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Torre Pellice, 9 Qt]tgfe0^j942>XX
Biblioteca Valdes^ W;
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^ Rigruardatc alla rocela «nde foste jafifatl
¿! (Isaia LI : 1)
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Nulla sia più forte della vostra fede 1
(Gianavello)
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Italia e Impero
Estero
ABBONAMENTI
. Anno L. 15 — Semestre L. 8
. . » » 25 — » » 15
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b' (O
Dlr«llora: Prof. OINO COSTABBL
AMMINISTRAZIONE: VIS Carlo Alberto. 1 bis - Torre PBLtlct
REDAZIONE: Via Arnaud, 27 - Torre Peluce >
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
Tesovi'di Dio
, « Tu sei prezioso agli occhi
miei, dice l’Eterno. »
Isaia 43: 4.
Tra le correnti di pensiero quelle
che concernono l’uomo, la sua natura,
la sua essenza, in una parola il suo valore, hanno toccato punti estremi diametralmente opposti.
Le une hanno supervalutato l’uomo
e ne hanno fatto un semi-dio. Così all’epoca della torre di Babele quando
nel loro funesto orgoglio gli uomini
desiderosi di acquistar fama volevano
giungere fino al Cielo. Così nel perìodo
greco-romiano quando noij solo la divinità fu abbassata al livello deH’qomo
considerandola dominata dalle stesse
passioni e dai medesimi desiderìì, ma
anche l’uomo fu innalzato, e suH’altare
di Giove, di Giunone, di Apollo e dì
Minerva in .diefinitiva l’uomo non sacrificava che a sè stesso e a sè stesso
offriva l’adorazione. Così ancora nel
periodo deirUmanesdmo quando sì pretese-fondare contro il Cristianesimo
accusato di fare poca stima deH'uomo,
la nuova dottrina umanistica intesa a
supervalutare e la natura, e l’essenza
e le possibilità umane.
Le altre hanno svalutato l’uomo e lo
hanno considerato come un essiere debole, incapace, quasi spregevole. Traceie di quéste correnti di pensiero, corrette però da un elevato concetto religioso, trovasi anche nel libro dei salmi
dove l’autore sacro, con sentimento di
profonda umiltà, mette in evidenza la
fralezza dell’uomo: « Quando io contemplo i cieli opera delle tue mani...
che cosa è l’uomo che tu n’abbia inemoria e il figliuol dell’uomo che tu ne
prenda cura? » Dio conosce la nostra
natura, Tigli si ricorda che siam polvere ».« L’uomo è come l’erba; egli
fiori®?e come il flore del campo, se un
.vento gli passa sopra ed non è più e il
luogo dov’era non lo riconosce più. »
Ma la Parola di Dio senza attenersi
unicamente nè all’ima nè all’altra di
queste esagerazioni dà all’uomo il suo
vero valore, e ciò non tanto consi der.-indolo in sè stesso quanto nelle sue
relazioni con Dio. Il nostro testo ne è
una prova: « Tu sei prezioso ai miei
occhi, dice l’Etemo ».
Lè ragioni di questo valore dell’uomo agli occhi di Dio si intuiscono faicihnente, anzi il profeta le enumera
nel brano dal quale il testo è tolto:
E’ Dio che lo ha formato! Dal libro
della Genesi, in cui è descritta la cura
con la quale Dio ha creato l’uoma ed ha
impresso nella sua anima resa vivente
■dal soffio vitale Tunpronta diella sita
«tessa iinmagine; al Ubro dei Salmi, in
cui l’autore sacro, riaffermando la divinità dell'origine dell’ucmo, proclama
che è stato da Dio fatto di poco inferiore agli angeli ed è stato da lui coronato di gloria e d’onore; e alla lettera
i^gli Efeàni, dove San Paolo, parlando
della duplice creazione, afferma sdennemmte che « siamo tutti fattura di
Dio », la Sacra Scrittura proclama la
meravigliosa verità che ruomo è uscito
dalle mani creatfM di Dio lo ha
formato. Ora se tale è Torigine dell’uomo- come potrébbe egli non essere
prezioso ^li occhi dell’Eterno?
E’ Dio che lo ha scelto! L’azione di
Dio a favore dell’uomo non si è limitata ad un atto creativo posto nel tempo ma si manifesta ancora in un atto
di elezione cioè in una scelta. Le parole
del testo non si riferiscono soltanto alrisraele secondo la carne cioè al popolo che Dio ha scelto in un determinato momento della storia tra mezzo
alle altre nazioni per fame il suo popolo, ma si riferiscono anche al popolo
di Dio secondo lo spirito cioè all’intera
famiglia dei credenti dei quali Gesù ha
detto: « Non siete voi che avete scelto
me, ma sono io che ho scelto voi e che
vi ho costituiti ». Scelti, scelti da Dio,
dunque preziosi ai suoi occhi!
E’ Dio che lo ha riscattato! Il riscatto dì Israele ha consistito nella sua liberazione dal giogo della schiavitù egiziana e neHa conquista prima e nel possesso poi della .TerraPromessa. ^Di
quanto più significativo'^e più prezioso
nella sua portata il riscatto compiuto
da Dio a favore della famiglia dei credenti, e di quanto superiore il prezzo
da Lui pagato per redimerli dal loro
vano modo dì vivere! « Non con cose
corruttìbili, con argento o con oro... ma
col proprio prezioso sangue di Cristo! »
Riscattati, riscattati da Dio e perciò oltremodo preziosi ai suoi occhi
Questo nostro valore agli qcchi di
Dio non deve lasciarci indifferenti ma
deve costitifiire per noi anzitutto un
incoraggiamento: Se siamo preziosi agli occhi di Dio, in quialsiasì circostanza
possiamo venirci a trovare non dobbiamo temere! Se perduti Egli ci cerca
con la costanza del buon pastore e l’amore del padre (Luca 15). Se nel pericolo Egli d. aiuta rimanendo fedele elle sue promesse (Isaia 43: 2). Se bisognosi Egli provvede alle nostre neces- '
sità con la medesima sollecitudine con
la quale provvede ai gìgli della campagna ed agli uccelli' del cielo al paragone dei quali siamo assai da più (Matteo 6: 26). Se afflìtti Egli ci consola
rendendo vìvente per noi la promessa
antièa: « Come un uomo cui sua madre
consola cosi Io consolerò voi, e sarete
consolati».
...... Tu sei prezioso agli occhi miei,
stei pregiato ed io t’amo, non temere*.
