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£iöXiotOca Valiese
•{ toriñí>)—~ - -T0HH3 PSLLICS
DELLE VALLI VALDESI “*^"'^'»•1^
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le qualL avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo
^ano LXXXV - Num. 20
Una copta L«
ABBONAMENTI
}
-------------------------------- --------------,ft ' '■—
Eco: L. 700 per l’interno | Eco e La Luce: L> 1-200 per l’interno
L. 1200 per l’egtero 1 L- 1.800 per l’estero
Spedir, abb. posule II Gruppo I TORRE PELLICE — 7 ottobre 1955
Cambio d’indirizzo Lire 40,— | Ammin. Claudiana Torre Pellice - C.C.P. 2-17557
Deirnmiltà
Non abbiate ranimo alle cose alte,
ma lasciatevi attirare dalle umili.
(Romani XII v. 16)
1j'umiltà: ecco la via del cielo. Per
formarci a questa eccelsa virtù occorre che noi cerchiamo qualsivoglia atto ce la può rendere familiare.
In tutto quel che tocchiamo, diciamo, facciamo, nelle nostre case,
nei nostri mobili, nel nostro abbigliamento, nelle nostre conversazioni, in tutti i nostri discorsi, in tutte
le nostre attività deve essere manifesto come un suggello di semplicità
e ili modestia che ricordi del contino;) a quale Signore apparteniamo.
Sappiamo essere affabili, indulgenti, pazienti; guardiamoci dal disprezzo i e chichessia; non ci lasciamo andai <; a parlare noi stes.si elogiosame:He di noi stessi.
Se siamo chiamati a riprendere i
nostri fratelli, facciamolo con dolcezza, avendo compassione della loro
debolezza e badando a noi stessi, per
timore che anche noi non siamo dei
pari tentati. Fuggiamo la lode con
tanta cura quanta è quella di cui è
l’oggetto della ricerca degli altri.
Se ci è concesso di compiere il bene, in qualche misura, non ne perdiamo il frutto facendocene un merito, poiché se così facessimo, in verità, ne avremmo già ricevuto la ricompensa quaggiù.
Non abbiamo altro desiderio che
di piacere a quel gran Dio i cui sguardi .sorui del continuo posati su ciascuno di noi; la nostra sola ambizione
sia di continuamente progredire nelr umiltà, affinchè Gesù Cristo si degni un giorno di riconoscerci come
suoi: Egli non ci chiamerà ad esser
partecipi della sua gloria che nella
misura in cui siamo umili come Egli
è stato umile. Basilio.
FEDE, SANTI E MIRACOLI
n cinquantenario
! )opo tanti centenari (Facoltà di
'J’c’dogia - Claudiana - Chabas - Coppi« si) un cinquantenario è benvenuto, lincile se lo ricordiamo con un
( cr; ) ritardo! Ma solo ora il Mensafero yaidense (il confratello delle chiese Valdesi «lei Sud America) ci è
giuiito con l’ultimo numero del mese li luglio. E da esso spigoliamo:
l'arariras. Riachuelo e diasporaT9()”) - 2Ó giugno 1955. - '
Per quanto già in occasione della
CoEsierenza distrettuale, ebe ebbe
luo.;o in Tarariras dal 7 all’ll marzo, si fosse svolto un programma
( «nmnemorativo della fondazione di
, questa Chiesa, parve opportuno ai
'«^«iicistori delle Chiese di Tarariras,
^Vcbuelo e S. Pedro di ricordar
qiie^v^ importante avvenimento sul
luogo in cui si era svolta la
sl.uidi asVmblea costitutiva, possibilmente lo Sb^so giorno.
E’ così acca
[liti di 51)0 persone'Tip^ono raccolte
nella casa «lei fratelloxRodoiff»,^.
(tonnet, sulla strada che (bvPTaraifi»
jiis conduce a Estanzuela. Al isettimo Km., oltre 160 mezzi motorizzati hanno scaricato i partecipanti al
festoso raduno, tanto più festoso in
quanto si era temuto bno all’ultimo
momento che il cattivo tempo dovèsse comprometter ogni cosa.
In un capannone che sorge sul luogo dove 50 anni fa si tenne l’assemblea che decise la fondazione della
Chiesa di Tarariras, Riachuelo e diaspora, il pastore Silvio Long presiede il culto commemorativo, svolgendo i seguenti temi: 1) La Chiesa de
ve costituire una vera comunità, in
cui tutti si sentano fratelli; 2) La
missione della Chiesa non è soltanto
di occujtarsi dei « suoi », ma di esteudere la sua attività fra quelli che
la circondano e sono fuori del suo
raggio d’influenza; 3) Le attività della Chiesa e nella Chiesa non sono il
privilegio di singoli individui o or
ha poi eaittato in'Tráncese, (come 5u
anni prima lo aveva cantato la prima
assemblea) l’inno: « Dieu plein de
tendresse, bénis tes élus ».
Il pastore C. Negrin ricorda poi la
storia delle origini della Chiesa di
Tarariras ed i suoi sviluppi; questa
rievocazione è resa più viva da ricordi evocati da alcuni oratori: Pabfo
M. Salomon, Diego E. Mimmo, Enrico Gönnet, pastore emerito Giulio
Troll. La bella figura del primo pastore della comunità Beniamino A.
Pons viene evocata con commosse parole, ed un commosso saluto viene
inviato alla sua fedele compagna Alessàndrina Griot de Pons. Altri collaboratori della prima ora vengono
ricadati, ed è interessante notare
come la collaborazione laica abbia
avuto una parte di primo piano nella costituzione di questa Chiesa.
La parte cerale è stata particolarmente curata :'Ie corali riunite di Tarariras, Colonia ^ S. Pedro, sotto la
direzione della sigimrina Ines Long
hanno eseguito im ^ano di Bach:
Signore, in te confido ed,uno di Ahle
(1662): Splendor d’eternitg.
corr.
E’ domenica. Sono di ritorno da
un lungo viaggio; me ne sto seduta
in uno scompartim«*ito di terza classe, poco affollato; Osservo i miei vicini, tre donne non più giovanissime: quella che ho di fianco può avere una sessantinad’anni, è magra,
vestita di nero. Le altre due non devono aver superatoteli molto la quarantina: mia è bitmda grassottella,
Ealtra ha un viso giovane e fresco,
incorniciato da un’ànreola di capei
li grigi, quasi bianfchi;. due magni
fici occhi azzurri e mobilissimi dan
no a quel viso uná nota di virilità
Dal loro abbigliamento deduco che
t- povera gente. '¡V
So che è interesóte attaccar di
scorso con le persoim semplici : han
no una filosofia spiiicipla e uno spi
rito di critica a volte arguto; ma so
no stanca, chiudo occhi e cerco
«li appisolarmi. Il caldo è opprimente e il cicaleccio ddle tre comari si
fa prepotente. ParllMio del più e del
meno: del tempo, dèi prezzo dei viveri, della lentezzàtdel treno, delle
ferie. Le ferie portano il discorso
sulle malattie.
— Dovrei andare'al mare — dice
una di esse, e precisamente quella
che mi sta di fronte e che ha il crine argenteo — so/: so per certi dolori irtntui ,mi i«|o sempre i mezzi che mancano;.l'atta cosa nascere
'poveri. ' ~
— il .Siitnore pen.sa anche ai poveri — ri,sp«)nde la mia vicina e
ci manda i Santi; certo i Santi. Io
vengo da Volverá e la vedete quella
valigia? E’ piena «li indumenti di
persone ammalate; io li ho portati
alla Santa che abita in quel paese
e lei li ha toccati con le sue mani,
le quali, per intercessione della vérgine, hanno il potere di guarire i
poveri infermi, anche senza vederli.
Quanta gente ricorre a lei...; si deve
sovente pernottare sul posto prima
di essere ricevuti. Se lei vuole, io le
posso «lare l’indirizzo di una famiglia che l’ospiterà gratis per una
notte.
Ora ha aperto gli occhi e vorrei
unirmi alla conversazione; chiedere
a quella donna se ha visto lei personalmente sanati degli storpi, ri«lata la vista ai ciechi dalle mani di
quella presunta santa. Vorrei aggiungere che mi pare paradossale credere a fatti simili in un’epoca come la
nostra; .sono prevenuta da una pronta risposta della sofferente di artriti.
— Grazie signora, ma io non cre«lo a tali miracoli; ct-e«lo soltanto a
quelli del Vangelo.
— Anch’io ero incredula, non ne
volevo sapere, sa; poi sono andata
una volta ad accompagnare un’amica per pura curiosità e mi sono dovuta convincere del contrario.
Ora è la bionda che parla con enfasi, enumera una sfilza di guarigioni miracolose, avvenute per opera
della famosa santa di Volverá: guarigioni all’acqua di rose, dove non
c’entrano nè i ciechi, nè i paralitici
e tanto meno i lebbrosi. Il fatto più
saliente è un poveretto, il quale aveva già ricevuto l’olio santo e dopo
essersi messo la maglia benedetta...
guarì in pochi giorni.
