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assemblea
battista
7 ottobre 1988 - Pag. 1
Centoquaranta delegati delle chiese battiste, riuniti a Santa Severa per una settimana,
hanno posto le basi di un progetto di testimonianza evangelica nel nostro paese che
vuole essere condotto in collaborazione stretta con le chiese valdesi e metodiste, con le
quali si terrà dal 1° al 4 novembre 1990 una Assemblea comune col Sinodo. Approvata
una Confessione di fede che rappresenta il consenso dottrinale delle chiese italiane.
Il pastore battista Martin Luther King sarà ricordato ogni anno dalle chiese.
I battisti italiani di fronte aile sfide
deli'Evangeio nel terzo millennio
RELIGIONE CATTOLICA A SCUOLA
Per la scuola laica
« Siamo la prima Assemblea
nazionale evangelica chiamata
a valutare la recente sentenza
del Consiglio di Stato in ordine
all’insegnamento della religione
cattolica nelle scuole pubbliche. Con tale decisione si afferma. da una parte, che l’insegnamento confessionale della
religione cattolica è materia
curricalare da collocarsi nel
quadro orario delle lezioni e,
dall’altra, si sancisce che quanti non si avvalgono di detto insegnamento sono tenuti a restare a scuola ed hanno l’obbligo di frequentare le attività alternan ve. Fratelli e sorelle, contro la ¡imitazione dei diritti di
libera scelta degli scolari e delle loro famiglie, ma ancora di
più contro questa confessionalizzazione dello stato, perché
l’Italia possa diventare uno stato in cui tutte le fedi abbiano
pari diritti e uguali opportunità, perché le coscienze dei singoli possano formarsi nel libero scambio delle idee e delle
esperienze, in nome dell’Evangelo che ci chiama a libertà, siamo chiamati a prendere posizione circa questo grave problema che ci affligge oggi ».
Queste parole del pastore
Paolo Spana, presidente dell’UCEBl (Unione delle chiese
evangeliche battiste in Italia),
hanno introdotto la discussione su uno dei temi che più travagliano, in questo momento, le
chiese evangeliche italiane. In
particolare l’UCEBI aveva condiviso, insieme ad altre denominazioni evangeliche e alla
Federazione delle chiese evangeliche, il ricorso giurisdizionale presentato dalla Tavola valdese contro le circolari dei ministri Falcucci e Galloni riguardanti l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
pubbliche. Dopo una prima
sentenza, favorevole, del TAR
del Lazio che aveva stabilito il
principio della piena facoltatività di questo insegnamento,
senza obbligo per chi non se ne
avvale di frequentare alcuna
attività alternativa, il Consiglio
di Stato aveva, il 27 agosto
scorso, rivisto completamente
la posizione del TAR, afferrnando Fopzionalità della religione cattolica con altro insegnamento alternativo.
L’Assemblea... alla luce
delle conseguenze derivate
dalle modiflche del Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica in
merito all’istruzione religiosa cattolica pelle scuole pubbliche, quali l’intesa
Falcucci-Poletti, le successive circolari ministeriali
Il past. Paolo Spanu, confermato presidente deU’UCEBI.
Falcucci/G-alloni, la sistematica mancata applicazione della legge 449/’84 e soprattutto alla luce della
recente sentenza del Consiglio di Stato che capovolge il principio della facoltatività, entrando addirittura nel merito dei contenuti pedagogici dell’insegnamento della religione,
arrivando fino ad affermare che l’insegnamento della religione cattolica rientra nei fini dello Stato,
sviluppi che ripropongono
ed aggravano la discriminazione fra avvalentisi e
non avvalentisi, costringendo questi ultimi alla frequenza obbligata di un insegnamento facoltativo, dà
mandato al Comitato esecutivo di nominare una
commissione ad hoc che,
in collegamento con la
FCEI e con le altre
Chiese evangeliche, illustri
alle chiese le azioni possibili per contrastare il processo di confessionalizzazione in atto nella scuola
pubblica, vigili sui prossimi sviluppi e prenda contatto con tutti gli ambienti religiosi, sociali e, politici interessati alla difesa
della laicità dello Stato.
L’Assemblea... vivamente
allarmata dalle notizie di
stampa circa U progetto di
legge del Ministro della
Pubblica Istruzione, che
vorrebbe finanziare la
scuola privata, denuncia la
palese violazione da parte
di tale progetto dell’art. 33
della Costituzione, segnala
all’opinione pubblica con
viva preoccupazione il tentativo di confessionalizzare
lo stato da parte della
Chiesa cattolica e di altre
forze politiche, richiama
quanti sono sensibili ai valori democratici che ispirano la Costituzione all’impegno di difendere la laicità
dello stato.
