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Qûarante-septiâme année.
12 Mai 1911
N. 19.
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L ECHO DES
PARAISSANT CHAQUE VENDREDI
Prix d’abonnement par an;
Vallées Vaudoises . . Fr. 2,50 — Italie .... Fr. 3,00
Etranger . .......................................» 5
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On s’abonne: à Torre Pellice an bureau d’administration et à
l’Imprimerie Alpine; dans toutes les paroisses,chez IVIM.les
Pasteurs.
L’abonnement se paye d’avanoe.
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concessionnaire.
S’adresser pour la Rédaction àM.C.-A.TaoN,past.,rorrcPeiitce,
et pour l’Administration à M. J. CoissoN, prof., Torre Pellice.
Tout changement d’adresse coûte 15 centimes, sauf ceux dn
commencement de l’année.
Les changements non accompagnés de la somme de 15 cent,
ne seront pas pris en considération.
Que toutes les choses vraies, honnêtes, justes, pures, aimables.. dignes de louange, occupent vos p&nséea. (Phil. iF, 8).
O
SOMMAIRE:
L’administration unique — Faites rentrer ma
mère... — Chronique vaudoise — Fête
de Chant — Bibliographie — Feuilleton:
Le trésor de grand prix.
L'ADMINISTRATION UNIQUE
Nous recevons du président de la
-Commission nommée par le dernier
Synode pour préparer les modifications
à la Constitution et aux Réglements
pour VAdministration Unique, le projet suivant que nous croyons bon de
publier, dans le but que chacun puisse
s’en faire une idée exacte, soit pour
faciliter la discussion à la conférence,
soit pour procéder au vote définitif au
Synode prochain.
Proposte di modificazioni ad articoli
già esistenti della Costituzione.
Art. 1 — Le Chiese che da secoli
remoti ed attraverso numerose persecuzioni, Iddio, nella sua grande misericordia, ha conservate fedeli alla sua
parola in alcune delle Valli del Nord
d’Italia; e quelle che, sorte in Italia
0 altrove per l’opera di evangelizzazione 0 per l’emigrazione, sono venute
unendosi e si uniscono ad esse, formano nella loro totalità la Chiesa che
serba il nome storico di Chiesa Evangelica Valdese, finché il Signore le
conceda di assumer quello di Chiesa
Evangelica d’Italia.
Art. 12 — Le Chiese particolari appartenenti ad un medesimo Distretto
sono unite fra di loro coi legami di
una giurisdizione comune e raggruppate in Conferenze Distrettuali. Que
ste Conferenze, in numero di cinque,
sono le seguenti; D Le Valli Valdesi
- 2* L’Alta Italia - 3® L’Italia Centrale 4 L Italia meridionale e la Sicilia 5" L’America del Sud. I limiti dei vari
Distretti sono fissati dai Regolamenti.
Art. 14 — La Conferenza Distrettuale elegge, al principio delle sue
sedute, un Seggio i cui poteri cessano
col terminar della sessione; ed alla
fine di questa, una Commissione esecutiva di cui le funzioni durano fino
alla sessione seguente. Ê presidente
ex ufficio della Commissione esecutiva
un membro della Tavola designato
dalla medesima. Quest’ultima disposizione non concerne il Distretto SudAmerica.
Art. 16 Aggiungere comma g)\
promuove, con ogni mezzo a sua disposizione, lo sviluppo materiale, morale e spirituale delle Chiese e delle
varie opere religiose del Distretto,
provocando - ove ne sia il caso - le
opportune deliberazioni della Tavola.
Art. 21 — Oltre questa sessione ordinaria, il Sinodo può essere convocato
in Sessione straordinaria dalla Tavola;
tale convocazione è di rigore allorquando la richiedano una 0 più Conferenze distrettuali, rappresentanti insieme almeno un terzo dei membri comunicanti della intera Chiesa. Quando
il Sinodo è convocato in sessione straordinaria, ne fanno parte - come deputati laici delle Conferenze delle
Chiese e degli Istituti secondari Vaidesi - le stesse persone rivestite di
questo mandato alla sessione ordinaria
precedente.
Art. 31 — Le cariche riconosciute
dalla Chiesa Valdese sono quelle di
pastore, pastorè-evangelista, anzianoevangelista, anziano e diacono. Tutte
queste cariche vanno soggette a mutazione o rielezione.
Art. 34 — 1 ministri consacrati formano il Corpo pastorale ; ad esso spettano, particolarmente, la conservazione
della dottrina, l’esame di fede dei candidati al sacro ministerio e degli anziani-evangelisti, la loro consacrazione
e la proposta dei nuovi professori di
teologia.
Art. 35 —I pastori-evangelisti hanno
per speciale funzione di lavorare alla
diffusione del Vangelo ed al progresso
della vita cristiana, sia in seno alla
Chiesa, sia al di fuori. Tali funzioni,
nei limiti stabiliti dai Regolamenti,
possono essere disimpegnate anche da
persone che non abbiano ricevuto la
consacrazione pastorale, ma che possiedano le conoscenze e le attitudini
richieste per esercitar con frutto tale
ufficio.
