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Anno 119 - n. 18
6 maggio 1983
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10066 TCRHS PELLICE
delle valli valdesi
SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE VALDESI E METODISTE
■
GIORNALISMO E RESPONSABILITÀ' EVANGELICA
La vocazione della verità
Nell’anno del cinquantesimo
anniversario della presa del potere nazista (sarà un caso?), ecco comparire i diari completi di
Hitler. La notizia ha riempito le
pagine dei giornali di tutto il
mondo e in poco più di una settimana, con il moltiplicarsi dei
pareri di esperti pro o contro
l’autenticità, è passata dai toni
elettrizzati dello scoop a quelli
divertiti del giallo-farsa.
A prescindere da qualsiasi valutazione sull’autenticità, che ovviamente è impossibile dare, mi
pare invece possibile dare una
valutazione sulla moralità di quest’operazione.
Esistono metodi scientifici che
permettono di stabilire con estrema precisione la data di uno
scritto, ma sembra che il settimanale « Stern » si sia limitato a
perizie parziali e a pareri di
esperti che avrebbero lavorato
sul contenuto e la forma dei diari (ma la perizia calligrafica sarebbe stata compiuta su documenti facenti parte del materiale «ritrovato», non sui diari).
Come mai? La risposta non sembra difficile a partire dalle cifre
da capogiro che sarebbero state
pagate per i diari. Un po’ di prove sono necessarie per poter fare il polpo vendendo i diritti nei
vari paesi, ma troppe prove potrebbero fare del colpo una boUa
di sapone. E così, ecco la notizia
bomba con lo strascico di una
polemica vero-falso prevedibile,
forse prevista, che comunque non
guasta, anzi. « Stem » non rifiuterà certo la commissione internazionale di esperti che studierà
a fondo i diari e se, dopo mesi e
mesi, la commissione decreterà
che i diari sono un falso, che importa? Saranno già stati pubblicati negli estratti predisposti, saranno già stati sfruttati, spremuti • gettati via, in Germania, in
Francia, in Italia, ovunque; e la
autenticità sarà se mai un problema per gli storici, non certo per
il giornalismo « commerciale ».
Tutta la vicenda è quindi pUotata da un preciso motivo: l’interesse. Lo indica tra le righe « Panorama », la rivista che », è assicurata i diritti per l’Italia, dicendo nel sommario del suo articolo: « Panorama non ha perso
l’occasione ». L’affare, si potrebbe dire in modo appena appena
più esplicito; e gli affari, si sa,
sono affari. Si discuta pure dell’autenticità, intanto tiriamo l’affare in porto. Magari coprendolo con una virtuosa obiettività
che non si pronuncia sull’autenticità e addirittura con il ributtante richiamo al « doveroso servizio reso al lettore ».
Migliala e migliaia di persone
leggeranno quindi decine e centinaia di pagine formandosi così
nella mente una determinata immagine del Führer nazista che
un’eventuale successiva dichiarazione di inautenticità non cancellerebbe se non in piccola parte.
Ma questo non interessa, né. in
Germania né in Italia. Gli affari
sono affari.
«Vocazione della verità»? Ecco
dunque un esemplo molto concreto di ciò che questa vocazione esclude: il baratto della verità con l’interesse.
Franco Glampiccoli
Il duro compito della testimonianza alla verità consiste nel cercare di esprimere tanto il « sì »
quanto il « no » di Dio - Se dice solo l’uno o l’altro la nostra parola è rnonca e non è veritiera
« Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli ; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi »
(Giovanni 8: 31-32).
Nella testata del nostro giornale è riportato un versetto di
Giovanni: Gesù dice « Io sono la
luce ». E’ un versetto simile ad
un altro riferito da Giovanni:
« Io sono la verità ». Il nostro
giornale quindi non è un semplice foglio d’informazione né semplicemente un organo di collegamento fra le nostre chiese. Ha
la pretesa di voler essere testimone della verità, della sola verità, cioè Gesù Cristo. Questa, in
fondo, è — se non l'ùnica — la
vera, fondamentale e ultima ragione d’essere del nostro giornale; che poi è la ragione d’essere di ogni credente: essere testimone della verità che è Cristo. Noi redattori in particolare
abbiamo questa enorme responsabilità di dire la verità, non
qualsiasi verità, ma la verità di
(tristo. In tutto ciò che scriviamo, dobbiamo cercare sempre di
dire la verità, cioè di rèndere testimonianza a Cristo. Duro compito!
Duro compito per il luogo in
cui parliamo: siamo il paese di
Pirandello dove ciascuno ha la
sua verità, siamo anche il paese
di Machiavelli dove la verità
viene confusa con la « virtù » di
colui che conosce solo la forza,
l’inganno e la furbizia, siamo infine il paese del papa dove la
chiesa prevale su Cristo, l’obbedienza sull.i libertà, il bisogno
di essere guidati sulla responsabilità personale. In questo contesto, dobbiamo cercare di dire
la verità.
Cos’è la verità
Ma che cos’è la verità? Quelli
che Giovanni chiama « i Giudei »
erano convinti di possedere la
verità perché « progenie d’Àbramo ». Per loro la verità era ' la
Legge di Mosè, la tradizione del
popolo d'Israele. Gesù ribatte
loro che la verità — e la libertà
che ne deriva — non è una cosa
statica, imprigionata in un patrimonio culturale o religioso.
La verità non si coniuga col verbo avere ma col verbo essere:
non si ha, non si può mai avere
la verità; invece si può essere
della verità, cioè vivere in Cristo.
Giovanni afferma . che il modo
di essere della verità è « fare la
verità », il che implica un ascoi-.
to continuo, una tensione continua, una ricerca permanente e
appassionata di ciò che Cristo
esige da noi nel luogo e nel tempo in cui viviamo.
Siamo un giornale protestante, ora ciò che caratterizza il Protestantesimo è proprio la passione della verità, quell’atteggiamento di ascolto e di ricerca permanente, di riscoperta continua
dell’identità e della volontà di
Dio nejla storia umana. Essere
protestanti non è altro che un
modo di essere, un modo di vi\ere la fede in Cristo risorto,
quindi nel Dio vivente che ci
interpella ora.
Nel nostro specifico ruolo di
informatori, anche noi però rischiamo continuamente di comportarci da « Giudei » e di non
ANNO SANTO
L’offesa delle indulgenze
Riportiamo dal settimanale francese « Réforme » una presa
di posizione sull’Anno santo del prof. Roger Mehl 'diffusa in
Italia dall’agenzia « nev ».
La proclamazione da parte del
papa Giovanni Paolo II di un
anno santo straordinario, per
commemorare il 1950“ anniversario della passione di Cristo, non
ha in sé niente di deplorevole,
anche se la data della passione
non solo è controversa, ma molto probabilmente è falsa. 1 giubilei, le feste — e neppure la nostra domenica sfugge a questa
regola — hanno lo scopo di int^rompere il corso ordinario del
tempo e la sua monotonia ripetitiva, per stimolarci ad incominciare una nuova esistenza, e anche a rinnovare la nostra fede e
la nostra pietà.
Si può fare un raffronto tra la
tradizione secolaìre degli anni
santi nella chiesa cattolica è la
tradizione ebraica degli anni sabatici seguiti da un anno giubilare. L’anno sabatico cadeva ogni
49 anni; esso rappresentava una
rinascita; gli schiavi israeliti venivano liberati, le terre che erano
state espropriate venivano restituite ai loro proprietari, il suolo
veniva lasciato a riposo in vista
di una nuova fecondità (Levitico
23 e 25).
Alcuni hanno azzardato l’ipotesi che l’anno santo aperto il 25
marzo 1983 avesse, almeno come
secondo scopo, quello di migliorare la sorte delle casse del Vaticano, di cui si conosce la difficile situazione. Ma, oltre al fatto
che questa supposizione ci sembra indegna, bisogna riconoscere
obiettivamente che, se l’operazio
ne si rivela effettivamente fruttuosa per il turismo italiano,
essa porterà al Vaticano solo entrate modeste: quelle provenienti dalla vendita di libri religiosi
e di francobolli. Non ci sembra
possibile assimilare a questo proposito qjiesto anno santo a quello del 1525, quando si vendevano
indulgenze, come aveva fatto
qualche anno prima il monaco
Tetzel, provocando l’indignazione
di Lutero.
Ma va detto chiaramente che
si tratta di qualcosa di più grave e più doloroso per una coscienza protestante; non si tratta
di un’operazione finanziaria ma
di un traffico della grazia o di
una nuova manifestazione della
salvezza attraverso le opere. Concedendo le indulgenze per esempio a coloro che si recheranno
a Roma, visiteranno una delle
grandi basiliche, assisteranno a
un’udienza generale, o a coloro
che parteciperanno a una messa
di giubileo, il sovrano pontefice
lascia chiaramente intendere che
egli è in grado di dispensare la
grazia divina e che essa è subordinata al còmpimento di atti di
pietà; questo per noi è il vero
scandalo. Tutto ciò è ancora più
desolante se si pensa che da
qualche decennio a questa parte
molti eminenti teologi cattolici
riconoscono nei loro scritti che
la protesta di Lutero e della Riforma era perfettamente fondata
sul principio essenziale della salvezza per pura grazia. A questo
vanno aggiunte le numerose conversazioni bilaterali tra teologi
cattolici, opportunamente convocati, e teologi luterani e riformati. che avevano dato l’impressione che questo punto della controversia cattolico-protestante
fosse ormai appianato e che solo
le questioni propriamente ecclesiologiche dividessero ancora le
due confessioni.
Con il ritorno alla pratica delle indulgenze, il papa Giovano
Paolo II rende tutto questo la
voro ecumenico, se non completa
mente vano, almeno sospetto
Quale fiducia possiamo ormai ac
cordare a dichiarazioni che sono
smentite dalla prassi della chiesa cattolica? Che il papa abbia
scelto per ridare vita a questa
pratica lo stesso anno in cui le
chiese della Riforma commemorano il 500“ anniversario della nascita di Lutero ci sembra avere
una portata simbolica inquietante.
Certo il papa farà visita prossimamente al Consiglio ecumenico delle chiese ed ha anche accettato di pregare nella chiesa
luterana di Roma. Ma questi gesti di cortesia e di fraternità non
potranno far dimenticare la grave ferita inferta alla coscienza
cristiana (e volutamente non diciamo solamente protestante)
per questo « mercato delle indulgenze ». È impossibile cristianizzare le indulgenze; anche al di
fuori di qualsiasi riferimento ad
.interessi economici, esse sono un
oltraggio alla grazia misericordiosa di Dio in Gesù Cristo.
Roger Mehl
riconoscere il Cristo che ci sta
accanto, e ciò in mille modi: affermando la nostra verità, soggettiva, cioè affermando noi stessi; scambiando la verità con la
affermazione della nostra identità confessionale; avendo la pretesa di dare un’informazione oggettiva, scientifica; e soprattutto
lasciandoci inconsapevolmente
prendere dall’ideologia o dalla
passione politica. Ben venga allora il richiamo fraterno dei lettori se è fatto in uno spirito di
ricerca della verità. '
Nel pensiero di Giovanni, il
concetto di verità equivale a
quello di realtà, realtà di Dio.
La verità non è una dottrina, né
un insegnamento, né una legge.
La verità è Cristo, la realtà di
Cristo, della sua. vita, al di là
delle sue parole e del suoi insegnamenti. Quel Gesù di Nazaret,
emarginato, ignorato, vilipeso,
questo è la verità perché egli è
la manifestazione della realtà di
Dio. Dire la verità dunque significa esprimere la realtà non come ci appare ma come essa è in
Dio. Impresa impossibile se non
con l’aiuto dello Spirito, cioè lo
Spirito di Cristo che solo ci può
dare il discernimento. Infatti, la
realtà umana nella quale siamo
inseriti è una realtà frantumata,
contraddittoria, divisa, segnata
com’è dal peccato. Nello stesso
tempo però è una realtà nella
quale Dio ha scelto di calarsi in
(tristo, e per noi cristiani è una
realtà in cui opera lo Spirito del
Signore che tende a ricomporre,
a riconciliare con sé i frammenti sparsi e conflittuali di questa
realtà.
In queste condizioni, dire la
verità è un’impresa che non può
non tenere conto di questi due
poli: quello del peccato e quello
della grazia. Il nostro parlare
cioè deve dire sia il NO di Dio
sia il Sr di Dio. Se dice solo uno
dei due, la nostra parola è monca, non è veritiera. Perciò dobbiamo, sì, da un lato, analizzare molto seriamente la realtà
con gli strumenti che abbiamo
a disposizione; dall’altro lato
dobbiamo sforzarci di discémere e di rendere conto della realtà di Dio in questa realtà umana. « La parola umana per essere vera non può negare né il
peccato né la parola ai Dio creatrice e riconciliatrice, nella quale ogni divisione è superata », dice Bonhoeffer nella sua Etica.,
Liberati
da noi stessi
Per poter dire la verità, dunque, e rendere testimonianza a
Colui che è la verità, dobbiamo
« dimorare in Lui » e « perseverare nella sua parola », ci dice
Giovanni. Diversamente, afferrniamo solo la nostra verità, che
vale quanto quella di altri. Ma
allora, come possiamo essere certi di essere della verità, cioè di
« essere veramente i suoi discepèli »? Non possiamo né dobbiamo essere certi. Perché facilmen
Jean-Jacqises Peyronel
(continua a pag. 2)
2
2 fede e cultura
6 maggio 1983
IL FILM ’’JESUS” PRESENTATO A ROMA
Vocazione
Un primato mancato verità
Il 27 marzo 1983, in una vasta
e affollatissima sala del lussuoso
Ergile Palace Hotel di Roma affittata dagli Studenti Italiani per
Cristo, è stato presentato e
proiettato, per la prima volta in
Italia, il film; « Jesus ».
L'intento del produttore John
Heyman è stato quello di portare sullo schermo la storia di
Gesù nella maniera secondo lui
più « fedele », cioè senza distaccarsi dalle parole del Vangelo
di Luca, girando il film solo in
territorio di Israele, con comparse ed attori esclusivamente
ebrei o arabi, credendo così di
avere creato « il film storico-religioso più clamoroso e credibile
che sia stato mai realizzato finora ».
Modestia a parte ciò non corrisponde alla realtà. Innanzitutto è bene rilevare che la fedeltà
al testo di Luca è solo apparente, infatti molti episodi e parabole sono tolti dal loro contesto
originario e trasposti in un altro, frequenti le citazioni dagli
altri evangeli. Il giovane ricco
diventa un vecchio su un carro,
la S. Cena non ha luogo durante
un pasto, è inventata di sana
pianta la preghiera di Pietro dopo il triplice rinnegamento, ecc.
Un po’ troppo fantasiose sono la
trasfi^razione e le scene con gli
angeli. Non è sottolineata la responsabilità del Sinedrio nella
condanna di Cristo e si tende ad
addossare tutta la colpa a Pilato (ciccione crudele e malvagio)
in modo estraneo all’Evangelo.
Si avverte che gli attori stanno
recitando come macchinette e la
impressione è sgradevole, Gesù
è un dogmatico e non fa altro
che pronunciare massime. Le scene e le battute hanno un andamento meccanico che riesce stuc•chevole (benché alcune come
rincontro con i sacerdoti, la sepoltura e il ritrovamento della
tomba vuota siano suggestive^
Manca una regia che dia al tutto
un’ossatura e le scene rimangono tanti piccoli quadri cuciti
l’uno all’altro; a fatica si riesce
a trasmettere un messaggio al
pubblico « adulto ». Decisamente
inferiore, per esempio, al Gesù
di Nazaret di Zeffirelli, ed anche
al Jesus Christ Superstar, con i
quali non si può neanche paragonare, è in realtà un film senza
pretése che può essere adatto
per i bambini delle Scuole domenicali (ai quali infatti è molto piaciuto).
f segue da pag. 1 )
Mario Cignoni
V CENTENARIO
Manifestazioni su Lutero
INTRA — Organizzata dalle
Chiese Metodiste di VerbaniaIntra, Domodossola, Omegna e
Luino, nella sala comunale del
palazzo Flaim, la sera di venerdì 15 aprile u. s.,* una pubblica
conferenza sul tema : « Lutero
ieri e oggi» è stata tenuta dal
pastore Giuliana Gandolfo di
Torino, che ha risposto con
pronta e piena disponibilità al
nostro invito.
Il pubblico presente comprendeva una trentina di persone delle nostre comunità e una cinquantina provenienti da ambienti vari, da quello cattolico a quello « laico ». Infatti c’erano diversi preti, dei militanti di partiti
di sinistra, alcuni del comitato
per la pace dell’Altonovarese,
delle donne dell’U.D.I., ed altri
ancora.
Con linguaggio semplice e comunicativo foratrice ha tracciato un quadro vivace di questo
Riformatore, uomo «medioevale » e « moderno », « conservatore » e « rivoluzionario », ricordando‘l’ambiente, le situazioni e
le circostanze storiche in cui egli
visse, fece le sue esperienze, prese le sue decisioni, parlò ed operò. Poi il pastore Gandolfo ha
passato brevemente in rassegna
diverse valutazioni di Lutero negli scritti di studiosi, anche cattolici, fino ai nostri giorni, mostrando come i giudizi, priiha
diffamatori e denigratori, vanno
diventando sereni e positivi.
LA SPEZIA — Un attento e numeroso uditorio ha seguito venerdì 15 aprile nella Chiesa Metodista la terza confefenza organizzata dal Centro Evangelico
nell’ambito del ciclo « Lutero e
la Riforma » in occasione del cinquecentenario della nascita del
Riformatore. Il past. Sinigagiia
ha parlato sul tema: « Sola Scriptura: Lutero interprete dei Salmi », mettendo in rilievo il Lutero amante dei Salmi, che egli
chiama piccola Bibbia perché in
essi trova in piccolo l’intero contenuto delle Scritture. Nel’ Commento dei Salmi iniziato nel
1513, Lutero trova tutti quegli
elementi che più tardi daranno
il via alla sua clamorosa protesta. Ne è venuto fuori ufi ritratto abbastanza inedito del grande riformatore, che ha vivamente interessato sia gli evangelici
che i numerosi cattolici presenti, per i quali Lutero rimane
sempre una scoperta, gradita o
sgradita che sia.
Questa libertà che ci viene data dalla conoscenza della verità,
cioè della realtà di Dio, la dobbiamo usare responsabilmente,
cioè non gratuitamente, per l’edificazione del corpo di Cristo,
sia nella comunità sia nella società, Pèrche data e’fóndita in
Cristo, tale libertà non può diventare arbitrio o motivo di
scandalo per fratelli più deboli
nella fede. Ne dobbiamo tenere
conto nell'incarico che ci è stato affidato dalla chiesa, senza
con ciò rinunciare minimamente a dire la verità. Il che, per noi,
è spesso un dilemma.
Ma se siamo di Dio, possiamo
confidare che Dio ci dia le parole giuste per esprimere la sua
verità e la sua realtà. Che il Signore ci guidi in questo nostro
servizio e faccia sì che la Sua
Parola possa essere annunciata
e ricevuta attraverso le nostre
deboli parole.
Jean-Jacques Peyronel
F. S.
(Predicazione tenuta in occasione della riunione annuale della redazione deU’Eco-Luce, Borgio Verezzi 16-17 aprile 1983).
Alla fine della conferenza, seguita con interesse ed attenzione, il pubblico compatto si è fermato quasi tutto in sala per una
altra ora, animando la discussione che è seguita, la quale è stata una vera e propria conversazione con foratrice. Questa ha
risposto in modo esauriente alle
numerose e varie domande che
le sono state rivolte, lasciando
tutti soddisfatti.
Tutti siamo rimasti molto contenti dell’ottima riuscita dell’incontro, abbiamo apprezzato molto quello che il pastore Gandolfo ' ci ha detto e come ce lo ha
detto e anche qui vogliamo
esprimerle il nostro cordiale ringraziamento.
A. G.
Centro Filadelfia
Via Colla, 20 - Tel. 011 /9586208 - Rivoli (To)
Liceo Linguistico
(legalmente riconosciuto)
Filadelfia School of English
(corsi di lingue inglese, francese
e tedesca)
Centro Convegni
(seminari, raduni, corsi residenziali, traduzioni simultanee, uso
di locali)
BARBERO POLITICO
te prenderenamo il posto di Colui che vogliamo testimoniare.
Cristo ci invita a perseverare
nella sua parola, non a sottostare ad una legge immutabile e
statica che ci renderebbe prigionieri. Ora, solo Lui, nella sua parola, ci può liberare da noi stessi, dai nostri pregiudizi, dalle
nostre sicurezze, dalle nostre
paure, e permetterci di dare uno
sguardo libero sulla realtà che
ci circonda. Libero non nel senso di sentirci estranei o indifferenti a ciò che succede intorno
a noi, ma nel senso di non lasciarci travolgere dall’apparente
non-senso e assurdità della storia.
