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TORRE PEU.ICÉ
DELLE VALLI VALDESI
Quindicinale
della Chiesa Valdese
Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e latevi^un cuor nuovo e uno spirito nuovo
Anno LXXX — ,Num- 34
Abbonamento : Lire 600 per L'interno^ Lire 1000 per l’ciitero Cambio d indirizzo L, 30 — Amministrazione ! Clandìana - Torre
* Spedizione in abbonamento postale^ 1^ Grappo
Pellice > C.C.P. 2A75Ü7 Prezzo L. Sd
TORRE PELLICÈ, 6 Ottobre 1950
Ili TH|lPO DElili’fllfiSifi
Leggere : Evangelo di S. Maiieo cap. 6, verseci 24-33
La vita degli uomini del nostro tempo è dominala dalla paura di quel che potrebbe accadere.
Og/tó volta che si parla di una crisi internazionale
si corre ai ripari: la massaia comincia di nuovo a
far provviste; chi ha delle ricchezze le mette al sicuro, nei paesi più isolati e lontani e compera case e terreni; chi può, acquista oggetti preziosi o
cerca di prepararsi, in montagna, una base sicura,
ben protetta, ben provvista; chi non può vorrebbe
l>oter fare altrettanto, e intanto, per evitare guai
futuri, cerca di non prendere posizione, di non farsi notare, di sparire nell’ombra.. Così tutta la vita
dell’uomo è dominata dalla paura del domani; il
nostro è il tempo dell’ansia: perfino i bambini,
quei bambini che sono stati strappati alle loro case, che sono vissuti nei campi di concentramento,
anche quando tornano alla vita normale conservano il vizio di serbare e nascondere dei pezzi di pane! L’ansia del domani, la paura di quello che poli ebbe,succeder e, regna nei cuori degli uomini, dei
poveri e dei ricchi, dei piccoli e dei grandi : il nostro è il tempo dell’ansia.
Come gli uccelli del cielo
e i gigli dei campi j
La parola di Gesù che abbiamo letto porta ,un
messaggio chiaro e forte che la nostra generazione
ha proprio bisogno di ascoltare e di meditare:
« Mori state in ansia per la vita, — egli dice — per
quel che mungerete, per quel che vestirete. Dio vi
ha creato e con la vita vi darà il sostentamento ».
Dobbiamo proprio scoprire di nuovo il significato di queste parole. Non è un invito ad abbandonarci alla rassegnazione, come molti fanno: a II
ilestino è cieco — essi dicono — e l’uomo è il suo
trastullo; a cosa vale darsi tanta pena per prevedere i pericoli e trovarvi riparo, quando un caso banale può perdere o salvare senza ragione apparente.'' ». Ma non è questo il significato delle parole di
Gesù. L’uomo non è nelle mani del « destino », ma
nelle mani di Dio; non è vittima di una forza cieca, ma è sorretto da colui che vede, che sa, che
guida e che alla fine, trionfa Oh, lo so, noi non
conosciamo più la presenza e la potenza di Dio:
sono parole che non significano più nulla. Perchè
noi non sappiamo più guardare le cose semplici e
vere che Dio ha creato; tutto il tempo noi guardiamo le cose che noi uomini abbiamo create e di
lasciamo distrarre e stordire da esse: vediamo le
scoperte, le invenzioni, la tecnica, la pubblicità,
le armi, la radio, i giornali, vediamo tutte le cose
dell'uomo e finiamo per convincerci che il mondo
è opera nostra come se lo avessimo creata noi — e
allora, sì certo, siamo in ansia perchè il monde dell’uomo è malvagio e corre alla sua fine..
Ma il mondo non è stato creato dall’uomo! lisciamo dalle nostre città ansiose, lasciamo da parte i giornali e la radio e i mille inutili congegni e
Ì ritrovati e le invenzioni e le scoperte e i progressi, e consideriamo le grandi opere di Dio: i cieli
e la terra e la fam'tglia infinita delle cose creata...
guardiamo con Gesù, gli uccelli del delo e i gigli
dei campi., e il nostro spirito ansioso troverà la
pace nella contemplazione delle cose che erano al
principio quando l’uomo nen aveva ancora creato
questo mondo.
Dio guida il mondo e provvede alle opere sue.
E l’uomo, anche l’uomo, malgrado la sua protesta
di aver costruito un momlo suo, è sua creatura e
guidalo dalla sua provvidenza. E per quanto egli
possa guastare e sovvertire l’ordine di Dio nel mondo, per quanto egli po.ssa ribellarsi al suo creatore,
il mondo non sfugge alla mano di Dia e resta per
sempre guidato dalla sua provvidenza. Non siate in
ansia... il Dio che vi ha creati non vi abbandona.
E un’altra cosa ancora: Avviene oggi che per
molti lo scopo della vita è proteggere la vita stessa: noi circondiamo con ogni cura e protezione lo
scrigno della nostra vita... ma non sappiamo poi
i/unle sia il suo valore, quello che c’è dentro lo scrigno. Ma Gesù ci avverte: lo scopo della vostra vita
è cercare Dio e vivere in armonia con la Sun volontà, « cercate il regno di Dio e la sua giustizia... ».
Dalle profondità del nidln egli ci héTcreati perchè
rispondessimo, perchè lo conoscessimo e nell’vjiiverso risuonasse la voce di gioia e di creature libere e coscienti che annunziano la gloria del loro creatore.
Con serenifà e fiducia
Diletti miei fratelli, se è vero che viviamo nel
tempo dell’ansia, non dobbiamo lasciarci preruiere dall’ansia di tutti. Lasciamo stare le previsioni,
i calcoli, i tentativi ili assicurarci un futuro che non
è nelle nostre mani. Non ci facciamo delle ansio
per il domani, per il cibo e il vestito, per i figli che
crescono in un mondo incredulo e amaro, per i giovani che possono essere chiamati alle armi, per i
vecchi che restano senza sostegno, per la società che
si dissolve e .si perda, per l’umanità smarrita che
non sa trovare la via della pare. Ma diamo invece
l’esempio della nostra fede. Viviamo ogni giorno
con serenità e con fiducia, snpemlo che non dal denaro o dalle provviste dipende la nostra vita, ma
soltanto dall’opera che Dio ha compiuto, creando
il mondo e ognuno di noi, e salvandoci per mezzo
di Cristo. Ripetiamo a questo riguardo le parole
trionfanti dell’apostolo Paolo : « Se Dio è per noi
chi sarà contro di noi? Colui che ha dato il suo Figliolo per tutti noi, come non ci donerà tutte le co.se con lui? ».
Giorgio Girardet
Conferenza delle Chiese Evangeliche
dei Paesi Latini d'Europa
A Torre Pellice s’è respirato per
. alcuni giorni aria di ecumenismo.
La piccola capitale, della Chiesa Val^ dese, già abituata a ricevere ogni anno, in occasione del suo Sinodo, i
rappresentanti di vari Paesi, ha vissuto in qiiest’ultima settimana di
Settembre alcuni giorni di ancor più
accentuala atmosfera internazionale.
Si sono infatti adunati a Torre Pellico per il Primo Congresso delle
Chiese dei Paesi Latini d’Europa circa settanta delegati delle, varie Chiese, Opere e Comitati di Portogallo,
Spagna, Italia, Svizzera, Francia e
Belgio tra cui alcune delle personaf lìtà più in vista del Consiglio Eeume,nico ed inoltre Amici ed osservatoti
z. di vari F’aesi sia Latini (Sud Ameriea) che Anglosassoni (Inghilterra,
' Scozia, Stati Uniti, Olanda, Paesi
"Scandinavi ecc..). Naturalmente non
mancavano i giornalisti di un po’
ogni dove.
La Conferenza ha diviso i suoi lavori in tre sfere di azione: Tre grandi riunioni pubbliche nel Tempio di
Torre Pellice, nelle tre sere del 25,
26 e 27, tre riunioni plenarie' (Martedì mattina e Giovedì mattina e pomeriggio), il rimanente del tempo
lavoro di commissioni c di comitati
nella ripartizione delle tre branche
di studio e di discussione previste:
Evangelizzazione,, Rapporti di Chiesa e Stato (problema della libertà
religiosa), e Gioventù.