Nuove disposizioni proposte per l’Amministrazione Unica.
a) La Tavola è l’autorità rappresentativa ed amministrativa della Chiesa
Evangelica Valdese fra un Sinodo e
l’altro ; e, come tale, esercita tutte le
attribuzioni inerenti a questo duplice
mandato sia nella direzione delle Chiese
delle Valli e delle Colonie, sia nella
direzione dell’Opera di Evangelizzazione.
h) La Tavola è composta di nove
membri, dei quali un Moderatore, un
Vice-Moderatore e quattro altri membri, tutti ministri della Parola in attività di servizio, e tre laici. La Tavola nomina, nel suo seno, un Segretario.
c) La Tavola amministra i fondi che
formano il patrimonio della Chiesa,
esclusivamente per l’uso per cui vennei 0 costituiti, e non può in alcun
modo stornare le rendite di un ramo
della Chiesa 0 di una Chiesa partico
lare 0 di un’opera speciale, nè i doni
che abbiano una destinazione precisata dal donatore, — impiegando quelle
0 questi a favore di un altro ramo o
di un’altra Chiesa 0 di un’altra opera.
d) La sede legale della Tavola -è
Torre Pellice.
Art. 26 — Alla Commissione degli
Istituti Ospitalieri Valdesi, spetta l’amministrazione delle opere di beneficenza che le sono affidate dal Sinodo.
Art. 27 — Richiedendolo le circostanze, il Sinodo può affidare a Commissioni speciali, composte di ministri
e laici in numero da determinarsi,
quelle opere che esso crederà opportuno.
Art. 28 — L’azione della Commissione degli Istituti Ospitalieri Valdesi
e delle Commissioni di cui è fatta menzione nell’articolo precedente, si esercita in via ordinaria indipendentemepte dalla Tavola, alla quale perù
rimane sempre il diritto di domandare
comunicazione degli inserti ogni qualvolta lo creda utile e di richiamare
all’osservanza della legge quella Commissione che se ne fosse scostata.
Art. 29— La Tavola, la Commissione degli Istituti Ospitalieri Valdesi
e le Commissioni Sinodali sono responsabili verso il Sinodo del loro operato.
Art. 30 — 1 membri della Tavola,
della Commissione degli Istituti Ospitalieri Valdesi e delle Commissioni
Sinodali non possono durare in carica
più di un numero d’anni consecutivi
da determinarsi dal Regolamento.
Modificazioni proposte a quella parte
dei Regolamenti Organici che concerne la Tavola.
Capitolo VI - Del Sinodo.
Art. 78 w* — La nomina della Tavola sarà
fatta nel modo seguente:
1“ Il Moderatore ed il Vice-Moderatore
vengono anzitutto nominati, ciascuno mediante
scheda particolare;
2“ Vengono quindi nominati gli altri sette
membri della Tavola su di una medesima
scheda, tenendo conto delle disposizioni dell’Art. X del Regolamento (si accenna qui all’Articolo che nel presente progetto trovasi al
N» 1 del Capitolo VII - Della Tavola).
Capitolo VII - Della Tavola.
1° - La Tavola si compone di nove membri, conformemente all’Art. della Costituzione. Il Moderatore può essere scelto sia fra
i ministri all’opera nelle Valli, sia fra quelli
all’opera nel campo della Evangelizzazione.
Degli altri otto membri due ministri (fra i
quali il Vice-Moderatore) e due laici dovranno
appartenere alle Chiese del 1« Distretto e tre
ministri ed un laico alle Chiese degli altri Distretti in Italia.
2“ - Mentre la sede legale della Tavola è
Torre Pellice, la residenza abituale del Moderatore è a Roma e quella del Vice-Moderatore
è alle Valli.
3° - Art. 101 — La Tavola cura la fedele
osservanza dei Regolamenti che reggono le
varie opere della Chiesa e richiama coloro che
se ne discostano.
4" - Art. 103 — La Tavola possiede, a
nome della Chiesa, le proprietà mobili ed immobili di questa e firma in atto 0 per procura
tutti i contratti concernenti le medesime.
5“ — Art. 104 — Quando una parte delle
proprietà della Chiesa venga affidata ad altre
Commissioni Sinodali o ad altri Corpi ecclesiastici, la Tavola vigila anche alla conservazione di queste proprietà'e non permette che
per qualsiasi motivo vengano distolte dal legittimo loro uso.
6" - Art. 105 — La Tavola tiene un elenco
particolareggiato di tutte le proprietà della
Chiesa e conserva in arcbivùo, catalogati, tutti
gli atti pubblici e privati e gl’inserti relativi
alle medesime. Inoltre ogni an.no farà l’inventario delle attività e passività della Chiesa,
onde stabilire esattamente il suo stato patrimoniale.
7“ - Art. 106 — L’archivio generale della
Chiesa è affidato alla Tavola che, nel suo seno,
sceglie un archivista responsabile cui dà in
consegna detto archivio con regolare inventario.
8® - Art. 107 — La Tavola, d’intesa con
le Commissioni esecutive distrettuali, veglia
sullo sviluppo della vita religiosa nelle Chiese
e pubblica, in un col resoconto annuo del suo
operato, un sunto del rapporto di dette Commissioni.
9® - Art. 108 — Alla Tavola spetta la
convocazione in Assemblea costituita del Corpo
pastorale.
10“ - Art. 109 — La Tavola esercita la
sovraintendenza suprema su tutti gli stabilimenti d’istruzione della Chiesa, conformemente
ai rispettivi loro Regolamenti.
11“ - Art. 110 — La Tavola cura la stampa
di registri e di moduli per l’uso delle Chiese,
e di altre pubblicazioni richieste dai deliberati
del Sinodo.
