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24 Janviér 1919
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DE8 VALLÉES
PARAISSANT CHAQUE VENDREDI
PRIX D’ABONNEMENT:
Vallées Vaudoises
Italie
Etianget ■ •
Fr. Par an Poor 6 mok
4.— 2,—
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On s'abonne: à Torre Pellice au bureau d’administration et à
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SOMMAIRE: Roosvelt — La lampadina
fulminata — Glanures — Sottoscrizione in onore dei nostri caduti e per
i nostri orfani di guerra — Chronique
vaudoise — Nouvelles politiques.
Le jour même que Wilson quittait
Pltalie pour rentrer en France, il reçut
la nouvelle de la mort de son prédécesseur, et ordonna aussitôt que le peuple
prît part à ce deuil national. Roosvelt
a été trouvé mort dans son lit, ce qui
signifie qu’il n’a pas passé parles grandes
souffrances en quittant ce monde, chose
bien précieuse, et qui, dans ce cas, fait
que la mort n’ est pas le roi des épouvantements.
Roosvelt a été i4eux fois président
des Etats-Unis, et espérait l’être encore,
puisqu’il a été un rival de Wilson lui-même dans les dernières élections, mais
il a échoué. C’était un homme plein de
fougue, très énergique, prompt dans ses
décisions et ayant des visées impérialistes, mais en demeurant le meilleur enfant du monde. Il a pris part-à la guerre
de Cuba et aurait volontiers franchi
l’océan pour se battre en France, n’était
l’âge qui décidément ne le lui permettait plus. Un de ses fils a succombé en
France et deux autres ont été blessés.
A qui lui exprimait de la sympathie en
cette occurence, il répondit: Je ne regrette qu’une chose, et c’est de ne pas
pouvoir partir moi-même pour une si
grande cause. Roosvelt était foncièrement pieux et appartenait à la Deuisch
Reformed Church.
Les Etats-Unis ont perdu un vaillant
homme. Une autre perte non moins sensible est celle de Stokes, le grand ami des
Unions Chrétiennes, à qui la France et
l’Italie doivent beaucoup. Spectator.
La lampadina lulmìnata.
Non solo le città, ma pressoché tutti i
villaggi d’Italia possiedono oggi la luce
elettrica; il che gioverà a rendere comprensibile il mio scritto alla massa dei
lettori.
È una piccola disgrazia, ma pure una
disgrazia, oggi, la fulminazione, d’una
lampadina elettrica. Quando all’improvviso rimanete nel buio, la sera, il padre
di famiglia si domanda subito con una
certa ansietà: È un’inteiTuzione della
corrente, o è fulminata la mia lampadina?
E quando si persuade che’ proprio è
la lampadina che è fulminata, allora rimane subito di cattivo umore, almeno
per qualche momento, perchè pensa: Ci
vorranno sei lire e mezzo a procurarmene
un’altra.
Come mai avviene questa disgrazia?
Io non m’intendo di elettricità; ma ulti
mamente un giovanetto che se ne intende
(almeno lo dice lui, ma io non lo garantisco) mi diceva: Ciò avviene perchè, in
seguito all’uso della lampadina, accade
talvolta che un filo d’aria arriva-a penetrarvi. Ora, la lampadina non funziona
se non in un vaso del tutto privo d’aria;
appena l’aria vi penetra, subito cessa la
funzione della luce.
—• Oh guarda che cosa curiosa ! osservai. Io credevo realmente che una lampadina non potesse venir fulminata se
non... dal fulmine, e che ciò succedesse
solo neH’occasione di temporali, 0 almeno
quando l’atmosfera fosse sovraccarica di
elettricità.
-— No, no, mi rispose il giovane sorridendo. La fulminazione d’una lampadina
è semplice effetto di introduzione d’aria;
nient’altro.
— Ma, domandai, non è possibile allora produrre un’altra volta il vuoto
nella lampadina e renderla atta a nuovo
uso?
—■ Sì, mi disse, e in qualche luogo si
riesce a medicare cosi le lampadine; ma
è difficile, e occorrono certi impianti meccanici che sono assai rari. Praticamente
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una lampadina fulminata è una lampadina finita.
La conversazione restò lì, ed io mj
misi a riflettere. E la mia riflessione la
voglio esporre oggi a te, 0 lettore.
«Voi siete la luce (fel mondo», ci ha
detto Gesù Cristo, il Dottore, il Maestro.
A prima Vista parrebbe che per essere
la luce del mondo ci sia necessario un
intimo, e pieno contatto col mondo; altrimenti, dice bene Gesù: « Se la lampada
è posta sotto il moggio, non farà luce
ad alcuno ». Quindi è necessàrio, si, è
■necessario, il contatto col mondo.
Ma quale specie di contatto?
Ecco la lampadina elettrica a renderci
chiara la cosa. Deve essere contatto
esterno e non contatto interno. Guai se
■il contatto è interno ! la lampadina ne
resta immediatamente fulminata.
Contatto esterno, sì, necessariamente.
La lampadina deve essere sospesa all’aperto, in piena atmosfera. L’aria la
ricinge da ogni lato. Anzi il fisico potrà
anche spiegarvi che se non ci fosse l’atmosfera attorno alla lampadina, la luce
di essa non potrebbe comunicarsi agli
oggetti circostanti. Ma però... ma però
bisogna badare bene a che l’aria non penetri nella lampadina, altrimenti, buona
notte; è tutto finito.
