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V t'’Tu hai dato a-quelli che ii’temono-una ha/H' '
diera, perché si levino in favor della verità »»•
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TORRE P0.Ll<^
CHIESA VALDESE
CERTEZIA
Che Césa d«bbo fare
per essere saivaio ?
1, — Prendi sinceramente La posizione di peacatore davanti a
Dio; pentiti del tuo peccato rigettandolo ed abbandonandolo.
Gesù dice; « lo non sono venuto a chiamare dei giusti, ma/ dei
peccatori » (Matteo 9|;13)^ a V’è allegrezza d’mumzi agli angeli di
Dio per un solo peccatore che si ravvede » (Laica 15; 10).
¡S. Paolo scrive: « Certa è questa parola e degna di essere pienamente accettata; che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i
peccatori » (P Timoteo 1: 15).
£’ scritto nella Parola di Dio; « Lasci l’empio la ma via e Vuo /
mo iniquo i suoi pensieri^ e si converta a Dio che avrà pietà di
lui... » (Isaia 55; 7).
^Cil
Accetta ¿li Signore come tuo Sostituto, tuo Saltxttore e tuo.
2.
Signore.
Si legge nel libro del Profeta Isaia: « Noi tutti eravapio erranti
come pecore, ognuno di ttoi seguiva la sua propria via; e l’Eterno ha
fatto cadere m Lui (Gesùy la iniquità di noi tutti » (53 ; 6).
Scrive l’Evangelista San Giovanni: a A tutti quelli che lo (Gesù}
hanno ricevuto egli Hki dato il diritto di diventare Figliuoli ai Dio; a
quelli cioè che credono nel Suo Nome » (1: 12).
Culto Eciimenico
a Róma
Per in.izia/tiv'a <lel Coasiglio Federale dflle Oblese, la, sera de.l i?3
nostri peccati nel suo corpo sul legno (della Croce), affinchè morti al
peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete
stati sanati » (2: 24).
E S. Pàolo ricordava ai Romani; « Gesù, nostro Signore, è .stato
dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nor
stra giustificazione » (4; 25).
3. —, Credi con tutta semplicità a ciò che Dio ti dice ¡velia Sua
Parola riguardo alla salvezza.
Dice il Signor Gesù, « Tutto quel che il Padre mi dà, verrà a me,
e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori ». « In verità, in verità io vi dico; Chi ascolta la mia parola e crede in Colui che mi ha
mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla
morte alla vita » (Giovanni 6: 37; 5 : 24)- '
E l’Apostolo Paolo afferma nella sua epistofa ai Romani; « Non
v’è dunque alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù »
(^3. 1). (fla « Il Seniiiuilore »).
rade dell© Cbiese, la, sera del
dìoemibre tutte le ¡oomiinità, evangeliche idi Roma si i*lunirono per rn
culto in comune Ìiella dhiesa episcopale amOTicana eli S. Paolo in Via
Nazionaile.
iLe OomiuiutT. pi i tecipanti erano le
seguenti i Ohi esai Anglica ne.. Chiesa
Epiaòopale Amo jcana Chiosa EvangePJioa^ Battisti Chiesa JWingelioa
Itoberana- lOhicsa iMotodisita d’Italia, Chiesa Piesbiteriana di Scozia,
Chiesa Elfoim it 1 di Ungher a, Chiesa Valdesf Lsiuito dalla Sai-rezza.
Nella Chic a gremita 1 ecumene evangelica eia presente n Ila sua rappresenta naa lom rna T Pad ori officianti furono: Ilev. R. P. R. Anderson .pastore della Chiesa Presibdteriana di Scozia. Rev. E. Dahlg-run,
Decano della Chiesa Evangelioa .Luterana in Italia, Rev„G. del Pesco, Moderatore dolila 'Oh'Ì5&a Valdese, Riv.
H. L. Duggins Rettore della Chiesa
A ..ì6pà»o0(paAe -Attaaa-oaaia., Rev. B„ Fiderà iP^aistorie della Chiosa Evangelica
Battista, Rev. E. Sbaffi Sovraintendente Geiiierale della Chiesa Evangelica Metodista d’Italia, Rev. Soos Pastore dellh Chiesa Riformata d’Un
gberia.
L(i letture bibliche, te preghiere, i
camtij i messaiggi, ' 1 a benedizione, tutr
to fu detto iiu italiano, oompiroso dalla stragrande maggi oranea dei fedeli.