12“ - Art. 112 — La Tavola ha duo cassieri, delle operazioni dei quali essa è responsabile. La contabilità verrà tenuta con non
meno di due registri, uno per il movimento
di cassa e l’altro per 1 conti particolari.
13“ - Art. 116 — Il Moderatore è esonerato da qualsiasi attività e responsabilità pastorale; egli ha facoltà di valersi di uno o più
segretari 0 impiegati, nominati e dipendenti
dalla Tavola.
14“ - ART. 117 — Il Moderatore cura la
fedele esecuzione dei deliberati della Tavola
e rappresenta la Chiesa sia presso le autorità
civili e politiche, sia di fronte alle Chiese sorelle ed agli amici e benefattori in Italia ed
all'estero.
15“ - ART. 126 — Il Moderatore riceve
una speciale indennità, fissata dalla Tavola
nella prima seduta che seghe la sua nomina.
16“ - Il Vice-Moderatore coadiuva il Moderatore nella direzione generale della Chiesa
e in quella misura ed in quei limiti che saranno stabiliti dalla Tavola. Inoltre egli sostituisce il Moderatore nelle sue funzioni ogni
qualvolta ne sia da questo incaricato ed ogni
qualvolta questi sia impedito di disimpegnare
ii suo ufficio per assenza 0 per malattia.
17“ - Ad ognuno dei cinque ministri, membri della Tavola, viene affidata la sovraintendenza di un Distretto e la presidenza della
rispettiva Commissione esecutiva. Il Sovraintendente del V“ Distretto non avrà quest’ultima
attribuzione.
18“ - Le attribuzioni speciali dei Sovraintendenti distrettuali vengono fissate dalla
Tavola stessa, ispirandosi alle condizioni speciali di ogni Distretto ed ai principi di un prudente ma efficace decentramento.
19“ - Art. 119 — La Tavola fissa le proprie sedute regolari;' quando sia necessario,
può venir convocata in seduta straordinaria
dal Moderatore.
20“ - Art. 120 — In via eccezionale il
Moderatore potrà, fra una seduta e l’altra,
consultare per corrispondenza i suoi colleghi
- provocando anche il loro voto sulle questioni
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più urgenti - facendo in seguito conoscere ai
singoli membri il risultato di tide voto A registrandolo a verbale.
21“ - Art. 122 — Ogni spesa non contemplata dal bilancio ordinario“ d^ vari rami e
delle varie opere della Chiesa, dovrà essere
deliberata dalla Tavola.
22“ - La Cassa per le Chiese autonome
del 1“ Distretto, nonché per il mantenimento
degli Istituti d’istruzione secondaria, è alimentata dalle contribuzione di dette Chiese, dai
proventi degli stabili di proprietà della Chiesà
nel 1“ Distretto, dalle rendite dei fondi esistenti
per questo scopo, dalle contribuzioni, lasciti
e doni eventuali di benefattori deH’interno e
dell’estero.
23° - La Cassa centrale dell’opera di evangelizzazione si alimenta con le contribuzioni
delle Chiese di tutti i Distretti, coi proventi
degli stabili posseduti dalla Chiesa fuori dellé
Valli, coi doni e le contribuzioni eventuali ricevuti daH’interno e dall’estero, come pure
coi lasciti e redditi intestati a quest’opera.
24“ - La Cassa centrale delle Chiese del
V“ Distretto é retta da norme speciali proposte
da quella Conferenza distrettuale ed approvate
dal Sinodo.
25“ - 1 doni che pervengano alla Tavola
senza indicazione speciale, saranno dalla Ta^
vola medesima destinati a quelle opere o a
quei rami della Chiesa che più abbiano bisogno
di aiuto.
26“ - La Tavola stabilisce gli stipendi, sussidi, indennità varie di tutti gli operai della
Chiesa, secondo le norme di appositi organici-,
le quali dovranno essere dalla Tavola medesima sottoposte all’approvazione del Sinodo.
27“ • Art. 129 — La Tavola può prendere,
sotto prova, operai di ogni categoria. Il periodo
di prova non sarà mai minore di un anno.
28“ - Art. 130 — La Tavola - salvi semr
pre i diritti delle Chiese autonome, quali sono
specificati agli articoli 12 a 21 dei Regolamenti
- dispone liberamente di tutti gli operai della
Chiesa, fissa la loro residenza, determina là
loro sfera d’attività, specifica loro le prestazioni eventuali di servizio. La Tavola può valersi inoltre di ogni operaio per delegazioni
all’interno ed all’estero, ancorché si tratti di
pastori di Chiese autonome, salvo ad ottenere
il consenso del Consiglio di Chiesa quando Éi
tratti di Chiese che provvedono interamente
all’onorario ed all’alloggio dei loro pastori.
29° - Quando alla Tavola sembri necessario il licenziamento di un operaio, per riduzione
di personale o per qualsiasi altro motivo, al
licenziato dovranno versarsi tre mesi intieri
di stipendio ; ma se il licenziato é ministro o
professore, avrà sempre diritto di fare appello
al Sinodo contro il licenziamento.
30“- Qualora un operaio, non ministro né
professore ; sia destituito dalla Tavola per gravi
colpe commesse, gli sarà dovuto soltanto un
mese di stipendo.