All’incoiiaggìamento si aggiunge un
ammonimento: Poiché siamo preziosi a
Dio facciamo in modo da non diminuire il nostro valore ai suoi occhi. Non
, dimmuiamolo nè con il nostro peccato,
nè con le nostre infedeltà, nè con le
■ nostre negligenze, nè con la nostra in' gratitudine. Non rendiamo vani per
noi e la scelta e U riscatto di cui siamo
stati fatti oggetto da Dio deturpando
rimmiagii^ e la rassomiglianza alle
quali siamo stati da Lui formati; afSinché come il buon grano, prerioso agli,
òcchi del coltìvaitòre, è riposto nel
granaio, cosi, sempre ptreziosi agli occhi dì Dio, possiamo, entrare un giorno
in possesso di quella celeste eredità da
Lui fin dalla foiiteione del morrdo
preparate per noi. I tesori di Dio racccdti nel suo celeste forziere brilleranno allora di tanta maggior luce coronati di gloria e d’onore!
« Tu sei prezioso agli occhi miei,
dice l’Eterno ».
(Da una predica alle Valli).
COLLEGIO VALDE.se
IS"
INAUGURAZIONE
Í L’inaugurazioirie dell’anno scolastico
nostro Istituto ha avuto luogo giovedì 1 ottobre, alle ore dieci, nella Sala
Siiiodale della Casa Valdese. Il corpo
inBegnante e gli alunni della Scuola
Media e del Liceo Ginnasio erano al
completo; la cerimonia è stata breve
:ed j?.ustera, diegna del clima di guerra
in cui tanta parte della nostra gioventù studiosa è impegnata.
Alla' cerimonia il Partito è rappresentato dal camerata Achille Fùippone, reggente la ségreteriìa del Fascio' di Torre Pellice; il Comune, dal
Segretario-Capo Bourlot.
' La cerimonia ha inizio col saluto al
He ed al Duce, comandato dal Segretario' del Fascio. * r.-. „„ ,
Il Moderatore signor V. Sommanì
presiede quindi la parte religiosa. Dopo
la lettura di alcuni passi delle Sacre
Scritture, egli rivolge p^ole di esortazioni e di consiglio alla scolaresca; è
la parabola del Seminatore che rivive
negh spiriti nella parola suadente dell’oratore che ricorda ai sucà uditori i
loro privilegi, ed addita le loro responsabilità.
Con una preghiera e cop la benedizione ha termine questa I parte.
Il Segretario del Fascio procede quindi all’appellò Fascista del Sottotenente
G. tíosio, già studente del nostro Istituto, gloriosamente , caduto sul fronte
greco-albanesie, nel compimento del suo
dovere.
Il prof. G. Costabel illustra quindi,
nel quadro delle secolari vicende storiche, le relazioni che sono intercorse
tra la terraferma italiana e la Corsica,
sottolineando lo spirito d’italianità che
le ha sempre animate.
Il preside prof. A. Tron legge quindi
ì nomi degli alunni che si sono particolarmente distìnti negli stuxfi, nello scorso anno scolastico, e rivolge opportune considerazioni in vista delia ripresa degli studi. Col saluto al Re ed al
Duce comandato dal Segretario del Fascio, ha termine la cerimonia.
SCUOLA MEDIA
No(n sarà probabilmente dinaro ai
molti amici del nostro Collegio, agli antichi alunni, vicini e lontani, se approfittiamo dell’occasione per dare un breve cenno suH’attivìtà svolta nel decorso anno scolastico 1941-1942, che è stato un anno cruciale, pokhè la Scuola Media, di recente instituzione e conformazione doveva dimostnaire, di fronte ai fatti, le sue possibilità d’affermazione.
E la dimostrazione è avvenuta chiara e pfecisa: l’unicità di un tipo di
Scuola Media era una vera necessità,
e le famiglie hanno accolto la nuovs(^
Scuoia j:on simpatia e favarq, ¡¡tanto
che rammàmistrazione della nostra
Qiiesa si è vista costretta ad istituire
nuovi corsi, sdxjppiando alcune classi,
poiché, come è noto, la legge, provvidamente, non consente che si oltrepassi
il numero di 30 alunni.
La Scuola Media è pertanto, attualmente cosi sistemata: una sezione mar
sellile e femminile per la prima classe;
una Biezione maschile e femiminile, per
la seconda classe, con 27 e 25 alunni
rispettivamente nel decorso anno; una
sola sezione per la terza classe.
Sono quindi venuti a dare la loro efficace collaborazione due giovani insegnanti, già alunni dell’Istituto stesso:
la professoressa E. Balma ed il prof. E*
Bq'n.
Un totale oggi di 113 alunni, agili
di corpo'e dì mente che non hanqo dato ooèasion© eh sòverehi interv^ti disciplinari, e che si sono applicati con
diversità di doni, se non ' d’iinten.tì, al
loro lavoro. E crediamo che i fedeli
amici del Collegio non possano chiedeIre di più, per quanto un d’ più noi slamo forse oggi in grado di darlo. Come
essi sanno la caratteristioa della Scuola Media, una delle sue caratteristiche,
è la presenza del lavoro; accanto al lavoro intellettuale, il lavoro materiale
ha fattogli suo ingresso nelle aule scolastiche: un reparto di legatoria è stato
istituito, ed ha egriegiamente funzionato. Ci risulta in modo sicuro che alcimi
studenti hanno così potuto rivelare delle insospettate attitudini alla vita della
scuola ! Le ragazze hanno, d’altra par~te, compiuto interessanti tetitativi ed
esercizi nella non mai abbastanza Iodata arte del cucito, della maglia e del
rattoppo.
Ogni classe ha poi perfezionato il
funzionamento delle bibliotechine dì
classe, che sono pure un èlemento costitutivo fondamentale della nuova
Scuola. Ed ancora ai « vecchi » che
hanno lasciato l’istituto e corrono per
le vie del mondo, e si domandano forse, in qualche momento di sosta, con
un po' di nostalgia: « Chissà, questi ragazzi, come sono oggi, lassù, ai piedi
del "Vand alino, nel vecchio Collegio,
con tutte qu'^te trasformazioni ? », ancora ad essi vorrtemimo dire una parola: « Rallegratevi, chè i vostri successori sui banchi delle aule scolastiche
di Torre non hanno cambiato; quando
possono arrivare ad im libro di awenturei, dimenticano tutto, perfino la lezione di latino. Veme è inV'Oochiato, ma
Salgari regna a(ncofa; e grinaegnantì
consigliano sempre Stòppani e il Bel
paese, Capuana ed il suo stile, ma i ragazzi preferisiconoi, le grandi é ardite
‘ imprese degli eroi, in terra, in mare„
ed in cielo
LICEO-GINNASIO
In attesa che la riforma scolastóoa lo
trasformi, o meglio dia vita nuxwa a
questo tipo di scuola, d nostro Liceo*
¿innasio ha continuato la sua vita nor-
2
^•o*." 5Í* li Vx-'^.'^-kÌ
’sM-“
«
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'*S.
