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Torre ̻e!Hce, 28 Agosto 1942-X)C
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Rigruardate alla roccia onde foste tagliati
(Isaia LI : 1)
Settimanale diell«i*C!kie
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Vaia«
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Nulla sia più forte deila vostra fedel
. *: V. (Oianavello),
Italia e Impero
Estero
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ABBONAMENTI
. --i». . Anno L. Ì5 — Semestre L. 8
• . . » » 25 — » » 15
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La prossima Sessione Sinodale s’apri■ra, Dio volendo, Itmedì 7 settembre alle ore 15,30 nel Tempio di Torre Pellice, Gon un culto presieduto dal pastore
Guido Comba, e seguito dalla consacrazione al Santo Ministero del Candidato
sig. Gustavo Bouchard e dalla presentazione del pastore Aldo Shaffi alla Chiesa.
Tutti I membri del Smodo, Ministri e
Delegati, sono convocati per le ore 15
precise nell’Aula Sinodale della Casa
Valdese per assistere alla firma della
Confessione di fede e per i prermlinari
d’uso.
Il Moderatore:
Virgilio Sommani
In occasione del 250° Anniversario
della storica Assemblea Sinodale che
neH’anno 1692, dopo il ritorno in Patria
dei Valdesi, ricostituiva organicamente la nostra Chiesa, la Tavola VaMese
ha deliberato che durante la settimana
sinodale si celebri un culto in sentimenti di umiliazione, rendimento di grazie
e consacrazione,
Il detto culto, presieduto dal pastore
Luigi Marauda, avrà luogo nel Tempio
di Torre Pellice: giovedì 10 settembre
ad ore 10,30.
Società di Studi Vaideli
Seduta antiual« (7 settembre 1942-XX)
I Soci e quanti si interessano alla Storia Valdese sono caldamente invitati ad
intervenire alla seduta annuale della
Società che si terrà in Torre Pellice
nella Casa Valdese.la sera di lunedì 7
settembre; alle ore 8,30, secondo il pro.gramma seguente:
Seduta pubblica:
1) Relazione del Presidente sulle attività societarie;
2) Conversazione del prof. A. Jalk sul
tema « Gli Invincibli »; •
3) Comunicazioni varie.
Seduta riservata ai Soci:
1) Relazione finanziaria;
2) Discussione sulle relazioni;
3) Proposte e comunicazioni;
4) Elezione del Seggio.
Il Seggio.
r. u. V.
Ricordiamo il Convello ,annunziato nel precedente numero e che avrà
luogo a S. Germano Chisone (al Parco
della Sagna).
— Coloro che desiderano partecipare
al culto al mattino e pranzare al sacco,
troveranno una fontana ferruginosa
sulla strada fra i Gondini e la Sagna; al
Parco della Sagna vi è anche una sorgente di ottima acqua.
— I ciclisti che, vengono da Pomaretto potranno depositare le loro biciclette all’Asilo dei Vecchi, quelli che
vengono,da Pinerolo in ViUa.
— In caso dì tempo pessimo il Convegno non avrà luogo. In caso di tempo incerto, nel tempio anziché all’aperto.
JkVViSO
Nei giorni 2 e 3 settembre avranno
luogo, per iniziativa della Rivista L’Appello, nel Tempio del Ciabas, due Gior- '
nate Teologiche, in cui vari oratori tratteranno il tema: UMANISMO E ANTIUMANISMO CRISTIANO. Le giornate
cominciano alle ore 9. Nel pomeriggio
vi sarà una discussione sugli argomenti
presentati la mattina.
Il pubblico è cordialmente invitato.