Dopo 'Una pre.ghiera per Funità
cristiana il Rev. Biiggiins diede il benvenuto ai fedeli di tutte lo comunità
presenti, e dopo il canto dell’inno
« Notte benigna » il Pastore E. Sbaffi annunziò la luce di Cristo' nell© tenebre della tribolazioine presente.
Il oul'bo si ohiuisc dopo la preghiera dtel Moderatore p la lionedizione
coll’iinmo reoes^ionale ;
fratelli il oantp,.. ».
Martino e Porosa, confinanti col
Delfinato, si trova qualche setta di
divèrsa religione., che tuttavia per
mezzo di buoni religiosi si procura
di ridurre alla vera fede», «si ordina di contenersi nelli limiti loro graziosamente tollerati e nel caso fossero andati fuori di detti limiti di
partirsene fra tre giorni», «non volendo noi che in questi stati, tanto}
al di qua che al di là dei monti, fuori di detti limiti, vi sia esercizio dò
altra; religione che della cattolitìai
apostolica romana, nella quale tutti
li serenissimi antecessori di questa
reai casa sono nati, allevati e hanno
vissuto, ma anco molti hanno sparso
il proprio sangue per V esaltazionà
e maggiore gloria di detta religione
cattolica».
Nel 1640 Crisiina di Francia, Duchessa di Savoia, tutrice del Duca
di Savoia, da Chambery ordinava la
chiusura del tempio valdese in S.
Giovanni «ordinando di serrar di
muraglia carne era per Vaddietro
il tempio, in modo tale che non si
possa fare in quello funzione
alcuna», e di rimettere in. carica i
consiglieri cattolici di Luserna e i
siiidaci che erano stati esclusi dai
protestanti. Nel 1642 prescriveva a
tutti i castellani,, giudici ordinari
- della valle dì Lncei-na, S. Martino e
Perosa,, di assistere alle ooniereiniie
degli eretici, che non potevano congregarsi senza la loro assistenza, «,
facendo ridurre tutte le proposte e
determinasioni in un libro per darne conto, sempre e quando ne saranno richiesti».
Conflitti a Fenile
iSu soi'Ogliam
LE PASQUE PIEMONTESI
LA RESISTENZA
Pagine di storia Valdese
attraverso le leggi Sabaude
delle pene in cui potevano essere
incorsi per fatto di religione, «e
La città di Pincrolo a mezzo dei
suoi rappresentanti chiedeva il 5
giugno 1630 che il culto valdese fosse vietalo nel suo territorio, e inoltrava istanza a Luigi iXlII perchè
l’Abbazia di S. Maria, attuale Abbadia, fosse elevata al rango di episcopato. Luigi XIII acconsenti alla pr ima domanda, e per la seconda
promise di fare le pratiche necessarie con il Papa. Intanto negli stali Sabaudi si intensificava la campagna per estirpare l’eresia, ecS il
monaco Belvedere, famoso m tutta
Italia, pubblicava a Torino nel 1630
un libro «Relatione alla Congregatione de propaganda Fide» in cui
faceva presente ohe era tempo di estirpare quelli della religione riformata. «che sempre da ogni tempo
sona stati eretici». Nel 1632 V. Amedeo, in segyito ad una supplica
dei valdesi, «piegando alla (demenza
piuttosto che al rigore della gimti
jlìCi
zia», faceva grazia ai supplicanti
tiandio quanto a quelli che avevano
abiurato e sono relapsi, i quali in
conseguenza sono incorsi nella pena
della vita e confiscatione dei beni,
con questo però che li detti relapsi
si catolizzino di nuovo fra due mesi
prossimi, od almeno assentino dagli
stati dell’ A. S.». Escludeva perii
dalla grazia coloro che prima erano
cattolici e dall’anno 1602 avevano
abbracciato la religione riformala.
Poiché nei territori di Luserna,
Bibiana, Campiglione, Fenile, Bricherasio, luoghi esclusi dai limiti
tollerati,, alcuni valdesi possedevano
dei beni ohe intendevano vendere a
persone di fede cattolica, nel 163.3
V. Amedeo I esentava da ogni ipoteca «lei fisco, diehiarandbli sicuri
da ogni molestia, tali hnii, che sarebbero stati affetti al fisco affinchè
«mai più alcuna persona di quella
setta possa sotto (luahivogUa pretesto a quelli aspirare». Inoltre ordinava al referendario Fausone di
oonvocare i deputati di tutte le valli, di rivedere diligentemente la «de
lineazione dei sopradetti siti luoghi
e tempi, con approvarle, ovvero
contraddirgli in quello che stimava
esservi errore».