^ L'ÌICO DELLE VALLI VALDESI
^ * /■ i* V "^,
popolatone scolastica è”*' n^'%
|i/'’" ^ turalm.ente\ inferiore a quella” della^
|i;A. ‘ Scuola Media, ma ha comunque for- ^
nito un ragguardevole r contingente di
circa una settantina di studenti.
Anche qui nulla di speciale ^ da segnalare; e la férma mano del preside,
prof. À. Tro(n,"non ha^^vuto particolari
occasioni di intervenire fuori del quadro di quella armonica collaborazione
che è una simpatica caratteristica del
nostro Istituto.' - '
Abbiamo l’impressione ohe, così come esso è, senza grandi mezzi finanziari a disposizione (Oh! il sognato MeceI nate che permetta almeno di ringiovanire quella magnifica nostra^ Biblioteca, che la tenacia^ e la fede dei predercessoli hanno arricchita di 36000 volu
mi,w che da alcuni anni accoglie, .maliEà|^ca, i^viecchi libri che bessuno 'Lvaine!); con am gabinetto di fisica e di
^ storia naturale formato,- pezzo pef pez- %
zo, con inesausta passione; con un attrezzatura tecnica insomma in cui ogni ‘X
"'pezzo è una vittoria deU’amore per la^
cultura e per l’'elevaziobe deil nostri
convaUigiani; abbiamo rimpressioiie, 4
ripetiamo, che il nostro Liceo- Ginna-/¡
sio non abbia demeritato in questo
campo e che ronestà del vero caratte-j¿l
re Valdese abbia ancora informato Fat-*1
tività della nostra Scuola Superiore,
Onestà, cioè, in ultima analisi do-i^
vremmo ora porci sul piano spirituale,
anche a volerci limitare all’insegna- #
mento della religione, ohe conti rmài^^
■ come per il passato ad essere
ad singoli insegnanti, con un indubbio ^
valore di affermazione.
Ma forse, di tutto questo converrà
parlare fuori dei quadri di ima mode-'
sta cronaca, e limitarci qui all’aridità
ancora delle cifre.
STATISTICHE
Non siamo fanatici di questa scienza, che però, "come indice, ha indubbiamente la sua utilità.
A chi serve ■ il Liceo-Ginnasio ? E’
una domanda un po’ indiscreta, o un
po’ ingenua se si vuole, ma negli archivi della nostra solerte « presidenza »
c’è una risposta anche per gli ingenui.
Il Liiceo-Gdnnasio non serve per il
«lusso»; non è ; un lusso»; risponde
invece ad esigenze che sono d’indole
morale e culturale, cioè eminentemente
pratiche., Infatti, ■un’a'ustera tabella ci
'’offre la « ripartizione degli alunni, secondo la condizione sociale delle fami-,
glie » ed apprendiamo così che 27 sono
figli di impiegati, 13 di commercianti,
8 di agricoltori, 6 dì operai, 6 di professionisti; quasi all’ultimo posto i possi- ^
dienti: 5! 1
' Ci guarderemo bene dal teorizzare su 'I
queste cifre, ma desideriamo solo sotto^ |
lineare come il nostro istituto risponde J
veramejnte alle esigenze anche pratiche 1
della nostra popolazione, e ci rallegria- I
mo di vederlo rifiorire di nuova giovi- i
nezza, ora che egli ha varcato da un lu-,^
stro la. soglia del suo primo centenario.’^'i
Cl. 4
m
Lfl^QIMfl DELLA QIOVENTQ VALDESE
Per la ripresa delle attività
“LEVIAMOCI E METTIAMOCI A COSTRUIRE,,
(Nehemia 2: 18).
Circondata da popolazioni ostili la
città santa giaceva indifesa, le sue mura essendo diroccate e le porte bruciate. .Fu allora che l’Eterno suscitò Nehemia, uomo avveduto, fedele e coraggioso, il quale persuase gli abitanti di
Gerusalemme a mettersi subito all’opera. Animati da una. stessa volontà l’uno trasmette all’altro la parola d’ordi:
ne: « Leviamoci e mettiamoci a costruire !»
Santa è la nostra Chiesa, santa è l’U"nione, santi siamo noi tutti in quanto
Dio ci ha appartiati per una missione
spirituale, ci ha chiamati ad ima vocazione santa. Per conservare questo carattere che, nonostante i nostri traviamenti e le nostre debolezze e le., varie
vicende^ delle diverse epoche:, è fortemente impresso nella nostra storia e
nella nostra anima, bisogna che la separazione fra noi e il mondo sia ben
marcata e che vi sia ima protezione sicura per le anime che per nascita o per
elezione considerano la Chiesa Valdese
le sue Unioni Giovanili e tutte le sue istituzioni, come un rifugio.
Perchè il rifugio sia sicuro occorre
che sia ben protetto da solide mura.
Queste mura, questo vallo della fede,
questa linea di difesa spirituale, questo bastione, un tempo saldi e imprendibili, giacciono ora diroccati in più
punti. Non tutti i giovani valdesi hanno coscienza di dover essere delle «pietre viventi ». Il cemento dell’amore, è
generalmente di qualità scadente ed è
spesso in quantità insuffÍcente per amalgamare tutte le forze giovanili entro la parrocchia e nell’ambito di. tutta
la Chiesa. La Parola di Dio ha troppo
spesso funzione di ornamento; pur essendo lal centro di ogni nostra attività,
la si subisce passivamente, ma non è il
nostro pane quotidiano e non la desidèriarno con Fanima affamata. Le barriere che sono ancora in piedi non hanno il potere di proteggerci dagli assalti
insidiosi del maligno. Ci sentiamo indifesi di fronte ai nemici nostri. Non siamo sicuri di noi stéssi. La vita delle
nostre Unioni è iòstaMle. Il nostro benessere spirituale -è quanto mai precario. Anche se non ce ne rendiamo ben
conto pure vi è in noi il desiderio di fare delle nostre Valli e delle nostre Unioni un rifugio sicuro, un asilo di pace per lo spirita
Perciò la parola d’ordine per noi giovani valdesi, all’inizio di un nuovo anno di attività carico di eventi, non può
essere che questa: Leviamoci e mettiamoci a costruire.