INrallor«: Prof. BINO COèTABELt
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, Valdese ^ Alberto, l "bis‘17 torre Phxic*
Spett. PELLlCE ,ud^ 27 - Torre Pelmck^'' ’
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v’.'"' ogni cambiamento d’indirizzo costa una lira
Cent. 30 la copia
Ricorre quest’anno il 250° anniversario d’un avvenimento di singolare importanza nella stona valdese: quello
della prima assemblea sinodale riunita dopo il Rimpatrio, nel 1692. L’assemblea' tu notevole per due ragioni essenziali: riguardo al passato, realizzò il
coronamento tenacemente voluto della
stessa straordinaria impresa del Rimpatrio; riguardo all’avvenire, ricostituì
spiritualmente ed organicamente la
Chiesa Valdese quale ora esiste. Interessando perciò direttamente noi Vaidesi d’oggi, non soltanto come storia,
ma anche come vita, è opportuno e giusto di rievocare il ricordo, per trarne
ispirazione ad una più chiara coscienza
della nòstra realtà religiosa.
Lo scopo maggiore che i Valdesi de]
Rimpatrio s’erano proposto nella loro
spedizione era stato appunto quello della ricostruzione della Chiesa Evangelica nelle'Valli, ove Dio l’aveva provvidenzialmente destinata 'da -tempo immemorabile. Ng abbiamo'numerose testimonianze dirette. Citiamo le due più
autorevoli. Gianavello, nelle Istruzioni
che aveva loro consegnato come direzione e guida, dichiarò che anzi tutto i
loro sforzi erano diretti « alla gloria' di
Dio, per il ristabilimento della sua
Chiesa... per riaccendere la fiaccola del
nel luogo
della loro nascita », augurandosi di tutto
’Cuore che Dio avesse a servirsi di, loro
« per accendere il vero candeliere nella nostra patria » chiara allusione ai significato del tradizionale stemma valdese. Enrico Arnaud, iniziando la narrazione di quel Glorioso Rimpatrio, che
egli stesso aveva organizzato e diretto,
indicò la cosciente risoluzione dei par-^
tecipanti « di marciare per riconquistare la patria e ristabilirvi la vera « Chiesa di Gesù Cristo l.
Onde naturale che i Valdesi, appena
'¡si ritrovarono nelle patrie Valli, grazie
al risultato vittorioso della spedizione
[ed alTaccordo col Duca di Savoia, e cominciarono fin dagli ultimi mesi del
_1690 a rioccupare a grado a grado le
loro terre disertate da tanti ainni di
guerra, si raggrupparono spontaneamente, quasi per movimento istintivo, ’
in parrocchie intorno ai pochi pastori
ritornati dal duro esilio o dall^ più dura prigionia, e ripresero le antiche tradizioni dei loro culti e dei loro riti come espressioni necessarie della loro vita d’individui e di popolo. Così Enrico
Arnaud già il 5 luglio 1690 si firmava
in una lettera « pasteur . à la Tour »
pastore di Torre Pellice. Così Guglieltno Malanot era ritornato fra i superanti della sua vècchia parrocchia d’Anvenerando moderatore Si
® S. Giovanni,
plesso cui dopo brevi mesi doveva do
iTorfri*' “ =ausa de?h
aspri patimenti sofferti in prigione.
sentirono la necessità di
ffaÌ^fp« a « ^ una unità or
fnnerf ^Spontanei. Perciò,
f ^ un’assicurazio
fttmpT quanto non ancora
benevola attitudine,
“it liberatè'dagli
strazi della guerra tra Francia e Savoia,
la prima assemblea sinodale fu convo1892^^ dei Coppieri il 18 aprile
Il Tempio dei Coppieri, già due volte
abbattuto dalla bufera della pers^S
ne, riel 1561 e nel 1655, era stato miracolosamente risparmiato durante lo
sterminio del 1686, l’unico ad essere ri-,
masto in piedi, chi sa per quali ragioni,
a parte quello di Prali. Doveva portare
però tracce assai visibili del passaggio
rq-vinóso del nemico, comunque, affret
i|tarh,ente riattato, aveva ricominciato
ad, ospitare fra le sue mura i fedeli.