Cosi- è precisamente il caso del Cristiano: « Io non ti chiedo che tu li tolga
dal mondo », dice Gesù al Padre pregando
pei suoi discepoli. Il mondo ne ha assoluto bisogno dei Cristiani; ne ha bisogno
quanto noi tutti abbiamo bisogno della
luce. Se non fosse per l’interesse del
mondo, per la salute del mondo, il Cristiano potrebbe (e gli converrebbe !) essere subito richiamato da questo mondo
in un mondo migliore, poiché meglio sarebbe per lui andare ad abitare con Cristo che rimanere in questo poverb taber.
nacolo della carne. Ma Dio lo lascia ancora nel mondo perchè il Cristiano ha
da compiervi una missione, una missione
utile, benefica, necessaria, indispensabile: quella di essere la luce del mondo.
« Io non ti prego, o Padre, che tu li tolga
dal mondo ». Ciò sarebbe la condannazione definitiva, inesorabile pel mondo,
privo di luce.
« Ma ti prego che tu li guardi dal maligno». E che cos’è il maligno? È Satana,
sta bene; ma Satana, non personificato
in un essere simile all’uomo e solo differente da lui per le corna, la coda e il
piè forcuto; ma Satana impersonato in
quel c^e Gesù chiama « il mondo », lo
spirito del mondo. Satana, cioè . Mammona; il mondo, cioè l’avarizia, cioè il
desiderio del possesso; Satana, cioè l’ambizione di dominio, l’orgoglio, la violenza, la prepotenza, la frode, l’egoismo,
l’iniquità. Questo è il mondo, lo spirito
del mondo che Gesù chiama il maligno.
Bisogna che questo maligno non penetri
nel cuore del Cristiano.
Il Cristiano è una lampadina elettrica.
Dentro di lui dev’esserci il vuoto. Vuoto,
in quanto si riferisce allo spirito dej
mondo, aH’atmosfera morale corrottissima della società. Il Cristiano viva nel
mondo, riluca nel mondo, splenda nel
mondo, come la luce nelle tenebre; ma
non permetta mai che lo spirito del
mondo s’infiltri in lui, nel suo cuore. Se
no... la lampadina si fulmina.
Quante se ne sono fulminate, in questi
ultimi anni specialmente ! Lo spirito del
mondo è penetrato violentemente, a
guisa d’uragano, nei cuori delle masse
cristiane. Quante lampadine fulminate !
Per fortuna, c’è Dio. pgli può ancora
riparare il male. Bisogna consegnargli i
nostri cuori, affinchè. Egli, il grande Fisico, il grande Meccanico, vi riconduca
il vuoto. Voi m’intendete, o lettori. La
lampadina del nostro cuore potrà rimettersi a funzionare. Benedizione per noi;
benedizione pel mondo.
Giuseppe Banchetti.
GLANURES.
...A Torre Pedice on a formé une section d'Eclaireurs. Je crois que c’est une
bonne chose. Nous avons besoin de soigner d’une manière toute spéciale notre
jeunesse. Or le Collège Vaudois qui devrait former notre jeunesse n’a plus un
esprit prettamente valdese. La compagnie
du Collège a disparu, la gymnastique paraît ne pas donner ce qu’elle pourrait et
devrait donner. Et ajors? Je suis sûr que
les vieilles sociétés de la Balsille, de l’Eco
dello Studio et de la Pradeltorno exercent
encore une bonne influence au sein de
notre jeunesse, mais cela ne suffit pas.
Or il me semble que les Eclaireurs viennent combler un gouffre béant. Nous
devons cultiver le corps, l’esprit et r^âme
de notre jeunesse et je pense que c’est
justement à cela que visent les personnes
généreuses qui ont fondé la section des
Eclaireurs de Torre Pellice. Il faut que
notre jeunesse apprenne à rester simple,,
naturelle et non blasée. Nos jeunes gens
doivent apprendre à être polis envers le
sexe faible, à être respectueux à l’égard
des Vieillards, à aider les faibles chaque
fois que l’occasion se présente, à réaliser
le sage proverbe latin; Mens sana in
corpore sano. Nous souhaitons à M. le
prof. Jean Jalla et à tous ses collaborateurs le plus grand succès dans cette noble et difficile entreprise en faveur de
notre jeunesse.
*
* *
Nous avons été heureux de pouvoir
dire deux paroles à l’occasion de la commémoration de nos morts tombés au
champ d’honneur, dans le vaste temple
de Torre Pellice. Nous aurions aimé voir
les familles en deuil réunies aux premiers
banc-i de l’Eglise, afin de mieux les connaître et de sympathiser davantage avec
elles. Mais elles l’ont sentie quand même
notre sympathie, car* elle était réelle et
profonde. Nous penson que la manière
de sympathiser avec elles par excellence
est encore celle indiquée par la Table:
contribuer généreusement au fonds en
faveur des orphelins de ces familles. ¿t
cet appel est adressé à tous indistinctement, riches et pauvres. Que chacun
donne généreusement et joyeusement,
selon ses forces, en se rappelant que qui
donne aux pauvres prête à l’Eternel.
»%
La Lega Femminile Valdese de Milan
qui a tellement travaillé en faveur de
nos soldats pendant la guerre, continue
son œuvre généreuse et bienfaisante en
faveur des pauvres redenti. Elle nous a
envoyé 200 francs en argent que nous
sommes en train de distribuer aux pauvres de Trieste grâce au concours de
M.me prof. Josué Vinay qui habite depuis 15 ans la ville et est à même, conséquemment, de connaître les besoins de
nombre de familles. Elle désire en outre
nous envoyer des indumenti ffiui seront
certainement les bienvenus car les besoins sont grands. Chères Dames Vaudoises de Milan, merci au nom des familles par vous bénéficiées.
