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Torré Pelílce, 194P-XVIU
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Riguardate alla roccia onde foste tagliati!
(Isaia LI, 1)
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Valdese
ABBONAMENTI
Italia e Impero .... Anno L. 15 - Semestre L. 8
Parrocchie del_ Primo Distretto . » » 12 — » » 7
Estero.................... . > 25 — » » 15
Nulla sla più forte della vostra fede 1
"■■■■■ j (Qianavello)
Dlreltora: Prof. GINO COSTIIBE1.
AMMINISTRAZIONE: Via Carlo Alberto, 1 bis - Torre Pellice
REDAZIONE: Via Arnaud; 27 - Torre Peli.ice
Ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira..
Centr'30 la copia
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Fede operatile
Fra gli scritti del N* T., l’epistola di
^.S. Giacomo si distingue per il suo ca¿ rattere eminentemente pratico. Invano il
lettore cercherebbe in essa un complesso
sistema teologico esposto secondo un
|f piano ben determinato. S. Giacomo si
*■'accontenta di dare ai suoi lettori dei
I consigli pratici e ricordare loro che non
». si è discepoli di Cristo se la fede non
I si manifesta nelle opere. Egli combatte
* energicamente la tendenza di coloro (e
I sono tanti ai giorni nostri, specialmente
Mra i giovani) che si appagano di una
Ü fede intellettuale facilmente rinnegata
quando vengono a trovarsi a contatto
‘ con le dure realtà della vita. E se è fuori
fi di dubbio che l’uomo non è salvato in
virtù delle buone opere, è altrettanto vero
che non si è salvati per mezzo di una fede
‘ che irrobustisce forse l’intelletto senza
orientare in un dato senso l’attività
quotidiana.
L’epistola di S. Giacomo può riassumersi perfettamente con la seguente esorptazione: * Siate facitori della Parola e
5 non soltanto uditori » (1. 22). Sono queste
parole che dovrebbero diventare il motto
di ogni esistenza umana ed essere pre*■ sènTi, In modo speciale allo spinto dei
giovani che si entusiasmano facilmente
per la feue eu ascoixanu vuiemicri la
proclamazione della Parola ma che trovano sul loro cammino molteplici e gravissimi ostacoli che tentano di impedire
loro di applicarla a tutte le manifestazioni della vita.
*
★ ★
Essere uditori della Parola è necessario, anzi indispensabile. E’ un dovere
i cercare di accrescere le proprie conoscenze religiose e penetrare sempre più
innanzi nei misteri della verità. L’essere
uditori della Parola è il principio 0 il
mezzo mediante il quale si sviluppa la
fede ; S. Paolo stesso afferma che la fede ^
viene dall’udire. La conoscenza religiosa ’
•ha la sua profonda ragióne di essere,
ma è nulla se non conduce alla vita
religiosa.
Molti fra coloro che popolano i templi
sono semplici uditori, vale a dire dei
passivi e degli inerti: ecco perchè l’Evangelo pur essendo predicato con fedeltà*
e con zelo apostolico, può essere paragonato alla semenza che cade in un terreno sterile e non porta frutto.
Chi è solamente uditore illude sè stesso,
dice S. Giacomo.
C’è l’illusione di chi si crede religioso,
quando della pietà non compie che le
manifestazioni esteriori, chiedendo di servire ed adorare Iddio, mentre la Parola
non esercita, su di lui, nessuna influenza’
positiva.
Illusi^ coloro che si stimano Cristiani, '
perchè sanno parlare di Cristianesimo e
scambiano la verbosità religiosa di una
fede intellettuale con la pietà del cuore
e la pratica delle opere.
Illusi coloro che hanno delle nozioni
esatte su Dio, ma continuano'a rimanere
lontani da Lui.
Illusi coloro che credono di essere
discepoli di Cristo, non realizzando di
professare unicamente con rintelletto
alcune sterili opinioni religiose.
A nulla giova conoscere la verità se
non ci si uniforma ad essa, conoscere la
via che conduce a salvezza se non la
si segue.
Non ci deve dunque essere contrasto
fra le nostre idee religiose e il tenore
della nostra vita. Se diciamo di credere
in Dio, dobbiamo rispettare le sue leggi.
Neppure basta ostentare un pò di carità
a parole j è nel cuore che deve ardere
la fiamma dell’amore Cristiano.
Non ci si illuda neppure dicendo che
a forza di udire la Parola essa porterà
inevitabilmente i suoi frutti. Credo nella
potenza intrinseca della Parola ; ma Essa
non può agire sull’animo dell’eterno uditore. « Se uno è uditore della Parola e
non facitore, è simile a un uomo che
inira la sua naturai faccia in uno specchio;
e quando s’è mirato se ne va, e subito
dimentica quale era ». Con questa immagine l’apostolo mette in luce la follia di
coloro che sono soltanto uditori.
La Parola è lo specchio fedele che
dice all’uomo quello che egli è realmente.
Non gettiamo soltanto uno sguardo
distratto su quello specchio che ci rivelerà le sozzure da purificare e il disordine da eleminare.
Il semplice uditore della Parola può
essere paragonato al costruttore stolto
della parabola che edifica_ la sua. ..casa
sulla sabbia. Quando i venti soffieranno
e si scatenerà la tempesta essa crollerà
e la sua rovina sarà grande.
★
Dalle stesse tenebre che avvolgono gli
uditori della Parola, si sprigiona, per
antitesi, la luce nella quale vivono i
« facitori » della Parola udita.
Il Cristianesimo non è un insieme di
teorie, una elevata morale, una teologia,
ma è l’unico vero modo di vita.
I ben noti Gruppi di Oxford (con tutte
le riserve che ognuno crede dover fare
su quel movimento) insistono fortemente
appunto su- questo fatto. I gruppisti,
prima di ogni altra cosa, si propongono
di applicare alla propria vita gli insegnamenti della Parola del Signore.
E’ certamente questo il messaggio più
importante ed urgente che l’umanità deve
udire in questi tempi di crisi e di travaglio. E’ necessario che si pensi, si
parli e si agisca secondo i comandamenti di Dio.
**k
La fede dell’uditore, S. Giacomo la
definisce « inutile, incapace a salvare ».
La fede vivente ed operante è quella
che conduce a salvezza.
Il facitore della Parola « sarà beato
nel suo operare ». E’ qui contenuta una
promessa che rasserena in presenza delle
difficoltà che si incontrano nel vivere
secondo i dettami della fede. ,
Se l’umanità è in crisi, non lo si deve
forse al fatto che ogni popolo ed ogni
individuo vive da semplice uditore della
Parola di Dio?
E’ necessario, 0 giovani, che sorgano
i « facitori » della Parola del Signore i
quali, con sacrificio personale, gettino
le basi su cui verrà costruita la nuova
umanità che tutti ardentemente desideriamo. U. Bert.
SETTIMANA DI RINUNZIA
(1“ e 2» Lista)
Gaydou Margh., La Haye
Letizia De Levis Della Torre
Chiese di :
Roma, Via IV Novembre, 1° v.
Roma, Piazza Cavour, 1® vers.
Milano, 1® vers.
Torino, 1® vers.
Vittoria, 1° vers.
Messina, I® vers.
■Reggio, 1® vers.
.Angrogna (Centro)
Livorno
Piombino
Pïnerolo, 1° vers.
San Germano
Bobbio
San Remo
Afosta, 1® vers.
