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DELLE miXT VALDESI
Anno XCI — Num. 4
Una copia Lira 30
ABBONAMENTI
Eco: L. 1.300 per I’interno
L. 1.800 per l’estero
Eco e La Luce: L. 2.000 per l’intemo
L. 2.800 per l’estero
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Cambio d’indirizzo lire 50
Spett.
BIBLIOTECA VALDESE
TORRE FELLICE
(Torino)
Settimanale
della Chiesa Valdese
TORRE PELLICE — 27 Gennaio 1961
Ammin. Claudiana Torre Pellice ■ C.C.P. 2-17557
DUE DISCORSI: DUE EPOCHE?
/# vecchio e ii nuovo
Malinconico e un po’ triste, il ritiro
di Ike ; non solo per la malinconia di
ogni tramonto, ma per la tristezza di
un’opera largamente contestata e criticata. Dopo otto anni di presidenza,
in due legislature, il suo prestigio non
è più quello di subito dopo la guerra;
e indubbiamente la sua capacità politica non è stata all’altezza della sua
abilità di soldato (lo sbarco alleato
in Normandia fu in gran parte progettato e realizzato da lui). Ora allo
scadere del suo mandato, ha per l’ultima volta rivolto il suo annuo messaggio al Congresso sullo stato della
Unione. Era più che logico e umano
che, di fronte alle critiche di varie
parti, egli cercasse di mettere in luce
gli elementi positivi della sua amministrazione : « Abbiamo portato l’America a livelli senza precedenti».
Gli anni 53-’60 sono stati molto inquieti. L’amministrazione Eisenhower
ha a suo attivo la conclusione dell’arpiistizio di Corea (1953) e Tintervento tramite le N. U. nella crisi di Suez
( 1956 ) ; mene limpido il lato positivo
dell’intervento militare o diplomatico
nel Libano (1958), al tempo della guerra civile tibetana (1959) e in quella
più recente nel Congo e nel Laos;
negativo è il bilancio di politica estera per quel che riguarda Cuba (e Eisenhower e la sua corrente hanno il
glande torto di non comprendere ohe
se una « mo,ssa comunista» ha potu
to aver luogo, è perchè non solo a
Cuba ma in tutta l’America latina —
sì ricordino i pomodori ricevuti da
Nixon a Caracas — ci sono forti reazioni contro rimperialismo economico
del capitale USA; piuttosto ridicolo,
oltre che intempestivo, il recentissimo pattugliamento di una flotta statunitense nelle acque dei Caraibi a
sostegno dei governi anticomunisti di
alcuni paesi centroamericani), e soprattutto per quel che riguarda la Cina comunista; il perdurare del sostegno dato al governo «cinese» di Ciang
Kai Shek a Formosa (crisi delle Quemcy); lo stringere la Cina di Mao in
una morsa che va dal Pakistan al
Giappone, .mediante la SEATO, lo
ANZUS, il trattato nippo-americano
(fatto approvare dal governo Kishi in
mezzo a irregolarità costituzionali e
violenti disordini che sconsigliarcno
la progettata visita di Eisenhower);
soprattutto l’ostinata — ma ormai
agli stremi — opposizione all’ammissione della Cina comunista all’ONU,
sono altrettanti e gravi pimti negativi, per cui la dichiarata volontà di
pace e di giustizia per il mondo rimane piuttosto teorica. Eisenhower ha
detto ; « Il nostro paese ha continuato a non riconoscere la Cina comunista e ad opporsi all’ammissione alle
N. U. di quella nazione aggressiva e
pervicace. La Cina rossa non ha tuttora dimostrato di aver le carte in
regola per poter essere considerata im
paese amante della pace » : giudizio
invero stupefacente, non solo per la
sua superficialità politica, ma per la
sua ipocrisia morale (ricordiamo al
riguardo che diverse voci ecclesiastiche si sono levate contro questo atteggiamento, in particolare nella sessione del Comitato centrale del C.E.C.
riunito nella scorsa estate a S. Andrews).
In questi anni, pur non trascurando il benessere interno e il progresso
Secondo il Time Magazine fra i ^
collaboratori scelti dal Presidente
Kennedy, solo il fratello Robert
sarebbe cattolico ; mentre il Segre- \
torio di Stato, Dean Rusk, è figlio |
di un pastore presbiteriano, e il Ministro della difesa, Robert Me Na- f
maro, è anziano di una comunità j
presbiteriana ; due ministri sono
israeliti: Abe Ribicoff {sanità) e
Arthur Goldberg {lavoro).
sociale, la psicòsi dell’anticomunismo
ha dominàto la politica americana,
che, anche grazie allo straordinario
sviluppo della ricerca scientifica, si è
impegnata in un massiccio sforzo per
la difesa. Eisenhower ha detto; «Per
la prima volta nella storia della nostra nazione abbiamo costàiitemente
mantenuto in temixi di pace forze militari di dimensioni sufficienti a scoraggiare e, ove occorresse, distniggere le forze dell’aggressione nel mondo » ; in cifre, il bilancio preventivo
Pier il 1961 riserva il 58% delle spese
totali alla difesa; 30 mila miliardi di
lire! E’ un grave carico, anche p>er gli
S U.; e se fino al 1960 è cresciuto fi
livello del benessere individuale e fa
miliare, nello scorso anno si sono ag
gravati i segni di una crisi economi
ca che rappresenta una pesante ere
dità per Tamministrazicne Kennedy
nè le mezze misure d’economia come
il richiamo in patria dei familiari dei
militari in servizio all’estero possono
sanare la crisi. Al 1» gennaio 1961 c’erano negli S. U. oltre 5 milioni di disoccupati. « ... le industrie dell’acciaio
lavorano a meno del 50% della loro
capacità... l’industria automobilistica
dovrà ridurre del 13% la produzione
nel primo semestre dell’anno, il che
corrisponde ad im considerevole rallentamento dell’economia nazionale
in numerose industrie-chiave », scrive
su Réforme il corrispondente dagli
•S. U,, P.-P. Seguy. Inoltre gli USA
sono fortemente debitori (19 miliardi,
con un aumento annuo di 2,7 miliar
di di dollari) a banche estere.
La grave situazione finanziaria è
frutto di vari fattori ; i fortissimi irivestimenti militari; le decine di miliardi (in denaro o in natura) donati
o prestati ai paesi sottosviluppati e
soprattutto all’Europa dalla fine della guerra — e si deve riconoscere con
gratitudine che la rapida ripresa europea è in larga misura dovuta all’aiuto USA — ; le facilitazioni agli
investimenti all’estero, cosa per cui
gli imprenditori americani non si fecero pregare dato che il tasso d’interesse era molto più forte, ad esempio;
in Europa e in Giappone che negli
S. U. (è così che in Francia Chrysler
possiede il 35% delle azioni SIMCA ;
in Germania la Opel è una sottomarr
ca della General Motors; e la Ford
americana ha recentemente acquistato le restanti azioni della Ford ingle
se per la sommetta di 350 milioni di
dollari — sempre secondo Réforme;
sarebbe interessante conoscere l’enti
tà degli investimenti americani in altri paesi, e in particolare nell’America latina, almeno dove non c’è ancora stato un Fide! (Castro a spezzare il
potere del monopolio). Questa fuga
monetaria dagli S.iU. ha determinato uno squilibrio nella bilancia internazionale dei pagamenti; nelle serie
difficoltà americane sono cointeressati anche tutti i paesi occidentali, che
non trarrebbero certo vantaggio da
un tracollo del dollaro; l’Europa, ora
in larehi strati di nuovo prospera,
non deve più succhiare le migliori
energie americane, ma associarsi alla
grande nazione ¿’oltre oceano nell’aiuto ai veri paesi sotto-sviluppati.
In altre parole, criticando la politi
ca militare ed economica dell’amininistraz’one Eisenhower, si critica in
larga misura molta politica occidentale; NATO e riarmo tedesco (con la
appendice della forza atomica francese e delle basi missilistiche americane in vari paesi),, europeismo utilitario e interessato (ma per l’interesse di chi? dei grandi monopoli?) del
MEO e delTantagonista EFTA; nel
primo caso il dispendioso' tunor panico anticomunista (senza voler comprendere che il comuniSmo materialn ente lo si combatte in sede economico-sociale, e spiritualmente è una
sfida e una domanda che esige risposta), nel secondo l’assenza di ogni
spinta spirituale, della coscienza di
rappresentare una «terza forza» (e
al riguardo certe « giovani » nazioni
neutrali hanno compreso la loro missione mediatrice meglio della vecchia
saggia e civile Eiiropa!). Per quffito
non dobbiamo giudicare troppo facilmente il vecchio Tke che va a riposo,
perchè gli errori suoi (e di quelli che
hanno influito su di lui) sono pure
gli errori delTG0Cicìmte ; del resto, lo
stesso Eisenhower ha mostrato di non
essere cieco ai pericoli della via seguita; e in particolare nel messaggio di
commiato pronunciato dalia Casa
Bianca alla radio-televisione ha notato come fatto nuovo americano il
« connubio di ima gigantesca orgarmzazione militare e di una grande industria degli armamenti», affiancata
da un’imponente attività di ricercò,
scientifica, e ha ricordato che lo statista deve vegliare a che la vita americana non venga trascinata in un
vortice disastroso da queste tre forze ;
esercito, trusts industriali, tecnici. (Il
risorgere di Krupp nella Germania di
Adenauer non è forse un simbolo ed
un avvertimento?).
Per tutte queste ragioni, il discorso
d’insediamento del presidente J. F.
Kennedy — che pubblichiamo — è
giunto come una parola viva e diversa, come uno squillo robusto dì richiamo ; e ha suscitato in tutto il mondo
larga eco favorevole (salvo che a Pechino) ; « amici » e « nemici » non hanno potuto non sentire una indubbia
forza morale, una combattiva chiaroveggenza, una virile fiducia nelle parole programmatiche del più giovane
presidente americano; e noi siamo lieti di poter qui aggiungere che in esse
risuona — nella discutibilità di ogni
presa di posizione umana — una fede
cristiana che ci ha corroborati e rallegrati; la Bibbia su cui ha giurato
non pare essere per lui un oggetto di
cancelleria. Ora, certo, io attende con
i suoi collaboratori la durissima Prova dei latti ; se crediamo che egli porta la sua responsabilità di servizio con
fede e speranza cristiana, non dimentieWama. A-®Ri*tBhsrip„cpa.ia. nostra
fraterna interce.ssione. Gino Conte
La nuoi/a frontiera
Miei con<-iUadini,
Celebriamo oggi non una vittoria di partilo, ma una affermazione di libertà... Infatti, bo prestalo dinanzi a voi e a Dio
onnipotente lo stesso solenne giuramento
che i nostri padri prescrissero circa ceniosettantacinque anni or sono.
Il mondo è oggi mollo diverso. L’noino
infatti detiene nelle sue mani mortali il
potere sia di abolire ogni forma di umana
miseria che di abolire ogni forma di vita.
Eppure gli stessi principi rivoluzionari per
cui i nostri padri combatterono sono tuttora oggetto di controversie nel mondo:
la convinzione che i diritti dell’uomo non
provengono dalla generosità dello Stato ma
sono elargiti direttamente da Dio.