Daremo brevemente notizia ai let
lori delle due prime serie di mani
lestazioni, i lavori delle Commissio
ni non avendo interesse per il pub
hi ico se non in quanto le loro deli
herazioni portarono a deliberazioni
delle .sedute plenarie.
Innanzi tutto le tre serate raccolsero per tre sere consecutive, malgrado il tempo non sempre favorevole, un pubblico numeroso ed attento.
Le Chiese minorilerie
dei Paesi Latini, ad eccezione parziale della Svizzera, sono infatti delle minoranze in Paesi di maggioranza Cattolica Romana. L’oratore ne
delìnea innanzi tutto la situazione
generale: come ogni Chiesa, le Chiese minoritarie appartengono ad un
tempo a due rèaltà e due mondi diversi: la realtà ed il mondo divino
cui esse appartengono « de iure »
per la loro origine e natura di Chiese di Cristo e la realtà, sociale delle
istituzioni umane in cui vivono ed
alla cui vita partecipano fc de facto ».
In tale duplice contemporanea ap[»artenenza sta da un lato la grandezza e daU'altro la miseria delle
Chiese. L’appartenenza di queste
(Chiese al mondo della Riforma indica appunto il loro volere e la loro
possibilità di una riforma della realtà umana, sociale, da parte della
realtà divina. Nel campo della loro
vita di istituzioni umane le Chiese
hanno il diritto di pretendere dalla
Società politica in cui vivono la libertà religiosa. Tale libertà è purtroppo 'spesso contrastata ed a volte
negata nei paesi latini. Sia che si
tratti di violazioni flagranti della legislazione, sia che si tratti dei numerosi attentati alla libertà nella
prassi sociale e polìtica di vari paesi, il grave problema non può non
attirare la pensosa attenzione della
Conferenza e di tutte le Chiese Evangeliche del mondo. L’atteggiamento della Chiesa Cattolica Roma
na è purtroppo sotto questo aspetto
assai equivoco: mentre reclama il diritto alla propria libertà nei Paesi
ove è una minoranza, non è disposta a concedere, laddove è maggioranza, gli stessi diritti alle minoranze di culto diverso, sebbene vi siano
anche nel suo seno (in Francia particolarmente) personalità di valore
che non si stancano di affermare che
l’onore ed il prestigio della loro
Chiesa sarebbero assai meglio affermati da una posizione di completo
rispetto dei diritti della personalità
umana e della libertà di coscienza.
Fino a che punto queste voci potranno farsi sentire ed avere efficacia al
cospetto della intransigenza della
Curia? Le Chiese minoritarie hanno comunque la missione di ricordare al mondo che la vera libertà
non è tanto quella che le costituzioni e le leggi sanciscono, ma quella
delle coscienze e delle Chiese subordinate solo <?d unicamente al loro Si
Lnnedi sera: Presiede il Presidente della tlonferenza il Pastore Mare
Boegner (Presidente della Federazione delle Chiese Riformate di Francia e, imo dei Presidenti del Consiglio Eeumenieo). Oratore il Doti.
Visser’t TIooft Segretario Generale
del Consiglio Ecumenico, il quale
parla, con la documentazione aggiornata e completa che il suo ufficio
gli fornisce e con la competenza che
ormai tutto il mondo gli conosce, sul
tema : « La funzione delle Chie.se
Minoritarie ». Quasi tutte le Chiese
gnore.
Vi sono però due pericoli dai quali le Chiese minoritarie debbono
sempre guardarsi: il primo quello di
rinchiudersi in se stesse di fronte
alla ostilità dell’ambiente, dimenti<!ando la loro missione evangelistica
che sola invece può permettere foro
di rimanere costantemente aperte ai
mondo che le circonda. Il secondo il
pericolo del settarismo quale reazione alle degenerazioni dell’autoritarismo che le confronta. Il pericolo dì acquistare una mentalità di soggettivismo settario che faccia loro
perdere di vista la grande realtà universale della Chiesa. In questo
campo il movimento ecumenico può
essere di grande aiuto alle Chiese
Minoritarie presentando loro del
continuo la grande realtà della « nnità » della Chiesa, di quella unità
che non viene per imposizione dall’alto, ma che è vero frutto della tini tà dello Spirito.
Il Sud America
La seconda serata presieduta dal
Pastore Koechlin, Presidente della
Federazione delle Chiese Svizzere, ha
dato la parola al Past. Maro Boegnei',
il quale, per la durata di un’ora di
vero diletto spirituale, ha fatto rivivere dinnanzi all’uditorio il suo viaggio dello scorso anno nel Continente
Sud Americano in visita alle Chiese
del mondo Evangelico delle varie
Repubbliche di lìngua spagnola e
portoghese.
L’oratore sì è soffermato in
particolare a parlare delle Colonie
Valdesi dell’Uruguay e dell’Argentina. Sulle rive del Rio della Piata
egli ha visitato i Valdesi e ne ha riportato una impressione assai lusinghiera. I Valdesi del Sud America’
(ornlai iilfeà 12 mila qùèRi raccolti
nelle 13 Chiese della regione) non
solo serbalo viva la fede dei Padri,
ma ne conservano anche usanze e costumi, parlano ancora il francese e,
sebbene in condizioni ambientali assai diverse, esprimono un vivo attaccamento alla Chiesa madre. Ma
nell’America Latina i Valdesi non
sono che una parte della popolazione protestante che assomma ormai a
circa 4 milioni di fedeli raggruppati
in Chiese viventi e piene di zelo missionario in mezzo ad una popolazione nominalmente cattolica, ma di
cui solo circa l’8% è cattolica praticante. Accanto ai Valdesi ci sono gli
emigrati di Svizzera, dei Paesi Scandinavi, i Luterani di origine Germanica e le Missioni del Nord Anierica che hanno creato (questi ultimi
in particolare) delle Scuole che sono
all’avanguardia tra gli istituti di istruzione del Continente. Nell’ultima parte della sua conferenza, condita di aneddoti e ricordi personali,
il Pastore Boegner ha trattato dell’aiuto che le Chiese Evangeliche dell’Europa possono e devono dare à
quelle del Sud America nel campo
della cultura e degli studi teologici.
La comune mentalità latina tra le
due regioni quasi agli antipodi geografici postula da parte della vecchia Europa la necessità e l’urgenza
del contributo culturale di cui le giovani Chiese. Sud Americane hanno
sete nel loro dinamismo evangelizzatore.
segue
E. Ayassol
Ai lettori
del giornale
Comunichiamo ai nostri lettori che,
a decorrere dal 1 Gennaio 1951, i
giornali L’Eco delle Valli Valdesi
(Dir. Past. Ermanno Rostan) e La
Luce (Dir. Prof. Giovanni Miegge)
saranno ]mbblicati a Torre Pellice
ed usciranno a quattro pagine, a settimane alternate.
La Tavola Valdese, ponendo su
questa nuova base il problema della
stampa, ha cercato di risolverne le
difficoltà finanziàrie, senza nuocere
alle legittime esigenze dei lettori.
Essa annunzia un abbonamento
cumulativo ai due giornali alternati
settimanalmente al prezzo di Lire
1000 j>er l’interno e di Lire 1600 per
l’estero; chi intende abbonarsi ad
un solo giornale quindicinale dovrà
pagare l’abbonamento di Lire 600
per l’interno. Lire 1000 per l’estero.
L’abbonamento cnniulalivo, oltre
al vantaggio del prezzo, permette di
ricevere ogni settimana un giornale e
di seguire la vita della Chiesa nei
suoi vari aspetti. C’è da augurarsi
che esso sia preferito da molti, se
non da tutti.
L’ahbonanientò pMò essei* versato
fin dà ora ai Pastoni oppure direttamente alla Libreria Claudiana, Torre Pellice, sul c. c. p. 2-17557.