Sìnico Arnaud v’aveva certamente pre<^ato; poi, mentr’egh era sempre . più
assorbito da missioni lontane religiose,
militari, politiche, v’era tornato, nel
ISSI, Giovanm Giraud, il vecchio pastoré“^ella parrocchia. '
^lu tale ambiente suggestivo si riunì
q^lla prima lassemblea sinodale. Assirhblea assai ristretta, in quanto, non
vkran potuti intervenire, per ragioni
evidenti, i deputati laici delle parrocchie. Assemblea particolarmente impressionante, in quanto i nove pastori convenuti, i soli presenti allora alle
Vèlli, portavano nel corpo e neiranimo
1 èegni profondi delle durissime prove
yWtoriosamente superate grazie alla fedeltà della coscienza ed alla tenacia
della volontà.
«■ V’era Davide Léger, il più anziano e
venerando; già pastore di Villasecca dal
1655 al 1686, vi aveva sofferta la persecuzione delle Pasque Piemontesi, ne
aveva ricostruito poi la parrocchia ed il
Tempio; ghermito nel 1686 dal nemico
con la moglie ed i sei figli, tenuto per
quattro anni nelle aspre prigioni di 'Torino e della Verrùa, n’era stato liberato
nel giugno 1690. Era subito tornato al
suo servizio, alle Valli.
V’era un altro pastore anziano, Giacomo Jahier, figlio del famoso capitano
del 1655, anch’egli involto in quella
guerra, poi lungamente pastore a Pramollo, tratto nel 1686 in. prigione per
quattro duri anni a Torino ed a Nizza.
V’er'ji Enrico Arnaud, sfuggito allo
sterminio del 1686, organizzatore e capo della spedizione del Rimpatrio,
V’era Giacomo Móutoux,. che nella
spedizione stessa gli era stato coraggioso compagno fino alTll settembre 1689,
quando presso il Villar era stato fatto
prigioniero; trascinato in carcere a Torino, liberato nel giugno 1690.
V’erano Giovanni Giraud e Guglielmo Malanot, fino al 1686 rispettivamente pastori di Torre Pellice e di S., Giovanni, anch’essi tratti in prigione nello sterminio del 1686 e liberati nel giugno 1690.
V’era Davide Jourdan, già pastore a
Roure Villaretto in Val Chisone, sfuggito nel 1686 alla persecuzione, esule
in Inghilterra, nel 1687, in un suo viaggio per mare, fatto schiavo da pirati
arabi, tratto in Algeri, fortunosamente
liberato due anni dopo.
V’erano infine Giovanm Duinas e
Davide Javel, scarppati di Francia alle
sanguinose oppressioni di Luigi XIV,
accorsi ultimamente alle Valli a portare
la loro fraterna collaborazione.
Nove pastori, nove valorosi combattenti per la fede evangelioa, recanti eia-'
scuno esperienze incancellabili di dure
prove di faticose vittorie, maturi quindi a ricostituire la loro Chiesa.
Di quella storica assemblea sinodale
sono stati conservati gli atti ufficiali
che ne riassumono ,lo svolgimento e ne
fissano le deliberazioni più importanti.
E’ un documento veramente prezioso, il
quale, pur nella scarna semplicità del
I espressione, rievoca con straordinaria
efficacia la riunione: nel quadro disadorno ed austero del Tempio, quei nove
uomini, quelle memorie del terribile
passato, quelTappassionata dedizione a
Dio ed alla Chiesa delle Valli, quella
fermissima, risoluzione di compiere la
missione provvidenzialmente affidata.
II proemio mette in valore tutti questi
elementi:
« La provvidenza adorabile di Ì>io e
la sua bontà infinita avendo riunito in
queste Valli la maggior parte dei superstiti del lamentevole sterminio dèi
Rimpatrio
1686, et i Pastori che Dio ne hà cóliservati e liberati, con alcuni altri aggiunti
a loro, non desiderando che lavorare' con
tutte le loro forze alla coltivazione di
questa vigna, che il Padre Celeste ha,
nelle sue compassioni, nuovamente
piantata, oltre alle altre cure che ne
vogliono prendere, intendono cercare di
ristabilire il buon ordine che era fra loro osservato prima dello sterminio suddetto».