Ma i grandi occhi azzurri non danno segno di convinzione e...
— Quand’anche, toccata da quella
donna, guarissi subito, io non lo cre«lerei un miracolo, avvenuto per sua
od altrui intercessione, ma solo per
volere ed opera di Dio.
— Ho capito — soggiunge la mia
vicina — lei è valdese.
— Sì, sono Valdese.
Un momento di silenzio, un silenzio penoso, pieno di imbarazzo, poi
la voce pacata della valdese riprende.
— Potrete anche non credere al mio
racconto, ma ciò che dirò è accaduto a me in questi giorni. —
—. Ho una figliola che è impiegata a XXX ; ha ventitré anni. Da pafécclim lempò’ ''soffnvà'"^8l
sillite catarrale ed è stata operata in
questi giorni. Per non spaventarmi
Sabato 17 settembre, nel pomeriggio, un gruppo di. circa 30 monitori sale ad Agape per trascorrere
insieme la serata e la domenica on«le discùtere i problemi inerenti alle nostre Scuole Domenicali.
Il tempo è magnifico, l’accoglienza ottima e non nianca il buon umore fra i partecipanti.
Approfittiamo di alcuni istanti prima della cena per conoscerci meglio
e parlare brevemente delle singole
Scuole Domenicali.
Alle 21 ci riuniamo nella sala della prima casetta ed ascoltiamo con
interesse lo studio tenuto dal Pastore E. Rostan sul seguente argomento: « La Scuola Domenicale e la famiglia » : due raggruppamenti sociali chiamati a eòllaborare insieme,
strumenti di cui Dio si serve per il
bene dei bambini. Dopo alcune os
servazioni preliminari, il Pastore Rostan affronta il problema del modo
di approfondire i contatti con le famiglie ed accrescere l’interesse dei
genitori per la Scuola Domenicale affinchè non venga, in molti casi, a determinarsi una crisi nella coscienza
«lei bambino in un periodo così importante per la sua formazione.
Esaminando la questione, si vede
come il compito del monitore non si
presenti sentpre facile anche a causa
dei vari ambienti familiari (famiglie incomplete, divise, ostili, neutre
ecc.); tuttavia egli deve sforzarsi di
colmare il fosso tra Scuola Domenicale e famiglia cercando d’adempiere
il suo compito con gioia ed amore,
preoccupandosi di conoscere maggiormente i bambini del suo gruppo
per mezzo di gite, visite, partecipazione alle fèste familiari (nascite,
non mi aveva scritto che si sottoponeva all’intervento chirurgico; sperava «li guarire in pochi giorni, ma
l’operazione si rivelò più complessa
«lei previsto; fu seguita da emorragia; solo allora da persone amiche
fui avvertita che la mia figliola si
trovava in una clinica. Accorsi ài
suo capezzale, la trovai morente; per
quattro giorni non chiusi occhio; alternando le cure alla preghiera, mi
rivolgevo a Dio con tutta l’anima e
il quarto giorno mi fu dichiarato
che la mia bimba era fuori pericolo.
Se io avessi preso una sua camiciola,
se Tavessi portata alla santa di Volverá, avrei avuto tutto il tempo di
andare e tornare. Certo, perchè è
piaciuto a Dio che la mia creatura
guarisse, sarebbe guarita ed io avrei
attribuito la guarigione alla santa e
non a Dio; ma io so che soltanto
Dio può esaudirci e solo Lui può
far miracoli.
Il ragionamento non faceva una
grinza; si leggeva ancora una certa
«ìiffidenza sul viso delle due compagne di viaggio, ma una luce nuova,
quella della riflessione, mi parve di
scorgere nei loro occhi.
Ero giunta a destinazione, dovevo
scendere. Che peccato! Avrei voluto
stringere la mano a quella cara solella in Cristo e dirle: « Brava, lei
ha daté una gran prova di fede ».
; Nòù hó àvUtò iT'Córàggio di farlo,
le dico « brava » da queste colónne.
Viatrix.
IL CONVEGNO DEI MONITORI
(-ompleanni ecc.). Così la S. D. non
correrà il rischio «li diventare una
realtà a sè stante dove si parla esclu-iv-ainente di « cose religiose », staccala dalla vita di famiglia e della
società.
Domenica mattina il Pastore Giorgio Bouchard presenta uno studio
biblico sulla figura «li Sansone. Dopo averla inquadrata nell’ambiente
storico, politico e religioso del libro
dei Giudici, egli cerca d’illustrare il
modo migliore per presentarla ai
bambini senza fermarsi solo agli aspelli molto umani, o forse anche eroici che colpiscono la fantasia degli
alunni.
Verso le 10 scendiamo tutti insieme al tempio per il culto e nel pomeriggio concludiamo il nostro convegno ascoltando una conversazione
{continua in 4“ pagina)
Consiglio Ecumenico delle Chiese
Il Comitato Centrale del Consiglio Ecumenico delle chiese si è riunitoa Davos nel mese di Agosto. Precedentemente la Commissione delle Chiese per gli affari internazionali si era riunita per procedere allo
studio ed alla redazione di un testo sul ’ Disarmo e l adattamento pacifico alle condizioni internazionali attuali ”, testo che fu presentato
al Comitato Centrale dal Past. F. Molde e accettato all unanimità, con
l’intesa che esso sarà sottoposto all’attenzione delle Chiese e trasmesso
ai delegati della prossima Assemblea delle Nazioni Unite. Tra I altro,
il documento riprende in considerazione i punti essenziali dell Appello di Evanston riguardo all’interdizione debitamente controllata di
tutte le armi atomiche e invita i cristiani a vigilare affinchè la nuova
energia atomica sia utilizzala soltanto per scopi positivi e costruttivi..
Il Comitato Centrale del Coitsiglio Ecumenico ha anche preso atto
con soddisfazione delia possibilità di nuove relazioni con le Chiese
ortodosse e protestanti della Russia; ha salutato come un segno di
tempi nuovi le recenti visite compiute da rappresentanze ecclesiastiche
al di qua e al di là della cosidetta cortina di ferro.
Il Dipartimento di aiuto e di servizio a favore dei rifugiati, già
così noto a causa dell’opera di .solidarietà cristiana compiuta nei paesi
europei (l’anno scorso ben 133 milioni di franchi svizzeri sono stati
distribuiti in doni in natura alle popolazioni ed alle Chiese europee)
ha deciso, in seguito aU’appello delle giovani Chiese, di venire in aiuto
alle popolazioni asiatiche, africane e deli .America del Sud, là dove
esistono e in alto grado distretta, sotto alimentazione, tubercolosi,
analfabetismo.
Il Comitato Centrale ha pure dedicato moUo tempo allo studio di
problemi dottrinali e liturgici. La sezione « Fede e Costituzione » ha
ancora mostrato la complessità dei problemi relativi all unità, pur
constatando la volontà comune di dimorare e di progredire insieme.
Lo Spirito Santo è all’opera nelle Chiese e rivela la sua presenza nel
riavvicinamento e nella riunione di gruppi ecclesiastici prima divisi.
Nel Comitato esecutivo del Consiglio Ecumenico delle Chiese ci
sono stati alcuni cambiamenti. Due uffici di particolare importanza
hanno ora un nuovo direttore: il Past. Nils Ehrenstròm, già. capo del
dipartimento studi è stato sostituito dal Past. anglicano Francis House,
il quale diresse per parecchio tempo le emissioni religiose della British Broadcasting Corporation; il Dipartimento da lui diretto sarà
chiamato in seguito alla deliberazione della Conferenza di Evanston,
Dipartimento per la formazione ecumenica e comprenderà l’Istituto
Ecumenico di Bossey, il Dipartimento della cooperazione dell’uomo
e della donna nella Chiesa e nella società, il Dipartimento della gioventù e del lavoro dei laici.
L’altro ufficio, quello dell’Aiuto alle Chiese e del Servizio a favore dei rifugiati, già diretto dal Past. Robert C. Machie, è stato affidato
alle cure del Past. congregazionalista inglese Leslie E. Cooke, già segretario generale dell’Unione Congregazionalista d’Inghilterra e del
Galles. Egli avrà la respotìsabilità di seguire l’opera di 500 persone
sparse in 45 paesi del mondo.
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1,’Eœ DEIXB VALLI VALDESI
Brasile
La prima Conferenza presbiteriana
dell America Latina ha avuto luogo
presso la Facoltà di teologia della
Chiesa presbiteriana, a Campinos,
nel Brasile. Vi hanno partecipato
53 delegati in rappresentanza di 650
mila presbiteriani del Cile, del Brasile, del Venezuela, della Colombia,
del Cuatemala, del Messico, di Cuba e di Porto Rico. La presidenza è
stata affidata al Past. Jésé Borges,
Moderatore della Chiesa presbiteriana del Brasile.
