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LA BUONA NOVELLA
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franco al Direttore della .NovtLL.» e iioii allrinienti.
AH’eslero, ai seguenti indirizzi: LoxniiA, dai sig«. Nisaheii e ('.. lihrai, 5i BiTncrs-slresu
Parici dallalibreriaC. Meyrucis, rue Tronchel, 'J; Nimes^ dal »ig. l’cyrot-Tinel llhiaio; I.iKoe:
dai siiót Denis et Petit Pierre lihrai, rne Neuve, 1«; Cumìvra, dal «ig, E. Heroud librai»
L06A>-°A, dal sig, Delafoniainc libraio.
ISoiiiiiiario.
11 dottore GUlyVIII.—Le consolazioni dell’Armonia. — Statistica : Società biblica britannica ed
estera. — Società religiose evangeliche. — Unità
della Chiesa romana. — Notizie ; Sampierdarena
- Lombardo-Veneto - Svizzera - Austria - Turchia
- Grecia - India - Nuova-Jork, — Annunzi.
IL DOTTORE GILLY.
(V. B. N. dell'anno scorso e n. 2 del corr.).
Vili.
Il risultalo deirAssemblea sinodalo valdose
dell855, corrispose picnamenle jairaspettativa
del nostro amico : godette nel vedere che il
buono spirito del Sigaore avea presieduto alle
deliberazioni, e preservati gli animi da ogni spirito di parte, da ogni acerbità : sent\ rinascere
piU cho mai la speranza e l’alTetto per la nostra
Chiesa, e preoccupato di nuovi piani per l’evangelizzazione ó lo svolgimento della nostra istruzione secondaria, ripigliò al mese di giugno
la via per altra parte d’Italia, colla compagnia
deH’egregia consorte e de] fìglio Williams.
Havvi talvolta nella vita dell’uomo, non so
qual presentimento che lo spinge ad aiTrettare il
passo quando più vicina è la meta ; pare ch’ei
voglia allora tutto aprire il suo cuore, e con
santa diligenza compiere la duodecima ora ,
mentre la misericordia di Dio per pochi istanti
gli concede il vedere, con amore e riconoscenza,
qualche frutto delle sue fatiche.
Una gioia intima e profonda riempiva l'anima
del nostro venerando amico, quando per l’ultima volta ci calcò il suolo di questa terra a
lui tanto cara.
Coll’occhio umido per la viva emozione, con
cuore pieno di brio giovanile, sebben calva la
fronte, ei passava a rassegna le fasi diverse
della Chiesa Valdese. «E dessa, diceva, che nei
tempi tenebrosi del medio evo non mai lasciò la
Bibbia, nè piegò il ginocchio innanzi a Babai;
che all’epoca della Riforma diede alla Francia
la prima traduzione della Scrittura. Iddio la
conservò come il pruno ardente in mezzo alle
persecuzioni, e mediante la sua divina parola,
o la confessione di fede, eredità veneranda dei
martiri, la mantenne pura dagli errori dell’incredulità del secolo xviii. E oggi dopo un tempo
di deplorando torpore essa risórge, e tenta corrispondere alla sua santa missione. È questa
«n’opera umile, nascosta, intima, personale, ma
opera generale ancora, poiché tutti vi debbono
partecipare, tutti concorrervi, la serva, il mercante, il militare non meno che il ministro della
parola». Erano questi i pensieri che il dottor Gilly
in varie occorrenze palesava ai suoi amici. Internatosi nello stato e andamento del collegio,
ei riconobbe col tatto pratico degli Inglesi, gli
inconvenienti derivanti dalla mancanza di iorarchia nel corpo insegnante, e gli arrideva il pensiero di affidare più specialmente a uno dei
professori, la direzione e la responsabilità dello
stabilimento.
L’evangelizzazione di Pragelato , la diffusione dello spirito missionario nel collegio mollo
gli stavano a cuore. Il pensionato delle fanciulle
ebbe larga parte al suo affetto, ai suoi incoraggiamenti. Dalla casa PeyrOt (A'Olanda), ove gentilmente venne ospitalo, si recava ogni mattino
allostabilimento perdarvi una lozione d’ingle.se.
La sola presenza d’un tal maestro metteva in
tutti, brio e contentezza , e la memoria nc rimarrà altamente impressa in quei giovani cuori.
Quando ci ha toccato la mano, diceva ima
delle astanti, ò como una benedizione per l’intiera giornata. La sera, dopo alcune gite noi
bei sili dei nostri monti, egli radunava alcuni
amici, e quelli ancora eccitava e dirigeva nello
studio dell’inglese.
Sul finir del suo soggiorno, terminati gli
esami del collegio, egli esternò il desiderio di
dare alla nostra scolaresca una festa campestre.
Venne scelto a tal uopo il luogo classico delle
Vachère.