Dopo quest’atto introduttivo, che
comprende evidentemente molte deliberazioni non specificate, viene registrata la nomina della nuova Tavola,
della prima Direzione centrale 'della
Chiesa ricostituita. Essa risulta formata
da tre « ufficiali » : Davide Léger, moderatore; Enrico Arnaud, m,oderatore
aggiunto; Guglielmo Malanot, segreta-rio; tre grandi nomi, nella storia valde--,
se delTepoca; tre personalità caratteristiche di quella tragica epopea.
Si provvide poi ad - assegnare ufficialmente i pastori presenti alle varie
parrocchie già formate, iniziandone il
regolare funzionaménto: Davide Léger a
Bobbio, Davide Jourdan al Villar, Giovanni Giraud alla Torre, Giovanni Du-mas a S. Giovanni, Guglielmo Malanot
ad Angrogna, Enrico Arnaud a Rorà;
poi Davide Javel a Prarostino e Giacomo Jahier a Pramollo, con l’incarico 'di
prowe<fere alle altre . parrocchie del
Val Chisone; ed infine Giacomo Mou-toux a Prali, con. l’iricarico d’occuparsi
di tutte le parrocchie della' valle di
MartinOj in cui la popolazione era. evi’'v
dentemente ancora molto'scarsa.
Ma la deliberazione più importante^
che esprime il carattere profondamentespirituale delTassemblea, è quella di
richi^are i Valdesi ad un sentimento
d umiliazione, di riconoscènza, di consacrazione^ di fronte a Dio, mediante un '
solenne digiuno, cioè una giornata di
culto e di preghiera, da celebrarsi la
domenica 4 maggio 1692. E per prepararvi il popolo, gli si rivolse uno spe’^®®saggio, che venne preparato
dall assemblea stessa.
Il testo del messaggio è trascritto negli atti. Riprendendo il linguaggio severo ed aspro con cui certi Salmi o certi
passi dei Profeti dell’Antico Testamento richiamano. il popolo al pentimento,
indicando i flagelli e le guerre comé'
manifestazioni della collera dell’Eterno,
contro i peccati degli uomini, esso invita i Valdesi « al pentimento sìncero ed
alla preghiera ardente, congiunte con la
riconoscenza per le grazie che la Divina bontà si è compiaciuta d’accordar,ci, riunendoci, nella sua misericordia
nelle nostre antiche Chiese, dai diversi
punti del mondo ove la tempesta della
persecuzione ci aveva per la più parte
gettati ». I Valdesi si preparino ad una
totale consacrazione a Dio, in modo da
«ottenere finalmente dalla sua bontà
paterna il riposo e la pace, sìa per la
sua Chiesa in generale, sia in particolare per i superstiti delle nostre popolazioni e chiese; riposo e pace Verso cui
essè hanno già da così lungo tempo sospirato ».
• In seguito ad opportuna segnalazione della Società di Studi Valdesi, la Tavola Valdese ha deliberato che, qu^tp
250° anniversario delTassemblea sinodale del 1692 venga celebrato con im solenne culto sinodale nel Tempio di Torre Pellice, giovedì 10 settembre, alle
ore 10,30. Una commemorazione storica
delTavvenimiento verrà fatta nel Tempiostesso dèi Coppièri’la domenica 13 set-
2
...,
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:ym'
tembre alle ore. 15. Ma la ijnlgliore ce-'
lebrazione deiranniversario, oggi sarà costituita da un riimovato senso
d’umiliazione, di riconoscenza, di consacrazione a Dio, da parte di tutti i Vàidesi, come fedele consenso a quell’invito che ci viene cosi distinto dalla lontananza dei secoli. Attilio Jalla.
Ricordiamo che martedì prossimo, 1°
settembre, alle ore 18 nell’Aula Sinodale della Casa Valdese avrà luogo
l’ultima delle conferenze sul tema
«PERCHE’ SIAMO CRISTIANI EVANGELICI».
Parlerà il {>astore prof. Valdo Vinay
sul tema « Ascetismo cattolico e protestantesimo ».
Il pubblico è cordialmente invitato.