Non possiamo oggi dimenticare che noi
siamo gli eredi di quella prima rivoluzione. Che da questo luogo e da questo momento si diffonda Tannuncio, aU’amico come al nemico, che la fiaccola è stata trasmessa ad una nuova generazione di americani — nati in questo secolo, temprati
dalla guerra, disciplinati da una pace fredda ed amara, fieri del loro antico retaggio — e non disposti a considerare passivamente o a permettere il lento disfacimento di quegli umani diritti che questa
nazione ha sempre sostenuto e che noi oggi ci impegnamo a sostenere.
Che ogni nazione, bene o male disposta
nei nostri riguardi, sappia che noi siamo
pronti a pagare qualsiasi prezzo, sostenere
qualsiasi onere, affrontare qualsiasi prova,
appoggiare qualsiasi amico od opporci a
qualsiasi nemico per assicurare la sopravvivenza e il trionfo della libertà.
A questo ci impegnamo, e ad altro ancora.
A quegli antichi alleati di cui condividiamo le origini culturali e spirituali promettiamo la lealtà di amici fedeli. Lniti.
molto potremo fare in una serie di nuove
imprese comuni. Divisi, ben poco potremo
fare, poiché non saremo in grado di affrontare scissi e discordi una poderosa sfida.
A quei nuovi Stati che noi oggi accogliamo nei ranghi dei popoli liberi, diamo la
nostra parola che non lasceremo che una
forma di controllo coloniale scompaia soltanto perchè ad essa si sostituisca una ben
più ferrea tirannide. Non ci aspetteremo
sempre di trovarli pronti a sostenere ogni
nostro punto di vista, ma spereremo sempre di trovarli pronti a sostenere vigorosamente la loro stessa libertà e a ricordare
che in passalo coloro che dissennatamente
cercarono di giungere al potere cavalcando
la tigre inevitabilmente finirono con Tesserne divorati.
A coloro che nelle capanne e nei villaggi di metà del mondo lottano per infrangere le catene di una diffusa miseria,
promettiamo i nostri sforzi migliori per
aiutarli a provvedere a se stessi, per lutto
qui il testo del messaggio d’insediamento del Presidente Keti^ nedy, vigoroso ed elevato. Nel corso della campagna elettorale egli
si era servito dell’immagine della ” nuova frontiera ” su cui la nostra
generazione; e in particolare l’America, si trova oggi a lottare: viene
ora di nuovo e solennemente dichiarato ^qnal’è questa frontiera e qiie
sla lotta.
il tempo che sarà necessario, non perchè i
comunisti facciano altrettanto, non perchè
vogliamo il loro voto, ma perchè questo è
giusto. Se la società libern non riesce ad
aiutare i molti che sono poveri, non riuscirà mai a salvare i pochi che sono ricchi.
Alle repubbliche sorelle a sud dei nostri
confini, offriamo una speciale promessa :
di tradurre le buone parole in fatti concreti — in una nuova alleanza foriera di
progresso — di assistere gli uomini liberi
ed i governi liberi a spezzare le catene
della povertà. Ma questa pacifica rivoluzione della speranza non deve servire alle
mire predaci di potenze ostili. Che tutti i
nostri vicini sappiano che ci uniremo a
loro neU’opporci aU’aggressione o alla sovversione in qualsiasi parte delle Americhe.
E che ogni altra potenza sappia che questo
emisfero intende rimanere padrone dei
propri destini.
A quell’assemblea di Stati sovrani che
sono le Nazioni Unite, nostra ultima grande speranza in un’era in cui gli strumenti
di guerra hanno rapidamente oltrepassato
gli strumenti di pace, rinnoviamo il nostro
impegno di appoggiarle, ad impedire che
esse divengano unicamente una tribuna per
aspre polemiche, a rafforzarle come scudo
dei paesi nuovi e dei paesi deboli e ad
ampliare l’area in cui la loro parola può
avere valore di legge.
Infine, a quelle nazioni che potrebbero
divenire nostre avversarie, offriamo non
già un impegno bensì una richiesta; che
entrambe le parli inizino ex novo la ricerca della pace, prima che le potenze tenebrose della distruzione scatenale dalla
scienza travolgano tutta l’umanità in un
deliberato o accidentale autoannienlamento.
Non dobbiamo tentarle con la nostra debolezza. Chè, solo se le nostre armi saranno indiscutibilmente sufficienti, potremo
essere indiscutibilmente sicuri di non doverle mai impiegare.
Ma d’altronde i due grandi e potenti
raggruppamenti di nazioni non possono
neppure contentarsi della loro attuale situazione, oberali come sono entrambi dal
gravoso costo delle armi moderne, ed entrambi giustamente allarmati dal costante
diffondersi del mortale potere dell’atomo
e purtultavia entrambi impegnati a competere per modificare quel precario equilibrio del terrore che temporaneamente fun
ge da argine allo scatenarsi dellultiina
guerra deU’umanità.
Pertanto, ricominciamo ex novo, ricordando da ambo le parti che nn comportamento civile non è segno di debolezza e
che la sincerità deve essere provata dai
fatti. Non dobbiamo mai negoziare per timore, ma non dobbiamo mai temere di negoziare.
Che entrambe le parti esplorino i problemi che le nniscono, anziché dibattere
quelli che le dividono.
Che entrambe le pari', per la prima volta, formulino serie e precise proposte per
l’ispezione e il controllo degli armamenti
e pongano il potere assoluto di distruggere
altre nazioni sotto l’assoluto controllo di
tutte le nazioni.
Che entrambe le parti si uniscano nel
suscitare i prodigi anziché gli orrori della
scienza. Esploriamo insieme le stelle, conquistiamo insieme i deserti, insieme debelliamo le malattie, esploriamo le profondità degli oceani e incoraggiamo le arti e
i commerci.
Che entrambe le ¡»irti si uniscano per
diffondere in tutti gli angoli della terra il
messaggio di Isaia: ’’Rimetti le obbligazioni gravose... rimanda liberi gli oppressi ”.
E se si riuscirà a stabilire una lesta di
ponte di collaborazione nella giungla del
sospetto, che entrambe le parli si uniscano
nel prossimo compito : creare non già un
nuovo equilibrio di potere, bensì un nuovo mondo basalo sul diritto, in cui i forti
siano giusti e i deboli sicuri e la pace preservala per sempre.
Tutto dò non potrà essere portato a termine nei primi cento giorni, nè ne! primi
mille giorni, nè nel corso di questa amministrazione, e nemmeno forse nel corso
della nostra esistenza su questo pianeta.
Purtultavia, poniamoci all’opera.
.Nelle vostre mani, miei conritladini, più
che nelle mie, stanno il successo o il fallimento definitivo della nostra azione. Da
quando questo paese venne fondato, ogni
generazione è stala chiamata a dare testimonianza della sua fedeltà alla nazione.
Le tombe dei giovani americanii clic risposero a questo appello sono disseminate in
ogni parte del mondo.
Ed ora l’appello della tromba suona ancora una volta per noi; non ci chiama alle
armi, per quanto di armi noi abbiamo bi{conlinua in 2" pagitut
Solidarietà
cristiana
Ho già avuto l’occasione di far conoscere ai lettori alcune attestazioni
di simpatia da parte di Chiese sorelle
dell’estero per la recente sciagura di
Pramollo.
Sento ora il dovere di comunicare,
con grande riconoscenza, la lettera
che mi è stata inviata dal Pastore
Pierre Bourguet, Presidente del « Conseil National de l’Eglise Réformée de
France ».
« Cher Collègue et ami,
l’Eglise Réformée de France, dans
les circonstances tragiques vécues par
certaines églises des Vallées Vaudoises, ne peut pas se contenter de
l’expression d’un sympathie verbale,
bien que ¡’aie ténu à vous exprimer
celle-ci dès les premiers fours de l’annonce du sinistre. Permettez-moi
donc de vous faire adresser la somme
de cinq mille nouveaux francs que
vous voudrez bien affecter comme
vous l’entendrez aux secours des familles des victimes de ces inondatiôns. Veuillez, à cette occasion, leur
renouveler l’expression des sentiments
fraternels qui, bien entendu, vous sont
également adressés à vous et à voy
collaborateurs.
Croyez-moi, cher Collègue et ami,
votre bien cordialement attaché en
Jésus-Christ ». Pierre Bourguet
Non posso non esprimere i sentimenti di profonda gratitudine della
Chiesa-Valdese-aWa-Ghiesa Riformata
di Francia per questo suo atto di fraternità e di generosità. La somma che
ho ricevuto in dono è di L. 633.430.
Nella situazione attuale, tenuto conto
delle notevoli somme già raccolte per
le famiglie sinistrate di Pramollo, ho
creduto bene di dividere in due parti
l’offerta che mi è stata inviata. Pertanto, verso la somma di lire 300.000
al Concistoro di Pramollo e trasmetto
lire 333.430 al Concistoro di Prali, in
favore delle famiglie danneggiate dalla recente valanga.
Vorrei che realizzassimo tutti il significato spirituale dell’offerta che ci
è pervenuta. La Chiesa Riformata di
Francia è una chiesa di minoranza,
con i suoi problemi e con le sue difficoltà; eppure spontaneamente ci è venuta incontro con animo aperto alla
fraternità cristiana. Possa questo atto
renderci maggiormente sensibili ai
nostri doveri verso la Chiesa e verso
« la nostra fratellanza sparsa per il
mondo » (I Pietro 5 ; 9).
Ermanno Rostan
Moderatore
l’Arcivescovo di Canterbury
lascerà presto il suo posto
Londra. — L’arcivescovo di Canterbury,
Dr Geoffrey F. Fisher ha annunciato a
Londra cìie si ritirerà a riposo a partire
dal 31 maggio 1961: egli ha detto all’assemblea del clero anglicano che è tempo
che un uomo più giovane divenga « primo
prelato» della Chiesa d’Tnghillerra ; egli
era titolare dì questa carica dal 194s). A
succedergli è stalo già designato dalla Corona britannica l’arcivescovo di York, Dr
A. M. Ramsey.
Per il ritiro — le dimissioni erano già
state decise nello scorso autunno — il Dr
Fisher ha svelto la data del 31 maggio per
dare al suo suce.essore il tempo di preparar.si alla Terza Assemblea del C.E.C.
I Nuova Delhi, 18 novembre-6 dieembre).
Inoltre egli prevede ohe vi saranno molti
cambiamenti nelTamministrazione della
Chiesa anglicana e aggiunge: « E’ venuto
per me il momento di dimettermi da queste funzioni e di rimetterle a qualcuno che
potrà portare un’energia e uno spirito nuovi a questi compili e sperare di vedersene
realizzare alcuni ».
* Il Consiglio nazionale delle Chiese negli S. U. sta per creare dei posti di « eappellania-ski ». Fra l’altro gli studenti in
teologia vi faranno uno stage in mezzo ai
loro studi, e lavoreranno in queste stazioni
di .sport invernali, sforzandosi di vegliare
alle necessità spirituali (quando ci siano)
di lavoratori e villeggianti.