31° - Se un operaio di qualsiasi categoria,
si ritira volontariamente per motivi estranei
a quelli di salute, egli non può pretendere altro
che lo stipendio del mese in corso. Ove si tratti
di malattia, la Tavola provvederà caso per
caso, ispirandosi ai sensi della giustizia e della
carità evangelica, in armonia coi mezzi materiali a sua disposizione.
32“ - Nessun operaio, potrà rifiutare di
conformarsi ai disposti della Tavola, fermo
restando il diritto ad ognuno di presentare
le proprie ragioni in contrario ed appellarsene
in ultima istanza al Sinodo, quando si ritenga
leso.
FAITES RENTRER MA MERE...
M. Gipsy Smith, l’évangéliste anglais qui vient
de tenir de bienfaisantes réunions à Paris, a
raconté l’histoire suivante dans une réunion
spéciale pour les pasteurs. Il en a garanti l’authenticité absolue; il la tenait d’un ami du
héros de l’histoire.
Le pasteur Berry, de son vivant l’un
des plus influents des Eglises non conformistes en Angleterre, avait été, dans
sa jeunesse, à sa sortie de TUniversité
et pendant les premières années de
son ministère, libéral, autrement dit
rationaliste. Il se promettait de jeter
encore à terre bien des choses qui
étaient debout et, par contre, d’en relever d’autres qui étaient à terre.
Or, un soir, tard, minuit ayant sonné,
tout le monde dormait dans sa maison;
lui seul, encore debout, lisait tranquillement dans son cabinet. Subitement,
un coup de sonette, à la porte d’en
trée le fit tressaillir. Il descend, va
ouvrir et se trouve en présence d’une
jeune fille en sabots, avec un ch^le
sur la tête : « C’est vous le pasteur ?
Oui; que voulez-vous?
— Je viens vous trouver pour que
vous fassiez rentrer ma mère ».
Le pasteur crut qu’il s’agissait d’une
femme restée à boire dans un cabaret, qu’il fallait faire rentrer chez elle,
et répondit : « Ça, c’est l’affaire de la
police ; allez chercher un agent. „
— Mais non, repartit la jeune fille;
ma mère est à la maison, mourante,
et je veux que vous la fassiez rentrer au ciel ».
Le pasteur comprenait à présent de
quoi il s’agissait ; cela dépendait bien
de son ministère ; pourtant, il n’avait
aucune envie de s’acquitter de ces
fonctions. Il regardait les sabots de la
jeune fille et ses propres pantoufles:
€ Où est-ce que c’est ?» La visiteuse
expliqua; c’était à deux ou trois kilomètres.
€ Est-ce qu’il n’y a pas de pasteur
plus rapproché?
— Oui, sans doute, mais c’est vous
qu’il faut !
— Mais non, allez trouver l’autre
pasteur ».
Il cherchait tous les motifs qu’il
pourrait bien alléguer pour ne pas
aller ; mais, tous la jeune fille les réfutait ; et elle fit si bien qu’il dut finir
par se rendre et par l’accompagner,
tout en se disant : < Que pensera-t-on
si l’on me voit dans la rue, après minuit, en compagnie de cette jeune fille,
avec son châle sur la tête » ?
La maison où il arriva était pne
maison de débauche. En bas, des hommes étaient à boire et à tenir d’ignobles propos, tandis qu’à l’étage supérieur, une femme se mourait ; elle se
tournait et se retournait sur son oreiller en proie à l’angoisse la plus profonde. Et c’était elle que le pasteur
devait préparer à rentrer dans le ciel.
Il lui parla comme il le faisait à l’ordinaire dans ses sermons ; il lui présenta Jésus comme un docteur, un
modèle, comme l’idéal de l’humanité ;
mais elle lui répondit que ce n’était
pas ce qu’il lui fallait:
€ Vous comprenez, je suis une malheureuse, une pécheresse ; j’ai gâché,
j’ai souillé ma vie, je suis perdue, et
je voudrais être sauvée ; vous n’avez
donc pas autre chose à me dire»? Et
elle s’agitait, comme une épave jetée
de côté et d'autre par la tempête.
Finalement, le pasteur sentit qu’il
n’avait plus qu’une chose à faire, se
jeter à l’eau lui-même, et reprendre,
pour le dire à la mourante, ce qu’autrefois, dans son enfance, il avait appris de sa mère; il parla de JésusChrist crucifié, mort pour l’expiation
de nos péchés, pour le salut du dernier des pécheurs:
« Ah, dit la femme, c’était là ce
qu’il me fallait, merci » !...
« Et, racontait plus tard le pasteur,
c’est ainsi que je l’ai fait entrer au
ciel, et ce qu’il y a de plus merveilleux, c’est que j’y suis entré moi-même,
pour n’en plus jamais sortir».
CHRONIQUE VAUDOISE
Aosie, le 4 mai 1911.