Prati
Forano
Coàzze
Çomo
Matilde Rafia, Sassuolo
Càv. S. Impalà
Prof. Eugenio Davit, Mondovì
Iprenza Prochet
Coniugi Leali
'Colletta a'UÀ Raduno Giovanile interparrocchiale a
San Secondo
D. Pappalardo, Foggia
R. Pappalardo, Id.
D’Averno Annina
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35,—
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1100,—
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2024,—
20,10,100,—
50,—
10,—
60,—
10,
10,—
5,
A
Doni ricevuti dal Cassiere della Tavola
Per l’Orfanotrofio di Pomaretto : .
Sig.ra Rostan, S. Germano L. 25,—
Sig.na Genicoud, Id. » 15,—
Chiesa Valdese, Id., colletta
di Natale * 50,—
Comm. Aless. Berutti, Id.,
in mem. di Giulio Balmàs » 50,—
Bruno Dante, Torino, per
Natale bimbi » 5,—
Ribet Aldo, Id., in memoria
della nonna » 50,—
Bernard Arturo, Pomaretto * 10,—
Fam. Dreher, Malnate-Varese » 50,—
Fam. Ernesto Peyrot, Prali,
in memoria del padre » 20,—
Ern. e ElenaJervis, New-York » 125,—
Busta 331, p. Rinunzia, Milano » 50,—
Per Emeritazione :
Luigi Barus, ex-anziano » 5,—
Per evangelizzazione :
Ernesto Peyrot, Orgere, Prali 20,—
Disse un tale (il celebre filosofo Seneca): « Quante volte fui tra gli uomini,
me ne tornai meno che uomo». Di questo
facciamo spesso esperienza, se lungamente discorriamo, perchè è più facile
tacere affatto, che stare nei limiti parr
landò ; ed è più facile star chiuso in
casa che potersi badar fuori tanto che
basti. Dalla : Imitazione di Cristo.
Un ottimo regalo
per i Catecumeni
JACOPO LOMBARDINI
Sui Monti
Pagine 140 — L. 6 ' > ì »
Dal 15 al 23 Marzo - in occasione delie Feste
Pasquali - questo libro è messo in vendita
eccezionalmente a L. 3.
Ordinazioni alle: Arti Grafiche * L'Alpina*
Torre Pellice.
li!Sni^B>azi«»n«»n€o
Il Consiglio della Chiesa Valdese di
Messina, i membri di Chiesa ed il sottoscritto in maniera particolare, ringraziano
vivamente il sig. Moderatore, i Pastori
del Distretto, i sigg. pastori E. Corsani,
G. Comba e E. Pons; le Signore dei
Pastori, i fratelli e le sorelle venuti dà
Milano, Reggio Calabria, Patti, Rocchenere, Natticò, Barcellona P. G., Catania,
Vittoria, Caltanissetta, Palermo, che con
la loro presenza han voluto render più
bella la nostra gioia il giorno della dedicazione del nuovo nostro tempio.
Nel contempo il sottoscritto ringrazia
tutte quelle Chiese, quei fratelli e sorelle
che han voluto essere presenti con noi,
inviando dei messaggi e dei telegrammi
di augurio invocando tutti benedizioni
divine.
A tutti un grazie di cuore.
Seiffredo Colucci, pastore.
Messina, 5 Marzo 1940-XVIII.
A w.;
COMUNICATO
Il nuovo indirizzo del Pastore di
Messina, sig. Seiffredo Colucci, è il seguente : Via Z-audamo, /fi - Messina.
Chiesa Valdese di Messina
inaugurata il 3 Marzo 1940-XVin
« Disgraziato me, — diceva un secchio
— sempre io risalgo pieno d’acqua, e
sempre mi tocca ridiscendere compietamente vuoto ».
« Fortunato me, — diceva l’altro sec-i'
chic — sempre io scenda vuoto, e sempre posso risalire pieno d’acqua ».
Punti di vista diversi? Evidèntemente:
uno pensa a sè ed alia sua fatica; l’altro
pensa agli altri ed alla sua missione. !
Vecchio detto.
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III.
GIOVANNI BONNET
E’ la metà d’Ottobre del 1689 ; la terra
conserva ancora e irradia il caldo rovesciatole sopra dal sole estivo. Néiralta
Val Pellice, i Valdesi riconquistano lentamente in aspri combattimenti i baluardi che furono degli Invincibili. Cadono
taluni, ma cadono in territorio Valdese
— in casa propria — con nelle pupille
velate il cielo della patria; e li coprirà
la loro buona terra, la terra dei padri.
Che importa, allora, il modo della morte?
La malattia o le palle nemiche o il gioco
di un pazzesco destino, non conta : purché
l’ùltima zolla di terra cbe ne chiuderà le
labbra convulse sia terra nostra !
Giovanni Bonnet, non credevi, dopo
il Rimpatrio, di dover finire la tua vita
a quel modo ! Nell’attacco al corpo di
guardia del Cerisier, mentre, col tuo moschetto, hai preso di mira un avversario,
quello ti si butta addosso violentemente.
L’arme ti sfugge di mano, saresti perduto,
se un commilitone non accorresse in quella
in tuo soccorso e non sparasse al cuore
del nemico che ti è caduto sopra. Sei
salvo, Giovanni !
No, non sei salvo.
La palla è partita, e i due corpi, ferocemente avvinghiati l’uno all’altro, in
una stretta suprema, non si sono scostati.
Un sol colpo li ha trapassati e uccisi
ambedue, il Valdese e il Cattolico.
La vita li ha separati, li ha fatti ostili
l’uno all’altro, il persecutore e il perseguitato, li ha fatti rappresentare un tragico dramma sulla scena della storia, in
cui due mondi, due concezioni spirituali
irriducibilmente si oppongono, fino alla
definitiva vittoria dell’uno e alla irrimediabile sconfitta dell’altro.
La morte, invece, li ha ricongiunti, ambedue creature di Dio, ambedue chiamati
a esserne giudicati. Chi ferisce con la
spada perisce con la spada. Il diritto delle
genti, la libertà di coscienza, di fede, i
valori dello spirito dovrebbero dunque
rinunciare ad esser difesi dalle armi ?
Tragica contaminazione! E’ certo che se
i Valdesi non avessero militarmente riconquistato le Valli, oggi non esisteremmo
noi, nè qui nè altrove, per testimoniare
di Dio. Ma, per la testimonianza di Dio,
era proprio necessario, indispensabile il
nostro contributo ? Dio può crearsi dei
figlioli anche con le pietre.
r. b.
I. U. V.
GRUPPO VALLI (E. Rostan).
Angrogna'(Serre). Le nostre tre Unioni
continuano a svolgere la loro modesta,
ma ùtilissima attività.
Quest’anno hanno iniziato il loro lavoro alquanto in ritardo, rispetto agli
anni scorsi, a causa dell’assenza involontaria del Pastore, ma hanno cercato
di ricuperare il tempo perduto, intensifìcando la loro attività.
L^Unione che si riunisce al Serre è la
più numerosa, ed è composta nella sua
maggioranza di elementi più giovani. E’
stata per questo la meno provata dai
richiami per servizio militare.
Viene in seguito l’Unione di Pradelf torno che ha visto partire alcuni dei suoi
membri pjù zelanti, ma che nondimeno
riunisce ancora un discreto numero di
giovani che si ritrovano volentieri due
volte per settimana.
