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Prezzo Lira 6
Anno LXXVII . N. 35
TORRE PELXjICE, 12 Settembre 1947
Spedizione in abbonamento postale - I Gruppo
ELLE
SETTIMANALE DELLA
Preghiera antelucana
»
' // Salmo 130 è il salmo delVuUi
tn ora della notte^
Forse lo recitavano le sentinelle
che vegliavano l’ultima vigilia attorno al campo (è uno dei salmi thei
pelìf^grinaggi) o i liellegrini stessi
che si destatvano per la preghiera
dell'ora antelucana.
Certo è che p<pr comprendleìrlo,
per sentirlo nelifintimo, bisogna ripeterlo in queirultim’ora della notte che par più. buia dell’altre e che
precede il primo schiarire d&U'alba^
Bisogna ripeterlo nei ’'^luoghi profondi” in cui ci inabissa sempre più
la tenebra di ogni ora della notte e
quando già l’anima, che, presente il
nuovo giorno, aspetta e aneùi ’’come le guardie anelano al mattino”.
L'ultim'ora della nott(e è certo la
più lunga- Chiunque abbia trascorso
una notte ài veglia labctriosa o dolorosa lo sa. Le altre sono len^l, ma
Fultima, quella dopo la quale deve
venire la prima palUàaì luce del nuovo giorno, è ¡lunghissima. I moribondi che spesso hun superato le altrifi non arrivano- alta fine di questa.
E’ l’ora -in cu\i ci .si sente arrivati giù
fino in fondo, al limite del buio e
dVllo proprie possibilità di resistenza nei ’’luoghi profondi”v. ,
'inche nella vita le nella storia degìi individui come dei popoli vi son
delle notti le v’è un’ora come quella.
Si sente chei è l'ultima, lultima orti
della notte... ma come è lunga!
Più lunga delle altre tutte .assiéMei!
■\ello .strazio di quest’ora che non
pns.sa;
O Eterno io grido a te dai
luoghi profondi
Signore, ascolta il mio grido;
Siano .le tue orecchi» attente
Alla voce delle mié supplica
■zioni I
L'ultim’ora della notte è pure
lora delle più forti battaglie.
Nell’aria le tenebre si afferrano
con invisibili tentacoli alle cose jte
ftembrano decise a non. farsi più mc&
.sfrode.staire, ma già freme intorno U
presentimento di una nuova luce. In
chi veglia ¡’assonnata stanchezza
combatte contro i palpiti nuovi
della rinnovata \energfa che U giorno sta per recare assieme alla luce.
Il Salmo 130 canta una simile, ma
più grande battaglia]: Se tu ptoni
mente aFfie iniquità, Signore chi potrà reggere?” E’ la notte, HI peccato,
la disperata Aesistenza del peccato
cìài', come jd buio, si afferra all’anima ta par che le (Kca : "Son troppo
grande, son troppo forte:, son troppo
nero--, per essere cacciato... sono
ormai la notte definitiva, per sempre...,” Ma immediataniente come
fremito prlemonitore di coga che sarà, .e che già è nella fede e nella
speranza, ’’presso di Te v’è perdono
...presso l’Eterno v’è benignità \ed
abbondanza <M redenzione”. E' il
giorno che viene, è la luce che non
ha ancora trionfato, anzi che non si
vede ancora... ma che viene, viene con certezza e già sì sente dentro
prima che fuori la' si scorga. W la
battaglia, la grande nostra battaglia;
siamo ancora nei ’^luoghi profondi”
ci tiene ancora d. buio, ma è l’ultìm’ora della notte; la battaglia si
combatte ancora ma è già decisa: ”lo
aspetto l’Eiemo, l’anima mia aspetta...”
La luce non c’è ancora, ma ha già
vinto, prima che la vedano
chi già la fede Fha posseduta.
E tutto ciò ¡lenza dubbio perchè
l’ultim’ora della notte sebbene la
più buia e la più lunga, anzi appunto per questo forse e perchè è
Fora c\ell'estrema baltiaigtia è F-’ora
delle visioni più chicU'e.
Alcuni credono che i sogni dellfulHm’ora itplla notte siano- i più veritieri. Non saprei. Quello che è certo è che i pensièri di quell’ora so'O i più netti, le sue meditazioni, le
più ispirate. Destarsi a quell’ora per
- ■i- i
Spett. società ^
ama ami atic'fbi
U aito fvaUUo. g,,"
VALDESI
CHIESA VALDESE
meditare o giun^rvi dopo una notte insonne di intimo travaglio viioF
dire spesso trovare netta, delineata,
risolta la trama arruffata di un groviglio di pensiero invano tormentato. Il Salmo 130 è il canto di questa
chiarezza dlil vi.jìpne.
E’ senza dubbio per questo thè
fisso è stato scelto come il sa\no della morte (è il - De profundis - ) come il canto ossia del passaggio dal
le intuizioni relative, dalla conoscenza confusa ejl quaggiù alla visione eflelrna, alla conoscenza piena del
giorno che non tramonta (I Cor. 1312). Quale chiarezza infatti, quale
ispirata nettezza di visiorìe riei pochi
(ito versetti del Salmo!
Nella brevità di un solo pen.dcro:
V’è la visione chiara, disingannata
dello stato degli uomini ’’luoghi profondi” e queUa dèlia causa di sì grande rovina, l’ ’’iniquità! V’è la Alone chiara dell’unica, ma certa, possibilità di salvezza: V(dbbtmdanza di
Redenzione pressoi l’Eterno” ed accanto subito la consapevolezzM della crìtica jMsìzione del credenti,
.stretto da\i due lati; la condanna ’’chi
potrà reggere?” e la grazia ’’priesso
di Te ti’è perdono”.
Ptè TinddCaìzlione i\Nd’unico possibile atipggiamento del credente:
attesa fiduciosa, «ittesa anelante: ilo
aspetto l’Eipmo, l'anima mia aspetta.--. ranimù mia anela al Sfjgnore più che le guardie non anelino al
mattino” e v'è infine la visiotifU profonda, penetrante, sicura della granitica realtà dolila quaìp il credente
sefo può trarre la possihffità d’una
fede. '”lo spero neBa SUA PAROLA”.
ERNESTO AYASSOT
VALDESE
Preliminari
A Torre Pellice, il 1° settembre,
si è aperta l’annuale aessio^iie del
Sinodo della Chiesa Valdese.
L’atmosiera sinod|alei, già pre- i
sente nella cittadina alcuni giorni
IrhQMijUp'dwtmta più densa e. più av*
volgente il lunedì, quando», dall®
Cliiese delle Valli e d{a eiuielle dà
tutta Italia si vedono giungere ecirtinaia e centinaia di persone. Dopo
tutto, il Sinodo è anche lin incontro di parenti, di amidi, di fratelli nella fede : un incontro che, di
anno in anno si rinttpva in uno spirito di cordialità e di gioia, un po*^
come s’incontrano, dopoi una lunga
assenza, i membri dì tuia stessa
famiglia.
Tutti, o quasi tutti i lettori, hanno
presente nei loro ricordi il Iniiedì
del Sinodo: l’affluenKa imponente
dei Valdesi verso il tempio, il corteo
dei membri del Sinodo e d^ei delegati di altre Chiese che esce lentamente dalla Casa Valdese è si avvia verso il luogo dì culto, scrutato
da molti osservatori, Tingresso nel
tempio al canto solenne di un inno, la predicazione diella Parola di
Dio e l’imposizione dteUe mani ai
candidati al ministero pastorale, poi
Fuseita ed i saluti, gli auguri, le
conversazioni, mentre nell’Aula Sinodale si svolgono i preliminari del
Sinodo, come reiezione: del SeggioQuest’anno il culto dì apertura è
stato presieduto dal Pastore Roberto JAHIER di Villar Pellice con
predicazione sul testo : I Pietro 2 :
4-5, ed è stato coronato dalla cerimonia sempre conunovente; della
consacrazione di cinque candidati al
ministero pastorale :
GIRARDET Giorgio
MICOL Edoardo
SANTINI Luigi
SOMMANI Franco
TOURN Cipriano.
Il Seggio del Sinodo è stato costituito nelle persone del prof. Ernesto COMBA, PrieBÌ dente; Dott.
Sigfrido CODINO, Vice-presidente;
Pastori Enrico CORSANI jimior.
Franco SOMMANI e Cipriano
TOURN, Segretari; Avv. Leopoldo
BERTOLE’ e prof. Loris BEIN,
Assessori.
Nella sua prima sedftita, iniziando
lo studio della Rtelazipne della Tavola, il Sinodo rende omaggio ajla
memoria di quegli operai della
Chiesa e di quelle loro oom
Lluscita dal Tempio dopo il Culto di apertura
pagne che l’Eterno ha richiamato a
Sè nel corso dell’anno ecclesiastico
decorso ; SOULIER Bartolomeo,
MAGGIORE Ciemjentina, ROSTAGNO Alessandrina, SOULIER Amalia, JALLA Maria, [ALLA Corrado, COISSON Augusto. L’inno
della speranza cristìana cantato dalrAssemblea, unisce i presenti agli
assenti nella gloriosa certezza dteJla
risurrezione e diella vita eterna.
Gli operai cd il campo di lavoro
Quasi per tutti i Pastori il lavoro è
stato quest’anno grave e cMnpleeeo ;
eppure, afferma il rapporto «fella
Tavola Valdese, tenoni sono stati pochi coloro che non hanno esitato ad'
intensificarlo ancora, date 1© opporiunità che nel «sorso di quest’anno
si sono presentate ».
Tutto questo ha portato ad una
vitalità insolita ed a nuov© espeirieinze nel «sampo della predicazione
della Parola di Wo.