1 limiti tollerati
Il referendario riscontrava ohe
undici templi erano fuori dei limili,
ma i valdlesi ricorrevano, pretendendo che i limiti antichi erano stali
ampliati, essendo stata tollerata la
eostruz one dei templi, salvo quello
di S. Giovanni, di cui il referemlario ordinava la restituzione della
campana sotto pena di mille scudi
d’oro. Fino al 1640 sii susseguono
vari editti ordinanti l’espulsione di
«alcuni mercanti heretici, li qiudi
si .sono introdotti a Lucerna e alla
Torre per ivi far la loro habitatione»
per obbligare «alcuni heretici, che
già arivtuio al numero di tre o quattro case» a Oimpiglione, a trasferire la loro residenza al di là del Pellioe, e quindi ad espellerli anche
da Bricherasio ove si erano rifugiati, ed infine nel 1637. riscontrando
che «solo nelle valli di Lucerna, S.
A tutti questi editti, ohe facevano
pili rigorosa l’intolleranza, i valdesi rispondevano con ima tenace resistenza, per cui la Duchessa intimava al ministro Antonio Legero di
recarsi da tei «per intendere la nostra volontà e obedire a quanto le
sarebbe comandato». Il Legero non
rispose alte intimazioni per timore
(li essere colto a Torino dalla imjuisizione, per cui la Duchessa dava
ordine al Prefetto Bressano di procedere nei suoi riguardi «conforme
richiederà la giustizia!». Il 3 giugno
1643 veniva emanata contro di lui
sentenza di morte, infermala dal
senato. Il 28 aprite 1643 scoppiava
un conflitto tra cattolici e valdesi
in Fenile, conflitto conchiusosi con
una transazione per oni i valdesi restituivano la cappella dii S. Antonio
e la campana di cui sj erano impossessali, ed i cattolici davano quaranta lire di rimborso per i restauri fatti allá cappella, assicurando ai valdiesi un silo conveniente per seppellire i loro morti, per fare i loro
esercizi e costruire un tempio. Si
ordinava in seguito al vicario d;
Barge «che capitando nella giurisdizione qualsiasi sorta di eretici, si
per occasione di negozio, mercato
o fiera, od altro pretesto e nella valle del Po, debbano captivarli ed (fssicurarli prigioni, sotto pena dell’indignazione di S. A. Ri.»Il tempio f|i Fffliile veniva inizia
___ _____lA/IQ -„.ni....
gione, e fuori di essi hanno eretto
o edificato undeci tempi, contratto
domicilio od acquistalo beni, hanno,
demolito delle chiese di (titolici, è
particolarmente quella del Villai^
hanno nudtraitato e ferito i RL
dri Missionari». c 'V
Il Duca Carlo É3m. II ihv
quindi, il ccMisigliere © maestro auditore della Càmera dei Conti Dot- ^
tor Andrea Castaido, dii procedere
contro le comunità e particolari ad
inquisjsione per li capi seguenti;
«Che li abitanti in Luserna, Lusérnetta, Bubiana, Fenile, S, Giovanni,
Torre e loro finaggi, debbino entro
tre giorni retinrrsi dal luogo della
Torre, esclusivamente in alto niella
valle a pena della vita. Siano ridotti nelle mani del patrimoniàle li beni e case che fuori dei predetti
miti non tollerati possedamo, consegnata una casa olii Reverendi Pa^i
Missionari riformati, che " possine
ivi ricoverarsi e celebrar loro messe,
che non possa alcun eretico fofettiero venir ad abitare nei luoghi tollerati pena della vita, conpsoa dei
beni e pagamento di mille scudi
d’oro alla comunità sotto il cui territorio si riceveranno». «Perchè mai
fu mente nostra, che nella Torre ■&
S. Giovanni si potesse fare fonttonà
alcuna ne di predica ne di scoht ereticede, procederete (dia citazione
contro tali ministri, sindaci e consiglieri»- Infine riconfermava che
per limiti tollerati dovessero intendem «li luoghi e territori di ^
grogna, Villaro, Robbia e Ritttia d®*
Bonetti, rimanendo esclusi tutti li
altri dalla Torre inclusivamerUe in '
giù verso Lucerna».