Rimanere in Cristo risorto, credere nel Dio vivente, significa
proprio questo: che il mondo, la
storia, la vita hanno un senso in
Cristo, un Cristo che continua ad
essere crocifisso in ogni parte del
mondo ma che proprio attraverso, e soltanto attraverso, la croce manifesta la sua signoria. Conoscere Cristo e dimorare in Lui
vuol dire prima di tutto rimanere fermi nella teologia della croce che è il cuore stesso della fede cristiana. La via della croce
è la via per eccellenza dell’amore di Dio che riconcilia con sé
l’umanità. Capire e conoscere
questa via ci rende liberi perché
l’unico potere liberante è quello
dell’amore, che è l’essenza di
Dio.
Desideriamo esprimere la nostra opinione riguardo ai dibattito suscitato
dalia poesia di F. Barbero sull'Eco delle Valli Valdesi.
Prima di entrare breveménte nel merito della risposta alla polemica suscitata, riteniamo opportuno precisare alcuni aspetti del recente viaggio in America Centrale di Wojtyla:
— Il viaggio che il papa ha compiuto
si è inserito in una realtà estremamente variegata del cattolicesimo latinoamericano. Moiti credenti in questi
paesi (Nicaragua, Saivador) hanno infatti maturato un processo di rinnovamento nei quale hann(^ scoperto la dimensione nazionale della loro chiesa,
parallelamente all’esigenza di vivere
coerentemente la dimensione evangelica delia propria vocazione cristiana. Visione che si è concretizzata nell'adesione ai movimenti di iiberazione nazionale, scelta che però non è stata unitaria ma sofferta e da taluni settori addirittura rifiutata e contrastata.'
— La chiesa centroamericana è dunque una chiesa divisa., In questa realtà
il viaggio del papa avrebbe potuto
confermare il processo di rinnovamento ecclesiastico di queila chiesa, appoggiandone la scelta per una predicazione concreta ed effettivamente a
fianco degli « umili ed oppressi ». II
papa invece, deludendo le aspettative
di quei credenti, ha contrapposto ad
una chiesa che costruisce la propria
identità partendo dalla concreta realtà
storica, una chiesa che rifiuta qualsiasi coinvolgimento nei processi storici
di rinnovamento.
Queste considerazioni sono necessarie per comprendere l'intervento di Barbero: la maggioranza degli intervenuti
nel dibattito sembra non aver meditato
a sufficienza su questi aspetti. Riteniamo che in molte lettere le risposte abbiano un carattere più poiitico che teo,, logico: mentre infatti ia poesia di Barbero sottolineava l'aspetto autoritario,
tipico della, figura del papa, dell'intervento «pastorale» di Wojtyla, le lèttere rivelavano invece la preoccupazione
per l'impegno politico dei credenti in
un preciso contesto storico.
Accusato, in realtà, non è il Barbero che « insulta » il papa, ma il Barbero che sostiene la necessità di un impegno politico del cristiano.
Riteniamo ancora che interventi' quali quello di Barbero non solo non impediscano il dialogo ecumenico, ma al
contrario servano a chiarire le attuali
posizioni riscontrabili all'interno del
campo protestante e di quello cattolico; è insomma un'occasione per continuare a confrontarci suM'ecumenismo
in termini vivi e concreti. È ancora
molta la strada da percorrere per superare, anche all'interno delle nostre
comunità, l'ambiguità delle scelte ecumeniche compiute: è una strada che
dev’essere percorsa nella consapevolezza che il dialogo ecumenico non può
andare a discapito delia chiarezza sulie nostre differenti posizioni.
Coordinamento FGB-ValM
ALTRE LETTERE
Dopo espressioni di apprezzamento
per lo scritto di Franco Barbero e rilievi sulla figura del papa, una lettrice
scrive:
Le Chiese protestanti festeggiano il
cinquecentesimo anniversario della nascita di Lutero, colui che gridò allo
scandalo per il commercio delle indulgenze a Wittenberg, Mi domando che
senso ha questa commemorazione per
quei protestanti che si sono sentiti
umiliati e svergognati dalia poesia del
sacerdote Barbero il quale esprime
profeticamente indignazione e rimprovero verso un uomo che vuole chiamarsi pastore delie anime mentre agisce da potente capo di stato con grande autorità, amico dei potenti ed allineato coi potenti.
La voce del sacerdote Barbero che ha
osato gridare allo scandalo come gli antichi profeti, è tanto più eloquente ed
attuale in quanto proviene da parte
cattolica. Questa voce rhanifesta che
c’è un fermento nelia chiesa cattolica,
un segno positivo per l'ecumenismo.
Riportando diversi rilievi critici nei
confronti del papa raccolti sul posto di
lavoro, un lettore scrive: n
Ciò che accade nei paesi deii'America Latina non coinvoige soiamente gii
« altri » ma pure dei nostri fratelli in
fede. Non vi sono forse dei desaparecidos evangelici? Non vi sono forse degli evangelici' nei vari paesi deil'America Latina che soffrono e che iottano?
La comunità dei credenti si trova
ovunque e qualsiasi sia la loro chiesa
di appartenenza, noi non dobbiamo rimanere in silenzio e tanto meno scandaiizzarci per quanti hanno ii coraggio
di parlare delle sofferenze, delle torture, dei massacri che subiscono quanti
cercano il minimo indispensabile per
una esistenza non opprimente e saper
indicare quali devono essere i compiti
ed i doveri dei seguaci di Cristo.
Primo Violo, Torino
Hanno scritto inoltre espressioni di
approvazione e solidarietà nei confronti
di Franco Barbero Domenica Di Toro
(Ecumene, Velletri) e Maria Bertin
(Torino).
Con questo pensiamo di aver concluso il dibattito sui versi di Franco Barbero. Altre lettere e polemiche, bloccate da questo dibattito, premono e rischiano di invecchiare...
BAMBINI E S. CENA
Caro Direttore,
Ho ietto con interesse i'articolo
« Mentre stavano mangiando... - Una liturgia per il Giovedì Santo » (La Luce,
n. 11, 18.3.83): se la sola lettura mi ha
commossa, penso a quanto deve essere
stato veramente toccante esservi stati
presenti, quanto più fraterno partecipare così alla Santa Cena, mentre tante
volte nelle nostre comunità sembra che
il problema più importante sia quello
del calice unico o individuale.
Leggendo come si è svolto l’incontro
comunitario, vedo che vi hanno contribuito dei bambini deila scuola domenicale e immagino che anche loro abbiano
preso parte alla Cena del Signore insieme agli adulti. Lo trovo molto bello,
perché nelle nostre comunità ho spesso avuto l’impressione che teniamo i
più piccoli un po' troppo in disparte,
non ci facciamo conoscere e non li conosciamo, e così spesso càpita che il
loro innesto nella comunità con la professione di fede avvenga in un corpo
quasi del tutto a loro estraneo.
So che la partecipazione dei bambini
alla Santa Cena può suscitare perplessità, ma penso anche che queste potranno essere fugate dalla comunione
fraterna ohe si viene a creare, come
dimostra l'esperienza vissuta dalla comunità di Vercelli.
D altra parte ho conosciuto bambini
ohe sapevano « discernere » il Corpo
del Signore in modo più profondo di
quello che talvolta fingiamo noi adulti.
Cordiaimente
Myriam Venturi Marcheseili,
Milano
PIU’ PRECISIONE
^ Francesca Naso, Blesi
Caro direttore,
mi pare che con frequenza crescente,
forse non tanto su queste colonne, ma
nei bollettini stampa, nelle notìzie diffuse alla radio eoe., presentando o riportando determinate prese di posizione, si usino espressioni generiche o
collettive come « gli evangelici », « le
chiese evangeliche », o « le chiese valdesi », ecc. Credo che sìa importante
che, senza cedere a intuibili motivazioni di praticità e brevità, si dia sempre
scrupolosamente a ciascuno II suo: ad
es., « il consiglio, o la giunta della
FCEI », 0 FDEI, o EGEI, « la Tavola Valdese », « la presidenza, o il segretario
generale del Consiglio ecumenico delie
Chiese », e così via. Soltanto le assemhlee — locali, sinodali, dei vari organi
federativi, del CEC e così via — possono, secondo la nostra ecclesiologia, parlare a nome delle chiese e deile loro
organizzazioni. Fermo restando che anche così ci sarà chi non si sente sempre espresso e rappresentato, e parlo
per esperienza! È importante non indulgere a cedimenti che possono essere
inizialmente di comodità terminologica,
ma che sono comunque scorretti e accréscono indebitamente i casi in cui il
« Pierino » evangelico, valdese, dissenziente si domanda: « e io? »,
Gino Conte, Genova
3
6 maggio 1983
prospettive bibliche 3
PER IL GIORNO DELL’ASCENSIONE
Il Vivente glorificato
Gesù Cristo stava per lasciare
questa terra di cui aveva ammirato le messi biondeggianti, i bei
tramonti pittoreschi, gli uccelli
liberi nel loro volo, i vaghi gigli
della campagna, le viti coi tralci
carichi d’uva, il mare sul quale
aveva camminato per rincuorare
e soccorrere i discepoli in difflcoltà perché il vento era loro contrario.
La sua è stata una vita operosa
nel bene in obbedienza al volere
del Padre celeste che l’aveva
mandato per essere la propiziazione per i peccati e perché si
presentasse agli uomini come esempio di vita integra e come
una vivente pietra angolare su
cui solo è possibile proseguire la
costruzione del nuovo Regno di
giustizia, del nuovo patto di alleanza con Dio, della nuova società civile.
Non vi è altro saldo fondamento aH’infuori di Cristo; le altre
alternative, cui son ricorsi gli
statisti, i governanti, i regnanti,
i demagoghi, nello spazio di lunghi secoli, sono state causa di
ingenti danni e rovine irreparabili come anche oggi abbiamo la
disavventura di constatare in
questo mondo squassato daH’odio di classe, dalle guerre fratricide di rapina, di religione, di illecite passioni, di brigantesche
invasioni barbariche.
Gesù si era dato alla ricerca
degl’infermi, dei miseri e degli
infimi; trovatili aveva largito loro cure amorevoli, soccorsi gene
rosi. Senza interruzione aveva incalzato il peccato fin nelle più riposte pieghe del cuore umano e,
anziché giudicare e condannare,
aveva perdonato, anche da crocifisso, persino ai suoi carnefici,
esortando tutti al pentimento, al
ravvedimento, a far ritorno a
Dio.
Il suo cibo era stato il compiere l’opera di Dio e nel timore
di non poter compierla appieno,
aveva percorso, a piedi, lunghe
distanze, visitando la Giudea, la
Samaria, la Galilea portandosi
sino a Tiro e Sidone, città del
Libano oggi devastato e insanguinato dalla guerra.
Alla destra di Dio
Ma Gesù sta per entrare nel
suo riposo che non è presso il
pozzo di Giacobbe in Samaria,
né in casa di Marta e Maria di
Betania in Giudea ma alla destra
di Dio. In una delle sue peregrinazioni, per lande arse dal sole
e strade acciottolate, aveva detto: « Gli uccelli del cielo hanno
dei nidi e le yolpi delle tane ma
il Figliuol dell’uomo non ha dove
posare il capo... ma oggi Egli ha
il suo riposo nell’amplesso del
Padre celeste; oggi ha la sua dimora risplendente e gloriosa; oggi va a sedere alla destra di Dio »
perché Dio, dice S. Paolo, lo ha
«sovranamente innalzato e gli ha
dato il nome ch’è al disopra d’ogni nome, affinché nel nome di
Gesù si pieghi ogni ginocchio nei
cieli, sulla terra e sotto la terra,
e ogni lingua confessi che Gesù
Cristo è il Signore, alla gloria di
Dio Padre».
Davide aveva prevista l’esaltazione del Messia nel Salmo 110;
« L’Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io
abbia fatto dei tuoi nemici lo
sgabello dei tuoi piedi ». Gesù
l’aveva preannunziato: « Da ora
innanzi il figliuol dell’uomo sarà
seduto alla destra della potenza
di Dio ». (Marco 14: 62). È riportata anche da Marco 16: 19: « Il
Signore Gesù, dopo aver loro parlato, fu assunto nel cielo ». L’apostolo Paolo ne rende buona testimonianza: « Egli è alla destra di
Dio ed anche intercede per noi »
(Filippesi 2; 9-11).
Durante il suo eccellente ministerio fra gli uomini ha fondato
il Regno di Dio, la cui costituzione, incomparabile programma di
fede e di vita, si legge nel sermone sul monte (Matt. cap. 5-7) ch’è
diverso dai sistemi vigenti di governo, tanto decantati da taluni
individui e partiti politici. A differenza di questi in quello di Dio
non c’è ombra di dispotismo, di
demagogia, d’intolleranza poiché
tutti i diritti umani, sociali, civili, religiosi e morali sono rispeL
tati, sempre che non contrastino
al Decalogo, alTEvangelo ed all’insegnamento degli apostoli della Chiesa nascente.
Separandosi dai suoi amati discepoli, là sul monte degli Ulivi,
il Maestro, desiderando che il
Regno di Dio si diffonda, per il
bene dell’umanità intiera, rivolge loro ed ai credenti di ogni
tempo e luogo, dei messaggi tra
cui questo: « Andate per tutto il
mondo e predicate l’Evangelo ad
ogni creatura » (Marco 16: 15).
Quale Evangelo
Quale Evangelo dobbiamo annunziare? L’ap. Paolo è preciso
al riguardo affermando che non
vi sono due Evangeli ma uno solo, quello che racchiude la volontà’ di Dio, ampiamente spiegata
da Cristo con discorsi, parabole
e miracoli, quello che produce
in luce la vita e Timmortalità,
rende agevole la nuova nascita,
proclama la paternità di un Dio
d’amore infinito, la giustificazione per fede, la sufficienza esclusiva di Cristo nell’opera della
salvezza, la fratellanza umana
universale, la libertà eli figliuoli
di Dio, il dovere di rimettere i
debiti altrui, di soccorrere quanti
sono in balìa dei venti contrari
o vittime dei ladroni, l’Evangelo
della verità di Cristo che libera
dalle piaghe delTidolatria abominevoleydell’ateismo arrogante, del
conformismo degradante e servile.
Cristo è il vivente, Signore.
Egli non ci ha abbandonati; è salito alla casa del Padre per essere rivestito di gloria ma ci ha
promesso che sarà sempre con
noi, con il suo insegnamento, con
il suo Spirito, la sua pace, la sua
grazia, la sua preghiera sacerdotale: « Padre io prego per quelli
che tu m’hai dato, perché son
tuoi... Padre santo conservali nel
tuo amore... Preservali dal maligno... Santificali nella verità...
Che siano tutti uno... Padre, io
voglio che dove sono io, siano
meco anche quelli che tu m’hai
dati, affinché veggano la mia gloria che tu m’hai data » (Giov. 17).
Tutto quello che Gesù Cristo è
stato e ha fatto per noi, tutto
quello che ci ha promesso, tutto
il suo insegnamento, la sua fedeltà, la sua intercessione presso
il trono della grazia di Dio, siano
il nostro viatico, la nostra guida,
la nostra forza, la nostra luce
nel cammino di quaggiù, al servizio di Colui cui è stata data da
Dio ogni podestà in cielo e sulla
terra.
Francesco Cacciapuoti
ALLEANZA BIBLICA
Crescita
della
diffusione
della Bibbia
Più di 160 milioni di Bibbie sono state diffuse dalle Società Bibliche membro delTABU (Alleanza Biblica Universale) dalla sua
creazione avvenuta nel 1946. Nel
corso dello stesso periodo le società bibliche hanno diffuso
251.195.404 Nuovi Testamenti e
875.176.815 porzioni della Bibbia.
La diffusione della Bibbia ha
avuto un continuo crescendo dal
1947 a oggi, in quell’anno TABU
annunciava la diffusione di
1.462.453 Bibbie. Per l’esercizio
finanziario che si è concluso con
il 31 ottobre 1982 il numero è
passato a 10.441.456 Bibbie.
(Soepi)
LA GIUSTIFICAZIONE
PER FEDE
DA PAOLO A LUTERO
« Quando Lutero dice che l’uomo è giusto perché Dio lo ’reputa’ tale, non intende dire che quella valutazione divina sia
del tutto arbitraria. Dio reputa giusti coloro che saranno giusti, coloro che sono
già virtualmente giusti e della cui giustizia egli è, in ultima analisi, il creatore e
il garante. La parola di Dio non è pronunciata invano. Come egli dice, così avviene, anzi, cosi già è» (G. Miegge, Lutero, p. 168). Questo avvenimento operato da Dio in Cristo crocifisso e risorto e
che raggiunge l’uomo nella Parola dell’annuncio e della promessa, questa realtà di
Cristo nella vita dell’uomo, nella situazione di interim [intermezzo] tra il primo
e il secondo avvento di Cristo, possono
tuttavia essere soltanto creduti, non constatati.
Non sicurezze religiose,
ma certezza della fede
Il concetto e il termine di ’giustizia di
Cristo’ infatti non stanno a indicare una
nuova qualità delTuorao, che egli potrebbe acquistare con l’aiuto della grazia
e che potrebbe diventare un suo possesso, su cui egli potrebbe fare affidamento :
stanno a indicare una nuova relazione
dell’uomo con Dio, inaugurata da Dio nella rivelazione che Dio dà di sé all’uomo
nella sua Parola. Non descrivono dunque
una nuova sicurezza che l’uomo potrebbe
raggiungere da sé. La sicurezza è causa
di ipocrisia e madre di ipocriti. Sulla base di questa sicurezza di sé, travestita da
cristiana, verrebbe a essere riedificato
quell’amore di sé che era stato distrutto
e l’uomo sarebbe di nuovo fondato sulla
legge — cioè su qualche cosa che, sia pure con l’aiuto e per la grazia di Cristo,
egli riesce a essere e a operare — invece
che fondato su Cristo.
Il valore dell’uomo non sta nell’uomo,
neppure nell’uomo cristianizzato, che può
calcolare al suo attivo degli autentici valori cristiani, che ha faticosamente acquisiti con l’esercizio del proprio cristianesimo e alla cui autorità ritiene di poter
ormai fare appello. Il valore dell’uomo
è e rimane fuori dell’uomo, in una realtà non percepibile, non dimostrabile, non
disponibile, cioè in Colui che «per quanto non si veda, tuttavia è presente » ; il
tesoro dell’uomo è « il Cristo presente »
(Lutero).
a cura di Gino Conte
In questa serie su la giustificazione nel messaggio biblico, e in quest’anno luterano,
è forse opportuno e utile arricebire la troppo rapida sintesi sul messaggio paollnico,
pubblicata la scorsa settimana, con il prolungamento, così ’congeniale’, che esso ha
avuto nella riflessione di Lutero su Paolo. Riportiamo alcune pagine, in proposito,
da La giustificazione per fede di V. Subilia (Brescia 1976, p. 163 ss.).
Quello sconcertante
« pecca fortemente »...
E’ sintomatico che la necessità di « distruggere, sradicare e disperdere » ogni
tipo di sapienza e di giustizia della « carne », per quanto sincere e rispettabili possano essere agli occhi della gente, anche
e perfino ogni sapienza e ogni giustizia
cristiana, vada di pari passo, nel quadro
del paradossale linguaggio luterano, con
la necessità di «piantare e stabilire e
magnificare il peccato » (Lutero).
L’espressione è nella stessa lìnea delle
espressioni più ambiguamente famose
contenute in una lettera scritta da Lutero, rinchiuso nel suo rifugio della Wartburg, a Melantone il 1” agosto 1521. Vale
forse la pena di citare il tormentato brano con una certa ampiezza:
« Se sei un predicatore della grazia, predica una grazia non finta, ma vera; se è
vera grazia, sopporta un peccato vero,
non finto. Dio non salva i peccatori per
finta. Sii peccatore e pecca fortemente,
ma ancora più fortemente credi e godi
in Cristo, che è vincitore del peccato, della morte e del mondo. Non si può che
peccare, finché siamo qui; questa vita
non è la dimora della giustizia, ma aspettiamo, dice Pietro, i nuovi cieli e la nuova terra in cui abiti la giustizia. E’ sufficiente che noi conosciamo, per le ricchezze della gloria di Dio, l’agnello che toglie il peccato del mondo; da questo non
ci strappa il peccato, anche se fornicassimo o uccidessimo mille e mille volte in
un solo giorno. Pensi che sia così piccolo
il prezzo della redenzione per i nostri peccati offerto in un tale e tanto agnello?
Prega fortemente, anche (essendo) un
fortissimo peccatore ».
Scandalosamente oltre
il paradosso più audace?
Chi non è abituato agli schemi del pensiero luterano può davvero provare Tim
pressione sconcertante che qui i limiti
del paradosso più spinto e audace siano
superati e che si insegni una dottrina
inauditamente scandalosa intesa ad autorizzare la più sfrenata licenza di peccare,
condizionata solo da una astratta e inerte fede nella giustizia di Cristo. I polemisti romani (come la grande maggioranza
della gente di chiesa di qualsiasi confessione sprovvista del senso dell’umorismo)
non hanno capito, non potevano capire e
hanno fatto la faccia feroce.