Sul far del giorno, la comitiva era in marcia
pel fissato convegno ; una densa nebbia copriva
i monti, e derubava ai più pratici la via; ondo,
non alle Vachere, ma per erti e disagiati sentieri si giunse iTi luogo più allo assai. Alla
nebbia tenne dietro una pioviggina fitta fitta,
ma la lieta brigata, non dandosene pensiero,
bravamente attendeva alla colazione, mentre
era qua e là a giacere in sull'erbetta.
Si vide ad un tratto spuntare l’amato canonico di Durham cavalcando una mula nera, circondato da un piccol corteo d’amici. In un attimo una scintilla elettrica percorse le file dei
colleggianli, e un tremendo e ripetuto oiirah
salutò l’arrivo del jtaciDco generale.
Salita la vetta del monte, principiò il giuoco
prediletto, Il campo. Mentre il signor William
ritraeva da distinto torista il paesaggio, l’ottimo
padre godeva di quei giovanili esercizi, applaudiva ai riportati trionfi, e dello toccate sconfitte
rideva; gioiva internamento nel dolce pensiero
che alle sue perseveranti fatiche, benedette dall’Altissimo, era stato concesso il formare quella
gioventù, ricca di tante e cosi dolci speranze
per l’avvenire della Chiesa. L’appetito stuzzicalo
dal moto e dall’aria vivace, foce accogliere con
unanimi evviva l’annunzio dell’ora del pranzo.
Accanto a limpida fonie che sgorga dai fianchi
del monte in faccia alla pittorica valle di l’ramolo, si sparpagliò in su la tenera erbetta la
nostra comitiva. La generosità del doltore largamente provvide alla mensa campestre, o quel
buon padro di famiglia divideva col cibo l'allegria generale.
Finito il pranzo e piegando il giorno al tramonto, tutli ripigliarono la via di Torre. Non
v’è, per una bella giornata d’eslatc, jiiù incantevole prospettiva di quella. A levinle spiegasi
all'occhio l'immenso panorama della pianura del
Po, colla stupenda corona d’Alpi mari Iti me a mezzodì e del Valloso a tramontana. Il corso maestoso del fiume e do’suoi molli ailluenti, dipingesi come filetti d’argento in un gran rilievo
geografico. Torreggiano a ponente il Vandalin
cd il Ilous; alle falde di quest'ultimo si distende
la deliziosa valle d’Augrogna. Svenluralamento
una nebbia fitta derubò per lullu il giorno cosi
incantevole spettacolo, ma appena giunti i nostri toristi sopra un’altura vicimi, e fatto alto
mentre il caro Gilly dalla sua cavalcatura rivolgeva al collegio parole d’affetto e di consiglio, si lacerò come per incanto il tedioso
velo a mostrarci l'immenso giardino del Po
colle biondcggianti messi, le ubertose culture,
indorate dagli ultimi raggi del sol cadente. Lu
parole del sig. Gilly furono di una dolcezza e
di una emozione toccante; si congratulò col
collegio per la prosperità numerica, ed esternò
quanto egli aspettasse dalle fatiche, dall’assiduità, dal patriottismo ed in ispecie dalla pietà
dei giovani allievi; insistè poi sulla necessità di
furti studi. Tanlo più care o solenni rimarranno
lali parole pei nostri giovani che souo 1 ultimo
addio d'un padre affezionalo; possa quel fuoco
sacro che riaccendeva l'anima sua per la causa
deH’evangelizzazione, della vila spirituale della
nostra Chiesa, ed il miglioramenlo dell’istruzione, trasfondersi intiero nella nostra gioventù
in cui stanno riposte le nostre più care speranze.
Piaccia al Signore di esaudire lo preghiere e i
fervidi voli ch'egli a tal fino innalzava al cielo.
La vigilia della sua partenza dalle valli, il
noslro amico radunò a fraterno banchetto i
pastori ed i rappresentanti delle vario parrocchie.
Una predicazione deireloqueule sig. Baucher
dell’Aia occupò parte del mattino; il pranzo,
con appositi discorsi e teneri commiati, il resto
della giornata.
Di ritorno in Inghilterra, il dottor GilJy tro v-,
lo occupazioni accumulate per la sua assenza.
Prima di aprire le valigie, dovette recarsi a
Berwik, ove predicò innanzi a numeroso a du-
2
Danze, por la dedica della chiesa della parrocchia. Fu quella l’ultima domenica ch’ei confessò il suo Salvatore innanzi al mondo.
Una breve malattia troncò quei giorni cos\
preziosi. Colla notizia del suo arrivo giunse
alle valli quella della sua morte. Ad onta del
nostro vivo desiderio, non ci fu dato avere rag}?uaglio particolareggiato sugli ultimi suoi momenti; il dolore dei suoi cari noi consentì sinora. Ci sia lecito intanto supplirvi con un
brano della lettera che la degna consorte indirizzava per le valli al sig. Revel.
« Il mio diletto cadde cosi repentinamente
It ammalato dopo il suo ritorno, che non potè
« dar sesto a nessuna cosa, neppur trar fuori
« dalle valigie tutta la roba ; talmente si molti€ plicarono gli alTari, che erano veramente
« troppi, ancho per l’industriosa sua operosità.