La Commission© dTesame, presieduta dal Pastore Enrico GEYMET, all’inizio dì un’ampia relazione sui vari aspetti della nostra
vita ecclesiastica, auspica che neUe
sedi notoriamente in sofferenza siano inviati non «i|egli o-pierai giovanissimi, ancora in via di formazione e hisognosi di essere affiancati
<ia altri Pastori, ma piuttosto degli
operai anziani e sperimlentati, capa
ci di recare nel loro lavoro l’impronta delle loro esperienze, del loro coraggio, della loro fedfe.
Evangelizzazione
L’opera di testimonianza evangelica in mezzo al pubblico italiano
Ila subito quest’anno Un vigoroso
impulso, grazie all’ardore evangeilistico di pastori e di comunità, alfe
situazioni ambientali favorevoli, ad
una più manifesta sete di verità da
parte di individui e folle.
Già nella lunga «liscussìone pubblica sui rapporti fra Stato e Chiesa
suUa lìLfertà religiosa, Btdla ulguaglianza dei culti davanti alla legge, la nostra Chiesa ha avuto l’occasione dS destare Tattenzione parti«»lare dei giuristi © «fi moli© altre
persone eh© prima ignoravano totalmente resistenza di comunità evangelichc o che, per lo meno, n«D¡n
se ne interessavano. Ma a poco a
p«K» l’opera dì proclamazione del
Vangelo si è svolta con un raggio di
azione assai più vasto. In molte città e paesi il messaggio cristiano è
stato portato quest’anno fuori delle
Chiese, in teatri ed in cinematografi, in aule luiìvlersitarie ed in officine, in associazioni culturali e sulle
piazze, su giornali © periodici non
Valdesi, in numerosi incontri con
personalità del numd'o italiano.
« Una porta si è aperta davanti a
noi » afferma la relazione della
Commissione d’esame; essa ringrazia coloro i quali si fecero banditori
del Vangelo là dove ciò non era prima possibile e, senza lasciarsi gui«iare da uni senso di pericolosa euforia,
sapendlo «she Topera della testimonianza in pubblico è affidata alla
grazia del Signore, esorta il Sinodlo
a sostenere con la preghiera e con
Trazione T’opera .iniziata.
S’accende, a «piesto riguardo, una utile discussione fra alcuni membri del Sihodo. Si parla «fella organizzazione dell’opera dì evangelizzazione (Past. AYASSOT), diegli
aiuti sui quali essa può contare (Pastore ROSTAN), «fella nieoessità di
aumentare le forze là diove c’è anche
la possibilità dì curar© le coscienze
destate alla luce del Vangelo» (MODERATORE), «Iella esigenza ora
nuovamente manifestata di avere una Commissione per l’pvangelizzazibne nelTinterno della Tavola (P,
BOSIO), della opportunità invece dì
investire la Tavola stessa della au^«w-ità nectelssaijia p|er «Ifootrdinare e
incoraggiare l’opera, poiché la Tav«)ila è anchje, dopo tutto, Ferede
dell’antico « Comitato di Evangelizzazione » (Prof. MIEGGE), sul dovere di estendlere Fopera all’esterno, senza per «juesto trascurare la
ediificazìone spirituale delle oomunità già cosltituite e «lei oredanti
stessi.
Conclmfendo la discussione su
questo argomento, FAssemblea approva all’unanimità il seguente ordine del giorno:
■” Il Sinodo Valdese, conscio delle respcfiisabìlltà (JàWa Chiesa e (telile ppssihilità dell’ora aitaaìe in Italia
AFFERMA la necessità che l'opera di cvangelizzazione, pur valorizzando le iniziative individuali, sia compiuta con una
visione d’insieme ed un piano organico.
INVITA Consigli di Chiesa, Commissioni
Distr&ituali e Tavola ad assumere pienamente la loro funzione animatrice e
coordinatrice di tale opera.
INVITA la Tavola a fare ogni sforzo perchè la scarsità dei mezzi non comprometta con le sue limitazioni l'aJzmpimento di questo nòstro dovere.
RIVOLGE a tutte le comunità un appello perchè ravvivino la coscienza delta
responsabilità evangelistica di ogni membro di Chiesa.
DA Mandato alia Tavola di affidare lo
studio del problema ad una Commissione che sottoponga entro il cor'ente anne
solare un piano pratico di !avo-’o all'esame delle comunità
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L'EGO DELL! VALLI VALDESI
Istituti di istruzione e
di educazione
COiLLEGIO — Col ritloitiio
ad un progressivo stato di normalità, il Collegia non, si è più trovato
nella uec^ità dii aocogli^% un eccessivo numero di alunni. La relazione deiristituto fa presente come,
sebbene la gioventù si trovi in buona parte tuttora disorientata nel
j>ens<iera nei tsentimientì a causa
dei turbolenti anni vissuti, sia stata
però possibile la realizzazione clli im
buon anno scolastico.
La Commissione di’esame esprirtìc!
ai Professori un senso di gi-atituüne
per l’opera fedelmente compiuta,
ma non può fare a fueno di porre
l’accento sulla eccessiva povertà di
vocazioni pastorali manifestatasi in
seno al Collegio in questi anni pjissati e sulla necessità ohe il Collegio
eserciti . sempre più profondamente
un’azione rieligiosa cristiana sulla
coscienza dei giovani
C’è chi, come i proff. GÖNNET
e Silvio PONS, vorrebbe irasfonnare il Collegio in un vero e proprio
centro intemazionale di studi, sul
tipo di certi istituti esteri; c’è òhi.
Come il prof. MIEGGF, insiste sulla necessità che' l’atmosfera cristiana di questo nostro istituto favorisca sempre meglio la formazione di
una classe diirigente valdese e cristiana; c’è chi, come il prof. COMBA, Presidente del Sinodo, afferma
che le attuali difficoltà di carattere
morale e l’attuale carenza di vocazioni pastorali sono anche dovute alle conseguenze delle tragiche esperienze fatfe in questi anni di disordine e di guerra
CONVITTOVALDESE
— Il Convitto Valdese, malgrado i
difetti rilevali nella sua attrezzatura
tecnica, semBra apparecchiato per il
compimento di una missione importante. Numerosi restauri sono stati
compiuti e quest’opera della nostta
tìhiesa deve essere conosciuta ed anche sostenuta dai Valdesi, ai quali
essa deve presentarsi come un ambiente veramente sano, sia dal punto di vista materiale che dal punto
di vista della educazione morale dei
caratteri e delle coscienze, alla luce
deH’insegnamento di Cristo.
SCUOLE — Con l’accresciuto impulso tevangel'istico, un po’ dovunque si è sentito maggiormente la
necessità di occuparsi anche dei
bambini. La Tavola non ha mancato, là dove si è presentata la necessità, di suscitare le scuole nella misura delle sue possibilità. E la Commissione d’esame constata con urata
sorpresa come, indipendemente dagli aiuti che TAmministrazione poteva o meno fornire, ri siano aperte al fianco delle Chiese numerose
scuole ed asili: Palermo, Riesi, Vittoria, Pachino, Messina, Napoli e
Bari.
L’anziano evangelista Enrico
CORSANI, Sempre vegeto e robusto
malgrado i suoi 91 anni, espone la
situazione delle Scuole dii Napoli,
avviate verso un promettente avvenire. Ed il Sinodo, nel suo insieme,
apprezza la fedeltà, lo spirito di sacrificio, l’amore di tutto j! personale insegnante, più volte livelatisi
nelle attuali, difficili condizioni finanziarie.—
Federazioni Unioni
Valdesi
Ogni nuovo anno di attività della
F-U.V. dimostra l’utilità di questa
istituzione. Campi per Cadetti e Unionisti in patria, campi biblici in
Isvizzera, campi invernali ed estivi,
in montagna e al mare, giornali e
villaggi alpini; sono queste alcune
manifeatazioni dell’attività <HeUa
F.U.V. a favore dèlia gioventù Valdese. La Commissione d’esame auspica che le Unioni giovanili possano sempre più diventare un baluardo contro lo spirito di mondanità e
di impurità che dilaga, nurtroppo,
in mezzo alla gioventù dell’attuale
generazionie.
Il Segretario Gienerale della FUV,
Past. Tullio VINAY, richiama l’attenzione <|ell’As»emblea sul costrur
endo villaggio alpino Agape. Quindi il Sinodo si ferma a lungo a definire la porizione giuridica del Segretario Generale rispetto ai tegolamenti della nostra Chiesa, se cioè
i regolamenti debbano contemplare
in un apposito articolo l’esonero del
Segretario dialla cura di una comunitèi piartjcolard, la sùa residenza,
la dmata del sue incarico. — La
dlpck^ione, cui parteeipanQ fmoffli
oratori prò e contro, rivela in certi
momenti un senso di stanchezza. nell’Assemblea. Molte affermazioni
non sono altro che una ripetizione
di cose già dette in antecedenza o
durante lo scorso Sinodb e manca,
in tutta questa discussione, una voce
che sollevi l’Assemblea su di un
piano di intensa e vibrante sensibilità spirituale per la gioventù, con
i suoi problemi, con le sue sconfitte
ed anche con le sue Vittorie.
Alla fine, l’Assemblea rinunzia a
regolamentare questa matteria ed approva il seguente 0- d. G. :
” Il Sinodo, plaudendo all’opera del Segretario delta F.U.V. ed alla creazione
del villaggio alpino Agape e auguran.lo che
il Segretario, della F. U. V. possa dedicarsi interamente alla sua opera^ passa
all'ordine del giorno ”.