« I mesi che sono trascorsi dall’Assemblea del 1986 sono stati
una fase cruciale nella storia dell’Unione... »: sono le parole dell’inizio della relazione del Comitato Esecutivo dell’UCEBI alla
trentesima Assemblea, che si è tenuta a Santa Severa dal 13 al 18
settembre scorso.
Sul piano organizzativo interno
l’Assemblea era sicuramente attesa come importante; si trattava di
verificare la prima applicazione
del « piano di cooperazione » tra
le chiese, di portare a soluzione
tre crisi (Torino-Lucento che aveva visto la radiazione da pastore
dell’UCEBI del past. D’Isanto,
Villaggio della Gioventù che aveva
evidenziato difficoltà amministrative, disfunzioni delTufficio centrale), risolvere il problema del
deficit, approvare la « confessione
di fede », riorganizzare la materia
regolamentare, dare nuovo impulso alle « istituzioni » (alle opere,
nel linguaggio valdese e metodista).
Su questi terreni il Comitato
Esecutivo ha presentato all’Assemblea un buon lavoro: la crisi
D’Isanto era risolta con una transazione fraterna, che dovrebbe'risolvere anche le pendenze giudiziarie; le difficoltà amministrative
del Villaggio e dell’UCEBI sono
state risolte con una nuova impostazione operativa; il deficit non
c’è più, anzi l’UCEBI è in leggero
attivo grazie al buon funzionamento del piano di cooperazione.
Sgombrato il terreno dai punti
di crisi, l’Assemblea ha potuto
concentrarsi sui problemi del futuro. L’evangelizzazione è un impegno prioritario, ma non può più
svolgersi soltanto col sistema della
Nell’Assemblea battista si vota con voto palese tranne che per gli
incarichi riguardanti persone.
« tenda ». Il Dipartimento evangelizzazione sta elaborando « criteri di filosofia missionaria» e veri e
propri piani di azione. Non si tratta soltanto di far proseliti, quanto di annunciare TEvangelo al nostro popolo. Per questo si sta scrivendo un innario, si pubblicano
opuscoli, si prendono posizioni in
difesa dei diritti umani e sociali, si
annuncia un Cristo che libera. La
figura di Martin Luther King —
è una decisione dell’Assemblea —
sarà ricordata periodicamente.
Per fare efficacemente questo
c’è bisogno di nuovi pastori ed
evangelisti: il Dipartimento di
teologia e le chiese dovranno impegnarsi a ricercare nuove vocazioni.
Sul piano ecumenico, si intensificano i rapporti con le chiese vaidesi e metodiste, che avranno nuovo impulso con l’Assemblea congiunta del 1990 e con il possibile
varo di un giornale comune.
Tutto è fermo invece sul piano
dei rapporti con lo Stato: lo Stato
non ha ancora nominato la commissione per l’avvio dell’Intesa
con l’UCEBI e il cattolicesimo
sembra essere nuovamente la « religione dello Stato ». Ma questo
non piace ai battisti. Alcune realtà
del cattolicesimo (SAE e Comunità di base) sono però attente alla
realtà battista e con questi c’è collaborazione. Una Assemblea vivace, per decisioni importanti per
tutti gli evangelici.
CHIESE ED EVANGELIZZAZIONE
L’Unione si espande
Due nuove chiese, quella di talità e di un amore indubbio
Rovigo e quella di Torre Annun- per l’evangelizzazione dei battiziata sono state accolte quest’an- sti italiani. Lavoro evangelistico
no neirUCEBI, segno di una vi- che sta dando buoni frutti ad
7 delegati si affollano davanti al televisore per assistere alle trasmissioni dello SPAV.
Asti, Rapallo (dove recentemente si è inaugurata ima nuova
sala), Ronciglione, nel viterbese
(dove si sta sperimentando un
progetto evangelistico), in Sardegna (dove nel Sulcis-Iglesiente si riuniscono settimanalmente una quarantina di simpatizzanti) ed anche in Alto Adige
(dove vi sono gruppi di lingua
tedesca).
Nonostante i punti deboli e
le crisi dolorose (Torino-Lucento e Livorno) che hanno visto
scissioni nelle chiese, l’UCEBI è
una realtà ecclesiastica in espansione; nei due anni ’86/’87
i membri delle chiese battiste
sono aumentati di 109 (-i- 3“/o)
e sono attualmente 4.034, mentre
sono più che raddoppiati i battesimi, che sono passati da 63 a
134. Poiché le chiese battiste
comprendono nelle loro statistiche solo i battezzati, si può ipotizzare che il numero totale della popolazione battista in Italia
sia attorno alle 9.000 persone. A
servizio di 83 chiese costituite
vi sono 45 pastori, 5 pastori locali, 2 candidati al pastorato
e 17 pastori emeriti.