Monsieur le Directeur,
Vous avez publié de temps en temps
des nouvelles relatives à mon champ
de travail, prises dans Le Mont Blanc,
la courageuse feuille politique locale,
dirigée avec talent et enthousiasme
par Madame Joséphine Duc Teppex,
l’une de nos soeurs. Vous avez, ce faisant, appelé sur vous la sympathie des
lecteurs de l’Echo, et je veux vous en
remercier, parce que nous nous sentons, souvent, bien isolés dans ce milieu si réfractaire à l’Evangile. La
ville d’Aoste est absolument indifférente à notre œuvre, et ne fournit que
de rares auditeurs. Si la petite chapelle est souvent pleine, c’est qu’au
petit noyau d’évangéliques résidant en
ville, viennent se joindre des frères,
des sœurs et quelques adhérents, qui
arrivent des pays environnants, parfois de très loin. Tel membre d’église,
comptant parmi les assidus, doit faire
trois heures de chemin. Si l’éparpillement des évangéliques sur un vaste
rayon a son utilité, vous sentez qu’il
donne lieu, d’autre part, à de sérieux
inconvénients. Il y a des groupes qui
ne sont presque jamais représentés au
culte du chef-lieu, celui d’Allain par
exemple, perdu dans la montagne du
côté du Grand Saint Bernard, que le
pasteur ne peut visiter qu’en faisant
un vigoureux appel aux jambes de sa
jeunesse ; celui de St. Pierre, stationnaire, hélas, bien moins intéressant,
qu’il visite régulièrement, deux fois
par mois, grâce à la route carrossable
permettant l’usage d’une voiture. On
ne voudrait laisser éteindre aucun de
ces feux qui ont jeté, autrefois, une
vive lumière : ainsi celui de La Salle
où il n’y aura bientôt plus qu’un lumignon. J’ai visité ce dernier endroit
à l’occasion de deux inhumations; j’ai
eu chaque fois une centaine et plus
d’auditeurs, ce qui prouve le libéralisme de la population; je viens d’y
présider un service de Ste-Cène auquel ont pris part une quinzaine àe
frères et sœurs.
En revenant à Aoste, j’aurais grand
tort de ne pas reconnaître les précieux services que nous rend Le Mont
Blanc, soit par sa vigoureuse campagne anticléricale, encore indispensable ici, soit par des affirmations évangéliques très positives, que la rédactrice sait faire à l’occasion, quoiqu’elles
ne rencontrent certes pas le goût de
la plupart des abonnés. J’ai été surpris et réconforté par la profondeur
du sentiment religieux que j’ai dû,
parfois, saluer dans l’âme simple et
juste de nos montagnards rattachés à
la petite église d’Aoste.
Hier encore, un vieillard n’appartenant même pas à notre groupe, mais
connaissant l’Evangile, voulait entrer
à l’hôpital sous mes auspices. Dans
une ville si cléricale, cela équivaut à
une profession de foi. Ce matin, c’est
un pauvre ramoneur qui m’envoie 60
francs accompagnés de ces mots : « Je
laisse à Dieu le soin de les faire fructifier ». N’est-ce pas touchant ?
Agréez, cher Monsieur, mes salutations fraternelles. Em. Rivoir.
Ck>lonia Valdense. M. Daniel Jourdan, M. Davit Paul et M"“ Davit viennent d’arriver de notre colonie pour
passer quelques mois aux Vallées, probablement jusqu’en octobre. Nos frères
nous apportent de très bonnes nouvelles
de nos colons et sur la marche de
l’œuvre qui est très prospère. Les progrès obtenus sont énormes ; les enfants
Vaudois ont donné cette année un bon
contingent au collège, qui n’a jamais
eu autant d’élèves, 56. Au point de
vue de l’agriculture, l’année n’a pas
été des meilleures, puisqué la sécheresse et les sauterelles ont semé partout la terreur; l’Uruguay, cependant,
a été épargné en le comparant à l’Argentine.
C M. Daniel Jourdan, le père de M.
Louis Jourdan qui est bien connu aux
Vallées, a apporté une obole de 116
francs pour l’Asile des Vieillards de
Saint-Germain.
Les oblateurs sont: MM. Jean Barthélemy Griot, L. 25 - David Combe,
53 - Jean Pierre Long, 10 - Daniel
Grant, 5 - Alexandre Tourn, 3 - Daniel Jourdan, 10 - Paul Davit, 10.
Nous remercions vivement nos bons
Vaudois de Colonia qui savent exprimer si bien leur sympathie par des
preuves si taegibles.
Edimbourg;. Les salutations du
docteur Whyte. Après avoir causé
longtemps des conditions et du progrès de l’œuvre vaudoise d’évangélisation en Italie, le docteur Whyte me
donna sa contribution particulière pour
l’œuvre, un de ses livres en souvenir
et sur le pas de la porte en me serrant cordialement la main me dit ces
mots: € Give my love to ail the Waldensians (mes affectueuses salutations
à tous les Vaudois) et après une pause
il ajoute: « Above ail, the Evangell
be faithful to the Evangel » ! (Par dessus tout soyez fidèles à l’Evangile).
E. Bertalot.
La Tour. Dimanch^ dernier M. le
prof. Falchi a donné sa conférence
sur ce que l’on voit au fond de la mer.
Le public, très nombreux, a suivi le
conférencier pendant plus d’une heure
en s’instruisant sur les plantes marines, les minéraux et les vaisseaux
perdus. L’orateur a été remercié par
de vifs applaudissements.
O Dimanche aussi, les mères de familles avec quelques sœurs venues
d’Angrogne, se réunirent dans la grande
salle de l’Asile, sous la présidence de
M““ Jalla. Il y eut un entretien agréable suivi d’un thé. M““ Revel d’Angrogne a eu la bonté d’accompagner les
mères de famille de sa paroisse.
