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Preszu LIftt 1S
t’Anno LXXIX - N. 28
I TORRE PEUJCE. 22 Luglio 1949
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ELLE
SETTIMANALE DELLA
aróle che non passano
;-Satilificatevi dunque e siate santi, perchè io sono l’Eterno, 1 Iddio vostro.
\ (Levil. 20: 7)
Nettale le vostre mani, o peccatori; e puriìicate i vostri cuori,
»¡» o doppi d’animo! Siate afflitti e fate cordoglio e piangete!
Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegrezza
^‘jn mestizia! Umiliatevi nel cospetto del Signore ed Egli vi innalzerà.
(Giac. 4; 9-10)
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Come il Padre risuscita i morti e li vivifica,
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COSÌ anche il Figliuolo vivifica chi vuole. (Gesù)
Cm t SA VA L D E S E
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foAÌf ■>.'
(confessione
r*’ Mentr’io mi son taciuto le mie ossa si sono consumate
pel ruggire ch’io facevo tutto il giorno.
i-^Poielùi giorno e notte la tua mano s’aggravava su me,
% il mio succo vitale s'era mutato come per arsura d’estate.
» Io l’ho dichiarato il mio peccato,
* non ho coperta la mia iniquità.
fe Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni aH’Etemo;
v' e tu hai perdonalo l’iniquità del mio peccato.
(Salmo 32: 3-.'i)
7{iparazione
«• Ecco, se ho frodalo qualcuno di qualcosa, gli rendo il quadruplo
10.
(Luca 19: 8)
T^iconciliazione
Ma rientralo in sè, disse; Io rpi leverò e me ne andrò da mio padlre
c gli dirò; Padre, ho peccato contro il cielo e contro te....
(Luca 15: 18)
h. Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull’altare,
l’- e univi li ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te,
lascia quivi la tua offerta dinnanzi all’altare,
U e V.' prima riconciliarti con tuo fratello________
(Matteo 5; 24)
perdono
Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.
(Efesi 4: 32)
Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me gli ’
donerò io?
uuiitio Jo;
fino a sette volte? E Gesù a lui: Io non li dico fino a sette volte,
ma fino a setl.inla volte sette.
(Matteo 18: 21-22)
Evangelizzazione
uinciTORi e uinii
& Non è cei'tanKMite indispensabile
che si divenga professori di storia
per farsi un’idea precisa del come,
alla lille di ogni guerra, i vincitori
siano solili companarsi nei riguardi dei vinti. Qualche lettura e le esperii'iize comuni a ciascuna nazione. bastano a questo scopo.
Abbia pur avuto tutte le ragioni,
un popolo, di impugnare le armi; vi
sia pur stalo co.strelto suo malgrado
e unicamente per salvaguardare « gli
altari e i focolari » (come si diceva
un tempo); esca pure rovinato e dissanguato dalla prova; tutto ciò non
varrà ad impedire che l’avversario,
guadagnata' la partita, non ne profitti fino alTestremo limite del possibile.
ad onta di tanti secoli decorsi da
quando fu pronunciala la prima volta. Guai ai vinti, e guai al vinto!
Forliinatissimamenle. amico littore, la regola spietata di che stiamo
parlando, va soggetta anche lei alle
sue onorevoli eccezioni, tra le (piali
una di carattere assolutamente straordinario; l’eccezione del Signore Iddio e Padre nostro, il cui atteggiamento, verso chiunque gli si arrende, è tutto il viceversa di quanto s’è
visto sopra.
Con gli uomini, guai ai vinti; con
Dio, beati i vinti!
Occujiazione militare, pegni, mulilazioni territoriali, indennità .schiaccianti: questo il retaggio ordinario
’"della parte soccombente, quando
non le tocchi di peggio. Senza star
lì a pescare nel mar dlegli esempi, il
fallo è che nei conflitti in grande,
come pure nelle guerriglie tra le
classi sociali e fra uomo e uomo, la
parola d’ordine di chi riesce a so-'ìaffare l’avversario rimane, su per
giù la medesima: Guai ai vinti! Diversamente, questo grido crudele non
avrebbe finito per diventare proverbiale. nè si spiegherebbe la sciagurata attualità che tuttora conserva
</CET INv. TEV"
stri debiti, come gli domandiamo
nella preghiera domenicale; veioè,
che perdona tutti e quanti i nostri
peccati (Salmo 103).
IL GOVE
"Ogni podestà mi è stata data
nei cieli e sulla terra,,. Mett. 28:18
Sulla via del figliuol prodigo
si, gli uomini, chiu(lono occhi ed orecchi per non vedere nè udire e per
regolarsi così come ine Dio non fosse.
Contro Dio, ])riocipalmente, il
quale a un dato inòmmlo, si rivelò
in modo diireito all ^omo e gli parlò
faccia a fac i mll4 pei«ona di Gesù, ottenendo quei ftei risultati che
la collina del Golgota racconta all’Universo intero, (.onte negare questa
rivolta insensata di fronte allo sp(ttacolo del Giusto, del Santo, dell’Irreprensibile. meli iodato sulla croce,
fra mezzo a due volgari malfattori?
Guerra dunque reciproca fra
gli esseri umani e guerra fra ognuno
di loro e Dio. Senonehe, mentie nella piima è chiaro clìe si può jierdere, ma si può anchetviccere, chi oserà sostenere che tale alternativa
sussiste pure rispetto alla seconda?
Possibile che 1 argilla riesca a domare il vasaio.'' Che la creatura s’imponga sul Creatore ? La sola nozione
Dio, insomma, è tuttora ed eternamente quel tenero genitore della parabola ben nota, il quale, intravisto
il figlio che riviene a lui stanco, lacero, affamato, riconoscendosi colpevole ed affidandosi unicamente
alla sua misericordia, Jo punì nella
maniera che sai, e cioè;
di Dio lo esclude,
rchè se Dio esiste chiunque gli resiste è imman
cabilmente votato alla disfatta. Che
poi sia vero ch’egli esiste e qual sia
la sua strapotenza lo dimostra il fatto precisamente di Gesù che sconfitto in apparenza, si,pale.sò in realtà
arciviltorioso ti’e giorni dopo, con la
sua trionfale risiirrèzionc.
È necessario capitolare
Rivolta contro Dio
Qui mi par di sentirti: c< Dio? E
che c’entra egli mai in codesto discorso? i> Eppure, amico, (lascia
ch’io tc lo confermi) egli c’entra invece. e c’entra in misura tale ch’io
non esito punto nel proclamare che
tutte le lotte insane e cruente di
quaggiù, gli egoismi, i livori e cosi
via. che dilaniano i miseri mortali,
altro non sono che rinevitahile conseguenza delle nostre ribellioni contro Dio. Gli uomini, cioè, non sarcbliero in guerra fra di loro se uon
fo.ssero anzitutto in guerra contro
Dio. Contro Dio che si manifesta nelle sue opere, nel segreto della coscienza, nella sublimità e semplicità
dei dieci comandamenti, mentre es
ne fu mosso a compassione;
- corse, gli si gettò al collo, lo baciò e ribaciò;
- lo fece rivestire a nuovo col più
bello dei vestiti;
- ordinò che gli mettessero un anello al dito e dei calzari ai piedi;
- comandò che si uccidesse il vitello ingrassato e si imbandisse un
banchetto, con seguito di musica
e danze;
- convitò i servitori anch’e&si affinchè tutti assieme mangiassero,
si rallegrassero e facessero gran
icsia.
In conclusione, con Dio, unica cosa da farsi, smeUere, il combuttiincnlo, alzare bandiera bianca, capitolare. Per l’appunto .capitolare senza
condizioni e tanto mèglio ipianto più
presto.
Altrimenti, lettore, il ino ostinarti, le lue aiich'esse^apparenti villorie, i suocessi, voglio dire, che a dispetto suo puoi ottenere (successi finanziari, politici, morali ed..- immorali), non toglieranno eh’c'gli tf
aspetti al varco per atterrarli nell’ultima battaglia della morte.