*
* *
M. le prof. Luzzi nous a générèusement envoyé un gros paquet de sa nouvelle et splenâide traduction des Evangiles. Merci pour cet envoi et pour les
précédents. C’est un cadeau très recherché et très apprécié.
M. le pasteur Jacques Marauda de Riclaret ayant écrit à M. François Rostan,
pasteur de Trieste, que à Aquileia se
2
'JL
trouvait le soldat vaudoiS'Éfi?W Gioifimni,
malade û’influenza, celui-ci viat^ me
nantir de la chose? Sans perdre de temps
je me rends à Aquileia à la recherche du
soldat. Hélas I j’arrivais trop tard, car
il était déjà mort et enseveli. Il fut porté
à l’hôpital le 22 décembre et il y mourut
le 29 de bronco-polmonite bilaterale infiuepzale. Il mourut tranquillo e rass,egnato; ce sont les paroles de la personne
, qui l’assista jusqu’à sa mort. Il est enseveli dans le cimetière neuf de Aquileia.
Sa tombe est surmontée d’une croix portant la lettre D et le N° 86.856.
Pauvre garçon ! Il devait être congédié
sous peu, attendu qu’il était d’une classe
relativement ancienne. Pauvre famille.
Elle ne le reverra plus rentrer au foyer
paternel. Que notre sympathie chrétienne
sache entourer cette famille si cruellement éprouvée et que Dieu Lui-même
I veuj^e la consoler.
13-1-1919. E. Bertalot.
P'
SOTTOSCRIZIONE
in onore dei nostri caduti
e per i nostri orfani di guerra
I sottoscrittori sono pregati di pazientare,
se non vedono qui subito registrata la loro offerta. Nella pubblicazione delle liste seguiamo
un ordine cronologico; tutte le oblazioni saranno pubblicate. È dunque questione di
tempo, di spazio e di... pazienza.
Ringraziamo vivamente quanti hanno risposto con premura e generosità, in quest’anno
1918 che muore; e ringraziamo fin d’ora
quanti cominceranno l’anno nuovo sottoscrivendo per onorare i caduti in guerra e sovvenire ai loro orfani.
7* Lista. '
Somme precedenti L. 94.302,55
Sig. Cesare Rostaing, Torino » 25,—
Cav. Gio. Umberto Sani, Roma » 50,—
Dott. e sig.ra Ugo Tilli, Roma » 100,—
Sig. Enrico Tron, Torino (25) » 2.000,—
Sig. Enrico Tron, Torino, per S.
A. V. (25) » i.ooo,—
Prof. Ed. Eongo, Torre Pellice (i ) » 100, —
Euisa e Eugenia Socci, Roma » 50,—
Sig.na Peyron, Torino » 30,—
Ing. Alfr.Corradini esig.rà,Roma » i.ooo,—
A. Bachi e sig.ra,Torre Pellice(3o) » 500,—
Bachi Gius., Torre Pellice (30) » 500,—
Bachi Virgilio, Torre Pellice (30)» 500,—
Rosa, Edoardo Vidossich, Milano» 50,—
•Colletta fatta fra i convittori dell’Istituto Gould, Roma (*) » 92,—
Totale E. 100.299,55
ti) A rate.
(iS) In memoria del Maggio» OioTannl Ribet.
(30) In memoria dell’amato figlio e nipote aw. Emilio Bacili.
(*) Di-Pietro Andrea, E. 3 — Eunghini
D. , 3,50 —. Eori (fratelli, 1,50 — D’Ausilio
(fratelli), 2 — Gardiol G., i — Valeri (fratèlli), I — Di-Gennaro N., 0,50 — Baccarà
A. , IO — Maugeri Ugo, io — Maugeri A., 5
— Peyrot G., i — Russo G., i Campanella M., 4 — Randazzo P., 5 — Massari
E. , 4 — Riva (fratelli), 2 — Di-Nizzo C., 2
—^l'Terso P., 2 — Polidoro V., 5 — Monaci
P., I — Carunchio S., 2 — Damiani O., i —
Allosio A., I — Rinalduzzi E., i — Buffa
E., 2 — Colacurti O., 2 — Rota A., i —
Bartoletti C., i — Godino G., i — Prisco
B. , I —- Appignani A., i — Goss R., 2 —
Mazzani A., 0,50 — Pons B., i — Cericola
D., I — MazzBli (fratelli), i — Casale Attilio,! — Zanna Nicola, 5 — Bert (fratelli), 2.
Indirizzare le offerte al sig, Antonio
Rostan - 107, Via Nazionale - Roma.
CHRONIQUE V&UDOISE.
»
5^ ACT.E DE PQI.
p(par Francis C1»arponnièrb
*' Lorsqm des mluptês, l*attrait
te sol^ite.
Que leurs charmes troublants
fascinent ta raison;
Jeune homme, aux faux amis,
dont l'exemple t'invité.
Constant dans ton propos,
sache répondre: Non!
Non, non, je n'irai pas dans
votre folle ivresse,
Dissiper de mon cœur les i
trésors précieux.
Flétrir dans les plaisirs
fû fleur de ma jeunesse,
Et jeter mon amour aux quatre .f ~
vents des deux ! !
N'attendez pas que ma voix
’‘ VOUS réponde.
J’imposerai aux désirs de mon cœur.
En me conservant pur des souillures
du monde.
Je mettrai mon devoir au seuil
de mon bonheur.
La femme de mon choix, la vierge
tendre et fière.
Qui voudra partager mon travail
et mon pain.
Devenir pour mon fils, ce qu'est
pour moi ma mère.
Et me donner à moi son cœur
avec sa main.
Celle qui me dira, s’enflammant
, de ma flamme;
Ton nom sera mon nom, ton lieu
sera mon lieu.