Sono stati preceduti da certi cristiani
del secolo apostolico che avevano molto
successo di udienza nelle comunità e che
dalla predicazione dell’apostolo Paolo sulla gratuità della grazia e della fede traevano la deduzione che allora, stando ai
dettami di questo messaggio, si poteva
peccare, dal momento che non si era più
sotto la legge, ma sotto la grazia, anzi,
poiché la grazia sovrabbonda là dove il
peccato ha abbondato, bisognava peccare
proprio per fare abbondare la grazia, bisognava fare il male affinché ne venisse
il bene (Rom. 3:8; 6; 1.15).
Lutero non si è certo dimostrato inconsapevole della possibilità di tali madornali fraintendimenti quando, riferendosi alla versione XVI secolo dei giudeocristiani contestatori dell’apostolo Paolo
e sospettosi dell’autenticità della sua fede, nota con sobria amarezza ; « Questi
sono dei maligni e dei superbi che volontariamente depravano le Scritture e le
affermazioni dello Spirito santo».
La grazia gratuita,
ma non a buon mercato
La grazia non può essere degradata al
livello di una grazia a buon mercato, come la chiamava Bonhoeffer, altrimenti
davvero si risolve nella franchigia per il
peccato e l’immoralità, nella soppressione della serietà davanti a Dio, nell’annullamento della necessità di seguire Gesù
e in definitiva in un colossale autoinganno e nella morte della fede.
Questo significa capovolgere nel suo
contrario la frase di Lutero, la quale non
vuol dire altro che questo; «Tu sei un
peccatore, quindi sii peccatore, non voler essere diverso da quello che sei; anzi
sii pure ogni giorno di nuovo peccatore
e comportati coraggiosamente come tale.
Ma a chi può essere rivolto questo invito se non a colui che, ogni giorno, ricusa
il peccato, che, ogni giorno, ricusa tutto
ciò che gli impedisce di seguire Gesù, e
che pure è sconsolato per la sua quotidiana infedeltà e per il peccato?» (D.
Bonhoeffer, Sequela, Brescia 1971, p. 32).
Lutero ritiene che la predicazione della giustizia e della grazia di Dio debba
essere prodiga di assicurazioni fiduciose
verso chi è tormentato dalla propria incapacità di osservare con fedele coerenza la volontà di Dio e anela verso Dio con
tutte le forze del suo essere. Ma ritiene
altresì che questa predicazione 46ve badare con ogni vigilanza al rischio di anmmeiare un Evangelo che tranquillizzi gli
uomini nella loro vita senza Dio e li confermi nella loro incredulità e nella loro
inerte indifferenza senza problemi. Chi è
da tanto da ricercare il Dio vivente con
una coscienza inquieta e turbata e senza
pace, capace di discernere il peccato anche sotto l’apparenza di vita più religiosa, di discernere cioè la concupiscenza,
l’amore di sé anche sotto le forme più
consacrate dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo?
Il peccatore raro
Lutero, nella linea della sua costante
paradossalità, insegna che « è raro e arduo diventare un peccatore». E subito
spiega : « E’ molto raro che qualcuno si
riconosca e si creda un peccatore... soltanto per fede possiamo credere che noi
siamo peccatori ». La coscienza del peccato non è la premessa, ma la conseguenza della fede. Solo se Dio ce la rivela, nella luce della grazia dunque, possiamo discernere la nostra reale situazione,
come soltanto nella luce possiamo vedere le tenebre. « L’azione salutare di Dio
consiste anzitutto nel potenziare la coscienza del peccato; il peccato stesso, dice Lutero con espressione paradossale»
(G. Miegge, Lutero, p. 163). La coscienza
del peccato deve continuamente accompagnare la coscienza della giustificazione: dove la coscienza del peccato viene
meno, la giustificazione cessa di essere
vera e reale, il posto della giustizia di
Cristo è nuovamente preso dalla legge e
dal suo fatale compagno di strada, il farisaismo. Nessuna trasfigurazione illusiva 0 ipocrita del reale è evangelicamente
legittima.
Vittorio Subilia
4
4 vita delle i;liiese
6 maggio 1983
CONVEGNO EGEI DEL PIEMONTE
Chi ha paura di chi?
È possibile continuare (o iniziare) a comunicare fra membri
di una stessa chiesa senza parlare mai a' livello collettivo di ciò
che appartiene alla sfera delle
emozioni o, come qualcuno diceva, degli istinti « animali »?
Questo si sono chieste le donne della FGEI-Valli nell’organizzare il convegno che si è svolto
a Torre Pellice domenica 24 aprile e che ha visto la partecipazione di una quarantina di persone.
Sono anni, ormai, che le donne della FGEI hanno trasferito
anche aH’interno della chiesa le
tematiche ed il modo di lavorare
tipici del movimento femminista.
Senza dilungarci troppo sugli argomenti affrontati, dei quali peraltro i lettori del giornale hanno
avuto qualche eco attraverso alcuni articoli, vorrenuno sottolineare come questo lavoro svolto
in sede « separata » (cioè in gruppi di sole donne) sia stato per
noi produttivo e soprattutto
molto importante per permetterci di capire noi stesse. Capire come siamo fatte, quali reazioni
possiamo avere di fronte ai fatti della vita (l’amore, la fede, il
parto, l’aborto, la famiglia, la solitudine, la comunità, la predicazione che ci viene rivolta e quella di cui siamo responsabili, la
vocazione ecc.). Vasto, piacevole, arricchente, è stato il nostro
lavoro, anche se poco produttivo in fatto di documenti. Perché
non provare a comunicare al1’« esterno » la nostra prassi? Ed
ecco com’è nato questo convegno
regionale sulla PAURA. Argomento poco allegro, dirà qualcuno. Ma essa è, appunto, un elemento importante della vita quotidiana delle donne (e degli uomini) d’oggi.
Il nostro tentativo di affrontare un tema apparentemente così
poco riferibile alla razionalità in
un convegno di studio con i maschi ci sembra aver dato risultati positivi. Un dato è emerso con
chiarezza: le paure maschili e
femminili s’intrecciano, si assomigliano, sono tante. Dalla paura
della guerra nucleare a quella di
essere giudicati male dal prossimo; dalla paura di se stessi che
si manifesta negli incubi ricorrenti, al desiderio di non doversi
prendere troppe responsabilità;
dal senso d’impotenza di fronte
alla follia od alla morte, al sordo
timore di ritrovarsi soli ed incapaci di comunicazione. Questi, e
moltissimi altri, gli spunti di discussione emersi; da essi è nato,
nei lavori di gruppo, anche un
modo diverso di parlare di se
stessi e del proprio rapporto con
la fede in Dio. Abbiamo avuto
meno timore di esporci alla conoscenza altrui.
Pure la Bibbia, che come sappiamo tratta anche dell’esistenza
umana e delle sue contraddizioni, contiene ima ricca messe di
esempi di quanti mali possa provocare la paura quando non sia
riconosciuta, ma negata. Ce lo ha
ricordato Erica Tomassone nello
studio biblico. La paura è il contrario- della fiducia in Dio, dice
appunto la Bibbia. Dio però non
la annulla ma, tenendo nelle sue
mani la nostra vita, ci permette
di superarla.
Il timor di Dio rende la paura
inefficace. Sta a noi cercare di
comprendere il senso di questa
affermazione.
Graziella Tron Lami
per il gruppo donne FGEI-Valli
Gita del museo di S. Germano
S. GERMANO — Durante il
mese di aprile, il Comitato del
Museo, ha promosso due interessanti iniziative.
Sabato 16 abbiamo avuto il
piacere di ascoltare un concerto nel tempio tenuto dalla « Turba concinens» del Civico Istituto Musicale « A. Corelli » di Pinerolo. I giovani coristi, diretti
alternativamente dai signori P.
Bonino, C. Morbo e A. Sacco, ci
hanno presentato un programma vario con musiche rinascimentali, barocche e romantiche.
Le loro esecuzioni sono state sottolineate con calorosi applausi
dal pubblico presente, che ha
cosi mostrato di gradire la musica proposta.
Rinnoviamo da queste colonne la nostra viva riconoscenza
a questo gruppo che ci ha offerto una cosi bella serata.
Domenica 24 una cinquantina
di sangermanesi e non, si è recata a Grenoble per visitare la
città e conoscerne alcuni aspetti tra i più significativi. Il tempo, in verità non certo incoraggiante alla partenza, ci ha ampiamente ripagati della levataccia mattutina, poiché in Francia
ci ha regalato ima splendida
giornata. Il programma prevedeva la visita al Musée Dauphinois, la salita alla Bastille e
un’escursione a Vizille con il suo
imponente castello. I partecipanti hanno ammirato in particolar
modo l’impostazione del Museo,
che offre al visitatore un panorama del lavoro della zona in
maniera stimolante e molto moderna; tutti hanno avuto modo,
dall’alto della Bastille, di godere
un magnifico panorama e, nonostante la discesa a piedi sia stata un po’ faticosa, hanno avuto
modo di attraversare un amenissimo ^ardino in mezzo alle
rocce e ai ruderi della fortificazione. Nel castello di Vizille abbiamo potuto ammirare un rimarchevole esempio dell’arredamento francese tra i sec. XVII
e XIX. Ci auguriamo che iniziative di questo tipo possano nel
futuro coinvolgere un maggior
numero di sangermanesi e pramollini, affinché il lavoro che
intendiamo proporre sia recepito da una larga fascia di persone.
so incidente i nostri fraterni auguri.
* Ivano Lantelme e Donatella
Ghigo si sono sposati a Porosa
Argentina. Che la loro unione
possa essere pienamente felice.
• Il bazar di domenica 1° maggio ha avuto un ottimo esito.
Grazie a chi ha molto lavorato,
a quanti hanno fornito doni per
la lotteria ed alla piccola folla
che ha partecipato a questa manifestazione.
Il terzo Concerto avrà luogo
sabato 14 c. m. alle ore 21 nel
tempio valdese dei Bellonatti dove avremo il piacere di riascoltare il coro «Voci Bianche Milanollo » di Savigliano che già lo
scorso anno era stato ospite della nostra comunità e tanto aveva appassionato il pubblico presente con le sue caratteristiche e
simpatiche giovani voci.
Assemblee di chiesa
• Domenica 8 maggio, domenica della famiglia cristiana. I
ragazzi sono convocati alle 9.45 e
parteciperanno al culto, nel corso del quale si uniranno in matrimonio Carlo Bresso e Eliana
Soulier.
-it
Ristrutturazione
ANGROGNA — Domenica 8,
alle ore 10, presso il Tempio del
Capoluogo, si terrà l’Assemblea
di chiesa per la nomina dei deputati alla Conferenza e al Sinodo, preventivo per il 1984, lettura e discussione della relazione del Concistoro.
LUSERNA SAN GIOVANNI
— Le scuole di via Beckwith saranno ristrutturate e trasformate in mini-alloggi, collegati, per
i servizi, all’Asilo Valdese con
il quale formeranno un unico
complesso.
La Commissione Stabili^ che,
in collaborazione con il Comitato dell’Asilo, ha già presentato
una bozza di progetto, studierà
come reperire i fondi necessari
e, non appena possibile, darà il
via ai lavori.
E’ quanto ha deciso sabato sera l’Assemblea di Chiesa dopo
l’ascolto di una dettagliata relazione in merito e la discussione
su altre proposte alternative.
La Relazione morale dell’Asilo, letta dal presidente, verrà discussa in un secondo tempo dopo che la Commissione d’Esame
sull’operato del Concistoro ne
avrà presa visione ed avrà presentato all’assemblea la sua contro-relazione.
• Venerdì 6 alle 20.30 al Presbiterio riunione del Concistoro
per la revisione delle liste dei
membri comunicanti.
• L’elezione dei deputati al Sinodo ed alla Conferenza Distrettuale ha dato i seguenti risultati: Livio Gobello e Lucio Malan, per il Sinodo ; Enrico Malan,
Wanda Peyrot, Erminia Correnti, per la Conferenza Distrettuale.
• L’Unione Femminile si ritroverà al Convitto, moicoledì 11
maggio alle ore 14.30 per preparare l’accoglienza in occasione
della festa di canto.
Amici del canto
• In seguito a breve malattia ci ha lasciati il fratello Paolo Bounous. Alla moglie ed a
tutti i familiari il nostro sincero
pensiero di affetto cristiano. La
popolazione sangermanese si è
stretta attorno ai familiari del
dottor Marco Martini, deceduto
in seguito ad incidente automobilistico. Molti avevano avuto
l’occasione di apprezzarlo.
• A Sandra Ribet, che ha riportato varie fratture nello stes
• Continua la stagione musicale di primavera, organizzata
dalla nostra Corale in collaborazione con l’Assessorato alla
cultura della provincia di Torino ed il Municipio di Lusema
San Giovanni, con un Concerto
strumentale che avrà luogo sabato 7 c. m. alle ore 21 nella
chiesa di San Giacomo a Luserna Alta.
« DaH’illuminismo alle soglie
del romanticismo » è l’argomento di questo concerto che ha in
programma musiche di Mozart e
Beethoven per oboe, clarinetto,
fagotto.
Diapositive
• Sabato 7 alle 14.30 esami di
catechismo; alle 17 incontro dei
monitori con Franco Girardet
de « La Scuola Domenicale ».
S. SECONDO — L’Assemblea
di chiesa è convocata per domenica 8 maggio alle 10.30 per la
relazione annua e reiezione dei
deputati alla Conferenza distrettuale e al Sinodo.
• Esprimiamo la nostra solidarietà a liliana Grill in Genre
e famiglia (Combe) per la morte del cognato Marcello Turchi
avvenuta a Torino il 30 aprile
dopo lunga malattia.
VILLAR PEROSA — L’assemblea rii chiesa rii domenica 8 niaggio alle ore 10 dovrà eleggere i
deputati alla Conferenza Distrettuale e al Sinodo e discutere la
relazione annua.
• Il pastore titolare ha unito
in matrimonio Crespo Massimo e
Cordin Laura ed invocato la benedizione del Signore sul matrimonio, celebrato dal Sindaco del
Comune di Villar Pellice, di Benedetto Fulvio e di Arduino Franca.
A questi sposi rinnoviamo l’augurio fraterno che Gesù Cristo
sia sempre l’ospite del loro focolare.
• Il battesimo è stato amministrato a Piston Nadir di Fredy
e di Barolin Piera; la grazia del
Signore riposi su questo bambino e sui suoi familiari.
In questa rubrica pubblichiamo le
scadenze che interessano più chiese
valdesi delle valli. GII avvisi vanno fatti
pervenire entro le ore 9 del lunedì
precedente la data di pubblicazione
del giornale
Sabato 7 maggio
□ TELEPINEROLO
CANALE 56 - 36
Alle ore 19 va in onda la trasmissione • Confrontiamoci con l’Evangelo •
(a cura di Marco Ayassot, Attilio Fornerone e Paolo Ribet).
Domenica 8 maggio
a RADIO KOALA
FM 96.700 - 90300 - 93700
ALLE VALLI VALDESI
Alle ore 12.30 (circa): Culto Evangelico a cura delle Chiese Valdesi del II
Circuito.
Renzo e di Giai Luciana e Pons
Patrik di Ugo e di Ferrerò Ada.
Che lo Spirito del Signore vegli
sempre sulla vita di questi bambini e li guidi sulla via del bene
e dell’amore. Auguri ai piccoli
battezzati ed ai genitori.
• Cena Comunitaria. — I lavori di sistemazione dei locali
della « Eicolo Grande » sono terminati (a tempo di record). Il
Concistoro vuole ancora ringraziare sentitamente tutti coloro
che si sono prodigati in questi
lavori. La comunità è invitata a
ritrovarsi sabato 14 maggio p.v.
presso i locali dell’« Eicolo Grande» rimessi a nuovo per una
cena comunitaria. Si avrà cosi il
modo di constatare dì persona
i lavori fatti e apprezzarli. Le
■prenotazioni devono giungere :
all’Unione femminile, ai propri
anziani, al pastore entro giovedì 12 maggio p. V.
n FESTA DI CANTO
SCUOLE DOMENICALI
VILLAR PELLICE — Festa di canto
delle Scuole Domenicali del r Circuito. Appuntamento presso il tempio alle
ore 10. Culto, pic-nic, giochi e canti.
n FILM SU LUTERO
ANGROGNA — Gli attori o coloro
che vogliono collaborare alla realizzazione del film su Lutero si ritrovano alla
Sala Unionista alle ore 21.
Mercoledì 11 maggio
n CIORNATA DELL’ECO
DELLE VALLI
TORRE PELLICE (Casa Unionista):
alle ore 21 incontro aperto a tutti, organizzato dal Conskglic di Circuito e
dalla Redazione dell'Eco delle Valli Vaidesi, per organizzare la . Giornata dell'Eco delle Valli Valdesi » prevista per
sabato 27 agosto.
Sabato 14 maggio
■VILLAR PELLICE — Siamo
grati al Sig. Dino Gardiol (Luserna S. Giovanni) per l’interessante conversazione, illustrata da
un magnifico film a colori sul
paese d’Israele e tante località
collegate al ministero di Gesù
Cristo, data alle madri ed ai neo
confermati domenica pomeriggio 10 aprile u.s.
• Ringraziamo anche il pastore
E. Ayassot per il messaggio rivolto durante il culto di domenica
17 aprile e per la sua collaborazione sempre apprezzata. Egli ha
celebrato i matrimoni di: Pastre
Rino Davide e di Michelin Salomon Dionigia; e Pividori Giuseppe Nevio e di Frache Bruna.
□ CONCERTO
TORRE PELLICE — In occasione dell’Incontro con la comunità di Morges, la
corale di Bobblo-Villar Pellice terrà un
concerto di corali luterani, salmi ugonotti e canti popolari nel Tempio, con
inizio alle ore 20.45.
Domenica 15 maggio
n FESTA DI CANTO
DELLE CORALI
VILLAR PEROSA — Il tradizionale incontro delle Corali Valdesi avrà luogo
quest'anno nel tempio di Villar Perosa,
alle ore 15, Le Corali che hanno comunicato la loro adesione parteciperanno
nella mattinata ai culti nelle comunità
del 2” e 3° Circuito.
Nel tempio di Villar Perosa si terrà
la prova d’insieme, alle ore 14.
Lunedi 16 maggio
n INCONTRO
PASTORALE
PIOSSASCO — L'incontro pastorale
si tiene nella chiesa valdese di Via Magenta 26 b con inizio alle ore 9.30.
Tema della giornata: « Comunità delle donne e degli uomini nella chiesa ».
POMAREXTO — Sabato 23
aprile u. s. la comunità rappresentata da un gruppo di « Amici
del canto » si è ritrovata con i
coniugi Rancho e Lily Gönnet
nella sala del Teatro Valdese di
Pomaretto. Alcuni canti e la
proiezione di diapositive hanno
rallegrato la serata. I coniugi
Gönnet sono anche stati presenti
ai culti: Rancho Gönnet al culto
di Pomaretto dove ha tenuto la
predicazione e Lily Artus Gönnet al culto di Inverso Rinasca
dove ha recato un messaggio.
• Domenica 25 aprile sono stati battezzati; Gaydou Moreno di
LUSERNA SAN GIOVANNI
CONCERTO
dall’IIlummismo alle sosflie del Romanticismo
BRUNO ODDENINO: oboe
VITTORIO MUO': clarinetto
CLAUDIO CONELLA: fagotto
Musiche di Mozart e Beethoven
Chiesa di San Giacomo (Luserna Aita)
Sabato 7 maggio - ore 21
5
6 maggio 1SH3
vita delle chiese S
AL CENTRO DIACONALE ”LA NOCE’
Bambini a Palermo
ALTAMURA - CONVEGNO EGEI
Obiezione e pace
E’ stato di recente dibattuto
sulla stampa, in Svizzera e in
Germania, il problema se è opportuno dal punto di vista pedagogico, piangere davanti ai bambini.
Alcuni hanno sostenuto che
non è bene dare ai fanciulli una
visione triste, pessimistica della
vita. E’ meglio evitare che essi
siano messi a conoscenza di tutte le contrarietà, i dispiaceri, le
avversità che gettano un’ombra
sulla vita degli uomini.
Altri, pedagogisti, giornalisti,
sono invece di parere del tutto
contrario. C’è un fatto incontrovertibile: ai fanciulli non sfugge
nulla di tutto ciò che avviene in
famiglia. E’ tale la loro sensibilità che neppure un gesto, un atteggiamento, un’espressione del
volto e degli occhi sfugge al loro
controllo e al loro giudizio.