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- Il —
La iinminente proclamazione delTAssunzione della Vergine come
a verità rivelata » è un chiaro esempio del concetto di rivelazione, che
viene sempre più chiaramente determinandosi - nel Cattolicesimo romano. L’Assunzione della Vergine non
può invocare in suo favore nessuna
chiara indicazione delle Sacre Scritture, ed anche la tradizione più antica tace completamente fino al sesto
secolo. I due principi! fondamentali
del dogma cattolico sono duncjue
chiaramente contrari alla nuova dottrina. Ma l’idea della Assunzione
della Vergine esiste nella pietà cattolica (in Oriente dal VI secolo, in
Occidente dall’epoca di Carlomagno).
Questa opinione è oggi cod diffusa.
dì 6I0VANNI MIEGGE
cosi generalizzata, e cosi cara al cuore delle moltitudini del cattolicesimo (sopratutto mediterraneo e latxuo-americano), che la Chiesa sente
di poter passare sopra i due princi]iii più rispettati, più rigorosi della
sua fede: e ardisce proclamare come
verità rivelata una dottrina che non
contenuta uè nella Sacra Scrittura
uè nella tradizione dei primi secoli.
Così facendo, la Chiesa stessa si
presenta come lo strumento di una
rivelazione continua, il cattolico
che vuol sapere qual’è la rivelazione evangelica non deve anzitutto
riferirsi ai documenti storici di quella rivelazione: deve domandarlo alla Chiesa vivente. Ciò che la Chiesa
crede, e crede con sufficiente concordia per poterlo definire come oggetto di fede universale, è per quel fatto stesso dottrina rivelata. La Chiesa è l’organo permanente della rivelazione divina, e quella rivelazione
può andare anche al di là dell’Evaugelo.
Se la Chiesa cattolica ardisse dichiararlo chiaramente, la sua posizione sarebbe limpida e coerente. A
noi resterebbe soltanto da dire che
ijuella concezione della rivelazione
non è la nostra, e che noi dobbiamo
assolutamente restare fedeli alla fibbia ed alla Bibbia soltautó. Ma la
(Chiesa cattolica non può assumere
chiaramente e senza riserve quella
posizione tanto semplice; perchè la
Chiesa cattolica, si voglia o no, rimane legata all’autorità della Bibbia, a cui aggiunge quella della tradizione; e se l’una e l’altra sono contrarie ad un nuovo dogma o totalmente lo ignorano, la Chiesa non
può impunemente permettersi di dicdiiararlo come verità rivelata, anche se è una pia opinione professata
dai suoi fedeli. La Chiesa deve dimostrare a se stessa e al mondo, che la
pia opinione è contenuta, se non a esplicitamente » almeno implicitamente in qualche parte della Bibbia
e della tradizione più antica.
Perciò assistiamo ad uno sforzo,
veramente singolare e penoso, da parte dei teologi cattolici, per trovare
([ualche punto di appiglio alle nuove dottrine nella Bibbia e nella tradizione, a costo di sforzature, di abusi di significato, che si possono iaeilmente immaginare. Aspettiamo
la Bolla papale, per vedere esattamente quale sarà la motivazione biblica che verrà data alla Assunzione
di Maria; sebbene quello che ne sappiamo dai mariologi ci autorizzi a
pensare che sarà una cosa pietosa
I leologi sono essi
in buona coscienza?
Ma la Chiesa non può uscire dalle strettoie della sua posizione dottrinale. Non può dar di frego semplicemente alla Bibbia e alla tradizione. Non può dire semplicemente :
M La rivelazione sono io ». Non può
dichiarare senza ambagi, che la viva fede della Chiesa, diretta dal suo
magistero infallibile, è la vivente,
mobile, perpetua rivelazione divina.
Non lo può, perchè allora cadrebbe neirinviso modernismo, e aprirebbe le porte ad una evoluzione dottrinale illimitata, che la Chiesa te
me, più che non la desideri. Perciò
è costretta a muoversi penosamente,
tra le ^ opposte necessità del suo biblicismo e del suo tradizionalismo da
una parte, e la evoluzione spontanea
della sua pietà popolare dall’altra.
Perciò non credo che i teologi cattolici, che hanno preparato assentiranno alla proclamazione della Assunzione come dottrina rivelata, lo
facciano, in fondo, con perfetta buona coscienza,
E del resto: anche ammettendo
che la Chiesa sia l’organo della rivelazione divina, che la rivelazione continui, e che i «lecreti papali ne siano
lo strumento, si può veramente credere che lo Spirito Santo, in questo
tragico e formidabile ventesimo secolo, non abbia nessuna preoccupazione più grande, che quella di assicurarci, che circa venti secoli fa,
una pia donna israelita, madre di
Gesù, è uscita dal sepolcro ed ha
raggiunto il suo Figlio nel cielo: cosa che i credenti avevano ignorato
senza accorgersene per cinque secoli, che i cristiani di tanti altri secoli
avevano ritenuto ■ di poter ignorare
senza pericolo?
Il dogma deU’Assunzione di Maria ha veramente una importanza cosi fondamentale, che valga la pena
di mettere in moto l’apparato supre»
mo del magistero infallibpe per definirlo? Da quando il dogma deirinfallibilità papale è statò proclamato,
il papa non ha ^cora mai definito
nulla infallibilmente «c ex cathedra » ;
la sua prima definizione dev’essere
veramente questo dogma inutile,
marginale, e‘d estraneo alla rivelazione evangelica?
«Nella gravilà
deirora^ presenle
sulla terra? », aentbra prossima ad „
avverarsi. 11 mondo affonda nella «
disperazione, perchè nulla * sembra
poter richiamare in esso la fede per- '
data.
In presenza di questa situazione
tremenda e senza precedenti nella
storia, che fa la Chiesa? Essa non sa
fare altro che richiamare le menti
alle dimostrazioni scolastiche della
esistenza di Dio, condannando una
volta di più coloro che dubitano della capacità della ragione a dimostrarla (Enciclica: Humani generis).
Cioè, oppone alla disperazione di
un’età apocalittica l’ordinaria amministrazione dei suoi professori di
teologia. Ma sfoggia il suo sontuoso
apparato soprannaturale di definizione, e fa scendere dal cielo lo Spirito Santo, in favore dell’inùtile dog
li mondo è oggi diviso nel conflitto più grave di giti i secoli. Si affrontano in duello mortale due ideologie grandiose, che aspirano entrambe a dominare il mondo intero. Non
è ancora escluso^ che debbano presto o tardi scontrarsi in una guerra
cosi gigantesca, che le sue prospettive richiamano a|lla mente anche dei
meno credenti le fosche profezie dell’Apocalisse. Incombe un incubo di
giudìzio iìuale, e si parla correntemente del possibile tramonto di ogni civiltà.
Intanto, i fondamenti stessi della
fede sono scrollata. Milioni di uomini non sanno più letteralmente se
sia ancora possibile credere in un
Dio qualsiasi. La previsione angosciosa di Gesù: «.Quando il Figlitiol
delVuomo verrà, p-Overà egli la fede
Un messaggio
L’APPELLO DELLA TAVOLA VALDESE
Chi legge i nostri giornali ne avrà preso visione e chi non li legge
avrà .sentito dire, non senza, meraviglia, che la Tavola Valdese ha lanciato un appello per una sottoscrizione straordinaria in vista del raggiungimento della cifra di 50 milioni: una vera cifra atomica.
ISon vorremmo tuttavia che questo
appello lasciasse troppo perplessi e indifferenti quanti non riescono
a comprendere perchè mai si debba
raggiungere in tutta la Chiesa Valdese la somma di 50 milioni. Certamente per nessun altro motivo, se non
per .sanare il grave disavanzo che si
è venuto accumulando in questi anni
del dopo guerra e per dare all’Amministrazione Centrale i mezzi necessari a fronteggiare l’attuale situazione
quotidiana.
Primo Elenco di doni ricevuti dal Cassiere della Tavola
in seguito all'appello straordinario
Non ci meravigliamo che delle obbiezioni possano essere fatte a quella richiesta. D'altra parte le gravi
difficoltà esistono e bisogna fronteggiarle. La Chiesa Valdese che vive
soltanto del contributo dei suoi fedeli e dei suoi amici ci chiede ora uno
sforzo speciale, unico, che non intacchi negativamente le nostre regolari contribuzioni annue; uno di quegli sforzi che bisogna fare qualche
volta nella vita per uscire da una
grave situazione di crisi.
