietà ecumenica che esiste fra la piccola Chiesa Valdese e le
aìfre Chiese Cristiane nel mondo: .
me
bastato un soffio di vento per strapparle e distruggerle nuovamente?
Oh! ci facessero almeno pensare
ja venti vittime del crollo di Milano,
a quanti nel mondo sono quotidianamente travolti dai più spaventosi
crolli non solo materiali, ma morali!
E tutto questo dedoVe ci insegnasse
almeno ad essere più buoni!
s.
Unè lettre
di Niemöller
Voici quelques extraits de la lettre adressée par le pasteur NiemôT
1er, au Conseil Fédéral des Eglises du Christ, aux Etats-Unis, le 6 mai
1947, à la veitte de son retour en Europe. On sait que le pasteur Nie
minier avait été invité à aller en Amérique par ce Conseil.
...Autant que je puis en juger, il n’y a pas dians l’Europe actuelle, un seuj pays où la situation soit plus désespérée qu’en Allé
rnfifmifc T.’Tiivtav à 1« J,..« ______ j_____î. t'rrt/A
magne. L’hiver à Berlin a été le plUs dur qu’on ait connu depuis 1799.
Vous n’êtes pas sans savoir qu’à Berlin, au cours de ces derniers mois,
plus’db 2.000 persoiuies sont mortes de froid, d’après un rapport digne
de toute créance, de l’évêque Dibelius. J’ai dès rapports analogues concernant la région de la Rùhr, où des gens sont morts gelée exactement sur l’un des plus riches gisements die charbon du monde. Ma
propre belle-soeur a passé l’Ihiver dans son lit dé maladie à quelques
kilomètre des mines, par une température qui n’a jamais dépassé 5
degrés «au dessous» de zéro... Quandi je quittai l’Allemagne au
1.550 calories (les 3/5ème du minimum' vital). En réalité, elle ne
s’élevait pas à plus de 1.200. D’après une information parue dans le
Journal d Etat dé New-York, le 4 mai 1947, beaucoup de gens en zone
anglaise, n’ont reçu pendant ces dernières semaines que 900 et même
700 calories — moins que la plus basse ration signalée dans les camps
de concentration nazis. Même le simple déjeuner, ici (à New-York),
en contient davantage.
Les personnes qui souffrent et qui sont menacées de mourir de
faim, n’ont pas seulement devant les yeux cette mort du corps. En
un certain sens, ce n’est pour nous rien de nouveau depuis t|u’Hitler
s’est emparé du imuvoir car, dès lors, tout senriment de sécurité a dïsparu sous le régime de terreur de la Gestapo. Mais aujourd’hui, les
gens sont pei-suadlés que totite la propagande en faveur de la I>émocratie n’a été, elle aussi, qu’une illusion, pire encore gue la propagande hitlérienne. Car chacun savait; ou a bientôt appris que, ¡>er8oonellement, Hitler ne reconnaissait aucune autorité au-deasus de lui.
Mais les puissances occidentales ont appuyé leur proiragande sur des
principes chrétiens et. humains, assurant qu’elles étaient entrées en
guerre pour la défense de ces principes.
^ On n’y croit plus, et ce qui est pire, la foi en la sincérité et en
l’hiunanité a été brisée du même coup. Le résultat, c’est le nihilisme,
et les malheureux qui doivent mourir meurent en maudissant Dieu
et les hommes. A la perdition va leur âme avec leur corps. C’est cette
terrible détresse qui m’oblige à parler, à appeler au secours mes
frères chrétiens de ce pays.
Soyez bénis die ce que vous faites pour alléger les souffrances d’un
peuple qui, jiour avoir si' mal placé sa foi en un nouveau Sauveur, a
déjà payé plus «qu’oeil pom; oeil et dent pour dent ». Et piüsse le
vrai et unique Sauveur avoir pitié de nous (Schweiz, evang. Pressedienst.