Degli psicologi sostengono che
un silenzio assoluto attorno a
gravi tensioni e preoccupazioni,
può non solo angosciare, ma anche colpevolizzare i fanciulli a
tal punto che essi si reputino responsabili di diffìcili situazioni
familiari.
Pertanto piuttosto che escluderli bisognerebbe dar loro una
conoscenza della realtà della vita, ma con quella prudenza e con
quel tatto dovuti alla loro età.
Nella città violenta
À Palermo, la città violenta, la
città spietata verso i fanciulli,
come educatori, ci troviamo di
fronte a dei problemi ben diversi
e più gravi. I fanciulli, non solo
sono strumentalizzati attraverso
il lavoro minorile, la criminalità
minorile o sono addirittura fatti
oggetto di compra-vendita di
mercato clandestino, ma avviene nei loro confronti ¡qualcosa di
più doloroso.
Essi sono spesso spettatori atterriti delle più raccapriccianti
immagini di sangue e di morte.
La violenza e la crudeltà umana
non si arrestano neppure davanti all’innocenza di fanciulli che
si trovano per la strada o davanti alla loro scuola (come è avvenuto di recente) o che si trovano casualmente accanto a persone destinate inesorabilmente allo sterminio.
Il caso della piccola Gisella di
4 anni, che ha visto assassinare i
suoi genitori ha impressionato
persino la città violenta.
Mostrando il suo vestitino
macchiato agli agenti di polizia
che l’avevano trovata sola sopravvissuta sull’auto abbandonata, col terrore negli occhi pieni
di lagrime, diceva: « Non è salsa di pomodoro, ma sangue della mia mamma ».
Un neuropsichiatra intervistato dalla stampa per sapere da
lui quali riflessi potrebbe ingene-*
rare un fatto così drammatico
nella vita della bimba, ha risposto che è diffìcile dire quali « sensi di colpa », quali « turbative nel
rapporto col mondo esterno » si
possono verificare nei corso dei
suo sviiuppo.
Ma se fa società è così ingiusta e spietata verso i fanciulli, è
giusto che essi siano protetti e
messi, per ouanto è possibile, al
riparo dalla violenza. E’ indispensabile che ci siano delle persone e delle istituzioni che si occupino di loro e che dimostrino
che l’amore di Cristo non è stato vano.
Fra le tante benemerenze dello
HEKS-EPER, non va dimentica
ta quella della istituzione dei padrinati. Moltissimi fanciulli del
nostro Istituto ne hanno usufruito e ne usufruiscono tuttora.
Non sempre abbiamo potuto
mantenere un collegamento costante fra i padrini e gli assistiti, ma ciò è dipeso dal fatto che
Inge Schàdler che è stata l’animatrice di questa attività, è stata assente per oltre due anni impegnata nelle zone terremotate.
Per mezzo di padrinati, di borse di studio, abbiamo potuto accogliere nel nostro Istituto, fanciulli di famiglie disagiate ed aiutarli a portare a compimento i
loro studi.
Alcune nostre insegnanti, alcuni addetti ai vari servizi sono
stati alunni delle nostre scuole
o interni del nostro convitto, assistiti da padrinati. E’ vero quello che dice la Scrittura: « Getta
il tuo pane nelle acque e un giorpo lo ritroverai ».
Quest’anno frequentano il nostro Istituto tre bambine: Tiziana, Laura e Sabrina, orfane di
Rosario Di Salvo, autista dell’on. Pio La Torre, assassinato
insieme a lui in un agguato mafioso, il 2 maggio 1982.
Poiché ricorre il primo anniversario di questo fatto criminoso, Fortunato Sindoni, popolare
cantautore siciliano, ha cantato
per i nostri fanciulli una commovente canzone dedicata alle due
vittime.
La nostra lotta contro la mafia e il nostro impegno per la
pace e il disarmo in Sicilia e altrove, fanno parte integrante dell’amore che abbiamo verso i fanciulli, vittime innocenti di massacri che si ripetono e che ci minacciano tutti.
Pietro Valdo Panasela
Il convegno è stato organizzato dalla PGEI regionale di Puglia e Lucania con l’intervento
dei gruppi PGEI di Altamura,
Bari, Cerilbola, Conversano, Corato, Matera e Mottola; il relatore è stato Furio Rutigliano
che è in attesa di risposta da
parte del Ministero della Difesa
per la sua domanda di obiezione di coscienza.
Le varie problematiche esistenti sono state ridotte in due
gruppi : il primo intitolato « Informazioni tecniche » ; il secondo comprendeva tutte le tematiche non riconducibili al primo
gruppo, cioè il rapporto tra
ro.d.C. ed il problema religioso
e quello tra la motivazione e gli
obiettivi deirO.d.C. Nelle informazioni tecniche erano comprasi gli obblighi degli obiettori di
coscienza, i pregi ed i difetti della legge, i tipi di lavoro, le sedi
ove si può effettuare il servizio
civile. Dopo un ampio dibattito,
le conclusioni sono state che la
legge attua una forma di ricatto
con l’accomunare il non uso delle armi ed il rifiuto dell’esercito ad una non violenza generica
e romantica.
Le proposte del secondo gruppo sono state lungamente dibattute con l’approdo a risultati abbastanza originali. Si è arrivati,
ad es., alla concezione delTO.d.C.
come discorso più ampio di pace, intesa come giustizia, libertà,
e come azione individuale che
incide nei meccanismi di potere
e destabilizzante se azione di
massa. Si è poi insistito su una
utopica smilitarizzazione a causa delle funzioni che l’esercito
assolve come strumento di potere politico, in modo antidemocratico, considerato anche che
nell’attuale situaziohe un qual
CORRISPONDENZE
Ferentino: azione contro la droga
Il fenomeno della tossicodipendenza, di cui recentemente è stato riferito anche dalle pagine del
giornale, è certamente uno dei
più cruciali della nostra società.
Di esso infatti molti si preoccupano, ma sono relativamente pochi coloro che se ne occupano.
Per questo mi sembra molto importante l’iniziativa presa dal
Centro di Salute Mentale di Prosinone, che ha istituito un corso
di formazione e d’informazione
per la prevenzione delle tossicodipendenze.
Essendo l’unico r^appresentante
di Ferentino che partecipava a
tale corso, mi sono sentito particolarmente coinvolto, soprattutto perché, secondo i dati statistici in possesso del CSM, questa
cittadina ha nella provincia, il
più alto numero di tossicodipendenti. Eppure la nostra USSL
non possiede né un CSM né un
servizio di assistenza ai tossicodipendenti.
La Ciociaria è stata fino a pochi anni or sono una delle zone
più sottosviluppate d’Italia, poi
l’industrializzazione ha permesso
a molti che erano andati all’estero o al nord a cercare lavoro, di
ritornare nei luoghi d’origine.
Oggi però c’è una crisi crescente
e cassa integrazione e disoccupazione s’allargano sempre più.
Non stupisce dunque l’altro dato
statistico che indica il 75% dei
tossicodipendenti della zona come persone senza lavoro.
Lo scorso 17 febbraio quando
la nostra comunità si riunì per
l’agape fraterna dell’emancipazione, proposi alla comunità la
scelta, tra una giornata evangelistica in piazza, ovvero un impegno a fondo sul tema della tos
sicodipendenza. La scelta cadde
sulla seconda ipotesi.
Cosi nelle riunioni che abbiamo quindicinalmente nei nostri
quartieri, che sono molto frequentate, abbiamo spiegato e discusso parole come: eroina, morfina, metadone, erba... fare la rota, flach addominale... Ma anche
ciò che c’è dietro: persone con
la loro ansiosa ricerca della roba e dei soldi per comprarla, la
voglia in alcuni di smettere, ma
anche le difficoltà, le crisi d’astinenza, i fallimenti, il bisogno di
aiuto, di comprensione.
Abbiamo, da buoni valdesi, nominato anche una commissione e
questa ha scritto al CSM di Prosinone richiedendo una persona
qualificata che venisse a parlare
a Ferentino sul tema « Tossicodipendenza e società ». Dopo un
mese di attesa finalmente la risposta: uno psicologo del SAT di
Prosinone, il Dr. Luigi Arsì, sarebbe stato mandato.
In tal modo sabato 16 aprile
abbiamo organizzato questo incontro invitando a dibattere con
manifesti e lettere, coloro che
sentivano questo problema.
Sono intervenuti rappresentanti di partiti, madri di famiglia,
sacerdoti, presidi e molti giovani
anche da località vicine. Per più
di tre ore dopo la relazione e un
breve commento alla parabola
del samaritano, gli interventi sono stati numerosi e qualificati.
Soio i sacerdoti locali purtroppo non hanno parlato né si sono
associati agli impegni finali. La
serata s’è conclusa con una semplice agape fraterna dove s’è familiarizzato.
Certo non sappiamo fin dove
arriveremo e se avremo la volontà e la forza di continuare, ma un
inizio c’è stato ed è stato anche
molto positivo se un’assemblea
così eterogenea in un ambiente
così insolito come quello di una
sala di culto protestante, ha preso la decisione di tornare a dibattere l’argomento a distanza di
quindici giorni e ha nominato
una commissione con l’incarico
di incontrare il Commissario
Straordinario (non abbiamo un
sindaco), sottoponendogli le tre
richieste espresse in un odg al
termine deH’assemblea: istituzione di un Centro di Salute Mentale e di un Servizio Assistenza ai
Tossicodipendenti; collegamento
con la Commissione di studio
sulle tossicodipendenze del Provveditorato agli Studi di Prosinone.
Quello che ci ha fatto pensare
è il fatto che alcuni giovani tossicodipendenti hanno mandato a
dirci che non se la sono sentita
di partecipare all’assemblea, ma
che vogliono incontrarci in privato e inoltre, alcuni cattolici,
guardati con sospetto dalle autorità religiose perché impegnati
a sinistra, sono venuti a trovarci sapendo di trovare degli amici che discutono.
Ci sembra che la scelt^ fatta la
sera dell’agape del 17 febbraio
sia dunque stata buona perché la
Bella Notizia del Regno può essere proclamata anche in modo
nuovo. Ma è sempre un atto di
fede, cioè la possibilità di costruire con altri la speranza.
Una visita
BRESCIA — Domenica 27
marzo il culto è stato interamente tenuto dai giovani: liturgia al
completo e due meditazioni che
si completavano su Romani 12:
1-2. Erano presenti giovani del
siasi esercito non può difendere
ma contrattaccare. E’ stato poi
portato l’esempio della Polonia
come nazione che si difende con
la non violenza contro il regime
militare, e di Cristo, predicatore dell’amore fra gli uomini che
non sarebbe stato accettato come obiettore perché autore di un
atto di violenza contro i mercanti nel Tempio. Esempi che vogliono in sostanza, far comprendere che la non violenza può anche esprimersi attraverso una
azióne violenta.
Nel complesso il convegno ha
raggiunto il segno togliendo i
molti dubbi delle persone convenute suU’0.d.C.
La sola cosa lamentata dal relatore e accettata da tutti i con> venuti è stata che questi convegni non sono preceduti da rim
nioni che possano mettere tutti
i partecipanti sullo stesso piano.
S. G.
SA.E. e della Comunità di base
di S. Giorgio, con i quali abbiamo avuta un’agape fraterna nei
locali attigui, alla quale hanno
partecipato anche membri della
nostra Chiesa. Successivamente
si è tenuto uno studio di preparazione alla Pasqua, introdotto dal
Candidato al Ministero Daniele
Garrone, ispirato da Matteo 20:
28 (« ...il Figliuol dell’uomo non
è venuto per essere servito ma
per servire... ») ed illustrato dal
racconto della lavanda dei piedi
effettuata da Gesù in occasione
dell’ultima cena con ì discepoli
(Giovanni 13: 1-17). Vi è stato un
interessante dibattito che si è
protratto fino al tardo pomeriggio.
Sabato 16 aprile il prof. Bruno
Corsani ha tenuto nella nostra
Chiesa una conversazione sul tema: « Lutero e la Bibbia ». Erano
stati diramati numerosi inviti;
tutte le radio e le televisioni locali. come pure i due quotidiani
di Brescia, ne hanno data comunicazione. Era presente un numeroso uditorio in cui erano
rappresentate le varie componenti del mondo cattolico e laico
della città. È seguito un dibattito. La domenica 17 aprile il prof.
Bruno Corsani ha presieduto il
culto, e ha dato brevi informazioni sul lavoro della nostra Facoltà di Teologia. Lo ringraziamo vivamente per questa sua
presenza in mezzo a noi.
Continuano gli incontri quindicinali di studio. Daniele Garrone ha terminato gli studi sul Credo Apostolico. Successivamente
ii pastore Enrico Corsani ha iniziato studi su « Il senso della vita », con riferimento al libro del
prof. Helmut Gollwitzer. Interessanti, vivaci e costruttivi gli interventi dei partecipanti. I
COAZZE (To) — Sabato 7 maggio a
partire dalle ore 10, presso la locale
Chiesa valdese avrà luogo l'assemblea
dei IV circuito col rapporto delle chiese e del Consiglio. Pranzo al sacco e
proseguimento nel pomeriggio.
ROMA — Domenica 15 maggio, a
partire dalle ore 9.30 nei locali della
Chiesa valdese di P.za Cavour, assemblea dell’XI circuito delle Chiese valdesi e metodiste. Nel corso dei lavori,
culto con la comunità locale presieduto
dal gruppo giovanile di P.za Cavour.
LA SPEZIA — Venerdì 13 maggio alle ore 18 nei locali delia Chiesa metodista avrà luogo una tavola rotonda sul
tema « A 500 anni dalla nascita di LuterOf attualità della Riforma ». Parleranno mons. Edoardo Ricci, vicario gen. della diocesi, il past. Luigi Santini, il prof.
Lorenzo Vincenzi.
TRAMONTI DI SOPRA (PN) — Il
21-^ maggio il Centro ”L. Menegon”
della Federazione regionale delle Chiese Evangeliche del Triveneto ospita un
incontro su Lutero e la Riforma con la
partecipazione di insegnanti cattolici.
. L’Eco delle Valli Valdesi »: Reg.
Tribunale di Pinerolo N. 175.
Comitato di Redazione: Franco
Becchino, Mario F. Berutti, Franco
Carri, Dino Ciesch, Niso De Michelis, Giorgio GardioI, Marcella Gay,
Adriano Longo, Aurelio Penna, JeanJacques Peyronel, Roberto Peyrot,
Giuseppe Platone, Marco Rostan,
Mirella Scorsonelli, Liliana Viglielmo.
Editore: AiP, Associazione informazione Protestante - Via Pio V, 15
- 10125 Torino.
Direttore Responsabile:
FRANCO GIAMPiCCOLl
Redazione e Amministrazione: Via
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. L'Eco della Valli - La Luce ».
Abbonamenti '83: Annuo L. 18.000.
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Redazione Valli: Via Arnaud, 25 10066 Torre Pellice.
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Fondo di solidarietà c.c.p. 11234101
Intestato a « La Luce: fondo di solidarietà », Via Pio V, 15 - Torino.
Stampa: Cooperativa Tipografica
Subalpina - Torre Pellice (Torino)
6
6 obiettivo aperto
1
6 maggio 1983
Avete già pensato alle vacanze? 11“ pefiodo di riposo può
essere utilmente utilizzato per incontrare altre persone,
fratelli nella fede e non, con cui vivere un periodo di vita
comunitaria. E’ quanto vi propongono i centri evangelici italiani.
Vi sono proposte per grandi e piccini, per chi vuole avere
informazioni sulla teologia, sulla politica, sulla società
sia a livello intemazionale che a livello italiano.
E anche per chi desidera principalmente un periodo
di riposo con la famiglia.
ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83
DAI CENTRI EVANGELIO
PER PASSARE UNA
Incontri internazionali
AGAPE
LA FAME ORGANIZZATA
15-22 luglio
uno teologico orienteranno questa ricerca.
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
Le organizzazioni assistenziali, statali, private o ecclesiastiche che si sono impegnate nella lotta contro la
fame nel mondo, se non hanno peggiorato la situazione, comunque non l’hanno migliorata. Perché? Quali
sono le cause? Quali interessi impediscono una distribuzione equilibrata del cibo nel mondo? Con giochi
metodici, film e discussioni in gruppi, vogliamo cerche di rispondere ad alcune di queste domande.
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
□ AGAPE
LOTTA PER LA PACE IN UNA
CULTURA DI GUERRA
7-14 agosto
□ AGAPE 23-30 luglio
LA QUESTIONE PALESTINESE
Due saranno i filoni principali in cui si articolerà il
campo. Da una parte si esaminerà la cultura della
guerra sotto diversi punti di vista: antropologico,
economico, storico, religioso, ecc. Dall’altra, si vedrà
come i movimenti per la pace in Europa, attraverso
le loro lotte, propongono e tentano di affermare una
cultura di pace.
Lingue: itcàiano, francese, inglese, tedesco.
Il campo vuole essere un momento di analisi e di
chiarificazione del problema non soltanto in riferimentb allo Stato di Israele ma nel più ampio contesto delle realtà storiche, religiose, politiche e culturali del vicino Medio Oriente.
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
□ AGAPE 16-23 agosto
FEMMINISMO: FINE INEVITABILE
0 TRASFORMAZIONE?
□
S. SEVERA 25-31 luglio
INCONTRO DEGLI INSEGNANTI
EVANGELICI DEI PAESI LATINI
Per inforrnazioni rivolgersi a: Prof. Eynard Roberto
- Viale Dante 18/1 - 10066 Torre Pellice - Tel. 0121/91460
Questo campo intende proseguire il filone sulla cultura
che abbiamo iniziato Tanno scorso. Vogliamo affrontare più da vicino il problema del separatismo e la sempre crescente chiusura di spazi già conquistati. Siamo arrivate alla fine di un pezzo della nostra storia
o ad una svolta?
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
□
□
ADELFIA
PACE E DISARMO
30 luglio-8 agosto
AGAPE 23-31 agosto
AUTORITÀ’ E AUTORITARISMO
NELLA FAMIGLIA E NELLA SOCIETÀ’
Dopo la pausa di un anno il Consiglio Ecumenico Giovanile in Europa sceglie di nuovo Adelfia quale sede
di un incontro tra le delegazioni dei vari movimenti
giovanili delle chiese europee che vi aderiscono.
Tema in discussione è l’impegno per la pace e il disarmo, anche rispetto all’obiettivo Comiso. La chiave
attraverso cui verrà letto il fenomeno del riarmo sarà
il nodo del rapporto tra il Nord e il Sud del mondo.
Lingue: italiano, francese, inglese.
La vita delTindividuo è in costante confronto con
l’autorità e l’autoritarismo presenti attorno a lui. Gli
adolescenti in particolare vivono con intensità questo
problema. L’incontro vuole essere un’occasione per
esprimersi, per discutere serenamente insieme, per
cercare di fare un po’ di chiarezza sulla questione.
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
□
AGAPE 31 luglio-7 agosto
SENSO DI COLPA E COSCIENZA
DEL PECCATO
□ AGAPE
L’IMMAGINE
CRISTIANA
NELLA
24-31 agosto
CULTURA
Abbiamo iniziato con Freud ed ora ci confrontiamo
con il senso di colpa e con il peccato, realtà che nella
nostra cultura hanno la tendenza ad essere eliminate
ovvero a mantenere un ingiustificato potere di oppressione e di nevrosi. Che cosa significano colpa, peccato
per l’uomo moderno. Un approccio psicoanalitico ed
« Non ti fare scultura né immagine... ». Queste parole
del decalogo di Mosé si sono prestate e si prestano ad
interpretazioni diverse. Non viviamo senza immagini
e la tradizione cristiana ne ha create molte. Qual è
oggi il ruolo, il valore delTimmagine, quali le sue tecniche di comunicazione, le sue aihbiguità, il suo rapporto con la parola?
Lingue: italiano, francese, inglese, tedesco.
Campi di lavoro
La foto qui a fianco
illustra una predicazione
del pastore Tullio Vinay ai
lavoratori volontari
che hanno costruito Agape.
Il lavoro volontario e
gratuito è ancora oggi una
proposta che tutti i centri
fanno a coloro che cercano
un modo per vivere
concretamente una parte
delle loro vacanze
al servizio degli altri.
Chi vuole partecipare
ad un campo lavoro
scriva direttamente ad uno
dei centri.
Campi per ragazzi
22 giugno - 7 luglio
Bobbio Pellice: • Colonia » (età 6-12).
23 giugno - 14 luglio
Porlo d'ischia: «Colonia» (età 6-12).
15-30 luglio
Rocca di Papa: « La pace nella storia
e nel messaggio cristiano » (età 13-16).
26 giugno - 3 luglio
Adelfia: « Favole per un mondo più giusto » (età 8-12).
16-30 luglio
Tramonti: « Capire la Bibbia :
16 luglio - 6 agosto
Porlo d’ischia: « Colonia » (età 6-12).
26 giugno - 6 luglio
Ecumene: « Nord e Sud nel mondo: elementi per l'educazione allo sviluppo »
(età 8-13).