PÈRSONAUA
Esprimiamo la nostra profonda simpatia cristiana al prof. Ernesto Comba,
della nostra Facoltà di teologia, ed alla
sua famiglia per la nuova prova che lo
ha colpito con rimprovvisa moril^ della
sorella signora Albina Cargill, avvenuta à La Tour de Peilz (Svizzera) dove,
da anni, risiedeva.
Lunedì 24 agosto, nel tempio di Torre Pellice, il Vice-Moderatore signor
E. Tron ha unito in matrimonio il pastore signor koberto Comba e la signorina Élena Tfon. Agli sposi i nostri più
vivi auguri.
CROW/tC/l V/ILbCSC
ANOROONA (Capoluoiro)
Ci perviene da Alpignano la triste
notizia della morte di Bartolomeo Chaw^
vie. Partito da S. Lorenzo un 25 anni
orsono; dopo alcuni anni trascorsi nelrAmerica del Sud era tornato in Piemonte e si era etabilito ad Alpignano
nel 1928, faóendoivtsi poco a poco s
mare e benvolere. Memore del suo luogo di origine, e delld sua qualità di valdese, aveva sen^* mantenuto legam,
dJWfetto e di riconoscenza con la s
parrocchia.
Voglia il Signore sostenere e consolare tutti i parenti e specialmente la signora Chauvie Fenouìl e la piccola Eliana.
POMARCTTO
Il culto di domenica prossima nel
tempio alle ore 10,30 sarà presieduto,
Dio volendo, dal pastore di Livorno
dott. Alberto Ribet.
— Sono stati presentato al S. Battesimo Jacumin Livio di Alessandro e di
Marion Grill, e Prochet Guido di Giosuè e di Bleynat Alina (Lause).
Au^ri di salute fìsica e prosperità
nel Signore porgiamo ai bimbi battezzati ed ai loro affezionati genitori.
PRAMOLLO
Sabato 2-2 coir, è stato célebrato nel
tempio il matrimonio del sig. Carlo Baimas di San Germano Chisone con la
sig.na Elena Peyronel di Pramollo. Il
pastore Paolo Bosio che presiedeva la
lieta cerimonia ha rivolto agli sposi
un fervido messaggio. I nostri auguri
seguano gli sposi felici.
Domenica 23 corr. nella riunione
pomeridiana il sig. C. Dajvite, anziano
della Chiesa di Torino, ha rivolto la
parola all’assemblea raccolta nella
scuola dei Ciaurencs. Ringraziamo questo fratello per il suo messaggio pieno
di fede.
PRAROSTINO
Battesimi. Gallian Rosalba e Fiorentina di Tommaso e Bertino Elsa (Inverso Porte); Gönnet Pierina Bianca di
Enrico e Roman Maria (Roccapiatta);
Godino Romilda e Pierina di Cesare e
Fomeron Adelina (Ciabot Bas).
Matrimoni. Romano Alfredo, e Tron
Ivonne (8 agosto); Godin Cqrlo Augusto
e Chianforano Rivira (14 agosto). Il
Signore sia l’ospite costante di queste
nuove famiglie.
Funerali. Gardiol Elena ned. Fome-’
ron spentasi tragicamente alla Massera
il 17 luglio. Godino Luigia in Roman
deceduta il 21 luglio alla Giaculinera.
Provata da lunghi anni di pen(^ infermità essa rimane per tutti un luminoso
esempio di pazienza e di rassegnazione
alla volontà del Signore. Si è spenta a
soli 40 anni lasciando nel dolore il ma
-rito e due teneri ^li sui 'quali invochiamo le benedizioni ,di Dio. Bourne
Franco di Cesare ritornato al Signore
dopo poco più di un mese di vita.
— Il nostro culto del 2 agosto è stato
presieduto' dal prof. J. Lombardini e
quello della domenica 16 agosto dal
pastore di Fiunae d.r C. Gay che ci ha
anche parlato, in modo molto ìmpressivo ed interessante nel corno di una
rituiione all’aperto al Podio, deU’opera
della nostra chiesa nelle Tre Venezie.
Ringraziamo questi fratelli per le
-»lloro apprezzate visite.