2
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L’ECO DELLE VALU VALDESI
27 gennaio 1961 — N. 4
iiiimuiiuinuunmiNiKuniiiiiimiiiiiimuiuiiuiiiUiinimiuiiiiiiiiiiimimiiiiiixiiimHiiiimuiiiiiiiu» iiiiiiiumitmiiMM
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7 giorni
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iiiiiiiniiiiiimmiiiiiiiiiiiiiiiuiKimitimmiiiiii'«
GIOVEDÌ’ 19
Continua il lento lavorio per risolvere
le « giunte difficili »; il Consiglio della
provincia di Roma ha un presidente DC,
eletto con i voti DC, PSDI, PRI, PLI.
A Mosca il Comitato centrale del PCUS
dichiara la necessità di un massiccio sviluppo dell’agricoltura. All’ONU il delegato dcirURSS chiede la liherazionc di Lumumha.
VENERDÌ’ 20
Kennedy presta giuramento nel Campidoglio di Washington e rivolge il suo messaggio alla nazione.
Dopo 50 anni dall’ultima visita di un
sovrano inglese, la regina Elisabetta parte
per l’India, che visiterà in un viaggio che
toccherà il Pakistan, il Nepal e l’Iran. Intanto il Foreign Office di Londra propone
un piano per pacificare il Laos che prevede anzitutto l’invio nel paese di una
commissione internazionale indo-polaccocanadese.
Diverse e divergenti associazioni francesi si sono unite nel firmare un documento che richiede rimmediato avvio di
trattative con il FLN.
SABATO 21
Kruscev e Kennedy si scambiano messaggi cordiali, e l’ambasciatore americano
a Mosca è convocato al Cremlino per un
lungo colloquio.
La Giunta del Consiglio comunale milanese è finalmente eletta: presidente è il
Prof. Cassinis (PSDI); gli assessori sono
8 DC, 4 PSI, 2 PSDI. Malagodi rinnova
le sue proteste e minacce di opposizione
al governo sul piano nazionale.
Otto morti in un attentato algerino a
Tizi Ouzou, presso Algeri. 1 terroristi
arabi e francesi mantengono l’Algeria in
uno stato di forte tensione.
DOMENICA 22
Kennedy esamina con i suoi collaboratori il rapporto — segreto — inviatogli
dall’ambasciatore a Mosca dopo il colloquio con Kruscev. Intanto, mentre la
Pravda pubblica integralmente, con commento positivo, il messaggio del presidente americano, radio Pechino lo attacca.
Il New York Herald Tribune afferma che
Washington ristabilirebbe rapporti consolari con Cuba, in attesa di riprendere quelli diplomatici.
Schuman, presidente della Commissione
degli esteri deU’Assemblea nazionale annuncia che il governo sta per mettersi in
contatto con il FLN algerino e « se questi contatti saranno incoraggianti il Governo francese disporrà unilateralmente
per una sospensione delle azioni militari
in Algeria ».
LUNEDI’ 23
Il Dipartimento di Stato americano annuncia che Kennedy intende affrontare i
problemi di politica estera attraverso le
normali vie diplomaticlie anziché mediante conferenze al vertice.
Una manifestazione di agricoltori contro l’importazione dall’estero di burro e
carni, è sciolta a Milano dalla polizia.
Riunione a Roma della prima conferenza parlamentare euroafricana indetta
dalla Commissione Economica Europea
per studiare l’inserimento dei sedici Stati
africani giunti recentemente all’indipendenza (rappresentati dai loro presidenti)
nei piani economici del MEC.
Professori e studenti universitari italiani rivolgono al Paese un « manifesto » in
cui presentano la grave situazione della
nostra Università.
MARTEDÌ’ 24
Un transatlantico portoghese è conquistato nel Mar dei Caraibi da un gruppo
di ammutinati, ribelli al regime di Salazar. L’Ammiragliato britannico e americano, malgrado proteste interne, ordinano
l’inseguimento della nave.
Dopo la « serrata » padronale si riaprono i cancelli dei Cotonifici Val di Susa;
e continuano le polemiche fra i sindacati
e con le direzioni aziendali su un progetto
d’accordo presentato dalla UIL.
Intanto si svolgono trattative per l’aumento degli stipendi degli insegnanti. Mentre i senatori avversano in maggioranza
il progetto governativo di riforma del Senato, Fanfani si dichiara deciso a eliminare ! troppi consulenti ministeriali.
Con gesto distensivo in vista dei negoziati con Vienna viene revocato il veto di
ingresso in Italia di Gschnitzer e degli
altri capi tirolesi.
MERCOLEDÌ’ 25
Il transatlantico portoghese in potere dei
ribelli del gen. Delgado (l’avversario che
Salazar avrebbe fraudolentemente eliminato dalla scena politica lusitana) continua
ad essere inseguito invano da unità statunitensi e inglesi.
Per raccordo separato tentato dalla UIL
con la direzione degli stabilimenti « Val
di Susa », tafferugli a Rivarolo.
Un protestante parla
alla Radio Vaticana
Città del Vaticano — Per la prima volta
il 6 gennaio ha parlalo alla Radio Vaticana un teologo protestante, il prof. P.
Meinhold, titolare di storia della Chiesa e
del dogma nWUniversifà di Kiel. Nella
sua conversazione {^'IncorUri di Chiese nelVamore e nella verità*} il prof. Meinhold
sottolineava la necessità di **cercare di
esprimere con amore la verità delVEvangelo affidata alle Chiese e che ognuna di
esse è convinta di possedere**. La signoria
di Cristo dev*essere proclamata e manifestata davanti al mondo dalla fraternità di
tutti i cristiani^ membri del corpo di Cristo, tutti chiamati a servire l’umanità, particolarmente in una società di massa come
quella attuale.
Il teologo tedesco è stato a Roma nel
periodo di fine d*nnno con altri rappresentanti del **Gruppo di Augsbiirg**, che
si sforzano di stabilire la comprensione
fra le Chiese. (S.OE.P.T.)
ÀBDIA - ossia ; la Fedeltà può
vivere nel tempo della iniquità
/ Re 18: 2
seg.
Al processo di Norimberga quasi tutti gli imputati hanno difeso la
propria innocenza sostenendo di aver semplicemente ubbidito ad ordini
ricevuti dai superiori. ‘
Questa difesa non deve scandalizzarci troppo perchè è atteggiamento comunissimo quello di distinguere ciò che è giusto da ciò che è
ingiusto, ma di accettare più o meno di buon grado e talvolta di renderci
compartecipi alle iniquità degli uomini, perchè imposte da chi ha autorità.
Il processo di Norimberga ci ha mostrato in modo chiaro le conseguenze estreme a cui si può giungere con un simile atteggiamento.
Quale deve essere la vita del credente in un mondo pieno di malvagità?
A questo interrogativo ci risponde in modo chiaro, ed impressive,
con la sua vita, un personaggio di secondo piano dell’Antico Testamento; ABDIA, uomo fedele vissuto in tempo di gravi infedeltà.
Abdia era intendente del re Achab, il re vissuto al tempo del profeta Elia e rimasto tristemente famoso per la sua idolatria e per la sua
malvagità ed ancora per la malvagità malefica della moglie lezebel.
Malgrado tutto Abdia rimane un uomo fedele al Signore, la sua
fedeltà lo conduce a delle decisioni, a delle azioni gravi in cui vediamo
di volta in volta il coraggio, la generosità, la prudenza. ‘
1) La regina lezebel aveva ordinato lo sterminio dei profeti dell’Eterno. In questa grave circostanza la fedeltà di Abdia si espresse come
atto di coraggio : egli nascose in due spelonche 100 profeti e li salvò
mettendo in pericolo la sua stessa vita. La fedeltà al Signore si fece qui
netta disobbedienza alla autorità, costi quel che costi.
2) Tuttavia non bastava un atto di coraggio. Al coraggio era necessario si unisse la generosità. La carestia colpiva il paese,' i viveri si facevano scarsi, mantenere in vita i cento uomini nascosti implicava grandi
sacrifici in tempo di fame anche per la casa reale.
3) La fedeltà non deve essere necessariamente espressa con atti di
coraggio inconsueto, ma si esprime anche nella sapienza e nella prudenza. Cosi quando Abdia incontrò il profeta Elia che gli ordinò di recarsi dal re per annunziargli il suo arrivo, Abdia valutò concretamente
cosa la obbedienza a tale ordine poteva costare e se valeva la pena di
esporsi alla morte. Ma quando i suoi dubbi furono appianati dalla parola del profeta, allora egli andò e parlò apertamente, ¡senza paura, al
suo re.
Certo quale sia la posizione che dobbiamo prendere nelle diverse
situazioni della vita non è cosa facile a capire e sentiamp quanto abbiamo bisogno giorno per giorno di essere guidati ed illunjinati dallo Spirito del Signore. Ma Abdia, l’intendente del re Achab, ci ricorda che è
possibile che la fedeltà al Signore viva e si manifesti anche in mezzo ad
una società nella quale dominano la iniquità e la malvagità.
Franc» Sommani
I .NQT1||ARìQ ,,610 van ile
Visita ai fíhiotti
Mercoledì sera 18 u. s., fra le altre vis'te numerose ed autorevoli, la comunità di
\illasecca ha avuto anche la visita di due
membri del Comitato di gruppo. Diciamo
« la Comunità di Vrllaseoca » e non ci limitiamo a dire « l’Unione », perchè in questa sono incluse anche alcune persone non
più tanto giovani, o, almeno, che non hanno p ù il requisito più comune alle Valli
per essere ammessi o per sentirsi in condizione di partecipare ad un’Unione: il celi•balo. Con questo metodo s' dovrebbe arricchire soprattutto le Unioni e le Filodrammatiche povere di membri: quelle di
montagna. E’ questa, un’esperienza posit'va che dimostra come non ci sia una Chiesa che va bene per gli adulti ed un’altra
•che va bene per i giovani, come sembra
pens’no alcuni fra di noi, che vanno o al
Culto o a’I’Unione: aH’Unione fino ad una
certa età od al Culto 'Quando questa è olirepassata. Altra esperienza positiva di quel.
l’Unione è stata 'quella d' alcuni dei suoi
uri'onisti che hanno partecipalo al servizio
volontario di cui tanto si è parlato e su
cui tanto poco si è fatto. E’ sempre difficili rendersi conto esattamente del valore
dt un’esperienza, ma c; sembra che per
qrelle giovani che l’hanno fatta sia stata
malgrado tutto un’esperienza costruttiva.
Ci permettiamo di segnalare, a questo
pioposilo, un gua'o che si è verificato e
che non dovreMie succedere più: dopo tanto chiedere è stalo respinto o male accolto
qualche volont.ario che si è offerto, per cui
nualeuno insinua ohe il famoso serviz'o volontario non è bene accetto a coloro pe;i quali si fa.
Infine buoni frutti hanno dato gli stud'
biblici fatti a gruppo del Vangelo. Sarebbe
bene che questo tentativo di far parlare i
laic sulla Bib.bia fosse ripetuto e diffuso
anche fra le altre Unioni.
Per 1a cronaca, i Chiotlesi hanno riscoperto solo quest’anno, dopo vari anni in
cui era stato scouiun'cato, il gioco dei
vicini.
PREGHIAMO VIVAMENTE...