La sottoscrizione è ormai aperta.
Non per imporre dei pesi troppo gravi a chi non li può portare, non per
torturare chi già soffre, ma per ricevere le offerte, qualsiasi offerta fatta
con amore e con liberalità, in aiuto
alla Chiesa e all’opera di Dio che devono essere servite anche con il nostro denaro: senza rimpianto, senza
avarizia, anzi con vivo senso del dovere e della solidarietà che tutti ci
unisce in un unico sforzo, per un unico grande servizio.
0. L. 1.Û0Ü.0ÛO P. G. Iraly » 1.000
Gherardi y> 200.000 A Z. » 3.000
G e K. » 200.000 .Allio l.OOO
Costabel G. y> 50.000 Biondo » 1.000
Comba Guido » 50.000 Alfieri » 10.000
MesBina G. » 100.000 Borgia » 500
M. H. » 50.000 Leoni » -500
Godiuo S. e Sig.a : 100.000 Santi T. » 10.000
n. K. L. » 100.000 impala S. » 50.000
Peyrone! G. fam. » 55.000 Chiesa Orsara » 5.000
Girardet Col. G¿ » .50.000 Spini G! » 1.000
A ime Edoardo y> 40.000 De PilippÌH » 10.000
Vingiano G. » .^5.000 Pons India » 500
Peyrot Giorgio » 50.000 Lucani A. » 30 000
Euhnnann A. » 50.000 Bosio Emanuele » 15,000
Longo l^ldoardo » 20.000 A. P. » 4.500
Bertolè L. » 20.000 Rostan Ermanno » 40.000
Piacentini M. » 20.000 Tron Laura, Pigli » 18,000
Ricca A. y> 29.000 Pons r. prof. » 6.000
Bert U. » 21.000 Wyler G. » 5.000
Bosio Davide y> 15.000 Paroissienne d’Angrogne » 1.000
Corsani Mario » 10 000 Chiesa di Torre P. » 80.000
0. N. B. » 1Ô.000 Rocchi S. » 20.000
Wyss R. » 15.000 Miegge Giovanni » 10.000
Luzzani » 5.000 Michelin Edoairdo » 20.000
Corsani E. Jun. » 5.000 Schreiber A. e C. » 10.000
Jalla Attilio » .5.000 A. N. R. » 5.000
Mathieii Geraldo » 5.000 Colucci S. » 50.000
M. L. » 5.000 Pons Silvio » 10.000
Cielo D. » 5.000 Mantelli G. » 20.000
Laurora V. y> 10,000 Dnvite Carlo y> 100 000
Busearlet J. M. » 10.000 Davite Franco » 100.000
Girardet G. » 6.000 —
Ribet Aldo » 10.000
Bouchard G. 10.000
Del Pesco G. 7> 50.000 COMUNICATO
Subilia V. » 5.000
Alessio A. » 10 000 La Tavola ha deliberato che la ce-
Bensì G. » 4.000 lebrazione della Riforma abbia luo-
Peyrot Oiov. Sommai) i P. » 5.000 5.000 go, quest’anno, la Domenica 29 OtBianconi M. » 10.000 tobre.
Giorgiolè Guzzo » y> 2.000 2.000 La colletta del giorno sarà desti-
I. M. » 1.000 nata alla Società Biblica.
Vicino Ghiglieri » » 1.500 1.000 Il Moderatore:
N. N, Napoli » 1.000 Guglielmo del roseo
Hai Ietto e meditato Tappello finanziario della Tavola Valdese ?
Hai preso sul serio il tuo dovere di membro di chiesa, anche nel campo delle offerte ?
Che cosa offri per raggiungere la somma di:
____ 5 0 MILIONI? - ^ ^
ma dell’Assunzione di Maria! La
quale, evidentemente, lu^gata dalla solenne definizione é df^e feste
grandiose che l’accompagneramio,
intercederà presso il Padre Celeste,-I
affinchè la pace dei suoi devoti sìa
preservata, e la catastrofe mondiale
sia differita.
Cosi abbiamo letto in un grande
giornale d’informazione dell’Italia
settentrionale. Sarebbe evidentemente empio domandare che cosa la ^
Vergine avrebbe fatto, se il dogma J
non fosse stato definito. Avrebbe
forse —- si perdoni questo pensiero ‘
—- con femminile dispetto abbandonato il mondo alla rovina? Ma è
tempo che diciamo le ragioni sostanziali del nostro dissenso.
(segue) g'j
ai predicatori
La Chiesa non ha bisogno di nuove o migliori organizzazioni o metodi, nia ha bisogno di uomini dei quali lo Spirito Santo si possa servire,
di uomini di preghiera, potenti nella preghiera. Lo Spirito Santo non
.scende sulle organizzazioni ma .sugli
uomini.
La predicazione non è che una voce che muore nel silenzio; il testo,
il sermone sono dimenticati; il predicatore vive.. Il sermone non puì> dare la trita se l’uomo che predica lurn
è pieno di vita. / predicatori morti
danno dei sermoni morti e che uccidono. Tutto dipende dal carattere spirituale del predicatore. Il sovrano
sacrificatore portava sulla sua fronte, scritto in lettere formate di pietre
preziose, le parole: Santità all’Eterno. Così, ogni predicatore deve essere dominato da questa santa mas-sirua. Gionatan Edwards diceva: « Io
cerco senza requie più santità e più
.somiglianza con Cristo. Il cielo chedesidero è un cielo di santità ».
E’ a se stesso che il predicatile
deve rivolgersi con più forza e severità, è su se stesso che deve lavorare
con più zelo, sincerità, perseveranza. L’educazione dei dodici fu il grande lavoro di Cristo, l predicatori non
. sono dei fabbricatori di sermoni, ma
di uomini e di santi; e colui che vuole quest’opera deve essere lui stes.so
un uomo santificato. Dio non ha bisogno di grandi talenti nè di grandi
predicatori, ma di uomini santi, potenti per fede e per fedeltà, di uomini predicanti dal pulpito dei sermoni santi, e viventi delle vite .sante
fuori dal pulpito, il vero sermone si
prepara nella solitudine, l’uomo di
Dio anche; la sua vita e la sua fede
profonda nascono dalla comunione
segreta con Dio. La preghiera crea
l’uomo, la preghiera crea il predicatore, la preghiera crea il pastore. Il
predicatore che non fa della preghiera il fattore principale sia nella sua
vita personale, sia nel suo ministerio,
non può che esser debole nelle mani
di Dio, e impotente per compiere l'opera di Dio in questo morulo.
E. M. Bounds
Mddemoiselle ,
Lydie Servien • i
Mal corso dell’estate è deceduta a
Edimburgo una buona e fedele amica
della Chiesa Valdese e di molti vài.desi, la Signoritia Lydie Servien.
Per quanto in ritardo, siamo sicuri
che ìnolti lettori udranno con covnio- _
¡¡ione la notizia della dipartenza di • ■
colei che avevano conosciuta ed ap-‘
prezzata nella lontana Scozia durapic
il loro soggiorno di studio o di vacanza;.
Originaria di Clairac, in Francia, si
era stahiliin. a Edimburgo verso il 1900,^
come insegnante della lingua frani t-*
se. In cinquanta anni di insegnamen- ^to si era fatta altamente apprezzar,:
ed amare per le sue doti di intrlligen- y
za e di bontà. «
Non nascondeva la sua /e<G evangelica e, mila locale chiesa di lingua
francese, la signorina. Servien era uno
dei membri più devoti e più fedeh
Ma sopratutto la ricordano con riconoscente affetto i molti candidati in
Teologia valdesi, francesi e svizzeri, i ,,
quali si sono succeduti a Edimburgo
per il loro anno di studio all'estero e 'i(
per i quali l'appartamento di Brunt-^.^
§
f-lì
sfifild Terrace è sempre stato aperto'^
ed accogliente, un vero focolare dove si sono trascorse molte ore di fraterna _
amicizia e di viva allegrezza. Per mal- 'i’*“
ti Pastori valdesi, delegati in Gran.