H 22 agosto, alle Molere, si è addormentata nel Signore Irene Paschetto
nata Fomeron di anni 24. Assidua frequentatrice di tutte le attività ecclesiastiche, si era sposata da poco più di un
anno. Una grave ed irreparabile malattia la inchiodava per parecchi mesi su
un letto di dolore ed essa si spense fra
penose sofferenze. Sempre ansiosa di
ricevere la visita del Pastore essa rimane un esempio di bontà e di dolcezza.
— Il pomeriggio della domenica 23
c. m. il nostro vetusto tempio di Roccapiatta apriva i suoi bàttenti per un culto speciale nel corso del quale veniva
ricordato il nome dell’alpino Pons Riccardo caduto in combattimento in Croazia.' Là folla convenuta da- Angrogna,
S. Giovanni, S. Germano, S. Secondo e
Prarostino non poteva che parzialmente
entrare nel tempio. La solenne funzione
è stata presieduta dal pastore locale.
Un commovente messaggio è stato rivolto all’assemblea dal nostro Cappel
■ lano, Past. E, Rostan che, con sacrifìcio
personale, aveva tenuto ad essere presente alla cerimonia. Dopo la funzione
in chiesa una folla di oltre 500 persone
seguiva le autorità e le numerose rappresentanze per ima breve funzione civile dinanzi alla lapide dei caduti in
■guerra.
Nel suo immenso dolore, la famiglia
Pons è stata vivamente sensibile per
questo unanime tributo di simpatia.
ì;
il
5 S'
RORA’
La stagione estiva è passata in un
baleno. Così presto, che non ci è neppur
stato possibile d’inviare nostre notizie
all’Eco...
— I fratelli villeggianti sono stati assai meno numerosi che negli anni prece- **
denti, ma quelli venuti si dimostrarono
in generale di ottima lega e ci consentirono di gustare quelle gioie purissime
della comunione fraterna, di cui serbiamo da un anno aH’¿iltro il ricordo nostalgico. Altri impossibilitati di tornare
da circostanze di forza maggiore, si tennero in istretto collegamento epistolare
con noi per modo che il loro nome risuonò in Rorà quasi come se fossero
stati presenti.
— I ritrovi serali « nella catacomba »
- tale è ormai il nome consacrato della
saletta a pianterreno del presbiterio dovettero rasere un po’ diradati e ridotti a quattro per settimana. Il fervore
dei presenti ci compensò del numero ridotto in confronto degli anni precedenti. Ricordiamo con riconoscenza i buoni
messaci uditi ai culti serali, volta a
volta, dai signori Embaijé Halbtesghi,
dott. Elio Eynard, pastore Davide Pons,
anziano Cesare Ribet, studente Cipriano Tourn.
— Ai culti domenicali nel tempio, abbiamo avuto il piacere di veder salire
in pulpito, una volta, il prof. Gino Costabel che ringraziamo sentitamente.
— Lunedì sera 16 agosto, con una cerimonia intima e sobria, abbiamo inaugurato i restauri effettuati alla nostra
centenaria Scuola delle Fucine. Una discreta assemblea ~ tutto quello che si
poteva sperare in un momento di così
gran lavoro - riempì tutti i posti disponibili nel locale illuminato a giorno dal
nuovo impianto di luce, elettrica. Ebbe
l’onore di essere presieduta da quattro
Pastori di cui due sopraintendenti. Al
posto d’onore sedeva la signora Fanny
Long di Pinerolo e verso di lei, con affettuosa riconoscenza si volsero spesso
gli occhi dei presentì, piccoli e grandi,
perchè al suo generoso interessamento
erano dovuti la maggior parte dei ristauri effettuati.
Presiedette il sopraintendente del l®
Distretto, pastore Roberto Nisbet che
lesse e meditò la Parola di Dio. Quindi,
il Pastore del luogo rifece per sommi
capi la storia del luogo, il sopraintendente del 3° Distretto dott. Alberto Ribet portò dalle Chiese deH’Evangelizzazione un messaggio di caldo entusiasmo
e di fraterno augurio e il dott. Elio Eynard pastore a Tarino concluse con un
appello vibrante.