Periodici e Pubblicazioni
PERIODICI — Ogni anno
i nostri periodici riscuotono al Sinodo consensi e dissensi. E’ stato
così anche quest’anno ed è inevitabile che lo sia, trattandosi di soddisfare i gusti e le esigenze spirituali
edi intellettuali di un vasto pubblico.
I nostri periodici hanno cercato
in questo anno di corrispondere
maggiormente a quanto molti membri del Sinodo da tempo chiedevano. Si sono rinnovati neU’aspelto;
niel loro contenuto non è mancala
l’aderenza ai problemi del nostro
tempo, nè l’interessamento ai principali avvenimenti delle Chiese Evangeliche del mondo. Per
mancanza di personale adeguato, la
ammlinistrazione e la spedizione dei
giornali hanno ancora lasciato a desiderare. Ma i Direttori Iranno compiuto un’opera che ha richiesto fatiche e sacrifici di tempo.
Certo, proprio perchè si è consapevoli duella importanza della stampa nell’attuale momento storico, sia
per l’edificazione delle anime, che
per la diffusione del pensiero evangelico e la formazione di una coscienza cristiana, la sd vo-rrebbe veder migliorare ogni anno. E’ necessario evitare certe posizioni
politiche ben definite onde evitane
che il giornale della Chiesa favorisca una determinata corrente politica (Past. SUBILIA); conviene
snellire certi articoli troppo pesanti e difficili pèr rispondere effettivamente alla massa dei lettori della
Chiesa (Past. BONNET); è doveroso
apprezzare l’opera dei Direttori per
lo sforzo compiuto affin di foniire
la Chiesa di due giornali ugualmente necessari alle esigenze delle nostre comunità (Prof. MIEGGE).
PUBBLICAZIONI —
Le gravi difficoltà finanziarie tuttora
esistenti per l’attività editoriale,
hanno mantenuto l’attività della
Commissione delle pubblicazioni
entro limiti ancora ristretti. Il Pastone ROSTAN richiama l’attenzione dlel Sinodlo» e dell’Ammlinistr.azione sulla necessità di provvedere
con sollecitudine alla pubblicazione
di materiale adatto all’insegnamento religioso dei bambini della Scuola
I>o(m|enlical)e,, poiché ,a cauf(a delle
contingenze belliche e di altre difficoltà è venuto a mancare qualsiasi
aiuto ai Pastori ed ai monitori Mei
campo dell’istruzione e della j^dagogfa. Il prof!. ARMAND-HUGON
constata che la scarsa vendita di
pubblicazioni evangeliche è dovuta
anche alla fisionomia non abbastanza commerciale della Claudiana e
la Commissione d’esame insiste sulla necessità di consolidare il settore
deUe pubblicazioni, risvegliando l’apatia di molti i quali {MJtnebbero
scrivere, e creando, per mezzo di
concorsi e dS appelli, un’atmosfera
di concorrenza e di santa emù lazio
iie.
Rapporti e trattative
con la chiesa Metodista
Unita X
La Cominisisionie d^’esamei sottolinea le parole di fiduppso ottimismo
contenute nella Rtelazione della Tavola, come queUe esprimmti nella
sua luce più vera-ed attuale 41 risultato raggiunto à tutt’oggi dalle
tratCativfe. —' Utta lunga discussione
ha luogo su questo aspetto dieRa nostra vita ecclesiastica ; vi partecipano, tra gli altri, il signor MODERATORE, i Pastori RIBET, GEYMET, MIEGGE, il dbtt. Giorgio
PBYROT.
Le trattative per l’unione, iniziate
da alcuni anni, sono oggi ancora allo stato di trattative, essendosi proceduto nel frattempo e prima di tutto all'unione dei due rami del Metodlismo in Italia, il ramo, weslevano e quello episcopale. I rapporti
fra le autorità della Chiesa Valdese
e quelle idèlla Chiesa Metodista Uiiita sono stati frequenti durante
l’anno ecclesiastico e sono stati rivolti verso la realizzazione di un ideale ecumenico che sta a cuore a
tutti per r.r i p'iù inìcr^sa proclamazione del Vangelo nel nostro paese.
A conclusione (Iella discussione,
si approva aH’unanimità il seguente O. d. G. :
” Il Sinodo approva l’operato della Tavola nella trattative Sin qui condotte con
la Chiesa Evangelica Metodista Unita d’Italia.
Auspica che in vista del raggiungimento
della meta che ci è additata da Dio e conformemente alle decisioni del Sinodo^
1942 si addivenga nello spirito ecumenico
alla desiderata unione della deita Chiesa
alla* Chiesa Evangelica Valdese.
Ai fini di effettuare: -.it ragffun^nìmto
dello scopo su basì corrette fa le seguenti
precisazioni: .
1) l’Atto Dichiarativo del 1894 è atto sinodale e ritrae pertanto la sua validità dalla
stèssa fonte di autorità dalla quale è e
manata la Confessione di fede del ¡635.
2) Il nome ’’evangelico iatdese” ha un
valore ecumenico attuale nel Scordo
della protesta dell’Evangelo anteriore al
XVI secolo che deve essere conservata
nella Chiesa fortificata /tali’unione.
3) La Chiesa Evangelica Valdese sente la
responsabilità di mantenere vive le esigenze dello spirito evangelistico, missionario e comunitario che^ mentre sono i ^lori tradizionali e vivi del Valde- .
sismo, coatituiscno j^ltresi il contributo
che il Metodismo ha dato all’Evangelismo mondiale.
Consiglio Federale.
La costituzione del Consiglio Fe(Serale delle Chiese Evangeliche non
è altro che la risultante di un avvicinamento maggiore compiuto da
qualche anno fra le Chiese che ne
fanno parte. Nel primo anno della
sua esistenza, esso si è iTOvato di
fronte a d|iffi(}oltà assai gravi, a causa della necessità di difendere gli
interessi delle Chiese Evangeliche
nei confronti della nuova Costituzione.
Esso, infatui, h.a iniziato e <xmdotto innanzi una campagna per la
proclamazione dteU’aconfessionalità
dello Stato, per la libertà di coscienza e di religione. Ha trasmesso a
ciascun membro della Costituente
tre esposti: «Della libertà di coscienza e di culto»; «In difesa (Iella libertà di religione»; Per la garanzia della libertà di religione ».
Se non è stato ottenuto tutto quello che si sarebbe potuto sperare in
condizioni di vita civile e politica
diverse, i-esta il fatto ohfe nei rispetti della libertà di religione è stata
combattuta una battaglia che ha aviito larga risonanza.
Fin qui il Rapporto dèlia Tavola
Valdese. Il MODERATORE e l’avvoeato PIACENTINI chi ariseono ancora all’AisSemblea la posizione del
Consiglio Federale di fronte ted/ in
vista di una eventuale Federazione
delle Chiese Evangeliche in Italia e
si fermano, insieme con altri oratori
(doti. G. PEYROT, doti. L. BERTOLE’, past. P. BOSIO, T. 'VTNAY, Big. E. ROLLIFR, Past. A.
RIBET, lece.) a definire il tipo di
Federazione sul (p'ele orientarsi in
avvenire. — Viene infine'approvato
l’O. d. G. seguente:
1) "li Sipodo tiqccomsiipda il potenziamento e la valorizzazione del Consiglio
Federale^ in vista deWp evenduale costituzione di un’organica Federazione delle
comunità evangeliche in Italia,
2) ” Il Sinodo, rispondendo alla richiesta
della Tavola sul tipo della Federazione
costituenda esprìme funere favorevole
alla costituzione di una Federazione di
sole Chiese regolatmente costituite ”.
Rapporti ecumenici
Come Chiesa Valdese sentiamo vivo il dòvere di oollaborane ad una
sempre più efficace unione dlelle
membra sparse del Corpo di Cristo,
alla luce non. di (umpromessi terreni, ma deU’amor© e della vierità
del nostro Signore. La Conunissiioiie
d’esame approva pertanto pienamente che la Tavola si sia preoccupata della partecipazione Valdesle
alla prima Assemblea generale di
Amsterdam del 1948.
La Commissione si associa aU’Ammmistrazione nel sottolineare la
generosità e la simpatia ricevuttei oltre òhe dal CONSIGLIO ECUMENICO, dalla *A.W.A.S.», daUa
« Chiesa del Cantone di Vaud »
(Svizzera), dall’ftHilfswerk'dei Evangelischèn Kirchen der Sehweiz»,
dal « Comité por’r l’Eglise et les
Vallèes Vaudoises di Ginevra », dlal
«Comitato Vallone di Olanda», della « Christian Reconstruction in Europe», dalla. «W.M.A.S.» dialla
« Gustav Adolf Verein di Svezia»,
dai « Mennoniti » e da tanti altri amici i quali ci harnio offerto la mano
in segno di aiuto, per affrontare le
ingenti spese dfeterminate dalla rovina Q dai danni dei nostri fabbricati e locali di culto provocati dalla
guerra.
Il giovedì sera, 4 settembre, nel
tempio dii Torre Pellice ricolmo di
gente, ben 18 d(e]legati di Chiese estere ed italiane, rivolgono aU’As
semblea il loro messaggio.
Eccone i nomi :
STATI UNITI - Mrs. Catherine
ANDERSON - Segretaria della
American W^aldensian Aid So/
ciety.
Mi. le Dr. - Harold BENDER
- Dean of the School of Theology
at Goshen College - Delegato della
Adennonite Central Committee.
FRANCIA - Mr. André MULLER ✓ Delègue de la Fédération
Protestantede France et de la So/
ciété des Missions Evangéliques
de Paris.
GRANDE BRETAGNA - Rev.