Bretagna, la casa della Signorina Set-,
vien è stata anche un’oasi di riposo '®’ ’
alle fatiche dei lunghi viaggi.
§
E’ stata per noi una buona sorella
in fede che dimostrò in tante nreasio-'. L
ni il suo amore per la nostra Chiesa. tS
Non le mancarono le lotte delizi
iu e, sopratutto negli ultimi anni,
prove. Ma netta sua solitudine è stata/^circondata dall'affetto di molti ed i‘%
stata confortata dalla sua serena e sin-‘f^
cera fede nel suo Signore e Salvatore.,}
Alla sua memoria mandiamo un ri-'ii
conoscente pensiero. (e. r.)*
3
L*KCO DELLE VALLI VALDESI
" N-T/1
iv ih
Angrogna (Capoluogo)
Subato 23 settembre abbiamo accompagnato alla sua ultima dimora terrena la
spoglia mortale del nostro fratello Rivoira
Bartolomeo, deceduto a Chifi d’gagn alla
età di anni 72 dopo breve malattia.
Alla famiglia afflitta ridiciamo la nostra
fraterna simpatia rristiana.
Ringraziamo il sig. Arnaldo Bensì per
la sua predicazione della Parola di Dio
Domenica 24 settembre.
e. a.
Luserna San Giovanni
4i', molto apprezzala. Ringraziando questi va^ ri messaggeri di Dio, auguriamo che il loro messaggio fruttifichi alla gloria di Dio.
G. B.
membro del Consiglio Ecumenico è stata
Massello
(ìongedo. Nel prendere congedo della
Comunità, dopo undici anni di miniaierio
trascorsi in essa, U pastore, anche a nome
della sua famiglia, ringrazia di cuore per
le testimonianze di affetto ricevute in occasione della sua partenza, come pure tuti ti quelli che in qualunque modo hanno
cooperalo con lui al buon andamento dell’opera: i membri del Consiglio di Chiesa, delle varie attività ecclesiastiche ed ü
pastore A. Lebet che l’ha validamente coa- diuvato. Egli si permette di raccomandare
alla fraterna accoglienza della popolazione
Ü nuovo conduttore della Chiesa, pastore
j, Raimondo Debély, di Neuchâtel, che sarà,
fra non molto, a Massello, unitamente tdj
la sua gentile signora,
’A questi esprimiamo l’augurio di un ministerio lungo ed efficace nel seno di que
sta comunità.
Pramollo
1 NOSTRI SCOMPARSI : Ha chiuso gli
occhi alla luce terrena dopo lunghi mesi
... di malattia Teofilo Peyronel delle Case
Nuove. In giugno egli aveva ancora voluto essere portalo su a « l’Eiretto » dove era
solito passare i mesi estivi. Gli sembrava
che l’aria buonu e fresca di lassù lo avrebbe aiutato a cacciare quel malessere che
piano piano andava consumando le sue energie fisiche. Ma il Signore aveva JispoHto altrimenti ed aU’alba del 16 settembre
egli è stato chiamato a salire più in alto.
Il ricordo ed il vuoto che egli lascia sono
grandi; egli era infatti sempre pronto ad
accorrere accanto a coloro che venivano a
chiedere il suo aiuto e che avevano bisogno delle qualità di cui era dotato. Al suo
accompagnamento funebre che ha avuto
luogo la domenica 17 settembre sono intervenuti molti conoscenti e molti amici i
SS”' *
quali hanno voluto così testimoniare anco
ra una volta del grande affetto e della gran.. de stima in cui era tenuto.
Alla famiglia afflitta, ed in modo speciale al figlio Oreste, Pastore della Chiesa
Valdese dì Napoli, desideriamo far giun5 gere ancora l’espressione della nostra viva
e sentita simpatia cristiana e del nostro
fraterno affetto.
Sono stati presentati al S. Battesimo, rispettivamente il -6 agosto ed il 10 settem'
bre, Loris Bounous dì Remo e di Denise
Bounous di Pomeauo e Carla Long di Oreste ed Elsa Long dei Ciotti.
Ancora molte vivissime felicitazioni ed’
auguri di ogni benedizione nel Signore.
ì Atti liturgici, trimestre Luglio - Settembre.
Battesimi: Cullo Ornella di Francesco e
di Costantin Dora; Malan Bruno di Giovanni -ì dì Bounous Maria; Costantin Franl'ca di Illur e dì Gamba Ada; Giordan Ma•risa di Enrico e dì Costantin Ida; Peyrot
Ely di Giorgio e dì Decker Elisa; Vittone
Iv. ■ Claudio Giovanni di Mario e di Durand
éiMiralda; Peyrot Roberto di Luigi e di Stari- lè Nelda.
Durante l’estate, al culto del mattino o
in riunioni all’aperto, abbiamo sentito il
messaggio portatoci dai seguenti fratelli;
Prof. S. Pons, Pastori P. Bosio, P, Marauda, O. Peyronel e Sig. Zeni.
A tutti il nostro grazie riconoscente e
sincero.
Come nel passato anche quest’anno sono
saliti numerosi a Pramollo per le « ferie a
molti pramollini assenti durante l’anno e
diversi amici. Ora tutti sono ripartiti ed
hanno raggiunto le loro sedi abituali. Li
ringraziamo cordialmente del loro costante ricordo ed inviamo loro a tutti i nostri
migliori auguri per l’inverno.
Guido (Ruàj e Goduto Claudina iBernardi). t ’
FUNERALI: Forneron Federico, di anni 61 tMoiero). Non ba potuto sopravvivere alle dure prove di 2 guerre. Bleynat
Alessandrina nata Gaud^,' di anni SI (Rama). Donna di fede, si è spenta dopo breve maiaitia. Odino Elvira ved. Cantù, di
anni 64 (Veirulera). Ndn ancora avanti negli anni, è stata provata da lunghi anni di
infermità. Forneron Giacomo, di anni 64
(Colombini). La liberazione del Signore,
da lui spesso invocata, si è fatta attendere
per quasi dieci anni, tì-odino Roberto di
Ettore (Veirulera). Primogenito di due
giovani sposi, è stato richiamato da questo
mondo dopo alcuni medi di vita. Forneron
Alessandrina ved. Costantino, di anni 86
(Collaretto), bazia di almi, si è spenta serenamente nella pace della fede.
Rorà
■ Matrimoni: Malan Aldo e Benech Enrica; Peyrot Aldo e Campasso Angela Nilla; Rostagnol Stefano Renaio e Bcnecb
Clementina; Paschetto Ottavio e Polliotti
Gennuna.
Prarostino
i liner ali: Fenoull Bartolomeo (anni 901;
Mondon Amedeo (anni 72); Frache Giovanni Paolo (a. 65); Goss Alessandrina
Maria (a. 81, Asilo); Revel Giovanni (a.
42); Roman Giacomo fa. 78 Asilo); Eynard
Daniele (a. 65); Pons Paolo (a. 73); Gaydoti 1 solina Ester (a. 68, Rifugio); Gnone
Emma nata Berlin (a. 62); Jalla Lidia Canterina fa. 51).
La Comunità ha avuto il privilegio di
*■*-.udire
gl! edificanti messaggi dei Pastori
Guido Mathicu, Franco Sommanì, Roberto
Nishel e Prof Valdo Vinay. La sera del 18
^Agosto, nello sala Albarin, una numerosa
assemblea ascoltava con vivo interesse la
conferenza della Colonnella Irene Peyron.
E la ^c|■a del 30 Settembre, nello stesso lofW^cale, gFinlervenuti gradirono moltissimo le
^p'cose interessantissime narrate dal Pastore
Pierre Benoil sulla campagna evangelìslica
ir in Francia. La visita di codesto autorevole
Il pastore e la sua famiglia, nel prendere commiato dalia parrocchia di Prurostino, dopo oltre 12 anni di permanenza a
S. Bartolomeo, rivolgono il loro commosso saluto alle 380 famiglie sparse nella vastissima parrocchia di Prarostino e Roccapiatta dai Godin-Pralarossa alla Veirolera,
dalla Grotta a Prapistun.