Capitolare dunque, subito, i ironoscendo nel tuo (tiore il grave torlo
di aver troppo resistito e troppo lardato; confessandolo poi — questo
torto -— a lui, a Dio; cd infine, rivolgendoli agli altri che perdurano
. nell’ostilità ed esortandoli affinchè
essi ancora sì a ffratino a fare come
in avrai fatto.
...Ma forse tu sfi uno di quei molli che non sì decidono perchè impauriti dalla loro indegnità e... d'al
conto che temono di dover pagare.
In altre parole, perchè temi anche
tu il tremendo: Guai ai vinti!
Ma non tei dissi già che Dio non
è come gli uomini? Che con Brenno
il barbaro coniatore ili tale minaccia,
Egli non ha nulla da spartire?
Paura dei tuoi peccali c di Dio
finché gli resti nemico, sì, ma non
dal momento che gli ridiventi amico, perchè Dio è un Dio d’amore, anzi Egli è amore e soltanto amore.
Dio è Colui che ci rimette tutti i no
Che te ne pare, lettore? Non he io
ragione d’insistere che con Dio, beati i vinti che sì danno per vinti? Cessa dùnque dall’impari duello e imita
il Prodigo. Il miglior modo di sottrarsi dall’ira di Dio, scrisse un certo tale, è quello di correre a lui e di
;'ifugiarsi fra le sue paterne braccia.
E così sia.
D. ARGENTIERI
Festa del 15 Agosto
La festa del XV Agosto avrà luogo
por la Val Pellice a Piamprà (Korà) e per la Val Chisone a I.,azarà
{Pi'amollo). La tradizioTUile riunio~
ne al Colle delle Fontane avrà luogo
il 21 Agosto.
La Commissione dislre.tt.
' Colui che parla in questo modo è
il Signore della Chiesa come lo è del
mondo. Ma Gesù Cristo può manifestarsi solo come Capo della Chiesa; come Signore del mondo d resta
nascosto.
Nella storia del moMo noi non
possiamo trovare la prova della sua
sovranità nonostante che anche in
questa storia non vi sia altra sovrwniià che la sua- Ciò non vuol dire
che noi dobbiamo considerare la cosa da due punti di vista secondo la
frase che mi viene riferita ; 1) E’
scritto! 2) E’ avvenuto! Non possiamo cercare il Signore della Storia
che in Colui che è il Signore della
Scrittura e della Chiesa. Non possiamo obbedire al Signore del mondo che obbedendo al Signore della
Chiesa. Non si può distinguere in
Dio la a tfolontà rivelata » e la « volontà nascosta ». Nessuna fede nella
storia, nessuna interpretazione della
storia, nessuna filosofia della storia
sono qui ammissibili.
Vivendo nella storia noi dobbiamo imparare ad ascoltare la Parola,
noi dobbiamo obbedire alla Scrittura, ai Cristo. Gesù Cristo governa la
sua Chiesa in quanto Egli è il Risuscitato,- il vincitore della morte.
Colui che è entrato in rapporto con
i suoi discepoli per mezzo della Parola e dello Spirito che ha ad essi
dato : a Chi ascolta voi ascolta me ».
Il Cristo governa la sua Chiesa per
mezzo della Santa Scrittura. « Io
sono con voi tutti i giorni fino alla fine dell’età presente ». Ciò vuol dire: Io sono con voi in questa testimonianza, La Scrittura governa la
Chiesa ed è perciò che ogni papismo
è escluso dalla Chiesa. L’uomo non
può essere che MINISTRO de.la Parola di Dio. Nessuna sovranità deve
sostituire quella di Dio, La sovranità
è solo in Gesù Cristo e nella testimonianza che a Lui è resa : il dovere
della Chiesa è quello di lasciare parlare questa testimonianza. Tutti gli
« atti di governo » della Chiesa non
possono essere in fondo che il rinnoiximento del vero governo della Chiesa il quale è interamente nelle mani
di Gesù Cristo.
(Trad. A. B.)
CARLO BARTH.
o m u n i c a t o
Il Corpo Pastorale della Chiesa Valdese è convocata in sedala ordinaria per mercoledì 10 agosto, alle ore 10, nell'Aula
sinodale della Casa Valdese in Torre Pellice.
ORDINE DEL GIORNO
a) esame di fede del Candidato al Santo Ministero Sig. Alberto Ricciardi ;
b) nomina delle Commissioni esaminatrici ;
c) comunicazioni e deliberazioni varie.
Si ricorda che a norma delTarl. ¡53 dei vigenti Regolatnenli,
i Delegali al prossimo Smodo, muniti di regolare mandato, potranno
porlecipore alla elezione delle Commissioni esaminatrici.
Torre Pellice. If luglio l9gQ.
11 Moderatore della Chiesa Valdese
Guglielma del Pesco
-ÍÍ
2
Livorno, 15,>17 giugno 1949
fà‘
m ■■ ... . .
11 L *D i s f r,e n o
L'anno scorso Genova, quest’anno
Livorno ha accolto i rappresentanti
delle chiese del terzo distretto. Pastori c laici ànunontano adì una quarantina. Si nota la presenza del Pastore Alessandro Tron, che tornerà
fra qualche mese al suo lavoro missionario alI’Asmara e sta ora svolgendo una simpatica opera dì seminagione dell'Evangelo in Rio Marina. Tutti sono lieti di rivedersi, perchè quasi tutti si conoscono già ed
ì nuovi non si sentono estranei.
Se si pensa che il terzo distretto si
e.-,tende da Cassino a Ventimiglia, si
comprende che esso presenti gamme
notevolmente diverst- di pensieri e
di temperamenti; ma questo non ostacola sostanzialmente le relazioni
sempre cordiali. _
Colloquio pastorale
Ne] pomeriggio del 1.5 i pastori si
riuniscono per udire la relazione del
Past. Seiffredo Colucci sulla polemica e sui suoi limili. Si accentua il
carattere di testimonianza, che la
polemica deve recare alla Verità, la
necessità di una »•onoscenza esatta
delle dottrine dei fratelli separati,
la contìnua responrubiliià di una polemica, che ha come primo uditore
Dio: quindi Verità in carità. Il colloquio verte sulle posizioni più recenti .del cattolicesimo rtHuano, sulle opere, che possano servire di fonte per lo studio accurato dei movimenti religiosi attuali.
Culto di aper‘*ira
Nel tempio sobrio e .caldo di Via
Verdi si raccolgono a sera i partecipanti alla conferenza con i fratelli
della comunità : parla il Pastore
K- Comha, indicando la necessità che
il fuoco, che portiamo all’altare di
Dio sia un fuoco sacro e non profano, uno zelo, che non si spenga, una
fedeltà che non si stanchi.
Lavori della Conferenza
Hanno inizio la mattina del 16
sotto la guida inappuntabile del Presidente Pastori* Emilio Corsani e
e dei suoi eletti coilahoratori. La relazione della Commissione distrettuale, distribuita a tutti la sera precedente, è fonte di riflessioni o di
discussioni fraterne e sincere. Regiia
un’atmosfera di feconda comprensione.
Il nostro pensiero si volge alle figure dei nostri scomparsi: il Moderatore Vittorio Alberto Costabel, cosi amato per la sua franchezza e per
la sua ftÀllà, il Prof. Alberto Mochi. già direttore dell’ospedale del
(]airo, attivo collaboratore ueH’opera della testimonianza evangelica in
Firenze, fecondo scrittore di riecrebe su scienza e religione, si pen-a
a tanti altri fratelli, che sono siati
(Il¡amati da Dio.
Situazione ecclesiastica. - Alenili
delegati insistono perchè i posti vacanti del nostro distretto siano provvisti di conduttori, in modo che quelli chi* già hanno una comunità, non
debbano spezzare la loro attività per
destinarla a comunità Senza pa^ori.
Si è riconoscenti per l’invio di uti
pastore a Siena.