11 juin 1947
Signé: Maktiiv Niemöller
(Le Christianisme au XXme stècie - 25-6-I947)
Mr Henri BERTHOLID, Direttore di
«La Vie Protestante».
Mr le Pasteur André BOEGNERi, Vice President© della « Fédération
Protestante de France».
Mr. le Pasteur Maurice BONNARD,
Segretario della Chiesa Libera del
Cantone di Vaud.
Right Rev. C. M. CHAVASSE D.
D., Bishop of Rochester.
Rev. Hutchison COCKBURN, Direttore del Dipartimento di Ricostruzione del World Council oî
Churches.
Mr. le Pasteur Maurice DUMONT,
della Chiesa Evangelica Riformata del Cantone di Neuohâitel.
Mr. le Pasteur Eugène FERRARI,
Direttore di « Liaisons Protestioites)) e del «Semeur Vaudois ».
Mr. Albert FINET, Direttore di
«Réforme».
Mr. le Pasteur Karl FUBTER, del
« Landeskirchlicher Studentenberater an den Züreher Hochschulen».
Rev. Martin GOOCH, Segretario
Generale della «World’s Evangelical Alliance ».
Dr. P. H. HIEBERT, Presidente del
«Mennonite Central Committee»,
Mr. le Prof. Ad. KELLER, PiPeOT"
dente dell’« Office d’Enlr’Aide dc9
Eglises de Christ.
Mr. le Pasteur A. KOECHLIN, Pre-.
sidente del « Conseil de la Fédération des Eglises Protesïanteat
de la Suisse».
Right Rev. Edward LICHFIELD D.
D., Bislhof of Lichfield.
Brigadiere Carmelo LOMBARDO
dell’Esercito della Salveizza in Italia.
Mr. Ic' Pasteur H. LOOSLI, Segretario del « Comité Bernois du Hilfswerk der Evangelischen Kirchen der Stohweiz ».
Mts. Hilda NOTT, Segreitaria Esecutiva della « Waldenisian Church
Missions» di Inghilterta.
Mr. le Pasteur L. P. REYSS, Presidente del « Comité WaRon Vaudois de Hollande ».
Mr. le Pasteur Emile SCHLOESING
Direttore della « Société des Missions de Paris».
Rev. V. Howard YEpGIN, Presidente della « American Waldensian, Aid Slociety ».
Mr. le Pasteur Rtoger WYLER, del
la Chiesa di Ginevra.
Mr. Arcivescovo Erling EIDEM, di
Upsala (Svezia). .
Rev. Roswell P. BARNES, Segretario Generale del « Federai (fotmcil of the Churches of Christ in Amerioa ».
attrazione !
HttmioiM !
Ll^VOR;ik¥ORI
VOLONTARI D’AGAPE
Abbiamo urgente bisogno di numerosi lavoratori volontari per la
costruzione d’Agape. Facciamo apl>ello a tutti i giovani di buona volontà delle Valli ehe abbiano alcuni
giorni liberi di «nksi a noi per il
lavoro. Raccomandiamo in modo
particolare alle Uni imi di provvederci quella collaborazione in mano di
opera che attualmente è indispensabile. Abbiamo bisogno anche di alcune lavoratrici. Quanti possono venire scrivano subitu al sottoscritto.
TULLIO VINAY
Praly di Ferrerò
4
Noue piréférons employer le françels pour
3e oompte-rendiû qui v|a suivre, vu que —
n’ea déplaise' à MM. les directeurs de
cette véo^ble et active société — c'est
la langue qui nous rappelle avec le plus
de précisioin Je but dans lequel la dite société a été cotKtituée jadis -{tout le monde
sait que la diction ,;<studi valdesi» est le
fruit d’une imposâtiioin dûe au fascisme).