Purves BOYES - Delegato della
Presbyterian Church.
Captain R. M. STEPHENS C.
M. G. Delegato della IFaldensian
Church Alissions di Londra.
ITALIA - Rev. Erherto Arrigo
PULLEN Direttere Generale della
Adissione della Spezia.
Past. Emanuele SBAFFI - PresU
dente e Sovrintendente della Chie/
sa Metodista in Italia.
Past. Guido MIEGGE Rapresentante della Società Biblica.
Rev. Ignazio RIVERA Presidente
dell Opera Battista in Italia.
Col. PAGLIERI Esercito della
Sat
■vexxa.
SVEZIA - Rev. Erick ARBIN
Delegato dell’ Arkebiskopen Dr.
Rev Eidem delle Chiese della Sve/
zia.
SVIZZERA - Air. le Pasteur
Agénor AVONDET Délégué de la
Commission Synodale d,e l’Eglise
Libre du Canton de Vaud
Mr. R. BREDAZ Délégué de la
Fédération des Eglises Protestan/
tes de la Suisse et de la Commis/
sion Synodale de t Eglises JVatio/
nale Vaudoise.
Mr. le Past. Philippe CHÉRIX
Délégué de Y Eglise de Neuchâtel.
Mr. le Past. EMILE MARION
Directeur du Service de Presse
Protestante en Suisse.
Mr. le Past. RYSER Délégué du
World Council of Churches.
Mr. E. BENECH - Délégué de
la Colonie Vaudoise de Genève.
GERMANIA - Rev. E. MATHIS
Delegato della Chiesa Luterana di
Genova.
L’abside del tempio è totalmente
occupato dai tHeJejgati. Si sente
quanto è possibile la fraternità cristiana nel nome dbl Signore. — Il
Presidente dbl Sinodo, prof. Ernesto
COMBA, risponchì ad ognuno dei
rappresentanti mn appropriate parole di saluto e di ringraziamentò.
Relazioni con le Autorità dello Stato
di tutte le eonfessiioni religiose,
compresa quella della maggioranza
dei cittadiini italiani, il nostro sforzo deve ora mirare a che le leggi che
saranno emanate, per adèguare tutto il nostro assetto giuridi(30' ai prin^
dipi costituzionali, attuino in pratica quel regime di completa libertà
religiosa per le minoranze, chìe viene
assicurato alle minoranze stesse negli Stati confessionali protestanti.
L’Aw. PIACENTINI richiama la
attenzione del Sinodo suHa necessità ohe ci sia tma legge intesa a regolare tutti 1 nostri rapporti <x>n lo
Stato e ne illustra anche con competenza, quelle che dovrebbero essere
le linele generali. Il Sinodo-, però, ritiene di non potejrsi pronunziare fin
d’ora su questo argomento ed affida
al Comitato di tecnici nominato dal
Consiglio Fedleralè dèlie Chiese Fvangeliebe lo studio e la prlep acazione di un progetto di legge inteso a
sosltituire l’attuale lè^gislazionlei in
materia di culti ammessi.
Cenienariodell? Febbraio
La Tavola si è preoccupata di preparare degnamente le celebrazioni
del prossimo centenario dell’Ernaiicipazione dei Valdbsi, secondo un
piano accuratamente predisposto.
La Commissione d’esanie è del parere che le celebrazioni debbano avere contemporaneamente un duplice carattere: sul piano interno della
nostra Chiesa, un tesarne più profoncU e più cosciente dell nostro posto
in Italia e -didl nostlr(( compitò di
missionari; sul piano esterno, un inserimento della partecipazione Valdese alle varie celebrazioni di carattere regionale e nazionale che certamente si effettueranno, in modo
che i nostri concittadini sappiano di
questo popolo Valdese, che fu antesignano, colle sue lotte secolari, di
tutte le libertà che col Risorgimento
si vennero conquistando in Italia, e
prima di tutte, la libertà religiosa.
Lo svolgerstti delle celebrazioni e
l’attuazione dei vari progetti sono
naturalmente dipendenti dai mezzi
di cui potremo disporre.
Comunque, poiché il progetto di
una costruendla « Casa Madre delle
Diaconesse», si trascina da molti
anni, il Smodò, rispondendo ad una
iniziativa dell’aimninistrazioiae, vota il seguente O. d. G. :
” lì Sinodo^ persuaso dell’urgenza della
sistemazione definitiva dell’opera delle
Diaconesse, vivamente raccomanda che,
nel progr^.mrrifi d^lle celebtazionl per il
primo centenario della Emancipazione^ la
Chiesa e gli amici sosten^no in modo
particolare il progetto della erigenda Casa
Madre ".
Finanze
Il capitolo sulle finanze è sempre
lumeggiato con competenza e con
spirito di cristiana fiducia dal Cassiere -dlella Tavola, past. Guido
COMBA. —- Il quadÌTo è più o meno
sempre lo stesso : luci ed ombre, segni di generosità e di sacrificio e,
accanto a questi, incomprensione,
astensione, egoismo. — Ma i bilanci
sono cambiati straordinariamente,
col mutar dei tempi! E in quest’ora,
nessuna base, nessuna previsione,
»nessun progetto sono sicuri, in materia di finanze!
Perduta la battaglia per l’assoluta
neutralità deRo Stato nei confronti
Per quanto le comunità abbiano
generalmente aumentato le loro contribuzioni, pure lo sforzo deve ancora esstere fatto quest’anno e in avvenire, per colmane' i vuoti fatti dallo slittamento del valore della moneta
Allo stato attuale delle cose, ,le
contribuzioni regolari delle Chiese
dovrebbero essere aumentate del
cento per cento; ma quali saranno
le fluttnazioni dòUa nostra moneta e
dei prezzi di ac<piisto nell’anno che
viene?
Su questo argomento, alcuni delegati lai(à esprimono con chianeizza e
con forte spìrito di <H>mprension© il
loro pensiero. I sigg. ViDOSSICH
Cesare, ROLLIER Eric, Ting. GIRARDET considerano dovere morale
di ogni Valdese prendòre sul serio
il problema delle contribuzioni alla
Chiesa ed il loro adeguamento al
rials^ dMi prezzi e degli stipendi.
Seoondò una statistica degna di fiducia, il cteto della vita è aumentato di 65 volte dal 1939, mentre le
3
L'ECO DELLE VALLI VALDESI,
.TOntribnzìoni dei membri dS ChieBa,
in genere, sono state aumentate soltanto da lo a 15 volte- B’ necessario
aggiornare le cilre dbi doni per Fopera del Si^ore; ed è anche necessarilo che fe Cli^e^a Ostessa- £aecia|, a
questo riguardo, ima intensa cam® pagna di divulgazione e di incoraggiamento (Fast. Silvio LOiNG. prof,
«f GÖNNET, TRICOMI. ARlMAND
I , HUGON). —. L’O. d. G. che concluf*' d'e questo capitolo suona così:
Il Sinodo invßp la Tavola ad incaricare
&r''una commissione di laici per fare in tutte
le comunità una campagna per l'adeguamento delle contribuzioni alle necessità ofc dierne ",
Si approva all’unanimità.
V, Dai Fratelli
deH’Àmerica del Sud
Il messaggio caldo e fraterno da
»? parte delle Chiese sud americane che
|t costi luiscono non una cfciolonia», ma
un «ramo fecondo» della Chiesa
Valdese, è recato ai Sinodo dal Pay, storo Silvio LONG. Egli traccia hreÍ; \'pmente un quadro dblla vita djelle
^ comunità Valdesi e della loro attività in quel lontano © fertile paese.
-, Aneli© se i] tempo passa e crea un
maggioro distacco fra la popolazione \aldese dell© Valli e quella su'dìamericana, puie i contatti sono © saranno sempre necessari fra i dlue
rami dello stesso tronco secolare.
Il Sinodo applaude il mefesaggib
del pastore LONG e, per bocca del
Presidente, lo ringrazia e lo' incarica di portare a tutti Pastori © membri di Chiesa, ü saluto fraterno' dell’A.embica.
Facoltà di Teologia
La relazione sull’operato della Facoltà di Teologia è letta dal Pastore
Carlo GAY. La relazione si rallegra
che, quest’anno, la Facoltà di Teologia Ira potuto riprendere in pieno
tulle le sue attività accaderniehe. E’
, ora c(;mpito della Facoltà di tenere
aperte porte e finestre sul mondo d!el
. dopoguerra, per studiare i mezzi
nijglioti e le armi più adatte perchè
. i futuri operai della Chiesa possano
* portare il messaggio sempre attuale
u’ei'll Evangelo in modo día esse¡re
compresi dalla presente generazione
s taiKa di retorica © desidterosa di
foiidfimenti spirituali saldi, che si
trovano soltanto in Cristo.
l'ii problema ini quesito momento'
angoscioso è quello della scarsità
delle vocazioni pastorali. La scarsità dei: giovani che sentono l’appello
al ministero è segno di sonno della
nostra Chieda, tanto più che il numero delle famiglie, evangeliche che
offrono ai loro figli la possibilità dS
studi accademici è andata continuamente creiscendo. F, triste segno, la
Commissione prende atto che un solo
^-studente proviene quest’anno da lina Chiesa dielle Valli e dal Collegio
di Torre Pellice
li! Lti relazione auspica la istituzione
di un « Corso. di specializzazione »
presso la Facoltà per lo studio dei
recenti e continui sviluppi del cattolicesimo romano negli ultimi 50
anni e lo scambio con professori di
Facoltà di Teologia estere, i quali
sarebbero disposti a mfettei^i a disposizione dtella nostra Facoltà per
corsi mensili o trimestrali.