Problema cvangelistico. — E’ scniito come viva esigenza della comunità. L’opera si orienta sempre mag! iormcnte in vista della formazione
ni gruppi liberi, aperti, ma ben fondati nella conoscenza deH’Evangelo.
t^iei gruppi non perdano il cnntatlo
con le comunità più saldamente costituite viciniori- Si saluta con immensa gioia la formazione di numi
gruppi. A Collefvrro, il prof. Vinay.
il prof. Gonnet e gli studenti di teologia si avvicendano nell’opera di
testimonianza con jiredicazioni. caleeliismi e conferenze pubbliche, A
Cassino yn gruppo di simpatizzanti
ha richiesto l’assistenza del Pastore
R. Tomba. A Viareggio la chiesa angliCK'-a è stata aperta per il gruppo.
formato dai pochi evangelici locali
e dai simpatizzanti, che aumentano
e sono costanti nella frequenza.
Anche quest’anno non sono man-,
cale le occasioni per annunziare l’Evangelo in luoghi pubblici: si ricorda fra le altre, la commemorazione
suvonaroliana che ha avuto luogo in
Piazza della Signoria con la partecipazione degli Evangelici fiorentini o
di un numero considerevole di estranei, interessati al nostro messaggio.
Relazioni speciali:
A) Ministero Femminile. — Il Pastore Alessio pres<mta un’inlcressaiiIc relazione, nella quale prosps tla la
inopportunità d’introdurre un regolare ministerio femminile in Italia.
Le sue obbiezioni sono essenzialmente d’indole pratica. Dalla discussione
si palesa la grande varietà delle )>os~
sibilìtà dì un lavoro della donna cristiana nella famiglia e nella comunità e .fuori della comunità: educazione, diaconia, assistenza malati e
depressi. E’ con grande letizia clic
i delegati seguono i rapidi accenni
alle molle giovani evangeliche, che
hanno studialo o studieranno a Ginevra ed altrove per una formazioiu'
per un ministerio femminile, laterale a quello dei pastori (una di que■ste giovani è partita per la Francia, ■
non polendo lavorare in Italia [x r
la mancanza presso di noi dì questa
categoria di collaboratrici). Si accenna alle giovani evaiigeliehe. elusi vanno formando per un servizio
d infermiera e Riposale negli ospedali evangelici, ja quelle che si preparano all’esercizio dell’assistenza
sociale, che uniàce la duplice finalità di assistenza del corpo e dello spirito’. Sono seguì'di una forte gioventù evangelica, che” sa cosa vuole dire
servire il Signorfe;'senza temere i sacrifizi e nei modi ph'i moderni di
fraternità umanài'^' '
ta a fette. Particolarmente decisa è
stata la tendenza a sottolineare che
la discriminazione degli evangelici
spetta agli evangelici e pon allo Stalo, che non può per sua natura entrare in questioni di coscienza.
Esigenze sociali. — Il Pastore Ri-»
b( t mette ip rilievo la necessità che
la nostra chiesa sìa preselle alle esigenze sociali del nostro tempo per
fare udire anche in quel campo il tono evangelico. Si delincano alcune
-ilirettive, che valgono per tutte le
eomunità i
a) intensificare l’appoggio sjiiriluale ed economico per le opere già
esistenti nel-«distretto; asilo Italia,
Istituto Goiild, Istituto Evangelico
Femminile a Firenze;
h) vigilanza in qualsiasi campo,
nei quale l’ojjera del Buon Samaritano si presenti come utile;
c) creazione di doposcuola ovunque è possibile;
(I) creazione di una <( educazione
allo spìrito di solidarietà sociale »
il) modo che la vita comunitaria si
sviluppi in. modo più concreto nell’aiuto dei profughi, (li.^ecciipati, famiglie scompaginate dalla guerra e
dal dopoguerra.
Gioventù. — Si nota elie per molli giovani si sta delincando una crisi
d’indifferenza per ¡ problemi lecriei. Si sente la necessità di impegni
concreti di amore fraterno ed il nostro distretto è lieto di dare tutto il
suo appoggio ad -Agape, nella certi zza che esso sarà un mezzo notf-vole per il rafforzamento della compagine ’spirituale della gioventù e
oer una sua ulteriore apertura ai
probLemì teorici, che non possono
essere sottovalutati. *
B) Rapporti fra Chiesta e Stato. —
Il nostro distretto non si adatta al
silenzio troppo prolungato che si va
facendo su questg questione. Le questioni spinose* non vanno risolte semplicemente tacendole. Tutti i pr*esenti sottolineane la necessità di essere ben chiari nelle nostre insopprimibili tisigenze di libertà e di non
stancarsi di presentare allo Stalo le
linee, che comportano un riconoseimiinto dei suoi limiti (* dei dovi ri
clic i eredenli hanno davanti a Dio.
Non cerchiamo nè compromessi, nè
privilegi, ma semplicemente la garanzia giuridica di una libertà, che
si concreti nel rispetto iri.stitnli e di
atteggiamenti evangeliii in tulli i
campi. La libertà non può essere da
de
Chiusura
ÉCOUTEZ
l'Equipe de
Radiò Réveil
chaque jem^ine
fans son émission
Réveil !
Tous les Jeu
22 h
eures
MONTE CARLO
ndes moyennes)
[ie corresponciance
ces émissions
HÊVJEJL* .
4 - GENÈVE 6
l.a sera del 16 giugno è consacrata
ad lina riunione di evangelizzazione,
annunziala con avvisi murali e trasmessa con raltoparlanle, che si fa
udire fin dalla piazza viciniore. Oralor, i pastori Mariano Morescliini,
Alberto .Ribel. Carlo Gay. Tema; il
Regno (li Dio; utopia o realtà? Tema avvincente per un pubblico allento e numeroso. Ottimo il servizio
di distribuzione di avvisi e di opuscoli. I jjresenii avvertono clii* il Regno non è una invenzione umana
per distribuire op|>io alle masse lecilate dalle difficoltà eeonomiche,
ma è la realtà ])iù naie, la sola, con
la quale si. possa ricominciare a vivere e ad operare.
Mentre i canti, ritrasmessi con lo
altoparlante, si (li\iiigano iiell’aria.
facciamo ritorno alle nostre dimore.
Un grazie fraterno alla comunità
di Livorno, al suo conduttore e a
luiii i suoi membri, ehi* si sono prodigati in uno spirilo di ve*;a solidarietà. Abbiamo sentito che l'ospitalità è. il verp profuma .jieiraniore
crislianoi
o. y
lìari, IG giugno 1949
IV
Disfreno
La conferenza del IV Distretto si è
tenuta quest’anno a Bari il 15-16 Giugno.
Preliminari. Nel pomeriggio del 15
Giugno I vari pastori e delegati delle
Chiese di Puglia, di Napoli e dell’Abruzzo-Molise si ritrovano con grande
gioia a Bari ne. locali della Chiesa Valdese. Alle 19 ha luogo sotto la presidenza del Capodi si retto, pastore Panascia, Un colloquio Pàstorale in cui il
Pastore Miscia presenta uno studio
sulle relaz'oni fra Pastore e comunità
seguito da animata discussione. Alle
ore 20 la Conferenza -si inizia con un
culto di apertura presieduto dal pastore di Taranto, Giuseppe Castigl'one, il
quale predica sul testo Rom. 10/14-15.
Peyronel di Napoli, Presidente, S gnor
Giordano Bensì, Vicepresidente, Enrico Trobia, segretario.
La parola è al Capodistretto che legge la Relazione della Commiss one Distrettuale che mette in luce i vari problemi del distretto, il lavoro compiuto
sia pure con insufficienza di mezz\ Io
zelo e l’amore di cui hanno dato prova
le singole comunità, le lotte, le difficoltà della nostra opera di Evangelizzazione.
Vengono quindi lette le relazioni
delle varie comunità: Taranto, Bari.
Corato, Cerignola, Orsara, Campobasso, San Giacomo degli Schiavoni,
Napoli.
La Conferenza- 1 lavori della conferenza si iniziano alle ore 8,30 del 16
Giugno con un breve culto del Pastore
Problemi ih grande importanza- Nella d scussione che segue la lettura delle relazioni si pone subito l’accento sul
grave problema dei locali di culti. E'
LE PASTEUR HENRI BEUX
ÌSous recevons la triste nouvelle
fpie le pasteur Hanri Beux est décédé
a Colonia Cosmopolita (Uruguay} le
28 juin. Le pasteur Beux a eté le
premier pasteur Vaudois originai te
des Colonies Vaudoises sudaméricaines- AcWellement nous avons trois
pasteurs Vaudois nés et qui ont étudié en Uruguay et en Argentine, mais
le pasteur Beux avait fait ses éludes
secondaires aux Voilées et sa théologie à Florence. Il a donc été aussi
des nôtres, Vaudois des Vallées au
Collège, il a aimé nos montagnes et
¡1 se réjouissait de nos joies comme
il souffrait de nos flouleurs.