« Egli dormo ora in seno a Gesù, unito alc l’eletta schiera dei Redenti, oi si riposa delle
« sue fatiche. Ma la perdita vostra e mia, cari
« amici, ò immensa. Molto io penso a voi, po« trei mai dimenticarvi? oh no, il nome dei
« Valdesi ò ormai congiunto a quello del mio
« diletto sposo.
« Quanto per voi tutti e per me, saranno
« preziosi e l’ultima visita e gli ultimi suoi
« consigli. Iddio ci benedica e ci regga. Ci sia
« dato incontrarci tutti in quel mondo migliore,
<i ove sono sconosciuto le doglie, i sospiri. Que« sta è la preghiera delia vostra cara, ma mollo
€ addolorata G. Gilly ». Tale 6 pure per la
rispettabil vedova e l’intiera famiglia del noslro
benefattore, la proghiera, il voto de’ Valdesi.
Iddio lo regga, le conforti e le benedica, mantenga in mezzo di esse lo spirito di fede o di
pietà del loro capo, e conceda loro di provar
per lungo tempo che la benedizione riposa sulla
progenie de’ giusti.
Il dottore Gilly, come già notammo in altro
articolo, fu attratto verso la Chiesa valdese da
entusiasmo giovanile. Ma cotale generosa relazione santificata dalle lotte e dalla grazia divina divenne quella d’un padre, che progredendo nelle vie della fede e della carità, spera
e promuovo nei suoi figli analoghi progressi.
Al fiore lusinghiero di una bella o fervida fantasia, tennero dietro i sa[ioriti e maturi frutti
della più specchiata carità. Iddio non tradì lo
sue speranze. Beato chi ha credulo ad onta
delle contrarie apparenze, più bealo chi amò.
L’amore è da Dio, chi ama è nato da Dio. Bealo
il crisliano che con tanta costanza, con tanta
abnegazione proseguì un’opera saiila. Beata la
Chiesa cui fu dalo un tale amico. D’in sulla
soglia deireterne dimore ei le grida ; Iddio
m’ò testimone cho t’ho amata di amore tenero
e cordiale; rammentati che sono dodici ore al
giorno ; lavora mentre è giorno, cho talora non
sopraggiunga la notte in cui nessuno può lavorare.
LE CONSOLAZIONI MIVAR3I0NIÁ.
L'Armonia nel suo numero del 7 gennaio
ha un articolo intitolato nuove ritrattazioni,
e proseguito in seguito, il quale comincia cosi:
« La vita del giornalista ha i suoi travagli e
« i suoi dolori; ma Iddio misericordioso si com
* piace di spargerla di tratto in tratto di qual« che celeste consolazione, cho fa dimenticare
« ogni pena ed ogni fatica, che conforta nello
« scabroso cammino, che dà allo scrittore la
« certezza ch’egli non suda inutilmente, ma che
« sono benedetti dal cielo i suoi lavori. E lale
< consolazione proviamo noi qualunque volta
« ci giunge la ritrattazione di taluno traviato,
« che 0 per inesperienza o per malizia aderì
« aH’cmpietà, ma poi illuminato e compunto
« se ne ritrae, e torna in grembo alla sua lla« dre, la Chiesa. La delizia che allora c’innonda
« il cuore, non è a pezza possibile d’esprimerla
« a parole; nò certo ai nostri avversarii av« viene di sentirne mai una eguale. »
Lasciamo intanto all’opinione pubblica il decidere se possa essere benedetto dal Signore
un giornale come VArmonia, che fa della religione di Gesù Cristo un istromento di politica,
ch’esalta i bei tempi dcH’intolleranza o della
violenza, che difende e sostiene gli oppressoridei
popoli, e che non si periterebbe di accendere
dovunque la guerra civilo, pur di riuscire ad
intronizzare di nuovo il dispotismo universale
della romana curia e, particolarmente parlando,
a ricacciare il Piemonte nel doppio vassallaggio
verso le corti di Roma e di Vienna. Lasciamo,
ripetasi, all’opinione pubblica decider questo:
non parliamo neppure della buona fede e dello
astuzie del pio giornale; ma soltanto, come
saggio, mostriamo a’ nostri lettori qual sia,
per esempio, della straordinaria consolazione
dell’.Irmowja, segnata per prima, la misteriosa
sorgente.
Nell’autunno dol 1853 (e non 1852 còme
stampa l’Armonia) in occasione che si stava
per faro la consecrazione del tempio Evangelico in Torino, un tale Filippo Sotteri, che si
spacciava per ufficiale in ritiro e presso il quale
pare avessero trovato credenza le fanfalucche
divulgato dair.lmojwa sulle fiumane d’oro che
da poco tempo scendevano dai monti valdesi
nella pianura, volendo percepir la sua parte di
quell’Eldorado, aveva idealo a tale effetto la
pubblicazione di una Storia della Chiem Ecangelica che, ad un gran lusso di esecuzione tipografica, doveva unirò incisioni rappresentanti i monumenti e gli uomini più innìgni
che illustrarono detta Chiesa, o delia sloria
diede fuori il programma e niente più. Il buon
senno della popolazione evangelica fece subito
di cotoste gonfio promosse e golTo adulazioui
quella giustizia che si meritavano, così che la
speculazione dol signor Sotteri andò fallita e
d’allora in poi non se ne udì più a parlare.