18-29 luglio
Beihel: « Il bambino nella famiglia di
oggi e nella società di domani » (età
8-13).
26 giugno - 6 luglio
Campo Sardegna: « Episodi biblici in
immagini » (età 7-13).
22 luglio - r agosto
Bobbio Pellice: « Campo biblico giovani » (età 15-25).
27 giugno - 7 luglio
Agape: « Fare storia col teatro
14-17).
(età
31 luglio - 7 agosto
Agape: « Il nuovo Canzoniere » (età
10-13).
28 giugno - 13 luglio
Rocca di l>apa: « lo e Gesù - (età 8-12).
1-12 agosto
Bethel: « Guerra e pace: ha senso parlarne o è solo una moda » (età 14-17).
4-14 luglio
Adelfia: • Fare animazione » (età 12-16).
7-20 luglio
Bobbio Pellice: «Colonia» (età 13-15).
8-17 agosto
Forio d'ischia: • Campo adolescenti »
(età 13-15).
7-14 luglio
Agape: ■ L'asina di Balaam » (età 7-10).
19-29 agosto
Porlo d'ischia: ■ Campo biblico giovani » (età 15-25).
9-19 luglio
Ecumene: . Ecologia in positivo » (età
8-13).
20-30 agosto'
Ecumene: « La lettura critica della
Bibbia » (età 8-13).
13-24 luglio
Santa Severa: - La libertà tra qualunquismo e responsabilità - (età 11-17).
26 agosto - 4 settembre
Campo Sardegna: . Infanzia » (età oltre 15).
15-22 luglio
Agape: « Lutero giovane » (età 8-11).
3-10 settembre
Ecumene: « Il mondo delTimmaginario
collettivo » (età 15-18).
Campi per famiglie
7-27 giugno
Santa Severa: « Quale creato ».
28 giugno - 12 luglio
Santa Severa: « I diversi: solidarietà
0 tolleranza ».
• 1-17 agosto
Tramonti: « La lettura della Bibbia secondo la teologia contemporanea ».
• 5-15 agosto
Bobbio Pellice: « Campo comunitario
• 2-23 luglio
Monteforte irpino: « Alla scoperta della realtà locale ».
® 9-22 agosto ,
Adelfia: « Impariamo a conoscerci ».
11 luglio - 22 agosto
Campo Sardegna: « Il ruolo della famiglia nella comunità credente • (il
campo si svolge con turni di 12 giorni).
14-19 agosto
Sa,nta Severa:
bia ».
Il giubileo della Bib
14-30 agosto
Rocca di Papa:
sto della pace ■
L'Evangelo nel conte
® 20 luglio
Ecumene:
20 settembre
Ospitalità per le famiglie ».
2-12 settembre
Forio d'ischia:
Campo comunitario »•
• 1-13 agosto
Rocca di Papa: « Fede, grazia e amore
nel pensiero di Lutero ».
6-20 settembre
Campo Sardegna: - C'è contrasto tra
generazioni nella famiglia credente?
7
6 maggio 1983
oM^tivo aperto 7
estate ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83 - ESTATE ’83
66 PROPOSTE
VACANZA PIACEVOLE E INTELLIGENTE
Campi di studio
□ ROCCA DI PAPA 12-26 giugno
DISCEPOLATO E MINISTERI LOCALI
□ AGAPE 24-27 giugno
SENSO DI COLPA,IDEA DI PECCATO E
LIBERAZIONE NEL
«VISSUTO» OMOSESSUALE
I condizionamenti religiosi e culturali di cui tutti subiamo in maggiore o minore misura l'influenza, sono
spesso aU’origine di dolorose situazioni esistenziali.
Tanto più ciò è vero per chi vive la condizione di
omosessualità. E’ possibile, e come, una « liberazione »
da questi condizionamenti e in vista di che cosa?
lingua: italiano.
□
1-8 luglio
TRAMONTI
«SE CRISTO NON E’ RISORTO
VANA E’ LA NOSTRA FEDE»
Il problema della risurrezione alla luce delle recenti
indagini della critica biblica. E’ più importante per la
comunità dei credenti il « fatto in sé » o il miracolo
della fede?
□ AGAPE 7-14 luglio
RIVOLUZIONE INFORMATICA E
CONTROLLO SOCIALE
n campo si propone di analizzare lo sviluppo dell'informatica in questi ultimi anni, e come questa nuova tecnologia stia modificando radicalmente il nostro
tessuto sociale e culturale. E' ancora possibile un
«controllo » di questo processo? In quali settori e con
quali prospettive?
lingua: italiano.
□ TRAMONTI 9-14 luglio
LA SCUOLA DOMENICALE: PROBLEMA
DI METODO 0 DI CONTENUTI?
□ ADELFIA 15-21 luglio
LA COMUNICAZIONE VERBALE E IL
LINGUAGGIO DEL CORPO
Il gioco, l'espressione corporea, la gestualità, possono
diventare una strada per iniziare a conoscersi e per
conoscere gli altri. Nel campo, attraverso animazioni
varie, si cercherà di superare le componenti di difesa
0 di potere spesso presenti nella comunicazione verbale.
□ ADELFIA 22-28 luglio
NON VIOLENZA E POLITICA
L’esperienza dello scorso anno ha visto le attività del
campo su pace e sviluppo intrecciarsi • con le lotte
che si svolgevano a Comiso contro l’installazione della
base missilistica. Quest’anno prendendo spunto dalle
esperienze storiche della nonviolenza in Italia e all’estero, verrà condotta una riflessione sui metodi di
lotta nella specifica realtà italiana. La riflessione sarà
intrecciata con alcune iniziative promosse a Comiso
da vàrie realtà del movimento.
simpegno, del qualunquismo religioso e politico è un
contributo che il campo vuol dare alla formazione,
alla preparazione e all'etica dei giovani.
□ LA SALSICAIA 3-24 agosto
PERCHE’CREDERE?
MOTIVAZIONI DI UNA SCELTA
□ MONTEFORTE 10-18 agosto
IL VOLONTARIATO; UNA SCELTA
DI VITA?
Nel campo si svolgeranno discussioni, introdotte da
amici e collaboratori, sui temi dello sviluppo meridionale, della ricostruzione delle zone terremotate, del
volontariato come progetto politico e risposta vocazionale.
Quanti fossero interessati potranno fermarsi sino al
25 agosto; in questo secondo periodo non sono previsti studi ma i campisti si dedicheranno ai lavori di
manutenzione di cui il centro necessita.
□ ECUMENE 12-16 agosto
IL PECCATO
II campo si dividerà in tre momenti che toccheranno
le forme classiche del peccato: un momento dedicato
al peccato di gola, uno al peccato della danza, ed il
terzo a tutti i peccati che si possono commettere nei
rapporti con il prossimo.
□ BETHEL 14-22 agosto
IL PROBLEMA DELL’ECUMENISMO
Il campo, percorrendo il cammino ecumenico in ambito protestante e cattolico, vuole essere un’occasione
di confronto fra chiese locali di diversa confessione
e si prefigge la ricerca di una scelta ecumenica che
possa esprimersi in un impegno unitario di testimonianza.
□ TRAMONTI 18-31 agosto
ESSERE GIOVANI ED EVANGELICI
IN ITALIA OGGI
Il campo si svilupperà lungo fondamentali filoni tematici, quali ^ storia dei movimenti giovanili, il rapporto della FGEI con le realtà giovanili internazionali,
il tentativo di ricerca di una nuova qualità della vita,
le donne nella FGEI.
n ADELFIA 23-31 agosto
DONNE INSIEME PER... AMICIZIA
E AMORE
Le suggestioni ricevute dai campi precedenti e dagli
incontri di donne nel corso dell’uitimo anno hanno
sollecitato la riflessione collettiva sulle sfumature dei
rapporti tra donne. La comunicazione è infatti un
elemento centrale della pratica politica delle donne,
nel senso che non serve alla politica ma è politica.
Questa è l’esperienza di alcune- donne del coordinamento per rautodeterminazione della donna di Catania che insieme ad altre donne di Bologna e di Roma
si sono fatte carico dell’organizzazione del campo.
□ ECUMENE
MAFIA E CAMORRA
Il campo vuole affrontare, attraverso una serie di interventi qualificati, i problemi posti dall’invadenza
prepotente e sfacciata dei fenomeni di mafia e di camorra a tutti i livelli della vita sociale e politica non
Solo nel Sud.
□ MONTEFORTE 30 luglio-7 agosto
> EVANGELIZZAZIONE: CHE DIRE?
CHE FARE?
In questa settimana il campo si articolerà secondo
queste tre linee programmatiche: 1) dibattiti aperti
sul problema dell’evangelizzazione e sui modi della
testimonianza oggi; 2) storia ^i particolari interventi,
^ carattere evangelico, nella regione, in cui il problema evangelizzazione è stato qualcosa di reale e non
' toa astratta riflessione teorica; 3) visite a gruppi di
fratelli in diaspora, nella zona in particolare e nell’Alta
Irpinia in generale, e partecipazione, con loro, a culti,
studi biblici, incontri comunitari.
□ SANTA SEVERA 1-13 agosto
IL SACERDOZIO UNIVERSALE
Anche gli scandali di questi ultimi tempi tentano di
deresponsabilizzare e di rendere più forte il « qualun
29-31 luglio □ SANTA SEVERA 30 agosto-13 settembre
I CRISTIANI E L’ATEISMO
« In quale misura la critica marxista della religione
riesce a toccare ciò che è specifico della fede cristiana? Tale questione impone al credente di riflettere
sulla sua fede come sul modo in cui dovrà incontrare
il marxismo. Importa che i cristiani ascoltino con attenzione e umiltà ciò che i marxisti loro dicono, per
scoprire come rendere efficace testimonianza a Gesù
Cristo, nella parola e nella vita privata e sociale ».
fiuismo », la delega, il disimpegno. Riscoprire, nell’anJio del 5“ cèntenario della nascita di M. Lutero, l’imPegho personale, perciò il rifiuto della delega, del di
□ RI ESI 8-22 settembre
EDUCAZIONE CONTRO LA MAFIA
Si svolgerà un campo lavoro/discussione. Lavori previsti: giardinaggio, manutenzione, cucina, schedatura
libri, verniciatura esterni, ecc. In particolare sono previsti due fine settimana di studio: uno sul problema:
« educazione contro la mafia ». Il secondo fine settimana sarà dedicato a Comiso ed alla lotta per la pace
in Sicilia. Previsti incontri con esponenti del movimento per la pace italiano ed internazionale.
a ECUMENE 16-18 settembre
SACERDOZIO UNIVERSALE E
COSTRUZIONE DELLA DEMOCRAZIA
n ECUMENE 19-24 settembre
CRITICA BIBLICA E SOLA SCRIPTURA
I centri
Forniamo qui brevemente alcune informazioni ed indirizzi sui
centri a cui rivolgersi per informazioni e iscrizioni.
ADELFIA
E’ un centro valdese in Sicilia, sul mare, ad una trentina di Km.
dalla costruenda base missilistica di Comiso.
Indirizzo: Adelfìa - casella postale 97010' Scoglìtti (Rg) - tei.
0932/980132 (solo durante i campi) e 095/329725 (per informazioni).
AGAPE
E’ un centro ecumenico internazionale situato nelle valli valdesi in montagna (1600 m.), a 80 km. da Torino.
Indirizzo: Agape - 10060 Frali - tei. 0121/841514.
BOBBIO PELLiCE
Il Villaggio dell’Esercito della Salvezza è situato a 700 m. al
termine della Val Pellice.
Indirizzo (per iscrizioni e informazioni): Esercito della Salvezza - via degli Apuli 40 - 00185 Roma ■ tei. 06/492614.
CAMPO SARDEGNA
Si tratta di un centro battista nei pressi di Cagliari, sulla statale per Olbia, in collina (200 m.) a 14 km. dal mare. Ospita sia in
stanze che in tenda o roulottes.
Indirizzo: prèsso Sergio Franzecco - via Capitanata 24 - 09100
Cagliari - tei. 070/290431.
BETHEL
E’ un centro valdese, nella Sila a 1200 m., nel comune di Taverna.
Indirizzo (per informazioni e iscrizioni): Francesco Sagripanti,
Via Galilei 32 /1 - 89100 Reggio Calabria ■ tei. 0965/29615.
ECUMENE
E’ un centrò metodista a 40 km. da Roma, a Velletri.
Indirizzo: contrada Cigliolo ■ 00049 Velletri (Roma) - tei. 06/
9633310 (e per iscrizioni e informazioni) Ornella SbafH ■ Via Firenze 38 - 00184 Roma - tei. 06/4743695.
LA SALSICAIA
E’ un centro dei gruppi biblici universitari (G.B.U.) situato a
qualche km. dal mare tra Follonica e Castiglion della Pescaia.
Indirizzo (per informazioni e iscrizioni): G.B.U. - Via M. Poggioli 9/17 - 00161 Roma - tei. 06/4957964 oppure 4952242.
MONTEFORTE
Abbiamo chiamato cosi il centro della Federazione delle Chiese Evangeliche sorto all’interno del « Villaggio XXIII Novembre »
costruito per ospitare i terremotati deH’Irpinia.
Indirizzo: Sergio Rossi, Villaggio Evangelico, via Rivarano 83024 Monteforte Irpino (Av.), oppure SAS/FCEI via Firenze 38 00184 Roma - tei. 06/4755120.
ROCCA DI PAPA
Il centro evangelico battista sorge a 30 km. da Roma.
Indirizzo: Centro Evangelico Battista - Via.Vecchia di Velletri
fraz. Campi d’Annibaie ■ 00040 Rocca di Papa (Roma) • tei. 06/
9499014.
FORIO D’ISCHIA
Il villaggio dell’Esercito della Salvezza si trova nell’Isola di
Ischia nel golfo di Napoli. Limitazioni della circolazione delle autovetture.
Indirizzo (per iscrizioni e informazioni): Elsercito della Salvezza - Via degli Apuli 40 - 00185 Roma - tei. 06/492614.
SANTA SEVERA
Il Villaggio Battista per la Gioventù è situato in riva al mare
a 50 km. da Roma.
Indirizzo: Villaggio deila Gioventù - Lungomare Pirgy 13 00050 Santa Severa - tei. 0766/740055 e per informazioni e iscrizioni
fino al 25 maggio: 06/860941.
RIESI
Il « Servizio Cristiano » ospita quest’anno un campo organizzato con la Egei.
Indirizzo: Servizio Cristiano - Via I maggio 89 - 93016 Riesi (Cl)
tei. 0934/928123 oppure 928139.
TRAMONTI
Il centro « Luciano Menegon », della Federazione regionale Chiese evang., è situato in collina ad alcuni km. da Pordenone.
Indirizzo : Centro « L. Menegon » - via Castello 29 - 33090 Tramonti di Sopra (PN) - tei. 0427/869093.
I COSTI
Non ci è possibile pubblicare i costi dei vari incontri. Vi sono
variazioni sia nel metodo usato per calcolarli sia nelle prestazioni
offerte.
,A titolo indicativo essi non superano le 16-18 mila lire per giorno per persona. Ma è bene chiedere informazioni in anticipo.
INDICAZIONI PRATICHE
Chi partecipa ad un campo accetta la vita comunitaria e quindi di collaborare per la pulizia della stanza e la rigovernatura dei
piatti.
Occorre portare con sé un documento di identità e possibilmente una fotocopia dell’iscrizione al servizio sanitario nazionale
(ex SAUB).
E’ consigliato portare anche la, Bibbia, l’innario ed eveiitualmente se lo si possiede ed è trasportabile uno strumento musicale.
E adesso BUONE VACANZE !
8
8 ecumenismo
6 maggio 1983
UNA PROPOSTA DEL TEOLOGO J.M. CHAPPUIS
Se il vescovo torna a Ginevra
Un simbolo nogotivo potrobbo divontaro positivo so cattolici 6 protostanti cogliossoro I occasiono por un passo avanti ocumonico
Ilo M t t. • .1^.. <
DIALOGO EVANGELICO IN ITALIA
Un appello
ai pentecostali
Da diversi mesi a Ginevra si
dibatte con passione una questione ecclesiastica. La Conferenza episcopale cattolica della Svizzera ha deciso una nuova delimitazione delle diocesi e in base a
tale decisione Ginevra e Zurigo
dorrebbero divenire sedi episcopali. L’idea di un vescovo cattolico nella^città di Calvino ha suscitato così ima vera e propria levata di scudi.
Ci_ si potrebbe stupire di una
reazione così decisa in una città
come Ginevra, dove cattolicesimo e protestantesimo, sia per il
rapporto numerico più o meno
di parità, sia per una certa distanza della Chiesa cattolica dal
cattolicesimo marcatamente papale che noi conosciamo più da
vicino, convivono in piena pace
e spesso collaborano. Ma si capisce me^io il dibattito in corso
se si ricorda la storia di Ginevra. Prima della Riforma Ginevra era un principato episcopale,
sede appunto di un vescovo di
fedeltà imperiale. Anche se in
due momenti diversi — prima la
cacciata del vescovo e poi la votazione popolare degli editti della Riforma — la svolta del
1533-36 significò per Ginevra non
solo un cambiamento ecclesiastico, ma prima di tutto una rifondazione politica della città come
repubblica indipendente. Di questa indipendenza i ginevrini mantennero vivissima la fierezza, anche quando nell’SOO, con l’aggiimta dei comuni cattolici circonvicini, Ginevra entrò a far parte
della Confederazione elvetica,
tanto che a Ginevra la festa più
popolare è il giorno che ricorda
il tentativo del vescovo di riconquistare di sorpresa la città,
sventato dai cittadini in armi.
Una proposta
Nel dibattito attuale sul ritorno del vescovo cattolico a Ginevra, che ha visto numerose prese di posizione negative e anche
polemiche da parte protestante,
si inserisce ora un articolo pubblicato dal bollettino mensile del
Consilio Ecumenico delle Chiese
(Soepi) di aprile, che si distingue
POLINESIA
S.O.S. CEvAA
Una delle chiese membro della
CEvAA, la Chiesa Evangelica della Polinesia Francese lancia un
appello urgente in seguito ai danni causati dal ciclone Veena. Il
segretario della Commissione
Permanente (Consiglio Sinodale)
della Chiesa Evangelica di Tahiti
ha inviato alle chiese sorelle il
seguente telegramma;
Seguito ciclone Veena Polinesia
duramente colpita in particolare
Moorea Tahiti: 6000 case distrutte 25.000 senza tetto. Vari centri e
case parrocchiali distrutte scuola pastorale (Hermon) distrutta
90%. Necessario aiuto per cibo
materiali e utensili da costruzione. Popolo molto colpito si rimette al lavoro con coraggio. Per
la Commissione permanente il
Segretario generale John Doom.
Eicordiamo che, a suo tempo,
la Chiesa Evangelica di Tahiti
diede un valido aiuto in occasione delle inondazioni di Firenze.
Invitiamo tutte le chiese evangeliche italiane a rispondere a questo appello di una chiesa che è
stata, finora, più abituata a dare
che a ricevere.
Le offerte vanno inviate alla
Tavola valdese, ccp n. 998005,
specificando la causale del versamento.
dagli altri per il fatto che tratta
la questione in positivo avanzando una proposta concreta. Ne è
autore Jean-Marc Chappuis, autorevole rappresentante del protestantesimo ginevrino, pastore e
professore di teologia pratica alla Facoltà di teologia di Ginevra,
già direttore del settimanale « La
Vie protestante » e esperto nel
campo dei rapporti tra mezzi di
comimicazione di massa e predicazione evangelica.
Chappuis osserva che il problema della sede vescovile a Ginevra può essere affrontato a tre
diversi livelli: interno, nazionale
ed ecumenico. Lasciando i primi
due a chi di competenza (Chiesa
cattolica e Consiglio federale
svizzero), affronta il terzo. Dal
pimto di vista ecumenico la questione è: la ricostituzione di una
sede vescovile cattolica a Ginevra farà progredire l'ecumenismo? La risposta parte dal valore simbolico che può avere la
questione. Esperto della comunicazione, Chappuis sa che un simbolo ha una vita sua, non può
essere manipolato e che l’evoluzione dei simboli è lunga e lenta.
La sede vescovile a Ginevra, dato il passato che abbiamo ricordato, non potrebbe che avere un
valore di simbolo negativo che farebbe regredire anziché progredire Tecmnenismo. A meno che
— e qui viene la proposta — il
cattolicesimo svizzero non sia disposto a cercare con i protestanti quali potrebbero essere i « contrappesi » di evidente portata
simbolica che potrebbero trasformare l’istituzione di una sede
vescovile cattolica a Ginevra
dandole un significato positivo.