^ L’Unione del quartiere di Cacet è stata
quest’anno la più provata, tanto che non
ha ripreso le sue sedute che ultimamente,
con Un ristretto numero di membri.
Prima della loro seduta i membri di
queste tre Unioni partecipano alla riunione, nella quale io studio biblico è
fatto in comune con gli adulti del quar
tiere. Iniziano quindi la loro seduta con
pn brevissimo culto (indicazione di un
Inno, lettura di alcuni versetti,^ breve
preghiera) per il quale si incaricano à
turno.
Come studio particolare dell’Unione il
Pastore spiega quest’anno il « Credo »
e svolge un breve corso di polemica.
Le tre Unioni si mantengono in regolare' corrispondenza con gli assenti.
Prumollo. L’Unione Giovanile di Pra- :
mollo continua in modo calmo e fedele
la sua attività. Ottimi sono la regolarità
e l’impegno con cui i giovani frequentano le sedute : si hanno in media 35
persone presenti su 50 iscritti, ed il loro
numero potrebbe essere maggiore ancora
se alcuni non fossero assenti per obblighi militari ; molti vengono dà villaggi
lontani, a volte incuranti deH’inclemenza
del rigido clima invernale.
Gli studi sono sempre tenuti dal Pastore il quale ha seguito il programma
consigliato dal Comitato di Qruppo, e
cioè lo studio delle Epistole pastorali
del Nuovo Testamento, intercalandovi
delle conversazioni su argomenti di storia
valdese, ovvero di polemica per illustrare
ai giovani le differenze dottrinali fra la
nostra Chiesa ed altre Confessioni. E’
degno di nota il fatto che sono stati i
giovani stessi a chiedere al loro Pastore
queste spiegazioni di polemica onde meglio poter sostenere la loro fede con
argomenti probanti di fronte a persone
estranee che non hanno le loro stesse
convinzioni.
Larga è stata la partecipazione dei
giovani di questa Unione al Convegno
che si è tenuto a Pomaretto in Dicembre u. s. : circa una ventina di giovani,
parte valicando la montagna, e parte in
bicicletta o in tram, erano presenti al
Convegno, lieti di potersi ritrovare con
membri di altre Unioni giovanili.
Riuscitissima è stata la festa del 17
Febbraio preparata dall’Unione. Speriamo di poter preparare un’altra serata
fra poco, ed il provento andrà come
quota di questa Unione per la realizzazione dell’iniziativa presa dal Comitato
Centrale delle Unioni riguardo ai campi
estivi ed al relativo arredamento.
Rorà. Le tre Unioni della nostra Parrocchia hanno svolto fino ad ora una
buona e nutrita attività.
L’Unione di Rumer, presieduta dal
diacono L. Rivoira e dalla sig.nà F.
Prochet, e quella delle Fucine, presieduta
da A. Durand e da L. Tourn, si sono
riunite ogni settimana per svolgere una
attività educativa e ricreativa. Le signorine dell’Unione di Rumer approfittano
delle sedute per lavorare per i poveri e
in vista del bazar. Esse hanno organizzato alcune festicciuole ottimamente riuscite in occasione del Natale e di un
matrimonio.
Al Centro, il Circolo Gianavello, frequentato da soldati ospiti invernali di
Rorà, ha vissuto prosperosamente. Vari
studi di notevole interesse sono stati
tenuti e particolarmente piacevole riuscì
una serata passata in compagnia del
prof. Paschetto di Roma.
Ogni serata incomincia con una breve
meditazione e termina con giuochi talvolta animatissimi. I membri delle Unioni
sono anche collaboratori zelanti del
Pastore.
Torre Pellice. L’attività dell’Unione
continua a svolgersi normalmente ; buona
l’assistenza, per quanto parecchi membri
vivano nei quartieri più lontani dal centro. Percorrendo l’elenco dei soci, che
oltrepassano il centinaio, si nota che diversi non hanno ancora nessuna assenza.
Le sedute si tengono il primo e il terzo
Sabato del mese. Oltre alla meditazione
c’è ogni volta una conferenza o uno
studio su diversi temi, ad esempio : Il
tempio di Villasecca ricostruito nel Museo storico valdese ; Il Campo Congresso
della F.U.V. ; Riarmo morale e spirituale ;
Il movimento della gioventù valdese nel
Sud America ; Il Congresso di Amsterdam.
Il secondo ed il quarto Sabato del
mese un gruppo di unionisti si rttrova
nella sala delle sedute per lo studio di
un argomento precedentemente aariùnziato. Sono stati cosi studiati e discussi
i seguenti argomenti ; Gesù davanti alla
sofferenza ; Il problema del male ; La
coscienza ; Non giudicate ; La preghiera ;
Le due vie del bene e del male : la scelta.
I membri dell’Unione provengono da
tutti gli ambienti della nostra popolazione,
,ma vi regna una bella armonia, quale
dovrebbe regnare in ogni famiglia.
OLI ALTRI GRUPPI.
Ecco alcuni degli argomenti che sono
stati studiati nelle Unioni, oltre agli studi
biblici che non mancano mai : Culto primitivo Cristiano - Servizio militare e giuramento - Organizzazione della primitiva
comunità cristiana (Fiume); Opera delVEvangelo a Riesi - La disciplina ecclesiastica (Bergamo) ; L’amore nell’Antico
e nel Nuovo Testamento (Trieste); La
donna nel paganesimo e nel cristianesimo
- Sua missione nella famiglia e nella
Chiesa (Felonica Po) ; La tradizione li libero esame - Il ballo - Purezza giovanile (Forano Sabino) ; Rivedere la
propria fede - Evangelizzare - Kagawa
(Firenze) ; Mitologia moderna - Le fonti
bibliche della religione cristiana (Genova).
Concorso su "IL CULTO PUBBLICO
Il primo migliaio di copie dell’opuscolo
IL CULTO PUBBLICO è stato rapidamente esaurito. Ora, mentre attendiamo
altre ordinazioni da quelle Unioni che
ancora non lo hanno richiesto, bandiamo
un Concorso sull’opuscolo medesimo.
Questo è stato pubblicato dal C. N.
nell’intenzione di offrire alle Unioni del
materiale per dei buoni studi su un argomento quanto mai vitale ed esso sarà
così il centro di molte discussioni che
sarà interessante confrontare. Perciò; 1®
degli studi tenuti sull’opuscolo mandate
una relazione al'Segretario Generale,
esprimendo le vostre impressioni, i vostri
consensi o i vostri dissensi ; 2® una
commissione appositamente nominata
esaminerà le relazioni ed assegnerà, per
premio, un bel libro alle due Unioni che
avranno mandato le migliori ; 3° il termine di presentazione delle relazioni
fissato per il 30 Aprile. Il premio sarà
consegnato in Maggio.
CRONACA VALDESE
ANGROGNA (Serre). Domenica 10
Marzo, durante il culto pomeridiano, nella
Chiesa del Serre, furono presentati al
Signore i bambini Oscar e Francine di
Benech Amato e di Benech Ivonne. Il
Signore guidi questi fanciulli nella via
della Verità e dell’obbedienza alla Sua
Parola.
— La sera del Giovedì Santo, 21 Marzo,
un culto con celebrazione della S. Cena
avrà luogo a Pradeltorno, e si inizierà
alle ore 20. A. D.