Ma ecco che da Editore il sig. Filippo Sotteri diventa usciere di Giudicatura in S. Giorgio Canarese, e per molivi che noi ignoriamo,
bisognevole della protezione dell’.4rmoHi'a e
de’ suoi padroni. Or come fare a procacciarsela?
— Il sig. Filippo va riandando il suo passato
per vedere se, nelle tante vicende della di lui
vila, ne trovasse una che gli potesse moritaro
il servigio che agogna. Ed infatti ecco in quella
rassegna alTacciarglisi alla mente il suo programma della Storia della Chiesa Etangelica!
Povera raccomandazione anche questa !... dice
egli tra sò e sè, crollando il capo e guardando
fiso il foglio. Ma col riflettervi sopra ancora un
momento le sue idee cambiano : como un baleno gli viene al pensiero il gusto matto dei
preti per le ritrattazioni spontanee..... Il mio
affare è fatto 1 esclama subito il sig. Sotteri,
balzando in piedi : non mette indugio, dà di
piglio alla penna, stende la ritrattazione la più
completa, la più umile e sopratutto la più
spontanea cho dare si possa; fa autenticare la
di lui firma da un suo compare e dal curato
del luogo od altro prete che sia, e spedisce l’atto
per posta aH’.lrmonia, che ebbra di gioia si affretta a pubblicarlo per dividere con tutti i suoi
associati quella « delizia che le innonda il cuore »,
così indicibile cho « a pezza non è possibile di
esprimerla a parole », e lale infine che « certo
ai suoi avversarii non avviene di sentirne mai
una eguale !!!!».
E chi vorrà negare che colesta consolazione
deir.lDiiO/n'fl! sia degna così di chi la dà como
di chi la riceve?
Solo un caso di coscienza noi vorremmo in
proposito sottoporre al foglio clericale, ed è i}
seguente. Il sig. Solleri ha fatto per la sua
Storia alcuni associati cho gli hanno sbor.sato
la somma di 12 franchi, prezzo di associazione
per una prima ««rie .[l’opera doveva averne u»
numero indefinito). Ora non sarebbe convenevole, perchò nulla mancasse alla di lui ritrattazione e quindi alla consolazione dell’.'!nnonia,
che da essa, se non lo può il Sotteri (come
è da supporsi), venissero rimborsati que’ poveri
illusi? Se l’Armonia, interrogata la sua coscienza, risponderà pel .s) e vorrà impegnarsi a
compiere così buona opera, noi le promettiamo
di fare il possibile dal canto nostro per notificarle con precisione la somma che fu scroccala
dal suo protagonista.
STxVTlSTlCA
— Società Biblica britannica ed estera. —
Surta nel 1803, questa Società è oggidì una vera armata. L’Inghilterra e il paese di Galles pos-,
sedeño aH’incirca 3,300 associazioni ausiliarie,
mentre che nel resto dell’Europa, nell’Asia, nell’Africa, neH’America ed Isole, poco meno di
5,500 associazioni lavorano di concerto colla Società madre; soltanto nell'anno 1852 se ne formarono 181. Durante il 1851 la Società ha diffuso
in tutte le parti del mondo 1,367,.528 esemplari
della Sacre Scritture; di cui particolarmente in
Fraiicia 92,765 copie, a Bruxelles 7,306, iu Olanda
27,789, a Colonia 68,181 , a Francoforte 65,406;
nel 1832, nel poco tempo in cui la Bibbia non fu
proscritta negli Stati austriaci . se ne sparsero
-11,000 esemplari. Durante i brevi ¡stanti di libertà religiosa di cui godette la Lombardia nel
1818, 15,000 copio furono distribuite; nel 1854,
8,073 Bibbie e Nuovi Testamenti si collocarono
in quest’ultimo paese e in Piemonte , 67,863 in
Prussia, 35,000 in Isvezia, 10,200 nella Norvegia,
7,085 a Pietroburgo, ecc.
Non potendo enumerare per minuto quanto
venne diffuso neU’uUimo anno in molti piii paesi
ancora, aggiungeremo alle cose dette, per finale
testimonianza de’progressi della Società, i dati
seguenti : durante i quattro primi anni della sua
esistenza , il numero delle Bibbie e dei Nuoti
Testamenti sparsi ammontò ad 81,157 esemplari;
cinquant'anni dopo, nel 1853, ne diffuse 1,168,794;
e nei cinquantadue anni riuniti, 27,938,631. Ep-
3
pure, ben altre Società bibliche hanno lavorato
altresì con frutto; per ss. , la Società biblica
americana ha sparso dalla sua orìgine più di
9 milioni di esemplari delle Scritture Sante.