M. Beux a surtout tramille à Colonia Belgrano (Province de Santa
Fé) où il a été pasteur presque .30
ans, et ensuila « Colonia Cosmopolita (Uruguay) où il a succédé au
pasteur Pierre Bounotts es. où il a
pris sa retraite quand le pastelli E
mile Ganz est venu le remplacer.
Mais dans sa retraite il a encore fidèlement donné tout son temps à
son Eglise et il a collaboré avec amonr avec son successeur en nous
donnant là, encore un exemple.
.l'ai travaillé quelques années dans
In ¡Htroisiu’ voisine à Cosmopoli'a.
celle de Tarariras. .Fai eu l'ocmsion
d'apprécier M. Beux qui présidait
alors la Commission de District et
je voudrais dire aux Eglises Vaudoises .siul-uméricaines daaiis le deuil et
à la famille de. M. Beux la sympathie des Vaudois des Vallées et de
toute l’Eglise Vaiidoi.se qui a eu
dans la pfvsonne du pasteur Beux
un ouvrier humble, consacré, fraternel, déi'oue. Gnid-o Rivo'ir.
Delegati al Sinodo
Commissione distrettuale
l.a (conferenza nomina i suoi
logali al Sinodo nelle pensone dei signori Mario Bianconi, Giovanni Messina, Domenico Colucci Bey e Lorenzo Zanetti. La Commissione distri ttuale è confermala nella sua attuale
compagine: (iiov. Messina, vice-presidenti*; Pastore Boberto Comba, segrcturio.
La prossima conferenza avrà luogo, D. v., a Roma. Piazza (”avoui'.
un problema particolarmente grave per
il IV Distretto in cui tutte le común t|'
si trovano nell’impossibilità di svolgere il loro lavoro per mancanza o insuf(
ficienza di locali; alcune comunità si
trovano addirittura in situazioni preoè?
cupanti per il locale di culto : da Napi
li a Taranto, da Bari ad Orsara di PtfJ
gLa, da Campobasso a Corato. La Con
ferenza si è quindi soffermata a lunga
nella discussione di questo angoscioso
problema. Il Capodistretto fa notar^^
come l’Amministrazione si preoccupi
di questo problema, ma non ha i mezzi;
per risolverlo, ed invita i vari concls
stori a collaborare con essa per cercare
una sistemazione pratica, 11 PastoréSi
Miscia esorta le comunità a cercare di*
risolvere i propri problemi senza chie
dere all’Amministrazione quello cht
essa non può fare. La discussione sr*;
conclude con un ordine del giorno con^
CUI si invita il Sinodo ad occuparsi dei*«
problemi dei locali di culto con la co*^
stituz one di n un comitato esecutivi
che con la guida di competenti ed "M*
coordinamento con la Tavola detenfi'ni ed attui gh espedienti pratici per
soluzione di detti problemi ». Como
dimostraz one di amor fraterno la Cà)n
ferenza pensando alla Chiesa di Reggio
Calabria che c ancor oggi priva di un?
tempio, raccoglie una sottoscrizione dii
c rea 29.000 lire invitando le singoteì^
comunità a fare altrettanto.
Un altro problema discute la Q>n-|
ferenza- L‘intolleranza Religiosa. Ab-'^
biamo assistito durante l’anno ad un rP^
fiorire di una certa intolleranza relL^
g osa da parte del clero romano nei ri-'^Ì
guardi degli Evangelici italiani, spe^S
c.almente a Napoli e ad Orsara di Pu«»-'
glia- Diversi prendono la parola sostenendo che qualcosa s; deve fare, alme-^
no per rivendicare i diritti della libertà^^
religiosa nelle scuole, esortando
però;j
a non adoperare i mezzi spesso volgartì
e bassi della polemica cattolica, ma adì
assumere un atteggiamento sereno;«»
proclamando la nostra fede evangelica®
nella sua purtizza ed integrità. A condusione di questa interessante discus-i
sione viene votato il seguente Ü d. g.
Il La Conferenza del IV Distretto con
sderando l'accentuarsi della lotta
ricale che si va delineando attualmente **
in Italia, invita la Tavola a promuovere
in sede di Consiglio Federale un’azio*^
ne intesa a d'ssipare i pregiudizi che^
vengono diffusi nei nostri riguardi ».
m
Conferenza
di-l:
I. ^
nella ^
Predicatori laici- La
prende atto del lavoro svolto nel
stretto da numerosi fratelli che hanno
coadiuvato e sostituito i pastori
predicazione dell Evangelo nella cura’.j
». * ■
d anime, e nella direzione di piccol. ‘1
gruppi, e manda loro una parola di sim- ii
patia, di ringraziamento e di meorag- -i
’fi
g lamento.
Elezioni e chiusura. Le elezioni dàn
no i seguenti risultati. Commissione g
Distrettuale ; Vice pres. Dott. Ciro Di
Gennaro. Seg. Past. G. Caslhgiione.^
Delegato al Sinodo : Sig. Enrico
gliano, supplente: G ordano Ben.si. Se-'^
de della prossima Cionferenza • Napoli.
i
In margine alla Conferenza. In oc» il
casione della Q>nferenza Distrettuale
Si è tenuta una serie di predicazioni nel
temp.o di Ckirso Vitt. Emanuele. Gió^
vedi 16 Giugno il Capodistretto nel
culto di chiusura ha rivolto un edifi**^
cante messaggio evangelistico su I Cor-«;
15 :58 esortando tutti ad abbondare «4
nell’opera del Signore, sapendo che la'^'*
nostra fatica non sarà inutile se s: la*_",
vora per il Signore e nel nome del Signore II culto solenne .si è chiuso con*^
la celebrazione della Santa Cena. Ve- '
nerdì sera il pastore di Napoli. Oreste-;^
Pevronel, ha tenuto una conferenza sul
tema : « Gesù Cristo, Luce delle men- C
I i>, e sabato sera il pastore di Orsara S;
di Pugliai C- Tourn, ha parlato sul te-jJ
ma: « Gesù Cristo luce dei popoli »■•ff,
; ‘
Un grazie di cuore vada alla ca'a C
chiesa di Bari che si è dimostrata cosi |
generosa nell’accogliere i pastori e f;J
delegati, e per il simpatico ed oppor**
tuno rinfresco offerto nel corso della
:
Oyn ferenza.
c. r.
3
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L'EOO DELLE AVALLI VALDESI
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N& '"*
‘i^Vv
zsièesz
Les visées officielles de l'Eglise Catholique
J’avais biep présagé des articles
Ldp Miegge. Mais on s’est arrêté au
début. U û’y a pas eu suite.
iLe débat est, en tout cas, actuel et
■fsi ardent que toute l’ilalie, et peutêtre le monde entier, s en occupe.
Devons-nous passer outre et subir,
'peut-être, à l’avenir, les conséquences de notre noncbaloir ?
iL’£cp delle Valii ne saurait s’en
désintéresser puisque cela touche, en
.nombre de points, la question religieuse et même celle de la pure Hberté de conscience.
Ki L’Eglise Catholique regarde ce débat comme tout à fait essentiel et
^ ses voix les plus autorisées en ont
P“■‘"¡parle en toute loyauté.
» Qu’a-t-elle dit à cet égard? Si j*
ne ierai, ici, que relater la pensée et
la parole catholique nul ne m’en
^ voudra, je m’y tiendrai donc le plus
iexluellement que faire ■ se pourra.
■ÎVoilà pourquoi je ne traduirai pas
'■'^les textes italiens que je citerai.