I contrappesi
« Non sarebbe questa — si
chiede Chappuis indicando questi « contrappesi » — l’occasione
favorevole per far salire a livello
istituzionale quell’impùlso ecumenico che si manifesta con forza alla base tra tanti membri di
chiesa, preti e pastori di Ginevra? Non sarebbe il momento opportuno per un franco e solenne
riconoscimento reciproco dei nostri rispettivi ministeri? Non bisognerebbe, nella direzione dell’intercomunione, fare quel passo
avanti che numerosi cristiani di
questo cantone e innumerevoli
cristiani nel mondo attendono
con impazienza? Se queste domande ricevessero una risposta
positiva è fuor di dubbio che
la ricostituzione di una diocesi
cattolico-romana a Ginevra potrebbe simboleggiare improvvisamente, in modo clamoroso, il
nostro ingresso in una nuova
era ecumenica ».
Si tratta — Chappuis ne è perfettamente consapevole — di una
questione estremamente complessa. L’autore invita dunque a
• ponderare senza fretta, eppure
con urgema, la sua proposta. Se
la possibilità di un passo avanti
in comune dovesse poi dimostrarsi inesistente, meglio rinunciare a modificare le diocesi cattoliche e non rischiare di far regredire l’ecumenismo. « Ma perché non cogliere — conclude il
teologo ginevrino — questa occasione in positivo per maturare
insieme e progredire insieme? ».
F. G.
Due Convegni promossi dal
Servizio Studi della FCEI (80:
sulle radio, 82: su un passo biblico), due incontri « FratelliValdesi », il dialogo bilaterale fra
valdesi-metodisti e Chiesa Apostolica in Italia, l’esperienza, seppure frammentaria, dei « giovani
evangelici romani » ed altre iniziative simili, mostrano una significativa ripresa del dialogo tra
evangelici nel nostro paese.
Desidero esprimere sulle pagine del nostro giornale una considerazione e alcune piste di ricerca a livello metodologico, conoscendo l’interesse con il quale
il mondo « evangelical » nostrano
segue il giornale: un invito al dibattito, con « passione » e soprattutto con capacità critica di
ascolto e di valutazione delle posizioni biblico-teologiche proprie
e altrui.
La mia considerazione riguarda
la « rilevanza del fenomeno pentecostale » in Italia; purtroppo
sia i pentecostali che fanno capo
alle « Assemblee di Dio », sia i
cosiddetti « liberi » non sembrano tenere molto a questo dialogo.
Ad esempio nella preparazione
del Convegno di ottobre su Genesi 3, la commissione preparatoria ha fatto il massimo sforzo
per coinvolgere il « movimento
pentecostale », eppure in questa,
come in altre occasioni, i pentecostali non furono presenti. Un
vero peccato: non possiamo dimenticare lo « sforzo biblico »
dei pentecostali nel nostro paese
e il fatto che 7 evangelici su 10
sono pentecostali. Mi sembra che
questo sia importante, non solo
a livello statistico. Penso che nel
dialogo in corso i fratelli pentecostali abbiano da dare un loro
JT" Èchi dal mondo
crìstìaho
a cura di Renato Oolason
Il CEC e gli esuli
dalla Nigeria
(SOEPI) — Un rappresentante del Consiglio Ecumenico ha
visitato il Ghana, il Togo ed il
Benin per rendersi conto della
situazione dei profughi dalla Nigeria e degli aiuti organizzati sul
posto dal Consiglio Ecumenico.
Si calcola che un milione di
profughi del Ghana e 400.000 del
Togo e del Benin hanno dovuto
lasciare la Nigeria. Altri profughi sono ritornati verso il Niger
ed il Ciad. Lo stato di salute di
questi profughi è soddisfacente
ma incombe la minaccia di epidemie in particolare di tifo. Mancano 4(X).0(Ki tonnellate di prodotti alimentari, medicine ed altri prodotti di prima necessità.
Il rappresentante del Consigliò Ecumenico teme che sorgano disordini soprattutto nelle regioni rurali, dove questi profughi sono dirottati dai governi.
Egli ha inoltre raccomandato alle Chiese di « incoraggiare la riconciliazione, di calmare le tensioni, di rallentare l’esodo e di
impedire il deterioramento della situazione ».
Francia: accogliere
5500 profughi
(BIP) — Il Presidente della
Federazione Protestante di Francia ha invitato tutte le comunità
francesi a collaborare ad acco
gliere 5.500 nrofughi cambogiani
del campo di Phanat Nichom in
Tailandia. Il governo tailandese ha infatti deciso di chiudere i campi profughi cambogiani rimandando oltre frontiera
tutti coloro che li occupano. Per
venire incontro al dramma di
queste popolazioni il governo
francese ha accettato di accogliere tutti quelli che hanno già
dei parenti rifugiati in Francia.
In genere però costoro vivono
in situazioni estremamente precarie, da qui la necessità che non
siano lasciati soli e che le comunità protestanti accolgano questo appello ricordando la parola
di Gesù : « Ero straniero e mi
avete accolto ».
La Nuova Zelanda avrà
un moderatore MaorI
(SPR) — Nel prossimo novembre, per la prima volta nella storia della chiesa presbiteriana
della Nuova Zelanda, un maori
diventerà moderatore. Si tratta
di Tama Hehe Takao, un laico,
agricoltore che attualmente studia teologia per diventare pastore. Egli ha 49 anni e proviene da
una famiglia numerosa. Anche
se celibe ha adottato tre figli, cosa frequente fra i maori.
In un forte discorso rivolto
all’Assemblea che lo aveva eletto, Takao ha detto «piamo molti popoli, ma formiamo una sola nazione, siamo molti popoli,
ma abbiamo un solo Signore.
Penso che la nostra integrazione
nella chiesa e nella società se
espressa in termini musicali può
essere definita una armonia piuttosto che un unisono ».
Facoltà di Teologia
in Madagascar
(SPR) — Il 31 ottobre scorso,
con un culto cui hànno partecipato più di 800 persone, è stata
aperta la Facoltà di teologia protestante di Antanarivo.
Finora gli studenti che volevano completare la loro formazione teologica erano costretti ad
andare o in Africa o in Europa.
Con la creazione di questa facoltà non si è voluto soltanto facilitare la formazione dei futuri
pastori, ma soprattutto avere un
centro di formazione teologica
nel contesto del Madagascar, cui
potranno partecipare anche i
laici.
Attualmente gli alunni iscritti sono 45, metà uomini metà
donne, divisi in 4 anni. I corsi
dovranno durare 5 anni.
Germania: i cristiani
e la disoccupazione
(SPP) — All’ultimo sinodo
della Chiesa Evangelica della Germania Federale, il vescovo E.
Lohse ha esortato alla solidarietà fra coloro che hanno un lavoro ed i disoccupati. E’ compito delle chiese suscitare in tutti
gli ambiti della popolazione una
scelta di vita più semplice compiendo anche delle rinunce.
Dal canto suo la Chiesa Evangelica del Württemberg invita i
propri dipendenti a rinunciare
all’un per cento del proprio salario a favore dei disoccupati. I
fondi economizzati dovranno
permettere la creazione di nuovi
posti di lavoro nella Chiesa.
contributo, data la loro travagliata e significativa storia. Dico
questo con profondo senso di
ammirazione per il lavoro evangelico che i pentepostali sanno
sviluppare in Italia e all’estero.
Un invito al confronto e se si
vuole alla « critica fraterna », in
quella ottica di dinamismo evangelico, che caratterizza la testimonianza pentecostale in ogni
luogo.
A livello più generale, mi sembra utile, per il « buon fine » del
dialogo in corso, formulare alcune piste di ricerca, in vista di
una corretta metodologia:
1) Rigore teologico: la tendenza valutativa generale del nostro evangelismo è improntata
a « sentimentalismo e spinta
emotiva »; Giorgio Tourn, ci ha
ricordato recentemente, che entrambi rendono un pessimo servizio alla teologia. Neanche nel
dialogo interevangelico è possibile derogare da questa esigenza
di comprensione di fatti e avvenimenti in una ottica « evangelico-critica ».
Non possiamo non fare nostre
le parole con le quali Vittorio
Subilia presenta il materiale del
Convegno romano sulla lettura
biblica: « ... Si tratta di un continuo sforzo critico che è richiesto al singolo e alla comunità:
senza il suo esercizio, la lettura
della Bibbia rischia di non essere conforme alle grandi linee del
messaggio per attenersi formalmente a elementi che lo deformano... La lettura biblica esige
un lavoro di vigilanza, di ricerca, di scoperta continuo che non
permette mai di adagiarsi su
posizioni acquisite, suU’illusione
di disporre infallibilmente della
verità » (Protestantesimo 3, ottobre 1982).
2) Consapevolezza delle diversità nelle scelte concrete di testimonianza: se vi è come la situazione richiede, chiarezza « teologica», non si devono nascondere, per un falso « amor di pace »
le diversità, per esempio: l’impegno per la pace delle nostre chiese deriva da una comprensione
biblico-teologica che non limita
la pace « al cuore», ma considera la salvezza nella sua globalità.
3) Non esistono due blocchi:
federati e non... Questo è tanto
più vero oggi, in quanto l’Esercito della Salvezza e la Chiesa Apostolica italiana, insieme alle chiese libere, partecipano « pieno iure » alla Federazione.
Altro esempio: il dibattito in
corso sulla « nuova soggettività »
non vede il consenso di tutti e
questo, mi sembra pacifico, in
una « unione di chiese » dove non
prevale la « scomunica » (ahimè,
non è solo Roma, quella che scomunica!) ma il rispetto e il confronto reciproco.
Questi punti, mi sembrano indispensabili, se vogliamo che il
dialogo interevangelico continui,
si arricchisca di nuovi contributi, nella umile consapevolezza
che anche le nostre posizioni teologiche ed etiche sono nella loro
imperfezione umana, dinanzi al
Signore. Eugenio Stretti
PIEMONTE
Giornata SAE
Sabato 14 maggio ore 9.30-17 a
Rivoli al Centro Filadelfia di via
Colla 20, avrà luogo la giornata
regionale del Segretariato Attività Ecumeniehe. Oratori don
Mario Polastro che presenterà
« Vancouver 1983 » e il dott. Carlo rapini che parlerà su « Lutero e il suo tempo ». Apertura e
chiusura biblica (past. Paolo
Spanu, don Mario Galizzi). Informazioni: Paschetto, 011/658810.
9
6 maggio 1983
cronaca delleYalli 9
LA TALCO E GRAFITE ALLA PROVA DELLA RISTRUTTURAZIONE
Ricordini
Nella mia non lunghissima, ma
comunque ormai ventennale esperienza di catechista, ho sempre seguito con particolare aifetto e, perché no, anche con commozione, i gruppi di ragazze e
ragazzi che si preparavano a fare
la confermazione. In loro ho
sempre cercato di vedere (e spesso ho visto) il segno dell’amore
di Dio che si rinnova, che chiama alla fede, che esige una risposta. Quante volte ho ripetuto
e sentito ripetere nelle confessioni di fede dei confermandi che la
confermazione « non è un punto
d'arrivo ma di partenza », che « è
solo una tappa » e, come tutte le
tappe, presuppone che il cammino venga proseguito. E’ grande
la gioia di vedere dei giovani che
dicono che Gesù Cristo è importante per la loro vita, che esprimono il desiderio di vivere la
propria fede in comunione con
la comunità dei credenti; che,
pur consapevoli dei loro limiti,
dicono di voler essere testimoni
fedeli dell’Evangelo.
Tuttavia, quanta amarezza per
le molte (troppe) defezioni!
Ma la cosa più sorprendente è
che spesso non vedi più neppure
quei giovani nei quali avevi riposto grandi speranze, pensavi
di vederli coinvolti, impegnati, e
invece... Per grazia di Dio succede talvolta anche l’opposto. Più
d’una volta sono stato tentato di
rifiutare la confermazione a qualche ragazza o ragazzo che mi pareva del tutto impreparato, o che
avevo la netta sensazione che volesse farla solo perché spinto dai
genitori, o semplicemente perché
« si deve fare », perché la « fanno tutti ».
I problemi legati a battesimo e
confermazione sono molteplici
e certo molte defezioni avvengono anche perché le comunità non
sono molto ’’attraenti”, non hanno vita, entusiasmo, spazi per il
dialogo, per la crescita collettiva,
espressioni di comunione vera, di
partecipazione, di solidarietà.
Tuttavia alcuni atteggiamenti
di catecumeni e di genitori lasciano a dir poco esterrefatti.
Faccio alcuni esempi che mi paiono sintomatici e tipici di ^ una
mentalità a dir poco « pericolosamente cattolicizzata e secolarizzata ».
Dopo una lunga chiacchierata
con genitori di confermandi sul
significato della confermazione,
sul coinvolgimento nella vita comunitaria, ti senti dire frasi come: « può mangiare, mio figlio,
prima di fare la comunione? »;
« avrei così piacere di fargli una
foto nel momento sacro in cui
beve il calice della santa cena! »;
« non è peccato se dopo la cerimonia facciamo festa? »; « le farò avere il ricordino, con la foto
di mia figlia in costume valdese »
(il « ricordino », come quello che
molti cattolici fanno per i defunti, con foto, versetto e parole di
circostanza!); ma la più clamorosa di tutte mi sembra essere stata (per fortuna una sola volta):
« dirò a C. di farle avere i confetti ». Ecco, dopo i confetti rosa
o azzurri per i battesimi, quelli
bianchi per il matrimonio, quelli
argentati o dorati per nozze d’argento o d’oro, si sentiva proprio
la mancanza dei confetti di confermazione!
Catechisti, genitori credenti,
comunità tutte, abbiamo certo
una grossa responsabilità: in
questo campo il cammino sernbra ogni volta dover ricominciare da capo. Fortunatamente lo
Spirito del Signore agisce nonostante noi e trasforma secondo
il suo progetto anche persone e
situazioni che a noi sembrano
perdute.
Marco Ayassot
Incertezze per il futuro
dell’occupazione in miniera
Cosa sta succedendo alla Talco
e Grafite? Se lo chiedono in molti dopo l’arrivo ai vertici della
società del dott. Calieri di Sala,
ex presidente della Regione Piemonte e delTItalcasse l’istituto
finanziario delle Casse di Risparmio, che dopo uno scivolone giudiziario che lo ha escluso temporaneamente dalla vita politica e
finanziaria regionale, è tornato
ad assumere un ruolo di primo
piano come industriale.
La Talco e Grafite è per Calieri una azienda di « famiglia » ed
era dunque logico aspettarsi che
— dopo la politica e la finanza —
si occupasse anche un po’ delle cose di casa.
Sta di fatto che da quando il
dott. Calieri ha assunto la carica di amministratore delegato
della società è iniziata una operazione di « risanamento industriale ». Si è cominciato coll’eliminare i rami secchi: è stato
chiuso lo stabilimento degli Elettrodi di Pinerolo, è stato ridimensionato il personale dello stabilimento Isolantite di Pinerolo e si
ricorre sempre più spesso alla
cassa integrazione per le maestranze. Per contro si sono assunte alcune persone per le miniere e per lo stabilimento di
macinazione del Malanaggio di
Porte.
Sul piano finanziario, Tazien
da ha proceduto alla ricapitalizzazione raddoppiando quasi il
proprio capitale passando da 1,6
a 3 miliardi di lire, e nei prossimi giorni dovrebbe essere conclusa una operazione di emissione di un prestito obbligazionario
per circa 1,5 miliardi di lire. Inoltre sono state poste in vendita alcune proprietà dell’azienda non
più utili ai fini produttivi.
I rapporti
col sindacato
Sul piano delle « relazioni sindacali » la Talco e Grafite ha iniziato un nuovo corso, passando
dal paternalismo della vecchia
gestione alla politica dello
«scambio politico» col sindacato.
Per la prima volta i sindacati
vengono messi al corrente dei
programmi di investimento dell’azienda e vengono firmati accordi circa i vari piani di ristrutturazione.
Il sindacato viene coinvolto direttamente nei problemi del reperimento dei denari necessari
per gli investimenti con la richiesta delTazienda di acconsentire
politicamente al cambio di un
vincolo del piano regolatore di
Pinerolo circa la destinazione
dell’area degli stabilimenti Elet
TORRE PELLICE
L’asilo nido
La proposta del Presidente della Commissione Socio-sanitaria
di visitare l’Asilo Nido che sorge
su un terreno in un primo momento destinato alla costruzione di una fabbrica, ma successivamente donato al Comune per
fini sociali da Adriano Olivetti,
ha offerto alla Commissione la
opportunità di conoscere direttamente questo importante servizio.
Dalle 7,30 alle 17,30 giornalmente il « Nido » accoglie 28 bambini
dai 3 mesi ai 3 anni che sono seguiti da un’affiatata équipe di
assistenti affiancata da un consulente sanitario.
Dopo l’approvazione della legge finanziaria il comune incontrerà maggiori difficoltà a contenere le tariffe nel limite accessibile alle famiglie che usufruisco
no di questa apprezzata attività
comunale.
Il comune però, se lo vorrà, potrà trovare nelle pieghe del bilancio 1983 la quadratura economica per detto servizio sociale
senza ulteriormente penalizzare,
con aumenti delle tariffe, i lavoratori meno abbienti.
La Commissione consultiva nel
suo lavoro vuole essere di supporto all’Assessore all’Assistenza
per rendere più efficace il suo
operato. Insisterà perché non
siano destinate all’assistenza le
briciole del bilancio.
Negli incontri con gli assessori
all’Istruzione e Sport la Commissione ha suggerito di promuovere e organizzare attività sportive
per l’impiego del tempo libero
dei ragazzi dai 14 ai 18 anni in
maniera più salutare.
Antonio Kovacs
La foto d'archivio
illustra gli stabilimenti
di raffinazione del
Malanaggio, oggetto
delle proposte
di ristrutturazione
produttiva della
Talco e Grafite.
trodi ad area residenziale (il che
consentirà all’azienda di introitare circa un miliardo in più).
Perché dunque questi investimenti? Non si tratta solo della
necessità dì una razionalizzazione della azienda, ma della necessità di ricuperare le fette di mercato internazionale che si sono
perse nella precedente gestione
dell’azienda. La Società Talco e
Grafite ha infatti pèrso il mercato inglese, dove il talco della
Val Germanasca è stato sostituito da un talco di eguale qualità
proveniente dall’Australia, venduto a prezzi più bassi. I mercati
deH’America Centrale e delTAmerica Latina sono incerti vista la
crisi finanziaria di paesi quali il
Messico ed il Cile.
Inoltre il talco deve subire la
concorrenza di molti altri prodotti di sostituzione in molte lavorazioni quali ad esempio qyella della carta.
I cambiamenti
Gli investimenti serviranno
dunque ad ammodernare la
struttura nroduttiva delTazienda
a cominciare dallo stabilimento
del Malanaggio. Qui molte lavorazioni, che finora vengono fatte
a mano, verranno automatizzate
o meccanizzate: esempio l’insaccatura e il caricamento.
Anche il sistema di estrazione
del talco in miniera verrà cambiato. Mentre finora si estrae il
talco procedendo per terrazzamenti dal basso in alto, si adotteranno nuove tecniche « dalTalto in basso » che consentiranno
una resa produttiva molto più
elevata. Si parla così di moltiplicare per dieci la produzione di
ogni addetto, rendendo così molto competitivo sul piano dei prezzi il talco della Val Germanasca.
Queste sono almeno le intenzioni esplicite anrlunciate dall’azienda ai sindacati.
Le preoccupazioni
« Ma, per ora — dicono gli operai — di tutti questi investimenti si è visto ben poco. Sono state cambiate soltanto alcune pulegge alle macine che lavorano
perciò più veloci. Niente di più ».
E c’è da chiedersi anche quando gli investimenti saranno fatti,
quanto durerà il filone di talco
che attualmente viene coltivato
nelle rriiniere. Poiché si ha a eñe
fare con un giacimento non illimitato, se si decuplica la pro
duzione, si riduce di dieci volte
il tempo necessario per esaurire
le miniere. A meno di non pensare che si possa ridurre di dieci
volte il personale e ciò avrebbe
gravi conseguenze sull' occupazione in valle.
Questi ragionamenti corrono
nella testa dei lavoratori della
Talco e Grafite e preoccupano
non poco la gente.
Si parlerà di « eccedenti »■ anche per quanto riguarda le miniere? e chi sarà espulso dall’azienda? Può l’economia della valle
sopportare una riduzione dell’occupazione del 30, 40% ?
« Ma non sarebbe peggio se le
cose rimanessero come oggi? e
l’azienda dovesse chiudere? » si
chiedono alcuni. « In fondo un
po’ di lavoro rimarrà».
Per ora né comuni né comunità montana sembrano interessarsi da vicino alla questione che
sembra essere una partita - da
giocare tra il sindacato e l’azienda. Ma fino a quando questo sarà
possibile? Governare significa anche dirigere, ciascuno nelle sue
competenze, i processi economici
e sociali in atto e la vicenda della
ristrutturazione alla Talco e Grafite è certamente uno di questi.
Gli enti locali non possono star
a guardare.