BOBBIO PELLICE. 11 2 corrente abbiamo unito in matrimonio Davide Baridon e Susanna Charbonnier, ai quali
rinnoviamo i nostri auguri.
— La visita di Chiesa, presieduta dal
Vice-Moderatore, pastore Luigi Marauda,
è stata motivo di gioia spirituale e di
edificazione per quanti hanno ascoltato
la parola del nostro Capo-Distretto. A
lui il nostro rinnovato ringraziamento.
R.
LUSERNA SAN GIOVANNI. Sabato
pomeriggio, 9 Marzo, è stato celebrato,
nel nostro Tempio, il matrimonio della
sig.na Graziella Peyronel, del Baussan,
con il sig. Salvatore Catalano, di Carmagnola.
Rinnoviamo agli sposi i migliori auguri.
POMARETTO. Per facilitare ed incora^iare i membri di Chiesa a partecipare
ai esulti della Settimana Santa ne fissiamo
qui appresso l’orario :
Domenica delle Palme : Gre 10.30 : Culto
di preparazione.
Giovedì Santo: Ore 20, nel tempio: Culto
liturgico con servizio di Santa Cena
(calici Individuali).
Venerdì Santo: Ore 10.30, nel tempio:
Culto con servizio di Santa Cena
(calice comune).
Domenica di Pasqua: Ore 10: Culto con
servizio di Santa Cena (calici individuali).
Al culto della Domenica di Pasqua la
Corale participerà con l’esecuzione di un
coro di circostanza.
Possano le sante emozioni che una
volta ancora proveremo ai piedi della
Croce redentrice, dinanzi al sepolcro vuoto, attorno al tavolo della Santa Cena,,
concorrere alla nostra edificazione e ci
spingano a rinnovare la nostra consaJorazione al servizio del Signore.
— Il risultato della colletta della Settimana della Rinunzia è stato buono.
Grazie alle contribuzioni di un più gran
numero di donatori e alla maggior generosità di altri non soltanto è stata raggiunta ma è stata sorpassata la somma
dell’anno scorso. Ringraziando tutti i
contribuenti, non vogliamo dimenticare
di esprimere la nostra riconoscenza alle
gentili signorine che hanno cosi bene
assolto il compito di ritirare le bustine.
— Alcuni dei nostri giovani sono partiti per il loro normale periodo di servizio militare, altri stanno per partire ;
li accompagna il nostro fraterno augurio,
mentre siamo certi che oltre a servire
con zelo la Patria sapranno anche servire con fedeltà la causa deU’Evangelo
nella disciplina, nella condotta e nel
parlare.
H
FRALI. Ultimamente, la nostra Chiesa
è stata provata dalla malattia di alcuni
suoi membri, quattro dei quali sono tuttora degenti all’Ospedale di Pomaretto,
e da tre lutti : il 10 u. s., accompagnavamo alla sua ultima dimora terrestre
la spoglia mortale del bimbo Ugo Pascal
di Mario e di Irma Peyrot di mesi 7 del
Malzat ; il 13 u. s., ci giungeva la notizia che il giorno prima era deceduta in
un ospedale di Torino, dove da qualche
giorno soltanto era stata ricoverata, la
bimba Alina Peyrot di Enrico e di Lidia
Richard, di anni 4, del Cugno ; ed il 14
u. s., aveva luogo a Pomaretto, presentiun buon gruppo di Pralini, il funerale
di Margherita Peyrot nata Martinat fu
Francesco e fu Margherita Ghigou, di
anni 41, di Orgere ; la nostra sorella
era stata operata all’Ospedale, tutto era
andato bene e poi per complicazioni
sopravvenute essa è partita lasciando
nel pianto, con gli altri parenti, lo sposo,
due figliuole ed un bimbo di 5 anni.
Diletti afflitti, noi piangiamo con voi
mentre domandiamo al Signore delle
consolazioni di sostenervi e di fortificarvi;
con simpatia ed in preghiera pensiamo
spesso a voi, cari ammalati.
— Per speciali ragioni locali, abbiamo
celebrato la festa dell’Emancipazione la
Domenica 18 Febbraio e, ringraziando
Iddio, essa è pienamente riuscita. Annunziata da numerosi e grandi fuochi di
gioia, siamo stati favoriti da un tempo
magnifico ; il tempio era gremito e l’assemblea ascoltò con attenzione la parte
religiosa e la rievocazione storica fatta
dal Pastore, e, con interesse, le recite ed
i canti dei nostri bambini. Settantadue
erano gli iscritti all’agape fraterna all’Albergo delle Alpi dove, dopo un pranzo
succulento servito dai sigg. Grill, i canti
cominciarono ad echeggiare; messaggi
furono inviati, messaggi furon uditi perfino di assenti con una bella poesia di
circostaftza. I commensali approfittarono
dell’occasione per dare il « ben tornato »
al nostro Podestà sig. Grill cav. Edmondo
appena rientrato dopo qualche mese di
richiamo sotto le armi. La continuazione
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i icg ma mu »wioesi
^ s.
i della festa l’ebbimo la sera del- 25 u. s.,
quando il nostro tempio si gremì nuo-»
vamente di invitati al trattenimento famigliare offerto dai nostri giovani dell’Unione i quali riscossero molti applausi
i coi loro canti e le loro recite. La „nostra
gratitudine va a tutti coloro che, in qualche modo, collaborarono alla buona riuscita della festa.
— Ringraziamo sentitamente il pastore
sig. Tullio Vinay, segretario generale
della F.U.V. il quale, venuto fin quassfi
per visitare la nostra Unione, ha gentilmente accettato di presiedere un culto
nel nostro tempio Mercoledì sera 28 u. s.
— Ringraziamo cordialmente i tre generosi benefattori che si sono aggiunti
alla lista dei sottoscrittori per le ripara
f~-ì\on\ del nostro tempio : essi sono i sigg.
I Giovanni Grill fu Francesco, Villa ; Giu|>lia Martinat, Marsiglia; Grill cav. Edmondo, Podestà di Frali (secondo versamento).
— Di tanto in tanto riceviamo qualche dono per il nostro piccolo Posto di
Pronto Soccorso : dal sig. Pons dott.
Carlo, di Torino, un nuovo dono, e in
questi giorni, L. 50 dalla sig.ra Maria
Rostan, vedova, • Pace » Frali, in memo
i ria dei suoi cari Alessio ed Arturo. Grazie.
— Con i nuovi abbonati di quest’anno,
sono sessantaquattro le famiglie della
nostra Chiesa che ricevono il giornale
« L’Eco delle Valli Valdesi ».
— Riconoscenti a Dio, grazie alta generosità di molti nostri membri di Chiesa,
quest’anno abbiamo potuto fare un
balzo in avanti di circa 200 lire per la
* Settimana di Rinunzia».
PRAROSTINO. 11 24 Febbraio, alcuni
studenti della Società. «Pra del Torno»
hanno presieduto cinque riunioni quarfierali. Le collette hanno fruttato complessivamente la bella somma di L. 102,45,
che sarà versata in favore dell’opera
delle Missioni.
— 11 1° Marzo, le nostre due Unioni
Giovanili hanno ricevuto, con gioia, la
visita del pastore Tullio Vinay, che ha
rivolto loro degli ottimi messaggi. Ci rincresce che la gioventù non sia accorsa
in massa per udire la sua parola.