En tout cas j’espère que ce ne seira ici que le début d’un, débat
Quelques textes
M. Pierre Noir écrivait sur le Se
^'mc«r Vuudois (19 fev. 49), à propos
de la Belgique, une note dont voici
1^' ‘quelqut^ lignes, adaptées pour chez
W
»
'tà
Rien
gnanti, programmi e libri, in ogni
disciplina, siano governati dallo spirito cristiano sotto la direzione e la
vigilanza materna {sic!) della Chiesa, per modo che la Religione sia veram&Ue fondamento e coronamento
di tutta 'l’istruzione, in tutti i gradi,
non solo elementare, ma anche media e superiore ».
D’ailleurs le pape Léon XIII, dans
son encyclique Libertas (28 juin ’88)
soutenait que la liberté d’enseignement est (( al tutto contraria alla ragione, e taie da pervertire tota’fnente le intelligenze... » Et ici venait un
appel, non voilé, au bras séculier
pour lutter contre une telle « licenza
che ai cittadini il pubblico potere
non può accordare senza fallire ai
suoi doveri ».
C’est sur le même ton que s’est développée toute la doctrine pédagogique, non seulement, mais juridique même de l’Eglise à l’égard de
l’instruction publique. Un livre, par
( xemple, <de a le^datdone comparata » a paru sous les auspices de l’Üniversite Catholique de Milan, pour
sigfîaler en quoi consiste la « juris>diction indirecte^» de l’Eglise sur
toutes les écoles. Le livre est dû à la
plume de Don Giuseppe Monti, avec
préface du Père Gemelli, Recteur de
1 Université du Sacré Coeur. En voici quelques lignea textuelles : « Questa giurisdizione implica per l’imtorità ecclesiastica il diritto di esigere
dal personale insegnante certe qualità di ordine religioso e morale; di
intervenire nella scelta di tutti i libri scolastici messi nelle mani degli
alunni, affinchè siano in armonia
con la dottrina cattolica; di visitare
liberamente le scuole; di poter allontanare da esse insegnanti e libri
per motivi di religione e di morale »
etc. etc. ’
Et cela ne nous touche pas de
près, de très près?... Ce n’est pas au
delà de ce qu’un slogan, même trop
en vogue, appelle « la cortina di ferro » que cet esprit s’agite et que cela a été écrit.
Et alors rien à dire sur le débat
scolaire? Rien, absolument rien?
Attendons-nous qu’il en soit trop
tard?
SILVIO PONS.
iMù- BUGIA
(( Chissà se arriverò ancora in tempo y> — pensava la donna dentro di
sè. Il tram correva troppo lentamente per la sua ansia ; essa andava all’ospedale a trovarvi la sorella ammalata ma l’ora della visita già era
passata e temeva molto di non potere più entrare.
Si presenta titubante all’entrata*e
quel che temeva si avversa'. «.L’ora
delle visite è passata » — le dice burbero il portiere,.— « torni un altro
giorno ». Lo sapeva la donna, ma
cerca di insistere, di impietosire.
— Viene da fuori Torino lei? —
le domanda di nuovo il portiere.
E’ una possibilità e la bugia sale
irresistibile alle labbra, (Tanto si
tratta di un’opera buona: visitare
un’ammalata...)
— Sì, vengo da Trofarello
— Mi faccia vedere il biglietto —
chiede sospettoso il portiere.
— L’ho smarrito — risponde franca la dorma ormai trascinatm nella
sua bugia.
— Allora, mi dispiace, ma tion si
può entrare.
E la dorma se ne torna via confusa
e scoatenta.r^^lln pese le gruup
more ; U peso di quella bugia inutile, di quel peccato che ancora una
volta ha messoci in luce ' ila fra^lità
della sua fede.
Se ne sta indecisa, lasciando passare uno dopo l’altro i tram che l'avrebbero riportata a casa,
‘ Subitamente, come ’mossa da un
impulso interiore, ritorna all’ospedale, ed al portiere che stava per investirla con brusche parole, dice ar^
ressendo-, « Dew farle una confessione. Poco fa le ho detto una bugia,
perchè non è nero che io venissi da
Trofarello. Mi scusi per ower cercato
di ingannarla ».
L’uomo la guarda meravigliato e
poi, come illipninato da una scoperta, esclama-. « Lei è una evangelista ». Alla risposta affermativa della
donna, il suo tono burbero caule e le
dice gentilmente: « Vada pure dii
sua sorella ».
E la donna (che possiamo chiama- •
re « La convertita di Porta Palazzo »
—' vedi Eco N. 23) se ne va lietamente, sollevata, lodando il Signore che
le ha messo nel cuore il bisogno di
quella confessione che hà raggiunto
due scopi: la sua pace interiore e Ut
visita alla sorella ammalata. i
A- Bensì.
- -'^1
nous comme pour partout ailleurs,
il me semble : « De. tout temps l’Eglise catholique a considéré que la
tâche d’éduquer la jeunesse lui revenait de droit, et, si d’autres écoles
que ses instituts d’éducation ont vu
le jour depuis ces cent dernières années, elle ne considère leur existence que comme une superfluité ou
comme un insolent défi ».
Bien plus, c’est par la plume même de Pie XI, que, quelques mois à
peine après le Concordat (U févr.
1929j, le Pontife déclarait, dans une
lettre à lùi, parile dans l'OsscrvütotÎ' re Romano (6 juin 1929) et datée du
30 mai 1929, que « il pieno e perfet'Lt to mandato educativo non spetta allo Stato, ma alla Chiesa... »
Or comme ce que l’on appelle la
a liberté de l’enseignement », la « liberté des écoles », comme toutes libertés peuvent et doivent être garanties, en parfaite égalité, pour tous
les citoyens, par l’Etat, et par lui
seulenieut, l’on voit bien que, l’Eglise prétend refouler celui-ci de
l’entière ambiance scolaire et lui
rendre impossible ce rôle, pour ainsi dire, d autorité tutélaire suprême
et impartiale, oii, du moins, y mettre lori sa patte.
En outre, le même documuit affirmait que: « ...In /tatto di coscienza, competente è la Chiesa ed essa
sola in forza del mandato divino;
viene perciò riconosciuto che in Stato Cmtolico, libertà di coscienza e di
discussione devono intendersi e praticarsi secondo la dottrina e la legge mttolica ».
Voilà, net, le joug sons lequel l’on
fe met quand on permet qu’il y ait
Eglise d’Etat, surtout lorsque celle-ci
déclare, sans ambages, et en toute
sincérité, ses doctrines, strictes et
étroites, sur la liberté.
A LUSERNA SAN GIOVANNI
FA
F E S T ^
Tre|belle esperienze: Bonnet Augusto e Giordan Orlina (nozze d’oro), Travers Amedeo e Bonnet Lilia (nozze d'argento) Danna Bruno e Travers Graziella (prime nozze)
, t
Una belle coppia di sposi: Jeannette Charbonnier e Franco Gay
è dire?
Il « si aisé, donc, de comorendre
tonte la naïveté (même en appréciant leur largeur d’idée) de laquelle
ont fait preuve, par exemple, M- Laconi et ses confrères de différents
secteurs de l’Assemblée Constituante. (piand ils proposaient de déclarer, dans notre Constitution, que;
« Tutte le confessioni sono uguali
davanti (dia legge ».
(à'tte déclaration, ou d’auires analogues, l’Eglise Catholique les a acceptées et même prônées, ou voulues. dans les pays à majorité protestante. mais pas ailleurs! C est là
la « Seule Vérité » dont on se tar
Mais l’Eglise va plus loin. Le ,fl
décembre 1929, encore, Pie XI proclamait dans son Encyclique Divini
illius magistri que: « ...E’ necessario che tutto l’insegnamento e tiUto
l’ordinamento della scuola : inse
II 24 Aprile u. s. alle nove della
sera ebbe luogo una commovente cerimonia alla quale partecipò un raigiaio di persone; oltre aH’inaugurazione delle gallerie, recentemente
costruite e che aumentano del cento
per cento la capacità della chiesa,
oltre al piacere di ammirare i molti
lavori di rimodernamento compiuti,
la comunità di Valdensc desiderava
circondare ancora una volta con profonda simpatia il proprio Pastore die
lasciava il servizio attivo. Dopo 28
anni di fecondo lavoro il Pastore
Krnrsto Tron volle come atto tinaie
della sua operosa vita pastorale porare a termine un lavoro die rimartà nei tempi a testimoniare della sua
•linamica ed indefessa attività.