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assemblea
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Uimpegno missionario deve saper affrontare
le contraddizioni del nostro tempo, perché
VEvangelo è una parola di verità
e di liberazione nei rapporti degli uomini:
questo è Uimpegno evangelistico
dei battisti italiani per gli anni *90.
Testimoniare neiie contraddizioni
Il ruolo delle donne è limitato da una prassi culturale e sociale che le costringe in attività subalterne
anche nelle chiese. L’Assemblea, aderendo ai decen
nio ecumenico di solidarietà, pone al centro della
riflessione questa contraddizione da superarsi nelle
chiese, nella famiglia, nella società. La testimonian
Contro la militarizzazione
del Mezzogiorno
L’Assemblea... avendo già in passato preso posizione contro ia presenza di armamenti nucleari sul nostro territorio, affermando l’immoralità del principio della deterrenza atomica su cui si basa il vigente modello di difesa del territorio nazionale, esprime preoccupazione per il
crescente processo di esproprio e militarizzazione del territorio in atto
nel 'Mezzogiorno d’Italia che frena lo slancio allo sviluppo e alla cooperazione, denuncia tale militarizzazione come corresponstdiile del progressivo allontanamento della gente dalla terra e del conseguente aggravamento di quel processo di sradicamento culturale e di perdita della
identità storica, già in atto per altri fattori, in molte aree del nostro
Sud, condanna la decisione del governo di accettare la dislocazione dei
78 caccialiambardieri atomici F^16 provenienti dalla base NATO di Torrejon (Spagna) in un aeroporto italiano, considera tale decisione in
contrasto con l’attuale fase di distensione avviata dalle due superpotenze, invita le comunità e I gruppi battisti, in continuità con le azioni
di testimonianza già poste in essere dalle chiese di Gioia del Colle,
Mottola e viciniori, a promuovere e comunque appoggiare tutte quelle
azioni noiwhHente (veglie di preghiera ecumeniche, sit-in, marce, pellegrinaggi, digiuni, manifestazioni pubbliche) a carattere nazionale o locale, di resistenza attiva a tale decisione governativa.
Per i diritti dei palestinesi
L’Assemblea... esprime il suo
radicale dissenso e la sua profonda
amarezza per la politica adottata
dal Governo d'Israele nei confronti dei popolo palestinese; dichiara
Umberto Delle Donne, vicepresidente UCEBl.
la sua solidarietà con i palestinesi
che lottano per il riconoscimento
dello stato palestinese; afferma il
principio al diritto all’esistenza, al
rispetto reciproco ed alla convivenza pacifica dello stato d’Israele e
del costituendo stato palestinese;
fa appello al Governo italiano di
continuare i suoi sforzi affinché
cessi la strage dei civili palestinesi e si consegua l’obiettivo della pace nei territori occupati.
L’Assemblea... esprime la sua
profonda solidarietà al rev. Riah
Abu El Assai, della Chiesa Cristiana Evangelica Episcopale di Nazareth, vittima innocente del bando
decretatogli dall’autorità statale di
Israele, che senza provare alcuna
accusa di illegalità della sua opera dedicata al riscatto della popolazione palestinese, gli impedisce da tre anni di viaggiare all’estero per raccogliere consensi
e risorse per il suo ministero.
No all'apartheid
L’Assemblea... considerando l’intensificarsi della repressione razzista
in Sud Africa durante quest’ultimo anno e l’attacco aperto e diretto
del regime contro le organizzazioni religiose e umanitarie, ultime. voci
rimaste di opposizione pubblica all’apartheid, messe al bando e minacciate dal disegno di legge « Orderly . Politicai Control Act » che vieta loro
di ricevere aiuti esteri per l’assistenza alle vittime della segregazione,
ribadisce tutte le proprie precedenti risoluzioni di solidarietà col popolo
nero oppresso, con le sue organizzazioni di lotta e con i suoi leader
religiosi e politici, e di denuncia al sistema dell’apartheid.
Di fronte ai recentissimi avvenimenti, come l’attentato dinamitardo
alla sede del Consiglio delle Chiese del Sud Africa (SACC) e la perquisizione della casa dell’arcivescovo Tutu con la confisca del testi
delle sue predicazioni, invita le chiese e il Comitato Esecutivo, in
particolare, a:
— sostenere come è loro possibile le chiese ed I credenti Impegnati
in quel paese per il riscatto del popolo nero;
— pregare per I loro leader, per la loro Incolumità fisica e per
Il loro ruolo di guida nella lotta per la giustizia;
— inviare messaggi di solidarietà al SACC;
— sollecitare il Governo italiano perché si adoperi attraverso la sua
rappresentanza diplomatica in quel Paese per l’incolumità del personale
del SACC e dei leader religiosi e per la loro libertà d’azione.