Il Pastore Silvio LONG si augura
che venga il giorno in cui anche un
professore di teologia possa partire
dall’Ttalia e recarsi a Buenos Ayres,
in vista tleirinsegnamento teologico
in quella Facoltà frequentata da parecchi studenti valdesi.
C. I. O. V.
Il Pastore LONG è incaricato quest’anno di redigere la relazione sulla ft Commissioné Istituti Ospedalieri Valdesi». La relazione traccia nn
quadro interessante della vita dei
nostri Istituti e prende in esame alcuni dei problemi più urgenti, quale quello dell’ampH amento dell’Ospedale <K Pomaretto. Le limitazioni finanziarie, purtroppo sempre
sensibili, sono un ostacolo alla realizzazione di molti progetti e si fa
perciò appello alla generosità del
' popolo Valdese,
A conclusione di tale relazione sono approvati i seguenti o. di. g. :
I) Il Sinodo, conscio delle grevi dìfficoU
dà in cui versano le casse dei nostri Istituti Ospitalieri, raccomanda che sia or
ganhzata nelle singole Chiese una intensa campagna finanz\(tria a favore dell'importantissima opera di assistenza
che essi compiono,
2) Il Sinodo esprime la sua riconoscenza
a tutti i generosi benefattori che, in Italia ed ■ydl’estero^ hanno provveduto
ai bisogni dei nostri Istituti.
Conclusione
Ecco ora i risultati delle elezioni
finali :
Pastore Virgilio SOMMANI, Moderatore
Pastore Roberto NISBFT, ViceModeratoKe
Pastore Alberto RICCA, membro.
Pastore Alberto RIBET, id.
Pastore P. V. PANASCIA, id.
Signor Ericoi ROLLIER, id.
Doti. Giorgio PEYROT, id.
Per il Consiglio della Facoltà dÌ
Teologia sono confermati in carica :
Pastore Guido COMBA.
Grand’Uff. Dott. Nicolò INTRONA
A membri della Commissione Istituti Ospitalieri;
Signor Alberto PEYROT.
Dott. Mario GHERARDI.
Pastore Guido MATHIEU.
La Commissione Sinodale per lo
studlio dei problemi legislativi in vi
sta della nuova lelgislazione sui Culti acattoRci, regolamento del matrimonio acattolico ec«.... risulta così
formata per decisione del Seggi!©:
Prof. Giovanni MIEGGE.
Avv. Mario PIACENTINI..,
Dott. Giorgio PEYROTProf, Mario Alberto ROLLIER.
A causa della lentezza che è caratteristica dlelTordine dei lavori sinodali nei primi giorni, l’^semblea
è stata costretta a deliberare in fretta su dii un certo numero di articoli di
regolamento circa l’autonomia dell©
Chiese. La Relazione sull’organizzazione distrettuale è di nuovo
rinviata al prossimo Sinodo.
Le serate sinodali sono state dedicate alla Società di Studi Valdes,
al Corpo Pastorale, all’Evangelizzazione ed al i-ioevimento dei dtelegati
esteri ed italiani.
Ricordiamo anche i culti del mattino, presieduti dai Pastori Ernesto
Comba e Davide Bosio, e dal PastSilvio Long. —'
Così si è chiusa una nuova sessione del nostro Sinodo, Pastori © delegati delle Chiese sono ormai nelle
loro sedi e si accingono al loro lavoro. Possano essi compierlo in modo
tale da glorificare il nome di Dio e
da proclamare al mondo che Gesù
Cristo è il Signore e Salvatore.
ERMANNO ROSTAN
Riunioni /CRHU
Riunione di preghiera
Presinodale
La Domenica sera vigilia del Sinodo è stata consacrata alla preparazione
spirituede netta preghiera. Siamo stati lieti di constatare che rmolti hanno
risposto al nostro appallo e che la riunione ha dimostrato di essere compresa ed apprezzerà.
Il Pastore Ayassot ha presieduto e
il Moderatore ha presentato in tre successivie brevi esposizioni gli argomenti per i quali si chiedeva, in vista delle imminenti riunioni sinodali l'intercessione della Comunità Ognuna delle tre esposizioni era preceduta da una breve lettura biblica scelta in armonia con i pensieri da meditare e seguita da alcuni istanti di preghiera silenziosa coronata da una preghiera
nella quale successivamente i Sigg.
Castiglione, Deodato, Subilia, hanno
riassunto e raccolto le preghiere di
tutti in una preghiera óollettiva.
Tra ogni parte e la seguente un
càntico anch'esso in armonia con gli
argomenti di preghiera.
La innovazione ha raccolto la adesione di molti, anche tra quelli che
non ne avevano forse in anticipo afferrato il significato. Abbiamo voluto
to ricordare alla Chiesa che ”se l’Eterno non edifica la casa., invano si
affaticano gli edificatori...’’ Sarebbe
desiderabile che in tutte le Chiese
Valdesi si consderasse alla preparazione spirituale del Sin\ìdo una speciale attività di intercessione. La quale
prepari ed accompagni il lavoro del Sinodo con la preghiera.
Senza preghiera, senza MOLTA
preghiera, non si può far nulla di buono, nulla di veramente durevole e utile al servizio dtt Dioí
E. A.
lettura della "missione dei dodici” in
S. Matteio 10, una strofa di un inno
ancora ed ha la parola il Pastore Baima: eccoci le ultime nuove di Venezia e della diaspora veneta, vastissima zona, terreno fertile per l'opera
del Signore. Dalla città lagunare al
Friuli si estende U campo di lavbro ove il Pastore Balma ha recato, ovunque possibile, una parola di testimonianza, incontrando spesso opposizione e difficoltà, ma sopratiitto interesse
ed entusiasmo.
Un cantico quale intermezzo perchè il pubblico possa unirsi ai sentimenti espressi dalVoratore ’’innalzate
il vessil detta croce. ed eccoci con
il Pastore Ribet nel cuore detta Toscana. Sono le avventare di Livorno, Pisa, Arezzo, Tortona ed altri luoghi ancora che ci avvincono al serrato rdecanto che l’oratore termina comunicandoci i sentimenti della preoccupante
angoscia che spesso assale ì testimoni
del Vangelo dinnanzi alla vastità ed
alla responsabilità dell'opera.
Il Pastore Eynard parla poi breve
mente delle esperienze fatte nei suoi
giri nel sud d’Italia ed in Sicilia per
trarre in fine dalle sue impressioni come da quelle dei colleghi la certezza
della perenne attualità del messaggio
del Vangelo. E’ però necessario che'^il
problema e la missione evangelistica
siano sentiti vivamente dai valdesi anche atte Valli. Lo slancio evangelistico che seguì, dopo l’emancipazione
del ’48, la prima libertà religiosa in
Italia trasse le sue origini e la sua ispirazione dal risveglio spirituale che
l'aveva preceduto e preparato nelle
nostre Valli, sopratutto per opera attiva e fecO'Uda di laici. Cosa sarà della
celebrazione del centenario ormai
prossima ? Il primo secolo detta nostra
opera evangelistica in clima di libertà sta per finire ed il secondo si inizierà fra breve. ' Ma come ? Avremo
alle Valli up risveglio che faccia da
qui nuovamente partire una ondata
missionaria verso le regioni detta Patria ove una messe biondeggianie attende ansiosa gli operai del Signore ?
"Pregate il Signore della messe che
mdndi degli operai netta sua messe”
ecco il dovere dell’ora: pregare per il
risveglio, onde dal risveglio detta nostra coscienza missionaria scaturisca un
nuovo infrenabile impulso di evangelizzazione.
La seratd che ha segnato un crescendo di intensità spirituale sino al
vibrante ultimo appello si. chiude con
una preghiera del Pastore Rostan cui
la assemblea si unisce cantando:
Odi tu. Gesti ti chiama,
Ei vuol farti mietitor;
Deh, rispondi a Lui che t’ama:
’’Pronto sono o mìo Signor”
E. A.
N. B. —^ Le notizie offerteci dai tre oriatori circa i riispettìvi campi di lavoro evarrgdiistieo saranoo riprodo-tte Je prime
in questo numero, le a'!tre nei prosstoni.
Il Vice-presidente della ’’Fra” ha
letio la' relazione morale e finanziaria
detta Società che ha dimostrato quest’anno di essere in periodo di netta
ripresa.
Il Sig. Andre Mailer, Tesoriere, delegato della Socìété des Missions Evangéliques di Parigi che avevamo il
privilegio di avere con rwì quale rappresentante di quella Società Missionaria che per lunga tradizione è quella verso la quale la nostra Chiesa ha
convogliato i stuoli missionari ed il suo
maggior interesse, ci prospetta un
quadro aggiornato della situazione del
Campo missionario attuMe e ci fa
c)C\mpiere un interessante periplo dell’Africa con relativa visita, ai vari campi di missione della Società.
La bella serata termina con il canto di un inno missionario e lascia in
Ognuno il desiderio di fare in avvenire
qualche cosa di piti é di meglio per la
càusa dette missioni, verso la quale è
sperabile che il tradizionale interesse
della Chiesa Valdese rinverdisca..
E. A.
La serata Nissionaria
Come tutti gli anni il Venerdì sera
è stato per le Missioni, sottp gli auspici e la direzione della "Pra del
Torno"
Diciamo subito che, sebbene ci fosse un pubblico discreto, siamo stati
delusi, perchè, pur tenenf^oi conto come attenuante della stanchezza alla fine del Sinodo, avremmo desiderato una
maggiore dimostrazione di interesse
per la causa missionaria, ed avremmo
vbluto vedere i giovani del ripstro Collegio piti incoraggiati in questa loro opera che, dopo tutto, è la sola ed unica toro iniziativa autonoma seria, di
valore religioso.