ü L’assemblée d’Eglise de la paroisse
de la Tour a nommé comme ses représentants à la Conférence MM. Auguste Coïsson, typographe, J. J. Rostan, diacre et Alexandre Rivoir, régent
communal ; comme son député au Synode, M. le prof. J. P. Vinay.
C Le 7 du mois, à quatre heures,
un nombreux cortège accompagnait
les dépouilles mortelles de notre sœur
Jeanne Geymet née Eynard, décédée
à la Ciapera des Appiots. Notre sœur
avait 80 ans ; elle laisse après elle un
excellent souvenir. Nous exprimons à
la famille notre plus vive sympathie
chrétienne.
Ü La Société littéraire <.Balziglia*
a donné, ainsi que nous l’avons annoncé dans notre dernier N“, samedi
dernier, à l’Aula Magna, une soirée
publique de bienfaisance. Un drame
— * le anime delinquenti », di G. Caggiano —; une jolie farce française et
deux monologues, l’un italien, l’autre
français: voilà le programme de la
soirée. Salle comble, public choisi et
tout porté à applaudir les jeunes acteurs improvisés... s’ils le méritent. Et
ils l’ont mérité, car si « l’exécution »
n’a pas été de tout point absolument
irréprochable - il ne faut pas vouloir
l’impossible - elle a été bonne et même
un peu plus que bonne.
Pour ne pas froisser les susceptibilités de nos étudiants, nous ne formulerons pas d’appréciations individuelles. Il est cependant de notre devoir
de souligner le nom de l’étudiant
Frencia lequel, de l’avis de tout le
3
^ r
monde est celui qui a joué son rôle
ou ses rôles avec le plus de naturel
et d’assurance et qui a révélé des qualités réelles d’artiste dramatique. Il
nous faudrait encore citer Mesdemoiselles Romano et Ribet, MM. Alliaud,
C. Gay, Prochet, Pons, etc., mais, nous
l’avons dit, les appréciations individuelles nous sont interdites.
Reporter.
Q Remerciement.
Le mot € .bienfaisance » qui se lisait sur les billets d’entrée à la soirée
récréative de »La Balziglia», et qui
avait provoqué plus d’un sourire, répondait au contraire à la pure vérité.
M. le président, J. Micol, vient de nous
verser frs. 30 en faveur de nos différents Etablissements.
Nous l’en remercions très vivement
et avec lui la sympathique Société.
J. Ribet.
O La Société de la Paix aura sa
séance annuelle Jeudi, 18 courant, à
8 h. et demie du soir, dans la salle
de la Société Ouvrière.
Comme nos lecteurs le sauront, le
18 mai est l’anniversaire de la Première Conférence de la Paix, tenue
à La Haye.
ü Mutualité scolaire. Les membi’es
oblatori de la Section de Torrepellice
de la Mutualità Scolastica Nazionale,
sont invités à intervenir à la séance
annuelle fixée pour lundi soir, à 8 h.
et demie, à la Maison Communale.
l*raruM(in. L’ancien Paul Rostan
tient à déclarer publiquement qucvcertains propos absurdes et de nature à
compromettre sa réputation qui ont
couru le pays ces derniers jours, sont
entièrement dépourvus de fondement
et l’œuvre de calomniateurs insensés.
Aussi se réserve-t-il de procéder judiciairement Contre quiconque continuerait ainsi de porter atteinte à son honorabilité.
Prarustin, ce 8 mai 1911.
Paul Rostan (au Saret).
St Ce dimanche dernier, un long et
imposant cortège, où s’entremêlaient
à parties égales la population de Prarustin et celle de St. Second et Pignerol, partait des Œacoutins, accompagnant à sa dernière demeure notre
frère M. César Rostaing, décédé à l’âge
de 79 ans, après une longue et douloureuse maladie.
Homme de culture supérieure, généralement estimé pour l'intégrité et
la fermeté de son caractère, conseiller
communal de Prarustin et S. Second
depuis plus de vingt ans, ayant couvert aussi la charge de syndic de notre commune durant quelques années,
il a joué un rôle notable et bienfaisant au sein de cette population. Chrétien pratiquant et convaincu, il a
trouvé dans sa foi, touchante de ferveur et de résignation, la force de
supporter les souffrances aigûes dont
il était affligé.
Sa prière a été enfin exaucée : » Il
a longuement et patiemment attendu
l’Eternel, l’Eternel s’est tourné vers
lui et a entendu son cri ».
A la maison mortuaire, le pasteur
de la paroisse, M. Bonnet, entretient
l’attention des assistants sur le texte :
Apoc. XIV, 13.
Le cortège se met en marche ; le corbillard suivi des parents, des conseils
des deux communes en corps et bannières, de la société ouvrière et ensuite du grand public.
Au cimetière de St. Second, M. le
pasteur Soulier préside le service, en
s’arrêtant sur les premiers versets de
St Jean XIV, tandis qu’aussitôt après
la bénédiction, M. le syndic de Saint
Second, chev. Basile, dans un discours
plein d’à propos rend un hommage
vibrant aux multiples et distinguées
qualités du défunt, son collègue en
administration.
A la veuve, M“® Rostaing, qui a été
jusqu’à la dernière heure le vaillant
soutien de notre frère, aux fils MM.
Rostaing et aux nombreux parents affligés, nous renouvelons l’expression de
notre sympathie chrétienne. J. B.
Ü Dimanche dernier, l’Union chrétienne de St. Barthélemy partit joyeusement pour le Pomaret, où nous eûmes le plaisir d’assister au culte, présidé par M. Léger.