Al Comitato Esecutivo dell’UCESI chiede di stabilire contatti ufficiali
con la Convenzione Battista del Sud Africa, costituita recentemente
dalle Chiese battiate nere, e di promuovere neH’ambito delle Chiese
battiste italiane una campagna di solidarietà e di sostegno concreto
a suo favore.
za evangelica non può inoltre prescindere dal conflitto tra pace e guerra, nord e sud, perché i credenti
sono testimoni di un Regno di giustizia e di pace.
NELLA RICERCA SCIENTIFICA
Attenzione all’etica
La tentazione di Prometeo («sarete simili a Dio») è oggi
più che mai presente nell’uomo contemporaneo: trapianti,
ingegneria genetica. Cosa dice VEvangelo in proposito?
Ingegneria genetica
L’Assemblea... considerato che
la ricerca scientifica non è neutrale ma finalizzata agli interessi di chi detiene il potere politico ed economico; considerato
in particolare che le nuove tecniche dell’ingegneria genetica
aprono la via alla strumentalizzazione degli esseri viventi, deplora tali applicazioni delia tecnica in quanto lesive della dignità umana; considerato d’al
tronde che la ricerca nel campo defia ingegneria genetica offre la possibilità di evitare malformazioni e di curare malattie finora inguaribili, incoraggia
gli scienziati a proseguire nella
ricerca orientata in tal senso;
chiede al Governo italiano di
sostenerla finanziariamente, di
istituire organismi di controllo
affinché verifichino che tale ricerca sia condotta con metodi
atti a raggiungere le finalità su
menzionate e che tali organismi di controllo operino in col
Adriana Gavina e Mario Marziale, hanno presieduto con efficacia
l'Assemblea.
laboi-azione con altri simili già
istituiti airestero.
L’Assemblea esorta le chiese
a vigilare affinché la ricerca relativa airingegneria genetica sia
rispettosa della natura umana;
chiede ai dipartimenti (DE e
DT) di diffondere nelle comunità informazioni accurate sulla problematica bioetica: esorta infine le chiese ad essere presenti nella composizione dei comitati etici, già esistenti o in formazione, degli ospedali.
Donazione di organi
L’Assemhlea... esprime la propria solidarietà con quanti in
Parlamento e fuori si stanne prodigando per una sollecita approvazione di una legge che regoli
il prelievo dai cadaveri di organi a scopo di trapianto; auspica che la formulazione di detta
legge si ispiri al concetto che
il corpo è un dono che Dio ha
fatto aH’essere umano perché in
esso si esprime la vita per la
quale egli ha dato il suo unigenito figliolo; raccomanda agli
organi di stampa, alle organizzazioni femminili e giovanili, agli
istituti e facoltà teologiche e a
quanti contribuiscono alla formazione dell’opinione nel mondo
battista e nelle altre chiese che
sia profuso un impegno perché
sia smascherato ogni atteggiamento culturale, scientifico e
pratico condizionato dal feticismo del proprio corpo.
STRANIERI
DECENNIO DI SOLIDARIETÀ’
Contro
ogni
razzismo:
i’impegno
deiie chiese
L’Assemblea... di fronte alla situazione sociale creatasi nel nostro paese in seguito a gravi movimenti migratori, in particolar
modo persone provenienti dall’Africa, dall’Asia e dall’Europa
Orientale in cerca di asilo e
lavoro, sollecita le chiese ad
agire per; a) il buon inserimento degli emigrati nella comunità
locale; b) prendere iniziative
culturali e formative per combattere il razzismo.
L’Assemblea demanda al C.E.
il compito di seguire con concreta attenzione, finanziariamente e con persone vocate ad
una tale opera, il lavoro compiuto con molta solerzia, anche
se con pochi mezzi, dal Servizio migranti della FCEI.
Più spazio alle donne
L’Assemblea...
accoglie con
favore il decennio della solidarietà delle
chiese con le
donne proclamato dal CEC.
Nell’occasione l’Assemblea chiede alle chiese di
mettere in atto iniziative idonee perché il
tema « Decennio di solidarietà delle chiese con le donne » sia preso
in seria considerazione non
solo nel confronto teorico
quanto piuttosto pratico.
Fin da questo momento
la Assemblea
dell’ UCEBl
raccomanda
che la rappresentanza delle donne in assemblea, nei comitati, nei dipartimenti sia adeguata alla pre
Da destra: Berta Sacco mani, Elena Girolarnt,
Piera Mannucci e Irene Di Passa.
senza e all’attività delle donne
nelle comunità locali.
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speciale
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7 ottobre 1988 - Pag. 3
Come presentare ai contemporanei il modo specifico di vivere la fede dei battisti italiani? E’ questa la domanda a cui l’Assemblea battista ha cercato di rispondere
in una giornata di discussione sul tema della « confessione di fede ».