La situazione diventa sempre più
tesa. Nel 1651 viene ordinato di procedere contro il ministro Francesco
Carino, che, come il Legero, non
si era presentato dal duca malgrado
le varie richieste, nel 1654 vengono
incendiate varie chiese ciattoliche e
monasteri a Bobbio, Augrogna, Roi
rà e Viillar imputandosi il fatto ai
Valdesi, e viene assassinato il parroci di Fenile da certo Berm, il
quale diiohiara di essere stato spinto
all’atto insano dai valdesi di S. Giovanni, e specialmente dal ministro
AntoiUo Legero.
Luigi XrV proibisce contemporaneamente ai valdesi l’eserc.^io del
culto nel territorio di Pinerolo, seggetto alla dominazione francese, e
si giunge così in questa atmosfera di
odi, di fanatismo e di intolleranza,
alte famose Pasque Piemwitesi, di
cui il'Muston scrive «la bella vallata
di Luserna non offriva che l’aspetto
di una fornace ardente, ouc delle
grida che facevOnsi ognor più raré
attestavano che un popolo era vissuto».
I “banditi catalogati,
to, ma con rescritto del 1649 veniva
ordinato fosse demolito, imponendo
ai comandanti e governatori delle
piazze vicine dì prestar man torte
per l’eseciraorte di tale ordine.
Il linguaggio del Principe diventa
sempre più minaccioso ed il patri- ^
moniale ducale Marco A. Gambarana,
nel febbraio 1650, faceva presente,
che riferendosi alla benigna tollclanza del. predecessori di Carlo Em.
IL «detti heretici, chiamtùio usi e
consuetudini gli abusi etiandio fdù
gravi, sono disuhbidìentissimi e continuamente contravvengono agli ordini di V. A. R. e alle doro proprie
concessioni, esercitano oltre e fuori
dei limd grati osamente toleraligli
a Ministeri della loro pretesa reli\
A seguito delle relazioni del consigliere (Si stato Perracchiho, degli
avvocati fiscali Filiberto Caoheraiio
e Gioanni Giacomo Caravino, circa
la resistenza presentata alte truppe
del mardhese di Pianezza dagli abitanti della valle di Luserna, viene
emanato un ordine contro i principali di essi. «Dichiariamo ribelli di
Noi e nostra Corona, banditi del)
Catalogo maggiore, e diffidati di nastri Stati come rei di lesa Maestà,
gli infrascritti particolari, proibendp a quest’effetto ad ogni persona
di qualsivoglia stato, grado e condizione d’accertar gli, prestargli aiuto,
consiglio o favore, nè accompagnarsi con essi, sotto le pene contenute
negli ordini pubblicati contro simili banditi. Dichiariamo che chiunque presenterà uno degli infrascritti
vivo alla giustizia, omero non potendolo averlo vivo, presentandolo
morto.... gli promettiamo le semme
che a cadano sono rispettimmente
notate». Seguiva la lista dei parti-
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A
-li:
■aaftlpi
- L'Eœ CmiJE; VALLI VALDEíSI
tè
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coktri banditi, fra cui Giovanni Leggiero con una taglia di duoatonl 600,
Bartolomeo Giaiero e iratelli di
Pramollo 600, Giosuè Giana vello
della Vigna di Lucerna e fratelli
300, Francesco Laurenti delli Chiotti della Valle S. Martino 20(L J||al4’
notto, pure dr'tJhìotti 200|,> Daniele
Xaiìjouc/ie
► 4S*?f**‘
et ìa tentation
J'Ne nous laisse pas suc
Que faite ÿ^qae tu as fermé tes
yeux pour te reposer an instant e^
qu^une vilaine mouche s'obstine à sè
Si avverte ohe, ;per evitar© gli ìnoonvmienti avvenuti gtji anni soonai, i
'posti «aranano numerati i® oorirdspondienza wl numero def* biglietto. Essemcto i posti limitati, doloro ohe inteudono parteciparvi, sono invitati a
prender© i ibiglietti ^al più presto.
Giacomo Troni, fratelli, dètÌ3 Giaw«,
S. GERMANO CHISONE
netti, di S. Martino ISO,,^ A||d
vanni, Antonio, Eilil>po,‘‘’'|||^»3à’nò
Peìrotti di Frali 200 e molti altri.
I valdesi ricorrono allora alla prò
tezione dblle corti pjrotestanti di
Europa, il Legger passa la frontiera,
giunge a Parigi, vi fa stampare un
ardente ìndirisizo, così che Popiniooe pubblica del mondo protestante
ne rimane commossa, suscitando
riudìgnazicme del poeta Milton e di
Croznwell, dei padncipi della Germania, e degli Svizzeri, che assumo}a difesa del popolo valdese,
intercessione del re di Francia, di Cromwell, degli Olandesi e
degli ambasciatori svizzeri, viene
conclusa la pace tra il'duca di Savoia ed il Valdesi il 18 agoeAo 1655,
in Pinerolo, tramite rambasoiatore
di Francia ^rvient.