All’ordine del giorno i problemi
seguenti : problemi essenziali della
Chiesa nell’America Latina, il posto
dei laici neUa
riaffermare la sua consapevolezza di
dover compiere una missione cristiana nel mondo moderno e di non limitarsi ad una vaga e pallida creden- ”
za in Dio. A presiedere la Conferenza fu chiamato il sig. Hugo Cedergren (Svezia) il quale nel suo messaggio disse: « Più il mondo si restringe, più lo spirito deve aprirsi ». Settantasei nazioni del mondo erano
rappresentate per votare varie deliberazioni e per dire, tra l’altro : cc Lo
scopo supremo delle Unioni cristiane, che deve determinare la loro linea di condotta ed i metodi della loro attività, consiste nel rendere testimonianza della potenza salvatrice di
Gesù, Cristo, in un linguaggio intel
Olanda
CllÌ6Sà9 la Clliesa mm ^
presbiteriana nel & A CUrB UÈ ErmUnUO ROStUU
ecu
Si sono iniziati da poco degli ” incontri ” di chiese che hanno suscitato un grande interesse. Ecco alcuni
argomenti trattata Servire, questa è,
la vita —^ Siamo fatti gli uni per gli
altri — La Chiesa'e la sua azione —
La vita è fatta di speranza./n tutti
questi incontri, ’'.organizzati dalla
Chiesa Riformata dei Paesi Bassi, la
gioventù ha avuto un compito ed un
posto speciali.
In alcune grandi chiese, il personale degli uffici e delle fabbriche può
assistere a mezzogiorno ad un breve
culto interecclesiastico destinato agli
impiegati ed agli operai di diversi
stabilimenti. Si è
movimento
menico, i presbiteriani e l’educazione, strategia comune nell’azione presbiteriana.
S: S:
In estate, alla presenza del Card.
jN osella, legato pontificio al Congresso Eucaristico di Rio de Janeiro, il
vice Presidente del Senato federale
procedette aRa consacrazione della
Repubblica brasiliana al Sacro Cuore di Gesù, senza per questo chiedere il consenso del Senato e del popolo.
Il Moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa Presbiteriana del
Brasile, in data 26 luglio, ha inviato
il seguente telegramma al Vice Presidente del Senato Neren Ramos:
« A nome di migliaia di cittadini
brasiliani, membri della Chiesa nazionale evangelica e presbiteriana,
debbo rispettosamente disapprovare
I atto settario che avete compiuto in
occasione dej Congresso Eucaristico,
consacrando il Brasile, in nome del
Senato, al Sacro Cuore di Gesù.
I verbali del Senato non fanno
menzione di alcuna autorizzazione a
voi concessa. Il Senato, del resto, non
potrebbe concederla. Il suo dovere,
come anche il nostro, è' d’osservare
una completa separazione tra Chiesa
e Stato, come lo prescrive la Costituzione.
Mi dispiace che il Presidente della Repubblica con la sua presenza
alla cerimonia, abbia approvato quella consacrazione che è contraria alla
Costituzione. Insistiamo sulla necessità di mantenere il diritto inviolabile di ogni cittadino brasiliano di
professare la religione cattolica romana, protestante, spiritualista o
qualsiasi altra religione, secondo la
sua libera volontà e la sua spontanea
convinzione personale. Amiamo Cristo, nostro Re, Signore e Salvatore,
ma vogliamo servirLo liberamente e
non in seguito ad un ordine ufficiale.
II mandato che il popolo vi ha affidato non comporta il diritto di rappresentarlo negli atti religiosi ».
Francia
Parigi è stata sede di una grande
assemblea di cristiani venuti da ogni
parte del mondo, in occasione del
primo centenario della fondazione
dello Unioni Cristiane dei giovani.
Fu infatti a Parigi che il 22 agosto
1855 venne firmato il documento fondamentale e ispiratore di tutta l’attività delle Unioni del mondo intero,
cioè la (( Base di Parigi » che diceva,
tra l’altro: «..Les Unions Chrétiennes
des jeunes gens ont pour but de réunir dans une même association les
jeunes gens qui, regardant Jésus
Christ comme leur Sauveur et leur
Dieu selon les Saintes Ecritures, veulent être ses disciples dans leur foi
et dans leur vie, et travailler ensemble à étendre pai mi les jeunes le règne de leur Maître... ».
A Parigi, quest’anno, erano presenti circa 12.000 delegati, riuniti,
per le sedute plenarie al « Palais des
Sports ». Molti.messaggi, tra i quali:
« Nous croyons en un seul Seigneur »
(Hans Lilje, vescovo luterano di Germania e Dr. Linston Pope, dott. in
teol. dell’Università di Yale, USA),
« A la recherche de l’unité chrétienne » (Sir F. Willis, Segreti, gener.
delle Unioni cristiane di Gran Bretagna é Dr. Paul Devanandan, indiano), « Nous luttons pour un monde uni ».
La Conferenza di Parigi ha voluto
ligibile dai giovani, nella vita degli
individui e in tutte le relazioni tra
uomini ».
A sostituire il Presidente mondiale, J. i’orrester Paton, deceduto nel
corso della Conferenza di Evanston,
è stato chiamato per la prima volta
un negro. L’alta carica è stata affidata ai sig. Charles Schermano, membro della Chiesa episcopale e consigliere dei governo della Liberia (Africa), di anni 39.
Colombia
A fine maggio la Federazione delle Chiese Evangeliche della Colombia (America del Sud) ha pubblicato un bollettino speciale sul problema della scuola.
.Nel mese di Aprile, 13 scuole elementari protestanti sono state costrette alla chiusura. Dal 1948 risulta che ben 160 scuole sono state chiuse per ordine delle autorità o con
mezzi coercitivi.
I bambini protestanti che frequentano la scuola pubblica (completamente sotto la sorveglianza della
Chiesa Cattolica) sono costretti a seguire l’insegnamento religioso cattolico e gli esercizi di pietà compresi
nel programma. Vengono puniti se
rifiutano di assistere alla messa.
Le scuole protestanti supplivano all’insufficienza del sistema scolastico
governativo e attuavano la loro opera nel nspetto dei principi democratici, sviluppando la formazione del
carattere e la comprensione reciproca. Ma, nell’opinione di molti, cc vai
meglio un Colombiano analfabeta
cl^ un Colombiano educato da insegnanti protestanti » !
Opinione, del resto, assai comune
anche in Italia!
anche costituito
un Comitato per
~ ottenere che le
chiese protestanti siano aperte durante tutto il giorno; un esperimento .sarà fatto nella città di Amsterdam.
E’ stata varata mna nave ospedale
e chiesa, chiamata ” La speranza ”,
destinata a prestare assistenza spirituale e medica a cinquemila pescatori olandesi.
Sotto il titolo di ” Energia 1955 ”
c’ stata organizzata una imponente esposizione a Rotterdam, per mostrare quanto l’Olanda ha fatto dal 1945
ad oggi ed i progressi compiuti dal
punto di vista tecnico.
Le chiese protestanti sono state
presenti a quella-ìesposizione con indicazioni di luoghi di culto e di attività religiose. La Società Biblica si
c' fatta conoscere con una grande
scritta: La Bibbia fonte di energia.
Sulla facciata di tutte le chiese, un
grande manifesto diceva: Dio è la
sorgente di tutte le energie. Diversi
gruppi ecclesiastici hanno organizzato in comune delle riunioni di risveglio. .
'ti-jC
Svizzera
Contemporanetffgiente alla Conferenza dei Quattro Grandi a Ginevra,
il Comitato esecutivo dell’Alleanza
Riformata Mondiale si è riunito a
Crèt-Bérard, nel Cantone di Vaud.
Uno spirito di fraternità in Cristo ha
ispirato quell’assemblea e ne ha permeato le discussioni.
Sono stati studiati vari problemi
di attualità nella grande famiglia
delle Chiese Riformate, di cui anche
la Chiesa Valdese fa parte: il servizio e la testimonianza delle Chiese
Riformate in senio al movimento ecumenico, come testimonianza resa
a Gesù e all’autorità della Parola di
Dio; l’esigenza che le Chiese Rifor
mate si conoscano sempre meglio mediante scambio di delegazioni e visite di chiese sorelle in diversi paesi
(tipico il viaggio in Spagna organizzato recentemente dal Past. Svizzero
di Berna Ch. Brutsch); approfondimento della fede e della cultura teologica riformata mediante- lo scambio di studi e di notizie; l’aiuto alle
Chiese di minoranza affinchè possano rendere più sicuramente la loro
testimonianza; la stampa di 550 sermoni di Calvino.
Nello spirito delle Chiese della Riforma è stata riaffermata l’esigenza
che la fraternità delle Chiese per molte ragioni vicine le urte alle altre non
deve irrigidirsi in uno sterile confessionalismo, ma deve inserirsi in una
accresciuta fedeltà alla chiesa universale.
La prossima riunione del Comitato esecutivo avrà luogo probabilmente a Praga, su proposta del prof.