Giorgio Gardiol
Recital
LUSERNA — Il 5 e 6 maggio
1983 alle ore 21 presso il Cinema
Teatro Lusernese, Raffaella De
Vita presenta : « Secondo me...
la musica », recital dedicato alle
ultime generazioni di cantautori
italiani. -r-.
La De Vita, che negli ultimi
anni ha ripercorso musicalmente un po’ la storia di tutto il repertorio della canzone italiana e
non, dalla fine dell’ottocento alla fine degli anni cinquanta, con
questo concerto si presenta in
una veste completamente nuova
per lei, sia per il genere moderno e sia perché, per la prima volta, è anche autrice di alcune canzoni inserite nel recital.
L’ingresso è di L. 4.000. Possibilità di prenotazione presso la
Comunità Montana Val Pellice P.zza Muston 3 - Torre Pellice.
Peste suina
Ci pare opportuno informare
i cittadini della Val Pellice sulla
situazione attuale delTinfezione
di peste suina africana.
A tutt’oggi la malattia è contenuta entro i confini del Comune di Cavallerleone (CN,), grazie ai tempestivi interventi, attuati dalla Regione, dalle USSL,
dai Comuni, dalla Forza Pubblica.
La nostra U.S.S.L. è compresa nella zona di protezione: una
cintura di territorio circostante
la zona infetta, entro la quale la
vigilanza è particolarmente attenta sia sul piano igienico sanitario (controllo veterinario - esa:
mi di laboratorio), sia per quanto riguarda lo spostamento e la
commercializzazione dei suini e
della loro carne.
Deve essere comunque chiaro
che la malattia colpisce soltanto
i suini (maiali e cinghiali) e non
provoca nessun danno ad altre
specie animali e tantomeno all’uomo. Inoltre la carne degli
animali ammalati viene distrutta e nei casi sospetti il veterinario non ne autorizza la vendita.
Il danno è quindi prettamente
economico sia per l’allevatore
che deve eliminare i suini che
per la finanza pubblica sulla
quale grava l’indennità di abbattimento.
Chiarito quanto sopra, chi
ama la gustosa braciola di maiale o la saporita salsiccia può
continuare a gustarle tranquillamente: la peste suina africana
è sotto controllo!
10
10 cronaca delle Valli
6 maggio 1983
CONFERENZA A PINEROLO
L’obiezione di coscienza
una proposta ai giovani
UNA PROPOSTA PER TUTTI
li Parco Montano
di Piossasco
Venerdì 29 aprile ha avuto luogo la seconda lezione-dibattito
organizzata dall’Assessorato per
l’istruzione e la cultura e dal Comitato pinerolese per la pace.
Relatore della serata è stato il
prof. Rodolfo Venditti, magistrato e docente universitario che ha
parlato su « Obiezione di coscienza : una scelta di pace ». Prima
di entrare nel merito della legge, il prof. Venditti ha tracciato
in maniera molto semplice ma
interessante una storia dell’obiezione di coscienza. Innanzitutto
ha rilevato come l’uomo, per
motivi storici, si è sempre trovato alle prese con i problemi della coscienza e con il contrasto
tra i dettami della coscienza del
singolo e i dettami della legge
imposta dalla collettività. Per
esempio, nelle antiche culture
come quella classica greca e
quella indiana vi sono vari racconti che parlano di forme di
obiezione di coscienza più o meno eclatanti.
Sono spunti di culture diverse
che esemplificano come a latitudini e con contenuti diversi la
tematica dell’obiezione di coscienza sia viva anche in secoli
diversi. L’obiezione di coscienza
diventa fortissima con l’ingresso
nella storia del Cristianesimo.
Cristo mette al centro del suo
insegnamento l’uomo e la sua
coscienza. Scopi dell’obiezione
sono la desacralizzazione del potere e la laicizzazione della politica. In un impero in cui l’imperatore si faceva dio, Gesù dice:
a Cesare quel che è di Cesare,
a Dio quel che è di Dio. Questo
per dire che nessuno può monopolizzare la coscienza dell’uomo,
nessim potere ha diritto di sindacare sulla coscienza e di avere obbedienza cieca e assoluta
dalla coscienza dell’uomo. La coscienza è uno spazio inviolabile.
La coerenza con i dettami del
neo-cristianesimo arriva fino all’impero Bizantino. Costantino
viene a patti con i vertici della
chiesa cattolica. Egli offre, oltre
alla libertà di culto, anche dei
privilegi in cambio della fedeltà
del credente all’impero. A questo
punto scompare dalla chiesa ufficiale cattolica un discorso di
obiezione di coscienza. Questo
discorso verrà ripreso solo secoli dopo in occasione del Concilio Vaticano II. Solo le chiese
non cattoliche e specialmente
quelle della Riforma terranno
vivo il discorso dell’obiezione di
coscienza. Importante è l’esempio della chiesa valdese.
Attualizzando il discorso della
obiezione di coscienza, il prof.
Venditti divide il fenomeno e indica tre traguardi fondamentali.
1) Obiezione di coscienza al
servizio militare. Nel secondo
dopoguerra il dibattito sull’obiezione di coscienza si allarga nella opinione pubblica. Figura importante è quella di Aldo Capitini che fu un profeta della nonviolenza. Egli ha avuto un notevole peso nel far camminare il
discorso dell’obiezione fino ad
arrivare alla legge n. 772 del 1972.
I pregi di questa legge sono di
aver fatto fare alla legislazione
italiana un grosso salto qualitativo, di aver messo l’accento sui
valori della coscienza. Altri pregi sono il consentire ad un giovane di dire di no al servizio militare e di avere offerto a molti
giovani la possibilità di un servizio alternativo. Il rovescio della medaglia sta nel non riconoscere l’obiezione come un diritto
TORRE PELLICE
Attività dell’Avo
Il 2 maggio l’Associazione Volontari Ospedalieri ha iniziato il
suo lavoro presso l’Ospedale Valdese di Torre Pellice. Sotto la capace e comprensiva guida delle
infermiere questi volontari si
renderanno utili in tutti i campi,
aiutando per quanto possibile ed
in ogni modo l’ammalato a sopportare e superare la dolorosa
prova che è chiamato ad affrontare.
Il 19 aprile il Gruppo Volontari si era incontrato a Villa Elisa
con ring. Messina presidente della Commissione Istituti Ospedalieri Valdesi, col prof. Mourglia,
presidente degli Amici dell’Ospedale, col dott. Gardiol presidente
della locale sezione Croce Rossa,
col consulente infermiere C.
Spialtini e con i rappresentanti
della YWCA alla quale dobbiamo
la costituzione del Gruppo.
Scopo deH’incontro quello di
conoscersi meglio e di puntualizzare ancora una volta i compiti
del Volontariato.
Un uguale incontro si tenne all’Ospedale Valdese il 27 aprile
per im primo contatto con le infermiere.
Questi incontri molto fraterni
sono stati oltremodo incorag
gianti per le Volontarie. Queste
indossavano il prescritto camice
bianco col distintivo recante il
proprio nome. I volti sorridenti
esprimevano chiaramente la
gioia di sentirsi utili e di aver
perfettamente capito come l’amore per il prossimo e il bene comune aiutano a vivere meglio.
Lanciamo ora un nuovo appello per la formazione di un secondo Gruppo di Volontari. Occorre poter disporre di una sostituzione qualora il Volontario
per seri motivi di salute o familiari non possa temporaneamente adempiere al compito assegnatogli.
Il Comitato ringrazia gli Amici dell’Ospedale per il dono elargito per l’acquisto dei càmici ed
i Soci sostenitori.
Pur essendo il servizio A.V.O.
gratuito, l’Associazione deve far
fronte a quelle spese comuni a
tutte le Associazioni (segreteria,
stampa ecc.) per cui ogni dono è
accolto con riconoscenza.
L’A.V.O. ha la sua sede al Centro d’incontro Portici del Comune di Torre Pellice ed è aperta
ogni lunedì e venerdì dalle 17,30
alle 19.
Una scena di guerra del
Vietnam. Sono stati
molti ì giovani
americani ad obiettare
a quella guerra.
L'obiezione di coscienza
non riguarda solo
la guerra, ma anche
la sua preparazione
in tempo di pace
e quindi anche
le spese militari
(obiezione fiscale).
soggettivo. Il suo riconoscimento è legato ad un potere discrezionale del Ministero della difesa
e l’obiezione è sottoposta al controllo di una commissione. I motivi che portano all’otaiezione
sono, inoltre, elencati in maniera limitativa. Gli aspetti negativi più gravi di questa legge risiedono però nell’aver stabilito per
il servizio civile una durata di
otto mesi maggiore rispetto al
servizio militare, l’aver posto l’obiettore alle dipendenze del Ministero della difesa e il non aver
dichiarato la perentorietà dei
termini entro cui il ministro deve provvedere circa le domande
di servizio civile; questo permette al ministro, di commettere veri e propri abusi. Riguardo a
questa legge va detto che in Parlamento sono pendenti progetti
di modifica presentati da vari
schieramenti politici.
2) Obiezione di coscienza alle
spese militari. Circa questa forma di protesta il paese più sensibilizzato è gli USA, in cui bisogna ricordare la prima obiezione fiscale da parte di Henry
Thoreau nel 1846 e la bozza di
documento sul disarmo elaborata dai vescovi cattolici. Anche in
Italia vanno ricordati episodi di
obiezione fiscale che non hanno
però sensibilizzato l’opinione
pubblica.
3) Obiezione di coscienza al lavoro nelle fabbriche di armi. Per
chi lavora nelle fabbriche di armi si pone il grosso dilemma di
incrementare indirettamente le
guerre locali e di lavorare per
alimentare una macchina di
morte.
Il dibattito è stato seguito da
un folto pubblico che ha dimostrato di essere sensibilizzato
sull’argomento con le numerose
domande poste alla fine della relazione.
Pier Enrico Jahier
# Hanno collaborato a questo
numero: Clara Bounous Bouchard, Giovanni Conte, Enrico
Corsani, Franco Davite, Dino Gardiol, Agostino Garufi, Stefano
Gatto, Vera Long, Odoardo Lupi, Luigi Marchetti, Anna Maria
Musso, Teófilo Pons, Bruno Rostagno. Franco Scaramuccia,
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La gente che vive in campagna con
attività prevalente agricola vede ravvicinarsi dell’estate (sotto un certo aspetto) con preoccupazione e di malocchio per l’invasione dei turisti domenicali nei suoi poderi.
Non perché è allergica alla presenza
di persone sconosciute, non abituata a
vedere torme di gitanti e gelosa della
propria privacy, ma conscia delle conseguenze per la dimenticanza di carta,
scatole, bottiglie, vetri e plastica lasciate didtro al loro passaggio. Non
tutti hanno il buon senso di raccogliere
le rimanenze del pic-nic in un sacchetto e depositarlo nel primo contenitore
che si incontra per strada posto a tal
fine dal comune nel quale rientra il territorio 0 riportarlo a casa per formare
un tutt’uno con la propria produzione
settimanale. Cosicché il turista che non
porta rispetto alla proprietà privata od
a qualunque ente possa appartenere il
terreno calpestato, lascia un’immagine
non gradita di diffidenza e sospetto. Le
campagne pubblicitarie atte a sensibilizzare le persone ad avere rispetto della
natura rimangono spesso a livello di
buone intenzioni nell’animo del turista,
ma al momento pratico la correttezza
viene meno.
A prescindere da quello che può risultare un pugno nell’occhio alla vista
di tale comportamento, rimane un altro
aspetto pratico: i contadini lo sanno
bene che se una loro mucca, pecora,
capra ingoia determinati oggetti di composizione sintetica per questi animali
non c’è scampo, sono costretti a morire. Quindi certe rimostranze degli agricoltori per difendere quello che può
èssere fonte di sostentamento per la
propria famiglia sono dettate dalle esperienze loro malgrado negative, mentre
di fatto sono ancora derisi.
Allora a chi vive negli agglomerati
di case, palazzi, grattacieli nelle grandi città, almeno un giorno alla settimana non viene concesso di respirare a
pieni polmoni in zone verdi? Certamente
sì. Per dare sfogo a questa valvola di
sicurezza umana, per venire incontro a
queste esigenze di evasione di spazio e
di libertà sono stati creati dei parchi
naturali. Essi sono dei vasti territori
montani sui quali ci sono tutte le attrezzature necessarie per trascorrervi la
giornata. Sono stati tracciati dei sentieri per spostarsi agevolmente nel suo
interno. Ci sono delle panchine con tavoli per consumare il cibo, acqua corrente di sorgente, luoghi per accendere il fuoco per scaldare le vivande o
per la cottura di assadi, tettoie per
consentire di ripararsi in caso di pioggia, parcheggi per le auto, servizi igienici.
Questi parchi montani sono stati
creati con il sostegno della Provincia. Di
esistenti ce ne sono diversi: Rorà. Monastero, Pian Cambino presso Superga, Parco di Piossasco ossia Monte San
Giorgio, inoltre è prevista prossimamente un’area sul colle del Lys.
In particolare mi soffermo su quello
di Monte San Giorgio alle spalle di
Piossasco. È costituito da un’area boschiva di 200 ettari circa, situata ad una
altitudine che varia da 400 metri alla
punta di San Giorgio di 837 m. di proprietà delia Provincia di Torino.
Il rimboschimento è costituito da
larici, abeti e derivati; è iniziata la
piantagione nel 1921, confinante a nord
con il vivaio forestale dove si coltivano e si distribuiscono (su richiesta
scritta all’Ispettorato Dipartimentale
delle foreste di Torino) per i rimboschi
menti tutti i vari tipi di piante, ad alto fusto.
Verso la zona sud del parco al turista non può sfuggire l’imponente opera
d'arte eseguita dal Sig. Lanza Giuseppe
Riccardo, Piossaschese: denominata
« Struttura ambiente » consistente in
diversi componenti opportunamente sagomati ed assemblati fra di loro, che
si stagliano nel cielo.
Proprio in queste vicinanze sorge un
grande anfiteatro formatosi a seguito
di una ex cava a cielo aperto ed ora
abbandonata. La conformazione perimetrale della cava con la sua collinetta
intorno atta ad evitare la dispersione
del suono, risulterebbe l’ideale per
svolgervi delle attività estive all’aperto,
ad esempio spettacoli teatrali. Infatti il
comune di Piossasco ci aveva pensato
iniziando la costruzione dei palco, poi
l’iniziativa è scemata arenandosi cammin facendo.
Salendo fra i sentieri ricavati fra piante di Pino Strobo si raggiunge una piccola radura sulla quale sorge la chiesa di San Valeriane decadente e trascurata.
Consigliabile per chi ama camminare, 0 con l'ausilio della macchina percorrendo una strada realizzata da poco
che si immerge nei boschi di abeti prima e di castagni poi, raggiungere la
sommità del Monte San Giorgio, punto
di lancio per II tuffo nel vuoto dei Deltaplanisti. Da questa cima si apre uno
scenario fuori del comune: dalla catena
alpina fra cui svetta il Monte Viso alle
alpi marittime in lontananza per giungere presso la collina Torinese con ia
Basilica di Superga e la distesa di case della città di Torino.
Sorge sul cucuzzolo del Monte San
Giorgio un santuario, in epoche lontane
ospitava alcuni monaci i quali vivevano
in preghiera e solitudine coltivando i
pendìi circostanti.
Naturalmente anche questa chiesetta
sarebbe bisognosa di cure alle sue
strutture. Il gruppo degli Alpini di Piossasco non è stato insensibile a queste
necessità e dopo aver mosso i primi
interventi con lavori di manutenzione
e muratura perse per strada il suo entusiasmo ed i iavori iniziati si fermarono.
Luciano Pons
Oggi
e domani
Cinema
Il Cinefórum Val Pellice prosegue nel
mese di maggio con il seguente programma: venerdì 6: « Godspell »: venerdì 13: « Schiava d'amore »; ven. 20:
« Café Express »; ven. 27: « La ballata
di Stroszeck », presso la Sala Unionista,
Via Beckwith, 5.
Dibattiti
PINEROLO — Il P.C.I. organizza per
sabato 7 maggio alle ore 16 presso
l’auditorium comunale di Corso Piave,
un incontro dibattito con Fon. Giancarlo Pajetta (della segreteria nazionale
del PC I.) ed il Sen. Napoleone Colajanni sul tema: Essere comunisti oggi: discutiamo della politica del P.C.I.
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11
6 maggio 1983
cronaca delleValli 11
SOCIETÀ’ DI STUDI VALDESI
La Riforma, i Valdesi
e l’Europa
Per uno spiacevole incidente
la recensione del volume « I Vaidesi e l’Europa » apparsa sul
n. 16 è risultata mutila della sua
ultima parte e l’elenco dei contributi che abbiamo segnalato
risulta cosi incompleto. Abbiamo segnalato gli articoli consacrati a diversi aspetti della vicenda valdese ma il volume comprende anche alcuni saggi, non
meno interessanti e significativi
che pur non toccando una tematica valdese allargano l’orizzonte della ricerca. Si tratta dei lavori di John Tedeschi, Northern
Books and Counter-reformation
Italy ; di Aldo Stella, Il « Sozialevangelismus » di Michael Gaismayr e le origini dell’Anabattismo hutterita; di Salvatore Caponetto, Un « luterano » fiorentino del Cinquecento: il notaio
ser Francesco Puccerelli; Giorgio Spini, Giovan Francesco Sal
vemini « de CastUlon » tra illuminismo e protestantesimo.
Il Bollettino della Società ospita ormai da decenni saggi e ricerche su temi non strettamente valdesi ma che toccano molti
aspetti della vicenda religiosa del
nostro paese, non poteva mancare nel volume commemorativo del centenario questo aspetto
che i saggi menzionati evidenziano invece in modo meritevole. Sarebbe peccato che dopo
questo arricchimento di tematiche e di studi ci si rinchiudesse
in Un ambito ristretto dimenticando che la storia religiosa
d’Italia è ricca e complessa.
Cogliendo l’occasione di questo completamento di recensione
segnaliamo che i saggi di autori
stranieri sono scritti in lingua
francese, ad eccezione di quello
del prof. Tedeschi in inglese;
senza recare evidentemente pregiudizio alla serietà del lavoro
ne accresce il mercato potendo
trovare lettori anche all’estero.
Si ricorda infine che i soci della Società beneficiano dello sconto del 20% sulla pubblicazione.
G. T.
« I Valdesi e l’Europa » - Il volume, di oltre 450 pagine, raccoglie 18 saggi di studiosi italiani
e stranieri su problemi della stc>
ria della Riforma e dei Valdesi.
Il voluliie (lire 25.000) può essere
richiesto alla Società di Studi
Valdesi, via Roberto d’Azeglio, 2
- 10066 Torre Pellice oppure acquistato presso le librerie Claudiana di Torre Pellice, Torino e
Milano e la Libreria di Cultura
religiosa di Roma.
’’SALDE RADICI”
A TORRE PELLICE
Riceviamo un lungo scritto in cui
l’autrice dopo essersi richiamata alla
contrapposizione tra anno luterano e
anno santo indetto dal papa invita il
popolo valdese a vivere la propria fede
dissociandosi dall'andazzo generale in
cui versa il nostro Paese. Così conclude:
« Di fronte alle provocazioni del papato, di fronte ad un gravissimo sfascio sociale, di fronte alle assurde posizioni dei potenti, che stanno al tavolo
dei banchetti, pare che la forza che
Dio' ci ha dato per combattere tutto
questo, venga meno.
Dio dice: "Va' con la tua forza e
caccia il popolo di Madian, non sono
forse io che ti mando?”.
Questa forza deve esistere in noi popolo valdese, in noi popolo evangelico.
Piccola forza, ma che se ben organizzata, è sufficiente per porsi contro questa massa di ingiusti esattori, di furbi
e di pressapochisti.
intanto per ritornare ad un discorso
di concretezza, per organizzarci in questo senso, iniziamo a porre in noi la
ferma volontà di ricostruire la sede ufficiale del mondo protestante italiano,
su una reale base di spirito calvinista,
neila sua perfezione e chiarezza, che
sempre nei passato lo ha contraddistinto.
Non si può ammettere, che un popolo non sia nelle strutture reali e concrete ciò che è per fede.
Occorre, quindi, sostituire a delle
strutture che si dicono al servizio,
dei sociale, ma che non sono altro
che espressione di mediocrità, fonte
di spreco dei beni della collettività ed
assorbimento di gente non utile socialmente, servizi rigorosamente organizzati. Occorrono apparati amministrativi,
provenienti dal mondo valdese: espressioni di coerenza, rigore, intelligenza.
Solo tornando a riportare solide e
salde radici a Torre Pellice, si può tor
nare a viverla, come base concreta,
dalla quale deve rinascere la Voce
Salvatrice, contro questo sempre più
grande popolo di Madian ed in questo
momento in particolare, contro questa
specie di BOT, che la "Banca della
Chiesa Cattolica" lancia sul mercato
penitenziale, e contro le Bolle papali ».