11 duca emana da Pinerolo quelle
che si chiameranno ^patenti di grazia» concedendo amnistia per gli
eccessi commessi in tempo di guerra, soppresione dei processi emiro
i banditi, e delle taglie sopra il loro capo, comprese le pene emanate
contro i ministri Giovanni Legger,
Isac Lepreux, Gio. Micbelin e couferma le franchigie, prerogative e
privilegi già precedentemente concessi alle località delle tre vaili di
Lucerna, S. Martino e Perosa. In
Inghilterra, in Olanda ed altrove
vengiono fatte delie collette per soccorrere le popolazioni valdesi, e
quelle dell’Olaudh e delPlnghilterra in un mese raggiungono la somma di 640687 fìorini, e Cromwell
costituisce a favore della chiesa valdese ima rendita perpetua di dodici
mila aterUne (302520 franchi) corrispondente ad un capitale di sei
milioni^
(oontimua) Arnald* Plltawlno
promener sur ton visage?
Inutile de la chasser dans l’espoir
qu’elle ne reviendra pas, ou que... —
si elle revient — tu ne la sentiras plus.,
Il faut te réveiller, la guetter et la
tuer- .4près quoi, tu pourras dormir en
paix.
Jâ|,
Que faire lorsque tu tâches de vivre
me bonne et honnête vie et qu’une tentation sournoise s’obstine à venir frapper à Iç porte de ton coeur ?
Inu^le de la classer dans l’espoir)
qu’elle ne reviendra pas ou que... - si
elle revient - tu n’y seras plus sensible.
Hélast La tentation retourne à l’assaut, elle nous trouve toujours prêts à
l’accueillir.
Il faut être bien réveillé, la guetter
et la tuer. Ce n'est que lorsque tu l’as
faite mourir que la tentation te laisse]
vivre- J. Henry Meille
COLLOQUIO
PASTORALE
Lunedi 31 corr. avrà luogo un colloquio pastorale nei locali del Tempio Valdese di Pinerolo,
Il colloquio avrà inizio alle ore 9
eoa un culto presieduto dal pasto/re Bouchard. Seguiranno uno studio
del pastore Aime e comunicazioni
varie.
Tutti i pastori in attività di servizio ed emeriti residenti nel distretto sono molto cordiedmente invitati.
LA VOCE DEILE COMUNITÀ*
ANGROGNA (Capoluogo)
tra
Venerdi 21 gennaio abbiamo deposbo nel oknitero <lel Oapoluogo la spoglda mortale del bambioio Bonjour
Fierrruvrio deceduto dopo breve, violenta malattia all’età di 6 mesi in
frazione Gonins di Angrogna.
Ai genitori ridiciamo la nostra frar
tema simpatia cristiana ricordando
la promessa divina;
Io vi consolerò come un turno che
sua madre consola (Isaia 06; 13).
saranno accesi sulle montagne i
dizionaii fuodii di gioia.
Il culto solenne oomimemorativo
avrà luogo, per disposizione generalo
delle Ohi^e Valdesi, la Domenica
seguente 20 Febbraio, specialmente in
considerazione della class© operaia e
impiegatizia, per cui il gioveli 1?
sarà giornata lavorativa. Per la stessa ragione, il pranzo tradizionale,
che si svolgerà al Convitto VaJdiese,
avrà luogo doanenioa stessa alle 12^30.
I biglietti saranno posti in Vendita nei
prossimi giorni nella Libreria Hugon.
CULTI DELLE SOLENNITÀ’. Sono ormai un lontano ricordo, poiché
il nuovo anno ool suo corteo di mala^
tie e di lutti ci ha separati da quello
feste eh© per molti furono veramente
'benedétte, A Natale il tempio pieno
più eh© mai. Di tutti gli altri culti ¡1
più frequentato e raooélto fu quello
di fine d’anno. La iSanta 'Cena venne
celébrata in quest© du© circostanze.
La Corale esegu.1 bei cori d’occasione.
Hiueoitissima la veglia ohe ha riu
D coreo attuale di influenza ha impedito alla maggioranza dei membri
«lettori di essere presemite all’Assemblea di Chiesa convocata per domenica 16 gennaio allo scopo di procedere alla nomina di tre Anziani ijer
i quartieri ■del Oapoluogo, Jourdans,
Pome.