Di più, allorché surse la Società biblica britatiicae straniera, la Parola di Dio era tradotta, in
tutto o in parte, circa in cinquanta lingue; ma al
tempo dell’Esposizione universale a Londra , si
potè vedere, in un canto del palazzo di cristallo,
una biblioteca collocata dalla Società biblica,
che conteneva 148 volumi magnificamente legati ; erano 148 Bibbie iu 148 lingue, nelle quali
ora questa Società, benedetta da Dio, imprime e
spande la Parola del Signore. L’ha pubblicala
ella stessa in 121 idiomi nuovi durante i cinquant’anni della sua esistenza; laonde 121 popoli che mai non avevano udito nel loro linguaggio la buona novella deli’Evangelo, furono
messi in possesso di questo divino tesoro dalla
Società biblica. Allorquando festeggiò il suo
primo anniversario, ella comunicò con gioia la
cifra dei suoi introiti, che sommavano a franchi
28,123. NeH'ultima assemblea, che ebbe luogo il
2 maggio a Exeter-hall, ella potè mostrare una
esazione di fr. 5,566,481.
Al cospett« di un esito così grandioso, che
dire se non col Salmista: «t Signore, Dio mio,
tu fai grandi le tue maraviglie : ed i tuoi pensieri inverso noi non ponno per alcuna maniera
esserti per spiegati per ordine : se io imprendo
di narrarli e di parlarne , son tanti ch’io non
posso anneverarli » (Sai. 40, v. 5).
Semaine Religieuse.
— Società religiose evangeliche. — Invitiamo
1 nostri concittadini cattolici romani a riflettere
sovra cotesta enorme somma di 89,<Mk0,OOO
di franchi. Tale cifra è l’ammontare degli introiti
verificati dalle Società bibliche, de’ Trattati, delle
Missioni e delle Sonoi«;, in Inghilterra, in America e sul continente, come risulta dagli ultimi
rendiconti annuali; senza parlare di un grande
numero di paesi ne’ quali le chiese evangeliche
si sostengono da sè, e di una moltitudine d’instituzioni locali d’instruzione e di beneficenza che
non figurano per nulla nel bilancio delle suindicate Società. Riflettano a ciò, ripetiamo , i nostri concittadini, e veggano se la religione dei
preti valga ad infondere simile carità operosa e
pari zelo cristiano.
UXITA’ DELLA CHIESA ROMAXA
— Il confratello deH’ylrmonja , IX'mi'ei'i, organo, com’è noto, principale della clerocrazia
in Francia , gode sì grande credito alla corte
di Roma, che l’arcivescovo stesso di Parigi dovette smettere di esternare il suo biasimo per
la violenza con cui è scritto. Or tale violenza ha
per effetto di mostrare anch’essa di qual genere
sia la famosa untià di cui Roma fa tanto chiasso;
basti osservare come il terribile campione, l’Vniveri, guerreggi del continuo e cou un furore tutto
suo contro gli altri giornali della medesima di
lui Chiesa; ecco, per esempio, che cosa leggevasi
testò neirtWon;
« Questa mattina (11 gennaio), VUnivers pretende che rUnjon non sia cattolico, e che, se
viene a capo di persuaderne i suoi lettori , avrà
reso importante servigio alla Chiesa.
« Infatti, non esiste a Parigi, nè in Francia,
che un solo giornale cattolico, cioè VUnivers, e
fuori deirt/nii-ers tutto è rivolto allo spirito
d’errore, tutto, senza eccezione, giornali, scrittori, abbonati.
« E cotesta bella tesi non abbraccia soltanto
il presente, ma altresì il passato e fors’anco
l’avvenire.
« La monarchia francese non fu c.ittolica. La
ristaurazione fu atea. Ogni cosa che ha od avrà
attinenza a quelle rimembranze è e sarà fuor
della Chiesa.
o A buon conto, il numero dei fedeli della
Chiesa si restringerà alquanto; che importa? La
Chiesa è una cappella, e questa cappella è l't7nivers ».
VArmonia del Piemonte , ch’è della tempra
dellTnirers , aggiungerebbe ironicamente una
nostra espressione di tempo fa, vale a dire che
VUnion, al pari deU'.4riii de la Reìigion e il Correspoìidant, seguono una direzione più o meno
protestante, perchè non seguono forse la direzione armoniosa e perchè qualche volta rasentano
il Vangelo.
Sanpibrdarhna — Pia instituzione e persecuzioni pretesche. — Gli Evangelici di Sampierdarena, a cura dell’onorevole ministro Evangelista colà residente, hanno stabilito una .Società
di mutuo soccorso pel caso di malattie od altre
sventure non solo, ma eziandio per aiutarsi a vicenda nella istruzione religiosa, morale e civile,
e per cercare lavoro. La detta Società è regolata
da uno statuto e diretta da un presidente, un vicepresidente, quattro consiglieri ed un cassiere;
ventuno infermieri gratuitamente prestano l’opera loro in qualsiasi evento. Iddio benedica questo principio di carità fraterna e lo faccia prosperare. Circa alle persecuzioni pretesche, ecco
quanto ci scrivono:
« La piccola Congregazione evangelica di Sanpierdarena trovasi afflitta per alcuni suoi membri mancanti di lavoro e perseguitati per causa
del Vangelo. Licenziati costoro dagli stabilimenti
metallurgici, parte dovettero emigrare e parte ritornare al paese natìo, ove sono posti a più dura
prova per la intolleranza dei preti.