Pur non vivendo una situazione di «status
confessionis», VAssemblea ha deciso di
adottare una confessione di fede che sia
l’espressione del comune sentire
delle chiese battiste e che possa essere
anche oggetto di insegnamento e di studio.
Una confessione per la
comunione del popolo battista
Divisa tra coloro che volevano una confessione « pro
ìstori Baglieri, Mirco e Sanfilippo prendono appunti durante
l’Assemblea.
fetica » che sappia dialogare immediatamente coi problemi degli uomini & delle
donne contemporanei e tra
coloro che volevano una confessione che rendesse conto
del percorso storico dei credenti battisti, l’Assemblea,
scegliendo questa seconda
posizione, ha approvato i
primi sette articoli in modo
definitivo e, in via di massima, i successivi 12. La prossima Assemblea dovrà valutare l’insieme e approvare in
via definitiva la confessione
di fede, che rappresenterà il
segno comune di cooperazione e di unione delle varie
chiese dell’UCEBI.
Viene cosi a conclusione
un processo iniziato nel 1983
con un convegno sull’ecclesiologia battista che aveva
manifestato l’esigenza di avere una confessione di fede
(per rendere esplicita l’identità battista), un patto (che
manifestasse la volontà delle chiese di lavorare insieme)
ed un piano di cooperazione
(che indicasse gli impegni e
i contributi di ciascuna chiesa al lavoro comune).
La confessione di fede che
è in via di approvazione definitiva da parte dei battisti
non è — come è stato più
volte sottolineato — « un testo di ortodossia battista »
normativo per l’appartenenza alle chiese locali, quanto
piuttosto la raccolta di « punti fondamentali della fede
battista » su cui è stato raggiunto « un consenso dottrr
naie delle chiese ».
Siamo di fronte cioè ad
un documento che riflette
l’idea di una chiesa che si
è data una organizzazione
nazionale per la testimonianza dell’Evangelo nel nostro
paese.
Parla la delegata della chiesa di
La Spezia.
Preambolo
[,e Chiese, che in Italia sono sorte dalla
projlamazione evangelica di predicatori ali’inuomani del conseguimento dell’unità politica italiana, quelle che nel tempo hanno
stretto legami di fraternità con esse ora si
riconoscono nella comunione dell’Unione
Cristiana Evangelica Battista d’Italia.
Esse si collocano storicamente nella tradizione che risale alla chiesa degli apostoli
e che nel tempo ha tenuto a riaffermare la
fede primitiva così come espressa nella
Scrittura, nei termini del rinnovamento dello Spirito (medio evo), della Riforma (secoli XVI e XVII) e dell’impegno missionario
(secoli XVIII e XIX).
Oggi dichiarano di volersi impegnare nel
discepolato di Cristo, nella chiarezza della
loro identità di fede e nella ricerca di una
consapevole etica di testimonianza, e quindi
affermano di volere esprimere questo vincolo. oltre che nella pratica collaborazione, con le seguenti dichiarazioni di fede.
Art. 1 - (Sola Grafia)
Dio compie l’opera di creazione, di giudizio e di salvezza del mondo e di ogni singola persona per la sola sua grazia.
Art. 2 - (Solus Christus)
Dio Padre compie la Sua opera per
mezzo del Suo Unigenito Figliuolo Gesù
Cristo, Parola fatta uomo, morto sulla croce per il peccato dell’umanità, risorto per la
giustificazione dei credenti. Signore e Salvatore del mondo.
Art. 3 - (Sola Scriptura)
La Bibbia è la sola testimonianza autentica e normativa dell’opera di Dio per mezzo di Gesù Cristo. In quanto Io Spirito
Santo la rende Parola di Dio, essa va studiata, onorata e obbedita.
Art. 4 - (Sola Fide)
La Parola di Dio, incarnata in Gesù Cristo, testimoniata nella Bibbia ed annunciata nella predicazione dell’Evangelo, può essere accolta solo per fede. L’umanità, in
quanto peccatrice, ottiene per fede, nel ravvedimento, la giustificazione e la riconciliazione.
Art. 5 - (Lo Spirito Santo)
Lo Spirito Santo, ispiratore dei profeti e
degli apostoli, testimone della verità e santificatore, dà ai credenti certezza della fedeltà di Dio e si manifesta nei vari doni e
nelle vocazioni al servizio del Signore nella
Chiesa e nel mondo intero.
Art. 6 - (La natura dell’uomo)
L’umanità, estraniata da Dio e divisa al
suo interno, nulla può operare né sperare
per la propria salvezza; Dio solo. Padre,
Figlio e Spirito Santo, compie per grazia
la salvezza dell’umanità e del mondo.
.Art. 7 - (Il battesimo cristiano)
Il battesimo nell’acqua di quanti confessano la fede è il primo atto di obbedienza
del cristiano. Esso è amministrato dalla
Chiesa nel nome del Padre, del Figlio, dello
Spirito Santo.