L’Assemblea di Chiesa è rinviata a
domenica 13 onarzo. e. a.
m
Centro Evangelico di Cnitnra
TORINO
MASSELLO
Un grave 'lutto ha colpito la nostra
Comunità. Mentr© era intemito al lavoro, Pons Giulio, delle Alasse, di
anni 46, cadeva a precipizio in un
burrone trovandovi una morte istantanea.
La sua tragica e immatura fine, ohe
lascia un gran vuoto in< me^ a noi,
ha piombato nel dolore molte famiglie all© quali et^rimiamo il profondo cordoglio di tutta la Chirea.
14 12 corr., decedeva pure alle Aia«se dopo brev© malattia, nella grave
età di 66 anni, Micol Adele, naia Oiraud.
Alla famiglia diciamo tutta la nostra fraterna, simpatìa,
Il 13 novembre scorso ha avuto inizio l’attività del Centro dd Cultura
con una conferenza tenuta da Albert
Finet, il direttore del settimanale francese (( Réforme », che è già ben conosciuto nel nostro ambiente. Egli ha
gentilmente accettato di rivolgerci la
parola al suo passaggio a Torino di ritorno dal congresso di Roma del Movimento Federalista Europeo. A; vari
tentativi di dare una unità all’Europa,
egli disse, occorre dare un contenuto
spirituale, cioè è necessario formare
l’anima deH’Europa : questo di compito del Cristianesimo.
TORRE PELLICE
XVII FEBBRAIO. W in via di organizzazione il programma della manifestazion© del prossimo XVII Febbraio. Possiamo fini d’ora indicar© le
linee generali ; Il 17 stesso, un giovedì, avrà luogo nel Tempio- Valdese la
riunione giovanile, preceduta dal
tradizionale corteo. La sera, sarà probalyUmente svolta la serata celebrativa. La sera della vigilia, 16 corr..
Il programma dell© riunioni del
O. E. O, di Torino è quest’anno ispirato al tema generico ;
« Alcune correnti moderne di pensiero aiia luce dell’Evangelo ».
Ecco .l’élenco di alcun© conferenze;
li Moderniamo
Dott. Giuseppe Vingiano, da Roma 7 gennaio.
L’uomo di fronte alla scienza.
Prof. Giorgio Peyronel, dell’Università di Milano - 28 gennaio.
L’unità mondiale e la riforma sociale e religiosa.
Prof. Allo Capitini, della Scuola
Normale Superiore di Pisa - 4 febfaraio.
Inoltra più tardi avranno luogo io
seguenti conferenze;
L’esistenzialismo e il problema di
Dio.
Dott. Roberto Jouvenal.
i Salmi Ugonotti.
Dott. Teodoro Balma - con audizione musical© della Corale Valdese.
Commento alla Passione secondo
San Matteo di O. S. Bach.
M® Giuseppe Beiforte - con la completa audizione fonografica dell’opera.
I Problemi deirunità^cristiana.
Dott. Elio Eynard
Cattolicesimo e Protestantesimo
per l’Unità Europea.
Alberto 'CSalbella, del l'esecutivo
zionale dtel M. ft E,
La religione di San Francesco e
i nostri tempi.
Prof. Gabriel© Pei», di Roma, presidente dell’Associazione per la difesa della ISouola nazionale.
II comitato direttivo del C. E. C.
si è inoltre assicurata l’adésion© del
prof. dott. Karl Barth déllTTniversità di Basiléa, per una lezione accademica, da «volgersi in occasione di un
suo breve viaggio in Italia. A suo tempo ne verrà data speciale comunicazione.
'Si terranno infine studi rieervati
ai 'Soci, in comune con il Gruppo
«Movimento Cristiano Studenti», sulrEcumenì«nso oristiano.
nito intorno 'all’Albero, nel transito
fra l’anno veochio e l’anno nuovo,
■cento giovani della parrocchia.
La Festa dell’Alibero per i fanciiulli ba visto un 'ricchissimo program
ma dii reoit© e canti. Anche 'le Cadette
hanno avuto la loro festa dell’Albero,
il 'giorno 'dell’’Epifania.
La gioventù ha offert© domenica o'“’*'’"'
e»-©.
Dipartenze. SonoVstate purtroppo
nuimerois© in quest©,"’Uilltimo mese. Il
21 Dicembre; Bouvier Elmo, di ÌBartoliomeo e di iSoulior-^peontina, della
Oostaballa .salito id, ciel© dopo duo
glom'i appena di vitii su questa terra, ;
corrente la tradizionale festa all’Asilo dei Vecchi, con capucoino, hrioohea
© panettone.