Ton cœnr sera mon cœur, ton âme
sera mon âme.
Ton but sera mon but, et mon Dieu
sera ton Dieu.
Celle-là, ce ne sera pas dans l’escorte
brillante
De vos vaines beautés, que je la*
trouverai:
C’est un don du Seigneur, qu’une
femme vaillante.
Au Seigneur, confiant, je la demanderai.
*
Et quand sur le sentier brillera
le sourire
De celle que le Ciel prédestine à ta foi.
En lui tendant la main, oui, tu pourras
lui dire:
Je t’offre un cœur vaillant qui s’est
gardé pour toi.
R. B.-M.
BUSSIGNY (Suisse). Le docteur et
M .me Charbonnier ont l’honneur de faire
part du mariage de leur fille, M.lle Esther
Charbonnier, avec M.r Charles Dubois,
docteur en médecine. — Félicitations
sincères.
GENÈVE. Nous recevons avec la plus
vive reconnaissance francs 25 de la part
de M. E. Benech, pharmacien à Genève,
destinés à l’Asile des Vieillards de StGermain. — Merci, cher Monsieur, et
pour votre obole et pour le travail que
vous faites au milieu des Vaudois.
BRESCIA, 5 janvier 1919.
Cher M.r Tron,
J’ai pensé faire du bien à vos nombreux lecteurs et à notre chère jeunesse
qu’elle concerne tout spécialement, en
vous envoyant la copie d’une poésie récitée par un de nos chers Arditi, à notre
soirée familière de longue veille et à notre
fête d’arbre de Noël pour soldats. Venu
de la Suisse où il a été élevé, pour répondre à l’appel de la patrie, il l’a dite en
français, avec beaucoup de sentiment et
de conviction.
LA TOUR. Nos prisonniers viennent
à peu près tous de rentrer, et dans des
conditions assez bonnes. Nos braves soldats, eux aussi, arrivent en bon nombre,
et cette fois d’une manière définitive en
reprenant leur place dano la famille et
dans l’Eglise. Qu’ils soient les bienvenusl
— A l’occasion d’une petite fête, les
enfants de l’Ëhvers: Riri Bedot, Aline
Davit, Elda Jalla, Jean Maurin, Finette
Miller, Aldo Pellegrin, Georges. TournBoncœur et Céline Vertù, ont collecté
frs. 2 pour l’Echo du Soldat, ce dont nous
les remercions bien sincèrement.
— Le 15 janvier la Commission Hospitalière s’est réunie en séance à La Tour
et le 16 à St-Jean.
— Limdi dernier ont eu lieu les obsèques de Bertalmio Susanne, décédée en
ville à l’âge de 69 ans.
MASSEL. M. l’aumônier Ernest Tron
vient d’obtenir une permission de quelques jours et se trouve ici en famille.
MILAN. Un ami, pour fêter la paix
et la future société des peuples, nous a
fait -parvenir 1rs. 200 pour P Asile, djes
Vieillards de St-Germaini fm. 200 pour
les ^uvrii», et frs. 150 pduy 1 Asile de
Bbrdigherâ. — Bravo, cher Anmiyme,
vous avez trouvé le vrai moyen pour
exprimer votre reconnaissance envers
Dieu, en faisant du bien aux pauvres.
NEW-YORK. Nous prenons la liberté
de transcrire pour l’Echo, en omettant les noms et quelques paragraphes, la première partie du Rapport annuel du Pasteur, nous réservant de faire
un extrait de la 2.me partie pour un
prochain numéro.
Du § baptêmes:
La plupart de ces enfants ont été baptisés à l’Eglise, ce qui ne me dispense pas
de vous rappeler la recommandation de
notre Liturgie vaudoise, édition italienne,
de porter autant que possible, les enfants
au temple <(afin que la cérémonie devienne un témoignage solennel, de la
part des parents de vouloir consacrer au
Seigneur l’enfant qu’il leur a donné».
Du § mariages:
Je disais dans mon dernier rapport que
j’avais compté 31 mariages mixtes dans
la colonie vaudoise de New York et environs. Il y en a un plus grand nombre !
Ces mariages entre Vaudois ou plutôt
entre Vaudoises et Catholiques, car dans
la plupart des cas c’est l’époux qui est
catholique, sont-ils un bien, sont-ils un
mal au point de vue, je ne dis pas protestant, mais chrétien? Le sujet est trop
délicat, trop complexe aussifpour que
je me permette ou que j’aie la possibilité
de donner un jugement. D’ailleurs, devrais-je dire que c’est un mal, cela n’empêcherait pas que tel mariage mixte qui
se prépare, s’accomplisse; au contraire,
cela ne ferait que le précipiter ! Tout ce
que je puis affirmer c’est que presque
•toujoursdes enfants, là où il y en a, sont
baptisés évangéliquement, et s’inscrivent
à notre Ecole du Dimanche aussitôt
qu’ils arrivent à l’âge de le faire. C’est
donc le Vaudois qui gagne et je comprends qu’il en soit ainsi ! Une religion
éclairée comme la nôtre, .puisant sa vie à
la source même de l’Evangile ne peut pas
céder le pas à l’obscurantisme et aux superstitions, pour lie pas dire de plus, de
l’Eglise romain.e. Ce n’est pas pour rien
que nos pères ont su braver, pour garder
leur foi évangélique, sept siècles de persécutions !
Du § décès:
Ma main tremble — et vous n’en serez
pas surpris —■ en écrivant ce paragraphe.