In virtù del battesimo nello Spirito, che
rende efficace quello d’acqua, i credenti
nascono a nuova vita e sono uniti nel corpo di Cristo.
Art. 8 - (La Cena del Signore)
La Cena, segno della presenza del Signore nella sua. chiesa, è memoria dell’opera
compiuta da Dio per la nostra salvezza, è
predicazione della morte del Signore, è annuncio di speranza della comune glorificazione. Viene data ai credenti in Cristo, affinché rinnovino la loro fedeltà al Patto
eterno che Dio ha stabilito.
Art. 9 - (La vita cristiana)
Il discepolato cristiano, posto tra la croce di Cristo e il ritorno del Signore, partecipa del vecchio e del nuovo mondo e, pur
vivendo le contraddizioni della storia che
impegnano il credente all’obbedienza della
fede, pregusta la speranza della completa
affermazione del regno di Dio.
Art. 10 - (La Chiesa)
I credenti, raccolti insieme per la grazia
di Dio, costituiscono la chiesa locale, espressione piena e sufficiente nel tempo e nello
spazio dell’unica chiesa del Signore, Corpo
di Cristo.
Ogni chiesa locale risponde di sé soltanto al Signore ed ha il compito, sotto la guida dello Spirito Santo, di ordinare la propria vita interna in modo autonomo rispetto
alle altre chiese e organismi ecclesiastici,
pur avendo il dovere di vegliare che sia
salvaguardata l’unione delle chiese del Si
gnore, che siano coltivati i legami della comunione dei santi, che sia promosso il comune impegno della missione cristiana nel
mondo.
Art. 14 - (Il sacerdozio universale dei credenti)
Ogni credente avente parte nella chiesa,
quale membro del Corpo di Cristo, ha l’onere e i doveri che sono propri del ministero
sacerdotale, come è stato vissuto da Gesù
Cristo in modo unico, che deve essere testimoniato attivamente in una vita di discepolato cristiano.
Art. 12 - (La missione della chiesa)
Compito essenziale della chiesa è adempiere la missione di Cristo, che consiste nell’evangelizzazione del mondo, affinché molti si convertano al Signore, nella testimonianza singola e collettiva, quale segno del
Regno di Dio, e nella presenza significativa
e solidale nella realtà della società umana.
.Art. 13 - (I ministeri)
Ogni chiesa locale vive in modo evangelico il proprio mandato conferitole dal Signore quando, sotto la spinta dello Spirito
Santo, largitore benevolo di molteplici doni, onora, esercita e promuove i ministeri
della proclamazione dell’evangelo, dell’ammaestramento, dell’ordine interno e della
diaconia cristiana, destinando a tali compiti ministri idonei, vocazionalmente motivati e opportunamente preparati.
Art. 14 - (La riconciliazione)
L’impegno delle chiese battiste è caratterizzato dall’esigenza primaria della riconciliazione con Dio e fra gli uomini che, per
il nostro tempo, si pone come sfida per la
giustizia, la pace, la libertà e il rispetto dei
diritti dell’uomo e dell’intera creazione in
ogni circostanza e in ogni luogo della terra.
.Art. 15 - (L’etica)
Le decisioni morali, contrassegno storico
del discepolato cristiano, vanno prese nel
contesto generale dell’amore reso manifesto
in Cristo ed implicando un profondo senso
di responsabilità verso Dio, verso le persone e verso il creato.
Tale responsabilità è orientata e ispirata
dalla Parola di Dio e si traduce ora in
comportamenti tradizionalmente disciplina
ti, ora in prese di posizione o in azioni dirompenti o innovatrici, a seconda dell’indi-,
cazione di quella medesima Parola.
.Art. 16 - (Chiesa e Stato)
Gli organi di governo civile, siano essi
locali, statali, internazionali o sovranazionali, sono ordinati alla convivenza pacifica,
libera e giusta dei popoli. Compito della
chiesa e dei credenti nei loro confronti è di
riaffermare continuamente sia la disponibilità leale per il perseguimento di quegli
obiettivi, sia la propria libertà profetica,
quando questa lealtà si trovi in contrasto
con la piena fedeltà e obbedienza al comandamento divino.
Art. 17 - (Ecumenismo)
Poiché la Chiesa del Signore è una, santa, apostolica e universale, ne deriva che
compito delle singole chiese locali è di evidenziare e vivere in proprio questi caratteri
qualificanti e di riconoscerli lì dove storicamente si manifestano. Esse sono perciò
chiamate ad operare perché le divisioni di
qualsiasi genere, che creano separazione tra
le chiese, siano superate mediante un dialogo franco e leale, così da giungere ad un reciproco riconoscimento che salvaguardi la
specifica vocazione e i caratteri propri di
ciascuno e nello stesso tempo sia un segno
dell’unità della Chiesa del Signore.