La séance anmiversadre de la Société
d’Histoire Vaudctise a donc eu lieu, comine d’habitude, le lundi »synodabi. Une
véritable foule de gens remplissait, à ocaquer, les bancs de la SaMe dfe la Maison
■Vaudoise, preuve que l’histoire de nos pères a un nombre d’amis toujours croissant
(et de membres zélés, c’est à dire payants,
fiaut-il ie croire?). Mais nous avons de
bonnes raisons pour croire que le sujet de
telle «communication» y entrait pour quelque chose, comme l’on va voir.
Le préstident, Mr. le prof. Attilio JalJa,
fait l’exposé de l’activité de ta société,
pendant la' dernière année, et trace les
Bgnes directives de l’année pnocJiaine :
cette dernière plartîcuiièrement importante,
puisqu’il s’agira de fêter convenablement
le centième anniversaire de l’Emancipation. n appert de l’exposé qu’iun seul ob.
stacle s'oppose à la réalisation du Bulletin
historique i(on nous en distribue ta quatrevingtseptiènie issue, ce soir) n’en est que
un ; rargent, toujours l’argent^ qui fait
ta guerre, et qui, itaraît-il, p«e aussi les
typographes ! Il faut espérer que le plan
des cotisations et recettes, que l’Assemblée
des membres votera dans ta seconde partie de te séance, puisse donner les fruits
que Mr. Benecfh (le trésorier) en attend.
Suivent deux ccnnmunicatioias, La première est du prof. Auguste Armand-Hugon, et concerne le chant sacré aux Vallées. L’histtrique, à peu près eompltot et
minutieux, ne manque pas d’humour. On
y vtat les progrès de notre dhant ^m'é,
r.apparitioo des premiers instruments musicaux aux- Vallées, le tout agrémenté de
quelques amusantes anecdotes iustoniiques.
Les réflexions telles que ta suivante : «on
n’y laperçmt aucune mélodie, et la perte
de l’haleine sert de règle pour la mesure...
jouent à l’harmonie, ie-oe pense p:^ qu’il
soit possible de rien entendre de si monotone; on pounnait s’en servir efficacement
contre l'insomnie ..» (c’est un anonime du
XVllIème siède, qui iJarie), ou cette autre: «on n’entend plus que quelques
voix, par ci par là, au turnibre desquelles,
bien entendu, celle du brave chantre qui
depuis tant d’années ftacompUt sa tâche
ingrate avec la consdence, le zèle et le
dévouement que l’on owmaît... Le chant
slacré en résulte une cacophonie» Echo
des Vallées, an 1870), sont lieureusemeint
surpassées aujourd’hui, même si, sur ces
' mêmes cokumes, 'l’on discuta encore à
perte de... j^ttienee (dé ta part des lecteurs, c’est entendu) sur l’art et le chant
dacré ! ! !
Suit la deuxième communication. Il
fi’ogit de-qudque cltase de tout à fait
nouveau, ou pour mieux dire de tout à fait
...ancien: une audition de vieilles chansons et complaiates vaudoises. L’attention du public se fait spasmodique : le fascicule qiti vient d’être publié par les soins
de iMM. Emdle Tron et Federico Ghisi
dont la compétence est bien connue, a
augmenté l’Intérêt pour ces anciennes mu.
dques, que d’aucuns s’obstinent à classer
parmi les âhants «qu’on ne chante plus»
et d’autres à souhaiter qu’il «preimem
leur place dlantan. On va enfin «savoir à
quoi s’en tenir!» Déjà les jolies chorailistes, m «sgiafloira» candide et flchu irréprocltable, flanquées de quelques ténors
et basses en fonction de «choeur vocalisé» (c’est leur tâche, comme l’indique le
tascicute de MM. Tron et G&iisi) se groupent devant l’estrade...