La festa era cominciata con la visita
ai locali ampliati e migliorati. Terminò
con una modesta tazzina di caffè lorengo e lasciando in tutti il ricordo dì un’ora benedetta. Due bimbi espressero pure la riconoscenza dei loro coetanei alla
signora Long,
~ Domenica 16 e 23 agosto, in due
edizioni, ebbe luogo il nostro annuo Bazar. Siccome il merito dei progressi degli anni scorsi era in gran parte dei villeggianti, temevamo fortemente, per
quest’anno, un grave disastro. Non fu
così! I villeggianti presenti ed i Rorenghi fecero dei miracoli talché la cifra
dell’almo scorso - benché i conti non
sieno ancora chiusi - può considerarsi
almeno raggiunta. Ne siamo tanto riconoscenti a tutti coloro che vi hanno
profuso le loro fatiche ed il loro .spirito
di sacrifìcio e di amore.
— f*er concorrere alla riuscita del Bazar, i nostri giovani ci hanno offerto una
bella serata nella loro Sala della Gioventù. Ci offrirono una primizia rorenga tolta dal vero: « Preghiera e volontà » di Cipriano Tourn. Attori ed autore furono affettuosamente applauditi.
— Dei nostri soldati, in questi ultimi
tempi, non abbiamo più ricevuto molte
notizie. L’estate, con le sue attività, ci
ha un po’ fatto perdere contatto. Li
preghiamo tutti di volerci scrivere al
più presto affìnchè possiamo aggiornare i loro indirizzi.
[Indirizzate a: E. Geymet, pastore Rorà di Luserna (Torino)].
•AN GCRNANO OHiacmc
La nostra parrocchia'ha avuto il privilegio d’esser stata scelta per l’ultimo
Convegno estivo della FUV*. Il culto del
mattino sarà presieduto dal pastore
Paolo Bosio. Il Convegno del pomeriggio avrà luogo al Parco della Bagna.
Non v’ha dubbio che la gioventù di tutti i quartieri parteciperà con gioia e in
• massa a questa giornata unionistica.
— Per un tragico incidente Gustavo
Comba di Alberto dei Bleynat, nella
notte di donienica 16 corrente veniva
colpito da morte violenta a Marina di
Massa, dove si trovava per l’inizio del
suo servizio militare.
La notizia ha piombato la famiglia
nella costernazione ed ha prodotto in
parrocchia l’impressione più profonda.
Avevamo visto quel caro giovane poche
settimane fa alla riunione dei Garossini
e c’eravamo felicitati con lui per il suo
florido aspetto e la salute riacquistata
in alcuni mesi di degenza àll’Ospedale
di Pomaretto. Partito per la visita militare pieno di vita e di speranza dopo
pochi giorni è stato riportato a S. Germano in una bara saldata e sigillata.
Veramente l’uomo è « come, l’erba che
verdeggia la mattina, la mattina essa
fiorisce e verdeggia, la sera è segata e
si secca». Ma se il corpo suo mortale
nella freschezza dei velit’anni è tornato
così presto alla polvere dpnde è stato
tratto, l’anima sua non è morta. Non è
spento il suo sorriso dolce e buono, non
s’è raffreddato il suo cuore generoso.
« Chi crede in me anche se muoia vivrà », ha detto Gesù, e perciò la famiglia colpita da tanta sciagura non deve piangere senza conforto, ma guardare al Cielo dove il caro Gustavo è vivente e dove ha certamente ritrovato la
sua cara nipote e figlioccia Germana
entratavi pochi mesi prima.
A Marina di Massa il pastore signor
Attilio Arias, avvèrtito da S. Germano,
è prontamente accorso da Pisa per presiedere il servìzio funebre all’Ospedale
Militare, e sabato pomeriggio nel nostro tempio è stato rievocata la figura
del caro scomparso ed è stata proclamata la Parola di Vita Eterna in Cristo
Gesù, dinanzi ad una grande assemblea
di parenti, di Autorità, di fratelli in fede e di amici, profondamente commossi.
La salma è stata tumulata nèl cimitero
d’inverso Porte.