... i presidenti di Unione ed i Pastori d’
voler fissare una data per l’eventuale visita della loro unione, nonché di voler sitec ificare che cosa desiderano dai visitatori e
di vo'erla comunicare a uno dei membri
del Coiiuitalo di Gruppo, affinchè si risparmi il tempo necessario a quest’ per proporre personalmente data, programma ecc.
Abbiamo anche altri lavori oltre a quello che ri spetta come membri di tale comitato, perciò v’ saremo grati se ci faciliterete questo con tale piccolo accorgimento. Forse cosi lavoreremo anche di più e
meglio.
f'no fi»; ComiUitn
I quaderni FUV
Sono usciti, finalmente! Incredibile a
dirsi ma vero. Orma' le nostre Unioni potranno istruirsi sugli argomenti più svariati e farsi una cultura degna della loro
condizione. Confessiamo che non eravamo
dei più entusiasti prima di avere il saggio
dei tre quaderni, del ben nolo tentativo d’
« milanizzare le Unioni », anche se non
eravamo contrari per principio e, ad ogn'
modo, scettici sulle possibilità di tale tentativo.
Adesso che abb’amo preso visione dei
primi tre quaderni, dobbiamo ammettere
che il loro contributo alla vita delle nostre Unioni dovrà essere senz’a'tro posili
vo.
1 pr'mi due trattano argomenti abbastanza scottanti, se si pensa che ad essi la maggior parte di noi guarda, purtroppo, con
avversione e gli altri con una curiosità
non molto benevola, anche perchè sono
spesso legai: : la questione meridionale e
il problema delle sette e dei mo'vimenti
cristiani che si trovano ai margini delle
PER GLI 86 ANNI
del Or. Schweitzer
Domenica 15 gennaio è stato celebrato
a Washington un culto in cui è stato ricordato rSó® anniversario del Dottor
Schweitzer. Membri del Congresso, funzionari del governo e diplomatici stranieri
hanno assistito a questa cerimonia celebrata nella cattedrale episcopale della città. Un dono di 86 tonnellate di merci diverse — una tonnellata per ogni anno di
vita — sarà spedito a Lambaréné, offerto
da un associazione privata. **Religious Heritage of America**, che aveva organizzato
il servizio. Intanto, in Africa, il primo
ministro del Gabon ha conferito al Dr.
Schweitzer la più alta onorificenza del
Paese, in riconoscenza.
TASSA ECCLESIASTICA
o offerta nel senso pieno?
La
front
nuova
iera
(segue dalla 1» pag.)
sogno, non ci chiama alla battaglia, per
quanto noi già combattiamo, ma ci chiama
a sostenere il peso di una lunga lotta crepuscolare, per anni ed anni, ’’lieti nella
speranza, pazienti nella tribolazione”, una
lotta contro i comuni nemici delTuomo, la
tirannide, la miseria, le malattie e la guerra .stes.sa.
Po-ssiamo co.stiluire contro quest' nemici
una grande e mondiale alleanza — Nord e
Sud, Est ed Ovest insieme — che valga ad
assicurare una vita più ricca a tutta l’umanità? Siete disposti a partecipare a questa
storica impresa?
Nella lunga storia del mondo, solo a poche generazioni è stato affidato il compilo
di difendere la libertà nell’ora del massimo pericolo. Io non arretro di fronte a
questa responsabilità, l’accetto con gioia.
Non credo che alcuno di noi sarebbe disposto a fare a cambio con qualsiasi altro
popolo o con qualsiasi altra generazione.
L’energia, la fede e la dedizione che porremo in questa impresa illumineranno il
nostro paese e lutti coloro che lo servono,
e la luce di questa fiamma potrà veramente rischiarare il mondo.
Pertanto, miei concilladini, non chiedetevi che cosa il vostro paese farà iter voi,
ma che cosa voi potete fare per il vostro
paese.
Cittadini di tutto il mondo, non chiede
levi che cosa l’America farà per voi, ma
che cosa insieme potremo fare per la libertà dell’uomo.
Infine, che voi siale cittadini dell’America o del mondo, chiedeteci la stessa alta
misura di forza e di sacrificio che noi vi
chiederemo. Avendo una .serena coscienza
come solo compenso, e la storia come ultimo giudice delle nostre azioni, procediamo
a guidare il paese che amiamo, invocando
la benedizione e l’aiuto divino, peraltro
consapevoli che qui sulla terra l’opera di
Dio deve veramente essere da noi compiuta. (Dal discorso d’insediamento
del Presidente ]. F. Kennedy)
(Le .sottolineature sono nostre. N.d.r.)
Il problema finanziario è stato affrontato dalla conferenza di Torre
Penice quest’autunno e tutte le nostre comunità sono o saranno interessate al problefiia nel corso delle
riunioni invernali. E’ augurabile che
queste riunioni o le assemblee di chiesa, che ne tratteranno o i colloqui che
si avranno fra pastori e membri di
chiesa liescano a mettere in chiaro
alcuni punti della situazione finanziaria della nostra chiesa.
Non si tratta però soltanto di informare tutti i credenti della situazione attuale, di eliminare alcuni errori e chiarire molti equivoci, si tratta anche di rivedere tutta la nostra
concezione dell’offerta, bisogna ridare a tutti i membri delle nostre chiese ridea esatta di che cosa deve essere il loro dono ' in denaro, la loro
contribuzione annua, la colletta. Questa revisione è urgente ed impegnerà
tutti noi, lo si è chiaramente visto
proprio nel corso della discussione alla conferenza ultima.
La soluzione più conforme allo spirito evangelico sarebbe indubbiamente quella illustrata nel corso del dibattito e confermata dalla abitudine
delle chiese d’America. Le offerte sono fatte durante il culto, nella colletta, e questa offerta rappresenta il
gesto di riconoscenza dei credenti per
Dio. Molti dicono che questa soluzion,° è bella sì ma impossibile da attuarsi perchè si ridurrebbero di molto le
ccntribuzioni. Se infatti tutta l’offerta nostra venisse fatta nella colletta
al culto quelli che non frequentano
il culto non darebbero nulla e se le
offerte fossero anonime molti di quelli che danno ora darebbero meno.
Questo si è detto da molti ma non si
è ancora fatto la prova, e varrebbe
la pena di farla.
Come stanno ora le cose, due sole
seno le soluzioni, a nostro parere: la
tassa ecclesiastica e l’offerta nel sen
so pieno della parola, mentre quello
che da noi si fa è una via di mezzo
che sul piano economico è infelice e
sul piano spirituale non è molto valida.
Trasformare la colletta in tassa ecclesiastica significa dire a tutti i membri di chiesa; vuoi che la chiesa viva,
ne vuoi essere membro? Devi fare
quello che si fa in tutte le associazioni di questo mondo, devi pagare la
tua quota. Si dividono le spese generali per il numero totale dei membri
di chie.sa e si ha il quoziente della
tassa individuale. I pastori sono contrari a questa soluzione ma molti laici anche da noi la ritengono efficace
anzi la considerano la sola soluzione
L’altra via invece consiste nel favorire lo spirito di offerta, facendo della chiesa una chiesa e non una società religiosa. Ogni credente dia quello che ritiene nella sua coscienza di
poter e dover dare e lo dia come un
atto di culto, liberamente e perciò in
forma anonima.
Sono queste le sole vie possibili,
mentre oggi, dicevamo, si segue una
soluzione intermedia. Ogni comunità
ha il suo sistema e non ce ne sono
due eguali. La buste della colletta sono date or 3 or 4 volte all’anno, per
famiglie o per membri comunicanti,
si cerca in tutti i modi di essere il
più esatti possibile ma non si giunge
allo scopo. Si dice per esempio che la
colletta annua per membri comunicanti anziché per famiglie è più esatta; è da dimostrare; se tutti i membri di chiesa avessero un lavoro ed
uno stipendio sarebbe vero ma non
è sempre il caso. L’elenco delle contribuzioni pubblicato alla fine de-lTanno nelle nostre relazioni annue non
è mai esatto perchè dà un’idea errata della contribuzione stessa dei membri.
Si prenda il caso di una persona o
famiglia che non frequenta il culto
che nelle grandi occasioni e dà L.
5.000 di contribuzione annua ed un’altra persona o famiglia che è molto
più impegnata nella vita della chiesa e dà la stessa somma. Apparentemente, leggendo la relazione, sembrano aver dato una somma eguale; in
realtà è molto diverso il loro dono.
Chi frequenta con regolarità il culto
dando alla colletta 100 lire, per esempio, ha raggiunto alla fine dell’anno
senza difficoltà le 4.000 o 5.000 lire che
dovrebbero essere aggiunte alla sua
contribuzione annua e non lo possono essere perchè sono anonime. La
relazione annua che pretende dare la
esatta visione di quello che ogni membro di chiesa ha dato finisce invece
col dare impressioni errate.
Alla base del problema sta certo
un diverso modo di vedere la chiesa.
Siamo ancora abituati ad intendere
la chiesa come una associazione religiosa che deve servire i nostri bisogni spirituali, istruirci, aiutarci, ed ha
perciò bisogno di denaro come tutte
le società di questo mondo. Nel N. T
la chiesa è il gruppo di uomini efie
dichiarano di voler servire Dio in tutta la loro vita. Sono due concezioni
diverse e stiamo passando dalla prima alla seconda: perciò tutti i problemi vanno ripresi e riesaminati.
G. T.
variael «tuo italiano ecl estero Infalli, .sia
ai settari, sia ai meridionali, una buona
percentuale dei valdesi guarda come a i!egl[ esaltati c d-elle teste calde; tant’è vero,
•i dice, die di .solito alle sette guardano
con maggior favore i meridionali e che se
i meridionali si rivolgono ad una confesù One diversa dalla cattolica, si rivolgono
di preferenza alle sette. Questa visione è,
per lo meno, parziale e va assolutamente
riveduta. Aiè il fenomeno setta, nè i! fenomeno meridione possono essere fatti oggetto di una valutazone sommaria e preconcelta. Sono delle cose .serie su cui è
necessario avere idee chiare. A questo mirano i due primi quaderni: quello d' Giorgio Bouebard e di Giorgio Rochal, intiloìati r'i.S'pcUiv'an-'inte: Sette e Movìmetai
evangelici del nostro tempo e La questione
meridionale. In 30 o 40 pagine ci danno
una visione sinlet'ca e abbastanza chiara
de' due fenomeni in que.slione. La bibliografia sarà un valido aiuto per cb’, non
soddislatlo della trattazione, vorrà approfondire ulteriormente i jjro>blemi.
Vogliamo sottolineare l’e-quil'brio con
cui sono .stati trattati gli argomenti: sarebbe stato facile dare un giudiz'o di condanna sia di un fenomeno sia dell’altro: le
selle non sono secondo l’Evangelo; se il
meridione sta male, è colpa sua. Senza assolvere nè le une nè l’altro, si nota il tentai vo di comprendere di entrambi i lali
positivi e quelli negativi.