Hromadka.
Stati Uniti
/ membri delle Chiese Presbiteriane degli Stati del Sud ( circa 700.000
complessivamente) sono stati particolarmente generosi nelle loro contribuzioni. Il totale delle collette e
somme liberamente offerte ammonta
a ben 56 milioni di dollari: le cifre
sono ufficiali e riguardano il bilancio dell’anno scorso. Tradotta in lire (più di 34 miliardi) questa cifra
è ancor più impressionante!
Tra libri e rivis
íÁ
Arnold Mobbs : Les Eglises contre la guerre
moderne. Ed. Labor et Fides (Ginevra)
48 pag. ir. sv. 1,20.
E’ una pubblicazione di grande importanza perchè in una cinquantina di pagine
ci dà i testi ufiìciali che mettono in rilievo
l’azione svolta dalle Chiese aderenti al Con.
sigilo ecumenico in favore dlla pace. E’
un argomento di somma importanza, perchè ccmtinuamente il cristiano si sente rivolgere questa domanda: Ma cosa fa la
Chiesa; cosa dicono le Chiese a proposito
della pace, della bomba atomica, della guerra? E molto spesso la risposta non è facile
perchè il credente teme di « fare della politica » ponendosi sul terreno scelto dall’interlocutore. Siamo quindi grati al pastore
Mobbs di averci dato in quest’opuscolo la
documentazione dell’azione svolta dalle
Chiese a partire dal 1948. Il capitolo I ri
produce i passi essenziali delle Dichiarazio
ni della Conferenza ecumenica di Amster
dam del 1948, che conservano, anzi acqui
stano oggi un significato particolare, do
pochè un’autorevole voce parlando a nome
della Chiesa romana si è abbandonata a di
squisizioni sottili su guerre difensive ed of
fensive.
Dicono queste Dichiarazioni : « La guer
re, considérée comme un moyen de résou
dre les conflits entre nations, est inconciliable avec l’enseignement de notre Seigneur Jésus Christ. Le rôle joué par la
guerre dans la vie internationale est un péché contre Dieu «t une dégradation de
l’homme... Dans ces circonstances, la notion
ti aditionelle d’une guerre juste, répondant
à une cause juste et usant de moyens justMs
SC trouve mise en question. La loi peut requérir la sanction de la force, mais lorsque
la guerre éclate, ü en est fait un usage tel.
que les fondements mêmes de la loi sont
ébranlés... ».
Il capitolo II precisa la posizione delle
(..hiese nei confronti della guerra atomica
con una chiarezza ed una forza che sono
tanto maggiori in quanto non sono fondate sulla paura, ma derivano dall’evidenza
di principi assoluti... « C’est ici une perversion, une négatiOn de l’ordre moral auquel l’homme est soumis; c’est un péché
cantre Dieu y> (Daiuna Dichiarazione del
Consiglio Ecumenico riunito a Bossey nel
febbraio 1950).
In questa stessa (|ichiarazione i principi
solennemente enunzjati trovano una imme.
diata applicazione nfella esigenza della loro
applicazione nella vita associata; gli nomi,
ni di stato, quanti hanno posizione di responsabilità in seno alla c< città degli nomi,
ni, vengono-posti di fronte alla loro personale responsabilità ed ammoniti a confrontarla con la loro vocazione cristiana.
Sono 7 capitoletti, ognuno dei quali fa
il punto su di un particolare aspetto del
problema; per es.: conversazioni ecclesiastiche attraverso 'il sipario di ferro;
presa di posizione di fronte alle minacce
di guerra del 1951; il Consiglio Ecumenico
e i Partigiani della pace ecc.
La Scuola domenicale. (Bimestrale di educazione religiosa ■ dirett. L. Santini (Val.
lecrosia - Imperia) Abbonamento annuo
L. 800; un numero L. 150.
Sommario del numero Ottobre-Novembre 1955: E. Bonomi: Attenzione ai nuovi
programmi didattici; G. Ferreri: Monitori
e monitrici come curatori di anime; E. Bonomi: Parole al genitori; L. S. M.: Una
mamma ricorda come leggeva Giulio Verne. ***: Una scuola domenicale quacchera.
bna monitrice: Amare il proprio paese.
W. Thomas: La verità sulla crisi scolastica
in Belgio. J. Heitz: Echi di un incontro.
Rubriche varie.
Giosi Lippoi.is. Giorno doji¿ giorno. - Ed
Claudiana - 48 pag. GÁ50.
Con questa pubblicazione la Claudiana
è uscita dal quadro delle sue pubblicazio
ni tradizionali, tmndoci una raccolta di poe
sie. Stavamq/per aggiungere: per fanciul
li, senonchè ci è parso che questa determi
nazione fosse ingiusta, in quanto vi è qual,
cosa che parla anche ai grandi: insomma
c’è una vena di poesia limpida e schietta
E’ una raccolta che colma una lacuna e ri
sponde a desideri molte volte espressi; la
forma è semplice, il ritmo a tratti canta
bile: è un piccolo tesoro di poesie per i
nostri fanciulli. I temi cantati? Quelli che
sempre cantano al cuore dei ragazzi: la
mamma, il babbo, la ca.sa... tutta una filastrocca di cose belle:
« Oh! il mondo è proprio bello
con lutto ciò che ha.
Pure con l’asinelio
che fa ih ah, ih ah ».
E poiché c’è venuta nella penna questo
verso con l’asinelio, il classico protagonista di tante favole antiche e moderne, vogliamo ancora segnalare in questa raccolta
alcune graziose favolette: La libertà, per
es., col suo rondone invidioso della gabbia
dorata in cui un povero uccellino triste...
« batteva piano l’ale » e la sua conclusione:
« Credi a me, non invidiare
la mia splèndida magione;
ricca e bella essa ti pare...
è soltanto una prigione ».
E come dimenticare la « piccola foglia
graziosa - vanitosa », che « si specchia, un
mattino d’aprile - in un ruscello dispettoso
- che s’increspa malizioso... » (La foglia e
il ruscello).
Slovacchia
^ In estate, il Pcist. M. Pradervand,
Segretario , dell’ Alleanza Riformata
Mondiale, ha fatto visita alle Chiese
Riformate della Slovacchia.
Esse annoverano 140.000 membri
distribuiti in più di 200 parrocchie;
la lingua è quella ungherese nella
quasi totalità delle chiese.
Il Past. Pradervand ebbe modo di
presiedere tre culti, di parlare ad
una grande assemblea regionale e di
partecipare à tre conferenze pastorali.
In questi ultimi anni, la Chiesa
Riformata della Slovacchia ha intrapreso un serio lavoro di approfondimento della vita spirituale; in quasi tutte le parrocchie sono stati creati dei gruppi di studio biblico. Inol— cosa che manca da noi — sono
stati istituiti dei corsi di tre anni perla formazione dei membri dei concistori e dei consigli di chiesa. Una
volta al mese, questi si riuniscono
per-studiare la storia, la fede, i principi della loro Chiesa e il significato
del loro ministero di anziani. Questo studio assicura ai pastori dei collaboratori più istruiti e maggiormen te coscienti delle loro responsabilità.
In piena società marxista, la Chiesa Riformata slovacca non intende essere una Chiesa sulla difensiva. A!
contrario, essa vuol rendere la sua
testimonianza, consapevole di possedere un tesoro di cui il popolo ha
bisogno. Ha al suo servizio molte
forze giovani e il numero dei candidati al ministero pastorale è in aumento.
Decennale dell'EPER
La Federazione delle Chiese Protestanti ha preso conoscenza ultimamente della relazione dell’E.P.E.E,
(Aiuto svizzero alle chiese provate
dalla guerra) nei primi dieci anni delia sua attività.
^Durante questo periodo, l’E.P.K.
R. recatòrll ‘ sùò prèzlbscTàTut d ii
ben 17 paesi per una somma totale
di 38 milioni di franchi svizzeri. Più
di 8 milioni sono stati raccolti in occasione delle collette ufficialmente
indette nei vari cantoni dalla Fede
razione delle Chiese Protestanti.
Il campo di attività dell’E.P.E.R.
ha subito dei cambiamenti nel cf*"
so degli anni. Immediatamente 3opo la guerra, si trattava di saMre gli
esseri umani dalla fame, freddo
e dalla malattia. Poi ^ EP -E.R. è
venuta in aiuto alle Chiese protestanti distrutte dalla guerra. Oggi, in un
tem^^ in cui 7a ricostruzione di molti»'chiese un fatto compiuto, l’E.
'"P.E.R. si occupa anche dei rifugiati
Inoltre l’E.P.E.R. non dimentica
la causa delle minoranze protestanti
nei paesi a maggioranza cattolica o
ortodossa. Segue con senso di viva
solidarietà i protestanti della Germania Orientale. In Svizzera, ha a
suo carico l’esistenza di 480 rifugiai anziani di età.