Vi furono vari discorsi e due cori
eseguiti dalla corale di Colonia Vaidense; particolarmente degno di nota il sobrio e forte messaggio del sig
Emilio Roland, fedele anziano e instancabile collaboratore dd suo pastore.
Ho pensato di trascrivere per i
lettori dell’Eco, nella traduzione italiana parte deH’interessanle alloenzioiir pronunciata dal pastore Tron.
« La nostra Chiesa oggi esulta perchè si commemora un atto graditissimo : il primo cinquantenario della costruzione del Tempio. Sarà bene
dare uno sguardo al passato.
Il 25 aprile del 1892 si collocò la
pietra fondamentale e immediatamente si cominciò la costruzione- Re- ■
gnava in quel momento il più grande entusiasmo; ma ben presto questo entusiasmo fu sottomesso ad una
dura prova. Poco dopo aver gettato
le fondamenta si dovette interrompere il lavoro per tnancanza di mezzi.
Incluse le riparazioni al Tempio
di Im Paz e altri lavori di vario ge
Il cinquantenario della costruzione
del Tempio di Colonia Vaidense
1898 / 15 novembre x 1948
nere, si aveva calpolato una spesa di
12000 pesos. Si sperava in un aiuto
molto elevato della Chiesa deile Vtdli, ma data la sua precaria situazione finanziaria, essa non potè rispondere all’aspettativp dei txthmi che si
videro cosi ahhuruionati ai loro prnprii mezzi. ^
Vedendo che non si poteva conti
lutare la costiuzwne del Tempio di
Colonia Vaidense il Pastore Daniele
Armand Hugon, decise di porre termine al Tempio di La Paz che si inaugurò il 24 settembre 1893.
Durante l’anno 1894 i lavori continuarono in modo lento e intermittente. di pari passo con le rimesse
delle sottoscrizioni. I lavori procedevatuì con lentezza tanto disperante
che lo scoraggiamento cominciò a
propagarsi fra i membri di Chiesa.
Molti dicevano apertamente che l’opera non si sarebbe giammai terminata. Circolmmno persino barzellette
come questa: « Facciamo una piantagione di peschi fra le fondamenta,
tanto arriveremo in tempo a mangiare le pesche, al passo che si va ».
Malgrado tutto i muri si alzavano
a poco a poco. La sabbia era portata gratuitamente. Aleuni piccoli lavori si facevano senza spesa alcuna
grazie alla buona volontà dei giovani. Al principio del 1895 si in ugiirarono i saloni, destinati al Ginnasio
che atlualnienle sono la sede degli
uffici della Commissione Esecutiva
e del Museo Valdiese; quelli furono
costruiti con mezzi trovati dal Pastore fra nersone estranee alla congregazione. I imiii del Tempio con
tinuarono ad elevarsi a poco a poco,
dovendosi spesso interrompere i lavori per mancanza di mezzi.
Il 17 ottobre fu una grande data
ncr la storia del tempio, dato che
in quel giorno fu posto il tetto. Il
Pastoi e Daniele Armand Ugon, esprime la sua soddisfazione in una lettera di carattere privato, dalla quale
siralciamo il seguente paragrafo:
« Il giovedì stetti tutto il giorno sul
lavoro, e grazie alla mia presenza si
terminò. Tutte le lastre di zinco di
un lato del tetto sono passate fra /c
mie mani, e le ho tutCorta ferite....
verso la fine del giorno itipominciò
u piovere ma siccome ricevetti la
pioggia trartquillamente senza discendere dalla impalcatura, i miei compagni di lavoro non ebbero il coraggio di abbandonare il lavoro... ».
L’anno 1896 fu un anno di sfoizi
ammirevoli, realizzati da tutta la
congregazione con lo scopo di terminare il tempio che si desiderava
inaugurare nella maggior brevità possible. Si aperse un secondo elenco di
sottoscrizioni che diede un risultato
soddisfacente. L’opera ricevette cosi
un gramle impulso. Fu un momento
A aiuto e di cooperazione ammirevole.
Si presentava allora un altro problema: il mobilio. Il Pastore Daniele A. Ugon si ricordò di un suo amico
personale, il sig. Isidoro De Benedetti, che aveva conosciuto in San
Josè. Questo signore abitava in qml
tempo a Buenos Ayres e a lui si diresse per chiedergli semplicemente
che gli regalasse i banchi per la
vi«?
■ Æ-
chiesa. La richiesta ebbe una eco favorevole nel cuore del sig. De Benedetti, il quale fece comprare negli
Stati Uniti un bellissimo mobilio di
rovere e i banchi necessari; grazie
poi ai .buoni uffici interposti dal deputato Manuel Garbajal e dal Col.
Martin Echeverry, amici personali
del pastore Ugon non si pagò un solo
pesos di dogana. I vecchi banchi dell’antico tempio, tagliati e rifatti furono regalati al tempio di Cosmopolita.
Nell’anno 1897 tutti i lavori furono paralizzati dalla rivoluzione. Furono ripresi e felicemente condotti
a termine nel 1898, anno diclla inaugurazione. La solenne cerimonia si
realizzò il 15 novembre del medesimo anno.
.'..Alle dieci del mattino sì iniziò la
cerimonia sotto la presidenza del pastore Enrico Tron, vice moderatore,
da poco giunto dall’Italia in rappresentanza della Tavola Valdese. Presenti tutti i pastori valdesi del distretto : Daniele A. Ugon, Pedro Bounous, Benjamin A. Pons, Enrique
Beiix, Filippo Guigou. Il pastore
Herman Banzinger rappresentava la
chiesa svizzera di Nuevà Helvecia, e
il pastore W. Tallon la Chiesa Metodista. Una folla straordinaria riempiva il tempio... La predicazione fu
a carico dèi pastore Ugon che svilupil testo: La luce risplende nelle
tenebre.
..Ora, fratelli, guardiamo innanzi.
Noi che già formiamo la « vecchia
guardia » affidiamo questo bel tempio e tutto quello ch’esso rapprésenla, alla nuova generazione. A qùesta
nuova generazione che auguriamo
forte e intraprendente, noi guardiamo con entusiasmo, sicuri che saprà
con l’aiuto di Dio, portare a termine nuove e più grandi realizzazioni!
LORIS BEIN.
Famiglie Valdesi-, abbonatevi a ”L Eco delle Valli Valdesi,,!
4
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L^EOO DELLE
r^.
ilÆiI VALDESI
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''■ A
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La voce delle comunità
J-- , - »
SAN GERMANO
essi giunga jl rimgraziameiito dei fédeli. .» '
Gite di ch/iusura dèlie Attività i IS
giugno: Gita d^ia Società dn Cucito
a Suea e a Sestrièireis. Un guasto al
tonpedone e il freiddo del colle non
hanno imipeldiio alle Wave edgnore
di trascorrere una bèlla giornata. Peccato che il forzato ritardo oi aibbia
privati d©U,a gioia di unii;ci ai fratelr
li di Susa por il Oulto.
Il 21 giugno sono state, aooampàgnate al oimitoro di Villar Porosa le apoglie mortali di Bivoira Alberto^ di
anni 53, cantoniere stradalle, originario della Valle del Pèl'liee. Cristiane
condoglianze alla famiglia.
Convìpno
del colle c^la Croce
DOMENICA 31 LUGLIO 1949
20 giugno : Gita della gioventù. Giornata splendida ! Al mattino culto a
Bout d'u col, il pomeriggio visita ad
Agape. Chi non aveva più visto Agape
da un anno è rimasto impressionato
dal bellissimo edificio
10 lu'glio. Gita a Gowmayeur. Pranzo al sacco in vista dei ghiacciai, cnlto al pomeriggio nella cappella. Me' raviglia di tutti i gitanti per l’incanto della natura in Val d’Aosta, Un
copdiale ringraziamento alla signora
Subiiia ohe ci ha aocòlti e fatto da
guida.
In sostituzione del Pastore che ha
aceompagnàto i gitanti i culti nel
tempio di S. Germano sono stati presieduti dai Pastori sigg. Arnaldo Com.