11 terzo quaderno, di Giorgio Tourn, su
/ problemi de'la comunità cristiana, è una
breve esposizione del contenuto delle epi.sto'e di Paolo ai Corinzi. Anche qui, in
poto (1 ù di 30 pagine, si dà una visione
sintetica c concreta dei problemi trattati
‘la Paolo c dei loro rapporti coi nostri problemi di ogg . Non è un commentario, ma
solo la presentazione dei problemi, per
problemi, appunto, e non seguendo Pordine dei capítol' delle lettere. E’ necessario imparare a leggere la propria Bibbia
tenendo presente una visione d’ins’enie,
pur senza lasciarsi sfuggire i particolari.
E un atteggiamento settario fermars; troppo su certi versetti trascurando gli altri.
Contro questo rischio pensiamo che il terzo quaderno di que.st’anno s a un buon
mezzo per prepararsi.
Esistono ancora alcune decine di copie
di questi fascicoli; alcune Union’ ne sono
ancora .sprovviste, ma crediamo che sarebbero graditi anche a singoli non p’ù tanto
giovan.. Per questo abbiamo fatto questa
breve presentazione. Non sappiamo se la
Claudiana abbia menzione di farsene una
provvista e di metterla in vendita — ne
varrebbe la pena.
Comun-que se q ■’ imo li desidera, ricordiamo ancora t ;; .olla che si possono
r chiedere a Fran o Ciampiccoli, - Segr.
gen. F.U.V. - Via Pietro Cossa 42, Roma.
1 quaderni costano L. 2(H) Puno: non
pensiamo sia una spesa eccessiva, perciò
raccomandiamo caldamente ai lettori, ed
in pari colar modo agli unionisti ed alle
Unioni che ancora non l’hanno fatto, di
voler prenderne visione e di procurarseli.
Sappiamo che un Testimone di Geova ha
voluto avere una <op'a di quello sulle .sette- prendete esempio da lui! c. /.
r. OMO IVI CAIO
La Tavola Valdese proclama
la vacanza della chiesa di Roma (Piazza Cavour).
La nomina del nuovo Pastore titolare dovrà farsi a termine degli art. 14-1LJ6-17-18-2526 dei Regolamenti Organici.
Ermanno Rostan
Moderatore
Roma, 18 gennaio 1961
3
27 gennaio 1961 — N. 4
L’ECO DELLE VALLI VALDESI
pag. 3
Considerazioni
di un ihs'ègnante
di Scuola Media
Pur se l’anno scolastico è iniziato
già da tre mesi, spero che i lettori
gradiranno ancora qualche riflessione
su insegnanti, genitori ed allievi, riflessioni concernenti precipuamente
l’ambito della Scuola Media Inferiore, data la speciflca esperienza di chi
scrive.
Ad ogni nuovo anno ci poniamo i
soliti punti interrogativi, anzi sarebbe forse più esatto parlare di nuove
incognite. Purtroppo l’insegnamento
diventa sempre più diffìcile: i ragazzi, in genere, sono più sviluppati in
un certo senso ma più insofferenti di
ogni disciplina, più indipendenti; alcuni soffrono di complessi, sono incostanti in tutto, anche nei divertimenti. (Se prima i ragazzini di undici
anni potevano trascorrere ore con un
semplice giocattolo e un nonnulla per
loro rappresentava uno svago, ora invece hanno bisogno di passatempi più
complicati tanto che, ritrovandosi in
tre o quattro, spesso si annoiano,
mancano di immaginazione e non sanno organizzarsi. Aspettano che qualcuno prenda l’iniziativa ed anche così, ad un primo breve periodo di entusiasmo segue un senso di' noia).
Quali le ragioni di questo stato di
cose'? Distinguiamo; i Agli di genitori che lavorano sono lasciati troppo
in balìa di loro stessi, mentre gli altri
sono troppo curati: vi sono dei genitori che credono di risolvere tutti i
problemi scolastici dei figli col mandarli a lezione privata e non si accorgono che, esagerando in questo senso, si abituano i ragazzi a non essere
in grado di superare da soli neppure
il più piccolo ostacolo.
Non possiamo passare sotto silenzio un altro punto molto importante.
Come i genitori giudicano i professori? Spesso in casa esprimono su di
loro giudizi sfavorevoli alla presenza
dei figli (specie quando questi non
ottengono risultati soddisfacenti); numerosi poi gli articoli dei quotidiani
che affermano che lo studente ha le
sue esigenze, non deve stancarsi troppo, è sottoposto a traumi psichici e
conseguenti patemi d’animo a causa
delle classificazioni, degli esami ecc...
Tutti argomenti validi ma, certe volte, presentati in modo da lasciare
adito ad interpretazioni false con le
conseguenze che i professori ben conoscono.
Questa la nostra diagnosi sulle
principali cause che determinano le
difficoltà incontrate dai ragazzi d’oggi nei confronti dello studio. Certo
tale diagnosi meriterebbe un ulteriore
approfondimento che la tirannia dello spazio ci vieta.
Esaminando il problema dal punto
di vista di noi insegnanti penso che
anzitutto dobbiamo scorgere, nel bambino che ci viene affidato, un’anima.
La personalità del fanciullo ha bisogno di amore e di comprensione, tuttavia questo non esclude, a suo tempo, una giusta anzi doverosa severità. Il giudizio che noi formuliamo
sui nostri alunni è sempre molto relativo: la natura umana è complessa
e, se noi potiamo male una tenera
pianticella, non potremo più, quando
sarà adulta, correggere il taglio iniziale.
Così potremo dire che quel dato
alunno non è portato a questa o a
quella materia ma dovremo evitare
di avvilirlo. Se lo riteniamo debole
0 tardo bisognerà aiutarlo a formarsi: pensiamo infatti che sia compito
nostro anzitutto di insegnare agli allievi non il latino o l’italiano ma il
metodo migliore, più efficace, per ottenere buoni risultati con il minimo
spreco di energie.
La Scuola Media oggi non è più
riservata a coloro che intendono continuare gli studi ma aperta a tutti e
quindi anche noi dobbiamo cambiare
metodo e sacrificare lo studio nozionistico allo studio formativo. E’ più
difficile, certo, questo metodo; comporta maggiori sacrifici da parte dell’insegnante ma quale maggiore soddisfazione per un docente che vedere
« raddrizzato » un ragazzo che aveva
tutta l’apparenza di essere un caso
impossibile?
Concludendo, riteniamo che non vi
possa essere un metodo didattico applicabile a tutti i venti o trenta allievi a noi affidati, ma altrettanti metodi, altrettante strade, che da noi si dipartono e che devono giungere alla
mente e al cuore dei nostri bambini.
Ernesto Beh
A Torino (Corso Oddone)
Si Instaura il Tempio
Hanno avuto luogo' nel tempio di Corso
P Oddone lunghi lavori di ampliamento e
restauro. Si è oollocato un 'impianto di termosifone e costruita una cantoria per l’organo e una cinquantina di persone. Questi
lavori saranno inaugurati uffic'almente Domenica 22 Gennaio alle ore 21 con un culto ne! corso del quale il past. Ayassot pronunccrà una conferenza sul tema: «I Protestanti e Pulii là della Chiesa ».
La comunità però adopera il tempio rinnovato fin dal culto di Natale, al quale hann.i preso parte 294 persone, con grande
fervore e numerosa partecipazione alla S.
Cena. Nel corso del culto di Natale sono
stali presentati alla fratellanza tre nuovi
anziani elelt' ITI Novembre e insediati il
4 Dicembre nel tempio di Corso Vittorio.
Riportiamo il testo della liturg'a di presentazione adoperata il giorno di Natale.
Questa mattina abbiamo la gioia di salutare in mezzo a noi i tre nuovi anziani che
sono stati recentemerUe eletti e insediati
per partecipare al Ìltvoro della chiesa in
diiesta zona della città. L’apostolo Paolo
dice nella 1“ Ep. ai ■ Corinzi che vi sono
diversi doni e diversi ministeri, ed effettivamente la Chiesa opera per mezzo della
collaborazione di tutti nei vari rami della
sua attività. Ma la tradiizione valdese cons dera rivestite di particolare importanza e
delicatezza le funzioni degli Anziani e dei
Diaconi, e circonda di particolare solennità
la loro elezione e il loro insediamento
L'Anziano infatti, assumendo le sue funzioni, si impegna con l’aiuto di Dio a veglia
re insieme col pastore al buon andamento
della chiesa e al bene dei suoi membri,
aiutandoli con l’esortazione e con il consiglio a vivere una vita cristiana, riprendendo i disordinati, riconducendo i traviati. adoperandosi a mantenere la ¡tace tra le
famiglie e a ristabilirla ove fosse turbata
da dissensi, facendo dei poveri e degli infermi l’oggetto delle sue cure. Noi siamo
lieti questa maUina di salutare i fratelli
Emilio Garrou, Alberto Peyrot e Aldo Rihet che sono stati chiamati dallo Spirito
Santo e dalla fiducia della Chiesa a atlempiere questo ministero in mezzo a noi. e
a nome di tutti voi che siete presenti mi
accingo a dar loro la mano dell’affetto, delia riconoscenza e dell’incoraggiamento fraterni, r'ivrdgendo loro l’esortazione biblica: ” Bada al ministero che hai ricevuto,
affinchè tu l’adempia” (Col. 4: 17).
Nel corso del culto due dei neo-anziani
servivano la S. Cena mentre il terzo leggeva la Parola di Dio secondo 1 antica tradizione Valdese.
Immigrazione. Viva raccomandazione è
rivolta a tutti i Pa.stori, Anziani, monitrici,
di voler sempre segnalare al più presto
nome e indirizzo di famiglie che si Irasfer'scono dalle Valli a Torino, per facilitare
il loro amhienlamento nelle attività religiose.
Domenica scorsa, 22 gennaio, è stato solennemente riconsacrato il tempio di Corso
Oddone, completamente rinnovato: ne riferiremo nel prossimo numero del giornale.
La Bibbia raccontata
ai fanciulli
Come e.sprimersi in modo tale da rendere vivaci fatti e parole biblicbe e, nello
stesso tempo, dare al bimbi la sensaz one
clic s' tratta della Storia per eccellenza, la
storia grandiosa delPamore di Dio per i
suoi? Mi pare che il bel volume di Anne
di Vries, tradotto in francese dall’olandese (Il dia una brillante risposta a questa
domanda. L’Autrice ha cercato il linguaggio adatto e l’ba trovalo.
Ma prima ancora di dare qualche bro-e
estmpio delle caratteriisticbe della narrazione desidero sottolineare una cosa particolarmente 'importante per una pubblicazione
di questo tipo. Nulla, nella copertina o
nelle numerose, vivac. , illustrazioni, dello
itile mielato e sovraccarico di certe pubblicazioni [ter bainbin'. Le immagini si liniilüno alFcssenzialc. se-nza trascurare, lutla^vi,a, di dptscr'ívere^chiaramenle J'episodìo
a cu" SI rU'erìisconoi può facilmente inimaisinare che i più piccoli avranno in questo lingnags'o visivo un che di assai efficace e capace d' spronarli alla lettura non
appena saranno in grado di farlo.