« Ambrogio C.... comperava in Pallanza un libro di preghiere allorquando fu sorpreso da un
parroco, il quale colla solita clericale persuasiva
fecesi a caricarlo pubblicamente di villanie e di
ingiurie. L’Evangelico chie.se di essere istruito
sulla falsità della propria credenza, e che gli fosse
dimostrato col santo Vangelo gli errori contenuti
nel comprato libretto; ed il teologo del papa per
tutta risposta accusollo all’ufficio di polizia non
si sa di quale delitto, ma probabilmente di aver
detto male della religione dello Stato. Il nostro
fratello presentossi alle Autorilà per render ragione della sua speranza, ma il di lui accusatore
non più comparendo, fu lasciato in piena libertà.
« Un certo Giuseppe B.... padre di tre figliuoli,
colla moglie, dopo di avere quivi cercato invano
lavoro, recossi in Caslelnuovo di .Scrivia per es
sere soccorso dalla casa paterna. I preti, i quali
conoscono da qualche tempo questo seguace del
Vangelo, si diedero moto presso il vecchio genitore, affinchè fosse scacciato di casa insieme alla
di lui eretica famiglia; ed il vecchio, sentendo
di essere padre e di non poter compiere tanta
crudeltà verso il bisognoso suo figlio, venne minacciato di scomunica qualora più oltre si fosse
opposto ai comandi di Santa Chiesa. Intanto introdussero iu quel paese una missione di frati,
i quali raccontando mille favole sulla religione
evangelica e sui grandi Riformatori, sperano,
colla menzogna, tener quel popolo nella super
stizione e fomentare il religioso fanatismo contro i cosi dotti protestanti. Proti, frHti, canonici
e missionari tentarono poscia di convorlire al
papa il nostro fratello, approfittando del di lui bisogno, ma egli è edificato sulla slabile pietra,
perciò non fu smosso.
« Mansueto B....., altro fratello licenziato da
Sanpierdarena, portossi a Biella, a Novara, ecc.,
con qualche speranza di esercitare la sua art»
di fonditore in ghisa: ma deluse le sue aspettazioni, pensò di riparare ad Intra pre.iso ta propria famiglia. Dove sperava trovar le consolazioni di padre e di marito, ei non vi trovò che
una piena di disgusti cagionatigli dal suo zio ,
vero sacerdote di Roma. Eccovi alcuni cenni
della lettera scrittami al 2 del corrente gennaio
18.56: « Non trovando lavoro in alcuno stabili
* mento del Piemonte, stimai bene di recarmi
« ad Intra onde aver soccorso dai parenti, ma
c invece trovo che mia moglie è partita per Co« mo, essendo stata persuasa da qualche infame
« a non rimaner più oltre con un protestante s*
« non voleva cadere sotto i guai dei preti roma« ni ; trovo dei parenti che invece di soccor» rermi. mi mostrano a dito e dicono: — Ecco
c una bestia abbandonata da Dio e dagli uomini,
« privo, per giusta vondetia del cielo, del necc cessarlo lavoro e che va ramingo sulla terra
« come Caino..... ».
« E dopo di avermi raccontato quanto si tentò
per farlo ritornare al papa e quanto sofl’erse, aggiunge; « Ma io sono fermo come macigno cod« tro la forza di lieve zeffiro, come un monte
« contro al più terribile oragano; anzi risposi al
c mio zio il prete: Se voi foste il primo inquisic tore papale, ed io quegli chc da voi fosse col» pito come seguace dell’agnello di Dio, mi vc« dreste salire il rogo, divorar dalle fiamme, ma
« non mai abbandonare il Vangelo e Cristo, l’u« nico Salvatore.. . Soffrirò, ma non più di quanto
« vel permetterà il pietoso .Signore ». Finalmente
desiderando nella sua afTlizione confortare e consolare coloro che si trovano nella radunanza di
Sanpierdarena nella stessa distretta, conchiude:
« Vogliate, caro Noceto. leggere questa mia ai
« miei fratelli di costi, e far loro coraggio; clu;
« se così faremo tutti, giorno verrà che Cristo
u ancora trionferà sulla nostra patria, la diletta
« Italia ».
» Quando si considera che queste arti subdole,
queste divisioni e desolazioni di famiglia provengono dai preti romani, i quali pretendono
per questo modo di difendere la loro religione,
chi può, li creda ministri del Dio di amore e difensori della religione di pace ».