...Mes chers 'lecteurs, vous attendez
probablement que je vous en dise quelque
chose. Eh Wen, me voici à votre service,
nrm pas en tant que critique, nuis en
simple observateur le che il cielo ce la
mandi buonal),. Ces anciennes chansons
sont toute* jolEes, sont toutes fort i«propres»; elles méritent toutes (du moins celles que nous avons eu le plaisir d’ouïr!)
d'être connue* notre jeunesse dorée,
et d’être chiantées, de Pral à Bobi, de La
Tour à Turin, à pleines v«’x !
Un ohaleuireux mères à ces deux Messieurs qui les ont tirées de l’obscurité
dan* laquelie elles gisaieitt, presque oubliées. En particulier, ile travaij pMMogique (Tron) et la «ransor^pdoo musicale
(Ghisi) nous semblent, sous plusieurs aspects, irréprochables. Le serupuie du prof.
Tron est tel qu’il a voulu annoncer, séance tenante, de devoir renoncer à telta hypothèse, non suffisamment étayée. Nous
ne. saunons cependant y trouver, autant
que lui, de posâtives réminiscences des
mélodies du psautier huguenot. Ü est fort
probable, en des temp* ou le sacré et le
profane n’étaient pas si opposés qu’aujourd’h'ui, que l’allure d’une chanson tele que
«la complainte dos Vaudois (pour nous en
tenir à un exemple seulement) ressemblât à ceU© d’un psaume, tout comme les
chansonnettes, profanes ne se distinguaient des ymnes d’église que par les paroles : non pas de réminiscence, mais une
simple parenté. Nous ne saurions non plus
être d’accord avec M. Ghisi, à propos du
choeur vocalisé : à ¡port le fait qu’il est
certainement exclus que nos vieux Chanteurs et bardes connussent cette façon de
chanter à bouche close, les arrangements
harmoniques que l’on nous a présentés
ont la défectuosité de tout anrangement établi en dehors de ta tradition populaire ;
certains accords formés sur l’octave
ou sur ta quinte ne sont assurément
pas populaires, et, osons-nous 'dire non
sont pas même très mélodieux.
Cela n’empêche que ces chants, brièvement introduits par le 'prof. Tron, ont
plu, bien plu au public de ta Maison Vaudoise, qui ne s’est pas tassé d’applaudir
dhatïteulds et Oomn^entaiteuns, lesi poSant
ainsi de leur noble fatigue. Il est à souhai.
ter que nos jeu'nes s’emparent de ces
Chants, ipour les dianter sou* les châtaigners, quand il’«esprit des Vallées», qui
souffle encore quelque part, évoque doucement à leur esprit le* faits et gestes des
anciens.
THEODORE BALMA
Programma per il 1948
Siamo in gnado dî oomunîciare il programma dei corsi per la prima parte dell’anno 1948.
1. — Unn Conferenza ohe tratterà dei
problemi interni dell'impresa è iu progetto dal 31 dicembre-al 4-gennaio.
DEIIBERAZIONI
della Società di Studi Valdesi
E’ stato stabilito neB’Assemblea
del 1“ Settembre che le progettate
pubblicazioni e nlanSfesitazSioni deiUai
Società per ranno prossdmo vengano
comprese nel quadro generale ddle celebrazioni 'progettate idalla Chiesa Valdese,
ed in linea generale approvate daf Sinodo,
per festeggiarE il celntenario deM’Emancdparione. La Tavola Valdese ha nominato
una Commissione esecutiva speciale, in
cui sono ■compresi i rappresentanti delta
Società, con lo scopo di provvedere alle celebrazioni stesse. In ogni modo il progetto delta Società comprende quattro importanti pubblicazioni :
- Un fascicolo ■commemorativo lEustrato
del 17 Febbraio 1948, redatto dal prof.
Davide Bosio, da pubbHcarsi in occasione del 17 F^braio.
Il - Un Bollettino spedale, di circa 300
pagine, in cui vari autori ricostruiranno
la storia e la -viltà del popolo valdese durante i cento anni trascorsi.
Ili - Gli Atti dei Sinodi Valdesi (tati 1692
al 1855, raccolti e commentati dall prof.