Art. 18 - (La religione e le religioni)
La religione è l’attività umana universale e molteplice atta a coltivare il rapporto
con ciò che si ritiene trascendere la realtà
mondana in tutte le sue dimensioni. Pertanto essa, come opera umana, è sotto il giudizio di Dio.
Noi crediamo che Gesù Cristo è venuto
per la salvezza di tutto il mondo e dunque
è nostro compito non quello di giudicare,
ma di amare e rispettare le espressioni religiose di tutti, pur riaffermando la nostra
specifica responsabilità di annunciare loro
la grazia di Dio in Cristo.
Art. 19 - (La speranza cristiana)
Il Signore Gesù Cristo, secondo la sua
promessa, tornerà a raccogliere la sua chiesa, a giudicare l’umanità e stabilire definitivamente il suo Regno, che costituirà il luogo di incontro fra Dio e tutti gli uomini, la
manifestazione ultima della signoria di Dio
su tutto e tutti, con il relativo riconoscimento pieno e totale della sua sovranità.
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speciale
assemblea
battista
Pag. 4 - 7 ottobre 1988
I battisti rilanciano un programma di
azione comune degli evangelici italiani.
Valdesi, metodisti e battisti si incontreranno
per decidere una strategia evangelistica
nel nostro paese, soffocato dalla tradizione
cattolica e dalla secolarizzazione.
Valdesi, metodisti e
battisti insieme nel 1990
Franco Giampiccolì parla all’Assemblea.
Perché non fare un'assemblea comune tra battisti, metodisti e valdesi? era la richiesta che veniva dall'Assemblea del 1986. Il Sinodo
l'aveva raccolta con gioia e
con questa Assemblea si è
fissata la data: 1-4 novembre
1990, e il luogo: Roma.
Gli argomenti da discutere insieme sono molti: ima
migliore collaborazione a li
vello locale (perché non cooperare a livello territoriale
o in opere comuni?), l'impegno evangelistico, una linea
comune nei rapporti ecumenici col cattolicesimo e con
l'evangelismo italiano, il progetto di un nuovo giornale
per le chiese battiste, metodiste e valdesi, un giornale
per ragazzi di tutte le comunità.
Ciò comporterà un lavoro
preparatorio che sarà condotto con studi nelle chiese
ed anche con un questionario cui dovremo rispondere
tutti insieme.
Verso rassemblea
congiunta del 1990
L’Assemblea... confermando la
proposta fatta nel 1986 per un
incontro tra Assemblea generale battista e Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste da realizzarsi nel 1990, considera tale
occasione come un’opportunità
di arricchimento spirituale e di
approfondimento del comune
impegno nella testimonianza
vangelica nel nostro paese;
esorta le chiese in comunione
con l’Unione a promuovere più
frequenti incontri a livello locale e a quello di associazioni
regionali con le chiese metodiste e valdesi al fine di arrivare
preparate aU’Assemblea del
1990; raccomanda al CE in coliaborazione con gli esecutivi metodista e valdese, di predispor
IMPEGNO PER UN PROCESSO CONCILIARE
Giustizia, pace e
integrità del creato
L’Assemblea... in continuità
con l’atto 89 deU’Assemblea ’86,
rinnova il proprio impegno di
preghiera, catechesi e testimonianza sui temi della pace e della giustizia.
Inoltre desidera concretizzare
la propria adesione alla proposta del CEC per il 1990 di un
« Processo conciliare in vista di
un reciproco patto per la giustizia, la pace, e l’integrità della
creazione» (GPIC).
Pertanto invita le chiese e i
gruppi battisti a: 1) Promuovere su base nazionale iniziative
di testimonianza possibilmente
ecumeniche atte a far conoscere la scadenza del 1990; 2) Attivarsi sul territorio per obiettivi
concreti nella linea GPIC:
denuclearizzazione dei comuni;
* promozione dell’informazione sull’obiezione di coscienza
al servizio militare e alle spese
militari;
pubbliche prese di posizione
su argomenti di attualità concernenti il disarmo, i diritti umani e l’ecologia;
* progetti concreti di cooperazione e tutela dell’ambiente.
3) Partecipare attivamente alla Settimana Ecumenica per la
pace (18-24 ottobre) e ad altre
scadenze che saranno fissate in
vista dell’assemblea ecumenica
del 1990.
Dà mandato al CE di:
a) Favorire la partecipazione. di deiegati e osservatori all’incontro di Basilea dell’anno
prossimo, come naturalmente a
quello del CEC del ’90;
b) Incrementare il proprio
impegno finanziario per il lavoro
della Commissione BMV su pace,
giustizia e integrità della creazione.