Il Pastore Ayassot ha presieduto la
prima parte offrendo una breve meditazione sulla vocazione profetica di Isaia.
COMUNICATO
La Société deS' Missions Evangéliques dei Paris comunica
a tutti gli amici che dal 1° Settembre la rappresentanza dlella
Società stessa per l’Italia è affidata al Pastore Valdlese Ernesto Ayassot di Torre Pellice
ohe suocedle in tal modo al riinpianto Missionario A. Coisson.
Si pregano pertanto tutti gli
Amici delle Missioni di voler
corrispondlere con il Sig. Ayassot per tutto quanto può interessare la nostra Società : Notizie, informazioni, contribuzioini, abbonam^ti al Journal
^es Missions, organizzazione diadunanze missionarie, ecc
II Pastori© Ayassot invierà
d’ora innanzi un piccolo notiziario delle mis^oni a tutti gli
amici che vorranno aver la cortesia di notificargli il loro indirizzo
Rivolgersi: Pastore Ernesto
Ayaseoit, Qhfiesa Vajdlese, Torre Pellice, (Torino). Per offerte: Conto Corr. Post. 2 ,/ 30700.
NOTERELLE IN MARGINE
£Vatiiielizzazioiic
La preparazione della serata evdngelistica era affidata a tre pastori tra
coloro che nel corso delVinverno hanno svolto attività evangelistica in tre
parti diverse d’Italia: Teodono Balma
nel nord-est, Alberto Ribet nel centro,
Elio Eynard nel sud. Succedendosi
sulla pedana ci hanno parlato delle loro esperienze recenti, 4àntk>ci subito
la impressione che alla divisione geografica non corrisponde affatto una diversità di bisogni spirituali e di problemi evangelisiici: ovunque la messe è grande, ma-., pochi sono gli operai
Ma procediamo con ordine netta cronaca della serata.
Inno 98; breve preghiera pronunziata dal Pastore Eynard che presiede.
L’i'iTipressioin© che il' S-itiiodo ha lasciato,
è bene dirlo aubito, è buona, sebbene sia
nostro 'dovere essere sempre scontenti di
noi stessi per tendere al! meglio.
Innanzi tutto d membri del Sinodo erano abbastanza numerosi, quan-tunque moW
mianoasstero, speciilatoenite pastori.
Le sedute sono state generaiiinente ben
frequentate anche quelle i cui argiamieintì,
mancando -di 'un palese interesse 'genieirale,
vanno spesso idteseirte,
A questo proposito ecco una prima osservazione : sono sovente. aill’O. d. G. problemi cd argomenti tó quali solo una 'minima parte dei parteciipanti' è preparata con
cognizione di causa. Oi sono 'quistioni sulle quali irnolti imemibri del Sinodo (anche
tra i pastori che pure cd venigotio ogni
anno) sono quasi all’oscuro... per cui i)acoiono e sono in moM incertezza' quando
viene 'il mo'mento di esprimere un par-ere
mediante il voto. E’ vero che, in compenso, ci sono antri che sanno (?) ©.....
parlano anche per loro... ma non è la
stessa cosa. Forse è linteviflabiile. Ma è
certo che se i vard problemi delia nostra
vita ecolesiastica fossero meglio conosci utì
e discussi nelle Comiunità e Conferenze
Distrettuali sarebbe più faidite avere in Sinodo non solo opinioni pdù f-ormate e chiare, ma votazioni meglio informate e non
lasciate, come quailche volta avviene, alla
impressione del momento. Si ha spesso la
sensazione di essere, per certi problemi,
in pura fase di « isitruttoriia » anziché in
sedè dielitìenatìva e mi domando fino a qual
punto i delegati possano esprimere, anche
solo con il voto, i’opinione della Comunità
ohe rappresentanio anziichè la loro impressione dal momento, linfluenzata ml^gari
dalli’andarriaftito della (discussione precedènte.
Sarebbe necessario, come si è fatto
quest’anno per ila quistione della au(tonomia delle -Cbiese-, che aJmeno j problemi
più importanti fossero stuccati e idib^ttuti
nelle Assemblee di 'Chiesa e Conferenze
Distrettuali onde i rappresentanti dell© une
e idlerob altre possano venire' laK Smodo
con un mandato esprimente 'M parere dell©
persone eh© rappresentano. Poifchè, è bene ricordarlo, chi parla e vO(a in Sinodto
non lo fa solo iin nome proprio, ma come
rappresentante di quanti lo hanno deitegato. Ma su questo tema torneremo ancora
prossiimamenite con alcune proposte pratiche e concítete.
Se dai seggi dei .Membri del Sinodo ItevSamo lo sguardo afe igallerie del pubblico
notiamo subito che è stato sempre numer-oso e p|rtìiCo!aimTOnte atten-to oltre che
assiduo. Ce ne ralllegriamo assai perchè
siamo certi d’avere qui un indice dì interesse alla vita della Chiesa.
Particolarmente numerosa è stata Ih
pftnjeciplazilone idei flfuibbMico alfe riunioni
o sedute serali, Sia 'la sala sinodale ohe il
vasto Tempio si sono gremiiti sera dopo
sera ; Società di Studi VlaJtìtesi, evangelizzazione, rietevSmento dei delegati esteri e
di Chiese sorelle. Nè la lunghezza di queste riunioni ha scoraggiato I pubblico formato in buona parte di giwanii e anche dii
^©vanissimi, Il che è un ottimo indizio...
A proposito delle sedute, una piccola
protesta in nome dei giovfenissimi, i quali,
almeno in teoria, sono esclusi per regolamento se non hanno raggiunto l’età della
confermazione. Ora, fermo restando il divieto di aiocesso ai fanciulli ed ai chiassosi,
non sarebbe il caso dii concedere legialmente l’ingresso a quei catecumeni (particolarmente studenti) ohe si interessano
seppur giiovandssimi alla vita della loro
Chiesa? Abbiamo tanto piarl'ato dtella necessità di nuove vocazioni al ministerio...
non sarebbe il caso di lasciare assistere
al Smodo quei giovanetti il cui primo entusiasmo potrebbe essere cdtìvato e illuminato dia una visione diretta dd pro-blemi
della Chiesa? Qualcuno è entrato dì straforo... e ha seguito con -interesse tutte le
sedute, altri più timidi non hanno osato
varcaore ta vietata soglia, eppure quoiloosla
avrebbero »mparato e chissà se qualche inizio dii vocazione di un futuro pastore o
(ti una futura diaconessa non sarebbe stato
incoraggiato?
Podohè ho parlato di giovanissimi mi sia
permesso parlare ancora delta serata mis9ior(airia della Pra dal Tomo. La _rera del
Vqiierdi è tevldjenitlementei Jsgrahilata ; Si
Sinodb è finito e molti son già ipartìll, ma
quelli che son rimasti e quelli del lut^ non
dimostrano sleimpre sufficente n^jprezzamento per questa manifestazione. A parte ta
importanza delle Missioni © ta Santità delta causa sta il fatto che ì nostri studenti
del coHegio dovrebbero ricevere maggio»
incoraggiiaimiento di pubbKco alla loro serata. Si è taimentaio in Sinodo òhe il Col-
4
Sf
_L.'ECO DELLE VALLI VAT.PFRT
Jegio labbia fornito pochi pastori negK sn
^ «soenti... ma cosa ha fatto k ClMe^
(per non parlare dteJ Coltegio stesso) per
quella modesta, ma preziosa fucùia di vo^kmi ohe è sempre stata k '« Pm del
Tomo »?
J>eS J^ti pastori, e kid eh© pure hanno
un debito verso la vecchia « Pra » quanti
olla riunione? Quanti si sono ricordati queik sorta .della trepiidazion© con cui
giovanetti Attendevano ansiosi % serata
d^a <, Pra » oonohisione e coronamento
di un anno di lavoro e di sperlanze? Ma
per tornare- laia atmosfera generale del Sinodo è impressione cornane ;per <fuanto
mi ^®ta) che sia stata elevata e sorgente di isinrazione spirituale. Già fin dalla
rnmiOTe di preghiera delia Domente sera,
e ,poj per tutto il corso dei lavori sino ipna
odebrazione della Comunione con cui il
Smodo ha dhlnso la sua sessione uno spirito di càMa fraitemità e solriiarietà cristiana ha contrassegnato la settimana.
^ E’ stato così possibile trattm-e senza reti^re, ma con tatto e comprensione quìstìoni (JeKMte come qutelja de«© relazioni
con la Chieifei Metodista che ha potuto essere affrontata con franchezza e premurosa
canta ad Un tempo, parlare j©i problemi
della evangelizzazione in una atmosfera in
cui si seintivta veramente vibrare il desiderio di un più consaortato servizio, discutere delle reiariani tra Chiesa e ¿ato con
una coscienza assai ferma ed una chiara
consapevolezza dei rispettivi di-rittì di Dio
e di Cesare, soffletfere (H nkterialissimo
problema delle .Ananze al livello del dovere morate che deve dettare ed ispirare ogni atto ai servizio della Causa di .Dio.
Una osservazione vorremmo fare droa
i Culti del mattino cui non tutti partecipano e che, affidati di giorno in giorno ora all’uno ora al’altro, e quindi torzaikmente Improvvisati, mieriterebbero um maggiore attenzione. Non che i Culti
mattut^ di quest’anno siano stati meno
efflcari che quell degli anni passati, ma
questuino, come nefl passato, avrebbero
«tovuto essere un’inizio della nkttinata una maggiore sorgente di ispdrarione e dare il tono ai lavori seguenti. Ho fatto anch’io in un recente Sino*) uno di qud
Gi^, .parlo quindi per esperienza. Richiesto presdederio con meno di 24 ore
* fehtp^ ricordo dhe ratóiinalaii (aldini
nitidi di .una meditlaizione già fatta su
cui non ebbi che pochi, pochissimi istanti
di meditazione tra una seduta e Ikltra.