Varie istituzioni della nostra Chie.s;i Valdese hanno un debito di riconoscenza verso l’E.P.E.R. ed i suoi
direttori. Nel primo decennale di
un’intensa attività compiuta con zelo indefe.sso e con vivo senso di compreiLsione, giunga all’E.P.ER. il nostro pensiero profondamente grato e
l’augurio di una nuova, benefica attività.
Pubblicazioni delia Claudiana
Josi Lippolis
GIORNO DOPO GIORNO
L. 150
Patricia M. Sr John
HAMID, LE PETIT MAROCAIN
L. 760
EVANSTON
(Documenti a cura di A. Ricca)
L. 130
Billy Graham
LA PAIX AVEC DIEU
L. 1.200
Patricia M. Sr John
QUI DONC A FRAPPÉ?
L. 750
Ordinazioni alla Librerìa Claudiana
— Torre Pellice — C.C.P. 2-17557
3
L, C\JU UrtUUiD ▼ T
TRA n. LUSCO E IL BRUSCO
Italiani all’estero
no. "Annie” (l’altra parte della
macchina) registra le reazioni del
innamorati) dovranno dirsi addio?
____________________________________ iKgtBira IV f euiw/» wc.- Non temono i nostri scienziati delle
Una elegante pubblicazione del cervello ed è in grado di giudicare
Ministero degli Mari Esteri della se.. I individuo e sano dal punto di gluua infatti si accumuleranno neg
............... - . vista intellettuale, fermo, amorfo o
intraprendente sui piano emotivo.
Una volta fatte le registrazioni, si
stabiliscono i raffronti e se i grafici sono similari, i due esaminati son fatti
per intendersi. Finora però gli scienziati non sono ancora passati alla fa- ^ _
•se deir applicazione pratica e gli stu- A.CCOSt(lViieTltÌ CfUdsi casildll
di si sono limitati alla messa a pun
Kepubblica italiana ci dà interessanti informazioni sul lavoro italiano
aH’estero nel quinquennio 1950-54.
Trattandosi di una pubblicazione ufficiale, i dati sono di estrema importanza e le considerazioni anche; le
illustrazioni forse un po’ meno. Senza voler peccare di eccesso di malvagità, è forse permesso di sospettare
che certi sorrisi del « centro di emigrazione » sanno un po’ di oleografia
convenzionale, ovverossia di « posa » ad uso propagandistico. E non
siamo neppure molto sicuri che tutti
gli emigranti abbiano sempre potuto
godere nelle loro peregrinazioni del
simpatico colpo d’occhio che offre la
sala da pranzo di classe turistica per
emigranti sulla monotonave Europa.
Comunque di una cosa crediamo di
poter dare atto alle competenti auto
rità, anche senza averla potuto con
statare de visu : l’importanza e lo svi
luppo delle Chiese e delle Missioni
cattoliche nell’opera di assistenza
(sociale, culturale e religiosa) ai nostri connazionali all’estero. Una cartina dai vivaci colori ci fa sapere, per
esempio, che nell’America del Sud,
non vi è nessuna scuola statale italiana ; per contro troviamo 16 sedi di
scuole elementari sussidiate; due sedi di scuole secondarie legalmente
riconosciute, otto sedi di scuole secondarie sussidiate.
Per chi conosce il significato delle
parole: sussidiate e legalmente riconosciute, il linguaggio è oltremodo
significativo. E non ci stupiremo
quindi che l’autorevole pubblicazione del Ministero degli Affari esteri
delia Repubblica italiana ponga nel
doluto rilievo il fatto che « l’attività
degii organismi religiosi è importante anche nel settore scolastico; gran
parte delle scuole sussidiate sono istituzioni rette da Ordini religiosi ».
r^on altrettanto rilievo vien dato
al fatto che questi Ordini religiosi
dipendono dalla Città del Vaticano
che è -uno Stato straniero, por cui sr
verifica il fatto curioso che il Ministero degli Affari Esteri della Repuhblìca italiana deve rallegrarsi del fatto die l’educazione dei suoi figli è
affiliata alla Santa Sede, per quel che
concerne il Sud America, naturalmente, per ora, en attendant...
fiomunque la Repubblica italiana
no£K^ mai ingrata verso coloro che
si occK^jano dei suoi figli e la sullo
data ele^,.jjte pubblicazione riferi" sce : « Le p>i.x)videnze per il funzionamento delle "^iese cattoliche italiane all’estero e pfe*Jo sviluppo dell’assistenza religiosa ^.qonnazionali
spettano, dal punto di vista, civile, al
Fondo Culto ». <,
E dal « punto di vista civile », va
naturalmente sottolineato quanto ricorda l’elegante sullodata pubblicazione: « / paesi nei quali sono maggiormente diffuse le parrocchie, le
Chiese e le missioni italiane sono: in
Europa: la Francia, la Germania, la
Svizzera, la Gran Brettagna; in America: il Canadá, gli Stati Uniti, il
Cile il Brasile, l’Argentina e la Colombia »,
Una macchina nuziale
Non viene dall’America, ma dalla
Gran Brettagna, paese serio e non
propenso alle americanate; dunque..
Ecco il testo, tradotto, della notizia
sensazionale: ” Scienziati inglesi
hanno inventato una macchina che
permetterà di scoprire se l’amore
c’è negli sposi (o futuri sposi); è stata battezzata ” Topsy e Annie ”, il
che dovrebbe significare nel linguaggio neoscientifico inglese ” topografo e analizzatore ”; è stata esposta
(la macchina) a Bristol, in occasione
della riunione dell’Associazione britannica per il progresso della scienza ed è stata l’oggetto di un ampio
dibattito.
Si tratta di un dispositivo elettronico assai complesso che permette di
registrare il ritmo delle onde del certello e di dedurre dal loro esame se
una coppia può unirsi in matrimonio con buone probabilità di vita armonica o no.
’’Topsy” (una delle due parti della macchina) permette di osservare
su 22 piccoli schermi televisi il processo che si svolge nel cervello urna
archivi dell’amore, in via x, n, y,
i grafici degli innamorati; e se qualche errore dt trascrizione dovesse
verificarsi, che ne sarà dei poveri esaminati?
’’Surtout pas trop de zèle .
to della macchina’
L’argomento è così serio che non
ci permetteremo mai di scherzare su
di esso. Sappiamo perfettamente
quanto possa essere utile, dal punto
di vista sociale, l’istituzione di una
visita prenuziale nel quadro di una
libera e .spontanea collaborazione
tra individuo e scienza, in vista di
un potenziamento dell’istituto familiare. Appunto per questo ci pare
che i nostri bravi scienziati inglesi
abbiano preso le cose troppo sul serio. Essi dicono...: ’Se i grafici sono
similari, i due esaminati sono fatti
per intendersi”. Ma se per caso essi
non vogliono intendersi? E se hanno cambiato idea? Dovremmo per
caso arrivare (o ritornare con Hitler)
al matrimonio tra eletti?
E se per caso i grafici non fossero
.similari, i due esaminati (ovverossia
11 settimanale cattoheo di Pinerolo, nel corso di uno studio sulle cause dello scarso successo della S. Missione o Esercizi spirituali nella Vescovile città di Pinerolo, fa alcune
« constatazioni ».
Ua prima constatazione dice testualmente così : « Il numero dei
partecipanti alla ’’Missione è stato assai scarso: forse si è aggirato
intorno al 10 per cento. Più d’una
causa può giustificare 1 assenteismo,
non però in quelle proporzioni. Gli
uomini, poi, e i giovani quanti erano? E le varie categorie sociali come
erano rappresentate? »
Fin qui, nulla da. eccepire. Uegittimi gli interrogativi, tanto legittimi, che, se il suddetto settimanale
non avesse eretto col signor g. m. la
più grossolana intolleranza a sistema
di convivenza, gli vorremmo espri
mere la nostra cristiana simpatia^
perchè siamo come lui convinti che
nella « cara Roma », nella « cara Pinerolo » e nelle non meno care Valli
Valdesi sono sorti « qua e là veri
territori di missione vicino ai campanili dei nostri templi ».
Tanto convinti anche della necessità di quel che il si^or g. m. chiama ft coraggiosa revisione » (... « delle forze in campo..., ¿Ielle possibilità
che si offrono..., delle difficoltà da
superare, dei metodi e ¿Ielle strutture... ») che abbiamo, modestamente,
cercato di collaborare a quel ritorno
alla Bibbia che costituisce la condizione preliminare per un « risveglio ». Quel tale « risveglio che impegna tutti » e costituirebbe « il più
bell’ omaggio che si potrebbe rendere a S. E. il Vescovo per il suo Giubileo episcopale ».
Tutto questo, lo creda il signor g.
m., lo comprendiamo perfettamente.
Quello che non comprendiamo
perfettamente sono alcimi accostamenti dello scrittore cattolico nella
« prima coustatazioTiG ».