Le difficoltà materiali,"1© prove della
vita, la durezza dei tempi, l’assenza di'
parecchie centinaia di giovani sotto le ,
armi, non debbono impedirci di compiere quest’opera, debbono anzi darci
la convinzione che Fopera è più urgente che mai e che nessuno può farla al
nostro posto.
Costruiamo colla nostra assiduità ai
culti delle assemblee domenicali compatte e viventi nelle quali si senta che
Fedificio della Chiesa è diroccato e non ,
lia'’ neppure lesioni o incrinature, co- il
struiamo, cereando di edificare nella
nostra vita intima, nel pensiero e nello
spirito, e nei nostri propositi per Fav-,^*
venire sulla roccia dei secoli, sul saldof
fondamento della parola del nostro Sj.-*
gnore, ascoltata, letta, meditata e praticata, ^
costruiiamó portando il nostro contributo di attività, di zèlo e di entusiasmo
nella nostra Unione, animati sempre da
sentim'enti di amore fraterno e 'di umiltà sincera.
, costruiamo infine chiedendo a Dio
con una vita di preghiera, di fornirci
lui stesso i materiali, la forza, la saggezza, e tutto ciò di cui abbiamo bisogno per compiere l’opera che è superiore alle nostre capacità.
E cosi la barriera che dovrà proteggere la nostra Chiesa, la nostra Unione
e Fanima nostra dal mondo sì eleverà
alta ©possente. Noi abiteremo una fortezza imprendibile. Neppure le porte
dell’inferno prevarranno!
Leviamoci - s’intende che, per pigrizia non ci vogliamo disturbare, se la
sera non siamo disposti ad affrontare
Faria fredda per recarci all’Unione, se
non abbiamo il coraggio di lasciare la
compagnia deU’psteria, se. per indifferenza o per attaccamento a ciò che. passa la domenica vogliamo far mille cose che potremmo benissimo fare in settimana, o godere secondo il nostro beneplacito rendendoci schiavi delle passioni, se per ignavia abbiamo paura di
dare la nostra testimonanza - non potremo mai costruire. Stando seduti non
si edifica una casa.
Leviamoci adunque! In piedi, gioventù valdese! E’ questa l’ora di costruire!
Può darsi che in officina, in iscuola,
in ufficio, fra i compagni di lavoro o
di divertimento o nella vostra stessa
^famiglia, vi sia chi trovi da ridire, da
criticare, si faccia beffa di voi che vi
siete alzati e vi siete messi a costruire.
Così accadde a quelli che si erano
messi a riedificare le mura della città
santa. Nehemia disse a coloro che con
stupidi ragionamenti si facevan beffe
di loro:
« L’Iddio dei cieli è quegli che
ci darà buon successo. Noi suoi servi
JÌj
ci leveremo e costruiremo; ma voi non
avrete nè parte nè diritto, nè ricordanza ».,,
Il sentimeinto d’aver scelto la buona
parte che non ci sarà tolta, la soddisfazione di aver lavorato ad una costruzione che nessuna bomba e nessun
cataclisma potranno mai distruggere,
DELLA FEDERAZIONE DELLE UNIONI VALDESI
Art. 1 - La Gioventù di ogni Comunità Valdese è organizzata per cura del
Consiglio di Chiesa in una UNIONE
GIOVANILE VALDESE che può essere maschile, femmiinile o mista.
Lo scopo delle U. G. V. è di riunire
la gioventù delle Chiese (e la gioventù
aderente), in un ambiente sano e reli-'
gioso in cui essa possa progredire spiritualmente e, trovare ispirazione ad una
costante attività per l’opera del Signore, e dove possa fraternizzare e curare
la propria cultura religiosa e morale.
Art. 2 - Ogni Unione Giovanile Valdese è diretta da un Comitato o da
Commissioni di attività. Il Pastore
della Comunità sovraintende all’attività dell’Unione e fa parte ex officio
del Comitato.
Art. 3 - Le Unioni Giovanili Valdesi
formano nel loro insieme la Federazione delle Unioni Valdesi (F. U. V.)
che ha lo scopo di stabilire il collegamento delle Unioni stesse fra loro e di
promuoverne e dirigerne le attività
collettive.
Art. 4 - L’attività della F. U. V. è
diretta da un Comitato di almeno otto
membri, coinposto di Capigruppo e di
Consiglieri e presieduto da un Segretario Generale, eletti tutti dal Congresso
della F. U. V. che si riunisce possibilmente una volta all’anno e ad ogni modo una volta ogni ■ tre anni. I membri
del Comitato della F. U. V. i quali cessassero per qualsiasi motivo dalla carica nel corso 'delFanno verranno sostituiti dal Comitato previa intesa con la
Tavola.
Art. 5-11 programma della F. U. V.
viene presentato ogni anno a settembre
dal Comitato della F. U. V. all’esarae
della Tavola Valdese, e deve essere da
questa approvato. La Tavola Valdese
sopraintende al buon andaménto della
F. U. V. Il Segretario Generale della
F. U. V. ne diriga le attività, d’intesa
col Moderatore, ed i Gapigruppo prendono volta per volta accordi coi Sovraintendenti per le attività coEettive da
svolgerai nei loro distretti.
Art. 6 - Al fine di valorizzare la collaborazione giovanile, ogni Capo Gruppo formerà, d’accordo col Comitato, una Con^missione di non più di quattro
membri, che lo coadiuverà nello svolgimento delle attività del gruppo.
Fapprovazione di Dio nella nostra coscienza centuplicano le nostre forze e ^
c’infondono gioia e coraggio.
L’avvemre dirà chi ha avuto i^agio- '
ne: chi ha demolito, chi è rimiasto a
guardare, o chi ha costruito
Il Capo-Gruppo.
Art. 7 - Il Congresso è convocato dal
Comitato della F. U. V. d’intesa con la
Tavola. Ne fanno parte, con vota delia
berativo, i rappresentanti delle Unioni ■
i membri del Comitato Direttilo e deD
la Tavoilà. L’Unióne di ogni Chiesa’
Valdese sarà rappresentata nel Congresso dal suo P^tQx^,, (o d.à ,iip„giuo .sostituto) e da un delegato. Inoltre le Unioni iche abbiano più di 50 membri avranno diritto ad un altro rappresentante per ogni succéssiva cinquantina
di membri, o frazione di essa. Possono
assistere al Congresso tutti i membri
regolari della F. U. V.