Après une petite visite à l’hôpital
où nous chantâmes un cantique aux
malades, notre Union, cordialement
invitée par M“® Gay, assista à la séance
de l’Union dn Pomaret. Là, M“®® Grill
et Gay avec de touchantes paroles,
nous firent comprendre quelle œuvre
d’amour et de charité nous pouvons
accomplir, en donnant à ceux qui nous
entourent, le bonheur inestimable que
nous possédons de connaître JésusChrist.
A nos sœurs Unionistes du Pomaret,
les remerciements les plus sincères
pour la délicieuse journée que nous
avons passée en leur aimable compagnie et en particulier à M“® E. Gay
qui a bien voulu encore avant notre
départ, nous offrir chez elle une tasse
de thé... Une Unioniste,
Nt »Ciermain. Dimanche dernier
ont eu lieu les obsèques de Mlle Alhertine Theiler, décédée à l’âge de
58 ans. Elle a été emportée par une
violente pneumonie, au bout de quelques jours de maladie.
À Mlle Elisa Theiler, qui va être
bien seule, et à tous les parents, nous
envoyons nos sincères condoléances.
Nf-Jean. Aux Unions Chrétiennes
de Jeunes Gens et de Jeunes Filles
du « Groupe Piémont ».
Le VP Convegno Unionista se tiendra, D. V., aux Sonaiilettes, sur la
colline de St-Jean, le 25 c., jour de
l’Ascension.
Le programme détaillé de la Fête,
paraîtra dans le N. de VEcho de la
semaine prochaine.
Vincent Moeglia.
ü Dimanche 14 c., à 8 l\2 h. du
soir, dans la salle Albarin, à la Maison
Vaudoise, M. le prof. David Jahier,
tiendra sa conférence sur l’Histoire
Vaudoise, qui est la dernière de la
série des « six conférences ». Le sujet
en est : La Ristaurazione nette Valli
Valdesi. Le public y est cordialement
invité.
ü Soirée de bienfaisance. Samedi
soir, 13 mai, à 8 h. Ii2, la Société
littéraire « La Balziglia », récitera
dans la grande salle de la Maison
Vaudoise (Salle Albarin), le drame
en 3 actes de Giulio Caggiano - Anime
Pelingnenti (Alta Camorra) - qui sera
suivi d’une farce et de diverses récitations.
Premières places, 1,50 - Secondes,
0,75 - Troisièmes, 0,30.
Les billets se trouvent chez M. Vincenzo Morglia président de I’A.C. D. G.,
M. Canton négociant et M. Bruno Revel
(Miravalle).
Turin, le 9 mai 1911.
M. le Directeur de \'Echo des Vallées
Terre Pellice.
Cher Monsieur,
Notre regretté M. Weitzecker qui
prenait un vif intérêt à la révision de
la Liturgie en usage dans nos paroisses, était la cheville ouvrière de la
Commission ad hoc nommée par la
dernière Conférence de District. Malheureusement la mort l’a empêché de
poursuivre le travail commencé et la
Commission, privée de son concours
précieux ne sera pas en mesure de
présenter sa relation à la prochaine
Conférence de la Tour. Veuillez, s’il
vous plaît, insérer ces quelques lignes
dans votre prochain numéro pour que
nos collègues sachent à quoi s’en tenir.
Avec mes salutations les meilleures
Votre dévoué
Eenesto Giampiccoli.
Villar. Dimanche, 7 courant, eut
lieu l’échange de chaire entre le Villar et le Pomaret. M. le modérateur
Barthélemy Léger fit l’école du dimanche, prêcha, devant une belle assemblée un édifiant sermon et présida,
dans l’après-dîner, une réunion au
Teynôu, sur les versets: Et Abraham
planta ses tentes et bâtit un autel à
l’Eternel.
ü Le soir, une conférence sur le
sujet: L’alcoolisme et l’enfance, donnée par M. le pasteur V. Broux, directeur-adjoint du colportage en France
de la Société Evangélique de Genève,
intéfessa vivement le public réuni dans
la grande école.
Le docte conférencier s’arrêta tout
particulièrement sur la loi de l’hérédité, et montra à l’évidence tous les
maux que peuvent causer à leurs enfants les parents qui boivent immodérément.
Après lui, M. le docteur Michel Gay
montra combien les excès des boissons fermentées sont nuisibles à la
santé de l’homme et combien il est
nécessaire que la religion et la science
s’unissent pour combattre le grand mal
de l’alcoolisme qui abrutit une si
grande partie de l’humanité et cause
la ruine de tant de familles.
Nous remercions vivement les deux
conférenciers pour leurs paroles qui,
nous voulons l’espérer, ne seront point
oubliées par ceux qui ont eu l’avantage de les entendre. B. S.
FÊTE DE CHANT
des Ecoles du Dimanche du Val Pélis
jeudi, 18 Mai, à Villar Pellice
PROGRAMME:
10 li2 h. du matin — Réunion dans
le temple : - Exécution des cantiques
préparés.
12 li2 h. - Pique-nique sous les châtaigniers du Teynaud (derrière l’école
du quartier).
2 h. après midi - Réunion en plein air
au Teynaud: - Allucutions des pas-,
teurs et directeurs des Ecoles du
dimanche - chants, jeux, etc.
NB. - 1° Chacun devra penser à
ses provisions.