« Questo (assenteismo) — scrive
g. m. — mentre le sale da ballo, anche le più malfamate, sono rigurgitanti e l’organizzazione della malavita fa le sue vittime. Mentre continua la propaganda protestante e socialcomunista. Mentre pubblicazioni
d’ogni genere contribuiscono efficacemente a formare una mentalità
che non è queUa cristiana... ».
Accostamenti casuali?
lector.
— S
ConcofMi Borse di Studio
«Willy Jervis»
L.V Commissione nominata per l’assegnazione delle « Borse di btudio - Willy Jervis »,
COMUNICA
è aperto per l’anno 1955-56 il Concorso per
l’assegnazione di N. 2 borse di studio dì
L 4.500 (quattromilacinqnecento) cadnna,
per studenti delle scuole secondarie oriundi delle Valli Valdesi senza distinzione di
confessione religiosa, uno dei quah preferibilmente iscritto alla Scuola Magistrale e
raltre al Collegio Valdese di Torre Pellice
o alla Scuola Latina di Pomaretto.
Per partecipare al Concorso sono- richiesti i seguenti documenti:
a) la pagella delPultimo anno scolastica
od un doc-aniento equivalente.
b) certificato in carta Ubera dell’Agente
delie Irapiste.
c) ogni altro documento utile per la migliore classificazione del concorrente.
Ogni studente non può concorrere che ad
una sola borsa.
Domande e documenti devono essere indirizzati alla Commissione Borse di Studio
« Willy Jervis » presso il Signor Prof. Luigi Micol — Torre Pellice — (Torino) nei
quaranta giorni successivi dalla data della
presente.
Torre Pellice, 7 ottobre 1955.
Collegio VaMese
Le lezioni della S. Media hanno avuto regolarmente inizio Lunedì 3
ottobre; quelle del Liceo-Ginnasio avranno inizio lunedi 10 ottobre.
L’inaugurazione ufficiale deU’anno
scolastico, con prolusione del prof.
A. Donini avrà luogo lunedì 10 ottobre.
Cort^'isgondienxa con I iGltoi*!
CONGRESSO DELLA FUV
Lettera aperta a Francesco Benech
Mi riferisco al tuo articolo che è
stato pubblicato sul n. 9 dell’Eco delle
Valli del 23 Settembre c. a.
Ti scrivo questa lettera aperta perchè sono stato stupito grandemente
dal modo con cui sono stati da te ri-feritr i fatti, neìl’esposizione ‘dei quali
mi pare che pecchi se non di presunzione, per lo meno di informazione
scarsa e tendenziosa.
Ti dico subito che mi fa piacere che
la tua Unione abbia mandato dei delegati al Congresso F.U.V. 1955, perchè non penso che tu abbia voluto
iniziare il tuo articolo con un nos majestatis.
Credo che avresti almeno potuto
rammaricarti di un’assenza dai Congressi F.U.V. durata ben cinque anni,
invece di porla in evidenza lì al principio del tuo articolo come una informazione degna di nota.
Scarsità di delegati? Certamente. Se
in questi ultimi cinque anni tu avessi
avuto il tempo, o la voglia, di interessartKdei Congressi F.U.V., ti saresti
pure accorto che l’affluenza ad essi dei
delegati è sempre stata scarsa, ma ti
saresti pure accorto che l’assenza dei
delegati delle Unioni delle Valli, quando non è stata totale, è sempre stata
maggiore di quella dei delegati delle
Unioni del Sud Italia.
Non ti saresti stupito se avessi
pensato che fra viaggio e soggiorno un'
delegato del Sud deve .^pendere quasi
quello che è il salàrio di un mese di
un operaio comune del Nord.
Ed ancora, invece di farne una questione di danaro, non ‘sarebbe più logico pensare che la defezione dei delegati del Sud sia dovuta proprio al
disinteresse per i loro problemi, non
solo di vita materiale ma anche spirituale, da parte di coloro che stimano
di essere l’aristocrazia della Gioventù
Valdese?
Ricordo, caro Benech, che questa
impressione l’ho provata anch’io, che
ho partecipato fino all’anno scorso ai
Congressi F.U.V. come delegato delFÙnione di Susa; l’impressione che è
stata molto forte in chi mi ha sostituito quest’anno e che, metti il caso,
è nato e vissuto fino a due anni fa
nelle Valli.
Nè è lecito, mi sembra, sul piano
della giustizia cristiana sentirsi delusi, per la mancanza « di quel qualcosa di rinnovato che avrebbe dovuto
contribuire a divellere il Congresso da
una semplice e fredda serie di interventi ed a porlo in una atmosfera di
maggior luce e calore » se, avendo,
come sembra sia il tuo caso, idee mol
to chiare sul rinnovamento, si è rima
sti in una posizione di passivismo e,
qualche volta, di pura critica demolitrice.
Avresti anche potuto tacere del
Campo operai sul quale sei stato male informato. Vi si è infatti parlato
della situazione operaia in Germania,
Italia, Francia, Inghilterra e Svizzera,
delle lacune sindacali in tutti questi
paesi e si è pure parlato di ciò che
l’operaio cristiano può e deve fare pei
dare un contributo al miglioramento
del livello di vita dell’operaio stesso.
Ha pure partecipato a questo campo
un Pastore operaio svizzero.
Chi ti ha informato era probabilmente uno che non ha mai assistito
alle relazioni e relative discussioni.
Avresti anche visto altro, se tu fossi
venuto e certo non avresti scritto quello che spacci per buono agli altri.
Del resto ti faccio notare che quello
per operai era, secondo ü programma,
un Campo internazionale di ferie
(Campo Intemazionale di ferie pef operai) e non un congresso sindacai
e quindi non vi erano quasi tecnici in
quel campo.
D’altronde le istituisci tu le scuole
di apprendistato che mancano totalmente in Italia? (anche di questo si è
parlato). E vuoi saperne una? Erano
scarsi gli operai evangelici delle Valli, numerosi invece i cattolici delle
Valli e fuori delle Valli!
Ed ora una nota su Agape. Perchè
Agape è penetrata di più fuori delle
Valli Valdesi? Perchè i giovani delle
Valli si tengono fuori dall’azione di
Agape, elevandosi poi a giudici degli
altri fratelli?
Perchè i giovani delle Valli ignorano l’opera di Agape (pur a loro così
vicina), che ha mandato un membro
della sua Comunità in Sicilia per alleviare la fame materiale e spirituale
che vi è colà.
Vi sarà sempre dunque fra noi chi
dà quel che ha e fa quel che può, ed
altri che demoliscono il poco che faticosamente si fa? Quale è il vostro
posto, giovani valdesi delle VaUi?
La chiusa del tuo articolo mi sa
poi un po’ troppo di retorica, perchè
una volta conosciuti gli operai e le
loro pene, se non ti associerai ad altri per aiutarli a portarle, non avrai
fatto nulla; perchè il problema di trovare un Segretario Generale fra creature mortali quali siamo noi, continuerà ad esistere: è questione di talenti.
Non vi è nulla di nuovo sotto il so
le, tranne qualcuno: Gesù Cristo, crocifisso, Potenza di Dio.
Poiché affermi di conoscere bene
Agape, permettimi di ricordarti perchè
tu lo riconosca qui le parole dell’apostolo) Paolo : « La Carità (Agape) è
paziente, è benigna; la Carità (Agape)
non invidia; la Carità non si vanta,
non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio
interesse, non ^inasprisce, non sospetta il male, non gode dell’ingiustizia,
nia gioisce con la verità; soffre ogni
cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa,
sopporta ogni cosa ».
Spero che quanto ti ho scritto non
avrà ol(repassato i limiti di una giusta
difesa della protesta che si leva, proprio da quell’arco alpino che ha visto
si’ strenui difensori della fede, contro
un certo atteggiamento passivo e negativo di troppi giovani Valdesi.
Dillo anche tu, a loro!
Con sincero affetto fraterno, tuo in
Cristo Nicola Tomassone.
\
Scuola latina di fomaretto
Tempo magnifico, visi sereni e
cordiali; l’anno scolastico 1955-1956
ha avuto il suo inizio.
Questa volta ci siamo riuniti nella grande sala del teatro, perchè la
piccola folla di parenti e di amici che
accompagna i 57 alunni della Scuola Latina possa aver posto a sedere.
Il pastore signor Nisbet ci porta il
saluto del Moderatore e di tutte le
Chiese sorelle; esorta i bambini ad
essere cordiali e fraterni fra di loro,
ad amare i professori, a capire il privilegio di poter vivere in un ambiente evangelico.
La nostra Preside, signorina Raima, fa la relazione dell’anno scolastico 1954-1955. Gli alunni erano 50
l'anno scorso; chi ha studiato di più,
(Ili di meno. Col profitto tratto dal
nostro piccolo bazar del Natale scorso si sono riverniciati i banchi e fatte alcune riparazioni. Purtroppo le
aule della Scuola Latina stanno diventando un po’ piccole, ma, ogni
cosa a suo tempo. Tre allievi hanno
ricevuto dallo Stato una borsa di studio di una certa importanza.