Le medttazaom mattutifle appimto per essere brevi e dense .dovrebbero, essere preparate con imoUto, molto anticipo, dovrebbero essere collette da un nesso spirituale le un© alle altre per tutta la settimana.
Perchè non iinoaricame in antiioipo uno o
più pastori (o laici) in modo che si possa
aver© all mattino una mezz’ora .di mteditazione densa, condensata, su una serie di
tenti biblci che s.i ricolleghino, che sviluppino nella serie deEe 4 meiffitezioni un
pensiero centrale? Perchè fare per il Sinodo quello che si raooomanda a¡ pastori
*■ non fare per fe loro Chiese, una prepararione affrettata... delle («meditazioni»
non «meditate»? Sono certo che ui^ serie
di BREVI, ma suecos© meditazioni, meditate in lunga preparazione, concatenate
le une alle al.tre nello sviluppo di un tema centrale o nel seguito di un passo biblico f^mna epstola ad esempio, un
eiaimo, eoe.) darebbero «I .Güito mattutino
maggiore atttazione ed una più grande utilità spirituale.
Sono lungi idal condi(v5.dere il pessimismo espresso nellfUltima seduta dal Pastore Rosfan ciirca il iivelJo spirituale di
certe sedute... ma egli aveivA certo ragione
.Invocando per i nostri Sinodi più numerosi
e frequenti © forti quei <(colpi d’ak» ohe
risollevai^ anche la più «amminjstrativa»
deli© quistSoni al suo vero valore religioso
poiché tutto nella Chiesa (e il Sinodo è
Ohiesa) deve essere santiflcÀto dai sompHOe fatto di essere al servizio e alila presenza del Signore. Sì, qui Rostan ha ragione, almeno per il lato positivo della sua
osservazione che voglio rihadre. Non si
tratto di ddtecuter© i nostri problemi parlando a ((patois de oanaan» nè di intramezzare con canti o preghiere i lavori, dei
Sinodo... si tratta di ;«atmosfera spirituale »■ si .tratta <H rilcOriÌare ohe il Sinodo
non è parlamento demooratìco (sebbene
raolto si... .parti... e non ci sia spirito
più democratìoo del nastro) ma assemblea
di ((ammiiiistratori » degli svariati e preziosi doni di Dìo chiamati, la rendere conte al Signore del come hanno saputo in
un anno amministrare i talenti loro affidati e riuniti per chiedere a Lui, prima
che a sè stessi, quale debba essere il
compito avvenire.
de /a “J)ìaspora veniHenne
—Les lecteurs de l’Echo des Vallées Uront certainement avec plaisir ces lignes
sur la Diaspora vénitienne^ qui les transporte en imagination dans une des plus
belles régions d’Italie^ si différente des
Vallées et pourtant si semblable à elles
souh l aspect des montagnes dont la
chaîne se déroule des Cottiennes jusque
aux Juliennes.
U y a là, plus ou moins de Venise à
Trente et Méran, et de Vicence à Udine
un immetise terrüoire qui^ admirtigiraft, appartient, ou devrait appartenir^
. à Id Diaspora vaudoise de Venise. C'est
pPobablettüerit ia Diaspora lai plus vaste
d’Italie. Heureusement pour le pasteur
qui dessert Venise^ il n’est que rarement
appelé à traverser de long en large cette
zone, et les stations d'évangéliSfXtmn avec cure d’âmes régulière y sont relativement rares. D’autre part, c'est depuis
quelque temps que, à la suite de l’effort
d’évangélisation que notre Eglise Vaudoise est en train d’accomplir dans toute
la péninsule , et pour lequel la Vénétie
s honore d avoir été une des premières,
sinon la première à se me^re en ligne
nous ne^-fedsons que rappeler les prédicat
fions de Mr. Ernest Ayassot dans les usù
nés et entrepôts industriels de Venise)^
c est depuis quelque temps, disions-nous
que de fréquentes demandes nous parvrennent de ça ai de là, pour nous entendre
et nous faire parler au grand public des
théâtres, 3«s places publiques^ des salles
de cinéma, toujours plus insistantes, toujours plus touchantes. Hier c’était Mestre
et Vittorio Veneto, aujourd’hui c'est Pordenone et Chioggia et Pontebba, demain
ce sera Gorizia ét Udine, et ” chi pin ne ha
più ne metteI” Ce n’est pas que nous
soyons point disposés à accourir là où
Ton nous désire, et où l’on montre une
soif sincère de l’Evangile et de la liberté spirituelle; mais comment vaquer à toutes ces demandes i Les trajets en chemin
de fer nous prennent une grande partie
de notre temps disponible; et d’autre part
nous avons une église à desservir, Venise, avec son ancien siège, le Pahds Cava
gnis, qui vien d'être convenablement restauré par les soins réunis de la Vén. Table et de la Surintendance aux BeauxArts; et nos membres d’église ne voient
pus toujours d’on oeil favorable que le pasteur passe son temps loin d'eux... —
Et pourtant, que de travail à brasser,
que de possibilités qui se dévoilent devant nous! A Chioggia, l’on réclame avec
insistance une série de leçons de religion : c est les notables de l’endroit qui
nous les demandent. Il y a un an. on avait refusé au pasteur la permission de
parler en public. Moins d’un an après,
il est invité officieusement, on le soutient
lors d’un cohtraditoire avec un prêtre de
l’éndroit, et le journal clérical de Bologne,
T Awenire d'ItaÜa - est contraint d'enregistrer, avec mélancolie, qu'il ne reste plus, aux braves ”chiozzotti”, que
embrasser la religion de Piérre Valdol
A Pontebba, tout près de la frontière
autrichienne, c’est tout un pays qui se
révolte contre les prêtres, parce qu'ils
ont dupé la population avec les secours
de VUNRPA (nouà nous dem^indons si
les citoyens de Pontebba n’ont pas bien
plus évolué que certaine petite ville de notre connaissance, où le prêtre continue
d’être vénéré par ses ouailles, nonobstant
ses sordides calomnies à l’adresse des protestants. qui ont le bonheur d'être secouras par leurs confrères américains l)
Mms à Pontebba, H y a une ou deux familles évangéliques, particulièrement actives; c’est pourquoi la révolte est endiguée et plutôt que de se lancer à Tatheisme, la propalation adresse un émouvant
appel au pasïèûr vauioîs pour entendre
l’Evmgile,
Comment répondons-nous? Tout d'abord, avec des conférences traitant un sujet soéial. Nous sommes convaincas que
le côté social de notre témoignage chrétien est aujourd’hui, essentiel. U faut expliquer que l’Evangile vaut mieux que le
tneiUeur des corpmanismes, pt que, cependant, ce que ^ communisme (et le socialisme avec lui) a de bon. il Ta, inconsciement, reçu du Christianisme de Jésus
Christ. Il faut ensuite expliquer que TEglise catholique ne pourra jamais apporter
I égalité, la fratemiif, la paix, car elle en
est empêchée par les prémisses dogmatique sur lesquelles .elle fonde sa prétention à l’infmllibilité. Enfin, U faut dire que
ce quon cherche, c'est nous qui l’avons
déjà et qui sommes pourtant disposés à
l’offrir: ta paix du coeur, la réconciliation
avec Dieu (dont nul ne peut sagement
mer l’existence), l’amour du Père de Jésus-Christ, qui est notre Père aussi.
Et on nous écoute, pendant des heures
(à Pontebba, par exemple, jusqu’à 2 h; après minuit!), et on nous embrasse, et
quand nous panions, on nous dit, les larmes aux yeux: ’’Quand retournerez-vous?”
Dans le cadre de jeette activité, il vaut
la peine de mentionner ici le ’’Camping
de Jeunesse” qui a eu lieu à la mi-août,
a Tramonti di Sopra, près d’Udine (organisé par le pasteur de Venise). C’est là
une ancienne tradition, qui vient d’être
reprise, avec un succès énorme. Que le
besoin de cette initiative fût universellement senti chez nos jeunes de la Diaspora Vénitienne, nous en avons eu la preuve dans le nombre des participants, qui
pendant une semaine ont joui de’ l’air
frais et pur de la montagne, et de la communion fraternelle avec notre station d’évangélisoition de Tramonti di Sopra: 89
participants (sans compter les visiteurs de
plus de deux jours)., Le sujet général étaïf: ’’le témoignage intérieur du SaintEsprit”, sur la trace de ce tnavail théologique du prof. Théo PreLss, un cher ami
des, Vaudois, et ami de celui qui trace
ces lignes, actuellement à Ley sin. Les
plus anciens Unionistes du Villar et de
Bobi se souviendront certainement d’avoir
vu, lors de la première Rencontre francoitalienne au Col de La Croi» ~ il y a plusieurs années — un jeune alpiniste français qui, s’aidant d’un seul bras, montrai*
d’avoir gravi ’’les plus hautes cimes’
C'était le frère de Théo Preiss, accompagné du pasteur Meyer, pasteur à Arvieux.
De ces lignes, nous leur envoyons nos
salutations cordiales.
Retournons...., à nos moutons, A Tramonti, on a parlé du Saimt-Esprit. On en
a parlé beaucoup : le pasteur Th. Balma de
Venise, le pasteur V. Mo de Gorizia, le
dr. Cassano de Trieste en ont traité à fond.