— Il 3 Marzo, abbiamo celebrato la
Domenica del canto con l’intervento del
pastore E. ReveI, inviato dalla Commissione del Canto Sacro, che ha presieduto la Scuola Domenicale, il culto e la
riunione delle Madri.
— Comunichiamo, fin da ora, che il
•nostro culto dell’ultima Domenica di
Marzo sarà presieduto dal pastore del
Serre di Angrogna, sig. A. Deodato.
if'- RORA’. Il nostro alpestre paese ha
' avuto Venerdì scorso una inaspettata e
graditissima sorpresa: la visita del Prin' cipe di Piemonte. L’Augusto Principe
volle degnarsi di visitare le nostre scuole
intrattenendosi molto affabilmente con le
insegnanti e con gli alunni. Egli salì poi
a Piamprà mentre gli alunni esultanti e
felici si sparpagliarono pei prati spogliandoli dei loro fiori per offrirli all’Augusto
visitatore. AI suo ritorno la scolaresca e
la popolazione vollero dire a Umberto
di Savoia la loro devozione e la loro
gioia offrendo fiori ed inneggiando alla
gloriosa dinastia Sabauda alla quale ci
sentiamo così saldamente uniti. A.
SAN GERMANO CHISONE. Nel cimitero d’inverso Porte è stata deposta,
il IO corrente, la spoglia mortale di Long
Evodia ved. Comba, dei Bert, che il Signore ha richiamato a Sè, dopo breve
malattia, in età di 54 anni. A tutti i parenti, ma in modo speciale al figlio e
alla figlia, vanno le espressioni della nostra profonda simpatia cristiana. L’Iddio che è un Padre per gli orfani, fortifichi la loro speranza eterna, consoli t
loro cuori e dia loro il coraggio di sopportare con animo elevato il vuoto doloroso che si è prodotto nella loro casal
— Programma dei culti della Settimana Santa. Nel redigerlo, abbiamo voluto offrire a tutti, ai lontani e ai vicini
al teinpio, agli op6r)ji,ji:|éÌ5 diversi turni
ed agii ag;riqoltori, la pos^bilità di celebrare la Passione è la RiSorrezione del
nostro Salvatore, è di partecipare alla
Santa Cena. Chiediamo a Dio che nessun valdese delia parrocchia si privi di
questi mezzi di grazia !
Domenica delle Palme - ore 10.30: culto
delle Palme.
Ore 20: culto di preparazione alla
Comunione.
Giovedì Santo - ore 20.15 (nel tempio):
, culto liturgico di Santa Cena.
Venerdi Santo - ore 10.30: culto di commemorazione della Passione di Cristo.
Domenica di Pasqua - ore 10 (prendere
nota dell’anticipo di 30 minuti) :
culto solenne - Santa Cena - Coro.
Ore 20 : Culto serale di Pasqua.
— Convegno Interquortierale. Non a
Pentecoste, come è stato erroneamente
annunciato, ma alle Paime, cioè Domenica prossima avrà luogo, alle ore 15,
l’ultima riunione generale della gioventù
della parrocchia, per quest’anno di attività, nella Sala. U programma è stato
curato in mòdo particolare, e siamo certi
che la gioventù sarà lieta di avervi
partecipato.
— La Filodrammatica, col concorso
dei nostri migliori attori, i veterani ben
noti ed alcuni nuovi ottimi elementi, sta
preparando un dramma in 4 atti: « I
Rantzau • Raramente abbiamo letto una
composizione teatrale così interessante,
divertente e al tempo stesso edificante.
Eccone i personaggi principali : due fratelli che, in un villaggio d’Alsazia, si
odiano a morte per una eredità mal divisa ; un maestro pacifico e galantuomo
che si trova costantemente fra l’incudine
e il martello; due cugini che, odiandosi
perchè i loro padri si odiano, al tempo
stesso si amano. Dopo vicende drammatiche avviene la riconciliazione. L’amore
e la felicità hanno l’ultima parola.
I « Rantzau » saranno • rappresentati,
salvo contrattempi. Domenica 31 corrente.
— Per ragioni di economia non sarà
pubblicata per Pasqua alcuna Lettera
Pastorale. G. B.
TORRE PELLICE. Il Signore ha richiamato da questo mondo la signora
Peyrot Maria vedova Planchon, di Santa
Margherita. Aveva 71 anni.
— Settimana Santa :
Domenica delle Palme - ore 10.30 : culto
nel Tempio di Villa, con la confermazione dei 38 catecumeni che hanno
chiesto laloroammissione alla chiesa.
Alle ore 14.30, culto con Santa
Cena nel Tempio dei Coppieri (calice
comune).
Giovedì Santo, 21 Marzo : culto liturgico
alle ore 20.30 nel Tempio di Villa,
con celebrazione della Santa Cena
(calici individuali).
Venerdì Santo, 22 Marzo : culto alle 10.30
nel Tempio di Villa.
Domenica di Pasqua, 24 Marzo: culto
alle 10.30 nel Tempio di Villa.
Prima comunione dei catecumeni
confermati.
La Corale eseguirà cori di circostanza nei culti della Domenica delle
Palme, del Giovedì Santo e di Pasqua.
Raccomandiamo la colletta della Domenica delle Palme a favore del nostro
Asilo Infantile e quella di Pasqua per
l’opera di evangelizzazione.
VALDESE. La colonia di Valdese ebbe
il gradito piacere di avere come oratore
ufficiale, in occasione del 17 Febbraio, il
Rev. Joseph Brunn. Il pranzo tradizionale
fu tenuto nella sala principale del nuovo
edifizio della Chiesa di Valdese, per la
scuola domenicale, che venne eretto l’anno
scorso e dedicato appunto in occasione
della festa del 17. La dedicazione fu fatta
dal Moderatore del Concord Presbytery
di cui fa parte la nostra chiesa.
Erano presenti circa 250 persone, in
maggioranza di discendenza valdese. Il
sig. Brunn ci portò un vibrante messaggio sulla celebrazione del 250* anniver
il culto di famiglia
(Meditazioni preparate sui testi del Calendario Biblico deila Brüdergemeinde)
Lunedi
lano
Isaia
Lettura : Matt. 26, 57-68
52, 13 a 53, 6
« Alloia Pilato gli disse : Ma
; dunque, sei tu re ? Gesù rispose :
Tu lo dici; io sono re». , Giov. 18, 37.
Il rappresentante del più potente ìm-'
.^perb del mondo non riusciva a capacitarsi della regalità di Colui che gli stava
dinnanzi. Gli è che Gesù era davanti a
itti come uno che non conti più nulla
secondo i valori di, questo mondo : umiliato, battuto, oltraggiato, deriso, abbandonato da tutti, ridotto all’estremo ! Come
poteva Egli proclamarsi re ? Ma sopratutto, come credere alla sua regalità?
Per Pilato, il quale ha un concetto tutto
materiale della regalità, la pretesa di
Gesù è incomprensibile, e tale rimane
nonostante che Gesù gli abbia chiaramente detto : « Il mio regno non è di
questo mondo ». (versetto 36).
Cosi è di chiunque non riesce a staccar Io sguardo dalle cose che si vedono,
per fissarlo in quelle che non si vedono.
Le realtà spirituali richiedono una speciale disposizione dell’animo per essere
comprese ed accettate come verità.
Martedì Lettura : Matt. 26. 69 a 27, 10 jfl Mmn n Isaia 53, 7-12
1 j mOlZO * Questo calice è il nuovo patto
nel mio sangue, il quale è sparso
per voi». Luca 22, 20.