•ha, Roherto Nisibet, Alberto Ricca. Ad
L’Asilo d’lmfompiah& terminato l’anno scolastico l’ultima domenica di giu.
gno con un saggio applauditissimo,
preparato dalla signorina Lisetta Rostan. Le signore del Patronato presieduto dalla signora Elena ÌBounous
iBalmas e le mamme dei bimbi hanno
espresso all’affezionata insegnante la
riconoscenza dei bimbi e delle loro famiglie e di quanti seguono con interesse questa bella istituzione della nostra parrocchia.
Hanno ricevuto il Santo Battesimo
domenica 26 giugno: Clémensoii Jean
Btienne e Glémenson Rmjmondt di fu
Etienne e di Long Alma dei Gianassoni, provenienti da Cannes, e Morando SereneMa Margherita di Alfredo e
di Bleynat Ida, del Girp. La mano
del Signore guidi semipTe i passi di,
questi ifanciuHi.
La gioventù della parrocchia parteciperà aWincontro italo francese del
('olU della Croce. Iscriversi tempestivamente per il mezzo di trasporto.
Protestanti Francesi e Valdesi d'Italia s’ineontreranno D. v. come di
consueto, al confine Italo-Francese
toper trascorrere urm giornata in piacevole comunione .fraterna.
Speriamo in un^ larga partecipazione di fratelli e sorelle.
Il culto avrà iniùo alle ore II, e
sarà seguito dalla celebrazione della
S. Cena. ì-, ,
Nel pomeriggio si alterneranno diversi oratori. L’argomento della giornata sarà il seguente:
LA MISSIONE DELLA CHIESA
Si raccomanda di portare l’innario
francese e la raccolta ^i « Pleines
VOIX ».
DONI RICEVUTI DAL CASSIERE DELLA TAVOLA VALDESE
Per Asilo di. San Giovanni ■
Prof. Ausonia Balma, in mem. 500,—
Rostagmo Levi, in mem. Forneron
Margherita ved. Rostagno 1000,— N.
N. 800.
Per Istituto Gould
Ohiesa di Brescia 3000 — Id. di Sanremo, Galletta 1338,— Id Forano 1000,
— Unione Femmimile Forano 600,—
Chiesa di Roma, Piazza Gavour 10000,
— Id Napoli, Colletta 3000,— Id di Oa.
tania 5000,— Scuola Domenicale S.
Margherita, Torre Pellice 500.
Per Asilo di Som Gemiamo
Col. Luigi Grill L 200 — Oiiesa di
Oorato L. 1.000.
Chiesa di Breecia 2000,— Prof. Ausonia Salma, in mem. 500,— Chiesa di
Roma, Piazza ‘Cavour 10000.
Asilo di Vittoria
Salvatore Impalà L. 500 — Chiesa d'
Cerignola L. J.OOO — Chiesa di Oorato L. 1.000 — G. B. Azzarèlli, Modica,
L. 200.
Per Asilo Italia
Salvatore Impalà L. 500.
Per Asilo di San Giovanni
Gol. Luigi Grill L. 200.
Per .Diaconesse
'Salvatore Impalà X. 500 — Col. Luigi Grill X 200 — Sig.ra Adriana D’Oria, in memoria di Teresina Quattrini
L. 300.
Per Emeritazione
Pastre Augusto, per riconoscenza L.
500 — Giaiero Valdo e Evelina 300
— Gostabel Margheri'ta, dono di riconoscenza in roem. marito V. A. Costabel 10000.
loimo 1500 — Id di Coazze lOOO — Id
di Mantova 1000 — Id di Pachino
5000 — Id di Ooeenza 1000 — Id di
Roma, IV Novemibre 10000 — Id di
Genova 15000 — Id di Ferrerò lOOO —
Neumann Giorgio, Firenze 1000 — Giaiero Valdo 6 Evelina 300 — Selma
■Bitterlin 1000 — Oalogero Salvatore
200.
Per Istituto Femminile Evangelico di
Firenze
Ohiesa di Ivrea 2000 — Id di Sampierdarena 2500 — Id di Napoli 2000
— Id di Vallecrosia 2602 — Id di Campobasso 1000 — Id di Biella 4000 — Id
di Palermo 1500 — Id di Coazze 1000 —
Id di Mantova 1000 — Id di Roma, IV
Novembre 10000.
Per Istituto di Vallecrosia
Chiesa di Campobasso 1000 — Id di
COLLANE DEL C. L C.
novità
Guglielmo del Pe.sco; La morte di
Cristo nella Bibbia e nel pene
siero della Chiesa - L. 120.
Valdo Vinay; L’uomo nel pensi e»
ro di Lutero e la crisi della so/
cietà odierna - L. 140,
Per Facoltà di Teologia
Ing. G. Neumann, Firenze 500.
Per Istituto Gould, '
Chiesa di iSampierdarena 4600 — Id
di Torre Pellice 2600 — Id di Napoli
2000 — Id di Vallecrosia 2500 Id di
Campobaaeo 1000 — Id di Biella 3000
— Id di Piedicavallo 500 — Id di Pa
IMPORIANTE! Si concede il 10%
di sconto e franco porto a chi si abbona, cioè s'impegna ad acquistare le nostre pubblicazioni per il periodo di un
anno. La prenotazione è soltanto per
opere che non superino le L. 300. {generalmente esso è d’ L. 160 circa). La
cartolina di prenotazione va inviata al
Centro Evangelico di Cultura — via
°ietro Cessa 42 — Roma.
Biella 3000 — Ld di penova 15000 —
Giaiero Valdo e Evelina 300,
^Per Istituti Ospitalieri Valdesi
TAU di Milano 4750''— E. Bitter,
Milano 5000.
Per Orfanotrofio (Èi Torre Pellice
Chiesa di Ivrea 2000 — Id di Sampierdarena 4000 —Id di Pomaretto
1100 — Id di Ooazzft 2000 — Id di Praii 2000 — Id di Rodorebto 1000 — Id di
Roma, IV Noveniibre 10000 — Id di
Perreio-Maniglia 1000 — Una sorella,
Levanto 1000. t.
Pe.r Orfemotrofio di Pomaretto
Chiesa di Ivrea 2000 — Id di Sampierdarena 2000 --^ di Frali 2000 —
Id di Rodoretto lOTO — Id di Cosenza
lOOO — Id di Róma, IV Jlovembre 10000
— Id di Perrero-Maniglia 2000 Adele
Peyran 25 — Enrico Poet, Ferrerò
250.
Per Asilo di Sem Germano
Ohiesa di Ivrea 2000 — Id di Sampierdarena 4000 — Id di Pomaretto
.3450 — Id di Coazze 2000 — Id di Frali 2000 — Id di Rodoretto 2000 — Id
di Roma. IV Novembre 10000 ■— Lidia
e Enrico Peyrot, P< rrero 500 — Enrico Poet, Ferrerò 260 — Ohiesa di Ferrerò Maniglia 1000.
Per Rif ugio Corto Albert i
Chiesa di Sampiei-darena 3000 — Id
di Pomaretto 800 — Id.di Coazae 2000
— Id di Frali 1000 — Ìd di Rodoretto
1000 — Id di Roma, IV Novembre
1(X)00 — Id di Penero Maniglia 1000
— Enrico Poet, Ferrerò 250.
Per Ospedali
I. e X, B., Bastia d’All)enga 500 —
Ohiesa di Frali 1000 — Id di Rodorebto 1000.
Per Osped/ole di Pomaretto
AUjerto e Maria Peyran, 'rraverse
500 — Anziano Alfredo Arturo, id.
.500 — Lidia e Enrico Peyrot, Ferrerò
.500 — Mary Ribet. Torino 500 — Alessandro Micol e famiglia, Forengo
500 — Adele Peyran, id 25 — Enrico,
Poet, Porrero 250 .— Ohiesa di Perrero
Maniglia lOOO.
Personalia
Per Ospedale di Torre, PeMice
Ohiesa di Perrero Maniglia lOOO.