Art. 8 - La F. U. V. afferma il suo vivo desiderio di stabilire, con la gioventù delle altre Chiese Evangeliche all’opera in Italia, legami di fratellanza cristiana. A tale scopo prenderà accordi
con le altre Chiese Evangeliche d’Italia che desiderino questi fraterni contatti. per la costituzione d’un Organo di
collegamento, che sarà il solo riconosciuto dalla Chiesa Valdese per coordinare le manifestazioni di fratellanza
della sua gioventù con la gioventù delle altre Chiese Evangèliche in Italia. Il
Segretario Generale della F. U. V. sarà in detto Organo di collegamento il
rappresentante della gioventù della
Chiesa Valdese.
Art. g - La F. U. V. afferma di condividere gl’ideali cristiani ecumenici
che spingono la gioventù delle Chiese
Evangeliche di tutto il mondo a stringersi in un fascio potente nel nome del
comime Salvatore.
La F. U. V., pur -rimanendo organizzativamente e amministrativamente dipendente dalla sola Chiesa Valdese e
non appartenendo quindi a nessuna altra organizzazoine di nessuna specie,
dà mandato al proprio. Comitato di studiane, d’accordo con la Tavola, quali relazioni possano essere stabilite con i
movimenti ecumenici mondiali, affinchè la gioventù valdese possa prendere
parte attiva alle grandi adunate:, di detti, movimenti ecumenici.
Art. 10 - Ogni U. G. V. contribuirà
annualmente secondo le proprie possibilità per 1© spese della F. U. V. e per
l’attuazione del suo programma di attività (campi, ' congressi, convegni,
stampa, eoe.). ^
Art. 11-11 presente Statuto-Rego-
3
•y .
▼ALU TAUm
lamento non potrà essere modificato
che dal Cangnesso, con vo^d favorevole
-dei d\ie terzi dei moi memibri e con
rapprovazìorie deHa Tavola.
f, ^ ' '
«•Il Sinodo Valdese, riiaffermiando la
esigenza fondamentale che la Chiesa
Í organizzi direttamente la sua gioventù,
resosi conto delle difficoltà di ordine
pratico che presenta la stretta applicazione dei regolamenti della F. TJ. V.,
:nomina, una Commissione incaiioata di
studiare e indicare al Sinodo il modo
migliare per inquadrare Torganismo
ecclesiastico nei regolamienti della Chìe..‘sa ».
Quanti fra i membri del Sinodo che
hanno votato quest’ojrjdine del giorno
conojsìcono lo Statuto-Regolamento della FUV ? Forse, forse anche fra quelli
che hanno preso la parola prò o contro
ve ne sono che non l’avevano mai letto
o non l’avevano ben presente alla m.e: moria!
Ad ogni modo « cosa fatta capo ha ».
Non vogliamo far la critica delle discussioni di quiell’intero pomeriggio e
del risultato di tanti pensamenti! Le
persone del presidente e dèi membri
della Commissione sono una ^ranzia
del sulocesiso dairimpresa. Accanto al
lavoro della Commissione deve però
esservi il lavoro di tutti i giovani che
ragionano colla loro testa e si propongono il bene della Chiesa e della Federazione.
Non possiamo credere che si vorrà
imporre un nuovo Regolamento alla
gioventù senza darle la possibilità di,,
far udire la sua voce. Il peggior servizio che si possa rendere alla causa
giovanile sarebbe di così bene « inquadrare Torganiismo giovanile ecclesiastico nei regolamenti della Chiesa » da
legargli mani e piedi, da toglierli ogni
iniziativa e libertà di movimento, *di
farne un’istituzione troppo ufficiale e
regolarmentata, senza possibilità di
sviluppo e di progresso. Un movirnento
di reazione non tarderebbe a produrre
una scissione nella gioventù vaideise.
Esaminiamo pertanto, ciascuno per
conto proprio, per prepararci a manifestare la nostra idea in luogo e tempo
opportuni, questi vecchi (molto relativamente) e gloriosi articoli che son
stati il viatico della FUY nella sua
aurora e lo sono ancora per un anno.
Il prossimo Sinodo (e vogliamo sperare:
anche il prossimo Congresso) nella piena coscienza delle proprie responsabilità e, in piena conoscenza di causa
« riaffermando resigeinza fondamentale
che la Chiesa organizzi direttamente
la sua gioventù », darà alla Federazione delle Unioni Valdesi il suo assetto
definitivo. g. b.
É di
Da «■ La Stampa » del 23 settembre
stralciamo:
In una circolare indirizzata agli uffici dipendenti dairamministriazione
mxmicipale, il podestà di Genova ha
dato le seguenti disposizioni:
« Si ricorda a tutti i civici dipendenti
che la Nazione è Impegnata in una dura lotta e che i nostri vsdorosi combattenti si sacrificano gloriosamente sui
vari franU per conseguire la vittoria
e per la grandezza della Patria. La
vita morale e spirituale della Nazione
deve essere intonata alle necessità particolari dell’attuale periodo bellico e
tutti i civici dipeardenti devono essere
di esempio neU’austerità dei costumi
e nel mantenere il decoro e la serietà
* che il momento esige. E’ pertanto fatto
assoluto divieto al personale femminile
degli uffici e servizi municipali di usare vesti troppo succinte, di truccarsi
nella capigliatura, nel viso, negli occhi,
di laccarsi le unghie, di far uso di belletti e in genere di mostrarsi in servizio in,abbigliamenti non confacenti alle
-esigenze delle -attuali circostanze».
Ecco una misura che riscuote tutto
il nostro plariso. Auguriamo che tutte le
categorie di cittaidim avvertano finalmente quant’è inopportuno, qixant’è ridicolo, quant’è insano, di venir meno
,ai 'j'pi*indipi del decoro della persona
umana e deH’austerità dei costumi.
Le dorme valdesi che hanno rabitudine di truccarsi (ve ne sono? è-mai
possibile?) attenderanno le disposizioni del loro Podestà per mettersi al passo, oppure ascolteranno la voce della
loro storia, della loro fede, della loro
coscienza e dal loro buon senso?
In una parola, noi Valdesi, in tutte
le cose buone e sante dobbiamo essere
all’avanguardia oppure dobbiamo lasciarci rimorchiare dalla società e dalle leggi? Siamo noi 'che dobbiamo es
sere la luce del mondo, oppure è il
mondo che deve illuminare noi? »■
A voi la risposta, doosne Valdesi delle città e delle cam.pagne, dei salòtti e
delle fabbriche!' Franco.