« Chacun les siens », comme on dit. Et cependant, dans mon épreuve, Dieu m’a
donné et me donne de faire des expériences glorieuses. Celle-ci, par exemple: l’expérience que ma chère compagne vit., Je
ne crois pas cela, je le sens. Jamais, à
aucun moment, je n’ai eu le sentiment
que tout fût fini pour elle : ni au moment
suprême où un sourire singulièrement expressif a illuminé ses traits, ni lorsque, à
Whitehall, sa patrie, j’ai confié son corps
à la terre (oh comme je réalisais alors
que « dessous » il y avait les « bras éternels », et que, loin de descendre vers l’obscurité, elle montait, montait vers la lumière !...) ni lorsque, trois mois plus
tard, j’ai visité sa tombe. C’est ainsi que^
en cette dernière occasion, j’ai pu, en
écrivant à des amis, m’exprimer plus ou
moins en ces termes : « De ma fenêtre je
vois, là-bas, sur le penchant de la colline, un,bout du cimetière où repose là
dépouille mortelle de ma noble et dévouée
compagne; je dis dépouille mortelle, car,
pour moi, elle n’est pas plus là qu’elle
n’est... dans les robes qu’elle portait:
elle est ici, tout près : sa sérénité d’âme,
sa confiance, son optimisme invincibles
m’encouragent et me soutiennent. Pour
fcuii doi^ Mamour a été cimenté par une
commun® et une commune espérance,
gui ônt priéènsemble, gui se sont réjouis,
|[uî "ont souffert sous 1« Tegard de Dieu,
le ciel et la terre ne sont pas séparés par
un abîme: ils se touchent».
Quelle chose grande, merveilleuse que
la foi chrétienne puisqu’elle nous rend
triomphants de la mort !
Pardonnez-moi ces détails peut-être un
peu trop personnels. Si je me les suis
permis ce n’est pas, vous le sentez bien,
dans le but de mettre en avant ma personne, mais de fortifier votre foi. Vous
avez perdu, plusieurs d’entre vous (je
dis perdu pour employer une expression
usuelle), des parents, des êtres bien-aimés, dans ce pays, en Italie ou ailleurs:
c’est à vous surtout que j’ai pensé en rédigeant ces lignes. Reporter.
PRALY. Le 13 janvier nous avons
accompagné à sa dernière demeure terrestre la dépouille mortelle de Catherine
Guigou née Rostan, des Guigou, qui a
succombé après une douzaine de jours
de maladie, à l’âge de 70 ans. —■ A ses
deux fils,. Guigou Jean Daniel, et Guigou
Philippe qui se trouve en Amérique, et
aux deux sœurs ainsi qu’à tous les membres de cette famille, notre sympathie
chrétienne est assurée, en demandant au
Seigneur de les soutenir et de les consoler.
Le 15 janvier nous avons aussi accompagné à sa dernière demeure terrestre
Grill Henriette née Rostan, morte en couches ; le 29 décembre nous avions enterré
sa petite fillette, Marie, morte une demiheure après avoir ouvert les yeux à la
lumière de ce pauvre monde. — Nous
exprimons notre sympathie chrétienne
au pauvre mari, ainsi qu’ à la mère de la
défunte qui, dans l’espace de moins de
deux mois, a été privée de deux de ses
enfants, le garçon Rostan Jean Louis,
âgé de 15 ans, et la fille, entrée dans sa
19.me année. .— Que Dieu bénisse et
console le frère sous les drapeaux ainsi
que les sœurs et belle-sœur.
PRARUSTIN. Le nombre dea pertes
en guerre de la paroisse est jusqu’à ce
moment de 37: malheureusement on
craint que la liste ne soit pas encore
close. Dernièrement il a fallu y ajouter
les noms suivants: Godino Emanuele de
Michel (Taccagn), Pastore Pierre de
Giacinto (Rocheplatte), : Malan Joseph
(Cardons) et Godin François de Daniel
(Pralarossa) : quatre prisonniers en Autriche, les deux derniers étant morts
tout de suite après leur délivrance.
Sur le mont Istici est tombé le mitrailleur César Constantin du Coularey.
— Nos orphelins de guerre sont 13,
sans compter les frères des morts et ceux
qui habitent loin d’ici.
Nous espérons que tous nos paroissiens feront parvenir leurs dons pour la
collecte de la Table en faveur des orphelins pauvres: de la part de la paroisse
on a déjà fait parvenir frs. 425.
SAINT-GERMAIN. Le don de francs
1000 k l’Asile des Vieillards, fait par M.
ring. Gustave Vinçon, ne pouvant pas
figurer dans le rapport qui va paraître,
nous tenons à remercier vivement ce
bienfaiteur qui vient si spontanément à
notre secours dans un moment spécialement difficile.
—' Nous apprenons avec peine que la
mort a moissonné trois jeunes existences,
dans la fofce de la vie: Henri Vinçon
fils de l’ancien Louis Vinçon, qui avait
fait son devoir envers la patrie; Rachel
Revel feu Michel, de Rounc, et le mari
de la fille de M. Barthélemy Balmas, de
Ville. — Toute notre sympathie est assurée aux parents plongés si subitement
dans le deuil; que le Seigneur veuille les
soutenir.