Teoflfo Pons, fonte storica <K prhn’ordine.
IV - Una bibliografia storica valdese, preparata dai iproff. .'Armand Hugon e Gönnet.
Inoltre ia Società ha ipreristo tra le manifestazioni per l’estate prossima :
I - Una passeggiata storira, da svoligersi
attraverso le ValH Valdesi, guidato ed
illustrata da competenti.
II - Una mostra storica-folcloristica
III - L’organizzazione di peMegrinaggi cH
Valdesi ed amid dlalT-Estero (dalla Svizzera, Frauda, America del Nord c del
Sud),
In vista di queste opere e manifestazioni, tutti i sod ed omid sono vivamente
pregati di mandare al nastro cassiere sig.
Benech, Luserna San Giovanni, un loro
contributo, un’offerta generosa, che c«icorra a rendere la celebrazione degna delta grande ricorrenza.
In seguito d deliberazione dell’Assemblea, la quota sodale per l’anno sodate
1947-48 è stata fissata in lire 200, e la
tossa d’iscrìzìone pel nuovi soci in lite 50.
Tutti i soci sono pregati di versarla al
cassiere sig. Ernesto Benech, Lusewia S.
Giovanni (c.c.p. 2/26959). 1 sod vitalizi
in considerazione della svalutazione delta
moneta sono pregati d’inviare, come compenso. un loro contributo volontario. 1 soci che si trovano in regola con la quota
ddranno scorso 1946-47, ipoesono ritirare rultìmo Bolletl^, n. 87, pubblicato in
questo mese, dal hlhliotecario prof. Pons,
versanido il contributo pedate di lire 100.
2. — Dd 15 gennaio al 1 marzo: corse
per laici. Il corso, di sei settimane, sarà
■dedicato ai « iprobletm deMia evangeizzazione », come si pone nèlia società attuale. Sarà diretto dall Prof; Kraemer, con 'la
collaborazione di un gruppo di uomini e
di donne esperti ned raeto<M di evangelizzazione in varii paesi e in ceti diversi. Gli
studenti che vorranno dedicare due settimane supplementari (dal 1 al 13 marzo)
Isd un lavoro persomale sotto una guitìia avranno la possibiiMità di farlo, ma sono
pregati di far conoscere in precedenza le
loro dintenzioini.
3. — Dal 30 marzo al 6 aprile ; secondo incontro per dirigenti di grappi professionali e istituti per la jormìazione dei laici.
La questione principale trattata sarà quella dell’aiuto che quei gruppi lO istituti possono 'dare a uomini e donne 'occupati neirindusiTÌa.
so di sei settimane dedicato al Pastori,
Il corso assumerà come principate tema
di riflessione gli angomentì) dielle Omnmissioni di studio della prima « Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese ad Amsterdltim », agosto-settembre
1948. Il lavorio di ogni settìimana sarà
centrato sopra uno dj quei tenti. La prima settimana sarà idedica'to al problema
dell’autorità e deM’attualiità della Bibbia.
Le quattro settimane seguenti, »Ile quattro Comntissionj di studilo, e l’ultima a
ricavare le conclusioni dèlie di’seussdoni
di gruppo. Speriiamo che molti membri
delle CommiSsiani di studio potranno
partecipare a quel lavori, di cui il Prof.
Kraemer assumerà la. direzionè generate.
5. — 'Dal 3 al 18 luglio ; corso di due
settimane per studenti in teologia, I temi
saranno gli stessi del corso precedente,
ma saranno ripresi in una forma più sommraria.
Altri inicontri sono in progetto, per 1
quali non possdamio iancora indicare .te
date precise. Probabilmente, un secondo
incontro dii <(Uomini politici» al principio
di maggio. Un secondo incontro' di ceprofessori univeirsSitari» (oonvooaiffc dalla) F.