Il 30 Dicembre Peÿronel Enrico di
anni 82, 'della Crocè; H «uo trapasso
è lawenu'bo serenamaofte, dopo breve
malattia;
MATRJllMON.I. iSono stati uniti in
matrimonio nel nostro temipio, l’8
Gennaio, Bminous Paolo della Oblombina e Vghetto Alessandrina- Bosina,
'di Villar Perosa.
Ai cari sposi auguriamo vera felicità cristiana !
Il 31 Dioeanibre, Didier Susanna
ved. Plavan, di anni 87, dei Ferrieri. Aveva lungamenié sofferto, ma lò
spiriito suo era vigilante.
Ili 2 Genniaio, Beuz Gianni., d'i anni
3, di Guido e di lidia Long, di Villa.
Questo angioletto aveva saputo farsi
amar© dà tutti. Una folla, come non
si ©ra vista forse mai per un piccolo
fanci'Ulllo, partecipò àll’aocampagnamento funebre,
LI 14 iGennaio, Vinay Leonardo, di
anni 68, proveniente diai Chiotti inferiori e 'dagli Azzari, addormentatosi nel Signor©, alÌ’Asi'lo dei Vecchi,
dopo penosa inifermltà.
Il 18 'Gennaio, Comba Aldina di
Edvy e di -Sonlier Ines, dèi Dormi«gliosi. Cara bimiba dd 7 anni rapita
quasi improvvisam'Etì-te ai g'én'itori e
alla sorella maggicó© da subdola meningite. Deceduta in un Osped'al© di
Pinerolo, le su© spogU© sono state
trasportate alla Tutina ,dov© fu celebrato il servizio funebre.
A tutte queste famiglie provate dal
lutto, 6 in modo particolare a quelle
che hanno perso i loro cari quando il
corso deJlat vita non ©ra iper essi oom
piuto, 'la parrocchia esprime sin'oera
e profonda simipatia cristiana. A Guido Balmas di Villa oh© ha avuto il
dolore di perder© il 17 'Corr. la sua
buona e fedele mo^ie, Foseat Rita,
rivolgiamo fra-tern(j'*cendogllonze.
L’ASILO D’INFANZIA ha ricevuto da un gruppo di Operai della RIV
L. 3500 per fiori in memoria di Gianni Beux, L’Amministrazione ringrazia.
VILLAR'RELLICE
OSPEDALE EVANGELICO
01
TORINO
La Commissione Direttiva dcll’Oapeda.le Evangelico idji Torino idieeli^
dera ancora ricordar© alle Ciomumtà
Valdesi che funziona fin Torino un
Ospedale Evangelico il cui scopo precipuo è quello di accogliere e curare
’.n primo -luogo gli Evangelici con
particolare riguardo a coloro dhe ai
trovano in comprovata indigenaa.
A norma del Rlegoilamento interno
possono pre.star© le loro cur© nellGspedale anche 'Sanitari di’Versd da
quelli formanti l’organico dell’Ospe■dale stesso ; pertanto non è assolutamente necessario appoggiarsi ad altiù
ospedali o Case di Cura per ottenere
l’assistenza di un particolare Sanitario o SpeciaJlista.
Abbiamo dovuto constatare purtroppo oh© in questi mesi numero'sissimi sono gli Evangelici ohe, provenendo dalle Valli, sono ricoverati in.
altri Istituti Ospedalieri, mentir© l’as
sistenza è prestata nel mostro Ospeda
■le a malati non Evangelici. Confidiamo pertanto nell’interessamento dei
medici, dei -Sanitari e di quanti hanno a cuore la testimonianza evangelica, affinchè gli eventuali amimalati
chiedano di preferenza il ricovero nel
niostro Ospedale.
Abbiamo in corso convenzioni odile
seguenti Mutue;
Mutua Industria
Mutua Lavoratori FIAT
Mutua Dirigenti FIAT
Mutua Dipendenti 'Statàli
Pertanto tutti coloro éh© appartengono alle categorie aopraci tate possono richiedere all© rispettive Mutue il
ricovero presso il nostro Ospedale.
La Convmisione Direttiva
Comunicato
Si inizierà ai primi di febbraio a!
Centro Italo - Svizaero di Rimimi
(via Anfiteatro) un corso di perfezionaménto teorico pratico di pedagogia (scuola attiva eco.) della durata
di quattro mesi. Le maestre oh© intendono parteciparvi debbono mettersi
subito in oomunicazion© col centro
suddetto, a nom© del Centro Pedagogico Milaneae.