Il professore Silvio Tron ci ha presentatato un panorama del sistema
educativo in Italia ed ha esposto i
vantaggi della licenza media.
In ultimo, ha preso la parola un
insegnante africano. Il signor Mintsa, che viene dal Gabon, ha fatto
una grande sorpresa ai bambini, mostrando loro un film ed illustrando la
vdta scolastica in Africa con le sue
non piccole difficoltà.
Ed ora non ci resta altro da fare
effe continuare un anno scolastico
incominciato sotto i migliori auspici,
con l’aiuto del Signore.
Arte contemporanea
Egregio direttore,
ho letto su « L’Eco delle Valli Vaidesi » del 23 Settembre 1955 un articolo sull’« Arte contemporanea » in
cui si osserva che l’arte neorealista
(quest’anno assente dalla Mostra di
Torre Pellice) risponde ad ordini di
scuderia. Vo^io trascurare il « neo ».
in pittura privo di senso, e dire invece
che la corrente realista nacque, come
ognuno sa, da quella prima avanguardia italiana che. matmnta la propria
rivolta attraverso avvenimenti particolarmente gravi per la storia del nostro
paese, si configurò, all’uscita dal fascismo e dalla guerra, come arte della
realtà e dell’uomo. Gli artisti d’avanguardia sentirono che il loro compito
era di essere « presenti » come uomini
vivi sul terreno diretto della società e
della storia, indagando 1’« umano » ed
« esplorando » la realtà nell’attiva partecipazione del suo divenire. La produzione, allora, fu quanto mai varia
ma tema comune era l’uomo. Poi dal
filone dell’arte d’avanguardia si staccò
un gruppo di artisti, i realisti, i quali
cercavano di cogliere insieme al proprio sentimento interno quello obiettivo delle masse popolari, che erano
emerse dalla lotta partigiana come
forze sociali nuove, individuando le
forme di protesta, di lotta, di sofferenza e di amore che esprimevano secondo una coscienza già operante. Il
realismo rappresenta oggi il motivo
centrale dell’arte italiana, è im vasto e
profondo movimento di artisti e pubblico popolare che si batte per la libertà dell’uomo, e non per rimasticare
misteriose ordinanze.
Giorgio Nisbet.
N. d. R. Pubblichiamo questa precisazione considerandola come legittima protesta di un " realista amareggiato, ma con l’avvertenza che non
intendiamo aprire un dibattito sull arte contemporanea nè sulla sua validità, nè sulla legittimità del NEO.
AVVISI
GRANDE istituto svizzero, con 300 scolari, nel cantone grigione cerca 2 ragazze
per far camere e lavori casalinghi. Paga
140 fr. al mese. Rivolgersi: Evangelische
Lehranstalt, Schiera, Schweiz.
SIGNORA ospita pensionanti abitazione
Viale Dante. Dirigersi giornale.
VENDESI casa mirale vani 10 con terreni,
bella posizione. Rivolgersi Geometra
Tron, San Germano Chisone.
CHERCHE bonne à tout faire dans famille
de Médecin, sachant si possible un peu
cuisines. S’adresser au Dr. Pierre Koenjg, 3 Ch. Chapeaurouge, Couches, Genève.
4
t*ECO DBLL& VAIXr VALDESI
voce
Angrogno (Capoluogo)
Lunedì 26 settembre abbiamo accompagnato alla sua ultima dimora
terrena la spoglia mortale della nostra sorella Pons Giuseppina nata
Bertalot deceduta alla frazione dei
Pons in seguilo a malattia, alPetà di
anni o5. Ai familiari ed ai parenti
tutti rinnoviamo la nostra simpatia
invocando su loro la consolazione del
Padre.
Sabato 1 ottobre, nel Tempio del
Capoluogo, abbiamo invocato la benedizione del Signore sul matrimonio di Grassi Renato (Torre Pellice)
e Bertin Edmea (Bonneton).
La grazia di Dio circondi ed accompagni sempre questo nuovo focolare.
Sabato 1 ottobre abbiamo deposto
nel cimitero del Capoluogo la spoglia mortale della nostra sorella
Soulier Elisa nata Stalle deceduta alla frazione Baussan all’età di 53 anni dopo lunga e penosa malattia.
Al marito, ai figli ed ai parenti
tutti ridiciamo la nostra viva, fraterna simpatia invocando su loro le consolazioni del Padre.
1 restauri al nostro Tempio del
Capoluogo che, com’è noto, è il più
antico tempio Valdese, procedono alacremente. Rivolgiamo un caldo appello agli Angrognini sparsi per il
mondo ed agli amici della nostra
C.hiesa onde ci aiutino a far fronte,
con le loro offerte, alla spesa che tali
iestauri comportano. Si possono inviare le offerte al Pastore E. Aime,
Angrogna (Torino) oppure servendosi del conto corrente postale numero
2-16811 intestato al Concistoro Valdese, Angrogna (Torino) specificando la particolare destinazione dell’offerta. Grazie.
accolto con grande serenità, come serenamente era vissuto, la chiamata
del svio Signore.
Lascia, in quanti l’hanno conosciuto, un vivissimo ricordo e l’esempio
di una vita serena, vissuta nella fede.
Ai suoi familiari ed a tutti i parenti rinnoviamo l’espressione della nostra solidarietà cristiana.
Si sono imiti in matrimonio, il 24
settembre, Livio Sappè, della Ruata,
c Ivonne Gardiol, dei Tournin.
La grazia e la benedizione del Signore riposino su loro e sulla loro
casa.
E’ stato battezzato, la domenica 14
agosto, il piccolo Renzo di Remo e
Denise Bounous, di Pomeano, residenti ai Balmas.
Il Signore lo benedica, insieme alla sua famiglia ed a coloro che lo
hanno presentato al S. Battesimo.
Durante l’estate la nostra Chiesa
ha avuto il privilegio di udire il messaggio dì diversi fratelli venuti dal
di fuori. Hanno presieduto il culto
o riunioni all’aperto i Pastori Paolo
Bosio, Ermanno Rostan, Paolo Marauda, il Prof. Silvio Pons ed il doti.
Ugo Zeni.
A loro la Chiesa esprime il suo ringraziamento.
Come ogni anno, in occasione delle a ferie festive », abbiamo avuto
la gioia di rivedere in mezzo a noi
molti Pramollini assenti durante
l’anno e diversi amici. Tutti sono ormai rientrati alla loro sede abituale.
Li ringraziamo per la gioia portataci e formuliamo per loro molti voti
di buon inverno e di abbondanti benedizioni divine.
e. a
Angrogna (Serre)
Nel corso dell’estate durante le
riunioni all’aperto sono stati presentati al S. Battesimo: Long Eldina
di Davide (Pradeltorno); Roman Renato di Alma (Serre Malan), Rivoira. Silvana di Edoardo ■(Cumin). Il
Signore faccia crescere questi bambini in sapienza, in statura ed in grazia dinanzi a Sè e dinanzi agli nomini ed aiuti i loro genitori e padrini
a mantenere fedelmente le promesse
fatte.
Il 23 Settembre Iddio ha richiamato a sè la nostra sorella Chauvie Maddalena ved. Gaydou (Ruadaval) nel
suo ottantesimo anno di età. Le consolazioni dell’Iddio onnipotente e
misericordioso accompagnino i familiari.
Pramollo
Il 10 agosto un lungo corteo ha accompagnato al campo dell’estremo
riposo la spoglia mortale di Ribet
Luigi Daniele (Barljo Louisot), decano della nostra Comvmità, spentosi
alla bella età di 95 anni. Figura calatteristica ed assai conosciuto, era
da tutti amato e venerato. Egli ha
Rorà
La villeggiatura. In un clima di
viva iraternità e di rinnovato entusiasmo, la comunità villeggiante ha
trascorso alcuni mesi estivi sulle alalture di Rorà in gioiosa comunione
iraterria con la chiesa locale. Abbiamo rivisto fratelli e sorelle delle varie regioni d’Italia e ricordato gli
assenti tra i quali non possiamo dimenticare don Vittorio Laurora, Ciro Bufalo, Giordano Bensi che eravamo abituati .a rivedere ogni anno.