• Servizio a cura di Giorgio GardioI
• inserto de L’Eco delle valli valdesi n. 38/88
registrazione Tribunale di Pinerolo n. 175
stampa: Cooperativa Tipografica Subalpina - Torre Pellice (To)
re materiale preparatorio e un
questionario da offrire alle comunità locali, in ordine ai seguenti argomenti:
1) il reciproco riconoscimento dei membri, ministri e chiese;
2) impegni comuni.
L’Assemblea... approva il progetto relativo alla preparazione
dell’incontro Assemblea/Sinodo
1990 presentato dal CE; esprime il suo assenso ai principi di
procedura per lo svolgimento
deU’incontro stesso preparati
dalla commissione paritetica
incaricata dagli esecutivi BMV.
Un nuovo
giornale unico
L’Assemblea... ascoltate le risultanze del Convegno di Ecumene del 27 e 28.2.1988 ed il
dibattito assembleare sulla stampa periodica evangelica, dà mandato al C.E. di predisporre, insieme agli esecutivi metodista e
valdese, un progetto completo
di settimanale unico nazionale
da presentare all’Assemblea congiunta* del 1990;
raccomanda al C.E. di tenere
conto della necessità di dotare
la redazione di idonei strumenti tecnologici e deU’opportunità
che il giornale dia ampio spazio
alla realtà delle chiese locali,
del protestantesimo italiano ed
estero, in modo tale da fornire
aU’opinione pubblica italiana informazioni e documentazione
tuttora ignorate dai grandi mezzi di comunicazione.
Un nuovo periodico
per ragazzi
L’Assembiea..., preso atto dell’imminente lancio da parte delle chiese BMV di un periodico
per i’infanzia, dà mandato al
C.E. di favorirne il lancio e la
diffusione fra le. famiglie delle
chiese battiste e di esplorare la
possibilità di collaborare concretamente con la redazione.
Villa Grazialma ad Avigliana. Una casa di riposo che sta riscuotendo consenso tra la popolazione della Val Susa.
INCORAGGIAMENTO ALLE CHIESE
Per il dialogo
ebraico-cristiano
L’Assemblea... riconoscendo che l’insegnamento delle chiese sul
popolo d’Israele è stato spesso deformato da sentimenti e pregiudizi antisemiti, convinta che la testimonianza biblica pone il desti
no del popolo d’Israele come centrale nella storia dei popoli e di
rilevanza non secondaria per la chiesa di Cristo, incoraggia le chiese a riflettere e ad interrogarsi sul senso di questa testimonianza
biblica, a promuovere ed a intensificare il dialogo con gli ebrei dove
ciò sia possibile, esorta il C.E. dell’UCEBI a sostenere in maniera
adeguata tale dialogo.
Ecumenismo
L’Assemblea... dà mandato al
C.E. di convocare entro il 1989
un convegno sul tema generale
deU’ecumenismo c.in particolare
riguardo ai rapporti con il cattolicesimo.
COM
nuovi tempi
L’Assemblea... invita il C.E. a
seguire con attenzione l’esperienza di COM/Nuovi Tempi e
le istanze che esso rappresenta.
Betsy Moore, eletta direttrice
dell’Istituto Taylor.
Gli incarichi 1988 -90
Comitato esecutivo deli’UCEBI:
Paolo Spanu (presidente), Umberto DeDe Donne (vicepresidente), Franco Scaramuccia, Marylù Moore, Giovanni Arcidiacono, Rossana Di Passa, Aurelio Naselli (membri).
Dipartimento di evangelizzazione:
Saverlo Guama (segretario).
Dipartimento teologico:
Michele Sinigaglia (segretario).
Centro Filadelfia (Rivoli):
Domenico Tomasetto (direttore).
Casa di riposo « Villa Grazialma »:
Elio Canale (segretario).
Villaggio della Gioventù (Santa Severa):
Adriana Cavina, Paolo Landi, Ugo Masini (direzione).
« li testimonio» (periodico):
Andrea Mannucci (direttore).
Servizio Produzione Audiovisivi (SPAV):
Paolo Marziale (direttore).
Istituto Taylor (Roma):
Betsy Moore (direttrice).
Rappresentante battista nel Servizio Istruzione ed Educazione ('SI E):
Silvia Chiarenzi.
Collegio degli Anziani:
Aldo Campennì (presidente), Elena Girolami, Piera Mannucci,
Paolo Righetti, Ernesto Chiarenzi (membri).
Commissione nomine:
Tommaso Gelao (presidente). Erica Naselli, Daniele Miraglia,
Silvio Toninelli, Domenico Castellano.
Collegio dei revisori:
Aldo Casonato (presidente), Eugenio De Robertis, Maria Caputo, Ugo Bianchi, Michele Foligno (membri).