Va notato anclte come molte illustrazioni richiamino il bairlbino al fatto che anch’eiili. come molti fané ullì prima di lui,
OLANDA
pqiitrò'^fe armi nucleari
della NATO
L’Aja — Un organismo cristiano pacifista olandese, ”Kerk ere Vrede” (Chiesa
e Pace ) ha chiamato le Chiese del paese
a prendere nettamente posizione riguardo
alle conseguenze morali e spirituali della
utilizzazione delle armi nucleari.
Nella sua lettera, ”Kerk ere Vrede” domanda che la Chiesa faccia ’’una dichiarazione immediata e concreta circa l’ammissione nel paese e l’uso di armi di distruzione massiccia”. D’altra parte le Chiese e i grandi giornali dei Paesi Bassi hanno ricevuto lettere da un gruppo protestante di obiettori di coscienza contro i
depositi di armi nucleari della NATO.
Questa lettera esprime una ’’veemente indignazione” davanti a un tale gesto, ’’incompatìbile con in nostra ricerca della
pace mondiale”. e che, deciso all’insaputa
del Parlamento, è anche incompatibile con
”il nostro concetto di una vera democrazia”. tS.OE.P.I.l
OFFERTE PER PRAMOLLO
Fino al 22 gennaio 2961
Ricevute dal Comune
N.N. Pinerolo, L. 10.000; -Sig.ra Balmas
Giuseppina, Pomaretto 1.000; Sig. Bert
Enrico, S. Germano Cbisone 1.000; Banco
di Roma, Pinerolo 10.000; Banca Balbis e
Guglielmone, Pinerolo 10.000; Rev. Audisio don Pietro, Parroco di Pramollo 5.000;
Rev. Don Besso Michele, Parroco di San
Germano Cbisone 2.000; Rev. Allais don
Livio, Parroco di Inverso Porte 2.000; Ditta Zacco Ernesto, Pramollo 10.000; Prot.
Ar.drion Mario, Direttore Didattico di Valle Mosso 5.000; Maestro Bonelli e Famiglia, Pinerolo 5.000; Onerai delle Miniere
di Grafite, Pramollo 11.000; Fam. Blan;
Emilio e Giacomino, Pramollo 5.000; Fam.
Blanc Gioachino, Pramollo 5.000; Fam.
Blanc \ttilio, Pramollo 5.000; fam. Blanc
Felice, Pramollo 1.500; Fani. Canonico
Massimo, Pramollo 1.000; Fam. Blanc Elio,
Pramollo 3.000; Sig. Reynaud Dionigi,
Pramollo 1.000; Sig. Morat Ernesto, Pramollo 1.000; Fam. Bassani, Torino 1.000;
Sig. Reynaud Eugenio, Pramollo 1.000;
Sig. Reynaud Agostino, Pramollo 300; Sig.
Andrion Emilio, Pramollo 2.000; Sig.ra
Morai Serafina ved. Andrion, Pramollo
500; Reynaud Battista, Pramollo 500; Ro
-Pubhliichiamo l’elenco delle offerte pervenuteci per Pramollo: Chiesa di Rorà L.
15.000; Reynaud Filiberto L. 1,000; Duranti Canton .Stefano L. 1.000; Morel Enrico (Vernev) L. 1.000; Tourn Oreste L.
1.000; More] Giacomo L. 1.000; Conte Giovanni \j. 1.000; Morel Corrado L. 2.000;
Diirand Enrico (Vicolo Storto) L. 500; .Salvagiot Mario L. 500; N.N. L. ,500; Rivoira
Bartolomeo L. 500. Totale L. 25.000.
— F.a riunione delEDreiioree delle Madri
avrà luogo al Centro domenica 29 gennaio
alle ore 15 precise.
- Il cullo della stessa domen'ca sarà tenuto in francese.
— Ricordiamo le riunioni quarlierali di
iitartedì 31 gennaio ai Rumer c g ovedì 2
febbraio alle Fucine. (
— Chi avesse fin qui trascurato di far
pervenire la seconda busta delle offerte e
piegato d'i farlo al più presto onde,consentire al Conc'.storo un sollecito versamenIn alla Cassa Centrale.
lary Club di Pinerolo 100.000; Maestra 11da Rivoir, in memoria del padre Segr. di
Pramollo e S. Germano Cbisone 20.000;
Ditta S.4P.4V, Pinerolo 50.000; Sig. Dante
Passet, Pramollo 2.000; Ida e Lucia Pons,
Pinerolo 2.000; Corriere Alpino, Pinerolo
10.000; Marglierila Sciolla Lagrange Pusterla, Pinerolo 5.000: Alunne Scuola 5.a Femminile, Settimo Torine.se 5.100; Mons.
Gaudenzio Rinascili, Vescovo di Pinerolo
10.000; Fam. Sacchet, Pinerolo 3.000.
Ricevute dalla Chiesa
Chiesa Valdese di Prarostino i Colletta
di Natale), L. 18.300: Chiesa Valdese di
Prarostino ( soltoscrizionej 185.030; E.
Grosso iBibianai 3.000; Beniamino Fabiolo iCareraal 5.000; Chiesa Metodista Napoli 20.000: Mad.me M. Wandfluh Talmon
(Aigle - Svizzera) 715; l.ilia Malacrida
iComoi 5.000; Chiesa Valdese di Rio Marina 30.000; Lazar Vincenzo, Impresario
1.001); Famiglia Roslan Eugenio (S. Germano Chisonei 5.000; Maestranze Società
per Az. E. Crumiere i Villar Pellice) 23
mila 500; Revel Albina ^Milano) 5.000;
Vera Aguet i Vevey - Svizzera)) 10.000; In
memoria della sorella Maria, Simondetto
Daniele i Roma) 500; In memoria del caro
papà, fam. Doti. V. Bertolino (S. Gemi.
Chis.) 20.000; Chiesa Valdese di S. Remo
I sottoscrizione) 51.400; Dr. Arturo Gay e
famiglia (Milano) 5.000; Chiesa Valdese di
Angrogna S. Lorenzo e Angrogna Serre
50.000; Colletta Campo Invernale di .Agape
41.000; Chiesa Valdese di Aosta 45.000:
Chiesa Valdese di Bobbio Pellice 90.220;
Chiesa Valdese di Biella 48.570; Enrico
Tron, Sindaco, e figlio Roberto (Massello)
1.500; A. F. D. Genova 50.000; Pascal
Abele e Alice (Perrero) 1.000; Ribet Carlo iPerreroi 2.000; Scuole Circolo Didattico Villar Perosa 45.000; Famiglia La Rocca 1.000; Chiesa Valdese di Pachino 3.500;
Codino Delfina iTorinoi 1.000; Ricoverati
e Personale Rifugio Carlo .Alberto (S. Giovanni) 21.200; Rostan Stefano Luigi e famiglia iPrali.i 5.000; N.N. Torino 5.000:
Ilda c Davide Bosio (Pinerolo) 7.000: Enrico e Anita Pons (Marsiglia) 5.000.
Serata Coro .Alp'no Val Pellice e offerte
varie L. 112.500; Chiesa Valdese di S. Germano Cbisone, colletta Natale (2 vers.)
20.025; Dai miei risparmi riconoscente, per
Prgmollo (S. Germano Ch.) 100.000; Beri
Oscar, Paolina, Enr'co e Livia (S. Germano Ch.) 1.000; Griot Emilio (S. Germano
Cli.) 1.01)0; Vinçon Aldo e signora (S. Germano Ch.) 10.000; Andreina Giordano, in
memoria dei nonn' (S. Germano Ch.) 10
mila; Lisette Roslan (S. Germano Ch.)
2,000; Anna Rosti^i (S. Germano Ch.)
1.000; Anna Ribet (S. Germano Ch.) 1.000;
Carla e Franco Roslan (S. Germano Ch.)
l.COO: Famiglia Lorenzo Richiardone (Viliar Pero.sa) 1.000; Piantà Alfredo (Torre
Pell'ce) 1.000; Signoga Lisette Vinçon (Torino) 10.000; Famiglia Zagrebeschi (Torino'. 10.000; Tenny e'Evelina Volât (PeroSJ Argentina) 5.000; Ferdinando Bounous
(Torre Pellice), in memoria della cara z a
Long Adelaide 2.000; Long Ernesto e fati.iglia (Torino) 5.000; G. Francesco Pey.'onel (Torino, 5.000; Giovanni Martelli
( A le.ssan dr a) 5.000; Pastore Gustavo Bertin (Pisa, 5.000; Pçns Marcello (Perosa
Argentina) 5.000; Marta Turin (Torre Pellice) l.OOO; Suor Giovanna Peni (Torr.i
Pellice) l.COO; Valdo e Elda Rivoir (Torre
Pellice) 2.000; Giovanni Bounous (Torre
l’tHice) 1.000; Carlo Jahier (Torre Pellice)
2.000; Carlo Sangalli (Bergamo) 1.000:
Prof. Edoardo e Celina Long (Torre Pellit'C; 800; N. N. (Torre Pellicei 3.500; N. N.
(Torre Pellice) 5.000; N. N. (Torre Pellice) l.OOO; Enr'co e Maria Pascal (Torre
Pellicci 3.000; Laurg e Lineile Monast'er
(Torre Pellice) 1.000; Lidia Gay (Torre
Pellice) 1.001!; Caterina De Beaux (Torre
Pellice) 1.500; Prof, l’ierchi (Torre Pellice) 200; Ma:':'le Rostan (Torre Pellice)
1.50; Ida Co stan Mathieu (Torre Pellice)
2.000; Notaio U. Pellegrin (Torre Pellice
l.(H!0; Famiglia Guido Piaran e mamma
(Torre Pellice) 5.000; Giov. Daniele Bouncus (Torre Pellice) 1.000; Carlo e Teresa
Eynard (Torre Pellice) 2.001). Suor Margher la Jourdan e Suor Lidia Perron (Torre Pellice) 2.000; Arturo Cocorda (Torre
Pellice) 10.000: Sélvio c Alina Bellion
(Torre l’ellice) l.OCO; Anna e Italo Bifulro (Torre Pellice) 1.000: llda Cornaggia
(Genova! 10.000; Susanna Niny e Dav'de
Baux (Torre Pellice) 3.000; Flora Klet
(Olanda) 3.OSO; N. N. (Torre Pellice) 5
mila; Italo Hugon (Torre Pellire! 2.000;
Chiesa Valdese di Ivrea 12“ vers.) 2.000:
Suor Hedí Brun (Svizzera) 25.000: Federico e Maria Jah cr (S. Germano Ch.) 5
mila: A. Andrion (Genève - Svizzera) 7
mila 145; Scuole Circolo Didattico Villar
Perosa (2 vers.) 41.855: Chiesa Valdese d
Bergamo 230.000; Signora Susanna Fontana Roux Ta'mon (S Margherita Ligure)
50.0110; Chiesa Cristiana Evangelica - Regina Margherita 5.000; Ohiesa Valdese d'
Prali 12" vers.i 5.000; Reynaud Dante IS.
Germano Ch-i 2.000. — Totale L. 759.675.
Totale elenchi precedenti L. 4.788.040.
Totale generale L. 6.359.151).
f t parte della storia della salvezza di Dio
i;he unto quello che gli si racconta riguar
da lui personalmente. Facciamo un esem- j
pio ; parlare ad un bimbo della p aga del1- mo.srhe nel paese d’Egitto è una cosa.,
fargli vedere nello stesso tempo un neonato urlante letteralmente ricoperto da questi
pelu'arili insetti è un’altra cosa; il fatto
gli rimarrà dopp'amente impresso e gli
permetterà di immedesimarsi negli avvenimenti.