U.A.C.E.) e un secondo incontro di «direttori di scuote normalii e di professori
delle 'scuole medie», verso la fine di luglio o il principio di 'agosto.
Dal 18 maggio al 30 giugno. Cor
Giovanni Miegge
Viale della Riimembif|inza 7
To'rre Pellice
CROnnCfl VflLDE/E
PINEROLO
Battesimo : Fomeron Liliana di 1 lario e
di G'andiol Clelia.
Matrimoni : il 15 luglio Gardiol Carlo
Alberto e Ribet Iolanda. Il ^ agosto La
Moni^na Angelo Raffaele e Bounous Amaiia Gabriella. II 21 settembre Borgio
Lorenzo Eraldo e Ribet Renala Luigia.
La Chiesa che vede nei piccoli fanciulli una speranza per l’avvenire e nei coniugi credenti un saldo fOnàathento 'Per la
creazione di una fdmi'glia cristiana, augur
ra agli uni ed agli altri una "vita ricca di
benedizioni spirituali, neU’’ubbidienza delta
fede e ne! servizio frat'wno.
POMARETTC
Durante l’estate ci hanno lasciato per
la Patria Celeste : Meytre Abramo, originario della Parrocchia di Massello, deceduto dopo lunghi mesi dì degenza all’Ospedale di Pomaretto all’età di 56 anni;
Costebel Nella di Alberto e di; Massedlot
Irma (Fleccia) di mesi 5; Bernard Pietro
fu Giovanni |(Cerisieri de! Podio) di anni
88; Costantino Luigia ved. Cdtat (Pomaretto) all’età di anni 78; Volai Aiadda'lena
ved. Pons (Piano di Pomaretto) ■di anni 65,
seguendo nel Gran Viaggio a pochi mesi
di distanza il diletto Conrpagno. A tutte
le famiglie che questi lutti lasciano nel dolore esprimiamo ta nostra fraterna simpatia.
Sono stati presentati' al S. Battesimo :
Griglio Claudia «E Gustavo e di Costabel
LiV'ia (Perosa); Revel Dina Yvonne di Levy e di Balmas Este.f (Pomaretto); Collet
Va'nda di Raimondo e ffi Long Elena (Combavilta). La grazia de] Signore riposi su
questi pargoli.
Si sono umii in matri'monio : Usseglio
Aldo di Candido '(San Germano Chisone)
con Chambon Elvia dì Gkiido (Inv. Rinasca); Lageard Filiberto fu Federico (GUIS) con Coutandin Adele di Margherita
(iMeano). I nostri auguri cristiani accompagnano questi sposi.
Diamo pure il benvenuto in .mezzo a noi
aita nostra sorella Giratìd Irma dei Chiotti d'i R'idaretto sposatasi ultimamente con
Genre Aldo di Pomaretto, e per loro pure
formuliamo i nostri migliori auguri.
Es'priimtefflo il nostro vivo ringraziamento all’Evangelista sig. G. Scarioci. ai pastori sigg. L. Marauda. Alessio. Gay. Janavel Ribet e Balma. al prof. Ern. Ttot,
nonché alfanziano di Pomaretto sig Luigi Castagno per la colfaboradone prestata, durante f assenza del Pastore, nèl presièdere Culti e riunioni, nel celebrare atti
liturgioi o neM’adoprarsi per il buon andamento delle cose.
S. GERMANO CHISONE
Ha ricevuto domenica 31 agosto il Santo Battesimo BOUCHARD ILDA di e
di Ltmg Silvia, dei Bianchi superiori.
Cresca qudsto bimba i^rotettei cfel Signore e sia sempre un motivo di gioia
per quelli che l’amano!
—■ Ha terminato il 31 agosto il suo lungo pellegrinaggio BOUCHARD GIOVANNI ENRICO nel suo novantesimo anno,
dd 48emardi. — Alta famiglia che in pochi anni ha visto partire tanti cari esprirnSamo la ndstra crieiiana signp^a.