Un saluto riconoscente particolare essi
rivolgono ai sigg.ri membri del Concistoro
Valdese, al Sig. Sindaco, al maestro Sig.
Dosio, all’Unione delle Madri, alla Corale, ai membri dell'Unione Giovanile di
Prarostino e di S. Secondo.
Nel momenti' del distacco, noi vi diciamo con l’apostolo Paolo : « lo piego le ginocchia dinanzi al Padre, dal quale ogni
famiglia nei culli e sulla terra prende nome, affinchè Egli vi dia di essere potentemente fortificati mediante lo Spirito suo
affinchè essendo radicati e fortificati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare,
con tutti i santi, qual sia la larghezza, la
lunghezza, l’altezza e la profondità dell'amore di Cristo ».
Nel corso deU’estaie abbiamo avuto il privilegio di ascoltare i messaggi domenicali'
del Professor Valdo Vinay, deeano della
Facoltà valdese in Roma, dei Pastori Pietro Valdo Panasela della comunità di Messina, ';)ignor Coaeci della comunità Battista di Bariella, dcirevangelista Carlo Da
vile della comunità valdese di Susa, del
Signor Bensì Arnaldo predicatore laico
della eomunità battista di Lucento. Nel mese di Agosto la colonnella Peyron ha temilo una interessante conferenza sull’opera salutista nella Guaiana francese, alla
presenza d’un folto pubblico di villeggiaiili. Nelle riunioni i;slive della domenica pomeriggio gli alpeggi della Cesta, sulle alture del Bric e di Piamprà hanno rivolto
messaggi di edificazione e di evangelizzazione il Professor Gönnet di Roma, i Pastori Corsani di Catania e Tourn Cipriano
di Orsara, i fratelli Vittorio Laurora di
Bari e Aldo Varese di Torre Pellìee. A
questi cari amici e fratelli inviamo il nostro pensiero affettuoso ed il nostro ringraziamento per la loro preziosa collaborazione.
BATTESIMI: Coisson Carlo tli Giov.
Davide e di Pons Susanna (Piani). Paschetto Laura e Franco di Federico e di
Gay Giulia (Baravaiera). Costantino Franco e Rino di Ide e di Forneron Clelia (Collaretto), Malan Renata di Aldo e di Forneron Ester (Godin). Gönnet Alfredo di Delia (Rostan).
MATRIMONI: Baudet Georges (Svizzera) e Gay Clementina (Caneuva). Gndino
Le riunioni su .settimana nella sala della
gioveiuii sono state caratterizzate da una
OUima partecipazione dei villeggianti, da
studi profondi e riferentesi alla vita delle
nostre comunità, alla storia valdese, scuola
domenicale, ecumenismo, ministeri femminili eoe. Gli studi hanno dato l’avvio a discussioni vivaci e ricche di interesse pratico, protrattesi a lungo, anche nei giorni
successivi, nelle passeggiale in monUgna.
Siamo lieti che l’affiatamento è stato lodevole e che si sia formata una bella famiglia di fratelli e sorelle appartenenti alle
più svariate categorie sociali, provenienti
da inoite regioni d’Italia, compresa la
Sicilia.
Le serale ricreative hanno avuto un con
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TORINO
lespos. al Valentino)
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Lo stand della Libreria Claudiana
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Mostra Scambi Occidente fa bella e
invitante l'entrata principale al Salone delle Macchine, dove maggiore
è l’affluenza dei visitatori.
Il progetto dello stand è stato disegnato dal pittore Filippo Scroppo
e realizzato dalla ditta Micheletta,
con la collaborazione preziosa del
prof. Filippo Giudice per le iscrizioni, della ditta Bijno per le tinteggiature, e del dott. Federico Leumann, membro del Comitato per
Torino - Esposizioni, per i drappeggi. Da queste colonne un ringraziamento vivissimo vada a tutti quesii
collaboratori, che tutti, ad eccezio»io
della sola ditta di falegnameria, apjiartengpno alla Chiesa Valdese di
Torino, ed hanno aderito con slan
cio, con spirito di sacrificio, con intelligente cooperazione, alla partecipazione evangelica alla Mostra.
Spetta ora a tutti gli evangelici di
visitare la Mostra, di seflermarsi alFinvitante stmid, di fare acquisti,
premiando anzitutto con la loro preusenza lo sforzo compiuto, ma anche
le gentili signorine Valdesi, che, talune anche in costume Valdese, prestano la loro opera; ma sopratutto
incoraggiando questa partecipazione
che vuol essere sopratutto una testimonianza.
La Mostra sarà aperta fino al 20
ottobre Ci risulta che una carovan.i
dì visitatori verrà organizzata da
Torre Pellice e dà qualche altro centro delle Valli. Siano, questi nostri
ffutelli, i benvenuti! r. b.
siderevole snci'eiM,'*grazie all’interesaamento del Dr. Biaaaldi di Genova con la proiezione di alcune pellicole tra le quali menzioniamo quella (u Rorà, riuacitiaaima anche nella didascalia, ricca di « humor ». Ci
rallegriamo già sin d’ora di poter vedeue
in prima visione le prossime pellicole sulla scuoia delle Fucine, sulle riunioni estive, e fult’opera di ripulitura dei pascoli
alpini con la presentezione delle figure più
interessanti e caratteristiche di Rorà. Fra
qualche tempo, se piace a Dio, le chiese
delle valli e dell’evangelizzazione potranno vedere un film tipicamente valdese sulle scuole, in particolare, e sulle opere vaidesi in genere nelle valli e nell’evangelizzazione che sarà girato nel corso dell’anno
ecclesiastico dal nostro caro amico Avv.
Bissaldi. Siamo grati alla Signorina Nora
Anseimo cantante alla radio Torino per
l’ottima serata di canto regalataci nel mese di Agosto.
1 nastri due bazar del centro e delle Fucine, indetti dall’unione delle madri hanno
avuto ottimo successo, grazie alla collaborazione, degna di encomio, delle famiglie
villeggianti, alle quali va il nostro grazie
sincero. La nota dell’entusiamo, della fraternità, della serena allegria è stata data
dal nostro c.aro, giovanile Vittorio Laurora, coadiuvato dall’amico Gönnet, prezioso acquisto della villeggiatura rorenga.
In occasione del bazar delle Fucine, tenutosi nella nuova scuola quasi ultimata, a
distanza di appena un anno dall’inizio dei
lavori, sono stati rivolti alcuni messaggi
da parte del Pastore Geymet, Vittorio Lanrura alla presenza di un buon pubblico ira
cui si notavano i Pastori; Ermanno Rostan,
Roberto Jahier, Oreste Peyronel, Arnaldo
Geiire venuti a fraternizzare con noi per
(¡nella fausta circostanza. Il Pastore lucale
nel ringraziare gli amici che avevano collaborato per la costruzione della scuoia esprimeva parole di elogio per il Professor
Rollier, discendente di Ippolito Rollier,
costruttore della precedente scuola e del
tempio di Rorà, per il Geometra Mario
Mantelli progettista della scuola e per il
Dr. Meyuel sindaco di Rorà attivo ed instancabile nel seguire i lavori di costruzione. La inaugurazione ufficiale del locale
avverrà D. v; nel corso dell’inverno o dell’estate prossima.
Siamo lieti di esprimere il nostro ringraziamento alPindirizzo deU’nnioue delle
madri, della maestra Signorina Tourn e
della Signora Grill per l’impulso dato a
questa simpatica attività estiva.
La villeggiatura evangelica rorenga, accentuatasi, di anno in anno ha dato il tono
alle attività estive ed alle manifestazioni
religiose in Chiesa ed in montagna; ha favorito l’incontro di fratelli e sorelle di denominazioni diverse, di chiese diverse e
lontane; ha dato l’opportunità di studiare
assieme i problemi più vivi della Chiesa e
con fratelli e sorelle particolarmente com(letenti e attivi. Non possiamo dimenticare
!a buona fraternità stabilita con molte famiglie della chiesa di Rorà e la comprensione reciproca della propria posizione sociale non avvertita nè mai fatta sentire per
quell’amore che unisce e abbatte le barriere, per una via spontanea e naturale.