ï
3
M
’ — On nous écrit: Après les splendide
fêtes de Noël pour les grandes personnes
et pour les 300 enfants réunis autour de
leur arbre, — après un jour de l’an plein
de soleil, nous avons eu la visite de la
neige et, ce qui est bien pire, une recrudescence de la grippe espagnole. Elle
nous ava|t enlevé en décembre deux catéchumènes du quartier de Gostabelle et
deux enfants; maintenant elle s’est attaquée aus^i aux personnes dans la force
de râge.^TJne seule famille catholique a
eu quatre décès eft peu de jours. Le pasteur titulaire de la paroisse, M. l’aumônier A. Comba qui se trouve au milieu
■de nous en congé de convalescence, n’a
pas eu moins de cinq ensevelissements
en 15 jours. Ce fut d’abord Joseph Avondet des Gaydou, emporté en quelques
jours, après avoir eu la consolation de
revoir ceux de ses quatre soldats qm
■étaient prisonniers; ce furent ensuite
Racket Pepran née Revel, mariée depuis
neuf mois seulement, membre fidèle et
regrettée de l’Union Chrétienne; puis
Paul Marlinat de la Combine; Henri
Vinçon de St-Germain, fils de notre ancien de Ville. Il était guéri de l’arthrite
■qui l’avait saisi en Macédoine où il servait dans la « sanità », et jouissait maintenant de la vie de famille, lorsqu’il a
plu à Dieu de l’appeler à Lui. Un grand
convoi funèbre en a accompagné la dépouille mortelle, dimanche après-midi,
témoignant ainsi de sa sympathie à la
famille en deuil. Enfin le vétéran Pierre
Bergero, maître-maçon, converti à l’Evangile à Turin, et qui a rendu jusqu’à
la fin un fidèle témoignage à sa foi, vient
■de succomber à l’âge de 78 ans.
Il semble maintenant que l’épidémie
soit en décroissance. M. lé pasteur J. J.
Ribet est en voie de guérison.
TURIN. Un merci sincère nous le devons à M. Amato J alla qui a fait parvenir au Pasteur de La Tour deux sommes assez fortes, destinées à la Diaconie
■et à V Asile des Vieillards de It-Germain.
Que Dieu lui suscite de nombreux imitateurs. ' ■ ; 7il , .
GAYDOU ALBERT d’Angrogne
mort pour la patrie¡à la suite d’une maladie
contractée au front, le 27 Octobre 1918,
à l’âge de 25 ans.
Caporal ALBERT REYNAUD
. de.Pramol (Costabelle)
mort pour la patrie, dans un hôpital de
Camp à Igste, le 8 Novembre 1918.
INSTITUTIONS
HOSPITALIÈRES VAUDOISES.
•• » -J
31.me Liste de Souscription.
Sig.ra vedova Margherita
Malan ( Rifugio) L. 20,—
Famiglia Gay di Prà Ligure
(Id.) » 25,—
Paroisse de Pomaret:
Maurice Rostan, Pérouse
(Orphelinat) » -5,—
Rostan, Jeanne née Pons
(Hôpitaux) » 1,—
J. A. Balme, Pomaret ( Id.) » 2,—
César Pastre et fam., ( Id.) » 2,50
M. Perrou, Pomaret (Id.) » 25,—
Pons M. Louise, Id. ( Id.) » 2,—
Maurice Rostan, Pérouse (Id.)» 6,—■
N. N., Envers-Pinache ( Id.) » 10,—
Frédéric Ribet, Id. ( Id.) » 2,—
Adélaïde Bertet, Id. (Id.) » 10,—
Jahier J. P., Fayole ( Orphelinat) » U—.
Barus Cath., Id. ( Hôpitaux) » 0,50
Famille Frédéric Jahier, Envers-Pinache ( Id.) » 6,—•
Baret J. D., Pomaret (Orphelinat) » 8,—
N. N. (Id.) » 10,—
Edm. Rostan, Pinache (Hôpitaux) » 5,_
Alice Rostan, Id. (Id.) » 2,—
M.me Garrou, Pérouse (Orphelinat) » 5,—
Lydie Gay, Id. ( Id.) » 5,—
M. Rostan et J. Pascal, Pomaret (Hôpitaux) » 3,—
Alex. Balme, Gilles (Id.) » 2,—
Tron J. P., Pomaret ( Orphelinat) » " 5,—
Louis Bertalot,Id.( Hôpitaux)» 5,—
N. N., en souvenir de leur
chère maman (Id.) » 50,—•
J. Bertalot, Pomaret (Id.) » « 5,—•
Ribet Josué, Id. (Id.) » 5,—
M. et M.me Ph. Peyrot, Pomaret (Id.) » 10,—•
Josué Lageard, Envers-Pinache (Id.) » 5,—
N. N., Id. ( Orphelinat) » 10,—
N. N., Id, (Refuge) ■ » 10,—
. L. 263,—
Listes précédentes » 22.912,05
Total L. 23.175,05
Dans le N° de la semaine dernière, en
mentionnant le don généreux de vin, fait >
par plusieurs membres de la paroisse de
Prarustin, nous avons oublié de dire que
c’est M.r Reynaudo Pietro qui, généreu-'
sement et gratuitement, a bien voulu se
charger de l’amener au Refuge.
NOUVELLES RELIOIEUSES.
L’EGLISE ANGLICANE ET LA DÈ- "
LIVRANCE DE LA PALESTINE. En
suite d’une invitation adressée par l’archevêque de Cantorbéry à "toutes les congrégations anglicanes de l’Empire britannique et à une partie de celles de
l’étranger, un culte d’actions de grâces
a été célébré, le dimanche 29 septembre,
dans la chapelle de la rue du Mont-Blanc,
à l’occasion de la délivrance de la TerreSainte de la domination ottomane. Le
Rév. Jonathan Howell, chapelain anglican, a prononcé sur ce sujet un remarquable sermon de circonstance.
SUISSE. Nous reproduisons de la Semaine Religieuse:
M. Henri Subilia, pasteur national à
Bière (Vaud) et capitaine-aumônier du
37° régiment djinfanterie, ayant été appelé à exercer son ministère auprès des
soldats malades à Olten et à Zoflngue, a
été atteint lui-même de la grippe et a
succombé le 2 décembre, à l’âge de 35
ans, à l’hôpital d’Olten. Ses Obsèques militaires, qui ont eu lieu deux jours après
à Bière, ont été particulièrement imposantes et émouvantes.