Le partecipanti sono spesate di
tutto, ma non 'pagate; è richiesto loro
di essere attive e interessate al lavoro, © di adattarsi alla vita di comunità.
!■ \Ì
-J-y ■ ■
un gruppo di amici .resideòfci a
New York ,.in' memoria del caro;.*
___ REYNA UD ADOLFO
originario di Pramollo e ideoeduto a
Nesfr.’York .iH 27 - i - 46, ha raiooolto
offerte per la eomima di L.
28b0ii), a favor© delPAsilb dei Vècchi
di i8. Germano Ghisone.
'La 'Oomraission© Istituti Ospedalieri Val'desi vivamente iringrafflia^i donatori del 'loro initeresaamento.
t
Il 20 gennaio u. s. abbiamo aocòmpagnato all’estrema 'dimora le
spogli© mortali di Gönnet Pietro
Paolo 'di anni 76 da San Cristophe. 'Oiroonidavano il feretro gli affezionati familiari con una vera folla
di amici © fratelli in 'Cristo. I familiari, ma non tutti, che già due figli
6 altri 'Congiunti lo avevano preceduto recentemente nella Casa -del Padre
attraverso a ■circostanze dolorose.
Gran'd© cordoglio adùnque, ed aggravato dal ricordo di altri lutti recenti ;
ma cordoglio cristiano, tutto fatto
d’amore, di serenità e di speranza.
La iChiésa tutta ^ripete alla famìglia in lutto e particolarmente al diacono Gönnet ,la sua fraterna simpatia.
LETTORI
ABBONATI
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l’am'montarc dell’abbonamento
ai giornale
p«r l’interno L. 500
per l’esterno L. 900
servendovi del c. c. p. 2-17557
della Libreria Claudiana - Terre PcIIlcc.
iimii-iiiiHiii
Or. DANIELE ROCHAT
riceve in Torre Penice
(viale Mazzini num. 10)
martedì dalle ore 14 alle 16
venerdì dalle ore 10 alle 16
a Torino riceve gli altri
giorni, dalle ore 14,30 alle
ore 16,30, in via Bertbollet, 36 (ospedale evangelico)
])oft
Francesco Fonie
MIDICO CHIRURGO
TORRE PELLICE
AEROSOLTERAPIA
▲
È stato aperto in Viale Maz*ini 10 uno studio medico attreze
zato per le nuove cure malato-'
rie a base di Aerosoli, partir
colarmente adatte per il trai/
taràento ^delle malattie polmor
nari (asma, bronchiti^..) e per le
affezioni acute e croniche deh
l’orecchio, naso, e gola.
Lo studio funziona sotto la
direìeione del Dott. F. Fonio
ed è aperto tutti i giorni dalle
15 alle 17.
Consulente per le malattie
deir orecchio, naso e gola il
Dott. D. Rochat. martedì e ver
nerdi, ore 14rl6.
et'
1*.
Dir. Besp. Ernvounno Bastan
Arti Graf. «L’Alpina» - Torr© Pellice
3
La moglie Bivoira Enrichetta, i figli, le fiffUe, le nuore ed i nipoti del
compianto
aiOVANNI MICHILIN SALOMON
■I
ringraziano sentitamente tutti coloro che si sono uniti di loro dolore
in occasione della dipartenza del loro
caro. Un ringraziamento pa/rticolare
al Pastore Sig. Deodato, ai rappresentanti dell’Esercito della Salvezza,-,
al dott. Gardiolj ai vicini di casa ed
a tutti coloro che furono loro di. conforto nella dolorosa ci/rcostcmza.
Angrogna (StctlUat) 23 gennaio 1240.
Le famiglie. Vinay e Boston commosse dcH tributo di simpatia ricevuto in occasione della di-pavrtenza del
caro
BABBO
.^Bingraziono tutti guanti furono
loro di aiuto e si associarono al loro dolore.
uS'. Germano Ghisone 14 - 1 - 1949
1
Le famiglie Bivoire, Sibille, Paschetto ringraziano quanti, in ogni
■modo, furono loro vicini in occasione
dàlia dolorosa dipartenza della loro
cara
■LISA PASCHITTO
Uno spedale ringraziamento al dott
Gwrdiol che la curò per lunghi anm}
alla zia. Di Maggio e ai Pastori Ayassot e Tron.
Torre Pellice (¿21-1-49
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