Per Asilo di SiciUu
Chiesa di iSampierdarena 2000 — Id
di Napoli 7000 — Id di Ctaazze 1000 —
Id di Pachino 5000 — Id di Caltanisetta 1000 — Riesi 6000 — Roma, IV
Novembre 20000 — Id di Genova 1200
■Ci si comunica che il nostro giovant
fratello in fede Aldo Pom, figlio del
P'rof. iSiUvio Pons, ha recentemente
conseguito la laurea in Legge nella
ITniversità di Firenze, con voti 110
su 110.
Rallegramenti e auguri.
■H
Direttore; Eirmanno Rostan
Tipografia Alpina, s.p.a.
Per Asilo Italia ,
Chiesa di Ivrea 2000 — Id di Napoli 2000 — Id di Coazze 2000 — Id ^i
Mantova 1000 — Id di Roma, IV Novembre 10000 — Id di Ferrerò Mami.
glia 1000 — Id di Genova 1100.
Tori'e Pellice
AUTONOLEGGIO’
(1100 sei posti)
Per Asilo di San Giovarmi
Rostagno Levi, in mem. Forneron
Maagherita ved. Rostagno lOOO — N.
N. 800 — Chiesa di Cóazze 2000.
Per Istituto Artigianèlli Valdesi
Gnido Fasebetto
LUSERNAS.GIOVANNI '%
(Airali) ,
■m
Una madre lOO — Giaiero Valdo e
Evelina. 300 — Chiesa di Ooazze 1000.
Recapito; Confetteria Zanaio / Tel. 70 4
Per Opera, deìl^ Diaconesse —
Ohiesa di Coazze 3000 — Id di Roma, IV Novembre 15000 — id di Pomarctto 25000 Emilia Peri, in mem.
500 — Griglio Erarico e fam., Perosa
1000 — Menusan Tommaso e fam. 250
— Giovanna, Simonetta e Marta Laetsch, Perosa 550 —« Fam. Bernard
Giacomo, Pomaretto 500 — Lantaret
Elisa e Emilia, Pomaretto 500 — Gi.a.
iero Valdo e Evelina, Perosa 300 —
Bazzotta Pietro, Perosa 500 — Fam.
Tron Giovanni, in mem. loro cari 200
Tron Adele, ved, Ribet, in mem.
marito 1000 — Fam. Barai, Inverso
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FINEROLO
ORÀRIO FERRO VIÀRIO - TRAM VIÀRIO - AUTOMOBILISTICO DEL PINEROLES
TORINO-PINEROLO-TORHE PELLICE e viceversa
Torino 4.50 1 1 6,20 1 7.55 1 1 1 12,28 1 13,10 1 17,051 1 18,20 18,30 1 21,35
Airaaca 5,32 1 1 7,10 1 8,46 1 1 1 1 1332 17,51 1 1 18,46 19,16 1 22,15 Autoservìzio e tramvla
Pinerolo 1 1 7381 9.08 1 1 1 13,07 14,201 18,17 1 19.01 19,43 1 22,36 PINEROLO ORBÀSSANO TORINOcvicev.
Bricherasio 1 6,38 1 8,01 1 9.26 1 9,35 1 12,48 1 13,24 14,42 1 18,45 1 18,52 1 ]»,18 1 4»pU2 j 22,56
Torre Pellice 1 6,531 8,20 1 1 9,50 1 13,02 1 15,03 1 1 19,07 1 19,35120,24 123,14 0) (2) (1) (I) (2)
Pinerolo 6,15 1 8,20 1 11,25 1 12,50 | 18,10 1 18,45
Torre Pellice 1 4,35! 1 5,561 6.11 1 7,05 1 9,05 1 12,20 1 1 13,13 1 16,26 19,42 1 Orbass. 7 1 9 1 12,05 1 13,30 1 18,50 | 19.30
Bricherasio 1 4,50 1 1 6,11 1 6,24 1 7,20 1 9,19 1 12,34 | 12,40 1 13,26 1 16,42 19,58 1 Torino 7,40 1 9,38 1 12,43 | 14,08 | 19,37 | 20,08
Pinerolo 1 5,18 1 1 6.281 6,5) 1 7,361 1 13,03 1 13,40 1 17,03 I 2032 1 (1) (2) (1) (2) (1) (1) (2)
Airasca 1 5,37 1 6,03 1 6,52 1 7,161 7,551 1 13,20 1 1 17,29 20,43 1 Torino 6,20 1 8,25 1 11,30 1 14,25 | 14,55 | 18,i5 18,55
Torino 1 6,251 6,45 1 7,35 1 8,15 1 8.30 1 1 1 14,20 1 14,30 1 18,20 21.351 Orbas. 7,03 1 9,04 1 12,08 j 15,01 | 15,33 | 18,59 | 19,35
Pinerolo 7,43 1 9.44 1 12,48 | 15,41 | 16.13 j 19,39 | 20,15
BRICHERASIO-BAROE e viceversa (1) Feriale — (2) Festivo
Brlchcr. 5,161 930 1 13,35 1 14,55 11830 1 20,15 Barge 4,251 6,081 12,22 1 14,081 16,20 1 19,32 Linea Automobilistica
Barge 5,361 9,50 1 13,54 1 15,14 1 t9,IO 1 20,35 Bricher. 4stT| 6,30 1 12,40 1 1438 16,40 1 19,52 TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
IN VIGORE DAL 15 MAGGIO 1949
Autoservizio Sapav-Satti
PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario giorni feriali Sapav-Satti
TRANVIA PINEROLO-VILLAR-PEROSA ARGENTINA e viceversa
Pinerolo
PcroM
4,25 1 5,4SI 6,451 8,i5 | 10,15 | 113» I «2.« H*,« I 1^20 |19,15 |
5,451 6,37 1 7,401 9,10 | 11,20 | 12,25 I 14 1 15,40 | 18,25 | 20,10 |
Torre Pellice
Bobbio Penice
0)
8,35 I 11,30 I 19,15
9,05 I 12 I 19,45
Pero».
Pinerolo
4,451 S,SS| 7 I 8,20 1 9,401 11,45 j 13 | 16 | 17,40 | 18,50 |
6 I 8,45 t 7,55 1 9,10 | 10,40 112,53114,15 | 16,53 | 18,% | 19,45 |
(I)
Bobbio Pellice 6,05 I 7,30 I 15,30
Torre Pellice 635 I 8 i 16
(1) Sete il Vtneräl
Sapav Satti Sapav Satti Sotti Sapav Satti Sapav
Pinerolo 7,40! 11,40 1 13,451 19 Torino 7 111,50 117 1 19
Airasca 7,54 1 11,54 1 13,591 19,14 Airasca 7,31 1 12,21 1 17,31 1 19.31
Torino 8.25 1 12,25 1 14,30 1 19,45 Pinerolo 7.45 1 12,35 1 17,45 1 19.45
Orario giorni festivi
Pinerolo 7,40 1 8,30 1 13,10 1 19,50 Torino 7,20 1 12,15 1 18 25 1 23,55
Airasca 8,44 1 13,24 1 20,04 Airasca 7,51 1 12,46 18,56 1
Torino 8,25 1 9,15 1 13,55 j 20,35 Pinerolo 8,05 1 13 19,10 1 0,35 1
Auto PEROSA-PERRERO-PRALI
feriale 21 6 8 feriale 22 I
Perosa 9,20 17,35 20,20 Prall Ohigo 5,35 6,50 I7;l5 i
Perrero 9,50 18 20,50 Perrero 6.20 7,30 18,05
Perrero IO 21 Perrero 6,25 7.35 11,10 18,15
Frali Ohigo 10,51 21,50 Perosa 6,50 8 11,35 18,40
Le coree 7
0<t 1 luglio ei
e Domenica. La .
Luglio solo la domenica. La corsa 6 t In coincidenza con rautoservlzio di
(p. ore 7.10) Torino (a. ore 8,25).
e 22 si effettuano soltanto II Lunedi, Mercoledì, Sabato e festivi Ano al 30 giugnoeffettueranno tutti I giorni. La corsa 21 si effettua dal I luglio il Venerdì Sabato,
.a corsa 6 si effettua dal I luglio II sabato e il lunedi La corsa 8 si eHett’ua dal 1
gran
eUettua dal 1
turismo Perosa