Così ha avuto termine una settimana
di angoscia e d’indicibile dolore per la
famìglia più numerosa della nostra parrocchia e. possiamo beij dire per la parrocchia tutta che ha sentito la realtà
della simpatia cristiana.
Nel nome di Gesù diciamo alla famiglia Comba:
«Il vostro cuore non sia turbato e non
si sgomenti ».
E a tutti, ma in modo speciale ai giovani:
« Vegliate dunque, perchè non sapete
nè il giorno nè l’ora ».
— Ringraziamo vivamente il dott.
Alberto Ribet che ha presieduto il culto di domenica scorsa dandoci un consolante messaggio.
— La riunione ai Chiahranài a causa
della pioggia è stata frequentata da un
piccolo gruppo di fedeli. Speriamo tenerne un’altra prima dell’inverno.
Toime l’■u.lce
Il culto, domenica prossima, alle' 10,30
sarà presieduto, Dio volendo, dal pasta»
te Davide Bosip, professore alla nostra
Facoltà di teologia.
— Il sig. Luigi Jalla e la signora Enrichettà J^a Charbonnìer (Braide)
hanno celebrato le loro nozze d’oro. Domenica scorsa erano riuniti per l’occasione tutti i m.embri della famiglia e
molti parenti per partecipare alla gioia
riconoscente dei cari sposi e far loro i
migliori auguri per le nozze di diamante. Durante il culto il pastore sottoli- ■
neando alcuni versetti, appropriati alla circostanza, delle Sacre Scritture
parlò della gratitudine e della lode dovute a Dio 'autore di ogni bene ed
invocò la benedizione divina sugli sposi
felici ed ancora pieni di vita.
— Lunedì mattina nel tempio venne
celebrato il matrimonio del pastore Roberto Comba e della signorina Elena
Tron (Santa Margherita). La cerimonia
fu presieduta dal pastore di Milano sig.
Enrico Tron. Auguriamo agli sposi una
vita ricca di benedizioni nella loro carriera pastorale, dovunque il Signore li
chiamerà*a lavorare.
— In modo repentino Iddio richiamò
da questo mondo la signora Maria Eynard nata Leuet, compagna fedele ed
amata del nostro venerando fratello
Stefano Eynard (Via Oliva). Da molto
tempo, a causa degli acciacchi* dovuti
all’età, non poteva più uscire di casa.
Aveva una fede semplice, ma sincera;
lascia un buon ricordo di persona caritatevole. Iddìo le ha risparmiato le
gfandi sofferenze. Si può dire veramente che si è addormentata nel Signore.
Al caro signor Stefano Eynard vogliamo dire ancora tutta la nostra vivente,
simpatia.
Stefano Eynard con le famiglie Eynard (GarabUn), Planchon e Jovtrdan
ringrazia tutte le gentili persone che furontì loro larghe di simpatia e di conforto in occasione della dipartenza della diletta Consorte e Zia
HI EllUD nianni-Tiiiim
Torre Felice, 20 agosto 1942-XX.
Le famiglie Paschetto e Fomeron vivamente commosse per le indimenticabili dimostrazioni di simpatia tributate in occasione della morte della loro
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spentasi in età di 24 anni, sentitamente
ringraziano il postore U. Bert, la Corale
e la sua direttrice e tutte le persone che,
in qualsiasi modo, hanno preso parte al
loro grande dolore.
Prarostino, 22 agosto 1942-XX.
. CERCASI signorina pratica di casa
disposta occuparsi bimba piccola. Rivolgersi pastore Giampiccoli, Villa Decker - Torre Pellice.
CERCASI custode per la Chiesa Valdese di Torino e annessa portinerìa.
Per informazioni rivolgersi al pastore Eynard - Via Pio V, 15 - Torino.
Pr«l. Omo Coar^m, dlrettvre naponiablit
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E’ uscito
Attilio Jalla
IL PRÀ DEL TORNO
nella storia e nilia fita delle Yalli Valdesi
Libreria Ed. Claudiana - Torre Pellice
•..4
32 pagine - L. 2