Daniela Romano, Torre Pellice
ANNIVERSARIO
DELLA LIBERAZIONE
E PORTOBELLO
Siamo un gruppo di cittadini di Pinerolo ex partigiani, familiari di Caduti
della guerra di Liberazione e della 2“
guerra mondiale, ci rivolgiamo al Sig.
Tortora per manifestare il nostro sdegno per la trasmissione di Portobeilo
dei 22 aprile ultimo scorso.
Che si voglia riscoprire o dare fiato
a quel triste passato rappresentato dal
fascismo l'abbiamo capito tutti, ma che
si vadano a sciorinare questi (gloriosi!)
cimeli proprio nella settimana in cui si
celebra il 38” anniversario della Liberazione è veramente di gusto discutibile.
Certo tutti i mercati o mercatini presentano oggetti di indubbio valore, e
anche i loro ^ferrivecchi, le loro aquile
di latta 0 di pezza, !e loro scarpe di
cartone che furono fatte indossare ai
nostri soldati in Russia, ma pensiamo
anche che sarebbero state più dignitose
per una trasmissione che si vanta di
avvicinare 20 milioni di telespettatori,
le immagini anche se raccapriccianti e
dolorose degli impiccati con l'uncino, le
città italiane bombardate, i viiiaggi incendiati, i vagoni piombati che portavano i giovani nel 1943 a morire in Germania.
O chiediamo troppo?
Censura permettendo.
Lettera firmata da 8 persone
Copia della presente lettera è stata
inviata oltre che al Sig. Enzo Tortora a:
L'Eco del Chisone, Pinerolo; Cronache
del Pinerolese, Pinerolo: L'Eco delle
Valli Vaidesi, Pineroio; Il Pellice, Pinerolo; La Stampa (rubrica specchio dei
tempi), Torino; Commissione di Vigiianza Parlamentare per la RAI-TV, Roma,
Pro Associazione Amici
Asilo dei Vecchi
di San Germano
Pervenuti nei mesi di gennaio-febbraio
marzo 1983
L. 270.660: Chiese del III Circuito. Residuo proventi « Pentecoste '82 ».
L. 200.000: Fiori in memoria di Papà e
Nonno da Franco, Marina, Emanuela e
Enrico.
L. 150.000: N. N.
L. 140.000: Famiglie Case Operaie e
Villaggio Agnelii, Villar Porosa, in memoria di Griot Jenny v. Richiardone.
L. 100.000: Carugati Antonio e famiglia (Brescia), in memoria della sig.a
Elena Bouchard; Filodrammatica valdese di Villar Porosa, un dono dal ricavato della recita de! XVM febbraio.
L. 68.500: Compagni di lavoro di Maria Josè Richiardone Bianciotto, in memoria della mamma sig.a Griot Jenny v.
Richiardone (Villar Porosa).
L. 60.000: Vicini di casa de « I Tigli »,
fiori in memoria del sig. Temicou Bouchard.
L. 52.000: Condomini de ■■ ! Tigli »,
fiori in memoria del sig. Alberto Pontet.
L. 50.000: Famiglia Bertalmio, fiori
per <■ Nonno Temicou »; Paola e Andrea
Ribet, ricordando Temicou Bouchard;
N. N, (Pomaretto), in memoria di Temicou Bouchard; il figlioccio Marco
Long (Villar Perosa), in memoria di Temicou Bouchard; Attilio e Elsa Long
(Villar Perosa), ricordando il cognato
Temicou Bouchard;' Marina e Franco, ricordando Guido Boccassini.
L. 40.000: Primo Rossi (Parma).
L. 35.000: Andrea Garrone, rimborso
spese Sinodo '82. ’
L. 30.000: Liliana Viglielmo (Ferrerò);
Irene Vinçon e Mamma, in memoria di
Zio Mario.
L. 20.000: L.A.N. Rostan.un fiore per
ii cugino Temicou: Long Bouchard Violetta e fam. (Pramollo), in mem. di Temicou Bouchard; Bruno e Liliana Sappei,
in mem. di Temicou Bouchard; Frida e
Ettore Massel, in mem. cara Zia Jenny Griot ved. Richiardone.
L. 25,000: Céline Musso, in memoria
di Temicou Bouchard; Emanuele, Anglesina e Annalisa Coucourde, ricordando
Tota Livia; gli Zii E. e R. Pons (Prarostino), in mem. di Piero Pons; Rosso
Caroia ved. Richiardone (Pinerolo), in
mem. della cognata Griot Jenny.
L. 15.000: E. B., ricordando Piero Pons;
R.B.J., in mem, del caro nipote; R.B.J,,
in mem. del suocero; Céline nel caro
ricordo di Silvano 3.3.82/3.3.83.
L. 10.000: Federico e Anita Ribet, ri
Cara magna Linota,.
ho appena letto sull'Eco del
Chisone che il comunismo ateo
è stato ed è più dannoso del fascismo. Io stimo e rispetto chi ha
scritto queste righe, ina il suo
giudizio mi ha sconcertato.
Tu, che hai vissuto direttamente l’esperienza del ventennio, che
cosa ne pensi?
(lettera firmata)
Mio caro figliolo,
certo don Mercol è un credente e un uomo profondamente
onesto, ma in questo caso non'
sono affatto d’accordo con lui.
Anche se qualcuno riuscisse a
dimostrarmi che il comunismo
ha sulla coscienza altrettanti orrori del fascismo, rimane sempre il fatto che alla sua base c’è
un bisogno di giustizia, mentre
il fascismo ci insegnava la volontà di potenza e il diritto del
più forte.
E poi, preferisco un onesto
ateo a un individuo che si beffa
di Dio, scrivendo sul cinturone
della divisa « Dio cori noi », e va
in chiesa a far benedire gagliai-detti e cannoni, prima di andare
a bombardare i villaggi abissini
o spagnoli, albanesi o russi. Io
stereo HI-FI Per le vostre esigenze - Per i vostri regali
1 IhI I II II r APPARECCHIATURE STEREO CONTERÒ
PROFESSIONALI E AMATORIALI PORCELLANE - CRISTALLERIE
Viale de Amicis, 27 - Tel. 90.98.60 ARTICOLI DI CLASSE PER LA CASA
LUSERNA SAN GIOVANNI Via Buniva, 52 - PINEROLO - Tel. 74194
cordando Temicou; Luciana e Marina,
ricordando il loro caro Papà; Fam. Valente, ricordando Temicou; Costabel
Olga; Monnet Anna ved. Tron, ricordando la cara Livia Giacone; Mary Vinçon,
per ricordare la cara Elena Bouchard
Bonetto.
L. 1.500; Baret Virginia.
Pro Asilo Valdese
di Luserna San Giovanni
Fondo di solidarietà - r trimestre 1983
L. 10.000: Geymonat Elena; A.B.R.;
L.R.P.
L. 20.000: Maianot Rinaldo e Rita; L.
F), un fiore in mem. di Anita Gamba;
Alda Boldrin e Lilly Robba (3 versamenti),
L. 30.000: Bertetto Lina; Long Lodi
Laura.
L. 50.000; In memoria di Enrico Jourdan, il padre; Malan Clemence; Jahier
Graziella; Mathleu Vola Luciana; Bertalot Ada; dr. Peyrot Giovanni: Martina
Franco e Marisa.
L. 60.000; Rivoiro Pellegrini Jolanda.
L. 65.000; Chiavla Stefano.
L. 66.000: N. N.
L. 256.000; N. N.
Il fondo di solidarietà è io speciale
fondo destinato a integrare le rette
mancanti.
AVVISI ECONOMICI
TRASLOCHI e traspiHti per qpialsiasi
destinazione, preventivi a richiesta :
Sala Giulio, via Belfiore 83 - Nichelino - tei. (011) 6270463 - 6272322.
L’Istituto Uliveto
CERCA
per assistenza a ragazzi
handicappati,
educatore che abbia
esperienza
in questo settore.
Telef. al n. 0121/900253
ho sempre preferito il pagano
Filato, il governatore romano ehe
faceva il suo mestiere anche
quando mandava i suoi soldati
a inchiodare Gesù alla croce, a
quel Sinedrio che ha condannato il Salvatore in nome di Dio.
Del resto, anche Gesù ha detto di non temere coloro che uccidono il corpo, e che dopo ciò
non possono fare nulla di più;
bisogna invece temere chi rischia
di indurci a fare il male in nome di Dio e di gettarci nella
Geenna.
Magna Linota
U8L 42-VALLI
CHI80NE-GERMANA8CA
Guardia Medica:
Notturna, prefestiva, festiva: telefono 81000 (Croce Verde)
Guardia Farmaceutica:
DOMENICA 8 MAGGIO 1983
Perosa Argentina: FARMACIA Dott.
BAGLIANI - Piazza Marconi 6 Tel. 81261.
Ambulanza:
Croce Verde Perosa; tei. 81.000
Croce Verde Porte: tei. 201454
U8L44- PINER0LE8E
(Distretto di Pinerolo)
Guardia Medica:
Notturna, prefestiva, festiva: telefono 74464 (Ospedale Civile).
Ambulanza:
Croce Verde Pinerolo: 22664.
U8L 43 - VAL PELLICE
Guardia Medica:
Notturna: tei. 932433 (Ospedale Valdese) .
Prefestiva-festiva: tei. 90884 (Ospedale Mauriziano).
Guardia Farmaceutica:
DOMENICA 8 MAGGIO 1983
Bibiana; FARMACIA GARELLA - Via
Pinerolo, 21 - Telef. 55733
-ARMACIA DI BOBBIO PELLICE.
Ambulanza:
Croce Rossa Torre Pellice; telefono 91.996.
12
12 uomoesodetà
6 maggio 1983
i DATI DEGLI ABBONAMENTI 1982
Diffusione Eco-Luce: non accontentiamoci
dei liveiio raggiunto ma miriamo oltre
Gli anni scorsi, più o meno a quest'epoca, pubblicavamo i dati della diffusione
dell’Eco-Luce per l’anno in corso. Erano
però dati molto parziali perché in maggio o giugno ci sono ancora abbonati morosi che rinnovano solo nel secondo semestre, magari dopo essere stati svegliati
da un’interruzione dell’invio per mancato pagamento... Questi dati non erano
quindi confrontabili, se non per approssimazione, con quelli degli anni precedenti. Per questo abbiamo deciso di pubblicare quest’annó soltanto i dati di fine
anno.
Iniziamo anche ad elencare gli abbonamenti non compresi nel solito elenco per
circuiti e distretti (l’anno scorso elencati
in note): quelli sottoscritti dalla Tavola e
quelli dell’estero (esclusa la Svizzera che
forma il 9° circuito). Con questo totale
generale, come si vede, sfioriamo ormai i
5.000 abbonamenti.
Com’è andato il 1982
Confrontando distretto per distretto si
può notare che l’aumento della diffusione
è tutto prodotto dalle Valli e dal Centro
Sud. Le Valli hanno compiuto un buon
aumento nei 1“ e 2° circuito (6,1 e 5,7°/o)
mentre in alcuni circuiti del Centro Sud
si è fatto ancor di più (IT: 14,3%; 13“:
9,4%) e in aitri si è compiuto un vero e
proprio balzo in avanti (15°: 39%; 16“:
24%). Complessivamente invece il Nord
ha soltanto mantenuto le posizioni oscillando tra perdite (4° circuito) e acquisti (9“).
L’andamento generale può essere percepito con un confronto tra gii ultimi 5
anni, da quando cioè abbiamo iniziato
questi rilevamenti. Naturalmente il confronto riguarda la cifra del totale dei distretti e non la, cifra del totale abbonati.
SITUAZIONE ABBONAMENTI
1977
3.300
1978
3.385
-t- 2,5%
1979
3.601
-t- 9 %
1980
4.059
4- 12,7%
1981
4.266
+ 5 %
1982
4.429
-f 3,8%
Da questo confronto appare chiaro che
la curva dell’espansione del giornale, che
è salita fino al 1980, sta decrescendo. Abbiamo tuttora un saldo attivo, ma la tendenza all’assestamento, già rilevata Testate scorsa, va verso la crescita zero. In
questo senso è preoccupante il dato parziale dei primi 4 mesi del 1983: risultano
in parità i nuovi abbonamenti (180) e
quelli esplicitamente disdetti (181). Dobbiamo rassegnarci a considerare conclusa una stagione di espansione?
Non lo crediamo. Prima di tutto perché senza uno sforzo di ulteriore espansione passeremmo ben presto dalTassestamento alla perdita, e in secondo luogo
perché siamo convinti che un’ulteriore
espansione sia possibile ovunque la diffusione del giornale non sia lasciata alla
inerzia di passate spinte o al caso, ma sia
promossa con un lavoro costante dei singoli e delle chiese.
Una campagna per
abbonamenti semestrali
Rivolgiamo perciò alle assemblee di
circuito, ai consigli di chiesa, ai pastori
e ai singoli membri di chiesa un, appello
per una campagna abbonamenti semestrali da svolgere nei mesi di maggio e
giugno. L’azione può essere svolta in almeno due modi.
1. Regalare ad un conoscente o paren
te (all’interno o alTesterno delle nostre
chiese) un abbonamento semestrale. Certo solo una parte di « abbonamenti lancio » di questo tipo sono rinnovati dagli
interessati alla scadenza; ma quelli che
lo sono diventano spesso abbonamenti
stabili. Chi intende dare un sostegno
extra al giornale in questa direzione miri
bene e usi il primo dei due tagliandi in
calce. f ,
2. Avvicinare membri di chiesa, cono
Desidero sottoscrivere un
ABBONAMENTO SEMES, OMAGGIO
per il Sig.
(nome e cognomé)
che il mio nome venga
(indirizzo completo di CAP)
Desidero
non desidero
menzionato nella lettera di presentazione del giornale che invierete al nuovo abbonato.
Ho versato l’importo sul ccp 327106 intestato all’Eco delle Valli valdesi ■ La
Luce.
Mittente:
Canceilare quanto non interessa. Ritagliare, compilare e spedire a: Amministrazione Eco-Luce, via Pio V 15, 10125
TORINO.
Ho preso contatto con il Sig.
(nome e cognome)
(indirizzo completo di CAP)
□ che ha sottoscritto un nuovo abbonamento semestraie. Vi trasmetto
quindi il relativo importo sul ccp
327106 intestato all’Eco delle Valli
valdesi-La Luce.
□ che ha dimostrato un certo interesse all’Eco-Luce. Vi chiedo quindi di
inviargli tre numeri successivi in
omaggio e una proposta di abbonamento.
Mittente:
Ritagliare, compilare, sbarrare la casella che interessa, spedire a: Amministrazione Eco-Luce, via Pio V 15,
10125 TORINO.
scinti o meno, e proporre loro un abbonamento semestrale per cominciare a
servirsi di questo strumento di formazione e informazione, di collegamento e testimonianza, per sé e per i propri figli.
Molti pregiudizi e alibi possono essere incrinati in una conversazione in cui chi riceve qualcosa dal giornale lo dica semplicemente a chi invece si priva di questo strumento. Chi intende svolgere, da
solo 0 collegandosi con altri, questo lavoro nella propria chiesa, si serva del
secondo dei due tagliandi in calce (naturalmente trascrivendo a parte soltanto i
homi e indirizzi completi di altre persone avvicinate).
Ai concistori e consigli di chiesa vorremmo chiedere (oltre che di promuovere e organizzare quest’azione), di svolgere un’indagine nelle chiese : il prezzo di
18.000 lire è molto basso rispetto al costo reale, ma per diversi fratelli e sorelle nelle chiese, soprattutto pensionati, è
molto alto. Il « prezzo politico » a 18.000
lire oggi non basta a mettere il giornale
alla portata di tutti. Un modo per superare queste difficoltà può consistere nel
sottoscrivere per un certo numero di abbonamenti con sconto-chiese ricevendo
poi dagli interessati il rimborso che riterranno di poter dare alla chiesa per il
loro giornale.
Attenzione! Accettiamo solo abbonamenti semestrali fino al 31 dicembre, poiché quelli annuali partono solo dal r gennaio.
Chiunque sottoscrive un nuovo abbonamento non si affidi solo al modulo di
c.c.p. (che a volte impiega im mese ad
arrivare) ma ci mandi subito ii nuovo
indirizzo.
Per ogni nuovo abbonamento semestrale l’invio ha décoi^enza immeiñáta non
appena ricevuto l’indirizzo.
1 DISTREUO 1980 1981 1982
1“ Circuito
Angrogna 70 79 84
Bobbio Pollice 40 46 45
Luserna San Giovanni 225 240 253
Rorà ■ 47 46 39
Torre Pellice 218 246 271
Villar Pellice 40 47 55
Totale 640 704 747
2" Circuito
Pinerolo 180 208 216
Pramollo 63 63 64
Pra tostino 80 90 89
San Germano Chisone 155 173 179
San Secondo 94 102 122
Villar Porosa 33 46 51
Totale 605 682 721
3" Circuito
Massello 19 18 17
Ferrerò 57 59 61
Pomaretto 217 217 222
Frali 52 56 54
Villasecca 31 38 40
Totale 376 388 394
Totale 1 Distretto Il DISTRETTO 1621 1774 1862
4° Circuito
Aosta 28 28 30
Coazze 13 11 11
Ivrea 41 40 41
Susa 21 17 21
Torino 416 419 390
Totale 519 515 493
5“ Circuito
Alessandria 20 19 20
Bassignana 6 9 10
Genova 127 124 122
S. Marzano 23 30 32
Sanremo 19 19 16
Savona 44 45 47
Vallecrosia ' 10 7 13
Totale 249 253 260
6° Circuito
Bergamo 43 45 46
Biella 38 42 35
Brescia 26 27 26
Como 34 34 36
Intra 20 17 12
Luino 7 6 7
Milano 220 233 233
Novara 5 4 8
Omegna 16 17 18
Vintebbio 5 5 6
Vercelli 20 22 24
Totale 434 452 451
7“ Circuito
Gorizia 6 4 2
Padova 16 17 20
Trieste 42 39 34
Udine 36 37 30
Venezia 37 37 43
Verona 17 17 17
Treviso 13 12 14
Vicenza 5 15 17
Totale 172 ■178 177
8“ Circuito
Bologna 34 39 36
Cremona 22 22 20
Feloni ca 14 16 16
Mantova 5 8 8
Parma .. 28 33 31
Piacenza , 10 10 10
Rimini 21 22 28
Totale 134 150 149
9“ Circuito
Basilea-Gin.-Los.-Zur. 109 111 123
Tot. Il Distretto 1617 1659 1653
ili DISTRETTO
10" Circuito
Carrara
Firenze
La Spezia
Livorno
Lucca
Pisa
Rio Marina
Siena
Totale
11" Circuito
Colleferro
Ferentino
Forano
Roma
Terni
Totale
12" Circuito
Campobasso
Carunchio
Palombaro
Pescara
S. Giov. Sch.
S. Giov. Lip.
Villa S, Sebastiano
Totale
Tot. .ili Distretto
IV DISTRETTO
13° Circuito
Napoli
Portici
Salerno
Totale
14" Circuito
Bari
Brindisi
Cerignola
Corato
Orsara
Rapolla
Taranto
Venosa
Totale
15“ Circuito
Catanzaro
Cosenza
Messina
Reggio Calabria
Totale
16” Circuito
Agrigento
Caltanissetta
Catania
Pachino
Palermo
Riesi
Scicli
Trapani
Vittoria
Totale
Tot. IV Distretto
Tot. Distretti
Abbonamenti Tavola
Abbonamenti estero
Tot. abbonamenti
Cambi
Tot. Spedizione
1980 1981 1982
11 9 9
95 102 112
28 32 30
21 17 18
5 3 6
19 18 19
7 5 3
3 4 4
189 195 201
5 5 21
4 5 9
27 29 32
149 148 157
18 15 12
203 202 231
23 26 26
5 7 9
10 19 24
12 15 13
14 14 12
6 4 6
23 12 14
102 97 104
494 494 536
O
59 59 65
4 4 3
15 11 13
78 74 81
13 19 18
6 8 8
11 10 9
9 10 9
24 21 18
3 3 4
33 36 31
4 3 3
103 110 100
7 8 5
3 5 4
9 6 18
8 9 11
27 28 39
7 8 8
3 4 6
22 25 35
16 18 16
42 41 50
4 8 20
7 , 7 6
8 7 9
10 9 8
119 127 158
327 339 378
4059 4266 4429
— 258 261
— 240 242
— 4764 4932
— — 132
Tiratura: Eco
Luce
Totale
5064
2350
2920
5270
ABBONAMENTI SEMESTRALI
singolo L.
cumulativo L.
Interno
10.000
9.000
Estero
singolo
cumulativo *
L. 20.000
L. 18.000
(”) L’abbonamento cumulativo si intende per almeno 4 copie ed è riservato alle
chiese