— Il 13 settembre sono stati celebrati i
seguenti matrimoni';
LONG Alfredo e MARTINAT Elvira
delta Comitina;
AVONiDET Davide dj Rosbel c AVONDET Enrichetta Margherita delta Baudari;
CANONICO Ernesto di S. Germano e
BOUNOUS Odette di Pongano hanno invocato nel nostro tempio il 20 corrente ia
benediziìone di Dio sui loro matrimonio
celebrato civilmente la mattina stessa.
Il nostro paese ha bisogno di case fondate sulla roccia. Siane queste luiiojii salde e felici. E’ il noS'tro vivo augurio.
•— Sarà qua'Uto prima distribuita in parrocchia la RELAZIONE ANNUA. Ogni
copia costa al Concistoro L. 62,60. L’Assemblea deciderà se è il caso di affrontare
ancora per Tawenire questa forte spesa o
se non sia meglio pubblicare alla porta
della Chiesa l’elenco delle offerte e leggere la relazione morate nell© riunioni
quartierali. Per quest’anno ogni famiglia
che riceve la Relazione è invitata a dare
quanto può per coprire le spese di stampa.
— Nel nuovo anno ecclesiastico non sono state ancora distribuite te BUSTE 7R1MESTRALI. E’ allo studio un nuovo metodo di versamento delle contribuzioni che
diminuisca la forte spesa delle buste e permetta di raccogliere la somma fissata dalla
Tavola,
— Al pastore Signor ALESSIO che ha
supplito il pastore 'titolare per a.1cune settimane va il ringraziamento dèlia comunità
che ha apprezzato la sua opera. )
»[11’ mm lira
Congresso Annuo
Nell’Aula Sinodale della Casa 'Vatdese .di Tome Pellice' iha aivuto iluoigo
nei giorni di Sabato 30 e Domenica 31
Agosto il Congresso annuo della Società.
Il breve culto dì apertura, presieduto dal Vice-Moderaitore, iPaistore Roberto Nisbet, è stato seguito diaBa relazione moraile e finanziairia e da una
vivace discussione su modifficihe dia
apporfaire allo Statuto, su rinsegnamenito del francese, sui] modo di flaciMllare il contatto degli inseignanti e ia
loro collabora'zione. Nel pomeriiggio si
è fissato il programma delle attività future e può essere comiimkata già da
ora la data dP] pro.ssiimo convegno :
a Pinerolo I’8 Dicembre.
Con animo grato sono stati acco'lti
libri linviatid in dono dalla Svizzera
amica.
Fra le tante disciussioni, dedsdonii ed
innovazioni è notevole quelto di tenere
dleWe conferenze e degli sicambi di idee sui’argomento della scuola, perchè le famiglie ne comprendano sempre ijiiù lo scopo e le necessità e affianchino rinse^ante nel suo lavoro, onde vi sia quella stretta coHaborazIone
fra famiglia e scuola che è garanzia
sicura di una piò chiara comprensione
deiranimo infantile.
Siamo grafi al Pastore si)?. Ayassot
ohe ci, ha avviato m queste via con la
suia conferenza del 30 Agosto sera.
Nel pomeriggio della Domenca 31
una bella relazione suMa attività della
(dSioeSetà dS (Studi ItDfàhiila vilfti»ma della guerra » tenuta dall'in.segnante Sig.na Evelina Pons.
Cosi il problema tanto spinoso ed
attuale della mentaliità odierna dei fan
diulll ci ha di nuovo afferrato e la necessità della rieducazione di tante giovani vite ha creato tjer ogni Insegnante un aseillb che sarà fonte <fi lavoro e
di decfizione mejH’anno scoilastico che
sta per comincigre.
PERSONALIA
Siamo lieti di annunziare la nascita
di Lucilla Sbaffì^, figlia del Past'Ore Aldo iSbaffi, avvenuta a PosChiavo il 6
corrente. Auguri ofila piccola ed ai genitori. ' __
CE RCA.SI donna servizio per Torino, conoscenza francese, buona retribuzione.