F. u. V.
rCONVEGNO GENERALE
5 .. ....
J CHIOTTI DI Viy.ÀSECCA
Domenica 18 ottobre, ore 15 —
Tema: Le bestemmie dell’uomo
/kV
PROGRAMMA
delle Attività eollettive del Gruppo Valli per Tanno 1942-43
Cari Giovani !
Il Comitato di Gruppo si è riunito a
S. Germano domenica 27 settembre ed
ha concretato il seguente programma.
Invitiamo le Unioni a leggerlo e a discuterlo nella loro pnitna seduta delia
ripresa, cercando di fare quanto da esse
dipeinde per la sua lattuazione.
Il Comitato di Gruppo è così composto: oltre al Capo-Gruppo i pastori sigg.
Oreste Peyronel e Edoardo Aime, i giovani sigg. Beri. Teofilo, Theiler Alberto,
Purpura Enzo, la sig.na Evelina Pons
per le attività femminili e il pastore
' Paolo Marauda per la ^ redazione della
Pagina della Gioventù neU’Eco.
STUDI BIBLICI.
La 1® Lettera dell’Apostolo Giovanni. I temi fondamentali di questa epistola corrispondono a pericoli e a bi-r
sogni che l’ianima giovanile avverte nel
tempo attuale.
STUDI STORICI E RELIGIOSI.
Li abbiamo abbinati per dar modo alle Unioni di studiare a fondo là Riforma Calvinista. Abbiamo pregato alcuni
Pastori di preparare quattro conferenze su quest’argomento. Essi sono a disposizione delle Unioni che volessero
organizzare un corso di cultura. riformata e approfittare deiroccasìone oer
dare maggior ampiezza alle riunioni
giovanili.
Sig. Alberto Ricca: La preparazione e
rambiente della Riforma.
Sig. Paolo Marauda: La vita e l’opera
di Calvino.
Sig. Edoardo Aime: Il pensiero di Calvino.
Sig.Enrico Geymet: La propagazione
della Riforma Calvinista.
STUDI VARI.
Quelli proposti dal Comitato Nazionale, servendosi dei quaderni poligrafati che saranno distribuiti quanto prima.
CONVEGNI GENERALI.
18 ottobre: Chiotti.
28 novembre: San Giovanna.
C gennaio: Torino.
Marzo: Pinerolo (per le giovani),
rimedi di Pasqua: Valle - d’Angtogna.
Ascensione: Balsiglia e ^ baud,
Giugno: Vaccora.
Sono naturalmente banditi dai Convegni i ricevimenti i.d; buona memoria.
Le Unioni ospitanti metteranno laddove è possibile la sala giovanile a disposizione dei convenuti per la merenda al sacco e per i canti.
VISITE.
A Dio piacendo , tutte le Unioni .sa-ranno visitate da uno o due membri del
Comitato. L’argomento trattato sarà il;
seguente: « La Parola di Dio e la fre^
quentazione del culto nell’opera di restaurazione della Chiesa e della famiglia ». L’iniziativa delle visite deve partire da coloro che le debbono fare. La
dove per le attuali circostanze non vi
fosse una Unione in attività, il delegato del Cornitato di Gnippo presièderà
un culto domenicale per la. Gioventù.
. Abbiamo inoltre il piacere d’aimunciare che il pastore Ernesto Ayassot visiterà tutte le Unioni delle Valli elùsone e Balziglia e il Segretario Generale
signor Tullio Vinay quelle della Valle
del Penice.
La signorina insegnante Evelina Pona
(Rorà di Luisema) è a disposizione delle Unioni che" volessero indire ima seduta per sole giovani.
L’opera delle Rondinelle sarà proseguita ed intensificata secondo le direttive deH’aimo passato. I sigg. Pastóri
sottro pregati d’inviare al "Capo-Gruppo entro il 15 novembre relenco aggiornato delle giovani in servizio fuori
'della loro parrocchia.
Canti Giovanili. Si spera dì poter
presto avare una nuova raccòlta, la vecchia essendo completamente esaurita.
RACCOMANDAZIONI.
1 - Consacrare la prima seduta d’ogni
mese o parte di essa airapprofondimento della conoscenza della Bibbia e
alla preghiera d’intercessione fraterna
nel più largo spirito .cristiano.
2 - Invitare-e preparare i giovani a
piestare la loro opera in tutte le attività e in tutte le funzioni unionistiche.
3 - Organizzare alcune riunioni per
sole giovani per lo studio dell’opuscolo R ES I S T E R E edito dal C. N.
4 - Compiere un’opera di persuasione presso i giovani sposati affinchè froqo entino l’Unione.
5 - Distrìbuirè gratuitamente il numero dell’Eco contenente la Pagina
della Gioventù a tutti i giovani naila
parrocchia non abbonati, ainche e specialmente se non frequentano l’Unione.
6 - Dovunque è possibile fondare delle Union} Cadette per giovanetti o giovanette 0 miste. Per Cadetti s’intendono i Catecumeni dei tre primi anni.
7 - Organizzare Convegni per Unioni
di parrocchie vicine, tanto utili al fine deiraffiatamento fraterno.
8 - Quando una Unione ' organizza
qualche attività che possa essere d’interesse generale .’o alla quale invita altre Unioni (a meno che non si tratti
di una Urdone di parroachia vicina) è
pregata ffi darne avviso al Capo-gruppo.
9 - Si prega di’tener affisso per tutto
l’anno codesto prograitima all’Albo deli’Unione. >
— Con sorpresa dì molti e vi confesso anche mia, mi trovo ancora al posto^
di Capo-gruppo; Avevo delle buone ragioni per rassegnare le mie dimissioni
ma non ho saputo resistere alíe pressioni che mi sono state fatte di ritirarle ed io stesso mi son reso conto che,
per uno che ha militato sin dalla prima
ora per la causa giovanile non è ancora
giuntò il momento dì ritirarsi a vita
privata.
Faccio affidamento sui. Presidenti
delle Unioni è su tutti i giovani più zelanti e piùi consacrali per ima collabo- ,
razione pronta e fraterna. Voglia il Signore fare grandi cose fra la n<»tra gioventù con strumenti tanto deboli e ineii*
ti quali noi siamo.
Al pastore sig. Paolo Marauda che ha
accettato la »edazioaije della Pagina della Gioventù, che costituisce un lavoro
non indifferente, dkiaino il nostro ringraziattnentol, fàcetndo volti (che molti
gioviainì vogliano coèije per il passato*
inviare lóro Articoli.