Lombardo-Vbnbto. — Altri frutti del Concordato austriaco. — Nel n” 2 del nostro giornale
notammo i primi fruiti del Concordato con Koma,
iu ordine ai clericali; ora indicheremo t primi
frutti di esso , in ordine al popolo ; il giornale
VUnione riporta da una corrispondenza di Milano
quanto segue :
« Due preti della curia arcivescovile ed un
« frate vanno dagli stampatori e librai per ispe« zionare ciò che si stampa e si vende, e per ri« tirare quanto non piace loro: altri vanno pure
« nelle trattorie in venerdì e sabbato per vedere
« se si dà a mangiare di magro o di grasso. Ora,
« l’accoglienza che ricevono non è la più favo« revole ; in alcuni luoghi cotesti inquisitori fu« rono insultati , in altri minacciati e cacciali
K bruscamente alla porta. Librai, albergatori, ec.,
(I ricorsero alla polizia per essere liberati da
« quelle insolite vessazioni , ed ebbero per ri« sposta che la polizia non se ne immischiava;
« che finora essa non aveva ricevuto ordine nè
« di dar mano forte ai chierici, nè di appoggiare
4
« la renitenza de’ cittadini, e che per conseguenza
« ciascuno si comportasse come credeva».
Svizzera. — L’Immacolata concezione negata
da un prete. — Uscirono alla luce in BellinKona, sotto il titolo II dogma del 9 dicembre 1854,
quindici lettere scritte dal prete Atanasio Donetti, le quali sono una confutazione particolareggiata di tutti gli argomenti posti in campo a
•sostegno del dogma che il papa attuale aggiunse
alle dottrine officiali della Chiesa romana.
Austria — Ancora un Concordato. — Nel
mentre che il governo austriaco negoziava a
Roma il Concordato già noto, egli aveva riunito
a Vienna un certo numero di protestanti distinti
delle varie contrade dell’impero, allo scopo di
fissare iu modo definitivo le attinenze della chiesa protestante collo Stato. Questa commissione
ebbe molte interviste col ministro dell’istruzione
pubblica, ed ha inviato una deputazione all’im
peratore per chiedergli di ristabilire l’antica co■slituzione sinodale e presbiteriana della Chiesa
evangelica d’Ungheria, la quale, com'è noto,
aveva adottato la confessione di fede elvetica.
Il risultamento di questi diversi preliminari è
»tato un progetto di costituzione ecclesiastica
che il governo rimandò aH’esame dei sinodi e
dei sovraintendenti delle chiese, le quali hanno
trasmesso a Vienna le osservazioni loro. Del
resto, il governo era risoluto a nulla fare conoscere delle sue decisioni prima d'aver terminato
i negoziati colla corte di Roma; ma al presente
clie il concordato cattolico è pubblicato, si aspetta
di giorno in giorno di veder apparire uu decreto
risguardaute le Chiese protestanti; decreto la di
cui conseguenza dev’essere di dar loro, in sostituzione della mezza tolleranza di cui elleno dovettero sin qui contentarsi, un’esistenza legale
che si trarrebbe dietro l’uguaglianza dei diritti.
1 suddetti particolari sono tolti dalla corrispondenza viennese della Kreuz-Zeitung di Berlino. Le Lien.
Turchia — Ordine del Sultano. — Il Sultano*
meravigliato per la condotta delle donne inglesi
che seguirono i lor mariti sotto le mura di Setastopoli, e divisero perigli e privazioni, ha ordinato ohe si faccia uno studio della Bibbia inglese onde scegliere , riunire e studiare tutti i
passi che additano alle donne i loro doveri.
Bella ispirazione!.... La riforma della poligamia
è la prima che il suo Stato richiede.
Grecia. — Missione evangelica. — Dopo molte
opposizioni, il missionario King ha potuto rientrare in Atene in modo onorevole e pel governo
.greco e per lui. L’opinione pubblica gli è favorevole; il suo uditorio si è raddoppiato. Egli prepara pel ministero della Parola 7 studenti in teologia, 6 greci e un italiano. La Bibbia fu ammessa in tutte le scuole del regno, e la Società
biblica americana votò, un anno fa, un dono addizionale di 10,000 Nuovi Testamentiper le scuole
€ pel popolo. Al Pireo, porto d'Atene, risiede
pure un missionario; e a Syra vi ha un missionario institutore, sei coadiutori indigeni, tre
scuole e 261 scolari, di cui 245 sono giovanette.
India — Società evangelica indigena. — Giovani indiani convertiti al cristianesimo si sono
costituiti in società di missione : il loro scopo è
in prima di coltivare l'amor fraterno fra i loro
compatriotti cristiani ; poi d’incoraggiarsi a vicenda pel lavoro dell’evangelizzazione, per visitare le famiglie, predicare il Vangelo, distribuire
trattati e frammenti delle sante Scritture. Quando i mezzi economici glielo permetteranno, stabiliranno delle scuole por la gioventù indiana.
L’associazione non deve avere che membri in
diani, nè accettare alcun soccorso dagli esteri.