Non dimenticheremo l’accoglienza che ah
cune famiglie hanno riservato ai nostri villeggianti durante le adunanze in montagna e
del loro spirito di sacrificio, trattandosi per
lo più di famiglie molto povere, dettato da
quell’amore per quelle anime die credono
c. sperano nel comune Signore e Salvatore.
Non dimenticheremo il contributo di affeltu di un bel gruppo di villeggiami per la
chiesa di Rorà, senza contare l’apporlo finanziario a beneficio della scuola delle Fucine e dei locali della ehiesa realizzato nei
modi più impensati. Nutro fiducia che i nostri fratelli rorenghì comprenderanno (¡neste parole e favoriranno sempre più la villeggiatura evangelica seguendo l’esempio
di quanti in Rorà apprezzano la presenza
di fratelli in fede.
Tra le attività segnalate nel corso dell’estate non va dimenticata la scuola domenicale tenuta regolarmente dalla Signora Nìsbet.
San Germano Chisone
Battesimi: Mie Mauro di Michele e di
Gallian Elraia della Giulia; Bertalot Franco di Silvio e di Armand Hugon Clelia dei
Ciampassi. Coucourde Armalisa di Emanuele e dì Beux Anglesina di Villa. Sappè
Diego e Sappè Egle Adele di Arturo e di
Costa Maria Teresa, dei Gianassoni.
Ai cari bimbi e alle loro famiglie l’augurio di tutti i doni del Signore!
Matrimoni: il 26 agosto: Gay Felice di
Prarostino e Gerire Giuditta delle Chenevières. La cerimonia è stata presieduta dal
Pastore sig. U. Bert.
Il 9 settembre: Campese Luigi di Domodossola e Genre Mary delle Chenevières.
Pace e allegrezza da Dio a questi nuovi
focolari! Alla signora Mary che lascia
le Valli, rivolgiamo un fraterno saluto cd
uno speciale ringraziamento per gli anni
di devoto e apprezzalo insegnamento nella
seuoletta delle Chenevières.
Dopo lunghissima infermità si è spenta
ai Memisan Bouvier Maria ved. Costabel,
di anni 75. Madre del diacono del quartiere dei Bahuas.
(( Le soffereli^ del tempo presente non
sono punto da paragonare con la gloria che
ha da essere manifestata a nostro riguardo ».
— E' deceduto il 19 settembre nella sua
casa ai Campassi dì \illar Perosa, dopo
breve malattìa Ferrier Giovanni Pietro, di
anni 56, originario di Ferrerò.
— Alla Rucassa dell’Inverso Pinasca sì
è spento il 30 settembre Constantin Umberto di anni 39. La sua salute era stata
minata dalla guerra e in modo speciale dalla campagna di Russia. Il funerale è stalo
presieduto dal Pastore sig. Micol di Pramollo.
Alle famiglie .visitate dal lutto esprimiamo la nostra viva simpatia cristiana.
— Sabato 23 settembre si sono uniti in
matrimonio nel nostro tempio Rostan Francesco Alberto di Frali e Bounous Alice Adele dei Savoia. Auguriamo agli sposi la
vera gioia.
— Domenica 24 settembre Canone Alessio e Martiuat Augusta delle Porte hanno
presentalo al Santo Battesimo la loro piccola Diiva Rosanna. Che questa bambina
abbia una vita felice sotto lo sguardo di
Dio!
Diletti fratelli e sorelle!
Desidero chiudere la serie di 14 anni di
cronache della parrocchia col ringraziamento più vivo, mio e di mia moglie, per
le numerose e commoventi prove di simpatia ricevute in questi ultimi mesi da parte di; la Corale, la Società di Cucito, la
Scuola Domenicale dei piccoli e quella
dei grandi, TUnione 'Giovanile, l’Unione
Cadetta, l’Asilo dei Vecchi, il Concistoro e
la parrocchia e singoli membri di essa. Abbiamo immensamente gradito le feste che
ci sono state fatte e i ricordi che ci sono
stati dati. E mentre lodiamo Iddio per questi segni di affetto della parrocchia nella
quale abbiamo servito il Signore per un
lungo periodo della nostra vita, nei giorni
lieti e nei giorni tristi, in grande debolezza ma con evidenti manifestazioni dell’aiuto dall’Alto, chiediamo al Datore di ogni
bene di concedere a ogni famiglia e ad
ogni anima, abbondanza di àllégrezza, : di
fede, , di pace e di ogni altra benedizione
temporale e spirituale, e di infondere nella parrocchia tutta un senso sempre più
grande dei suoi privilegi e delle sue responsabilità.
Vostro in Cristo Gesù
Gustavo Bértin', pastore
Villar Pelliçe
Le attività della nostra parrocchia, meritevoli .di essere menzionate nella cronaca,
sono state numerose in questi ultimi tempi
e non possiamo ricordarle tutte. Non possiamo però passare sotto silenzio alcune
cerimonie funebri alle quali hanno partecipato ogni volta numerosi fratelli.
Ringraziamo vivamente i fratelli che hanno presieduto dei culti durante l’estate,
dandoci nna predicazione ricca e varia: i
sigg. prof. Silvio Pons, il Pastore svizzero
A. Girardet, l’Evangelista V. Sciclone, i
Pastori A. Ribet c C. Tourn.
Ai giovani convocati in riunione straordinaria, l’Aumônier Girardet ha rivolto un
messaggio incisivo sul senso e suU’impie
go della vite, e ha insegnato nuovi e bei
canti giovanili.
Il 5 settembre u. s. partendo dal Sarei,
abbiamo reso le estreme onoranze a Michelin Judith in Berton di anni 63 moglie del
nostro anziano del capolnogo. La sua vita
era stata consacrata al lavoro ed al servizio
della famiglia con lo spirito di una dedizione assoluta. Si spense a poco a poco,
senza forti scosse... Fummo più volte presso al suo letto in preghiera e vedemmo accanto alla luce terrena che si spegneva, vibrare i palpiti di quella fede che non vien
mai meno.
Il 24 settembre un altro folto gruppo di
fratelli ed amici si recava alla Ruà per raccogliervi le spoglie mortali del fratello Berti« Paolo. Era un sentimento di spontanea
simpatia completamente disinteressato che
ispirava la numerosa assemblea perchè il
4
Paolo 4* tolihi pipili conviy«ya «{p,>
p la tgp pi9rte |fa arveBiit# qo^^i
in soliiadlne. ^ tanto jbelUi I9 wnpajtia
fratnnna! Il aen^ l^vaU^o che resta
e piange la scomparsa del padre, può nutrire fiducia, egli non sarà abbandonato.
«ili
IBpsto
Francp e
MafrimojiU» :
re Çert Elda.
(Airetta) in età
Il 1 Ottime al T^naud, ci siamo nuovamente raccoibi assai numerosi per salutare
una dipartenza che ha conunosso tutto il
paese, quella di Dtdmas Lugia ved. Abécourt di anni 73, da Parigi. Venuta al Villar, paese natio per trascorrervi un po' di
villeggiatura con un bimbo in tenera età
che le erg stato affidato, aveva ricevuto
l’invito a prepararsi per la partenza una
notte, il) modo drammatico e in capo a pochi giorni, aveva risposto alla celeste chiamata. Accanto alla sua bara abbiamo potuto parlare della sua fe^ e del suo amore e ringraziare Dio per tutta la luce che
l’Evangelo reca persino in faccia al sepolcro ed alla morte.
Rinnoviamo a tutti coloro che sono afflitti per queste dipartenze l’assicurazione
della nostra solidarietà e della nostra cristiana simpatia.
hWO mu» VALU VALDESI
Grill LuciaB«, Luigi,
Aldo (Comba Croag).
Baret Alessandro con Gen
Doni III memoiitfi
per i reatanri del Tempio di Lw
aerna San QmvannL
Richiamati del Signore: Ferrier Lorenzo
di anni 61; Giraud Maria
nata Peyran, du Pomaretto, di anni 86;
Ferro Maria Margherita nata Tron (Chiot
Abbiamo ricevuto con latitudine e pubblichiamo i seguenti doni in memoria :
ti) di anni 86.