Andre a nome del Comitato di Gruppo invio ai nostri cari Militari vicini e .
lontani, alle Rondinelle e a tutti gli
Unionisti i più cordiali saluti, auguran?
do a tutti di cuore un anno di esperienze religiose benedette e di buon lavoro!
GUSTAVO BERTIN.
PioDiaii ÉDili (l'Ila f.j.V.
Diamo carnè d’uso alcune notizie sulle decisioni del C. N.,che s’è Radunato
in Torre PelUce l’il settembre:
I COMITATI DI GRUPPO -sono rtati
ritoccati e snelliti.
L’OPUSCOLO annuale uscirà prima
di Natale e risponderà alla doi^ia esigenza di proporre alcuni studi alle Unioni Giovanili e eh essere di aiuto e
di conforto alla gioventù valdese in
armi. Sarà fatto dal Cappellano Militare Pastore E. Rostari e dai pastori P.
Eosio e G. Bertin.
SQHEMI DI STUDIO. Considerando
la buona aocoglienza fatta dalle Unioni
agii schemi di studio poligrafati, saranno, quesit’anno, preparati due quaderni contenenti: iil primo, due studi di
Carlo Gay su « Il servizio nella Chiesa», il secondo, tre studi di Edoardo
Aime su « Il cristiano e il lavoro, ».
PER LE UNIONISTE sarà preparato
un quaderno dal titolo « Resistere » con
tre studi delle Sig.e Elsa Rostan, Emmina Gay, Anna MaruMo, sul tema
« La donna nellcL lotta per la fede di
fronte a se stessa, alla __ famiglia ed al
mondo ».
CONVEGNI. Saranno mantenuti nel
numero e nelle caratteristiche dèU’an-;
no scorso. Partiicolarmente curato sarà
quello Siculo dove la necessità di convegni è più forte e più sentita.
VISITE ALLE UNIONI. Il Segretario Generale farà un'giro di visite nelritalia Settentrionale. Il pastore Ernesto Ayassot è incaricato di una serie
di vìsite lallq Urfioni della Val Balziglia.
UFFICIO RECITE. Ne è incaricato
sempre U. pastore T. Balma. AUa fin
d’ottobre sarà distribuito alle Unioni il
nuovo catalogo.
LA PAGINA DELLA GIOVENTÙ’
VALDESE dello Luce sarà redatta dal
pastore Teodoro Balma, quella dell’Eco delle Valli dal pastore Paolo Marauda
LE ATTIVITÀ’ ESTIVE, deUe quali
è troppo presto parlarne ora, saranno
aamunziate a suo tempo.
LE ALTRE ATTIVITÀ’ non hanno
nulla di particolare che richieda segnalazione. Quel che il C. N. tiene a efire
è che farà del suo meglio perchè il suo
programma non sia, per spirito di adattamento ai tempi, ridotto, ma anzi sia,
in ogni evenienza, sempre ben .curato.
Per ogni cosa chiede al Signore, l’aiutoed il isenso vero della vocazione'cristiana. . . ■■ ■ -r,
^ Il Segretario Generale “
■ ^ ^ Tullio Vinay;
Li'l
Alessandro Simeoni
L’affanno di eiaseun giorno
Pre dic a
Libreiia Ed. Claudiana Torrei Pellice
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CRON/IC/I V/ILDESE
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Decessi: Plavan Bruno di Attilio e di
Maddalena, deceduto a Ponte Batrfè il
22 settembre.' Benech^Giacomo di anni
82 deceduto al Chiotas ii 1 ottobre.
La nostra viva simipatia alle famiglie
in lutto. “. ;
Battesimo! Domienica 27 settembre
ne] tempio del Serre è stato amministrato il battesimo a Monnet Predino
Arturo^ Edoardo, anziano del quartiere di Buonanotte, e di Benech Irma.
^ Il Signore benedica il bambino ed i
suoi genitori.
— Il Pastone e la sua compagna ringraziano di cuore la Comunità per la
testimonianza di affetto i che essa ha
voluto dar loro in oocaisione del loro
matrimonio.
LUSERNA SAN GfOVANNI
Il culto di domenica prossima, 11 ottobre, sarà presieduto dal nostro Moderatore, signor V. Sommani.
MMOELLO
- Hanno celebrato netlla_ nostra Chiesa
il loro naatiimonio Gaydou Litigi con
Monsutti Ines, di Tarcento, e Pascal
Augusto, delle Fontane, con Tron Alma
di Salza, rispettivamente il 19 settembre e il 3 ottobre.
Rinnoviamo a quei cari sposi Taugurio di una vita coniugale piena di serenità e di gioia al servizio di Dio e del
prossimo.
— Mercoledì, 30 settembre, chiudeva
la sua esistenza ' terrena Tron Alina,
nata Micol, del Campolasalza, nel suo
79° anno di età.
Era la buona' mamma del sempre
rimpianto pastore Emilio Tron e della
aignora M. Micol di Condove, e lascia
di sè il ricordo benedetto di ima vita
umile, consacrata ad qgni sorta di bene.
La chiesa di Massello perde in lei un
membro devoto e fedele.
PINEROLO
Onorificenza. Con Decreto 11 maggio
1942-XX, su proposta del Ministro della Educazione Nazionale, la Maestà del
Re Imperatore ha conferito ai maestro
Eli Peyronel di S. Secondo il diploma
^i benemerenza di 1“ Classe con faj90ltà di fregiarsi della medaglia d’oro
per avw compiuto 40 aimi,di lodevole
ins^namtìito nelle iscuole elementari.
Gì congratuliamo vivamente col collega
éd amico che vede in questo modo premiata ed awaiorata la lunga e coscienriosa nobilissima opera educativa da lui
svolta a vantaggio dieUa scuoia.
- Decesso. Un giornale di Oslo (Norvegia) ci ha portato la dolorosa notizia
della immatura dipartenza della signora Dele, deceduta il 14 settembre scorso in quella città sdl’età di soli 53 anni. La rimpianta signora era conosctut*:m mezzo a noi avendo essa fatto parte della nostra comixnìtà durante la sua
fesidanza a Pinerolo dal 1921 al 1926.
POMARETTO
Martedì scorso 6 coir, hanno avuto
luogo le esequie del nostro fratello Logeard Aìessfo di Pomaretto deceduto
dopo lunga malattia al nostro ospedale
ir. età di 61 anno. Molto conosciuto in
mezzo a noi per avere compiuto durante molti anni l’uMcio di portalettere,
egli lascia in quanti lo conobbero un
largo limpimito. La numerosa partecipazione ai sàioì funerali è stata ima testimonianza di stima per lo scomi^bso
• di'simpatia alla famiglia.