Presentando il suo sacrificio in questo
modo, Gesù mette ancora una volta in
luce dinnanzi agli uomini la fedeltà di
Dio e la verità della Sua Parola, che
non rimane senza adempimento. Infatti,
proclamando il nuovo patto nel suo sanèue, Gesù non fa che presentare in Sè
stesso l’adempimento di una promessa
antica che già aveva infiammato di speranza l’animo dei profeti. Così leggiamo
in Geremia: * Ecco, i giorni vengono,
dice rEterno, che io farò un nuovo patto
con la casa d’Israele e con la casa di
Giuda... io perdonerò la loro iniquità e
mi ricorderò più del loro peccato... »
(31, 31-34).
Come si vede, la promessa di un nuovo patto comprendeva anche quella della
remissione dei peccati, ma poiché: « senza
^spargimento di sangue non c’è remissio■ ne » (Ebrei 9, 22), il nuovo patto non
poteva essere fondato che sul sacrificio
di Gesù. Così è avvenuto ; Iddio è stato
fedele alla sua promessa. Ma questa fedeltà di Dio e il sacrificio di Cristo che
ne rende testimonianza ci lascieranno
indifferenti, finché non avremo compreso
che in quel nuovo patto è di noi che si
tratta, perchè il sangue di Cristo è stato
sparso per noi.
Mercoledì Lettura ; Matt. 27, 11-26 - Salmo
20 Hat» « Gesù, portando la sua croce,
venne al luogo detto del Teschio ».
Qiov. 19, 17.
« Portando la sua croce... »
Non è un’immagine come potremmo
usarla noi nel linguaggio figurato, quando
parliamo della « croce » che abbiamo da
portare. Per Gesù è la tragica realtà ; la
realtà che Egli ha liberamente accettata,
quando là sua ora è venuta. Ma prima
di quel momento in cui si è caricato di
una croce materiale. Egli aveva anche
portato sempre, tutti i giorni, la croce
figurata, cosi come l’intendiamo noi. La
croce della tentazione, della solitudine,
della incomprensione, dell’ingratitudine
umana, dell’incredulità, dell’odio che lo
circondava, la croce deH’umiliazione, dei
patimenti, della sofferenza fisica e morale
più acuta che immaginar si possa. Fino
al momento in cui tutte queste croci divennero • ia croce » sulla quale Egli fu
innalzato.
Ma era veramente la sua croce, quella
che Egli portava; o non era piuttosto la
nostra; quella sulla quale noi avremmo
dovuto essere crocifissi col nostro peccato ? Era la nostra, ma Egli l’ha presa e
l’ha fatta sua, cosi come ha preso e fatti
suoi i nostri peccati. Ma udite perchè Io
ha fatto : « Gesù ha portato Egli stesso
i nostri peccati nel suo corpo, sul legno,
affinchè, morti al peccato, vivessimo per
la giustizia ». (1 Pietro 2, 24).
Giovedì
21 Mai»
Lettura : Matt. 27, 27-44 - Olov.
13, 1-15
« Gesù disse loro ; Ho grandemente desiderato di mangiare
questa pasqua con voi, prima ch’io soffra».
E’ Tultima occasione che Gesù ha di
raccogliere intimamentè i Suoi discepoli,
prima del precipitare degli eventi che
porteranno lui alla morte ed 1 discepoli
alla dispersione. Gesù ha desiderato grandemente quel momento, e non lo nascon'de. Lo ha desiderato per quello che Egli
hà in animo di fare e che consacrerà per
sempre il suo grande amore.
Ed ecco, nell’atmosfera di pace e
serenità in cui è consumata la cena pasquale, Gesù sull’antico patto innesta il
nuovo : rompe il pane^ rendendo grazie ;
benedice il-calice distribuendolo ai Suoi,
ed annuncia così, serenamente, per l’ultima volta il Suo sacrificio d’amore. Da
allora il pane ed il calice, simboli della
grazia redentrice, hanno testimoniato,
attraverso i secoli, del desiderio di Qesft
di entrare in comunione con noi. E’ doloroso constatare come questo desiderio di
Gesù non trovi rispondenza nel cuore di
molti membri delle nostre Chiese, ancora
così restii ad accostarsi alla Mensa del
Signore. ,
Venerdì
22 lani
Lettura ; Matt. 27, 45-56 - 2 Cor.
14, 21
« Quando Gesù ebbe preso l’aceto disse: E’ compiuto l E chinato il capo, rese lo spirito » . Giov. 19, 30.
E’ l’ultima parola di Gesù. Non avrebbe potuto essere pronunziata da altri che
dal Figlio di Dio, è in nessun altro luogo che lì, sulla croce. E’ bensì vero che,
durante la cena pasquale, nella preghiera
sacerdotale, Gesù, contemplando l’opera
sua, aveva potuto dire : « Padre, io ti ho
glorificato sulla terra, avendo compiuta
l’opera che tu m’hai data a fare » (Giov.
7, 14), ma era come un’anticipazione possibile per la sua fede, in quanto, affinchè quell’opera fosse compiuta, Egli doveva ancora vivere fino in fondo la sofferenza di chi è abbandonato da tutti,
tradito, rinnegato, vilipeso; martoriato nel
corpo e nello spirito, e infine crocifisso,
Ma ora tutto è compiuto veramente ;
Gesù può chinare il capo e rendere lo
spirito.
Chi lo ha seguito nella sua passione
ne prova come un senso di sollievo ; ma
che importa questo, e che importano tutti
i sentimenti analoghi, e tutte le emozioni
del nostro cuore, se la fede nell’efficacia
redentrice del Suo sacrificio non arde
nel nostro cuore ?
Sabato
23 Hai»
Lettura : Matt. 27, 57-66 - Salmo
118, 14-24
< Giuseppe d’Arimatea venne a
Pilato e chiese il corpo di Gesù.
E trattolo giù di croce, lo involse in un panno
lino e lo pose in una tomba scavata nella roccia,
dove niuno era ancora stato posto ».
Luca 23, 52-53.
E’ il gesto della pietà umana che finalmente si manifesta in qualche modo verso
Gesù. Ma si manifesta quando ormai tutto
è compiuto ; quando ormai Gesù è morto
per i nostri peccati. E’ già quindi un
frutto della grazia. Ed anch’esso è adempimento della Scrittura : « Gli avevano
assegnata la sepoltura fra gli empi, ma
nella sua morte Egli è stato col ricco... ».
(Isaia 53, 9).
La Scrittura che si è adempiuta cosi
fedelmente fino a questo punto, non si
adempirebbe essa ancora ? Il corpo inerte
tratto giù di croce, e posto in una tomba...
Sarà questa la conclusione di tutto? Non
aveva detto il profeta che : « Dopo aver
dato la sua vita in sacrifizio per la colpa.
Egli vedrà una progenie, prolungherà i
suoi giorni, e l’opera dell'Eterno prospererà nelle sue mani...»? (Isaia 53, 10).
Il nostro sguardo va oltre la tomba apprestata per Lui : noi viviamo della certezza della sua gloriosa risurrezione.