Après avoir été pasteur dans la Drôme, H. Subilia avait été ndmmé^à Bière
il y a une dizaine d’années. D’après l’article nécrologique que le Sehieur Vaudois
lui a consacré, le défunt avait un caractère aimable, gai, enjoué, un cœur généreux, une intelligence vive et pénétrante, une conscience droite et courageuse, et, par-dessus tout cela, une piété
saine, profonde, ardente. Sa personnalité'
était captivante, rayonnante. Il s’était
donné sans réserve à sa famille, à ses
amis, à ses paroissiens, à sa patrie, à son
Eglise et surtout à son divin Maître. Son
christianisme ne reculait paS devant la
lutte, mais était toujours inspiré par
l’amour. Dans toutes les sphères de sa
multiple activité, M. Subilia laissait derrière lui quelque.chose de cette vie supérieure qui l’animait tout entier. Optimiste, parce que convaincu de la puissance de l’Evangile, il n’en était que plus
capable de souffrance quand il devait
constater la misère morale et spirituelle
d’un si grand nombre d’hommes. Il avait
su donner de jour en jour plus d’ampleur
â son ministère sans rien lui enlever en
profondeur. Aussi la perte de ce jeune
homme d’élite, succédant à plusieurs autres pertes analogues, est-elle vivement
ressentie dans l’Eglise vaudoise.
La famille de M. Subilia était originaire de nos Vallées.
ti;.
Noutelleè politiques.
La Conférence de la paix a tenu sa
séance inaugurale le 18 courant, dans la
grande salle dite de l’horloge au palais
du ministère des affaires étrangères, à
Paris. Le Président de la République
française a prononcé un magnifique discours devant les délégués de tous les
pays alliés et de ceux qui ont rompu les
rèlations diplomatiques avec lés empires centraux.
M. Clemenceau est nommé par acclamation président de la Conférence. M.
Orlando est un des 4 vice-présidents. Le
premier sujet à l’ordre du jour pour la
prochaine séance générale est la responsabilité des àuteurs de la guerre.
Les délégués sont ffu nombre de 62.
Chaque grande puissance en a envoyé
5: l’Italie est représentée par MM. Orlando, Soninno, Salandra, Barzilai et
Saivago-Raggi. Pour le moment les délégués de la Russie ne sont pas admis à
cause de l’anarchie et de la confusion qui
règne dans ce malheureux pays.
Le réglement des travaux de la Conférence est fait de manière que la solution de toutes Içs questions soit rapide
et juste. La presse ne sera pas admises à
toutes les séances : la publicité prématurée des débats prolongerait interminablement les travaux de la Conférence et
rendrait plus difficile l’accord.
— La crise ministérielle éclatée à la
suite de la démission de M. Nitti a été
rapidement résolue par M. Orlando, qui
a remanié le cabinet en appelant M.
Stringher, directeur de la Banque d’Italie, au Trésor; le général Caviglia, à la
guerre; M. Facta, à la justice; et M. Riccio à l’agriculture. Les autres ministres
ont conservé leurs porte-feuilles sauf M.
Villa, nommé vice-président du Conseil
et ministre intérimaire à l’intérieur pendant que M. Orlando siège à la Conférence de Paris. Lé nouveau département
pour la « restitution des pays envahis »
a été confiée à M. Fradeletto.
—• En Allemagne les élections dès
membres de l’Assemblée constituante
ont eu lieu sans désordres. D’après les
résultats connus, la majorité resterait
aux partis de droite. L’assemblée natio
nale constituante sera convoquée le ff:
^ février dans le palais* du Reichstag. )'
L’ordre va se rétablissant à Berlin où
,Ie gouvernement fait àrrêter les sparta‘ciens plus dangereux. Les deus fameux
ia^tateurs, Liebknecht ét Rosa Luxem-"
bourg, arrêtés par les troupes gouvernementales, ont été tué. on lynchés par
la foule, E. L. >
Ab. pajpés «t non Qotttaaoéi
Pour igig: Doct. S. iRoechi, Còme — M.
Salomon-Bertin, Bobi -- Jean Et. Pavat,
Id. — Henri Balme, institut., Masse!
Tron Frédéric (Robers), Id. — Tron Eugène
(Id.), Id. — Ermeline Clot, Turin — Emma
Long, Marseille — Louise Vigne, Villar Pellice — Ab. postal, Lausanne N“ 2 — Césarine Avondet, St-Second — M.te Balmas, Envers-Portes — Chev. Peyronel, Pomaret —
Louis Micol, pasteur. Grotte — H. Tron,
Villesèche ßup. — Plora Douglas, Marina di
Pisa (manque fr. 1,50 p. 1918) — Dott. A.
Quattrini, Pistoia — Prof. Vinçon, Racco“gi — Jenny Rostan. Pinerolo — Capitaine
Rivoiro, Turin — Ant. Ribet, Pomaret —Ch. Rochon, mercière, Envers-Pinache —
Maurice Rostan, Pérouse — D. Ricca, Pomaret — Helen Ruff, Londres — Etienne
Balmas, Monett — M.lle M. Long, Genève
— Jenny Soulier (Costabelle) Pramol —Marguerite Reynaud (Id.), Id. — H. Reynaud (Id.), Id. — Marguerite Bouchard, Id.
— Lydie Bouchard, Id. — Fanny Balmas,
Id. — Mathilde Durand, St-Germain A.