Alla vedova, alla figUa come a tutti
i parenti, rirniioviamo le nostre condoglianze additando le dimore celesti.
• La Scuola donnenacale , di Pomasetto riprenderà le sue lezioni domenica proessima 11 corr. alle ore 9 nel
tempio. Tutti i bamtóni facciano in modo di essere presenti fin dalla prima
lezione.
— I catecumeni di 1, II e III anno
sono convocati per domenìca 11 corrente alle ore 14 alla Scuqla Latina per
prendere accordi circa il programma e
1 orario delle lezioni.
PEAROSTINO
. Battesimi. Bourne Ines di Michele e
Long Melania; Codino Carla e Italo di
fu Beato e Bomo Eugenia; Gardioi Elio
di Eugenio e di Fomeron Fanny.
Matrimonio. Il 1° ottobre, nel nostro
tempio ornato di fiori, è stato celebrato
il matrimonio diel pastore Edoardo Aime con la signòTina Frida Giulia Rostagno. Semplice e commovente la cerimonia. La nostra corale che il sig.
Aime aveva diretto durante il suo breve ministerio a Prarostino ed alla quale la sig.na Rostagno aveva sempre
dato il suo valido aiuto, ha desiderato
essere presente coll’esecuzione di un
coro.
Dopo la funzione in chiesa ci si riunì
nell’intimità per un simpatico trattenimento nel corso del quale vennero pronunciate parale di augurio ,
Da queste colonne la nostra parrocchia invia al sig. Aime ed alla sua gentile sposa, che sempre si è distinta per
la sua attività in favore della chiesa,
un pensiero affettuoso unito all’aiugurio
di un ministerio lungo e benedetto.
Funerale. Il 22 settembre si è spento,
dopo poche ore di malattia. Romano
Giovanni Daniele dei Brusis. Al figlio
ed in modo speciale alla vedova, gravemente inferma da lunghi mesi, inviamo l’espressione della nostra simpatia.
SAN GERMANO CtlISONE
La magnifica fiorituiia di Battesimi
dell’estate si prolimga in questo luminoso autunno. Domenica scorsa hanno
ricevuto il Sacramento della Grama divina: Pons Nenella di Ledi e di Peyronel Elena degli Azari; Cheyret Arturo
Carlo di Luigi Enrico e di Vinçon Paimina dei Colcanbatti; Costantin Laura
di Guido e di Vinçon Paimira della
Marchisa.
Abbiamo affidati questi agnelli della greggia al Buon Pastore che ne avrà
cura nella vita temena e nella vita eterna! • ‘
— Domenica prossima celielbilerano
il culto speciale della ripresa delle attività. La Mensa del Signore sarà imbandita. E’ una di quelle occasioni nelle
quali una comunità vivente è tutta riunita nel tem,pio.
— Alle ore 15.30 nella Sala delle Attività 1° Convegno Interquartierale della Gioventù.
— La Scuola domenicale ha luogo alle ore 9 meno dieci minuti. Nessun fanciullo manchi!
— Il 30 settembre si è quasi subitamente spenta a, questa vita per entrare
nella luce celeste Bellion Ida di anni 58,
del Villino dell’Asilo dei Vecchi. Per la
sua pietà e per la sua bontà la sua memoria rimarrà fra di noi in benedizione.
TORRE PELLICE
Sabato " scórso è stato celebrato nel
tempio il matrimonio del sig. Alberto
Pons e della sig.na Virginia Malati (Cairo). Sugli sposi, che risiederanno a San
Giovanni, invochiamo ancora le celesti benedizioni.
— Iddio ha richiamato da questo
mondo il sig. Giacomo Poet, dei Chabiiols superiori, all'età di 83 anni. Il
Dio di ogni consolazione consoli la famiglia ed i numerosi parenti.
* Benedetto Luchino
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Si spedisce c a. postale.
« Religlo » editrice - Via M. Faraone, 7
Ront«
m^rlzEì « attese Velitesi
I DISTRETTO:
Angrogna — Pastore : Arnaldo Comba.
Angrogng (Serre) — Paatore Edoardo
Aime. .
Bobbio Pellfce — Paatore : Alberto
Ricca.
Lusema San Giovanni — Pastare ; Lorenzo Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Perrero — Pastore : Oreste Peyranel.
Pinerolo — Pastore : Luigi Marauda.
Pomaretto — Pastore : Guido Matìueu
Prati — Pastore: Arnaldo Genre.
Pramollo — Pastore : Paolo Marauda.
Prarostino — Pastore ; Umberto Beri
Riclaretto — Pastore : Alfredo Janavel.
Rodoretto — Pastore : Arnaldo Genre.
Rorà — Pastore : Enrico Geymet.
San Germano Chisone — Pastore : Gustavo Bertin.
Torre Pellice — Pastore : Giulia Trva.
Torino — Chiesa: Corso Vittoria Wm.
II (angolo Via Prìncipe Toinmaaa) Cappella: Corso Prìncipe Oddoae, 78
- Pastori: Elio Eynard, Via Pio V, 15
- Roberto Gamba: Via BeorthoUet, S4.
Villar Pellice — Pastore : Roberta Ja
hìer.
■
'1
-■ni.
n DISTRE’TTO:
Abbazia: « Chiesa dì Cristo ». Culto alle 16 - Pastore C. Gay, da Fiume.
Aosta: Chiesa: 11, Via Croce di Città
Pastore: V. Subilia, Via XXIII marzo»
n. 1.
Bergamo: Chiesa: Viale Vittorio Emanuele, 4 - Pastore: M. Moreschini,
Viale Vittorio Emanuele, 52.
Biella: Ghiraa: Piazza Funicolare Culto: la I, III, V domenica del mese(da Ivrea).
Brescia: Chiesa: Via dei Mille, 4 - Pastore: D. Fomeron (ivi).
Carema: Da Ivrea: seconda domenica.
Como: Chiesa: Via Rusconi, 9 - Pastore: Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze: Chiesa Valdese.
Cormaiore; Chiesa Valdese: PastoreVittorio Subilia.
Felonica Po: Chiesa Valdese - Pastore
Lami Coìsson.
Fiume: Chiesa Valdese - 6 e 8 Via Pascoli (culto ore 10) - Pastore C. Gay,.
Salita F. Colombo. 8. *
Prof. Owo CosTAHi., direttore resttonsabiie
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