A. Deodato.
Seif uro
DDMENICA 24 Marzo
Jvfatfeo 28, 1-10 - 1 Corinzi 15, 12-20.
sario del Glorioso Ritorno, sul Sinodo
Valdese e sull’opera della Chiesa Valdese
in Italia; si sentiva bene che lo spirito
suo era aggravato dalla crisi attraverso
cui la Chiesa sta passando, ma era pure
profondamente commosso ed esaltato dall’esempio dì fede, di pazienza, di perse
veranza ch’egli trovò tanto presso i dirigenti del popolo Valdese, quanto presso
il popolo stesso.
Un’offerta speciale venne raccolta a
prò della Chiesa Valdese in Italia, che
sarà inviata direttamente alla Tavola.
— Durante la cerimonia di dedicazione
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del nuovo edifizio parlò pure il signor
Johu D. Guigou, sovrintendente, della
Scuola Domenicale.' Il costo deiredificio
è stato di circa $ 22.000. ^ :;
Visite ai inalati
La visita agli ammalati è una delle
attività più importanti del ministero pastorale ; ma essa contribuisce, più che
non si creda, a mantenere la tranquillità
nell’uomo quando i Pastori non svolgano
questa attività con esattezza e con zelo.
Non vi è alcuno che non senta di quanta
importanza sia quésta attività pastorale,
se si consideri che~è alla fine che noi
siamo giudicati, e che lo stato in cui noi
muoiamo decide del nostro stato per
Teternità. E se, nello stesso tempo, sì
pon mente a quanto dice la Scrittura,
che noi riceveremo'nel secolo a venire,
secondo il bene o il male che noi avremo
fatto in questa, non si avrà esitazione
alcuna nel riconoscere a quale compito
siano chiamati i Pastori quando visitano
gli ammalati ed i morenti. Il loro scopo
principale ha da essere di scoprire lo
stato di quelle persone, per rivolgere loro
in seguito le esortazioni necessarie. Allora
è l’istante in cui bisogna parlare alla coscienza del peccatori e costringerli, con
ogni mezzo possibile, a esaminare la loro
vita e le loro disposizioni riguardo alla
salvezza.
Ed allorquando un Pastore incontra,
come spesso accade, degli ammalati compenetrati dall’abitudine del vìzio e dall’induramento; 0 degli ammalati il cui
pentimento può, a ragion veduta, esser
sospetto, è allora che il Pastore ha bisogno di ogni lume, di tutta la sua prudenza, di tutto il suo zelo, di tutti i suoi
sforzi, per cercare di salvare le ’anime
che sono in un sì gran pencolo. Sono
istanti nei quali Pastori e ammalato hanno
bisogno di tempo, di libertà, di opportunità ; istanti nei quali un discorsetto
ed una preghiera non< servono a nulla.
Dopo, di ciò si giudichi se è conforme
aj ministero pastorale il rivolgere agli
ammalati ed ai morenti alcune esortazioni
generiche, onde essi confessino di essere
dei poveri peccatori, accompagnate da
assicurazioni della misericordia di Dio in
Gesù Cristo. Si giudichi ancora se è conforme al ministero pastorale il leggere
semplicemente qualche formula di esortazione 0 di preghiera. Questo metodo è
più adatto ad addormentare le coscienze
colpevoli, che non a risvegliarle ; è insomma esercitare il ministero in modo
da capovolgere la dottrina del giudizio
e la maggior parte dei principi della
religione.
Ecco adunque un Pastore che annunzia ad un ammalato il perdono dei suoi
peccati : lo esorta ad abbandonare con
gioia questo mondo, gli parla delle gioie
della vita futura, lo riempie delle più
dolci speranze ; e questo ammalato è
forse il colpevole di un delitto, un uomo
che ha vissuto nell’empietà, che non ha
restituito,, che non ha mai conosciuto la
sua religione e che è attualmente nell’impenitenza. Quest’uomo dovrebbe tremare,
mentre invece ascoltando le parole di
consolazione che escono dalla bocca del
suo Pastore, crederà di morire nella
grazia di Dio,
Inoltre se questo modo di visitare gii
ammalati e di consolarli li adagia nella
quietudine, un simile effetto si produce
anche nelle persone che assistono ai discorsi che i Pastori tengono in queste
occasioni. Quando questa gente ascolta
le consolazioni che si porgono a delle
persone che, come tutti sanno, hanno
vissuto una vita poco cristiana, essa ne
trae questa conclusione : che un giorno
si parlerà nello stesso modo anche per
loro e che beata sarà la morte, checché
ne sia stato della vita passata.
(Tradotto
dalle opere di Ö. F* Osterwald).
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Angrogna — Pastore : Roberto Nisbet.
Angrogna (Serre) — Pastore ; A. Deodato.
Bobbio Peilice — Pastore : Alberto Ricca.
Luserna S. Giov. — Pastore : Lof. Rivoira.
Massello — Pastore : Enrico Tron.
Perrero —^ Pastore ; Oreste Peyronel.
Pinerolo — Pastore: Luigi Mafauda.
Pomaretto — Pastore : G. Mathieu.
Proli ^ Pastore: Lamy CoYsson.
Pramollo — Pastore Erm. Rostan.
Prarostino — Pastore Umberto Bert.
Riclaretto — Pastore A. Janavel.
Rodoretto — Cand. Theol. A. Genre.
Rorà — Pastore E. Geymet.
S. Germano Chisone— Pastore Q. Bertin.
Torre Peilice^ Pastore Giulio Tron,
Villar Peilice — Pastore Roberto Jahier,
Abbazia — «Chiesa di Cristo». Culto
alle ore 16. Pastore Valdo Vinay, da
Fiume.
Aosta — Chiesa : 11, Via Croix de Ville
- Papt. em. Aug. Jahier (da Torino).
Barga (da Pisa).
Bari — Chiesa Valdese : Pastore A. Miscia - Via Tanzi, 33.
Bergamo — Chiesa: Viale Vitt. Em., 4
r Pastore Arn. Comba, Viale Vitt. Em. 59.
Biella — Chiesa: Piazza Funicolare Culto la 1®, 3® e 5® Domenica del mese
(da Ivrea).
Bordighera — Chiesa ai Piani di Vallecrosia - Pastore Davide Pons - Istituto Valdese - Piani di Vallecrosia.
Borrello (A& Carunchio),
Brescia — Chiesa : Via dei Mille 4 - Pastore Rob. Comba, ivi.
Brindisi — Chiesa : Via Congregazione
(da Taranto).
Caltanissetta — Chiesa : Via Maida, 19.
Campobasso (da S. Giacomo).
Carema — Scuola Valdese.
Carunchio — Chiesa - Pastore L. Naso.
Castelvenere — (da Napoli).
Catania — Chiesa : Via Naumachia, 20
- Pastore T. Balma, ivi.
Cerignola — Chiesa - Via Regina Margherita, 17 - pastore E. Pascal.
Como — Chiesa ; Via Rusconi, 9 r Pa*
- store Carlo Lupo, Via T. Grossi, 17.
Coazze — Chiesa - C. Th.'Lo Bue.
Corato — Chiesa : Corso Mazzini, 27 (da Bari).
Courmayeur — Chiesa (da Aosta).
Felonica Po — Cand. Theol. E. Corsani.
Firenze — Chiese: Via Serragli, 51 - Pastore Emilio Corsani — Via Manzoni, 21
- Pastore Tullio Vinay.
Fiume — Chiesa : 6 e 8 Via Pascoli;
(Culto ore 10) - Pastore Valdo Vinay
presso Sig. Wiltsch, Via Baccich, 5.