Scrivere CANTOURNET Corso Stati
Uniti 57 > TORINO.
DONI RICEVUTI DAL
CASSIERE DELLA TAVOLA
. VALDESE
(nel mesi di giugno e lugUoV
Per Cassa Culto:
Rago Blandina 500 — Rosa I aurino per
Rinunzi'») 30 — Priore Alberto id. 500 —
Van der Rate 5.000 —■ Buooafuso (per
Reggio) 100 —
Per ■ Evangelizzazione :
Chiefea di Cerigholia 1.000 —■ Soulola
Domenicale, A'ppjjo'tti,) Torre Pellice 500
— Scuola Domenicale di Vita Uliva 200 —
Paschetto Davide 500 — P. R. Prarostinc
in mem. Padre 200 — PaschWto Ri’ta e
Pierina in fhem. loro Cari 500 — Chiesa
di Masseilo 1.000 — Maria di Paolo 500
Per Emeritazione ;
Purpura Enzo 400 — Tina Rabaglia 5(K)
— Avondet Federico, rie. i suoi Cari 500
— In mem, Corrado Jalla, Alfr. e Anna
Peyrot 1.000 — id. id. M. Turin 500 —
Un peccatore salvato per la grazi» di Dio,
Padre, Piglio e Spirito Santo, Amen. Pinerolo 1.000 —■ Ribet Luigi e Famiglia,
Pinerolo, in mem. figlio Ren'ato 500 —
Prof.» Ausonia Balma 100 —
Per Collegio e Scuola Latina:
AllSaud Davide, San Giovanni 1.000 —
Aidèllna Ribet © figlia, per Scuola Latina
500 — Ausonia Batata e figli Guid-o e AIfce, in mem. Giosuè Balma 200 —•
Per Istituto Gould:
Chiesa di Milano 15.000 —• id. di Villasecca 500 — ild. di Cerignola 200 — id.
di Forano 400 — Union© Femminile, Forano 400 — Chiesa di Riesi 1.000 — id. di
San Remo 1.150 — id. di Napoli 1.386 —
ad. dii Campoibasso 200 — Ventric! Gaetano 50 —^ Calogero Salvatore lOO — Chiesa
di Catania 1.000 — id. Sampierdarena
3.000 — Giaiero VaWo 200 — Lantaret
Elisa 25 — Putipuna Enzo 400 — Fnanoiosi
Cateb 200 — Immovilli Levante, in mem.
Minardi 500 — La Scola Bari in mem.
1.000 — Scuola Domenicale, Via Uliva,
Torre Pellice 150 — Chiesa di Feionica
200 — (continua)
In memoria di ENRICO TRON il Cassiere della Tavola Valdese ha ricevuto dalla Signora Margherita Tron Revel i seguenti doni in tìtoli :
Per li Culto L. 30 000
Per il Collegio 30.000
Per la Casa dell© Diaoonesse 10.000
Per l’Orfanotrofio di Pomaretto '0.000
Per l’Asilo di San Germano 10.000
Per il Riifuigio .5.000
Per rOapedaie di Pomaretto 5.000
Totale L. 100.000
Direzione: Vi« dei Mille, I - Pinerolo
Amministrazione: Via Carlo Alberto,
] bis - Torre Pellice
Dir, Resp. Ermanno Rostan
ARTI GRAFICHE ."L’ALPINA,
Torre Pellice
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L. 500 250
L. 900
Ogni cambiamento d'indirizzo
costa Lire DIECI
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Il dr. DANIII.E ROCHAT
Visita a TORRE PELLICE
ìulti i venerdì dalle
10 alle 12 presso il
dr. Gardiol Tel. 77
a POMARETTO
ogni sabato dalle 10
olle 12 presso l'O s p ed a la Valdese