Et les discussions ont montré l’intérêt que
tout le monde y prenait. Il y avait, parmi
ces 89^ (évangéliques de l’endroit exclus),
37 méthodistes, 30 vaudois, 15 baptistes : un camping oecuménique, quoi!
L’on s’esi aussi royalement amusés. Et
pour comble de surprise (agréable!) le
compte de fin semaine a enregistré ’une
entrée qui servira pour le Camp de Noël
(celui-ci plus haut que Tramonti, à
Ciamps, à 1750 m. de hauteur).
Le 15 août, on a solennellement commémoré, sur la Forcella du M Rest, les
deux jeunes partisans Vaudois', Luciano
Pradolin et Armando Pacchin, morts pour
la libération, le 17 octobre 1944, l’un en
pleine lutte, l'autre fusillé par les nazifascistes. Le beau livre de Jean Miegge sur
la résistance vaudoise n’en dit rien, et
c'est grand dommage, car les deux regrettés jeunes gens éfaient de vaillants
vaudois. qui ont défendu jusqu’au dernier
souffle de leur existence la liberté religieuse non moins que celle civile. L'un d’eux
a laissé des lignes telles que celles-ci:
«Questa è la sorte di quelli ohe hanno
« un’üctea... Unica cosa eh© mi sostiene è
« la fede in Dio e .la sicurezza chè 1® mia
« coscienza è pura e il mìo itteafe è sacro..
« ...Ti prego di farti coraggio, e pensare
«ohe un giorno oì troveremo tutti tra le
« braeda di Dio».
Mu/’s ce sera pour la deuxième édition
l’oubli —• don,t notre ami Nino n’est pas à
coup sûr responsable — sera réparé,
Venise, août 1947.
«IS
Cadetti
ili
ORARIO
Girda 85 bambini e bambine di tutte le
Chiese d’Italia si sono trovaf a Praly dall
20 al 29 Agosto ptìr il secondo campo Cadetti.
Sono stati 10 giorni di allegria trascorsi .in gite, giochi e meditazioni.
Momento caro a tutti era rimbrunire
quando venìvia acceso dii fuoco nella spianate e tutti sì sedevano attorno cantandb e
chiacchierando fln.a a quando un canto e unà p,reghiera di ringraziamento indicavano
ohe era venuto il momento dì andare a
dormire.
Tutti i giovani Ckidetti hanno serbato un
luminoso ricordo di quelle giornate.
Un grane al Sdg. Vinay e lagli alimi col'toboratori.
FERROVIA Torino - piNEROLa
TORRE - PELLICE E BARGE.
In attuazione dal 4 Maggio 1947 :
Da Pdneroló partenze per Torino :
6,29 — 6,56 — 7,47 diretto — 13,10 —
13,42 diretto —. 17,16 — 20,26.
Arriivi da Torino a Pinerolo :
7,38 — 9 _ 13,08 — 14,19 — 18.20'
— 18,59 — 19,42.
Libri
Alfred Werner ; L’EGLISE ET LA BOMBE ATOMIQUE, un voi. de 52 pages.
Collleotfon ((Opuscules)) n. XII Bditiions
Labor et Fides, le Q'and Lancy, Genève. Frs. 2,75.
^ Mr. Alfred Werner, pasteur à Genève
s effraie à juste titre, d’une technique qui
risque de mener notre civilisation à Vabîme si elle n’est point orientée par la foi
chrétienne.
Une solennelle alternative est posée notamment par la découverte de la bombe
atomique: ou les peuples continueront à
se laisser mener par Vimpérialisme, le nationalisme, l’absolutisme ou, au contraire
ils pratiqueront une politique solidariste,
une économie qui aura le caractère d’un
service, s’inspirant des immortels principes de la culture chrétienne.
Expose original, fortement médité, écrit
dans un style parfaitement clair, qui sera
tu avec an réel intérêt par tous ceux qui
ont compris (a nécessité de "penser théologiquement” notre temps et les problèmes qu'il soulève. jj
RINGRAZIAMENTO
La Direzione del Convitto, nell’impossibilità di farlo individualmente, ringrazia
quanti si sono adoperati in modi diversi
per la riuscita del tè di beneficenza servilo
in. occasione del Sinodo
DONI IN MEMORIA
® A.rias Jahier
’■ -f- Bradley e Maria
Rrbet o(W — Fiori d. m. Alberto Frache da
Letizia Bonnet ex affieva 100 — Gav Attilia. e tigli nel X" andiv. m Gardiol Ernesto 500+5M, 1000 - Angela GiSet i.
■m Augusto Coasson 100 — P. M. id. id
S G. 500+500. 1000 — Beux Ettore e Itaila ,1. m. piccoila. Carla 300 - Don Bruno I. m. Giardiol Mariucoiia © Codino Elda 100 — I_ m. Giuseppe Berinzoni la
moglae Celoma Baret e figlila Niny 1000 —
^jmonat Renzo i. m. cara madre 100 —
Codino Emilia e Blena 3. m. b. c. Elda
~ Novena Mimi ma i. m. ¿mioa BI^
da Godino 500 — Rossotto Letizia e figlia
i. m. CWo Rossetto 100 — Sara Petrai
i. m. G. e A. Rositagno 100 — Lidlia Vicuno i,. m. id. 100 ~ G. e A. Palanca i.
m. mamma 25 — Frida Gandiol i m d
A Rostegno SO — N. N. i. m. .mamnte
1000 — N. N. i. m. Bruno Bounous 500
— I. m. Elisa Bruno Bounous da prof.
Modesto Bruno 3000 — Oa Yvonne Sigfrido Godino 5000 _ — Una Perrot Lucchetti 10(X) — Lilia Bounous e famiglia
Um — Da sorelle Jon Scotte 400 —
Gftiamipiero Saccaggi ], im. c. bisinomio 200
— Forneron Alice i. m. 'Sigra Soulier 100
■ Godino Leontina i. m Elisa Bruno
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THEODORE BALMA
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la famiglia del rimpianto
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Partenze da Pinerolo per Torre Pellice
e Barge :
7,43 non va a Barge — 9,03 — 13,11 —
14,23 — 18,27 — 19,03 non va a Barge
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Partenze da Torre PeMice ;
4,48 —6,10 — 7,10 — 12,20 — 13.15.
— 16,35 —. 19,42 — 20,55 festivo.
RayMonal Bavida
M«l a®
‘ira Ü£‘’iii niÉi
Italia .
Estero .
Annuale Semest.
L. 300 180
L. 600
Ogni cambiamento d’indirizzo costa
lire DIECI
esprime la sua viva riconoscenza al pastore Jahier, al doti. Ponto, ai parenti ed a
tutti i vicini di casa che sono stati larghi di aiuto e di conforto, e a quelli che
di presenza o con scritti hanno preso parte al loro dolore.
((Venite a me vo? tutti che siete
travagliati ed .aggravati eid io vi) darò riposo » (S. Matteo Xi ; 28)
Bessé di Villar PeHdce 15-16 Ag. 1947
PICCOLA famiglia di Milano cerca per fine settembre coniugi Valdesi, cuoco, cameriera tutta flduolit.
Scrivere al giornale con dettagliate referenze posti odciupaiii.
La famiglia BeneccMo ringrazia quanti
hanno preso parte al suo dolore per la dipartita della cara
■IVOIRA MLPINA
Vad. Baaacchia
MANCIA a chi riportesà alte Ubreria
Ciaudiana un ombrello di seta bordeaux
smarriito la settimana,, scorsa.
i7
In modo speciale il dott. Paltrinieri, t
sig. Pastore Ayassot, le suore dell’Ospedale e l'Unione dei Coppieri.
Torre PeMice (Boudssa) 7 Settembre 1747
Partenze da Barge :
4,60 — 6,12 — 12,24 — 16,35 —
19,30 — 20,46.
Arrivi da Torre Pellic© a Pinerolo :
5,25 — 6,53 — 7,41 13,04 — 13,40'
— 17.13 — 20,23 — 21,31 festivo.
TRAMVIA PINEROLO - PEROSA
DAL 7 LUGLIO
Perosa partenza :
5 — 6,10 7 25
13,10 _ 15,55 —
20,30 festivo.
— 9,40 — 11,45 —
17,50 — 18,50 —
Pinerolo arrivo :
6,07 — 7,02 — 8,20 — 10,50 — 12 45
— 14,30 — 16,55 — 18,45 — 19,46 —
21,22 'festivo.
Pinerolo partenza :
4,40 _ 6,10 — 7,05 _ 8,30 — 10 25
— 12,50 _ 15 — 17,30 _ 19,15 ’ 20,15 festivo.
Perosa arrivo :
6 7 — 8,05 — 9,35 — 11,30 _ 14,15
— 16,05 — 18,30 — 20,10 _____________ 21,15
festivo.
LINEA AUTOMOBILISTICA
PINEROLO - AIRASCA - TORINO
Col 1“ giugno è andato in vigor© il
seguente orario combinato tra la SAPAV
e la SATTI.
• Pinerolo pari. : 7,45 — 11,45 ______ 13 45
— 18,30 con arrivo a Torino alle 8,30
12,30 — 14,30 )— 19,15.
Torino pari. : 7,30 — 12 W 17 ________
con arrivo a Pinerolo alle 8,15 — 12,45
— 17,45 _ 19,46.
Direzione; Via dei Mille, 1 - Piaerolo
Amministrazione: Via Carlo Alberto,
1 bis - Torre Pellice
Dir. Resy. Ermanno Rostan
ARTI GRAFICHE "L’ALPINA,
Torre Pellice
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alle 12 presso l'Os p edale Valdese