2® En cas de mauvais temps, il n’y
aurait qu’une réunion, celle du matin,
dans le temple. Le pique-nique se
ferait dans les écoles centrales.
3" Le public, qui aime la jeunesse
et s’intéresse au chant, est cordialement invité à cette fête.
La Commission du Chant Sacré.
BIBLIOGRAPHIE
Minerva
Sommario del N. i8.
Rivista delle riviste: La telegrafia e il diritto
dei belligeranti - La Svizzera eroica - Le case
dei poveri di Londra - La giovinezza di Shelley
- Nazionalismo e politica estera - Un decennio di industria americana - Il trapasso dalla
casa rotonda alla casa rettangolare - Il cinematografo al servizio della utilità pubblica 1 progressi deirautomobilismo - Il piccolo commercio e i grandi magazzini - L’istinto dei
ritorno nei piccioni viaggiatori - Una rivoluzione neil’industria della canfora — Leggendo
e annotando — Fra libri vecchi e nuovi — Et
ab hic et ab hoc — Rassegna settimanale della
stampa : Un giudizio tedesco sull’esercito degli Stati Uniti - L’insalubrità dell’aria negli
ambienti abitati - Il petrolio in America
Ami de la jeunesse
Sommaire du N. d’avril.
Florence - Méditation - Le printemps - Scènes de la vie rurale en Angleterre - Touchante
histoire d’un petit inventeur - Petite maman
- Le gentleman - Gladys Aglaée - Pâques fleuries - Comment on devient fakir - Le cirque
- Leçons de reliure - Hans Sans-Souci - La
politesse française - Variétés.
(38)
1-E
TRÉSOR DE GRAND PRIX
PAR
MARGUERITE S. COMRIE
TOULOUSE
SOCIÉTÉ DES LIVRES RELIGIEUX
Dis-moi, oh! dis-moi que tout ce qu’Elsa
m’a dit du couvent n’est qu’un affreux cauchemar I
Et, comme Marguerite ne pouvait pas articuier sa réponse:
Ecoute-moi, enfant, poursuivit-il. Ta tante
Cécile est venue me trouver il y a quelque
temps ; elle m'a dit que tu étais malheureuse ici que tu détestais ta belle-mère
et que ta position te paraissait intenable,
surtout depuis l’arrivée de tes cousins. Elle
m’a dit que le meilleur moyen de te guérir de ta jalousie serait de t’envoyer pendant
un an comme pensionnaire dans un couvent.
Hier elle est revenue à la charge, m’assurant que c’était ton plus grand désir. Je n’ai
pas voulu m’opposer à ce que je croyais être
ton libre choix, mais mon cœur saignait en
pensant que ma petite Rita se trouverait plus
heureuse loin de son père.
— Tante Cécile vous a dit ça! s’écria enfin
Marguerite, ne pouvant comprendre dans quel
but on avait combiné un tel tissu de mensonges. Jamais je n’ai dit un mot à personne, sauf
au père Gaspard qui m’a pressée de questions,
me rappelant qu’il fallait tout dire à son confesseur. Je vais tout vous avouer, mon bon père, du moins tout ce que je sais moi-même,
bien que cela doive faire honte à Marguerite
Brindini. Oui, j’ai été désoléè quand vous vous
êtes remarié, car ma tante ne cessait de me
répéter que ma vie en serait bouleversée; elle
me disai t... mais non, je ne veux pas l’accuser,
vous lui en voudriez. D’abord, j’ai cru que rien
ne serait changé; puis peu à peu ma tante me
fit remarquer bien des petites choses qui, pour
moi, auraient passé inaperçues. J’ai {gOuté foi
à ses insinuations; j’ai trouvé que vous aviez
l’air de moins vous soucier de votre petite
Rita, et même une ou deux fois, vous m’avez
parlé... oh! père, pardonnez-moi! Je vois bien
que j’étais aveuglée par la jalousie. Quand mes
cousins sont arrivés, cela a été pis encore, et
si Eisa n'avait pas été bonne, douce et tendre
comme elle l’est, elle m’auraitbien vite prise
en grippe. Moi, j’ai fait tout ce que j’ai pu
pour la détester, sans y parvenir. Comme elle
est meilleure et plus clairvoyante que moi !
Souvent, quand j’étais vexée de votre négligence apparente, elle me disait simplement:
« Je suis sûre qu’oncle Robert a quelque nouveau souci ».
— Carissima mia! dit le colonel en caressant
la chevelure de sa fille, je suis le plus à blâmer là-dedans. Je me suis laissé envahir par
mille préoccupations, sans me douter dn chagrin que je te faisais. Je croyais vous épargner, et j’aurais mieux fait do vous parler ouvertement de mes affaires. Mais est-ce que
vraiment tu étais assez malheureuse pour désirer me quitter pour toujours?
(à suivre).
Ab. payés et non qfalttàheés.
1911 : F. Bertalot, St-Germaln - L. Avôndet,
Missouri (p.r 8 mois) - Vict. Bounous, Missouri
(id.) - Erm. Pastre, New-York (id.) - Henriette
Garrou, New-York (id) - J. Vinçon, St-Germain (id.) - Monnet, syndic. Envers Portes.
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les manuscrits par MM. les conférenciers, met en souscription l’ouvrage, qu’elle exécutera à peine le nombre
des exemplaires souscrits sera de 300.
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