Sempre attraverso le illustrazioni 1 fanciullo si vede coinvolto nel gioioso pasto
consumalo dagli israeliti pr’ma dell’uscila
daH’Egitto, si sente nelle vesti del giovane
Davide o in quelle del bimbo reso famoso
dal giud'zio di Salomone. Ma soprattutto
Si sente oggetto dell’amore di Gesù; penetra in Gerusalemme coi pellegrini., osserva Gesù, iodicertqs, già. p>en«. di,„sagpzza
div'na, lo osserva compiere guarigioni, riceve da Lui, insieme alla folla, il pane ed
i pesci moltiplicati, grida osanna il g'orno
■delle Palme, assiste al giudizio di PTato,
vede sorgere la Chiesa nel di’ di Pentecoste.
Ma è tempo che ci occupiamo della narrazione. Essa mi pare caratterizzata da una
grande misura. Si rifugge dalla prolissità
pur dando un quadro preciso e cireonstanzialo degli avven -menti biblici. Con poche
frasi beivi rAutrice riesce a caratterizzare
un avvenimento e a darne una spiegazione
alla portata di g'ovani menti. 11 linguaggio usato è vivace e semplice. Il bambino
è frequentemente richiamato alla sua situazione attuale, aflìnehè possa tracie nella
sua vita di tutt' i giorni le conclusioni di
quanto legge.
Concetti come l’amore di Dio per le sue
creature e la capacità di queste ultime di
glorificare il nostro Creatore, prima della
caduta, vengono insegnati al fanciullo con
semplici frasi come questa: «i pesci giocavano nell’acqua e gli uccelli cantavano
sugli alberi. Era il loro modo di mostrare
a Dio quanto erano gioiosi » (p. 9-10). Pagine come quella della riconcil'azione di
Esaù e Giacobbe mantengono qui tutta la
loro forza, pur essendo naturalmente adalIs all’età di chi legge o ascolta.
Per quel che concerne il Nuovo Testan-ento si giunge ad esso dopo una preparazione alla a mostrare la conlinu’là della
storia sacra. La parabola dell’intensa vita
di Gesù è ben tratteggiata e -si sottolinea
la Sua caratteristica di Re che serve. Nè s
diinenti a di mostrare i frutti dell’oitera
de! Signore nella vita della Chiesa nascente. Que,sta Chiesa segue le orme del Suo
S’gnore e vive del comandamento dell’amore. Il bambino è richiamato alla necessità di amare il mondo e le persone che
gli stanno attorno. « E’ vero che non sempre è piacevole di star seduto accanto ad
un compagno malato — gli vien detto —
E" molto più d'verlente di gio<-are con degli amici in buona salute. Ma se fwocuri
della gioia a quel ragazzo rallegri Gesù
stesso! » (p. 2521.
Il mondo che il piccolo lettore si vede
presentare non è falsamente t'nto di rosa:
è un mondo guasto in cui povero e ricco,
sano e malato, uomo retto e avanzo da galera vivono aeratilo. Ma gli vien detto cliiaremenle che 11 Signore può e vuole cambiare tutto ciò e che anche la semplice ubb'dienza di un bimbo può essere un segno
efficace del Regno che viene.
E quel che conta è che tutto questo vien-; insegnato come una bella storia: la storia vera del Signore che è venuto e che
viene come Salvatore. Giovanni Conte
I GRAN BRETAGNA j
Revisione del catechismo
anglicano
Lotulra. — La Convocazione di Canterbury, formata dai vescovi e dai rappresentanti del clero della provincia meridionale
della Chiesa anglicana, riunita a Churcb
House, Wesiminster, dal 17 al 19 gennaio,
ha affrontalo la revisione del catechismo in
uso nella Cliiesa da 300 anni.
Una commissione di vescovi e di laici,
nominata dall’arcivescovo di Canterbury
nel 1958 per .stabilire il « minimum di ba,se necessario per l’istruzione nella fede
cristiana », Ita raccomandato delle modificazioni del catechismo affin di semplificare c modernizzare rinsegnamenlo e di tener conto del mulamenlo delle situazioni
sociali. Come ha spiegato il segretario sinodale della Convocazione, « uno strumento pedagogico vecchio di tre secoli non
s’addice più così com’è alla formazione
cristiana del ragazzo moderno ».
La versione riveduta sarà più lunga dell’anlica, perchè vi si aggiungeranno dei
capitoli sulla Chiesa, i mezzi di grazia, la
Bibbia, il dovere del cristiano e la sua
speranza. 11 metodo, consistente in domande e risposte, è stato mantenuto, malgrado
alruiie opposizioni, perchè mette Taccenlo
sul fatto che ognuno è personalmente responsabile dei propri atti. La commissione
ha deciso di non fare un catechismo per
adulti e uno per ragazzi, ma di lasciare al
catecliisla la cura di adattare rinsegnamenlo alle diverse età.
Si attende l’esito finale del lavoro di revisione, che in Italia, grazie alle informazioni un po’ frettolose di una parte della
stampa quotidiana, avevano suscitalo un
certo scalpore," specie per quel che riguarda un preteso annullamento della menzione di Satana.
PERSONALIA
(1) ANNE DE VRIES; La Bible racontée aux enfants - Genève, Labor
et Pides s. p., s. d
* Una sovvenzione di 10.000 dollari concessa dalla Chiesa presbiteriana degli S.L.
permetterà l’avvio di una quarta catena radiofonica religiosa in Corea. La trasmittente sarà stabilita a Kwanju. la sede sarà
a Seal, con diffusori a Pit.san o Taegn.
Ci associamo alle manifestazioni di viva
simpatia, cristiana verso i familiari dell’Jng.
Arturo Long, scomparso a Pinerolo la .scorsa settimana. Come pure partecipiamo al
lutto della Direttrice dell’Ospedale Valdese di Torre Pellice e dei suoi familiari, afflitti per la scomparsa della Signora Margherita Prochet ved. Albarin.
La famiglia del compianto
Pastref Federico
ringrazia sentitamente tutti quanti
hanno preso parte al suo grande dolore per la dipartenza del suo caro.
In modo particolare ringrazia i vicini di casa e il Dottor Peyrot.
« Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte,
io non temerei male alcuno,
perchè tu sei meco ».
(Salmo 23; 4a)
Blegieri di Pomaretto T8-1-1961
I familiari della compianta
Fanny Revel
commo.ìsi per la dimostrazione di stima e di affetto avuta in occasione della dipartenza della loro cara, esprimono un sincero ringraziamento a
tutti coloro che hanno partecipato alla Icro prova.
Un grazie particolare al Pastore sig.
Bert, al medico curante Dott. Bertolino, alla signora Anglesina Coucourde, alle Insegnanti ed agli Alunni delle Scuole di S. Germano.
« La mia grazia ti basta »
(II Corinzi 12: 9)
S. Germano Chisone, 17-1-1961
Il 22 gennaio, dopo lunga malattia,
il Signore ha richiamato a sè, all’età
di 84 anni
Margherita Albarin Prochet
Ne danno l’annuncio le figlie, i parenti e tutti coloro che la conobbero
e Tebbero cara.
«E Gesù disse: Il vostro cuore
non sia turbato ; abbiate fede in
Dio e abbiate fede anche in
me». (Giov. 14: 1)
4
fH- *
L’ECO DELLE VALU VALDESI
27 gennaio 1961 — N. 4
DALLE NOSTRE COMUNITÀ
AN6RO0NA (Serra)
Sabato mattina, 21 c., ha avuto luogo a
Pradeltorno il funerale di Enrico Buffa.
Lo scomparso lascia un gran vuoto dietro
di sè, non soltanto in seno alla sua numerosa famiglia, ma anche nel paese e nelTambito della Chiesa. Tutti quelli che lo
hanno conosciuto nel vigore della sua maturità rendono una buona testimonianza
alla sua memoria. Animato da una profonda pietà religiosa totalmente esente da bigotteria, franco e leale, sicuro nel suo giudizio su persone e cose senza però mai
dimenticare che quel che conta è la grazia e l’amore di Dio, « Barba Henri » ha
giovato molto alla Chiesa di Angrogna
Serre e Capoluogo (una volta, non dimentichiamolo, le due comunità ne formavano
una sola). Prima che la vecchiaia glielo
impedisse presiedeva la scuola domenicale, dirigeva gli inni (il canto era sempre
stata la sua passione!) ed aiutava i Pastori
susseguitisi nella comunità nella predicazione. Costituiva insomma il « vero tipo
dell’anziano valdese » nel miglior senso
della parola, che in seno al consiglio di
Chiesa godeva di autorità e di stima, come ovunque del resto, proprio a causa della sua inespressa ma chiarissima volontà
di non essere altro che un credente cosciente ed impegnato al servizio del Signore, pur nella limitatezza della stia umanità.
Una folla numerosissima è accorsa al
funerale per testimoniare alla famiglia la
sua simpatia in questa dolorosa circostanza.
Per la prima volta molte persone non hanno potuto entrare nel tempio di Pradeltorno. Ci auguriamo che l’eredità spirituale lasciata da « Barba Henri » non vada
persa e che nell’ambito della comunione
dei credenti sia di sprone e di esempio
per quelli che hanno potuto conoscerla e
che con il loro intervento alla cerimonia
funebre hanno dimostrato di stimarla.
11 Signore conceda alla vedova ed al familiari tutti di potere fissare lo sguardo
nelle cose eterne, che durano per sempre,
sapendo che questo era quanto faceva lo
scomparso che poteva star saldo come vedendo le cose invisibili.
Ringraziamo i giovani studenti della
Società missionaria Pradeltorno per avere
presieduto la scorsa settimana due riunioni nella nostra comunità, ai Coi'sson - Ricca
ed al Serre, durante l’assenza del Pastore
recatosi a Villasecca secondo il programma di visite fraterne a quella comunità.
Soggiorno invernale
alla Casa Valdese
di Vallecrosia
La Casa Valdese di Vallecrosia (sulla Riviera di ponente,
fra Bordighera e Ventimiglia)
è aperta quest’anno dal 25 gennaio al 25 marzo per ricevere
persone evangeUche anziane
che desiderino trascorrere un
periodo di riposo nel clima mite della Riviera e neU’ambiente
familiare e comunitario della
Casa Valdese.
Poiché il numero dei posti disponibili è molto limitato, coloro che desiderano venire subito
o più avanti sono pregati di
scrivere subito al direttore, pastore Giovanni Rogo - Casa
Valdese - VALLECROSIA (Imperia) che fornirà anche ogni
altra informazione.
dott. Alberto Ribet, il quale rappresentò
la Tavola Valdese ai funerali, « le loro
opere li seguono b.
Al cimitero, porsero l’estremo saluto
alla memoria dell’Eistinto e l’omaggio dei
conoscenti ed Amici, il geom. Rosia e
l’aw. Gallina; mentre nel Tempio, davanti ad una folla attenta e commossa,
erano state illustrate le parole dell’Evangelo che il Defunto stesso aveva, di sua
propria mano, trascritte per esprimere,
non la cupa rassegnazione del Fatalismo,
bensì l’accettazione della Fede filiale:
« Padre, sia fatta la Tua volontà! ».