Il Signore bi
«nedica così le prove come
le gioie dei suoi figliuoli, « tutte le rose »
facendo coopenre, secondo la sua promessa, al bene delle anime!
Piìrsonalia
Il 23 settembri
matrimonio il
gnorina Mirelh
Agli ìposi V
nata dall’amore
ro benedetto
e, a Roma, si sono uniti in
Ifast. Bruno Oorsani e la SiCornai
’¿fugltrip di urta vita illumicristiano e di un ministeDio,
dti
Varie altre famiglie Villaresi, in questi
giprni, soffj-opp granjde apsjptg p^r un Iqro
membro grayctocnte aipmglatp- La circondiaino con affelto e cqp le npztfe preghiere.
scuo
DI
LA LATINA
lOMARETTO
Il giorno 16 settembre abbiamo visto entrare uel nostro tempio un numeroso c gaio
corteo onziale. Si ecambiavano le sacre promesse Bertinat Abele della Chiesa di Bobbio e residente a Torino e Monnet Ines del
la nostra comunità. Furono molto festeggiati e gli auguri dei loro fratelli in Cristo
li accompagnano nella loro residenza.
L’inaugurazioi ii
vrà luogo la
15. Tutti gli al
Fervonp i preparativi della ripresa e sopo all’ordine del gionto immediato, alcuni
prqbkmi pratici qqgli l’istituzione di un
servizio di corriera per studenti e l’apertura di ut) asilo infantile, Sono imprese di
ampio respiro che oltrepassano certo le nostre forze, ma con l’aiuto di Dio riusciremo, ne sianie fiduciosi, a superarli.
(li Adelina Ribet:
1 figli Nora, Guido, Gustavo
Rito
N. N.
N. N.
di Teresa Quattrini i
Dina Albatdn
di Camelia Màlan Di Francesco:
Emilio e Emma Reux
Fam. Di npancesco
di Teofilo Gay!
N. N.
L. 50.000
» 15.000
a 15.000
500
2.900
7.000
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Direttore Responsabile: Ermanno Rostan
Tip. Subalpina s. p. a, — Torre Pellice
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e dell’anno scolastico amcnica 15 Ottobre alle ore
anni sono pregati di inter
La Direzione
acquisterei l’opera completa: Joannis
Calvini, OPERA SELECTA, ed. Petrus
Barth et alii, 5/6 Volumi, Cfar. Kaiser editori, Munich, 1926, Indirizzare le offerte all’avv. Aldo Fuhrmann, Pallanza
(Npvwa).
t Snili iiii Mali laldui
L’inaugurazione dell’anno scolastico 1950
51 avrà luogo nella Spia del Sinodo della^
Casa Valdese, lunedi 16 ottobre alle ore
15.
Il pubblico eil in modo particolare i gcnni sono pregati di inter
yiUasiDCça
nitori degli alni
venire.
Le lezioni co ninceranno regolarmente il
17 ottobre alle are 8,
Durante il periodo estivo, la ComnniLà
ha avuto il bene di udire la predicazione
del prof. Ernesto Tron, dei pastori Gustavo Berlin e Paolo. I{arauda e del cand.
min. Teofilo Pons; qne^’nltimo anche in
una (ielle numerose riunioni tenute all’aperto nella regione delle « Miande ». A
tiitti la Chiesa rjpnova i supi sentiti tingraziamenti.
Atti liturgici di questo periodo: Battesimi: Bvus Luigi (lì Alberto (Cro); Clot Erica di Luigi (Combagariu(>); Costantino
Ezio di Enrico (Trossieri); Ferrerò Aldo
di Àbramo (Monras); Ferrerò Valdo di Au
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Torre Pellice 6,221
TORINO-PINEROLO-TORRE PELLICE viceversa
I I 13,28
6,201
I Î.IÎI
731
8.001
8.15 1
8,10 I
8,54 I
9,151
9,341
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I
I 13,02 I 12,1
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I 13,0« I 14.^1 18.
I 13,28 I 14,47 I 18,
I 13,42 I 15,03 I 19,1
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Torre Pollice
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Torino
4,»l
5,001
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6.34 1
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7,021
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7,201
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7,591
8.30 1
I 12,25 I
I 12.46 I
I 13.07 I
I 133 I
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(i> Feriale (21 Feríele Hailteto a Pinerolo. Festivo a Torino.
TRANVIA PINEROLO-VILLAR-PEROSA AROEFITINA e viceversa
Pinerolo
Peroni
4.251
3,451
5.45
6.371
6,45 I S,,i5110,15.1 11,30 I 12,40 | 14,40 |
7.40 I 9,10 I 11,20 I 12,25 I 14 | 15,40 |
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I
I 18,20 I 18.32 I 21,40
I IM7 I 19.21 I 22,21
I 19.05 I 19,47 I 22.42
I 19,20 I 20,06 I 23,02
I 19,35 I 20,20 I 23,18
(1) (2)
I 13,11 I 16,08 119,42 I 20,55
I 13,27 I 16,30 I 20,03 | 21,12
I 13,42 I 16,52 I 20,26 | 21,30
I I I7»201 20,54 I 22,0A
I 14,32 I 18,10 I 21,40 | 22,48
P«r«|M,
Plnerotn
4.451
6 I
5.561 7 I
6,451 7,551
8,20,1 9,401 11,45113
9,UM 10,40 I 12,53 I 14.16
16.50 1 17(.
16,40 j I8|
40118)551
>i35l 19,501
I 19,201
I 20,16.1
IN VIGORE DAL 14 MAGGIO 1950
Autoservizio e tramvia
PINEROLO-ORßASSANO-TORINOevicev.
Pinerolo
Orbata.
Torino
(2)
(1)
6,15 I 7 I 12,55
7 I 7,40 I 13,34 I
737 I 8,20 I 14,09 |
(I) (2)
Torino 6,20 I 7,10 | 14,20
Orbis. 7,04 I 7,46 | 14,5
Pinerolo 7,44 | 8,26 I 15,36
(1) Ferlait — (2) Festivo
18,10
18,50
19,29
18,15
18,55
19,35
Linea Automobilistica
TORRE-BOBBIO PELLICE e viceversa
Torre Pellice
Bobbio Pellice
8,30
9
(I)
11.30
12
(1)
7.30
8
19,15
19,45
15,30
16
Bobbio Penice 6,05
Torre Penice 635
(1) Sole il Venerdì
Ntr giorni di mercoledì esabato si effettua da Bobbio
• Pinerolo un autoaerviiìo col seguente orario : Bobbio
Pellice 7,30 con arrivo a. Pinerolo alle 8,20 ; partenza da
Pinerolo alle-1336 con arrivo a Bobbio alle 13,to.
Autoservizio Sapav-Satti
PINEROLO-AIRASCA-TORINO e viceversa
Orario griorni feriaii Sapav-Satti
Pinerolo
AIrasca
Torino
7,30 I 7,50 I 12 I 13,45 | 19
7,45 I 8,05 I 12,15 | 14 | 19,15
8,15 I 8,35 I 12,451 14,30 I 19,45
Torino
Airasca
Pinerolo
7 I 11,50 I 17,45 I 19,10
7,30 I 12,2,0 I 18,15 | 19,35
7,45 I 12,35 I 18,30 | 19,50
I
Pinerolo
Ai asea
Torino
Orario giorni festivi Satti-Sapav
7,30 I 13,45 I 19,50 Torino 11
I 13,59 I 20,04 Airasca
8,15 114,30 1 20,35 Pinerolo
18 25 I 23,55
11,31 I 18,56 I
11,45 I 19,10 I 0,35
Auto PEROSA-PERRERO-PRALI e viceversa
(1) (2^ (3) (3) (2)
Pernia 8,20 9,20 17,45 20,20 Frali Obigo 5,30 17,25
Perrero 8,32 9,50 18)10 20,50 Perrero 6,25 7,20 18,08
Prati Qhigo 8,45 10,50 21,50 Pernea 6,50 7,45 18,35
0) La corsa si effettua soltanto nei mesi di l uglio e Agosto l2) Feriale-, <:■) Net Irsltol errerò Frali si efiettua solo in Luglio e Agosto.