Ricordiamo brevemente l’attività
svolta per la comune edificazione;
innanzitutto gli incontri del giovedì sera con studi, discussioni, poi le
riunioni in montagna, estremamente interessanti, sia per la scelta di
località che furono teatro di operazioni militari nel 1655, sia per i buoni messaggi ispirati al momento storico, sia per l’armonia e l’accoglienza tributata dai rorenghi ai fratelli
della penisola. Siamo perciò lieti di
menzionare gli incontri di Cassulè,
Mourallioun, Costa, Pertusà e Gianavella, nonché le gite storiche alle
tane e rocce collegate con i ricordi
della difesa di Rorà. Siamo riconoscenti a tutti gli amici che alle riunioni, ai culti ed al giovedì sera han
IL CONVEGNO DEI MONITORI
{segue dalla 1“ pagina)
della sig.na Bianca Armand Hugon
sui « Sussidi didattici e moderni sistemi educativi ». Viene sottolineata
ancora una volta l’importanza delle
Scuole Domenicali, la necessità di
renderle più attive, più interessanti, più rispondenti ai nostri tempi
mediante sussidi didattici quali le
filmine, le cartine geografiche, il flar.ellograf, il giornalino murale, le ricerche storiche, gare ecc. che possono rendere più attiva la partecipazione dei fanciulli all’insegnamento
religioso. Molto si può ottenere dai
monitori con un po’ di fantasia e
con buona volontà, senza mai dimenticare lo spirito di consacrazione all’opera del Signore.
fri complesso è stato un incontro
ben riuscito, in cui abbiamo potuto
fraleruizzare meglio e scambiarci utili esperienze
Ì*ur sapendo di non aver albun carattere di « ufficialità » nei riguardi
delle Scuole Domenicali del nostro
Distretto, il convegno ha votato alcune conclusioni che possono avere
un interesse per tutta la Chiesa. Ne
diamo ora conoscenza:
« Per iniziativa di alcune scuole
domenicali, il 17 e 18 settembre si
è riunito ad Agape un gruppo di
monitori.
-M termine del convegno, grati di
aver avuto la possibilità di incontrarsi e di ripensare insieme i loro
problemi,
essi chiedono che ogni anno prima della ripresa della scuola domenicale sia realizzato ad Agape un incontro di almeno due giorni,
auspicano un più vigile interesse
per le Scuole Domenicali da parte
degli organi responsabili della Chiesa e delle singole comunità,
si augurano che un più gran numero di membri, di chiesa, giovani
e meno giovani, si sentano chiamati
al particolare ministero di monitore,
inviano infine il loro fraterno saluto ed augurio per la ripresa a tutti
i monitori, in particolare a quelli
che adempiono a questo servizio nell’isolamento e tra molte difficoltà e
chiedono a tutti di impegnarsi nella preghiera e nella fraterna intercessione reciproca ».
Paola Rostan
no rivolto il loro apprezzato messaggio, i cui nomi vogliamo ricordare: Alfonso Alessio, dr. Ardito, Sig.
Costa, Giovanni Gönnet, G. E. Melile, Giorgio Peyronel, Giorgio Tourn,
Cipriano Tourn, Aldo Toum, Eros
Vicari. f:
Le serate ricreative, con l’assenza
di Pisa, sono state di marca rorenga,
sia per quanto concerne le recite,
sia per quanto concerne le serate filmistiche. Una simpatica serata è stata pure organizzata dai cadetti vilRingraziamo di cuore il
signor Morel Daniele per il suo vivo interessamento aUa causa rorenga, nonché la filodrammatica rorenga
delle cadette e dei giovani, unitamente all’équipe villarese guidata
dal Pastore Geymet per la collaborazione data nel corso deU’estate.
Sui piano delle attività sociali menzioniamo i due bazar estivi delle Fucine e del Centro, riuscitissimi l’uno
e l’altro grazie aU’impegno della popolazione locale di tutti i quartieri
nonché allo spirito di viva dedizione
d’un gruppo di affezionati villeggianti.
Mostra rorenga. La novità di quest anno è consistita nell’inaugurazione della mostra rorenga, allestita nei
locali della vecchia sala, riattata e
rifatta- a nuovo in primavera dai giovani. Un autentico focolare valdese
è stato riprodotto con tutti gli utensili, mobilio, costume valdese del
tempo antico. Una bella documentazione ci è stata fornita, sia grazie alla cortesia della Società di studi vaidesi, sia per l’interessamenti di cari
amici che si sono prodigati per la buona riuscita della mostra. Il reparto
artigianato rorengo, unitamente ad
una bella raccolta di materiale fotografico concernente le località storiche della difesa di Rorà del 1655,
dov'uta alla simpatica collaborazione
d’un amico, ha avuto successo sotto
tutti i punti di vista. Non possiamo
entrare nei dettagli, ma è doveroso
riconoscere il valore della testimonianza che i ricordi antichi hanno
offerto ai visitatori: non dimenticheremo l’emozione d’un fratello del
Sud nel ritrovarci dinanzi alfa vecchia bibbia, nell’antico focolare valdese circondato dai testimoni della
fede, Leger e Gianavello, dalla te
stimonianza scritta del marchese in
torno alle stragi rorenghe, nell’atmo
sfera di modestia e semplicità che
caratterizzava l’antica famigha vai
dese. Più di seicento visitatori, cat
1 olici ed evangelici di varie naziona
lità si sono succeduti nei locali della
mostra, vivamente impressionati da
tutta la teoria di ricordi collegati con
la storia del piccolo villaggio rorengo.
Ringraziamo di cuore tutti coloro
che hanno contribuito efficacemente
alla felice realizzazione d’una iniziativa nata, come altre, sotto il segno della fiducia, suffragata dalla
comprensione di cari amici. Ricorderemo i collaboratori di storia valdese e rorenga, i geografi per la guida dei luoghi stogici, i rorenghi che
hanno fornito il materiale, i responsabili del Museo di Torre Pellice, gli
esperti in disegno. H prof. Paschetto
quale mente ispiratrice e il fotografo ed altri ancora ai quali rinnoviamo la nostra ricoinoscenza profonda.
Cronaca rorenga. Nel mese di agosto abbiamo celebrato il servizio funebre di Emilio Rivoira, deceduto
all’ospedale. Siamo dolenti della
improvvisa dipartita e inviamo alla
famiglia in lutto un pensiero di viva
simpatia cristiana.
Villasecca
Durante i mesi estivi la nostra Comunità ha avuto il privilegio di udire il messaggio di diversi predicatori ; i sigg. : Domenico Abate, Archimede Bertolino, lo stud. theol. Bruno Rostagno; i Candidati al Ministero: Norberto Berton (Argentina),
Jean .Jacques Pons (Francia), Giorgio Bouchard. La Chiesa porge loro
un ringraziamento sentito.
Il 15 Agosto abbiamo avuto il piacere di vedere riunito un bel gruppo
di partecipanti alla fe^ta valdese di
Peiró plano. Nel rallegrarci di questo gioioso e fraterno incontro desideriamo ancora porgere a tutti i collaboratori e collaboratrici il nostro
più vivo ringraziamento pe.r l’appor
to sostanziale da essi fornito alla buo
na riuscita di quésta manifestazione
In questi mesi estivi la nostra Co
raunità ha rivisto parecchi dei suo
membri che risiedendo altrove in Ita
iia od all’estero sono venuti a tra
scorrere le vacanze in mezzo a noi
La Chiesa porge a tutti loro un au
gurio cristiano ed im saluto affettqo
so.
Da domenica 2 ottobre i culti riprendono col loro orario invernale
delle 10,30. La Scuola Domenicale
ed i corsi di Catechismo inizieranno,
a Dio piacendo, con la domenica 16
ottobre.
Battesimi: Valdo Ferrerò di Norberto e Rostaing Irma; Piero Bertocchio di Leone e di Peyran Rina;
Elio Barus di Alberto e Poet Alina;
Ezio Poet di Guido e Ferrier Enriehetta; Silvana Peyronel di Alberto
e Oliva Adelina; Enrico Tron di Umberto e di Genre Giovanna Lucia;
Daniela Bounous di Enrico e Menusan Rina.
Matrimoni: 11 Agosto: Peyronel
Aldo (Peyroneo) e Bounous Enrichetta (Combagarino); 4 Settembre:
Massel Alma (Chiotti) ed Elio Volpi (Torino).
Funerali: Walter Peyronel di Luigi (Trussan) che il Signore ha richiamato a sè all’età di soli 18 mesi.
Il Si gnore faccia conoscere la sua
grazia a queste nostre famiglie che
sono nella gioia o nella afflizione.
Direzione e Redazione
Prof. Gino Costabel
Via G. Malan — Lnserna S. Giovanni
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Pinerolo con decreto del 19gennaio 1955.
f.a famiglia Alharin, profondamente com.
mossa per le testimonianze di stima e di af.
feUo tributate al loro caro marito e padre
WOLDEMAR ALBARIN
ringrazia tutti coloro che le sono stati vicini nelVora del lutto, ed in particolare
esprime la sua viva riconoscenza ai Pastori
Jahier e Sommani, al Doti. De Bettini, al
Dr. Gardiol ed al personale delVOspedale
Valdese,
Torre Pellice, 20-9-1955.
Lafamiglia della compianta
COMRA CATERINA
in CIARIERO
esprime Ut sua riconoscenza al doti. Bertò
Uno che è stato di prezioso aiuto, al pastore sig. Beri ed a tutti coU)ro che in qualsiasi modo si sono prestati ed hanno mani
festato la loro simpatia.
Inverso Porte 9-9-1955
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