All’Amore del Padre Celeste, il Quale
« vuole » che « ehi crede abbia Vita Eterna », noi affidiamo i familiari afflitti, in
ispecie la vedova Signora Carmen Silvia
Pittavino ed il signor Giorgio, degno figlio di tanto padre; le sorelle Signorine
Adelina ed Alice ed il fratello ing. Cesare; l’amatissimo cognato avv. Arnaldo
Pittavino.
Matrimonio. — Trombetto Giovanni Bernardino, con Geymonat Renata. H Signore sia « l’ospite costante » di questo nuovo
focolare!
Battesimi. — Giitermann Carla Federica, di Carlo e Anna Lisa Leumann —
Ricca Nora e Ricca Bruna, di Remo e
Rivoira Anita — Rostan Daniela Anita
e Walter Bruno, di Giov. Edoardo e Pons
Odetta — Rostan Silvia, di Sorrento e
Fornerone Ines — Gay Paolo, di Marco e
Koch Ellen — Eynard Carlo, di Italo e
Gay Giuliana.
Il Buon Pastore veglia su questi nuovi
agnelli del Suo gregge. Benedica Egli, con
essi, le loro famiglie!
VILLASECCA
PINEROLO
Siamo lieti e riconoscenti al Signore di
poter dare notizie decisamente migliori,
anzi, quasi « buone », della salute del nostro caro pastore sig. A. Deodato. Tutta la
Comunità continua a stringersi vicino a lui
ed alla sua Famiglia con simpatia ed intercessione; tenendo presente, in ¡spirito, il
proprio Conduttore nello svolgimento delle molteplici Attività ecclesiastiche.
Salvo qualche manifestazione di poca
importanza tenutasi «in tono minore» (in
dicembre; e chi ne avrebbe avuto il cuore?) tutte le Attività hanno proseguito e
proseguono il loro corso regolare.
Di coteste Attività s’incaricò, da principio, il segretario della Commissione Distrettuale, pastore Giorgio Tourn, il quale
stabilì pure il turno delle predicazioni domenicali; vi collaborarono i past. R. Jahier, B. Corsani, Tullio Vinay, Gino e
Giov. Conte, G. Girardet e L. Marauda.
Dopo il ritorno a Massello del sig. Tourn
(che la Comunità fraternamente ringrazia
per l’opera prestata) elementi locali provvidero a tutto il lavoro, compreso il ripristino delle riunioni Quartierali; mentre si
annunzia prossima una sistemazione più
definitiva della .supplenza.
Le nostra Comunità è in lutto per la dipartenza AeWingegnere .4rtwo Long, av
venuta il 18 gennaio. Sebbene sofferente
da vari mesi, egli continuava ad occuparsi
della sua Chiesa che tanto amava, interessandosi ad essa e pensando alle sue Opere
con generosità. Membro fedele della nostra
Comunità, le consacrò spesso parte della
sua intelligente attività professionale e, regolarmente, il suo aiuto spirituale. Nè dimenticava le diverse Opere della Chiesa
Valdese in genere: lo sa la Commissione
degli Istituti Ospitalieri e lo sanno le parrocchie a favore delle quali creò una
Borsa di studio.
Clon la scomparsa dell’ing. Arturo Long,
si rompe un anello della ormai lunga catena di benemerenze di cui la Chiesa valdese di Pinerolo è debitrice alla Famiglia
Long... Ma, come bene rilevò il pastore
MASSEL
Nous avons eu le plaisir d’accueillir parmi nous les jeunes du Perrier qui nous ont
offert dimanche 8 une agréable soirée. La
traditionnelle soirée du 1er de l’an a eu
lieu même avec une semaine de retard et
nous avons tous apprécié le talent et la
bonne volonté des acteurs. Nous souhaitons à cette « nouvelle vague » de jeunes
de savoir travailler avec application et joie
à l’oeuvre de Dieu. A 1,1
Les réunions ont été repiises régulièrement cette semaine. Dimanche les unions
cadettes auront à 2 heures une séance de
projections lumineuses.
Nous souhaitons une guérison rapide à
notre frère Théophile Gaydou qui a subi
cette semaine une sérieuse opération.
Dons pour le temple: L. 1.000 Rostan
Pierre; 1.500 N. N.; 12.380 Enrico, Teofilo, Elda Tron et Lina Tron di Giulian;
la soirée que nous avons eue cet été pour
1-: temple a procuré L. 11.200.
La souscription pour Pramol est toujours ouverte, à ce jour nous avons reçu
L. 54.500.
PRAMOLLO
Visita fraterna. — Un gruppo di Pastori delle Valli ha compiuto la annunziata visita fraterna ai quartieri ed alle
famiglie della nostra Comunità. Nonostante alcuni imprevisti, quali la malattia di
un Pastore e alcuni decessi imprevedibili
che ne hanno obbligato altri a rientrare
in sede prima del previsto, il programma
di visite e di riunione ha potuto essere
realizzato grazie aH’impegno con cui sono
state affrontate le nuove situazioni.
I Pastori R. Balnia e Gino Conte si sono
occupati della zona di Riclaretto ed Albarea visitando -— separatamente — il
Giulberso e l’Albarea e — assieme — Combagarino e Trussan, tenendo riunioni in
ognuna di queste località. Dato anche il
cattivo stato delle strade molto gelate, essi
sono saliti il 18, ritornando ai Chiotti sol.tanto il 21 mattina, proseguendo ver.so le
rispettive sedi.
II Pastore Giovanni Conte aveva precedentemente visitato il 17 la zona di Trossieri ed il 18 le borgate di Serre Marrou
e Mouras.
I Pastori Bruno Costabel e Giorgio Girardet avrebbero dovuto occuparsi del vallone di Faetto per due giorni, ma mentre
hanno potuto percorrere assieme la zona
alta del vallone (Roccia, Linsardo, Cró,
Maizena e Giacoliero) il giorno dopo il
Past. Girardet si occupava di Villasecca e
il Past. Costabel visitava il Serre Giors e
Pian Faetto. Il giorno seguente, di nuovo
assieme, hanno visitato i Chiotti e tenuta
la riunione serale al centro.
II Past. Gustavo Bouchard, appena rimessosi dalla sua indisposizione, è salito
a Bovile il 20 ed a Bastia e la Torre il 21.
La visita fraterna si è conclusa con un
culto ai Chiotti, il 22, presieduto dal Past.
Bouchard, mentre il Pastore di Chiotti
predicava a Pomaretto.
Nel corso di questa attività sono state
visitate tutte le famiglie della Parrocchia
e tenute riunioni in 11 località degli 8
quartieri in modo da permettere a tutti di
parteciparvi. La frequenza delle riunioni
e del culto finale sono state molto soddisfacenti e dai primi contatti ripresi con
i quartieri abbiamo avuto l’impressione
che questa iniziativa sia stata vivamente
apprezzata almeno dalla grandissima maggioranza della Chiesa.
Desideriamo ringraziare, prima di tutto
i Pastori che hanno accettato di compiere
questo servizio in mezzo a noi e che ci
hanno portato l’annunzio della Parola di
Dio, poi i fratelli e le famiglie che si sono
occupati della organizzazione locale del
giro e della ospitalità nei vari quartieri
e quanti, con la loro solidarietà, il loro
affetto fraterno e la presenza ai vari incontri, hanno contribuito alla buona riuscita di queste visite fraterne.
La sera del 14 u. s. è deceduta all’età di
82 anni agli Olivieri (quartiere di Albarea) la nostra sorella Adele Margherita
Clot V. Clot e madre del Diacono di quel
quartiere. Le esequie sono state celebrate
il 16 Gennaio alla presenza di un folto
gruppo di Fratelli ed amici. « Ma Cristo
è risuscitato dai morti, primizia di quelli
che dormono », che questa parola dell’Apostolo rinnovi nei figli e nei familiari
afflitti la potenza delle consolazioni di
Dio.
SAN SECONDO
—• Causa una leggera indisposizione del
pastore (Jenre, la riunione di mercoledì 11
c. m. al centro è stata tenuta dal diacono
Dino Gardiol il quale ha pure presieduto
il culto la domenica seguente.
— L’Assemblea di Chiesa è convocala
per domenica 5 febbraio subito dojM) il
Culto e l’ordine del giorno relativo sarà
comunicato dopo la riunione del Concistoro che avrà luogo giovedì.
— Il Culto di domenica prossima, 29 c.
m., sarà presieduto dal pastore di Prarostino, signor Giovanni Peyrot. La comunità gli rivolge fin d’ora il più affettuoso e
fraterno benvenuto. d. g.
Alle ore 14.30 di sabato 21 gennaio ha
avuto luogo, alla Ruata, una simpatica
cerimonia. Gli alunni delle elementari,
accompagnati dai loro insegnanti, sì sono
riuniti nella grande sala delle attività giovanili per ricevere il pacco dono offerto
loro dalla Amministrazione Provinciale.
Oltre a dolciumi e giocattoli ogni bambino ha ricevuto libri e alcuni magnifici indumenti di lana. Hanno presenziato alla
cerimonia il Sindheo Cav. Isidoro Rosia,
il Consigliere Provinciale Dr. Borra, il
Direttore Didattico di Villar Porosa Prof.
Cosimo Tumolo e il Pastore locale. Presenti pure alcuni Consiglieri Comunali e
alcuni membri del Concistoro. Prima della con.segna dei doni il Consigliere Provinciale Dr. Borra ha pronunziato un discorso nel quale, dopo un saluto affettuoso, ha espresso tutta la simpatia sua
e della Amministrazione Provinciale per
la popolazione di Pramollo gravemente
colpita e dato assicurazione del vivo interessamento della Provincia per i bisogni
ed i problemi delPora presente. Hanno
pure portato messaggi il Sindaco Cav. Ro
sia ed il Direttore Prof. Tumolo. Il Pa
slore ha risposto ringraziando a nome del
le scolaresche e della popolazione tutta
Agli alunni è pure giunta una commo
venie lettera dalle alunne delle Scuole
Elementari di Settimo Torinese, accompa
gnata da un dono iti denaro da consegna
re al Comitato « Pro Sinistrati Tournim »
Nel lardo pomeriggio analoga manife
stazione s’è svolta nella scuola delle Lussie
dove altri tJacchi dono sono stati conse
gnati agli alunni di quella scuola e a quel
li di Feugiorno e Pomeano.
Un po’ in ritardo, ma con molto affetto, diamo il più cordiale benvenuto alla
piccola Lidia, di Guido e Anna Soulier,
delle Case Nuove Pellenchi. Ai suoi geni
tori le nostre più vive felicitazioni.
Direttore resp.: Gino Conte
Coppùri - Torre Peli. - Tel. 9478
Sede e Amministrazione
Editrice Claudiana
Torre Pellice - c.c.p. 2/17557
I^g. al Tribunale di Pinerolo
________n. 175, 8-7-1960_______
Tipografia Subalpina - s. p. a.
Torre Pellice (Torino)
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