Questo fatto prova la solidità dell’opera de’ missionari evangelici, e fa presagire i più rapidi e
consolanti successi.
— Nestoriani di Persia. — Il patriarca nestoriano cerca sempre di sbandire la predicazione
del Vangelo dalie montagne : ma ella prosegue
il suo corso nella pianura d’Ourmiah con una
attività crescente e colla benedizione divina.
Nuovo risvegliamento si è manifestato dal 1854
in poi. Le ostilità della Chiesa di Roma contro
i missionari continua e la lotta è violenta; ma la
cultura intellettuale si estende e la sete d’istruzione invade giovani e vecchi. Dal seminario
evangelico di Seir, in un solo anno, uscirono 18
giovani bene acconci pel servizio del Vangelo.
Il seminario delle giovanette contiene 48 allieve,
e tutte quelle che compierono gli studi furono
impiegate nell’insegnamento a pro del sesso loro.
Circa60scuole d’inverno raccolgono 1300 alunni,
di cui 359 giovanette. Tutta la Bibbia è tradotta
in lingua volgare.
NtrovA-JoRK. — L'Eco d'ItaUa. — Nell’ultimo
numero dell’anno scorso, cotesto giornale, redatto, come ognun sa, da Italiani e per gli Italiani principalmente che dimorano nelle Americhe, stabilisce le idee madri che devono regolare la politica italiana, di cui la prima è la. indipendenza. In esso articolo si parla del papato ; e
come non parlarne, se è l’alleato più fedele dei
nostri oppressori politici, ed egli stesso l’antico
oppressore dellalibertàdicoscienza.la qualeèpoi
la radice di tutte le altre libertà? Laonde l’Eco
d’Italia dice in proposito; « Il papato spirituale
« si può abbattere nelle coscienze degli individui;
« mentre il temporale non potrà efficacemente
« rovinarsi, senza che le potenze europee con« corrano nell’intento. Ma distrutto il primo, il
« vogliano o noi vogliano i governi europei, il
« secondo lo seguirà nella rovina. E con questa
« avremo non tanto tolto di mezzo l’ostacolo
« precipuo all’indipendenza italiana, ma ancora
• assicurata ogni libertà, perchè ad ogni libertà
« ripugna essenzialmente l’autorità papale, come
« alla luce ripugnano le tenebre ».
Noi aggiungeremo soltanto questo : la luce
sola è atta a fugare le tenebre, e la vera luce,
lo credano pure i nostri compatriotti, uon si trova
che nel Vangelo: ossia nou dobbiamo contentarci di distuggere il male, ma dobbiamo stabilire il bene; non mirare soltanto alla politica,
ma rivolgere i nostri pensieri eziandio alla religione, ch’è il fondamento di ogni ordine sociale;
e non ad una religione qualunque, ma a quella
chiarita per divina ed assoluta dai portenti medesimi ch’ella contiene.
tiroNMO Domenico gerente.
L AMI DE LA JEUNESSE
Journal nieuciuel
puhlié
sous la direction de M. A. VRILLIET.
Prezzo per gli Stati sardi, fr. 4
Ai genitori ed ai maestri cristiani bramosi di
offerire ai figli ed agli allievi un ottimo pascolo
cosi religioso come morale, intellettuale ed anche artistico, non possiamo raccomandare abbastanza questa pubblicazione, che aggiunge alla
bontà intrinseca il pregio di una stupenda esecuzione materiale.
Le Associazioni si ricevono in Torino al Deposito dei Libri religiosi, Viale del Re, num. 31.
AL DEPOSITO DI LIBRI RELIGIOSI
Viale del Re, A» SI.
LA SACRA BIBBIA
Versione Italiana di G. Diodati, in-8® in-
dorata. . . . Fr.
Id. in-8“ non indorata. . »
Id. in-12“ con riferenze in dorata.....»
Id. in-12® con riferenze, non
indorata.....»
Id. in-18®, indorata. . . »
Id. in-18®, non indorata. »
Versione Francese di Martin, in-8“, non
indorata.....»
Id. in-12®, con riferenze, indorata.....»
Versione Latina detta Volgata, in 12». »
Testo Ebraico, in-12“.......*
Versione Tedesca di Lutero, in-8“ grande »
Id. in-12“. . »
Versione Spagnuola in-8“.....»
Id in-12“.....s
IL NUOVO TESTAMENTO
Versione Italiana di Diodati , in-32, indorato. *
Id. in-12“, non indorato. »
Id. di Martini, in-32, indo
rato. »
Versione Francese di Ostervald, in-32,
indorato. »
Versione Tedesca, in-32, indorato. . •
Versione Inglese, in-32, indorato. . . »
Testo Greco, in-12“.......»
Il Pellegrinaggio del Cristiano, seconda
edizione italiana, 1 voi. in-8“ piccolo di
circa 300 pagine........»
HorsB Apocalipticse, ossia Spiegazione di
Daniele e dell'Apocalisse, seconda edizione torinese, 1 voi. in-12“, di circa
300 pagine..........»
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