Comba, pasteur, Id. — Marie Martinat, Envers-Portes — P. H. Constantin, EnversPinache — Cath. Maurin. Id. — Céline Juste!, Id. — Madeleine Buffa, Turin — G. D.
Buffa, Naples — P. Tron, Rocheplate —^
Jacques Forneron (Cardona), Prarustin —
J. Grill (Poh), Id. — Susanne Forneron, Id.
— Lorenzo Rivoir, Id. — Corrado Jalla,
pasteur. Id, — H. Jahier, institut.. Id. —•
Giulia Roman, Id. —Marie Grill (Ciabot), StSecond—L.Paschetto(Id.),Id. — D. Godino,
Pralarossa — Giov. Paschetto, St-Second
— EUsa Ravel, Gênes — Chev. Robert
Bauer, Id. — G. Petrai, pasteur, Sampierdarena — Elise Jahier, Pérouse — Adeline ■
Meynier, Florence (frs. 4 à compte 1920) —
J. E. Goss, architecte, Genève — Veuve H.
Rostan, Pinerolo — Prof. Balme, Id. ______
Veuve Madeleine Long, Id. — Jacques Jahier, Id. — Eveline Gay, St-Second — Jean
Robert, Id. — David Rostan, Id. — Jean t
Balme, Marseille — P. vente, Pignerol, z.me
sémestre, L. 19.20 (merci - souhaits affectueux) — Valeriano Perazzi, Turin — U.
C. J. Gens, Id. — A. Barai, Envers-Pinache — B. Coucourde, syndic, Id. — V. Vallebona, Gênes — F. Bounous, brigadier,
Alagna — Léontine Long, Turin, (d suivre).
De Villar Pellice, pour igig : M. Michelin,
Salomon née Bertinat, Buffa — Elisée Charbonnier, Envers — Jacques Dalraas, cons.,
Teynaud — M.me Berton-Dalmas, Id. —
Allio Et., ex-ancien, Id. — Marie Courdin,
Maossa — Vigne Et. secrét., Garins — Jean
Etienne Barolin, ancien, Cassarot — Allio
Jean Daniel, ancien, Saret — Talmon Marianne, Id. — Marguerite Salomon, Prafré
— Frères Dalmas, Ville — Mad. Long-Gonnet, Id. Mondon Anne, Place — Pauline
Bonnet, institutrice, Saret — Jean Janavel,
Ciarmis — Bertin Jean Daniel, Çougnet —■
Lina J anavel. Sablón — Timothée Ayassot,
ancien, Ciarmis — Jean Chanforan, diacre'
Palet — Joseph Gönnet, id., Ruà — Etienne
Mondon, ancien, Brianza.
Pour l’d Echo » des Soldats.
Capitaine Rivoiro, Turin frs. 2 so
M.lle M. Long, Genève » 7’—
Jacques Jahier, Pignerol » 2’—
Valeriano Perazzi, Turin » i’5o
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Le pasteur prof. Giovanni Rostagno,
au nom de sa famille et des familles GiamPiccoLi et Meille, a la douleur d’annoncer le départ de sa vénérée mère
irai ikmé 111
rappelée subitement par son Dieu Sauveur le Dimanche matin, 12 Janvier 1919.
On n’envoie pas de participations personnelles.
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operai e attendenti in genere a layori manuali) di libretti nominativi di Piccolo Risparmio col massimo credito di L. 2000, e col disponibile giornaliero
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»' Apertura di libretti nominativi, pagabili al portatore, col massimo credito fruttifero di L. 25.000, e con un disponibile giornaliero di L. 2500, sui quali è
corrisposto l’interesse del 3 ”/o netto da imposta.
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per sei mesi, tasso 3,50% netto da imposta — per nove mesi, tasso 3,75 % netto
da imposta — per un anno ed oltre, sino a due anni e sei mesi, tasso 4 %
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Deposito di titoli in amministrazione; La Cassa accetta dai titolari dei libretti
nominativi quale deposito in amministrasiane, i titoli di loro proprietà, tanto
nominativi che al portatore, compresi fra quelli che la Cassa può acquistare, e
si incarica di esigere per conto loro le cedole maturate dei titoli, inscrivendone
l’insorto sui relativi libretti. —Questo servisio «/atto GRATUITAMBNTB AI
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«. Ac^isto per conto dei depositanti di titoli della specie di quelli che la Cassa
può acquistate, facendone eseguire su richiesta il trapasso in certificati nominativi.
Tutte le Sedi della Cassa di Risparmio, sia in Torino che fuori di Torino, rilasciano
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Vallées, par la SociéU Biblique Britannique et Etrangère, est toujours Rue
Garibaldi. N. 4 à TORRE PELLICE.
Escompte aux revendeurs.
Parma, Venezia, Verona, e pagano gli assegni da queste emessi, come risulta
da relativo elencò pubblicato in ogni Sede.
». Servizio di CASSETTE DI RISPARMIO A DOMICILIO. Tali cassette ven
§ono distribuite gratuitamente dalla Cassa a chiunque possegga già un libretto
i ,risparmio nominativo od al portatore con un credito di almeno L. 3.
LA CASSA INFINE FUNZIONA quale Sede Secondaria della Cassa Nasionale
di Previdensa per l’invalidità e la vecchiaia degli operai, e della Cassa Nasionale
di MaUrnitÀ.
Il Presidente
C. PERRERO DI CAMBIANO
Il Direttore Generale
Fkakco Franchi
ATBLIER de lARBRERIB
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Objets d’ornement et de fantaisie, etc.
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per le quali all’azione dei più efficaci ricostituenti occorre aggiungere gli eccitanti digestivi.
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DOSE: Un cucchiaio prima del pasto.
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