Forano — Pastore A. Alessio.
Genova — Via Assarotti - Pastore F.
Peyronel, Via Curtatone, 2.
Grottaglie (da Taranto).
Grotte (Agrigento) (da Palermo).
Ivrea — Chiesa : Corso Botta, 5 - Pastore
Arturo Vinay, Casa Pavera, Piazza
d’Armi.
La Maddalena (da Roma).
Lòtiano (da Taranto).
Livorno — Chiesa: Via G. Verdi, 3 Pastore: A. Ribet, ivi.
Lucca - Via G. Tassi, 18 (da Pisa).
Mantova — Via Bacchio, 5.
Messina — Via Laudamo, 16 - Pastore
Seiffredo Colucci, ivi.
Milano — Piazza Mìssori, 3 - Pastore E,
Tron, jun. - Via Euripide, 9.
Napoli — Via Duomo, 275 - Pastore M.
Moreschini, Via Cimbri, 8.
New-York — Prima Chiesà Valdese 40, West 41 st St — Culto principale
3.30 pom. - Pastore Pietro Griglio 30 West, 94th Street.
Orsara di Puglia (da Cerignola).
Pachino.
Palermo — Via Spezio, 43 — Pastore :
V. Subilia, ivi.
Pescolanciano (da Carunchio).
Piani di Vallecrosia — Pastore : Davide
Pons, Istituto Femminile Valdese.
Piazza Armerina (da Catania).
Piedicavallo — Chiesa : Via Carlo Alberto
- 2* Domenica dei mese (da Ivrea).
Piombino (da Livorno).
Pisa — Chiesa : Via Derna, 15 — Pastore: A. Arias, Via Derna, 11.
Pont Canavese (da Ivrea).
Reggio Calabria — Chiesa Rione S.
Marco: Via Possidonia, 4 (da Messina).
Riesi — Pastore Carlo Gay.
Rio Marina (da Livorno).
Rocchenere (da Messina).
Roma — Chiesa di Via IV Novembre Pastore : V. Sommani, ivi — Chiesa
di Piazza Cavour - Pastore : Paolo
Bosio, Via Marianna Dionigi, 57.
Salle (da Carunchio).
Sampierdarena — Chiesa: Via A. Cantore, 16 — Pastore V. Panasela, Via
S. Bartolomeo del Fossato, 14/4.
San Giacomo degli Schiavoni — Evangelista G. Scarinci.
Sanremo — Chiesa : Via Roma — Pastore : G. Bonnet, ivi.
S. Lucia di Quistello (da Felonica).
S. Maria di Licodia (da Catania).
Schiavi (da Pescolanciano).
Siena — Chiesa : Via S. Dom., 5 - Past.
em. E. Meynier (da Firenze).
Susa — Chiesa : Via Umberto, 14 (da
Torre Peilice).
Taranto — Chiesa: Via Pupino, 16-20
(angolo Via F. Di Palma) — Pastore :
G. Castiglione, Via Crispi, 28.
Torino — Chiesa: Corso Vittorio Emanuele (ang. Via Principe Tommaso)
— Pastore ; Elio Eynard, Via Pio V, 15.
Tramonti di Sopra (da Venezia).
Trieste — Chiesa : Via S. M. Maggiore
— Pastore : G. Del Pesco, P. della
Libertà, 5.
Venezia — "Chiesa : Palazzo Cavagnis
(S. M. Formosa) — Pastore : Ernesto
Ayassot, ivi.
Verona ^ Chiesa : Via Duomo (angolo
Via Pigna) da Brescia.
Viering (da Aosta).
Vittoria — Pastore : Arturo Mingardi,
Via Garibaldi, 60.
Zurigo — Chiesa Evangelica di lingua
italiana (Waldenserwerk) - Bethaus
Wiedikon (Schlossgasse) — Pastore :
Alberto Fuhrmann, Steinstrasse, 28.
Addis Abeba (A. O. I.) — Cav. Uff. Cap.
G. Bertinatti, Comando di Piazza.
Altri gruppi di fedeli sono regolarmente
visitati dai pastori delle Comunità vicine.
★
★ ★
Ufficio di ptesidenza della Tavola Valdese — Prof. Ernesto Comba, moderatore - Past. Guido Comba, cassiere
— Via IV Novembre, 107, Roma (101).
Facoltà di Teologia — Via Pietro Cossa,
42, Roma (126) — Professori : Ernesto Comba, Davide Bosio, Giovanni
Miegge.
Liceo Ginnasio Pareggiato — Torre Pèllice — Preside : Prof. A. Tron.
Libreria Editrice Claudiana — Torre Pellice — Direttore : Past. Paolo Coìsson.
Commissione delle Pubblicazioni : Prof. D.
Bosio, presidente; V. Sommani, Teod^
Balma, M. Moreschini.
Convitto Maschile — Torre Peilice — Direttore : Pastore Davide Forneron.
Istituto Femminile Valdese — Vallecrosia
— Direttore : Pastore Davide Pons.
Orfanotrofio Femminile — Torre Peilice
— Direttrice : Sig.na Lidia Fini.
Istituto Evangelico Femminile — Via del
Gignoro, 14, Firenze - Direttrice: Signorina Maria Coucourde.
Orfanotrofio Maschile (Istituto Gould) —
Via Serragli, 51, Firenze — Direttore;,
Pastore Emilio Corsani.
Orfanotrofio Maschile — Pomaretto —
Direttrice : Sig.na Adele Pons.
Istituto Artigianelli Valdesi—Torino —
Direttore : Enrico Bounous, Via Berthollet, 34.
Ospedali Valdési — A Torre Peilice, a
Pomaretto, aTorino(ViaBerthollet, 36),
Casa delle Diaconesse — Sede: Torre
Peilice (Torino) —Direttore : Pastore
Roberto Nisbet, Angrogna.
Rifugio Re Carlo Alberio, per incurabili
— Luserna San Giovanni.
Asilo per Vecchi, Luserna San Giovanni.
Asilo pet Vecchi, San Germano Chisone
— Direttore : B. Soulier, past. emerito.
Asilo per Vecchi, Vittoria.
Colonie Valdesi oeirAinerica del Snd
URUGUAY
Colonia Vaidense (Dep.to Colonia) —
Pastore : Ernesto Tron. ,
Colonia Cosmopolita - Via Rosario
(Dep.to Colonia) — Past. : Em. Ganz.
Tarariras e Annessi (Dep.to Colonia) —
Pastore: Daniele Breeze.
Ombùes de Lavalle (Dep.to Colonia) —
Pastore : Carlo Negrin.
Colonia Miguelete (Dep.to Colonia) —
Pastore Carlo Negrin, da Ombùes.
San Salvador (Dep.to Soriano) — Pastore :
Giovanni Tron (residenza: Dolores).
Nuevd Vaidense e Nin y Silva — Visitate periodicamente.
• EstaEvàn
AROENTINA
Colonia Belgrano (Prov, Santa Fe
ción Wildermuth F.C. C. A.) —
gelista :: Carlo Alberto Griot. .
Colonia Iris (Pampa Centrai^ — Pastore Silvio Loiig, Est. Jacinto Araúz - F.C.S.
Colonia Et Sombrerito (Prov. Santa Fe ;
Est. Paul "Groussac - F.C.S.F.) e Calchaqui (Prov. Sànta Fe - F.C.S.F.) —
Visitate periodicamente. ‘